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ASSOCIAZIONE DEI SALESIANI COOPERATORI ASSCC “Salesiani Cooperatori: chiamati ad essere corresponsabili per rispondere alle nuove sfide” V CONGRESSO MONDIALE 25 – 28 OTTOBRE 2018 ROMA ATTI
Carissime Salesiane Cooperatrici, Salesiani Cooperatori, Delegate e Delegati, lo scorso Ottobre 2018 abbiamo vissuto una bellissima esperienza di vita associativa. Si è celebrato a Roma – Sacrofano il V Congresso Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori sul tema “SALESIANI COOPERATORI CHIAMATI AD ESSERE CORRESPOSABILI PER RISPONDERE ALLE NUOVE SFIDE”. Ma questo Congresso ha anche un risvolto storico per l’Associazione, perché rappresenta la terza tappa di un cammino iniziato con l’approvazione ad experimentum del Progetto di Vita Apostolica, da parte dei partecipanti al III Congresso Mondiale, segnando di fatto l’inizio di un processo di rinnovamento di tutta l’Associazione, a cominciare dal modo di chiamarci “Salesiani Cooperatori” e non più Cooperatori Salesiani. In seguito l’adozione definitiva del Progetto di Vita Apostolica, con l’approvazione nel 2012 durante i lavori del IV Congresso Mondiale, ha sancito il definitivo cambio di passo dell’Associazione in termini di una sempre maggiore consapevolezza della nostra vocazione laicale nella Famiglia Salesiana che si esprime nella Chiesa con i tratti caratteristici del carisma salesiano. Questi ultimi anni sono stati anni di forte impegno da parte di tutti i Salesiani Cooperatori per far conoscere, interiorizzare, pregare, attualizzare, vivere il Progetto di Vita Apostolica nelle proprie realtà locali ed a tutti i livelli. E quindi partendo dal V Congresso consapevoli della nostra vocazione laica, ripensando all’idea del nostro caro Don Bosco che ci ha pensati (… sognati …) come “Salesiani Esterni”, siamo pronti a raccogliere le sfide che il contesto storico in cui viviamo ci pone dinanzi: camminare insieme ai giovani verso una nuova società più cristiana e umana che tante volte viene segnata per la mancanza del senso della vita, della dignità umana, le crisi familiari, le situazioni socioeconomiche e le nuove tecnologie I tempi sono favorevoli perché anche noi come Associazione dei Salesiani Cooperatori possiamo dare il nostro contributo nella Chiesa. Abbiamo un sogno da coltivare: “Essere testimoni credibili e gioiosi della nostra vocazione, realizzando progetti di vita, di fede di speranza e di cura dell’ambiente con e per i giovani per rispondere alle loro attese”. Gli Atti del V Congresso Mondiale con le Linee di Impegno per il sessennio 2018-2021 rappresentano il trampolino di lancio per spiccare il salto nelle realtà dove il Signore ci chiama ad “essere Don Bosco oggi”, fondando la nostra azione su valori essenziali che rappresentano il nostro DNA: rafforzare la fedeltà alla promessa Apostolica, aumentare il senso di appartenenza alla Chiesa, all’Associazione e alla Famiglia Salesiana, curare lo spirito di famiglia e la responsabilità condivisa. Siamo una Chiesa in uscita. Affidiamo questo nostro slancio pastorale, questo nostro desiderio di annuncio a Maria Ausiliatrice che, come per Don Bosco, non farà mancare il suo sostegno. Buon cammino. Antonio Boccia Coordinatore Mondiale Associazione dei Salesiani Cooperatori
PROGRAMMA – ORARIO 25 OTTOBRE 2018 “LE SFIDE DI OGGI” 7.00 S. Messa con Lodi 9.00 Cerimonia apertura (celebrazione iniziale) Saluti (Rettor Maggiore e FS) Saluto Coordinatrice Mondiale 13.00 Pranzo 15.30 Tavola Rotonda: “Le sfide del mondo di oggi” 17.00 Break 17.30 Lavori di gruppo per continente: Le sfide del mondo di oggi 19.00 Vespri 20.00 Cena / BUONANOTTE 26 OTTOBRE 2018 REALTÀ DELL’ASSOCIAZIONE E LE SUE SFIDE” 7.00 S. Messa con Lodi 9.00 Presentazione delle Regioni (Video) 10.00 Relazione della Coordinatrice mondiale sullo Stato dell’ASSCC 11.00 Break 11.30 Risonanze assembleari 13.00 Pranzo 15.30 Lavoro di gruppo per Regione: “Realtà associativa e sfide” 19.00 Vespri per Regione 20.00 Cena / BUONANOTTE 21.00 Santo Rosario itinerante 27 OTTOBRE 2018 “CORRESPONSABILITÀ: SFIDA / RISPOSTA” 7.00 S. Messa con Lodi
8.00 Colazione 9.00 “LA CORRESPONSABILITÀ” Relazione di don Giuseppe Casti (Delegato Mondiale) 10.30 Break 11.00 “LA SOLIDARIETÀ ECONOMICA” Relazione di Cinzia Arena (Amministratrice mondiale) 13.00 Pranzo 15.30 Lavori di gruppo per lingua: “Come rispondiamo alle sfide con atteggiamenti di corresponsabilità” linee programmatiche sessennio 19.00 Vespri 20.00 Cena / BUONANOTTE Serata di fraternità 28 OTTOBRE 2018 “LINEE DI FUTURO 2019-2024” 7.00 S. Messa con Lodi 8.00 Colazione 9.00 Presentazione e approvazione assembleare delle Linee programmatiche del sessennio Conclusioni Rettor Maggiore e presentazione del nuovo Coordinatore/ce Mondiale Saluto nuovo Coordinatore/ce Mondiale 13.00 Pranzo e arrivederci…
VERBALE N. 1 DEL GIORNO 25 OTTOBRE 2018 https://drive.google.com/drive/folders/1Bu1ST674V7-zyO70sRwBwtNn74piMETO Il 25 ottobre 2018 nell’Aula Magna della Casa Fraterna Domus in via Sacrofanese 25 Roma, si è costituito con la presenza di n° 338 membri il V^ Congresso Mondiale dell’Associazione Salesiani Cooperatori. I vari membri sono provenienti dalle seguenti Regioni: AFRICA ANGLOFONA N° 21 AFRICA FRANCOFONA N° 25 AMERICA CONO SUR N° 32 ASIA EST E OCEANIA N° 30 ASIA SUD N° 32 BRASILE N° 16 EUROPA CENTRALE EST N° 31 EUROPA CENTRALE OVEST N° 19 IBERICA N° 26 ITA MEDIO ORIENTE E MALTA N° 44 INTERAMERICA N° 39 PACIFICO CARIBE SUD N° 23. Il Congresso ha avuto inizio alle ore 9.30 con una solenne Cerimonia di apertura guidata da Suor Elena Cavaliere, Delegata Regione ITAMOR, e da Padre Matthew Chan Delegato della Provincia CIN, con l’ingresso in processione solenne delle bandiere degli Nazioni presenti al Congresso e deposizione delle stesse sul palco. Entrano inoltre le diverse Regioni con i nastri neri e si dispongono nella sala. Vengono lette alcune invocazioni penitenziali, successivamente viene acceso il cero pasquale ed intonato il canto allo Spirito Santo: “Invochiamo la tua presenza”. Al termine dell’invocazione i nastri vengo capovolti e risultano essere di diversi colori (i nastri prendono colore). Ad ogni partecipante vengono distribuite tre cordicelle del medesimo colore. La Madre Generale Suor Yvonne Reungoat, Noemi Bertola, Suor Maria Luisa Miranda ed altri rappresentanti dei Gruppi della Famiglia Salesiana presente, fanno un nodo con i diversi nastri e lo depongono davanti al poster del congresso alla base del palco. La cerimonia iniziale si conclude con la benedizione di Don Giuseppe Casti, Delegato Mondiale SDB per l’ASSCC. Dalla regia vengono presentati i due Moderatori della giornata, Roberto Lorenzini e Graciela Bordin; i due introducono l’assemblea al tema del giorno: “Le sfide del mondo di oggi”. I moderatori presentano gli ospiti e i rappresentati dei Gruppi della FS, come di seguito: • Madre Yvonne • Pina Bellocchi rappresentante VDB • Luciano Arcarese rappresentante VDB • Maurizio Roffi rappresentante Missione don Bosco
• Rosetta Giordano Segretaria Mondiale delle Ex-Allieve • Cristina Darlene dell’Associazione Canção Nova I testi dei saluti sono allegati al presente Verbale. Dalla regia viene proiettato il video di saluto del Rettor Maggiore Don Angel Fernandez Artime, assente per impegni inerenti al Sinodo sui Giovani. Infine, il saluto ed il benvenuto della Coordinatrice Mondiale Noemi Bertola, che ha presentato il logo del Congresso e le “shopper” usate come gadget per i Congressisti. Specificando l’iniziativa di solidarietà nei confronti delle donne africane del Kenya provenienti da situazioni di vita difficile vissute sulle strade con i loro bambini. Dopo la pausa del pranzo, nel pomeriggio alle ore 15.30, i lavori sono ripresi con la Tavola Rotonda: “Le Sfide del mondo di oggi”. Moderatore: Roberto Lorenzini (Coordinatore Mondiale emerito), relatori: Antonio Boccia (Consigliere Mondiale della Regione Italia Medio Oriente e Malta), Asmirian Montilla (Consigliere Mondiale della Regione Pacifico Caribe Sud), Patrick Hinvi (Consigliere Mondiale della Regione Africa Francofona), Philip Yu (Consigliere Mondiale della Regione Asia est Oceania). Le relative relazioni sono allegate al presente verbale. Dopo il break le attività sono riprese alle ore 17.45 con il Messaggio di Saluto del 10° RM. Rettor Maggiore: (Scende in platea per instaurare clima familiare. Sceglie di parlare Italiano, la lingua di don Bosco.) Il RM si scusa sulla sua assenza nella cerimonia di apertura del Congresso Mondiale, motivata dall’impegno attivo all’interno del Sinodo "Sui Giovani". Esprime il suo dispiacere nel non poter presiede a tutte e quattro le giornate del Congresso. Dichiara piena fiducia nell’operato dell’ASSCC rivendicandone la sua autonomia/maturità anche nello svolgimento di un Congresso Mondiale. Il RM porta l’esperienza di Chiesa Universale che sta vivendo durante il Sinodo. Presenti ai lavori dei Vescovi e dei Religiosi anche 38 giovani molto attivi e partecipanti, definiti: “Fiume d'acqua fresca che arriva”. “La Chiesa è in cammino come popolo di Dio con Papa Francesco come primo Pastore, non si può pensare di fare un cammino, andando indietro, fortunatamente si va avanti e si Deve andare Solo Avanti”, il Congresso Mondiale è Il momento per vedere e proiettarsi in avanti. Il RM esorta a svolgere, in maniera personale, Associativa e di FS, un cammino di fedeltà a vivere e portare al centro della nostra vita il Signore Gesù. Facendo in modo che sia il Signore a guidare i programmi della Nostra ASSCC, e non le persone. Inoltre, il RM invita Noi SSCC ad essere veri testimoni di Dio, autentici, fidabili e credibili. I giovani di oggi chiedono adulti che insegnino loro attraverso la pratica e non le parole. Il RM: “Il Mondo ha bisogno dell'ASSCC che sia pronta a difendere i ragazzi, i giovani, i più bisognosi. Parlando dei diritti umani, negli ultimi 10 anni i cambiamenti sono tantissimi...i giovani di oggi si trovano in pericolo, noi come Famiglia Salesiana e come SSCC dobbiamo essere i primi per salvaguardare i diritti umani del prossimo e dei giovani.” Il RM riassume il suo intervento in tre punti: Mettere al centro della vita Gesù Mettere al centro i ragazzi ed i giovani La difesa dei diritti umani, soprattutto quella degli ultimi.
A seguire tre domande rivolte al RM da parte di SSCC dell’assemblea: 1. In merito alla chiusura delle case SDB, noi SSCC del territorio cosa possiamo fare? 2. In merito al diminuire della presenza cristiana all’interno di paesi e nazioni del Medio Oriente, per varie cause (guerre, persecuzioni, migrazioni), noi SSCC come possiamo comportarci? 3. In merito all’emergenza educativa nei bisogni della gioventù, che proposta educativa possiamo offrire nei confronti della crisi dei valori della vita e al primato della coscienza? Il RM risponde: 1. “L’apertura di case missionarie SDB ed il mantenimento è in funzione della Missione giovanile. Le case che non permettono di svolgere tale Missione vanno chiuse, a tal proposito Don Bosco stesso apriva e chiudeva case per garantire la Missione Salesiana lì dove c’era più bisogno di loro, si chiudono presenze per aprirne altre”. 2. “Nel Medio Oriente la realtà è molto dolorosa, ma è stata una delle Visite più belle che abbiamo avuto. Ho trovato una grande fede e speranza, confrontandomi con gli studenti universitari mi hanno detto che l’ultima parola non l’avranno i signori della guerra bensì loro. Questa forza proviene solo da Dio. In riferimento alla diminuzione della presenza cristiana, storicamente i cristiani sono nati in piccole comunità (2000 anni fa). Lo Spirito Santo guiderà le piccole comunità e il sangue dei Martiri produrrà Vita cristiana. Attenzione che i giovani delle vecchie nazioni, risultano avere meno voglia di Vita; il continente europeo è quello con meno fede e speranza del mondo giovanile. Altre realtà hanno più forza benché più povere”. 3. “I giovani presenti al Sinodo hanno riportato che la loro grande maggioranza non chiede aiuti economici, ma chiede vera testimonianza, condivisione della fede, essere ascoltati, accompagnati e offrire loro i veri valori del Vangelo”. Concluso l’intervento del RM, il Moderatore chiama sul palco la Delegata Mondiale FMA per l’ASSCC, la quale da il benvenuto all’assemblea ed esprime la sua felicità nel rincontrare tanti SSCC provenienti dai 66 paesi presenti al Congresso Mondiale. Propone l’attuazione del piano di lavoro per gruppi attraverso la metodologia “Approciative Inquiry” (Intervento Valorizzante) focalizzando l’attenzione sui punti di forza (positivi e non negativi). La metodologia dei lavori di gruppo si svolgerà secondo la “Scheda 1” a pagina 21 del libretto: “Relazioni Lavoro dei Gruppi Buonanotte”. Alle ore 19:55 Suor Leslye, Delegata Mondiale FMA per l’ASSCC ferma i lavori di gruppo (arrivati allo svolgimento del primo momento, il secondo momento previsto per la giornata odierna, si terrà nella mattinata del 26/10/2018) ed introduce l'assemblea alla recita dei Vespri, animata dai Salesiani di lingua francese, Chantal Keiffer Coordinatrice della Provincia Francese e da Franz Default Consigliere Mondiale della Regione Europa Centrale Ovest. Alle ore 20.15 si sono conclusi i lavori previsti nel primo giorno del Congresso. Di seguito la cena e la buonanotte del RM: “Andando per il mondo Salesiano ho potuto vedere tante belle cose al suo interno. Molte volte ho detto ai miei Confratelli che mi piacerebbe essere come una pendrive per potermi caricare e scaricare tutto quello che porto nel cuore. Questo perché quando torno dai miei viaggi io sono molto affaticato ma l'emozione e la gioia sono molte. Mi piacerebbe tantissimo trasmettere a tutta la FS le gioie, le emozioni, la speranza che ho vissuto. Non abbiamo motivi per essere pessimisti. Trovandomi al Sinodo ho sperimentato quanto sia un dono per tutta la Chiesa il Carisma Salesiano. Vi invito a lavorare bene in questi giorni, finire domenica portando con noi una grande speranza. Seduti vi invito a recitare e concludere questa buonanotte con un'Ave Maria come avrebbe fatto Don Bosco.”
VERBALE N. 2 DEL GIORNO 26 OTTOBRE 2018 https://drive.google.com/drive/folders/1Bu1ST674V7-zyO70sRwBwtNn74piMETO I lavori del secondo giorno del Congresso hanno avuto inizio alle ore 9.00 dalla regia viene presentato il Moderatore della giornata di oggi, Paolo Santoni, Coordinatore Mondiale emerito, il quale ha accompagnato le attività della giornata del 26/10/2018. La mattinata è iniziata con la presentazione dell’ASSCC attraverso un video voluto dal Consiglio Mondiale, curato dall’Associazione Canção Nova (cui va il ringraziamento di tutta l’ASSCC). A seguire il Moderatore ha invitato sul palco la Coordinatrice Mondiale Noemi Bertola che ha illustrato la sua relazione finale sullo “STATO DELL’ASSOCIAZIONE”. Il testo è stato allegato al presente verbale. A seguire si è svolta la risonanza assembleare all’intervento della Coordinatrice Mondiale. Domanda da parte di Suor Maria Luisa Miranda: “Cara Noemi, ti chiedo di individuare due sfide cui siamo chiamati a rispondere oggi come ASSCC” Risposta della Coordinatrice Mondiale: “Dalle relazioni dei quattro continenti abbiamo visto molte sfide, alcune di esse risultano essere comuni, altre peculiari alle realtà dei vari continenti. Nella globalità si rileva la necessità del recupero dei valori evangelici, della famiglia, del dono di se agl’altri. Inoltre promuovere la formazione a tutti i livelli mettendosi in ascolto dei giovani, portando a loro Cristo attraverso strumenti di educazione e formazione”. Domanda del Coordinatore Provinciale Messico Nord, ringraziamento a Noemi per i suoi viaggi: “Continuerai dopo questo Congresso Mondiale nel tuo Centro Locale?” Risposta della Coordinatrice Mondiale: “Continuerò il mio servizio per i giovani con gioia e amore nel mio CL come ho fatto da più di 30 anni, offro inoltre la mia disponibilità all’interno dell’ASSCC”. Domanda dal Brasile: “In questa assemblea rileviamo che siamo SSCC adulti nella fede e nel servizio, come possiamo attirare e invogliare i giovani ad entrare nell’ASSCC con la nostra l'età avanzata?” Risposta della Coordinatrice Mondiale: “Anche noi adulti possiamo attirare giovani, la mia esperienza di SSCC è stata veicolata (attirata) da una suor Elena avente allora più di 80 anni. Il suo sorriso e Vocazione semplice e pulita mi hanno conquistato. Non è tanto l'età che attira i giovani, quanto la vera testimonianza di vita, la nostra credibilità e l’accettazione di tutto quello che il Signore ci dona. Ciò non vuol essere una scusa nel non attirare giovani SSCC, vi invito a vivere con gioia ogni tappa della vita”. Domanda dal Venezuela: “Come coinvolgere e far sognare i giovani SSCC? Risposta di Noemi B.: “Il mio sogno è la diffusione massima della conoscenza del PVA, rinnovandolo nei cuori; solo così i nostri giovani SSCC potranno sognare ed impegnarsi all’interno dell’ASSCC e nelle diverse sfide a cui sono chiamati a rispondere. L’importante per loro è avere coraggio e non sentirsi mai soli, sapendo che nel mondo anche un solo SSCC prega loro. Domanda dall’Italia: “Noi SSCC come possiamo essere adeguati efficaci e credibili verso i Giovani? (rif. alla domanda di ieri a RM del Sinodo) Cosa vuol dire parlare di Gesù ai Giovani?” Risposta di Noemi B.: “Dal nostro fondatore siamo chiamati a ribaltare la drammaticità della realtà del mondo e cercare di vedere la bontà che c’è ognuno di noi, ottimizzare ed educere il meglio di quello che uno ha nel cuore, solo così possiamo essere autentici testimoni per i Giovani. Ciascuno nella propria realtà può trovare il suo metodo, senza perdere l'ottimismo, ricordandoci che noi siamo poveri strumenti del Signore”. Domanda dall’Angola: “Cosa c'è in comune tra i SSCC di tutti i continenti?”
Noemi B.: “La domanda la faccio a te, la maglietta dove l'hai presa? È Don Bosco il filo conduttore e il grande amore verso i giovani declinato secondo le varie realtà. Il loro ascolto a volte faticoso è la chiave per avvicinarli come Gesù ha fatto con i due discepoli ad Emmaus, si è messo al loro fianco, con pazienza ad ascoltarli”. Domanda dalla Croazia: “Come utilizzare i documenti ufficiali ed il PVA? Risposta di Noemi B.: “I documenti cui fai riferimento animazione, governo, formazione sono documenti generali che devono calarsi ed essere adattati nelle diverse realtà, le vie migliori vanno trovate nell’ambito delle Provincie e delle Regioni. Domanda dalle Filippine: “Il mio paese è povero e vengono sfruttati i Giovani di strada, come al livello di ASSCC possiamo coadiuvare la Missione SDB e FMA nel territorio?” Risposta di Noemi B.: “Ho visto con i miei occhi la realtà molto povera di Sebu. Ho potuto constatare la forza della Missione che coinvolge SDB, FMA e SSCC. Uniti insieme per il bene di questi Giovani. L’importanza dell’ASSCC è essere vasi comunicanti tra le varie realtà associative per essere a conoscenza e coadiuvare progetti per il sostegno economico degli stessi. Scambiandosi capacità reali ed economiche”. Domanda dall'India: “Può l’ASSCC entrare con il suo carisma all’interno del panorama sociopolitico e nei luoghi dove si studiano le sorti giovanili?” Risposta di Noemi B.: “Entrare nei luoghi dove si decide il futuro dei Giovani è una grande sfida, l’ambito sociopolitico è molto importante e ci deve vedere maggiormente protagonisti e ben preparati. Chi ha le capacità deve offrire la propria competenza per le politiche giovanili nelle dovute sedi. Domanda dall’Asia giovane SSCC: “La tecnologia è entrata nella famiglia che non ha tempo, questa può essere una sfida. Quale modalità adottare? Risposta di Noemi B.: “Il rapporto complesso in famiglia e la tendenza alla disunione nell’epoca dei social, lo abbiamo potuto apprezzare nella relazione del Consigliere Mondiale della Regione Asia Est e Oceania, la globalizzazione porta a essere facilmente uniti ed allo stesso tempo distanti. Come educatori dobbiamo giocare il tutto per tutto a far capire i vantaggi e i pericoli di questi mezzi tecnologici, stando vicino ai giovani con amore, cura, senza obbligo, facendo capire loro come questi mezzi sono pericolosi e studiare con loro la modalità per farli divenire strumenti efficienti”. Dopo il break alle ore 11.45/12.10 la Delegata Mondiale FMA per l’ASSCC, ha invitato i congressisti a riprendere i lavori di gruppo per Continente (secondo momento della Scheda 1). Nel pomeriggio alle ore 15.50 il moderatore ha introdotto il "Buon pomeriggio" di Suor Maria Luisa Miranda (il testo allegato al libretto era la buonanotte del 25/10/2018), ed è stato allegato al presente verbale. Dopo il moderatore ha convocato la Delegata Mondiale FMA per l’ASSCC la quale ha presentato il Lavoro di Gruppo per Regione sul tema: “REALTÀ ASSOCIATIVA E SFIDE”. La stessa ha indicato le modalità di svolgimento dei lavori di gruppo nei quali devono emergere quali fattori o elementi vogliamo che abbondino nell’Associazione per essere significativi oggi, quali valori e punti forti che non possono mancare mai in essa (Scheda 2 pagina 22 del libretto del Congresso citato nel verbale precedente). Al termine è stato ottenuto il seguente risultato: Alle ore 19.00 si sono conclusi i lavori previsti nel secondo giorno del Congresso. Di seguito la recita dei Vespri, la cena e il Santo Rosario itinerante con flambeuax animato dai Salesiani Cooperatori dell’America Cono Sur, Pacifico Caribe Sud e dal gruppo musicale.
VERBALE N. 3 DEL GIORNO 27 OTTOBRE 2018 https://drive.google.com/drive/folders/1Bu1ST674V7-zyO70sRwBwtNn74piMETO I lavori del terzo giorno del Congresso hanno avuto inizio alle ore 9.00 con la prima relazione del Delegato Mondiale Don Giuseppe Casti sul tema: “LA CORRESPONSABILITÀ”. Il testo pagina 7 del libretto “RELAZIONI LAVORO DI GRUPPI BUONANOTTE” ed allegato al presente verbale. Moderatore della giornata Giorgio Signori. Dopo il break alle ore 11.00 si è svolta la seconda relazione dell’Amministratrice Mondiale Cinzia Arena sul tema: “LA SOLIDARIETÀ ECONOMICA” introdotta dal moderatore. Il testo pagina 12 del libretto “RELAZIONI LAVORO DI GRUPPI BUONANOTTE” ed allegato al presente verbale. Al termine si sono tenute le Risonanze assembleari. Il Moderatore ha ricordato all’intera assemblea i riferimenti al PVA circa la Solidarietà Economica, art.22 PVA, ribadisce inoltre l’atto di straordinarietà che c’è stato per il Riconoscimento Civile. I lavori vengono interrotti alle 13.00. Nel pomeriggio alle ore 15.30, le attività sono riprese con i Lavori di Gruppo per Lingua, suddivisi in tre momenti sul tema: “Come rispondiamo alle sfide con atteggiamenti di corresponsabilità”. La Delegata Mondiale FMA Suor Leslye Sándigo ha indicato le modalità di svolgimento dei lavori di gruppo del pomeriggio nei quali, al termine si riportano i seguenti risultati: SFIDA: La gioventù vulnerabile per le crisi familiari e la perdita della dignità umana SOGNO: Essere testimoni credibili della nostra vocazione, realizzando progetti di speranza, fede e vita con e per i giovani per rispondere ai cambiamenti del mondo moderno. FATTORI: Comunione attraverso la vita fraterna nell’essere e nel fare verso la santità Missione: una proposta vocazionale con e per i giovani Formazione integrale cristocentrica con la Famiglia Salesiana Autonomia per crescere nella corresponsabilità VALORI: Fedeltà alla Vocazione, Senso di Appartenenza, Spirito di Famiglia, Impegno. Alle ore 19.15 si sono conclusi i lavori previsti nel terzo giorno del Congresso. Di seguito la recita dei Vespri, la cena e la Serata di Fraternità.Alle ore 23.45 durante la Serata di Fraternità, il Rettor Maggiore ha porto i ringraziamenti per i lavori svolti con impegno e corresponsabilità, nel e per il V Congresso Mondiale. Ha inoltre ringraziato i tre Consiglieri Mondiali (Noemi Bertola, Antonio Boccia, Raul Fernandez Abad) per la loro disponibilità offerta al servizio dell’ASSCC, in particolar modo a Noemi Bertola per il suo Servizio in questi sei anni trascorsi al “timone” dell’ASSCC. Con l’aiuto dei traduttori il Rettor Maggiore passa all’annuncio della Nomina del successivo Coordinatore Mondiale.
RM: “I prossimo Coordinatore Mondiale è...ANTONIO BOCCIA, spero con tutto il cuore possa guidare l’ASSCC per i prossimi sei anni!”
VERBALE N. 4 DEL GIORNO 28 OTTOBRE 2018 https://drive.google.com/drive/folders/1Bu1ST674V7-zyO70sRwBwtNn74piMETO I lavori del quarto giorno del Congresso hanno avuto inizio alle ore 11.00 la regia introduce la Moderatrice della giornata, Ersilia Raimondo, la quale ha invitato Suor Leslye alla Presentazione ed Approvazione assembleare delle Linee Programmatiche del sessennio 2018-2024 e le strategie da mettere in campo per raggiungere le mete prefisse ottenute dai risultati dei lavori di gruppo delle precedenti giornate, come di seguito riportate: SFIDA: La gioventù vulnerabile per le crisi familiari e la perdita della dignità umana SOGNO: Essere testimoni credibili della nostra vocazione, realizzando progetti di speranza, fede e vita con e per i giovani per rispondere ai cambiamenti del mondo moderno. FATTORI: • Comunione attraverso la vita fraterna nell’essere e nel fare verso la santità • Missione: una proposta vocazionale con e per i giovani • Formazione integrale cristocentrica con la Famiglia Salesiana • Autonomia per crescere nella corresponsabilità VALORI: Fedeltà Carismatica, Senso di Appartenenza, Spirito di Famiglia, Impegno. PROCESSI di CONVERSIONE: 1) Curare una profonda spiritualità per conoscere i giovani ascoltandoli ed accompagnandoli 2) Interiorizzare il PVA alla luce del Vangelo per discernere e rivitalizzare il nostro essere e fare 3) Essere comunità di riferimento per uscire verso i giovani con proposte concrete 4) Uscire dalla propria “zona di confort” per essere testimoni dinamici e credibili della nostra vocazione A maggioranza, per alzata di mano vengono confermate nel contenuto le Linee Programmatiche. Entro il mese di dicembre 2018 verranno integrate nell’ultima loro parte inserita a seguire: Settori / Ambiti Linee d’intervento Tempistica Responsabili
Il Delegato Mondiale SDB ha invitato perciò l’assemblea ad aspettare il Documento Finale del Sinodo, per mantenere concordia di Linee Programmatiche tra ASSCC e Chiesa. La Moderatrice ha introdotto il Delegato del Rettor Maggiore per la FS, don Eusebio Muñoz, il quale ringrazia il Signore per questi splendidi giorni di Congresso. Infine, il saluto del nuovo Coordinatore Mondiale Antonio Boccia ai congressisti: "Desidero presentarmi, al di fuori di ITAMOR, la mia origine è napoletana perciò mi presento con dei numeri 57 3 34 38.... 57 è la mia età, 3 il numero di figli, 34 anni di matrimonio, 38 anni di promessa da SSCC. La scelta di dare la mia disponibilità è stata maturata in alcuni mesi. In questo tempo ho coniato una frase che ripeto molto...NON UN DESIDERIO, MA UNA DISPONIBILITÀ! Siamo arrivati a ieri sera con il mio dialogo con il RM sulla mia disponibilità, e poi sapete che cosa è successo. Ho sentito moltissimi segni e gesti d'affetto, vi assicuro ho dormito poco, sono andato a dormire alle 2.00 di notte. Poi mi sono alzato ed ho cercato di immaginare a quello che potremmo progettare per i prossimi 6 anni, dentro la mia tasca ho trovato un Rosario e un sms sul cellulare era mia figlia, la più cara delle Figlie di Maria Ausiliatrice (è una FMA), che mi incitava ad andare avanti con coraggio e umiltà. Adesso abbiamo un impegno, quello di lavorare sulla corresponsabilità di cui si è progettato in questi giorni. Sarà un impegno che coinvolgerà il CM, i Consiglieri Mondiali della Regione saranno sempre di più il tramite. Stiamo parlando di una progettualità, si dovrà fare un piano per la verifica delle tempistiche (anche parziali) di tale processo. L'impegno che abbiamo assunto è anche generale, davanti alla Chiesa in sintonia con il Sinodo. Nel nostro stile non possiamo che mettere al centro la preghiera, e fare un fioretto e digiunare, non andare alla sala da pranzo, data la pioggia! Vi ringrazio per i segni di affetto e per tutte le vostre preghiere nei miei confronti." Alle ore 12.45 si sono conclusi i lavori del quarto ed ultimo giorno del V Congresso Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Di seguito il pranzo e le partenze per il rientro alle proprie destinazioni.
PRIMA PARTE CI FORMIAMO INSIEME Condividiamo il racconto di un evento di grazia: il V Congresso Mondiale dei Salesiani Cooperatori, che ci ha visto convocato dai cinque continenti per vivere l’esperienza di comunione e corresponsabilità nel portare avanti l’Associazione. Presentiamo in questa prima parte le relazioni fondamentali del Congresso, che ci hanno aiutato a riflettere, a prendere coscienza del cammino fatto e lo slancio per il futuro dell’Associazione. CONTENUTI 1. “Le sfide del mondo di oggi” – Tavola Rotonda 2. Relazione della Coordinatrice Mondiale sullo stato dell’ASSCC 3. “La corresponsabilità” Relazione di don Giuseppe Casti 4. “La solidarietà economica” Relazione di Cinzia Arena (Amministratrice mondiale)
LE SFIDE DEL MONDO DI OGGI E LE POSSIBILI RISPOSTE DELL’ASSCC TAVOLA ROTONDA Coordina: Roberto Lorenzini LE SFIDE DEL CONTINENTE AMERICA Asmirian Montilla - Consigliere Mondiale per la Regione Pacifico Caribe - Dal punto di vista sociale: la violenza legata al narcotraffico. In particolare varie forme di violenza: lo sfruttamento sessuale, la violenza sulle donne, la tratta delle persone, la compravendita di organi. - Dal punto di vista economico: la corruzione, la tirannia, la fame, la migrazione, un lavoro schiavizzante, la distruzione del creato. - Dal punto di vista religioso: la secolarizzazione, il relativismo, la scristianizzazione della religiosità: il grande assente è Dio. C’è un nuovo sincretismo religioso-esoterico. Aumenta l’indifferenza e l’ateismo. La religione, quando c’è, è pura distribuzione di servizi sacramentali. I pastori hanno perso l’odore delle pecore e il loro ruolo di formazione e orientamento. Gli scandali di qualcuno sono sotto gli occhi di tutti. E i laici, purtroppo, stanno zitti. - Dal punto di vista scientifico-tecnologico: la scienza è diventata una nuova religione slegata da ogni etica umana. - Dal punto di vista educativo: manca un’educazione alla cittadinanza, ai valori, ai diritti umani. - Dal punto di vista della comunicazione dei social: si perdono i valori della relazione umana, tutto diventa spettacolo, apparenza e di breve durata. POSSIBILI RISPOSTE ALLE SFIDE DEL CONTINENTE AMERICA - Diventare agenti di trasformazione in tutti i settori della Chiesa e della società. - Rispondere con una nuova evangelizzazione per essere portatori di una buona notizia, che fa trasparire la nostra fede e la nostra gioia. Un volto luminoso, appassionato per la difesa di ogni vita dall’inizio alla fine naturale. - Ci vuole un nuovo Salesiano Cooperatore che risponda con lo stile di Don Bosco al cambio della storia. Vivere il Sistema Preventivo per chiedere il meglio dai nostri giovani: che cerchino sempre la verità e si mettano al servizio con responsabilità. - Ci vuole una formazione permanente: riflettere, valutare e agire insieme nella linea della prevenzione recuperando una profonda consapevolezza della dignità della persona umana. - Conoscere le implicanze del progresso scientifico-tecnologico. - Creare una cultura, un modo di pensare, un nuovo umanesimo. Creare solidarietà nei confronti dei più deboli, di chi soffre. - Portare i valori evangelici dentro la politica, l’impresa, il lavoro.
- Essere persone dedite al bene comune. Testimoni coerenti, credibili e concreti di una fede incarnata. - Avere un’esperienza di Dio e impegnarsi nella costruzione di un mondo più giusto, più umano, più fraterno. - Dare il nostro più alto contributo alla partecipazione sociale con l’educazione a una cittadinanza mondiale e ai diritti di ogni persona. - Essere cristiani laici in uscita, in mezzo alla gente, condividendo la vita del mondo. Uniti con generosità e una nuova passione educativa salesiana. - Essere contenti della nostra vocazione salesiana, agire insieme, da associati, corresponsabili insieme per portare frutti. - Rimanere uniti a Gesù e recuperare la freschezza del Vangelo: fare esperienza di Dio e dare una testimonianza coerente. - Aiutare a riempire la distanza tra i laici e i pastori facendo loro recuperare credibilità. - Occorre “spiritualizzare la religiosità”. Portare la spiritualità in una vita gioiosa e impegnata per un “cristianesimo mistico e politico” (Karl Rahner). - Non aver paura di sognare cose grandi: il mondo si aspetta molto da noi! LE SFIDE DEI CONTINENTI ASIA EST E OCEANIA Philip Yu - Consigliere mondiale per la Regione Asia Est e Oceania. - L'educazione familiare è seriamente compromessa da standard e comportamenti sociali distorti. I genitori, dovendo lavorare, non hanno molto tempo per seguire i loro figli. - Particolare attenzione va ai giovani a rischio nelle migrazioni dal nord al sud dell’India, per povertà, debiti, disoccupazione… Costretti ai lavori più svariati e pesanti, sfruttati dai datori di lavoro, senza alloggi, senza sicurezza e senza protezione della previdenza sociale per malattie e incidenti: tutte è a loro carico, senza un aiuto on-line per sapersi gestire con la lingua, le leggi e gli uffici. - L'invecchiamento in ASC è abbastanza comune: l’età media è over 60. POSSIBILI RISPOSTE ALLE SFIDE DEL CONTINENTE ASIA EST-OCEANIA - Lavorare per la famiglia che è la fonte primaria di educazione e di terreno fertile per la crescita umana e cristiana. Possiamo fornire uno stile di famiglia che sia di sostegno ai giovani offrendo la testimonianza di uno spirito di amorevole bontà, accoglienza, semplicità e gioia. - Affrontare la questione fondamentale: "Che cosa possiamo fare per i giovani?" Sottoporsi a un processo di discernimento per sapere "chi può fare?" e "come fare?" La chiave del successo è la solidarietà, la collaborazione di tutta la Provincia. - Confrontarsi nei Consigli provinciali per diffondere nei Centri locali l'impegno dei Cooperatori per programmi di aiuto ai migranti a rischio, con diverse iniziative anche di Famiglia Salesiana: o Far conoscere la realtà locale e l’accesso alle strutture mediche.
o Allestire scuole e lezioni serali con studio della lingua locale, sostenendo l'istruzione superiore delle persone. o Offrire consulenza per trovare opportunità lavorative in linea con le qualifiche. - Per tutti i Cooperatori è necessaria maggior formazione per aspiranti, giovani Cooperatori e adulti-anziani. Tradurre le Linee guida per la formazione, adottare il Commento al PVA, definire i criteri di animazione. - Abbiamo bisogno di far crescere tutti gli aspetti: spiritualità, lavoro apostolico nella missione salesiana, autonomia, comunione, formazione dei Responsabili... - Soprattutto abbiamo bisogno di saper relazionarsi con i giovani, di parlare tra giovani e anziani per affrontare insieme le sfide. LE SFIDE DEL CONTINENTE AFRICA Patrick Hinvi - Consigliere mondiale della Regione Africa di lingua francese A livello economico: - Si registra una miseria cronica. Lo sviluppo negli anni 60 era al 3,5%, negli anni 70 al 7%; dagli anni 80 al 2,5%. In particolare l’Africa subsahariana ha uno sviluppo bassissimo. - L’Africa è dipendente dagli aiuti dall'estero. A livello sociale: - Ci sono molti giovani con grandi potenzialità ma non sono seguiti. - Mancano cure di qualità a malattie endemiche come la malaria, la tubercolosi, l’HIV. - Una marea di migranti irregolari si accalcano sulle coste del Mediterraneo. - La corruzione sociale è in tutti i settori. - Tra i maggiori problemi c’è il sistema di istruzione ed educazione: o gli stati, come è successo col colonialismo, non investono sull’educazione o manca un insegnamento qualificato, gli insegnanti sono mal pagati e si ripetono scioperi o le classi sono superaffollate e la scuola sforna giovani disoccupati. A livello religioso: - Le due grandi religioni sono il cristianesimo e l’islamismo con un animismo che si contamina con le due grandi religioni che creano continui conflitti. - Il terrorismo islamico con Boko Haram, il gruppo più micidiale del pianeta, compie attentati con numerosi morti soprattutto in Nigeria e nell’Africa subsahariana. A livello politico: - Il colonialismo ha lasciato un apparato politico difficile, fallimentare un po’ ovunque, con malgoverno e guerre civili. - Il popolo è tagliato fuori dai giochi del palazzo, nemmeno col voto riesce a farsi ascoltare. C’è manipolazione elettorale ma anche e consapevolezza delle frodi subite dalle istituzioni. - Il partito unico si mantiene attraverso la violenza, la corruzione, il nepotismo, il riciclaggio mafioso dei capitali. Tutto questo rende l’Africa povera e allontana il sogno del ben-vivere.
POSSIBILI RISPOSTE ALLE SFIDE DEL CONTINENTE AFRICA - Partire da una presa di coscienza condivisa sulla situazione africana. - Porre attenzione alla componente maggioritaria della popolazione che è composta da giovani valorizzando le loro grandi potenzialità per rispondere alle sfide. È l’Africa stessa che deve darsi da fare per il suo sviluppo e per un avvenire migliore. - Molte risorse devono essere urgentemente investite per l’istruzione e l’educazione. - I Salesiani Cooperatori sono impegnati in settori che devono essere ulteriormente incrementati sia nel settore dell’istruzione con formazione cristiana e salesiana, sia nelle attività ricreative e di servizio verso i più deboli. LE SFIDE DEL CONTINENTE EUROPA Antonio Boccia - Consigliere Mondiale per la Regione Italia-Malta-Medio Oriente - Si assiste a uno sfaldamento sociopolitico dell’Unione Europea che non rappresenta più i popoli a danno di intese che assicurano la pace. - Sviluppo economico a velocità diverse che fa percepire l’Europa più un peso che un’opportunità. - Rimane difficile la gestione dell’accoglienza dei migranti secondo principi di solidarietà e salvaguardia dei diritti umani. Il diverso è percepito come minaccia e non viene valorizzata la diversità culturale. - L’uso eccessivo dei social-media rischia di indebolire la positività delle relazioni personali dirette; il senso di solitudine fa scaturire dai social una modalità di ostentazione che arriva fino all’aggressività. - C’è un uso distorto dell’affettività e della sessualità. La diversità di genere non è più un valore omologando ogni forma di espressione sessuale fino a giustificare relazioni omosessuali, alterazioni nella generazione della vita, maternità surrogata, figli come diritto e non come dono - Viene espropriata la spiritualità dal cuore dei giovani; ma loro vogliono cambiare il mondo chiedendo agli adulti di essere guide autorevoli, indicatori di mete alte. - Spesso genitori e adulti rinunciano al loro ruolo di guida educativa, non percepiscono i bisogni dei giovani e impongono scelte lontane dalle esigenze dei giovani. POSSIBILI RISPOSTE ALLE SFIDE DEL CONTINENTE EUROPA Delusione istituzionale - Porre attenzione alla dimensione socio-politica del nostro impegno di laici (buoni cristiani, onesti cittadini) - Uscire dai Centri per andare verso le “periferie” e farci prossimi nelle realtà del disagio giovanile, familiare, territoriale ed in seguito, cambiando la prospettiva, dalle periferie verso i Centri per una maturazione dell’ASC che scaturisce dall’esperienza (missionarietà) - Essere protagonisti nella riconquista culturale della società: esporsi, mettersi in gioco.
- Assumere con responsabilità impegni nella società civile che prevedano partecipazioni qualificanti per l’affermazione dei principi evangelici, vivendo da testimoni autentici. Nostalgia spirituale delle giovani generazioni - Creare proposte vocazionali attraenti. Non avere paura di mostrare scelte di vita alta. - Salesiani Cooperatori giovani come animatori di altri giovani (GxG). Far diventare i giovani corresponsabili della nostra missione. - Curare la formazione come dimensione di crescita personale, ecclesiale e associativa ai vari livelli evitando improvvisazioni (secondo le Linee per la Formazione, Criteri di animazione) attenti alla dimensione umana, cristiana e salesiana. - La nostra vocazione di Salesiani Cooperatori si deve spendere per aiutare i giovani a “riconoscere”, “interpretare” e “scegliere” vie per la loro santità. Corpo, affettività e sessualità - La sessualità, espressione alta della vita matrimoniale, come complementarietà dell‘uomo e della donna è una delle componenti del matrimonio e deve essere curata, rinnovata come dono reciproco di sé. - Qualificare la Pastorale Familiare come specificità della nostra realtà secolare in relazione con la Pastorale Giovanile (Congresso di Madrid). - Riappropriarci del nostro ruolo di educatori, specifico del nostro carisma (Sistema Preventivo). - Essere “accanto” ai giovani per accompagnarli nelle varie tappe della loro crescita affettiva, come “ascoltatori attenti” delle loro inquietudini, gioie e preoccupazioni. Effetti antropologici del mondo digitale - Recuperare la relazione basata sull’incontro personale. - Utilizzare la tecnologia come strumento di educazione-evangelizzazione - Rendere visibile la missione salesiana attraverso gli strumenti di comunicazione usando le nuove tecnologie come opportunità apostolica, senza dimenticare la “buona stampa”.
“Le forze deboli, quando sono unite, diventano forti, e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, è assai difficile romperne tre unite: Vis unita fortior, funiculus triplex difficile rompitur” (Regolamento di Don Bosco art.1 – Eccles. 4,1) RELAZIONE COORDINATRICE MONDIALE SULLO STATO DELL’ASSCC Noemi Bertola Coordinatrice mondiale ASSCC Carissimi, ho molto riflettuto, pensato e pregato su queste mie parole, non perché pensassi di scrivere qualcosa di indimenticabile o tale da lasciare un segno nella storia, ma piuttosto perché desidero farvi partecipi, proprio come fratelli e sorelle, di quanto ho nel cuore e nella mente. Quando 6 anni fa il carissimo don Pascual Chavez, Rettor Maggiore Emerito, mi ha chiamato a questo servizio, raccoglievo una splendida e ricchissima eredità: quella di Rosario Maiorano che insieme a noi della Segreteria esecutiva, al Consiglio Mondiale e ai salesiani Cooperatori di tutto il mondo, aveva rivisitato il nostro Regolamento aggiornandolo al Magistero della Chiesa postconciliare e alle esigenze di una società mondiale in continuo sviluppo. Il nostro Progetto di Vita Apostolica, vera carta di identità carismatica di noi Salesiani Cooperatori, è un meraviglioso mosaico, un lavoro armonico nato dalla passione, dalla sensibilità e dalla preghiera di tutti i Salesiani Cooperatori del mondo. Una modalità di lavoro innovativa che aveva coinvolto l’Associazione intera in un cammino di revisione, verifica, confronto con un contributo al rinnovamento di ampio respiro. Nel giugno 2013 il Progetto di Vita Apostolica (PVA), approvato dalla Santa Sede, ci veniva consegnato per farne il nostro “libro di vita”. Con esso anche il nome dell’Associazione cambiava: “Salesiani Cooperatori”, così si ribadiva la nostra realtà carismatica, perché, almeno nelle lingue latine, quel “Salesiani” diventava sostantivo e questo assumeva un significato di non poco conto; era il ritorno a quel progetto originario di Don Bosco legato ai “salesiani esterni”! Da qui, anche la sigla diventava “ASSCC” che sta per Associazione dei Salesiani Cooperatori nella lingua italiana, lingua ufficiale dell’Associazione. Il primo impegno, dunque, del Consiglio Mondiale e mio personale – nel 2013 e anni seguenti – fu quello di tradurre il PVA, stamparlo e diffonderlo in maniera capillare per portarlo ad ogni Cooperatore. Con gioia, perciò, ho partecipato ai Congressi Regionali nel 2014/15 perché il tema di quegli eventi era proprio il PVA e la sua conoscenza. Quella prima esperienza fa parte di un bagaglio personale profondamente radicato in me: incontrare e conoscere realtà così diverse nella nostra Associazione non solo mi entusiasmava, ma mi dava la certezza della profetica verità nascosta nel sogno di Don Bosco: davvero i Salesiani Cooperatori ad ogni latitudine e longitudine sarebbero stati per i giovani più piccoli e bisognosi, testimoni dell’incontro con Cristo. Credetemi, sono convinta che il cristianesimo non sia una religione, intesa come insieme di regole se pur ottime, non sia una fede, intesa come filosofico dogmatismo, ma piuttosto sia quel Sepolcro vuoto che apre
il cuore alla salvezza, sia un incontro che cambia la vita, sia l’imitazione di quel Cristo che percorre le vie della Palestina parlandoci dell’amore del Padre, sanando corpi e anime. In ogni continente ho avuto modo di scoprire come ciascun Cooperatore, con umiltà, con allegria, con senso profondo di responsabilità, in sintesi con tanto amore, rende testimonianza di quello straordinario incontro con Gesù. Le tante realtà che fanno viva e forte la nostra Associazione sono come le mille facce di uno splendido diamante: sono diverse, ma catturano un’unica luce, quella di Cristo e la riflettono vividamente in tanti colori diversi, adatti alle molteplici situazioni con cui la storia, la cultura, la lingua e la tradizione hanno plasmato ciascuna nazione. Per questo, partecipando ai Congressi regionali, visitando le case di accoglienza, le scuole di formazione, gli oratori, le case-famiglia in cui operano i Cooperatori, ho proprio ammirato con i miei occhi quello che il nostro amato Fondatore vedeva con lucidità e profezia, sul piccolo mappamondo che aveva sul suo scrittoio! Da questi incontri con tanti giovani che crescono umanamente e spiritualmente accompagnati dai Salesiani Cooperatori, ho colto il segno di quanto il seme della passione educativa abbia dato frutto e continui a donarne alla società. Dal Messico al Vietnam, dal Kenya al Giappone, dalle Filippine Nord e Sud alla Lituania, dall’India alla Croazia, alla Spagna, alla Polonia mi sono sentita sorella di tanti cooperatori che con impegno e generoso dono di sé sono insegnanti, ed educatori convinti e coerenti, trasmettitori di quei valori di giustizia, di accoglienza, di pace, in una parola di concreto amore a Dio e all’altro, che sono vie di santità. Un altro dono che ha segnato il mio servizio all’Associazione in questi anni, è legato al Bicentenario della nascita di Don Bosco. La sua originale pedagogia, la sua prolifica opera di divulgatore, le sue intuizioni sociali ne hanno fatto una figura umana che giganteggia nel panorama dell’Ottocento, ma per noi, suoi figli, è soprattutto il Padre, il Maestro e l’Amico che ci ha invitati a lavorare per il Regno con i giovani più poveri. Il Bicentenario, perciò, non è stato solo un evento celebrativo, ma piuttosto l’occasione per dare concreta risposta ai nuovi bisogni dei giovani, restando fedeli a Don Bosco, prolungando nel tempo attuale l’esperienza del servizio e della presenza educativa dei primi salesiani, con e per i giovani. Un altro momento che ha segnato il mio impegno nel 2015 è stata la partecipazione alla giornata dedicata a Don Bosco dall’EXPO di Milano. La presenza di “CasaDon Bosco” ha dato a tutta la Famiglia Salesiana una visibilità mondiale, non alla ricerca di umana approvazione, bensì per diffondere in quella vetrina globale, il bene, l’amore ai giovani più fragili. La visibilità concessa da quell’evento si doveva tradurre in qualcosa di più duraturo e significativo. Analizzando, perciò, le nuove sfide sociali e cercando le vie migliori per sostenere progetti e attività di sviluppo e di crescita dei Salesiani Cooperatori nel mondo, si è deciso di intraprendere l’iter lungo ed impegnativo, del riconoscimento civile della nostra Associazione a livello mondiale. È stata una vicenda che mi ha coinvolto in tempo ed energie, come Legale Rappresentante, ma con soddisfazione posso comunicare che tutto ciò si è concluso positivamente in data…. Come già detto, il PVA ha dato nuova vitalità all’Associazione ed era necessario affiancarlo con altri documenti che, non alterando assolutamente la dimensione carismatica e la missione, ne completassero il rinnovamento. “Le linee ed orientamenti per la formazione”, il “Commentario” al PVA, i “Criteri di animazione e governo” e il “Direttorio del Consiglio mondiale” sono anch’essi frutto di un complesso e articolato lavoro di squadra che, approfittando delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, ha posto a confronto i Consiglieri mondiali e i rappresentanti delle Province di tutto il mondo consentendo dialogo e interazione creativi e
fruttuosi. Sono documenti senz’altro suscettibili di ulteriori cambiamenti e miglioramenti, ma sono anche segno tangibile della passione e della vitalità che anima tutti noi. Dobbiamo cercare di essere come Don Bosco, non aver timore delle novità, ma saper cogliere il bene laddove lo individuiamo. Viviamo un periodo davvero felice, per molti aspetti, perché proprio le modalità innovative che ci prospetta la “rete” e il mondo della comunicazione, ci consentono di essere ancora più uniti, vere “cordicelle” che insieme tendono all’Eterno. Don Bosco, che fu un grande comunicatore, avrebbe senz’altro sfruttato per il bene delle anime anche questi nuovi sistemi, “amando ciò che i giovani amano” e insegnando il miglior modo per fare anche del mondo digitale strumento e via di santità. Proprio perché consapevoli dell’importanza del buon uso di queste tecnologie, abbiamo creato con il Consiglio mondiale e l’aiuto di esperti, una nuova pagina web che cerchiamo di implementare, di arricchire, così come cerchiamo di avvalerci di altri canali come Whatsapp, Facebook e Messenger per mantenere contatti quasi quotidiani, scambiare idee, notizie, auguri, sostegno e riflessioni. Così fanno parte della nostra vita di tutti i giorni anche Salesiani Cooperatori di terre lontanissime, con cui manteniamo vivo e forte il legame di fraternità ed amicizia. Con questo V Congresso vogliamo sentirci ancora più corresponsabili nella missione salesiana e di conseguenza ancor più legati fra noi: l’articolo 21 dello Statuto del PVA ci dice che in forza della comune vocazione apostolica e dell’appartenenza all’Associazione, siamo davvero fratelli e sorelle spirituali. Ecco, posso dire di vivere con grande gioia e pace del cuore questa fraternità, al di là delle differenze linguistiche e culturali, perché conoscerci e crescere insieme, condividere una stessa visione di vita e una comune missione, ci permette di accoglierci reciprocamente proprio come ci invita S. Paolo con la lettera agli Efesini: “Comportatevi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace”. (Ef.4,1-3) La feconda esperienza della seconda tornata di Congressi regionali che si sono tenuti nel 2017/18, ha fornito a tutti noi l’opportunità di condividere forti momenti di formazione vissuta in comunione di intenti, per fare delle difficoltà e dei problemi, che ovviamente non mancano in nessun angolo del mondo, dei “trampolini di lancio” per nuovi progetti apostolici, per dare spazio e vita alla creatività del bene. Del resto la carità pastorale è centro e sintesi della spiritualità salesiana. Per San Francesco di Sales la carità è “perfezione dell’amore”, non è solo il primo dei comandamenti, ma anche il programma fondante di ogni cammino spirituale. La carità è alla base della vita comune, è principio pedagogico e fonte di pietà, dà senso pure alla felicità personale. La forma specifica della carità salesiana è data dal termine “pastorale” che rievoca la figura del Buon Pastore, immagine di Colui che cerca chi si è perso, che perdona chi ha peccato, che ascolta e comprende gli ultimi. E’ un’attenzione particolare che si realizza nell’annuncio della Buona Novella, nell’educare alla fede. Quindi, il nostro impegno continua ad essere quello che ci ha consegnato Don Bosco: formare buoni cristiani e onesti cittadini e perciò essere noi stessi “buoni maestri”, testimoni credibili dell’Amore. E’ senza dubbio un compito complesso e difficile, ma sappiamo di poter contare sull’aiuto di Maria, la nostra Mamma del cielo, “Colei che ha fatto tutto” e che siamo abituati a considerare vera stella polare della nostra vita.
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