Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola

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Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove
      Emergenze infettive:
   la Malattia da Virus Ebola
             Pescara 21 Febbraio 2015
                Croce Rossa Italiana
           Comitato Provinciale di Pescara

                   Dott. Ennio Polilli
            Gruppo Operativo Epidemiologico
                    AUSL Pescara
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Infezione emergente
• “Nuova” infezione a comparsa improvvisa,
  causata da un patogeno non
  precedentemente implicato in infezioni
  umane
• Aumento ‘repentino’ di incidenza (e/o
  virulenza) di un’infezione ‘nota’
• Variazioni nella distribuzione geografica di
  un’infezione ‘nota’
• Diffusione epidemica di ceppi resistenti nuovi
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Meccanismo di trasmissione dell’Ebola

• Il virus deve essere presente in alte quantità nel sangue e nei
  fluidi corporei
• La trasmissione da uomo a uomo può avvenire:
   – Contatto diretto con i fluidi
   – Oggetti contaminati
   – Contatto diretto con cadaveri infetti
• EV può essere trasmessa per mezzo di materiali biologici di
  animali

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Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Trasmissione uomo - uomo

   Le persone asintomatiche non sono contagiose

   L’infettività dei soggetti malati aumenta con l’aumentare della
    carica virale

   Resti di persone decedute per EVD sono altamente contagiosi

   La trasmissione per areosol non è stata mai dimostrata

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Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola
Patogenesi

Il virus, veicolato dalle secrezioni infette, penetra per via mucosale
o percutanea
Il virus si diffonde attraverso il torrente circolatorio e si replica
attivamente in:
macrofagi/monociti
cellule dendritiche
cellule endoteliali
Principali organi bersaglio: fegato, rene, milza, ovaio, testicoli ed
organi linfatici
 Le lesioni principali sembrano essere a carico dell’endotelio
vascolare, con conseguente aumento della permeabilità vasale
Patogenesi
• Le informazioni sulla patogenesi derivano
  principalmente da studi sui primati non umani.
• I meccanismi patogenetici principali si esplicano
  su due versanti:
   – Inibizione del sistema immunitario, che impedisce
     l’attivazione di una risposta immune protettiva
     efficace
   – Danno del sistema vascolare, con conseguente perdita
     di sangue (emorragie) ed ipotensione, seguite da
     shock e morte
Presentazione clinica precoce
   Presentazione dei sintomi; 8–10 giorni dopo l’esposizione (range
    2–21 giorni)
   Segni e sintomi
     Inizialmente febbre, brividi, mialgia, malessere, anoressia
     Dopo 5 giorni: sintomi GI, come nausea, vomito, diarrea, dolori
      addominali
     cefalea, congiuntivite, singhiozzo, rash, dolore toracico, confusione,
      vertigini
     Emorragie 18% dei casi

   Diagnosi differenziale
     Malaria, febbre tifoide, febbre miningococciaca, febbre di Lassa
Decorso clinico
   Segni non specifici:
        Shock ipovolemico
        MODS
        Malattia emorragica
        Morte

   Nei casi non fatali 6-11 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi il
    quadro clinico migliora

   Nei casi fatali i sintomi più severi insorgono precocemente
      In Africa, nelle zone rurali, la mortalità raggiunge il 70%
      La cura, specialmente la tempestiva infusione di elettrolitri e liquidi
       aumenta il tasso di sopravvivenza
Examples of Hemorrhagic Signs
           Hematemesis

                                Gingival bleeding

         Bleeding at IV Site

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Laboratory Findings

   Thrombocytopenia (50,000–100,000/ L range)

   Leukopenia followed by neutrophilia

   Transaminase elevation: elevation serum aspartate amino-
    transferase (AST) > alanine transferase (ALT)

   Electrolyte abnormalities from fluid shifts

   Coagulation: PT and PTT prolonged

   Renal: proteinuria, increased creatinine

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EVD: Expected diagnostic test results over time

    Critical information: Date of onset of fever/symptoms
                                                        IgM                   IgG
              viremia

0         3                  10          days post onset of symptoms

Fever

RT-PCR
               ELISA IgM

                                  ELISA IgG
               IgM: up to 3 – 6 months     IgG: 3 – 5 years or more (life-long persistance?)
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Detection of Ebola Virus in Different
Human Body Fluids over Time

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Aggiornamento
sull’Epidemia da Ebola Virus (CDC)
Paesi precedentemente implicati (CDC)
Una epidemia da virus Ebola sarebbe, in
  teoria, relativamente facile da contenere:
• La patologia non sembra essere trasmissibile
  in assenza di sintomi, e quindi basterebbe
  isolare i malati in fase sintomatica;
• Le precauzioni standard e da contatto si sono
  dimostrate efficaci nel prevenire la
  maggioranza delle trasmissioni
Perchè tanti casi di EVD?

I paesi colpiti più popolosi di quelli colpiti in passato
• Il virus ha potuto rapidamente raggiungere le capitali
• Si tratta inoltre di paesi molto poveri, due su tre dei
quali sono reduci da spaventose guerre civili
• L’area colpita per prima è stata oggetto di intensiva
deforestazione (bush meat)
Areale di
distribuzione di
 Hypsignathus
  monstrosus
Egyptian fruit bat
Rousettus aegyptiacus
   Mops condylurus
Mercato a Brazzaville, Repubblica del Congo
Mercato a Brazzaville, Repubblica del Congo
Perchè tanti casi di EVD?

• Non è stato possibile tracciare fino a tre mesi
   fa validamente i contatti delle persone colpite
• I dati filogenetici per la prima volta mostrano
   che le epidemie in Sierra Leone e Liberia
   derivano da contatti interumani, senza
   l’interposizione di animali serbatoio o altri
   animali infetti
Come per altre epidemie i fattori di
amplificazione sono:
 Gli ospedali in cui non sono state attuate le
  precauzioni, soprattutto all’inizio dell’epidemia
 Le pratiche funerarie, che prevedono la
  preparazione del cadavere ed il contatto diretto
  con la salma da parte dei parenti.
E quindi è la prima volta che:
– si verifica in Africa Occidentale;
– raggiunge le grandi città;
– si sviluppa vicino alle frontiere;
– il virus viaggia in aereo
 (la trasmissione in Nigeria è avvenuta attraverso un passeggero)
Outbreak in Nigeria
• Il 23 Luglio un passeggero benestante proveniente dalla
Liberia raggiunge Lagos in aereo. All’arrivo appaiono i sintomi.
Viene prontamente ricoverato e posta diagnosi. Il 26 Luglio il
paziente muore;
• Il 5 Agosto viene posta diagnosi di Ebola in un medico
nigeriano che aveva trattato il primo paziente;
• Il medico, nonostante la comparsa dei primi sintomi, ha
continuato a prestare servizio (eludendo volontariamente
l’isolamento?), avviando una catena di trasmissione che ha
causato 19 casi (tra cui 8 decessi);
• Dopo un intenso lavoro di ricerca dei contatti e di isolamento
dei casi, l’epidemia pare essere contenuta (mancanza di nuovi
casi da circa 42 giorni).
Caso in Spagna
• aveva contratto Ebola a inizio ottobre dopo
  essere entrata in contatto con due missionari,
  provenienti dall’Africa occidentale dove erano
  stati contagiati. Nonostante le terapie
  somministrate presso l’ospedale, i due
  pazienti morirono e il 6 ottobre l’infermiera
  risultò positiva al test.
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