Come preparare un (buon) piano di volo IFR per il volo online
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Come preparare un (buon) piano di volo IFR per il volo online Lo scopo di questi appunti è fornire una rapida guida per la preparazione di un piano di volo IFR per il volo online. Il tutorial è complementare a quello scritto da Daniele di Bernardo “Come compilare un piano di volo” che introduce a tutte le convenzioni formali e grafiche per riempire correttamente il modulo del piano di volo del programma SquawkBox. Al termine della lettura di questo documento si dovrebbe sperabilmente essere in grado di preparare in autonomia un accettabile piano di volo che segua correttamente le procedure di arrivo e partenza e le aerovie. 1 Gli strumenti Prima di tutto le carte. Nell’ordine logico suggerito dal progresso del volo le cartine di cui possiamo avere bisogno sono una carta aeroportuale (AIRPORT nelle convenzioni Jeppesen) dell’aeroporto di partenza; questa offre una rappresentazione in pianta dell’aeroporto e delle immediate vicinanze, completa dei codici identificativi delle vie di rullaggio e delle zone di parcheggio. Per i maggiori aeroporti la carta aeroportuale può essere integrata anche da una separata carta relativa alle aree di parcheggio con l’indicazione della posizione (coordinate) e del codice di tutti gli stands disponibili per la sosta sui piazzali. Poi viene una carta di partenza strumentale (SID) con le informazioni sulla procedura strumentale di partenza che serve per il volo dall’aeroporto fino a un punto dal quale è possibile continuare inserendosi nel sistema della rotte ATS (aerovie). Utilizzeremo poi una carta di rotta (ENROUTE) per il volo in aerovia; seguirà una carta delle procedure di arrivo (STAR o ARRIVAL) sull’aeroporto di destinazione e la carta di avvicinamento strumentale. Per ultima viene ancora la carta aeroportuale, questa volta dell’aeroporto di destinazione. 2 Come reperire il materiale di documentazione Uno dei principali problemi per il pilota o il dispatcher virtuale è entrare in possesso delle cartine necessarie e, volendo essere ancora più realistici, tenere aggiornata la propria “biblioteca” cartografica. Per le carte di aeroporto, partenza, arrivo e avvicinamento esiste il prodotto commerciale SIMCHARTS della Jeppesen (www.jeppesen.com), molto pratico ma non adatto per i patiti della documentazione aggiornatissima (le carte comprese nel pacchetto dovrebbero riflettere uno stato di cose di fine 1998). Anche dopo il blocco del sito di Bertil Gullmar (http://www.dalnet.se/sasfss/) che offriva carte tratte dai manuali della SAS (Scandinavian Air System) restano comunque numerose pagine sulle quali è possibile reperire diverso materiale, liberamente scaricabile, relativo anche ad aeroporti italiani; per limitarsi a pochi esempi: http://digilander.iol.it/antoniogolfari/mappe.htm: Italia e altri paesi europei. http://www.ais.org.uk/uk_aip/html/homepage.htm: UK. http://ais.aena.es/Ais/aipeng/Hoja_presentacion_AipEng.htm: Spagna (sito AENA). http://edj.net/cgi-bin/echoplate.pl: USA (carte NOAA). http://server2041.virtualave.net/europairva/charts.html: carte di Bruxelles (EBBR). Ulteriori informazioni si possono trovare sui siti degli aeroporti virtuali; per esempio: http://web.tiscali.it/lirpctr/: LIRP, Pisa San Giusto. http://digilander.iol.it/genovirtual/: LIMJ, Genova (nella sezione link trovate i collegamenti a molti degli aeroporti virtuali italiani).
Più problematico è trovare gratuitamente in rete carte di aerovia (ma con la spesa di circa 100000 £ si copre tutto lo spazio aerero superiore europeo acquistando le enroute charts della Jeppesen); un’alternativa di compromesso è l’utilizzo del pianificatore di volo shareware FSNAV che nelle ultime versioni mostra sulla moving map le aerovie (sia superiori che inferiori) e, con i recenti aggiornamenti, anche le limitazioni nel senso di percorrenza delle stesse. Immagine 1 Un’immagine da una recente versione di FSNAV; le righe colorate (marrone, verde, giallo, blu) sono le aerovie, in questo caso quelle dello spazio aereo superiore; i triangolini sono intersezioni; i tratti tratteggiati indicano che l’aerovia non è percorribile, a partire da quel punto, in quel verso (ma solo in quello opposto). Immagine 2
La stessa zona in una carta enroute del manuale SAS; le aerovie sono rappresentate dalle righe nere; il senso di percorrenza è indicato dalla forma dei box che contengono le indicazioni di distanza tra le intersezioni. 3 Come organizzare i materiali: dalle carte al piano di volo. In questo paragrafo si spiegherà come passare dalle carte al piano di volo. L’insieme delle carte che abbiamo davanti contiene una notevole quantità di informazioni; dobbiamo imparare a selezionare quelle rilevanti per arrivare a produrre il piano di volo da A a B. A] Spazio aereo superiore o inferiore: nella maggior parte degli stati lo spazio aereo risulta diviso in uno spazio aereo inferiore e uno spazio aereo superiore; spesso la struttura delle aerovie, cioè di quei corridoi di spazio aereo, generalmente controllato, attraverso i quali dovrebbe transitare il traffico degli aerei in rotta, è differente in uno spazio e nell’altro. Per questo esistono cartine di rotta utilizzabili per il volo nello spazio aereo inferiore e altre per il volo nello spazio aereo superiore. In Italia lo spazio aereo superiore inizia a partire da FL195. Per prima cosa quindi consideriamo se pianificheremo per un livello che interesserà lo spazio aereo superiore o inferiore per sapere quali carte di rotta dobbiamo consultare. È abbastanza frequente, in rete, vedere voli condotti nello spazio aereo superiore e pianificati tenendo come riferimento il sistema di aerovie dello spazio aereo inferiore. B] Punti di entrata degli arrivi standard dell’aeroporto di destinazione: sfogliamo la serie delle carte di arrivo (STAR o ARRIVAL) e osserviamo tutti i punti (possono essere radioaiuti o intersezioni) dai quali iniziano le procedure di arrivo sull’aeroporto che sarà la nostra destinazione. In alcuni casi è possibile che esistano diverse rotte di transizione che convergono su un singolo punto da cui prosegue una rotta standard che conduce di solito al punto iniziale di una procedura di avvicinamento strumentale. Nell’immagine 3 vediamo una carta STAR Jeppesen relativa all’aeroporto di Milano Malpensa LIMC. Nei riquadri gialli sono messi in evidenza i punti di inizio delle transizioni, che sono punti in aerovia; GEN può essere il punto di inizio della rotta di arrivo per i traffici provenienti dalle aerovie M729/UM729 (da ELB) e A9/UA9 (da AJO-TORTU); KALIK si trova sulle aerovie UG7, UW704 e W706/UW706; PAR sulle aerovie A41/UA41 e A14/UA14. Nei tondi rossi si leggono i codici che identificano le transizioni che convergono sul VOR di Voghera (VOG) e le rotta di arrivo che da VOG portano ai due IAF (Initial Approach Fix) di NOV e RIGON; se guardate le carte di avvicinamento (APP) troverete procedure strumentali per le piste di LIMC sia a partire da NOV sia a partire da RIGON. Nella realtà, nello standard per la presentazione dei f/p in Italia, sul piano di volo si indica solo il punto di uscita dall’aerovia (in questo caso, per ipotesi GEN o VOG o KALIK) e null’altro se esistono procedure pubblicate di arrivo e avvicinamento che colleghino senza interruzioni quel punto con l’aeroporto. All’estero è bene indicare il codice della procedura preceduto dal punto in aerovia da cui origina (es. LOGAN LAM3A per un arrivo a Heathrow via arrivo standard Lambourne 3 con inizio al punto LOGAN). Il più rigoroso di tutti è il sistema FAA (Federal Aviation Administration) americano che prevede di indicare il punto di uscita dell’aerovia seguito da un punto e subito di seguito dal codice della procedura. Il punto di uscita indicato serve anche a identificare la transizione prescelta; per esempio per un arrivo al Logan International di Boston via Gardner 2 arrival con transizione Albany segneremo ALB.GDM2. Stessa cosa per le partenze: codice della SID seguito dal nome del punto di uscita separato da un punto; per esempio per un’uscita Porte 3 con transizione Avenal da KSFO (San Francisco International) segneremo PORTE3.AVE.
C] Punti di uscita delle SIDs dell’aeroporto di partenza: sfogliamo la serie delle carte SID da cui intendiamo decollare e osserviamo tutti i punti (possono essere radioaiuti o intersezioni) sui quali terminano le procedure di partenza; anche in questo caso si può riscontrare una struttura delle procedure basata su un segmento comune fino a un determinato punto (la SID vera e propria) dal quale si dipartono diversi segmenti che conducono a differenti radioaiuti o intersezioni (transizioni). Nell’immagine 4 è possibile vedere una carta Jeppesen relativa ad alcune delle partenze strumentali da LIMJ (Genova Sestri). Immagine 3 D] Pianificazione della rotta in aerovia: a questo punto guardando tutti i punti di uscita ed entrata disponibili proveremo a scegliere quelli che sembrano più convenienti in base alla direzione che immaginiamo potrà assumere la nostra rotta e successivamente cercheremo di trovare un collegamento tra un punto di uscita dell’aeroporto di partenza e un punto di entrata dell’aeroporto di arrivo che rispetti i seguenti requisiti: -sia il più diretto possibile. -si conformi al sistema delle aerovie dello spazio aereo che interesseremo con il nostro volo (quindi, restando all’Italia, alle aerovie dello spazio aereo inferiore se si resta sotto FL195, a quelle dello spazio aereo superiore per il volo ai livelli più alti). Un elemento a cui fare molta attenzione è quello del senso di percorrenza delle aerovie. Specialmente con le più recenti ristrutturazioni della struttura dello spazio aereo sta diventando la norma istituire aerovie monodirezionali, cioè aerovie sulle quali il traffico fluisce, normalmente,
solo in una direzione. Spesso in questo casi esiste un’aerovia, utilizzabile nel verso opposto, che corre con andamento grosso modo parallelo a diverse miglia di distanza; è il caso, per esempio, delle aerovie UN850 (southbound) e UN851 (northbound), visibili anche nelle cartine delle immagini 1 e 2, che attraversano gran parte dell’Europa collegando la penisola scandinava con la penisola iberica; per la precisione la UN850 origina dal VOR di Marie (MAR) nella UIR di Tampere e termina sull’NDB di Ibiza (IBZ) mentre la parallela UN851 origina dal VOR di Vejer (VJF), vicino allo stretto di Gibilterra, e termina sul VOR di Trosa TRS, poco a nord di Stoccolma. In alcuni casi la rotta più conveniente e corretta può essere facilmente trovata e può concidere interamente con il percorso di un’aerovia. Pianificando per esempio un Linate-Stoccolma (LIML- ESSA) vedremo che tra i punti di uscita utilizzabili rientra il punto ABESI e tra i punti di entrata per gli arrivi a Stoccolma Arlanda rientra il VOR di Trosa (TRS). Entrambi i punti si trovano sull’aerovia di cui si parlava prima, la UN850 e quindi la rotta potrà tutta sulla stessa aerovia: LIML-ESSA ABESI UN851 TROSA Analogamente per volare da Stoccolma a Milano Linate (ESSA-LIML) verificheremo l’esistenza di procedure di partenza che portano al punto NOSLI (sulla UN850) e di procedure di arrivo standard in uscita dal punto ODINA (ancora sulla UN850). Il piano di volo sarà allora ESSA-LIML NOSLI UN850 ODINA Immagine 4
Nella realtà esistono numerose ulteriori restrizioni all’uso delle aerovie, per lo più funzionali all’organizzazione complessiva dei flussi di traffico; per esempio il traffico in entrata nello spazio aereo italiano proveniente dalla Francia in direzione del vor di Torino (TOP) viene “ordinato” con le seguenti restrizioni: UG32 MOBLO - TOP Only available Southbound and for traffic Dest. LIMM TMA, LIRP/RQ/PE UM730 MEDAM-KODOK Not available for traffic with Dest. LIML//MF/ME/MG/MP/MJ/MZ/PE/RP/RQ and LSZA except for Dep. LSGG Queste restrizioni obbligano tutto il traffico in arrivo sugli aeroporti della TMA di Milano (poco oltre viene specificato quali siano: LIMA/MC/ME/MF/MJ/ML/MN/MP/MS/MZ/RP/RQ, LSZA/ZL/ZS) a raggiungere TOP via UG32 tenendo questo flusso di traffico (verosimilmente già in discesa o prossimo a iniziarla) separato da quello dei traffici che proseguono oltre, per lo più per la zona di Roma, e che si trovano ancora nella fase di crociera. Ovviamente restrizioni di questo tipo si giustificano e acquistano un senso solo a fronte dei volumi di traffico che caratterizzano il “mondo reale”. Nel contesto della pianificazione, per quanto accurata la si voglia, di un volo virtuale non devono essere considerate più che un optional. A chi fosse interessato consiglio la visita periodica di questa pagina del sito di Eurocontrol: http://www.cfmu.eurocontrol.be/rad/29_11_-_text.htm 4) Alcuni esempi Concludiamo il nostro discorso con alcuni esempi di pianificazione consistenti in piani di volo, in parte creati da noi in parte ricavati da materiali “real”, commentati ed esplicati. In aggiunta all’eccezionale lavoro di Daniele Di Bernardo (www.ivao.org/it sezione Flight Operations) una più modesta raccolta di piani di volo per destinazioni italiane in partenza o arrivo a LIMJ – Genova Sestri può ora essere reperita a questo indirizzo: http://digilander.iol.it/genovirtual/pianidivolo.htm; da non trascurare anche l’ottimo sito di Sergio De Zordo: http://www.de-zordo.it/simflying. 1) LFPG-LIMC MOU8A MOU UL612 GVA UG32 TOP L’arrivo su LIMC che utilizzeremo sarà quello via TOP GOLTO (GOLTO1A). In astratto, utilizzando una delle partenze su BENIP dallo Charles De Gaulle si potrebbe anche pianificare: BENIP8A BENIP UM605 LIRKO DCT GVA UG32 TOP Il segmento LIRKO GVA che ho indicato con DCT (direct) è in realtà una rotta ATS non designata; leggiamo però tra le restrizioni di aerovia per lo spazio aereo svizzero: UM605 ATN - LIRKO Only available for traffic Dest. LFLB/LP/LJ/LS/LU, LS** Dato che con BENIP UM605 LIRKO si interessa proprio il segmento ATN-LIRKO questa seconda opzione sarà da scartare a favore della prima. 2) EGLL-LIRF
MID3G MID A1 VEULE UL612 MILPA UM730 TOP UA1 ELB La scelta della pianificazione via MILPA UM730 TOP (MILPA-KOGAS-VANAS-MEDAM- KODOK-TOP) in alternativa a UL612 GVA UG32 è condizionata dalla restrizione riportata sopra (UG32 MOBLO - TOP Only available Southbound and for traffic Dest. LIMM TMA, LIRP/RQ/PE). ELB è punto di inizio di diversi arrivi standard di LIRF (ELB-GRO-TAQ, ELB- GILIO-TAQ). Con l’occasione ancora una parola sul formato di queste stringhe piano di volo. Per gli aeroporti italiani abbiamo indicato solo il primo/ultimo punto in aerovia senza nessuna ulteriore indicazione se l’aerovia è collegata direttamente all’aeroporto da una procedura pubblicata di partenza o arrivo. Per gli aeroporti stranieri seguiamo lo standard che prevede di riportare il codice di una partenza/arrivo seguita (o preceduta nel caso dell’arrivo) dal punto su cui termina o da cui origina. Per tutto questo e per ulteriori indicazioni rimando comunque al tutorial di Daniele di Bernardo consultabile sul sito www.ivao.org/it. ****
Puoi anche leggere