Corso di Sociologia della comunicazione Prof. Andrea Cerase a.a. 2018-2019 - Media e postmodernità - Coris
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La crisi del progetto moderno 1/4 • Sin dalla fine degli anni „60 del XX secolo iniziano a rendersi evidenti i segni di una crisi profonda e irreversibile del «progetto moderno» • La crisi della società industriale di massa determina un radicale mutamento del clima culturale • La «fine delle grandi narrazioni» (Lyotard, 1969) si accompagna ad un‟inedita proliferazione di idee, atteggiamenti ed esperienze nuovi e diversi rispetto al passato • Si affermano i valori post – materialisti, centrati sull‟individuo e sul soddisfacimento di bisogni espressivi e di autorealizzazione • L‟emancipazione dell‟individuo favorisce la relativizzazione degli universi valoriali, sempre meno capaci di creare un orizzonte di significati comune Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 3 A.A: 2019/2020
La crisi del progetto moderno 2/4 • Per definire le profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali viene formulato il concetto di società postmoderna • SI tratta solo di una tante utilizzate per indicare l‟attuale fase di mutamento nelle società avanzate • Jencks (1996) arriva a elencare oltre settanta definizioni di questa crisi, alcune precedenti all‟inizio del ventesimo secolo • Ogni definizione focalizza selettivamente alcuni aspetti, ma il tratto che le accomuna è il tentativo di dar conto del disorientamento conseguente alla perdita di punti di riferimento che erano dati per scontati • L‟etichetta di società postmoderna (Lyotard, 1969) è forse la più utilizzata per dar conto di questo insieme di profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 4 A.A: 2019/2020
La crisi del progetto moderno 3/4 • La crisi del progetto moderno come fine delle grandi ideologie, del mito del progresso, della fiducia nella scienza come deus ex machina • Radicale cambiamento nella struttura occupazionale e nell‟organizzazione produttiva (post-industrialismo) • Globalizzazione dei mercati e centralità dell‟economia finanziaria • Crisi dei “modelli di vita collettivi, piena occupazione, Stato nazione e Stato sociale, rimozione e sfruttamento della natura” e affermazione di “crisi ecologiche, diminuzione del lavoro salariato, individualizzazione, globalizzazione e rivoluzione dei ruoli tra uomo e donna (Beck, 2000: 27) • Aumento dei rischi collettivi e individuali, rischio come dimensione immanente della vita sociale • Centralità dell‟individuo, aumento della riflessività Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 5 A.A: 2019/2020
La crisi del progetto moderno 4 Il controllo scientifico della natura prometteva la libertà rispetto alla povertà, ai bisogni e all‟arbitrarietà delle calamità naturali Il XX secolo – con i suoi campi di concentramento, due guerre mondiali e l‟esperienza di Hiroshima e Nagasaki – ha certamente dissolto questo ottimismo Horkheimer e Adorno in Dialettica dell’Illuminismo, alla luce dell’esperienza della Germania di Hitler e della Russia di Stalin, sostenevano che la logica che si nasconde dietro alla razionalità dell‟Illuminismo è una logica di dominio e oppressione D. Harvey, La crisi della modernità. Alle origini dei mutamenti culturali, 1997
La modernità radicale Beck si interroga sui caratteri e sulle conseguenze della modernità, individuando nell'epoca contemporanea i tratti di una “seconda modernità” La seconda modernità è in grado, da un lato, di portare a compimento alcuni dei processi iniziati nella "prima modernità", dall'altro di radicalizzare tali processi fino a metterne in discussione le premesse stesse Ulrick Beck, I rischi della libertà, 2000 Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 7 Pagina 7 A.A: 2019/2020
Tarda modernità e società del rischio • Concezione del rischio come entità calcolabile e gestibile: «prodotto tutto compreso dell‟industrializzazione» • I «nuovi rischi» sono globali, invisibili, immateriali e imprevedibili. E hanno un potenziale catastrofico incontrollabile • Il rischio ridefinisce il conflitto sociale: da un lato chi produce i rischi, dall‟altro chi ne è esposto • Rischio come sfiducia nei confronti della scienza ufficiale, serve una scienza critica per demistificare il sapere dei tecnocrati • Il rischio mette gli individui continuamente di fronte alle scelte: la modernizzazione riflessiva, che impone la necessità di “esaminare criticamente” le conseguenze delle proprie decisioni e di quelle altrui Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 8 A.A: 2019/2020
Rischio e individualizzazione • La centralità del rischio erode gli stili di vita tradizionali e incalza gli individui a essere i risk manager di sé stessi (Beck, 2000) • Il declino della Chiesa, vicinato e classi sociali ci rende più liberi ma meno “garantiti” da punti di riferimento stabili • Le relazioni sociali sono “disaggregate” e svincolate vincolate al luogo fisico e al tempo • I rischi tecnologici, economici ed ambientali, sono la conseguenza di questi processi di disaggregazione, con effetti globali e individuali molto rilevanti • Individuo e istituzioni sociali sono costretti ad affrontare rischi che moltiplicano all‟infinito sia le scelte che le loro conseguenze (Giddens, 1994). Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 9 A.A: 2019/2020
Le conseguenze della (tarda) modernità “In prima approssimazione possiamo semplicemente dire che il termine modernità si riferisce a quei modi di vita o di organizzazione sociale che affiorarono in Europa intorno al XVII secolo e che successivamente estesero la loro influenza a quasi tutto il mondo. Molti sostengono che con la fine del XX secolo sta per dischiudersi una nuova era” Non siamo usciti dalla modernità: ne stiamo vivendo una radicalizzazione A.Giddens, Le conseguenze della modernità, 1990 Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 10 A.A: 2019/2020
La società tardomoderna Giddens utilizza uno schema a 3 tempi: prima fase della modernità: illuminista e illusa, convinta di poter comprendere e governare seconda fase della modernità: realizzata e gradualmente in crisi, perché profondamente basata sul “politeismo disincantato”, in cui tutti possono aver ragione a seconda del loro punto di vista terza ed ultima fase: modernità radicale, basata sul ripensamento degli stessi vincoli sociali che le prime forme di modernità avevano fondato Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 11 A.A: 2019/2020
La modernità liquida La modernità è stata liquida da sempre: nonostante la formazione di corpi solidi (istituzioni, reti sociali, comunità ben definite), la modernità ha continuato letteralmente a liquefare ciò che incontrava “Fondere i corpi solidi”, secondo Marx ed Engels (Il Manifesto del Partito Comunista), era l’obiettivo dello spirito moderno nei confronti di una società considerata stagnante Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 12 A.A: 2019/2020
La crisi della razionalità moderna La crescita della razionalità finalizzata – strumentale non porta alla realizzazione concreta della libertà universale, ma alla creazione di una gabbia d‟acciaio di razionalità burocratica da cui non si può fuggire Per Bauman l‟Olocausto non è un «incidente di percorso» ma l‟epitome del razionalismo moderno: violenze, massacri e genocidi sono una costante nella storia, ma mai prima uno sterminio era stato organizzato con tecnologie e logiche di tipo industriale Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 13 A.A: 2019/2020
La società degli individui I problemi e le tensioni degli individui devono fare i conti con le attese, le necessità e i limiti imposti dalla convivenza sociale Esiste uno stereotipo negativo per cui Io-Noi, individuo-società sono concetti opposti Invece come in una rete, gli uomini si modificano “nel” e “attraverso” il loro rapporto reciproco. Nel e attraverso la comunicazione Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 14 A.A: 2019/2020
La modernità liquida “ La proprietà caratteristica dei fluidi è il continuo ed irreversibile mutamento di posizione di una parte della materia rispetto ad un’altra” I fluidi hanno un legame profondamente diverso rispetto ai solidi: si tratta di relazioni spazio-temporali differenti “La modernità solida è definita tale per la sua tendenza a creare istituzioni durevoli e stabili che la porta a privilegiare il legame spaziale e territoriale all'effervescenza temporale” . Z. Bauman, Modernità liquida, 2000 Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 15 A.A: 2019/2020
La condizione postmoderna L’oggetto di questo studio è la condizione del sapere nelle società più sviluppate. Abbiamo deciso di chiamarla postmoderna. La definizione è corrente nella letteratura sociologica e critica del continente americano. Essa designa lo stato della cultura dopo le trasformazioni subite dalle regole dei giochi della scienza, della letteratura e delle arti a partire dalla fine del XIX secolo. Tali trasformazioni saranno messe qui in relazione con la crisi delle narrazioni” Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 16 A.A: 2019/2020
La società postmoderna Società aleatoria con infiniti conflitti disseminati in ogni settore; Fine delle Grandi Narrazioni, di una comprensione dell'esperienza storica come svolgimento unitario e dotato di un senso coerente Il mondo postmoderno si emancipa dall'idea di progresso cumulativo di matrice illuminista e il progresso non appare più certo, ma rientra nell'ordine delle possibilità Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 17 A.A: 2019/2020
La crisi del progetto della modernità Crisi e ripensamento del paradigma positivista Consapevolezza della natura fallace del metodo scientifico razionale Centralità del relativismo Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 18 A.A: 2019/2020
Ipotesi di analisi della comunicazione Individuazione di differenti configurazioni dei rapporti tra individui e società Pre-modernità - Comunità > Individuo (ceti, convenzioni, riti collettivi) Modernità - Società > Individuo (classi sociali, istituzioni, socializzazione) Post-modernità - Individuo > Società (network society, networked individualism) G. Grosz, Le colonne della società, 1926 Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 19 A.A: 2019/2020
La crisi del progetto della modernità Un universo relativo non è un universo fondato sul relativismo assoluto ma sulla dialogicità e la pluralità. E‟ un “multiverso” che ci chiede di essere responsabili del nostro punto di vista e delle nostre scelte, che reclama il riconoscimento delle differenze.
La crisi del progetto della modernità Albert Einstein Dalla logica dell’aut-aut (14 marzo 1879, alla logica dell’et-et Ulm - 18 aprile 1955, Princeton)) Il mondo esiste sempre in relazione a un osservatore. Non esiste un punto di vista assoluto sull‟universo ma Werner Heisenberg sempre e soltanto gli infiniti (5 dicembre 1901, Würzburg – 1 febbraio punti di vista di osservatori 1976), )Monaco) particolari Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 21 A.A: 2019/2020
Bauman e Beck: un confronto critico Modernità liquida Modernità radicale Zygmunt Bauman Beck elabora una teoria esprime profonde secondo cui la modernità perplessità nei confronti non è stata affatto di ogni tentativo di superata, ma è andata definire la modernità delle incontro ad una crisi e ad società contemporanee una rielaborazione Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 22 A.A: 2019/2020
Postmoderno o tardo moderno? Post modernità Tarda modernità Il termine “post – moderno” Il concetto di “tarda modernità” viene introdotto nel 1930 da viene elaborato da Antony Federico De Onis Giddens e sviluppato all’interno Il testo di riferimento è “La del volume “Le conseguenze condizione postmoderna” di della Modernità” e in altri lavori Jean-Francois Lyotard (1969) anche insieme a Beck e Lash La tesi principale di Lyotard Prendendo lo spunto da altri è che sia profondamente autori Giddens non vede una mutata la condizione del discontinuità quanto una sapere nelle società più radicalizzazione della modernità, sviluppate in grado di minarne gli stessi presupposti Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 23 A.A: 2019/2020
Modernizzazione Modernismo Progetto della Modernità Modernità eroica Modernità liquida Disagio della Modernità Modernità Modernità in polvere Crisi della Modernità Modernità radicale Post- Modernità Tardo Modernità Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 24 A.A: 2019/2020
La comunicazione post-moderna Centralità della “Società dell‟informazione o della conoscenza” Passaggio dal possesso di risorse materiali al possesso di “risorse simboliche” (beni immateriali) Moltiplicazione delle fonti e dei canali informativi Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 25 A.A: 2019/2020
La comunicazione post-moderna Tre fattori essenziali nella descrizione di questa società: 1. la conoscenza come base dell‟economia e come fonte principale di crescita e di produttività 2. le attività economiche si trasferiscono dalla produzione di beni alla prestazione di servizi 3. vengono valorizzate le attività, le occupazioni, le professioni ad alto contenuto di informazione e conoscenza (la nascita della società in rete) Manuel Castells, La nascita della società in rete, 2008 Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 26 A.A: 2019/2020
La comunicazione post-moderna Al potere economico, politico, coercitivo, si affianca il potere simbolico “Capacità di intervenire sul corso degli eventi, di influenzare le azioni degli altri e, in effetti, di creare avvenimenti producendo e trasmettendo forme simboliche” (Thompson, 1995: 31) Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 27 A.A: 2019/2020
La struttura reticolare della società La forza dei legami deboli Nel 1973 Mark Granovetter dimostra che i legami forti (amici, parenti) sono meno importanti dei legami deboli per accedere a nuove La teoria dei 6 gradi posizioni lavorative di separazione Ciascun individuo è separato da ogni altro da 5 intermediari (Milgram, 1967; Watts, 203) (Granovetter, 1973) Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 28 A.A: 2019/2020
La struttura reticolare delle conversazioni su Twitter Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 29 29 Pagina A.A: 2019/2020
La comunicazione post-moderna Quattro categorie chiave per interpretare la comunicazione postmoderna Interattività Virtualità Connettività Immersione In mancanza di un principio di gerarchizzazione la comunicazione si contraddistingue per la compresenza di contenuti frammentati, dissonanti e spesso contraddittori (es: cultura alta e cultura bassa, medicina e omeopatia, musica classica e canzonette, Hegel e l‟Isola dei famosi) La dissoluzione delle certezze moderne ha portato alla relativizzazione dei punti di vista: ogni parere vale quanto un altro Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 30 A.A: 2019/2020
Come cambia la comunicazione La crisi della modernità modifica profondamente anche il rapporto tra il mondo della comunicazione e la società Questo cambiamento tocca tutte le dimensioni rilevanti della comunicazione, e in particolare: il ruolo di emittenti e riceventi; il tipo di processi implicati; i canali utilizzati; I bisogni soddisfatti; le tecnologie; il rapporto tra comunicazione e vita quotidiana; la comunicazione e la costruzione dell‟identità; Il rapporto tra comunicazione e potere. Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 31 A.A: 2019/2020
Comunicazione interpersonale La comunicazione interpersonale continua ad avere un ruolo molto importante, ma cambiano le modalità con cui si realizza Grazie alle tecnologie, la comunicazione interpersonale tende ad affrancarsi sempre di più dai vincoli di compresenza e sincronia I cellulari prima e poi gli smartphone offrono interfacce inedite per la comunicazione interpersonale I personal media hanno innescato processi di appropriazione, addomesticamento e modellamento sociale, che hanno inciso sulle prassi comunicative (squilletti, sms, immagini) Effetti di rimescolamento dei confini tra ribalta e retroscena, pubblico e privato, compresenza e telepresenza La portabilità dei devices enfatizza le forme di mobilità e spinge ad essere «always connected» (Paccagnella, 2004) Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 32 A.A: 2019/2020
Comunicazione di massa La comunicazione di massa cambia pelle: è sempre più orientata alla soddisfazione di specifici bisogni dei destinatari (più che a perseguire finalità educative o ideologiche) Influenzata dalla portabilità e dalla convergenza digitale Crescente rilevanza del marketing sull‟ideazione e sulla produzione dei contenuti Fortissima differenziazione (e personalizzazione) di contenuti, canali, opportunità di fruizione Ibridazione di generi e infotainment Segmentazione dei pubblici, dei palinsesti, dei messaggi Tendenza alla crossmedialità e transmedialità Forme di consumo partecipato o attivo Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 33 A.A: 2019/2020
Comunicazione in rete Molti importanti sociologi teorizzano il passaggio dalla società di massa alla società in rete (Castells, Van Dijk, Wellman, Barney) Nascita de facto di un nuovo paradigma della comunicazione irriducibile ai precedenti (interattività, multimedialità, ipertestualità) Poco compatibile con la logica e le teorie della comunicazione di massa Architettura policefala, flussi multidirezionali, apparente mancanza di un centro e di un principio ordinatore Identità on line, pseudonimato, omofilia come criterio per relazionarsi con gli altri Tendenza alla polarizzazione delle opinioni e alla creazione di «echo chambers» Decisiva per la formazione del consenso politico Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 34 A.A: 2019/2020
Oralità secondaria e neo-tribalismo Le tecnologie digitali rendono possibili nuovi tipi di comunità, effimere e basate sulle affinità elettive piuttosto che su ruoli ascritti «per nascita» o per appartenenza a classi sociali, luoghi geografici, sesso o età All‟inizio prevale un sentimento di grande ottimismo (Rheingold, Shirky), oggi abbondano le preoccupazioni (Lovink, Morozov) Comunicazione come rito: neo-tribalismo comunitario (Maffesoli) presenza in massa ai concerti degli idoli della musica scambio di messaggi “criptici” entro le comunità virtuali della Rete Comunicazione come scambio: vie di comunicazione che hanno aperto la strada ai commerci e alla conoscenza del mondo Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 35 A.A: 2019/2020
La comunicazione post-moderna Homo communicans come utopia e/o figura archetipica della società della comunicazione Perdita di interiorità a vantaggio di una natura aperta e votata all‟esteriorità: l‟uomo costruisce la sua identità mentale e sociale attraverso la comunicazione È affamato di innovazione ma spesso la teme, abbonda di contatti ma si sente solo, aspira alla libertà ma si ritrova schiavo del consumo, della moda e del bisogno di essere online Un essere interconnesso, aperto al sociale e allo scambio costante di informazioni, che tuttavia non sempre riesce a capitalizzare le relazioni sociali Razionalità come trasparenza ed esteriorità Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 36 A.A: 2019/2020
La comunicazione storicizzata Società Luoghi della Tecniche di Mezzi di Circolazione comunicazione comunicazione comunicazione dei flussi Ristretta, Relazioni faccia a Pre-moderna Piazza, mercato Oralità Rigida, faccia Indirizzata Casa, Fabbrica, Scrittura, Verticale, Moderna Istituzioni formali Scrittura, Schermo Stampa Determinata Orizzontale, Postmoderna Reti Discorsi Oralità secondaria Network Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 37 A.A: 2019/2020
La comunicazione storicizzata Società Tipologia Lavoro Potere Soggetto narrazioni Pre-moderna Narrazioni Agricolo Coercitivo Homo “locali” Religioso aequalis Homo sentiens Moderna Grandi narrazioni Industriale Economico Homo Politico Oeconomicus Coercitivo Homo faber Postmoderna Fine delle Terziario Simbolico Homo ideologie communicans Homo complexus Sociologia della Comunicazione 23/10/2019 Pagina 38 A.A: 2019/2020
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