Bollettino Astronomico - 438 / 2018 1 Agosto 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 032285210 / 335275538 www.osservatoriogalilei.com info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 1 Agosto 2018, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo e terzo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna in fase calante rende ancora possibile l’osservazione degli oggetti più luminosi del profondo cielo. Si potranno vedere le principali estive. Giove ben visibile per gran parte della notte nella costellazione della bilancia, seguito, più tardi - da Saturno e Marte prossimo all’opposizione. CALENDARIO LUNARE DI AGOSTO Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 EFFEMERIDI DI AGOSTO Luna Luna Sole Sole Inizio Fine Data Sorge Tramonta Sorge Tramonta Alba Crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/08/2018 23:20 10:29 06:09 20:54 04:01 23:02 02/08/2018 23:46 11:33 06:10 20:53 04:03 23:00 03/08/2018 ------ 12:37 06:11 20:52 04:05 22:58 04/08/2018 00:12 13:44 06:12 20:50 04:07 22:55 05/08/2018 00:41 14:52 06:14 20:49 04:09 22:53 06/08/2018 01:15 16:03 06:15 20:47 04:11 22:51 07/08/2018 01:55 17:13 06:16 20:46 04:13 22:48 08/08/2018 02:44 18:19 06:17 20:44 04:15 22:46 09/08/2018 03:43 19:20 06:18 20:43 04:17 22:44 10/08/2018 04:51 20:12 06:20 20:41 04:19 22:41 11/08/2018 06:06 20:56 06:21 20:40 04:21 22:39 12/08/2018 07:23 21:34 06:22 20:38 04:23 22:37 13/08/2018 08:40 22:06 06:23 20:37 04:25 22:35 14/08/2018 09:56 22:36 06:24 20:35 04:27 22:32 15/08/2018 11:08 23:05 06:26 20:34 04:28 22:30 16/08/2018 12:17 23:33 06:27 20:32 04:30 22:28 17/08/2018 13:25 ------ 06:28 20:30 04:32 22:25 18/08/2018 14:29 00:02 06:29 20:29 04:34 22:23 19/08/2018 15:31 00:34 06:31 20:27 04:36 22:21 20/08/2018 16:28 01:11 06:32 20:25 04:38 22:18 21/08/2018 17:22 01:51 06:33 20:23 04:40 22:16 22/08/2018 18:10 02:36 06:34 20:22 04:42 22:14 23/08/2018 18:52 03:27 06:35 20:20 04:44 22:11 24/08/2018 19:30 04:21 06:37 20:18 04:45 22:09 25/08/2018 20:03 05:19 06:38 20:16 04:47 22:07 26/08/2018 20:32 06:19 06:39 20:15 04:49 22:04 27/08/2018 20:59 07:20 06:40 20:13 04:51 22:02 28/08/2018 21:25 08:22 06:42 20:11 04:53 22:00 29/08/2018 21:50 09:26 06:43 20:09 04:54 21:58 30/08/2018 22:15 10:30 06:44 20:08 04:56 21:55 31/08/2018 22:43 11:36 06:45 20:06 04:58 21:53 '------' indica nessun evento. Effemeridi calcolate per le coordinate di dell’Osservatorio Lat. 45° 36’ 16” Nord Long. 08° 34’ 25” Est Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 IL CIELO DI LUGLIO (a cura di Oreste Lesca) Il cielo del 1 agosto alle ore 22:30 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) JAMES STEWART Il calcolo del cosmo La matematica svela l'universo Bollati Boringhieri – Ed. 2017 Pag. 389 – Brossura € 26.00 La matematica è stata la vera forza motrice della cosmologia e dell’astronomia fin dall’inizio. E’ attraverso la matematica che gli uomini hanno letto il grande libro del cielo ed è sempre grazie alla matematica che hanno potuto sviluppare le loro teorie, confrontarle coi dati osservati e avanzare così nella conoscenza del mondo. E’ stato il lavoro di Keplero sulle orbite dei pianeti a condurre Newton alla formulazione della sua teoria della gravità. Tutto si poggiava innanzitutto su calcoli matematici. Due secoli più tardi piccole fastidiose irregolarità dell’orbita di Mercurio hanno portato Einstein dritto alla teoria della relatività generale. Sulla base di questi e di molti altri esempi, Ian Stewart spiega in maniera chiarissima le basi della gravità, dello spazio-tempo, della relatività e della meccanica quantistica, mostrando come – grazie alla matematica – tutte queste cose stiano tra loro in una relazione quasi miracolosa ed estremamente elegante. Nell’ultimo secolo la scoperta dell’espansione dell’universo ha portato alla formulazione della teoria del Big Bang. Ma in questo modello non tutto funzionava come doveva, e per correggere le imprecisioni i fisici hanno ipotizzato l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura. Ma esiste davvero la materia oscura? Non può essere che una nuova, imminente rivoluzione stia per mettere in crisi l’attuale ortodossia scientifica? Sono di questo tenore le questioni sollevate da questo libro, scritto – ebbene, sì… – senza l’uso di alcuna formula matematica! Dalla formazione della Terra alla Luna, dai pianeti del Sistema Solare alla struttura della Via Lattea, dai milioni di galassie all’architettura stessa dello spazio-tempo, fino alla possibilità del Multiverso, coi suoi infiniti mondi, magari abitati da forme aliene di vita. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 SISTEMA SOLARE (a cura di Silvano Minuto) DELUSIONE! ‘OUMUAMUA È “SOLO” UNA COMETA Il misterioso oggetto celeste scoperto nel 2017 sarebbe una cometa e non, come hanno sostenuto in molti, un asteroide proveniente dallo spazio interstellare. Lo ha stabilito un nuovo studio sulla base dell'analisi della sua traiettoria, che non è governata soltanto da forze gravitazionali, come nel caso degli asteroidi, ma ha una spinta propria, determinata dall'emissione di gas. E' stato classificato dapprima come una cometa, poi come un asteroide, e infine come il primo di una nuova classe di “asteroidi interstellari”. Ma ‘Oumuamua, il misterioso corpo a forma di sigaro scoperto l’anno scorso su un'orbita iperbolica e proveniente da una zona esterna al sistema solare, può essere considerato "semplicemente" una cometa. Lo sostengono Marco Micheli, del centro di coordinamento dell’ESA SSA-NEO di Frascati, e colleghi di una collaborazione internazionale in un articolo pubblicato su “Nature”. Il risultato arriva al termine di otto mesi di studi che hanno cercato di tracciare l’identikit di un oggetto celeste piuttosto insolito. Scoperto il 19 ottobre del 2017 nell’ambito della survey Pan-STARRS1 e battezzato 1I/‘Oumuamua, è stato seguito nei giorni immediatamente seguenti dal telescopio Optical Ground Station (OGS) dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e da altri osservatori. I dati hanno mostrato fin da subito che l’oggetto si avvicinava alla Terra provenendo dalla costellazione della Lyra, seguendo un’orbita iperbolica fortemente allungata, e questo ha fatto pensare a un oggetto proveniente dall’esterno del sistema solare. Questi due parametri – orbita e provenienza – hanno portato a ipotizzare che si trattasse di una cometa. È così emerso un dettaglio fondamentale: ‘Oumuamua non ha una chioma. Più precisamente, gli strumenti non hanno rilevato alcuna emissione di gas – il processo fisico all’origine delle spettacolari “code” delle comete – nonostante le condizioni di osservazione ottimali. Questo dato, insieme ad altri ricavati da ulteriori osservazioni, ha fatto classificare l’oggetto come un asteroide, anche se la riflettività della superficie, cioè la capacità di riflettere la luce, era compatibile con la composizione di una cometa. Un oggetto asteroidale, dunque, ma che viene da regioni esterne al sistema solare: un "asteroide interstellare", il primo di questo tipo mai osservato. Ma la questione della classificazione non si è fermata lì. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 C'è un parametro dirimente per distinguere una cometa da un asteroide, ed è il tipo di traiettoria seguita, che dipende dalle forze coinvolte.Il moto di tutti gli oggetti del cosmo è governato in gran parte dalle forze gravitazionali, ma le traiettorie delle comete sono influenzate anche da forze non gravitazionali, dovute al degassamento cometario. Dunque, un modo per distinguere i due tipi di oggetti è misurare se la loro accelerazione si discosta, seppur di poco, da un comportamento puramente gravitazionale. Nel caso di ‘Oumuamua Micheli e colleghi hanno raccolto un’ampia messe di dati, tra cui precise rilevazioni dell’oggetto, 177 ottenute da osservatori a Terra e 30 ottenute dal telescopio spaziale Hubble. L’analisi successiva ha mostrato che l’orbita osservata di ‘Oumuamua non è compatibile con una traiettoria governata solo dalle forze gravitazionali prodotte dagli oggetti più massicci del sistema solare, vale a dire Sole, pianeti e rispettive lune, più i 16 maggiori oggetti compresi nella fascia degli asteroidi. In altre parole, l’oggetto ha un’accelerazione che lo porta lontano da Sole che non è di tipo gravitazionale e che non può essere attribuita ad altri processi fisici, come la spinta della radiazione solare o l’interazione magnetica col vento solare. Il moto è dunque compatibile col comportamento di una cometa, che può essere spinta dal gas che essa stessa rilascia. Fonte: Rivista Le Scienze DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015 Nel periodo viene osservato Giove, Saturno, Urano e la variabile Mira. Il giorno 10 settembre un’elisse parziale di Sole. Il 18 novembre la Nova Puppis e le Leonidi; infine il 30 dicembre la cometa Whipple. Parte 83 - 1942 5 Settembre 1942. 1h - 1h 10m. Cielo abbastanza chiaro, e forse leggermente offuscato. Oss. di Mira. Inferiore a 7.3, ma assai superiore a 8.0, può stimarsi di circa 7.5. 10 Settembre 1942. 0h 25m - 0h 30m. Oss. di Urano, facile a rintracciarsi sul prolungamento della linea per A Toro e la stella che la segue. Notevolmente superiore a 6.2, ma un po’ inferiore a 5.7, può stimarsi di 5.8 o leggermente inferiore. 10 Settembre 1942. 1h 5m - 1h 10m. Oss. di Mira. Cielo sereno ma alquanto caliginoso, ciò che rende un po’ difficile il confronto. Si può tuttavia stimare di circa 7.5. 10 Settembre 1942. Eclisse parziale di Sole. Fase massima per Bologna 0.29. Primo contatto a 16h 47m; fase massima a 17h 34m; ultimo contatto a 18h 17m; tramonto a 18h 36m. Il cielo è sereno, con qualche cirro, ma alquanto caliginoso, e la parte più lontana della pianura scompare nella foschia. Il fenomeno può pertanto essere favorevolmente osservato ad occhio nudo e al binocolo per tutta la sua durata. A 16h 47m 34s il primo contatto deve aver avuto luogo da alcuni secondi perché il Sole presenta già una sensibile intaccatura. A 16h 49m 16s questa è percettibile anche ad occhio nudo, e si estende in principio abbastanza rapidamente. Il Sole non mostra alcuna macchia. Per la modestia dei mezzi utilizzati, scarsi sono i rilievi. Tanto il bordo interno quanto l’estero del Sole si sono mostrati nettissimi; l’interno è sembrato presentare nella prima parte qualche sensibile irregolarità, ma senza poterlo precisare. I corni sono stati sempre molto acuti. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 Da 16h 57m 26s si nota che l’intaccatura è distintamente visibile sull’immagine di 4 - 5 mm. di diametro prodotta dal foro di uno spillo in un foglio di carta, e l’osservazione è stata più volte ripetuta in seguito, meglio con un foro di circa mm. 2.5 che da immagini da 10.5 a 12.5 millimetri. La diminuzione della luce non è stata tale da colpire, tenuto conto del crescente assorbimento atmosferico. Infatti a 17h 46m la caligine attenua assai sensibilmente lo splendore del Sole, per quanto questo sia sempre troppo brillante per poter essere guardato senza vetri oscuri. L’intaccatura che in principio si è mostrata a destra un po’ in alto, a 17h 55m si mostra nella parte superiore del disco, e la sua corda è presso a poco orizzontale. L’ultimo contatto è stato notato circa a 18h 17m 14s, ma in modo non molto preciso, sia per la natura stessa dell’osservazione, sia per lo strumento usato, e per la forte diminuzione di luce prodotta dall’assorbimento atmosferico. 11 Settembre 1942. 0h 30m - 0h 45m. Oss. di Mira. Nonostante l’assenza della Luna, il cielo è assai chiaro: condizioni di trasparenza come il 10; forse un po’ migliori. Mira può stimarsi di circa 7.6. 5 Ottobre 19842. 0h 5m - 0h 10m. Cielo sereno: oss. di Mira. La delicatezza del suo splendore rende difficile la stima al binocolo; si può tuttavia notare ch’essa è assai superiore ad 8.8, ma evidentemente inferiore a 8.0. 5 Ottobre 1942. 22h 30m - 23h 15m. Cielo sereno, leggermente caliginoso. Oss. di Mira. L’osservazione al cannocchiale conferma quella fatta al binocolo. Mira è molto superiore alla compagna e alla stella di 8.8, ma inferiore a quella di 8.0. La stima non è facile per la debolezza dello splendore; tuttavia questo sembra non superiore a 8.3 (cann. di 54mm; ingr. 12, 16 3 47; il secondo preferibile). 16 Ottobre 1942. 22h - 22h 30m. Oss. di Mira. Notevolmente superiore alla compagna, il suo splendore è compreso fra quello della stella di 8.0 e 8.8. Una stima precisa è difficile per la debolezza dello splendore e perché il cielo è ancora rischiarato dalla Luna (primo quarto); tuttavia si può stimare di 8.4 o poco inferiore (cann. di 54mm; ingr. 16 e 47). 31 Ottobre 1942. 21h - 21h 25m. Cielo non molto trasparente e abbastanza nuvoloso; lampeggia. Si può tuttavia notare che dal 15 lo splendore di Mira è ancora diminuito. Molto inferiore a 8.0, ma sempre superiore alla compagna, non sembra differir molto dalla stella di 8.8, ma il confronto è incerto, date le condizioni dell’osservazione (cann. di 54mm; ingr. 16). 7 Novembre 1942. 20h 35m - 21h 10m. Il cielo è piuttosto chiaro, ma sereno, e nonostante la debolezza del suo splendore, Mira è distintamente visibile al binocolo; anzi per la vicinanza della compagna che riunisce lo splendore, appare superiore alla stella di 8.8. Al cannocchiale (ingr. 16 e 47) Mira appare notevolmente superiore alla compagna. La vicinanza di questa ostacola il confronto così la stella di 8.8. Esse sono poco differenti; tuttavia talora Mira è sembrata leggermente inferiore. 7 Novembre 1942. 21h 15m - 21h 25m. Condizioni di osservazione come sopra. Oss. di Urano. Dall’ultima osservazione del 10 Settembre, il pianeta si è notevolmente spostato verso Ovest. Il suo splendore è assai sensibilmente inferiore a quello della prossima stella di 5.7, ma superiore a quella di 6.0, e può stimarsi di circa 5.8 (binocolo). 18 Novembre 1942. Una nota di Pio Emanuelli sul Corriere ella Sera del 14 Novembre annunziava la comparsa di una Nova di 1^ - 2^ grandezza nella costellazione della Nave (Poppa), 5 gradi a N ostinatamente coperto, non ha permesso alcuna verifica prima di oggi. 3h 15m - 4h 45m. Cielo completamente sereno; come sempre un po’ chiaro, specialmente verso la fine dell’osservazione. La Nova è visibile sull’allineament - ambiguità. Il suo splendore è già parecchio diminuito, ma sempre superiore alla 3^ grandezza e facilmente visibile ad solo dopo 4h 10m, e sempre rasente rsa assai superiore. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 presso a poco uguale alla prima; leggermente superiore. La posizione bassa della stella e la forte differenza di altezza con le stelle di confronto rendono necessarie forti correzioni empiriche per l’assorbimento atmosferico, e quindi la grandezza che si può concludere - 2.8 - è soggetta a una certa riserva. Durante l’osservazione numerose stelle filanti (Leonidi) sono state visibili. 26 Novembre 1942. Intorno 22h 30m. Cielo sereno, che però va guastandosi per il sopraggiungere di nubi. Chiaro di Luna (età g. 18.3). osservazione di Giove. Immagine a momenti abbastanza buona. I satelliti sono due per parte. Sul disco la fascia tropicale Nord, larga e oscura, è il dettaglio più evidente. Pure oscura e facilmente visibile la temperata Sud che segna il limite inferiore delle regioni polari, grigie. La tropicale Sud è assai più pallida, e perciò meno facile; ma distintamente visibile anch’essa (cannocchiale di 54mm; ingr. 86). 10 Dicembre 1942. 18h 20m - 18h 40m. Cielo un po’ nebbioso. Oss. di Mira che si mantiene sempre debolissima e di splendore non molto diverso da quello della stella di gr. 8.8, ma senza che si possa meglio precisare. Si nota invece assai distintamente superiore alla compagna (cann. di 54mm; ingr. 16 e 47). 10 Dicembre 1942. 22h 10m - 22h 15m. Cielo un po’ nebbioso. Oss. di Giove. I satelliti sono due per parte. Il disco presenta un aspetto simile a quello del 26 Novembre. Delle due fascie tropicali, la boreale è molto intensa e visibile a prima vista; ma l’australe, sebbene assai più pallida, si scorge con altrettanto sicurezza (cann. di 54mm; ingr. 86). 22 Dicembre 1942. 21h 20m - 21h 30m. Cielo sereno, nebbioso; chiaro di Luna (Luna piena). Oss. di Giove. Immagine generalmente buona. Tre soli satelliti sono visibili; uno discosto ad Ovest, e due ad Est, abbastanza vicini al pianeta e fra di loro. Sul disco tre fascie sono ben visibili; le due tropicali larghe, ma l’australe assai meno intensa, e la tropicale Sud, stretta ma oscura. Tutte e tre sembrano sensibilmente irregolari, ma senza poter precisare. Le regioni più chiare sono la zona equatoriale e la temperata Sud (cann. di 54mm; ingr. 86). 23 Dicembre 1942. 17h 45m - 17h 55m. Cielo abbastanza chiaro. Oss. di Saturno. Immagine generalmente buona. L’anello è ben disegnato, ma i dettagli sono troppo delicati per essere accessibili; tuttavia si scorge abbastanza distintamente la differenza di splendore fra la parte esterna e l’interna dell’anello. Titano è ben visibile a Sud, in prossimità della congiunzione (cann. di 54mm; ingr. 86). 30 Dicembre 1942. 22h - 22h 55m. Il cielo, improvvisamente rasserenatosi, permette di osservare la cometa Whipple, ben visibile a S.S.W. di r ???? Cancro, che è la stella più vicina. Al binocolo Zeiss è abbastanza estesa, tondeggiante, diffusa, con una spiccatissima condensazione centrale. L’osservazione al cannocchiale (ingr. 16 e 47) non presenta grande vantaggio. La cometa è estremamente diffusa nel contorno e non mostra alcuna coda, ma sembra presentare una maggior espansione verso Ovest. La cometa non è visibile ad occhio nudo, ma il cielo é chiaro e non perfettamente limpido, altrimenti sarebbe al limite della visibilità perché il suo splendore è appena inferiore a 6.0. Confrontata con le prossime stelle, appare inferiore, Bossert di 6.5, un po’ inferiore 31 Dicembre 1942. 0h 45m - 1h 15m. Cielo sereno. Lo splendore della Nova Puppis è diminuito con grande rapidità perché la stella non è molto ben visibile neppure al binocolo. Sebbene questa indicazione vada intesa in senso relativo, considerata prima la posizione molto bassa della stella e poi il chiaro di Luna (età g. 22.9), tuttavia essa è parecchio al di sotto della visibilità ad occhio nudo. In particolare appare notevolmente inferiore alla stella 1 e 5 della carta (443 - 582). *** Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 IMPARARE GLI ALLINEAMENTI – CENTAURO E CROCE (a cura di Silvano Minuto) Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei. Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina: http://www.osservatoriogalilei.com/home/index.php/didattica/imparare-gli-allineamenti I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) – 31.3.2011 II – Riconoscere la Stella Polare – 30.4.2011 III – Cassiopeia – 31.5.2011 IV – Costellazioni circumpolari – 28.7.2011 V – Cefeo – 31.8.2011 VI – Drago – 30.9.2010 VII – Perseo – 27.10.2011 VIII – Cani da Caccia – 30.11.2011 IX – Triangolo estivo – 31.12.2011 X – La Lira – 31.01.2012 XI – Il Cigno – 28.02.2012 XII – L’Aquila – 31.03.2012 XIII – Alcune costellazioni minori – 30.04.2012 XIX – Boote e dintorni – 31.05.2012 XX – Boote e Corona Boreale – 30.06.2012 XXI – Chioma di Berenice – 31.07.2012 XXII – Spica e la Vergine – 31.8.2012 XXIII – Trovare Ercole – 30.9.2012 XXIV – Dal Triangolo estivo all’Ofiuco – 2.11.2012 XXV – La testa dell’Ofiuco – 30.11.2012 XXVI – Ofiuco – 31.12.2012 XXVII – Serpente – 31-1-2013 XXVIII – Scorpione – 28.2.2013 XXIX – Bilancia 31.3.2013 XXX – Sagittario – 30.04.2013 XXXI – Capricorno – 31 05 2013 XXXII – Verso l’Acquario – 30 06 2013 XXXIII – Pegaso – 31 07 2013 XXXIV – Andromeda – 31 08 2013 XXXV – Il Quadrato del Pegaso – 31102013 XXXVI – Perseo – 30112013 XXXVII – Ariete e Triangolo – 31122013 XXXVIII – Pesci – 31012014 XXXIX – Il grande pentagono di Auriga - 28022014 XL – Il Toro – 31032014 XLI – I Gemelli – 30402014 XLII – Auriga – 31052014 XLIII – Lepre – 27062014 XLIV – Colomba 31072014 XLV – Eridano 31082014 XLVI – Poppa 30092014 XLVII – Canopo 30102014 XLVIII – Le Vele 31122014 XLIX – L’Orsa Maggiore XLX - Il Leone XLXI – Il Cancro XLXII – Verso l’Idra XLXIII – Arturo e dintorni XLXIV – Boote e Corona Boreale XLXV – Spica e la Vergine XLXVI – Chioma di Berenice XLXVII – Il triangolo di primavera XLXVIII – Il Leone XLXIX – Il Cancro XLXX – Verso l’Idra XLXXI – Il gigante Orione XLXXII – Sirio e il Triangolo invernale XLXXIII – Il Cane Maggiore XLXXIX – Il Cane Minore e l’Unicorno XLXXX – A Nord di Orione XLXXXI – Il Toro XLXXXII – I Gemelli XLXXIII – L’Auriga XLXXIV – Il Centauro XLXXV – Il Corvo XLXXVI – Lo Scorpione XLXXVII – La Bilancia XLXXVIII – La testa del Serpente XLXXIX – La Lira XLXXX - Ercole XLXXXI – Costellazioni australi XLXXXII – La Croce del Sud XLXXXIII – Il polo sud celeste XLXXXIV – Centauro e Croce XLXXXV – La Nave Argo Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 Le Nubi di Magellano sono due galassie satelliti della nostra. Si osservano ad una certa distanza dalla Via Lattea, in aree poco ricche di stelle, se se ne escludono due, molto luminose: la prima è Canopo, mentre la seconda è Achernar, la nona stella più brillante del cielo, la foce del grande fiume Eridano, visibile in Italia durante i mesi autunnali ad eccezione di questa stella. La Grande Nube di Magellano è, oltre ad essere la più luminosa, è anche la più vicina a noi; ha una forma allungata e si osserva circa 20 gradi a sud di Canopo, ed è divisa fra due piccole e oscure costellazioni australi, il Dorado e la Mensa. Nei pressi della Grande Nube si trova il polo sud dell'eclittica, ossia il polo dell'orbita terrestre, coincidente grosso modo con il polo del Sistema Solare. La Piccola Nube di Magellano è invece più piccola e più lontana; la stella di riferimento per individuarla è Achernar. Se si ha a disposizione nella stessa notte Achernar e Rigil Kentaurus, la Piccola Nube si individua facilmente perché sta proprio sulla congiungente delle due stelle, più vicina ad Achernar. La costellazione in cui si trova è il Tucano. Entrambe le Nubi sono luminose, ma per notarle occorre comunque un cielo non inquinato e possibilmente senza Luna. Achernar facilita il riconoscimento della costellazione dell'Idra Maschio, che è formata principalmente da tre stelle di terza grandezza col vertice che punta verso nord, quasi in direzione di Achernar. La stessa Achernar aiuta ad individuare la stella del vertice. Fra Achernar e Canopo si trova, con facilità, la piccola costellazione del Reticolo, in risalto perché formata da stelle di terza e quarta grandezza molto vicine fra loro. La Croce di diamante invece permette il facile riconoscimento del Pesce volante, una piccola costellazione ai piedi della Carena. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Immagine le nubi di Magellano in UV Fonte: Focus.it https://www.focus.it/scienza/spazio/le-nubi-di-magellano-in-ultravioletto-2 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 IMMAGINI DEL SISTEMA SOLARE 21P Giacobini-Zinner (Graziano Ventre e Alessandro Segantin) Graziano Ventre Alessandro Segantinn (somma 15 pose 180” – TS 80/480) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 PROFONDO CIELO - M27 / NGC 6853 Dumbbell Nebula (a cura di Graziano Ventre) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 SITO INTERNET E BOLLETTINO – ADEGUAMENTO GDPR (a cura di Corrado Pidò) Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali Comunichiamo che il sito internet www.apan.it è ancora momentaneamente posto in manutenzione per importanti lavori di adeguamento alle policy GDPR entrata in vigore il 25 maggio scorso, sarà nuovamente disponibili presumibilmente entro le prime settimane di Agosto. Durante questo periodo non sarà possibile accedere completamente a tutti i contenuti. La distribuzione dei Bollettini di informazione Astronomica è comunque garantita. E’ stata inviata comunicazione relativa alla nuova informativa privacy, necessaria per continuare a ricevere il bollettino periodico. Per continuare a riceverlo no è necessario fare nulla, per interrompere la ricezione del bollettino utilizzare l’apposito link presente in calce a ogni notifica di pubblicazione, come l’esempio qui sotto. Siamo dispiaciuti per il ritardo nella riedizione del sito ma nell’interesse di tutti è nostra intenzione rispettare le nuove disposizioni europee in materia di Privacy. Grazie per la comprensione e collaborazione. Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Oreste Lesca, Alessandro Segantin, Graziano Ventre Immagine di copertina: La Via Lattea – regione Sud , ripresa dalla Valle Vigezzo con Canon Eos 600D non modificata obiettivo EF-50/1.8 chiuso a f4 (5 x 60”)200 ISO su iOptron SkyTrack II Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 16
Bollettino di informazione astronomica nr. 438 del 01/08/2018 www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato. Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2018, invariata da anni, di €25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 17
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