Cambiamenti climatici - Un solo mondo N. 3/ SETTEMBRE 2014
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
N. 3 / SETTEMBRE 2014 LA RIVISTA DELLA DSC Un solo mondo PER LO SVILUPPO E LA COOPERAZIONE www.dsc.admin.ch Cambiamenti climatici Sono i Paesi a Sud a pagare il prezzo maggiore Cambogia: in piazza per rivendicare i diritti di proprietà Catastrofi naturali: gestirle condividendo il sapere
Sommario D O S S I E R CAMBIAMENTI CLIMATICI 8 Un calore che fiacca lo sviluppo Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire soprattutto nei Paesi a Sud, dove lo sviluppo rischia di subire una battuta di arresto 12 «Oggi abbiamo l’opportunità di spezzare l’immobilismo» Intervista a Christiana Figueres, segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 14 La tutela del clima passa dalla condivisione La DSC promuove lo scambio di informazioni e conoscenze mediante il Programma globale Mutamento climatico 17 In balia dei capricci delle nuvole A volte scarse, a volte abbondanti: le precipitazioni irregolari obbligano i contadini a modificare le pratiche agricole e di allevamento 19 Cifre e fatti O R I Z Z O N T I 20 In piazza per denunciare l’oppressione e il malgoverno In Cambogia la popolazione soffre a causa dell’assenza di strutture che caratterizzano uno Stato di diritto 23 Sul campo con… Rahel Bösch, responsabile dell’ufficio di programma della DSC a Phnom Penh 24 La mia lotta contro la violenza sulle donne Sopheap Ros sul suo impegno a favore della parità di genere in Cambogia D S C 25 Tribunale su quattro ruote In viaggio in una delle province più pericolose del Pakistan, il bus-tribunale porta la giustizia nei villaggi e suscita grandi speranze F O R U M 28 Le catastrofi possono unire i popoli La gestione dei rischi e la condivisione delle conoscenze rivestono un’importanza sempre maggiore. Reportage dal Vallese 31 Velo di sposa in tempesta Carta bianca: la scrittrice Gangaamaa Purevdorj Delgeriinkhen ricorda i giochi del vento nella steppa della Mongolia C U L T U R A 32 Il potere simbolico di Timbuctù Grazie agli aiuti internazionali si sta ricostruendo e salvaguardando il patrimonio culturale mondiale in Mali distrutto dagli integralisti islamici 3 Editoriale 6 Periscopio 27 Dietro le quinte della DSC 34 Servizio La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’agenzia dello sviluppo in seno al Dipartimento federale degli affari esteri 35 Nota d’autore con (DFAE), è l’editrice di «Un solo mondo». La rivista non è una pubblicazione ufficiale in senso stretto; presenta, infatti, anche Didier Ruef opinioni diverse. Gli articoli pertanto non esprimono sempre il 35 Impressum punto di vista della DSC e delle autorità federali. 2 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Editoriale DSC Sviluppare idee prestando attenzione alla loro fattibilità La frase «Uno non è un realista soltanto perché non ha Siria e dall’inizio del 2011 ha già prestato aiuto alle vit- idee» è di Max Frisch, lo scrittore della mia città natale time per oltre 85 milioni di franchi. Questi aiuti e l’impe- Zurigo. Ma non si è nemmeno visionari soltanto perché gno per il diritto umanitario internazionale sono impor- si perde ogni riferimento con la realtà. In veste di diret- tanti, anche se la chiave per la risoluzione del conflitto è tore della DSC ho cercato di attenermi a questa mas- in mano alla politica. Dal 2011, in tempi brevissimi ab- sima: sviluppare idee prestando attenzione alla loro fat- biamo sviluppato nuovi programmi in Egitto, Tunisia e tibilità. Al termine dei miei sei anni di servizio, desidero Libia. I disordini in Africa settentrionale hanno avuto un volgere uno sguardo retrospettivo sul mio periodo tra- profondo impatto anche nei Paesi del Sahara meridio- scorso a capo di questa istituzione. Nessun rendiconto, nale. Per questo motivo, abbiamo riorientato questi pro- soltanto alcuni pensieri, ricordi e scenari futuri. grammi, consolidandoli. Sono convinto che in futuro il Povertà, fragilità e nuovi rischi mondiali sono stati il ful- nostro impegno per le persone in condizioni particolar- cro della mia attività di direttore. Nel 2008, quando ho mente difficili sarà ancora più importante – nel Corno assunto la mia funzione, gli Obiettivi di sviluppo del mil- d’Africa, in Afghanistan, nel Sud Sudan e altrove. Ma an- lennio erano al giro di boa del loro periodo di attuazione: che in caso di catastrofi naturali, come ad Haiti, in il numero di poveri era sensibilmente calato, ma i mi- Pakistan o nelle Filippine. glioramenti e i progressi non erano equamente distri- buiti. In alcuni Paesi, le differenze sociali si erano addi- Sfide globali rittura acuite. Dove ci sono conflitti e tensioni, sono Negli anni dopo la crisi finanziaria ed economica del rimaste anche la miseria e la povertà. 2008, le sfide connesse alla sostenibilità e alla scarsità delle risorse del nostro pianeta sono diventate sempre Fragilità più importanti: l’accesso all’acqua, le materie prime e Negli ultimi anni, il lavoro nella fragilità e alla fragilità ha l’energia, i cambiamenti climatici, la sicurezza alimen- assunto un’importanza sempre maggiore: nell’attua- tare, i movimenti migratori, la salute globale. Tutto que- zione di azioni concrete, nell’elaborazione delle politiche sto si ripercuote negativamente sulla povertà nel mondo. e negli scambi a livello internazionale. In questo ambito, I modelli tradizionali basati sullo sviluppo delle capacità la Svizzera ha giocato un ruolo attivo. Sono poche le locali sono in grado solo parzialmente di fronteggiare ef- agenzie per lo sviluppo così vicine alla popolazione lo- ficacemente tali problemi. La logica Nord-Sud fallisce. cale come la nostra. Sono in poche a rimanere così a Dal 2009, da queste riflessioni sono nati i programmi lungo sul posto anche quando la situazione diviene dif- globali della DSC, che coniugano esperienza pratica e ficile. La neutralità della Svizzera e la sua credibilità uma- organizzazione politica e che producono dei risultati con nitaria aprono spazi di negoziazione anche in situazioni mezzi finanziari relativamente contenuti. I programmi che sembrano senza via d’uscita, sempre se agiamo in globali si applicano laddove si può ottenere l’«effetto maniera corretta. leva» maggiore e non necessariamente nei Paesi più La DSC è intervenuta tempestivamente nel conflitto in poveri. Comunque, l’obiettivo principale rimane quello Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 3
credevano che dapprima ci si sarebbe occupati della ri- organizzazione, e in un secondo tempo del nuovo indi- rizzo tematico. È stato un errore. Hanno confuso la suc- cessione temporale con quella logica. Sin dall’inizio, la riorganizzazione si è basata sul nuovo orientamento. Quest’ultimo ha creato le premesse istituzionali neces- sarie per i programmi globali, per una migliore conver- genza delle attività multilaterali e bilaterali, per una nuova organizzazione del know-how e ha permesso la verifica di tutti i programmi e i progetti. Anche la colla- borazione con il Dipartimento federale degli affari esteri e con l’Amministrazione federale si è intensificata. La ri- organizzazione non ha soltanto modificato strutture, ma ha anche creato nuovi e articolati strumenti di lavoro, la cui piena portata e utilità diverranno visibili solo nel pros- simo futuro. Queste innovazioni sono state sviluppate anche su de- Andreas Herzau/laif siderio del Parlamento e di parte dell’opinione pubblica. Con gli anni si è riusciti a migliorare la fiducia nella co- operazione allo sviluppo e a mostrare come la Svizzera Haiti 2010 possa essere orgogliosa del suo impegno nella lotta contro il bisogno e la povertà. Questo è stato lo scopo di produrre degli effetti positivi sugli Stati e sui gruppi di popolazione poveri. I programmi globali sono, dal mio punto di vista, la più importante innovazione della DSC «La geografia degli ultimi anni. Sono certo che questi approcci rac- chiudano enormi potenzialità per l’avvenire. dell’indigenza muta; Europa e cooperazione con l’Est la maggior parte dei Da due decenni, la Svizzera sostiene il processo dei Paesi dell’Est europeo verso la democrazia, lo Stato di poveri vive in città e in diritto, il rispetto dei diritti umani e l’economia di mer- cato. Nonostante alcuni contraccolpi, i progressi sono Paesi a medio reddito». evidenti. All’inizio del mio mandato come direttore della DSC ha preso il via, in collaborazione con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), l’attuazione del contri- perseguito dalle discussioni sulla swissness degli anni buto all’allargamento a favore dei nuovi Stati membri 2009-2010. dell’UE. Essendo parte integrante della politica europea Il Parlamento ha riconosciuto questi sforzi aumentando della Confederazione, il contributo all’allargamento è la quota dell’aiuto allo sviluppo allo 0,5 per cento del finito spesso nel mirino dei dibattiti di politica interna. reddito nazionale lordo entro il 2015. Nella storia della cooperazione svizzera allo sviluppo non si è mai regi- Nuova strategia strato un incremento altrettanto grande. Per realizzare le nuove priorità è stato necessario modi- ficare i concetti e le modalità di lavoro, successivamente Verso una nuova agenda dello sviluppo integrati nella strategia di cooperazione internazionale In questo momento, la cooperazione internazionale si 2013-2016. Si tratta di una pietra miliare nella storia della trova a un punto cruciale, come fu il caso a cavallo tra il cooperazione allo sviluppo della Svizzera, della coope- vecchio e il nuovo millennio. La geografia dell’indigenza razione con l’Europa dell’Est e dell’aiuto umanitario. Non muta; la maggior parte dei poveri vive in città e in Paesi soltanto per i contenuti concreti, ma anche perché, per a medio reddito. In un mondo globalizzato, le sfide mon- la prima volta, tutte le attività di DSC e SECO sono ri- diali sono sempre più importanti. L’anno prossimo il vec- unite in un unico quadro programmatico. La strategia è chio quadro degli Obiettivi di sviluppo del millennio giun- stata elaborata nell’ambito di un’ampia consultazione, gerà a scadenza. In maniera tempestiva e attiva ci siamo che non ha coinvolto solo gli uffici dell’Amministrazione impegnati in seno alle Nazioni Unite per una nuova federale. agenda internazionale dello sviluppo che integri tutti e La riorganizzazione degli anni 2008-2012 ha preparato e tre i pilastri della sostenibilità: quello economico, quello reso possibile il nuovo orientamento. Inizialmente, taluni sociale e quello ecologico. Occorrono obiettivi chiari e 4 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
misurabili. Sono pure necessari cambiamenti nel com- portamento dei Paesi del Nord e non soltanto di quelli del Sud. Questa nuova agenda internazionale darà un’impronta anche alle attività future della DSC. Negli ultimi anni, quest’ultima si è preparata in maniera ade- guata per affrontare l’avvenire – come si può d’altronde leggere nell’ottima analisi del nostro Paese pubblicata dall’OCSE a inizio 2014. Qualche ricordo personale Gli ultimi sei anni sono stati per me avvincenti e ricchi di formidabili incontri, anche se alquanto frenetici. I mo- menti che mi rimarranno impressi per sempre nella me- moria sono legati agli incontri, insieme a colleghe e col- leghi, delle persone per cui lavoriamo quotidianamente affinché il loro futuro sia un po’ migliore. Sono immagini in cui mi rivedo con stivali infangati presso bacini imbri- feri della Moldavia, sballottato sul piano di carico di un pick-up nell’Hindu Kush, intriso di sudore e assetato sui campi incolti del Corno d’Africa, davanti al fuoco nelle yurte di allevatori di bestiame in Mongolia, in baracco- poli di metropoli sudamericane mentre ascolto le più in- Philippe Roy/hemis.fr/laif credibili storie di vita, fra le macerie del terremoto di Haiti, in animati colloqui con giovani ricercatori in Europa dell’Est, con lo zaino in spalla sulle ripide risaie del Nepal Burkina Faso 2013 pegno e l’amicizia dimostrata. Ringrazio i due capi Dipartimento che hanno reso possibile il mio lavoro e mi hanno accordato la loro fiducia. Ringrazio le istituzioni partner, le organizzazioni umanitarie, le organizzazioni non governative e le tante persone che ho avuto la for- tuna di incontrare. L’elenco completo sarebbe troppo lungo. Nella mia nuova funzione di ambasciatore svizzero a Washington non perderò di vista la DSC. La coopera- zione allo sviluppo, l’aiuto umanitario e la cooperazione con l’Europa dell’Est sono importanti compiti della poli- tica estera elvetica. Abbiamo la fortuna che gli obiettivi globali della politica estera della Svizzera collimino con Justin Vela /Aurora/laif quelli della DSC: ossia soverchiare il bisogno e la po- vertà, impegnarsi a favore della pace e dei diritti umani, promuovere la democrazia. Non si tratta di un compito né tecnico né amministrativo. Al centro vi sono le per- Nepal 2009 sone. Il nostro incarico è e rimane quello di fornire loro gli strumenti per diventare artefici del loro futuro. Ciò ri- o sotto enormi baobab fra le allegre risate di bambini chiede comprensione culturale, abilità politiche, corag- africani. Sono ricordi che hanno lasciato impronte molto gio e la capacità di accettare le critiche. più profonde dei colloqui con ministri, degli interventi Sviluppare idee prestando attenzione alla loro fattibilità; all’Assemblea generale delle Nazioni Unite o delle prati- solo così costruiamo anche il nostro avvenire. che elaborate alla centrale di Berna. Martin Dahinden Grazie di cuore Direttore della DSC Sono profondamente grato a molte persone. Desidero ringraziare le colleghe e i colleghi per l’eccezionale im- (Traduzione dal tedesco) Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 5
Periscopio Le zanzare amano il caldo merciale di zanzare genetica- (bf ) Gli scienziati dell’università mente modificate per lottare del Michigan hanno scoperto contro la febbre dengue. Questa che l’aumento delle temperature malattia infettiva virale, trasmessa favorisce la diffusione della ma- soprattutto dalla zanzara tigre laria a quote superiori. In pas- egiziana (Aedes aegypti), si sta sato, le regioni montane erano diffondendo in tutto il mondo. preservate dalla pericolosa ma- Finora non esistono medica- lattia tropicale, poiché le zan- menti o vaccini in grado di con- zare, così come l’agente pato- trastare efficacemente la malat- Maurice Ascani/UNFPA geno, non sopportano le basse tia. Attraverso lo sviluppo di temperature. Il problema con- maschi di zanzara modificati, cerne soprattutto l’Etiopia, dove l’azienda britannica Oxitec offre quasi la metà della popolazione una possibile soluzione, come A scuola di mariti modello vive tra i 1600 e i 2400 metri, in riporta la rivista specializzata ( jls) Il Niger ha uno dei tassi di mortalità delle puerpere più regioni in cui finora la malaria «New Scientist». In un test sul alto al mondo. Ogni due ore, una donna muore dando alla non aveva ancora mietuto vit- campo, realizzato in Brasile, la luce il proprio figlio. Questa ecatombe si deve in gran time. «Secondo le nostre stime, popolazione di zanzare è dimi- parte al potere degli uomini, che proibiscono alle mogli un aumento della temperatura nuita del 79 per cento: i milioni di recarsi nei centri sanitari. Per migliorare la situazione, di 1 grado Celsius all’anno può di esemplari maschi liberati nella il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha lanciato provocare tre milioni di malati zona sperimentale si sono ac- un programma di sensibilizzazione in collaborazione con supplementari d’età inferiore ai coppiati con le femmine locali, il governo nigerino. Dal 2007 ha creato 610 «scuole per 15 anni», spiega la direttrice della ma la discendenza non è stata in mariti» in grado di accogliere oltre 6000 uomini che desi- ricerca Mercedes Pascual. Le grado di sopravvivere. In consi- derano contribuire a cambiare questa mentalità. A sca- cifre più recenti dell’Organizza- derazione del breve ciclo ripro- denza quindicinale, i partecipanti seguono corsi intorno a zione mondiale della sanità par- duttivo della zanzara, Mohamed vari aspetti della salute riproduttiva. Dopo la formazione, lano di 307 milioni di nuovi Habib dell’università Campinas i volontari possono a loro volta istruire gli altri mariti del contagi e 627 000 morti di ma- di San Paolo dubita però che la quartiere o del villaggio, spiegando loro l’importanza laria nel 2012; nella maggior popolazione dell’insetto possa dell’assistenza medica durante la gravidanza e il parto, parte dei casi, si tratta di bam- essere controllata in maniera e informarli sulla contraccezione e sulla prevenzione bini in tenera età residenti in duratura. Numerosi ricercatori dell’AIDS. Questa iniziativa sta dando buoni risultati: un Africa. criticano inoltre la mancanza numero crescente di donne fa capo ai dispensari e ai di studi sugli effetti collaterali a servizi di pianificazione familiare e la percentuale di parti Insetti geneticamente lungo termine che la liberazione assistiti è in aumento. modificati in natura di zanzare genetica- www.unfpa.org (gn) Il Brasile è il primo Paese mente modificate potrebbero ad autorizzare l’utilizzo com- causare. La globalizzazione favorisce ricchi. Infatti, nei venti Paesi più i ricchi che i poveri più industrializzati, la globalizza- Il boom del crowdfunding (bf ) Negli ultimi due decenni, zione ha avuto come effetto un (gn) Chi è a caccia di fondi per la globalizzazione ha soprattutto aumento medio annuo del pro- realizzare un sogno o un pro- promosso il benessere nelle na- dotto interno lordo per abitante getto, si affida sempre più spesso zioni industrializzate. I Paesi di 1000 euro, nei Paesi emer- al crowdfunding. Negli ultimi emergenti e in via di sviluppo genti e in via di sviluppo l’incre- anni, il numero di piattaforme hanno approfittato in maniera mento non ha raggiunto i 100 internet, con cui coinvolgere gli marginale dell’unificazione dei euro. Se è pur vero che in tutti utenti nel finanziamento collet- mercati a livello mondiale. È gli Stati analizzati, tale evolu- tivo di un’iniziativa, è aumentato questo in sintesi il risultato di zione internazionale ha fonda- rapidamente. La raccolta di uno studio sugli effetti dal punto mentalmente accelerato la cre- micro-crediti mediante il web di vista economico della scita, l’incremento assoluto pro apre nuove prospettive anche per globalizzazione realizzato in capite nei grandi Paesi emer- la cooperazione allo sviluppo. «È 42 Stati su mandato della fonda- genti Sudafrica, Brasile, Russia, uno strumento eccellente per zione tedesca Bertelsmann. Messico, Cina e India è stato attirare l’attenzione sui problemi Jiro Ose/Redux/laif Secondo la ricerca, questo feno- il più basso. dei Paesi in via di sviluppo ed meno non ha contribuito a www.bertelsmann-stiftung.de emergenti», spiega Dave Balzer, ridurre il divario tra poveri e (Globalisierung) che tramite internet è riuscito a 6 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Disegno di Jean Augagneur raccogliere 10 000 euro per fi- Un invasore trasformato tate in mattonelle e asciugate di ripulire gli accessi alle zone nanziare la fabbricazione e la in mattonella al sole. In collaborazione con di pesca; la fabbricazione e la vendita di borse di cotone bio- ( jls) La costruzione dello sbarra- l’ONG francese per lo sviluppo vendita delle mattonelle gene- logico indiano. Ma ci sono an- mento antisale di Diama, nel GRET, l’istituto ha creato delle rano occupazione e reddito a che altri aspetti positivi, come delta del fiume Senegal, ha unità di produzione pilota in tre livello locale; infine, questo com- evidenzia uno studio della so- creato condizioni propizie alla villaggi nel Sud-Ovest della bustibile biologico sostituisce il cietà tedesca di cooperazione diffusione della Typha australis, Mauritania. La valorizzazione carbone di legna, contrastando internazionale GIZ. Gli inter- un’erba acquatica appartenente della tifa ha vari aspetti positivi: la deforestazione. nauti sostengono solo quei alla famiglia delle tifacee. il taglio delle canne consente www.iset.mr progetti che giudicano validi. Quest’ultima ha colonizzato Inoltre, gli utenti possono la- 50 000 ettari di aree agricole sciare un commento, condivi- e piscicole. La sua presenza ha dere un’idea oppure dare gravi conseguenze per l’agricol- uno spunto. La ricerca pone tura, la pesca e l’ambiente. Per l’accento anche sulla non auto- lottare efficacemente contro sufficienza del crowdfunding. tale invasore, l’Institut supérieur L’impegno per presentare un d’enseignement technologique progetto su una piattaforma web (ISET) di Rosso, in Mauritania, è notevole ed è necessario avere ha sviluppato una procedura ar- un accesso a internet, che negli tigianale che trasforma la tifa in Stati del Sud non sempre è ga- carbone per uso domestico. Una rantito. volta tagliate, le canne vengono Gret www.10innovations.alumniportal.com essiccate, carbonizzate, compat- Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 7
Un calore che fiacca lo sviluppo I cambiamenti climatici fanno sentire i loro effetti negativi so- prattutto sulle popolazioni svantaggiate e mettono a repentaglio gli sforzi profusi per ridurre la povertà. I Paesi del Sud hanno bisogno di aiuti considerevoli non soltanto per adattarsi a que- sta evoluzione, ma anche per promuovere uno sviluppo possi- bilmente povero di emissioni di gas a effetto serra. Di Jane-Lise Schneeberger. D O S S I E R Markus Kirchgessner/laif Le emissioni di gas a effetto serra del soffocante traffico del Cairo contribuiscono a far aumentare, anno dopo anno, la temperatura terrestre. La concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre sotto di questa soglia. Entro la fine del secolo, le è più elevata che mai e ha già fatto aumentare la temperature medie potrebbero essere dai 4 ai 5 temperatura di 0,9 gradi Celsius rispetto all’inizio gradi superiori a oggi. Non potremo fare altro che dell’era industriale, causando notevoli mutamenti adattarci, ma sarà sempre più difficile», teme An- climatici. Da tempo, i climatologi hanno lanciato ton Hilber, condirettore del Programma globale l’allarme: un aumento termico di oltre due gradi Mutamento climatico (PGMC) della DSC. provocherà carestie su vasta scala, ondate di calo- re senza precedenti ed eventi meteorologici di in- Sicurezza alimentare a rischio tensità e frequenza estremi. «Purtroppo, l’evolu- I cambiamenti climatici si fanno sentire in tutto il zione indica che non riusciremo a rimanere al di mondo, ma i loro effetti sono gravidi di conse- 8 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Cambiamenti climatici guenze in particolare nei Paesi in via di sviluppo. molto sensibile al caldo e potrebbe scomparire de- Povere di risorse economiche, le loro popolazio- finitivamente entro il 2080. Negli altopiani etio- ni non possono prepararsi ai futuri e inevitabili pi, la produzione di arabica è fonte di sostenta- periodi di siccità, alle inondazioni o all’avvento mento per oltre 700 000 famiglie. L’aumento del- di uragani e di altre catastrofi naturali, dalle quali, le temperature riduce anche la resa di derrate oltretutto, si riprendono solo molto lentamente. alimentari quali il frumento e il granoturco e la Questi eventi estremi causano gravi perdite, non penuria di queste materie prime ne fa aumentare soltanto in termini di vite umane, ma anche di i prezzi, rendendole inaccessibili per le famiglie po- bestiame, infrastrutture e terreni agricoli e hanno vere. già provocato il trasferimento – temporaneo o I cambiamenti climatici interessano anche la fau- definitivo – di milioni di persone. na. Alcune specie animali potrebbero addirittura Le popolazioni svantaggiate sono particolarmen- estinguersi. I pesci, che possono migrare facil- L’isola che non c’è (più) Dall’inizio dell’era indu- striale il livello dei mari è salito di 20 centimetri e potrebbe aumentare tra i 29 e gli 82 centimetri entro la fine di questo secolo. L’acqua ha già invaso molti terreni agricoli e villaggi delle zone costiere, co- stringendo gli abitanti a spostarsi. Le isole perde- ranno parte dei litorali e al- cune saranno inghiottite VU/laif completamente dalle ac- que. Una quarantina di In Etiopia, oltre 700 000 famiglie vivono coltivando il caffè della varietà arabica, una specie che rischia di scomparire a piccoli Stati insulari si è causa del riscaldamento del pianeta. perciò unita per far sentire la propria voce nei nego- te vulnerabili anche perché si guadagnano da vi- mente, lasciano le acque troppo calde degli ocea- ziati internazionali e per vere con l’agricoltura, l’allevamento, la pesca o la ni tropicali e si spostano verso i poli; di conse- chiedere l’istituzione di un silvicoltura; tutte risorse naturali direttamente guenza, entro il 2050 i pescatori di queste regio- meccanismo di indennizzo per le perdite e per i danni esposte ai rischi del clima. «Vari tipi di vegetazio- ni vedranno calare il bottino nelle loro reti del 40 che nessuna misura di ne non sopportano i cambiamenti in corso e non per cento. adattamento potrà evitare. sopravvivono. Domani non potremo più coltiva- L’innalzamento delle acque re le stesse piante di oggi. Così, molti agricoltori Nuova dimensione dello sviluppo minaccia anche le metro- poli in riva al mare, che nel perderanno la loro unica fonte di reddito», spiega Questi fenomeni compromettono la sicurezza ali- giro di qualche decennio Yuka Greiler del PGMC. Il caffè della varietà ara- mentare e mettono a repentaglio gli sforzi profu- potrebbero subire danni bica è un esempio significativo. Questo arbusto è si per combattere la povertà. «I cambiamenti cli- molto ingenti. Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 9
esposti a inondazioni e tempeste, come lo è il Ban- gladesh, la sostituzione delle mangrovie danneg- giate permette di proteggere i litorali. Anche la ricerca scientifica è fondamentale affin- ché le pratiche agricole si adattino alle nuove con- dizioni climatiche. I quindici centri di studio del partenariato mondiale di ricerca agricola per un futuro senza fame (CGIAR) si occupano dei pro- blemi del Sud già da parecchio tempo. Questa rete mondiale cofinanziata dalla DSC sviluppa varietà di cereali e legumi resistenti alla siccità, al calore o ad altre forme di stress climatico. Trasmettere e insegnare ai contadini le conoscenze acquisite è al- trettanto difficile e impegnativo: i Paesi in via di sviluppo non sempre dispongono di servizi di di- vulgazione su temi legati all’agricoltura in grado Paule Seux/hemis.fr/laif di garantire una diffusione efficace delle informa- zioni. Anche le strutture amministrative lacunose pre- giudicano l’elaborazione di piani di adattamento Mentre in Mali la foresta viene sacrificata per la produzione di carbone di legna, in Kenia nazionali. «Programmare una risposta ai cambia- si coltivano varietà di verdure adatte alle nuove condizioni climatiche. menti climatici è un’operazione molto comples- matici renderanno lo sviluppo molto più com- sa che necessita la raccolta di dati meteorologici, plesso e ne aumenteranno i costi. Ormai, tutti gli il coinvolgimento di esperti e un sistema di go- attori della cooperazione dovrebbero preoccupar- vernanza molto sviluppato; sono elementi che sene. È una realtà che ci costringe a ripensare gli approcci, le pratiche e i concetti dei nostri pro- getti», evidenzia Marianne Fay, capo economista per lo sviluppo sostenibile presso la Banca mon- diale. In futuro, le attività di sviluppo dovranno tenere Assicurarsi contro sistematicamente in considerazione questa nuova i rischi del clima dimensione. Ciò darà la garanzia ai donatori che Un’alluvione, una siccità o i loro progetti non concorreranno ad accrescere la una canicola possono vulnerabilità delle popolazioni o ad aggravare la mandare sul lastrico i pic- coli agricoltori. Poiché situazione. Ad esempio, il ripristino di una strada sono in pochi a potersi distrutta da una frana o da un’alluvione potrebbe permettere un’assicura- incoraggiare l’insediamento di nuovi abitanti in zione contro simili rischi, una zona a rischio. Nelle regioni costiere, l’innal- da una decina d’anni la cooperazione internazio- zamento del livello del mare sarà un elemento che nale sostiene le microassi- dovrà assolutamente essere considerato nella pia- curazioni contro i rischi na- nificazione di nuove infrastrutture o nello svilup- turali. Basati su indicatori quali le precipitazioni o le po delle aree urbane. temperature, e non sulla valutazione delle perdite in- Puntare sulla prevenzione dividuali, questi meccani- La cooperazione dovrebbe intervenire in modo smi innovativi sono meno costosi delle assicurazioni più mirato a livello di gestione dei rischi climati- tradizionali. La DSC parte- ci. «In questo momento, i donatori tendono a so- cipa a un partenariato stenere soprattutto l’aiuto umanitario dopo una pubblico-privato impe- catastrofe. Dovrebbero invece investire maggior- gnato a istituire questo tipo di sistema in sette Paesi mente nella prevenzione», spiega Marianne Fay. Le asiatici. Dal 2016, 5 milioni misure da adottare sono molteplici: dalla creazio- di risicoltori potranno be- ne di sistemi di preallarme alla costruzione di in- neficiare di un’assicura- frastrutture di protezione come dighe, argini, ri- Sven Torfinn/laif zione contro le perdite di raccolto causate da eventi fugi antiuragano, canali di irrigazione o sistemi di della natura. drenaggio. Nei Paesi costieri particolarmente 10 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Cambiamenti climatici Franck Guiziou/hemis/laif In Bangladesh, le foreste di mangrovia sono un’ottima ed efficace protezione contro le inondazioni e le tempeste. fanno spesso difetto nei Paesi in via di sviluppo», A caccia di soldi osserva Yuka Greiler. La cooperazione internazio- I fondi destinati ai progetti di protezione ambien- nale fornisce supporto tecnico e finanziario per la tale nei Paesi in via di sviluppo non sono certo formulazione e l’attuazione di queste strategie. sufficienti per affrontare le cause dei cambiamen- Molluschi e coralli in ti climatici alla radice. Secondo la Banca mondia- pericolo Evitare gli stessi errori le, l’adattamento costerà circa 100 miliardi di dol- Gli oceani assorbono un quarto del CO2 rilasciato Adeguarsi alle conseguenze dei cambiamenti cli- lari all’anno fino al 2050 e la transizione energe- nell’atmosfera dalle attività matici non basta. È necessario affrontare i proble- tica richiederà 500 miliardi di dollari all’anno di umane. Lo stoccaggio di mi alla radice. I Paesi industrializzati non sono più investimenti iniziali. «Queste cifre possono varia- questo gas rallenta il riscal- gli unici responsabili dell’emissione di gas a effet- re a dipendenza dell’evoluzione del clima», spiega damento globale, ma au- menta il tenore di acidità to serra. Negli ultimi anni, anche quelli del Sud, Marianne Fay. «Più fondi si impiegheranno nella dell’acqua. Quest’ultimo in particolare la Cina e l’India, ne producono riduzione dei cambiamenti climatici, meno se ne è già cresciuto del 30 per enormi quantità. «Anche gli Stati in via di svilup- dovranno spendere per l’adattamento». cento negli ultimi decenni e potrebbe triplicarsi entro po aspirano al benessere e per raggiungerlo appli- Gran parte del capitale necessario sarà fornita dal il 2050 se le emissioni con- cano l’unico modello di crescita finora noto, ba- settore privato. «L’aiuto allo sviluppo non è in gra- tinueranno al ritmo attuale. sato su un consumo sproporzionato di combusti- do di finanziare da solo la svolta energetica, ma un Superata una certa soglia, bili fossili. Dobbiamo aiutarli a diventare delle uso intelligente dei capitali pubblici può favorire l’acqua diventa corrosiva per gli organismi marini, economie votate al risparmio energetico affinché gli investimenti privati», afferma Anton Hilber. Per come i molluschi, i granchi non commettano i nostri stessi errori», osserva An- finanziare interventi climatici nei Paesi in via di e i coralli con una conchi- ton Hilber. Questa svolta è sostenuta da molti do- sviluppo, gli Stati industrializzati si sono impegnati glia, uno scheletro o una natori. a mobilitare da varie fonti 100 miliardi di dollari struttura costituiti di cal- care. Per esempio, i coralli La cooperazione economica della Svizzera, pro- all’anno a partire dal 2020. Il nuovo Fondo verde scoloriscono e poi muoiono mossa dalla Segreteria di Stato dell’economia per il clima gestirà questa somma colossale che, se in un’acqua troppo acida e (SECO), è molto attiva e in questo campo perse- sarà effettivamente erogata, moltiplicherà gli sfor- calda. Un quinto delle bar- gue soluzioni di sviluppo in grado di ridurre dra- zi attuali. ■ riere coralline è già scom- parso. È un’evoluzione sticamente le emissioni di gas serra, migliorando preoccupante poiché que- al contempo le condizioni di vita delle popola- (Traduzione dal francese) sti ecosistemi offrono un ri- zioni. Le attività si concentrano sul miglioramen- fugio a molte specie di pe- sci, proteggono le coste e to dell’efficienza energetica, sulla promozione del- grazie al turismo generano le energie rinnovabili e sullo sviluppo di mecca- un importante indotto eco- nismi di finanziamento innovativi. nomico. Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 11
«Oggi abbiamo l’opportunità di spezzare l’immobilismo» Le misure finora adottate per ridurre le emissioni di gas a ef- fetto serra non sono sufficienti. Christiana Figueres, segreta- ria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), lancia un appello alla mobi- litazione a livello mondiale. Si tratta, afferma, dell’unico modo per evitare un aumento catastrofico delle temperature. A col- loquio con Jane-Lise Schneeberger. Christiana Figueres, 58 anni, è nata in Costa Rica. Dopo aver conseguito un master in antropologia alla London School of Econo- mics, dapprima ha lavorato presso l’ambasciata del Costa Rica in Germania, poi ha assunto cariche di Martin Roemers/laif responsabilità in vari dipar- timenti del suo Paese. Nel 1989 si è trasferita a Washington, dove ha di- retto l’iniziativa Energie rin- Con motori a scoppio meno inquinanti sarebbe possibile ridurre le emissioni di gas a effetto serra. novabili nelle Americhe e ha fondato il Centro per lo Un solo mondo: Pochi mesi dopo il suo arrivo devono partecipare in maniera più attiva. Mi pia- sviluppo sostenibile delle Americhe. Dal 1995 al alla testa dell’UNFCCC ha paragonato i ne- cerebbe che in tutti i settori si levasse un autentico 2009, Christiana Figueres goziati sul clima a un arazzo che ha urgen- tsunami. ha partecipato ai negoziati te bisogno di essere tessuto. Quattro anni più sul clima come delegata tardi, a che cosa assomiglia quest’opera? Dopo il fallimento di Copenaghen, la Con- del Costa Rica. Nel 2007 ha fatto parte del consiglio Christiana Figueres: L’arazzo è cresciuto ed è più ferenza di Parigi è l’ultima spiaggia? d’amministrazione del colorato di allora. Gli accordi di Cancún del 2010 Ci vorrà ancora parecchio tempo prima di poter Meccanismo di sviluppo hanno creato tre nuove istituzioni – fra cui il Fon- depennare i cambiamenti climatici dalla lista e di- pulito e nel 2008-2009 è do verde per il clima (GCF) – che forniranno ai chiarare che il problema è risolto. Oggi abbiamo stata vicepresidente del- l’ufficio della Convenzione Paesi in via di sviluppo i finanziamenti e le tecno- l’opportunità di spezzare l’immobilismo e il disfat- quadro delle Nazioni Unite logie di cui necessitano con urgenza per affrontare tismo del passato. La Conferenza di Parigi sarà per sui cambiamenti climatici. i cambiamenti climatici. Il protocollo di Kyoto è gli Stati un’occasione storica per concludere degli Nel 2010 è stata nominata segretaria esecutiva stato prorogato. Ora stiamo preparando un nuovo accordi capaci di rimettere in carreggiata il piane- dell’UNFCCC. accordo globale che sarà probabilmente adottato a ta. Questo trattato dovrà creare dei meccanismi in Parigi nel 2015. Tuttavia, per essere sostenibile l’a- grado di accelerare il ritmo degli sforzi profusi fi- razzo necessita ancora di alcune orditure essenzia- nora, affinché le emissioni comincino a diminuire li. Governi, imprese, investitori, città e popolazioni il più rapidamente possibile. Per ratificare tale inte- 12 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Cambiamenti climatici sa a Parigi, occorrerà presentare una prima bozza al tavolo dei negoziati che si terranno in dicembre a Lima. Intanto, la temperatura del pianeta sale sen- za sosta. È ancora possibile limitare l’au- mento a 2 gradi Celsius? Stiamo camminando sul filo del rasoio. La situazione è rischiosa e difficile, poiché se le temperature do- vessero aumentare di oltre 2 gradi Celsius, l’uma- nità non sarà più in grado di gestire le conseguen- ze del riscaldamento globale. Gli sforzi compiuti finora dai governi sono insufficienti. Abbiamo il denaro e le tecnologie necessarie per ridurre le emissioni. Non è quindi una questione di risorse, Pettersson/for Terra Mater/laif ma di volontà. Ogni giorno che passa senza fare nulla, accresce il prezzo che dovremo pagare in futuro sotto forma di catastrofi naturali, insicurezza alimentare, penuria d’acqua… Tuttavia, ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Sono già state varate oltre 500 leggi nazionali sul clima in sessan- L’esperienza insegna che la popolazione locale gestisce in maniera consapevole e so- ta Paesi. Il costo delle energie rinnovabili sta dimi- stenibile la foresta se le viene concesso il diritto di utilizzazione. nuendo rapidamente e gli investimenti nelle energie pulite hanno raggiunto i 1000 miliardi di dollari. hanno una clausola di caducità e cesseranno le loro operazioni non appena il Fondo verde per il clima Per ora, la crescita economica va ancora di sarà pienamente operativo. Tali strumenti hanno pari passo con l’aumento del consumo di avuto il grande merito di aver dimostrato che il ca- Vent’anni di negoziati sul clima combustibili fossili. Come risponde ai Paesi pitale pubblico può avere un potente «effetto leva» La Convenzione quadro in via di sviluppo che, per colmare il divario sugli investimenti privati. E proprio quest’ultimo delle Nazioni Unite sui con gli Stati industrializzati, rivendicano un sarà uno dei compiti fondamentali del Fondo ver- cambiamenti climatici «diritto a inquinare»? de per il clima: sfruttare i capitali dei donatori pub- (UNFCCC) è entrata in vi- gore nel 1994. Il suo obiet- I Paesi in via di sviluppo pongono, a giusta ragio- blici come catalizzatori per mobilitare il settore pri- tivo dichiarato è «raggiun- ne, la crescita in cima alle loro priorità. Al contem- vato e convogliare importanti flussi finanziari ver- gere la stabilizzazione delle po riconoscono però che i loro cittadini non sfug- so iniziative a favore del clima nei Paesi in via di concentrazioni di gas serra giranno alla povertà se non vi sarà una risposta a li- sviluppo. in atmosfera a un livello abbastanza basso per pre- vello globale ai cambiamenti climatici. Inoltre, venire interferenze antro- nessuno vuole farsi scappare le enormi opportuni- Gran parte delle risorse pubbliche assegnate pogeniche dannose per il tà che una transizione verso un’economia a basse al clima proviene dai budget destinati al- sistema climatico». I 195 emissioni di carbonio promette. Hanno la possibi- l’aiuto allo sviluppo. Non teme che questi Stati firmatari si riuniscono annualmente per valutare i lità di saltare a piè pari le tecnologie inquinanti e fondi possano essere sottratti agli sforzi per progressi della sua attua- obsolete e passare direttamente alle energie rinno- ridurre la povertà? zione, completarla e nego- vabili. Ma dobbiamo essere realisti: questa svolta non La lotta ai cambiamenti climatici e l’eliminazione ziare misure concrete. Nell’ambito del protocollo può avvenire senza il sostegno finanziario e tecno- della povertà sono, per loro natura, alleate. Quando di Kyoto, 37 Paesi indu- logico dei Paesi ricchi. Per 150 anni, questi ultimi si investe nelle foreste affinché immagazzinino car- strializzati si sono impe- hanno raccolto i frutti dell’industrializzazione. Ora bonio, anche lo sviluppo ne trae beneficio: gli al- gnati a ridurre del 5 per devono aiutare gli altri Paesi affinché evitino uno beri garantiscono l’approvvigionamento idrico, ri- cento tra il 2008 e il 2012 le loro emissioni di gas a sviluppo il cui impatto sull’ambiente metta ulte- ducono l’erosione dei terreni agricoli e aumenta- effetto serra. In seguito, il riormente in pericolo l’umanità. no la biodiversità. Allo stesso modo, i progetti che protocollo è stato rinno- puntano sulle tecnologie pulite possono generare vato, ma senza la parteci- Gli aiuti transiteranno in particolare dal Fon- molti posti di lavoro e ridurre i problemi di salute pazione di diversi Paesi che emettono grandi do verde per il clima. Questo nuovo stru- causati dalla combustione di energie fossili. L’alter- quantità di gas serra. La mento consoliderà il paesaggio molto fram- nativa a tutto ciò è inquietante: se il mondo non comunità internazionale ha mentato dei finanziamenti per il clima? E so- riuscirà a ridurre le emissioni, molte più persone di acconsentito a elaborare entro il 2015 un nuovo ac- stituirà i meccanismi esistenti, come i Fondi oggi dovranno lottare contro la povertà e la fame. ■ cordo, che questa volta di investimento per il clima? verrà applicato da tutte le Questi fondi, amministrati dalla Banca mondiale, (Traduzione dal francese) nazioni. Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 13
La tutela del clima passa dalla condivisione Lo scambio di conoscenze è essenziale nella lotta contro i cam- biamenti climatici. A questo proposito, la DSC sostiene la con- divisione su larga scala di soluzioni innovative affinché i pro- blemi, spesso uguali nelle diverse regioni del mondo, siano af- frontati assieme. Inoltre, intervenendo sulle cause e limitando gli effetti del riscaldamento climatico, si riduce la povertà. Sviluppo compatibile con il clima I Paesi donatori si sono impegnati a considerare i cambiamenti climatici e il rischio di catastrofe nelle Nadine Salzmann loro attività di coopera- zione internazionale. Come altre agenzie di sviluppo, per aiutare i collaboratori e i partner a rispettare l’im- La Cordilliera Vilcanota in Perù assomiglia molto alle Alpi elvetiche. Per questo motivo, l’interesse intorno alle competenze svizzere in materia di clima è molto grande. pegno assunto, la DSC ha elaborato una guida pra- tica: Linee direttive per l’in- tegrazione del clima, del- ( jls) Non bastano i progetti di sviluppo tradizio- trasferimento di conoscenze e competenze, dal l’ambiente e della riduzione nali per affrontare le sfide globali. Così, per com- Nord al Sud, ma anche tra gli stessi Paesi del Sud. dei rischi di catastrofe pletare il suo ventaglio di attività a favore dello svi- Il terzo si concentra nella definizione delle poli- (CEDRIG). Si tratta di uno luppo, la DSC ha istituito nel 2009 quattro pro- tiche climatiche a livello sia nazionale, sia interna- strumento che permette di analizzare i programmi al grammi che dovrebbero produrre effetti su ampia zionale, partecipando ai negoziati multilaterali sul fine di verificare, da una scala. Il Programma globale Mutamento climatico clima. parte, se sono soggetti a (PGMC) persegue la massima efficacia, combi- possibili catastrofi dovute nando tre approcci complementari. Il primo Sfruttare gli atout elvetici alla variabilità e ai cambia- menti climatici, al degrado consiste nella realizzazione di progetti innovativi a Secondo il condirettore del PGMC Jean-Bernard ambientale o ad attività tet- livello locale: il PGMC sviluppa sul campo rispo- Dubois, è importante stabilire dei legami tra le po- toniche, e, dall’altra, di va- ste ai cambiamenti climatici in collaborazione con polazioni locali confrontate quotidianamente ai lutare l’impatto sulle emis- sioni di gas a effetto serra partner del settore privato, istituzioni pubbliche – cambiamenti climatici, i governi e i negoziatori che o sull’ambiente. in particolare con altri uffici federali – e la comu- definiscono il quadro multilaterale. «Questi tre ele- www.sdc-drr.net/cedrig nità scientifica. Il secondo metodo consiste nel menti gravitano su orbite parallele, l’uno ignoran- 14 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Cambiamenti climatici Alfredo Uaman Guillen/Care Peru-Ancash Nadine Salzmann Un’equipe svizzero-peruviana esegue dei prelievi sul ghiacciaio Suyuparina nella Cordilliera Vilcanota e ha installato un sistema di preallarme nei pressi di un lago glaciale. do le attività degli altri. Non otterremo nulla fin- messo di acquisire una solida esperienza in mate- tanto che non comunicheranno tra di loro. Per ria di clima», spiega l’esperta. «Trasmettiamo le prendere delle decisioni con cognizione di causa, nostre conoscenze ai ricercatori locali, che a loro i vertici devono conoscere le esigenze e le preoc- volta possono osservare il comportamento dei loro Scambi tra professionisti cupazioni della gente». È la ragione principale che ghiacciai. Conoscere il contesto sociale è un re- Affinché l’attenuazione e spinge il PGMC a rimanere operativo sul campo. quisito essenziale per elaborare misure di adatta- l’adattamento ai cambia- «Il dialogo politico, condotto a livello internazio- mento su misura». Il consolidamento delle capa- menti climatici fossero inte- grati nelle sue attività e in nale, nasce dall’esperienza pratica». cità è un elemento importante dei progetti. In en- quelle dei suoi partner, la I 42 progetti del PGMC sono incentrati su India, trambi i Paesi, sono stati istituiti corsi di glaciologia DSC ha istituito la rete Cina, Sudafrica e Perù e interessano essenzialmen- per formare gli esperti di domani. Climate Change and te ambiti in cui la Svizzera eccelle, come la gla- In Perù, il consorzio svizzero ha aiutato gli inge- Environement (CC&E), che conta già oltre 200 ciologia, la gestione delle risorse idriche, la pre- gneri locali a installare un sistema di preallarme sul- membri interni ed esterni venzione dei rischi, il risparmio energetico, la sil- le rive di un lago glaciale, la Laguna 513, nella Cor- (ONG, ricercatori, consu- vicoltura e l’inquinamento atmosferico. dilliera Blanca. La caduta di enormi blocchi di lenti, settore privato). Si tratta di una comunità di ghiaccio ne ha già provocato più volte lo straripa- professionisti che, nell’in- Prepararsi al peggio mento, causando devastanti inondazioni. Ora il co- tento di migliorare la qua- In India, Cina e Perù ci sono ghiacciai che, come mune di Carhuaz, una cittadina situata a pochi chi- lità del loro lavoro, condivi- nelle Alpi, si stanno rapidamente sciogliendo. Que- lometri dal lago, riceve informazioni in tempo rea- dono esperienze e infor- mazioni, conducono un sti tre Stati hanno un notevole interesse a collabo- le e in caso di pericolo può evacuare rapidamente dialogo a livello tematico rare con la Svizzera. In questi Paesi, il PGMC ha gli abitanti. e si aiutano a vicenda. La avviato dei progetti di monitoraggio dei ghiacciai Su altri ghiacciai sono stati montati sistemi di mi- rete CC&E migliora le com- grazie a cui sarà possibile valutare l’impatto del ri- surazione che permettono di monitorarne il riti- petenze di tutte le parti in- teressate. I suoi membri scaldamento globale, soprattutto sulle riserve d’ac- ro e prevedere la diminuzione delle risorse idriche. contribuiscono altresì ad qua, nelle Ande e nell’Himalaya. «Da secoli, durante la stagione secca la gente di- attirare l’attenzione dei Nadine Salzmann, glaciologa presso le università di pende dall’acqua di scioglimento, che oggi scende politici e dei cittadini sulle questioni concernenti il Zurigo e Friburgo, è corresponsabile del consor- a valle con irregolarità e in quantità variabili, scom- clima. zio scientifico incaricato delle attività in Perù e In- bussolando il calendario delle colture», spiega www.sdc-climateand- dia. «Le ricerche effettuate nelle Alpi ci hanno per- Nadine Salzmann. «Tra venti o trent’anni, alcuni environment.net Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 15
René Grossmann/Terra Consult (3) Nella città di Santiago de Cile circolano 3000 pullman dotati di filtri antiparticolato. ghiacciai potrebbero scomparire definitivamente. tenze. Negli anni Novanta è stata uno dei primi Il nostro lavoro consiste nell’aiutare la popolazio- Paesi ad affrontare il problema dei gas di scarico dei ne e le autorità a prepararsi a questa eventualità». motori diesel. Con l’intento di tutelare la salute de- gli operai impegnati nello scavo di gallerie ferro- Duplice beneficio viarie, la Confederazione ha promosso lo sviluppo A prescindere dall’obiettivo – adattamento ai cam- di filtri in grado di trattenere oltre il 97 per cento biamenti climatici o la loro attenuazione – i pro- delle particelle ultrafini emesse dalle macchine uti- getti svizzeri hanno un duplice vantaggio, assicura lizzate sui cantieri. Jean-Bernard Dubois: «Ogni nostra attività realiz- Oggi, il PGMC facilita il trasferimento di questa zata nell’interesse del clima porta benefici anche tecnologia nelle metropoli del Sud, preoccupate allo sviluppo, giacché le popolazioni povere sono per l’elevato tasso di inquinamento atmosferico. le più vulnerabili di fronte ai rischi climatici». Nell’ambito di partenariati pubblico-privati, aiuta Le attività nel settore forestale sono un ottimo pure le autorità a sviluppare e implementare un esempio. Il PGMC sostiene una rete internaziona- quadro normativo. Il primo progetto in tal senso le, creata dall’Associazione delle nazioni del Sud- realizzato dalla DSC tra il 2004 e il 2009 ha per- Est asiatico (ASEAN), che promuove la lotta ai cam- messo di dotare di filtri oltre 3000 autobus della Rapporto sull’efficacia della cooperazione biamenti climatici attraverso una «silvicoltura so- città di Santiago, capitale del Cile. Il suo successo Tra il 2000 e il 2012, la ciale». Seguendo questo metodo, lo Stato affida alle ha suscitato l’interesse di molte altre città in Sud DSC e la Segreteria di comunità locali la gestione delle foreste e delle America e in Cina, desiderose a loro volta di mo- Stato dell’economia piante. L’esperienza ha dimostrato che se hanno dei dernizzare il parco degli autobus o dei macchina- (SECO) hanno investito circa 1,32 miliardi di franchi diritti di sfruttamento, i residenti si prendono cura ri per l’edilizia. Iniziative simili sono state lanciate per interventi nell’ambito di questi spazi dai quali dipende il loro reddito. In anche a Pechino, Nanjing, Xiamen, in Cina, e a Bo- dei cambiamenti climatici. effetti una foresta ben gestita non soltanto assorbe gotá, in Colombia. In un rapporto congiunto CO2, ma fornisce anche prodotti e servizi alla po- «Ora sappiamo che le particelle fini sono cancero- pubblicato lo scorso mese di agosto, le due agenzie polazione. gene e sono responsabili di molte malattie respira- analizzano l’efficacia delle La rete internazionale identifica i progetti locali torie. In tutto il mondo, i governi si rendono conto loro attività bilaterali e mul- esistenti e li fa conoscere a tutti gli Stati membri che devono proteggere la salute dei loro cittadini», tilaterali durante questi dodici anni. Il documento dell’ASEAN. Secondo Patrick Sieber del PGMC, spiega René Grossmann, capo del gruppo di esperti informa sui fondi supple- la collaborazione con un’organizzazione regiona- consulenti per questi progetti. L’aspetto meno noto mentari a disposizione le consente di implementare su larga scala soluzio- è che queste polveri concorrono al riscaldamento della cooperazione sviz- ni innovative: «Se l’ASEAN decide di integrare la della terra e che accelerano lo scioglimento dei zera dal 2011. Portando l’aiuto pubblico allo svi- silvicoltura sociale nella sua strategia di adatta- ghiacci perenni visto che li anneriscono, deposi- luppo allo 0,5 per cento mento e di attenuazione dei cambiamenti clima- tandosi sulla loro superficie. «Dotare i veicoli di del reddito nazionale lordo, tici, questo approccio verrà applicato in tutti e die- filtri antiparticolato è una misura indispensabile a il Parlamento ha infatti ci i Paesi membri». La metà di questo territorio è livello sanitario, ma anche il clima ne trae giova- assegnato 125 milioni di franchi supplementari per ancora ricoperta di foreste, ma la deforestazione mento». ■ misure a favore del clima. avanza a ritmi preoccupanti. Tale importo è ripartito tra (Traduzione dal francese) DSC e SECO in parti pres- Filtri per diradare lo smog soché uguali. www.dsc.admin.ch (docu- La tecnologia dei filtri antiparticolato è un altro set- mentazione, pubblicazioni) tore in cui la Svizzera dispone di ottime compe- 16 Un solo mondo n.3 / Settembre 2014
Cambiamenti climatici In balia dei capricci delle nuvole I cambiamenti climatici hanno scombussolato il ciclo idrologi- co. Le precipitazioni sono sempre più irregolari, le inondazioni e le siccità sempre più frequenti e intense. Le popolazioni locali si adeguano come possono alle bizze del tempo e adottano strategie di vario tipo per arginare l’impatto negativo sulle loro vite e sui loro beni. ( jls) Le precipitazioni tendono a diminuire nelle zone aride, ad aumentare nelle zone umide e si concentrano su periodi più brevi rispetto al passa- to. Di conseguenza, sull’arco dello stesso anno mol- ti Paesi devono affrontare sia precipitazioni tor- renziali che periodi di siccità. Il ciclo idrologico si distingue per la sua notevole variabilità che si ri- percuote in particolare sull’agricoltura pluviale. «Per pianificare le colture, i contadini non posso- no più fare affidamento sui ritmi delle stagioni», spiega Daniel Maselli del Programma globale Mutamento climatico della DSC. «Se le piogge arrivano troppo presto, i campi non sono ancora stati arati. Se sono in ritardo, i semi non si svilup- pano. Talvolta le precipitazioni cessano dopo po- chi giorni. In questo caso, i germogli seccano e il Portata ridotta dei corsi raccolto è perso». d’acqua La diminuzione delle preci- Nuvole pazzerelle pitazioni in alcune parti del In tutto il mondo, le popolazioni rurali cercano di mondo si ripercuote sui corsi d’acqua. Circa un adeguarsi alla bell’e meglio al nuovo clima. Nelle Jens Grossmann/laif terzo dei 200 maggiori zone aride, per riuscire a irrigare i campi, gli agri- fiumi della terra ha subito coltori costruiscono dighe o conservano l’acqua un calo della portata, con conseguente riduzione del piovana in piccoli bacini; nelle pianure, per evita- volume d’acqua disponi- re i danni provocati dalle alluvioni, sopraelevano le In Burkina Faso, l’acqua viene utilizzata in maniera pun- bile per l’agricoltura e la abitazioni e i granai. tuale e mirata grazie ai canali di irrigazione. produzione di elettricità. Lo sconvolgimento del regime delle precipitazio- ché grandi consumatrici di acqua, con animali Da questa evoluzione, per ora sono risparmiati i fiumi ni impone la modifica delle pratiche agricole. I col- meno esigenti, come le capre o i cammelli. alimentati dai ghiacciai. tivatori sono obbligati a posticipare la semina o il Grazie allo scioglimento raccolto, a scegliere altre varietà di piante. La ma- L’acqua, un bene prezioso e conteso dei ghiacci, la loro portata nioca e il miglio, ad esempio, sono più resistenti alla Il Centro internazionale per lo sviluppo integrato aumenterà ancora per al- cuni decenni, ma poi dimi- siccità rispetto ad altri cereali, mentre alcuni tipi di delle montagne (ICIMOD), con sede a Katman- nuirà bruscamente. Le sor- riso sopportano immersioni prolungate in acqua. du, ha studiato le misure di adattamento nella re- genti dei dieci maggiori L’allevamento è un altro settore molto sensibile.An- gione dell’Himalaya-Hindukush. In questa zona, le fiumi dell’Asia, fra i quali che se sopravvissuto a una siccità o a forti precipi- forti precipitazioni, la siccità e le inondazioni non l’Indo, il Gange, il Brahma- putra e il Fiume Giallo, si tazioni, spesso il bestiame non trova abbastanza da sono una novità, ma causano danni sempre più in- trovano nell’Himalaya, mangiare dopo queste calamità naturali perché i pa- genti. «Da sempre le comunità autoctone fanno soprannominato «il terzo scoli sono andati distrutti. La penuria di foraggio capo alle conoscenze tradizionali e locali per adat- polo». Entro pochi anni, il ritiro dei ghiacciai potrebbe costringe gli allevatori a vendere parte delle man- tarsi ai cambiamenti di qualsiasi genere. Visto il ridurre l’approvvigiona- drie o delle greggi. Nei Paesi colpiti da frequenti preoccupante e incalzante ritmo con cui avanza- mento di acqua per centi- siccità, alcuni di loro sostituiscono le mucche, per- no i cambiamenti climatici, in futuro queste stra- naia di milioni di persone. Un solo mondo n.3 / Settembre 2014 17
Puoi anche leggere