Costruiamo ponti di solidarietà e di fraternità
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
EDITORIALE Costruiamo ponti di solidarietà e di fraternità di Sr Marie Jacqueline Munnier, sdc srmjacqueline@yahoo.it Siamo in un’epoca in cui si moltiplicano muri di separazione e barriere, dove si chiudono Davanti alla sofferenza le frontiere per essere al riparo, per proteggere di tante persone che le proprie comodità, il modo di vivere, di pensare e di hanno lasciato tutto, perso agire, per prendere le distanze, dimenticare, fino a rifiutare tutto e che sbarcano su terre l’altro che è lo straniero. Ebbene, dentro a questa società di straniere, ascoltiamo la bella oggi, si fa più pressante l’appello delle Chiese, dei profeti del testimonianza delle suore e dei giovani nostro tempo, di uomini e di donne generosi che credono in volontari di Palermo che non potranno mai dimenticare i un mondo migliore, a spalancare il cuore all’accoglienza. giorni dove, al porto, hanno visto arrivare barche di migranti: Tra le voci più tenaci, abbiamo preferito quella del Papa il racconto di queste persone, della loro tragedia ha cambiato Francesco che non cessa di indignarsi davanti ai muri che il loro modo di guardare, di pensare, di essere in relazione. dividono e chiede strade e ponti che aprono all’incontro e al Tra i giovani, non sono mancati quelli che durante le vacanze dialogo. Nella stessa linea, abbiamo scelto anche la voce di hanno dato il loro tempo per gli altri e di questi una suora un vescovo canadese che si rivolge al popolo di Dio che gli ha offerto la seguente testimonianza: “Ci resta nel cuore è affidato, richiamando i principi di solidarietà e di fraternità la testimonianza generosa, sorridente, fattiva della Roma e il sogno di Dio: fare dell’umanità una grande famiglia. “controcorrente” che voi rappresentate, della Roma che È proprio nel concreto degli impegni, dei servizi, delle rela- profuma di Vangelo. Grazie!” zioni della vita di tutti i giorni che si manifesta la volontà di Gli Amici di Jeanne-Antide ci parlano anche delle loro ini- creare luoghi di incontro e di dialogo, ponti di solidarietà e ziative e dei legami che si tessono tra loro da un’estremità di fraternità. all’altra del mondo. In questo numero della nostra rivista, la testimonianza Mentre le notizie di ogni giorno mettono troppo in rilievo ciò dell’associazione Aydan che lavora per l’incontro tra cristiani che divide le famiglie, le società, il mondo, abbiamo scelto, e musulmani in Libano, è un magnifico esempio di collabo- per la nostra rivista, le buone notizie che non fanno rumore razione, di impegno vissuti insieme. ma che sono importanti per costruire nuovi ponti di solida- E così il servizio di volontariato nella prigione – come per rietà e di fraternità: gesti, sguardi, servizi, relazioni che ritro- esempio a Jussara in Brasile – per portare consolazione e viamo anche nel film e nel libro proposti. coraggio nel cuore della sofferenza, della violenza e talvolta della disperazione, è una opportunità per costruire un dia- Quante strade di solidarietà e di fraternità percorse dai cre- logo tra la realtà della prigione ed il mondo che vive al di là denti dell’Antico Testamento e quante strade percorse da dei suoi muri. Gesù! Quanti spazi oltrepassati da apostoli e discepoli di Se costruire ponti, significa volere raggiungere l’altro, anda- tutti i tempi: “Andate… Vi invio… Annunciate dovunque la re al suo incontro, entrare in relazione con lui, ciò suppone Pace, la Gioia, la Bontà della Fraternità”. un cambiamento personale, una conversione dello sguardo È anche la sfida lanciata da Santa Giovanna Antida: “Pas- e del cuore per sapere riconoscere ciò che è diverso e sco- serei i mari – diceva – andrei in capo al mondo… I poveri, prire il bello, il buono nell’altro. qualunque siano i loro paesi, ci sono tutti egualmente cari”. 3
PAROLA E VITA Parole-chiave di Papa Francesco Un logo significativo: le Piramidi, la Sfinge, una Croce, una Luna Crescente e la Colomba: «Il Papa della Pace viene nell’Egitto della Pace». Novembre 2014 Settembre 2016 Luglio 2016 25° anniversario della caduta del muro di Berlino Omelia a Santa Marta Ai giovani, in Polonia Diffondere la cultura dell’incontro Vivere veri incontri Il primo ponte da costruire Aprile 2017 In Egitto «Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino che per «A tavola, in famiglia, quante volte mentre si mangia, si «La vita di oggi ci dice che è molto «Assalam Oleikum: tanto tempo ha tagliato in due la città ed è stato simbolo guarda la tv o si scrivono messaggi al telefonino. Ognuno facile fissare l’attenzione su quello la pace sia con voi!» della divisione ideologica e del mondo interno… La è indifferente a quel momento di incontro… Lavoriamo che ci divide, su quello che ci separa. caduta del Muro di Berlino avvenne all’improvviso, ma per una cultura dell’incontro, così, semplicemente, Vorrebbero farci credere che chiuderci «La vera fede è quella che ci porta a fu resa possibile dal lungo impegno delle persone che per come l’ha fatto Gesù. Non basta solo vedere: bisogna è il miglior modo di proteggerci da vedere nell’altro non un nemico da questo hanno lottato e sofferto, anche fino al sacrificio guardare. Non basta solo sentire: bisogna ascoltare. Non ciò che ci fa male. Oggi noi adulti sconfiggere, ma un fratello da amare, da della vita… Preghiamo perché con l’aiuto del Signore e la basta solo incrociarsi: bisogna fermarsi. Non basta solo abbiamo bisogno di voi, per insegnarci servire e da aiutare; è quella che ci porta Settembre 2017 collaborazione degli uomini di buona volontà si diffonda dire ‘peccato, povera gente!’, bisogna lasciarsi prendere a convivere nella diversità, nel a diffondere, a difendere e a vivere la Visita in Colombia sempre più la cultura dell’incontro capace di far cadere dalla compassione. E poi avvicinarsi, toccare e dire dialogo, a vivere la multiculturalità cultura dell’incontro, del dialogo, del È ora di gettare ponti tutti i muri che ancora dividono il mondo e non accada con il linguaggio che ad ognuno viene spontaneo in quel non come una minaccia ma come rispetto e della fratellanza… La vera più che persone innocenti siano perseguitate e perfino momento, il linguaggio del cuore: ‘Non piangere’, e dare un’opportunità: abbiate il coraggio fede è quella che ci porta a proteggere «Colombia, apri il tuo cuore di popolo uccise a causa del loro credo e della loro religione… almeno una goccia di vita». di insegnarci che è più facile i diritti degli altri, con la stessa forza di Dio e lasciati riconciliare. Non Servono ponti, non muri!». costruire ponti che innalzare e con lo stesso entusiasmo con cui temere la verità né la giustizia. Cari muri!… sapete qual è il primo ponte difendiamo i nostri». colombiani: non abbiate paura di Aprile 2016 da costruire? Un ponte che possiamo chiedere e di offrire il perdono. Non A proposito dell’Europa realizzare qui e ora: stringendoci la fate resistenza alla riconciliazione che Osare un cambiamento radicale mano, dandoci la mano». vi fa avvicinare, ritrovare come fratelli e superare le inimicizie. È ora di «I progetti dei Padri fondatori, araldi della pace e profeti sanare le ferite, di gettare ponti, di dell’avvenire, non sono superati: ispirano, oggi più Una testimonianza limare le differenze… Che possiamo che mai, a costruire ponti e abbattere muri… che La visita di Papa Francesco ci è stata annunciata dopo l’invito ufficiale fatto abitare in armonia e fraternità, come ci permettano di guardare lo straniero, il migrante, dal Presidente della Repubblica Abdel-Fattah Al Sissi, da Papa Tawadros vuole il Signore! Chiediamogli di l’appartenente a un’altra cultura come un soggetto da della Chiesa Copta Ortodossa, dal Patriarca Ibrahim Ishac della Chiesa Copta essere costruttori di pace; che là dove ascoltare, considerato e apprezzato… Tutti, dal più Cattolica e dal Grande Imam Ahmad El Tayeb Cheikh El Azhar che sono in c’è odio e risentimento, possiamo piccolo al più grande, sono chiamati a essere parte buoni rapporti fra loro. mettere amore e misericordia». attiva nella costruzione di una società integrata e Questa visita di «Papa Francesco – Papa della Pace» è stata una benedi- zione per l’Egitto e per tutti noi. La Messa celebrata dal Papa, le sue parole riconciliata. Questa cultura è possibile se tutti partecipiamo ci hanno dato nuovo slancio. La sua presenza in mezzo a noi ha consolidato Settembre 2017 alla sua elaborazione e costruzione». la Misericordia, il Perdono e l’Amore fraterno vissuto tra cristiani e musul- Incontro internazionale mani quando l’Egitto era già in lutto, e i cristiani erano stati duramente colpiti interreligioso sulla pace dai due attentati avvenuti alcuni giorni prima! Il messaggio del Santo Padre La radice della pace è stato chiaro: l’unità e l’amore tra Egiziani sono il solo mezzo per vincere il terrorismo e garantire la sicurezza del paese. «Per aprire varchi di pace Con ciascuna delle mie Suore e con tutte le persone presenti e quelle che ci vogliono coraggio umile e ci hanno portato nella preghiera, io rendo grazie al Signore per questa vi- sita storica del Papa, per la sua preghiera e il suo appello affinché la pace perseveranza tenace, e soprattutto e la riconciliazione trionfino sulla violenza in un vero dialogo, per un futuro occorre pregare, perché – lo credo di Giustizia e di Pace. fermamente – la preghiera è alla sr Marie Noelle Farag, suora della carità in Egitto radice della pace». 4 5
PAROLA E VITA Costruiamo ponti e non muri per uscire da noi stessi e andare verso l’altro, specialmente «Quando riconosciamo che la dignità delle persone chi è solo, dimenticato, rifiutato a causa della sua diversità, che non conosciamo è importante come quella di chi di Mons. Noel Simard o perché fugge da un paese in guerra. Questo atteggiamento incontriamo, allora soltanto riconosciamo il volto di Vescovo di Valleyfield di solidarietà e condivisione deve essere vissuto anche nelle Cristo negli altri, allora soltanto coglieremo l’appello alla nostre famiglie che sono troppo spesso teatro di conflitti e solidarietà» (Consiglio Chiesa e Società dell’Assemblea dei Vescovi discordia che finiscono per spegnere sia l’amore coniugale che cattolici del Québec, Solidarietà da ricostruire e ricostruire, p.13) fraterno e familiare. Infine, le relazioni che vogliamo stabilire tra noi saranno autentiche solo se sappiamo creare ponti La Diocesi di Valleyfield rappresenta i cattolici – guidati con i nostri fratelli e sorelle del mondo intero. Le situazioni dalla Luce della fede, residenti nel Suroît, regione posta d’indigenza e di persecuzione vissute da molte persone in a sud-ovest della provincia del Québec, in Canada. Pur Iraq, in Siria, in Somalia, in Nigeria e in molti altri luoghi essendo a maggioranza francofona, accoglie anche della terra sono un appello pressante a compiere gesti di gruppi minoritari di lingua inglese, spagnola e anche una condivisione, di sostegno e di gratuità. missione fra gli irochesi. Questo Messaggio, del 31 gennaio anche di guerre, di violenza e di mostrando la via della riconciliazione, 2017, è stato scritto in seguito crimini contro l’umanità. Abbiamo della pace e dell’unità. Per costruire all’appello di Papa Francesco in eretto molti muri e pochi ponti. La la solidarietà bisogna aggredire le risposta alla decisione del presidente storia si ripete: ora si assiste a una cause strutturali della povertà, della Trump di erigere un muro tra il recrudescenza dell’intolleranza, del disuguaglianza e dell’ingiustizia. Messico e gli Stati Uniti. Ringraziamo protezionismo politico ed economico Bisogna anche solidarizzare Mons. Simard per averci autorizzato a e anche dell’isolazionismo. L’egoismo con i poveri e i piccoli, adottare pubblicare il suo articolo. individuale e nazionale riaffiora e fa comportamenti e stili di vita semplici, sorgere nuovi muri. Papa Francesco basati sull’apertura, la condivisione Quando si guarda alla storia della ha fortemente denunciato questa e l’aiuto reciproco, e infine attingere Chiesa, sfortunatamente si constatano nuova tendenza richiamando alla a ciò che nutre la solidarietà, cioè la conflitti e divisioni che durano per solidarietà: c’è bisogno di costruire preghiera, i sacramenti, la vita della secoli. La separazione tuttora esistente ponti e non muri. comunità e l’impegno sociale. In un tra ortodossi e cattolici, tra cattolici Prendere la via della solidarietà mondo troppo centrato sulla logica e protestanti, tra diverse Chiese significa creare ponti. Gesù non del profitto, è imperativo costruire la cristiane, costituisce uno scandalo e ha forse trascorso la sua vita nostra società e il nostro mondo su un ostacolo alla comunione e all’unità. terrena creando ponti e abbattendo un’altra logica, quella della gratuità. Abbiamo eretto e ancora erigiamo le barriere del razzismo, del In un certo senso bisogna edificare muri che ci dividono e che offuscano sessismo, dei pregiudizi, degli odi e ponti senza pedaggio. l’annuncio della Buona Novella. dell’indifferenza. Non ha sempre teso Le nostre parrocchie ci offrono luoghi Quando si studia la storia la mano e proclamato che l’amore è e occasioni incredibili per costruire dell’umanità, si deve prendere più forte dell’odio, che il perdono è ponti, per stabilire relazioni umane di atto di una storia fatta di belle più forte della vendetta. Lui stesso comunione e di pace. Approfittiamo realizzazioni e trasformazioni ma è stato un ponte tra Dio e l’umanità, dei nostri progetti e dei nostri impegni 6 7
UNA PARABOLA SGUARDI Il costruttore di ponti Oggi per domani di Autore anonimo Cammini e ponti… Un invito a hanno dato il suo nome. L’avvenire deve dal sud della Colombia fino al Cile, superare le frontiere, ad attraversare poggiare su queste eredità che fin dalla passando per il Perù. Era il territorio le montagne, i fiumi e gli oceani per preistoria hanno progressivamente degli chasquis, i corrieri del re, che a Questa è la storia di due fratelli che si amavano molto ammirare le meraviglie della natura, arricchito l’Europa, rendendola staffetta portavano se le notizie da un e vivevano in perfetta armonia nella loro fattoria fino a per incontrare uomini e donne di altre straordinariamente creativa nella capo all’altro dell’impero. quando non scoppiò una lite fra loro. culture, per conoscere altri modi di sua unità e nella sua diversità, in un I due fratelli vivevano del lavoro dei campi, li coltivavano pensare e di vivere. contesto mondiale sempre più ampio”. insieme e insieme ne raccoglievano i frutti. Avevano tutto Jacques Le Goff, grande storico del Medio Evo in comune. Tutto cominciò per uno sfortunato malinteso, Abbiamo scelto ma a poco a poco la rottura si approfondì fino al giorno Tra i cammini celebri nel mondo: in cui ebbero una forte discussione a cui seguì un silenzio doloroso che durò molte settimane. Un giorno qualcuno bussò alla porta del fratello maggiore. Era un uomo tutto-fare che cercava lavoro. Sarebbe stato contento di poter fare qualche riparazione… «Sì, – gli rispose – ho del lavoro per te. Sull’altra riva del ruscello vive il mio fratello minore. Qualche settimana fa mi ha offeso gravemente e i nostri rapporti si sono I cammini dell’Annapurna interrotti. Voglio dimostrargli che anch’io sono capace Questo percorso è senza dubbio il di vendicarmi. Vedi quelle pietre accanto alla mia casa? più selvaggio e il più estremo in una Vorrei che tu costruissi un muro alto due metri perché io natura che offre ciò che ha di più bello. non voglio più vederlo». La Via Francigena Infatti, il Nepal è conosciuto per le L’uomo rispose: La Via Francigena ripercorre la sue montagne maestose che sono le Il cammino del monte Tianmen «Capisco bene la situazione». storia del continente europeo in un più alte del mondo. I templi buddisti, In Cina, nella Provincia dello Hunan, L’uomo aiutò il visitatore a riunire tutto il materiale lungo itinerario che da Canterbury presenti a decine, sono dei veri tesori. una strada lunga 11 chilometri, con necessario per il lavoro poi partì per un viaggio lasciandolo (Inghilterra) porta a Roma. Attraversa Nessuno è tornato da questo viaggio 99 tornanti e 1200 metri di dislivello solo per un’intera settimana. la campagna inglese, le scogliere di sulla cordigliera dell’Annapurna senza conduce alla cima del monte Tianmen, Quando tornò a casa, l’uomo tutto-fare aveva già terminato Dover, le antiche città della Francia e esserne trasformato! (montagna della Porta del Cielo) in il lavoro. Ma quale sorpresa! Al posto di un muro alto i villaggi svizzeri, oltrepassa le Alpi mezzo a una foresta lussureggiante. due metri c’era un ponte. Proprio allora il fratello più e scende verso la Pianura Padana, giovane uscì di casa e corse incontro al fratello maggiore arrivando agli Appennini, alle città esclamando: d’arte italiane, ai cipressi toscani… e «Tu sei davvero formidabile! Costruire un ponte quando sbocca vicino all’antica Roma. eravamo tanto arrabbiati! Sono fiero di te!» È come un ponte tra la Chiesa Cattolica, Mentre i fratelli si riconciliavano, l’uomo tutto-fare dopo Anglicana, Protestante, o semplicemente aver raccolto i suoi arnesi stava per andarsene. una via che unisce varie confessioni «No, aspetta! – gli dissero – c’è ancora del lavoro per te!» religiose in un cammino che va oltre Ma egli rispose: Roma e punta verso Gerusalemme. Il cammino dei giardini, «Vorrei poter restare, ma ho ancora altri ponti da “… L’oggi discende da ieri, e il in Sudafrica costruire…». domani è il frutto del passato… Tra Il cammino degli Incas Il percorso dei Giardini, della l’Atlantico, l’Asia e l’Africa da un Questo percorso di 40 chilometri città cosmopolita del Capo a Port tempo lunghissimo si trova l’Europa, fa parte dell’immensa rete di Elizabeth, è un vero concentrato disegnata dalla geografia, modellata comunicazione stabilita in tutto il della diversità del paese che si estende dalla storia, fin da quando i Greci le regno che al suo apogeo si estendeva su 800 chilometri di costa lungo gli 8 9
oceani Indiano e Atlantico. Attraversa com’è dalla “Torre d’acqua” particolare, di stile neogotico. É un PREGHIERA dense foreste dal clima temperato, spazi ottagonale, i cui piedi affondano nel ponte levatoio ancora funzionante idilliaci di escursioni selvagge, regioni fiume come una piccola roccaforte di che si apre al passaggio dei battelli coltivate e distese desertiche. Costeggia un castello. più alti, composto da due grandi spiagge bianche e riserve marine dove le Al riparo del suo tetto di tegole, un torri unite in cima da un corridoio in balene sono una specie protetta. centinaio di piccoli pannelli dipinti nel cui i visitatori possono passeggiare 17° secolo raccontano la storia della godendo della vista sottostante. Per inventare il mondo di domani Svizzera, della città e dei suoi santi Fra i Ponti celebri del mondo: patroni: San Leodegario e San Maurizio. Signore, Tu sei ricco di misericordia verso tutti, tutte le culture e tutte le nazioni poiché ciascuno è tuo figlio. Nella tua misericordia, tu credi alla nostra capacità di amare, e di riconoscerci fratelli e sorelle. Il Ponte del Gard Tu credi alla nostra capacità Questo ponte è stato costruito di vivere insieme, dignitosamente, verso il 17 a.C. da Agrippa sotto Il Ponte Vecchio di Firenze Il Ponte Akashi-Kaikyo, in l’imperatore Augusto. Faceva parte in Italia Giappone nella pace, la giustizia e la fraternità. di un acquedotto di quasi 50 km Il Ponte Vecchio uno dei simboli Il ponte Akashi-Kaikyo è stato di lunghezza che pare sia stato in della città di Firenze è uno dei ponti inaugurato 17 anni fa; con i suoi 3911 Modellaci con la tua misericordia e tenerezza. attività per non meno di 400-500 più celebri e romantici del mondo. metri, è il ponte sospeso più lungo del Aiutaci a superare le nostre paure, anni, portando l’acqua dalle sorgenti Attraversa il fiume Arno nel suo punto mondo. L’arco principale è di 1991 e il nostro rifiuto di aprirci all’altro. di Uzès alla città gallo-romana di più stretto, dove in tempi antichi metri. Il ponte unisce la città di Kobe Insegnaci a lasciarci toccare dalla vita Nemausus (oggi Nîmes). esisteva un guado. Il passaggio è sull’isola di Honshū all’isola Awaji. Una strada percorre il primo livello fiancheggiato da due file di botteghe dei nostri fratelli e sorelle. mentre l’acquedotto è collocato al artigiane, meta di grande attrazione terzo livello. per i turisti. Apri i nostri cuori all’amore. Apri le nostre mani per costruire ponti, e non muri. Apri la nostra intelligenza per inventare il mondo di domani, un mondo in cui ciascuno troverà il suo posto: un tetto, il pane, un lavoro, un gesto di fraternità da condividere, una parola di speranza da scambiare Il Ponte Juscelino Kubitschek, un mondo che sia come un riflesso di Te in Brasile Dio d’Amore e di Misericordia. Il ponte Juscelino Kubitschek anche Il Ponte di Lucerna in Svizzera conosciuto come ponte del Presidente Il ponte coperto della Cappella Il Ponte Tower Bridge di JK o ponte JK, permette la traversata (“Kapellbrücke” in tedesco) è il Londra, in Gran Bretagna del lago Paranoá a Brasília. Preghiera per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato più antico ponte coperto in legno Il ponte Tower Bridge attraversa il Inaugurato il 15 dicembre 2002, il gennaio 2016 in Europa. Costruito nel 1333, Tamigi. Il suo nome deriva dal fatto ponte è diventato uno dei simboli di faceva originariamente parte delle che collega il distretto di Southwark Brasilia per la sua grande bellezza fortificazioni della città. Lungo 204 m. alla Torre di Londra, un’antica architettonica. attraversa il fiume Reuss collegandone costruzione in cui un tempo venivano le sponde che costeggiano l’antica rinchiusi e giustiziati i prigionieri. Costruiamo cammini e ponti per fare città. La sua silhouette originale si Questo ponte sospeso è celebre nel del mondo intero, una sola famiglia di riconosce facilmente sormontata mondo intero per la sua architettura popoli riconciliati, fraterni e solidali. 10
Libano CAMMINI DELLA MISSIONE Le relazioni interreligiose, cammini d’amore e di verità Con Papa Francesco, Padre Fadi Daou, prete di Fadi Daou, fondatore di ADYAN maronita, fondatore dell’Associazione Adylan, fadi@adyanfoundation.org e Nayla Tabbara, musulmana, insegnante all’Università San ADYAN è un nome arabo che significa Nel 2012, nel corso del suo ultimo viaggio apostolico Giuseppe, a Beirut, una religioni, al plurale. Adyan è la più im- all’estero, il Papa Benedetto XVI aveva firmato in Libano delle cofondatrici portante fondazione interreligiosa del dell’Associazione. Libano. Fondata nel 2006 da cristiani l’esortazione apostolica post-sinodale sulla Chiesa in e musulmani, è un’organizzazione in- Medio Oriente. Al numero 27 dell’esortazione, leggiamo dipendente che opera in Libano e all’e- un forte appello a passare dalla «tolleranza religiosa» stero, attraverso vari programmi cul- alla «libertà religiosa». Secondo il Papa, la prima non turali, educativi, sociali e spirituali allo impegna molto poiché essa è passiva e ha un campo scopo di promuovere il vivere insieme. d’azione limitato. Mentre «la verità non può essere conosciuta e vissuta che nella libertà, per questo non si può imporre la verità all’altro; la verità si svela solamente nell’incontro d’amore». In altre parole, secondo questo testo, chi vuole camminare nella verità, non deve accontentarsi di tollerare gli altri, ma deve impegnarsi in una relazione con loro. Allo stesso numero il Papa scrive ancora: «Sappiamo bene che la verità al di fuori di Dio non esiste in se stessa. Diventerebbe un idolo. La verità non può svilupparsi che nell’alterità che si apre a Dio che vuol far conoscere la sua alterità attraverso e nei miei fratelli umani». L’esortazione precisa che: «non è bene affermare in maniera escludente: ‘io possiedo la verità’. spirituale, vissuta nella fraternità, e permettere a ciascuno La verità non è posseduta da nessuno, ma è sempre di camminare nella verità. un dono che ci chiama a un cammino di assimilazione Questo nuovo approccio alla relazione interreligiosa sempre più profonda alla verità». chiede una vera trasformazione, perfino una conversione, Anche Papa Francesco riprende questa idea, del dialogo interreligioso, che per certi aspetti ha perso nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium del 2013, di pertinenza e credibilità. Talvolta, sfortunatamente, con parole ancora più spirituali, scrivendo: «noi sentiamo il dialogo interreligioso è stato vissuto in un modo che la necessità di scoprire e di trasmettere la “mistica” del stigmatizzava le identità e aumentava la diffidenza, poiché vivere insieme, di incontrarsi, di abbracciarsi, di sostenersi, ci si accontenta di far incrociare «folcloristicamente» di partecipare a questa marea un po’ caotica che può le differenze identitarie, al fine di manifestare una trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una compiacente intesa esteriore. Oggi il mondo ha bisogno di carovana solidale, in un santo pellegrinaggio» (n.87). qualcosa di diverso dall’immagine di un campanile posta identitario, al fine di diventare compagni di strada, che Noi di Adyan facciamo eco a queste parole, la nostra accanto a quella di un minareto, o di un prete insieme a un cercano di avanzare nel cammino della verità – che è una Fondazione interreligiosa per la diversità, la imam, o di una religiosa con una donna velata, per credere nessuno possiede – assumendo la responsabilità di solidarietà e la dignità umana, che segue il principio all’autenticità delle relazioni interreligiose. costruire un mondo più giusto e più accogliente per tutti. secondo il quale è «la diversità che costruisce l’unità». La Fondazione Adyan si adopera perché si considerino Noi siamo convinti, che con questo nuovo approccio alle Noi testimoniamo il passaggio da un riconoscimento le relazioni interreligiose nella prospettiva della relazioni interreligiose, nuovi orizzonti si aprano davanti indifferente dell’«altro», a una relazione con lui, al fine responsabilità sociale comune e della solidarietà a noi, percorsi nei quali i credenti di diverse religioni, di rendere il vivere insieme, un’esperienza sociale e spirituale. L’impegno comune sostituisce il dialogo possono camminare insieme nell’amore e nella verità. 12 13
CAMMINI DELLA MISSIONE Brasile Italia CAMMINI DELLA MISSIONE Servire in carcere… Sbarco al porto di Palermo creare ponti di Sr Thi Ann Nguen hai.nga7@gmail.com di sr Liberata Magliocchetti Il servizio al Centro ASTALLI1 è una bella e ricca liberata_magliocchetti@hotmail.com esperienza di incontro, di condivisione, di confronto di idee, di relazione con chi forse incontrerò solo una volta “Ogni essere umano è unico: nella mia vita, un’esperienza di ascolto di storie ferite dalla è parola di Dio che non si ripete”… (Karl Adam) guerra, dalla violenza fra gli uomini… È una scuola di vita che mi insegna la pazienza, la dolcezza… l’ascolto di Costruire ponti e non muri di separazione è un´arte che chi ha bisogno… che suscita poi l’ascolto di me stessa. Di acquista consistenza in Dio, nella sua Parola che dà forza fronte alle loro storie, mi commuovo! I loro visi tornano di interagire, che dà coraggio di affrontare e scoprire il alla mia mente e li porto nel cuore e nella preghiera! tesoro che esiste in ogni persona. Questa convinzione mi ha accompagnato nei 33 anni Queste storie di persone che hanno vissuto tragedie di vita vissuti in America Latina, terra che mi ha accolto e nella hanno cambiato il mio modo di guardare, di pensare, di quale è cresciuto il sogno di essere un ponte tra le persone relazionarmi… Ringrazio il Signore per tutto ciò che ho e Dio, un ponte sul quale sono passate tantissime persone. vissuto, che sto vivendo e che vivrò ancora! Oggi con gratitudine contemplo passare su questo ponte Le donne, i bambini e le famiglie sono scese per prime, anche alcuni nostri fratelli carcerati. Alla metà di giugno, ho assistito direttamente allo sbarco mentre gli altri sono rimasti sulla nave aspettando il loro In Brasile, soprattutto a Jussara, ho avuto la possibilità dei migranti al porto di Palermo. L’appuntamento al turno. La vista di bambini anche molto piccoli sani e salvi di vivere questa sfida ardua ma possibile e ho capito porto era per le 6.00 del mattino, ma l’attesa è stata lunga fra le braccia dei medici o delle loro mamme era una gioia. l’importanza di costruire ponti tra la realtà del carcere e il prima che potessero scendere dalla nave e noi potessimo Mano a mano che scendevano dalla nave, erano accolti mondo che vibra al di là delle sue mura. accoglierli! Soltanto alle 9.00, è iniziato lo sbarco di nelle tende bianche per una visita medica, poi condotti alla Soprattutto: 750 persone dalla nave di “Medici senza Frontiere”. questura per la registrazione. Una procedura lunga che deve quando il sovraffollamento rende inumano il vivere La stanchezza fisica e mentale di un viaggio lungo e essere svolta nonostante la stanchezza e il caldo spossante. quotidiano… ( il Brasile occupa il terzo posto tra i paesi pericoloso rischiando la vita alla ricerca di una vita I volontari hanno distribuito loro uno zaino, un paio con più popolazione carceraria); migliore era visibile sul loro viso. Ho provato una profonda di scarpe di plastica, un sacchetto di alimenti che quando non sono rispettati i diritti delle persone in aperta Si deve evitare la condanna, pensando che sia giusto che tristezza: l’umanità è ferita dalla guerra, dalla violenza… conteneva una bottiglia d’acqua, una mela e due piccoli contraddizione con quanto prescrive il Codice Penale… paghino per i loro misfatti Tutti sono stati presi in carico dai volontari che fanno panini con la marmellata. e sembra di essere tornati ai tempi di Giovanna Antida a Si deve vincere la tentazione di abbandonarli perché sono servizio al porto di Palermo: medici, infermieri, assistenti Bellevaux; ingrati o non riconoscono le loro responsabilità… sociali, volontari dell’UNICEF e della Caritas… A loro i Io ero nella squadra per la distribuzione di scarpe. Ho visto quando è necessario intervenire per chiedere l’intervento Servire in carcere è un’opportunità per costruire ponti che rifugiati hanno manifestato riconoscenza, con un “grazie” tanti piedi “sporchi” e “feriti” a causa del lungo cammino urgente di un medico, e pretendere che la salute non sia avvicinano, che facilitano l´inclusione, la riconciliazione, detto spesso solo da sguardi e sorrisi appena accennati… percorso. I migranti ricevendo le scarpe ringraziavano con solo un diritto affermato ma anche rispettato; l´incontro con Gesù che considera fatto a Lui quanto ogni soprattutto quelli dei bambini innocenti… già vittime dei un bel sorriso dicendo: “Merci Madame!” o “Thank you!” quando è importante recuperare il contatto con la famiglia fratello “piccolo” o carcerato riceve. pericoli della vita. Ci tenevo a chinarmi per aiutarli io stessa a infilare di un detenuto che vive la disperazione e l’abbandono, Creare ponti in una realtà dimenticata e dura, è scoprire le scarpe, innanzitutto in segno di rispetto e poi per nella convinzione che il Signore è venuto per dare la vita e nell´altro un essere umano amato, voluto e considerato da Dio. rendermi conto da vicino di quanto questi piedi avessero darla in abbondanza a tutti. É credere che la giustizia punitiva non recupera nessuno, camminato… in cerca di libertà e di una vita migliore. Servire in carcere è davvero sfidare il muro del preconcetto, che esiste una giustizia restaurativa che aiuta a tendere Il Centro Astalli è il luogo donato dai padri gesuiti alla chiesa di Palermo per accogliere Delle 750 persone sbarcate circa 350 erano marocchini, 1 gli extracomunitari. I servizi offerti sono tanti: la colazione; il bazar dove gli utenti dell`esclusione, della condanna, dell´abbandono. ponti tra l´offensore e l´offeso, che provoca l´incontro che possono trovare gli indumenti necessari per la vita quotidiana; l’accoglienza per i nuovi con loro ho potuto parlare francese. Anche se gli interpreti Si deve superare il preconcetto che i poveri, i neri, o le rigenera a partire dall´impegno di entrambe le parti. arrivati (un colloquio con un/una volontario/a); la doccia; la scuola di lingua italiana; sono sempre a disposizione per facilitare la comunicazione donne non servano alla società… Costruire ponti con la forza dell´amore, l´unico che può lo sportello del lavoro per chi può avere un’occupazione; i corsi di scuola di guida; e rispondere a tutti i bisogni. lo studio medico; la consulenza di avvocati; il doposcuola per bambini; i laboratori Si deve superare l’idea che i carcerati siano un rifiuto della abbattere i muri di separazione, è un´opera che non ha fine, e altri servizi che offrono agli utenti la possibilità di una formazione professionale… società e quindi vadano esclusi… è un´arte che spera nel dono di ogni persona che è unica. rispondendo al progetto del centro… Ho partecipato anche alla distribuzione del pranzo, un 14 15
Italia CAMMINI DELLA MISSIONE l’occasione di lavorare sul territorio. Alcuni si sono inseriti, sono riusciti a trovare lavoro, ad avere un appartamento e quindi stanno costruendo il loro futuro. Per altri, invece è un po’ complicato! Tanti altri, partono, vanno al Nord d’Italia o d’Europa per cercare fortuna. Come vi organizzate? La prefettura ci avvisa dello sbarco 24 ore prima. Quindi abbiamo solo un giorno per organizzare i volontari © Lorenzo HOLT disponibili allo sbarco. Perciò dobbiamo essere veloci. Per fortuna, ci sono sempre persone che vogliono fare quest’esperienza, e continuano anche dopo la prima volta! assistetti da lontano… dicendomi… chissà cosa si prova ad essere lì… su quella banchina…? Quando arrivano i migranti si sa in quale luogo Lunedì 19/06/2017 Porto di Palermo… ore 06.00 del mattino… saranno accolti? © Lorenzo HOLT La mia vita mi ha ricondotto a Palermo, 6 mesi fa, non Si, la prefettura ha già organizzato la ripartizione a livello avrei mai potuto immaginare che mi sarei svegliato alle nazionale, quindi, quando arrivano, queste persone sanno 5.00 per essere lì, puntuale, ad aiutare nelle operazioni… in quale centro saranno accolte. non come medico pagato, anzi strapagato… ma come altro momento forte della giornata: La giornata dei volontari che era paese, la loro casa, la loro famiglia… volontario… del Centro Astalli. Mi chiamo Antonio, sono dipendente dello stato nei loro occhi si leggeva la fame, la cominciata alle 6.00 del mattino si è che hanno perso tutto… Signore, Vedi una nave… carica di persone… vedi una nave carica sete e la stanchezza… sembravano conclusa alle 16.00, i migranti invece vieni in nostro aiuto, in loro aiuto! di volti… vedi volti carichi di speranza… vedi volti Attraverso quest’accoglienza, che cosa porti dentro di te? persi… anche perché non sapevano hanno dovuto restare sotto il sole Donaci e dona a loro forza, coraggio carichi di stanchezza… vedi sorrisi… vedi lacrime… vedi È un lavoro che mi convolge molto e mi segna ogni volta ancora dove sarebbero stati mandati! cocente per essere registrati. e perseveranza… per vivere e dolore e sofferenza… vedi l’umanità delle persone che perché, sono persone che attraversano il mare e il deserto C’erano tanti bambini con uno testimoniare il tuo amore. aiutano altre persone… portando con sé mille esperienze e lasciandosi alle spalle sguardo innocente ma stanco… che Assistere agli sbarchi è un’occasione È questa la gratuità di cui ci sarebbe tanto bisogno ai tanti pericoli. Quando vengono qui portano con sé le manifestavano il desiderio di poter che ti fa toccare fino in fondo la ALCUNE VOCI nostri giorni? speranze di tutti familiari che li hanno aiutati a partire. vivere pienamente la loro vita di sofferenza dell’umanità vittima della DI GIOVANI VOLONTARI È questo il tipo di amore che dovremmo avere per il prossimo? Ovviamente, il nostro contribuito è piccolo, tuttavia serve bambini… passando dal dolore con guerra, della violenza, del potere… Io penso che, dopo 12 ore di attesa sotto il sole e un ad accoglierli, offrendo un sorriso, dando speranza… un immediatezza dalla difficoltà alla e della corruzione! Una ferita che “Mi chiamo Francesco. Sono viaggio terrificante durato mesi, quando l’ultimo fratello paio di scarpe può aiutarli a capire che la fraternità e la gioia di una vita nuova! Correvano… non può rimarginarsi se non si pone medico e proprio quando stavo che scende dalla nave, a cui hai consegnato scarpe comunità sono reali, non solo la predica di un prete di una volevano giocare… volevano vivere! fine alle guerre! Solo la speranza in smontando da un turno duro di 4 di plastica, bottiglia d’acqua, mela e panino, ti dice comunità missionaria in Africa. Mi sono chiesta: quale sarà il loro Colui che ci ha dato la Vita e ci chiede giorni di servizio è arrivata una SHUKRAN (grazie)… non puoi che stupirti e rimanere a futuro? Guardandoli, sentivo dentro di solidarietà tra noi, ci terrà in piedi! chiamata che chiedeva la presenza bocca aperta… io, probabilmente, non avrei avuto la forza Che cosa ti porti a casa, nella tua valigia dopo? me compassione per loro, perché nei del medico al porto entro un’ora di dire GRAZIE… avrei pensato subito a divorare quel Un odore fortissimo di questo sbarco che non è come loro sguardi si vedeva ancora la paura, La sera, a casa, non ho potuto perché erano in arrivo 120 persone, panino… lui no… lui mi ha detto grazie… poi ha aperto il molti dicono “puzza” ma un odore… che riassume tutti la stanchezza di ciò che avevano smettere di pensare a tutte le persone di cui 12 erano donne e 6 bambini… sacchetto e ha mangiato il suo panino…”. i sacrifici, tutta la fame, tutta la fede, tutto il mare che vissuto. Le guance di alcuni erano incontrate. Li ho perfino sognati e ho Nonostante il mio lavoro fosse queste persone portano con sé… insieme ai molti segni di rigate di lacrime: piangevano per la molto riflettuto sulla mia vita e su ciò terminato… andai subito, più che Mi chiamo Nadia, sono volontaria della Caritas guerra e sofferenza che porti a casa con te… e non puoi più tristezza della loro sorte o piangevano che sto facendo…! altro per curiosità… per vedere in lavartene le mani! di gioia perché erano finalmente cosa consistono le operazioni e capire Nadia, qual è il tuo impegno? sbarcati in Europa? È difficile dirlo Signore, com’è possibile rimanere come funzionasse… non feci nulla, In questi anni, abbiamo accompagnato i ragazzi che perché certamente la loro è una storia a guardare tutte queste persone che non potevo, perché già era arrivata sono sbarcati. Ad alcuni di loro, offriamo la possibilità Grazie Francesco, Nadia, Antonio e a tutti voi volontari pesante da portare. sbarcano a Palermo lasciando il loro la collega che mi dava il cambio… di imparare l’italiano. Sperando che possano avere per la vostra testimonianza di umanità! 16 17
Italia CAMMINI DELLA MISSIONE La Roma “controcorrente” di Sr Paola Arosio coordinatrice del Centro Pedro Arrupe e responsabile volontari sisterpaola@hotmail.com «L’estate appena finita è stata stata molto significativa: “La presenza dominata dalla cronaca: migranti, dei ragazzi del Pedro Arrupe – scriveva sgomberi, proteste dei sindaci e dei il parroco – ha arricchito il “mondo” cittadini all’idea di accogliere anche della Sacra Famiglia e sensibilizzato solo minori non accompagnati. tante famiglie del rione!”. La politica e i media alimentano E i mesi di luglio e agosto hanno allarmismi, generalizzazioni, visto la continua presenza di volontari provocazioni, suscitando una paura presso il Centro, in forma giornaliera sproporzionata». o residenziale: diverse studentesse Sono le parole del Presidente del universitarie romane, che a giugno Senato della Repubblica Italiana Pietro avevano finito il loro corso di studio Grasso al festival della comunicazione di Capodarco, della Papa Giovanni di e ad ottobre cominciano un master, di Camogli (7-10 settembre 2017). don Benzi… dei tanti punti di accesso si sono impegnate per tre o quattro E Roma, in particolare nel mese di alle fragilità sociali della capitale per giorni ogni settimana con corsi agosto, è stata teatro di intolleranze dare una mano. intensivi di italiano per gli adulti, e aggressioni ai migranti, di minacce Anche al Centro Pedro Arrupe, la animazione dei bambini e sostegno ai fisiche da parte dei gruppi nazi-fasciti struttura di accoglienza più grande compiti delle vacanze, cucina, tornei della capitale, di ripetuti “sgomberi” e articolata del Centro Astalli, sede sportivi con gli adolescenti, serate forzati con gli sfollati in tendopoli romana del Jesuit Refugee Service, musicali…Una giovane lavoratrice di davanti ai portoni delle chiese. E abbiamo fatto esperienza della Roma Parigi ha dedicato tutto il suo mese intorno sempre l’ombra del racket “controcorrente”. Il Pedro Arrupe di ferie agli ospiti del Pedro Arrupe, degli affitti e del lavoro nero. è attualmente articolato in diverse organizzando un laboratorio di pittura Eppure, esiste anche una Roma realtà: una Comunità per 10 famiglie su tela che ha coinvolto i ragazzi più “controcorrente”: è la Roma dei rifugiate; la semi-autonomia Aver grandicelli per intere settimane! Due giovani, degli adulti, degli scout, dei Drom per l’accoglienza di 6 minori e novizi gesuiti, per dieci giorni, hanno gruppi parrocchiali o dei movimenti neomaggiorenni; La Casa di Marco, organizzato attività varie e cucina che, senza far rumore, si è messa casa-famiglia per 9 minori stranieri insieme agli adolescenti delle Case a disposizione – pur nel caldo non accompagnati; e La Casa di Maria famiglia. Quattro seminaristi del soffocante dell’estate 2017 – nelle Teresa, casa d’accoglienza per 3-4 Seminario Regionale delle Marche mense caritas, negli ambulatori donne sole con bambini, vittime di hanno trascorso un’intera settimana al addirittura – insieme ai bambini – un vero teatro di collaboratori: i numerosi volontari estivi ci hanno fatto sociali, nei notturni per senza fissa violenza o in grave disagio sociale. Centro, insieme a due ragazze romane marionette che ha fatto brillare gli occhi di emozione sentire protagonisti attivi di un cambiamento positivo per dimora, nei centri di accoglienza L’estate al Centro è iniziata con il del Centro diocesano vocazioni: a tutti! Poi una parrocchia di Pordenone, i giovani del la nostra città di Roma, proprio a partire – come dice Papa per rifugiati, nelle case famiglia viaggio di 13 minori stranieri verso italiano intensivo, uscite ai parchi Movimento Giovanile Missionari della Consolata, le Francesco – dalle periferie umane ed esistenziali. Di tutti per minori stranieri, nelle tendopoli Cinisello Balsamo: undici famiglie romani, laboratori di cucina etnica, nostre novizie di Roma, lo juniorato internazionale delle voi, carissimi volontari e volontarie dell’estate 2017, ci autogestite per “transitanti”, nelle della parrocchia Sacra Famiglia indimenticabili serate di giochi, Suore di Gesù e Maria… Ai volontari, gli ospiti del resta il ricordo nelle foto della vostra preziosa presenza tra parrocchie che hanno offerto un tetto hanno offerto loro una settimana di balli e musica… Una parrocchia di Centro, hanno fatto dono di racconti di vita e di fede, noi che facciamo scorrere ogni giorno sul monitor nella agli sgomberi forzati… una Roma accoglienza e la frequenza quotidiana Lumezzane, Brescia, di 24 giovani hanno condiviso con loro nostalgie della terra di casa ma hall del Pedro Arrupe. Ma soprattutto ci resta nel cuore fattivamente partecipe, che ha bussato all’oratorio estivo. Per tutti, famiglie, con il loro viceparroco e alcuni adulti anche sogni, progetti, speranze… la testimonianza generosa, sorridente, fattiva della Roma alle porte delle Caritas, del Centro minori stranieri, ragazzi e animatori sono stati presenti per cinque giorni A tutti e a tutte va il grazie corale di tutto il Pedro “controcorrente” che voi rappresentate, della Roma che Astalli, di Sant’Egidio, della comunità dell’oratorio, quartiere… l’esperienza è al Centro, riuscendo ad orchestrare Arrupe, grandi e piccoli, mamme e adolescenti, operatori, profuma di Vangelo. Grazie! 18 19
CAMMINI DELLA MISSIONE Romania Africa CAMMINI DELLA MISSIONE Il cambiamento inizia da me Andate… di Sr Alexandra Văcaru la missione è abbondante! sora.alexandra11@gmail.com Sr Agostina Pozzi… 50 anni in Africa Sr Madeleine Chauby… 55 anni Città di Lugoj. nella provincia religiosa dell’Oriente L’estate sta finendo. Credo che tutti abbiamo provato e Il 28 agosto 1967, festa di proveremo sempre a farci prossimi agli altri a seconda Sant’Agostino, iniziò la mia missione. Sono passati 55 anni da quando arrivai in dell’età e della formzione. Per i bambini e i giovani sono Un aereo francese con a bordo Libano. L’accoglienza calorosa dei Libanesi opportune varie attività, come quelle dell’oratorio, dei campi due suore della carità, Sr. Claudia mi ha subito permesso di condividere la vita estivi, delle uscite in montagna…, convinti che questi mezzi Sottocornola ed io, atterrò alla capitale, della popolazione, stando vicino a bambini possano essere di grande aiuto nell’aiutare ad imparare nella l’attuale N’Djamena. Successivamente un piccolo aereo e giovani attraverso l’insegnamento della lingua francese, comunità ecclesiale e nei luoghi di vita, a volersi bene e a dell’ “Air-Ciad” in un’ora di volo ci condusse a Sud, nella la catechesi e i Movimenti. In Libano ho vissuto degli anni crescere insieme nell’amore di Dio e dei fratelli. città di Sarh. Lì ci attendeva Padre Luigi Lomazzi e dietro molto belli in cui la grazia di Dio mi ha sostenuto nel mio In Romania, a Lugoj, insieme ad alcuni volontari e amici di lui, guidando la nostra Citroen, abbiamo percorso 200 impegno costante di annunciare il vangelo. di Santa Giovanna Antida abbiamo trascorso due settimane km di strada dissestata e fangosa fino a Goundi. Un’esperienza di tre anni in Siria mi ha fatto conoscere un altro di campo estivo presso il Centro diurno gestito dalle Suore Ci aspettavano circa 45 cristiani ed un centinaio di ambiente e una cultura diversa seppur vicina a quella libanese. della Carità. C’è da specificare che accanto a questo Centro catecumeni, ma anche tutta la popolazione dei vari villaggi Poi ho cambiato continente partendo per l’Egitto. esiste una Chiesa greco-cattolica, unica nel mondo, che ha si preparava ad accoglierci. Dapprima al Cairo, dove ho scoperto una cultura, una come patrona, per l’intitolazione canonica, Santa Giovanna Già da un anno Padre Lomazzi aveva organizzato un mentalità e delle abitudini molto diverse, ma anche un Antida Thouret, che anche qui si festeggia il 23 maggio! centro di formazione per catechisti. Fu questo il mio primo vasto campo d’azione. Il tema contenuto nel titolo di questo articolo è ispirato e principale impegno: imparare con loro a leggere e a Seguendo il cammino che Dio aveva tracciato per me dal film “Zootopia”. I bambini si sono lasciati prendere e scrivere in lingua locale (il “Sarà”), attraverso un sillabario sono poi giunta ad Alessandria, alla scuola Sainte Jeanne- provocare dai vari personaggi rappresentati dagli animali. realizzato da noi stessi. Antide: 1100 allievi, dalla scuola materna al baccalaureato Le tematiche emerse sono state varie: vivere senza Dopo un anno le Suore della Carità della nostra congregazione dove noi offriamo agli allievi la possibilità di studiare tre pregiudizi nei confronti degli altri; saper essere amico e ci aiutarono a costruire la maternità e ad aprire un lingue: l’arabo, il francese e l’inglese. crescere in questa dimensione anche se l’altro è diverso ambulatorio per i bambini ed in seguito anche per gli adulti. La scuola di Alessandria ora è frequentata solo da allievi da sé; trovare il senso della vita e lottare per arrivare a Una “scuola comunitaria elementare agricola” è stata egiziani: 25 % cristiani e 75 % musulmani. I genitori che ce li viverlo ad ogni costo; saper discernere il male dal bene aperta a Maimba, vicino a Goundi nel 1993. Attualmente affidano chiedono soprattutto l’istruzione dei loro figli. É bello confrontandosi con se stessi e con ciò che è vero, con la il mio principale lavoro è portare un aiuto alla direzione di vederli interessarsi agli studi e alle attività dei loro figli. convinzione che tutto comincia da se stessi, senza dover questa scuola il cui fine è quello di preparare gli alunni alla Anche in questa scuola ho incontrato eccellenti aspettare l’altro. Quindi, il fulcro del significato del film vita. Quest’anno abbiamo 253 alunni… collaboratori, anche gli insegnanti musulmani sono ha riguardato la crescita dei personaggi principali. Le Tutto ciò che è versato dai genitori, che collaborano con una molto collaborativi, partecipano alle feste e alle iniziative precisazioni e le evidenziazioni intorno a loro sono state retta annuale, (composta da un sacco di miglio da 100 kg, 50 proposte dalle Suore e fra gli allievi non si fa alcuna sintetizzate con queste parole: “Come erano e che cosa amati, quelli dell’acqua. kg di arachidi e 23 euro), e il raccolto frutto del lavoro degli distinzione di classe sociale o di religione. hanno raggiunto”. In pratica i protagonisti hanno scelto di La festa finale è stata piena di risate, emozioni, alunni viene utilizzato per i bisogni degli alunni stessi. … Oggi il nostro ruolo è di insegnare loro a vivere bene diventare ciò che erano stati chiamati ad essere. compiacimento da parte dei genitori, nonni, fratelli, La formazione cristiana è uno degli obiettivi principali; insieme aiutando i più poveri. E’ stato letto, ogni giorno, un brano della Sacra Scrittura sorelle, amici. Tanta esultanza ha riempito i cuori nel infatti, due pomeriggi a settimana sono dedicati alla Non dobbiamo forse aiutare i più deboli? Coloro che hanno che avesse attinenza con il tema del film. È stato bello toccare con mano i frutti del lavoro svolto e i risultati catechesi; il giovedì sera tutti gli abitanti di Maimba – bisogno di un sostegno dopo la scuola, coloro che hanno ascoltare i bambini che parlavano di Dio e che provavano a soddisfacenti, provenienti anche dalla spontaneità e dalla alunni, maestri, educatori con le loro famiglie – sono situazioni familiari difficili…, incontrare i loro genitori, cercarlo nella loro vita. A noi, animatori, questo lavoro ha creatività dei bambini. invitati al “rosario familiare”. non è “andare alle periferie” e ai poveri? procurato tanta gioia, perché la Parola di Dio ha riempito Noi siamo grati a Dio e vogliamo mettere tutto nelle sue La nostra chiesa è fiorente. La messa domenicale Dopo 60 anni di vita religiosa, non posso che rendere le giornate di cose essenziali e ci ha aiutato a vivere bene mani; gli chiediamo la grazia di poter sperimentare anche costituisce sempre una grande festa… grazie per tutto ciò che ho ricevuto. quello che ci era stato chiesto. Il tutto è stato esaltato da per l’anno prossimo questi bei momenti di crescita, magari attività piacevoli come il calcio, le danze di gruppo, le con altri amici di Santa Giovanna Antida, anche di paesi 2 testimonianze che è possibile leggere interamente attività manuali, i canti, il teatro, i giochi all’aperto, i più diversi e con tanti altri volontari! sul sito della Congregazione: www.suoredellacarità.org 20 21
ABBIAMO SCELTO LIBRI FILM Per amore di Betlemme, Dove vanno le nuvole la mia città murata Regia: Massimo Ferrari Genere: documentario Autore: Vera Baboun Durata: 75 minuti A Treviso, Antonio, un professore di Editore: Bayard Paese: Italia Storia e Filosofia del liceo classico, e Anno: 2016 Anno: 2017 la sua famiglia decidono di ospitare sei rifugiati in casa, primo esempio in Italia, e la vita quotidiana diventa una di Sr Catherine Belpois straordinario laboratorio di conviven- catherine.belpois@wanadoo.fr Ma Vera è forte, non si accontenta di osser- za. Per questo è stato insignito con vare la situazione, di accumulare constatazioni, di deplorare l’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine di Sr Wandamaria Clerici, sdc Della sua citta “murata”, Vera Baboun, prima donna sindaco di Bet- le restrizioni alla libertà. Dalla sua vita sconvolta dopo l’imprigiona- al Merito della Repubblica Italiana. clericiwanda@gmail.com lemme, eletta nel 2012, ha saputo far sgorgare la vita e nel raccon- mento e la morte del marito, Vera ha appreso, soprattutto attraverso A Padova, Maurizio, presidente to della sua esperienza ha saputo offrire il frutto delle sue rifles- la preghiera, a resistere all’odio: “Tutta la mia vita è stata un tirocinio della Cooperativa Case a Colori, sioni, della sua resistenza, della sua ricerca, delle sue speranze. per costruire un mio linguaggio, per far sentire la mia voce, al fine di TRAMA Il regista Massimo Ferrari, con il suo ha mescolato turismo sociale e Dal 1993 ha assistito all’invasione metodica e programmata del potermi esprimere ed avere un ruolo attivo nella società”, ma “è nella film-documentario prodotto da Gaia Capurso per accoglienza in un unico proget- territorio di Betlemme e alla costruzione progressiva dei muri che Croce che io trovo le mie energie, senza di essa non c’è salvezza”. MaGa Production (www.magaproduction.it), pro- to: turisti, migranti e persone in oggi circondano la “città della pace”. Ne valuta le conseguenze Per continuare a vivere e a vivere con dignità ha imparato: “a far nasce- pone un viaggio attraverso l’Italia, paese in cui emergenza abitativa coesistono drammatiche sullo sviluppo della città e sullo spirito degli abitanti: re la grazia dalla sofferenza”. Coraggio, istruzione, saggezza e soprat- l’emergenza migranti è una questione diventata e convivono oltre a collaborare ad attività di “Il fatto che la nostra città sia murata da più di dodici anni ha delle tutto preghiera, le permettono di affrontare i tre grandi combattimenti ormai drammatica. interesse sociale per il territorio. ripercussioni sulla sua economia, sulla sua prosperità e sulla sua della sua vita: battersi per l’indipendenza della Palestina, battersi per Lo scopo del progetto è quello di mostrare come una umanità in Infine, a Bologna, Pietro, regista della Compagnia Cantieri Meticci, politica… il muro condiziona la nostra fede”. la sua città, perché “come potrà il mondo vivere in pace fino a quando movimento sia in grado di generare straordinari modelli di conviven- attraverso l’arte del teatro riesce a fare incontrare culture e mondi Vera constata anche che all’interno delle mura stesse, sotto diversi la «città della pace» sarà murata?”, battersi per le donne, poiché “un za, nuove prospettive di futuro, sapendo che «Quando soffia il vento diversi. Lavorando nei Centri di accoglienza della città organizza pretesti, lo spazio si riduce sempre di più a causa di occupazioni certo fondamentalismo religioso impone una violenza supplementare del cambiamento, c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento». creativamente la straordinaria parata per le vie e le piazze di Bolo- illecite; scopre gradualmente le conseguenze di queste mura che alle donne”; o perché “esse meritano di essere implicate in tutte le cir- Il regista ha voluto che queste storie non si perdessero, non sparisse- gna durante la quale le biciclette si trasformano in velieri. circondano la città sugli abitanti: i muri non sono solo esterni, si in- costanze dove è urgente proteggere la vita, l’integrità dei corpi”. ro sotto il bombardamento mediatico dei drammatici fatti di cronaca I fili tra le persone, come le relazioni, si tendono, si ingarbugliano e teriorizzano: “L’accettazione mentale delle mura… può creare altre Vera termina il suo libro con il racconto della restaurazione della che riguardano i migranti ed è convinto che il conflitto tra chi accoglie si dipanano; possono nascere le amicizie e le avventure costruttive. mura e poi ancora altre. Fino a generare una nuova oppressione basilica della Natività, dove è stato scoperto da poco un mosaico e chi non vuole accogliere ha bisogno di raggiungere un equilibrio Così ha scritto il regista Massimo Ferrari: «Il documentario ha pre- per accumulazione psicologica”. Le mura che circondano la città ri- prima nascosto: accanto ai sei angeli già noti ne è apparso un set- che deve essere riconquistato ogni giorno. Dare una speranza a chi so una strada che non avremmo mai sospettato all’inizio, ma che schiano di chiudere gli abitanti su se stessi e di trasformarli in esiliati timo finora sconosciuto. Questa scoperta è stata commentata da è arrivato in Italia è un modo per ridare speranza anche a noi stessi. ora ci sembra la sola possibile: un sindaco calabrese, un profes- interiori. “Queste mura possono creare in ciascuno di noi un muro Papa Francesco: “L’angelo è la nostra pace e bussa alla porta del «Dove vanno le nuvole?» è la domanda che si trova scritta sul sore trevigiano, un imprenditore padovano, un regista bolognese si interiore… ci si sente spossessati come se si vivesse un esilio in- nostro cuore”. Vera riprende le parole del Papa invitando i lettori a muro di una abitazione nel centro di Riace, città dell’accoglienza. incontrano, a volte senza saperlo nemmeno, in un percorso singola- teriore”. “I muri peggiori, afferma, sono quelli che interiorizziamo”. “restaurare l’angelo che è in noi”. Ma che cosa succede dopo gli sbarchi a Lampedusa? re eppure collettivo, di scelte che forse non cambiano il mondo, ma Da Treviso a Riace, passando attraverso Bologna e Padova, il do- cambiano i loro mondi e quelli delle persone che accolgono. Quattro cumentario racconta l’accoglienza in Italia, evidenziando le storie mulini a vento in funzione mentre continuano ad erigersi muri». di straordinaria quotidianità e le esperienze di quanti, con corag- Questo film sembra essere una risposta alle continue esortazio- Abbonamenti gio, hanno voluto provare a trasformare la paura in opportunità e ni di Papa Francesco: «Non abbiate paura di percorrere le strade l’utopia in realtà. Si tratta di quattro casi positivi, in cui le persone della fraternità e di costruire ponti tra le persone e tra i popoli, in La tariffa per i 4 numeri: 20 Euro le seguenti coordinate: hanno imparano a lavorare insieme, intrecciando le proprie esi- un mondo in cui si alzano ancora tanti muri per paura degli altri. Abbonamento sostenitore: 25 Euro IBAN IT85 F 07601 03200 000093851491 Per l’Italia: c/c postale n°93851491 BIC/SWIFT BPPIITRRXXX stenze per costruire un mondo migliore. Mediante le vostre iniziative, i vostri progetti e le vostre azioni voi Per altri Paesi: intestato a: A Riace, il sindaco Domenico Lucano, ha tradotto in pratica quella rendete visibile una Chiesa povera con e per i poveri, una Chiesa Assegno bancario o postale intestato a: ISTITUTO SUORE DELLA CARITÀ che a molti poteva apparire solo un’utopia, così che la maggior in uscita che si fa prossima delle persone in stato di sofferenza, di Istituto Suore della Carità Partout dans le monde PARTOUT DANS LE MONDE Oppure Via santa Maria in Cosmedin, 5 parte dei riacesi lavora proprio grazie ai migranti che rappresenta- precarietà, di emarginazione, di esclusione» (25.02.2017, Udienza alla Bonifico bancario o postale utilizzando 00153 Roma Italia no oggi un terzo della popolazione. Delegazione Cattolica per la Cooperazione). 23
Puoi anche leggere