L'essere orca Etologia dell'Orcinus orca - Daniel Azzarelli aa. 2012/2013
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L’essere orca Etologia dell’Orcinus orca Daniel Azzarelli aa. 2012/2013
Chi è? L'Orcinus orca è un cetaceo odontoceto diffuso in tutti gli oceani e mari del mondo (anche se preferisce le zone costiere e le acque più fredde). Normalmente vive alle profondità di 20 - 60 m. Il suo territorio è limitato a nord e a sud solo dalla banchisa polare, alle volte si spinge anche sino alle foci dei fiumi, è una specie considerata cosmopolita. jesterling.com
Vita sociale L'orca è un animale che vive in gruppi molto compatti in genere formati da una femmina con i suoi piccoli, altre femmine più anziane e sterili ed un maschio adulto. Questo gruppo di individui costituiscono quello che è chiamato un pod che è l'unità minima che forma la famiglia delle orche. I diversi pod sono tutti in contatto tra loro attraverso vocalizzazioni e nuotano sempre molto vicini. Ciascun pod ha un proprio linguaggio che è unico e viene tramandato di generazione in generazione. starfiretor.co m
Dialetto pod Alaska Universityofalaska.ua .edu Le relazioni tra le diverse popolazioni del cetaceo sono state scoperte attraverso le loro vocalizzazioni. Matrilines che condividono un antenato comune di poche generazioni, hanno lo stesso dialetto, comprendente un pod. È interessante notare che le orche utilizzano queste vocalizzazioni per evitare la consanguineità. Si accoppiano quindi con altri clan, che sono determinati dalle vocalizzazioni diverse.
Legame parentale wired.com Orche del British Columbia, Canada e degli Stati Uniti vivono in gruppi familiari estremamente stabili. La base di questa struttura sociale è la matriline, composta da una madre e la sua prole, che viaggia con lei per tutta la vita. I maschi non lasciano mai le loro madri, mentre l’esemplare femminile può distaccarsi in seguito alle cure parentali (2 anni) a formare la propria matriline.
Legame parentale smalltasteofadventur e.com I maschi hanno un legame particolarmente forte con la madre, viaggiano con lei per tutta la vita, che può superare i 50 anni. E 'un comportamento interessante, per quanto possa sembrare che non ci sarebbe alcun vantaggio, tranne forse in tecniche di caccia, ci sono due esempi interessanti di questo legame familiare dei maschi.
Legame parentale orcaoftheworld .net Due figli maschi, identificati come A38 e A39, accompagnano costantemente la loro madre A30, nonostante il fatto che lei non abbia bisogno di protezione e tutti possano cacciare autonomamente. I ricercatori hanno notato che se un figlio si allontana, l’altro rimarrà per sempre con la madre. Un altro esempio sono i fratelli A32, A37 e A46, la cui madre (A36) è morta. La famiglia invece di sciogliersi è rimasta compatta.
L’arte della caccia nationalgeographi c.com Una particolarità dell'orca, quando va a caccia, è quella di emettere onde sonore mediante l'ecolocalizzatore che si trova nei condotti dell'aria. Flettendo i muscoli della fronte l'orca riesce a convogliare i suoni in direzioni precise e con l'eco di ritorno è in grado di riconoscere l'ostacolo che ha in prossimità. L'organo che permette alle orche di sfruttare questa peculiarità è posto nella mascella inferiore. Le onde sonore che ritornano indietro entrano nella mascella dove sono presenti delle ossa simili a quelle che si trovano nell'orecchio umano e da qui viaggiano sino all’encefalo attraverso il nervo uditivo.
L’arte della caccia nationalgeographi c.com Alcune popolazioni hanno sviluppato delle tecniche peculiari di caccia. Ad esempio le orche argentine si radunano in febbraio di fronte alle spiagge dove si riproducono i leoni marini per cacciare i cuccioli ancora inesperti. La tecnica è semplice: un individuo nuota di fronte alla spiaggia con la pinna dorsale ben visibile sopra la superficie del mare facendosi quindi notare, un altro individuo tenendosi sott'acqua, incrocia dalla direzione opposta.
L’arte della caccia Se ci sono cuccioli distratti che riposano sulla battigia, l'orca che si è tenuta nascosta, con una impressionante rapidità, nuota verso la spiaggia cercando di catturare la preda. In quest'impresa l'animale si spiaggia, ma con decisi movimenti del corpo scivola indietro riguadagnando il mare e portando con sé l'eventuale preda. nationalgeographi c.com
L’arte della caccia E’ stato inoltre osservato su esemplari intorno al ventesimo anno di vita, lungo le stesse coste argentine, un comportamento del tutto peculiare di questa specie: Il “sequestro” del leone marino per poterlo utilizzare nell’addestramento della prole, preparandola ai mesi più duri dell’anno. Ciò che ha stupito gli scienziati è il fatto che il cetaceo una volta utilizzata l’otaria, la rilascia “accompagnandola” fino alla riva. liceoberchet. lariserva.ne it t
Intelligenza dei cetacei La ricerca della cognizione comparativa dell’orca è uno dei metodi principali utilizzati per valutare l’intelligenza dei cetacei. Esempi di abilità cognitive studiate sull’orca includono la formazione di concetto, abilità sensoriali e l'uso della rappresentazione mentale. Tale ricerca è in corso dal fine del 1970 e gli argomenti specifici si basano su: Mimetismo acustico Mimica comportamentale (inter-e intra-specifica) La comprensione di nuove sequenze in una lingua artificiale Memoria Categorizzazione oggetto La discriminazione e la congruenza Alcuni ricercatori: Louis Herman, Mark Xitco, John Gory, Stan Kuczaj, Adam Pack…
Orche in cattività animalia.ne t Nel 2009 sono state stimate 41 orche in cattività, la maggior parte delle quali negli Stati Uniti.
Orche in cattività regnoanimale. com Orche in cattività manifestano risposte interessanti quando si trovano in uno stato 'annoiato‘. Per esempio, quando il Dr. Paul Spong ha lavorato con Skana, un esemplare di 25 anni, ha ricercato le sue capacità intellettive. Tuttavia, dopo aver eseguito perfettamente 72 prove al giorno, Skana cominciò improvvisamente a rispondere in maniera sbagliata. Dr Spong ha concluso che qualche pesce come ricompensa non era una motivazione sufficiente. Ha iniziato quindi a suonare della musica, che sembrava fornire Skana una motivazione in più per continuare.
Conclusioni deviantart.ne t La sua naturale predisposizione alla curiosità, l’interesse dedicato a ciò che le circonda, il legame che si instaura con i componenti del pod, le sue peculiari vocalizzazioni, e tutte le caratteristiche che la contraddistinguono, collocano questo mammifero marino in un livello sociale e zoologico di tutto rilievo, offrendo agli scienziati tanti spunti per nuove ricerche mirate alla comprensione dell’intelletto e del mondo cetaceo.
Bibliografia Baird, Robin W. (2002). “Schwertwal der Welt”. National Geographic Television & Film, Inc. (2007). WLW broadcast of Wild Chronicles, episodio #228. Intervista con Karen Pryon. Ford, John K. B. 2002. "Killer Whale", pagine 669–675 dell’enciclopedia dei mammiferi marini. Ford, John K. B.; Ellis, Graeme M. (2006). “Selective foraging by fish-eating killer whales”. Heimlich, Sara; Boran, James (2001). Schewertwal. ”Dolphins Behaviour”. Dolphins and Whales Window. Retrieved 2013-03-02. “Bay dolphins have Welsh dialect”. BBC News. Hickey, Ronan, Berrow, Simon e Goold, John (2009).Towards a bottlenose dolphin whistle ethogram from the Shannon Estuary. Vocalizations and Feeding Behavior of Transient Killer Whales at the Pribilof Islands in the Bering Sea (University of Alaska).
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