FISICA GENERALE MODULO A CORSO H - BARI - Gravitazione - Corsi di Base
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Argomenti della lezione Gravitazione (cenni): - Forze centrali: proprietà e leggi di conservazione - La forza gravitazionale: Leggi di Keplero - Massa inerziale e gravitazionale - Campo e potenziale gravitazionale - Moto di un corpo soggetto alla forza gravitazionale
Forze centrali Definiamo forza centrale una forza agente in una regione di spazio con la caratteristica che in ogni punto di spazio: - la direzione della forza è diretta sempre per un punto fisso O detto centro (o polo) della forza - il modulo della forza è funzione solo della distanza tra il punto O ed il punto di applicazione della forza, ovvero = - verso: diretta verso O se attrattiva, viceversa se repulsiva Tra le forze centrali vi sono la forza elastica, quella gravitazionale e quelle elettriche (Modulo B). Nella regione di spazio in cui agisce una forza centrale si stabilisce quello che si chiama un campo di forza.
Proprietà delle forze centrali Se calcoliamo il momento della forza centrale rispetto al polo O centro della forza, si ha: = × = ෞ × ෞ = 0 per cui = × = × = In un campo di forze centrali il momento angolare rispetto al centro della forza si conserva. Di conseguenza il moto di una particella soggetta a forze centrali deve giacere nel piano (fisso) definito da e (il moto è piano) ed è costante ed ortogonale ad e . Dal momento che il moto è piano verifichiamo una proprietà del moto risultante, scomponendo nelle componenti polari = × = × + = × da cui 2 = = = e la costanza di implica quindi che lo sia il termine 2 .
Proprietà delle forze centrali Se consideriamo una porzione infinitesima della generica traiettoria definita dal punto nel suo movimento, possiamo definire l’area infinitesima spazzata dal raggio vettore tra i punti O e P, approssimandola ad un triangolo di base = e altezza , l’area risulterà 1 2 = 2 per cui possiamo definire la velocità areale, la rapidità con la quale viene spazzata l’area dal vettore 1 2 = = 2 2 Quindi nel moto in un campo di forze centrali la velocità areale è costante. La costanza del momento angolare comporta la costanza della velocità aerale. Se la traiettoria è chiusa (area ) come per i pianeti, allora il periodo impiegato a percorrerla: 2 = = ⟹ = ⟹ = 2
Le forze centrali sono conservative Tutte le forze centrali sono conservative infatti se calcoliamo il lavoro ℒ = ℒ = න ∙ = න ෞ ∙ Ma ෞ ∙ = quindi ℒ = න = − ovvero dipende solo dalle coordinate di A e B e non dal percorso effettuato.
Leggi di Keplero Nel sistema solare è il Sole il principale attrattore gravitazionale: il sistema solare costituisce un campo gravitazionale centrato nel Sole ed essendo un campo di forza centrale il moto dei pianeti è piano. Si hanno le seguenti leggi (leggi cinematiche del moto dei pianeti): • I Legge di Keplero: il moto dei pianeti avviene su orbite ellittiche attorno al Sole, di cui il Sole occupa uno dei fuochi dell’ellisse • II Legge di Keplero, Legge delle aree: il raggio vettore che collega il Sole ad un pianeta descrive aree uguali in tempi uguali = • III Legge di Keplero, il quadrato del periodo di rivoluzione di ogni pianeta è proporzionale al cubo del semiasse maggiore dell’ellisse: 2 = 3
La forza gravitazionale Dalle leggi di Keplero si può dedurre la legge di gravitazione universale: approssimando le orbite ellittiche ad orbite circolari ( = ), dalla seconda legge di Keplero si ha: 1 2 = = ⇒ = 2 quindi il moto è circolare uniforme. Di conseguenza l’accelerazione è solo centripeta (componente tangenziale nulla). La forza che agisce sul pianeta si scrive (f. a distanza): 2 2 = = 2 = con periodo di rivoluzione e utilizzando la terza legge di Keplero che per la circonferenza è 2 = 3 : 4 2 4 2 4 2 = 2 = = 3 2 La forza esercitata dal Sole sui pianeti, che incurva la loro orbita, è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dal Sole.
La forza gravitazionale Nel sistema Terra-Sole, la forza esercitata dal Sole sulla Terra è 4 2 − = 2 Viceversa, la forza esercitata dalla Terra sul Sole è 4 2 − = 2 uguali in modulo per il terza legge della dinamica, principio di azione e reazione: 4 2 4 2 − = − ⇒ = ⇒ = 2 2 Definendo la costante di proporzionalità 4 2 4 2 = = Il modulo della forza Terra-Sole (la direzione è data dalla congiungente Terra-Sole) = 2 Legge di gravitazione universale, Newton 1687, formula universale valida per qualsiasi coppia di corpi.
Legge di gravitazione universale Date due masse qualsiasi, di dimensioni trascurabili rispetto alla distanza mutua, tra di esse agisce una forza attrattiva diretta lungo la retta congiungente le due masse, il cui modulo dipende direttamente dal prodotto delle masse e inversamente dal quadrato della distanza. 1 2 = − ෞ 2 1 2 = 2 2 −11 con la distanza tra le masse 1 e 2 e = 6.67 10 è una costante 2 universale, caratteristica dell’interazione gravitazionale.
Gravità vicino la Terra Quando siamo sulla Terra, approssimandola ad una sfera di raggio , otteniamo che la forza gravitazionale è data da = 2 se l’oggetto di massa m è lasciato libero di cadere esso è soggetto ad accelerazione per cui = ⟹ = 2 = con = 5.98 1024 e = 6400 Questa accelerazione ( = 9.81 2 ) è indipendente dalla massa . Deviazioni dalla costanza di g sono dovute a: 1. la Terra non è omogenea 2. la Terra non è sferica 3. la Terra ruota su se stessa
Massa inerziale e massa gravitazionale Nell’equazione = 2 , la forza dipende da una caratteristica dei corpi che partecipano all’interazione e che abbiamo indicato con e e che chiamiamo masse gravitazionali. A priori non c’è alcuna ragione per cui tali masse gravitazionali siano uguali alle masse inerziali che compaiono nella seconda legge della dinamica, l’inerzia dei corpi al moto indotto da una forza. Per un corpo in caduta libera sulla superficie terrestre vale l’equazione: , = 2 (pedici I e G per inerziale e gravitazionale) , = 2 vera per qualunque corpo, quindi per qualsiasi corpo è pari ad una costante, le due masse sono tra loro proporzionali. Poiché non c’è un modo diretto per misurare tale rapporto, si considera pertanto l’ipotesi che le due masse siano uguali tra loro: =
Energia potenziale gravitazionale ℒ = 12 ∙ = − 2 ෞ ∙ Il prodotto scalare ෞ ∙ = ℒ = − 2 Avendo posto la costante arbitraria = 0 per ⟶ ∞ Quando m si avvicina ad M, la forza gravitazionale compie un lavoro positivo, m acquista energia cinetica e poiché la forza è conservativa, l’energia meccanica deve conservarsi, quindi l’energia potenziale deve diminuire.
Velocità di fuga Per la conservazione dell’energia meccanica = + = consideriamo allora il caso di un razzo da sparare per allontanarlo definitivamente dalla Terra. La minima velocità che un corpo sulla superficie terrestre deve possedere per allontanarsi indefinitamente dalla Terra è detta velocità di fuga. + , = + , il punto finale si deve trovare ad ∞ ( = 0) con una velocità ≥ 0 1 2 1 2 − + = 2 2 e nella situazione di minima , deve essere fermo = 0, quindi , = 0 1 2 − + =0 ⟹ 2 2 = 2 2 ( 2 = ⟹ = ) = 2 = 2 valore che dipende dalla massa della Terra ed è = 11.2 (la velocità di fuga cambia a seconda della massa dell’astro di partenza)
Il moto dei satelliti Un satellite di massa m descrive un’orbita circolare intorno un pianeta di massa M; il raggio dell’orbita è ed il periodo . Calcolare il valore di M del pianeta e l’energia del satellite. 2 Abbiamo dalla legge di Newton = = 2 , dove = 2 4 2 = 2 Da cui 4 2 3 = 2 L’energia meccanica totale del satellite è = + , quindi 1 = 2 − 2 2 e poiché 2 = ⟹ 2 = ⟹Possiamo esprimere in funzione di 1 1 = − =−
Satelliti terrestri Assumendo = 5.98 1024 , = 6.38 106 e per un satellite di massa = 1000 , calcolare il periodo in funzione del raggio dell’orbita supposta circolare intorno alla Terra. Usando gli stessi passaggi precedenti 4 2 3 2 = 2 ⇒ = 2 In genere si considera la quota sopra la superficie della Terra per i satelliti, che di solito si trovano tra i 100 km e i 300 km. Se = 100 + = 6.48 ⇒ = 86.5 Se = 300 + = 6.68 ⇒ = 90 3 2 Se il satellite è invece geostazionario allora = 24ℎ per cui si ricava da = 4 2 = 42300
Moto di un corpo nel campo gravitazionale (in generale) Orbite Il moto in un campo di forze centrali è sempre piano. Si può inoltre dimostrare che il moto di un corpo sottoposto all’accelerazione gravitazionale è descritto da una conica (ellisse, iperbole, parabola) a seconda dell’energia totale della particella. Supponiamo di considerare una massa m sotto l’azione gravitazionale di una massa M. L’energia totale di m è data da = + . Nel caso di orbite aperte (iperbole, parabola) ≥ 0 ed m non è gravitazionalmente legata: m si allontana indefinitamente da M assumendo energia potenziale nulla. Nel caso < 0 la traiettoria ha un’orbita ellittica e m risulta gravitazionalmente legato.
Orbite ellittiche 2 2 Nel caso delle orbite ellittiche si può definire eccentricità dell’orbita = 1 − 2 con semiasse maggiore e semi asse minore dell’ellisse descritta. < 1 ed è uguale a zero nel caso della circonferenza ( = ). Abbiamo visto che nei sistemi legati = − 2 ma si può dimostrare che l’energia dipende dal solo semiasse maggiore = − 2 e che il momento angolare risulta 2 2 2 = 1 − 2 + Ricevimento ogni mercoledì h15.00 →17.00 (modalità remota). É necessario prenotare il ricevimento inviando una mail.
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