COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 28 novembre 2014
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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Venerdì, 28 novembre 2014 Cronaca 28/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 25 Colletta alimentareper i poveri 1 Sport 28/11/2014 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 22 Messina scrive la storia 2 28/11/2014 Corriere di Bologna Pagina 9 @DL_corriere Messina entra nella leggenda «Me l' ha vinta Manu, al... 4 27/11/2014 corrieredellosport.it Ginobili salva Messina, sta tornando Lebron... 6 27/11/2014 corrieredellosport.it Anche Petrucci saluta la prima volta di Messina 7 27/11/2014 gazzetta.it Nba, Messina fa la Storia. Notte da re degli Spurs con la vittoria su... 8 27/11/2014 gazzetta.it Nba, Thanksgiving per gli Spurs: Indiana battuta e festa Messina 10 28/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 MASSIMO SELLERI CROVETTIFROSINI, LO STRANO DERBY 12 28/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 11 GALLO ALESSANDRO Storico Messina, panchina e vittoria in Nba 13 28/11/2014 La Gazzetta dello Sport Pagina 1 Storico Messina Così un eurocoach rompe il tabù Nba 14 28/11/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 13 Debutta e vince in Nba Messina riscrive la storia "Ma io ringrazio... 16 27/11/2014 tuttosport.com Ginobili salva Messina, sta tornando Lebron... 18
28 novembre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca PERSICETO. Colletta alimentareper i poveri DOMANI anche nei supermercati di Persiceto si svolgerà la 18ª giornata nazionale della Colletta alimentare, un invito aperto a tutti a donare parte della propria spesa a favore di chi è in difficoltà economiche e può far fronte al bisogno essenziale del pasto solo attraverso strutture accreditate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
28 novembre 2014 Pagina 22 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Sport Messina scrive la storia di Roberto Zanni MIAMI Squadre di club e Nazionale. Dall' Italia alla Spagna alla Russia. I successi, innumerevoli. E ora l' America: primo coach europeo, primo allenatore non nord americano, a guidare una squadra della NBA. La storia del basket azzurro scritta ancora una volta da Ettore Messina: debutto ufficiale in una partita di campionato (aveva già guidato gli Spurs, ma in una amichevole persa a Phoenix senza le star), vincente, da head coach, sulla panchina dei campioni in carica di San Antonio. Ventimila persone lì a scrutarlo, altri milioni curiosi di vedere l' allenatore italiano sedersi al posto del mito Gregg Popovich, che ha dato forfait per un leggero problema di salute. «Sono contento di aver fatto questa esperienza ed è naturale che averla provata con gli Spurs sia un grandissimo onore ci racconta Ettore da San Antonio Anche per la fiducia che mi hanno dimostrato, chiamandomi qui a lavorare con loro. Lo so siamo nel campo dell' ovvio, ma è importante. Certo in tanti mi hanno chiesto, anche prima della partita, di questo momento, ma io non ci ho pensato, ero «Una gioia per tutto il basket italiano Siamo fieri sia stato il nostro c.t.» solo concentrato a cercare di fare bene, di aiutare la squadra a stare nella giusta maniera in campo, a non essere preoccupata per una assenza così importante come quella di Pop. Poi c' erano le cose da fare, tecnicamente e tatticamente, ma non posso nascondere che l' emozione è stata piuttosto forte». Non basta aver vinto dappertutto per diventare di ghiaccio. «Nella maniera più assoluta: sia per le questioni inerenti alla pallacanestro che per quelle che ti legano alle persone con cui lavori, gli altri assistenti, il tuo capo allenatore e poi Manu...». E quando Messina fa il nome di Ginobili si avverte ancora l' emozione. «Dopo quello che ha fatto, vederlo ancora una volta dare tutto se stesso è stata una cosa impagabile. E poi anche Marco Belinelli, lo avevo avuto da bambino agli allenamenti, grandi campioni come Tim Duncan, Tony Parker. È stato bello, anche se sarà solo per una partita, è un gran ricordo». BOLOGNA. Manu Ginobili mercoledì sera nell' incontro vinto da San Antonio contro Indiana 106100, in 26'19" ha segnato 28 punti con 6/7 da tre ed è stato per Messina un viaggio indietro, ai tempi della Virtus Bologna. «Se i tifosi bianconeri (che poi sono anche i colori degli Spurs con l' aggiunta dell' argento; ndc) di allora, ma anche di oggi, hanno avuto la possibilità di vedere questa partita, avranno ricordato quei momenti straordinari». Debutto storico nella NBA con un flash bolognese. «Ma io ce l' ho sempre: il contatto con Bologna, i miei amici, i parenti di mia moglie, è quotidiano». COMPLIMENTI. Così anche Bologna ha avuto la sua piccola parte nel Texas, a San Antonio. «E devo dire aggiunge Messina che mi ha fatto un grande piacere vedere sul sito della Virtus un messaggio per me davvero affettuoso». Dalla Virtus Bologna al presidente federale Gianni Petrucci. «Davvero? Non sapevo che Petrucci avesse parlato di me, è un altro attestato che mi riempie di gioia. Ma devo aggiungere che in tanti si sono fatti sentire, anche molti colleghi con i quali c' eravamo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
28 novembre 2014 Pagina 9 Corriere di Bologna Sport Messina entra nella leggenda «Me l' ha vinta Manu, al solito...» Primo coach non americano ad allenare (e vincere) una gara nella Nba. «Ho detto a Manu "ti devo un' altra vittoria nella mia carriera". È stato ancora una volta incredibile, era ovunque, il suo entusiasmo è contagioso». Si scioglie in un sorriso Ettore Messina, dopo aver portato a casa la sua prima vittoria da capo allenatore nel campionato Nba, prima vittoria e prima «panchina» di un coach non americano nella lega più importante del mondo. Ora è 10, complice un problema di salute che tiene fuori il «titolare» Greg Popovich, e stasera tornerà ad allenarli lui, i San Antonio Spurs. La grancassa del «sono le prove generali, il dopo Popovich è Messina» ha già ricominciato a tambureggiare ma conoscendolo giusto un po', è certo che Ettore a tutto sta pensando meno che al futuro. Nella consueta conferenza stampa pre partita tu guarda questi strani tizi della Nba, pur di far parlare di basket mandano i coach dai cronisti anche prima della palla a due... ha dato una risposta popovicciana a un cronista che gli chiedeva il suo stato d' animo: «Come posso sentirmi? Molto impaurito, un po' impaurito, per nulla impaurito. Decidete voi». Forse un po' impaurita era anche la sua squadra, che contro i modesti Indiana Pacers non ha giocato un buon primo tempo. La gallery delle immagini della gara ha regalato un Messina a noi tutti molto conosciuto, braccia appoggiate sui fianchi, sguardo raggelante. Se la grancassa avesse ragione, i giocatori degli Spurs impareranno a conoscere quello sguardo: significa che hai fatto una vaccata, ma talmente grande che non importa nemmeno te la venga a spiegare, devi arrivarci da solo. Ha pagato pegno per tutti Manu Ginobili, che quello sguardo ha imparato a capirlo in fretta quando dal 2000 a 2002 giocava nella Kinder di Messina. D' altronde se comprendi, rischi pure di vincere tutto, come la Virtus del Grande Slam. L' argentino segna 21 dei suoi 28 punti nel secondo tempo, con canestri pazzeschi, portando gli Spurs alla vittoria 106100. No, non poteva far esordire il suo coach con una sconfitta. «È stato bellissimo averlo di nuovo lì a bordo campo a dirigere la squadra, urlare e incazzarsi con noi, mi ha davvero fatto tornare indietro di 13 anni quando eravamo a Bologna» ha detto Manu. «Sono felice per lui, non è facile sostituire Popovich». «Prima della gara non pensavo al record di essere il primo non americano ad allenare una gara vera di Nba (Messina aveva già allenato gli Spurs in una partita amichevole di pre stagione, ndr ), piuttosto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
27 novembre 2014 corrieredellosport.it Sport Ginobili salva Messina, sta tornando Lebron... Il coach italiano va in panchina e batte i Pacers grazie all' argentino, 17 minuti per Belinelli, male gli altri italiani. E Cleveland si sta rimettendo in piedi. ROMA Nella notte NBA dei giocatori italiani vince solo Marco Belinelli, che gioca 17 minuti nella vittoria di San Antonio sui Pacers (106 100), segnando 6 punti, con 2/5 al tiro e 4 rimbalzi. Doppia soddisfazione per Ettore Messina, coach per una notte al posto di Gregg Popovich: a risolvere la partita è stato proprio Manu Ginobili, allenato da Messina alla Virtus Bologna, per gli Spurs anche 21 punti di Leonard con 13 rimbalzi, 17 di Duncan, 21 di Parker e 28 di Ginobili. Per i Pacers 22 punti di Stuckey, 12 di Copeland e 11 di Price. Danilo Gallinari continua a faticare a trovare il ritmo giusto dopo l' infortunio. MALE GALLO Gallo rimane in campo appena 9 minuti, chiude con zero punti e un rimbalzo nel ko dei Nuggets in casa dei Suns (120112). Gigi Datome non mette piede in campo nella sconfitta casalinga dei Pistons contro i Clippers (10498), ancora fermo Andrea Bargnani per un problema al polpaccio e i suoi New York Knicks, privi anche di Carmelo Anthony, perdono dai Mavericks per 109102. FINALMENTE LEBRON Nella notte preRingraziamento 13 le partite in cartellone: continua l' ottimo momento di Toronto e Memphis, che dominano le rispettive conference, con lo stesso score di 132. I Raptors di DeMar DeRozan (27 punti) e Kyle Lowry (14+13 rimbalzi) comandano nella Eastern dopo aver battuto gli Atlanta Hawks (126115), i Grizzlies (19 punti per Marc Gasol e Mike Conley nel 9993 ai Lakers) fanno altrettanto nella Western. Per Memphis la concorrenza non manca: dopo i 40 punti segnati a Miami, Stephen Curry (28) trascina i Warriors a suon di triple (6/8) anche contro gli Orlando Magic (11196) e porta i suoi sul 122. Portland e Houston tengono botta: Wesley Matthews (28) e James Harden (26+8 assist) i protagonisti nelle vittorie su Hornets (10597) e Kings (10289). Torna a brillare anche LeBron James: nel 11397 contro Washington mette a segno 29 punti, 10 rimbalzi, 8 assist e 3 palle rubate, e consente a Cleveland di pareggiare il conto di vittorie e sconfitte in stagione (77). ï ¼ Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
27 novembre 2014 corrieredellosport.it Sport Anche Petrucci saluta la prima volta di Messina Coro di complimenti per il coach, primo non americano a vincere una partita NBA. Ma Popovich sta meglio. ROMA Anche il presidente federale Gianni Petrucci si è unito all' unanime coro di complimenti a Ettore Messina dopo la vittoria di ieri alla guida di una squadra NBA. "E' una gioia per tutta la pallacanestro italiana, siamo fieri che sia stato un nostro allenatore a tagliare un traguardo così importante e che abbia rilanciato il lavoro della nazionale" ha detto Petrucci. Battendo 106100 gli Indiana Pacers, con due giocatori da lui guidati ai tempi della Virtus Bologna (Manu Ginobili, 28 punti, migliore in campo, e il nostro Marco Belinelli, 6 punti), Messina è infatti entrato nella storia come primo allenatore non americano a vincere una partita da head coach. Ruolo a cui era stato improvvisamente promosso per il problema di salute che ha colpito Gregg Popovich, defunto comunque "minore". Ancora non è chiaro se Popovich potrà tornare in panchina dalla partita di domani a Sacramento contro i Kings o, come ha scritto qualcuno, da quella successiva di domenica a Boston, dando quindi a Messina a un' altra gara da head coach. Ma ormai la storia è stata fatta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
27 novembre 2014 gazzetta.it Sport Nba, Messina fa la Storia. Notte da re degli Spurs con la vittoria su Indiana Popovich non sta bene e non si presenta in panchina. Il coach italiano entra nel libro dei record: è il primo europeo a guidare una franchigia e a vincere. San Antonio batte i Pacers 106100. 27 novembre 2014 Milano Ettore Messina ieri in panchina. Reuters SAN ANTONIO (Usa) Il Messina day comincia il mercoledì mattina. Con un primo indizio, a posteriori. Nella rifinitura prima della sfida con Indiana, quantomeno la porzione aperta ai media, in cui stavolta parlano, il caso vuole, proprio Belinelli e Ginobili, i "ragazzi" di Messina, non si vede Coach Popovich. Il general manager degli Spurs R.C. Buford, alle 11.15, viene a chiudere la porta della sala stampa, occupata dai cronisti intenti a twittare, scrivere, montare video dei parlati di Marco e Manu. Chiede cortesemente se c' è un motivo per cui la porta, che dà sulla palestra d' allenamento di Spursello, 20' di macchina da Downtown, sia aperta. Rispondiamo candidamente di no. La chiude. Un inedito. Gatta ci covagrandi manovre in corso? L' annuncio L' ufficialità arriva alle 17.30 italiane. Mezzanotte passata in Italia. Sul programma di giornata è prevista la solita chiacchierata con Pop prepartita, alle 17.45 locali, e invece, 5' prima, il capo addetto stampa Spurs, Tom James, informa la sala stampa che c' è un cambio di programma. E che nella sala conferenze troveremo Coach Messina. Eccolo, dunque. In tuta. Spigliato, padroneggia un eccellente inglese, cui aggiunge l' ironia italiana e una disponibilità che il suo Capo solitamente non ha. 8'13" di introduzione alla partita con i giornalisti, con Pop 3' sono già un mezzo miracolo. Dice: "Quando ho saputo la novità? Ieri. Coach Popovich ha un problema di salute, non è certo bello sostituirlo per questo motivo, ma fortunatamente non è nulla di particolarmente grave. Sarò me stesso, con tutti i miei limiti, ma non sarò una cattiva imitazione di Coach Pop, devo solo ricordarmi di non chiamare tutti i giochi per Ginobili". Gli domandiamo se si rende conto di fare la storia, per l' Italia, per l' Europa. Risponde preparato: "Sapevo che mi avresti fatto questa domanda. Cosa risponderebbe Pop?". Poi, seriamente: "Adesso penso solo alla partita, alla storia penserò tra molti anni, raccontando questi ricordi ai nipotini". la partita Lo speaker stranisce l' At&t Center. "Coach: Messina". Una signora delle Baseline Bumps, i tifosi più colorati del palazzetto, ci chiede preoccupata: "Perché non c' è Popovich?" Riferiamo. Si tranquillizza il giusto. Qua ancora i tifosi Messina non lo conoscono. Impareranno a farlo. Con Messina capoallenatore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
27 novembre 2014 gazzetta.it
27 novembre 2014 gazzetta.it Sport Nba, Thanksgiving per gli Spurs: Indiana battuta e festa Messina I Pacers, minati dalle assenze, soccombono 106100. In campo anche Belinelli (6 punti in 17', infortunio smaltito) e Ginobili (28, miglior marcatore del match), già allenati in passato dal coach italiano. 27 novembre 2014 San Antonio (Usa) Ettore Messina è il primo allenatore italiano, meglio ancora il primo allenatore europeo , ad aver allenato una squadra Nba. I campioni in carica, i San Antonio Spurs. Contro gli Indiana Pacers, battuti stanotte 106100. Coach Popovich non stava bene: problemi di salute non gravi, ma che hanno richiesto un "interventino". Gli Speroni hanno affidato all' assistente allenatore "from Italy" le chiavi del Regno, o meglio dell' AT&T Center. Missione compiuta. Gara tirata, vittoria emozionante, con un Ginobili favoloso che ha giocato per il suo allenatore a Bologna di 13 anni fa. E Speroni italianissimi, con Belinelli c h e h a ormai smaltito l' infortunio e segnato 6 punti in 17 minuti. La festa del Ringraziamento (è il Thanksgiving in America) Messina e gli Spurs l' hanno anticipata di qualche ora. San AntonioIndiana 106100: highlights PROVE IN PRESTAGIONE L' antipasto era stato servito il 16 ottobre a Phoenix. Popovich non sta bene, non va in trasferta, e Messina è l' assistente prescelto (nello staff ci sono anche Boylen, Udoka, Engelland, Forcier e Becky Hammon). Finisce 12190 per i Suns, per i neroargento giocano le riserve, da copione. Stavolta si faceva sul serio. E per chi volesse il bastian contrario: sì Kiki Vandeweghe è nato in Germania ed ha allenato i Nets, ma è americano LA GARA Messina parte con Diaw e Green in quintetto con Parker, Leonard e Duncan. In panchina, come assistente, altra prima volta storica, c' è una donna, Becky: scarpe rosse col tacco Ai Pacers manca mezza squadra, pure Hibbert, che era in dubbio, sostituito dall' ex Mahinmi. Ma hanno appena battuto Dallas in Texas Belinelli e Ginobili, gli Spurs che Messina lo hanno già avuto da allenatore, entrano sul parquet insieme, con 3'18 da giocare di un 1° quarto combattuto, che Indiana chiude avanti 2725. Gli Spurs hanno troppe palle perse e non la mettono dentro da 3 punti. Va meglio quando Ginobili va in post basso e Duncan si inventa l' assist per un taglio di Belinelli. Il maxischermo diffonde un primo piano di un Messina intenso, serio, forse preoccupato. All' intervallo neroargento sotto 5055. San Antonio finalmente difende com' è abituata, a inizio ripresa: Messina applaude. Così si fa, ragazzi. SUPER GINOBILI Ginobili esonda: 7776 Spurs a fine terzo quarto. Il parziale è tutto di quello che qui Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
27 novembre 2014 gazzetta.it
28 novembre 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport CROVETTIFROSINI, LO STRANO DERBY Affrontano da dirigenti i loro ex club. «La forza di queste società è continuare a investire nei vivai» Bologna «NORMALMENTE i dirigenti non sentono i derby». A parlare è Alessandro Frosini l' attuale direttore sportivo della Pallacanestro Reggiana che da giocatore, con la maglia bianconera, ha vinto due scudetti e due volte l' Eurolega. «Sono più i giocatori e lo staff tecnico a respirare questa atmosfera. Per me si tratta di ritornare su un campo dove ho passato sei anni belli, ma allo stesso tempo molto duri, perché non è stato facile rimanere al livello che la Virtus richiedeva per essere un suo giocatore». Domenica è anche un confronto da due società che puntano sul settore giovanile per costruirsi un futuro? «Questo è indubbio. Questi club da anni si sono affidati a responsabili tecnici come Giordano Consolini e Andrea Menozzi e io credo che i risultati siano davanti agli occhi di tutti. Oggi solo Venezia sta provando a seguire la stessa strategia, ma per ottenere risultati serve tempo. Prima della sentenza Bosman i giovani erano un patrimonio della società che aveva tutto l' interesse a farli crescere nel miglior modo possibile. Oggi o investi in figure come quelle che ho citato, oppure il settore giovanile diventa un semplice obbligo e questo significa rendere più conveniente ingaggiare un americano uscito dal college a 23 anni». Martedì era al PalaDozza insieme a Gregor Fucka e a Antoine Rigaudeau. Rispetto ai vostri tempi cosa ha perso il basket? «La capacità di guardare al futuro. Allora le società hanno cresciuto i Fucka, i Myers, ma non si sono accontentate e sono venuti fuori i Galanda e i Chiacig. Oggi un ragazzo esce dalle giovanili a 19 anni e non c' è nessun percorso per lui e quindi o va in prima squadra o si perde. Gli americani stanno al college 4 anni in più ed è normale che siano più pronti quando arrivano in Europa». Belinelli ha giocato con lei la prima gara in serie A. Immaginava che sarebbe andato così lontano? «Da giovanissimo aveva già caratteristiche fisiche notevoli e dimostrava una maturità superiore ai suoi 16 anni. Allenarsi con lui è stato divertente perché dovevi sempre batterlo con l' esperienza. Sapevamo che avrebbe fatto della strada, ma è andato dove voleva e ha dato una belle lezione a tutti». Massimo Selleri. MASSIMO SELLERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
28 novembre 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Primo straniero Sostituisce Popovich e conduce gli Spurs al successo con Indiana. Storico Messina, panchina e vittoria in Nba San Antonio (Stati Uniti) ETTORE MESSINA è nella storia: è il primo straniero ad allenare una squadra della Nba e a portarla alla vittoria. Alla fine ride e scherza, sul suo passato con Manu Ginobili. Nella storia della Nba, parlando di tecnici di casa nostra, non poteva che entrarci lui, cresciuto nella Virtus Bologna e poi approdato in Nazionale. Poi ancora Virtus, Benetton Treviso, Cska Mosca, senza dimenticare l' esperienza a Los Angeles, come assistente di Mike Brown nei Lakers e, oggi, braccio destro di Gregg Popovich, sulla panchina degli Spurs, la squadra campione Nba. Se c' era un dubbio, sulla fiducia che Popovich ha in Messina, ce lo siamo tolti. Gregg ha un problema di salute, non va in panchina, nel confronto in Texas tra San Antonio e Indiana e chi va in panchina, con la qualifica di head coach? Proprio lui, Messina. Primo straniero (e italiano) su una panchina Nba, primo straniero (e italiano) a vincere una partita ufficiale. Finisce 106100 per i padroni di casa. «A 1'50'' dalla fine racconta Messina mi sono avvicinato a Ginobili. E gli ho detto: ti devo un' altra vittoria nella mia carriera». Così felice e rilassato, Ettore, da scherzare. «Uno schema per Ginobili che risaliva ai tempo della Virtus? Ci mancherebbe. Gli schemi erano quelli di Pop: li abbiamo semplicemente applicati». Lo ha fatto bene anche l' altro bolognese Marco Belinelli, 6 punti in 17 minuti. Anche se la partenza era in salita a bordo campo. Con qualche tifoso che, all' annuncio del coach in campo, s' è lasciato andare un «Messina, who?», ma chi è? Poi, passato un attimo di sconcerto Popovich nel Texas è considerato una legenda , Messina ha ripreso il piglio da capo allenatore. Ha sofferto nel primo tempo, s' è attaccato alla grinta dei suoi bigthree Parker, Ginobili e Duncan, e ad un Leonard in grande forma. Alessandro Gallo. GALLO ALESSANDRO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
28 novembre 2014 Pagina 1 La Gazzetta dello Sport Sport RACCONTI DI BASKET. Storico Messina Così un eurocoach rompe il tabù Nba CHIABOTTI, PRATESI A PAGINA 30 LA STORIA di RICCARDO PRATESI SAN ANTONIO (TEXAS) Ettore Messina è il primo coach europeo ad aver allenato una squadra Nba. I campioni, i San Antonio Spurs. Contro Indiana, nella notte che portava al Thanksgiving Day americano. Un orgoglio italiano. Coach Popovich, la leggenda alla guida degli Speroni texani, non stava bene. Nulla di grave, ma non poteva andare in panchina. E così tra i sei assistenti (nello staff ci sono Boylen, Udoka, Engelland, Forcier e la Hammon), proprio come in precampionato, a Phoenix, è stato «promosso» lui. Ma allora era un' amichevole, stavolta si faceva sul serio. Si faceva la storia. Messina ha fatto un figurone. Come immagine, impressionando i media locali. Come risultato, è arrivata la vittoria per 106100, ancor più bella perché sofferta. Come carisma. I big nel finale hanno fatto la differenza, legittimandolo. Ginobili ha messo sul parquet l' anima, per il suo allenatore a Bologna . L 'ORA X Sono le 17.30 locali, mezzanotte è passata, in Italia. In sala stampa c' è appeso il programma per i media: alle 17.45 incontro pregara con Popovich. Ma non ci sarà. L' ufficio stampa Spurs annuncia: signori, vi aspetta Messina. Allena lui stasera, Pop non sta bene. E Messina azzecca subito la risposta giusta, per rompere il ghiaccio con i media di casa. «Se sono teso? Tremendamente spaventato. Mediamente spaventato. O per nulla preoccupato. Scegliete voi il mio stato d' animo». Si ride. Il resto lo fanno un inglese fluente, la disponibilità ad andare oltre la riposta secca (con Pop prepartita di 3', stavolta oltre 8'), l' ironia italiana: «Basta che non chiami tutti i giochi per Ginobili...». A fine partita sarà felice di averne chiamati abbastanza...Poi la sicurezza che gli garantisce la sua storia professionale: «Sarò me stesso, in panchina, non una brutta imitazione di Popovich». Senza voler stravincere: «Se per Manu ho chiamato uno schema che utilizzavamo a Bologna? No, qui si usano gli schemi di Pop» . IN SCENA Scatta la caccia dei media americani al retroscena del coach «from Italy». Come si traduce Ettore in inglese, Hector? Come nel film Troy? Ma Belinelli (appena rientrato da un infortunio muscolare, pedina chiave) è stato allenato da Messina? E Ginobili era forte, allora? Qui c' è scritto Mvp di Eurolega... Il vostro cronista italiano embedded diventa il collega più ricercato alla mensa Spurs (c' è la pasta, ma non l' hanno fatto apposta, giurano). Messina mette l' abito di scena: passa dalla tuta al completo. Becky Hammon, che scala in panchina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
28 novembre 2014 Pagina 1 La Gazzetta dello Sport
28 novembre 2014 Pagina 13 La Repubblica (ed. Bologna) Sport Debutta e vince in Nba Messina riscrive la storia "Ma io ringrazio Ginobili" Popovich malato, contro Indiana è stato Ettore a guidare San Antonio "Manu da favola e il merito non è mio. Però all' inizio m' ero arrabbiato" WALTER FUOCHI ARRIVARE primo per rimanere il primo. La Virtus a 29 anni, lo scudetto e la Nazionale a 33, la Coppa dei Campioni a 38, Ettore Messina non ha mai fatto ricorrere al fotofinish, sui suoi traguardi, e ieri, a 55 anni, che non è più un' età da Mozart precoce, s' è seduto sulla prima panchina della Nba calcata da un allenatore nato fuori dagli States. E ha pure vinto, il che non guasta: San Antonio SpursIndiana Pacers 106100, davanti al pubblico amico, come diciamo noi, su questa sponda. Di tutto il suo inseguire la storia e la gloria, Messina ha toccato nella sua ultima notte texana un' ennesima vetta solitaria. Era lì per caso, a credere al caso. Forse, più esattamente, era lì per predestinazione. Sostituiva il titolare, che s' era ammalato, Greg Popovich, ma sospettiamo tutti che, per successive, piccole investiture, il prossimo coach degli Spurs sarà lui, perché l' ispido Pops ha i suoi anni, forse qualche voglia strisciante di farsi da parte a rimirare in pace il suo capolavoro, e una stima forte, nonché umana simpatia, per il tecnico e l' uomo che ha fatto emigrare dall' Europa, con moglie e figlio, per tenerselo accanto a sé. Messina era stato chiamato in estate nello staff del club campione Nba. Meglio, era stato chiamato un anno fa. Ma era già al lavoro col Cska e, pur prossimo ad addii già stabiliti, non potè accettare. Benchè fosse un diniego, Popovich apprezzò. Pochissimi seppero e, con l' interessato, pensarono: ricapiterà. E' ricapitato. Con Mosca finì pure male. Il tuo veteranissimo sprofonda in un suo irreale minibasket e si palleggia su un piede a metà campo, tu perdi all' ultimo secondo la semifinale dell' Eurolega e sei lo scemo del villaggio, ora globale, ma in Texas aspettavano ancora e stavolta il matrimonio s' aveva da fare. Primus inter pares? Io chiedo e dubito, perchè un po' ricordavo quando, sulla panchina dei Lakers, al precedente assaggio di torta americana, Ettore mi pareva l' ultimo della cesta, periferico nella conduzione e nei time out, uno stagista di lusso: e non era bello, vicino a gente che aveva masticato molta meno pallacanestro, per quantità, e non parliamo di qualità. No, stavolta sarò il secondo. Da solo. Lo sentivo spesso, sembrava parlare dal paradiso. Vabbè, il club primo al mondo, in campo. E fuori, per organizzazione, ma anche stile di vita, coesione, sacri riti di un patriarcale focolare eretto da Popovich per i suoi cavalieri, tra i primissimi. «La Virtus, ti ricordi gli anni migliori della Virtus? Porelli e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
28 novembre 2014 Pagina 13 La Repubblica (ed.
27 novembre 2014 tuttosport.com Sport Ginobili salva Messina, sta tornando Lebron... Il coach italiano va in panchina e batte i Pacers grazie all' argentino, 17 minuti per Belinelli, male gli altri italiani. E Cleveland si sta rimettendo in piedi. Ginobili salva Messina, sta tornando Lebron... Il coach italiano va in panchina e batte i Pacers grazie all' argentino, 17 minuti per Belinelli, male gli altri italiani. E Cleveland si sta rimettendo in piedi ROMA Nella notte NBA dei giocatori italiani vince solo Marco Belinelli, che gioca 17 minuti nella vittoria di San Antonio sui Pacers (106100), segnando 6 punti, con 2/5 al tiro e 4 rimbalzi. Doppia soddisfazione per Ettore Messina, coach per una notte al posto di Gregg Popovich: a risolvere la partita è stato proprio Manu Ginobili, allenato da Messina alla Virtus Bologna, per gli Spurs anche 21 punti di Leonard con 13 rimbalzi, 17 di Duncan, 21 di Parker e 28 di Ginobili. Per i Pacers 22 punti di Stuckey, 12 di Copeland e 11 di Price. Danilo Gallinari continua a faticare a trovare il ritmo giusto dopo l' infortunio. MALE GALLO Gallo rimane in campo appena 9 minuti, chiude con zero punti e un rimbalzo nel ko dei Nuggets in casa dei Suns (120112). Gigi Datome non mette piede in campo nella sconfitta casalinga dei Pistons contro i Clippers (10498), ancora fermo Andrea Bargnani per un problema al polpaccio e i suoi New York Knicks, privi anche di Carmelo Anthony, perdono dai Mavericks per 109102. FINALMENTE LEBRON Nella notte preRingraziamento 13 le partite in cartellone: continua l' ottimo momento di Toronto e Memphis, che dominano le rispettive conference, con lo stesso score di 132. I Raptors di DeMar DeRozan (27 punti) e Kyle Lowry (14+13 rimbalzi) comandano nella Eastern dopo aver battuto gli Atlanta Hawks (126115), i Grizzlies (19 punti per Marc Gasol e Mike Conley nel 9993 ai Lakers) fanno altrettanto nella Western. Per Memphis la concorrenza non manca: dopo i 40 punti segnati a Miami, Stephen Curry (28) trascina i Warriors a suon di triple (6/8) anche contro gli Orlando Magic (111 96) e porta i suoi sul 122. Portland e Houston tengono botta: Wesley Matthews (28) e James Harden (26+8 assist) i protagonisti nelle vittorie su Hornets (10597) e Kings (10289). Torna a brillare anche LeBron James: nel 11397 contro Washington mette a segno 29 punti, 10 rimbalzi, 8 assist e 3 palle rubate, e consente a Cleveland di pareggiare il conto di vittorie e sconfitte in stagione (77). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
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