Riepilogo delle principali funzioni Excel utilizzate - Prof. Raffaella Folgieri Email

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Riepilogo delle principali funzioni Excel utilizzate - Prof. Raffaella Folgieri Email
Riepilogo delle principali funzioni
                  Excel utilizzate
                                Prof. Raffaella Folgieri

                              Email folgieri@mtcube.com

Prof. Folgieri – aa 2008/09
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Come usare questa guida
 „      Le funzioni presenti in queste slide sono quelle viste a
        lezione e utili sia per la risuluzione degli esercizi, sia ai
        fini della certificazione IT4PS
 „      In alto a destra è riportato (riquadro colorato) il
        riferimento della lezione in cui la funzione è stata trattata
        per la prima volta)
 „      Inizialmente vengono introdotti alcuni argomenti di utilità
        generale e di base per poter utilizzare al meglio tutte le
        funzioni avanzate di Escel viste durante il corso.
 „      E’ riportato sia il nome della funzione in Italiano sia
        quello in Inglese, così che ciascuno possa scegliere, a
        seconda della versione di Excel che utilizza.

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Argomento generale

            Formattazione celle
            Formattazione del testo e dei singoli caratteri
            (dal menu Formato):
                                              Orientamento a 45˚

                                              Allineamento orizzontale
                                              al centro

                                              Protezione: bloccata o
                                              nascosta (per le formule)

                                           Controllo testo: testo a capo

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Argomento generale
    Formattazione celle
    Formattazione condizionale (Conditional Formatting)
    (dal menu Formato):

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Argomento generale

           Le formule
           Le formule iniziano con l’operatore =
           Possono contenere:

           1.Costanti(numeri o stringhe)
           2.Riferimenti(indirizzi di celle, es. A1)
           3.Funzioni(operazioni predefinite)

      Vengono aggiornate automaticamente quando le celle cui
      fanno riferimento vengono modificate
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Argomento generale

                    I riferimenti relativi
                    Si adeguano in relazione alle celle di partenza
                    quando si copia o si sposta una formula

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Argomento generale

            I riferimenti assoluti
            Non comportano nessun adeguamento durante
            la copia della formula

         Rif. assoluto: =$A$1

               Rif. misto: =$A4
                Rif. misto: =A$7

         Copia della formula =A$7
         nelle celle adiacenti
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Argomento generale

  Le funzioni
  Sono caratterizzate da un nome,un elenco di argomenti
  (arg1;arg2;…), restituiscono un valorenella cella ospitante

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Argomento generale

 Inserimento di una funzione
 „      Manualmente: ogni formula è preceduta dal
        simbolo = e vengono utilizzati o i nomi di funzione
        (se noti) oppure i simboli matematici usuali (*,+,/,-
        ). Vengono utilizzate le parentesi per indicare
        l’ordine di svolgimento dei calcoli.
 „      In modo guidato: dal menu Inserisci/formula,
        trovando la formula desiderata e seguendo le
        indicazioni (help) di Excel per inserire gli
        argomenti necessari.
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Argomento generale

    Completamento automatico
„   Se la stessa formula deve essere
    riportata lungo tutta una colonna
    (o una riga):
„   Una volta inserita la formula, se
    selezionate la casella, a lato, in
    basso a destra, compare un puntino
    (maniglia)
„   Click e, tenendo premuto il pulsante
    sinistro del mouse (modalità drag
    and drop), trascinare la formula sulle
    caselle desiderate.
„   Excel riporterà la formula
    aggiornando (vedere riferimenti
    relativi ed assoluti) tutti i riferimento.

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Argomento generale

                              Esempi

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Argomento generale

                                       Operatori
                    Simbolo                  Tipo              Esempi
                   +-*                                    3+2, 6-1, 4*5, 8/2
                                           aritmetici
                     /                                    20%, 10^2, 10*10
                =% > ^ <                                  A1=B1, A1=>B1,
                                           confronto
                =>
Argomento generale
Calcoli in forma di matrice
                              La cella C16 contiene la formula
                              in forma di matrice la quale trova
                              le celle nell'intervallo C5:C14
                              contenenti il testo Europa, quindi
                              calcola la media delle celle
                              corrispondenti nell'intervallo
                              D5:D14.
                              Una Formula in forma di matrice
                              esegue più calcoli su uno o più
                              insiemi di valori e restituisce un
                              unico risultato o più risultati. Le
                              formule in forma di matrice
                              vengono immesse premento
                              CTRL+MAIUSC+INVIO.
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Argomento generale

                 Riferimento a fogli e cartelle
                 E’ un modo per semplificare modelli complessi in
                 più cartelle di lavoro tra loro dipendenti

         Per collegare formule in altri fogli di lavoro vengono usate
         due sintassi: con parantesi [] (aperto) o senza (chiuso)

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Argomento generale

                        Inserimento di un Grafico
                        (menu Inserisci)

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Argomento generale

                              Intervallo dei dati
                                          Per selezionare le celle che
                                          contengono i dati a partire
                                          dai quali si intede realizzare
                                          il grafico.

                                          Nel nostro caso le serie sono
                                          i valori rilevati per i vari
                                          inquinanti.

                                          Quindi i dati relativi alle
                                          serie sono qulli compaiono
                                          nelle colonne.

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Argomento generale

                              Per dare il nome alle serie

                                                 Si seleziona la cella
                                                 che contiene il nome
                                                 dell’inquinante a cui
                                                 la serie corrisponde.

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Argomento generale

                              Titoli del grafico

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Argomento generale

                              Posizionare la legenda

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Argomento generale

                              Posizionare il grafico

     Il grafico può essere posizionato nello stesso foglio che contiene i dati
     o in un foglio a parte.

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Argomento generale

                              Dimensionare e posizionare

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Argomento generale

     Dimensionare e posizionare
     • Spostare: premere il tasto sinistro quando il
     cursore è sull’area del grafico e, tenedolo premuto,
     trascinare il grafico.
     • Dimensionare:
     – selezionare il grafico;
     – posizionare il cursore su uno dei quadratini che
     compaiono sulla cornice;
     – compare una freccia che indica il verso del
     dimensionamento;
     – premere il tasto sinistro e, tenedolo premuto, spostarlo
     nella direzione in cui si vuole modificare la dimensione.

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Argomento generale

                              Modificare un grafico
                Posizionare il
                cursore sul
                grafico.

                Premere il tasto
                destrodel mouse.

                Si apre un menù
                contestuale, che
                fornisce i
                comandi per
                modificare le
                varie proprietà
                di un grafico.

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Argomento generale

     Aggiornamento in tempo reale

     • Le formule e i grafici vengono aggiornati in
     tempo reale.

     • Se vengono modificati i valori rilevati dalle
     centraline, vengono aggiornati media, allarmi,… e i
     grafici.

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Argomento generale

     Come creare un modello a partire
     da un foglio Excel
     • Se vogliamo conservare un foglio in cui abbiamo
     posto particolari funzioni per ulteriori usi futuri, ma,
     ad eempio, considerando dati diversi, possiamo
     creare un MODELLO. I passi da compiere sono i
     seguenti
     • Selezionare la voce SALVA CON NOME (SAVE
     AS) dal menu FILE
     Scegliere (nella tendina TIPO DI FILE) la voce
     MODELLO.
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Argomento generale
Presentazione dei dati
• Per presentare i dati (contenuti nel foglio) in un modo
più chiaro o per evidenziarne la struttura, selezionare la
voe FORMATTAZIONE AUTOMATICA dal menu
FORMATO.
E’ possibile scegliere tra vari formati predefiniti messi a
disposizione da Excel.

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Argomento generale
     Analisi e valutazione delle formule
„      Se si desidera analizzare le formule contenute in un foglio Excel, è
       possibile scegliere Verifica Formule dal menu Strumenti, e
       selezionare l’opzione MOSTRA BARRA DELLE FORMULE:
„      Per vedere dove sono le formule, selezionare
       STRUMENTI/OPZIONI e VISUALIZZA-FORMULE
„      Ora, se si seleziona una cella contenente una formula, attraverso il
       bottone INDIVIDUA PRECEDENTI, si ottiene la visualizzazione di
       tutte le celle coinvolte nel calcolo.

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Argomento generale

     Analisi e valutazione delle formule
„      Allo stesso modo, è possibile individuare le celle dipendenti e
       chiedere ad Excel di evidenziare le celle contenenti i dati non validi
       o mostrare una finestra in cui seguire la valutazione passo-passo
       dei risultati della formula.

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Argomento generale

     Import di dati
„        E’ possibile importare in Excel dati provenienti da altre
         fonti (ad es, database trovati in internet, fogli di testo.
„        Per fare ciò, sono possibili due strade:
      1.       Aprire il file dei dati dal menu FILE/Open, ma, nonostante
               Excel possa “aprire” molti tipi di file, non sempre questa
               operazione è possibile (tipo di file non riconosciuto) o
               conveniente (non vengono conservate le formattazioni o il
               tipo di valore contenuto nel campo)
      2.       Sceglere l’opzione IMPORTA DATI ESTERNI/IMPORTA
               DATI dal menu DATI. Comparirà la procedura guidata che
               ci permetterà di indicare il separatore tra i record (spesso il
               carattere di tabulazione, lo spazio, la virgola o il punto e
               virgola), fino all’inserimento dei dati nel foglio di lavoro.

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Argomento generale
 TABELLA MONOVARIATA
     • Struttura di una tabella monovariata (che dipende da un
     solo parametro):

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Argomento generale
 TABELLA BIVARIATA
     • Struttura di una tabella bivariata (che dipende da due
     parametri, rif. tabella pivot):

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LEZIONE 1

     Sintassi della funzione SE (IF)
     •La funzione SE prende come argomenti:
     •Una condizione
     •Il valore da restituire se la condizione è soddisfatta
     •Il valore da restituire se la condizione non è soddisfatta
     •Sintassi:=SE(condizione;valore_SE_si;valore_SE_no)
     •Il valore restituito dalla funzione può essere un numero
     oppure testo o un valore di errore (#VALORE!)
     Per inserire più criteri, si utilizzano gli operatori logici AND, che
     richiede che le due (o più) condizioni siano soddisfatte (vere)
     contemporameneamente, oppure OR (almeno una delle due, o più,
     condizioni deve essere vera)
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LEZIONE 1

              Finestra della formula
              Nidificazione delle funzioni (max 7 livelli)
              (Il valore restituito da una funzione deve essere un parametro valido per
              l’altra)

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LEZIONE 1

Sintassi della funzione TASSO (RATE)
•La funzione TASSO prende come argomenti:
•Periodi: numero totale dei periodi di pagamento in un'annualità
•Pagam: pagamento effettuato in ciascun periodo. Non può variare nel corso
dell'annualità. In genere, pagam include il capitale e gli interessi, ma non altre imposte
o spese. Se si omette pagam, sarà necessario includere l'argomento val_futuro.
•Val_attuale: il valore attuale o la somma forfettaria che rappresenta il valore attuale di
una serie di pagamenti futuri.
•Val_futuro: il valore futuro o il saldo in contanti che si desidera raggiungere dopo
aver effettuato l'ultimo pagamento. Se val_futuro è omesso, verrà considerato uguale a
0. Il valore futuro di un prestito, ad esempio, sarà uguale a 0.
•Tipo: corrisponde a 0 o a 1 e indica le scadenze dei pagamenti
Impostare tipo a 0 (oppure omettere) se i pagamenti devono essere effettuati alla fine
del periodo. Impostare tipo a 1 se devono essere effettuati all’inizio del periodo.
•Ipotesi è l'ipotesi del valore del tasso. Se ipotesi è omesso, verrà considerato uguale a
10%. Se i risultati di TASSO non convergono, provare a utilizzare dei valori differenti
per ipotesi. In genere, i risultati di TASSO convergono se ipotesi è compreso tra 0 e 1.
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LEZIONE 1

              Finestra della formula

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LEZIONE 1

Sintassi della funzione ASS (ABS)
•Restituisce il valore assoluto di un valore
•La funzione ASS prende come argomenti:
•Numero: casella in cui indicare il numero o la cella di cui si vuole
conoscere il valore assoluto. Può contenere anche un’operazione di
cui si desidera il risultato in valore assoluto.

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LEZIONE 1

              Finestra della formula

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LEZIONE 1

Sintassi della funzione ASS (ABS)
•Restituisce il valore assoluto di un valore
•La funzione ASS prende come argomenti:
•Numero: casella in cui indicare il numero o la cella di cui si vuole
conoscere il valore assoluto. Può contenere anche un’operazione di
cui si desidera il risultato in valore assoluto.

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LEZIONE 1

              Finestra della formula

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LEZIONE 1

Sintassi della funzione MIN (MIN)
•Restituisce il valore minimo di un insieme di valori (ignorando I
valori logici o testuali)
•La funzione ASS prende come argomenti:
•L’intervallo di celle in cui si desidera trovare il valore minimo.

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LEZIONE 1

              Finestra della formula

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LEZIONE 2

Sintassi della funzione SOMMA (SUM)
•Restituisce la somma dei valori considerati
•I valori si possono sommare direttamente ponendo nella cella di destinazione
del risultato il riferimento alle celle, sommate tra loro con il simbolo di somma
(+)
•In alternativa si usi la funzione di SOMMA AUTOMATICA, selezionabile dal
menu dei bottoni (il sigma maiuscolo, ovvero il simbolo di sommatoria) oppure
la funzione SOMMA dal menu INSERISCI/FUNZIONE
•La funzione ASS prende come argomenti:
•L’intervallo di celle di cui si desidera ottenere la somma.

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LEZIONE 2

              Finestra della formula

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LEZIONE 2
                    La funzione sum if (somma se)
     • La funzione SUMIF serve per sommare tra loro i dati solo se soddisfano una certa
     condizione
     • Vediamo come si comporta nell’esempio riportato qui sotto:

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LEZIONE 2

                    La funzione sum if (somma se)
     • SOLUZIONE
     • Dovete scrivere la formula =SOMMA.SE(D5:D11;">100";D5:D11)
     • (SUMIF se avete excel in Inglese)

     • La formula fornisce il risultato:

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LEZIONE 3
 TABELLE PIVOT (1)
• Sono strumenti flessibili per
analizzare grandi quantità di dati
• Provate a immaginare di avere i dati
riportati nella tabella a fianco, e di
dover rispondere a domande del tipo:
- Che quantità di A è stata spedita
a Febbraio?
- Cosa ha ricevuto il cliente Rossi?
- Che quantità di C ha ricevuto
Bianchi
- Che quantità in totale è stata
spedita di C?
• Bisogna organizzare i dati secondo
più dimensioni, utilizzando la
TABELLA PIVOT
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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (2)

     In Italiano menu DATi, voce RAPPORTO TABELLA PIVOT e
     GRAFICO PIVOT…

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (3)
  Seguite le indicazioni del wizard…
                                       1. Se la fonte dei dati è lo stesso
                                       foglio Excel, è sufficiente cliccare
                                       su AVANTI…

                                       2. selezionate tutta l’area dati
                                       (comprese le intestazioni delle
                                       colonne)

            3. Ora occorre definire
               il layout (tramite il
               bottone LAYOUT

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (4)

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (5)
             Disponiamo le colonne come risulta qui sotto:

     4. Date OK
     5. poi FINE

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (6)

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (7)
             Ecco il risultato nel nostro esempio:

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (8)

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (9)

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LEZIONE 3
TABELLE PIVOT (10)
             FILTRO DI PAGINA:

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LEZIONE 3
  TABELLE PIVOT (tipo di dato rappresentato)

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LEZIONE 3
                              TABELLE PIVOT (altre viste)

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LEZIONE 3

 La funzione SINISTRA (LEFT)
• Opera su una cella contentente caratteri, date o numeri. Permette di
selezionare il numero di caratteri specificato a sinistra della cella.
Nell’esempio, la cella
originale contiene il
testo “si pensa di no”
Con la funzione SINISTRA
viene richiesta la selezione
dei due caratteri più a sinistra
del testo, ottenendo SI
come risultato

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LEZIONE 3

 La funzione DESTRA (RIGHT)
• Opera su una cella contentente caratteri, date o numeri. Permette di
selezionare il numero di caratteri specificato a destra della cella.
Nell’esempio, la cella
originale contiene il
testo “si pensa di no”
Con la funzione DESTRA
viene richiesta la selezione
dei due caratteri più a destra
del testo, ottenendo NO
come risultato

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LEZIONE 3

 La funzione ANNO (YEAR)
• Restituisce l’anno relativamente ad una data

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LEZIONE 3
                               VLOOKUP (CERCA.VERT)
• Supponiamo di avere una tabella organizzata verticalmente e di voler
prendere i valori da tale tabella in funzione di un parametro scritto in una
cella. Compilate una tabella come nell’esempio qui sotto:

      • Supponiamo di voler trovare il
      nome della Facoltà cui corrisponde il
      codice 3…

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LEZIONE 3
                              VLOOKUP (CERCA.VERT)
     • SOLUZIONE:

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LEZIONE 3
                              HLOOKUP (CERCA.ORIZZ)
     • Chiaramente si avrà una sintassi analoga se consideriamo il cerca
     orizzontale…
     • Provate a cercare, con gli stessi dati, messi orizzontalmente
     (copia,
     poi incolla speciale-trasponi), sempre la Facoltà cui corrisponde il
     codice 3:

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LEZIONE 4
Come calcolare frequenza relativa e frequenza assoluta
• Costruiamo una tabella delle frequenze assolute e relative.
• Nella prima colonna riportiamo le sette categorie associate alla
varibile in esame.
• Per calcolare le freq. Ass. utilizziamo la funzione
CONTA.SE(intervallo;criteri) dove intervallo=celle in cui sono stati
riportati i dati, criterio=uguaglianza con categoria considerata.
• Per la frequenza relativa occorre dividere le freq. Assolute per il
numero totale di osservazioni (somma di tutte le frequenze assolute).
Verifica: la somma di tutte le frequenze relative deve essere uguale a 1

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LEZIONE 4
 Costruzione della tabella delle frequenze
• Modo veloce per costruire la tabelle di distribuzione delle frequenze:
- Nella prima colonna indicare gli estremi destri delle classi scelte
-Nella seconda colonna calcolare il numero di osservazioni che cadono
nella classe corrispondente, utilizzando il comando vettoriale frequenza(dati,
classi)
-Nella terza colonna calcolare le frequenze relative, dividendo le frequenze
assolute per la numerosità del campione
- Nella quarta colonna si ripostano le frequenze cumulate, Ovviamente
nella prima casella si riporta il valore della frequenza relativa della prima
classe e nelle caselle successive si somma al valore della cella
immediatamente sopra la frequenza relativa della classe corrispondente
- Nella quinta colonna si riportano le densità di probabilità di ogni classe,
ottenute dividendo la frequenza relativa per l’ampiezza della classe
- Nella sesta colonna si scrivono esplicitamente le classi in cui sono stati
ripartiti i valori per poterle poi utilizzare come etichette da riportare nel
grafico
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LEZIONE 4
 Tabella delle frequenze e istogramma
     • Generalmente per mostrare I risultati di una tabella di
     frequenze, si preferisce il grafico a istogramma, che permette
     di evidenziare eventuali simmetrie.

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LEZIONE 4

      Dare nomi alle celle
      E’ possibile assegnare un nome (consigliabilmente
      evocativo) a un insieme di celle. Per esempio:

      E’ sufficiente posizionarsi nella casella “casella nome”
      (in figura) e assegnare il nome desiderato.
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LEZIONE 5
  Variabili qualitative (1)
• Si vuole condurre l’analisi dei dati riportati in tabella, che rappresentano il risultato
di 60 osservazioni di una variabile che indica il tipo di danno alla salute presentato da 60
soggetti impiegati in un’azienda agricola e per i quali si sospetta
l’esposizione a un pestivida.
• I possibili valori assunti dalla variabile sono etichettati con le lettere:J>=joint
swelling; F=fatigue; B=back pain; M=muscle wakness; C=coughinh; N=nose running/irritation;
O=other

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LEZIONE 5
 Indici di posizione: il RANGE
     • Conduciamo l’analisi dei dati in tabella, che
        rappresentano la concentrazione di vitamina
        D in un campione di 26 soggetti (dati da
        Bland M., 1995).

     • Calcoliamo i principali indici di posizione e di
     dispersione, sfruttando le funzioni statistiche di
     Excel. Supponendo di avere i valori xi delle
     nostre osservazioni, ad es. nelle celle A4; A29,
     otteniamo:

     • Ricordiamo che range =differenza tra
     valore massimo e valore minimo

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LEZIONE 5

      Funzione MAX
      Rende possibile determinare il valore massimo in un
      intervallo di celle:

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LEZIONE 5

      Funzione CONTA.SE (COUNT.IF)
      Conta il numero di celle, in un intervallo, rispondenti al
      criterio indicato:

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LEZIONE 5

      Funzione MODA (MODE)
      Restituisce il valore più ricorrente in un intervallo dati:

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LEZIONE 5

      Funzione MEDIANA (MEDIAN)
      Restituisce la mediana dell’intervallo considerato:

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LEZIONE 5

      Funzione MEDIA (AVERAGE)
      Restituisce la media aritmetica dei valori considerati:

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LEZIONE 5

      Altri tipi di medie
      Es. Media.geometrica:

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LEZIONE 5

      Funzione VAR (VAR)
      Restituisce la varianza dei valori considerati:

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LEZIONE 5
Altri tipi di funzioni per il
calcolo della varianza
VAR.VALORI: Stima la varianza sulla base di un
campione. Oltre ai numeri, nel calcolo vengono inclusi anche
i valori di testo e logici, quali VERO e FALSO.
Sintassi
VAR.VALORI(val1;val2;...)

Val1,val2,... sono da 1 a 30 argomenti di valori
corrispondenti a un campione della popolazione.
VAR.POP: Restituisce la varianza sulla base dell'intera popolazione.
Sintassi
VAR.POP(num1;num2;...)

Num1;num2;... sono da 1 a 30 argomenti corrispondenti a una popolazione.
VAR.POP.VALORI: Restituisce la varianza sulla base dell'intera popolazione. Oltre ai
numeri, nel calcolo vengono inclusi anche i valori di testo e logici, quali VERO e FALSO.
Sintassi
VAR.POP.VALORI(val1;val2;...)

Val1;val2;... sono da 1 a 30 argomenti di valori corrispondenti a una popolazione.
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LEZIONE 5

      Funzione Quartile
      Restituisce il quartile secondo l’indice indicato (rif.
      Figura):

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LEZIONE 5

      Per determinare il range interquatile
      Q3-Q1

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LEZIONE 5
                              ROUND (ARROTONDA)
     • Ipotizziamo di voler arrotondare i valori contenuti in alcune celle. Provate con il
     valore riportato nell’esempio, arrotondando a 0,1,2 cifre (con la funzione arrotonda,
     arrotonda per eccessoe arrotonda per difetto):

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LEZIONE 5

                              ROUND (SCHEMA)

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LEZIONE 5
   Arrotondare alla decina o al centinaio
 • Se si desidera arrotondare i dati alla decina o al centinaio:

 =ROUND (D3/100;0)*100
 =ARROTONDA (D3/199;0)*100

 Cioè si procede così:
 • Si divide il numero per 100
 • Poi si arrotonda all’intero più vicino
 • In tal modo si ottiene il numero di “centinaia” del numero iniziale
 • Moltiplicando ancora per 100 si ottiene il numero iniziale, arrotondato alla
 centinaia

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LEZIONE 5
 Test chi-quadrato – spiegazione pratica
     • Illustreremo due tipi di test statistici che usano la
     distribuzione chi-quadrato:

     1. • Il test della bontà di adattamento, che determina
        se i dati osservati di un campione provengono da una
        particolare distribuzione della popolazione
     2. • Il test della tabella di contingenza, che esamina
        l’indipendenza fra due misure categoriche e può
        essere utilizzato anche per verificare l’uguaglianza
        delle proporzioni da due o più popolazioni

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LEZIONE 5
             Test chi-quadrato per la normalità (dati)
     • Un’azienda che produce batterie elettriche, per determinare il periodi di garanzia,
     ha bisogno di sapere se le durate delle batterie hanno una distribuzione normale.
     Sono state registrate le durate di 200 batterie e i dati sono stati raggruppati in una
     distribuzione di frequenze, (celle A6:C13). I valori calcolati della media e della
     deviazione standard sono, rispettivamente, 164 e 10 ore.
     • Copiate i dati in figura (comprese le intestazioni (in bold) che ci serviranno per il
     chi-quadrato).

     • Nelle formule utilizzeremo i nomi, perciò selezionate e celle A3:C4, aprite il menu
     Inserisci e scegliete le opzioni Nome>Crea>Riga Superiore. Fate click su OK.
     • Le ipotesi nulla e alternativa da verificare sono:
     •H0: la popolazione delle durate delle batterie ha una distribuzione normale
     •HA: la popolazione delle durate delle batterie non ha una distribuzione normale

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LEZIONE 5
      Test chi-quadrato per la normalità (calcoli - 1)
     • Ora per determinare le probabilità normali, digitate la formula per il primo
     intervallo chiuso (D9), copiatela nelle altre celle che contengono le
     probabilità normali (D8:D12) e modificate per il primo e ultimo intervallo
     aperto (D8 e D12)
     • Le formule sono:
     =DISTRIB.NORM(B8;Media;Dev_Standard;VERO)-0
     =DISTRIB.NORM(B9;Media;Dev_Standard;VERO)-DISTRIB.NORM(A9;Media;Dev_Standard;VERO)
     =DISTRIB.NORM(B10;Media;Dev_Standard;VERO)-DISTRIB.NORM(A10;Media;Dev_Standard;VERO)
     =DISTRIB.NORM(B11;Media;Dev_Standard;VERO)-DISTRIB.NORM(A11;Media;Dev_Standard;VERO)
     =1-DISTRIB.NORM(A12;Media;Dev_Standard;VERO)

     Le formule servono a calcolare la probabilità cumulativa normale della
     coda sinistra del limite superiore meno la probabilità cumulativa normale
     della coda sinistra del limite inferiore. Per il primo intervallo il limite
     inferiore è meno infinito e la probabilità cumulativa della coda sinistra è
     zero.
     Per l’ultimo intervallo, il limite superiore dell’intervallo è più infinito e la
     probabilità cumulativa della coda sinistra è uno.

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LEZIONE 5
       Test chi-quadrato per la normalità (calcoli - 2)
     • Create ora le formule per le frequenze attese, che sono pari alla
     probabilità normale dell’intervallo per la dimensione del campione.
     Scrivete =D8*nnella cella E8 e copiate la formula nelle celle E9:E12
     • Create le formule per i singoli termini della statistica chi-quadrato:
     – Termine chi-quadrato = (Fr_Effettiva – Fr_Attesa)^2/Fr_Attesa, cioè
     =(C8-E8)^2/E8 nella cella F8 e copiate questa formula nelle celle
     F9:F12
     • Create la formula per sommare i termini di chi-quadrato. Scrivete la
     formula =SOMMA(F8:F12) nella cella F13.
     • Scrivete ora l’etichetta chi_quadrato nella cella F14, sotto la cella che
     contiene il valore della statistica chi-quadrato. Utilizzate questa etichetta
     per assegnare il nome alla cella F13 (selezionate le celle F13:F14 aprite il
     menu Inserisci e scegliete le opzioni Nome>Crea>Riga inferiore. Click
     su OK.

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LEZIONE 5

    Test chi-quadrato per la normalità (gradi di libertà)
     • I gradi di libertà (GL) per un test della bontà di adattamento dipendono dal
     numero di categorie o intervalli (nel nostro esempio sono 5) e dal numero
     di parametri della distribuzione ipotizzata per i dati del campione (due: la
     media e la deviazione standard):
     GL=Numero di intervalli – Numero di parametri ipotizzati – 1
     Nel nostro caso si ha GL=2

     • NOTA: prendiamo il caso in cui l’azienda avesse in mente una
     distribuzione specifica e parametri specifici prima di analizzare i dati del
     campione. Per esempio, per determinare se le durate delle batterie hanno
     una distribuzione normale con una media di 160 ore e una deviazione
     standard di 8 ore, i dati del campione non devono essere utilizzati per
     calcolare le frequenze attese, quindi GL=5-0-1=4. Poiché il valore di GL
     dipende dalla situazione specifica, è l’utente che deve digitare il suo valore
     nel foglio di lavoro.

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LEZIONE 5
             Test chi-quadrato per la normalità (risultati statistica)
                              • Inserite le etichette che vedete qui a fianco nelle celle A15:A20.

                   • Per utilizzare i nomi nelle successive formule, create i nomi per le
                   celle che contengono GL, Alfae Val_Critico, cioè selezionate le celle
                   A15:B15 tenendo premuto il tasto control anche le celle A18:B19 e
                   poi aprite il menu Inseriscie scegliete le opzioni Nome>Crea>Colonna
                   sinistra. Click su OK.
     • Ora scrivete le formule per il p-value, cioè =DISTRIB.CHI(chi_quadrato;GL)
     • Per il valore critico =INV.CHI(Alfa;GL)
     • Per il risultato della decisione scrivete:
     =SE(chi_quadrato>Val_critico;”Rifiuta H0”;”Accetta H0”)

     • Diamo ad Alfa il valore 0,01
     • Vedremo comparire, accanto alla casella decisione, il risultato del test

     • Il valore assunto dal p-value indica che è molto probabile ottenere questi
     dati del campione da una distribuzione normale. L’ipotesi nulla di una
     distribuzione normale non può essere rifiutata.

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LEZIONE 5
      Test chi-quadrato: tabella di contingenza
     • Un’azienda vende quattro tipi di bevande nel Nord America. Per verificare se lo
        stesso approccio di marketing adottato negli USA può essere applicato anche in
        Canada e Messico, l’azienda ha fatto analizare la relazione fra preferenze e
        nazionalità dei consumatori. L’analisi di marketing ha classificato la popolazione
        dei consumatori di bevande in funzione delle seguenti preferenze: bevanda
        normale, senza caffeina e zucchero, senza caffeina, senza zucchero. Una
        seconda classificazione riguarda la nazionalità dei consumatori: americani,
        canadesi e messicani. L’analista ha intervistato un campione casula di 250
        consumatori delle tre nazionalità. Li ha raggruppati in base ai due criteri di
        classificazione e ha ottenuto le frequenze riportate nella figura seguente (NON
        copiatele in Excel).

     • Poiché l’analista verifica l’associazione fra preferenze e nazionalità dei
     consumatori, l‘ipotesi nulla e l’ipotesi alternativa sono le seguenti:
     –H0: le due classificazioni sono statisticamente indipendenti
     –HA: le due classificazioni sono dipendenti

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LEZIONE 5
     Test chi-quadrato tabella di contingenza (Frequenze Effettive)
     • Costruiamo ora la tabella delle Frequenze Effettive (osservate)
     • Scrivete i titolo della tabella (Frequenze effettive), le etichette delle categorie di
     bevande (Normale, ecc...), le etichette delle categorie di consumatori
     (Americani,ecc..) e le etichette Totale colonna e Totale riga, come si vede in figura,
     copiando i calori delle frequenze osservate nel corpo della tabella (celle
     B5:E7)
     • Per ottenere i totali delle righe, inserite la formula =SOMMA(B5:E5)nella cella F5
     e copiate questa formula nelle altre celle (F6:F7 dei totali delle righe
     • Per ottenere i totali delle colonne, inserite la formula =SOMMA(B5:B7) nella cella
     B8 e copiate questa formula nella altre celle (C8:F8) dei totali delle colonne.

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LEZIONE 5
     Test chi-quadrato tabella di contingenza (Frequenze Previste)
     • Per calcolare il p-value della distribuzione chi-quadrato, scrivete l’etichetta p-
     valuenella cella A17
     • Selezionate la cella B17 e fate click sul pulsante incolla funzione oppure
     selezionate Inserisci>Funzione
     • Nella finestra di dialogo selezionate la categoria delle funzioni statistiche e
     scegliete la funzione TEST.CHInel riquadro Nome Funzione. Click su OK.
     • Mettete i parametri che vedete in figura.

     • Secondo l’approccio di reporting il
     p-value trovato (0,00000013) dice che se
     l’ipotesi nulla è vera e le due
     classificazioni sono statisticamente
     indipendenti la probabilità di ottenere le
     frequenze osservate in un campione
     casuale di 250 è 0,00000013. Poiché i
     valori osservati sono così improbabili
     sotto l’ipotesi
          nulla, molti rifiuterebbero l’ipotesi nulla e concluderebbero che le due
          classificazioni sono dipendenti. Ciò vuol dire che i consumatori di diversa
          nazionalità preferiscono tipi di bevande differenti.

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LEZIONE 5
     Test chi-quadrato tabella di contingenza (Test chi-quadrato)
     • Costruite una tabella che contiene i singoli termini di chi-quadrato. Poi specificate un
     livello di significatività (Alfa), utilizzate la funzione INC.CHI di Excel per determinare il
     valore critico di chi-quadrato per la verifica, confrontate la statistica calcolata con il
     valore critico e, infine, decidete se accettare o rifiutare l’ipotesi. I risultati finali sono in
     figura. Vediamo, nella slide successiva, come ottenerli velocemente.

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LEZIONE 5
     Test chi-quadrato tabella di contingenza (Test chi-quadrato)
     • Selezionate una parte della tabella delle frequenze effettive (A3:E7), escludendo i
     totali delle righe e delle colonne e copiate il contenuto
     • Poi incollate in A19
     • In A19 scrivete Termini di chi-quadratocome titolo della nuova tabella
     • Per ottenere i singoli termini di chi-quadrato usate la formula:
     Termine chi-quadrato = (Fr_Effettiva – Fr_Prevista)^2/Fr_Previstae cioè
     selezionate la cella B21 e scrivete =(B5-B12)^2/B12
     • Copiate la formula nelle celle B22:E23
     • Per completare il foglio di lavoro, scrivete le etichette e le formule che vedete in
     figura.

     • Per la funzione del valore critico, usate =INV.CHI(probabilità;gradi di libertà)in cui
     probabilità è la coda destra, che nel nostro caso è il livello di significatività. Il grado di
     libertà per una tabella di contingenza è dato da
     Gradi di libertà =(numero di righe – 1) * (numero di colonne – 1)nel nostro caso è
     6

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LEZIONE 5
     Test chi-quadrato tabella di contingenza (commenti)

     • Secondo l’approccio decisionale, il valore calcolato di chi-quadrato
     (42,75) misura le differenze fra le frequenze effettive e le frequenze
     previste sotto l’ipotesi nulla.
     • E’ maggiore del valore critico di chi-quadrato (16,81) che corrisponde
     alla
     regione di rifiuto dell’1% nella coda destra.
     • Di conseguenza, c’è sufficiente evidenza per rifiutare l’ipotesi nulla al
     livello dell1% (test dalla coda destra) e concludere che i consumatori di
     diversa nazionalità preferiscono tipi di bevande differenti.

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