Anche i volontari - CSV Lombardia
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ISSN 2239-110X Rivista periodica Anno 9 numero 3 dicembre 2018 Anno 9 numero 3 dicembre 2018 Anche i volontari la fanno Europa al voto Famiglia Prodi Meno economia più sociale: La moglie Flavia intervista Terzo settore motore dell’Ue il Presidente: grazie alla Centro europeo volontariato: solidarietà più coesione e serve un hub per il non profit fiducia nella “casa comune”
Rivista a cura dei Centri servizi per il volontariato di: Bologna, L’Aquila, Lazio, Lombardia Sud, Marche, Messina, Milano, Padova, Palermo, Rovigo, e CSVnet Lombardia Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio www.volabo.it www.csvaq.it www.volontariato.lazio.it CSV LOMBARDIA SUD www.csvlombardia.it www.csv.marche.it www.cesvmessina.org CSV MILANO ci etropolitana centro di servizio per il volontariato www.csvlombardia.it/milano csvpadova.org www.cesvop.org www.csvrovigo.it www.csvlombardia.it
Sommario L’editoriale Volontariato senza confini. Quella forza trasversale futura leadership europea PAGINA 5 Vdossier L’analisi rivista periodica dei Centri di servizio per il volontariato di: Bologna, L’Aquila, Lazio, Marche, Messina, Lombardia Sud, Milano, Padova, Palermo, Rovigo, e CSVnet Lombardia C’è una nazione senza confini. Conta 83 milioni Dicembre 2018 - anno 9 - numero 3 di cittadini Tutti impegnati nel non profit PAGINA 13 ISSN2239-1096 Registrazione del Tribunale di Milano n. 550 del 01/10/2001 La storia in pillole Editore Associazione Ciessevi Dai trattati di Roma al Nobel. La marcia piazza Castello 3 - 20121 Milano dell’integrazione tra vittoria e sconfitte PAGINA 21 telefono 02.45475856 - fax 02.45475458 email: vdossier@ciessevi.org sito internet: www.csvlombardia/milano Direttore responsabile Viaggio nel tempo Ivan Nissoli Chiesa, Comunismo e crisi economiche Redazione: Capire il presente volgendosi al passato PAGINA 29 Paola Atzei Elisabetta Bianchetti Silvia Cannonieri Monica Cerioni Anna Donegà I padri fondatori Paolo Marelli Chi erano i leader politici che gettarono Alessandro Seminati il seme dell’unificazione europea PAGINA 31 Paola Springhetti Hanno collaborato: Pier Virgilio Dastoli Dimmi chi era Sara Fasoli Ksenija Fonovic‘ Dastoli: «Noi abbiamo costruito l’edificio. Flavia Franzoni Voi difendetelo e innovatelo» PAGINA 41 Nicolò Triacca Immagine di copertina: Dastoli Vadym Malyshevskyi©123RF.com Lo scenario elaborazione grafica di Elisabetta Bianchetti La sfida ai nazional-populismi. Cooperazione Progetto editoriale & sostenibilità antidoto agli errori di Bruxelles PAGINA 45 Paolo Marelli Progetto grafico Francesco Camagna, Simona Corvaia Periscopio Stampa in carta certificata FSC (Forest Stewardship Council). Dall’eurocrazia all’eurowelfare. Più solidarietà Inchiostri derivati da fonti rinnovabili (oli vegetali). È consentita la riproduzione totale, o parziale, dei soli articoli purché sia citata la fonte. oltre l’economia. Ecco la ricetta salva Unione PAGINA 52 Si ringraziano inoltre gli autori e gli interlocutori per il prezioso contributo a titolo gratuito. Prospettive Scuola, lavoro e immigrazione. Più investimenti Hemerijck nel sociale. La nuova rotta anti declino PAGINA 57 2 3
dicembre 2018 Romano Prodi L’editoriale Il presidente e la via maestra. L’Europa punti sul volontariato per una “casa comune” più solida PAGINA 63 Prodi Santaniello Volontariato senza confini Istituzioni, queste sconosciute. Colpa della cattiva informazione su tv, giornali e social media Quella forza trasversale PAGINA 69 futura leadership europea La posta in gioco Cev: serve un hub europeo per valutare e promuovere la forza del volontariato PAGINA 75 Qui Bruxelles a voi Italia Conoscersi per connettersi. CSVnet il “suo” satellite nell’agorà d’Europa PAGINA 81 Focus 1 Reti della società civile dai riflettori al sipario. Così l’Ue ci ha dimenticato PAGINA 85 Farru Focus 2 Volontariato, la nostra missione è scoprire un’identità comune per un’Europa dei cittadini PAGINA 88 S enza entrare nella contesa politica e senza esprimere giudizi su posizioni, programmi e impegni che gli schieramenti in campo assumeranno nei prossimi mesi, il voto per il rinnovo del Parlamento europeo a maggio, con la sua campagna elettorale, sono un’occasione anche per il volontariato di guardare in faccia l’U- Le pagelle del volontariato PAGINA 93 nione europea. Cara Europa ti scrivo... PAGINA 99 Volgere lo sguardo alla Ue non vuol dire però solo tracciare un bilan- cio di che cosa si è fatto, oppure non si è fatto, o ancora di che cosa si sarebbe potuto fare per la promozione e lo sviluppo della solidarietà. L’angolo tecnico PAGINA 113 Così come non significa solamente affidare una lista di problemi da risolvere, di compiti da svolgere, di richieste da soddisfare alla futura Capitale europea assemblea di Strasburgo per una crescita del non profit. Padova, laboratorio d’idee. Ripensare il volontariato per ripensare le nostre città PAGINA 122 Certamente c’è anche questo nelle pagine che seguono di questo nu- mero di Vdossier. C’è una sezione in cui le organizzazioni di volonta- riato danno il loro voto all’ottava legislatura europea ormai allo sprint 4 5
dicembre 2018 L’editoriale finale, giudicando il lavoro svolto in alcuni segmenti della società Sebbene questi elementi siano i mattoni del nostro stare insieme, civile nei quali le Odv operano. E c’è un’altra sezione in cui sono resta per i governi l’urgenza di rafforzare e ripensare il welfare. Ma raccolte le lettere aperte che le associazioni non profit hanno scritto e come? Secondo il sociologo Hemerijck c’è la necessità di sviluppare indirizzano ai prossimi parlamentari di Strasburgo affinché adottino servizi per l’infanzia, promuovere il capitale umano e la formazione misure necessarie e sufficienti a sciogliere nodi o a migliorare ambiti continua. E inoltre un pensionamento posticipato, politiche di conci- di impegno quotidiano del volontariato. liazione tra famiglia e lavoro e flexsecurity (binomio tra flessibilità e sicurezza) sull’occupazione. Oltretutto questi investimenti nel sociale Ma in questo numero della nostra rivista c’è anche di più. Oltre al potrebbero essere favorevoli anche per far ripartire l’economia. Dal sostegno alla campagna per il voto e contro l’astensionismo, c’è il ten- canto suo, l’economista Fitoussi invoca meno governo delle regole tativo, senza la pretesa di essere esaustivi, di provare a capire quale e più governo delle scelte per l’Ue. Una linea che si sposa con la possa essere il futuro dell’Ue. Ci interroghiamo - facendoci condurre proposta di un’Unione sociale europea. Caldeggiata dal belga Van- per mano da sociologi, economisti, politologi e studiosi - su come denbroucke, quest’idea si sta affermando come possibile alternativa fronteggiare il domani di una comunità europea che oggi è minata all’eurocrazia. dall’euroscetticismo, che vacilla sotto i colpi dei movimenti nazional populisti, che non riesce a gestire l’ondata migratoria, che è ossessio- Solidarietà, partecipazione, sussidiarietà sono i cardini attorno a cui nata dalla stabilità monetaria e fiscale. Nodi che stanno soffocando ruota la riflessione su volontariato ed Europa nel dialogo tra Flavia solidarietà, uguaglianza, inclusione e giustizia sociale. Ossia quei va- Franzoni e suo marito Romano Prodi. Mentre il Centro europeo vo- lori che, insieme alla pace e alla democrazia, erano stati il sogno dei lontariato recapita a Strasburgo le priorità attorno a cui i prossimi padri fondatori dell’Europa unita. A cominciare da Altiero Spinelli. parlamentari dovrebbero lavorare per irrobustire il non profit: Real Di questo protagonista coraggioso, Pier Virgilio Dastoli ci offre un’i- Value, Regulatory Framework, Recognition, Resources, Refugees. nedita testimonianza di chi fu il suo maestro e amico. C’è una lezione di Spinelli che poi è la sua eredità che non va dimenticata: l’Europa è Tuttavia queste elezioni potrebbero essere un’occasione anche per il un processo, una trasformazione continua dove, tra passi in avanti e volontariato di guardarsi allo specchio. Chiedendosi come mai il non battute d’arresto, l’umanità persegue una sua strategia di liberazione profit non riesca a dotarsi né di un’influenza politica, né di una ri- e crescita. spettabilità e respiro internazionali. Un universo frammentato, sia in Italia sia in Europa, che riflette idee di volontariato differenti e non Tuttavia ciò che forse maggiormente irrita e infastidisce nello spetta- riesce a darsi una rappresentanza che faccia sentire la voce del suo colo dell’attuale debolezza delle istituzioni europee è il contrasto con peso e del suo valore. Operazioni che sono invece riuscite ad altre la forza reale dei cittadini e, fra loro, anche dei volontari. Nonostante realtà economiche e sociali che grazie all’efficienza delle loro istitu- le carenze strutturali, la mancanza di fondi, l’aumento dei bisogni zioni e alla coerenza delle loro politiche, hanno saputo farsi ascoltare, a cui rispondere, la cittadinanza attiva rimane un patrimonio della nonostante un capitale umano e sociale di molto inferiore rispetto società civile, il Terzo settore un pilastro del sistema di welfare state, a quello che il volontariato è in grado di mobilitare. Che il nostro il volontariato un’esperienza fondamentale per giovani e anziani, la sguardo all’Unione europea sia un’occasione anche per guardare alle cooperazione una polizza per il mantenimento della pace, la prossi- nostre realtà e alla nostra missione in una dimensione più obiettiva, mità della porta accanto una relazione insostituibile nelle città e nei moderna e aperta al mondo. piccoli comuni. 6 7
3.668.842 DAI BELGIO 3.626.742 2.405.891 BULGARIA 2.357.782 3.577.437 REP. CECA 3.479.387 0,5 1.838.894 DANIMARCA 1.807.045 26.968.084 GERMANIA 26.454.019 MIL 423.890 ESTONIA 508,5 MIL 434.673 1.521.488 IRLANDA 1.549.872 3.455.970 GRECIA 3.555.057 15.494.923 28 STATI MEMBRI SPAGNA 15.313.549 20.660.869 FRANCIA POPOLAZIONE UE 28 DI MALTA AI 21.215.270 1.405.248 CROAZIA 1.403.871 19.511.106 ITALIA 19.682.310 283.458 81,1 CIPRO 300.623 633.048 LETTONIA 670.252 48,8 944.381 MIL LITUANIA 1.004.304 % LUSSEMBURGO 198.528 190.843 19 3.303.302 UNGHERIA 3.360.851 152.544 MALTA 144.508 5.563.328 OLANDA 5.502.647 2.895.520 AUSTRIA 2.879.465 POLONIA 13.196.330 13.234.788 DELLA GERMANIA 3.285.997 PORTOGALLO 3.493.417 51,1 6.764.460 ROMANIA 6.649.603 % 714.206 SLOVENIA 674.972 1.925.816 LINGUE UFFICIALI SLOVACCHIA 1.908.473 1.763.421 FINLANDIA 1.720.336 3.131.199 SVEZIA 3.021.239 20.880.169 REGNO UNITO STATI CON MONETA EURO 21.021.369 110.068 ISLANDA 107.489 1.743.500 NORVEGIA 1.656.145 2.800.864 SVIZZERA 2.746.256 PORTOGALLO 740.447 MACEDONIA 718.639 2.380.780 SERBIA 2.396.021 ISLANDA IRLANDA SPAGNA UOMINI UNITO REGNO DONNE FRANCIA BELGIO PAESI BASSI I NUMERI DELL’UE LUSSEMBURGO SVIZZERA Valori numerici uomini e donne dai 16 anni in poi NORVEGIA GERMANIA LIECHTENSTEIN ITALIA SVEZIA CECA SLOVENIA MALTA AUSTRIA REPUBBLICA CROAZIA BOSNIA POLONIA UNGHERIA SLOVACCHIA Paesi Efta MONTENEGRO ALBANIA SERBIA LITUANIA FINLANDIA ESTONIA MACEDONIA LETTONIA GRECIA Paesi membri UE ROMANIA BIELORUSSIA BULGARIA FONTE: EUROSTAT DATI 2015 MOLDOVA RUSSIA UCRAINA CIPRO
IL VOLONTARIATO IN EUROPA TASSI DI PARTECIPAZIONE AL VOLONTARIATO Valori percentuali su popolazione dai 16 anni in poi VOLONTARIATO FORMALE VOLONTARIATO INFORMALE 19,3 20,4 5,2 12,2 38,7 28,6 16,4 29 22,2 20,8 6,3 16,6 41,8 11,4 25,5 37,6 UE 281 BELGIO BULGARIA REPUBBLICA DANIMARCA GERMANIA ESTONIA IRLANDA2 CECA 11,7 10,7 23 9,7 12 7,2 7,3 16,3 83 MILIONI 14,4 10,6 23,3 17,2 11,2 2,6 28,3 16,3 GRECIA SPAGNA FRANCIA CROAZIA ITALIA CIPRO LETTONIA LITUANIA 36,7 6,9 8,8 36,7 28,3 13,8 9 3,2 PARI A 5,5 MILIONI DI LAVORATORI 30,3 7,8 0,9 30,3 28,3 50,6 20,5 3,2 LUSSEMBURGO UNGHERIA MALTA PAESI BASSI AUSTRIA POLONIA2 PORTOGALLO ROMANIA 16,5% DELLA POPOLAZIONE 30,4 54,6 8,3 18,8 34,1 74,2 35,5 70,4 23,3 19,2 SLOVENIA SLOVACCHIA FINLANDIA SVEZIA REGNO UNITO2 32,8 48 36,5 11,2 5,2 64,8 74,5 48,2 21,9 12,4 Nota: (1) Stime ISLANDA NORVEGIA SVIZZERA MACEDONIA SERBIA (2) Bassa affidabilità FORMALE UOMO, 65-74 ANNI LAUREATO, BENESTANTE SETTORI DI ATTIVITÀ VIVE NELLE AREE RURALI BENEFICENZA, AIUTI UMANITARI 44% INFORMALE DONNA, 25-64 ANNI VOLONTARIATO VOLONTARIATO LAUREATA, BENESTANTE FORMALE INFORMALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE, SPORT 40% VIVE IN CITTÀ DONNE UOMINI CULTURA, ARTE 15% FONTE: EUROSTAT DATI 2015
L’analisi C’è una nazione senza confini Conta 83 milioni di cittadini Tutti impegnati nel non profit di Elisabetta Bianchetti È come una nazione senza confini. È quella del non profit. Che cresce, anno dopo anno, dentro l’Unione europea. Trasversal- mente: da Nord a Sud, da Est a Ovest. Da Berlino ad Atene, da Lisbona a Tallinn. Un Paese senza dogane la cui popolazione ha ormai toccato quota 82,8 milioni di persone, tutte in missione per conto del- la solidarietà. Tanti sono infatti i volontari - su un totale di 500 milio- ni di abitanti - impegnati nei 28 Stati membri della Ue (Regno Unito compreso), che dedicano gratuitamente il loro tempo libero al pros- simo, un impegno pari a 5,5 milioni di lavoratori impiegati in media quaranta ore la settimana. Il dato è contenuto in uno studio del Co- mitato economico e sociale europeo “Recent evolutions of the Social Economy in the European Il Terzo settore è in crescita Union” del 2016. Un report nell’Ue. Ormai dà lavoro in cui è compresa anche a 13,6 milioni di persone. la galassia del volontaria- Gli enti sono 2,8 milioni. to made in Gran Bretagna, La metà delle loro entrate poiché allora a Londra la è frutto della propria attività 13
dicembre 2018 L’analisi Brexit era solo una promessa elettorale. Sotto il comun denominatore Fondazione di ricerca dell’Istituto Cattaneo. E sempre l’economista di un’analisi dell’economia sociale nel Vecchio continente, la ricerca americano, insieme ai colleghi Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi, ha condotta da un’équipe di studiosi guidata dal torinese Luca Jahier, messo a punto nel 2009 un rapporto su Pil, benessere e politiche. fotografa nelle sue 130 pagine una galleria di numeri che permettono I tre studiosi, nella loro misurazione delle prestazioni economiche di cogliere l’importanza e il peso che il non profit ha e avrà nel futuro e del progresso sociale, hanno sottolineato la necessità di «spostare dell’Unione europea che, dal 23 al 26 maggio di quest’anno, rinno- l’accento dalla misurazione della produzione economica alla misura- verà il Parlamento di Strasburgo, il suo motore legislativo. zione dell’essere». Sebbene il non profit in Europa non abbia una carta d’identità valida Hanno inoltre evidenziato l’importanza che rivestono le istituzioni per definizione, univocità e precisione; sebbene le attività non a fini del Terzo settore nel fornire servizi collettivi e individuali come la di lucro abbiano fenomenologie e fisionomie diverse nei singoli Stati sicurezza, la salute, l’istruzione, la cultura e le attività ricreative, non- membri, rimane il fatto che l’economia sociale dei Ventisette (Gran ché l’impegno civico e il capitale sociale. Bretagna esclusa) possa contare su 2,8 milioni di imprese e organiz- Su questa linea di pensiero, prima il Consiglio dell’Unione europea zazioni, su più di 232 milioni di soci di cooperative, mutue ed enti nel 2015, poi il Comitato economico e sociale europeo, hanno rimar- analoghi. cato di avere dati aggiornati e coerenti sul settore per poter misurare Una rete capillare di realtà a servizio dei beni comuni e del welfare, l’impatto sociale. Del resto, non soltanto è stato riconosciuto l’apporto che dispone di oltre 13,6 milioni di posti di lavoro retribuiti. Inoltre cruciale dell’attività volontariato all’interno del Terzo settore, ma an- dal dossier messo a punto dal team di Jahier, emerge che a servizio che il contributo fornito dai volontari alla coesione sociale ed econo- della solidarietà nella Ue ci sia il 6,3 per cento della popolazione. Un mica nelle comunità europee. primato a termine però per il Vecchio continente, considerato che il Un altro studio del 2018, “The Size and Composition of the Europe- non profit è simile a un giardino fiorito che, silenziosamente e instan- an Third Sector. Concepts, Impacts, Challenges and Opportunities” a cabilmente, continua a crescere in città e paesi dell’Europa unita. cura di Bernard Enjolras, Lester M. Salamon, Karl Henrik Sivesind, Annette Zimmer, evidenzia come il Terzo settore sia un’enorme forza Volontariato antidoto al divario ricchi-poveri economica pari a quasi il 13% della forza lavoro europea con oltre 29 Sempre guardando al futuro, c’è da sottolineare che la galassia delle milioni di addetti - di cui il 55% composto da volontari - che occupa realtà non profit avranno sempre più ruolo decisivo nella società civi- il terzo posto nella classifica delle industrie solo dopo l’industria ma- le considerato che, come sostiene l’economista americano Joseph Sti- nifatturiera e il commercio. glitz (premio Nobel 2001), l’aumento del divario tra ricchi e poveri è Il non profit mobilita quindi quasi 16 milioni di volontari di cui cir- incessante e inevitabile, poiché conseguenza di scelte politiche il cui ca 7 milioni svolgono la propria attività nelle organizzazioni, mentre scopo era proprio la sperequazione. «Il mondo è sempre più diseguale circa 9 milioni lo fanno a beneficio di altre persone, della comunità ed è ormai evidente che non solo esistono elevati livelli di disugua- o dell’ambiente per proprio conto. Questa capacità di mobilitare un glianza nella maggior parte dei paesi, ma che queste disparità sono in vero esercito di cittadini è un altro valore che mostra la forza del Ter- aumento. Oggi, esse sono molto più pronunciate di quanto non lo fos- zo settore. sero trenta o quaranta anni fa. È anche chiaro che non esistono eguali Scandagliando la fotografia scattata da questo rapporto risulta che le opportunità per tutti: le prospettive di vita dei figli di genitori ricchi e organizzazioni non profit in Europa svolgono una moltitudine di fun- istruiti sono molto migliori di quelle di chi ha genitori poveri e meno zioni sociali. Prima di tutto, sono fornitori di servizi quali assistenza istruiti», ha detto Stiglitz, nel novembre 2017 a Bologna, nel corso sanitaria, istruzione, protezione ambientale, soccorsi in caso di cala- della Conferenza internazionale sulle diseguaglianze promossa dalla 14 15
dicembre 2018 L’analisi mità e promozione dello sviluppo economico. Oltre a questo, sono settore: cioè non essere governate dallo Stato e non prevedere la re- difensori politici, in quanto promotori di un senso di comunità; sono distribuzione dei profitti. Lo stesso vale anche per il volontariato che testimoni dell’iniziativa individuale per il bene comune e veicolo di non deve andare a beneficio dei propri familiari. Inoltre sono dati espressione di una miriade di interessi e valori (religioso, etnico, so- incompleti perché solo diciotto Paesi europei sono coperti dalle sta- ciale, culturale, razziale, professionale o di genere). tistiche nazionali. Per gli altri sono state utilizzate medie calcolate Per avere un’idea delle attività svolte dal Terzo settore la ricerca le ha separatamente per l’Europa occidentale e orientale. Infatti nonostante suddivise in tre funzioni: di servizio, espressive e altre funzioni. La a livello internazionale siano state sviluppate procedure statistiche funzione di servizio comprende attività nei settori dell’istruzione, dei ufficiali per generare dati comparativi misurabili, le agenzie statisti- servizi sociali, dell’assistenza sanitaria e dell’edilizia abitativa e del- che europee sono state lente nell’adottare queste procedure. lo sviluppo della comunità. Per esempio l’azione volontaria diretta, che per definizione comporta l’aiuto ad altre famiglie, è considerata I numeri del volontariato un’attività di servizio. La funzione espressiva invece comprende at- Gli ultimi numeri che scattano un’istantanea convincente della ge- tività culturali e ricreative, organizzazioni associative, compresi sin- nerosità attraverso le linee geografiche dell’Europa provengono dalla dacati, organizzazioni imprenditoriali e professionali, organizzazioni pubblicazione “Living conditions in Europe” del 20181. I dati mostra- ambientaliste e congregazioni religiose. Infine, nelle altre funzioni no che circa un quinto della popolazione dell’UE 28, dai 16 anni in sono comprese attività di beneficenza, organizzazioni internazionali, su, ha partecipato ad attività di volontariato formale (il 18%), mentre nonché attività non classificate altrove. Dati i limiti dei dati esistenti, il 20,7% in attività di volontariato informale. L’indagine svela che gli non è possibile una misurazione del volume delle tre attività. Il rap- europei che svolgono attività di volontariato formale tendono ad esse- porto stima che la stragrande maggioranza, pari al 72%, sia dedicata re uomini di età compresa tra 65 e 74 anni, con un medio- alto livello alle funzioni di servizio, mentre il 24% riguardi l’attività espressiva. di istruzione e di reddito alto che vivono nelle aree rurali. Mentre per il volontariato informale è maggiore la percentuale di donne che Le entrate vivono in città. Sempre secondo lo studio del 2018, riguardo ai finanziamenti, al con- Sempre secondo le statistiche di Eurostat raggruppate per Stato, i re- trario di quanto molti osservatori tendono a credere, le donazioni pri- sidenti del Lussemburgo risultano i primi nella speciale classifica di vate rappresentano una quota relativamente piccola delle entrate del chi opera per la solidarietà attraverso gruppi o organizzazioni. Hanno settore, pari al 9% circa di quelle complessive. Al contrario, i redditi superato gli altri 27 Stati europei con un tasso pari al 34,8% della da contributi per beni e servizi, quote associative e redditi da investi- popolazione. Al secondo posto con poco più di un quarto troviamo menti, rappresentano in media il 54%, mentre il sostegno da parte dei Germania, Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia, Svizzera e Norve- Governi che comprende sovvenzioni, contratti e rimborsi per servizi gia. Fanalino di coda i nove Stati in cui partecipa meno di 1 adulto su resi, costituiscono il 37% delle entrate. Mentre per quanto concer- 10, principalmente situati nell’Europa orientale e meridionale, con la ne l’aspetto giuridico è suddiviso in quattro tipologie: organizzazioni quota più bassa registrata in Romania (3,2%) seguita da Bulgaria, Ci- non profit, cooperative e mutue, imprese sociali e tutte le attività di pro, Lettonia, Malta, Portogallo, Serbia, Slovacchia e Ungheria. Men- volontariato diretto. tre per quanto riguarda i volontari che dedicano del tempo a beneficio Questa suddivisione comporta alcune complicazione nel panorama di altri per proprio conto, a guidare la graduatoria dei migliori ci sono europeo perché alcuni dati non sono affidabili oppure non sono di- i Paesi Bassi (58,0%), seguiti da Norvegia (52,7%), Finlandia (52,2%), sponibili. Inoltre, solo alcune cooperative, associazioni mutualistiche 1 Sono dati aggregati di Eurostat (EU-SILC) sul reddito e sulle condizioni di vita della e imprese sociali soddisfano le caratteristiche per rientrare nel Terzo popolazione dai 16 anni in poi relativi al 2015, l’anno più recente disponibile. 16 17
dicembre 2018 E Numero EUROP di studenti URBAN per 1.000 Polonia (50,6%) e Svezia (49,9%) Nel 2015, il 22,4% degli adulti abitanti completano la top five. Ultimi in dell’UE-28 afferma di non avere IE classifica, invece, con una parte- sufficiente tempo libero per par- HE SU CIT TÀ, PAESI E PERIFER 228 cipazione inferiore al 10% Un- tecipare alle attività di volonta- STATISTIC Tasso Oxford (UK) di pendolari gheria, Bulgaria, Romania, Cipro riato formale, mentre il 21,3% che utilizzano e Malta. Quindi, in tutta l’Unione non lo ha per quelle informali. La mezzi pubblici UNIVERSITÀ europea, il volontariato informale percentuale è più alta tra coloro è leggermente superiore (20,7%) che hanno un livello di istruzio- 22% Porto a quello formale (18%), anche se, ne inferiore e di reddito inferiore. (PT) in alcuni Stati, la partecipazione Tasso di natalità ad attività informali è maggiore per 1.000 del 20% rispetto a quelle formali. GRANDANGOLO abitanti 4.4 Ciò accade in Polonia, Paesi Bas- Tasso si, Finlandia, Svezia e Lettonia e CIRIEC-International di bambini Sviluppi recenti Bucarest età 0-4 Tasso Islanda. Al contrario, in Germa- (RO) di persone Tasso di occupazione dell’economia sociale over 75 6.1 % nia il volontariato formale è del anni per abitanti nell’Unione europea 20-64 anni 8.3% 17,1 % in più rispetto a quella Comitato economico e Amsterdam informale. Le statistiche indicano che le sociale europeo, 2016 (NL) Budapest (HU) 78% Tallin Vai al link>> (EE) persone che hanno livelli più alti di istruzione sono più propense Bernard Enjolras, Lester a fare volontariato. Nel 2015 più M. Salamon, Karl Henrik Numero di un quarto (26,2%) della popo- Sivesind, Annette Zimmer posti letto The Third Sector as a per turisti lazione UE-28 ha partecipato a per 1.000 Renewable Resource for attività di volontariato formale. abitanti Numero Europe 97 medio di Lo stesso vale per i volontari in- Vai al link>> visite ai musei formali che nel 27,3% presenta- per abitante Salisburgo 6.6 no livelli più alti di istruzione. Eurostat (AT) Proporzione In controtendenza la Svizzera Living conditions in Europe HOTEL di aree verdi urbane, KØbenhavn strutture dove le persone con un livello 2018 (DK) sportive e medio scolastico hanno un tasso Vai al link>> ricreative di partecipazione leggermente 97 Stoccolma Numero Tasso medio superiore (49,7%) per le attività di pendolari (SE) di persone che utilizzano di volontariato informale rispetto la bicicletta per famiglia alle persone con elevati standard formativi (48,4%). 11% 1.9 Helsinki Monaco (FI) (DE) 18 FONTE: EUROSTAT DATI 2015
La storia in pillole Dai trattati di Roma al Nobel La marcia dell’integrazione tra vittoria e sconfitte di Paolo Marelli L ungo e (a volte) accidentato: così è stato il percorso intrapreso dal progetto europeo dal 1950 in avanti. Ma grazie a una capa- cità di adattamento e di resistenza, la costruzione comunitaria è riuscita a superare ostacoli, a volte considerati insormontabili. Con buona volontà, costanza e impegno sono stati ottenuti risultati politici ed economici di rilievo. Il processo di integrazione che si è sviluppato è stato graduale e progressivo: dopo sessant’anni, oggi l’Unione euro- pea è una comunità di 27 Stati membri. Quello che segue è uno sguardo d’insieme sintetico che faciliterà l’ampiezza di quanto realizzato. Tuttavia una premessa è d’obbligo nei riguardi del lettore: senza nutrire in questa sede - sia per eviden- ti ragioni di spazio, sia per Uno sguardo d’insieme conoscenze e competenza sulle tappe della costruzione culturali e politiche - la dell’Unione. Una comunità oggi minacciata dai nazionalismi. pretesa di ripercorrere l’in- E gli Stati chiedono meno rigore tera storia della genesi e e più crescita economica dell’integrazione europea, 21
dicembre 2018 La storia in pillole ciò che ci proponiamo di fare, è invece di fornire alcune considera- fatto che oggi, tali risultati sono «pesantemente minacciati dai venti zioni sull’Ue di oggi e sulle sfide che l’attendono nel futuro prossimo. dell’euroscetticismo che sputano nel nostro continente». Crisi economica ed euroscetticismo La strategia di Lisbona e il Nobel per la pace Bino Olivi, ex portavoce della Commissione europea, e Roberto Santa- Per Bini e Santaniello, con la scomposizione e la ricomposizione del niello, funzionario della stessa Commissione, nel loro volume a quat- panorama politico degli Stati membri, si assiste a un indebolirsi del tro mani sulla “Storia dell’integrazione europea” (Il Mulino 2015), tradizionale asse franco-tedesco. Con i cambiamenti di leadership, evidenziano che «la risorgenza dei nazionalismi, talvolta in forme pe- specialmente in Italia e in Francia, si è spostato «l’accento dagli impe- ricolose e desuete, sembra giocare a favore delle resistenze all’integra- gno del rigore alle esigenze della crescita». Insieme alla competitività zione stessa. Una generale e progressiva indifferenza sembra sostitui- e all’occupazione, la crescita era stata al centro dell’agenda politica re l’ardore delle prime manifestazioni europeiste, mentre un egoismo fin dagli anni Novanta, con risposte e risultati finora parziali. Come generalizzato appare prevalente sulle forme di solidarietà. Segno che dire: un vecchio ma attualissimo problema dell’Ue. la ricchezza prodotta dalle nuove tecnologie nel mondo industrializ- Dopo il sostanziale fallimento della strategia di Lisbona, l’Ue rispon- zato e le certezze, date per scontate, di pace duratura hanno prodot- deva con il varo, nel 2010, di una nuova strategia denominata “Eu- to un’insensibilità sociale tanto generalizzata da diventare motivo di ropa 2020” per la crescita “intelligente, durevole e inclusiva”. «Le preoccupazione». diagnosi sui mali dell’economia reale europea erano aggiornate, ma «Si potrà obiettare – continuano Bini e Santaniello - che le classi poli- restano incentrate sulla bassa produttività, frutto di debolezze dei si- tiche europee di oggi sono certamente inferiori a quelle che le hanno stemi educativi e formativi, dalla scarsa innovazione e dunque dalla precedute, più o meno in tutti i paesi dell’Unione. mancanza di politiche di ricerca tecnologica all’altezza di una moder- Un dato di fatto accertato, che però non ha influito in modo inequi- na economia», osservano ancora i due studiosi. vocabile sulle alterne vicende dell’integrazione».Tuttavia «la crisi La strategia “Europa 2020”, concepita come partenariato tra Stati apertasi con fragorosa rapidità nell’ultimo decennio, che ha investito membri ed Unione europea, si articola su sette iniziative tematiche pesantemente le economie più deboli, ha offerto altresì ai Paesi più (dalla strategia numerica alla politica industriale, dalla lotta alla po- virtuosi, trinceratesi nelle politiche del rigore, la possibile di resistere vertà all’innovazione) che avrebbe dovuto beneficiare delle risorse nell’Europa integrata». Così come «nel complesso, le istituzioni di del bilancio comunitario. Ma «come per la strategia di Lisbona, la Bruxelles hanno più o meno retto alle ondate successive degli attac- concreta applicazione della nuova strategia, ben consegnata come chi al benessere acquisito e alla solidità dell’impresa di unificazione». opera di moral suasion, si sarebbe presto scontrata con la logica del Inoltre sotto la pressione dei mercati, «la crisi finanziaria ed econo- rigore finanziario». mica ha influenzato la vita politica nei paesi membri dell’Unione eu- A ciò si aggiunga il fatto che «l’insieme dei vecchi e nuovi problemi ropea. Parecchi governi (tredici in totale) si sono avvicendati diret- dell’Europa non si limitavano solo alle questioni economiche». L’Ue tamente o indirettamente a causa della crisi. Le elezioni politiche in ha dovuto anche fare i conti con le sfide, spinte anche dal vento delle Francia, Spagna e Italia hanno portato al governo nuovi leader». proteste popolari e dalla fiamma dei social network, che riguardavano Non poteva sorprendere che, di fronte a crisi economica senza prece- le rivolte delle Primavere arabe (Tunisia, Marocco, Algeria, Giordania, denti dal dopoguerra a oggi, «il sostegno dell’opinione pubblica alla Yemen, Barhein, Arabia Saudita, Egitto) il caos della Libia e la guerra costruzione comunitaria conoscesse una netta flessione». Non a caso in Siria, nonché la crisi Ucraina-Russia. Per Bini e Santaniello, sullo l’asprezza della situazione sta lasciando ferite profonde e rischia di scacchiere internazionale l’Unione ha mostrato tutta la sua debolezza mettere in discussione i risultati raggiungi dall’integrazione. Con il in politica estera. Al punto che, quasi a voler spronare l’Europa a fare 22 23
dicembre 2018 La storia in pillole di più, giungeva l’attribuzione (inaspettata) del premio Nobel per la sovranazionale che ha il compito di far rispettare regole co- pace nel 2012. muni fissate per la produzione e il commercio. Nonostante questo scenario poco incoraggiante in cui naviga attual- 1957 - Il 25 marzo, sono firmati a Roma i trattati istitutivi della mente l’Ue, la convinzione di fondo, per Olivi e Santaniello, è che Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea «solo un’Europa integrata possa tracciare la strada da percorrere non dell’energia atomica (Euratom). I cosiddetti Trattati di Roma solo all’Unione ma anche a un Paese dai grandi problemi strutturali entrano in vigore il primo gennaio dell’anno successivo. Le come l’Italia». Commissioni della Cee e dell’Euratom si insediano a Bruxel- les. 1962 – Il 30 luglio la Cee introduce la PAC, politica agricola LE TAPPE Correva l’anno comune, che permette agli Stati membri un controllo comune della produzione alimentare. 1968 –Il 1 luglio nasce l’unione doganale, con l’abolizione to- 1941 - Federale, unita, libera e pacifica. È la visione che Altie- tale dei dazi tra i sei Paesi membri e l’istituzione di una tariffa ro Spinelli ha dell’Europa nel 1941 quando scrive, con Erne- comune verso l’esterno. sto Rossi, “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un mani- 1972 – Nasce il “serpente monetario” per rafforzare il coor- festo”. L’intellettuale italiano nel pieno della Seconda Guerra dinamento tra le politiche di gestione dei cambi nei Paesi mondiale, confinato dal regime fascista a Ventotene, piccola europei e garantire stabilità fissando margini di fluttuazione. isola dell’arcipelago pontino, scrive quello che passerà alla L’elevata inflazione e l’instabilità inducono a una maggiore storia come il Manifesto di Ventotene, testo riconosciuto alla fissità dei cambi e a una cooperazione economico-monetaria. base del processo di unificazione dell’Europa in senso fede- Il serpente monetario, sette anni dopo attraverso un accordo ralista. di cambio, diventa il Sistema monetario europeo (Sme), il cui 1949 – Il 5 maggio nasce il Consiglio d’Europa, organismo obiettivo sarà quello di creare in Europa una “zona di stabilità per la difesa dei diritti umani fondato da Belgio, Danimarca, monetaria”. Francia, Irlanda Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, 1973 – Il 1° gennaio Danimarca, Irlanda e Regno Unito entra- Regno Unito e Svezia, con sede a Strasburgo. Il primo tentati- no a far parte della Cee che passa da sei a nove Paesi membri. vo dei Paesi europei di creare un organismo continentale nel 1975 – Il Consiglio europeo, svoltosi a dicembre a Roma e dopo guerra per scongiurare un ulteriore conflitto. presieduto da Aldo Moro, dà il via al passaporto unico e al 1950 – Il 9 maggio l’allora ministro degli Esteri francese Ro- suffragio universale del Parlamento europeo. Le prime elezio- bert Schuman propone la creazione di una Comunità europea ni si terranno nel 1979. del carbone e dell’acciaio (CECA) che, nelle intenzioni del 1981 – Il 1° gennaio la Grecia entra a far parte della Cee. suo ideatore, renderebbe impensabile una guerra tra le na- zioni europee. In omaggio alla dichiarazione Schuman il 9 1983 – Il 25 luglio il Consiglio Ue getta la basi per la nascita maggio di ogni anno si celebra la Festa dell’Europa. del primo programma quadro comunitario di Ricerca e Svi- luppo (per il periodo 1984-87). 1951 - Il 18 aprile l’ambizione di Schuman diviene realtà: sei Paesi europei - Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi 1984 - Il Parlamento europeo approva a larga maggioranza il Bassi, Belgio e Lussemburgo - sottoscrivono il Trattato isti- progetto di Trattato che istituisce l’Unione europea, progetto tutivo della Ceca con l’obiettivo di introdurre la libera circo- sostenuto da Altiero Spinelli, allora deputato europeo. lazione di carbone e acciaio e garantire il libero accesso alle 1985 - Francia, Germania e i Paesi del Benelux firmano l’ac- fonti di produzione. In Lussemburgo è istituita l’Alta Autorità cordo di Schengen. Nel dicembre dello stesso anno, il Consi- 24 25
dicembre 2018 Bonino La storia in pillole glio europeo decide di modificare i Trattati di Roma e di dare temi rilevanti per quanto riguarda la libertà, la sicurezza e la nuovo impulso al processo di integrazione europea elaboran- giustizia. do l’Atto unico europeo, firmato a L’Aia nel febbraio 1986. 2001 - Il 26 febbraio viene firmato il Trattato di Nizza, con- L’Atto realizza importanti riforme istituzionali e permette il cluso dai Capi di Stato e di governo al Consiglio europeo proseguimento del cammino verso il completamento del mer- convocato nella cittadina della Costa Azzurra. È il risultato cato unico. di undici mesi di negoziati condotti nel corso di una con- 1986 – Il 1° gennaio Portogallo e Spagna aderiscono alla Cee. ferenza intergovernativa aperta nel febbraio 2000. Il nuovo 1987 – Nasce il programma Erasmus, su iniziativa di un grup- trattato entra in vigore il 1 febbraio 2003, dopo la sua ratifica po di funzionari della Commissione europea, guidati dal friu- da parte dei quindici Stati membri dell’Unione europea e con lano Domenico Lenarduzzi. Grazie ad un tenace negoziato la riforma delle regole di votazione nell’Ue, e apre la strada la Commissione Delors ne ottiene il varo e già nell’autunno all’allargamento. di quell’anno sono tremila gli studenti che usufruiscono del 2002 - Il 1 gennaio arriva l’euro. Vengono coniate oltre 80 progetto. miliardi di monete distribuite in dodici Stati. Le banconote 1992 - Il 7 febbraio a Maastricht viene firmato il nuovo Trat- sono identiche in tutti i Paesi. Da un lato mostrano delle por- tato. Quella che fino ad allora era stata comunemente indica- te, dall’altro vengono raffigurati dei ponti, scelti come sim- ta come Cee (Comunità economica europea) diventa Unione bolo di unione e apertura tra gli stati. Per le monete, invece, europea (Ue). I trattati firmati nella città dei Paesi Bassi defi- una delle due facce è comune a tutti i Paesi aderenti, mentre niscono anche precise norme relative alla moneta unica, alla sull’altra faccia è impresso un emblema nazionale. Politica estera e di sicurezza e alla più stretta cooperazione in 2004 - Il 1° maggio dieci paesi entrano a far parte dell’Ue. materia di Giustizia e Affari interni. L’Unione europea uscita Sono Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, dai Trattati di Maastricht non è dunque soltanto la somma Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Entrano in Europa anche Ci- delle tre Comunità storiche (Cee, Ceca e Euratom), ma anche pro e Malta. Si tratta del più importante allargamento dell’Ue, un ampliamento delle competenze in diversi e importanti set- che coinvolge circa 100 milioni di persone. tori. 2007 - Il 1 gennaio l’UE dà il benvenuto a due suoi nuovi 1993 - Il 1° gennaio entra in vigore il mercato unico. La libera membri, sono altri due Paesi dell’Europa dell’est, la Bulgaria circolazione di beni, servizi, persone e capitali diventa realtà. e la Romania. Il numero dei Paesi aderenti all’Unione sale a 1995 - L’Europa cresce di nuovo. Il 1° gennaio entrano a far 27. La Slovenia aderisce all’Euro e i Paesi membri che adotta- parte dell’Ue altri tre stati: l’Austria, la Finlandia e la Svezia, no la moneta unica diventano 13. A maggio l’Unione compie portando l’Ue a 15. Il 26 marzo dello stesso anno entra in 50 anni. In un vertice viene adottata la Dichiarazione di Ber- vigore l’accordo di Schengen in sette Paesi: Belgio, Francia, lino per cercare di sbloccare l’impasse creatasi dalla mancata Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. approvazione della Costituzione Europea in alcuni dei Paesi Entro lo spazio definito dall’accordo si applicano regole e membri. procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richie- 2008 - Adottano l’euro Cipro e Malta. I Paesi membri che ste d’asilo e controlli alle frontiere. usano la moneta unica diventano 15. 1997 - Con il Trattato di Amsterdam, firmato nell’ottobre del 2009 - Il 1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona, ‘97 ed entrato in vigore due anni dopo, si prosegue la costru- firmato il 13 dicembre 2007. Il Trattato introduce due nuove zione comunitaria con passi in avanti sotto il profilo istitu- funzioni nell’architettura istituzionale dell’UE (il presiden- zionale, nelle relazioni tra Unione e cittadino, fino a toccare te del Consiglio europeo e l’alto rappresentante per gli affari 26 27
dicembre 2018 esteri e la politica di sicurezza), rafforza i poteri del Parla- mento europeo e attribuisce anche un ruolo più importante ai VIAGGIO NEL TEMPO parlamenti nazionali in seno all’UE, crea il diritto d’iniziativa dei cittadini che permette ai cittadini di partecipare più atti- Chiesa, Comunismo e crisi economiche vamente alla costruzione dell’Europa. La Slovacchia adotta l’euro portando a 16 i Paesi con la moneta unica. Capire il presente volgendosi al passato 2011 - Il Consiglio europeo decide di rafforzare l’integrazione e le regole, soprattutto in ambito fiscale. Vengono ampliati di Elisabetta Bianchetti poteri e fondi del Meccanismo europeo di stabilità e allo stes- P so tempo si impone una maggiore disciplina in ambito di bi- agine d’avanguardia, pagine di arretratezza. Capitoli a due ve- lancio pubblico. L’Estonia adotta l’euro. Gli Stati membri che locità. La storia del volontariato nell’Unione europea varia da usano l’euro diventano 17. nazione a nazione. Nel complesso, comunque, è un gioiello dai 2012 - Il 10 dicembre l’Unione Europea riceve a Oslo il Premio Nobel per la Pace 2012. Il premio riconosce il ruolo svolto tanti volti. Ci sono Stati membri che vantano tradizioni di lunga data dall’UE da oltre sessant’anni per promuovere la pace e la ri- nel non profit con attività ben sviluppate e innovative. Soprattutto conciliazione, la democrazia e i diritti umani. nel Nord del Continente. Mentre ci sono altri Paesi, come per esem- 2013 - Il 1 gennaio entra in vigore il trattato sulla stabilità, pio l’ex blocco comunista, nei quali la solidarietà è ancora una real- il coordinamento e la governance nell’Unione economica e tà che stenta a decollare. Del resto, il volontariato è intrecciato alla monetaria, noto come “fiscal pact”, che intende rafforzare la storia, alla politica e alla cultura di ciascuna nazione. In Francia è disciplina di bilancio nell’area dell’euro mediante la regola profondamente radicato: Oltralpe infatti già dal Medioevo esistevano del “pareggio di bilancio” e un meccanismo di correzione. Il organismi intermedi come gli enti benefici. Oppure la Svezia dove 1 luglio la Croazia aderisce all’Ue diventando il ventottesimo la cittadinanza attiva risale al 1600. La Chiesa ha giocato un ruolo Paese membro dell’Unione. chiave nelle comunità di molti Paesi europei: è stata un inesauribile 2014 - La Lettonia adotta l’euro. Gli Stati membri che usano motore solidale. Dietro le attività caritative dalla sanità alla scuola la moneta unica diventano 18. Tra il 22 e il 25 maggio si svol- per secoli ci sono state diocesi, parrocchie e ordini religiosi. Tanto in gono in tutta Europa le elezioni europee e 751 membri del Italia quanto in Spagna e Germania. Parlamento vengono eletti. L’affluenza totale alle urne è del In Europa, nella storia contemporanea, una svolta è avvenuta con la 43,09%. 2015 - La Lituania adotta l’euro. Gli Stati membri che usano la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Urss. Da allora nelle moneta unica diventano 19. città delle Repubbliche baltiche e in Polonia, Repubblica Ceca, Slo- 2016 - In un referendum popolare il Regno Unito vota a favore vacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Slovenia, tra dell’uscita dall’Unione europea, portando alle dimissioni del la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la cittadinanza primo ministro Cameron. La notifica per l’attivazione dell’ar- attiva, anzitutto sotto forma di mobilitazione popolare, ha mosso i ticolo 50 del Trattato di Lisbona sarà notificata al parlamento primi passi. Per esempio in Estonia, dopo aver riconquistato l’indi- britannico il 29 marzo 2017 dalla premier Theresa May. pendenza, il volontariato ha giocato un ruolo chiave per la cresci- 2017 - A Roma i leader di 27 stati membri festeggiano i 60 ta del Paese. Anche in paesi come l’Ungheria le organizzazioni non anni dell’Unione e firmano la dichiarazione di Roma, con cui profit sono diventate un importante veicolo di promozione politica: stabiliscono i quattro obiettivi principali per i prossimi dieci una delle principali associazioni benefiche si è trasformata nel Partito anni di vita dell’Ue. 28 29
dicembre 2018 Liberale. Nel 1989 il Parlamento soluzione di problemi sociali. Da di Budapest ha approvato la leg- ge sulla libertà di associazione. E Copenaghen a Londra: il Regno Unito ha varato un “contratto so- I padri fondatori la vita organizzativa ha preso il ciale” per incoraggiare le associa- Chi erano i leader politici volo. Il numero di enti è triplica- zioni a fornire servizi per conto to nell’arco di un quinquennio. dell’amministrazione pubblica, che gettarono il seme Ciò che invece non è cresciuto nell’Europa dell’est è il livello in particolare nei settori dell’i- struzione, della sanità e del so- dell’unificazione europea di partecipazione. È ancora trop- ciale. Anche per questo motivo il po basso. Un difetto forse frutto Terzo settore è ormai un pilastro dell’eredità del comunismo. In dei programmi di politica sociale particolare, sul fronte dell’assi- della Gran Bretagna. Oltremanica stenza sociale: nei Paesi dell’ex il non profit è considerato un ele- Cortina di ferro, la maggior par- mento chiave delle strategie per te delle persone ritiene che essa promuovere la partecipazione e spetti in toto allo Stato, mentre il aumentare la cittadinanza attiva, di Paolo Marelli Terzo settore non può essere di specialmente tra i giovani. Un alcun aiuto. La crisi economica, modello d’avanguardia. S dal 2008 in avanti, ha però impo- sto pesanti tagli al welfare. Risul- GRANDANGOLO ette leader visionari. Sette uomini di frontiera. Sette politici che tato? Sono scoppiate proteste e credevano in un sogno comune. Due italiani (Altiero Spinelli e rivolte. Manifestazioni di piazza La storia dell’Unione Alcide De Gasperi), due francesi (Jean Monnet e Robert Schu- subito cavalcate dai movimenti europea man), un tedesco (Konrad Adenauer), un lussemburghese (Joseph Vai al link>> Beck) e un belga (Paul Henri Spaak) sono passati alla storia come i pa- xenofobi e dall’ultra destra. Sempre a proposito di crisi del dri fondatori dell’Europa unita. Un gruppo di personalità a cui la sto- 1957-2017, il Sogno Europeo riografia ha riconosciuto un ruolo prominente nella genesi del proget- welfare occorre fare un passo Raccolta di documenti indietro. Negli ultimi vent’anni to dell’unificazione europea che ha portato all’attuale Unione. A dire filmati di Rai Teche le continue sforbiciate per con- Vai al link>> il vero però, il sito ufficiale dell’Ue cita un più vasto «gruppo eteroge- tenere il deficit pubblico hanno neo di persone mosse dagli stessi ideali: la pace, l’unità e la prosperi- visto in Italia un aumento del Fondazione Alcide tà in Europa», includendo, oltre ai “magnifici” sette già menzionati, numero di organizzazioni non De Gasperi anche Winston Churchill Unione Europea, Ritratto dei sette statisti, profit schierate a fianco degli enti (Regno Unito), Walter Hal- storia di un’amicizia fra cui Spinelli e De Gasperi, locali. Lo stesso è accaduto in lstein (Germania), Sicco Itaca, 2017 che nel dopoguerra in nome Danimarca dove, negli anni ‘80 il della pace, libertà e prosperità, Leendert Mansholt (Paesi volontariato è diventato un atto- lavorarono per l’unità Bassi) e Jan Willem Beyen re sociale di primo piano per la del Vecchio continente (Paesi Bassi). Sono stati 30 31
dicembre 2018 I padri fondatori loro i pionieri che hanno fatto compiere all’Europa i primi passi verso ALTIERO SPINELLI (1907-1986) l’unità. Statisti che, pur essendo di lingue, culture e tradizioni diver- Dal 1927 al 1943 fu imprigionato dal regime fascista a Ventotene. se fra loro, erano tutti dotati di una sorta di connaturata propensione Qui lesse numerosi teorici del federalismo e preparò, insieme ad al dialogo e all’incontro. Uomini che vivevano con sobrietà e rigore. altri prigionieri politici, il “Manifesto di Ventotene” del 1943, che Sapevano ascoltare. costituisce uno dei primi documenti in cui si sostiene una Costitu- Un’eredità pesante per le successive generazioni. Un patrimonio di zione europea. Intitolato “Per un’Europa libera e unita”, proponeva idee, valori e orizzonti che però è andato via via dissipandosi. Infat- la formazione di una federazione europea di Stati, il cui obbiettivo ti dall’età d’oro dei padri fondatori, numerosi leader politici si sono consisteva nel creare un legame tra gli Stati europei che impedisse succeduti nelle stanze dell’Unione e nei governi nazionali dei singoli una nuova guerra. Lavorò per l’unificazione europea come consi- Stati membri. E il risultato, purtroppo, non è incoraggiante: oggi la gliere di personalità quali De Gasperi, Spaak e Monnet. In qualità casa europea si sta incrinando. Tanto è stato detto e scritto in questi di membro della Commissione europea, ne guidò la politica interna anni sui vari inquilini che si sono alternati a Strasburgo e a Bruxel- dal 1970 al 1976. Fu una delle figure chiave dietro la proposta del les. Tuttavia, facendo un confronto con il passato, torna d’attualità la Parlamento europeo per un Trattato su un’Unione europea federale, domanda sollevata in un libro del 2012 dal sociologo tedesco Ulrick il cosiddetto “Piano Spinelli”, che fu di grande ispirazione per il Bech: perché in questa compagnia non ci sono figure politiche eu- consolidamento dei Trattati dell’Unione europea negli anni ‘80 e ropee carismatiche come De Gasperi, Adenauer, Churchill, Spinelli. ’90 (l’Atto Unico del 1986 e il Trattato di Maastricht del 1992). «Il problema oggi sono le élite, le classi dirigenti. Latitano statisti» sostiene Romano Prodi, che è stato presidente della Commissione «Dovremo in primo luogo impegnare sempre più e sempre più forte- europea dal 1999 al 2004. E rammenta: «Ricordo Helmut Kohl che mente il Parlamento tutto intero. È per questo che chiediamo la co- diceva: “Molti dei miei cittadini sono contro l’ euro, però io voglio stituzione di una nuova commissione parlamentare che, comunque l’ euro perché, caduto il muro di Berlino, dev’essere chiaro che non essa si chiami, si occupi solo di questo tema e che man mano presenti vogliamo un’ Europa germanica ma una Germania europea”. Questa è rapporti interinali al Parlamento per chiamarlo a decidere fra le varie leadership». Parole che non aveva dimenticato il sociologo Beck, lui opzioni che si presenteranno ed a formare attraverso larghi dibattiti che era membro del “Gruppo Spinelli”, il movimento politico per il di consensi più ampi possibili, fino a giungere al voto finale del pro- rilancio dell’integrazione dei Ventisette: «Ciò che, forse, oggi danneg- getto di riforma, nella piena consapevolezza da parte di tutti di ciò gia l’Europa è la mancanza di coraggio che porta a barattare un proget- che significa e implica». to di più ampio respiro con immediati tornaconti elettorali. Si prefe- Discorso di presentazione del “Piano Spinelli” risce la via del populismo e del localismo». Una strada stretta che lo Strasburgo, 8 luglio 1981 scorso novembre a Stoccolma (Svezia), durante una visita di Stato, ha fatto dire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Libertà, ROBERT SCHUMAN (1810-1956) democrazia, solidarietà e pace sono valori che trovano espressione Statista e avvocato, nacque in Lussemburgo. , in una regione di con- compiuta, autorevole, e quanto mai attuale nella nostra comune ap- fine tra Francia e Germania. Deportato nel 1940 in Germania, si unì partenenza all’Unione europea. Compito di ognuno di noi, cittadini alla Resistenza dopo essere evaso due anni dopo. Finita la guerra, europei, è mantenere viva la visione dei padri fondatori, passandola fu ministro degli Esteri francese tra il 1948 e il 1952. Insieme a Jean intatta e sempre più solida, in una simbolica staffetta, alle generazioni Monnet elaborò il Piano Schuman, reso pubblico nel famoso discor- future». Ma ecco chi erano i “magnifici” sette. so del 9 maggio 1950, data di nascita dell’Unione europea. Propose 32 33
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