IL PROGETTO PANE E INTERNET
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1. Pane e Internet: motivazioni e obiettivi Pane e Internet è la principale iniziativa promossa dalla Regione Emilia- Romagna, in collaborazione con gli enti locali e le associazioni del territorio regionale, per contrastare il cosiddetto divario di conoscenza, knowledge divide in inglese. Le sue attività vengono promosse dal 2009 e rientrano nella più ampia cornice del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna, la strategia di interventi e iniziative per la promozione dell’innovazione digitale e lo sviluppo della società dell’informazione nel territorio regionale. In particolar modo, afferiscono alla Linea Guida 2 di questa strategia, con la quale si punta ad affermare il diritto di all’accesso all’informazione e alla conoscenza (e-inclusion) per tutti coloro che vivono, lavorano e studiano nel territorio regionale. Pane e Internet è stato pensato e viene promosso per affermare questo diritto in particolar modo nei confronti dei soggetti a rischio di esclusione digitale, vale a dire coloro che per mancanza di competenze, ansie e timori, o semplice disinteresse, non sono in grado di sfruttare le opportunità derivanti dall’utilizzo delle tecnologie digitali e dall’accesso a Internet, e rischiano così di essere svantaggiati rispetto a chi ha più familiarità con questi strumenti. Grazie alle attività di analisi e benchmarking condotte nell’ambito del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna, si è evinto da tempo che i principali soggetti a rischio di esclusione digitale sono al momento le donne, e in particolar modo tra esse le casalinghe e coloro che non lavorano, le persone anziane, quelle con basso livello di scolarità, chi è in cerca di occupazione e i segmenti più deboli della popolazione immigrata. È a tutti loro che Pane e Internet si rivolge prioritariamente, con una serie di iniziative e attività, a cominciare da corsi di base sull’uso del pc e l’accesso a Internet organizzati in tutte le province dell’Emilia Romagna, perseguendo i seguenti, principali obiettivi: Rimuovere i timori e le diffidenze che costituiscono uno dei principali fattori di freno all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il messaggio che si vuole far passare è che tutti, con un minimo di preparazione e competenze, possono accedere a Internet e sfruttarne le molteplici opportunità. Rendere evidenti queste opportunità e l’enorme potenziale che può derivare dall’accesso a Internet e ai servizi on line. Non solo per usufruire delle sue funzionalità di base, ma anche per migliorare la qualità della vita e perseguire i propri interessi personali in tutti gli ambiti: da quello lavorativo, a quello relazionale, alle sfere sociali e culturali, fino alla possibilità di partecipare in maniera più attiva e consapevole al vissuto delle proprie comunità. Nell’ambito di questo obiettivo più generale, e in strettissimo raccordo con le altre attività del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna, rendere evidente che grazie a Internet è possibile anche accedere agevolmente a numerose tipologie di servizi pubblici on line (e-government). In aggiunta, e a corredo di ciò, fornire anche gli strumenti e le competenze per imparare a fruirne, specie per quanto riguarda quelli forniti dalle pubbliche amministrazioni del territorio regionale. Dal 2009 al 2014, nei primi 5 anni di attività, grazie a Pane e Internet più di 12.000 cittadini di tutti i territori dell’Emilia-Romagna – in prevalenza pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri, e persone in situazione di fragilità e a rischio di esclusione – hanno partecipato a corsi gratuiti sull’uso del pc e di Internet promossi dalla Regione e dagli enti locali. Dei partecipanti, il 2
61% sono state donne e per il 72% si è trattato di over 55. Praticamente tutti infine, hanno espresso soddisfazione al termine dell’esperienza e manifestato la volontà di acquisire ulteriori competenze per l’utilizzo del pc e l’accesso a Internet. Ulteriori dettagli e informazioni sui risultati del primo quinquennio di attività sono forniti nei paragrafi successivi. Per una sintesi si rimanda invece al seguente video. 3
2. Le principali attività di Pane e Internet Dal 2009 in avanti, Pane e Internet ha messo in campo diverse iniziative, con l’obiettivo di favorire la massima inclusione digitale, contrastando i molteplici fattori alla base del knowledge divide,. Fino ad oggi, le principali linee di attività sono state le seguenti: Corsi gratuiti di base sull’utilizzo del computer e l’accesso a Internet; Moduli formativi dedicati all’utilizzo del tablet; Attività specifiche per le popolazioni dei territori colpiti dal sisma del 2012; Percorsi di apprendimento e aggiornamento per le persone in cerca di occupazione o ricollocamento lavorativo; Attività di facilitazione digitale per l’accesso a Internet, organizzate nelle biblioteche del territorio regionale. 2.1 I corsi di informatica di base Come indicato nel primo slogan di Pane e Internet, “Corsi gratuiti per navigare e vivere con la rete”, la principale attività fin qui promossa è stata l’organizzazione di centinaia di corsi di base gratuiti sull’utilizzo del pc e l’accesso a Internet. I corsi sono stati svolti in tutti i territori dell’Emilia Romagna e sono stati rivolti in particolar modo alle persone e rischio di esclusione digitale, donne, anziani e immigrati su tutti. L’offerta formativa è stata ispirata inizialmente al modello e-Citizen e poi adattata alle esigenze e agli obiettivi di Pane e Internet. I corsi di base consistono in percorsi di 20 ore, articolati in 10 lezioni della durata di 2 ore, che puntano a sviluppare le seguenti competenze: conoscenza e utilizzo delle funzioni di base del computer; uso di Internet e della posta elettronica, ricerca di informazioni e utilizzo dei servizi on line, compresi quelli della pubblica amministrazione (e-government); conoscenza dei rischi connessi alla rete e conseguente adozione di precauzioni per una navigazione protetta e sicura; comprensione tecnica e linguistica minima per potersi relazionare con utenti più esperti e altri soggetti che collaborano a Pane e Internet, al fine di migliorare progressivamente le proprie competenze digitali. I corsi base di Pane e Internet sono condotti da insegnanti scolastici e altri professionisti, in stretto contatto coi promotori del progetto. Per la formazione sono stati elaborati dei moduli e dei materiali didattici standard. Questi vengono costantemente aggiornati, tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche e di altro genere che caratterizzano il panorama degli strumenti digitali e di Internet. 2.2 I corsi sull’uso del tablet Internet e il panorama della comunicazione digitale sono in costante e frenetica mutazione, e l’avvento e la rapida diffusione delle tecnologie mobile rappresentano sicuramente la novità di maggiore rilevanza che ha interessato questo ecosistema negli ultimi anni. Tenendo conto di ciò, i promotori di Pane e Internet hanno cominciato dal 2013 a progettare e promuovere dei corsi dedicati all’utilizzo del tablet. L’esperienza d’uso del tablet, così come quella degli smartphone, è molto più intuitiva se paragonata a quella che caratterizza il computer. Toccare uno schermo e vedere 4
immediatamente i risultati delle proprie azioni semplifica enormemente l’approccio allo strumento digitale e consente di superare quelle resistenze cognitive e psicologiche che frenano molte persone all’utilizzo delle nuove tecnologie e di Internet. Per un progetto che si propone di rimuovere le barriere all’inclusione digitale, è fondamentale quindi puntare su questi nuovi strumenti. Le prime iniziative formative sperimentali sull’uso del tablet sono state rivolte a una decina di ex corsisti Pane e Internet che avevano già appreso i rudimenti dell’utilizzo del pc, e ad un’altra decina di “principianti assoluti” che erano in lista d’attesa per prendere parte a nuovi corsi. Tenendo conto del loro feedback molto positivo, i promotori di Pane e Internet hanno definito un nuovo percorso formativo dedicato a questo strumento, sempre della durata di 20 ore, e da fine 2013 ne hanno promosso diverse edizioni in alcuni comuni della provincia di Modena colpiti dal sisma del 2012. In questi territori, a causa dei danni causati dal terremoto, non era possibile accedere agli edifici scolastici e alle aule informatiche destinati ad ospitare i corsi standard di Pane e Internet. L’uso del tablet è risultato quindi più agevole anche a livello logistico, e il corso di alfabetizzazione digitale sul tablet è stato la principale attività svolta tra quelle specificamente pensate per i territori colpiti dal sisma. 2.3 Le altre iniziative per i territori colpiti dal sisma Nel maggio e nel giugno del 2012, diversi comuni nelle province di Bologna, Modena e Ferrara sono stati colpiti da una serie di eventi sismici che hanno causato decine di vittime e ingenti danni agli edifici. Tra le iniziative messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per una rapida ricostruzione, alcune attività sono state promosse anche nell’ambito di Pane e Internet, partendo dal presupposto che se l’inclusione digitale è ormai un fondamentale diritto di cittadinanza, in questi territori si dovevano ripristinare quanto prima le condizioni basilari di accesso al digitale e a Internet. A poco meno di due mesi dal sisma, il camper promozionale di Pane e Internet, normalmente utilizzato per promuovere i corsi di formazione e raccogliere le richieste di iscrizione nei mercati e altri luoghi pubblici di incontro nel territorio, ha compiuto un tour per tappe nei comuni più colpiti dal sisma. Il camper ha viaggiato al seguito del "Bibliobus", una biblioteca mobile attivata dalla Provincia di Modena per assicurare un servizio di prestito librario là dove il sisma aveva reso inagibili le sedi delle biblioteche. Analogamente, il camper, dotato di 12 laptop connessi a Internet, è stato messo a disposizione di chiunque fosse interessato a navigare in rete, ma anche ad acquisire nozioni basilari sull’uso del pc e di Internet. Sempre grazie al camper, sono state raccolte le iscrizioni per i corsi gratuiti sull’uso del tablet che hanno permesso di dare continuità alle attività formative di Pane e Internet nonostante l’inagibilità di diverse scuole, aule informatiche e altri edifici che avevano ospitato le prime edizioni dei corsi. Nel 2013, sono stati più di 10 i corsi gratuiti sui tablet realizzati in diversi comuni del modenese. Ad essi hanno preso parte alcune centinaia di persone. Nel 2014 infine, utilizzando l’esperienza e gli strumenti di Pane e Internet, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato il progetto “Oltre il sisma. Riparti dall’innovazione”. L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno del Fondo Sociale Europeo ed è consistita in corsi specificamente rivolti rilanciare i percorsi professionali dei cittadini residenti nei comuni maggiormente colpiti dal terremoto. Il corso di base di 20 ore è stato integrato con un modulo avanzato di altre 40 ore dedicato al web marketing e all’utilizzo della rete per promuovere le attività 5
professionali e d’impresa. 25 le edizioni gratuite di questi corsi che sono state organizzate. Ad esse hanno preso parte circa 400 lavoratori over 45. 2.3 I corsi Pane e Internet per le persone in cerca di lavoro Le analisi statistiche promosse nell’ambito del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna evidenziano da anni che tra le persone a maggiore rischio di esclusione digitale figurano i disoccupati e coloro che, anche e soprattutto a causa della crisi economica, sono in cerca di un ricollocamento professionale. Allo stesso tempo, dalle stesse analisi si evince che chi ha scarse o nulle competenze digitali è sempre più penalizzato nella ricerca del lavoro, o nel tentativo di riqualificarsi a livello professionale. Si è insomma in presenza di un vero e proprio circolo vizioso che è stato segnalato al coordinamento regionale di Pane e Internet da numerosi Centri per l’Impiego dell’Emilia Romagna. Molte testimonianze evidenziano che una parte dell'utenza è penalizzata nella ricerca di lavoro dalla scarsa capacità o abitudine di usare i servizi on line, elaborare e inviare un curriculum vitae, padroneggiare la posta elettronica, navigare e sfruttare le altre potenzialità di Internet. Con il sostegno di Pane e Internet, degli enti locali e di alcuni istituti di formazione, i Centri per l’Impiego di Bologna e di Parma, per primi, hanno quindi realizzato alcuni corsi sperimentali rivolti alle persone in cerca di occupazione con scarse o nulle competenze digitali. La formazione di base sull’uso del pc e di Internet è stata integrata con focus specifici sulle attività inerenti la ricerca del lavoro, come l'invio del curriculum, il reperimento delle informazioni, l'uso dei motori di ricerca e dei siti aziendali, e l’accesso ai i servizi on line delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati operanti nel mercato del lavoro. Dalla primavera 2013, 15 edizioni di questi corsi sono state organizzate nei territori provinciali di Bologna, Parma e Rimini, per un totale di circa 150 partecipanti, tutti selezionati dagli Sportelli del Lavoro locali in considerazione dei loro personali percorsi di inserimento lavorativo. A queste iniziative sperimentali è seguita un’attività di monitoraggio e valutazione volta a verificare l’impatto dei corsi sulle modalità di ricerca di lavoro dei partecipanti. Questa attività è stata condotta con un metodo scientifico nell’ambito del progetto europeo MIREIA. Dal monitoraggio è emerso che, in effetti, chi ha frequentato i corsi ha iniziato a usare Internet e i servizi on line per cercare lavoro. Non solo, i corsisti hanno anche condiviso con parenti e conoscenti le conoscenze acquisite, creando un vero e proprio effetto di “divulgazione a cascata”, che ha permesso anche a questi ultimi di modificare i propri comportamenti legati alla ricerca delle opportunità occupazionali. Anche in considerazione di questi importanti “effetti collaterali”, di concerto con i promotori di Pane e Internet, i Centri per l’Impiego coinvolti e quelli di altre province dell’Emilia Romagna hanno manifestato la volontà di organizzare ulteriori iniziative di alfabetizzazione digitale rivolte alle persone in cerca di occupazione o ricollocamento professionale. 2.4 Pane e Internet in Biblioteca e la facilitazione digitale Al termine dell’esperienza formativa, la grande maggioranza delle persone che hanno frequentato i corsi Pane e Internet hanno espresso la volontà di approfondire ulteriormente la conoscenza delle nuove tecnologie. A un livello più ampio, la stessa esigenza viene spesso espressa da quanti hanno già un minimo di competenze nell’utilizzo degli strumenti digitali e nell’accesso a Internet, ma vorrebbero accrescerle ulteriormente. Tenendo conto di questi bisogni, e dando per scontato che i soli corsi di formazione non possono bastare per soddisfarli, i promotori di Pane e 6
Internet hanno individuato nelle biblioteche un partner strategico per amplificare la portata della propria azione per l’inclusione digitale. In Emilia Romagna si contano circa 450 biblioteche diffuse in maniera capillare in tutto il territorio, anche nelle aree più remote e isolate. Da sempre esse svolgono un ruolo fondamentale di socializzazione e promozione culturale. La grande maggioranza è anche connessa a Internet e già offre servizi di navigazione gratuita. Allo stesso tempo, così come accade nel resto del mondo, anche le biblioteche dell’Emilia Romagna sono oggi alle prese con l’imperativo di ripensare il proprio ruolo in una società che sempre più spesso produce, condivide e consuma la cultura in digitale. A tale proposito, l’UNESCO ritiene che le biblioteche debbano continuare a essere "i centri informativi locali in grado di fornire prontamente ogni genere di conoscenza e informazioni", declinando questa vocazione anche in digitale. Con queste premesse, i promotori di Pane e Internet, con la collaborazione della Soprintendenza ai beni librari e documentari dell’Emilia-Romagna, hanno promosso il progetto “Pane e Internet in Biblioteca”, volto a fornire un servizio di facilitazione digitale, inteso come supporto e assistenza personalizzata all’uso del pc e alla navigazione in Internet, nelle biblioteche del territorio regionale. Il progetto è partito nel 2012 con una iniziativa sperimentale che ha coinvolto una ventina di biblioteche a Bologna e dintorni. Funzionari delle stesse biblioteche e alcuni volontari hanno partecipato a un corso pilota dedicato ai rudimenti della facilitazione e dell’inclusione digitale. La formazione è avvenuta sia in aula sia a distanza, tramite la piattaforma regionale di e-learning SELF. I corsisti hanno acquisito competenze per accogliere gli utenti – in primis, persone con scarse o nulle conoscenze informatiche – individuare i loro bisogni di conoscenza e supporto in materia, e fornire assistenza sulle esigenze puntuali espresse. Terminato il corso pilota, di concerto con i propri dirigenti, i neo facilitatori digitali hanno organizzato e attivato i primi servizi di assistenza agli utenti nelle biblioteche e successivamente hanno condiviso i risultati della propria esperienza con i colleghi e con il coordinamento regionale di Pane e Internet. Questo ha permesso di affinare ed estendere progressivamente le attività di formazione nei confronti degli aspiranti facilitatori digitali in tutti i territori dell’Emilia Romagna, con il conseguente aumento dei servizi di facilitazione digitale attivati nelle biblioteche della regione. Complessivamente, nel 2013 e 2014, sono stati formati oltre 200 facilitatori digitali, coinvolgendo più di 130 biblioteche, e più di 70 erano quelle che a metà 2014 già offrivano il nuovo servizio nelle proprie sedi. La particolarità del progetto è che questi servizi sono stati sviluppati tenendo conto delle esigenze specifiche emerse nei singoli territori, e variano di conseguenza anche sensibilmente di biblioteca in biblioteca. Alcuni fattori comuni sono però sempre presenti. Il primo è che lo scopo ultimo della facilitazione digitale deve essere quello di aiutare gli utenti a capire come aiutare sé stessi. Metterli cioè nelle condizioni di acquisire le nozioni di base e gli strumenti critici per sviluppare veri e propri percorsi di autoapprendimento e progressiva “emancipazione” dai facilitatori digitali. A loro volta e allo stesso tempo, i facilitatori digitali sono ritenuti dei soggetti di fondamentale importanza non solo per il prezioso ruolo di divulgazione che svolgono al servizio degli utenti delle biblioteche, ma anche perché, in un’ottica di più ampio respiro, sono destinati a diventare dei veri e propri “ambasciatori” dell’inclusione digitale. Nel tempo dovranno sempre più proporsi come mediatori socio-culturali in grado di accogliere e interpretare i bisogni di alfabetizzazione e assistenza digitale dei cittadini, progettare assieme ai propri dirigenti e ai promotori di Pane e Internet servizi di facilitazione digitale in grado di 7
assecondarli al meglio, e in questo modo animare le postazioni Internet delle biblioteche, rilanciando la fondamentale funzione di riferimento culturale e sociale di queste ultime per i territori. È anche tenendo conto di questi ambiziosi obiettivi che la crescita dei facilitatori digitali è considerata uno dei pilastri strategici della nuova programmazione di Pane e Internet, relativa al triennio 2014-2017. Oltre ad aumentare il numero di corsi loro riservati e ad estendere la copertura del servizio nel territorio dell’Emilia-Romagna, verrà istituita e animata una community che permetta ai facilitatori di condividere costantemente – sia attraverso incontri e iniziative pubbliche, sia on line – esperienze e saperi per acquisire sempre maggiori conoscenze e strumenti da spendere al servizio dei propri utenti. 8
3. 2009-2014: il bilancio dei primi 5 anni di Pane e Internet A 5 anni dal lancio, Pane e Internet può già vantare un bilancio molto positivo sul terreno dell’inclusione digitale. Dal 2009 al 2013, attraverso due distinte programmazioni (2009-2011 e 2011-2013), sono stati più di 12.000 le cittadine e i cittadini dell’Emilia Romagna che hanno partecipato a circa 850 corsi gratuiti sull’uso del pc e di Internet promossi e finanziati dalla Regione, con la collaborazione degli enti locali e delle associazioni del terzo settore, in quasi metà dei comuni dell’Emilia Romagna. Ai corsi ha preso parte una significativa maggioranza di donne (61% vs 39% di uomini), mentre per ciò che concerne le fasce d’età, gli over 60 sono stati il 59%, le persone tra 50 e 60 anni il 23%, e quelle con meno di 50 anni il 18%. L’età media dei partecipanti è stata di 65 anni, con il più giovane appena 19enne e quello più anziano 93enne. A livello lavorativo, il 66% dei corsisti sono stati casalinghe e/o pensionati, il 21% occupati e il 13% non occupati. I corsi di base sono stati organizzati in 140 comuni con l’utilizzo di 185 sedi e il coinvolgimento di 237 docenti e 85 tutor. Molto lusinghiero anche il risultato relativo al gradimento dei corsi espresso dai partecipanti. Al termine della formazione, il 90% dei corsisti ha valutato l’esperienza positivamente e il 97% ha promosso i propri docenti. Anche a livello di competenze acquisite, almeno stando all’autovalutazione dei partecipanti, si può parlare di un bilancio estremamente roseo. Se infatti prima della formazione l’80% dei partecipanti riteneva complicato il proprio rapporto con Internet, a fine esperienza la percentuale è scesa fino al 20%. Nell’ambito del progetto Pane e Internet in Biblioteca infine, sono state 130 le biblioteche dell’Emilia-Romagna coinvolte e 70 quelle in cui a metà 2014 era già attivo il servizio di facilitazione digitale. Tutto ciò, anche e soprattutto grazie alla formazione di circa 200 facilitatori digitali. 9
4. Il rilancio di Pane e Internet: un sistema regionale per l’inclusione digitale Nei primi 5 anni di attività, Pane e Internet ha fatto registrare risultati estremamente positivi e incoraggianti sul terreno dell’inclusione digitale. Ciononostante, è ancora considerevole il numero di cittadine e cittadini dell’Emilia-Romagna a rischio di knowledge divide. Dalle analisi di benchmarking condotte nell’ambito del Piano Telematico regionale, si stima che almeno 1 milione di persone rischiano di essere escluse dai vantaggi e dalle opportunità della società dell’informazione. Per tutte loro è sempre più importante pensare a iniziative di inclusione digitale sulla falsariga di quelle promosse con Pane e Internet. Pur con tutti i suoi pregi, la formula promossa nei primi anni di sperimentazione – consistente nel finanziamento di corsi gratuiti da parte della Regione Emilia- Romagna, e la loro organizzazione nei territori grazie alla collaborazione degli enti locali e delle associazioni del terzo settore – non potrebbe però bastare da sola a intercettare i bisogni di inclusione digitale di un numero così ampio di persone. Partendo da questi presupposti, al termine del primo quinquennio di attività, i promotori di Pane e Internet, Regione Emilia-Romagna in testa, hanno deciso di provare ad amplificare la portata della propria iniziativa puntando sulla costruzione di un nuovo sistema regionale dell’inclusione digitale. Passata la fase “pionieristica”, con una nuova programmazione triennale, dal 2014 al 2017, si ambisce a passare da una dimensione di progetto ad una di sistema, creando e radicando nei territori dei presidi permanenti sulle tematiche dell’inclusione e dell’alfabetizzazione digitale, a disposizione di tutti gli utenti potenzialmente interessati. I presidi in questione, in alcuni territori già in via di istituzione, si chiameranno Punti Pane e Internet, saranno coordinati dai Comuni o dalle Unioni di Comuni, e disporranno di luoghi attrezzati per accedere a Internet e ai servizi online, con l ’assistenza di personale opportunamente preparato. In aggiunta, i presidi saranno costantemente a disposizione per la promozione di corsi e altre iniziative di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. A loro supporto inoltre è stato istituito un nuovo Centro servizi regionale, già all’opera per la progettazione e la fornitura ai territori di nuovi moduli didattici e formativi, servizi di comunicazione delle iniziative di inclusione digitale, e altre attività di assistenza logistica che dovranno rendere il più agevole possibile l’organizzazione dei corsi e delle altre iniziative di sensibilizzazione alla cultura digitale. Tutto ciò può avvenire grazie a un “patto per l’inclusione digitale” tra la Regione e i cosiddetti “intermediari digitali”, vale a dire gli enti locali, le scuole, gli altri istituti di formazione, gli imprenditori, i sindacati, il mondo dell’associazionismo e quello del volontariato. Il patto è stato formalizzato nella primavera del 2014 con la firma di un protocollo d’intesa, e fin da allora si è già al lavoro per conseguire entro il 2017 un set minimi di ambiziosi risultati sul terreno dell’inclusione digitale. Tra questi, la promozione di almeno 200 corsi di formazione di base sull’uso del pc e di Internet e 50 corsu di secondo livello su diretta iniziativa della Regione Emilia-Romagna. In aggiunta, si lavorerà per mettere gli “intermediari digitali” nelle condizioni di organizzare autonomamente altri 500 corsi di base, affinché almeno 20.000 cittadini a rischio di esclusione digitale possano prendere parte alle iniziative formative di Pane e Internet. Nel nuovo triennio si ambisce anche ad amplificare la portata dell’iniziativa Pane e Internet in Biblioteca: 40.000 i cittadini che si punta ad assistere coi servizi di facilitazione digitale, attivandoli in oltre 200 Comuni dell’Emilia-Romagna. 10
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