Anche i volontari - CSV Lombardia

Pagina creata da Paola Giovannini
 
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Anche i volontari - CSV Lombardia
ISSN 2239-110X
                                                                   Rivista periodica
                                                                   Anno 9 numero 3 dicembre 2018

Anno 9 numero 3 dicembre 2018

                                Anche i volontari
                                          la fanno
                                Europa al voto                   Famiglia Prodi
                                Meno economia più sociale:       La moglie Flavia intervista
                                Terzo settore motore dell’Ue     il Presidente: grazie alla
                                Centro europeo volontariato:     solidarietà più coesione e
                                serve un hub per il non profit   fiducia nella “casa comune”
Anche i volontari - CSV Lombardia
Rivista a cura dei Centri servizi per il volontariato di:
Bologna, L’Aquila, Lazio, Lombardia Sud, Marche, Messina, Milano,
Padova, Palermo, Rovigo, e CSVnet Lombardia

                                                                         Centri di Servizio per il
                                                                         Volontariato del Lazio

      www.volabo.it                               www.csvaq.it       www.volontariato.lazio.it

       CSV
       LOMBARDIA SUD

   www.csvlombardia.it                         www.csv.marche.it      www.cesvmessina.org

      CSV
      MILANO
      ci     etropolitana
      centro di servizio per il volontariato

 www.csvlombardia.it/milano                       csvpadova.org          www.cesvop.org

     www.csvrovigo.it                          www.csvlombardia.it
Anche i volontari - CSV Lombardia
Sommario

                                                                                                                      L’editoriale
                                                                                                                      Volontariato senza confini. Quella forza
                                                                                                                      trasversale futura leadership europea                PAGINA 5

    Vdossier                                                                                                          L’analisi
    rivista periodica dei Centri di servizio per il volontariato di: Bologna, L’Aquila, Lazio,
    Marche, Messina, Lombardia Sud, Milano, Padova, Palermo, Rovigo, e CSVnet Lombardia                               C’è una nazione senza confini. Conta 83 milioni
    Dicembre 2018 - anno 9 - numero 3                                                                                 di cittadini Tutti impegnati nel non profit         PAGINA 13
    ISSN2239-1096
    Registrazione del Tribunale di Milano
    n. 550 del 01/10/2001
                                                                                                                      La storia in pillole
    Editore
    Associazione Ciessevi                                                                                             Dai trattati di Roma al Nobel. La marcia
    piazza Castello 3 - 20121 Milano                                                                                  dell’integrazione tra vittoria e sconfitte          PAGINA 21
    telefono 02.45475856 - fax 02.45475458
    email: vdossier@ciessevi.org
    sito internet: www.csvlombardia/milano
    Direttore responsabile                                                                                            Viaggio nel tempo
    Ivan Nissoli
                                                                                                                      Chiesa, Comunismo e crisi economiche
    Redazione:                                                                                                        Capire il presente volgendosi al passato            PAGINA 29
    Paola Atzei
    Elisabetta Bianchetti
    Silvia Cannonieri
    Monica Cerioni
    Anna Donegà
                                                                                                                      I padri fondatori
    Paolo Marelli                                                                                                     Chi erano i leader politici che gettarono
    Alessandro Seminati                                                                                               il seme dell’unificazione europea                   PAGINA 31
    Paola Springhetti

    Hanno collaborato:
    Pier Virgilio Dastoli                                                                                             Dimmi chi era
    Sara Fasoli
    Ksenija Fonovic‘                                                                                                  Dastoli: «Noi abbiamo costruito l’edificio.
    Flavia Franzoni                                                                                                   Voi difendetelo e innovatelo»                       PAGINA 41
    Nicolò Triacca

    Immagine di copertina:                                                                                 Dastoli
    Vadym Malyshevskyi©123RF.com                                                                                      Lo scenario
    elaborazione grafica di Elisabetta Bianchetti                                                                     La sfida ai nazional-populismi. Cooperazione
    Progetto editoriale
                                                                                                                      & sostenibilità antidoto agli errori di Bruxelles   PAGINA 45
    Paolo Marelli
    Progetto grafico
    Francesco Camagna, Simona Corvaia
                                                                                                                      Periscopio
    Stampa in carta certificata FSC (Forest Stewardship Council).                                                     Dall’eurocrazia all’eurowelfare. Più solidarietà
    Inchiostri derivati da fonti rinnovabili (oli vegetali).
    È consentita la riproduzione totale, o parziale, dei soli articoli purché sia citata la fonte.
                                                                                                                      oltre l’economia. Ecco la ricetta salva Unione      PAGINA 52
    Si ringraziano inoltre gli autori e gli interlocutori per il prezioso contributo a titolo gratuito.

                                                                                                                      Prospettive
                                                                                                                      Scuola, lavoro e immigrazione. Più investimenti
                                                                                                          Hemerijck   nel sociale. La nuova rotta anti declino            PAGINA 57

2                                                                                                                                                                                     3
dicembre 2018

            Romano Prodi

                                                                                L’editoriale
            Il presidente e la via maestra. L’Europa punti
            sul volontariato per una “casa comune” più solida      PAGINA 63

    Prodi
            Santaniello
                                                                                Volontariato senza confini
            Istituzioni, queste sconosciute. Colpa della cattiva
            informazione su tv, giornali e social media
                                                                                Quella forza trasversale
                                                                   PAGINA 69
                                                                                futura leadership europea
            La posta in gioco
            Cev: serve un hub europeo per valutare
            e promuovere la forza del volontariato                 PAGINA 75

            Qui Bruxelles a voi Italia
            Conoscersi per connettersi.
            CSVnet il “suo” satellite nell’agorà d’Europa          PAGINA 81

            Focus 1
            Reti della società civile dai riflettori
            al sipario. Così l’Ue ci ha dimenticato                PAGINA 85

    Farru
            Focus 2
            Volontariato, la nostra missione è scoprire
            un’identità comune per un’Europa dei cittadini         PAGINA 88
                                                                                S      enza entrare nella contesa politica e senza esprimere giudizi
                                                                                       su posizioni, programmi e impegni che gli schieramenti in
                                                                                       campo assumeranno nei prossimi mesi, il voto per il rinnovo
                                                                                del Parlamento europeo a maggio, con la sua campagna elettorale,
                                                                                sono un’occasione anche per il volontariato di guardare in faccia l’U-
            Le pagelle del volontariato                            PAGINA 93    nione europea.

            Cara Europa ti scrivo...                               PAGINA 99    Volgere lo sguardo alla Ue non vuol dire però solo tracciare un bilan-
                                                                                cio di che cosa si è fatto, oppure non si è fatto, o ancora di che cosa si
                                                                                sarebbe potuto fare per la promozione e lo sviluppo della solidarietà.
            L’angolo tecnico                                       PAGINA 113   Così come non significa solamente affidare una lista di problemi da
                                                                                risolvere, di compiti da svolgere, di richieste da soddisfare alla futura
            Capitale europea                                                    assemblea di Strasburgo per una crescita del non profit.
            Padova, laboratorio d’idee. Ripensare
            il volontariato per ripensare le nostre città          PAGINA 122   Certamente c’è anche questo nelle pagine che seguono di questo nu-
                                                                                mero di Vdossier. C’è una sezione in cui le organizzazioni di volonta-
                                                                                riato danno il loro voto all’ottava legislatura europea ormai allo sprint

4                                                                                                                                                            5
dicembre 2018                                                                                                                L’editoriale

    finale, giudicando il lavoro svolto in alcuni segmenti della società         Sebbene questi elementi siano i mattoni del nostro stare insieme,
    civile nei quali le Odv operano. E c’è un’altra sezione in cui sono          resta per i governi l’urgenza di rafforzare e ripensare il welfare. Ma
    raccolte le lettere aperte che le associazioni non profit hanno scritto e    come? Secondo il sociologo Hemerijck c’è la necessità di sviluppare
    indirizzano ai prossimi parlamentari di Strasburgo affinché adottino         servizi per l’infanzia, promuovere il capitale umano e la formazione
    misure necessarie e sufficienti a sciogliere nodi o a migliorare ambiti      continua. E inoltre un pensionamento posticipato, politiche di conci-
    di impegno quotidiano del volontariato.                                      liazione tra famiglia e lavoro e flexsecurity (binomio tra flessibilità e
                                                                                 sicurezza) sull’occupazione. Oltretutto questi investimenti nel sociale
    Ma in questo numero della nostra rivista c’è anche di più. Oltre al          potrebbero essere favorevoli anche per far ripartire l’economia. Dal
    sostegno alla campagna per il voto e contro l’astensionismo, c’è il ten-     canto suo, l’economista Fitoussi invoca meno governo delle regole
    tativo, senza la pretesa di essere esaustivi, di provare a capire quale      e più governo delle scelte per l’Ue. Una linea che si sposa con la
    possa essere il futuro dell’Ue. Ci interroghiamo - facendoci condurre        proposta di un’Unione sociale europea. Caldeggiata dal belga Van-
    per mano da sociologi, economisti, politologi e studiosi - su come           denbroucke, quest’idea si sta affermando come possibile alternativa
    fronteggiare il domani di una comunità europea che oggi è minata             all’eurocrazia.
    dall’euroscetticismo, che vacilla sotto i colpi dei movimenti nazional
    populisti, che non riesce a gestire l’ondata migratoria, che è ossessio-     Solidarietà, partecipazione, sussidiarietà sono i cardini attorno a cui
    nata dalla stabilità monetaria e fiscale. Nodi che stanno soffocando         ruota la riflessione su volontariato ed Europa nel dialogo tra Flavia
    solidarietà, uguaglianza, inclusione e giustizia sociale. Ossia quei va-     Franzoni e suo marito Romano Prodi. Mentre il Centro europeo vo-
    lori che, insieme alla pace e alla democrazia, erano stati il sogno dei      lontariato recapita a Strasburgo le priorità attorno a cui i prossimi
    padri fondatori dell’Europa unita. A cominciare da Altiero Spinelli.         parlamentari dovrebbero lavorare per irrobustire il non profit: Real
    Di questo protagonista coraggioso, Pier Virgilio Dastoli ci offre un’i-      Value, Regulatory Framework, Recognition, Resources, Refugees.
    nedita testimonianza di chi fu il suo maestro e amico. C’è una lezione
    di Spinelli che poi è la sua eredità che non va dimenticata: l’Europa è      Tuttavia queste elezioni potrebbero essere un’occasione anche per il
    un processo, una trasformazione continua dove, tra passi in avanti e         volontariato di guardarsi allo specchio. Chiedendosi come mai il non
    battute d’arresto, l’umanità persegue una sua strategia di liberazione       profit non riesca a dotarsi né di un’influenza politica, né di una ri-
    e crescita.                                                                  spettabilità e respiro internazionali. Un universo frammentato, sia in
                                                                                 Italia sia in Europa, che riflette idee di volontariato differenti e non
    Tuttavia ciò che forse maggiormente irrita e infastidisce nello spetta-      riesce a darsi una rappresentanza che faccia sentire la voce del suo
    colo dell’attuale debolezza delle istituzioni europee è il contrasto con     peso e del suo valore. Operazioni che sono invece riuscite ad altre
    la forza reale dei cittadini e, fra loro, anche dei volontari. Nonostante    realtà economiche e sociali che grazie all’efficienza delle loro istitu-
    le carenze strutturali, la mancanza di fondi, l’aumento dei bisogni          zioni e alla coerenza delle loro politiche, hanno saputo farsi ascoltare,
    a cui rispondere, la cittadinanza attiva rimane un patrimonio della          nonostante un capitale umano e sociale di molto inferiore rispetto
    società civile, il Terzo settore un pilastro del sistema di welfare state,   a quello che il volontariato è in grado di mobilitare. Che il nostro
    il volontariato un’esperienza fondamentale per giovani e anziani, la         sguardo all’Unione europea sia un’occasione anche per guardare alle
    cooperazione una polizza per il mantenimento della pace, la prossi-          nostre realtà e alla nostra missione in una dimensione più obiettiva,
    mità della porta accanto una relazione insostituibile nelle città e nei      moderna e aperta al mondo.
    piccoli comuni.

6                                                                                                                                                             7
3.668.842

                                                                                                                                                                                                                                              DAI
      BELGIO                                                                                   3.626.742
                                                                                        2.405.891
   BULGARIA                                                                             2.357.782
                                                                                              3.577.437
   REP. CECA                                                                                  3.479.387

                                                                                                                                                                                                                                       0,5
                                                                                     1.838.894
  DANIMARCA                                                                          1.807.045
                                                                                                                                                                                                        26.968.084
  GERMANIA                                                                                                                                                                                             26.454.019

                                                                                                                                                                                                                                                        MIL
                                                                           423.890
    ESTONIA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   508,5 MIL
                                                                           434.673
                                                                                1.521.488
    IRLANDA                                                                     1.549.872
                                                                                             3.455.970
      GRECIA                                                                                 3.555.057
                                                                                                                                                      15.494.923
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    28 STATI MEMBRI

     SPAGNA                                                                                                                                          15.313.549
                                                                                                                                                                                            20.660.869
    FRANCIA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         POPOLAZIONE UE 28

                                                                                                                                                                                                                                              DI MALTA AI
                                                                                                                                                                                              21.215.270
                                                                                1.405.248
    CROAZIA                                                                     1.403.871
                                                                                                                                                                         19.511.106
        ITALIA                                                                                                                                                            19.682.310
                                                                          283.458

                                                                                                                                                                                                                                       81,1
         CIPRO                                                             300.623
                                                                            633.048
    LETTONIA                                                                670.252

                                                                                                                                                                                                                                                                              48,8
                                                                             944.381

                                                                                                                                                                                                                                                        MIL
    LITUANIA                                                                  1.004.304

                                                                                                                                                                                                                                                                                   %
LUSSEMBURGO                                                               198.528
                                                                          190.843
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  19

                                                                                            3.303.302
   UNGHERIA                                                                                 3.360.851
                                                                          152.544
       MALTA                                                              144.508
                                                                                                         5.563.328
     OLANDA                                                                                              5.502.647
                                                                                          2.895.520
    AUSTRIA                                                                               2.879.465
    POLONIA                                                                                                                              13.196.330
                                                                                                                                         13.234.788

                                                                                                                                                                                                                                              DELLA GERMANIA
                                                                                            3.285.997
 PORTOGALLO                                                                                  3.493.417
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       51,1

                                                                                                              6.764.460
   ROMANIA                                                                                                    6.649.603
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          %

                                                                            714.206
   SLOVENIA                                                                 674.972
                                                                                  1.925.816
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     LINGUE UFFICIALI

  SLOVACCHIA                                                                      1.908.473
                                                                                 1.763.421
  FINLANDIA                                                                      1.720.336
                                                                                        3.131.199
       SVEZIA                                                                           3.021.239
                                                                                                                                                                                              20.880.169
REGNO UNITO
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  STATI CON MONETA EURO

                                                                                                                                                                                               21.021.369
                                                                          110.068
    ISLANDA                                                               107.489
                                                                                 1.743.500
   NORVEGIA                                                                      1.656.145
                                                                                       2.800.864
    SVIZZERA                                                                           2.746.256

                                                                                                                                        PORTOGALLO
                                                                            740.447
  MACEDONIA                                                                 718.639
                                                                                     2.380.780
      SERBIA                                                                         2.396.021
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        ISLANDA

                                                                                                                                                                                                                                                                                     IRLANDA

                                                                                                                          SPAGNA

     UOMINI
                                                                                                                                                                                                                                                                           UNITO
                                                                                                                                                                                                                                                                           REGNO

     DONNE
                                                                                                                                                                                                       FRANCIA
                                                                                                                                                                                                                                                            BELGIO
                                                                                                                                                                                                                                                                         PAESI
                                                                                                                                                                                                                                                                         BASSI
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      I NUMERI DELL’UE

                                                                                                                                                                                                                                              LUSSEMBURGO

                                                                                                                                                                                                       SVIZZERA

                      Valori numerici uomini e donne dai 16 anni in poi
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  NORVEGIA

                                                                                                                                                                                                                                                                GERMANIA

                                                                                                                                                                                                          LIECHTENSTEIN

                                                                                                                                                         ITALIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     SVEZIA

                                                                                                                                                                                                                                            CECA

                                                                                                                                                                                            SLOVENIA

                                                                             MALTA
                                                                                                                                                                                                                          AUSTRIA
                                                                                                                                                                                                                                         REPUBBLICA

                                                                                                                                                                                       CROAZIA

                                                                                                                                                                         BOSNIA
                                                                                                                                                                                                                                                                         POLONIA

                                                                                                                                                                                                            UNGHERIA
                                                                                                                                                                                                                                       SLOVACCHIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Paesi Efta

                                                                                                                                                            MONTENEGRO

                                                                                                                              ALBANIA
                                                                                                                                                                            SERBIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 LITUANIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         FINLANDIA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        ESTONIA

                                                                                                                                             MACEDONIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                            LETTONIA

                                                                                                                     GRECIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Paesi membri UE

                                                                                                                                                                                                   ROMANIA
                                                                                                                                                                                                                                                                                   BIELORUSSIA

                                                                                                                                                                   BULGARIA

        FONTE: EUROSTAT DATI 2015
                                                                                                                                                                                                                                    MOLDOVA
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          RUSSIA

                                                                                                                                                                                                                                                               UCRAINA

                                                                                                         CIPRO
IL VOLONTARIATO IN EUROPA
                                                              TASSI DI PARTECIPAZIONE AL VOLONTARIATO
                                                            Valori percentuali su popolazione dai 16 anni in poi                VOLONTARIATO FORMALE          VOLONTARIATO INFORMALE

                                                                  19,3          20,4       5,2           12,2          38,7            28,6            16,4               29

                                                                22,2         20,8        6,3          16,6           41,8            11,4          25,5                 37,6

                                                              UE 281       BELGIO      BULGARIA    REPUBBLICA    DANIMARCA       GERMANIA        ESTONIA           IRLANDA2
                                                                                                      CECA

                                                                   11,7        10,7         23          9,7            12              7,2             7,3                16,3

     83     MILIONI                                             14,4         10,6        23,3         17,2          11,2             2,6           28,3                 16,3

                                                              GRECIA       SPAGNA      FRANCIA      CROAZIA         ITALIA         CIPRO        LETTONIA           LITUANIA

                                                                   36,7         6,9         8,8         36,7           28,3            13,8            9                  3,2

             PARI A   5,5   MILIONI
                                      DI LAVORATORI             30,3          7,8         0,9         30,3           28,3           50,6            20,5                3,2

                                                            LUSSEMBURGO   UNGHERIA      MALTA      PAESI BASSI     AUSTRIA        POLONIA2     PORTOGALLO         ROMANIA

   16,5% DELLA POPOLAZIONE                                        30,4
                                                               54,6
                                                                               8,3
                                                                             18,8
                                                                                            34,1
                                                                                         74,2
                                                                                                         35,5
                                                                                                      70,4
                                                                                                                       23,3
                                                                                                                     19,2

                                                             SLOVENIA     SLOVACCHIA   FINLANDIA     SVEZIA      REGNO UNITO2

                                                                  32,8         48          36,5          11,2          5,2
                                                               64,8          74,5        48,2          21,9          12,4
                                                                                                                                                Nota:
                                                                                                                                                (1) Stime
                                                             ISLANDA      NORVEGIA     SVIZZERA    MACEDONIA       SERBIA                       (2) Bassa affidabilità

FORMALE
UOMO, 65-74 ANNI
LAUREATO, BENESTANTE                                          SETTORI DI ATTIVITÀ
VIVE NELLE AREE RURALI
                                                             BENEFICENZA, AIUTI UMANITARI                                                     44%
INFORMALE
DONNA, 25-64 ANNI             VOLONTARIATO   VOLONTARIATO
LAUREATA, BENESTANTE
                                FORMALE       INFORMALE     ISTRUZIONE, FORMAZIONE, SPORT                                                  40%
VIVE IN CITTÀ                      DONNE        UOMINI

                                                                               CULTURA, ARTE            15%                     FONTE: EUROSTAT DATI 2015
L’analisi
C’è una nazione senza confini
Conta 83 milioni di cittadini
Tutti impegnati nel non profit

di Elisabetta Bianchetti

È       come una nazione senza confini. È quella del non profit. Che
        cresce, anno dopo anno, dentro l’Unione europea. Trasversal-
        mente: da Nord a Sud, da Est a Ovest. Da Berlino ad Atene, da
Lisbona a Tallinn. Un Paese senza dogane la cui popolazione ha ormai
toccato quota 82,8 milioni di persone, tutte in missione per conto del-
la solidarietà. Tanti sono infatti i volontari - su un totale di 500 milio-
ni di abitanti - impegnati nei 28 Stati membri della Ue (Regno Unito
compreso), che dedicano gratuitamente il loro tempo libero al pros-
simo, un impegno pari a 5,5 milioni di lavoratori impiegati in media
quaranta ore la settimana. Il dato è contenuto in uno studio del Co-
mitato economico e sociale europeo “Recent evolutions of the Social
                                             Economy in the European
Il Terzo settore è in crescita               Union” del 2016. Un report
nell’Ue. Ormai dà lavoro                     in cui è compresa anche
a 13,6 milioni di persone.
                                             la galassia del volontaria-
Gli enti sono 2,8 milioni.
                                             to made in Gran Bretagna,
La metà delle loro entrate
                                             poiché allora a Londra la
è frutto della propria attività
                                                                              13
dicembre 2018                                                                                                                       L’analisi

     Brexit era solo una promessa elettorale. Sotto il comun denominatore           Fondazione di ricerca dell’Istituto Cattaneo. E sempre l’economista
     di un’analisi dell’economia sociale nel Vecchio continente, la ricerca         americano, insieme ai colleghi Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi, ha
     condotta da un’équipe di studiosi guidata dal torinese Luca Jahier,            messo a punto nel 2009 un rapporto su Pil, benessere e politiche.
     fotografa nelle sue 130 pagine una galleria di numeri che permettono           I tre studiosi, nella loro misurazione delle prestazioni economiche
     di cogliere l’importanza e il peso che il non profit ha e avrà nel futuro      e del progresso sociale, hanno sottolineato la necessità di «spostare
     dell’Unione europea che, dal 23 al 26 maggio di quest’anno, rinno-             l’accento dalla misurazione della produzione economica alla misura-
     verà il Parlamento di Strasburgo, il suo motore legislativo.                   zione dell’essere».
     Sebbene il non profit in Europa non abbia una carta d’identità valida          Hanno inoltre evidenziato l’importanza che rivestono le istituzioni
     per definizione, univocità e precisione; sebbene le attività non a fini        del Terzo settore nel fornire servizi collettivi e individuali come la
     di lucro abbiano fenomenologie e fisionomie diverse nei singoli Stati          sicurezza, la salute, l’istruzione, la cultura e le attività ricreative, non-
     membri, rimane il fatto che l’economia sociale dei Ventisette (Gran            ché l’impegno civico e il capitale sociale.
     Bretagna esclusa) possa contare su 2,8 milioni di imprese e organiz-           Su questa linea di pensiero, prima il Consiglio dell’Unione europea
     zazioni, su più di 232 milioni di soci di cooperative, mutue ed enti           nel 2015, poi il Comitato economico e sociale europeo, hanno rimar-
     analoghi.                                                                      cato di avere dati aggiornati e coerenti sul settore per poter misurare
     Una rete capillare di realtà a servizio dei beni comuni e del welfare,         l’impatto sociale. Del resto, non soltanto è stato riconosciuto l’apporto
     che dispone di oltre 13,6 milioni di posti di lavoro retribuiti. Inoltre       cruciale dell’attività volontariato all’interno del Terzo settore, ma an-
     dal dossier messo a punto dal team di Jahier, emerge che a servizio            che il contributo fornito dai volontari alla coesione sociale ed econo-
     della solidarietà nella Ue ci sia il 6,3 per cento della popolazione. Un       mica nelle comunità europee.
     primato a termine però per il Vecchio continente, considerato che il           Un altro studio del 2018, “The Size and Composition of the Europe-
     non profit è simile a un giardino fiorito che, silenziosamente e instan-       an Third Sector. Concepts, Impacts, Challenges and Opportunities” a
     cabilmente, continua a crescere in città e paesi dell’Europa unita.            cura di Bernard Enjolras, Lester M. Salamon, Karl Henrik Sivesind,
                                                                                    Annette Zimmer, evidenzia come il Terzo settore sia un’enorme forza
     Volontariato antidoto al divario ricchi-poveri                                 economica pari a quasi il 13% della forza lavoro europea con oltre 29
     Sempre guardando al futuro, c’è da sottolineare che la galassia delle          milioni di addetti - di cui il 55% composto da volontari - che occupa
     realtà non profit avranno sempre più ruolo decisivo nella società civi-        il terzo posto nella classifica delle industrie solo dopo l’industria ma-
     le considerato che, come sostiene l’economista americano Joseph Sti-           nifatturiera e il commercio.
     glitz (premio Nobel 2001), l’aumento del divario tra ricchi e poveri è         Il non profit mobilita quindi quasi 16 milioni di volontari di cui cir-
     incessante e inevitabile, poiché conseguenza di scelte politiche il cui        ca 7 milioni svolgono la propria attività nelle organizzazioni, mentre
     scopo era proprio la sperequazione. «Il mondo è sempre più diseguale           circa 9 milioni lo fanno a beneficio di altre persone, della comunità
     ed è ormai evidente che non solo esistono elevati livelli di disugua-          o dell’ambiente per proprio conto. Questa capacità di mobilitare un
     glianza nella maggior parte dei paesi, ma che queste disparità sono in         vero esercito di cittadini è un altro valore che mostra la forza del Ter-
     aumento. Oggi, esse sono molto più pronunciate di quanto non lo fos-           zo settore.
     sero trenta o quaranta anni fa. È anche chiaro che non esistono eguali         Scandagliando la fotografia scattata da questo rapporto risulta che le
     opportunità per tutti: le prospettive di vita dei figli di genitori ricchi e   organizzazioni non profit in Europa svolgono una moltitudine di fun-
     istruiti sono molto migliori di quelle di chi ha genitori poveri e meno        zioni sociali. Prima di tutto, sono fornitori di servizi quali assistenza
     istruiti», ha detto Stiglitz, nel novembre 2017 a Bologna, nel corso           sanitaria, istruzione, protezione ambientale, soccorsi in caso di cala-
     della Conferenza internazionale sulle diseguaglianze promossa dalla
14                                                                                                                                                                  15
dicembre 2018                                                                                                                                 L’analisi

     mità e promozione dello sviluppo economico. Oltre a questo, sono              settore: cioè non essere governate dallo Stato e non prevedere la re-
     difensori politici, in quanto promotori di un senso di comunità; sono         distribuzione dei profitti. Lo stesso vale anche per il volontariato che
     testimoni dell’iniziativa individuale per il bene comune e veicolo di         non deve andare a beneficio dei propri familiari. Inoltre sono dati
     espressione di una miriade di interessi e valori (religioso, etnico, so-      incompleti perché solo diciotto Paesi europei sono coperti dalle sta-
     ciale, culturale, razziale, professionale o di genere).                       tistiche nazionali. Per gli altri sono state utilizzate medie calcolate
     Per avere un’idea delle attività svolte dal Terzo settore la ricerca le ha    separatamente per l’Europa occidentale e orientale. Infatti nonostante
     suddivise in tre funzioni: di servizio, espressive e altre funzioni. La       a livello internazionale siano state sviluppate procedure statistiche
     funzione di servizio comprende attività nei settori dell’istruzione, dei      ufficiali per generare dati comparativi misurabili, le agenzie statisti-
     servizi sociali, dell’assistenza sanitaria e dell’edilizia abitativa e del-   che europee sono state lente nell’adottare queste procedure.
     lo sviluppo della comunità. Per esempio l’azione volontaria diretta,
     che per definizione comporta l’aiuto ad altre famiglie, è considerata         I numeri del volontariato
     un’attività di servizio. La funzione espressiva invece comprende at-          Gli ultimi numeri che scattano un’istantanea convincente della ge-
     tività culturali e ricreative, organizzazioni associative, compresi sin-      nerosità attraverso le linee geografiche dell’Europa provengono dalla
     dacati, organizzazioni imprenditoriali e professionali, organizzazioni        pubblicazione “Living conditions in Europe” del 20181. I dati mostra-
     ambientaliste e congregazioni religiose. Infine, nelle altre funzioni         no che circa un quinto della popolazione dell’UE 28, dai 16 anni in
     sono comprese attività di beneficenza, organizzazioni internazionali,         su, ha partecipato ad attività di volontariato formale (il 18%), mentre
     nonché attività non classificate altrove. Dati i limiti dei dati esistenti,   il 20,7% in attività di volontariato informale. L’indagine svela che gli
     non è possibile una misurazione del volume delle tre attività. Il rap-        europei che svolgono attività di volontariato formale tendono ad esse-
     porto stima che la stragrande maggioranza, pari al 72%, sia dedicata          re uomini di età compresa tra 65 e 74 anni, con un medio- alto livello
     alle funzioni di servizio, mentre il 24% riguardi l’attività espressiva.      di istruzione e di reddito alto che vivono nelle aree rurali. Mentre
                                                                                   per il volontariato informale è maggiore la percentuale di donne che
     Le entrate                                                                    vivono in città.
     Sempre secondo lo studio del 2018, riguardo ai finanziamenti, al con-         Sempre secondo le statistiche di Eurostat raggruppate per Stato, i re-
     trario di quanto molti osservatori tendono a credere, le donazioni pri-       sidenti del Lussemburgo risultano i primi nella speciale classifica di
     vate rappresentano una quota relativamente piccola delle entrate del          chi opera per la solidarietà attraverso gruppi o organizzazioni. Hanno
     settore, pari al 9% circa di quelle complessive. Al contrario, i redditi      superato gli altri 27 Stati europei con un tasso pari al 34,8% della
     da contributi per beni e servizi, quote associative e redditi da investi-     popolazione. Al secondo posto con poco più di un quarto troviamo
     menti, rappresentano in media il 54%, mentre il sostegno da parte dei         Germania, Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia, Svizzera e Norve-
     Governi che comprende sovvenzioni, contratti e rimborsi per servizi           gia. Fanalino di coda i nove Stati in cui partecipa meno di 1 adulto su
     resi, costituiscono il 37% delle entrate. Mentre per quanto concer-           10, principalmente situati nell’Europa orientale e meridionale, con la
     ne l’aspetto giuridico è suddiviso in quattro tipologie: organizzazioni       quota più bassa registrata in Romania (3,2%) seguita da Bulgaria, Ci-
     non profit, cooperative e mutue, imprese sociali e tutte le attività di       pro, Lettonia, Malta, Portogallo, Serbia, Slovacchia e Ungheria. Men-
     volontariato diretto.                                                         tre per quanto riguarda i volontari che dedicano del tempo a beneficio
     Questa suddivisione comporta alcune complicazione nel panorama                di altri per proprio conto, a guidare la graduatoria dei migliori ci sono
     europeo perché alcuni dati non sono affidabili oppure non sono di-            i Paesi Bassi (58,0%), seguiti da Norvegia (52,7%), Finlandia (52,2%),
     sponibili. Inoltre, solo alcune cooperative, associazioni mutualistiche       1
                                                                                     Sono dati aggregati di Eurostat (EU-SILC) sul reddito e sulle condizioni di vita della
     e imprese sociali soddisfano le caratteristiche per rientrare nel Terzo       popolazione dai 16 anni in poi relativi al 2015, l’anno più recente disponibile.

16                                                                                                                                                                            17
dicembre 2018

                                                                                            E
                                                                                                                                                           Numero

                                                                                       EUROP                                                              di studenti

                                                                                 URBAN
                                                                                                                                                           per 1.000
     Polonia (50,6%) e Svezia (49,9%)     Nel 2015, il 22,4% degli adulti                                                                                  abitanti
     completano la top five. Ultimi in    dell’UE-28 afferma di non avere                                             IE
     classifica, invece, con una parte-   sufficiente tempo libero per par-
                                                                                          HE SU CIT
                                                                                                   TÀ, PAESI E PERIFER                                     228
     cipazione inferiore al 10% Un-       tecipare alle attività di volonta-     STATISTIC                             Tasso
                                                                                                                                                           Oxford
                                                                                                                                                             (UK)
                                                                                                                                 di pendolari
     gheria, Bulgaria, Romania, Cipro     riato formale, mentre il 21,3%                                                        che utilizzano
     e Malta. Quindi, in tutta l’Unione   non lo ha per quelle informali. La                                                         mezzi
                                                                                                                                   pubblici                UNIVERSITÀ
     europea, il volontariato informale   percentuale è più alta tra coloro
     è leggermente superiore (20,7%)      che hanno un livello di istruzio-                                                      22%
                                                                                                                                  Porto
     a quello formale (18%), anche se,    ne inferiore e di reddito inferiore.                                                       (PT)
     in alcuni Stati, la partecipazione                                                 Tasso
                                                                                     di natalità
     ad attività informali è maggiore                                                per 1.000
     del 20% rispetto a quelle formali.   GRANDANGOLO                                 abitanti

                                                                                      4.4
     Ciò accade in Polonia, Paesi Bas-                                                                Tasso
     si, Finlandia, Svezia e Lettonia e      CIRIEC-International                                  di bambini
                                             Sviluppi recenti                        Bucarest        età 0-4                   Tasso
     Islanda. Al contrario, in Germa-                                                  (RO)
                                                                                                                            di persone                                    Tasso di
                                                                                                                                                                        occupazione
                                             dell’economia sociale                                                            over 75

                                                                                                   6.1 %
     nia il volontariato formale è del                                                                                          anni                                    per abitanti
                                             nell’Unione europea                                                                                                         20-64 anni

                                                                                                                            8.3%
     17,1 % in più rispetto a quella
                                             Comitato economico e                                  Amsterdam
     informale.
     Le statistiche indicano che le
                                             sociale europeo, 2016                                    (NL)                  Budapest
                                                                                                                              (HU)
                                                                                                                                                                        78%
                                                                                                                                                                         Tallin
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     persone che hanno livelli più alti
     di istruzione sono più propense         Bernard Enjolras, Lester
     a fare volontariato. Nel 2015 più       M. Salamon, Karl Henrik
                                                                                    Numero
     di un quarto (26,2%) della popo-        Sivesind, Annette Zimmer              posti letto
                                             The Third Sector as a                 per turisti
     lazione UE-28 ha partecipato a                                                per 1.000
                                             Renewable Resource for
     attività di volontariato formale.                                              abitanti                  Numero
                                             Europe
                                                                                     97
                                                                                                             medio di
     Lo stesso vale per i volontari in-      Vai al link>>                                                visite ai musei
     formali che nel 27,3% presenta-                                                                       per abitante
                                                                                  Salisburgo

                                                                                                                6.6
     no livelli più alti di istruzione.      Eurostat                                 (AT)                                           Proporzione

     In controtendenza la Svizzera           Living conditions in Europe          HOTEL                                              di aree verdi
                                                                                                                                        urbane,
                                                                                                           KØbenhavn                   strutture
     dove le persone con un livello          2018                                                             (DK)                    sportive e

     medio scolastico hanno un tasso
                                             Vai al link>>                                                                            ricreative

     di partecipazione leggermente                                                                                                       97
                                                                                                                                     Stoccolma
                                                                                                                                                                Numero
                                                                                                             Tasso                                               medio
     superiore (49,7%) per le attività                                                                   di pendolari                   (SE)                  di persone
                                                                                                        che utilizzano
     di volontariato informale rispetto                                                                  la bicicletta
                                                                                                                                                              per famiglia

     alle persone con elevati standard
     formativi (48,4%).                                                                                  11%                                                     1.9
                                                                                                                                                                Helsinki
                                                                                                         Monaco
                                                                                                                                                                  (FI)
                                                                                                            (DE)
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                                                                                                                                                     FONTE: EUROSTAT DATI 2015
La storia in pillole
Dai trattati di Roma al Nobel
La marcia dell’integrazione
tra vittoria e sconfitte

di Paolo Marelli

L      ungo e (a volte) accidentato: così è stato il percorso intrapreso
       dal progetto europeo dal 1950 in avanti. Ma grazie a una capa-
       cità di adattamento e di resistenza, la costruzione comunitaria
è riuscita a superare ostacoli, a volte considerati insormontabili. Con
buona volontà, costanza e impegno sono stati ottenuti risultati politici
ed economici di rilievo. Il processo di integrazione che si è sviluppato
è stato graduale e progressivo: dopo sessant’anni, oggi l’Unione euro-
pea è una comunità di 27 Stati membri.
Quello che segue è uno sguardo d’insieme sintetico che faciliterà
l’ampiezza di quanto realizzato. Tuttavia una premessa è d’obbligo
nei riguardi del lettore: senza nutrire in questa sede - sia per eviden-
                                            ti ragioni di spazio, sia per
Uno sguardo d’insieme
                                            conoscenze e competenza
sulle tappe della costruzione
                                            culturali e politiche - la
dell’Unione. Una comunità oggi
minacciata dai nazionalismi.                pretesa di ripercorrere l’in-
E gli Stati chiedono meno rigore tera storia della genesi e
e più crescita economica                    dell’integrazione europea,

                                                                            21
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     ciò che ci proponiamo di fare, è invece di fornire alcune considera-           fatto che oggi, tali risultati sono «pesantemente minacciati dai venti
     zioni sull’Ue di oggi e sulle sfide che l’attendono nel futuro prossimo.       dell’euroscetticismo che sputano nel nostro continente».

     Crisi economica ed euroscetticismo                                             La strategia di Lisbona e il Nobel per la pace
     Bino Olivi, ex portavoce della Commissione europea, e Roberto Santa-           Per Bini e Santaniello, con la scomposizione e la ricomposizione del
     niello, funzionario della stessa Commissione, nel loro volume a quat-          panorama politico degli Stati membri, si assiste a un indebolirsi del
     tro mani sulla “Storia dell’integrazione europea” (Il Mulino 2015),            tradizionale asse franco-tedesco. Con i cambiamenti di leadership,
     evidenziano che «la risorgenza dei nazionalismi, talvolta in forme pe-         specialmente in Italia e in Francia, si è spostato «l’accento dagli impe-
     ricolose e desuete, sembra giocare a favore delle resistenze all’integra-      gno del rigore alle esigenze della crescita». Insieme alla competitività
     zione stessa. Una generale e progressiva indifferenza sembra sostitui-         e all’occupazione, la crescita era stata al centro dell’agenda politica
     re l’ardore delle prime manifestazioni europeiste, mentre un egoismo           fin dagli anni Novanta, con risposte e risultati finora parziali. Come
     generalizzato appare prevalente sulle forme di solidarietà. Segno che          dire: un vecchio ma attualissimo problema dell’Ue.
     la ricchezza prodotta dalle nuove tecnologie nel mondo industrializ-           Dopo il sostanziale fallimento della strategia di Lisbona, l’Ue rispon-
     zato e le certezze, date per scontate, di pace duratura hanno prodot-          deva con il varo, nel 2010, di una nuova strategia denominata “Eu-
     to un’insensibilità sociale tanto generalizzata da diventare motivo di         ropa 2020” per la crescita “intelligente, durevole e inclusiva”. «Le
     preoccupazione».                                                               diagnosi sui mali dell’economia reale europea erano aggiornate, ma
     «Si potrà obiettare – continuano Bini e Santaniello - che le classi poli-      restano incentrate sulla bassa produttività, frutto di debolezze dei si-
     tiche europee di oggi sono certamente inferiori a quelle che le hanno          stemi educativi e formativi, dalla scarsa innovazione e dunque dalla
     precedute, più o meno in tutti i paesi dell’Unione.                            mancanza di politiche di ricerca tecnologica all’altezza di una moder-
     Un dato di fatto accertato, che però non ha influito in modo inequi-           na economia», osservano ancora i due studiosi.
     vocabile sulle alterne vicende dell’integrazione».Tuttavia «la crisi           La strategia “Europa 2020”, concepita come partenariato tra Stati
     apertasi con fragorosa rapidità nell’ultimo decennio, che ha investito         membri ed Unione europea, si articola su sette iniziative tematiche
     pesantemente le economie più deboli, ha offerto altresì ai Paesi più           (dalla strategia numerica alla politica industriale, dalla lotta alla po-
     virtuosi, trinceratesi nelle politiche del rigore, la possibile di resistere   vertà all’innovazione) che avrebbe dovuto beneficiare delle risorse
     nell’Europa integrata». Così come «nel complesso, le istituzioni di            del bilancio comunitario. Ma «come per la strategia di Lisbona, la
     Bruxelles hanno più o meno retto alle ondate successive degli attac-           concreta applicazione della nuova strategia, ben consegnata come
     chi al benessere acquisito e alla solidità dell’impresa di unificazione».      opera di moral suasion, si sarebbe presto scontrata con la logica del
     Inoltre sotto la pressione dei mercati, «la crisi finanziaria ed econo-        rigore finanziario».
     mica ha influenzato la vita politica nei paesi membri dell’Unione eu-          A ciò si aggiunga il fatto che «l’insieme dei vecchi e nuovi problemi
     ropea. Parecchi governi (tredici in totale) si sono avvicendati diret-         dell’Europa non si limitavano solo alle questioni economiche». L’Ue
     tamente o indirettamente a causa della crisi. Le elezioni politiche in         ha dovuto anche fare i conti con le sfide, spinte anche dal vento delle
     Francia, Spagna e Italia hanno portato al governo nuovi leader».               proteste popolari e dalla fiamma dei social network, che riguardavano
     Non poteva sorprendere che, di fronte a crisi economica senza prece-           le rivolte delle Primavere arabe (Tunisia, Marocco, Algeria, Giordania,
     denti dal dopoguerra a oggi, «il sostegno dell’opinione pubblica alla          Yemen, Barhein, Arabia Saudita, Egitto) il caos della Libia e la guerra
     costruzione comunitaria conoscesse una netta flessione». Non a caso            in Siria, nonché la crisi Ucraina-Russia. Per Bini e Santaniello, sullo
     l’asprezza della situazione sta lasciando ferite profonde e rischia di         scacchiere internazionale l’Unione ha mostrato tutta la sua debolezza
     mettere in discussione i risultati raggiungi dall’integrazione. Con il         in politica estera. Al punto che, quasi a voler spronare l’Europa a fare
22                                                                                                                                                                23
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     di più, giungeva l’attribuzione (inaspettata) del premio Nobel per la   sovranazionale che ha il compito di far rispettare regole co-
     pace nel 2012.                                                          muni fissate per la produzione e il commercio.
     Nonostante questo scenario poco incoraggiante in cui naviga attual-     1957 - Il 25 marzo, sono firmati a Roma i trattati istitutivi della
     mente l’Ue, la convinzione di fondo, per Olivi e Santaniello, è che     Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea
     «solo un’Europa integrata possa tracciare la strada da percorrere non   dell’energia atomica (Euratom). I cosiddetti Trattati di Roma
     solo all’Unione ma anche a un Paese dai grandi problemi strutturali     entrano in vigore il primo gennaio dell’anno successivo. Le
     come l’Italia».                                                         Commissioni della Cee e dell’Euratom si insediano a Bruxel-
                                                                             les.
                                                                             1962 – Il 30 luglio la Cee introduce la PAC, politica agricola

        LE TAPPE Correva l’anno                                              comune, che permette agli Stati membri un controllo comune
                                                                             della produzione alimentare.
                                                                             1968 –Il 1 luglio nasce l’unione doganale, con l’abolizione to-
        1941 - Federale, unita, libera e pacifica. È la visione che Altie-
                                                                             tale dei dazi tra i sei Paesi membri e l’istituzione di una tariffa
        ro Spinelli ha dell’Europa nel 1941 quando scrive, con Erne-
                                                                             comune verso l’esterno.
        sto Rossi, “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un mani-
                                                                             1972 – Nasce il “serpente monetario” per rafforzare il coor-
        festo”. L’intellettuale italiano nel pieno della Seconda Guerra
                                                                             dinamento tra le politiche di gestione dei cambi nei Paesi
        mondiale, confinato dal regime fascista a Ventotene, piccola
                                                                             europei e garantire stabilità fissando margini di fluttuazione.
        isola dell’arcipelago pontino, scrive quello che passerà alla
                                                                             L’elevata inflazione e l’instabilità inducono a una maggiore
        storia come il Manifesto di Ventotene, testo riconosciuto alla
                                                                             fissità dei cambi e a una cooperazione economico-monetaria.
        base del processo di unificazione dell’Europa in senso fede-
                                                                             Il serpente monetario, sette anni dopo attraverso un accordo
        ralista.
                                                                             di cambio, diventa il Sistema monetario europeo (Sme), il cui
        1949 – Il 5 maggio nasce il Consiglio d’Europa, organismo
                                                                             obiettivo sarà quello di creare in Europa una “zona di stabilità
        per la difesa dei diritti umani fondato da Belgio, Danimarca,
                                                                             monetaria”.
        Francia, Irlanda Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi,
                                                                             1973 – Il 1° gennaio Danimarca, Irlanda e Regno Unito entra-
        Regno Unito e Svezia, con sede a Strasburgo. Il primo tentati-
                                                                             no a far parte della Cee che passa da sei a nove Paesi membri.
        vo dei Paesi europei di creare un organismo continentale nel
                                                                             1975 – Il Consiglio europeo, svoltosi a dicembre a Roma e
        dopo guerra per scongiurare un ulteriore conflitto.
                                                                             presieduto da Aldo Moro, dà il via al passaporto unico e al
        1950 – Il 9 maggio l’allora ministro degli Esteri francese Ro-
                                                                             suffragio universale del Parlamento europeo. Le prime elezio-
        bert Schuman propone la creazione di una Comunità europea
                                                                             ni si terranno nel 1979.
        del carbone e dell’acciaio (CECA) che, nelle intenzioni del
                                                                             1981 – Il 1° gennaio la Grecia entra a far parte della Cee.
        suo ideatore, renderebbe impensabile una guerra tra le na-
        zioni europee. In omaggio alla dichiarazione Schuman il 9            1983 – Il 25 luglio il Consiglio Ue getta la basi per la nascita
        maggio di ogni anno si celebra la Festa dell’Europa.                 del primo programma quadro comunitario di Ricerca e Svi-
                                                                             luppo (per il periodo 1984-87).
        1951 - Il 18 aprile l’ambizione di Schuman diviene realtà: sei
        Paesi europei - Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi         1984 - Il Parlamento europeo approva a larga maggioranza il
        Bassi, Belgio e Lussemburgo - sottoscrivono il Trattato isti-        progetto di Trattato che istituisce l’Unione europea, progetto
        tutivo della Ceca con l’obiettivo di introdurre la libera circo-     sostenuto da Altiero Spinelli, allora deputato europeo.
        lazione di carbone e acciaio e garantire il libero accesso alle      1985 - Francia, Germania e i Paesi del Benelux firmano l’ac-
        fonti di produzione. In Lussemburgo è istituita l’Alta Autorità      cordo di Schengen. Nel dicembre dello stesso anno, il Consi-

24                                                                                                                                                       25
dicembre 2018                                               Bonino                                                      La storia in pillole

     glio europeo decide di modificare i Trattati di Roma e di dare                 temi rilevanti per quanto riguarda la libertà, la sicurezza e la
     nuovo impulso al processo di integrazione europea elaboran-                    giustizia.
     do l’Atto unico europeo, firmato a L’Aia nel febbraio 1986.                    2001 - Il 26 febbraio viene firmato il Trattato di Nizza, con-
     L’Atto realizza importanti riforme istituzionali e permette il                 cluso dai Capi di Stato e di governo al Consiglio europeo
     proseguimento del cammino verso il completamento del mer-                      convocato nella cittadina della Costa Azzurra. È il risultato
     cato unico.                                                                    di undici mesi di negoziati condotti nel corso di una con-
     1986 – Il 1° gennaio Portogallo e Spagna aderiscono alla Cee.                  ferenza intergovernativa aperta nel febbraio 2000. Il nuovo
     1987 – Nasce il programma Erasmus, su iniziativa di un grup-                   trattato entra in vigore il 1 febbraio 2003, dopo la sua ratifica
     po di funzionari della Commissione europea, guidati dal friu-                  da parte dei quindici Stati membri dell’Unione europea e con
     lano Domenico Lenarduzzi. Grazie ad un tenace negoziato                        la riforma delle regole di votazione nell’Ue, e apre la strada
     la Commissione Delors ne ottiene il varo e già nell’autunno                    all’allargamento.
     di quell’anno sono tremila gli studenti che usufruiscono del                   2002 - Il 1 gennaio arriva l’euro. Vengono coniate oltre 80
     progetto.                                                                      miliardi di monete distribuite in dodici Stati. Le banconote
     1992 - Il 7 febbraio a Maastricht viene firmato il nuovo Trat-                 sono identiche in tutti i Paesi. Da un lato mostrano delle por-
     tato. Quella che fino ad allora era stata comunemente indica-                  te, dall’altro vengono raffigurati dei ponti, scelti come sim-
     ta come Cee (Comunità economica europea) diventa Unione                        bolo di unione e apertura tra gli stati. Per le monete, invece,
     europea (Ue). I trattati firmati nella città dei Paesi Bassi defi-             una delle due facce è comune a tutti i Paesi aderenti, mentre
     niscono anche precise norme relative alla moneta unica, alla                   sull’altra faccia è impresso un emblema nazionale.
     Politica estera e di sicurezza e alla più stretta cooperazione in              2004 - Il 1° maggio dieci paesi entrano a far parte dell’Ue.
     materia di Giustizia e Affari interni. L’Unione europea uscita                 Sono Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca,
     dai Trattati di Maastricht non è dunque soltanto la somma                      Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Entrano in Europa anche Ci-
     delle tre Comunità storiche (Cee, Ceca e Euratom), ma anche                    pro e Malta. Si tratta del più importante allargamento dell’Ue,
     un ampliamento delle competenze in diversi e importanti set-                   che coinvolge circa 100 milioni di persone.
     tori.                                                                          2007 - Il 1 gennaio l’UE dà il benvenuto a due suoi nuovi
     1993 - Il 1° gennaio entra in vigore il mercato unico. La libera               membri, sono altri due Paesi dell’Europa dell’est, la Bulgaria
     circolazione di beni, servizi, persone e capitali diventa realtà.              e la Romania. Il numero dei Paesi aderenti all’Unione sale a
     1995 - L’Europa cresce di nuovo. Il 1° gennaio entrano a far                   27. La Slovenia aderisce all’Euro e i Paesi membri che adotta-
     parte dell’Ue altri tre stati: l’Austria, la Finlandia e la Svezia,            no la moneta unica diventano 13. A maggio l’Unione compie
     portando l’Ue a 15. Il 26 marzo dello stesso anno entra in                     50 anni. In un vertice viene adottata la Dichiarazione di Ber-
     vigore l’accordo di Schengen in sette Paesi: Belgio, Francia,                  lino per cercare di sbloccare l’impasse creatasi dalla mancata
     Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.                       approvazione della Costituzione Europea in alcuni dei Paesi
     Entro lo spazio definito dall’accordo si applicano regole e                    membri.
     procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richie-                 2008 - Adottano l’euro Cipro e Malta. I Paesi membri che
     ste d’asilo e controlli alle frontiere.                                        usano la moneta unica diventano 15.
     1997 - Con il Trattato di Amsterdam, firmato nell’ottobre del                  2009 - Il 1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona,
     ‘97 ed entrato in vigore due anni dopo, si prosegue la costru-                 firmato il 13 dicembre 2007. Il Trattato introduce due nuove
     zione comunitaria con passi in avanti sotto il profilo istitu-                 funzioni nell’architettura istituzionale dell’UE (il presiden-
     zionale, nelle relazioni tra Unione e cittadino, fino a toccare                te del Consiglio europeo e l’alto rappresentante per gli affari

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dicembre 2018

     esteri e la politica di sicurezza), rafforza i poteri del Parla-
     mento europeo e attribuisce anche un ruolo più importante ai        VIAGGIO NEL TEMPO
     parlamenti nazionali in seno all’UE, crea il diritto d’iniziativa
     dei cittadini che permette ai cittadini di partecipare più atti-    Chiesa, Comunismo e crisi economiche
     vamente alla costruzione dell’Europa. La Slovacchia adotta
     l’euro portando a 16 i Paesi con la moneta unica.
                                                                         Capire il presente volgendosi al passato
     2011 - Il Consiglio europeo decide di rafforzare l’integrazione
     e le regole, soprattutto in ambito fiscale. Vengono ampliati        di Elisabetta Bianchetti
     poteri e fondi del Meccanismo europeo di stabilità e allo stes-

                                                                         P
     so tempo si impone una maggiore disciplina in ambito di bi-
                                                                                 agine d’avanguardia, pagine di arretratezza. Capitoli a due ve-
     lancio pubblico. L’Estonia adotta l’euro. Gli Stati membri che
                                                                                 locità. La storia del volontariato nell’Unione europea varia da
     usano l’euro diventano 17.
                                                                                 nazione a nazione. Nel complesso, comunque, è un gioiello dai
     2012 - Il 10 dicembre l’Unione Europea riceve a Oslo il Premio
     Nobel per la Pace 2012. Il premio riconosce il ruolo svolto         tanti volti. Ci sono Stati membri che vantano tradizioni di lunga data
     dall’UE da oltre sessant’anni per promuovere la pace e la ri-       nel non profit con attività ben sviluppate e innovative. Soprattutto
     conciliazione, la democrazia e i diritti umani.                     nel Nord del Continente. Mentre ci sono altri Paesi, come per esem-
     2013 - Il 1 gennaio entra in vigore il trattato sulla stabilità,    pio l’ex blocco comunista, nei quali la solidarietà è ancora una real-
     il coordinamento e la governance nell’Unione economica e            tà che stenta a decollare. Del resto, il volontariato è intrecciato alla
     monetaria, noto come “fiscal pact”, che intende rafforzare la       storia, alla politica e alla cultura di ciascuna nazione. In Francia è
     disciplina di bilancio nell’area dell’euro mediante la regola       profondamente radicato: Oltralpe infatti già dal Medioevo esistevano
     del “pareggio di bilancio” e un meccanismo di correzione. Il        organismi intermedi come gli enti benefici. Oppure la Svezia dove
     1 luglio la Croazia aderisce all’Ue diventando il ventottesimo      la cittadinanza attiva risale al 1600. La Chiesa ha giocato un ruolo
     Paese membro dell’Unione.                                           chiave nelle comunità di molti Paesi europei: è stata un inesauribile
     2014 - La Lettonia adotta l’euro. Gli Stati membri che usano
                                                                         motore solidale. Dietro le attività caritative dalla sanità alla scuola
     la moneta unica diventano 18. Tra il 22 e il 25 maggio si svol-
                                                                         per secoli ci sono state diocesi, parrocchie e ordini religiosi. Tanto in
     gono in tutta Europa le elezioni europee e 751 membri del
                                                                         Italia quanto in Spagna e Germania.
     Parlamento vengono eletti. L’affluenza totale alle urne è del
                                                                         In Europa, nella storia contemporanea, una svolta è avvenuta con la
     43,09%.
     2015 - La Lituania adotta l’euro. Gli Stati membri che usano la     caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Urss. Da allora nelle
     moneta unica diventano 19.                                          città delle Repubbliche baltiche e in Polonia, Repubblica Ceca, Slo-
     2016 - In un referendum popolare il Regno Unito vota a favore       vacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Slovenia, tra
     dell’uscita dall’Unione europea, portando alle dimissioni del       la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la cittadinanza
     primo ministro Cameron. La notifica per l’attivazione dell’ar-      attiva, anzitutto sotto forma di mobilitazione popolare, ha mosso i
     ticolo 50 del Trattato di Lisbona sarà notificata al parlamento     primi passi. Per esempio in Estonia, dopo aver riconquistato l’indi-
     britannico il 29 marzo 2017 dalla premier Theresa May.              pendenza, il volontariato ha giocato un ruolo chiave per la cresci-
     2017 - A Roma i leader di 27 stati membri festeggiano i 60          ta del Paese. Anche in paesi come l’Ungheria le organizzazioni non
     anni dell’Unione e firmano la dichiarazione di Roma, con cui        profit sono diventate un importante veicolo di promozione politica:
     stabiliscono i quattro obiettivi principali per i prossimi dieci    una delle principali associazioni benefiche si è trasformata nel Partito
     anni di vita dell’Ue.

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dicembre 2018

     Liberale. Nel 1989 il Parlamento       soluzione di problemi sociali. Da
     di Budapest ha approvato la leg-
     ge sulla libertà di associazione. E
                                            Copenaghen a Londra: il Regno
                                            Unito ha varato un “contratto so-
                                                                                  I padri fondatori
     la vita organizzativa ha preso il      ciale” per incoraggiare le associa-   Chi erano i leader politici
     volo. Il numero di enti è triplica-    zioni a fornire servizi per conto
     to nell’arco di un quinquennio.        dell’amministrazione pubblica,        che gettarono il seme
     Ciò che invece non è cresciuto
     nell’Europa dell’est è il livello
                                            in particolare nei settori dell’i-
                                            struzione, della sanità e del so-
                                                                                  dell’unificazione europea
     di partecipazione. È ancora trop-      ciale. Anche per questo motivo il
     po basso. Un difetto forse frutto      Terzo settore è ormai un pilastro
     dell’eredità del comunismo. In         dei programmi di politica sociale
     particolare, sul fronte dell’assi-     della Gran Bretagna. Oltremanica
     stenza sociale: nei Paesi dell’ex      il non profit è considerato un ele-
     Cortina di ferro, la maggior par-      mento chiave delle strategie per
     te delle persone ritiene che essa      promuovere la partecipazione e
     spetti in toto allo Stato, mentre il   aumentare la cittadinanza attiva,     di Paolo Marelli
     Terzo settore non può essere di        specialmente tra i giovani. Un
     alcun aiuto. La crisi economica,       modello d’avanguardia.

                                                                                  S
     dal 2008 in avanti, ha però impo-
     sto pesanti tagli al welfare. Risul-   GRANDANGOLO                                  ette leader visionari. Sette uomini di frontiera. Sette politici che
     tato? Sono scoppiate proteste e                                                     credevano in un sogno comune. Due italiani (Altiero Spinelli e
     rivolte. Manifestazioni di piazza         La storia dell’Unione                     Alcide De Gasperi), due francesi (Jean Monnet e Robert Schu-
     subito cavalcate dai movimenti            europea                            man), un tedesco (Konrad Adenauer), un lussemburghese (Joseph
                                               Vai al link>>                      Beck) e un belga (Paul Henri Spaak) sono passati alla storia come i pa-
     xenofobi e dall’ultra destra.
     Sempre a proposito di crisi del                                              dri fondatori dell’Europa unita. Un gruppo di personalità a cui la sto-
                                               1957-2017, il Sogno Europeo        riografia ha riconosciuto un ruolo prominente nella genesi del proget-
     welfare occorre fare un passo             Raccolta di documenti
     indietro. Negli ultimi vent’anni                                             to dell’unificazione europea che ha portato all’attuale Unione. A dire
                                               filmati di Rai Teche
     le continue sforbiciate per con-          Vai al link>>                      il vero però, il sito ufficiale dell’Ue cita un più vasto «gruppo eteroge-
     tenere il deficit pubblico hanno                                             neo di persone mosse dagli stessi ideali: la pace, l’unità e la prosperi-
     visto in Italia un aumento del            Fondazione Alcide                  tà in Europa», includendo, oltre ai “magnifici” sette già menzionati,
     numero di organizzazioni non              De Gasperi                                                                        anche Winston Churchill
                                               Unione Europea,                    Ritratto dei sette statisti,
     profit schierate a fianco degli enti                                                                                        (Regno Unito), Walter Hal-
                                               storia di un’amicizia              fra cui Spinelli e De Gasperi,
     locali. Lo stesso è accaduto in                                                                                             lstein (Germania), Sicco
                                               Itaca, 2017                        che nel dopoguerra in nome
     Danimarca dove, negli anni ‘80 il                                            della pace, libertà e prosperità,              Leendert Mansholt (Paesi
     volontariato è diventato un atto-                                            lavorarono per l’unità                         Bassi) e Jan Willem Beyen
     re sociale di primo piano per la                                             del Vecchio continente                         (Paesi Bassi). Sono stati

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dicembre 2018                                                                                                        I padri fondatori

     loro i pionieri che hanno fatto compiere all’Europa i primi passi verso     ALTIERO SPINELLI (1907-1986)
     l’unità. Statisti che, pur essendo di lingue, culture e tradizioni diver-     Dal 1927 al 1943 fu imprigionato dal regime fascista a Ventotene.
     se fra loro, erano tutti dotati di una sorta di connaturata propensione       Qui lesse numerosi teorici del federalismo e preparò, insieme ad
     al dialogo e all’incontro. Uomini che vivevano con sobrietà e rigore.         altri prigionieri politici, il “Manifesto di Ventotene” del 1943, che
     Sapevano ascoltare.                                                           costituisce uno dei primi documenti in cui si sostiene una Costitu-
     Un’eredità pesante per le successive generazioni. Un patrimonio di            zione europea. Intitolato “Per un’Europa libera e unita”, proponeva
     idee, valori e orizzonti che però è andato via via dissipandosi. Infat-       la formazione di una federazione europea di Stati, il cui obbiettivo
     ti dall’età d’oro dei padri fondatori, numerosi leader politici si sono       consisteva nel creare un legame tra gli Stati europei che impedisse
     succeduti nelle stanze dell’Unione e nei governi nazionali dei singoli        una nuova guerra. Lavorò per l’unificazione europea come consi-
     Stati membri. E il risultato, purtroppo, non è incoraggiante: oggi la         gliere di personalità quali De Gasperi, Spaak e Monnet. In qualità
     casa europea si sta incrinando. Tanto è stato detto e scritto in questi       di membro della Commissione europea, ne guidò la politica interna
     anni sui vari inquilini che si sono alternati a Strasburgo e a Bruxel-        dal 1970 al 1976. Fu una delle figure chiave dietro la proposta del
     les. Tuttavia, facendo un confronto con il passato, torna d’attualità la      Parlamento europeo per un Trattato su un’Unione europea federale,
     domanda sollevata in un libro del 2012 dal sociologo tedesco Ulrick           il cosiddetto “Piano Spinelli”, che fu di grande ispirazione per il
     Bech: perché in questa compagnia non ci sono figure politiche eu-             consolidamento dei Trattati dell’Unione europea negli anni ‘80 e
     ropee carismatiche come De Gasperi, Adenauer, Churchill, Spinelli.            ’90 (l’Atto Unico del 1986 e il Trattato di Maastricht del 1992).
     «Il problema oggi sono le élite, le classi dirigenti. Latitano statisti»
     sostiene Romano Prodi, che è stato presidente della Commissione             «Dovremo in primo luogo impegnare sempre più e sempre più forte-
     europea dal 1999 al 2004. E rammenta: «Ricordo Helmut Kohl che              mente il Parlamento tutto intero. È per questo che chiediamo la co-
     diceva: “Molti dei miei cittadini sono contro l’ euro, però io voglio       stituzione di una nuova commissione parlamentare che, comunque
     l’ euro perché, caduto il muro di Berlino, dev’essere chiaro che non        essa si chiami, si occupi solo di questo tema e che man mano presenti
     vogliamo un’ Europa germanica ma una Germania europea”. Questa è            rapporti interinali al Parlamento per chiamarlo a decidere fra le varie
     leadership». Parole che non aveva dimenticato il sociologo Beck, lui        opzioni che si presenteranno ed a formare attraverso larghi dibattiti
     che era membro del “Gruppo Spinelli”, il movimento politico per il          di consensi più ampi possibili, fino a giungere al voto finale del pro-
     rilancio dell’integrazione dei Ventisette: «Ciò che, forse, oggi danneg-    getto di riforma, nella piena consapevolezza da parte di tutti di ciò
     gia l’Europa è la mancanza di coraggio che porta a barattare un proget-     che significa e implica».
     to di più ampio respiro con immediati tornaconti elettorali. Si prefe-                               Discorso di presentazione del “Piano Spinelli”
     risce la via del populismo e del localismo». Una strada stretta che lo                                                    Strasburgo, 8 luglio 1981
     scorso novembre a Stoccolma (Svezia), durante una visita di Stato, ha
     fatto dire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Libertà,     ROBERT SCHUMAN (1810-1956)
     democrazia, solidarietà e pace sono valori che trovano espressione          Statista e avvocato, nacque in Lussemburgo. , in una regione di con-
     compiuta, autorevole, e quanto mai attuale nella nostra comune ap-          fine tra Francia e Germania. Deportato nel 1940 in Germania, si unì
     partenenza all’Unione europea. Compito di ognuno di noi, cittadini          alla Resistenza dopo essere evaso due anni dopo. Finita la guerra,
     europei, è mantenere viva la visione dei padri fondatori, passandola        fu ministro degli Esteri francese tra il 1948 e il 1952. Insieme a Jean
     intatta e sempre più solida, in una simbolica staffetta, alle generazioni   Monnet elaborò il Piano Schuman, reso pubblico nel famoso discor-
     future». Ma ecco chi erano i “magnifici” sette.                             so del 9 maggio 1950, data di nascita dell’Unione europea. Propose

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