IL PAZIENTE TERMINALE: STRUMENTI PER RICONOSCERLO E VALUTARLO - Panzone Filomena - Associazione ANIMO
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La sottoscritta Filomena Panzone ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
«malato»: la persona affetta da una patologia ad andamento cronico ed evolutivo, per la quale non esistono terapie o, se esse esistono, sono inadeguate o sono risultate inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita, nonche' la persona affetta da una patologia dolorosa cronica da moderata a severa Art 2 Lg. 38/2010 Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. (10G0056) (GU Serie Generale n.65 del 19-03-2010) note: Entrata in vigore del provvedimento: 03/04/2010
Come_si_muore_in_Italia:_Storia_e_risultati_dello_studio_Senti-MELC. https://www.researchgate.net/publication/282770335_ 10% morte improvvisa inattesa 90% morti per patologie croniche 25% croniche insufficienze d’organo 25% patologie neoplastiche (scompenso cardiaco e BPCO) 40% fragilità, comorbilità e demenza limite principale : le informazioni ottenute traggono origine unicamente dalla percezione dei MMG sentinella e non sono quindi diretta espressione dei soggetti interessati.
Come_si_muore_in_Italia:_Storia_e_risultati_dello_studio_Senti-MELC. https://www.researchgate.net/publication/282770335_ Ultimi 3 mesi di vita 9/10 CASA H Un’insufficienza cronica d’organo costituisce un’importante determinante di mortalità -non modificabile con il ricovero- occorre quindi una valutazione standard per stabilire l’appropriatezza del ricovero o l’inserimento in percorsi assistenziali paralleli.
Fasi di passaggio delle cure: quando una persona sta entrando nel fine vita? Tumore Fragile ? Insufficienza d’organo cronica
Gold standard framework GSF (12m) Tumore Scompenso cardiaco BPCO Insufficienza renale Encefalopatia post anossica Palliative Prognostic Index PPI Palliative Performance Status Palliative Prognostic Score PPS PPS
Difficoltà: individuare indicatori prognostici forti (non sempre supportati dalla sperimentazione clinica) VMD: Quadro clinico generale, Parametri biologici, contesto sociale, vissuto di malattia, valori e credenze
ALGORITMO RELATIVO ALLA DOMANDA SORPRENDENTE
Indicatori di peggioramento generale • Riduzione dell’autonomia • Co-morbitidità • Malattia in fase avanzata instabile con sintomi complessi causa di sofferenza • Ridotta efficacia dei trattamenti eziologici • Scelta di non essere più sottoposto a trattamenti attivi • Perdita di peso >10% negli ultimi 6 mesi • Ripetuti ricoveri • Albumina sierica< 25g/L Indicatori di peggioramento specifici per patologia
PROBLEMATICHE DI FINE VITA: IL RUOLO DELLA MEDICINA INTERNA OSPEDALIERA Guest Editors: F. Zulian, M. Campanini, L. Lusiani, L. Magnani, G. Pinna, R. Nardi QUADERNI - Italian Journal of Medicine 2017; volume 5(4) SAPER DESISTERE PER CURARE FINO IN FONDO: COME INTRAPRENDERE IL MIGLIORE PERCORSO DI ASSISTENZA NEL PAZIENTE CON GRAVE INSUFFICIENZA D’ORGANO IN MEDICINA INTERNA? Guest Editors: F. Zulian, M. Campanini, L. Lusiani, L. Magnani, G. Pinna, R. Nardi QUADERNI - Italian Journal of Medicine 2017; volume 5(5)
! Malattie coesistenti Scores complessi per la pratica clinica Difficoltà metodologiche
Un passo indietro… • Valutazione della sopravvivenza in malati non oncologici in fase avanzata di malattia. STUDIO ACLAP (Allettamento, Clearance creatinina, Albumina, Precedente ricovero): • Studio osservazionale regionale volto ad indagare la capacità predittiva di alcuni semplici indicatori della mortalità a 3 mesi dalla dimissione in pazienti non oncologici ma fragili e con pluripatologia ricoverati presso i reparti di medicina interna. • RAZIONALE: i pazienti che accedono ai reparti di medicina sono sempre più malati anziani, fragili, con plurime co-morbilità. Il clinico ha sempre più spesso il problema di decidere se continuare con esami e terapie sempre più invasive, sofisticate, costose e non prive di effetti collaterali, oppure optare per approcci più conservativi, che talvolta paiono “arrendevoli”, ma che in effetti potrebbero non solo aumentare la qualità della vita del malato e della famiglia, ma anche ridurre effetti collaterali e iatrogenici, con possibile aumento anche della sopravvivenza. La prognosi a breve termine di questi malati è mal definita, e solo pochi studi hanno cercato di definirla, nessuno in Italia. • OBIETTIVO: valutare la mortalità a 3 mesi nei pazienti che si trovino nella seguente condizione: allettamento stabile (prerequisito, criterio n. 1) più almeno 2 o 3 criteri aggiuntivi, definiti come clearance della creatinina < 35 ml/min o albuminemia < 2.5 g/dL o almeno un ulteriore ricovero nei 6 mesi precedenti. POPOLAZIONE: tutti i pazienti non oncologici ricoverati presso i reparti di medicina interna. • DISEGNO: studio osservazionale prospettico di coorte multicentrico regionale (9 Centri partecipanti). • NUMEROSITÀ: 1000 pazienti • Inizio progetto: gennaio 2016 • Durata progetto: 24 mesi
MALATTIA MEDICO: MALATO: non trasferisce i aspettative contenuti reali irrealiste Golfo dell'Alaska: la diversa densità delle acque fa sì che queste non si mescolino mai tra loro. In questo caso, i due mari (il Mar Baltico e il Mare del Nord), hanno densità, temperature e salinità così diverse da rendere impossibile il mescolamento.
Survey FADOI sulle gestione dei pazienti internistici nella fase di «fine vita» Mercoledì 12 agosto 2015
Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura Art.1 Consenso informato, comma 8 Disegno di legge n. 2801 approvato dalla Camera dei deputati il 20 aprile 2017 Nota: nella formazione del medico non è presente la «comunicazione»
La definizione di terminalità è incerta, NON esiste uno strumento definitivo di screening Obiettivo: ridurre l’impatto di questa incertezza sull’assistenza clinica, sul processo decisionale condiviso e sulla comunicazione. RISOLVERE LA PARALISI PROGNOSTICA
GRANDI INSUFFICIENZE D’ORGANO “END STAGE”: CURE INTENSIVE O CURE PALLIATIVE? “DOCUMENTO CONDIVISO” PER UNA PIANIFICAZIONE DELLE SCELTE DI CURA 2013 SIAARTI Il percorso clinico assistenziale nelle insufficienze croniche d’organo «end-stage» Documento di consenso per una pianificazione condivisa delle scelte di cura AIGO, AIPO, ANIARTI, ANMCO, IRC, SIAARTI, SICP, SIMEU, SIMG, SIN, SINN-GdB 2014 DOCUMENTO DEL TAVOLO DI LAVORO AIOM-SICP CURE PALLIATIVE PRECOCI e SIMULTANEE 2015 Linee guida per l’assistenza degli adulti nel fine vita NICE 2016
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