LICEO SCIENTIFICO STATALE "G. ANCINA" - FOSSANO (CN)

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LICEO SCIENTIFICO STATALE "G. ANCINA" - FOSSANO (CN)
                                    Piano Scuola Digitale del Liceo Ancina
                                              aa.ss. 2016 - 2019

Premessa. Il contesto legislativo
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD ) è una delle linee di azione della legge 107 /2015, “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ed è
valido fino al 2020 – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 . Il PNSD prevede tre grandi
linee di attività in merito a miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti.
Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono
presentare.
Le azioni del PNSD sono programmate secondo piani di finanziamento di sostegno al conseguimento degli
obiettivi tematici dell' Accordo di partenariato. L'Accordo di Partenariato prevede, nel campo dell’istruzione, le
seguenti linee di indirizzo strategico: la “diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola” e
“l’adozione di approcci didattici innovativi, attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura
di strumenti di apprendimento adeguati” finalizzate al “miglioramento dei livelli di apprendimento degli
allievi”. In questo senso “la programmazione 2014-2020 deve fornire un apporto essenziale all’accelerazione
dei processi di innovazione della scuola e della formazione italiana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda
Digitale Europea e della strategia dell’Agenda Digitale Italiana, intervenendo in direzione di una maggiore
semplificazione e digitalizzazione del mondo dell’istruzione e della formazione (…)”.
Il comma 58 della Legge 107/15 definisce gli obiettivi strategici del PNSD:

1. Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti
2. Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di
innovazione delle istituzioni scolastiche
3. Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni
4. Formazione dei docenti;
5. Formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
6. Potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;
7. Valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una
rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
8. Definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione
e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.

L’animatore Digitale
L’azione 28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad “animatore digitale”
ossia un docente che deve elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione nella scuola secondo le
linee guida del PNSD. Secondo il Prot. n° 17791 del 19/11/2015 l'AD riceverà una formazione specifica al fine
di “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”.
Il suo profilo è rivolto a:

      FORMAZIONE INTERNA
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori
formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

        COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri
attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Iindividuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della
scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da altre figure.

                                 PIANO SCUOLA DIGITALE D’ISTITUTO
                                          per il PTOF 2016-19

INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA

Premessa
Prima di tutto dobbiamo chiederci se e come, secondo noi, l’introduzione delle tecnologie digitali può
produrre innovazione didattica.
   La tecnologia digitale non è uno strumento neutrale che può essere introdotto nella didattica senza produrre
degli effetti sulla cognizione. Ma neppure è capace di produrre innovazione soltanto perchè viene introdotta
nelle classi attraverso LIM, PC, tablet, smartphone, ecc. Se introdurre una tecnologia deve produrre
innovazione nella didattica, è perchè il docente ha pensato di farne un uso finalizzato a tale scopo. Ciò significa
individuare gli aspetti problematici delle attuali metodologie, le difficoltà che non riescono a risolvere, i
risultati che non ci aiutano a raggiungere e ragionare insieme su come la cultura digitale può aiutarci in questa
direzione. Collegandoci alle riflessioni proposte dal dipartimento di lettere sulla mancanza di spirito critico
negli studenti, ad esempio, potremmo chiederci se insegnare agli studenti un uso consapevole della tecnologia,
può aiutarli a diventare più autonomi e più critici durante il processo formativo. Se nel nostro Liceo
mediamente gli allievi tendono ad assumere e a mantenere un ruolo prevalentemente passivo nella didattica,
forse è anche perchè le occasioni e i mezzi per sviluppare percorsi autonomi non sono molto frequenti. Non si
tratta di “rovesciare la classe”, perchè questa pratica non risulta gradita a studenti che finalizzano spesso al
voto il loro impegno casalingo. Bisogna piuttosto riuscire a reindirizzare l’impegno e la motivazione
attualmente concentrare sul risultato che compare sul registro, anche verso altri risultati, forse meno facili da
valutare, ma strategici per la maturazione individuale. Questo significa che la riflessione che dobbiamo fare
coinvolge anche gli altri temi emersi dalle proposte dei dipartimenti.
Si tratta cioè, secondo me, di riprendere in mano da una parte le finalità e gli obiettivi dell’educazione liceale,
dall’altra i mezzi con i quali la stiamo perseguendo, manuali, antologie, lezioni, vari strumenti multimediali,
ecc. e di interrogarci sul modo in cui questi influenzano il nostro modo di fare scuola e quello degli studenti. La
mia impressione è che non si possiamo ottenere risultati diversi se non mettiamo in discussione la didattica così
come è. Altrimenti continueremo a pretendere che studenti addestrati ad eseguire correttamente dei compiti
siano anche creativi e capaci di esprimere rielaborazioni personali. Indubbiamente qualcuno sarà comunque
capace di farlo, ma non sarà per merito della nostra didattica.
In quest’ottica si potrebbe ipotizzare per l’a.s. 2017/18 la sperimentazione di un LMS ( Learning Management
System) per la creazione di ambienti d’apprendimento, meglio se gratuito. Diversi docenti stanno già
sperimentando alcune applicazioni Google Suite (Classroom in particolare) come ambiente di apprendimento
e condivisione integrato. Google Suite offre le funzionalità base fondamentali per la condivisione,
registrazione, redazione e pubblicazione di materiali multimediali. Tutto avviene in realtà a costo zero per la
scuola e per le famiglie perché non è necessario comprare nuovi strumenti: è sufficiente avere quelli che già si
utilizzano per i propri scopi personali. Questo non esclude che si possa optare per altri sistemi gratuiti, Moodle
ad es.

Sperimentazione già avviata, da estendere nell’attuale a.s. 2017/18
A partire dalle progettualità già attuate e dalle potenzialità esistenti, l'animatore digitale è incaricato, insieme
con il Team per l’Innovazione Digitale, di gestire le azioni di avvio del PNSD:

        PEDAGOGIE (vedi premessa)
In questa prima fase il PNSD invita quindi i docenti a riflettere e valutare su ciò che si vuol fare di innovativo
(con le tecnologie ma non solo) secondo la linea di azione della Legge 107; tenendo sempre presente che il
compito principale della scuola è quello di fare buona didattica, con l’aiuto di buoni contenuti, rafforzando le
competenze e gli apprendimenti degli studenti.

         DETERMINAZIONE DEL PROFILO E RILEVAZIONE DEI BISOGNI
A integrazione e supporto di tale fase, è possibile l’uso di questionari online come strumenti di partenza per
determinare il profilo dei docenti che insegnano nella scuola, i bisogni che emergono, le proposte per azioni
future. Ciò dopo la discussione collegiale dei temi proposti nella premessa.
RICOGNIZIONE
Il terzo passo è fare una ricognizione puntuale di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel Liceo Ancina
vengono già attuate. I docenti che oggi già utilizzano le nuove tecnologie si sono formati per lo più da soli,
hanno sperimentato a loro spese senza, in genere, una visione di insieme e di “lunga durata”; questo ha prodotto
senza dubbio buone pratiche che, nella maggior parte dei casi, non sono state condivise o rese sistematiche. Il
PNSD richiede alle scuola maggiore sistematicità e coerenza e suggerisce di iniziare il percorso verso
l’adozione di approcci didattici innovativi proprio da riflessione comuni sui punti di forza delle esperienze fatte.
In questa fase si deve fare il massimo sforzo per evitare che tale ricognizione diventi una registrazione
burocratica di cose fatte. Si propone quindi di privilegiare il confronto diretto a partire dai bisogni emersi in
fase di rilevazione.

         INTERVENTI AD HOC
Chiarite le “pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a farlo, rilevati i bisogni, l’AD potrà
progettare gli interventi di formazione. Si suggerisce di lavorare per interventi trasversali, almeno in questa fase
iniziale e poi calarli, successivamente, nei singoli ambiti disciplinari. Tale fase di formazione potrebbe essere
permanente, sull’intero arco del triennio di durata del PTOF.

        PUBBLICAZIONE
Per questo si prevede l’integrazione e la collaborazione con la funzione strumentale che si occupa del sito della
Scuola.

         VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE
Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già elaborare alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed
approcci da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi sul grado di partecipazione dei propri colleghi in seno
alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO. Allo stesso modo, per deontologia professionale e
per trasparenza, è bene che chieda ai colleghi un giudizio sul suo operato, anche per poter eliminare, per i mesi
a venire (non dimentichiamo che l’AD è in carica 3 anni), eventuali criticità motivate da inesperienza e
complessità dell’incarico.

Trasformazione degli spazi di apprendimento
Occorre investire su una visione sostenibile di scuola digitale, che non si limiti a posizionare tecnologie al
centro degli spazi, ma che invece avvii nuovi paradigmi educativi che, insieme alle tecnologie, docenti e
studenti possono sviluppare e praticare. La Buona Scuola ha sancito la necessità di riportare al centro la
didattica laboratoriale, come punto d’incontro essenziale tra sapere e saper fare. Al centro di questa visione è
l’innovazione degli ambienti di apprendimento.
La proposta è che l’Ancina si doti di un numero sufficiente di ambienti e dotazioni abilitanti alla didattica
digitale, scelti ed adeguati rispetto alle esigenze di docenti e studenti nonché delle realtà in cui si realizzano. Si
possono immaginare 3 modelli:

 AULE “AUMENTATE” dalla tecnologia per una visione “leggera” ed economicamente sostenibile di classe
  digitale. In questi anni il Liceo Ancina ha dotato le aule tradizionali di dotazioni per la fruizione individuale
  e collettiva del web e di contenuti, per un’integrazione quotidiana del digitale nella didattica, per
  l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wireless;

 SPAZI ALTERNATIVI per l’apprendimento. Si ritiene di ridefinire lo spazio Biblioteca del 2* piano
  dell’edificio ala nuova del Liceo Ancina rimodulandolo in modo da accogliere attività diversificate, per più
  classi, o gruppi-classe (verticali, aperti, etc..) in plenaria, piccoli gruppi, ecc.; uno spazio che, date queste
  caratteristiche, possa essere finalizzato anche alla formazione-docenti interna alla scuola o aperta al
  territorio;

 LABORATORI MOBILI, dispositivi e strumenti mobili in carrelli e box mobili a disposizione di tutta la
  scuola (per varie discipline, esperienze laboratoriali, scientifiche, umanistiche, linguistiche, digitali e non), in
  grado di trasformare un’aula tradizionale in uno spazio multimediale che può accelerare l’interazione tra
  persone.

L’ipotesi è quella di creare un ecosistema di dispositivi hardware e software che convivono tra loro per
accompagnare ogni attività didattica, trasversale, specialistica, “ibrida”, aumentata tecnologicamente e coerente
con le metodologie, l’ età e i diversi bisogni degli studenti. Nella scelta del materiale hardware si presterà
attenzione alle offerte provenienti da circuiti non commerciali, al fine di sviluppare un sistema pensato per la
scuola e non semplicimente adattato ad essa.

L'Animatore Digitale , con il Dirigente Scolastico, il Direttore Amministrativo e il Team per l’Innovazione
Digitale , è il protagonista dell’Azione#4 (Spazi e Ambienti per l’Apprendimento) del Piano Nazionale Scuola
Digitale, con il compito di accompagnare e monitorare le azioni che promuovono la digitalizzazione.
Il Liceo Ancina, già da diversi anni, ha intrapreso la strada dell’innovazione digitale e dell’adeguamento delle
sue infrastrutture informatiche, realizzando un nuovo Laboratorio di Informatica, l’ampliamento della rete
cablata e wireless, la diffusione delle attrezzature informatiche e multimediali nelle aule e il raggiungimento di
uno standard apprezzabile di digitalizzazione. Le azioni richieste e le risorse previste dal PNSD sono da
intendersi, quindi, una opportunità di progressivo e adeguamento dei livelli di diffusione e accessibilità delle
risorse digitali nella didattica ordinaria, e nella gestione amministrativa. Si elencano qui di seguito le AZIONI
(indicate con #) e i corrispondenti ambiti che sono già state realizzate o stanno per attivarsi :

ACCESSO ALLA RETE #2
Cablaggio interno/connessione wifi del 100% degli spazi della scuola con collegamento via antenna alla linea
di fascia ottica tramite GARR.
Interventi da effettuare nell’attuale a.s. 2017/18
Rimangono alcuni problemi legati all'esistenza di reti digitali fisicamente diverse e separate per studenti (ancina
campus) e docenti (ancina doc) . Strutturata in questo modo la condivisione tra docenti e studenti durante
l’attività didattica non è possibile perchè le due reti non dialogano tra di loro. Ciò impedisce, al momento, di
sperimentare in aula forme di didattica collaborativa e/o laboratoriale. Così pure limita l’uso della metodlogia
BYOD. Per superare il problema occorre coinvolgere il tecnico informatico, in quanto i cambiamenti necessari
richiedono di intervenire sulla struttura della rete wifi.
Nel corso dell’attuale a. S. occorre inoltre definire le modalità per l’accesso e le regole per l’uso del wifi
d’istituto da parte degli studenti.

SPAZI E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO #4
Dotazione: 3 Aule LIM – 28 Aule con VP/PC - 5 Aule Laboratorio con PC/VP - 1 Aula Magna con PC/VP.
Interventi da effettuare nell’a.s. 2017/18
Occorre verificare la funzionalità e l’efficienza delle macchine e dei proiettori. Eventualmente intervenire per
collocarli in posizione più protetta. Valutare la possibilità di permettere ad alcuni docenti di efffettuare
installazioni di software sui pc in classe e laboratorio, assegnando loro i privilegi di amministratore della
macchina.

IDENTITA' DIGITALE #11 - #12
#11 Digitalizzazione amministrativa - in uso. Dematerializzazione amministrativa – da avviare nel corrente a.s.
2017/18

#12 Registro elettronico.
   Interventi da effettuare nell’a.s. 2017/18
Verificare l’utilizzabilità delle funzioni aggiuntive che non sono mai state rese disponibili da Mastercom (aula
virtuale, Moodle). Nel caso fosse previsto un costo ulteriore sarebbe il caso di rivedere complessivamente la
spesa per questa voce. Completare il passaggio ai server di posta di Goole per poter usufruire di tutte le
funzionalità della piattaforma: per permettere gli scambi e la comunicazione interna (docenti, dirigenza
amministrazione, dipartimenti, ecc) e tra tutte le figure del mondo scolastico: personale ATA, docenti, studenti,
famiglie,

FORMAZIONE DEL PERSONALE #25
#25 - Formazione in servizio per l'innovazione didattica e organizzativa. Diversi docenti hanno partecipato ai
corsi di formazione PSND organizzati nell’a.s. 2016/17. Occorre scegliere in quale direzione procedere e
adottare le strategie di formazione più adeguate e realistiche.
Interventi da effettuare nell’a.s. 2017/18 - 2018/19
Alla fine del percorso formativo realizzato lo scorso anno si era rimasti intesi che avremmo continuato
l’esplorazione delle opportunità fornite da Google Suite. Inoltre bisogna distinguere tra la formazione per
eventuali innovazioni organizzative (ad es. In conseguenza del passaggio ai servizi mail di Google Suite) e
quella legata all’innovazione didattica, che dipenderà anche dalle decisioni assunte in relazione ai punti
precedenti.
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
                                     dal PTOF del Liceo Ancina 2016/19

L’Ancina intende partecipare attivamente al Piano Nazionale Scuola Digitale avviato con il Decreto
Ministeriale n. 851/2015. Si tratta di progetti o proposte di attività tese a: 1) potenziare le competenze dei nostri
studenti all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie; 2) potenziare le dotazioni tecnologiche e scientifiche
della scuola e il loro utilizzo nella didattica.
Nel corso del triennio 2016/2019 si dovrà proseguire il percorso di innovazione didattica e di trasformazione
degli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo delle tecnologie della informazione e della comunicazione
avviato con il PNSD.
L’Ancina si propone nel triennio, in particolare, di attuare le seguenti azioni generali:

1.       ulteriore miglioramento dotazioni hardware
2.       attività didattiche laboratoriali con utilizzo di materiale digitale
3.       introduzione di attività correlate al PNSD nel curricolo degli studi
4.       partecipazione ai bandi ministeriali del PNSD per finanziare specifiche attività
5.       formazione insegnanti
6.       l’uso delle nuove tecnologie per favorire l’inclusione
7.       estensione dell’uso di Google App e di software specifici sia per la didattica sia per il potenziamento
ed il miglioramento delle attività amministrative e di comunicazione con l’utenza, anche in sinergia con le
potenzialità del registro elettronico e del sito istituzionale.

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