Bisogni Educativi Speciali - Valeria Raglianti Laboratorio 2 - "C. Lorenzini" - Pescia

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Bisogni Educativi Speciali - Valeria Raglianti Laboratorio 2 - "C. Lorenzini" - Pescia
Piano di formazione del personale docente neoassunto

               Regione Toscana

 Bisogni Educativi Speciali
                  Laboratorio 2

               Valeria Raglianti

             Docente di Lingua inglese
                      UST – Pisa
                   Formatore AID
                  Psicopedagogista

                    a.s. 2018/19
Impianto metodologico dell’azione formativa

  Formazione in presenza (6 ore)

D – GRUPPO 3

  • Giovedì 14 febbraio 2019 dalle ore 17:00 alle ore 20:00

  • Lunedì 18 febbraio 2019   dalle ore 17:00 alle ore 20:00

D – GRUPPO 1

  • Martedì 26 febbraio 2019 dalle ore 17:00 alle ore 20:00

  • Giovedì 7 marzo 2019      dalle ore 17:00 alle ore 20:00

  + Attività di approfondimento e Ricerca-Azione
4 momenti

1) attività di accoglienza e conoscenza;

2) presentazione e discussione del tema generale dei BES
declinato per i diversi ordini di Scuola;

3) lavoro di gruppo relativo ad un aspetto specifico emerso
durante il secondo momento con produzione di una sintetica
relazione;

4) restituzione e condivisione di ogni referente di gruppo
sull’esito del lavoro svolto.
+ attività on-line

Nel portfolio il corsista potrà descrivere le esperienze che ritiene più
significative, illustrare le attività svolte e riflettere sullo sviluppo della
propria professionalità. Questa applicazione accompagnerà il corsista
nell’elaborazione della documentazione che presenterà al comitato di
valutazione per la discussione finale

                                   ↓↓↓

L’elaborato, impostato durante l’attività laboratoriale, dovrà essere
completato insieme agli altri membri del sottogruppo ed inviato alla
docente per la validazione

        vraglianti.neoassunti@gmail.com
1° proposta

 Attività laboratoriali in orario

   scolastico o extrascolastico

              per alunni con

                  BES
2° proposta

     Riflessione sulle competenze
    organizzative e gestionali della
                Scuola
3° proposta

               • analisi del PDP della scuola

      • corretta riflessione (e/o riformulazione)

                       che tenga conto

delle caratteristiche diagnostiche   di proposte didattiche

      degli studenti                       inclusive
4° proposta

                        Analisi del

                    Protocollo d'intesa

                            tra

                   REGIONE TOSCANA

 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA

                            per

le attività di identificazione precoce dei casi a rischio di
           Disturbo Specifico dell'Apprendimento
5° proposta

     PRATICHE DIDATTICHE
              INNOVATIVE
DSA e musica
• Intervista a Mika

https://www.youtube.com/watch?v=0HjU9qHZezY

• Strumento compensativo?

https://www.youtube.com/watch?v=Cxyh06gbsiM
"Disturbi Specifici Dell'Apprendimento, come andare oltre i
 9855 giorni”

Dott.sse Valentina Gloria e Lara Orsolini (Pisa, 15-10-2014)
JOHN LENNON

• Appena cominciò la scuola fu espulso per cattiva condotta.
 In realtà solo più tardi nella vita Lennon scoprì che la sua
 impossibilità nel fare lo «spelling» e la tendenza a
 trasformare una parola in un'altra con un suono simile
 erano dovute alla sua dislessia.

• In una testimonianza di quando aveva 23 anni disse: «L'arte fu sempre la
 mia materia preferita. Andavo malissimo in matematica e scienze e non
 ero forte in storia. Secondo quello che c'era scritto sulle pagelle, sarei
 andato meglio se mi fossi impegnato più duramente ».

             Mantovani Gloria - Musica e dislessia
Dislessia - Strumenti Compensativi
  per la Lingua Inglese + CD

     "didattica strutturata, metacognitiva e multisensoriale"
• Strutturata perchè molti degli schemi, delle tabelle e delle mappe del libro sono una vera e
  propria guida step by step ai procedimenti logici alla base della lingua inglese.

• In appendice sono riportate le principali strutture sintattiche e un glossario che lo studente
  può ampliare e personalizzare, sia direttamente sul libro o, teoricamente all'infinito, dal Cd.

           Kvilekval Pamela-Rialti Enrico edito da Libriliberi, 2010
Le problematiche di
apprendimento:
interventi diversi per
problemi diversi
Difficoltà nell’apprendimento scolastico?
Diagnosi differenziale
 Non solo DSA ma anche:
 • Disabilità cognitiva (QI < 71)
 • Sviluppo cognitivo in area-limite (QI 71-84)
 • Disturbo da iperattività e deficit d’attenzione
 • Disturbi del comportamento
 • Disturbi d’ansia e del tono dell’umore
 • Disturbi dello spettro autistico
 • Alcune patologie neurologiche progressive
 • Alcune forme di epilessia
 • ..
Alcune patologie neurologiche progressive
che possono dar luogo a problematiche di
apprendimento in età pre-scolare e
scolare

 • Encefaliti lente
 • Alcune patologie neurometaboliche
 • Neoplasie
 • ..
Varie forme di epilessia nel bambino

  • Forme idiopatiche
           traggono origine da
           un’ipereccitabilità neuronale
           su base genetica

  • Forme sintomatiche
           sono la conseguenza di una patologia
          del sistema nervoso centrale (lesionale,
   malformativa, tumorale, metabolica, ecc.)
Alcune forme di epilessia che possono
disturbare l’apprendimento in età scolare
 Epilessia-assenza (piccolo male)

 • idiopatica, benigna

 • assenze pluriquotidiane di breve durata, di regola non
   accompagnate da altri sintomi, con sospensione completa della
   coscienza

 Sindromi da punta-onda continua nel sonno

 • possibili diversi quadri eziopatogenetici

 • tipico aspetto EEG nel sonno

 • crisi convulsive talora relativamente rare

 • possibilità di un progressivo deterioramento del linguaggio e delle
   funzioni cognitive
L’alunno con problematiche
di apprendimento:
diverse competenze da valutare
  • Livello intellettivo globale (QIT)

  • Competenze extra-verbali (QIP)

  • Competenze verbali (QIV)

  • Competenze inerenti la letto-scrittura e il calcolo matematico

  • Competenze attentive

  • Aspetti relativi allo sviluppo emotivo-relazionale

  • Aspetti comportamentali

  • ..
La valutazione cognitiva

 • WISC-III: quoziente intellettivo globale
   (QIT), verbale (QIV) e di performance
   (QIP).

 • WISC-IV: quoziente totale (QT); indice di
   comprensione verbale (ICV); indice di
   ragionamento visuo-percettivo (IRP);
   indice di memoria di lavoro (IML); indice
   di velocità di elaborazione (IVE).
Nelle prove cognitive

 • Media: 100
 • Norma: > 84
 • Area-limite: 71-84
 • Disabilità lieve: 51-70
 • Disabilità media: 35-50
 • Disabilità grave: 20-34
 • Disabilità profonda: < 20
La disabilità cognitiva:
eziopatogenesi
 • Patologie genetiche

 • Malformazioni cerebrali

 • Pregresse encefalopatie ipossico-ischemico-
   emorragiche (p.e.: sofferenza perinatale)

 • Patologie neurometaboliche

 • Endocrinopatie

 • ..

 • N.d.d.
La disabilità cognitiva:
strumenti diagnostici
 • Anamnesi

 • Valutazione clinica (esame neurologico, valutazione
  genetica)

 • Accurata valutazione psicologica

 • Esami strumentali (neuroimaging, indagini
  elettrofisiologiche, esame cromosomico, genetica
  molecolare, esami neurometabolici, ecc.)
L’alunno con ridotte capacità
in ambito extra-verbale

    • Difficoltà nel problem solving

    • Difficoltà visuo-prassiche e visuo-spaziali

    • Difficoltà nello spostare competenze da un contesto
      all’altro

    • Ridotta “elasticità”

    • Difficoltà in ambito logico

    • ..
L’alunno con ridotte
capacità in ambito verbale

• Difficoltà narrative

• Difficoltà di comprensione verbale

       - N.B.: 1) tali difficoltà si rilevano sia nella

                    lingua scritta che in quella parlata

                 2) tali difficoltà riguardano sia il lessico

                    che le strutture morfo-sintattiche
Disturbi specifici del linguaggio

  • Disturbo dell’espressione del linguaggio

  • Disturbo misto dell’espressione e della
   ricezione del linguaggio

  • Disturbo della fonazione

  • Balbuzie
Disturbo da deficit d’attenzione e iperattività
(ADHD): criteri diagnostici

   • Esordio nell’infanzia

   • Presenza di sintomi da deficit d’attenzione e/o da
     iperattività in contesti diversi

   • Tali sintomi determinano una significativa
     compromissione del funzionamento del bambino in
     almeno due contesti diversi (p.e., a scuola e a casa)
Deficit d’attenzione: i sintomi
• Non presta attenzione ai particolari, compie errori di distrazione

• Non mantiene l’attenzione sui compiti

• Non sembra ascoltare quando gli si parla

• Non segue le istruzioni, non porta a termine i compiti

• Ha difficoltà ad organizzarsi nelle attività

• È riluttante a impegnarsi negli sforzi mentali protratti

• Perde gli oggetti necessari per i compiti

• È facilmente distratto da stimoli esterni

• È sbadato nelle attività quotidiane
Iperattività: i sintomi
• Muove con irrequietezza mani o piedi

• Lascia il proprio posto a sedere

• Scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo

• Ha difficoltà a dedicarsi a divertimenti in modo tranquillo

• Appare come “sotto pressione” o “motorizzato”

• Parla troppo

• “Spara” la risposta prima che la domanda sia stata completata

• Ha difficoltà ad attendere il proprio turno

• Interrompe gli altri ed è invadente
Cos’è l’ADHD?

“Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è
 un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include
 difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli
 impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano
 sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il
 proprio comportamento in funzione del trascorrere del
 tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste
 dell’ambiente. È bene precisare che l’ADHD non è una
 normale fase di crescita che ogni bambino deve superare,
 non è nemmeno il risultato di una disciplina educativa
 inefficace, e tanto meno non è un problema dovuto alla
 «cattiveria» del bambino.”

                                       (sito A.I.D.A.I.)
Cos’è l’ADHD? La Genetica

• Innumerevoli     studi      hanno      investigato    le
 correlazioni    esistenti    fra   la   fenomenologia
 clinica dell’ADHD e diverse alterazioni genetiche

• Tali   alterazioni   sono     apparse      talora    più
 frequenti nei soggetti ADHD rispetto ai controlli

• Le stesse alterazioni spesso si correlano anche
 con altre patologie psichiatriche
Cos’è l’ADHD?
Tecniche di Neuroimaging

 • Innumerevoli studi hanno evidenziato nei
  soggetti ADHD alterazioni non solo alla
  RM-funzionale       ma   persino    a   quella
  morfologica.

 • Tali     alterazioni     sembrano        però
  modificarsi    in   correlazione   al   quadro
  clinico
Cos’è l’ADHD? Il problema della
co-morbidità

 • I disturbi del comportamento (disturbo
  oppositivo-provocatorio, disturbo della
  condotta)

 • I disturbi specifici dell’apprendimento

 • La disabilità cognitiva

 • L’autismo

 • Altre patologie psichiatriche
Disturbo oppositivo-provocatorio
• Va in collera

• Litiga con gli adulti

• Sfida attivamente gli adulti

• Irrita deliberatamente le persone

• Accusa gli altri per i propri errori o per il proprio cattivo
 comportamento

• È suscettibile, arrabbiato e rancoroso

• È dispettoso e vendicativo
Disturbo della condotta

 • Aggressioni a persone o animali

 • Distruzione di oggetti o di proprietà
   altrui

 • Frode o furto

 • Gravi violazioni di regole
Se si perde loro (gli ultimi) la scuola non è più scuola.
È un ospedale che cura i sani e respinge i malati.

                                             Don Milani
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