Corso integrato Chimica e Biochimica - modulo di CHIMICA (5 crediti)
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA - CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN TUTELA E BENESSERE ANIMALE A.A 2020/2021 Corso integrato Chimica e Biochimica – modulo di CHIMICA (5 crediti) Docente: Dott.ssa Livianna Carrieri Meet: https://meet.google.com/yex-shti-mhi email: lcarrieri@unite.it Orario delle lezioni: Orario di ricevimento: su appuntamento, contattare via mail.
TESTI CONSIGLIATI: - Fondamenti di chimica. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente) di Mario Schiavello, Leonardo Palmisano • Editore: Edises • Edizione: 5 • Data di Pubblicazione: settembre 2017 • EAN: 9788879599597 • ISBN: 8879599593 • Pagine: 916 - Chimica. La natura molecolare della materia e delle sue trasformazioni. Con Connect di Martin S. Silberberg, Patricia Amateis • Editore: McGraw-Hill Education • Collana: Scienze • Edizione: 4 • A cura di: S. Licoccia • Data di Pubblicazione: giugno 2019 • EAN: 9788838695391 • ISBN: 8838695393 • Pagine: 972 + APPUNTI DELLE LEZIONI
MODALITÀ DI ESAME: ESAME ORALE: 3 DOMANDE SUL PROGRAMMA + 1 ESERCIZIO DATE D’ESAME da definire il prima possibile
PROGRAMMAZIONE • STRUTTURA DELLA MATERIA: i costituenti fondamentali della materia, la massa dei costituenti della materia, stati di aggregazione, classificazione della materia, la struttura dell'atomo e teoria quantistica, teoria atomica di Dalton e moderna, gli ioni, la struttura delle molecole, numero atomico e numero di massa, modello quanto meccanico, orbitale atomico, configurazione elettronica, tavola periodica, potenziale di ionizzazione, elettronegatività, raggio atomico, accenni sulla radioattività. • LEGAMI CHIMICI E VALENZA: proprietà atomica e legami chimici, tipologie di legame chimico, simbologia di Lewis, concetto di valenza, teorie formali e meccaniche sulla valenza e sui legami, legame ionico, legame covalente, tipologia del legame covalente, legame metallico, legame idrogeno, forze di Van der Waals, ordine di legame, energia di legame, lunghezza di legame, elettronegatività., interazione tra molecole., ione-dipolo, dipolo-dipolo, dipolo indotto. • REAZIONI CHIMICHE: equazione chimica, tipologie di reazioni chimiche, quantità dei reagenti e dei prodotti, resa, classi di reazione chimica. • STECHIOMETRIA, massa molare, numero di Avogadro, molarità. • REAZIONE DI OSSIDORIDUZIONE: concetto di ossidazione e riduzione, numero di ossidazione, calcolo del numero di ossidazione, bilanciamento di equazione redox, reazione di combinazione e decomposizione,. • NOMENCLATURA: formula empirica, molecolare e di struttura, classificazione dei composti chimici organici, nomenclatura IUPAC e tradizionale,
• SOLUZIONI: tipologia di soluzione, soluzioni liquide, solide, gassose, transizione di fase, modello cinetico dello stato di aggregazione, tipologia di transizione di fase, cinetica delle transizioni di fase, equilibrio dinamico, tensione di vapore, diagramma di fase • CINETICA CHIMICA E CATALISI: reazioni omogenee e reazioni eterogenee, velocità di reazione e cinetica chimica, teoria della collisione, energia di attivazione, effetti della temperatura, catalizzatori e catalisi, caratteristiche dei catalizzatori ed enzimi. • TERMODINAMICA: variabili di stato, entalpia, entropia, energia libera. • ELETTROCHIMICA: semireazione e celle elettrochimiche, celle voltaiche e celle elettrolitiche, potenziale di cella, lavoro elettrico, processi elettrochimici nelle batterie, corrosione. • CHIMICA DEL CARBONIO: il ruolo del carbonio, idrocarburi con classificazione e generalità (alcani, alcheni, alchini, idrocarburi aromatici), altre classi di composti.
CHIMIC A: studio della materia e delle sue proprietà, delle trasformazioni subite dalla materia e dell’energia associata a queste trasformazioni. Tradizione pre-chimica Tradizione alchemica: • Alchimia dal greco «arte della pietra filosofare». - I secolo d.C Tradizione medica: • Paracelso considerò il corpo umano come un sistema chimico il cui bilancio di sostanze poteva essere ripristinato mediante trattamento chimico. Uso di farmaci minerali, persino dannosi ma alla base dell’alleanza tra medicina e chimica. – dal XVIII secolo Tradizione tecnologica: • Con la sperimentazione delle proprietà delle sostanze si ottennero nuovi materiali attraverso nuove tecnologie per conseguire le trasformazioni della MATERIA.
MATERIA: Sostanza dell’universo, ossia tutto ciò che ha una massa e un volume . PROPRIETÀ: caratteristica che conferisce a ciascuna sostanza la sua identità esclusiva. • Proprietà fisica: proprietà che una sostanza presenta di per sé, senza trasformarsi in o interagire con un’altra sostanza. Es.: durezza, densità, fluidità. acqua (stato solido) → acqua (stato liquido) • Proprietà chimica: proprietà che una sostanza presenta quando si trasforma in, interagisce con, in un’altra sostanza. • Reazione chimica: trasformazione. La sostanza si trasforma in un’altra sostanza. acqua idrogeno gassoso + ossigeno gassoso
STATO DI AGGREGAZIONE: disposizione su scala atomica delle particelle della materia. • SOLIDO: la materia presenta una forma fissa che non si adatta alla forma del recipiente. Non si possono descrivere per rigidità e durezza. (vd ferro VS piombo). • LIQUIDO: la materia si adatta alla forma del recipiente, ma ne riempie un volume pari al suo stesso volume. • GASSOSO: si adatta anch’esso alla forma del recipiente, ma lo riempie completamente. 1790: Assemblea nazionale di Francia incaricò una 1960: la IX Conferenza commissione di scienziati Generale di Pesi e Misure per fissare delle unità di istituì il Sistema misura. Internazionale di Unità (SI). 1795: nacque il sistema metrico decimale.
Inoltre le trasformazioni fisiche e chimiche sono accompagnate da variazioni di ENERGIA. ENERGIA è la capacità di compiere lavoro e si distingue in: E. POTENZIALE: energia che un corpo possiede in virtù della sua posizione. E. CINETICA: energia che un corpo possiede in virtù del suo movimento.
• Sostanza PURA: materia la cui composizione è fissa. COMPONENTI DELLA MATERIA • ELEMENTO: tipo di materia più semplice, con proprietà chimiche e fisiche esclusive. • Molecola: unità strutturale indipendente costituito da due o più atomi legati chimicamente tra loro. 460-370 a.C: Democrito • COMPOSTO: due o più elementi diversi legati 384-322 a.C: Aristotele chimicamente tra loro. Gli elementi sono presenti in parti FISSE in massa. XVIII secolo: • MISCELA: un gruppo di due o più sostanze che sono Lavoisier mescolati fisicamente. Conserva le proprietà dei suoi Boyle elementi. Dalton XIX secolo: revisione delle teorie di Dalton XX secolo: modello attuale
MATERIA Qualunque cosa che abbia una massa e un volume. CLASSIFIC AZIONE DELLA MISCELA MATERIA DA UN PUNTO DI Due o più elementi o composti in proporzioni variabili. I VISTA CHIMICO componenti conservano le loro proprietà. Miscele eterogenee Miscele omogenee Trasformazioni fisiche: Filtrazione Estrazione Distillazione Cristallizzazione Cromatografia SOSTANZA PURA Composizione fissa dovunque. Elementi Composti Trasformazioni chimiche: • Composti ionici • ATOMI • Composti covalenti
CONCEZIONE ATOMICA DELLA MATERIA • La legge di conservazione della massa: la massa totale delle sostanze rimane invariata durante una reazione chimica. • Composizione definita e costante: indipendente dalla sua fonte, un particolare composto chimico è costituito dagli stessi elementi nelle stesse parti (frazioni) in massa. • Frazione in massa: parte della massa nel composto che è rappresentata da ciascun elemento nel composto. • Percentuale in massa: frazione in massa espressa in percentuale. • La legge delle proporzioni multiple: se gli elementi A e B reagiscono per formare due composti, le differenti masse di B che si combinano con una massa fissa di A possono essere espresse come rapporti di numeri interi piccoli.
TEORIA ATOMICA DI DALTON Postulati della teoria atomica: 1. Tutta la materia è costituita da atomi, piccolissime particelle indivisibili di un elemento che non possono essere né create né distrutte. 2. Gli atomi di un elemento non possono essere convertiti in atomi di un altro elemento. Nelle reazioni chimiche, le sostanze originali si separano in atomi, che si ricombinano per formare differenti sostanze. 3. Gli atomi di un elemento sono identici nella massa e nelle altre proprietà e sono diversi dagli atomi di ogni altro elemento. 4. I composti sono formati dalla combinazione chimica di uno specifico rapporto di atomi di differenti elementi.
OSSERVAZIONI MODELLO NUCLEARE SCOPERTA DELL’ELETTRONE Importanti studi sull’elettricità hanno messo in evidenza la relazione tra materia e carica elettrica. ↓ Studi sui fenomeni elettrici anche in assenza di materia: individuazione e caratterizzazione degli ELETTRONI. ↓ Thomson (1856-1940): misura il rapporto massa/carica delle particelle costituenti i raggi catodici. Comprende che ci sono delle particelle più piccole negli atomi, che quindi sono ulteriormente divisibili. ↓ Millikan (1868-1953) misura la carica e della massa degli elettroni: esperimento della goccia di olio. Carica elettrone = -1,062 X 10-19C
SCOPERTA DEL NUCLEO ATOMICO Dato che la materia microscopia è elettricamente neutra, per cui era necessario individuare la componente che rendesse neutro. Thomson: MODELLO A PLUM PUDDING in cui gli atomi sono costituiti da elettroni inclusi in materia diffusa, carica positivamente, in cui ci sono le particelle a in moto ad alta velocità dovrebbero attraversare il foglio d’oro, subendo al massimo una minima deviazione. ↓ Rutherford: grazie alla scoperta in Francia della radioattività, riesce a compiere l’esperimento e quello che ne risulta è che le particelle rilasciate compiono una deviazione maggiore a quella attesa, perché respinte da qualche elemento presente nell’atomo, i PROTONI. Individua il NUCLEO. ↓ Chadwick scopre il NEUTRONE, una particella densa, carica elettrica neutra e facente parte del nucleo.
TEORIA ATOMIC A MODERNA ATOMO è un’entità sferica, elettricamente neutra, costituito da un nucleo centrale carico positivamente, circondato da uno o più elettroni, carichi negativamente. Un atomo è NEUTRO se il numero di protoni nel nucleo è uguale al numero di elettroni attorno al nucleo.
• NUMERO ATOMICO (Z) di un elemento è il numero di protoni nel nucleo di ciascuno dei suoi atomi. Tutti gli atomi di un particolare elemento hanno lo stesso numero atomico, e ciascun elemento ha un numero atomico diverso da ogni altro elemento • NUMERO DI MASSA (A): il numero di protoni e neutroni nel nucleo di un atomo. • SIMBOLO ATOMICO: ogni atomo possiede un simbolo basato sul nome in una lingua moderna, in latino o in greco. es. S lo zolfo dal latino sulfur o sulphur Na il sodio dal latino natrium Quindi • Numero neutroni = numero di massa – numero atomico, N =A - Z
Quando cambia il numero di massa di un elemento: ISOTOPI di un elemento sono atomi dell’elemento che hanno differenti numeri di neutroni e quindi differente numero di massa. → dato che ad alterare le proprietà chimiche sono le variazioni di e- in questo caso non ci sono implicazioni. *RADIOATTIVITÀ È una proprietà di isotopi instabili di alcuni elementi presenti in natura (come radio, uranio, attinio, etc). Instabilità è presente all’interno del nucleo per cui tendono a trasformarsi spontaneamente, emettendo radiazioni ionizzanti. La trasformazione comporta la disintegrazione in un atomo più semplice. I coniugi Curie isolarono polonio e radio, molto più radioattivi dell ‘uranio
Atomo di Carbonio-12 pari a 12 unità di massa atomica. Unità di massa atomica (simbolo: u) è 1/12 della massa dell’atomo di carbonio-12. UNITÀ DI MASSA ATOMICA è chiamata dalton (simbolo: Da). Massa di un nucleone Massa in grammi di 12 6C = 1 u.m.a. = 1.6605x10 -24 g 12 1 atomo di 12C ha una massa di 12 Da, o anche 12 u. Per stabilire la massa isotopica di un atomo è necessario conoscere il rapporto tra le masse dell’atomo di interesse su quella del carbonio-12. La massa atomica viene definita sulla base della media delle masse dei suoi isotopi naturali ponderata secondo le rispettive abbondanze. Massa atomica media σ
L’ELETTRONE: PREMIO MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Il risultato è l’immagine di una specie di ciambella blu , ricavata dal detector che intercetta gli elettroni in uscita: nel centro vuoto e buio della figura si annida un singolo elettrone.
TEORIA QUANTISTICA E STRUTTURA ATOMICA PROBLEMA: un nucleo e un elettrone si attraggono reciprocamente e quindi, affinché rimangono separati, l’energia associata al moto degli elettroni (energia cinetica) deve bilanciare l’energia di attrazione (energia potenziale). Quindi, secondo la fisica classica, gli elettroni in una traiettoria curva attorno ad una particella positiva doveva emettere una radiazione e quindi perdere un’energia. MA: Perché l’elettrone non perde ENERGIA? SOLUZIONE: l’energia dell’elettrone è priva di massa e la sua quantità varia in modo continuo. Per contro la MATERIA si muove in traiettorie specifiche, mentre la LUCE e altri tipi di ENERGIA si propagano in onde diffuse.
LA LUCE VISIBILE: un tipo di radiazione elettromagnetica*. - NATURA ONDULATORIA - NATURA PARTICELLARE Proprietà ONDULATORIA è descritta da: • FREQUENZA (simbolo: v) di un’onda è il numero di cicli subiti dell’onda nell’unità di tempo ed è espresso in s-1. • LUNGHEZZA D’ONDA (simbolo: λ) è la distanza tra un punto qualsiasi di un’onda e il punto corrispondente dell’onda onda successiva. L’unità di misura è il metro, mentre in spettroscopia si utilizza l’Angstrom ( 1 Å = 10-10m). • AMPIEZZA di un’onda è l’altezza di una cresta. NEL VUOTO, tutti i tipi di radiazione si propagano alla velocità di 3,00 X 108 m/s. Per cui la velocità della luce (c): c=vxλ * elettromagnetica: interazione tra elementi che possiedono una carica elettrica.
SPETTRO PROPAGAZIONE DELLA ELETTROMAGNETICO LUCE Lo spettro elettromagnetico è il campo continuo di La luce si proroga attraverso mezzi trasparenti: vuoto, aria, energia raggiante. Le onde dello spettro elettromagnetico acqua e così via. si propagano tutte alla stessa velocità nel vuoto, ma Molto dipende dall’INCIDENZA dell’onda, se attraversa o differiscono nella frequenza e, quindi, nella lunghezza meno un mezzo. d’onda. La regione del VISIBILE è fiancheggiata dalle regioni non visibili, come l’ultravioletto.
NATURA PARTICELLARE • RADIAZIONE DEL CORPO NERO E QUANTIZZAZIONE DELL’ENERGIA Si considera un CORPO SOLIDO OSCURA riscaldato a 1000K, che comincia a emettere luce. La luce diventa sempre più forte, o meglio il fascio luminoso all’aumentare della temperatura. Planck considera che come un atomo può avere solo una certa quantità di energia, l’energia è quantizzata e continua. Un quanto è una quantità fissa di energia. E = nhv n= numero quantico, un numero intero posivo; h =costante di Planck= 6,626 X 10-34 J∙s; v ΔE= E radiazione emessa (o assorbita) = Δnhv • EFFETTO FOTOELETTRICO E TEORIA FOTONICA DELLA LUCE Si cerca di spiegare l’effetto fotoelettrico, inteso come l’emissione di elettroni dalla superficie di un metallo illuminata dalla luce monocromatica di energia sufficiente, con la conseguente generazione di una corrente fotoelettronica. Caratteristiche dell’effetto fotoelettrico: - presenza di una frequenza soglia; - assenza di un ritardo temporale. Einstein considera la presenza di fotoni, vale a dire di quanti (pacchetti) di energia elettromagnetica, considerando la luce stessa di natura particellare, sono presenti. Efotone= ΔEatomo= hv • SPETTRI ATOMICI
• SPETTRI ATOMICI Comprendere come la luce che un elemento emette quando è vaporizzato e poi eccitato termicamente o elettricamente. La luce non genera uno spettro continuo, come nel caso della luce solare, ma uno spettro a righe, una serie di righe sottili, corrispondente ai singoli colori, separate da spazi incolori (oscuri). QUINDI l’elettrone non segue la teoria classica degli spettri, perché l’elettrone, nel cadere sul nucleo, dovrebbe seguire una traiettoria a spirale, dovrebbe emettere radiazioni. MODELLO DI BOHR DELL’ATOMO DI IDROGENO Quantizzazione dell’energia ed i tre postulati: 1. L’atomo di idrogeno ha soltanto certi livelli energetici permessi, chiamati stati stazionari. 2. L’atomo non irraggia energia mentre non è in uno dei suoi stati stazionari. 3. L’atomo compie una transizione in un altro stato stazionario soltanto assorbendo o emettendo un fotone la cui energia è uguale alla differenza di energia tra i due stati. E fotone = E statoA – E statoB= hv
STATO FONDAMENTALE: quando l’elettrone è nell’orbita più vicina al nucleo, quindi il livello energetico è quello più basso. STATO ECCITATO: quando l’elettrone è in qualsiasi orbita superiore, l’atomo è in uno stato eccitato, il livello energetico è più alto. TUTTAVIA Il modello di Bohr era basato solo sull’H, un modello a un atomo che non funzionava per atomi più complessi. Esiste un motivo più fondamentali per le limitazioni del modello: gli elettroni non si muovono in orbite fisse. Non in accordo con la fisica classica.
CONCLUSIONI: De Broglie N AT U R A PA RT I C E L L A R E : FORSE N AT U R A O N D U L ATO R I A : F OTO N I E L E T T RO N I E=hv= hc/λ E=mc2 ↓ Ecco perché l’elettrone presenta solo certe ℎ Nuova formula: λ = energie e certe frequenze. m = particella di massa; u = velocità di massa. I fotoni si comportano come particelle dotate di quantità di moto. E la materia si comporta come se avesse moto ondulatorio VERITÀ: la distinzione tra materia ed energia esiste solo nella nostra mente e nelle nostre definizioni limitanti. DUALISMO ONDA- PARTICELLA: hanno entrambi i comportamenti.
Heisenberg PR I NCI PI O DI I NDE T E RMINAZI ONE È impossibile conoscere simultaneamente la posizione esatta e la quantità di moto esatta di una particella. ℎ ∆ × ∆ ≥ ∆ = incertezza della posizione; ∆ = incertezza della velocità; 4π= traiettoria 4 Quindi non si può parlare di ORBITE DEFINITE.
MODELLO QUANTOMECCANICO (1925) La materia-onda associata all’elettrone si muove in uno spazio tridimensionale in prossimità del nucleo ed è soggetta a un’influenza continua, ma variabile, esercitata dalla carica nucleare. EQUAZIONE di SCHRÖDINGER : ΗΨ= EΨ Ψ= funzione d’onda, una descrizione matematica del moto della materia-onda associato a quello dell’elettrone in termini di tempo e di posizione. Η= operatore hamiltoniano, dà uno stato energetico permesso. E= energia totale dell’elettrone. ORBITALE ATOMICO è funzione matematica priva di significato fisico. ORBITA ≠ ORBITALE EQUAZIONE di DIRAC
• n, numero quantico principale: descrive la DIMENSIONE relativa ORBITALE ATOMICO dell’orbitale e quindi la distanza tra nucleo ed elettroni • l, numero quantico del momento angolare: descrive la FORMA dell’orbitale. Un valore compreso tra 0 e n-1. • ml, numero quantico magnetico: descrive l’ORENTAMENTO dell’orbitale. Un valore intero tra -l,0, -l.
STATI ENERGETICI e ORBITALI dell’atomo 1. Livello (guscio) energetico dell’atomo sono dati dal valore di n. 2. Sottolivello (sottoguscio) descrive la forma dell’orbitale e vengono sottoclassificati in: l=0 è un sottolivello s (sottile) l=1 è un sottolivello p (principale) l=2 è un sottolivello d (diffusa) l=3 è un sottolivello f (fondamentale) 3. Orbitale descrive la combinazione dei numeri quantici n, l, ml.
CONFIGURAZIONE ELETTRONIC A: la distribuzione degli elettroni negli orbitali TEORIA per descrivere il numero di elettroni presenti permessi in un orbitale ed i livelli energetici - Il numero quantico di spin (ms) indica il verso di rotazione dell’elettrone attorno al proprio asse e può assumere uno di due valori 1 1 possibili: +2 o - 2 . - Principio di esclusione di Pauli: in un atomo non possono coesistere due elettroni aventi lo stesso insieme dei quattro numeri quantici. -Principio di Aufbau (costruzione): gli elettroni di un atomo nel stato fondamentale occupano prima gli orbitali di energia più bassa.
METODI per la rappresentazione dell’occupazione degli orbitali: 1. CONFIGURAZIONE ELETTRONICA: notazione che comprende il livello energetico principale (valore di n), la designazione letterale del sottolivello (valore di l) e il numero di elettroni nel sottolivello (#). Si scrive nl#. Per esempio: 1s2 per l’He. 2. DIAGRAMMA DEGLI ORBITALI: grafica caratterizzata da una casella che rappresenta ogni orbitale presente per ciascun orbitale in un dato livello energetico, con i livelli raggruppati in sottolivelli e con una freccia che indica la presenza di un elettrone con spin opposto, se l’orbitale è pieno.
NUMERI QUANTICI E TAVOLA PERIODICA
R I E MPI R E GLI OR B I TAL I
Gli elettroni esterni sono schermati nei confronti dell’intera carica nucleare degli elettroni presenti CATEGORIE DI ELETTRONI: nello stesso livello e, specialmente, da quelli presenti - ELETTRONI INTERNI (elettroni di core): sono quelli del gas nei livelli interni. nobile precedente e in ogni serie di transizione completata. La SCHERMATURA riduce l’attrazione a cui sono Riempiono tutti i livelli energetici inferiori di un atomo. soggetti a una carica nucleare effettiva (Zeff)* molto - ELETTRONI ESTERNI: sono quelli nel livello energetico più minore. alto. Trascorrono la maggior parte del tempo distanti dal La CARICA NUCLEARE EFFETTIVA è la carica nucleo. nucleare a cui un elettrone è soggetto effettivamente - ELETTRONI DI VALENZA: sono quelli che intervengono nella ( gli elettroni dello stesso sottolivello). formazione dei composti . Negli elementi dei gruppi principali sono quelli dei gruppi esterni. Negli elementi dei gruppi di transizione , nella formazione del legame intervengono spesso anche alcuni elettroni d interni, che sono annoverati come elettroni di valenza.
ORGANIZZAZIONE: TAVOLA PERIODICA • Ogni elemento ha una casella in cui viene descritto per ogni sua proprietà. • Il reticolato è organizzato in PERIODI e GRUPPI. • Periodi hanno un numero da 1 a 7. • GRUPPI vanno da 1 a 8 A o B. Ultimamente la classificazione va da 1 a 18. Elementi: • METALLI • NON-METALLI • METALLOIDI • NON-METALLI
QUIZ
PROPRIETÀ NELLA TAVOLA PERIODICA Mendeleev individua una certa periodicità, andando a disporre gli elementi secondo la loro massa atomica, Si sofferma sulle proprietà chimiche degli elementi, mentre il suo collega Meyer si sofferma su quelle fisiche. Oggi l’ordine del sistema periodico è secondo il numero atomico. Le PROPRIETÀ ATOMICA per comprendere il comportamento di un elemento: - CONFIGURAZIONE ELETTRONICA - RAGGIO ATOMICO - ENERGIA IONIZZANTE - ELETTRONEGATIVITÀ
Nella tavola periodica si nota che: CONFIGURAZIONE ELETTRONIC A - Il blocco s è situato a sinistra degli elementi di transizione e il blocco p è situato a destra di essi. - Ecco che le configurazioni elettroniche esterne sono molto simili nei gruppi, molto diversi lungo il periodo. - Gli elementi esterni occupano i sottolivellli ns e np (n=numero periodo). - Gli elettroni esterni sono elettroni di VALENZA degli elementi dei gruppi principali.
RAGGIO ATOMICO: la metà della distanza tra i nuclei di atomi identici legati. - Gli ANIONI hanno raggio maggiore rispetto ai loro atomi neutri - I CATIONI hanno raggio minore rispetto ai lo atomi neutri. Zeff crescente avvicina gli elettroni esterni al nucleo.
ENERGIA DI IONIZZAZIONE: è l’energia necessaria per rimuovere l’elettrone di energia più alta da 1 mol di atomi gassosi. Il valore relativo dell’energia di ionizzazione influenza i tipi di legami formati da un atomo: - Un elemento con una bassa Ei tende a cedere elettroni. - mentre un elemento con un alto Ei tende a condividere (o acquistare) elettroni (sono esclusi i gas nobili).
ELETTRONEGATIVITÀ (X): numero che specifica la capacità relativa di un atomo in un legame covalente di attrarre elettroni condivisi . La tendenza dell’elettronegatività è opposta a quella del raggio atomico e identica a quella nell’energia ionizzante. Naturalmente resta tutto collegato alla carica nucleare effettiva.
SUMMARY
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