Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti - RASSEGNA STAMPA Lunedì 3 aprile 2017

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Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti - RASSEGNA STAMPA Lunedì 3 aprile 2017
Regione Abruzzo
Azienda Sanitaria Locale n. 2
   Lanciano Vasto Chieti

    RASSEGNA STAMPA
     Lunedì 3 aprile 2017

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Policlinico Chieti, Febbo: realta' distorta, i numeri dicono il
contrario

        Imbarazzante il silenzio del Partito Democratico di Chieti

   “Sembra che l'intervento del dottor Mastropasqua sia stato
  molto chiaro e coerente sia nei numeri sia secondo le attuali
  disposizioni legislative nell'organizzazione del policlinico,
  supportato tra l'altro da tutto il corpo docente. Quindi invito il
  dottor Ciofani a non distorcere la realtà con argomenti da
  puro sciacallaggio poiché continueremo a difendere
  l'ospedale di Chieti e non permetteremo che si portino a
  termine 'disegni oscuri' sull'Università da parte della stessa
  Asl pescarese a guida PD e dello stesso Partito Democratico
  della città".
  Questo il commento del Presidente della Commissione
  vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che torna
  sull'argomento sottolineando "come sia del tutto evidente
  che la Asl e PD di Pescara intendono portare a termine il
  progetto dell'Università e Ospedale secondo livello
  danneggiando e scippando ai danni della nostra città oltre
  ogni limite. Infatti come rimarcato dal sottoscritto in più
  occasioni, e adesso dal prof. Mastropasqua unitamente a
  tutta la facoltà di Medicina , non può esserci un ospedale di
  secondo livello senza università e viceversa. Nel particolare
  poi mi fa specie che il dottor Ciofani non conosca i reparti
  presenti nel Policlinico di Chieti visto che elenca reparti che
  sono attualmente in funzione. Nello specifico, il dottor
  Ciofani, dovrebbe sapere che Chieti ha il reparto di Chirurgia
  toracica e scuola di specializzazione di chirurgia toracica a
  direzione del prof Mucilli e sempre nel Clinicizzato di Chieti
si eseguono interventi di maxillo facciale con il dottor
D'Archivio. Inoltre, i numeri riferiti al Pronto sono "falsati"
poiché al pronto soccorso molti bisognosi di intervento di
neurochirurgia vengono dirottati all'ospedale di Pescara,
reparto Clinicizzato cioè in convenzione con l'università per
cui dovrebbe essere a Chieti. Asl di Chieti che da decenni
supporta economicamente la convenzione con la stessa
Università. Mi sembra, visto quanto dichiarato dal dottor
Ciofani, urgente ed inderogabile il trasferimento dei
laboratori dalla sede di Madonna delle Piane al vecchio SS.
Annunziata al fine di liberarsi spazi per l'attuale Ospedale
per dare risposta alle necessità sanitarie dello stesso
nosocomio. Infine - conclude Febbo - rimango meravigliato e
stupito dal silenzio assenso da parte del Partito Democratico
teatino che, invece di difendere le strutture dell'ospedale di
Chieti e la storia della nostra università, assiste impassibile
allo scippo che il PD di Pescara sta attuando ai danni della
citta di Chieti. Anzi due scippi: sia l'ospedale sia l'università.
Vergognoso vedere che il Partito democratico di Pescara è
compatto richiedere ospedale di secondo livello e
conseguentemente anche Università mentre il partito di
Paolucci- D'Alessandro a Chieti sembra che sia scomparso
e dileguato su un tema così rilevante e fondamentale sia per
l'economia, la storia e la dignità della nostra Città oltre che
per la sanità".

  Riproduzione Riservata                                 02/04/2017

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Sabato, 1 aprile 2017

ANSA/ Autismo,90% malati non ha mai lavorato e vive con genitori
Esperta, manca integrazione per adulti; domani Giornata mondiale

  (di Manuela Correra)
  (ANSA) - ROMA, 1 APR - Non solo bambini autistici. Sono
infatti tanti anche i ragazzi e gli adulti affetti da tale
patologia e per loro i problemi, per vari aspetti, sono ancora
più complessi. Tanto che oltre il 90% delle persone con autismo
non ha mai lavorato e vive prevalentemente con i genitori. A
puntare i riflettori sul meno noto mondo dell''autismo adulto'
sono gli esperti alla vigilia della Giornata mondiale per la
consapevolezza sull'autismo, in occasione della quale, domani,
oltre 150 iniziative si svolgeranno in Italia, con convegni
nelle scuole ed i principali monumenti che si coloreranno di
blu, il colore scelto dall'Onu per indicare questa patologia.
  Ancora senza una cura, l'autismo colpisce in Italia tra le
300mila e le 500mila persone. Ma per i soggetti adulti,
denunciano genitori e psicologi, spesso le situazioni di
solitudine e carente assistenza sono particolarmente gravi.
Infatti, "più del 90% delle persone con autismo non ha mai
lavorato, vive prevalentemente con i genitori e con una mancanza
quasi totale di risorse esterne", afferma Nicoletta Aliberti,
responsabile Neuropsichiatria infantile del Gruppo Sanitario INI
(Istituto Neurotraumatologico Italiano) ed anche responsabile
del Servizio semiresidenziale per il Trattamento precoce
dell'Autismo presso il Centro Villa Alba di Veroli, servizio
nato dalla collaborazione tra pubblico, Asl di Frosinone e
privato. Le associazioni di famiglie, sottolinea, "denunciano
che, al di là della riabilitazione dei primi anni, mancano
programmi per l'integrazione nella comunità, la cura della
salute, l'educazione sociale ed alla sessualità. Esperienze
nazionali ed internazionali mettono in luce l'enorme difficoltà
di queste persone ad immettersi in un contesto sociale normale".
Un esempio positivo, in tal senso, è proprio il centro di
Veroli: "Il nostro servizio, accreditato con la Regione Lazio -
spiega Aliberti - individua come priorità la definizione di
percorsi terapeutici in età precoce e lavora per il recupero
sociale nella prospettiva della migliore integrazione possibile
e del potenziamento delle autonomie personali. Fondamentale,
quindi, anche considerare il lavoro interno alla struttura come
un allenamento direttamente collegato con la realtà esterna".
  Proprio per dare un aiuto concreto alle persone con autismo,
in occasione della Giornata mondiale partirà anche la campagna
di raccolta fondi #sfidAutismo17 promossa da Fondazione Italiana
Autismo, a cui sarà possibile partecipare inviando, fino all'8
maggio, un sms solidale al 45541. La campagna sarà promossa
durante le partite di Coppa Italia Tim Cup e lo spot che invita
a donare sarà diffuso negli aeroporti e sulle reti Rai.(ANSA).
    CR
01-APR-17 16:11
Sabato, 1 aprile 2017

>ANSA-FOCUS/ Autismo: colpiti 500.000 italiani, aumento nel mondo
Cause genetica e ambiente, manca cura; nessun legame con vaccini

   (ANSA) - ROMA, 1 APR - E' una malattia per alcuni versi
ancora 'misteriosa' e per la quale non esiste al momento una
cura: l'autismo colpisce, solo in Italia, tra le 300 e le
500mila persone ma i casi sono in aumento a livello mondiale. I
cosiddetti disturbi dello spettro autistico sono un gruppo
complesso di disturbi dello sviluppo cerebrale. Questo termine,
spiega l'Istituto superiore di sanità, raggruppa condizioni come
l'autismo e la sindrome di Asperger, disturbi caratterizzati da
difficoltà nell'interazione e nella comunicazione sociale e da
interessi e attività limitati e ripetitivi. Incerto il numero
delle persone affette: recenti stime indicano 62 casi per
10.000, il che significa che un bambino su 160 ha un disturbo
dello spettro autistico. Secondo altri studi, però, i tassi
sarebbero più elevati. Negli Usa il numero sale a 3,5 mln, nel
mondo si arriverebbe a 60 mln di persone affette. Gli esperti
sono concordi nel sostenere che negli ultimi 35 anni il numero
dei casi è impennato ovunque, anche per la migliorata capacità
di diagnosticare la malattia.
   Nelle persone affette, il grado di abilità intellettiva è
variabile e spazia da una compromissione grave ad abilità
cognitive non verbali superiori alla norma. È difficile
individuare prima dei 12 mesi di età la presenza della malattia,
mentre la diagnosi è in genere possibile entro i 2 anni di età.
Le manifestazioni all'esordio sono un ritardo o regressione del
linguaggio e delle abilità sociali e la presenza di
comportamenti ripetitivi. Quanto alle cause, sono sia genetiche
sia ambientali (infezioni virali, esposizione a pesticidi). I
dati, affermano Iss e Oms, indicano che non vi sono evidenze di
un legame tra vaccino morbillo-parotite-rosolia (Mpr) e disturbi
dello spettro autistico. L'ipotesi che la vaccinazione possa
essere associata ad autismo fu sollevata da uno studio inglese
nel 1998 su The Lancet. L'ipotesi è stata poi valutata da
numerosi studi, ma nessuno ha confermato una relazione causale.
Gli autori dello studio hanno successivamente ritirato le loro
conclusioni e nel 2010 la rivista ha ritirato l'articolo. In
Italia, nel 2015, è entrata in vigore la prima legge sull'
autismo, per un maggior inserimento nella vita sociale e
lavorativa. L'autismo è stato inoltre inserito nei nuovi Livelli
Essenziali di Assistenza, per garantire diagnosi precoce e cure
individualizzate in tutte le Regioni. (ANSA)
    CR
01-APR-17 16:13
Domenica, 2 aprile 2017

Oggi Giornata Autismo: Mattarella, sfida è inserimento lavoro
Monumenti in blu, oltre 150 iniziative in tutta Italia
    (di Livia Parisi)
    (ANSA) - ROMA, 02 APR - Oltre 150 iniziative in tutta Italia,
nelle piazze come nelle scuole, monumenti vestiti di blu e
l'invito del Capo dello Stato Sergio Mattarella a considerare
"l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello
spettro autistico" come "la vera scommessa, che possiamo vincere
partendo dalla considerazione del lavoratore disabile come una
risorsa per la nostra società". Tutta l'Italia si è unita oggi
per celebrare la Giornata mondiale per la Consapevolezza
sull'autismo, istituita dieci anni fa dall'Organizzazione delle
Nazioni Unite, per richiamare l'attenzione su questo disturbo
ancora senza una cura.
   L'autismo colpisce in Italia tra le 300mila e le 500mila
persone ma, tra gli adulti, oltre il 90% delle persone che ne è
affetto non ha mai lavorato e vive con i genitori. "L'isolamento
degli alunni autistici - scrive il presidente della Repubblica -
non è accettabile e le alternative vanno costruite e perseguite
con convinzione. In una prospettiva di vita indipendente, un
ruolo essenziale è poi svolto dal lavoro, mezzo fondamentale per
lo sviluppo e l'affermazione della personalità". Nella scuola,
ha sottolineato la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli,
"abbiamo molte innovative pratiche di inserimento. L'inclusione
è una delle caratteristiche fondamentali del nostro percorso
educativo". A ricordare quanto fatto negli ultimi tempi è stato
l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Per troppi anni le
famiglie sono state ignorate, abbandonate tra incomprensioni e
burocrazia", scrive in un post su Facebook. "Abbiamo iniziato -
prosegue - a porre riparo con la prima legge sull'autismo e
quella sul dopo di noi, come pure alla legge sul terzo settore".
    Molto, però, c'è ancora da fare. Per questo restano
fondamentali la sensibilizzazione e la consapevolezza, obiettivi
della Giornata Mondiale. Per l'occasione, nel fine settimana
appena trascorso, moltissimi palazzi e monumenti sono stati
illuminati di blu, colore-simbolo dell'autismo: da Palazzo
Montecitorio alla Giunta della Regione Calabria, dalla Fontana
di Piazza del Quirinale, al Ministero dell'Istruzione, fino alla
Mostra d'Oltremare a Napoli. Ma tra le oltre 150 iniziative, da
Nord a Sud Italia, non sono mancate 'pedalate', come quella
organizzata a Giovinazzo (Bari) dall'associazione Genitori
Autismo Puglia, camminate come quella che ha 'unito' Anzio a
Nettuno, maratone di nuoto come la 'Ab-bracciata collettiva' e
serate di danza, come la festa latinoamericana 'Bailando per
l'autismo' organizzata al Palacavicchi di Roma.(ANSA)
     YQX-MRI
02-APR-17 19:56
D’Amario rischia la poltrona
Oggi la Lorenzin dovrà decidere che fine farà Claudio D’Amario. Anche se ha già provveduto a
lanciargli una ciambella di salvataggio. E’ l’ora x: il ministro della Salute dovrà far sapere al sub
commissario della Sanità campana, ex manager della Asl di Pescara molto legato alla
sottosegretaria alla Giustizia Federica Chiavaroli e allo stesso ministro, se resterà in sella alla sua
poltrona, oppure no. E dovrà far sapere al presidente della Regione Vincenzo De Luca se affiderà
a lui le redini della sanità dopo le dimissioni del commissario ad acta Joseph Polimeni che alla fine
di un periodo di ferocissime polemiche ha deciso di abbandonare baracca e burattini: diventerà
direttore sanitario dell’azienda unica ospedaliera di Siena, in attesa forse di fare il direttore
generale.

                                       De Luca con i commissari

Non è stata una stagione facile, quella napoletana, per D’Amario, nominato dalla Lorenzin
subommissario a dicembre del 2015 ma insediatosi di fatto solo a marzo del 2016. Ferro e fuoco
dall’inizio col governatore, che ha accusato lui e Polimeni di volta in volta di essere “incapaci”,
“inutili”, “costosi”,”dannosi”, e loro sempre zitti, sempre muri di gomma. Una guerra esplicita, diretta.

“La nostra battaglia – ha rincarato la dose De Luca qualche giorno fa a margine di una conferenza
stampa in Regione – terminera’ quando i commissari se ne andranno a casa. La nuova legge va
rispettata e vanno trasferite le competenze, tempo da perdere non ne abbiamo. La
Campania – ha aggiunto il governatore – non intende piu’ pagare con risorse dei cittadini due
signori che percepiscono uno 9600 euro netti al mese e l’altro 8400 euro netti al mese. Neanche il
presidente degli Stati Uniti ha questi livelli retributivi per venire in Campania un giorno e mezzo”.

                                           Vincenzo De Luca
De Luca definisce Polimeni e D’Amario due

“figure inutili e dannose che creano intralci e confusione. Abbiamo richiamato il governo e il
ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, a trasferire le loro competenze a istituzioni
democraticamente elette”.

Insomma, si sa, De Luca non è certo uno che le manda a dire: super pagati per lavorare un giorno
e mezzo a settimana, attacca il governatore campano. E Polimeni qualche giorno fa ha mollato la
presa, D’Amario invece a quanto pare resiste. E oggi Lorenzin dovrà decidere se affidare le redini
della sanità al governatore, una richiesta che De Luca reclama da tempo, dopo che è venuta meno
l’incompatibilità tra i due ruoli di presidente di Regione e commissario, sancito dalla Finanziaria di
novembre.
Se sarà cosi, D’Amario perderà la poltrona. Dopo essere stato costretto a lasciare la Asl di Pescara
nonostante le tante resistenze, questo sarebbe un duro colpo. Ma la ministra ha pensato a tutto: il 2
gennaio scorso l’ex manager pescarese è stato nominato commissario straordinario dell’Ospedale
israelitico di Roma. Un doppio incarico che, secondo il Corriere del Mezzogiorno, avrebbe fatto
pensare a un impegno troppo oneroso per D’Amario, dato che il suo predecessore a Roma
Narciso Mostarda aveva dovuto lasciare per incompatibilità il suo ruolo a causa della nuova
nomina a direttore generale della Asl Roma 6.

                          D’Amario ai tempi in cui era manager di Pescara

D’Amario invece non ci ha pensato mai e proprio mai ad abbandonare uno dei due incarichi:

“Sono impegnato mezza giornata a settimana all’Ospedale israelitico, e comunque per me si tratta
di un incarico sostitutivo, peraltro non è neanche significativamente retribuito, tanto meno sono
ravvisabili motivi di incompatibilità col mio lavoro in Campania”.

Diceva così il 18 febbraio scorso al Corriere del Mezzogiorno.

“Non ci sto a passare per un approfittatore e uno strappa-stipendi”, aggiunse sempre lui.

Ps: in ogni caso, adesso, se la Lorenzin incoronerà De Luca, si dovrà accontentare dello stipendio
“non significativamente retribuito”. Fino al prossimo incarico.
Sabato, 1 aprile 2017

Sanità: Asl L'Aquila proroga contratti a 40 precari
Tutti amministrativi. Rapporto lavoro prolungato fino a 30/9

  (ANSA) - L'AQUILA, 1 APR - La Asl provinciale di L'Aquila ha
prorogato fino al 30 settembre prossimo il contratto a 40
precari. La direzione aziendale ha firmato l'atto di
prolungamento del rapporto di lavoro per assicurare la
continuità delle prestazioni di alcuni servizi dell'azienda. La
proroga a beneficio dei 40 lavoratori, a cui il contratto è
scaduto ieri, 31 marzo, ne assicurerà il mantenimento in
servizio fino al 30 settembre prossimo.
  I 40 precari, tutti amministrativi, sono impiegati in
attività che riguardano vari servizi della Asl.
  "E' una decisione - spiega il manager della Asl, Rinaldo
Tordera - che concilia l'esigenza di tenere sotto controllo i
costi di gestione e la necessità di continuare a garantire
efficienza e prestazioni dei servizi interessati, secondo gli
auspici espressi nei giorni scorsi dal sindaco di L'Aquila,
Massimo Cialente e dal consigliere regionale Pierpaolo
Pietrucci".(ANSA).
    XSB
01-APR-17 10:45
Lunedì, 3 aprile 2017

++ Scoperta origine Alzheimer, in area che regola umore ++
Perdita di memoria e depressione due facce della stessa medaglia
   (ANSA) - ROMA, 3 APR - Scoperta l'origine dell'Alzheimer: non
è nell'area del cervello associata alla memoria che va cercato
il responsabile del morbo. All'origine della malattia ci
sarebbe, invece, la morte dei neuroni nell'area collegata anche
ai disturbi d'umore. A mettere a punto la scoperta, che promette
di rivoluzionare l'approccio alla 'malattia del secolo', uno
studio italiano pubblicato su Nature Communications, i cui
risultati dimostrano anche che la depressione sarebbe una 'spia'
dell'Alzheimer, non viceversa.(ANSA).
     YQX-CR
03-APR-17 11:01

Scoperta origine Alzheimer, in aerea che regola umore (2)

    (ANSA) - ROMA, 3 APR - Solo in Italia, l'Alzheimer colpisce
circa mezzo milione di persone e ben 47 milioni in tutto il
mondo. La ricerca, coordinata da Marcello D'Amelio, professore
associato di Fisiologia Umana e Neurofisiologia presso
l'Università Campus Bio-Medico di Roma, getta ora una luce nuova
su questa patologia. Finora si riteneva infatti che fosse dovuta
a una degenerazione delle cellule dell'ippocampo, area cerebrale
da cui dipendono i meccanismi del ricordo. La nuova ricerca,
condotta in collaborazione con la Fondazione IRCCS Santa Lucia e
del CNR di Roma, punta invece l'attenzione sull'area tegmentale
ventrale, dove viene prodotta la dopamina, neurotrasmettitore
collegato anche ai disturbi d'umore. Come in un effetto domino,
la morte di neuroni deputati alla produzione di dopamina provoca
il mancato arrivo di questa sostanza nell'ippocampo, causandone
il 'tilt' che genera la perdita dei ricordi. L'ipotesi è stata
confermata in laboratorio, somministrando su modelli animali due
diverse terapie mirate a ripristinare i livelli di dopamina. Si
è così osservato che, in questo modo, si recuperava il ricordo,
ma anche la motivazione. "L'area tegmentale ventrale - chiarisce
D'Amelio - rilascia dopamina anche nell'area che controlla la
gratificazione. Per cui, con la degenerazione dei neuroni
dopaminergici, aumenta anche il rischio di perdita di
iniziativa". Questo spiega perché l'Alzheimer è accompagnato da
un calo nell'interesse per le attività della vita, fino alla
depressione. Tuttavia, sottolineano i ricercatori, i noti
cambiamenti dell'umore associati all'Alzheimer, non sarebbero
conseguenza della sua comparsa, ma un 'campanello d'allarme'
dell'inizio della patologia. "Perdita di memoria e depressione -
conclude D'Amelio - sono due facce della stessa
medaglia".(ANSA).
      YQX-CR
03-APR-17 11:10
Domenica, 2 aprile 2017

ANSA/ Boom sul web per la salute mentale, 3mila app scaricabili
Da gestione cure a psicoterapia; psichiatri, vantaggi e pericoli
   (di Manuela Correra)
   (ANSA) - ROMA, 2 APR - Non più solo sul lettino dello
psichiatra. Oggi i disturbi mentali si curano sempre di più
anche sulla e attraverso la Rete. Il fenomeno è definito
'E-mental health' ed indica, in pratica, un vero e proprio boom
del web per la salute mentale: tremila sono infatti le app
scaricabili e che rendono più facile seguire i pazienti con
l'assistenza 'virtuale'. Ad evidenziare il nuovo trend,
mettendone in luce i vantaggi ma anche i limiti, sono gli
specialisti riuniti a Firenze per il 25/mo Congresso della
Associazione europea di psichiatria (Epa).
   Nell'era della tecnologia digitale evoluta, dunque, anche la
cura dei disturbi psichici si fa sempre più 'virtuale' ed i
pazienti possono in alcuni casi essere gestiti 'in remoto'. Le
stime attestano infatti che il 6% delle app degli store è
dedicato alla salute mentale. Ed è vastissima la gamma di
servizi sanitari, con oltre 3 mila offerte 'scaricabili': le app
offrono, ad esempio, informazioni sulle specifiche patologie,
ricercate via internet e via cellulare nel 31% dei casi (con una
percentuale più che raddoppiata rispetto al 2010); metodi per la
gestione delle terapie; psicoterapia e programmazione di visite
di controllo on-line. Un trend in continua ascesa, con
un'ulteriore crescita stimata del 50% entro il 2020. Una
gestione "virtuale del paziente, cioè attraverso i dispositivi
elettronici - afferma la presidente Epa, Silvana Galderisi -
permette di raggiungere e trattare un maggior numero di persone,
specie coloro che temendo l'etichetta di 'malato mentale', e
l'emarginazione dalla società, sono restii a varcare la soglia
di un servizio di salute mentale. Al coinvolgimento del
paziente, si aggiunge anche il vantaggio di un migliore rapporto
costi/benefici con una riduzione dei costi della assistenza
sanitaria". Ma ci sono pure dei 'pericoli', tra cui il possibile
mancato rispetto della privacy e la natura 'distaccata' del
rapporto medico-paziente. Nel primo caso, rileva il presidente
della Società Italiana di Psichiatria Claudio Mencacci, "si
avverte la necessità di una legislazione adeguata e specifica
che garantisca la privacy del paziente. Inoltre, un altro limite
è la perdita di empatia nella relazione medico-paziente, dove
l'informalità del rapporto digitale può più facilmente esporre
persone vulnerabili alle conseguenze di condotte poco etiche da
parte di medici poco professionali". Aspetti che meritano una
valutazione più approfondita, fermo restando, affermano gli
psichiatri, che varie e-terapie per la salute mentale sono
accreditate da studi scientifici. Ad oggi, conclude Galderisi,
"esistono diverse forme di psicoterapia che sfruttano le
tecnologie digitali, tra queste la CBT (psicoterapia
cognitivo-comportamentale) attuata attraverso l'uso di
applicazioni elettroniche e mobili, per la quale numerose
analisi mostrano risultati paragonabili a quelli ottenibili con
le CBT tradizionali. Mancano invece dati validi sull'utilizzo di
altre tecniche psicoterapiche". (ANSA).
     CR
02-APR-17 11:57
Sabato, 1 aprile 2017

ANSA/ In vigore da oggi legge Gelli su responsabilità medici
Risarcimenti più veloci, in alcuni casi dimezzata prescrizione

   (ANSA) - ROMA, 1 APR - Assicurazione obbligatoria per
ospedali e professionisti sanitari e Centri Regionali per la
gestione del rischio clinico, ma anche prescrizione dimezzata se
il paziente decide di intentare causa direttamente nei confronti
di un medico. E' entrata in vigore oggi la legge Gelli, che
modifica la responsabilità dei professionisti sanitari nei
procedimenti per malpractice.
   Attesa da oltre un decennio, la norma e' accolta con favore
dai professionisti, che ora però chiedono tempi certi sulla sua
applicazione. Come il sindacato degli ortopedici e traumatologi
italiani, Nuova Ascoti, che per bocca del suo presidente
Michele Saccomanno auspica "che vengano rispettati i termini
previsti per l'emanazione dei decreti ministeriali".
   Ogni anno, secondo l'Associazione Nazionale Imprese
Assicuratrici (Ania), si registrano 34mila denunce per danni
dovuti a cure mediche, in particolare nei confronti di
ginecologi e ortopedici, una cifra triplicata in 15 anni. E ogni
risarcimento si aggira tra i 25mila e i 40mila euro, per un
valore complessivo di circa 2 miliardi.
   Per 'normalizzare' la situazione, il testo introduce obbligo
di assicurazione per tutti i liberi professionisti e le
strutture sanitarie e, soprattutto, depenalizza la colpa medica:
il medico che avrà rispettato linee guida e buone pratiche, non
risponderà penalmente del suo operato. Pone poi attenzione alla
sicurezza delle cure, prevedendo che tutte le strutture attivino
monitoraggio e prevenzione del rischio clinico. Inoltre prevede
l'istituzione di Centri Regionali per la gestione del rischio e
un Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità.
   Per il cittadino che ha subito una malpractice, la legge
rende più veloce l'indennizzo: potrà infatti rivolgersi
direttamente all'assicurazione della struttura, come accade oggi
per l'RC Auto. Se non soddisfatto, potrà agire attraverso la
conciliazione obbligatoria o, infine, intentare un procedimento
civile contro la struttura, che dovrà dimostrare di essersi
comportata correttamente.
   Ma se il cittadino intenderà rivalersi civilmente anche nei
confronti del sanitario, dovrà lui stesso dimostrare di aver
subito il danno (inversione dell'onere della prova) e la
prescrizione sarà ridotta da 10 a 5 anni. Infine, l'indennizzo
del danno avverrà sulla base di tabelle, ovvero con un tetto
massimo prefissato, che saranno approvate con il ddl
Concorrenza. (ANSA).
     MAR
01-APR-17 18:49
Domenica, 2 aprile 2017

ANSA/ Tre ipotesi riforma ticket, il 5 incontro Lorenzin-Regioni
Valgono 3 mld; obiettivo attenzione a fasce deboli cittadini

   (di Manuela Correra)
   (ANSA) - ROMA, 2 APR - L'obiettivo è, in ogni caso, una
maggiore attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Si
fonda anche su questa premessa la partita che il 5 aprile si
aprirà al ministero della Salute, con il primo incontro tra il
ministro Beatrice Lorenzin e le Regioni, per arrivare ad una
revisione del sistema dei ticket sanitari, già prevista nel
Patto per la Salute 2014. Tre sono, al momento, le ipotesi sul
tavolo, sulle quali ministro e Regioni avvieranno il confronto.
   I ticket incidono per 3 miliardi di euro sui 113 del Fondo
Sanitario Nazionale e, come ha già ipotizzato di recente la
stessa Lorenzin, potrebbero essere aboliti agendo ad esempio
sulla Spending review. Ma se in generale la cifra che si ricava
è bassa, per alcuni territori potrebbe essere difficile
sopperire a un taglio netto. Tre dunque, al momento, le
possibili strade percorribili già indicate da Lorenzin: una
revisione della compartecipazione alla spesa, ovvero i ticket,
sulla base dei componenti familiari o della perdita del lavoro,
ma a parità di gettito; un recupero di risorse attraverso la
Spending review che consenta, eliminando gli sprechi, di
immettere più fondi nel sistema, con il risultato di arrivare
all'abolizione dei ticket; una revisione delle modalità di
raccolta dei ticket con una formula più proporzionale al
reddito, vincolando le risorse alle fasce fragili e in
difficoltà. L'ipotesi della totale abolizione dei ticket,
tuttavia, suscita perplessità sul fronte delle Regioni:
"Sottrarre 3 mld al Fondo sanitario, ovvero l'importo derivato
dai ticket - afferma all'ANSA il coordinatore degli assessori
regionali alla Sanità, Antonio Saitta - per le Regioni
rappresenterebbe un problema, perchè vorrebbe dire dover ridurre
l'attività nell'ambito dello stesso Fondo per la Sanità". Ad
ogni modo, sottolinea, "la priorità è anche approfondire il tema
partendo dalla necessità di arrivare ad una omogeneizzazione del
sistema su tutto il territorio nazionale. Certamente - aggiunge
- l'attuale crisi economica ed i problemi legati alla povertà
impongono oggi di porre l'attenzione sulle fasce più deboli
della popolazione, e su questo concordiamo con il ministro".
   Altro nodo è quello dei ticket sugli esami diagnostici: "Sono
alti e ciò porta ad una concorrenza del privato che offre prezzi
più bassi. E' un punto - conclude Saitta - su cui intervenire".
(ANSA).
     CR
02-APR-17 17:43
Domenica, 2 aprile 2017

>ANSA-FOCUS/ Ticket, nel 2015 spesi 1,4 mld euro da italiani
Pazienti val d'Aosta spendono cinque volte più dei siciliani

   (ANSA) - ROMA, 2 APR - Circa 1,4 miliardi di euro sborsati
dagli italiani nel 2015 per i ticket, a cui si aggiungono 1,1
miliardi per l'intramoenia. Questa la spesa per le prestazioni
sanitarie registrata dal rapporto Agenas, con degli squilibri
regionali molto ampi, che hanno portato il ministro Lorenzin a
ribadire la necessita' di rivedere il sistema.
   La cifra complessiva dei ticket, rileva l'agenzia, e'
diminuita del 9,4% nell'intero periodo 2012-2015.
   "A livello regionale - si legge - si riscontrano solo 4 casi
in controtendenza rispetto all'andamento nazionale nel 2015
rispetto al 2012. Nel dettaglio si riscontra un aumento della
relativa entrata nella Valle d'Aosta (8,0%), nelle Province
Autonome di Bolzano (9,9%) e di Trento (19,2%) e nella Regione
Emilia Romagna (4,8%)".
   Per quanto riguarda le differenze regionali, la Valle
d'Aosta, i cui cittadini hanno speso in media circa 50 euro a
testa nel 2015, e' quella con i valori piu' alti, seguita da
Friuli Venezia Giulia (37 euro pro capite), Toscana (36,7) ed
Emilia Romagna (36). Dall'altro lato della classifica ci sono le
regioni del Sud, con la Sicilia a 9 euro pro capite, la Campania
a 10 e la Puglia a 12, mentre la media nazionale e' circa 23.
   Anche per l'attività intramoenia dei medici - ovvero
l'attività privata nelle strutture sanitarie pubbliche - scrive
l'Agenas, c'e' un calo nella spesa negli ultimi anni del 9%.
   "A livello regionale si riscontrano solo 5 casi in
controtendenza rispetto all'andamento nazionale nel 2015
rispetto al 2012. Si tratta della Provincia autonoma di Bolzano
(+57,3%), quella di Trento (+12,4%), della Regione Molise
(+9,7%), Marche (+3,7%) e Umbria (+0,8%)".
   In aumento invece i ticket pagati sul pronto soccorso. La
voce e' in aumento, a livello nazionale, in ogni annualita'
considerata. Questo ha portato ad un aumento percentuale del
25,8% nell'intero periodo 2012-2015. A livello regionale si
riscontrano 7 casi in controtendenza rispetto all'andamento
nazionale nel 2015 rispetto al 2012. Si registrano, infatti,
cali nella Regione Calabria (-55,4%), Campania (-49,1%), Sicilia
(-20,5 %), Friuli (-16,3 %), Umbria (-8,9 %), Liguria (-5,1 %),
e Lombardia (-2,4 %).(ANSA).
     Y91-CR
02-APR-17 17:44
Sabato, 1 aprile 2017

Medicina: concorsi specializzandi; Fedeli, servono modifiche
La ministra a Perugia, mettere tutti nelle stesse condizioni

  (ANSA) - PERUGIA, 1 APR - "Abbiamo l'obbligo e la
responsabilità di risolvere queste criticità perché l'impegno è
quello di mettere tutti nelle stesse condizioni": è stata questa
la risposta del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli
intervenuta oggi ad un incontro a Perugia il cui tema era il
concorso per le scuole di specializzazione di medicina.
  Durante l'incontro, coordinato dalla senatrice del Pd Valeria
Cardinali, gli specializzandi hanno illustrato un loro dossier
sulle problematiche riscontrate nei concorsi nazionali ed
esposto alcune proposte di cambiamento "per puntare a creare un
sistema sanitario nazionale ancora più di qualità". Criticate la
variabilità annuale degli argomenti e la disparità dei test, il
numero esagerato di sedi di concorso e l'inadeguatezza delle
aule, la perdita di borse di studio per abbandono o chiusura
delle graduatorie prima dell'esaurimento.
  Fedeli, già a conoscenza di queste problematiche, ha detto
che "è questione di serietà cominciare a muoversi per cercare di
superarle", rendendo operative quanto prima alcune modifiche.
"L'obiettivo - ha concluso - è quello di togliere uno ad uno
tutti gli ostacoli che ci fanno essere lontani dalle migliori
esperienze europee". (ANSA).
    Y3Q-GD
01-APR-17 18:18
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