ERITREA - I Viaggi di Maurizio Levi

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ERITREA - I Viaggi di Maurizio Levi
ERITREA
       Dall’Altopiano al Mar Rosso: villaggi Cunama e isole Dahlak
        La bella Asmara (patrimonio UNESCO) e le tribù Cunama dell’Ovest,
       la navigazione tra le isole Dahlak e la leggendaria città perduta di Adulis
                   Viaggio di 14 giorni - in hotel e tre notti in tenda

Un viaggio che proponiamo per la prima volta, un’esperienza nuova e completa
dell’Eritrea di cui si visitano località appena riaperte al turismo. Si parte da Asmara per
raggiungere Keren e il suo caratteristico e genuino mercato del lunedì. Si prosegue
quindi verso ovest, addentrandoci nell’area popolata dalle etnie Cunama, la sola etnia
eritrea che venera ancora divinità pagane e vive in piccoli villaggi formati da cilindrici
tukul dal tetto in paglia. Per immergerci appieno nell’atmosfera locale visiteremo i
villaggi di Tokombia e Mogolo il martedì, giorno di mercato. Quindi Asmara – la piccola
Roma – con la sua atmosfera da cittadina coloniale italiana dell’epoca fascista fermo
agli anni ‘30, dove trovare il Cinema Impero, il Caffè Roma, la concessionaria Fiat
Tagliero e tanti abitanti che parlano ancora la nostra lingua. Proseguiremo con
l’altopiano del Kohaito e poi l’ardita strada che dall’altopiano di oltre 2300 metri scende
con spettacolari vedute fino al porto di Massawa, sul Mar Rosso. Con barche veloci si
raggiungeranno le più belle e selvagge isole dell’arcipelago delle Dahlak: Dohul, una
delle poche abitate dai pescatori; Durghella e Durgham, con splendide barriere coralline
e un’infinità di pesci colorati. Si pernotterà in tenda su selvagge spiagge di sabbia bianca
sotto cieli stellati e con una grande sensazione di libertà. E per concludere, la visita alla
città perduta di Adulis, famoso porto axumita sulla via degli aromi, riscoperto dai fratelli
Castiglioni nel 2010 e in corso di scavo da archeologi italiani.
Tutti i gruppi sono accompagnati da una guida locale e da nostro esperto tour leader.
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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza unica del 22 Febbraio 2020

1° giorno / Milano – Asmara
Partenza al mattino da Milano Malpensa per Asmara con scalo intermedio. Arrivo ad
Asmara in nottata, accoglienza da parte della guida locale e trasferimento in hotel. Pasti
a bordo, pernottamento in hotel.

2° giorno / Asmara – Keren (circa 90 Km)
La gradevole città di montagna, luogo d’incontro di differenti etnie
Dopo la prima colazione partenza verso Nord, attraverso l’altopiano, lungo una bella
strada panoramica di montagna. Si discende un dislivello di circa 1.000 metri per
giungere nella valle di Keren a circa 1.400 metri di altezza. Lungo il percorso si
incontrano alcuni semplici villaggi, abitati dalla popolazione Bilen, in stile tipicamente
africano con tucul in pietra e tetti di paglia. Lungo la strada si trovava la più grande
azienda agro-industriale italiana dei tempi. L’importanza commerciale di questa
cittadina crebbe a dismisura durante il periodo italiano che qui vi fece passare la
ferrovia che la collegava con Asmara e, per via del suo piacevole clima, divenne ben
presto – e lo è tuttora – un piacevole luogo di villeggiatura. Sebbene oggi sia la terza
città dell’Eritrea per importanza, dopo Asmara e Massawa, a Keren si respira ancora
un’aria raccolta, un ambiente più intimo che non di grande centro, forse anche per
questa ragione viene considerata una delle città più belle e affascinanti dell’Eritrea.
Nella vecchia stazione ferroviaria e nella vecchia zona residenziale è evidente lo stile
architettonico italiano. Essendo stata in passato teatro di numerose battaglie per la sua
posizione strategica, Keren ospita il cimitero di guerra britannico e quello italiano. Qui,
durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una battaglia tra gli Inglesi e gli
Italiani, che difendevano Keren per bloccare la conquista inglese dell’Eritrea.
Interessanti sono la Chiesa Greca, la Chiesa di San Michele in stile romanico, la
Moschea e la Villa del Governatore Italiano. Nei pressi dell’area del mercato svetta un
secolare baobab nodoso che al suo interno ospita una piccola cappella, nota con il nome
di St. Mary Derait, ossia “Madonna del Baobab”, costruita dai soldati italiani in
ringraziamento, in quanto utilizzata come rifugio durante i bombardamenti inglesi.
Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
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3° giorno / Keren – Barentu (circa 150 km)
Il mercato del lunedì
Il lunedì è un importante giorno di mercato a Keren. Questo appuntamento settimanale
è un caleidoscopio di persone, storie e situazioni differenti e si pone in un contesto
differente da quanto finora osservato; si respira un’aria più mediorientale che africana,
con molti uomini che indossano il turbante e contrattano come in un vero souk. Una
moltitudine di gente proveniente dalle montagne e dai villaggi circostanti si raduna tra
decine e decine di cammelli, che trasportano fascine di legna da ardere sul dorso, nella
speranza di concludere qualche buon affare. Dopo la visita del mercato, pranzo libero a
Keren. Nel pomeriggio si prosegue in direzione di Barentu. Dopo pochi chilometri di
stupendi tornanti si attraversa la valle del torrente Dongolas e la valle del Bogù,
caratterizzata da un paesaggio addirittura dolomitico. Dopo avere attraversato il fiume
Barka sul ponte di ferro “Mussolini”, una delle opere più imponenti costruite dagli
italiani nel 1937, si arriva ad Akordat dominata dal forte, purtroppo in abbandono, e dal
palazzo dell’ex commissariato in stile veneziano. Di qui comincia l’Africa più intatta
del Paese, dove abitano ancora i Cunama, il gruppo etnico più antico e meglio
conservato dell’Eritrea. Dopo una prima visita di Barentu ci trasferiremo in hotel, il
migliore della zona, modesto per i nostri standard europei. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

4° giorno / Barentu – i mercati di Tokombia e Mogolo (circa 100 km)
I villaggi Cunama
Posta su un’altura a 980 m di altitudine, Barentu è caratterizzata da molti tukul di fango
secco, cilindrici, coperti da un tetto di paglia. Il centro della cittadina è caratterizzato dalla
piazza dei Girofiori attorno a cui si dispongono piccole costruzioni in muratura; tutto
intorno la campagna è disseminata di baobab. E‘ la patria die Cunama, la sola etnia eritrea
che veneri ancora le antiche divinità africane, solo parzialmente mescolate con il
cristianesimo portato dai missionari. Famosi i piatti tradizionali come l’agazièn, carne di
bue selvatico, o l’aifà, bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione della farina di dura.
Superati letti di fiumi disseccati ci recheremo presso il villaggio di Mogolo, dove
visiteremo il mercato: è l’unico giorno della settimana in cui il piccolo villaggio si riempie
di contadini venuti dai dintorni. Pranzo. Nel pomeriggio proseguimento per il villaggio di
Tokombia, posto lungo le rive del fiume Gash. Imperdibile il mercato del martedì,
prevalentemente di animali, dove si incrociano le etnie Cunama, Nara, Beni Hamer. Nel
tardo pomeriggio rientro a Barentu. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
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I Cunama
Il gruppo etnico più antico dell’Eritrea, sono ritenuti discendenti dei primi aborigeni
d’Eritrea. Di origine nilotica, erano chiamati dagli antichi egizi mennut. A metà ‘800
erano ancora 200.000, mentre gli italiani nel 1905 ne contarono solo 12.000. I Cunama
hanno sofferto una lunga storia di pregiudizi e schiavitù a causa dei loro vicini, sia
musulmani che cristiani. Decimati dai guerrieri abissini e dai Beni Hamer, accolsero
l’occupazione italiana come liberatrice. Il loro nome significa “Quello che io chiamo il
popolo” e così si sarebbe espresso il dio Annah, creatore del mondo e che si manifesta ai
suoi fedeli una volta ogni sette anni. Sebbene siano stati in parte convertiti all’islam e al
cristianesimo, i Cunama praticano però sacrifici animali come nel passato, chiedono
perdono al dio Annah prima di ferire la terra con l’aratro, e praticano molti riti
propiziatori per l’agricoltura, diretti dal Furda Manna, il “capo delle usanze”. Molto
curato è il culto dei morti. Il funerale prevede un corteo di danze che si svolge intorno al
letto del defunto, che viene così trasportato fino al cimitero. Ma il senso in realtà è di
accompagnare l’anima più che il corpo: nella tomba vengono deposti latti e aifà, la birra
locale.

5° giorno / Barentu - Asmara (circa 240 km)
I variegati paesaggi dell‘Ovest
Dopo la prima colazione tempo a disposizione per un’ulteriore passeggiata a Barentu,
quindi partenza per Asmara, con numerose soste lungo il percorso per godersi e
fotografare i paesaggi variegati dell’Ovest che dai 1000 m di Barentu portano agli oltre
2000 di Asmara con il conseguente cambiamento di vegetazione. Arrivo ad Asmara nel
pomeriggio. Tempo libero per il relax e pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

6° giorno / Asmara
La piccola Roma
Situata sull’altopiano a quasi 2.400 metri di altezza, Asmara, inserita dall’UNESCO tra
i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2017, conserva intatta l’architettura
razionalista italiana degli anni ’30: grandi viali alberati, tipiche case di stile fascista con
angoli arrotondati e ancora molte insegne in italiano (Bar Roma, Cinema Impero, Caffè
Alba, Bar Rosina, la Casa degli Italiani...).

Si sente ancora parlare un po’ l’italiano e chi non lo sa quasi se ne scusa, dimostrando
comunque grande gentilezza e una voglia profonda di farci sentire ben accetto. Sembra
di essere sul set di un film felliniano: anziani signori in abito bianco e paglietta
coloniale passeggiano appoggiandosi a sottili bastoni di bambù, sorseggiano il caffè in
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bar senza tempo dai nomi familiari e hanno voglia di discorrere. Eppure siamo in una
città dalla grande voglia di modernizzazione che cerca di scrollarsi di dosso i molti,
troppi anni di guerra e di lotta per l’indipendenza: sono quelli gli anni che pesano sulle
nuove generazioni, mentre il periodo del colonialismo italiano è considerato più per le
cose fatte che per quelle distrutte. Dopo la prima colazione giornata dedicata alla
scoperta dell’eccezionale architettura e della piacevole atmosfera della capitale,
passeggiando per le vie e sostando di tanto in tanto in un bar per gustarsi un pasticcino
artigianale accompagnato da un succo di frutta o da un ottimo caffè. L’eccezionale
retaggio coloniale di Asmara offre esempi di diversi stili architettonici: art déco, cubista,
espressionista, funzionale, futurista, razionalista e neoclassico. Il Cinema Odeon, il
Teatro dell’Opera, l’Ufficio Postale, l’Albergo Italia, la Cattedrale cattolica, il Cinema
Impero, il Bar Impero, la Sinagoga, il Bar Zilli, il Palazzo Fiat Tagliero, il Cinema
Roma ne sono tra gli esempi più significativi. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

7° giorno / Asmara – Dekhamere – Segheneiti – Adi Qeiyh – Altopiano del Kohaito –
Asmara (circa 250 Km)
Gli spettacolari paesaggi del Kohaito e i resti della civiltà axumita
Dopo la prima colazione partenza in direzione sud, percorrendo l’ex “strada della
vittoria”, che ad un’altitudine compresa tra 1.800 e 2.500 m attraversa spettacolari
scenari che spaziano verso l’altipiano meridionale e il confine con l’Etiopia. Siamo
nella zona a più alta concentrazione archeologica del paese. Dopo circa 40 km breve
sosta a Dekhamere, concepita negli anni ’30 per essere la capitale industriale
dell’Eritrea, che presenta un bel centro cittadino, un interessante mercato e diverse
costruzioni italiane dei primi anni del 1900. Si continua per Segheneiti, famosa per le
sue piante di eucalipto e soprattutto per gli enormi sicomori: alcuni raggiungono i 300
anni e sono così imponenti che sotto la loro ombra si tengono le assemblee di villaggio.
Il più antico (1.000 anni di età) è stato rappresentato sulla banconota da 5 nakfa.
Successiva sosta ad Adi Qeiyh (2.500 m), antica città giardino dal clima sempre
piacevole, dove si possono ammirare splendidi panorami sulla valle del Kohaito.
Arrivo a Kohaito (2.700 m), circondata da affascinanti formazioni rocciose prodotte
dall’erosione carsica ai piedi dell’Amba Soira, che con i suoi 3.018 metri è la montagna
più alta d’Eritrea. Pranzo libero.

Nel pomeriggio visita del sito della antica città axumita di Coloe, famosa per la diga del
IV sec. a.C., lunga 67 m e profonda 16, che per oltre mille anni ha fornito acqua alle
popolazioni locali. Un tempo importante tappa lungo il percorso che da Axum portava
al porto di Adulis e ricco centro di commercio dell’avorio e area di grande produzione
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agricola, offre ai visitatori rovine che si estendono su un’area di ben 15 x 2,5 km, con
una misteriosa “tomba egiziana” scavata nella roccia che deve il suo nome non tanto
alla civiltà del faraoni, quanto alle sue dimensioni; il tempio di Mariam Wakiro di cui
rimangono in piedi quattro colonne ed circondato dalle rovine di altri sei templi.
Numerose sono le incisioni e pitture rupestri presenti nell’area. Nella vicina Keskesse
sono visibili diverse stele cadute lunghe 10 metri, cinque pilastri di pietra che riportano
scritte Sabee, resti di grandi e piccoli muri, e cimiteri. Inoltre sono sparsi in tutta la zona
diversi lavori di artigianato, utensili in pietra, ornamenti di pietra e ottone. Rientro ad
Asmara in serata e pernottamento in hotel.

NB: L’escursione a Kohaito è soggetta a conferma finale in base all’ottenimento dei
permessi da parte delle autorità eritree. Escursione nella Piana dei Sicomori nel caso
le autorizzazioni non venissero rilasciate.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

8°-10° giorno / Asmara – Massawa - Arcipelago delle isole Dahlak (110 km)
(Navigazione e pernottamenti in tenda)
L’intatto arcipelago, la natura, il mare del Mar Rosso meno turistico
Dopo la prima colazione partenza per Massawa sul Mar Rosso. Si percorre una strada
ricca di suggestioni e di ricordi, estremamente panoramica mentre dai 2400 m di altezza
della capitale si scende verso il mare. Ad ogni curva si aprono scenari grandiosi e
sempre diversi sulle ampie vallate. Bello il belvedere che si apre a 16 km da Asmara,
dove un tempo si trovava una delle stazioni di controllo dell’esercito italiano, mentre
passando da Ghinda si può notare, su di un picco che domina il paese, un antico
monastero.

Si passa dalla collina di Dogali dove si trova il piccolo cimitero dove sono seppelliti
oltre 500 soldati italiani uccisi durante la battaglia di Dogali nel 1887, poi si passa
davanti ai resti di uno stabilimento italiano di acqua minerale. Appaiono gli antichi
terrazzamenti e i resti delle antiche piantagioni di mango e guava distrutte durante la
guerra. Poi si giunge alla desertica piana costiera e la temperatura dell’aria aumenta
sensibilmente. Arrivo a Massawa, affascinante città, dal sapore arabo-africano e
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importante porto sul Mar Rosso in tempo utile per salire a bordo dell’imbarcazione che
ci porterà tra le più belle isole delle Dahlak: Durghella e Durgam con le meravigliose
barriere coralline e Dohul con il suo villaggetto di pescatori afar, dove saremo accolti
dalle donne pronte a esibire le loro conchiglie; Una delle caratteristiche delle isole
Dahlak è proprio quella di essere lembi di deserto emersi dal mare. Possibilità di
stupendi bagni e di snorkeling su barriere coralline fra le più belle e vergini del mondo.
Le isole Dahlak rappresentano uno degli ultimi paradisi sommersi.

Isolate dal turismo per oltre trent’anni, a causa della guerra di indipendenza eritrea
conclusasi nel 1992, e tuttora assai poco conosciute perché mancano strutture
alberghiere, turistiche e sportive (diving) adeguate, vanno vissute con un certo spirito di
adattamento, sia per quel che riguarda i trasporti (le imbarcazioni che utilizzeremo -
lance veloci -, le migliori tra quelle disponibili a Massawa, sono comunque abbastanza
spartane secondo gli standard del Mar Rosso egiziano e sudanese), sia per quanto
riguarda il pernottamento in tenda e sia, infine, per quel che concerne la disponibilità di
acqua dolce: le Dahlak sono infatti un arcipelago molto arido, situate così come sono tra
il deserto della penisola arabica a oriente e quello dancalo a occidente, per cui ogni
imbarcazione deve portare con sé un’idonea scorta di acqua potabile (bottiglie di acqua
minerale) e di acqua dolce per cucinare e per sommari risciacqui. Questi piccoli sacrifici
sono però ricompensati da una natura, sopra e sotto il mare, ancora pressoché intonsa,
che consente di vivere emozioni fortissime. Le oltre 200 isole e isolette dell’arcipelago,
molte delle quali senza nome sulle carte nautiche, sono, tranne quattro (Dahlak Kebir,
Dissei, Norah e Dohul), disabitate. Quasi tutte di origine corallina, sono in genere
costituite in tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche
metro, con coste sempre di corallo fossile interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Le
più piccole (Madote, Enteara, Durgella, Durgam solo per citarne alcune) sono invece
nulla di più che banchi di sabbia corallina, la cui sommità massima è di un paio di metri
sul livello del mare e con una vegetazione scarsissima, costituita da bassi arbusti. La
fauna selvatica è costituita da uccelli (vari tipi di gabbiani, cormorani e trampolieri,
pellicani, falchi pescatori e sterne) e da crostacei (granchi e paguri). A Dahlak Kebir vi
sono anche gazzelle e, nell’interno, si dice siano presenti aspidi. Pressoché assenti
insetti molesti, tranne nelle isole maggiori o in quelle che presentano mangrovie durante
il periodo delle piogge, quando è possibile che vi siano mosche e zanzare.
La fauna marina è quanto di meglio si possa pensare in questi mari tropicali: sono
presenti e facilmente osservabili infinite specie di pesci di barriera (farfalla, angelo,
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scorpione, pipistrello, di vetro, pappagalli, donzelle eccetera), varie specie di razze e
trigoni, molti tipi di pesce commestibile (lasciate però che sia lo staff della barca a
procurarveli!): bonitos e alalunga, saraghi e dentici, carangidi e ricciole e frequentissimi
gli avvistamenti di pesci volanti. Frequenti anche per gli amanti dello snorkeling gli
incontri con delfini e barracuda, non rari, soprattutto se ci si spinge alquanto al di fuori
dei bassi fondali attorno ai coralli, quelli con testuggini e squali (pinne nere, pinne
bianche, grigi). Non frequenti per chi nuota in superficie o si immerge soltanto in apnea
gli incontri con le mante e gli squali martello. Pasti e pernottamenti al campo allestito
sull’isola.
N.B. Naturalmente l’itinerario della navigazione alle isole Dahlak è subordinato alle
condizioni meteomarine. Il capitano ha la responsabilità della sicurezza dei passeggeri
ed è quindi a sua discrezione quali e quante isole si potranno visitare.

Pasti: inclusi, al campo tendato.

11° giorno / Arcipelago delle Dahlak – Massawa
La tranquilla città di mare, tra le più antiche e gradevoli d‘Africa
Rientro a Massawa nella mattinata, breve passeggiata tra i vicoli della città vecchia dove
si può ammirare l’architettura moresca delle abitazioni, della sede dell’ex Banca d’Italia
e del palazzo del Governatore (in tutta la città, ma particolarmente in questi due edifici,
sono ancora evidenti le ferite della guerra di liberazione). Pranzo libero e visita di
Massawa, una delle città più antiche dell’Eritrea. Abitata dagli arabi nel X secolo e
conquistata dai turchi nel 1557 conserva evidenti eredità ottomane nella sua struttura
architettonica, riprese in stile dai costruttori italiani che ne fecero il porto principale
della colonia. E’ piacevole passeggiare per le stradine del centro, tagliate in modo tale
da favorire la circolazione dell’aria. Il Serraglio Palace e la Banca d’Italia sono gli
edifici di maggiore impatto visivo della città, di fronte a cui si trova il porto
commerciale e le moschee di Hamal e di Shaafi, una delle più antiche d’Africa con i
suoi 1.000 anni di età. Da non perdere il bazar, ricco di prodotti tipici locali.
Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione al campo. Pranzo e cena liberi.

12° giorno / Massawa – Adulis – Asmara (220 km)
La leggendaria città perduta
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per visitare la più rilevante area
archeologica dell’Eritrea: il golfo di Zula. Qui sono arrivati greci, persiani, romani,
turchi, egiziani ma soprattutto a partire dal 2011 una missione archeologica italiana,
diretta dai fratelli Castiglioni, che sta lavorando per riportare alla luce la leggendaria
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città perduta di Adulis. Grazie all’intuizione degli archeologi, è stata rinvenuta l’area di
scavo in quello che a occhio nudo appariva un semplice deserto. Capitale commerciale
del regno axumita, scomparsa nel VII sec. d.C. probabilmente in seguito ad una
gigantesca alluvione, Adulis fu punto cruciale della via degli aromi, da cui partivano
l’incenso e le spezie dirette in Egitto e di qua nel resto del Mediterraneo. Avremo
l’opportunità di visitare gli scavi appena iniziati, che sebbene abbiano messo in luce
solo il 2% dell’antica città hanno già scoperto i resti di tre chiese cristiane del V e VI
sec. d.C. L’ultima è stata riportata in luce nella campagna 2018, insieme alla porta
occidentale della città. E’ sorprendente rinvenire marmi antichi provenienti da Bisanzio,
identici a quelli che si ritrovano nella basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, oltre al
basamento di un tempio del sole. Pranzo libero. Nel pomeriggio si rientra ad Asmara.
Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

13° giorno / Asmara – Italia
Termine delle visite ad Asmara: il caravanserraglio e le botteghe artigiane
Giornata dedicata al completamento della visita della città: la Cattedrale copta del 1920,
la Moschea di Jamie el Kufala (1937), entrambe costruite su progetti italiani; l’antico
Caravanserraglio, una vecchia zona recuperata grazie all’apertura di piccole botteghe
artigiane: dai falegnami ai costruttori di reti per il letto, da quelli che recuperano e
smontano qualsiasi oggetto in ferro alle donne che macinano il peperoncino (berberè),
molto utilizzato nella cucina locale, avvolte in una gran nube di polvere rossastra, dai
venditori di anticaglie fino a quelli che propongono ricambi per tutti gli usi e i gusti; il
cimitero italiano; il cimitero dei carri armati; la via degli argentieri; Villa Roma (solo
dall’esterno) e l’attuale residenza dell’Ambasciatore Italiano. Camere in hotel a
disposizione fino alla partenza, che avverrà con un volo notturno.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.

14° giorno / Arrivo in Italia
Scalo intermedio lungo il tragitto aereo e arrivo a Milano nel primo pomeriggio.

Per ragioni tecnico-organizzative le visite di Asmara, sono possibili con un ordine
diverso rispetto quanto descritto, senza che questo alteri le caratteristiche del viaggio.
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Sistemazioni solitamente previste o similari:
Asmara – Hotel Midian (3*)
Keren – Sarina Hotel (3*)
Barentu – Merhaba Hotel
Massawa – Grand Dahlak Hotel
Altre informazioni:
Trasporti – Si utilizzano minibus per i trasferimenti via terra. Per la crociera alle isole
Dahlak vengono utilizzate “lance veloci” fino a 8 passeggeri + equipaggio. Durante le
giornate alle Dahlak i pernottamenti avvengono in tenda sulla spiaggia dell’isola scelta
dal capitano. Nelle giornate successive si effettuano le escursioni sulle altre isole e si
rientra su quella dove è posizionato il campo. Le barche sono condotte da esperti
barcaioli eritrei che conoscono a fondo come si fa a navigare tra le isole imprimendosi
nella mente la geografia dell'arcipelago (non hanno bisogno del GPS!),
immedesimandosi nelle forze della natura per capire e prevedere come sarà il mare,
quando e da dove inizierà ad alzarsi il vento e così di seguito. E' necessario comunque
uno spirito di adattamento, è importante la capacità di socializzare con gli altri
componenti del gruppo (la vita in comune è predominante) e solo così si può godere
dell'esperienza di visitare l'arcipelago, esattamente come fanno da centinaia di anni le
popolazioni che qui sono nate e vivono.
Le imbarcazioni dispongono di sistemi di comunicazione radio e di GPS, sono munite
di buone dotazioni di sicurezza (giubbotti salvagente e kit pronto soccorso), oltre a due
motori fuoribordo che ne garantiscono la sicurezza.

Organizzazione – I pernottamenti sulle isole sono effettuati in tenda (tutti gli
equipaggiamenti vengono forniti dall’organizzazione locale). Pranzi e cene sulla
spiaggia dove è disponibile una tenda ristorante (con tavolini e sedie da campeggio) per
ripararsi dal sole o da eventuale pioggia. Guida locale parlante italiano, nostro
accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti.

Partenze Individuali – Nel caso di viaggiatori individuali, i trasporti a terra verranno
effettuati utilizzando veicoli modello berlina o minivan.

Clima – Il clima è molto vario: nel bassopiano e alle isole Dahlak la temperatura è
sempre oltre i 30°, con elevata umidità e con notti piacevolmente calde. Sull'altopiano
invece, si è oltre i 2.000 mt, la temperatura è temperata e molto piacevole e va dai 20°
fino a un massimo dei 30° in Aprile a un minimo di 8°-10° nel mese di Dicembre. Il
periodo ideale per visitare l'Eritrea è quello che va da Ottobre ad Aprile. Possibilità di
cieli nuvolosi e piogge sulle isole Dahlak a cavallo nei mesi di Dicembre e Gennaio.

Disposizioni sanitarie – Non sono obbligatorie vaccinazioni. Il rischio di malaria esiste
tutto l'anno nell'intero paese al di sotto dei 2000 metri ma sulle isole la presenza di
zanzare è molto rara. Non c’è alcun rischio ad Asmara e sull’altopiano. Si consiglia
comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza.

Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso che sarà a cura della nostra
organizzazione (occorre un mese circa). Necessario il passaporto con validità residua di
almeno 6 mesi.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio interessantissimo per noi
italiani che possono vedere uno spaccato d’Italia di 50 anni fa. Una parte del viaggio si
dedica al Mar Rosso con bagni e navigazione e una vita spartana sulle isole che richiede
un grande spirito di adattamento e di disponibilità alla vita in comune, ma garantisce un
grande senso di libertà. Temperature alte con un po’ di umidità sulla costa nei mesi di
Ottobre e Marzo-Aprile, possibile tempo brutto nel periodo di fine anno.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
 € 3.540 base 10-14 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano
 € 3.780 base 8-9 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano

 Da aggiungere:
 - supplemento singola                                                        € 255
 - supplemento per partenza da altre città                                su richiesta
 - tasse aeroportuali, fuel e security surcharge                              € 290
 - copertura assicurativa di viaggio                                     vedi tabella sotto
 - costo individuale gestione pratica                                         € 90
 - visto consolare                                                           € 100

 Facoltative:
 - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in doppia):                          € 195
 - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in singola):                         € 340

 NB: Si precisa che l’Hotel Italia non dispone di camere twin, ma solo di 10 camere
 con letti matrimoniali.

 Data di partenza unica: da sabato 22 Febbraio a venerdì 6 Marzo 2020

 OPERATIVO VOLI
 22/02    MILANO MALPENSA – ISTANBUL                            11.00-15.45
 22/02    ISTANBUL – ASMARA                                     18.40-23.15
 06/03    ASMARA – ISTANBUL                                     00.10-05.00
 06/03    ISTANBUL – MILANO MALPENSA                            08.55-10.00

Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete
uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

 Le quotazioni includono:
 Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati da/per l’aeroporto,
 i pernottamenti in hotel e in tenda alle isole Dahlak, solo prima colazione durante il
 viaggio via terra, pasti inclusi durante i giorni sulle isole Dahlak, tutte le attrezzature da
 campo, trasporti in minibus o fuoristrada e barche veloci, guida locale parlante italiano e
 nostro accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti, staff eritreo, permessi di
 viaggio per le isole Dahlak, visite ed escursioni come specificato sul programma,
 assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale sul paese.

 Le quotazioni non includono:
 Tutti pranzi e le cene all’infuori dei giorni alle isole Dahlak, eventuali tasse governative in
 uscita dal paese, il visto d’ingresso, mance ed extra personali, tutto quanto non
 espressamente specificato sul programma.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”
- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000)
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e
da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla
tabella che segue:

       Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
             € 1.000,00                         € 50
             € 2.000,00                         € 90
             € 3.000,00                        € 130
             € 4.000,00                        € 165
             € 5.000,00                        € 190
            € 10.000,00                        € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione
pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000
stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da
specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito
www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI

 La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,89 in
vigore nel mese di Luglio 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni
dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

 Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –
l’itinerario via terra potrebbe subire delle modifiche, anche senza preavviso e persino
pochi giorni prima della partenza, o potrebbe variare la rotta di navigazione, per motivi
di sicurezza e altre circostanze straordinarie. In caso ciò avvenga si cercherà di
mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

 Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità
limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità
della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il
supplemento.

 Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi
informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto
dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le
penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate.

 L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 17.07.2019 n.1

                                Organizzazione tecnica:
                            I Viaggi di Maurizio Levi
                       Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
                   Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
            E-Mail: info@viaggilevi.com // Web site: www.viaggilevi.com
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