Venezuela UN POPOLO ALLO STREMO - dal 1947 con i Cristiani perseguitati - Aiuto alla Chiesa che Soffre
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dal 1947 con i Cristiani perseguitati N. 3 - APRILE 2019 | ACS-ITALIA.ORG Venezuela UN POPOLO ALLO STREMO
Alessandro Monteduro EDITORIALI Direttore ACS-Italia VENEZUELA, VITTIMA DEL COMUNISMO DEI NOSTRI GIORNI molto meglio delle mie parole, la realtà di bam- Perché lì abbiamo avvertito la sofferenza, se bini, anziani, disabili, intere comunità, prostrati non la rassegnazione, di cattolici prostrati dalla dall’assenza di cibo, medicine e ogni genere di povertà, ma anche perché vi abbiamo tro- Alessandro Monteduro a Caracas con il nunzio bene di prima necessità. Nei giorni in cui era- vato la bellezza della Chiesa e della carità, la apostolico, Monsignor Aldo Giordano vamo in Venezuela abbiamo vissuto l’espe- Vostra. Nelle pagine seguenti speriamo, con rienza delle oltre 100 ore senza energia elet- Padre Martino, di riuscire a trasferirVi anche Care Benefattrici e cari Benefattori, trica, acqua e linee telefoniche. Un Paese col- le nostre emozioni. Le emozioni che non pos- Aiuto alla Chiesa che Soffre è stata nelle scorse lassato e nel pieno caos. Dove oltretutto a sono non destare gli straordinari religiosi e reli- settimane in Venezuela. Ci siamo andati padre mancare è la libertà, anche di fare una fotogra- giose, anche italiane, che in questi anni hanno Martino ed io. fia poiché nulla deve trapelare all’esterno, nel sempre rappresentato l’unico aiuto possibile Abbiamo scelto di andarvi, probabilmente sfi- solco di un’ideologia comunista che dovun- per migliaia di loro fedeli. L’emozione di com- dando la doverosa prudenza, poiché i rac- que ha dominato ha mietuto povertà e milioni prendere che la Vostra generosità, innanzitutto conti che giungevano dai Vescovi e dai Sacer- di vittime. Come tantissimi venezuelani e lavo- con la celebrazione di Sante Messe secondo le doti locali, con i quali i contatti negli ultimi mesi ratori stranieri ancora presenti, abbiamo avuto Vostre intenzioni, rappresenta l’unica, sottoli- sono notevolmente aumentati, erano sem- difficoltà a lasciare il Paese. L’aeroporto di neo l’unica, fonte di entrata per gran parte del pre più drammatici. I dati della Caritas Vene- Caracas infatti, anche a causa del blackout era clero. L’emozione di vivere quelle Sante Messe IL VENEZUELA COME LA SIRIA zuela sono sempre più sconvolgenti. Pensare chiuso. Nel contempo cresceva la tensione e la in cui al centro vi erano le intenzioni di tanti che il 18% dei bambini soffra in diverse zone paura anche a seguito delle notizie che giun- Benefattori e sempre la gratitudine per la fra- del Paese di denutrizione acuta è inaccettabile. gevano, come l’evacuazione di ogni rappre- terna solidarietà di tutti Voi! La nostra presenza a Caracas e La Guaira, diffi- sentante diplomatico degli Usa. Così come Un saluto con il cuore, cile e con non poche tensioni, ci ha consentito non poteva rasserenarci vedere le città presi- Nelle parole del cardinal mensile si possono comprare a malapena di toccare con mano una situazione tuttavia più diate da migliaia di militari. Abbiamo dunque 12 o 15 uova. E ogni giorno il valore del assurda di quanto già non immaginassimo. deciso di uscire dal Venezuela con il primo volo Porras la fotografia di un salario diminuisce, mentre il costo degli ali- utile per l’estero, pur consapevoli che avremmo Paese in cui lo stipendio menti resta lo stesso». Un Paese nel buio della crisi allungato il nostro viaggio di rientro. La povertà e la sofferenza, causate da una crisi P.S. Scrivo queste poche righe pochi minuti medio consente di Emigrare per sostenere la famiglia politica, economica e sociale, sono impres- L’azione di ACS per riaccendere la luce dopo aver lasciato il Venezuela, sul volo che comprare soltanto 12 uova La grave crisi ha favorito una massiccia emi- sionanti. Non ci sono termini adeguati. Spero della speranza da Caracas ci conduce a Panama. È il modo per «L che tanti di Voi possano vedere le foto e i video Ora che siamo fisicamente fuori Vi scrivo tut- grazione. Secondo il Commissariato Onu per non lasciare con il cuore il Venezuela! a condizione è ogni giorno più che per ogni articolo che leggerete in que- tavia che saremo molto più presenti con la i rifugiati sarebbero già 3,5 milioni i vene- drammatica. La popolazione zuelani che hanno lasciato il Paese. «Sono sto numero de L’Eco abbiamo postato in rete preghiera e con gli aiuti materiali di quanto GUARDA IL VIDEO COLLEGANDOTI A Il cardinale Porras a cena con ACS nel seminario di soffre tremendamente perché soprattutto i giovani a voler emigrare, per e sui social. Le immagini, infatti, raccontano, Aiuto alla Chiesa che Soffre non lo fosse prima. acs-italia.org/monteduro-venezuela La Guaira in una delle sere del black out manca di tutto ciò che è necessario per assicurarsi un futuro migliore e per poter vivere». Con queste parole il cardinal Bal- aiutare le loro famiglie. Io sono appena rien- «Queste mense sono iniziate per il periodo tazar Enrique Porras Cardozo, presidente trato dal Perù e lì vivono oltre 700mila nostri quaresimale, mentre oggi vengono organiz- Padre Martino Serrano di Caritas Venezuela, arcivescovo di Mérida connazionali. Un altro milione è emigrato in zate ogni giorno o quantomeno una volta alla ed amministratore apostolico di Caracas, Colombia. È divenuto ormai un problema settimana, quando la mancanza di soldi non Assistente Ecclesiastico ACS-Italia ha descritto l’attuale momento vissuto dal geopolitico per l’intera regione». permette di organizzarle più di frequente». VENEZUELA, LA BELLEZZA DELLA CHIESA suo Paese. Il porporato ha accompagnato ACS nella Di fronte ad una tanto tragica situazione, per il cardinal Porras l’impegno dei catto- È grande la generosità dei venezuelani, ma purtroppo l’indigenza non permette loro di Solo i benefattori di Aiuto alla Chiesa che Sof- pastorale sono di importanza cruciale in que- sua visita a Caracas, illustrando le condi- lici italiani deve essere in primis quello di zioni di vita di un popolo ormai allo stremo. sostenere la Chiesa locale. «In un quartiere fre possono farsi carico di questa dramma- sta delicata fase della storia della Chiesa e conoscere la reale condizione del Vene- popolare una buona colletta domenicale tica emergenza spirituale. Una nazione non della società venezuelane, perché l’aiuto alla Per la grave crisi economica, ma anche per zuela e del suo popolo. «In molti credono «la perdita di fiducia nei confronti delle è al massimo di uno o due euro. La gente può infatti risorgere dalle proprie ceneri se pastorale si tramuta anche in sostegno sociale. che il nostro sia un Paese ricco a causa della autorità, che si limitano a servire il governo è così povera che dona del pane o della non è animata da solidi principi, e il popolo In questo numero de L’Eco dell’Amore presenza del petrolio. Ma sono soltanto le Padre Martino Serrano a La Guaira con le Missionarie senza preoccuparsi delle necessità della frutta». Un sostegno essenziale ai sacerdoti potrà nutrirsi di tali princìpi solo se la Chiesa descriveremo quanto abbiamo visto nel autorità a beneficiare di questa ricchezza, della Carità popolazione». è quindi rappresentato dalle intenzioni di potrà agire liberamente ed efficacemente. Un corso del nostro recente viaggio in Vene- non il popolo. Voglio rivolgere anche un La prima criticità è ovviamente legata alla Sante Messe donate loro dai Benefattori di vescovo ci ha detto: «Ora più che mai i sacer- zuela. Per me è stata una straordinaria mis- appello ai governi europei affinché si ren- Care Benefattrici e cari Benefattori, mancanza di cibo e di acqua che favorisce ACS. «Ci tengo a ringraziare personalmente i doti stanno lavorando senza sosta per assistere, sione sacerdotale e condividerla con Voi mi dano conto che la crisi venezuelana è grave il diffondersi delle malattie e della malnu- Benefattori italiani. I tanti progetti sostenuti la Chiesa del Venezuela è consapevole di consolare e infondere speranza nei fedeli», e noi permetterà di trasformarla in una grande tanto quanto quella siriana. L’unica diffe- trizione, soprattutto tra i bambini. «Gli scaf- qui in Venezuela da ACS permettono di essere giunta ad un momento chiave della sua dobbiamo comprendere come aiutare questi esperienza ecclesiale. renza è che qui non è in atto una guerra». fali dei supermercati sono vuoti – afferma aiutare tutti i nostri parroci nella loro opera storia. L’attuale emergenza umanitaria deve ministri di Dio affinché loro stessi non siano Dio Vi benedica, – è impossibile reperire perfino i beni di al fianco della popolazione. Senza di Voi essere infatti adeguatamente affrontata, ma preda della dilagante disperazione. Pane e frutta nel cestino delle offerte prima necessità e quando si trovano non non potremmo farcela! Grazie». non deve offuscare quella pastorale. Il popolo Le donazioni per Sante Messe secondo le vi è il denaro necessario per acquistarli». Nella drammaticità del quadro appena ha bisogno di essere evangelizzato e soste- intenzioni dei benefattori, il sostegno alle La terribile inflazione ha ridotto il salario descritto, il cardinale pone l’accento sulla nuto spiritualmente, specialmente in questi suore, la formazione di religiosi e laici, la rico- GUARDA IL VIDEO COLLEGANDOTI A medio – circa 18mila bolivares – all’equiva- meravigliosa opera del clero venezuelano ed 2 tempi particolarmente bui. struzione di edifici e i veicoli destinati alla 3 lente di circa 5,5 dollari. «Con lo stipendio in particolar modo sulle “pentole solidali”. acs-italia.org/porras
VENEZUELA 2019 LA TRAGEDIA DEL VENEZUELA RACCONTATA ATTRAVERSO I NUMERI DEL COME CUBA NEGLI ANNI SESSANTA RAPPORTO • Il Prodotto Interno Lordo dal 2013 ad oggi si è dimezzato. CARITAS 2019 C • L’incremento su base annua dell'inflazione (settembre 2018 ome Cuba negli anni Sessanta, così può essere prelevata in unica soluzione, di essere sostenuta. Ma non mancano solo i rispetto allo stesso mese del 2017) è stato pari al 488.865%. Si il Venezuela dagli anni Novanta ad i pensionati venezuelani spesso trascor- farmaci. Un venezuelano ha riferito ad ACS tratta di una tra le dieci più gravi iperinflazioni della storia per oggi sembra essere un Paese dallo rono la notte dormendo di fronte agli spor- di essere andato in ospedale per ritirare il accelerazione e durata. sviluppo paralizzato. Questa tendenza ne- telli bancari nella speranza di poter otte- referto delle analisi del sangue. Gli è stato • La disoccupazione è al 27%. gativa è in costante accelerazione. Il con- nere il dovuto. Data la carenza di contante, chiesto dove fosse la carta per stampare i • Il salario minimo equivale a 5,5 dollari USA al mese, 16 cen- trasto fra la capitale venezuelana di cin- infatti, non sempre questa legittima spe- risultati. Il paziente è stato costretto a com- tesimi al giorno, il più basso del mondo. È percepito da circa que anni fa e quella odierna è lampante: ranza si concretizza. prare un (costosissimo) foglio di carta per 4.000.000 di persone, meno del 13% della popolazione. Secondo si respira aria di totale declino e abbando- poi tornare in ospedale. tutti i ricercatori il salario minimo è approssimativamente pari al no. I concessionari di automobili sono de- Quando si torna al baratto Lo stato dell’istruzione scolastica e uni- salario medio. serti, il McDonald’s chiuso per mancan- Nei centri urbani trovare prodotti alimen- versitaria è avvilente. Ci è stato riferito • ll salario minimo ha un potere d’acquisto pari al 4,3% del za di clienti, molti pannelli pubblicitari tari è molto difficile e le carenze nutrizio- che nell’Università di Carúpano (Vene- paniere alimentare minimo necessario ad un nucleo familiare. sono vuoti oppure espongono poster vec- nali sono enormi. Per far fronte a questo zuela orientale) il 70% degli studenti ha • Il 53% delle famiglie attualmente versa in uno stato di grave chi e lacerati dal tempo; i restanti cartello- insieme di problemi molti fanno ricorso al abbandonato gli studi. Nell’Università di insicurezza alimentare. 2,8 milioni di famiglie sono cadute in ni sono perlopiù utilizzati per la propagan- contrabbando o al commercio nel mercato Tachira gli studenti sono repentinamente povertà estrema nell’ultimo biennio. da governativa. nero. In molti casi l’economia è così regre- passati da 15.000 a 4.000. Nella parte Il direttore e l'assistente ecclesiastico di ACS con il cardinale Porras e All’iperinflazione, descritta a pagina 4, si dita da far riemergere il baratto. meridionale del Paese, nella Scuola tec- Janeth Marquez, direttrice di Caritas Venezuela • 110.000 bambini sotto i 5 anni versano in stato di denutrizione acuta, 300.000 quelli in povertà estrema. aggiunge la drammatica carenza di con- Che dire poi della situazione sanitaria? I nica per l’agricoltura e il bestiame di El tante. Ai venezuelani è concesso infatti di malati cronici sono i primi a patire le con- Nula, 18 dei 40 docenti hanno abbando- • 800.000 famiglie sono del tutto prive di acqua e 1,8 milioni la prelevare solo poche migliaia di bolivares seguenze della crisi. Alcune patologie, nato il posto di lavoro. ricevono in modo discontinuo. per ogni visita in banca. Il risultato è che come il diabete o l’ipertensione, possono Dalla metà del 2017 il tasso di emigra- • Persistono restrizioni all’ingresso di aiuti umanitari. la gente è costretta ad un continuo andi- essere trattate abbastanza facilmente, zione è salito alle stelle, soprattutto per • La crisi in atto ha generato un netto incremento dell’emigra- rivieni per prelevare le banconote neces- ma se non si ricevono i farmaci appro- ragioni economiche. È veramente triste zione: attualmente i migranti sono circa 3,5 milioni. 600.000 sarie per fare una semplice spesa alimen- priati il problema può diventare serio. L’at- vedere il gran numero di bambini lasciati bambini venezuelani vivono lontano dai genitori. tare. Le file fuori le banche diventano di tuale carenza di medicinali sta quindi pro- soli durante il giorno perché un genitore è • L’Indagine Nazionale sugli Ospedali condotta dall’Università conseguenza incredibilmente lunghe. strando la parte più vulnerabile della popo- stato costretto ad emigrare mentre l’altro Centrale e dall’Osservatorio della Salute venezuelani denun- Quando si tratta di ritirare la pensione, che lazione, proprio quella che ha più bisogno deve lavorare. cia gravi carenze e deterioramenti infrastrutturali in tutta la rete sanitaria pubblica. L'incontro a Caracas tra Caritas e ACS durante il quale sono stati definiti * numeri aggiornati al 15 marzo 2019 alcuni dei progetti di aiuto ATTIVA UNA DOMICILIAZIONE BANCARIA. AIUTERAI ANCORA MEGLIO I CRISTIANI PERSEGUITATI! • Darai regolarità al Tuo dono Per attivare la Domiciliazione bancaria puoi: • Non sarà più necessario recarsi • compilare e spedire l’apposito tagliando che trovi nei nostri Moduli donazione in banca o all’ufficio postale • collegarti al nostro sito acs-italia.org e cliccare su "Dona ora" • Non c’è rischio di dimenticarsi • scrivere una email a serviziobenefattori@acs-italia.org 4 dei nostri fratelli poveri e oppressi • telefonare allo 06.69893938 5 Lunghe file fuori dai supermercati. Scaffali vuoti e prodotti razionati
NELLE “PENTOLE SOLIDALI” LA BELLEZZA DELLA CHIESA U na Chiesa in uscita che, pur con pochis- Il ragù di suor Patrizia per i bimbi poveri sime risorse, tenta di far fronte alle esi- Ogni giorno accoglie circa 55 bambini con un dolcissimo Ecco perché attraverso ACS, suor Patrizia chiede aiuto ai genze del popolo venezuelano. In pri- sorriso e un piatto caldo. Suor Patrizia Andrizzi, delle suoi connazionali. «Lo so che anche in Italia c’è povertà e mis la malnutrizione e la mancanza di generi Suore di Maria Immacolata, è originaria di Rimini ma c’è crisi, ma da noi la situazione è drammatica. Vivo qui da alimentari. da ormai 40 anni vive in Venezuela. La incontriamo a La quarant’anni e non avevo mai visto nulla di simile». Il governo fornisce mensilmente una cas- Guaira mentre serve il suo ormai famoso ragù a tanti pic- GUARDA IL VIDEO TESTIMONIANZA DI SUOR PATRIZIA setta di alimenti, ma soltanto alle famiglie che coli venezuelani. I bimbi si mettono in fila con i loro piccoli COLLEGANDOTI A accettano di registrarsi e dunque farsi sche- recipienti portati da casa. Alcuni ne hanno uno in più per acs-italia.org/suor-Patrizia dare. Tuttavia si tratta di una quantità minima portare il pranzo ai fratellini. «Sono tutti felici di mangiare la pasta rossa della suora! – ci racconta la religiosa – Tanti di viveri, sufficiente a sfamare una famiglia di loro non hanno praticamente cibo a casa». per appena una settimana. Ecco perché prati- Suor Patrizia cucina con amore e con attenzione, cer- camente ogni parrocchia del Venezuela orga- cando di offrire il maggior numero possibile di nutrienti nizza le ollas solidarias (“pentole solidali”), e di variare il menu. «È un piatto unico in cui mettiamo delle mense che per moltissime persone rap- insieme carboidrati e proteine. In tal modo cerchiamo presentano l’unico pasto della giornata. Nel di fornire ai questi piccoli un consistente apporto calo- nostro viaggio ne abbiamo visitate alcune, rico. Alterniamo il pesce al brodo con le verdure, oppure incontrando sacerdoti e religiose meravigliosi, con i legumi. A volte riusciamo a comprare anche il pollo. espressione di una Chiesa operosamente al Diamo loro tutto ciò che abbiamo, ma a volte è difficile fianco del proprio gregge. procurarsi anche questi semplici alimenti». Padre Alfredo: tra i rifiuti per sfamare il popolo venezuelano Padre José Martin Vega: «I sacerdoti venezuelani servono la Mensa e la tavola» È arrivato nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Chiediamo a padre Alfredo come faccia a trovare gli ingre- Catia La Mar, vicino Caracas, soltanto un anno e mezzo fa, dienti per dar da mangiare a così tante persone. «In primo Un’emergenza che non si arresta. Era l’inizio del 2016 riceve un aiuto dalla Caritas per acquistare i generi alimen- ma grazie all'aiuto di numerosi volontari fa fronte a tante luogo ci aiuta la mano di Dio! – esclama – Poi sono le fami- quando padre José Martìn Vega, parroco di San Sebastiano tari, ma anche gli stessi parrocchiani danno una mano. E chi necessità. Padre Alfredo Bustamante ha dato vita ad una glie stesse a portare qualche alimento dalla cassa ricevuta a Maiquetía, ha dato inizio alla “pentola solidale” della non può contribuire con il cibo lo fa cucinando o servendo la olla solidaria per oltre 160 bambini e ad un piccolo banco dal governo, mentre il vescovo ci dona la carne e il pesce, sua parrocchia. «Quel giorno alla nostra mensa vi erano 42 “pentola solidale” come volontario. Un sostegno importante di distribuzione di farmaci. Il sacerdote ha messo inol- ovvero gli alimenti più costosi». fedeli. Oggi diamo da mangiare a 250 persone e il numero è costituito anche dalle intenzioni di Sante Messe ricevute tre a disposizione dei suoi parrocchiani dei programmi di quanti hanno bisogno continua ad aumentare. Purtroppo tramite ACS. «Ogni mattina alle sette celebriamo la Messa di assistenza per alcolizzati e tossicodipendenti. Si è per- GUARDA IL VIDEO TESTIMONIANZA DI PADRE ALFREDO ce ne sono tanti che non possiamo aiutare perché non secondo le vostre intenzioni», ci chiede di riferirvi padre Mar- COLLEGANDOTI A abbiamo abbastanza cibo». tìn. «Grazie di cuore e che Dio vi benedica». fino recato nei pressi delle discariche per dar da mangiare ai tanti venezuelani che cercano qualche boccone di cibo acs-italia.org/padre-alfredo Sono affamati ma nessuno inizia a mangiare prima di aver GUARDA IL VIDEO TESTIMONIANZA DI PADRE JOSÈ tra i rifiuti. recitato la preghiera assieme a padre Martìn. «Rendiamo gra- COLLEGANDOTI A Mentre padre Alfredo parla con la delegazione di ACS, zie a Dio per il cibo che mangiamo e per tutte le persone che acs-italia.org/padre-martin all’esterno della parrocchia le persone sono già in fila per ce lo hanno donato», afferma il sacerdote accogliendo disa- mangiare. I locali sono piccoli e quindi si devono fare dei bili, giovani madri con bambini, disoccupati, anziani. Poi ini- turni: prima i bambini, poi le donne incinte, poi gli anziani. zia lui stesso a servire le scodelle contenenti pasta e len- Ma grande è la gioia perché questa è la prima pentola soli- ticchie. «Noi sacerdoti dobbiamo fare di tutto per aiutare i dale dopo un mese. «Siamo tornati a cucinare dopo un nostri fedeli, anche servire ai tavoli». mese in cui non abbiamo avuto acqua, complici anche i Finito di mangiare, i parrocchiani lasciano qualche bolivar continui blackout. Oggi abbiamo di nuovo energia elet- in segno di gratitudine. L’equivalente di pochi centesimi di trica e così ne abbiamo approfittato. Ai bambini daremo euro, che per i venezuelani però significano davvero tanto. anche della cioccolata, come ricostituente, perché non «Quel poco che hanno lo donano per gli altri – spiega il par- avranno mangiato a sufficienza negli ultimi giorni». roco – e così sentono di conservare anche la loro dignità». Ad aiutare il religioso vi sono 25 volontari che cucinano San Sebastiano è la parrocchia più affollata della diocesi di La e distribuiscono le medicine. Anche qui il menù è bilan- Guaira. La mensa è attiva dal lunedì al venerdì, ma durante i 6 ciato: 15 chili di pasta o riso e 10 chili di carne o pesce. difficili giorni del blackout è stata chiusa. La parrocchia 7
I Benefattori ACS rispondono all’emergenza ACS: la “marca” di elettrodomestici più diffusa nelle parrocchie venezuelane • Negli ultimi 5 anni abbiamo donato Un frigorifero, una cucina a gas, una lavatrice. Sono oggetti 2.540.968 euro, oltre 1 milione dei che tutti abbiamo nelle nostre case e diamo ormai per scon- quali soltanto nel 2018. tati. Ma in Venezuela perfino questi comuni elettrodomestici sono un lusso. Ed è soltanto grazie alla generosità dei Bene- • Lo scorso anno i progetti finanziati fattori di ACS se tante parrocchie possono conservare il cibo sono stati 125 in 35 diocesi. e cucinare le “pentole solidali” per migliaia di venezuelani! Nel nostro viaggio abbiamo visto moltissimi elettrodomestici • Tre anni fa le diocesi che chiedevano “ACS” e raccolto a vostro nome tantissimi grazie! aiuto erano solamente 7. GUARDA IL VIDEO COLLEGANDOTI A • Ai sacerdoti è stata affidata la cele- acs-italia.org/elettrodomestici-acs brazione di migliaia di Sante Messe le cui offerte sono state utilizzate preva- lentemente per le "pentole solidali", iniziativa con la quale le parrocchie sfamano i poveri. PUOI VEDERE TUTTI I VIDEO DEL VIAGGIO DI ACS IN VENEZUELA COLLEGANDOTI A acs-italia.org/acs-venezuela UNA SORPRESA PER I SEMINARISTI: IN REGALO UNA PIZZA MARGHERITA I sacerdoti e gli operatori pastorali, come vi abbiamo raccontato nelle pagine che avete appena letto, condividono tutto quello che hanno attraverso le pentole solidali e quotidianamente mangiano solo quello che “passa il convento”, cioè riso e tonno in scatola. Per questo con padre Martino abbiamo deciso di offrire una pizza margherita ai 23 seminaristi de La Guaira. La maggior parte di loro non la mangiava da quattro anni. Sapete perché? Perché per una pizza e birra piccola abbiamo speso 9 dollari a persona. Cioè quasi il doppio dello stipendio di un venezuelano! È stato un piccolo gesto, ma la loro gioia rimarrà un grande ricordo nel nostro cuore. Vi abbraccio, * Mentre mangiavamo la pizza, La Guaira è ripiombata in un black out che sarebbe durato altri 3 giorni. Aiuto alla Chiesa che Soffre - Onlus (ACS) - Sede Nazionale: Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma L’Eco dell’Amore N. 3 - Aprile 2019 Tel. 06.69893911 - mail: acs@acs-italia.org - Bressanone: Via degli Alpini 14/A - 39042 Bressanone - Direttore responsabile: Marta Petrosillo Milano: Corso Monforte 1 - 20122 MI - Tel. 02.76028469 - Siracusa: Via Pompeo Picherali 1 - 96100 SR Editore: Aiuto alla Chiesa che Soffre - Onlus - Piazza San Tel. 0931.412277 - Offerte: CCP N. 932004 - Bonifico bancario - Banca Prossima - IBAN: IT 67 L 033 5901 Calisto 16 - 00153 Roma - Con approvazione ecclesia- 6001 0000 0077 352 - Swift Code/BIC: BCITITMX - Codice Fiscale 80241110586. stica - Registrazione del Tribunale di Roma N. 481 del I suoi dati personali sono utilizzati al fine di promuovere le iniziative di Aiuto alla Chiesa che Soffre - Onlus. 24 novembre 2003 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione Ai sensi del D.L. 196/2003, lei potrà esercitare i relativi diritti, rivolgendosi ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 8 - Onlus» - Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/MI/2013
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