+Laboratorio di Arte Visuale e Tecnologia - Facoltà di Scienze della comunicazione, Università di Macerata, a.a. 2016- 2017
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+ Laboratorio di Arte Visuale e Tecnologia F a c o l t à d i S c i e n z e d e l l a comunicazione, Dr. Giorgio Cipolletta Università di Macerata, a.a. 2016-‐2017
Calendario lezioni + 4 15-‐12-‐2016 (16.00-‐18.00) Introduzione Metodologia dell’esame Comunicazione visuale e Storytelling 12/01/2017 (16.00-‐18.00) Le terze vite 16-‐12-‐2016 (14.00-‐17.00) 13/01/2016 (14.00–17.00) La Cura Autobiografia come strumento 19/01/2017 (16.00-‐20.00) Infografica e Infoestetiche Geografie emozionali 20/01/2017 (14.00-‐18.00) 22/12/2016 (16.00–18.00) In-‐formazione Lo schermo -‐ Black mirror
Metodologia dell’esame + u Si chiede allo studente di pensare, ideare una sorta di progetto creativo Ognuno attraverso la propria narrazione auto-‐biografica (legata sia alle proprie esperienze, sia alle nozioni acquisite durante le ore del laboratorio) può proporre una strategia comunicativa che permetta di portare una propria visione del mondo connessa con alcuni temi trattati durante il laboratorio. u Il risultato del lavoro prodotto sarà una riflessione critica sul tema che si è scelto, raccontandolo attraverso un proprio linguaggio trattati come esempi durante le lezioni. u Alla fine del percorso ognuno presenterà il proprio lavoro alla classe, supportato da una presentazione finale (seguendo la regola fissa 20x20. Venti diapositive vanno commentante per venti secondi o g n u n a , p e r u n t o t a l e p o c o s u p e r i o r e a i s e i m i n u t i . Metodo Pechakucha). Spiegare inoltre la motivazione della scelta della vostra ricerca, coadiuvata da una breve bibliografia.
+ TESTI di riferimento (A) Salvatore Giorgio Cipolletta, Passages metrocorporei. Il corpo come Iaconesi, dispositivo per un’estetica Oriana d e l l a t r a n s i z i o n e , e u m , Persico, La Macerata, 2014 Cura, Codice Edizione, v parte zero, Torino, 2016 v parte terza v parte quinta Per acquistare il seguente libro rivolgersi direttamente alla casa editrice eum (Edizioni Università di Macerata). Per gli studenti è previsto uno sconto del 30%.
+ Ulteriori testi (C) v Massimo Canevacci, Antropologia della comunicazione visuale. Feticci, merci, pubblicità cinema, corpi, videoscape, Meltemi, Roma, 2011. v Nancy Jean-‐Luc Corpus Cronopio 2004. v Nicholas Mirzoeff Introduzione alla cultura visuale Meltemi 2002. v Luca De Biase Homo pluralis Codice edizioni 2015.
+ Testi di supporto ² Capucci P.L., Arte & Tecnologie. Comunicazione e tecnoscienze ² Caronia A., Il corpo virtuale. Dal corpo robotizzato al corpo disseminato nelle reti. ² Di Stefano Elisabetta, Iperestetica. Arte natura, vita quotidiana e nuove tecnologie ² Dopo l’estetica (a cura di Luigi Russo)
FREQUENTANTI: +Presentazione del lavoro realizzato da discutere in classe. ü 9 ü Per l’esame orale portare un testo a scelta tra quelli consigliati o di riferimento o un altro testo concordato con il docente. NON FREQUENTATI: ü Ai fini dell’esame, lo studente è tenuto a preparare un elaborato scegliendo un tema trattato durante il Laboratorio a sua scelta, a seconda del proprio percorso “auto-‐biografico” e secondo le modalità già descritte. La consegna del lavoro deve avvenire almeno una settimana prima dell’appello. ü In aggiunta al testo di riferimento (o consigliati) lo studente dovrà individuare uno dei quattro testi elencati fra quelli selezionati di supporto (non più di 150 pagine, che sceglierà in base ai propri bisogni e interessi di approfondimento), come integrazione per l’esame finale. STUDENTI ON-‐LINE: ü Tesina di un tema scelto secondo i criteri descritti. Per l’esame finale portare un testo a scelta tra quelli consigliati o di riferimento.
+ Ulteriori testi 10 ü Massimo Canevacci, Fake in China, Aracne, 2015. ü A r v i d s s o n A d a m ; D e l f a n t i A l e s s a n d r o , Introduzione ai media digitali, Il mulino 2013. ü Andrea Balzola, Paolo Rosa L'arte fuori di sé. Un manifesto per l'età post-‐tecnologica, Feltrinelli 2011. ü Domenico Quaranta, Media, new media, postmedia, Postmediabooks, 2010. ü Claire Bishop, Inferni Artificiali, Luca Sossella Editore, Bologna, 2015. ü N i c o l a s B o u r r i a u d , A r t e r e l a z i o n a l e , Mediabooks, Bologna, 2010.
Testi da conservare + Benjamin Walter, L’opera d’arte nella sua riproducibilità tecnica Manovich Lev; Il linguaggio dei nuovi media, McLuhan Marshall, Gli strumenti del comunicare Negroponte Nicholas, Essere digitali Lévy Pierre, L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio Turkle Sherry, La vita sullo schermo. Nuove identità e relazioni sociali nell’epoca di Internet Jenkins Henry, Cultura Convergente Bolter, Grusin, Remedation
+ Per prima cosa scriviamo il nostro testo e dividiamolo in 20 blocchi informativi, uno per ogni diapositiva. Ora cominciamo a tagliare i singoli blocchi di testo in modo che ognuno contenga 35-‐40 parole (il numero esatto lo definirete in seguito perché dipenderà dalla velocità con cui parlate di solito). Rileggiamo tutto e controlliamo che il discorso sia fluido e non ci siano stacchi tra una diapositiva e l'altra. Ora per ogni blocco di testo scegliamo un'immagine che rappresenti il contenuto del testo. L'immagine deve essere attinente a ciò che diciamo, non scegliamola solo perché ci piace o significa qualcosa per noi, deve avere significato per il nostro pubblico. Fatto? E' arrivato il momento di avviare Power Point. Selezioniamo la diapositiva iniziale e duplichiamola per 19 volte [home-‐ nuova diapositiva – duplica]. Selezioniamo ora tutte le diapositive e agendo sul tasto destro del mouse modifichiamo il layout scegliendo [vuoto], ci liberiamo in questo modo delle caselle di testo riservate a titoli e contenuti. Inseriamo le 20 immagini che abbiamo scelto, una per ogni diapositiva. Spostiamoci ora sulla scheda [Transizioni] deselezioniamo la casella [passa alla diapositiva successiva con un clic del mouse] e selezioniamo invece quella subito sotto, inserendo anche il tempo che nel nostro caso è di venti secondi [00:20,00], applichiamo a tutte le diapositive e passiamo in modalità presentazione per provare il testo che abbiamo scritto. Le immagini cambieranno automaticamente ogni venti secondi.
+ -‐ Pensare e scegliere un argomento che ruoti attorno al laboratorio -‐ Tracciare delle linee guida partendo da alcuni esempi proposti -‐ Creare una mappa che vi guidi a realizzare “qualcosa” -‐ Quali strumenti penso di saper utilizzare (anche uno schizzo con la matita può essere un punto di partenza, ma anche di arrivo) -‐ Cosa mi interessa? -‐ Cosa porto di me, di quello che già conosco, di ciò che potrei conoscere (riflessione autobiografica)? -‐ Costruire la propria narrazione (digital storytelling) attraverso i linguaggi artistici presentati e gli strumenti digitali
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