Cultura Natura Sapori - COMUNITà MONTANA LARIO ORIENTALE VALLE SAN MARTINO - Comunita' Montana Valle San Martino
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I Comuni della Comunità COMUNITà MONTANA ABBADIA LARIANA CESANA GALBIATE MONTE PONTIDA LARIO ORIENTALE VALLE SAN MARTINO BALLABIO BRIANZA GARLATE MARENZO SUELLO CALOLZIOCORTE CISANO LIERNA OLGINATE TORRE DE’ BUSI BERGAMASCO OLIVETO CAPRINO MALGRATE VALGREGHENTINO BERGAMASCO CIVATE LARIO MANDELLO VALMADRERA COLLE BRIANZA ELLO DEL LARIO PESCATE Cultura Natura Sapori VERCURAGO CARENNO ERVE SO Il senso di questa pubblicazione è quello di far conoscere, alla nostra gente, ai bambini e ai giovani delle nostre scuole e ai visitatori, il patri- monio culturale e naturalistico di proprietà della Comunità Montana, che è “bene pubblico” nel senso nobile del termine: di tutti, a disposizione di tutti, aperto a tutti. Anche se in questi anni di crisi è stato difficile mantenere e curare le no- stre proprietà, abbiamo cercato di non alienarle perché le sedi (Villa Ron- chetti a Galbiate e Villa de Ponti a Calolziocorte), le Collezioni Museali (Museo della Vita Contadina, Parco Minerario dei Piani Resinelli e il Giar- dino botanico), i terreni agricoli e boschivi (a San Tomaso e ai Piani Resi- nelli) e il patrimonio dell’Ecomuseo Val San Martino con i prodotti locali raccontano la nostra storia, le nostre tradizioni e conservano le nostre identità. Convinti come siamo che solo comunità consapevoli e coese potranno BG CO resistere all’onda lunga di questa crisi, ci auguriamo che questa pubbli- cazione sia accolta con entusiasmo e che possa essere uno strumento utile per scoprire, conoscere e tutelare ambienti e luoghi incantevoli a pochi passi dalle nostre case. MI il Presidente l’ Assessore alla Cultura Giovanni Codega Carlo Greppi Il Territorio
COMUNITà MONTANA Cultura Natura Sapori LARIO ORIENTALE VALLE SAN MARTINO INDICE 1 VILLA VASSENA RONCHETTI (Cà de fer) - Galbiate 3 VILLA DE PONTI E IL GIARDINO BOTANICO - Calolziocorte 7 Progetto e Coordinamento: ECOMUSEO VAL SAN MARTINO - Calolziocorte Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino - Assessorato alla Cultura In collaborazione con: 9 MUSEO DELLA VITA CONTADINA (San Tomaso) - Valmadrera 13 PARCO MUSEO MINERARIO - Piani Resinelli Testi: Fabio Bonaiti 15 Niccolò Mapelli Edo Bricchetti Elena Remondini PARCO VALENTINO - Piani Resinelli 17 Renato Corti Gabriele Rinaldi Giuseppe Leone Roberto Zambonini BASILICA DI SAN PIETRO AL MONTE - Civate Fotografie: Giuliano Butti Giovanni Radaelli (foto di copertina) 19 Renata Testa (www.sciurapina.net) PRODOTTI LOCALI E SAPORI DELLA COMUNITà Archivio fotografico / Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino Gruppo fotografico Immagine di Pusiano Grafica e impaginazione: Lalla Pellegrino (studio23esimo.it) Si ringrazia: Orari Accessibilità Parcheggio Laboratorio Spazi per Ecomuseo del distretto di apertura ai portatori autobus didattico laboratori Sistema museale di handicap didattici della Provincia dei Monti e dei Laghi Briantei di Lecco Edizione: Giugno 2013 Servizi Bar Spazi Biglietto Bookshop igienici Ristorante per ristorazione
VILLA VASSENA RONCHETTI - (Cà de fer) Galbiate poiché la villa stessa sfoggia, nonché gli arredi, i serra- INFORMAZIONI UTILI con lieve dovizia, il materiale menti e le vetrate, l’artistica VILLA VASSENA RONCHETTI - (Cà de fer) - Galbiate che aveva fatto la sua for- scala in legno di rovere”. tuna. Il ferro, piegato a ren- dere le graziose evoluzioni, ispirate allo stile neo baroc- Solo chetto, realizzate dall’arti- al piano terreno giano maestro in ferro battuto il galbiatese Gio- Anche per disabili vanni Longhi”. La villa fu completata il 1906 e l’anno dopo Vassena la donò alla figlia Clelia, andata Le notizie e la nota finale di gratuito sposa il 20 aprile 1907 ad An- questo scritto sono tratte tonio Ronchetti imprendi- da: Giuseppe Panzeri, tore serico galbiatese. Oggi, “Inaugurazioni restauri di Villa Ronchetti, dopo la Villa Vassena Ronchetti - Ca’ Nelle vicinanze morte nel ’58, di Antonio, fu de fer”, in Percorsi fra Na- abitata ancora dalla signora tura Arte e Storia, Itinerario Clelia che continuò a risie- culturale dalla Badia di dere ancora per alcuni anni Figina verso Galbiate e il per poi terminare i suoi Monte Barro, Arti Grafiche Sede: giorni, a 99 anni, in una Casa Maggioni, Dolzago, 2009. Comunità Montana di Riposo sul Lago Mag- Lario Orientale - Valle San Martino giore. Fra i cinque figli nati Via P. Vasena, 4 dall’unione Vassena Ron- 23851 loc. Sala al Barro di Galbiate Villa Vassena Ronchetti pione, dove si guadagnò questa Villa: “Se l’architet- chetti, il ragioniere Ernesto, Tel. 0341 240724 int. 2 Pietro Vassena, figlio di un premio speciale per il tura è la materializzazione dottore commercialista, Giacomo di professione suo Stand all’interno del della cultura, è indubbio www.comunitamontana.lc.it condusse le trattative info@comunitamontana.lc.it tintore e di Margherita Padiglione del Sud Ame- che Vassena abbia saputo anche per conto degli altri Mainetti operaia incanna- rica, diede avvio alla co- trasfondere nella villa la fratelli comproprietari per trice originaria di Civenna, struzione della sua villa, a sua cultura del saper fare, la vendita della villa al Co- nacque a Sala al Barro il 9 Sala al Barro, in fregio alla mune di Galbiate, che in- novembre 1846. Tredi- strada principale del paese, fatti l’acquistò il 29 gennaio • da lunedì a venerdì: cenne è emigrato in Argen- che allora si chiamava via 1986. Nel 2003, l’intera villa, 9-12 tina, dove in capo a pochi Maggiore, a pochi metri di con esclusione del giardino, • martedì-mercoledì-giovedì anni diventò padrone di distanza dalla chiesa, in po- fu acquistata dalla Comu- 14-17 ben tre grandi stabilimenti. sizione importante e rap- nità Montana del Lario Tornato in Italia nel 1906, presentativa, quale segno Orientale, mentre nel trien- col nome sudamericaniz- del suo strepitoso riscatto nio 2008-2010, la stessa Co- zato di Pedro Vasena, per economico e sociale. munità Montana ha dato Come raggiungerci: partecipare all’Esposizione Giuseppe Panzeri, valente corso “a radicali lavori di re- Situato nei pressi della Internazionale di Milano scrittore e storico da poco cupero conservativo, ri- stazione ferroviaria di che celebrava il traforo fer- scomparso, interpreterà guardanti tutti gli aspetti Sala al Barro, è pertanto roviario del Passo del Sem- così il valore simbolico di decorativi e strutturali, facilmente raggiungibile in treno, bus di linea e auto. 1 2
VILLA DE PONTI E IL GIARDINO BOTANICO Calolziocorte La grande chiaria erbosa è bianco e che forse un giorno sotto il livello stradale per- una barriera antirumore ri- ché, prima della costruzione porterà al meritato silenzio. della casa, molto materiale Negli anni ’90 del Novecento terrigeno è stato estratto la Comunità Montana ha ac- per la vicina massicciata fer- quisito l’immobile e ha desti- roviaria. I tigli potati a testa nato il parco a Giardino di salice oggi visibili solo Botanico, inserendolo nel- sotto la Villa sono testimoni l’Ecomuseo della Valle San del viale che conduceva al Martino. cancello in ferro dell’in- gresso. La costruzione nel 1989 - 1992 della strada che passa sotto la ferrovia ha snellito il traffico sulla provinciale Lecco-Calolziocorte ma, al contempo, è stato trauma- tico per il parco: un brutto manufatto poco attento alle qualità dei luoghi l’ha ta- gliato in due e corredato di un sottofondo acustico di motori appena mitigato da una bella siepe di carpino Villa e Parco: giocavano a palla nel prato e a guardie e Il Parco che diventa Giardino Botanico storie che si intrecciano ladri, correvano sulle scarpate, si arrampi- La storia del Giardino Botanico ripercorre cavano sugli alberi, si nascondevano tra gli Il giardino botanico è un differenti, autoctone ed eso- quinte arboree imponenti, le vicende di Villa De Ponti, casa della arbusti, giravano in bicicletta, si diverti- luogo di incontro tra uomini tiche, spontanee e coltivate, belle fioriture, possibilità di prima metà del ‘900 dotata di un ampio vano sull’altalena; la mamma era l’unica e piante, i primi interessati quasi tutte denominate, con passeggiate e soste rilas- parco ricco di alberi attorno ad un anello persona davvero appassionata alle piante alle forme, ai colori, alla si- esemplari che hanno poche santi, occasioni per appren- ellittico che delimita una grande chiaria er- e con un atteggiamento protettivo nei stematica, agli utilizzi, al pia- settimane di vita ed altri se- dere aspetti più o meno noti bosa. L’area è prossima alla fabbrica Sali di confronti degli alberi. cere di osservarle e di colari. Ogni specie ha una e curiosità sul Regno delle Bario, tuttora visibile oltre la ferrovia dalla esserne circondati, le se- storia che rimanda a origini Piante. terrazza della Villa e legata dal 1908 al conde mantenute con artifi- lontane e un ciclo di vita che 1975 alla famiglia milanese De Ponti, che cio in un luogo che si svolge sotto i nostri occhi. nel 1923 acquisì la superficie. È parte delle altrimenti potrebbe essere Già parco di villa storica, una ville patrizie allineate lungo la strada pro- un bosco, se lasciato indi- volta acquisito dalla Comu- vinciale che porta a Lecco, in origine peri- sturbato, oppure un manu- nità Montana è stato aperto feriche all’abitato e oggi polmoni verdi tra fatto. al pubblico, arricchito di col- case, industrie, strade e parcheggi. Nel territorio lecchese è at- lezioni botaniche inserite Il parco era molto vissuto nei periodi estivi, tivo il Giardino Botanico di nell’impianto architettonico quando anche il resto della famiglia si tra- Villa De Ponti a Calolzio- storico e convertito in spazio sferiva in villa fino alla riapertura delle corte, che ospita in un ettaro di interesse museale. Nei scuole. I bambini della famiglia De Ponti di superficie circa 500 specie momenti migliori, offre 3 4
INFORMAZIONI UTILI IL GIARDINO BOTANICO PER L’EDUCAZIONE VILLA DE PONTI E IL GIARDINO BOTANICO - Calolziocorte Il Giardino Botanico di Villa De Ponti è uno strumento a corredo del curriculum scolastico e dell’educazione per- manente che può essere adottato per fare acquisire una mentalità scientifica e attenta ai fenomeni biologici at- traverso l’osservazione, l’ascolto, l’esplorazione, la sen- sorialità, il gioco. Il Giardino Botanico è in grado di stimolare la curiosità e di indurre emozioni positive legate alla scoperta della natura. I temi affrontabili sono legati al vasto Regno delle Piante, alla biodiversità e al suo legame con l’uomo, alla sostenibilità e alla conoscenza dell’am- Un Parco da visitare cipressi e falsi cipressi, ginepri, cunningha- biente. Nel parco vi sono condizioni privilegiate per im- L’architettura della Villa e del Parco è di tipo mie, sciadopiti, tsughe, thuje. parare ad osservare, riconoscere e classificare le piante, Sede Museale: eclettico d’inizio Novecento con qualche ri- Il parco offre occasioni di scoperta anche a individuare gli adattamenti, scoprire i bioritmi, integrare Via A. Galli, 4/a chiamo al gusto liberty. La quinta degli alberi chi è alla ricerca di specie esotiche insolite, conoscenze che aiutano a comprendere la complessità 23801 Calolziocorte (LC) storici destinati a diventare monumentali, come Styrax japonica, Caesalpinia gillesii, Fo- in cui siamo immersi. faggi, platani, tigli e cedri, isolano il Parco thergilla major, Disanthus cercidifolius, Cory- A tale scopo sono elaborati annualmente specifiche pro- Per visite dal contesto urbano e formano le pareti lopsis pauciflora, Sycoparrotia semidecidua, poste promosse dalla Comunità Montana e dall’Ecomu- Comunità Montana verdi di una casa vegetale all’aperto. Dipelta ventricosa, Viburnum x carlcephalum, seo della Valle San Martino con i quali è possibile La maggior parte delle specie del Giardino Elsholtzia stauntonii, oltre alle più comuni Ufficio Cultura concordare iniziative che nascono direttamente dalle Botanico appartiene alla flora legnosa, le parrotia, davidia, liriodendro, perocaria, fre- tel. 0341.240724 scuole o da altri soggetti. piante con robuste strutture di sostegno che montodendro, melia, evonimo alato, pitto- permettono lo sviluppo sia in altezza che in sporo nano, aceri orientali ornamentali e un larghezza alla ricerca della luce. Tra le autoc- eucalipto colonnare in forte crescita. Un set- tone vi sono specie che dominano o domi- tore è dedicato alle piante utili all’uomo, offi- Orari: nerebbero molti degli habitat della Valle San cinali, aromatiche e da frutta, mentre • Secondo una Martino, tra i quali il carpino nero, il frassino un’aiuola ospita mediterranee come il lenti- programmazione annuale minore, l’acero di monte, il frassino mag- sco, la ginestra, il cisto, una insolita varietà giore, il faggio, corredati dagli arbusti tipici bianca della valeriana rossa. Tra le erbacee come il corniolo, l’evonimo, la lantana, il noc- crescono una collezione di emerocalli, ciolo, il pallon di maggio ed altri ancora. acanti, liriope, tulipani, echinacee, iris del Come molti parchi storici, il Giardino Bota- gruppo ‘Barbata Altà dalla fioritura spetta- Come raggiungerci: nico è ricco di conifere, in particolare nella colare tra aprile e maggio. Situato nei pressi della valletta a sud est dell’edificio. Ai cedri e agli Il percorso autoguidato è facilitato da 12 stazione ferroviaria di abeti rossi originari sono stati aggiunti tassi, grandi pannelli che introducono alcuni dei Calolziocorte, è pertanto pini, sequoie, sequoiadendri e metasequoie, principali temi. facilmente raggiungibile in treno, bus di linea e auto. 5 6
ECOMUSEO VALLE SAN MARTINO tida, Torre de’ Busi e Vercu- pone altresì un modello di rago. Nello specifico, l’Eco- cittadinanza attiva che con- ECOMUSEO VAL SAN MARTINO museo Val San Martino è tribuisce a far crescere nella un’istituzione finalizzata a popolazione un sentimento tutelare e valorizzare il patri- di identità e appartenenza monio culturale del territorio mirato a costruire un futuro di riferimento, da non consi- basato sulla consapevolezza derarsi quale un mero conte- del proprio passato e pre- nitore di monumenti fra di sente. loro isolati ma interpretato Emanazione giuridica della come un sistema complesso Comunità Montana Lario di siti e manufatti testimo- Orientale Valle San Martino, nianti la vita materiale, so- l’ecomuseo ha sede presso ciale, politica e religiosa del Villa de Ponti in Calolziocorte luogo e della comunità che lo ed è guidato da un Comitato INFORMAZIONI UTILI vive, capace di coinvolgere i tecnico-scientifico che ha visitatori e la popolazione lo- consolidato l’iter di costitu- cale nella presa di coscienza zione attraverso l’allestimento dei valori storici, antropolo- del centro di documentazione gici e ambientali presenti in con biblioteca e postazioni foto© Giuliano Butti Segreteria Ecomuseo esso. multimediali, l’avviamento di Val San Martino: L’attività dell’ecomuseo si un corso di formazione per Sede Villa de Ponti concretizza perciò nell’iden- operatori ecomuseali, la pre- tificazione, organizzazione e disposizione di linee proget- Via A. Galli, 48/A valorizzazione dei segni che tuali pluriennali (tra cui 23801 Calolziocorte (LC) il tempo, la natura e l’uomo spicca l’azione “Mappa di Co- hanno lasciato sul territorio munità”), l’individuazione di L’Ecomuseo Val San Martino: specchio di che nei secoli si sono incontrate e compe- Tel 0341.240724 int 2 della valle (divenuto una itinerari tematici supportati una comunità di confine netrate culture e peculiarità che hanno ge- sorta di museo diffuso in cui da ricerche ed iniziative edi- nerato una “Terra di mezzo” caratterizzata le opere sono conservate nel toriali (“Le collezioni mu- e-mail «Trasparente confine come il fiume che la da una lunga storia di confini e rettifiche, loro ambiente originario nel seali”, “Le vie della fede”, “Gli coordinatore@ecomuseovsm.it lambisce, la Val San Martino ha unito per guerre e pestilenze, dogane e contrab- quale il visitatore stesso di- itinerari naturalistici”, “La segreteria@ecomuseovsm.it secoli le popolazioni lombarde; i vigneti, i bando, migrazioni e transiti. viene abitante e l’abitante a valle dei castelli”), la produ- castagneti e l’industria serica l’hanno rimo- L’Ecomuseo Val San Martino, istituito nel sua volta fruitore) per pro- zione di adeguati materiali dellata e plasmata; Alessandro Manzoni, 2007 per volere dell’omonima Comunità muoverne la memoria sto- comunicativi e promozionali San Girolamo Emiliani e il Giuramento di Montana oggi aggregata a quella del com- rica, le tradizioni, la cultura della specificità ecomuseale, www.ecomuseovsm.it Pontida l’hanno fatta conoscere ovunque». prensorio definito Lario Orientale e rico- materiale ed immateriale. l’attività di didattica ed edu- In passato testa di ponte tra Venezia e Mi- nosciuto ufficialmente dalla Regione Non si limita, quindi, alla rac- cazione ecomuseale rivolta lano, oggi raccordo tra la Provincia di Lombardia nel 2008, persegue l’obiettivo colta, conservazione ed alle scuole, l’attivazione di di custodire e far conoscere il patrimonio esposizione di oggetti ma si accordi di partenariato con Lecco e quella di Bergamo, la Val San Mar- Orari: culturale e ambientale della valle che af- pone il compito di valoriz- Enti ed associazioni culturali tino è la sintesi, e insieme il punto di incon- zare la cultura locale, le tra- finalizzati alla valorizzazione Centro di documentazione: tro, di due ambiti territoriali. È qui, tra gli fonda le sue radici nel medioevo ed è co- stituita dai nove comuni di Calolziocorte, dizioni, il territorio, il partecipata delle numerose • lunedì e martedì: avamposti delle Prealpi orobiche e la valle paesaggio e persino le po- emergenze ecomuseali cen- 9-12 e 14-16 dell’Adda, fra le strade che congiungono la Caprino Bergamasco, Carenno, Cisano tenzialità socio-economiche site e codificate. (previa prenotazione) Lombardia occidentale e quella orientale, Bergamasco, Erve, Monte Marenzo, Pon- dell’area. L’ecomuseo pro- 7 8
MUSEO DELLA VITA CONTADINA (San Tomaso) Valmadrera Gli strumenti di lavoro quotidiano raccolti nel Museo della vita contadina di San To- maso sono stati sistemati secondo un pre- ciso filo conduttore costituito dall’ordinato susseguirsi dei vari periodi dell’attività agri- cola, che per un agricoltore iniziava ogni 11 novembre, giorno di San Martino. Struttura del museo Nella prima sala, troviamo una serie di at- trezzi dedicati ai lavori autunnali quali: ara- tri, seminatrici, scuri, attrezzi di palorcio per lo scarico del taglio del bosco. Sono esposti al completo anche gli attrezzi per la viticul- tura: torchi, botti, l’alambicco e quelli per i lavori estivi come la mietitura e la fiena- gione. Nella seconda sala troviamo stru- menti per la lavorazione del latte e del formaggio, con un ampio spazio dedicato all’attività di apicoltura e una sezione dedi- cata al lavoro femminile. Nella parte rialzata del museo è stata riallestita una casa tipica contadina (cucina, angolo cottura e camino, camera da letto) con tutti gli strumenti d’uso Il Museo della vita contadina mozione Sociale di Valmadrera, proprio al- quotidiano: persino gli armadi e i cassetti La Comunità Montana Lario Orientale l’interno di uno dei rustici summenzionati, sono ricchi di biancheria d’epoca, a testi- Valle San Martino, proprietaria di terreni su uno spazio espositivo di circa 150 metri mone della spartana semplicità di tempi non ed edici ad uso agricolo, in località San To- quadri e raccoglie gli oggetti più utilizzati sempre facili. maso (580 m di altitudine) nel Comune di nel lavoro agricolo e nella vita domestica, Valmadrera, ha intrapreso da tempo un a testimonianza di usi e costumi della vita serio percorso di dell’intera area valoriz- contadina nel lecchese sin dall’Ottocento. zando il nucleo rurale e le attività agricole Grazie al contesto in cui si inserisce, que- tradizionali (foraggi, mais, cereali, patate, sta realtà museale non è solo testimo- vigneti, castagneti e altre piante da nianza di un passato che più non c’è. Gli frutto), la zootecnia (pecore di razza brian- stessi strumenti raccolti, rivivono infatti zola e capre), la pulizia e la salvaguardia nel lavoro quotidiano degli agricoltori ambientale dell’altura, congiuntamente della zona. Unico nel suo genere questo alla ristrutturazione degli edifici preesi- Museo vede le sue opere “all’opera”, testi- stenti di sua proprietà. Contestualmente, mone di come, sotto il superficiale passare nel 2002, è stato allestito il Museo della del tempo, permangono valori ed attività vita contadina, fondato, grazie al prezioso dell’uomo. contributo dei Volontari del Centro di Pro- 9 10
Altre ricchezze di San Tomaso ed ammirate dai visitatori di SanTomaso Meritano di essere segnatati e visitati, a pochi passi dalla loc INFORMAZIONI UTILI L’altura di San Tomaso sorge su un terrazzo sono i mandorli che circondano il prato re- San Tomaso, anche l’ANTICA FORNACE, utilizzata nell’Ot- MUSEO DELLA VITA CONTADINA - San Tomaso - Valmadrera naturale raggiungibile dalla località Belve- trostante la Chiesetta, che non presenta tocento per la produzione di calce per la costruzione di rustici €1 dere, nel Comune di Valmadrera, dopo una alcun elemento anteriore al XX sec. Poiché in loco e la località TAJA SASS, dove è possibile ammirare un passeggiata di circa trenta minuti su una la cappella di San Tomaso è testimoniata sin immenso e bellissimo masso erratico (“sass”) di “verdone” mulattiera. Lungo il percorso di risalita è dalla fine del XIII sec. È logico supporre che della Valmalenco. In Valmadrera possibile osservare alcune costruzioni tradi- l’attuale edificio sorga nella stessa posizione zionali, realizzate in muratura a secco come di quello medievale. A sostegno di questa i CASELLI, utilizzati per la stagionatura dei deduzione verte il fatto che dal XVI sec. si Visite guidate formaggi e per la conservazione del latte fre- ebbe un progressivo disuso della Chiesetta a per le scuole sco/produzione di formaggini, costruite vi- causa dello spostamento più a valle del cen- cino a corsi d’acqua come le CASOTTE, tro gravitazionale del paese, non essendo di indispensabili per rifugiarsi in caso di brutto fatto più usata dal 1577, anno in cui fu ordi- tempo, mettere al riparo il fieno, lasciare gli nato di non più utilizzarla. Dopo un lungo pe- attrezzi dei lavori contadini. Una volta arri- riodo di abbandono fu risistemata nel 1838. vati nella località alpestre, oltre a visitare il All’interno della Chiesa merita di essere se- Museo della vita contadina, è possibile acce- gnalata la pala dell’altare, opera artistica- dere anche alla splendida chiesetta circon- mente rilevante costituita da un dipinto su data da mandorli. Dal piazzale antistante la tela raffigurante la Madonna con i Santi piccola Chiesa si può apprezzare un pano- Tommaso e Giovanni di Dio. Altri dipinti mu- Sede Museale: rama vasto, piacevole e riposante che, par- rari, di cui l’autore è ignoto, coprono la pa- Località San Tomaso tendo da sinistra, abbraccia la Grignetta, il rete d’altare del presbiterio. Nel 1988, la VISITE PER GRUPPI E SCUOLE 23851 Valmadrera San Martino, il Due Mani, il Resegone, il Comunità Montana, ha promosso il restauro La gestione del Museo della vita contadina è affidata ai Per visite tel. 0341 581814 Lago di Garlate, il corso dell’Adda, i laghi di architettonico, conservativo e strutturale Volontari del Centro di Promozione Sociale di Valma- (CPS Valmadrera) Annone e Pusiano e le colline della Bassa della Chiesa, oltre alla sistemazione dell’area drera che, con dedizione e passione, accompagnano i vi- Brianza. Una delle caratteristiche più amate esterna circostante. sitatori (gruppi e scolaresche) illustrando, in modo semplice e diretto, la vita degli agricoltori e delle loro fa- miglie nel susseguirsi delle stagioni. Approfittando dell’eccezionalità di un museo “vivente”, Orari: • Da marzo a novembre, la Comunità Montana si prefigge per il futuro di poter of- la I e la III domenica del frire non solo una visita all’interno dei locali adibiti a sede museale, ma veri e propri laboratori all’aperto in cui i ra- mese: 10-12; 13.30-17 gazzi delle scuole possano vivere, e perché no, recupe- • altri giorni e rimanenti rare le attività contadine con esperienze di lavoro mesi: su prenotazione concreto. La presenza di animali domestici e di alleva- mento può risultare infatti un’occasione nel contempo divertente ed educativa. Come raggiungerci: Nei mesi primaverili ed estivi, in cui l’affluenza di visita- dalla località Belvedere in tori nei giorni festivi è maggiore, è intenzione dell’ente Valmadrera, una passeg- animare il Museo con esposizioni temporanee ad hoc e giata di 30 minuti dà la altre attività culturali. possibilità di raggiungere la località San Tomaso 11 12
PARCO MUSEO MINERARIO Piani Resinelli e si sistemavano in rudimen- privo di difficoltà; si accede INFORMAZIONI UTILI tali baite nei pressi della mi- all’imbocco della miniera PARCO MUSEO MINERARIO - Piani Resinelli 0-5 anni: gratuito niera; venivano retribuiti in dopo un agevole sentiero nel 6-12 anni: € 6 base alla quantità di minerale bosco di circa 500 metri. En- dai 13 anni: € 9 estratto: il salario era costi- trando ci si trova nel sotterra- gruppi di 15 pax: € 6 cad. tuito parte in natura, parte in neo, più o meno come sì denaro, parte in minerali (che doveva apparire nel ‘700- con disabilità motorie poi dovevano rivendere il pa- ’800; tutto il sistema dei pun- gamento in minerali fu vie- telli è stato ricostruito con presso il Centro tato solo con provvedimento travi di legno e si è pensato Servizi della del 1789) e in attrezzi. La anche ai bambini con pan- Comunità Montana scarsa preparazione dei mi- nelli disegnati e modellini di presso il Centro Servizi della natori, le rudimentali tecno- “gnomi minatori” che con i Comunità Montana logie disponibili, i turni di loro tipici attrezzi raccontano lavoro disumani e l’accumulo ai più piccoli il mondo della di materiali di scarto lungo le miniera. Il complesso ha un gallerie rendevano l’am- ampio sviluppo di gallerie e biente insicuro e pericoloso: i spiazzi/caverne che testimo- crolli non erano infrequenti, niano un impianto tipico innumerevoli gli incidenti, le dell’epoca rinascimentale. malattie e la perdita di vite Nel procedere lungo il per- Sede museale: umane. Solo nella seconda corso si può comprendere Via Escursionisti, 29 metà del ‘900, grazie allo svi- l’evoluzione delle tecniche 23821 Abbadia Lariana luppo di tecniche estrattive nel corso del tempo, anche Per visite 338 9609824 più sicure, anche la vita dei grazie ai vari attrezzi oppor- (Il Grignolo) minatori è migliorata. Le vi- tunamente collocati. La mi- site guidate si effettuano in niera “Cavallo” è invece piccoli gruppi, con partenza raggiungibile dal sentiero Il Parco Museo Minerario niere è stato possibile gra- La visita alle miniere mo- dallo chalet delle guide (vi- (circa 800 metri) che parte • marzo/ottobre: In località Piani Resinelli, zie alla disponibilità di le- stra diversi metodi estrat- cino al parcheggio sotto il ri- dal 12° tornante della strada tutte le domeniche e festivi da agosto 2002 sono gname dei boschi limitrofi, tivi legati alle epoche e ai fugio SEL, un tempo baracca carrozzabile Ballabio/Piani • luglio e agosto: sabato, aperte ai visitatori dopo fino a determinarne, in al- mezzi disponibili e per- di minatori). È un’escursione Resinelli; si inserisce in un domeniche e festivi una completa opera di re- cuni periodi, lo spoglio ra- mette di conoscere le con- interessante perché il mondo percorso escursionistico di tutto il giorno: 10-12.30 e cupero a cura della Comu- dicale. Tra la fine dell’800 e dizioni di vita dei minatori della miniera evoca una selva maggior interesse che offre 14-17 nità Montana le miniere l’inizio del ‘900 i progressi nel passato. Si pensi che la- di sensazioni contrastanti: una visione più suggestiva • novembre/febbraio: “Anna” e “Cavallo”, che per tecnologici permisero una voravano in miniera preva- l’entrare nelle viscere della del paesaggio montano. La su prenotazione secoli (1600-1950) sono più ampia utilizzazione lentemente nelle stagioni terra), l’immergersi nel buio struttura si sviluppa su sette state oggetto di estrazione delle risorse minerarie lec- fredde (causa le infiltra- (luogo dei nostri fantasmi), livelli in ordine verticale, de- di varie tipologie di mine- chesi, cambiando radical- zioni d’acqua durante l’essere rinchiusi ma anche terminando salti e vuoti spet- Come raggiungerci: rali di piombo. La Valsas- mente la natura del lavoro l’estate) senza orari o protetti dalle intemperie o tacolari di più forte impatto superstrada Milano-Lecco, sina è stata un’ importante in miniera (con perforatori, soste, e talvolta dormivano dai pericoli del mondo sui visitatori, che richiedono uscita per la Valsassina, poco area mineraria sulla quale dinamite,teleferiche). anche in miniera (qui la esterno, e inoltre la fatica una maggiore preparazione dopo Ballabio prendere a sini- si sono sviluppate attività Dopo la seconda guerra temperatura è costante, dell’arduo lavoro del mina- escursionistica. Non è con- stra, segnalazioni “Piani Resi- di produzioni metallurgi- mondiale l’abbassamento circa 10°, quindi spesso più tore e il coraggio necessario sentito l’ingresso ai minori di nelli” (parcheggiare vicino al che (armi, attrezzi agricoli) dei prezzi determinò la de- calda che all’esterno). per affrontarne i pericoli. La 13 anni non accompagnati. Si Rifugio SEL), impostazioni per il Ducato di Milano e la cadenza di queste attività, Partivano a novembre con miniera “Anna” si presta ad raccomanda abbigliamento GPS IT Abbadia Lariana - piaz- Repubblica di Venezia. Lo fino alla chiusura degli im- muli carichi di farina, panni una visita accessibile a tutti, da montagna. zale delle miniere N 45° - E. sfruttamento di piccole mi- pianti negli anni ’50. e poche altre masserizie perché presenta un itinerario 009° 23-516 13 14
PARCO VALENTINO Piani Resinelli Il Parco è oggi ambito di tutela faunistica ed è importante INFORMAZIONI UTILI che tale rimanga, in modo da diventare un luogo favorevole PARCO VALENTINO- Piani Resinelli di incontro e conoscenza tra l’uomo e l’ungulato. Il versante orientale del parco precipita ripidissimo nelle Val Calolden e non è facilmente percorribile; si tratta di un’area di forte tutela naturalistica all’interno della quale non ven- gono effettuati interventi selvicolturali. La peculiarità del Parco è prevalentemente forestale e na- turalistica, ma offre anche formidabili aspetti paesaggistici, per le straordinarie viste panoramiche: la Grignetta, il Lago di Como e le alpi Svizzere verso Nord; il Gruppo dei Corni di Canzo, il Monte Barro e la valle dell’Adda dal Belvedere verso Sud e Ovest; il Monte Due Mani, il Resegone e le Oro- • aperto tutto l’anno bie verso Est. Per visite All’interno del Parco Possibilità di visite guidate sono presenti alcuni per gruppi accompagnati fabbricati tra i quali dalle guardie ecologiche, tel. 0341/240724 uno più importante, ex villa padronale, ora de- stinato a museo. La Co- Come raggiungerci: munità Montana ha superstrada Milano-Lecco, uscita per la Valsassina, poco effettuato investimenti dopo Ballabio prendere a importanti e altri sono in programma affinché tali strutture sinistra, segnalazioni “Piani Il Parco Valentino stico. Anche a seguito di questa gestione, possano essere meglio utilizzate per le finalità del Parco. Resinelli” (parcheggiare vi- La Comunità Montana è gestore e proprie- oggi non è raro poter incontrare qualche cino al Rifugio SEL), tario del Parco Valentino (P.L.I.S.) che si capriolo che trova in queste condizioni un impostazioni GPS IT Abbadia trova in località Pian dei Resinelli, a oltre habitat ideale; è pertanto necessario che i Lariana - piazzale delle mi- niere N 45° - E. 009° 23-516 1300 m. s.l.m. e si sviluppa su una superfi- visitatori collaborino nel mantenere un cie complessiva di circa 110 ettari nei ter- comportamento discreto e tenendo i cani ritori comunali di Abbadia Lariana e Lecco. al guinzaglio. Il Parco offre la possibilità di gradevoli e sem- plici passeggiate nelle quali si può cogliere la percezione di essere accolti dalla natura. Il contesto più interessante e prevalente- mente visitato è la ampia faggeta d’alto fusto, risultato di molti anni corretta ge- stione selvicolturale. Gli interventi di mi- glioramento sono costanti, sia per la gestione della fustaia sia per la riapertura degli spazi chiusi e il ripristino del pascolo, così importanti dal punto di vista naturali- 15 16
BASILICA DI SAN PIETRO AL MONTE - Civate La ricchezza dei temi religiosi, simbolici, allegorici, così bene INFORMAZIONI UTILI rappresentati dal ciclo pittorico e plastico del XI secolo, la com- BASILICA DI SAN PIETRO AL MONTE - Civate pattezza delle architetture in pietra sono tali da porre in asso- luto risalto l’irripetibilità, unicità, irrinunciabilità del “monumento religioso”, in un’ottica di esaltazione dei valori Orari: • Da martedì a venerdì: universali dell’arte, della storia e delle tradizioni di cultura. Se apertura solo su prenota- si aggiunge poi all’eccezionalità del complesso religioso anche zione, dalle ore 9.30 alle ore la forte suggestione del luogo e del paesaggio si può certa- 16.00. mente concludere di essere di fronte a un bene culturale di ca- ratura mondiale. • Sabato, da marzo a ottobre: dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 15.00. Apertura gratuita e senza prenotazione (eccetto per i gruppi). • Da novembre a febbraio: apertura solo su prenota- zione da richiedere all’ Associazione “Amici di San Pietro” tel. 3463066590. info@amicidisanpietro.it • Domenica e giorni festivi (esclusi Natale, Capodanno, Pasqua, Ognissanti): aper- tura gratuita dalle ore 10 alle San Pietro al Monte pareti erano affrescate ed erano percorse 12.00 e dalle ore 13.30 alle Il complesso religioso di San Pietro al longitudinalmente da un fregio in stucco 16.00 con possibilità di visita Monte in Civate (Basilica, Oratorio di S. dell'altezza di 40 centimetri così come in guidata gratuita. Benedetto, Monastero) ha origine attorno stucco erano pure i due plutei e le colonne al Secolo VIII su un poggio a 662 metri di dell’ingresso, il parapetto della scala che altezza sulle pendici del Monte Pedale conduce alla cripta, la decorazione del ci- (Monte Cornizzolo) nella Valle dell’Oro. borio, la cornice che inquadra il grande af- Pur non essendo di proprietà della Comu- fresco apocalittico della controfacciata, la nità Montana, il sito, per la sua unicità, è decorazione della Cripta. Ai piedi dello stato candidato dal nostro Ente (unita- scalone di accesso alla basilica sorge l’Ora- Come raggiungerci: mente alla Provincia di Lecco, al Comune torio dedicato a S. Benedetto. La cappella • in auto, superstrada e alla Parrocchia di Civate), al riconosci- ha una pianta a croce greca con i tre lati (nord, Milano - Lecco (SS 36), uscita mento mondiale di Bene dell’umanità da est, sud) absidati; internamente alcuni pilastri per Oggiono / Civate, poi parte dell’UNESCO. Alla basilica si accede polistili collegano fra di loro le tre absidi che segnalazioni marroni per salendo uno scalone che introduce in un un tempo sostenevano forse una cupola a San Pietro al Monte. pronao semicircolare che abbraccia tutta crociera. Dell’antico monastero, posto ac- • Eventualmente in treno l'abside orientale. Il vano della chiesa, a canto alla basilica, restano soltanto i pochi lo- fino a Lecco e pullman SAL navata unica, è chiuso a est e a ovest da cali sui quali, nel 1949, è stato ricostruito un (Servizi Automobilistici due absidi semicircolari. Un tempo tutte le piano. Lecchesi) tel 0341.363148. 17 18
PRODOTTI LOCALI E SAPORI DELLA COMUNITà Nei pressi dell’alpeggio è operativo il vazzo, proprietà comunale nel territorio di gruppo di volontariato antincendio bo- Mandello del Lario. Anche qui, per effetto schivo di Lierna presta il proprio operato di un recente accordo con il Comune, la sia nelle situazioni di emergenza che con Comunità Montana ha iniziato ad operare un costante ed efficace lavoro di preven- per il recupero dell’alpeggio e per il miglio- zione. La nuova strada agro-silvo-pasto- ramento forestale, al fine di rendere pos- rale che collega l’Alpe alla Bocchetta di sibile al più presto il ritorno di bestiame al Calivazzo e consente lo svolgimento di pascolo. Gli alpeggi della Grigna scolo e dei boschi di questa meravigliosa operazioni selvicolturali di miglioramento In questa parte delle Grigne sono ancora Nell’agricoltura di montagna e nella ge- proprietà pubblica di circa 230 ettari. boschivo a monte dell’alpeggio, realizzati visibili gli effetti del devastante incendio stione dei boschi si esprimono più propria- La monticazione estiva del bestiame, che da imprese forestali locali. del 1997. I volontari antincendio boschivo mente le funzioni fondamentali di una va dai primi di giugno ai primi di settem- Superata la bocchetta, con fantastica vista di Mandello del Lario e di Olcio e del CAI Comunità Montana. Gli alpeggi e le fore- bre, è oggi condotta dall’Azienda Agricola panoramica sul versante occidentale delle Grigne prestano la loro opera instancabile ste sono luoghi privilegiati dove tale Magni di Talamona (SO), titolare del con- Grigne, si può scendere all’Alpe di Cali- di manutenzione e presidio. azione può manifestarsi. tratto di affitto, che carica bovini da latte Nel cuore del gruppo delle Grigne la Co- e capre di razza Orobica, producendo ot- munità Montana gestisce dal 1998 uno timi formaggi. splendido alpeggio di proprietà del Co- L’Olivo e La Vite: colture nobili mune di Lierna. Vi si può salire da Lierna All’olivicoltura viene unanimemente riconosciuto un ruolo principe nella carat- per sentiero, oppure più facilmente da terizzazione del paesaggio lariano, dove la vite è purtroppo quasi scomparsa. Esino Lario, lungo una strada forestale che Queste due colture nobili occupano i ripidi terrazzamenti stretti tra lago e mon- conduce prima all’Alpe Bassa di Esino. tagna, aree solitamente non adatte ad altra coltura agraria. Frutto di secolare Grazie a una convenzione con il Comune, laboriosità, i terrazzamenti rappresentano una geometria delicata, efficace per la Comunità Montana ha potuto interve- la stabilità dei versanti solo se opportunamente coltivata. La valorizzazione nire in questi anni sia con interventi strut- delle “colture nobili” ha dunque effetto concreto per la cura del territorio, ma turali per la migliore funzionalità degli anche a favore del paesaggio e quindi del sistema turistico lariano. edifici d’alpeggio sia nella gestione del pa- 19 20
L’olivo Montana a sviluppare un progetto, in collabo- Stiamo assistendo ad un rinnovato interesse razione con AIPOL e con il vivaio Faena di Pe- per e la cultura dell’olio e la coltivazione del- rugia, per la riproduzione nuove piantine di La castanicoltura l’olivo, che desidera tornare ad essere l’albero olivo riferite alle varietà lariane e per i nuovi Uno dei risultati più attesi nell’ambito del Progetto Interreg "I Castagneti dell'In- simbolo del Lago di Como. L’attività dei frantoi oliveti vi sarà pertanto la prospettiva di utiliz- subria", di cui la Comunità Montana è capofila,è la costituzione dell'Associazione di Lenno (CO) e di Bellano (LC) ha dato fiducia zare materiale varietale “autoctono”, conser- Castanicoltori i cui obiettivi primari sono il recupero e la gestione delle selve ca- e stimolato il recupero a coltura di vecchi oliveti vando un patrimonio genetico importante. stanili del territorio lariano. esistenti ma anche la realizzazione di nuovi, Il Progetto interessa un'ampia area transfrontaliera della zona Insubrica, collocan- soprattutto nell’area Lecchese. dosi nella fascia che parte dal Verbano, nella provincia di Varese, fino alla Val Trom- Nel 1997 è stata attribuita la Denomina- pia bresciana e coinvolgendo anche il Cantone Ticino in rappresentanza della zione di Origine Protetta (D.O.P.) “Laghi Svizzera. Lombardi - Lario”. La qualità dell’olio è ora oggetto di sempre maggiori attenzioni da Nel territorio dell'Insubria, la coltivazione della castagna da frutto ha rappresentato parte degli olivicoltori e per il miglioramento per secoli un anello fondamentale di un sistema agricolo in cui si inserivano l'alle- vamento bovino e ovi-caprino, la viticoltura, la produzione di frutta, i cereali minori delle tecniche al frantoio. La produzione di e le risorse forestali. olio certificato DOP è aumentata per il terri- torio del lago da 1% del 2003 al 10% del 2009 Maggior informazioni e contatti, oltre che presso la sede al 20% del 2012, coinvolgendo un numero della Comunità Montana sono disponibili sul sito internet crescente di produttori. A questi sforzi da dell’Associazione castanicoltori: parte del mondo produttivo corrisponde un La vite www.associazionecastanicoltorilarioorientale.it interesse crescente da parte del mercato: La viticoltura ha una tradizione antichissima l’olio certificato è di qualità eccellente e della quale rimangono purtroppo poche L’Associazione, pur nata da pochi mesi vede già la pre- spunta prezzi di tutto riguardo in grado di esperienze ancora vivaci. La Riviera di Pon- senza di quasi 70 soci con una dote di circa 50 ettari di compensare gli elevati costi di produzione. tida è tra i luoghi dove la vite alberga nel sen- selve castanili. Tale evoluzione della filiera è supportata tire quotidiano della gente, arricchisce il dalle Comunità Montane che hanno pro- paesaggio e contribuisce alla manutenzione mosso sia interventi strutturali che iniziative dei versanti e dove la presenza della Cantina di assistenza tecnica, divulgazione e ricerca. Sociale Valle San Martino e di altre minori ARROSTO RIPIENO DI CASTAGNE Nel 2005 abbiamo realizzato un’indagine in ma significative realtà riveste un ruolo che Ricetta della tradizione a cura di Stella Valsecchi collaborazione con l’Associazione Interpro- va ben oltre la semplice iniziativa imprendi- vinciale Produttori Olivicoli Lombardi toriale. Altrove possiamo solo immaginare, Ingredienti: (AIPOL) e CNR – ISAFoM di Perugia volta alla indovinando la diffusa sistemazione a terraz- 1 Kg di arrosto non arrotolato 1 bicchiere di vino bianco verifica della presenza di cultivar d’olivo di zamento delle pendici, che la vite possa es- 500 gr. di castagne cotte olio, timo, sale antica coltivazione. L’indagine ha indivi- sere stata tutto questo. La viticoltura assolve 1 panino raffermo latte, uvette, amaretti duato 29 antichi olivi presenti nel territorio dunque il ruolo di tutela di un territorio che brodo vegetale lariano che dopo un’analisi genetica e di in- in assenza di coltivazione si espone a mag- dagini morfologiche dell’albero e dell’olio- giori criticità: frane e incendio boschivi rap- Preparazione: hanno rivelato la presenza di germoplasma presentano rischi per l’incolumità e un costo Fate un’incisione nella carne, come fosse una tasca. Nel frattempo ammorbi- “autoctono” e la necessità di conservarne per la collettività. dite nel latte il pane, le uvette, gli amaretti e le castagne. Mettere il composto l’esistenza. Il territorio lariano ha conseguito recente- nella tasca dell’arrosto e richiudetela con ago e filo. Per la realizzazione di nuovi oliveti è stato fi- mente il riconoscimento della Indicazione rosolate l’arrosto in un filo d’olio, sfumate con il vino e lasciate cuocere per nora utilizzato materiale varietale di prove- Geografica Tipica del vino “Terre Lariane”. Si un’ora la carne bagnandola con il brodo di tanto in tanto. nienza prevalentemente toscana, rischiando vuole considerare questo come punto di par- A fine cottura, lasciate intiepidire, tagliatelo a fette e servitelo accompagnato in tal modo di ridurre la biodiversità agraria e tenza per il recupero e lo sviluppo di una viti- da verdure o da purea di castagne. il suo valore. Questo ha indotto la Comunità coltura da reddito nel territorio. 21
LE MANIFESTAZIONI DURANTE L’ANNO foto© Giovanni Radaelli Rassegna di Teatro provinciale per ragazzi POSTO UNICO - marzo/aprile/maggio GIARDINO BOTANICO DI VILLA DE PONTI - da maggio a ottobre Aperture nei fine settimana con eventi speciali (visite guidate, musica, teatro, laboratori) Rassegna poetico - musicale SULLE RIVE DEL TEMPO - settembre FIERA AGRICOLA DELLA VALLE SAN MARTINO (Carenno) - prima domenica di ottobre Pluridecennale appuntamento dedicato alla rassegna del cavallo Avelignese ed alle produzioni di nicchia del territorio Rassegna culturale - religiosa L’ESTATE DI SAN MARTINO - novembre conferenze storico-naturalistiche, spettacoli per adulti e bambini, visite guidate, in occasione della festività di San Martino Vescovo INFO Comunità Montana Lario Orientale - Valle San Martino Via Vasena, 4 - 23851 loc. Sala al Barro di Galbiate (Lc) Tel. 0341 240724 info@comunitamontana.lc.it www.comunitamontana.lc.it
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