Cittadinanza digitale e sviluppo professionale - Morcelliana

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Cittadinanza digitale e sviluppo professionale - Morcelliana
Cittadinanza digitale e sviluppo
          professionale
          Quali dimensioni concettuali, quali approcci formativi?
          di Maria Ranieri, Professore Associato di Didattica e Tecnologie dell’Istruzione presso
          l’Università di Firenze
          maria.ranieri@unifi.it

          Questo contributo presenta una riflessione sul tema dell’educazione alla cittadinanza digitale nel contesto della for-
          mazione degli insegnanti. Si articola in tre sezioni: nella prima parte, introduce una definizione di cittadinanza di-
          gitale evidenziandone le dimensioni significative sul piano educativo; nella seconda parte, si sofferma sul concetto di
          competenza digitale come ambito principe sul quale la scuola può intervenire per promuovere forme di cittadinanza
          attiva e consapevole; nella terza e ultima parte, i temi proposti vengono riletti alla luce dei possibili modelli forma-
          tivi adottabili per favorire lo sviluppo professionale degli insegnanti nell’educazione alla cittadinanza digitale degli
          studenti.

          La cittadinanza                          una partecipazione autentica al-
                                                   la vita democratica delle nostre
                                                                                            co alla formazione per lo svilup-
                                                                                            po del potenziale umano, dalla
          digitale                                 comunità.                                partecipazione politica suppor-
          tra impegno civico                       Cominciamo da una prima de-
                                                   finizione di questo concetto: co-
                                                                                            tata dalle tecnologie alla gestio-
                                                                                            ne dell’identità digitale, non solo
          e partecipazione                         me si può leggere nell’Enciclo-          dal punto di vista della privacy
          Che cosa significa “essere cit-          pedia Treccani online, la citta-         ma anche dell’amministrazione
          tadini” nell’era digitale? Come          dinanza digitale ha a che vede-          digitale e l’e-government.
          reinterpretare i diritti e i dove-       re con l’insieme dei diritti e dei       Se è mutato il concetto di citta-
          ri del cittadino nello spazio del-       doveri dei cittadini formulati in        dinanza sub specie digitalis, am-
          la rete? In che modo esercitare          relazione al nuovo spazio giuri-         pliandosi verso nuove direzioni
          la cittadinanza attiva nell’arena        dico in cui la cittadinanza può          ancora tutte da consolidare, so-
          elettronica? Una scuola attenta          essere agita dai contesti ibridi         prattutto nella percezione della
          ai bisogni sociali emergenti, una        a quelli virtuali; tra i temi tipi-      maggioranza dei cittadini, an-
          scuola che abbia a cuore i valori        ci solitamente trattati nell’am-         che il tema dell’educazione al-
          della partecipazione democrati-          bito della ricerca accademica o          la cittadinanza richiede un ri-
          ca e del rispetto dei diritti, non       della discussione pubblica sulla         pensamento che non può non
          può sottrarsi ad una riflessione         cittadinanza digitale troviamo:          coinvolgere anche insegnanti,
          sui nuovi contorni che il concet-        identità digitale, protezione dei        dirigenti, studenti e famiglie: in
          to di cittadinanza va assumendo          dati personali, inclusione digi-         poche parole, la comunità sco-
          nell’attuale società digitale. Lo        tale, formazione di competenze           lastica. Da questo punto di vista,
          sviluppo delle tecnologie dell’in-       digitali, uso di contenuti digitali,     appare fondamentale il lavoro
          formazione e della comunica-             partecipazione ai processi deci-         promosso negli ultimi anni dal
          zione ha conosciuto, negli ulti-         sionali, rispetto delle regole del       Consiglio d’Europa che, a val-
          mi vent’anni, una impressionan-          web. In altri termini, apparten-         le di una serie di consultazioni
          te accelerazione, richiedendo di         gono alla riflessione sulla cittadi-     di esperti e membri della socie-
          ripensare la nostra stessa condi-        nanza digitale diversi argomenti         tà civile, ha indicato i seguenti
          zione di cittadini e di maturare         che vanno dall’equità declinata          principi come pilastri del con-
          nuove consapevolezze in vista di         in termini di accesso tecnologi-         cetto di cittadinanza digitale in

 eas                                                                12                                               n. 6 – febbraio 2021        n

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una prospettiva educativa (Con-        dei contenuti digitali: gli utenti     racy (UNESCO, 2013), oppu-
          siglio d’Europa, 2017):                di Internet non possono appro-         re dall’OECD (2016) sulla no-
          • Digital engagement: questo con-      priarsi indebitamente dei conte-       zione di “Global Competence”,
          cetto, al quale ci si riferisce an-    nuti disponibili nel web; alcuni       il Consiglio d’Europa (2017,
          che con l’espressione e-engage-        di questi contenuti sono libera-       np) ha proposto la seguente de-
          ment, designa le nuove forme           mente riutilizzabili, se specifica-    finizione di cittadinanza digita-
          di impegno civico e cittadinan-        to da particolari licenze come         le, una definizione che eviden-
          za attiva, abilitate dall’utilizzo     le Creative Commons Licenses, al-      zia aspetti e dimensioni rilevan-
          dei nuovi media digitali. Questi       tri no, e anche quelli liberamen-      ti in chiave pedagogica e di for-
          ultimi, e in particolare, i social     te riutilizzabili, lo sono a deter-    mazione delle future generazio-
          media, presenterebbero carat-          minate condizioni che l’utente         ni: «Possiamo affermare che la
          teristiche funzionali allo svilup-     di Internet deve conoscere e ri-       cittadinanza digitale si riferisce
          po di un nuovo modello di im-          spettare; doveri relativi al rispet-   a un uso competente e positivo
          pegno civico, i cui attori princi-     to dell’altro: l’assunzione di at-     delle tecnologie digitali e dei da-
          pali sarebbero soprattutto i più       teggiamenti ostili verso gli altri     ti (creare, pubblicare, lavorare,
          giovani. Si ritiene infatti che le     come nel caso del cyberbullismo        condividere, socializzare, inve-
          nuove generazioni siano sempre         non è ovviamente compatibile           stigare, giocare, comunicare e
          più distanti dai modelli tradizio-     con un comportamento digital-          apprendere); alla partecipazio-
          nali di partecipazione civica; a       mente responsabile, come pure          ne attiva e responsabile (valori,
          ciò si accompagna il progressi-        il furto di identità e altri com-      abilità, attitudini, conoscenze e
          vo declino della partecipazione        portamenti digitali devianti.          comprensione critica) nelle co-
          dei cittadini al dibattito pubbli-     • Digital participation o anche e-     munità (locali, nazionali, globa-
          co con ricadute negative sulla         participation sono termini ampia-      li) a tutti i livelli (politico, eco-
          cittadinanza attiva e la pratica       mente utilizzati nel lessico isti-     nomico, sociale, culturale e in-
          democratica. Attraverso le piat-       tuzionale europeo per indicare         terculturale); al coinvolgimento
          taforme digitali, sembrerebbe          il ruolo che le tecnologie digi-       in un doppio processo di forma-
          possibile contrastare tali tenden-     tali possono svolgere nel soste-       zione continua (in contesti for-
          ze e promuovere nuovi modelli          nere la partecipazione dei citta-      mali, informali, non formali) e
          di cittadinanza, basati sull’attivi-   dini ai processi decisionali della     di difesa costante della digni-
          smo di rete, dove convivono va-        Pubblica Amministrazione e al-         tà umana e dei diritti umani»
          lori individuali e collettivi, con     la costruzione dell’agenda poli-       (trad. mia).
          l’emergere di una nuova sfera          tica. Più specificamente, la stra-
          pubblica reticolare, eterogenea
          e aperta.
                                                 tegia europea per lo sviluppo
                                                 dell’e-participation si collega ai
                                                                                        Competenze digitali
          • Digital responsibility: questo co-   concetti di buona governance,          per la cittadinanza:
          strutto sta a indicare un uso ap-
          propriato dei media digitali nel
                                                 comunicazione e trasparenza
                                                 nell’ottica di ampliare le attua-
                                                                                        dal pensiero critico
          rispetto degli altri e delle rego-     li modalità di rappresentanza          alla creatività
          le del web. Rientrano quindi in        e accrescere la trasparenza del        Abbiamo visto quali sono i pila-
          questo concetto doveri relativi        policy-making a livello europeo,       stri della cittadinanza digitale in
          al rispetto della privacy propria      migliorando così anche il dibat-       chiave educativa. La scuola che
          e altrui: gli utenti di Internet       tito pubblico sulle questioni eu-      cosa può fare? A quale livello
          hanno tanto il dovere di salva-        ropee.                                 può agire?
          guardare i propri dati personali       Sulla base di questi assunti e         Un termine chiave per posizio-
          quanto l’obbligo di non abusa-         alla luce di importanti docu-          nare la scuola all’interno del
          re dei dati personali altrui, o ap-    menti prodotti dall’UNESCO             processo di promozione della
          propriandosene indebitamente           sul concetto di “Global Citi-          cittadinanza digitale è: la com-
          o diffondendoli senza consenso;        zenship” (UNESCO, 2015) o di           petenza digitale. Dal 2006 la
          doveri relativi all’uso adeguato       “Media and Information Lite-           competenza digitale è entrata

 n. 6 – febbraio 2021                                            13                                                        eas
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a pieno titolo tra le competenze      rente e finalizzato alla produzio-    re vista come una competenza
          di base per la cittadinanza, va-      ne di bene/i per tutti e tutte.       da esercitare criticamente nei
          le a dire tra quelle competenze       A quest’ultimo riguardo, va           riguardi delle tecnologie (Ra-
          da promuovere sin dalla scuola        precisato che le cose non so-         nieri, 2019a), spaziando dal-
          di base al pari del saper leggere,    no affatto semplici: quello delle     la comprensione del funziona-
          scrivere e far di conto; tra quel-    tecnologie è un mondo domina-         mento dell’industria high-tech
          le competenze che tutti e tut-        to da interessi economici e po-       allo studio dei meccanismi che
          te devono possedere per godere        litici, un mondo che, se lascia-      governano il design dei dispo-
          dei propri diritti ed adempiere       to alle cosiddette forze del mer-     sitivi; dall’analisi delle informa-
          ai propri doveri. Nelle Racco-        cato, rischia di essere tutt’altro    zioni digitali alla decostruzione
          mandazioni del 2006, il legisla-      che trasparente e democrati-
                                                                                      degli usi propagandistici delle
          tore europeo definiva la compe-       co, in netto contrasto con quei
                                                                                      rete (Hobbs, 2020), finalizza-
          tenza digitale come «la capaci-       principi di cittadinanza digita-
                                                                                      ti ad alimentare odio e discri-
          tà di utilizzare senza incertez-      le precedentemente richiama-
                                                                                      minazione (Pasta, 2018), spes-
          ze e in modo critico le ICT nel       ti. Nel suo recente Un manifesto
          lavoro, nel tempo libero e nella      per la Media Education, Bucking-      so attraverso il ricorso alle fake
          comunicazione. Richiede buo-          ham (2020) con particolare ri-        news (Gili e Maddalena, 2018);
          na conoscenza della natura, del       ferimento alla diffusione dei so-     dalla lettura critica dell’enorme
          ruolo e delle opportunità che le      cial media, parla di “capitali-       massa di dati oggi circolanti in
          ICT offrono nella vita quotidia-      smo digitale” e definisce il so-      rete alla capacità strategica di
          na, privata, sociale e lavorati-      gno democratico della società         tutelare i propri dati persona-
          va. Emerge un’attenzione ver-         della rete – di questo si parla-      li (Ranieri, 2019b). La compe-
          so i problemi legati alla validità    va, fino a qualche anno fa, e         tenza digitale non è solo analisi
          e affidabilità delle informazio-      del potenziale dei social media       e decostruzione, pensiero criti-
          ni e un interesse ad impegnarsi       a sostegno dei processi civici e      co e uso consapevole. Essa in-
          in comunità e reti per fini cul-      partecipativi (vedi sopra) – nei      clude anche componenti attive,
          turali, sociali e/o professionali»    termini di un amaro ricordo:          costruttive, generative, ricon-
          (Unione europea, 2006). Con           lungi dal promuovere decisioni        ducibili all’idea di “cultura par-
          questa definizione veniva defi-       collettive e dibattiti informati, i   tecipativa” di Jenkins (2010),
          nitivamente superata una visio-       social media stanno portando          una cultura che fa leva sui me-
          ne delle abilità digitali incentra-   alla loro scomparsa; il mondo         dia digitali come risorse cultu-
          ta sulle dimensioni strumentali e     digitale è sempre più domina-         rali in grado di abilitare pro-
          tecnico-procedurali, per lasciare     to da un numero limitato di im-       cessi creativi e di espressione
          spazio ad aspetti più significativi   prese commerciali che non de-         di sé. La creatività rimane una
          sul piano pedagogico: dal tema        vono rendere conto a nessuno,
                                                                                      parola chiave per chi ha a cuo-
          dell’affidabilità dell’informazio-    salvo i loro azionisti. Questo di
                                                                                      re l’educazione (Hobbs, 2017):
          ne a quello dell’impegno sociale,     Buckingham non è, tuttavia,
                                                                                      nonostante l’evoluzione tecno-
          civico, culturale. Questa nuova       un invito a deporre le armi del-
                                                                                      logica degli ultimi anni abbia
          accezione segna una svolta im-        la critica: seppur piuttosto pes-
          portante, che riporta al centro       simista, lo stesso Buckingham         destato più preoccupazioni che
          dei discorsi digitali sulla scuola    osserva come «compito ultimo          entusiasmi (si pensi alle derive
          la cultura e la formazione piut-      dell’educazione non sia soltan-       legate all’uso dei social media),
          tosto che il mezzo e l’addestra-      to quello di farci capire come        impariamo creando e il digita-
          mento. Ovviamente, si tratta di       convivere con l’esistente, ma         le può ancora essere visto come
          letture possibili che noi educa-      anche quello di incoraggiarci         una palestra di creatività dove
          tori dovremmo cogliere come           ad esplorare vie alternative e a      esercitare in modo aperto l’a-
          opportunità per appropriarci di       immaginare il cambiamento fu-         bilità del fare, l’abilità del mo-
          uno spazio di intervento che de-      turo». In questa prospettiva, la      dellare, l’abilità dell’inventare
          ve rimanere pubblico, traspa-         competenza digitale può esse-         (Ranieri, 2016).

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Cittadinanza digitale e sviluppo professionale - Morcelliana
Sviluppo                              un ruolo sempre più strategico.
                                                In ambito europeo, è stato an-
                                                                                     supporto motivazionale per af-
                                                                                     frontare un’impresa che spesso
          professionale                         che sviluppato un framework,         mette alla prova i migliori pro-
          per la formazione                     il DigCompEdu, che descrive
                                                le competenze digitali degli in-
                                                                                     positi – la tecnologia, è noto,
                                                                                     può fare brutti scherzi. In terzo
          dei futuri cittadini                  segnanti e comprende sei aree:       luogo, come chiaramente indi-
          E-engagement, competenze di-          la prima riguarda la professio-      cato da Lave e Wenger (1991),
          gitali, partecipazione, pensiero      nalità docente e i processi di       la formazione passa attraverso
          critico e creatività: se queste so-   innovazione; la seconda con-         la partecipazione a comunità di
          no le parole chiave dell’educa-       cerne la selezione, la creazio-      professionisti che condividono
          zione alla cittadinanza nel nuo-      ne e l’uso delle risorse digitali    discorsi intorno alla loro prati-
          vo millennio, come preparare gli      per la didattica, mentre la ter-     ca, maturando così senso di ap-
          insegnanti ad affrontare le nuo-      za la facilitazione dei proces-      partenenza, sviluppando traiet-
          ve frontiere della cittadinanza?      si di apprendimento; la quarta       torie professionali, conferendo
          La sfida è tanto attuale quan-        area mette al centro la valuta-      un significato alla propria pra-
          to inderogabile. Anche la re-         zione, in particolare quella for-    tica all’interno di un comune
          cente emergenza Covid-19, che         mativa, mentre la quinta e la        orizzonte di senso. Tale eser-
          ha comportato la chiusura degli       sesta sono fortemente orienta-       cizio discorsivo può essere an-
          edifici scolastici, ha evidenziato    te agli studenti in termini di em-   che visto come un allenamento
          i molteplici ritardi accumulati in    powerment e di sviluppo di com-      alla pratica democratica e alla
          questi anni dal sistema scolasti-     petenze digitali. Appare evi-        costruzione della cittadinanza.
          co sia sul piano delle infrastrut-    dente, pertanto, come gli inse-      Del resto, non è possibile par-
          ture sia in termini di competen-      gnanti occupino un posto cen-        lare di cittadinanza al di fuori
          ze digitali del corpo docente. Se     trale nella formazione digitale      di un progetto collettivo, con
          un Paese non è in grado di as-        dei loro studenti. In che mo-        o senza le tecnologie. Dunque,
          sicurare ai propri cittadini l’ac-    do, allora, sostenere la forma-      partiamo da noi, educatori, per
          cesso tecnologico, con implica-       zione degli insegnanti in queste     essere di esempio, per fare da
          zioni negative per la partecipa-      aree? Componenti fondamen-           testimoni. I futuri cittadini, au-
          zione degli studenti alla vita sco-   tali di una formazione di suc-       spicabilmente, ci seguiranno!
          lastica, viene meno una conditio      cesso sono, a nostro avviso, le
          sine qua non per avviare qualsia-
          si discorso sulla cittadinanza di-
                                                seguenti (vedi anche Ranieri e
                                                Bruni, 2018): modeling, coaching
                                                                                     Riferimenti
          gitale. Nel XXI secolo, l’acces-      e community of practices. In primo   bibliografici
          so alla rete deve essere un dirit-    luogo, la formazione passa at-       Buckingham D. (2020). Un
          to universale e senza restrizio-      traverso l’esemplificazione, la      manifesto per la Media Education.
          ni di cui tutti i cittadini, nessu-   dimostrazione, la condivisione       Mondadori Università, Firenze.
          no escluso, devono godere. Ma         di una buona pratica all’inter-      Consiglio d’Europa (2017).
          l’accesso tecnologico non basta.      no di un processo dialogico e        Digital Citizenship Education. A
          Senza una adeguata preparazio-        aperto, in grado di trasforma-       Conceptual Model. In Internet:
          ne, non è possibile né ideare né      re quello che tradizionalmen-        https://www.coe.int/en/web/
          implementare interventi forma-        te chiamiamo apprendistato           digital-citizenship-education/a-
          tivi in grado di promuovere in-       in una sorta di modellamen-          conceptual-model.
          clusione, apprendimento, par-         to di natura conversazionale.        Gili G., Maddalena G.
          tecipazione. Senza una adegua-        In secondo luogo, il coaching:       (2018). Post-verità e fake news:
          ta preparazione non è possibile       non basta mostrare e riflettere,     radici, significati attuali, inattesi
          formare le nuove competenze di        esemplificare e discorrere; l’in-    protagonisti e possibili vittime.
          cittadinanza dei futuri cittadini.    segnante deve mettere in pra-        In «Media Education. Studi,
          La questione della formazione         tica e ricevere feedback forma-      ricerche, buone pratiche», 9(1),
          digitale degli insegnanti riveste     tivo, informazioni orientative,      pp. 1-16.

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Cittadinanza digitale e sviluppo professionale - Morcelliana
Hobbs R. (2017). Create to             creativo e partecipativo alla Scuola   of a Project from six European
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          pensare”. Per un approccio etico,      Teachers. Research Findings            L 394, pp. 10-18.

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