Bollettino Astronomico - 450 / 2019 6 Febbraio 2019 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 032285210 / 335275538 www.osservatoriogalilei.com - info@osservatoriogalilei.com Calendario lunare 2019 Mercoledì 6 febbraio 2019, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese vi sarà una proiezione al planetario, successivamente, solo in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. Si ricorda che la capacità ricettiva consentita per le proiezioni al planetario è limitata a 30 persone mentre per le osservazioni in cupola il limite scende a 15 persone per turno. Luna: La Luna in Acquario al primo quarto con fase 3.46 %, tramonta alle 19:13 agevolando l’osservazione degli oggetti deboli del cielo profondo. Costellazioni: Si potranno vedere le principali costellazioni invernali. (Auriga, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Orione …) Pianeti: Subito dopo il tramonto e ormai basso sull’orizzonte in Pesci, Marte (Mag. 0.96 tramonta alle 23:35), Urano visibile nella prima parte della notte nella costellazione Ariete (magnitudine 5.82 tramonta alle 23:55) separati tra loro di soli 4°15’46” Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 CALENDARIO LUNARE DI FEBBRAIO e MARZO 2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 EFFEMERIDI DI FEBBRAIO 2019 Luna Luna Sole Sole Data sorge tramonta sorge tramonta Alba Crepuscolo ---------- -------- -------- ------- -------- ------ ------ 01/02/2019 05:24 14:32 07:48 17:32 06:05 19:14 02/02/2019 06:14 15:22 07:47 17:33 06:04 19:15 03/02/2019 07:00 16:15 07:45 17:35 06:03 19:16 04/02/2019 07:39 17:13 07:44 17:36 06:02 19:18 05/02/2019 08:12 18:12 07:43 17:38 06:01 19:19 06/02/2019 08:41 19:13 07:42 17:39 06:00 19:20 07/02/2019 09:08 20:14 07:40 17:41 05:59 19:22 08/02/2019 09:32 21:15 07:39 17:42 05:58 19:23 09/02/2019 09:55 22:16 07:37 17:43 05:57 19:24 10/02/2019 10:19 23:20 07:36 17:45 05:56 19:25 11/02/2019 10:44 ------ 07:35 17:46 05:54 19:27 12/02/2019 11:11 00:24 07:33 17:48 05:53 19:28 13/02/2019 11:43 01:31 07:32 17:49 05:52 19:29 14/02/2019 12:21 02:38 07:30 17:51 05:50 19:31 15/02/2019 13:09 03:47 07:29 17:52 05:49 19:32 16/02/2019 14:06 04:52 07:27 17:54 05:48 19:33 17/02/2019 15:14 05:52 07:25 17:55 05:46 19:35 18/02/2019 16:29 06:43 07:24 17:56 05:45 19:36 19/02/2019 17:49 07:27 07:22 17:58 05:43 19:37 20/02/2019 19:09 08:04 07:21 17:59 05:42 19:39 21/02/2019 20:27 08:36 07:19 18:01 05:40 19:40 22/02/2019 21:44 09:06 07:17 18:02 05:38 19:41 23/02/2019 22:57 09:35 07:16 18:03 05:37 19:43 24/02/2019 ------ 10:04 07:14 18:05 05:35 19:44 25/02/2019 00:08 10:34 07:12 18:06 05:34 19:45 26/02/2019 01:16 11:08 07:10 18:08 05:32 19:47 27/02/2019 02:19 11:46 07:09 18:09 05:30 19:48 28/02/2019 03:19 12:29 07:07 18:10 05:29 19:49 '------' indica nessun evento per questa data. SISTEMA SOLARE Oggetto Sorge Transita Tramonta Fase Costell Magn. ---------- ----- ----- ----- ------- --------- -------- Mercurio 08:07 13:04 18:02 98.14% Cap -1.3 Venere 05:02 09:33 14:04 64.42% Sgr -4.2 Marte 10:07 16:51 23:35 89.78% Psc 0.9 Giove 04:09 08:32 12:56 99.37% Oph -1.9 Saturno 06:03 10:28 14:53 99.93% Sgr 0.6 Urano 10:22 17:08 23:55 99.94% Ari 5.8 Nettuno 08:52 14:27 20:01 99.99% Aqr 8.0 Plutone 06:28 10:54 15:20 100.00% Sgr 14.3 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 COMETE: 38P/Stephan-Oterma Object Name: 38P/Stephan-Oterma omet Perihelion Month: 11 Object Type: Comet Comet Perihelion Day: 10,9783 RA (Topocentric): 08h 28m 21.8s Comet Perihelion Year: 2018 Dec (Topocentric): +47° 23' 48" Comet Eccentricity: 0,8593 RA (2000.0): 08h 27m 00.3s Comet Perihelion Distance: 1,5886 Dec (2000.0): +47° 27' 40" Comet Inclination: 18,3531 Azimuth: 71° 05' 38" Comet Long. of the Asc. Node: 77,9997 Altitude: +61° 28' 55" Comet Longitude of Perihelion: 359,5826 Magnitude: 12,09 Comet Ecliptic: 1,0000 Transit Time: 23:47 Comet Magnitude 1: 3,5000 Hour Angle: -02h 47m 25s Comet Magnitude 2: 30,0000 Air Mass: 1,14 Heliocentric Longitude: 2.3° Earth Distance (au): 1,03 Heliocentric Latitude: +0.3° Sun Distance (au): 1,93 Heliocentric Radius: 1,9257 RA Rate (arcsecs/sec): -0,002313 Sidereal Time: 05:41 Dec Rate (arcsecs/sec): 0,000787 Julian Date: 2458521,33333333 Rise/Set Notes: Always above horizon. Click Distance: 0,0000 Date: 06/02/2019 Celestial Type: 36 Time: 21:00 STD Index: 643 Constellation: Lynx Text Record Start: 0 Constellation (Abbrev.): Lyn Constellation Number: 50 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 COMETE: 38P/Stephan-Oterma (a cura di Graziano Ventre) COMETE: 38P/Stephan-Oterma Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 7196 BaRONI (a cura di Graziano Ventre) Riprese eseguite da casa con C11 f.10 con ccd mono "Postazione Astronomica Sormano2,Bellagio Via Lattea L06" campo 22.5 primi x 17. Pose da 300 sec per ogni immagine . 2019-01-29 foto inizio posa (a) tu 02h 10m 43s (b) 02h46m 56s (c) 03h 23m09s. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) RICCI FULVIO ALLA SCOPERTA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI Cento anni dopo la previsione di Einstein L’onda gravitazionale è il nuovo messaggero dei fenomeni estremi che avvengono nel nostro Universo: una scoperta da Nobel raccontata da uno dei suoi protagonisti. anno: 2018 formato: 14 x 21 cm - Pagine: 128 illustrato a colori € 17.00 L’osservazione diretta delle onde gravitazionali apre un nuovo capitolo della fisica della gravitazione e dell’astronomia. Le date del 14 settembre 2015 e del 17 agosto 2017 segnano due momenti cruciali della lunga storia delle onde gravitazionali. Nel 2015 si è avuta la prima rivelazione diretta del segnale di un’onda gravitazionale, emessa dalla fusione di due buchi neri. Nel 2017, invece, è stato finalmente possibile studiare la collisione di due stelle di neutroni, attraverso le radiazioni sia elettromagnetiche che gravitazionali emesse nel processo. È nata così l’astronomia multimessaggera, che consentirà di ampliare la nostra conoscenza del cosmo. Questo libro ripercorre la caccia al primo segnale, intrecciando il racconto storico, ricco di aneddoti, con approfondimenti concettuali sulle onde gravitazionali e i relativi sistemi di rivelazione. Capiremo così che questo grande successo scientifico, coronato dall’assegnazione del premio Nobel per la Fisica del 2017 a tre grandi scienziati americani, è in realtà il frutto di un grande sforzo corale durato decenni. Fulvio Ricci, professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università “La Sapienza” di Roma, è stato responsabile italiano dell’esperimento Virgo per l’INAF dal 2008 al 2014. SITO INTERNET Dal 10 Gennaio il sito www.osservatoriogalilei.com ha arricchito la propria homepage inserendo due nuovi Feed RSS : - ESA - MEDIA INAF Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 INQUINAMENTO LUMINOSO (a cura di Silvano Minuto) QUALI SONO I DANNI PRINCIPALI CHE L’INQUINAMENTO LUMINOSO PROVOCA?" Il primo problema, il più evidente, è provocato ai danni della volta celeste. È infatti divenuto ormai troppo arduo per gli astronomi osservare le stelle e i pianeti. Questo è un duplice danno, sia per gli scienziati che per i filosofi e i letterati, i quali hanno sempre tratto una forte ispirazione da quei puntini luminosi che si stagliano freddi e lontani al buio. Per quanto riguarda l’astronomia, il deterioramento maggiore deriva dal fatto che, non riuscendo a vedere ciò che accade sopra (e intorno) a noi, diventa improbabile prevedere, se non con l’ausilio di sonde e strumenti elettronici, meteore, scontri e altri fenomeni celesti. Un problema forse meno noto è legato allo spreco energetico (tenere le luci accese quando non servono costa molto di più, sia economicamente che dal punto di vista ambientale) e all’abbagliamento urbano. Infatti, passare da ambienti troppo illuminati a luoghi in cui la luce è meno intensa è pericoloso per gli automobilisti, che rimangono abbagliati e non riescono a vedere molti pericoli sulla strada, ivi compresi i pedoni. Come l’uomo, anche gli animali hanno bisogno del ciclo di luce e buio. Ormai troppi animali, come pipistrelli o gufi, sono disorientati dalle troppe ore di luce, cosa che colpisce anche il ciclo di fotosintesi della flora, attivato dalle radiazioni luminose. Per quanto riguarda la nostra salute, è provato che anche una piccola quantità di luce durante le ore notturne, inibisce la produzione di melatonina, ormone che, appunto, è secreto di notte e permette di rallentare il metabolismo basale e il ritmo cardio-respiratorio Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 SISTEMA SOLARE – Meteorit (a cura di Silvano Minuto) Per migliaia di anni le persone sono state affascinate da quel che c'è "su nei cieli", specialmente dai misteriosi oggetti che sono caduti sulla terra. Oggi sappiamo che questi oggetti sono meteoriti, ma ci sono prove che 5.000 anni fa gli antichi Egizi apprezzavano il ferro al loro interno per la produzione di gioielli. Normalmente, prima della metà degli anni ‘40, i meteoriti si trovavano solo nelle università e nei musei. Tuttavia nel 1946 Harvey H. iniziò a vendere questi incredibili oggetti al pubblico. Da allora molti appassionati di meteoriti hanno tramutato la loro passione in un business legittimo? aprendo a tutti il collezionismo di meteoriti. A volte, questi oggetti interstellari possono essere venduti per prezzi altrettanto stellari. Andiamo a scoprire i pezzi di meteoriti più costosi offerti finora sulla terra! METEORITE LUNARE DAR AL GANI 1058 - €281.000 Il più grande meteorite lunare mai reso disponibile all'asta, con un peso di 4 libbre, fu trovato in Libia nel 1998. L’impatto di meteore sulla luna fa staccare materiale superficiale che finisce nello spazio e a volte arriva sulla terra. Naturalmente, le rocce lunari sono arrivate sulla terra anche attraverso missioni spaziali, ma il meteorite in questione è caduto sulla terra da solo. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 PERCORSI CELESTI - LE IADI (a cura di Silvano Minuto) Quello delle Ìadi è l'ammasso aperto più vicino a noi in assoluto: dista appena 151 anni luce, è molto brillante ed è composto da un gran numero di stelle sparse, molte delle quali sono visibili anche ad occhio nudo. Come le Pleiadi, anche le Iadi sono conosciute fin dall'antichità, in quanto rappresentano la testa del toro rappresentato dall'omonima costellazione. Un piccolo binocolo, come un 6x30, già basta per individuare quasi tutte le componenti dell'ammasso, componenti che diventano del tutto visibili con un 10x50; un telescopio amatoriale non consente di apprezzare appieno la struttura delle Iadi, poiché si tratta di un oggetto molto esteso: con difficoltà si riesce a osservarlo interamente nell'oculare di un binocolo di media potenza. L'ammasso appare con una forma a "V" ben evidente anche senza l'ausilio di strumenti. Le Iadi appaiono dominate da Aldebaran, una stella di colore marcatamente arancione molto brillante, essendo fra le più luminose del cielo; tuttavia, questa stella non è legata fisicamente all'ammasso, essendo quest'ultima molto più vicina. L'età dell'ammasso delle Iadi è avanzata, stimata sui 600 milioni di anni, il che lo rende simile ad un altro ammasso, quello del Presepe, col quale sembra condividere un'origine comune. Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 LA MISSIONE PARKER SOLAR PROBE (a cura di Mauro Laurora) Tutte le immagini provengono da internet La missione Solar Probe+ della Nasa, ribattezzata Parker Solar Probe (PSP), in onore dell'astrofisico Eugene Parker che per primo, nel 1958, teorizzò l'esistenza del vento solare, cercherà di dare risposte ad alcuni misteri ancora insoluti della nostra stella e ad analizzarne il vento solare. "La sonda solare sta per andare in una regione dello spazio mai esplorata prima", ha commentato Eugene Parker. "E' molto emozionante. Speriamo di ottenere dei dati più precisi sul vento solare e sono sicuro che ci saranno delle sorprese. Ci sono sempre". Il lancio in orbita era fissato per la fine del 2007, tuttavia, una serie d’impedimenti di carattere finanziario, l’hanno fatto slittare fino Parker Solar Probe: la prima missione NASA che all’estate del 2018, con una finestra fissata tra il 31 luglio e il 19 toccherà una stella. agosto. Nonostante un guasto tecnico dell’ultimo minuto, il 12 agosto 2018, alle 3.31 ora locale, la sonda, delle dimensioni di una piccola utilitaria, grazie al potente lanciatore Delta IV nella sua configurazione Heavy (uno stadio centrale e due booster strap-on laterali) partiva dal complesso di lancio 37 di Cape Canaveral. Il decollo dal complesso di lancio 47 di Cape Canaveral AFB è avvenuto alle 3:31 locali del 12 agosto 2018. Credit: NASA Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Gli obiettivi scientifici di Parker Solar Probe Il Parker Solar Probe ci aiuterà a migliorare le “previsioni del tempo spaziali”, la predizione, cioè, di eventi quali brillamenti ed eruzioni solari, che hanno sia il potenziale di danneggiare i satelliti e gli astronauti in orbita terrestre sia di mettere fuori uso i sistemi di comunicazione radio e, in alcuni dei casi peggiori, anche le centrali e i sistemi di distribuzioni dell’elettricità sul pianeta. • Determinare la struttura e la dinamica dei campi magnetici delle sorgenti del vento solare; • Tracciare il flusso di energia che riscalda la corona e accelera il vento solare; • Determinare quali meccanismi accelerano e trasportano le particelle energetiche; • Esplorare il plasma nei pressi del Sole e la sua influenza sul vento solare e sulla formazione delle particelle energetiche; • Gli strumenti scientifici Parker Solar Probe • FIELDS (Fields Experiment): Eseguirà misurazioni dirette dei campi elettrici e magnetici; • ISIS (Integrated Science Investigation of the sun): eseguirà osservazioni sugli elettroni energetici, protoni, ioni accelerati ad alte energie (10s of keV to 100 MeV) nell’atmosfera del sole e nell’eliosfera interna e ne sarà fatta una correlazione con vento solare e le strutture coronali; • WISPR (Wide-field Imager for Solar PRobe): telescopi di ripresa per le immagini della corona e dell’eliosfera interna; • SWEAP (Solar Wind Electrons Alphas and Protons): conterà le particelle più abbondanti nel vento solare (elettroni, protoni e ioni di elio) e ne misurerà proprietà quali la velocità, la densità e la temperatura; Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Il cammino verso il Sole Nel corso della prima settimana di viaggio la sonda ha dispiegato la sua antenna ad alto guadagno e l’antenna a stilo del magnetometro, compiendo la prima delle due procedure di apertura delle antenne per la misurazione del campo elettrico. Verso la metà di settembre, per un periodo di circa quattro settimane, sono avvenuti i test degli strumenti: ora Parker Solar Probe (PSP) è pronta ad iniziare la sua attività scientifica vera e propria. • Passando accanto al pianeta Venere, ha compiuto un “gravity assist”, una manovra grazie alla quale ha potuto cambiare orbita portandosi su una traiettoria di avvicinamento al Sole più conveniente, senza usare propellente. Questo primo flyby ha portato dunque PSP a circa 24 milioni di chilometri dal Sole (ben all’interno della parte di atmosfera solare conosciuta come Corona), facendolo diventare l’oggetto costruito dall’uomo arrivato più vicino alla nostra stella. Swing-by attorno a Venere • 27 settembre 2018 • 21 dicembre 2019 • 5 giugno 2020 • 15 febbraio 2021 • 10 ottobre 2021 • 15 agosto 2023 • 31 ottobre 2024 • 19 dicembre 2024 • Si tratta di una distanza al disotto della metà di quella che separa Mercurio dal Sole (57,9 milioni di km). Tuttavia, durante la sua missione settennale, la Parker Solar Probe eseguirà altri sei flyby con Venere e accumulerà un totale di ventiquattro passaggi ravvicinati col Sole, volando fino alla distanza record di soli 6,1 milioni di chilometri dalla sua superficie incandescente. A quel punto, proprio per non cadere nel pozzo gravitazionale della nostra stella, PSP si dovrà spostare alla velocità di 692.000 chilometri l’ora, stabilendo così il record di oggetto più veloce mai costruito dal genere umano. Al massimo avvicinamento, sarà otto volte più vicino al Sole di qualsiasi altro veicolo spaziale (il record, finora, era della sonda Helios 2 che, nel 1976, si era avvicinata a circa 43 milioni di chilometri). Per completare l'ardua missione, gli strumenti saranno protetti dal calore da uno schermo di carbonio spesso 11,43 centimetri che dovrà resistere a temperature di 1.377 gradi Celsius. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 16
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 La missione Quando, il 31 ottobre scorso, PSP ha scavalcato l’orbita di Mercurio, ha iniziato il primo dei ventiquattro incontri programmati con il Sole, fasi del suo volo lungo un’orbita fortemente ellittica nella quale può far uso di tutti i suoi strumenti per raccogliere dati scientifici. Sono i momenti più rischiosi del viaggio, durante i quali la sonda attraversa una regione dello spazio in cui la materia – per quanto poco densa – raggiunge i 2.000.000. Condizioni limite che la sonda deve affrontare in piena autonomia, poiché l’interferenza del Sole impedisce ogni contatto radio con la Terra, sia Schema delle operazioni di Parker nel corso dell’orbita. Alla fase di attività scientifica di circa 11 giorni, durante il perielio, segue un lungo periodo di trasmissione dei dati. Credit NASA. la trasmissione di comandi che la ricezione della telemetria. È compito esclusivo dei sistemi di bordo regolare adeguatamente i pannelli solari, ritirandoli in modo che non raggiungano temperature critiche, e mantenere il corretto orientamento del veicolo, permettendo agli strumenti di rimanere nell’ombra dello scudo termico, a solo una trentina di gradi Celsius. Al suo riaffiorare da dietro il Sole, Parker ha trasmesso a terra di trovarsi nello stato “A”, ossia nelle più favorevole delle quattro condizioni codificate, quella in cui tutti i sistemi funzionano in modo nominale, gli strumenti scientifici sono accesi e raccolgono dati ed eventuali problemi minori sono stati risolti autonomamente. La prima fase d’incontro con il Sole, iniziata il 31 ottobre si è finita l’11 novembre. Occorreranno settimane perché i dati raccolti dalle quattro suite di strumenti a bordo, possano essere trasmessi a Terra. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 17
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 SUPERNOVAE (a cura di Silvano Minuto) AT2019abn (= ZTF19aadyppr) scoperta il 22.1.2019 da ATLAS (Hawai) Trovata nella galassia M51 Posizione: 140".8 ovest e 153".2 sud del centro Mag 18.1Tipo: sconosciuto Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 18
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 ASTROTECNICA – PixInsight ; seconda parte (a cura di Alessandro Segantin) 1) GENERAZIONE DEL MASTER FLAT a) Process → All process → ImageCalibration Cliccare sul tasto Reset (lo trovate in basso a destra, l'iconcina con le quattro freccette convergenti verso il centro) Aggiungere i Flat e creare un'output directory (come nel punto 2) Importare il Master_Bias e non spuntare calibrate Importare il Master_Dark, non spuntare calibrate e selezionare OPTIMIZE e portare il cursore a0 Deselezionare il Master Flat Cliccare sul cerchio, attendere che il processo termini e poi chiuderlo. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 19
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 b) Process → All process → ImageIntegration Cliccare su Reset Cliccare su Add Files ed importare i Flat calibrati Impostare i seguenti parametri nella sezione Image Integration: Combination: AVERAGE Normalization: MULTIPLICATIVE Weights: DON'T CARE (ALL WEIGHTS=1) Lasciare attivo EVALUATE NOISE Nella sezione Pixel Rejection (1), indipendentemente dal numero di flat, impostare i seguenti valori: Rejection algorithm: PERCENTILE CLIPPING Normalization: EQUALIZE FLUXES Disabilitare il flag su CLIP LOW RANGE Cliccare sul quadrato in basso a sinistra per applicare il processo e salvare l'immagine integration in formato .XISF col nome di Master_Flat. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 20
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 2) CALIBRAZIONE DEI LIGHTS E RIMOZIONE DEGLI HOT/COLD PIXEL a) Process → All Process → ImageCalibration Cliccare sul tasto Reset (lo trovate in basso a destra, l'iconcina con le quattro freccette convergenti verso il centro) Aggiungere i Lights e creare un'output directory (come nel punto 2) Importare il Master_Bias e non spuntare calibrate Importare il Master_Dark, non spuntare calibrate e selezionare OPTIMIZE e portare il cursore a0 Importare il Master_Flat e non spuntare calibrate Cliccare sul cerchio, attendere che il processo termini e poi chiuderlo. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 21
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 b) Process → All Process → CosmeticCorrection Cliccare su Add Files ed aggiungere i Light calibrati Creare una output directory all'interno della cartella dei Light, chiamandola CC Se l'immagine è a colori, mettere il flag su CFA Per un miglior risultato, cliccare su Use Master Dark ed importare il Master_Dark creato in precedenza. Cliccare su Use Auto Detect ed impostare 2.5 / 2 nello slider Hot Sigma e lasciare 3 nello slider Cold Sigma (questo serve a togliere sia gli hot che i cold pixel). Cliccare sul cerchio, attendere che il processo termini e poi chiuderlo. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 22
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 c) Process → All Process → Debayer (solo in caso di immagini a colori!!!) In Bayer / Mosaic Pattern, selezionare la matrice di bayer in base al proprio sensore. Ad esempio: – Canon: RGGB – Qhy163C: BGGR In Demosaicing, lasciare VNG Importare i light corretti nella cosmetica (cartella CC) Creare un'output directory nella cartella dei Lights (chiamandola Deb) Cliccare sul cerchio, attendere che il processo termini e poi chiuderlo. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 23
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 GALLERIA FOTOGRAFICA (a cura dei soci APAN) Eclissi Totale di Luna ripresa da Giuseppe Bianchi la mattina del 21 Gennaio Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 24
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Sole ripreso da Roberto Brisig e Giuseppe Bianchi: da Suno, tra le 15 e le 15:20 con: - acromatico TecnoSky 152/900 , - DayStar Quark Cromosfera, - ASI 174 MM Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 25
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Eclisse di Luna ripresa in Osservatorio Con Meade 127 ED e Nikon D3000 la mattina del 21 Gennaio da Alessandro Segantin Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 26
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 EVENTI - UN VENERDI’ TRA LE STELLE 15 FEBBRAIO 2019 (a cura di Stefano Savina) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 27
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 Stuzzicamente (a cura di Mauro Laurora) La costellazione nascosta: 12 14 1 13 22 13 26 26 34 12 14 43 0004 (M@L) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 ORIZZONTALI VERTICALI 1. Lanciare dardi 1. Lo festeggiano gli ebrei 7. Estremamente confusionario 2. L' odore del caffè 13. Giulio Carlo storico e critico d'arte 3. Vale per Lui 14. Maglione con cappuccio 4. Ideologia cinese 15. Avellino 5. Trento in auto 16. Cibo masticato 6. Puo' rovinarlo una grandinata 17. Rumori prodotti dall'acqua 7. Tenero metallo alcalino 19. Segue... ADDIS 8. Mammifero con corna palmate 21. Infidi uncini 9. Dea dell'abbondanza 22. I resti della demolizione 10. Tantalio 23. Venti costanti dei Tropici 11. Imbarcazione da diporto 24. Taranto 12. Ghiandola genitale femminile 25. Il gioco di Lucignolo 14. Il supplizio di Tito Speri 26. E' nota quella di caffe' 15. Alberi resinosi Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 28
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 27. Virtù... canina 17. Vano d'ingresso 28. Echeggiano nei canili 18. Una faccia della medaglia 29. Protegge la ferita 19. E' sepolto nel Busento 30. Il verso dell'elefante 20. Conclusione 32. Citta greca sull'istmo omonimo 22. Monti siciliani 33. Un popolo come i norvegesi 23. Infiammazione di un'articolazione 34. Gemelle in bici 25. Metallo leggerissimo e duttile 35. Nome di donna 26. Bianco fiore odoroso 36. Un comune italiano dell'Aspromonte 27. I giorni dedicati al riposo 37. Due volte è bussare 28. Ottimo quello di Colonnata 38. Rancore... amarissimo 29. Era la Banca Commerciale 39. Quello... ombelicale 30. Limite, orlo 40. Avvio... d'oltremanica 31. Battito monotono 41. Piede (abbr.). 32. Una faccia poco rassicurante 42. Vi si infila il mozzo 33. Citta umbra sul Nera 43. Una salutare pratica finlandese 34. Immagine sacra 44. Salvapunte dei fioretti 36. Granturco in inglese 45. Uno schianto onomatopeico 37. Il giro ....a Parigi 39. Vi nacque Simonide 40. Estensione di un file batch 42. Iniziali di Togliatti 43. Salerno Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 29
Bollettino di informazione astronomica nr. 450 del 06/02/2019 www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Hanno collaborato Corrado Pidò, Silvano Minuto. Mauro Laurora, Graziano Ventre, Giuseppe Bianchi, Roberto Brisig, Alessandro Segantin, Stefano Savina.Sandro Baroni. Immagine di copertina Luna , vallis alpes 12-03-2014 newton 400 f 5,5 barlow 3x ASI120MM – Giuseppe Bianchi) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est pag. 30
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