AssembleA di fine triennio 2015 2018 - martedì 15 maggio 2018 presso - Greppi

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AssembleA di fine triennio 2015 2018 - martedì 15 maggio 2018 presso - Greppi
Carpe Diem                                                                 1

                                                                                      giugno 2018 * Anno 19 * n. 2

        Assemblea
di fine triennio 2015 - 2018
m         artedì 15 maggio 2018 presso
la Sede del Circolo in via Moroni 25 -
                                             riconoscimento della “Benemerenza”
                                             assegnata dal Comune in occasione
                                                                                        del Tesoriere: approvate all’unanimità!
                                                                                        Si è poi posta l’attenzione al punto 7
Bergamo si è svolta, come da Lettera         del Centenario di fondazione.              dell’OdG, le “Varie ed Eventuali”; Del
di convocazione inviata ai Soci e nel        Il presidente dell’Assemblea Rovelli,      Gizzo Renata ha dato alcune spiega-
rispetto delle norme stabilite dallo Sta-    dava poi la parola al Tesoriere del        zioni sul lavoro da lei svolto, in colla-
tuto Sociale, l’Assemblea di chiusura        Circolo dr. Agnoletto Tito. Perfetto       borazione con Antonio Piras, sui viaggi
del mandato triennale del Consiglio          e distaccato ma preciso, l’uomo dei        proposti e svolti in Italia e all’Estero,
                                             numeri elencava Entrate e Uscite leg-      viaggi con ampi contenuti culturali che
Direttivo eletto nel mese di Giugno
                                                                                        hanno dato buoni e apprezzati risultati
dell’anno 2015.                              gendole dal tabellone esposto ai Soci
                                                                                        in ambito Associativo. Tra i presenti si
Come da Ordine del Giorno tutti i            presenti commentando le varie voci
                                                                                        è anche svolto un garbato e passionale
Soci presenti, in regola con il tessera-     con giudizio di esperto commerciali-
                                                                                        dibattito sul lavoro che dovrà svolgere
mento, hanno eletto, come da punto 2         sta. Ha poi concluso la sua prolusione     il costituendo nuovo Consiglio Di-
dell’OdG, Presidente dell’Assemblea il       confermando che, a conti fatti, il         rettivo con l’auspicio che la “Cultura
Socio Rovelli Cesare e segretario il So-     triennio in verifica non ha presentato     per Passione” trovi ampio e adeguato
cio Lampugnani Giuseppe che hanno            né saldi negativi né lasciato debiti       spazio nel suo triennio di lavoro. I pre-
accettato. Alle ore 16,25 il Presidente      da pagare. Il compendio scritto delle      senti hanno anche espresso parole di
Rovelli dichiarava aperta in seconda         entrate e delle uscite è comunque a        ringraziamento per tutti i componenti
convocazione la riunione e dava la pa-       disposizione in Sede. Il presidente        del Direttivo in scadenza di mandato.
rola al Presidente del Consiglio Diretti-    Rovelli ha successivamente posto ai        Alle ore 17,55 esauriti i punti all’OdG
vo in scadenza di mandato Monti Aldo         presenti la votazione sulla relazione      il Presidente Rovelli dichiarava chiusa
il quale, nella sua relazione sul Triennio   del Presidente del Circolo e su quella     la riunione.                        N.L.
2015 -2018 ha evidenziato la comples-
sità del lavoro svolto dai Consiglieri
in carica, la serietà posta in ogni atto       n     elle pagine interne troverete il
                                               programma con le date dei viaggi
                                                                                        Il presente Consiglio Direttivo resterà
                                                                                        in carica per il disbrigo delle pratiche
della loro attività e le difficoltà alcune
volte affrontate e risolte con la loro         culturali da settembre 2018 a giugno     correnti poi, conosciuti i risultati del-
personalissima buona volontà posta al          2019. Naturalmente, durante l’anno       le elezioni, rimetterà il proprio man-
                                               saranno scelti eventi, manifestazioni,   dato in favore dei Consiglieri eletti.
servizio del Circolo. Per tutti ha avuto
                                               mostre d’arte e tutto ciò che sarà       Grandi cambiamenti non ci saranno
parole di elogio e di ringraziamento
                                               nell’interesse del Greppi e dei suoi     perché “la chiamata alle armi” non
per la costante presenza e il contri-
                                               Soci. Nelle ultime pagine continua il    ha riscontrato l’esito sperato. I Soci
buto di idee dato per tenere il Circolo
                                               viaggio attraverso la musica italiana    saranno avvisati tramite mail e sms
Greppi in posizione elitaria nel con-
                                               nei cento anni del Circolo Greppi,       della formazione del nuovo Direttivo
testo dell’Associazionismo Culturale
                                               con il secondo capitolo riguardante      al quale auguriamo fin d’ora buon
Cittadino nel totale rispetto del motto
                                               gli anni ‘20.                            lavoro per le future iniziative.
“Cultura per Passione” adottato dopo il
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2             Carpe Diem

                diari
             di viaggio

   Piacere e Cultura:
viaggiare per capire,      I nostri Soci

      per vivere oltre     durante la visita
                           della Rocca di Angera

      i propri confini     e di Santa Caterina del Sasso
                           sul lago Maggiore.

                           Certamente la cultura è vita, un bene
                           primario assolutamento necessario al
                           nostro animo di esseri pensanti... e
                           in particolare noi del Circolo Cultu-
                           rale Greppi non ci stanchiamo mai
                           di allargare, approfondire la nostra
                           conoscenza attraverso viaggi di uno
                           o più giorni... proprio per scoprire la
                           bellezza, la ricchezza della natura,
                           del nostro ricco passato e del nostro
                           patrimonio artistico... tutto vero!
                           Ma insieme alla cultura perchè non
                           aggiungere un po’ di divertimento?
                           In fondo anche divertirsi è una cosa
                           “seria” molto importante, come è
                           importante il piacere dell’amicizia
                           e dello stare gioiosamente insieme
                           tra chiacchere e risate. Ebbene le
                           ultime due iniziative organizzate dal
                           circolo, quella di un giorno sul lago
                           Maggiore per visitare la Rocca di
                           Angera e Santa Caterina del Sasso, e
                           poi il viaggio di tre giorni nel Mugello
                           in Toscana, sono stati un vero connu-
                           bio positivo di piacere e cultura. Ho
                           letto una volta un pensiero che mi è
                           sembrato molto vero: “Viaggiare an-
                           che per breve tempo è un po’ come
                           il sale, le spezie, cambia il sapore di
                           tutto ciò che si tocca e lascia profumi
                           e fragranze impigliate nel cuore!” E’
                           proprio questo che noi del circolo
                           desideriamo comunicare ai nostri
                           soci, inoltre con grande soddisfa-
                           zione abbiamo scoperto, in queste
                           due recenti iniziative, una simpatica
                           affluenza di partecipazione e... devo
                           dire che è stato veramente piacevole
                           vedere quando i vecchi soci (lo dico
                           solo per iscrizione) e quelli nuovi
                           si sono ritrovati sul pullman, allegri,
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                                                         ll Mugello, quella terra toscana
                                                         vissuta per secoli all’ombra
                                                         ed al respiro di Firenze
                                                         che il Greppi ha visitato
                                                         per tre giorni in un itinerario
                                                         di bellezza incredibile
                                                         tra arte e natura

pronti a raccontarsi le loro ultime
vicende... tutti uniti da un’amicizia
di lunga data, uniti dal piacere di
condividere le stesse passioni. E’
anche per questo affiatamento che
le visite culturali organizzate dal
circolo vengono apprezzate, così
come sono sempre apprezzati i de-
liziosi pranzetti: un po’ più semplice
è stato quello consumato sul lago
Maggiore, raffinati, ricchi e gustosi
quelli invece assaporati lungo le col-
line toscane. Quante cose abbiamo
visto, quanto abbiamo ascoltato dalle
varie guide e come è stato bello, al
ritorno, ricordarle e riviverle attraver-
so le immagini spedite e scambiate!
Ovviamente il Mugello, quella terra
toscana vissuta per secoli all’ombra
ed al respiro di Firenze che abbiamo
visitato per tre giorni in un itinerario
di una bellezza incredibile tra arte
e natura, ha lasciato più ricordi,
più avventure da raccontare come
la scarpinata incredibile per salire
alla rocca di San Martino o ancora
al borgo di Barbiana dove la fonda-
zione Don Milani mantiene ancora
vivi i suoi insegnamenti. Ma tutti
i luoghi visitati sono da ricordare:
certi scorci di paesaggi incredibili
che abbracciano il lago Maggiore e
le isole Borromee, o ancora la dolce
conca verdeggiante delle colline del
Mugello, intervallata da un fertile
fondovalle, da boschi ombrosi e pic-
coli centri abitati avvolti nel silenzio
che si abbarbicano attorno alle loro
pievi... quanti bei ricordi che certa-
mente, si completeranno con altri
in un prossimo viaggio!            RDG
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4                                   Carpe Diem

						 		      da
									        a
                                 i viaggi
                                culturali

Programma intenso...
            Visita
                                                                  anche artistica! Il percorso sarà fatto
                                                                  in compagnia di un’esperta guida e
                                                                  potrà certamente diventare un itine-

         guidata                                                  rario simbolico in una riserva natu-
                                                                  rale che incornicia fede ed arte! Ma

     di un giorno
                                                                  la bellezza di questo luogo che il
                                                                  circolo Greppi propone ai suoi soci
                                                                  di visitare è data poi dall’isola di San

          ad Orta                                                 Giulio, posata sull’acqua, al centro
                                                                  del lago, un altro piccolo paradiso
                                                                  di silenzio. Qui dopo la sosta per il
                                                                  pranzo visiteremo, sempre accom-
                        sabato 22 Settembre                       pagnati da una guida, quell’antico

    A settembre, e precisamente sabato 22, per tutti i nostri     rifugio per santi, scrittori e registi,
    soci è prevista la visita guidata di un giorno ad Orta,       che molto significativamente è
    sull’omonimo lago, uno dei borghi più belli d’Italia, un      chiamato “via del silenzio e della
    mix di romantico e civettuolo, con stradine a ciottoli e      meditazione”. Tutto ci incanterà con
    deliziosi edifici storici. L’aspetto di Orta, che affascina   i suoi monumenti, con le sue ville,
    il visitatore, è dato dall’arte Rinascimentale e Barocca      i suoi palazzi e le chiese tra cui la
    che contraddistingue i suoi Palazzi signorili e i suoi        bella basilica romanica. Visiteremo
    magnifici giardini. Ma oltre al paesino, già suggestivo       l’ottocentesco Palazzo dei Vescovi
    per le sue caratteristiche, ecco, un po’ più elevato, il      e l’Abbazia Benedettina Mater
    Sacro Monte, un “teatro della fede tra i monti” con le        Ecclesiae: in questo affascinante
    sue venti cappelle immerse nel verde e nel silenzio della     convento di clausura femminile le
    natura, popolate da centinaia di statue... una meraviglia     monache, che risiedono stabilmente
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Settembre 2018
Giugno 2019
Tutto da vedere!!!!

                       sull’isola, trascorrono le loro gior-
                       nate dedicandosi alla preghiera,
                       allo studio, al restauro di antichi e
                       preziosi paramenti sacri, alla confe-
                       zione delle ostie e alla preparazione
                       del celebre “pane di San Giulio”. Gli
                       altri edifici dell’isola, ora residenze
                       private, costituivano un tempo le
                       abitazioni dei canonici... Tutto
                       quindi da scoprire in una intensa e
                       favolosa giornata!                 RDG
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da Settembre 2018 a Giugno 2019

            Paul Klee
    e il primitivismo
                                              sabato 11 Ottobre
                                             al Mudec di Milano

Come ogni anno le mostre proposte                                 palesava in tutta la sua forza vitale e
al Mudec di Milano hanno sempre il                                positiva”. E in questa mostra, accan-
sapore dell’originalità, questa di “Paul                          to ai quadri saranno esposti oggetti
Klee e il primitivismo” prevista per                              dell’antichità classica, manufatti et-
sabato 11 Ottobre, è veramente parti-                             nografici della collezione del Mudec,
colare perchè affronta una prospettiva                            legati ovviamente alla formazione
inedita, posizionando gli oli, le tempe-                          di Klee. Questo artista svizzero così
re i disegni e gli acquerelli di questo                           eclettico, estroso... tanto da definirsi,
grande artista accanto al fermento                                a seconda dei periodi, espressionista,
primitivista dell’Europa agli inizi del XX                        astrattista, surreale... ci affascinerà
secolo. Paul Klee, infatti era sempre                             soprattutto per la sua scoperta del
alla ricerca di un’espressività profonda,                         colore o meglio per la sua personalis-
inoltre si era avvicinato al primitivismo                         sima “ricerca espressiva sul colore”,
nel 1914 dopo un viaggio in Tunisia in                            in cui le tonalità calde rimanderanno
cui era entrato in contatto con territori                         al sentimento primigenio. Immagini
a quel tempo ancora incontaminati, in                             dunque emozionanti che vedremo,
cui il “rapporto tra uomo e natura si                             e percepiremo sempre con piacere!
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un programma intenso tutto da vedere

                                Gli antichi
                               Castelli del
Sabato 20 Ottobre              piacentino
Sempre ad Ottobre e precisamente              cambi dei confini, con i conseguenti
Sabato 20 Ottobre ecco, per i nostri          assalti, assedi, distruzione dei castelli e
soci, un bellissimo giro attraverso gli       successiva ricostruzione. Quando, per
antichi castelli del piacentino che           le mutate condizioni storiche, l’impor-
rimangono, in gran numero, a testi-           tanza difensiva dei castelli venne meno,
moniare l’importanza strategica che           essi furono trasformati in sontuose re-
questo territorio ha avuto nei secoli. I
castelli sono tutti bellissimi, ci propon-    sidenze nobiliari, ampliati ed arricchiti
gono stralci di storia che va dal 1100        con nuove ali, loggiati, affreschi e arredi
al 1400: quella di Piacenza è infatti         lussuosi tutte da visitare. Ecco allora
la provincia con più castelli di tutta        nomi altisonanti come Castell’Arquato,
l’Emilia Romagna! Possiamo ricordare          Bobbio, San Pietro in Cerro, Rocca
che i primi a costruire presidi fortificati   d’Olgisio, Gropparello... avremo solo
furono addirittura i Romani che costru-       la difficoltà della scelta!          RDG
irono i loro “castrum” sia nella fascia
pianeggiante che in quella collinare,
per controllare le tribù nemiche oltre
alle vie di transito. Nel Medioevo poi
le fortificazioni sorsero sempre più nu-
merose lungo la famosa via francigena
che conduceva i pellegrini a Roma e
garantiva inoltre un passaggio sicuro
verso il mare. I turbolenti secoli che
seguirono videro avvicendamenti di si-
gnori e regni, lotte, passaggi di eserciti,
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    Picasso e il Mito
                                            sabato 24 novembre
                                          Palazzo Reale - Milano
Quale pittore più famoso attira i          delle immagini pittoriche. Il mondo       capire anche i sentimenti presenti
cultori dell’arte e i curiosi se non il    di Picasso è stato da sempre anche        nell’animo del pittore. Questa mostra
grande Picasso? Ebbene il 24 Novem-        legato ad immagini mitologiche che        dunque, che il nostro Circolo Greppi
bre saremo a Palazzo Reale a Milano        poi ha trasformato, sublimato e fatto     propone, è una grande esposizione
per visitare la mostra di “Picasso e il    proprie... direi molto interessanti per   che ci darà la possibilità di ammirare

Mito” in una numerosa e straordi-
naria panoramica di opere. Ammi-
reremo il suo stile unico, innovativo
che a volte spaventa proprio per la
sua originalità, per la rivoluzione
                                                                                     il legame che l’autore ha non solo
                                                                                     con la cultura del suo tempo, ma
                                                                                     anche con il mondo classico... in un
                                                                                     bel dialogo tra antico e nuovo, tra
                                                                                     tradizione ed innovazione.     RDG
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un programma intenso tutto da vedere

                       Monastero
                      Benedettino
                                   sabato 15 dicembre
                          San Paolo D’Argon - Trescore
Anche il terrritorio della bergama-
sca presenta capolavori antichi da
visitare e rivisitare... ecco allora
una giornata da trascorre vicino a
Bergamo per scoprire alcune opere
d’arte. Il 15 Dicembre proponiamo a
San Paolo d’Argon la visita all’antico
Monastero Benedettino, un piccolo
gioiello d’arte e d’architettura sacra
incastonato alle porte della valle
Cavallina. Quella costruzione con-
ventuale millenaria (risale infatti quasi
certamente all’anno mille) diventerà
vera e propria abbazia alla fine del
1400 arricchendosi poi nel 1500 di
chiostri dal gusto rinascimentale,
bellissime decorazioni ed affreschi.
Oggi il complesso e le sale sono
state restaurate e aperte ai visitatori.
Potremo ammirare il complesso               a Santa Barbara e Santa Brigida che
dell’abbazia e anche la splendida sala      Giovan Battista Suardi aveva fatto
capitolare con gli affreschi secente-       interamente affrescare nel 1524 da
schi del Lorenzetti... un’occasione         Lorenzo Lotto. Potremo ammirare
che il circolo Greppi propone con           pareti dunque spettacolari per colo-
piacere ai suoi soci. Nel pomeriggio,       re, immagini, storie quasi discorsive
dopo il pranzo, ci aspetterà invece         che ci lasceranno incantati dallo stile
la bella e unica Cappella dei conti         pittorico così vivo ed impressionante
Suardi a Trescore, cappella dedicata        del grande Lorenzo Lotto.       RDG
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         Museo Egizio
                             Ultima settimana di febbraio
                                                   Torino
Il Museo Egizio di Torino è il più          dell’arte egizia fino agli oggetti di uso   vedremo il Palazzo Reale, la prima
antico museo, a livello mondiale,           quotidino. Dopo il pranzo visiteremo        residenza sabauda e poi il palazzo
interamente dedicato alla civiltà           anche il centro di Torino con i suoi        dei principi di Carignano, pregevole
egizia ed è considerato, per valore e       palazzi più importanti legati alla sto-     esempio di architettura barocca... il
quantità dei reperti, il più importante     ria dei Savoia e poi a quella d’Italia.     resto del programma sarà comunica-
del mondo dopo ovviamente quello            Nella monumentale piazza Castello           to nei dettagli in seguito.    RDG
del Cairo. In un giorno ancora da
stabilire bene dell’ultima settimana
di Febbraio il circolo Greppi ha
pensato di organizzare una giornata
a Torino per visitare questo favoloso
museo che sul finire dell’Ottocento
il direttore Enrico Schiaparelli aveva
arricchito mettendosi personalmente
ad acquisire reperti importanti tanto
da avviare personalmente anche
campagne di scavi in Egitto. Questo
portò al museo testimonianze uni-
che e favolose che ci hanno potuto
illustrare tutti i più importanti aspetti
dell’Antico Egitto, dagli splendori
Carpe Diem                                                        11

un programma intenso tutto da vedere

Pavia longobarda
         dell’alto
        Medioevo
                                 Ultima settimana di marzo
                                              visita di pavia
                                           ca e inizieranno la costruzione un’in-     Domnarum, il seminario vescovile
                                           finità di chiese e di monasteri. Cosa      con san Michele alla Pusterla... Santa
                                           vedremo in questa visita culturale? I      Maria delle Cacce... e ancora tanti
                                           reperti con resti longobardi sono tan-     altri esempi tutti da scoprire insieme
                                           ti, avremo solo la difficoltà di scelta:   ovviamente alla bellezza della città
                                           la chiesa di S.Eusebio, San Giovanni       più moderna.                     RDG

Nell’ultima settimana del mese di
Marzo in un piccolo programma di
un giorno ancora ben da definire il
Circolo Greppi avrebbe in program-
ma la visita della città di Pavia e
precisamente la “Pavia longobarda
dell’alto Medioevo”, un periodo im-
portante della storia di Pavia, infatti
la città tra il VI e il VII secolo cadrà
sotto il giogo di Alboino e diventerà
capitale del regno longobardo. Con
la regina Teodolinda poi i Longobardi
si convertiranno alla religione cattoli-
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da Settembre 2018 a Giugno 2019

La Valle d’Orcia
                                      tre giorni in fine aprile
                                                       toscana
La Toscana è una regione che stimo-
la sempre alla scoperta. I suoi dolci
paesaggi, l’atmosfera ricca di riman-
di storici e culturali è sempre il luogo
ideale per programmare soggiorni e
visite di tre o quattro giorni. Anche
quest’anno il 27-28-29 Aprile (data
da confermare) il Circolo Greppi ha
previsto un viaggio in Val d’Orcia,
un angolo del senese di rara bellez-
za, dove sempre storia, paesaggio
e tradizione si intrecciano. Mirabil-
mente... “il luogo è uno straordinario
esempio di come il Rinascimento
abbia ridefinito il paesaggio natu-
rale”. Che cosa potremo vedere? Il
programma vero e proprio è ancora
tutto da stabilire nei dettagli, ma cer-
tamente sosteremo nella bellissima
Pienza, il cuore della valle e punte-       gio. Non mancherà inoltre la bel-         che risale al 1400, ma anche la vera
remo sulla visita pittoresca dei tanti      lissima sosta all’Abbazia del Monte       attrazione del luogo, gli affreschi
borghi medioevali. Tutta la zona è          Oliveto Maggiore, “un paradiso sen-       nel grande chiostro con le 35 scene
infatti ricca di chiese, castelli, rocche   za tempo”, situata, già di per se stes-   che coprono interamente le pareti e
e fortificazioni, piccoli e grandi tesori   sa, in una incantevole posizione tra      raffigurano mirabilmente gli episodi
che visiteremo: Castiglione d’Orcia,        i calanchi tipici della zona, immersa     della vita di S. Benedetto. Un viag-
Rocca d’Orcia, Monticchiello, San           in un bosco di cipressi e querce. In      gio quindi da non perdere e anche
Quirico d’Orcia, Montalcino... nomi         quell’atmosfera suggestiva gustere-       da rivedere per coloro che già lo co-
altisonanti che già invitano al viag-       mo non solo la bellezza della chiesa      noscono!                        RDG
Carpe Diem                                                      13

un programma intenso tutto da vedere

                La Carinzia
                             ultima settimana di maggio
                                                austria
Come sempre a Maggio propo-              dine come Villach che si affaccia      sto bellissimo tour ecco la sosta a
niamo per l’ultima settimana del         sul fiume Drava e Ossiach e tutti      Salisburgo. La città è un patrimo-
mese un viaggio di cinque, sei gior-     i piccoli borghi su cui dominano i     nio artistico e culturale unico per
ni. Quest’anno il circolo culturale      castelli medioevali come quelli di     cui avremo solo l’imbarazzo della
Greppi ha pensato all’Austria del        Porcia o di Hochosterwitz, nomi        scelta ... e di sicuro tutto ci attire-
sud, alla Carinzia, regione al confine   difficili da pronunciare, ma stupen-   rà: i castelli che sono tanti, le chie-
con la Slovenia, con una tappa poi a     di da visitare, saranno dei luoghi     se, altrettanto belle, i nuovi musei.
Salisburgo. Questa zona, abbastan-       che difficilmente dimenticheremo.      E poi la musica e perchè no, anche
za vicina a noi è facilmente raggiun-    Come ciliegina sulla torta di que-     la gastronomia tipica. Si dice che

                                                                                bisogna visitare questo gioiello di
                                                                                città, la più bella dell’Austria, forse
                                                                                anche più interessante della stessa
                                                                                Vienna, almeno una volta nella
                                                                                vita. Io direi che una volta non ba-
                                                                                sta, bisogna visitarla più volte per
                                                                                gustare e vivere quell’atmosfera
                                                                                che la rende unica.              RDG

gibile anche in bus e sarà veramente
emozionante attraversare paesaggi
incontaminati, laghi e fiumi traspa-
renti che ci trasmetteranno la voce
armoniosa della natura. Entrati in
Austria, subito la bella Klagenfurt ci
accoglierà con il suo pittoresco cen-
tro storico... cultura e monumenti
ad ogni angolo. E poi ancora i la-
ghi … la Carinzia ne è tappezzata...
vedremo il Millstatt am see con la
celebre abbazia e poi il Worther see
entrambi suggestivi. Anche le citta-
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da Settembre 2018 a Giugno 2019

                In battello sul
                       Brenta
                                prima settimana di giugno
                                           padova-venezia
A chiusura di questo nutrito pro-         e alzatacce dati gli orari del battel-
gramma che speriamo di realizzare         lo sul Brenta. Arriveremo a Padova
con la partecipazione numerosa dei        con relax e qui ci fermeremo, maga-
nostri soci, ecco nella prima settima-    ri con qualche passeggiata in centro,
na di Giugno due giorni per visitare      che è sempre interessante, in modo
in battello alcune delle stupende         poi, da essere pronti, il giorno dopo,
ville venete. Abbiamo deciso di fare      a prendere il Burchiello, il favoloso
due giorni per evitare stancate inutili   e pittoresco battello che ci porterà

                                                                                   fino a Venezia dove poi riprende-
                                                                                   remo il bus per il ritorno a casa. I
                                                                                   dettagli del programma saranno poi
                                                                                   forniti in seguito. Le ville venete non
                                                                                   hanno bisogno di essere reclamiz-
                                                                                   zate, Stra, Dolo, Mira, Oriago e in-
                                                                                   fine la palladiana Malcontenta, tutto
                                                                                   in un “fiume d’arte”... ammireremo
                                                                                   la magia del loro classicismo, in una
                                                                                   sintonia stupenda tra architettura e
                                                                                   paesaggio.                       RDG
Carpe Diem                                                           15

un programma intenso tutto da vedere
                                          Alcuni dicono che questa sia un’In-         perdersi nei labirinti di corridoi,
                                          dia soft, con un’atmosfera romantica        terrazze, bagni, magazzini, cucine,
                                          che aleggia ovunque nell´aria, con il       sarà un’esperienza unica, tale da
                                          fascino dell’incontro con una cultura       soddisfare anche il più insaziabile
                                          ricchissima, e una religione – l’in-        dei turisti, perché bisogna ammettere
                                                                                      che, in questo luogo i turisti abbon-

        Aspettando
                                                                                      dano, insieme ai locali che con i loro
                                                                                      costumi vivaci e colorati daranno vita
                                                                                      ad un’atmosfera di piacevole calore.

il favoloso viaggio                                                                   Ma in tutte le città del Rajasthan è

      in Rajasthan
                                                                                      proprio l’atmosfera che avvince: ci
                                                                                      sentiremo in comunione con l’am-
                                                                                      biente che ci circonda, con la gente
                                                                                      incredibile che camminandoci ac-
“L’India assale, prende alla gola, allo stomaco.                                      canto, è pronta a regalarci un sorriso
     L’unica cosa che non permette è di restarle                                      o a mettersi in posa per una veloce
        indifferente”... ho letto in un libro, ed in                                  fotografia... Sarà affascinante, unico,
   effetti, chiunque sia stato in India, con tutto                                    guardare ammirati i resti di un glo-
             l’animo, con tutta la partecipazione
     possibile ad un mondo ricco di storia, arte,                                     rioso passato, sentendo viva la realtà
                 umanità, ad un mondo sensuale e                                      del presente... il tutto sotto un cielo
contraddittorio, ha provato sempre sensazioni                                         azzurro terso, un cielo che, passati i
        oscillanti tra il rifiuto e l’accettazione,                                   monsoni, non tollererà alcuna intru-
          tra lo stupore e “l’attrazione fatale”...                                   sione di nuvole!
            ma alla fine ne è rimasto soggiogato!                                     L’India, da sempre, possiede il dono
“L’India assale, prende alla gola,        duismo – assai complessa, con una           di provocare una serie di emozioni
allo stomaco. L’unica cosa che non        popolazione che, pur proiettata nel         intense, e noi le vivremo tutte, non
permette è di restarle indifferente”...   futuro, tramanda ancora nel tempo il        solo legate all’arte raffinata ed elegan-
ho letto in un libro, ed in effetti,      proprio stile di vita tradizionale.         te che si intreccia con la religione, ma
chiunque sia stato in India, con tutto                                                emozioni anche umane. E’ un paese
l’animo, con tutta la partecipazione      Visiteremo città favolose che non           di “odori e colori”, dove “il divino è
possibile ad un mondo ricco di storia,    voglio elencare, lasciando il piacere       onnipresente nella quotidianità della
arte, umanità, ad un mondo sensuale       della scoperta, voglio solo ricordarne      gente”.. e questa immagine, sarà
e contraddittorio, ha provato sempre      alcune … Jaipur per esempio con il          in ogni luogo, in ogni città, in ogni
sensazioni oscillanti tra il rifiuto e    suo monumentale forte dove saliremo         angolo sperduto, in ogni persona,
l’accettazione, tra lo stupore e “l’at-   a dorso di elefante... qui unico nel        andrà capita, andrà assimilata, perchè
trazione fatale”... ma alla fine ne è     suo genere è il Shish Mahar, ovvero         sarà l’espressione di un patrimonio
rimasto soggiogato!                       il palazzo degli specchi, con soffitti      artistico, culturale, sociale, e ovvia-
Quest’anno a Novembre il Circolo          curvilinei composti appunto da tanti        mente umano, che non mi stanco di
Greppi ha programmato il viaggio at-      piccoli specchi incastonati a vetri         ripetere, di inestimabile valore.
traverso una parte dell’India, la zona    colorati. In questo palazzo reale im-       Un viaggio in India è perciò sempre
a nord, e precisamente nello Stato del    magineremo le danzatrici dell’harem         una nuova scoperta e, ancora meglio
Rajasthan, la terra dei Maharaja e dei    ballare al buio, tenendo in mano le         un viaggio in Rajasthan e... per usare
regni principeschi dove i cammelli        candele in modo tale da creare sul          le parole di Alberto Moravia: “L’India
lasciano le loro impronte sulla sab-      soffitto e sulle pareti, eccezionali        è il paese delle cose incredibili che
bia e dove menestrelli e cantastorie      effetti di luce, tutto per la delizia del   si guardano tre volte stropicciandosi
ancora girano di villaggio in villaggio   maharajah! E poi... sarà fantastico         gli occhi, credendo di aver avuto
raccontando le storie di antichi splen-   esplorare le vaste corti, le eleganti       le traveggole!”               RDG
dori. E’ uno stato a sè il Rajasthan,     sale dalle pareti intarsiate in
ricco di storia, splendore e di umanità   avorio e legno di sandalo,
vibrante, un luogo esotico nel quale
tradizione e gloria si incontrano in
un trionfo di colore, di popolazioni.
16                                                          Carpe Diem

                                                   Ricordi
                                               da bergamo alta

c      irca vent’anni fa, al Teatro Do-
nizetti, il grande attore Marcello Ma-
                                              fare qualcosa di nuovo era tanta. Uno
                                              dei primi eventi postbellici vide molti
                                                                                           poco vivibili, con le esigenze quoti-
                                                                                           diane dei “marmittoni” della Brigata
stroianni presentò ai bergamaschi una         abitanti di Città Alta divertirsi nelle      Legnano di stanza nella Caserma
piéce teatrale tratta da un film girato       serate estive delle Feste dell’Unità or-     della Cittadella in Colle Aperto e con
nel 1997 e intitolato “Io mi ricordo,         ganizzate allo Spalto dell’Acquedotto;       i gruppi di turisti che una tantum sali-
sì, io mi ricordo”. Il protagonista dello     dopo tanto oscuramento le maestose e         vano per vedere Cappella Colleoni e
straordinario Recital era un vecchio un       un po’ abbandonate “Mura” si prende-         dintorni, il commercio effettivamente
po’ malandato che riviveva con gran-          vano la loro meritata rivincita offrendo     non languiva. Anche lo Sport dava

       Nòter de Sità Ólta                                                         Un popolo senza memoria
                                                                                 è un popolo senza futuro”
                                                                                              (L. Sepùlveda)

de semplicità di linguaggio immagini,         spazio a volontà, luci colorate, musica,     una mano a far conoscere Bergamo
aneddoti, incontri, eventi e ritratti di      danze e profumatissimo fumo di rostic-       Alta! Nel ’47, grazie alla Associazione
persone che aveva incrociato nell’arco        ceria! Erano tempi di generoso fervore;      Ciclistica Baracchi, sulle Mura si corse
della sua vita. Compiuto l’ottantune-         il popolo di Città alta era attivissimo e    il “Circuito degli Assi”. Bartali e Coppi,
simo genetliaco anche il sottoscritto,        gli eventi procedevano di pari passo         i grandi campioni del momento, non
che ha già presentato parte della sua         con la libertà di muoversi senza restri-     si presentarono; vinse un certo “…
gioventù trascorsa in Città Alta nella        zioni. Si costituirono la Polisportiva “La   Bresci seguito dal triestino Giordano
natia Corsarola e poi in via Gombito,         Rocca” - sede Gelateria Berto - primo        Cottur“ (cfr. Id.) noto per i continui
in Piazzetta Funicolare e poi al Semi-        Presidente il pittore Ernesto Quarti         piazzamenti al Giro d’Italia. Anche
narino e dintorni, nell’articolo intitolato   Marchiò, la “SABA”                           il motociclismo nazionale diede il
“Il Cavaliere del sogno” pubblicato su                                                     suo contributo alla nostra Città Alta;
Carpe Diem nel lontano settembre                                                           il “Circuito delle Mura” del ’48 vide
2009, nel merito del “Io mi ricordo, sì,                                                   sfilare le Guzzi e le Gilera condotte dai
io mi ricordo” ritiene opportuno, alla                                                     campioni Tenni, Balzarotti, Lorenzetti,
luce di improvvisi e meravigliosi lam-                                                     Bandirola e Raccagni, un Circuito che
pi di memoria, completare quei cari                                                        qualche anno dopo tenne a battesi-
eventi. Con il tempo e con il dialogo                                                      mo la “… prima vittoria di Carletto
con quasi coetanei Cittàaltini alcuni                                                      Ubbiali …” (cfr. id.), la prima di una
fatti e alcuni signori, purtroppo non                                                      serie di valenza Mondiale! Per Città
citati nel precedente Articolo, si sono       - Società Alpinistica Bergamo Alta           Alta si diede da fare anche “Gioventù
concretizzati e chiedono di essere, o         - sede in via Donizetti, la “La Citta-       Studentesca”, l’organizzazione che
meglio devono essere, menzionati. In          della” - Associazione di Cineamatori,        stampava il Giornale Quattromeno che
Città Alta negli anni del dopoguerra il       la “Associazione Amici di Città Alta”        “…con il suo stile vivace e ficcante era
“…tessuto sociale era ancora vivo e va-       e vennero costruiti il nuovo “Mercato        diventato un’ autentica istituzione tra
riegato, oltre che particolare. La miseria    comunale coperto” proprio davanti al         gli studenti…” (cfr. id.). La “Gioventù”
era tanta ma c’era vera amicizia …era         Bùtigù (frutta e verdura a buon prezzo)      inventò, nel ’55, il Soap Box Rally,
popolata da personaggi tipici … gente         e i “Bagni Pubblici” in via Mario Lupo       la “Corsa delle cassette di sapone”
di una simpatia unica” (cfr. Il Novecen-      (cfr. id.). La ripresina era una realtà:     che si disputava a metà Marzo da via
to a Bergamo di Frattini & Ravanelli          con i lavori del Comune atti ad un           Beltrami, davanti alle scuole Roncalli,
- ed. De Agostini 2013) e la voglia di        risanamento di angoli decisamente            alla Porta di Sant’Agostino, una gara
Carpe Diem                                           17

                                                         sedici coppie concorrenti. Bei tempi in
                                                         Sità Olta, dal ’46 in poi! Al Seminarino,
                                                         oratorio interparrocchiale retto da don
                                                         Carlo Agazzi, alla domenica cinema
                                                         gratis; in via Salvecchio c’era il Sarzetti
                                                         che presentava i suoi “Gioppini”; in
                                                         Piazza Vecchia l’idraulico Oberti pur
                                                         caratterialmente ombroso era sempre
                                                         disponibile a fare quattro chiacchere;
                                                         dal fornaio Nessi in Piazzetta Funi-
                                                         colare una bella figliola alta, florida e
                                                         mora naturale, ohhh… che bel vedere,
                                                         ti serviva cornetti appena sfornati; dalla
                                                         salumeria Azzola, vicino al vicolo di
                                                         Sant’Agata, trovavi un prosciutto me-
                                                         raviglioso; al Dopolavoro del Carmine,
                                                         oggi “Da Mimmo”, mentre il papà gio-
                                                         cava a bocce si beveva la Spuma; dal
                                                         Comi si acquistavano piccoli giocattoli
che richiamava sulle Mura migliaia di
studenti e cittadini di ogni età ansiosi
di vedere amici e parenti darsi da
fare con carriole aventi forme e stili
non proprio misurati e sobri! Infatti le
fantasie giovanili si scatenarono e si
realizzarono con veicoli originalissimi.
Al The Second Soap Box Rally, ecce-
zionalmente filmato dalle cineprese
RAI, partecipò anche il sottoscritto
in coppia con l’amico Sandrino Bu-
setti con una vettura da corsa in stile
“Manuel Fangio” sponsorizzata da
Caffè Moka - Mar della Lombardini di
via Palazzolo e da L’Eco di Bergamo:
alla punzonatura, dopo le verifiche di
rito a peso - dimensioni - freni della
vetturetta, vennero contrassegnati
anche i piloti con l’applicazione di un
bracciale sigillato dal “piombino” di
solito usato per qualificare i salami.
Risultato finale della gara: penultimi su
                                                         e mercerie varie; la liquirizia dal dro-
                                                         ghiere davanti alla Torre di Gombito;
                                                         le medicine nella farmacia Benetti;
                                                         e poi la Maria di angörie e di boröle
                                                         e il Cassotti con la sua carèta posta
                                                         sotto i portici della piazzetta davanti
                                                         alla Funicolare; il Gianni Colleoni,
                                                         poi fotografo professionista Fotoflash,
                                                         vendeva formaggi al mercato coperto e
                                                         la Maria …di calse vendeva indumenti
                                                         intimi di qualità in un negozio situato
                                                         nella medievale Domus Mercatorum
                                                         di via Gombito. Quanti nomi, quanti
                                                         personaggi. Difficile ricordarli tutti!
                                                         Però qualcuno è rimasto, qualcuno che
                                                         a quel tempo e anche dopo, ha fatto
                                                         qualcosa che ha confermato la serietà
                                                         e la qualità del suo essere. Come l’af-
                                                         fermato pittore Mino Marra, costante-
                                                         mente impegnato a migliorare se stesso
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                                                                                   Piazzetta S. Pancrazio, i Lutti di via S.
                                                                                   Lorenzo, i Beretta con i Torri e i Mon-
                                                                                   tanari di via Donizetti e il Gigi, il cui
                                                                                   padre aveva il bar-tabaccheria di fronte
                                                                                   al Ristorante Sole; senza dimenticare
                                                                                   il dr. Piero Marcellini di via Gombito,
                                                                                   oggi studioso e impegnato protagonista
                                                                                   della Commedia dell’Arte, che con i
                                                                                   bonari pettegolezzi del suo libro in-
                                                                                   titolato “Fritolade” si conferma lucido
                                                                                   testimone di una Città Alta “…un po’
                                                                                   sbiadita”. Recentemente, sul social net-
                                                                                   work Facebook (mèntore il sig. Michi
                                                                                   Cascio & Co.), si è formato il gruppo
                                                                                   “Nati in Città Alta” aperto a quelli
                                                                                   nati e cresciuti tra le Mura Venete; è
                                                                                   numeroso! Però c’è tanta gioventù e
                                                                                   gli ottantenni come il sottoscritto sono
                                                                                   un po’ tagliati fuori dai loro discorsi;
                                                                                   questi ultimi, che in illo tempore si

e il suo lavoro, il musicista di valenza   gini, Salvatore Ferro e poi ancora la   muovevano “… senza fretta trovando
internazionale Antonio Scarpanti, lo       famiglia del Mobiliere Guido, quella    modo di scambiarsi saluti, notizie e
scultore Carlo Scarpanti e poi gli amici   della Premiata Macelleria Zanetti, i    opinioni con il tabaccaio che vendeva
Mazzoleni, Ernesto Taramelli, Giorgio      fornére Carenini e ol droghér Quarti    sigarette sciolte,… il panettiere bianco
Bosticco, Maurizio Torri, i fratelli Bu-   in Corsarola, i Terzi e i Borsatti di   di farina da capo a piedi,… il salumiere
Carpe Diem                                                       19

unto fino ai capelli che affettava salami scherzando con gli
avventori… in un clima amichevole” (cfr. id.) sono rimasti
in pochi, pochissimi e per le cordialità sulla via è il caso di
dire…buonanotte suonatori! Al presente, con i pochi veraci
commercianti Cittàaltini rimasti, ci sono anche venditori di

                                                                  Venete, il Museo Caffi, Colle Aperto, Piazza Vecchia con i
                                                                  suoi Monumenti, ol Campanù e l’Università!
origini non propriamente orobiche che forse conoscono
poco di Bergamo Alta; e poi, quasi come una novella San           N’del girà, o tèra méa, a te ède al volt,
Marino, per camminare in Corsarola si deve continuamente          al pià, a te gode, o marvea …,
chiedere “permesso”. E allora è proprio vero: addio giorna-       e méla agn, con té òi stà.
lieri saluti e scambi di convenevoli. Per Nòter de Sità Olta      (dalla Poesia intitolata
è comunque e consolante sapere che sono ancora “nostre”           “Ol mè Bèrghem”
la Funicolare, la Rocca, la Biblioteca, la Sala Piatti, le Mura   di Piero Frer - alias Piero Scuri)   		              N.L.

                        Election Day 2018                                          Il Circolo Greppi, nel ringraziarlo
                                                                                   per il tanto lavoro svolto per tutti
                                                                                   gli Iscritti, lo saluta con un pen-
              “Un saluto ed un ringraziamento                                      siero scritto nella Bibbia (Proverbi,
                      al collega ANTONIO PIRAS.                                    XXII, 1 - 2), con una riflessione che
                     Socio Greppi di antica data                                   quasi quasi sembra scritta appo-
              e componente capace e ascoltato                                      sta per un uomo del suo stampo:
                        del Consiglio Direttivo                                    “Melius est nomen bonum quam
                          ci ha comunicato che                                     divitiae multae: super agentum et
                      al prossimo Election Day                                     aurum gratia bona! - E’ meglio
            non presenterà la sua candidatura;                                     avere una buona reputazione an-
                           si ritiene pronto per                                   zichè grandi ricchezze: la buona
                    godere il meritato riposo.”                                    stima prevale sull’oro e sull’ar-
                                                                                   gento!”. Vai sicuro, caro amico e
                                                                                   collega, per quanto hai fatto avrai
                                                                                   tante manifestazioni di affetto e di
                                                                                   gratitudine.

                                                                                     Il Consiglio Direttivo 2015 - 2018

                                                                                   P.S. L’amico PIRAS comunque
                                                                                   non chiude la porta: ha assicura-
                                                                                   to che, ove possibile per tempo
                                                                                   e salute, sarà ancora al fianco del
                                                                                   Consiglio Direttivo in carica e darà
                                                                                   ancora il suo contributo come
                                                                                   membro esterno, di supporto per
                                                                                   l’organizzazione di viaggi e inizia-
                                                                                   tive culturali.
                                                                                   Come sempre nel Greppi la serie-
                                                                                   tà è di casa: grazie Antonio!
20                                                       Carpe Diem

                                           Tempo di vacanze

                   Il Profumo                                                           Orobiche, l’incontrastata Regina che
                                                                                        ha ai suoi piedi il Comune di Castione

                 della Regina
                                                                                        e le sue frazioni di Bratto e Dorga. E’ un
                                                                                        ambiente che per natura, storia, arte e
                                                                                        cultura emana un profumo che penetra
                                                                                        profondamente nel corpo e nell’anima
              “Lascia i gravi pensieri alla Pianura,                                    dei suoi estimatori, un balsamo che
               vai sulla vetta che all’ardire invita,                                   non dissolvendosi tanto facilmente ha
                  all’estasi che infonde la natura”.                                    proprietà quasi… medicinali, ristora-
               (L. Tinelli - Treni della bergamasca -                                   trici, di sollievo e di conforto per tutti
                         Ferrari Grafiche - Clusone)                                    coloro che inconsciamente ne fanno
                                                                                        ricca incetta. Proprio per questo chi
                                                                                        “Lascia i gravi pensieri alla pianura…”
Il nostro Circolo con l’effettuazione      quattro chiacchiere scambiate con i          trova nella vetta della Presolana e nei
della serata “Summer Time 2018”, il        Soci nei brevi ma interessanti incontri      suoi dintorni un beneficio durevole in
tradizionale incontro con cena e danze     favoriti dalla comune partecipazione         primis per la mente e poi per il fisico.
organizzato per favorire i convenevoli     alle iniziative culturali e turistiche or-   Il rilassante ambiente naturale, partico-
di rito nel merito degli scambi di au-     ganizzate dal Circolo in tempi recenti,      larmente curato dai Castionesi, e poi
guri tra Soci, Amici e Simpatizzanti in    pare che per molti Greppini la meta          la storia locale che fonda le sue radici
pool position per l’atteso periodo di      delle prossime vacanze sia sotto “…la        nella millenaria chiesetta di San Peder,
rilassanti svaghi, chiude la prima parte   vetta che all’ardire invita…”. Preso atto    in assoluto la prima chiesa cristiana
dell’anno sociale e letteralmente apre     della personale conoscenza degli in-         dell’intera vallata, l’arte dell’eccellente

il periodo delle vacanze, dei viaggi e     terlocutori e sapendoli pluriennali fre-     intarsiatore Fantoni ben visibile nel
(per alcuni) dei divertimenti permessi     quentatori dell’alta valle Seriana, la …     Museo curato dal Comune della vicina
dalla residua … giovanile spensieratez-    Vetta in questione non può che essere        Rovetta e la cultura promossa con con-
za. Da quanto sentito nelle classiche      la Presolana, eccellenza delle Prealpi       ferenze tenute da qualificati Docenti
Carpe Diem                                                               21

Universitari nella Sala Civica di Bratto a   graditi perché sono quelli che ridanno         la vicina di sedia in attesa di invito a
luglio e ad agosto sono pillole di salute    vigore a persone che hanno bisogno             salire in pista per ballare. Il Territorio
per menti in cerca di relax psichico.        di scambiare quattro chiacchere, con il        che spazia ai piedi della Regina delle
Le due “serate della luce” invece, pro-      vicino di tavolo sulla via del centro, altri   Orobie è, nel periodo estivo e per
mosse e organizzate dagli esercenti e        sulla pista da ballo, con il conoscente        buona parte anche quello di fine anno,
                                                                                                         una succursale del Circolo
                                                                                                         Greppi e la presenza dei
                                                                                                         tanti suoi Soci partecipanti
                                                                                                         alle varie manifestazioni
                                                                                                         svolte nei sopraddetti pe-
                                                                                                         riodi è una conferma che il
                                                                                                         medicinale balsamo che si
                                                                                                         respira ai piedi della Regina
                                                                                                         è il motivo che stimola la
                                                                                                         presenza di tanti Greppini.
                                                                                                         Quindi cari consoci non
                                                                                                         perdete il ritmo, continuate
                                                                                                         a frequentare il Territorio
                                                                                                         Castionese, invitate parenti
                                                                                                         e amici a salire sotto la …
                                                                                                         vetta della Presolana per
                                                                                                         godere “… l’estasi che in-
                                                                                                         fonde la natura..”; anche se
                                                                                                         qualche carenza logistica
                                                                                                         c’è e chiede di essere evi-

dai commercianti castionesi
nei centri delle rispettive
località e quelle settima-
nali “serate ballando sotto
le stelle”, realizzate grazie
alla collaborazione della
locale Associazione Ballia-
mo Insieme nel centro della
frazione di Dorga, sono
frequentatissimi momenti
di incontro che favoriscono,
ai partecipanti, il ricupero
del fisico. Per quelle della

                                                                                                           denziata. E nel merito è il
                                                                                                           caso di porre attenzione
                                                                                                           alla struttura dedicata allo
                                                                                                           svolgimento di uno sport
                                                                                                           che per moltissimi Ospiti
                                                                                                           è motivo… di buona
                                                                                                           salute: il Ballo. Da anni
                                                                                                           la Pista provvisoriamen-
                                                                                                           te allestita nel centro di
                                                                                                           Dorga è poco funzionale
                                                                                                           e anche poco decorosa
                                                                                                           per la bella località, che
                                                                                                           può benissimo essere
                                                                                                           definita “La Cortina delle
                                                                                                           Orobie”. Preso atto che i
                                                                                                           maturi villeggianti, per il
                                                                                                           Ballo, hanno sempre ma-
                                                                                                           nifestato alto gradimento
                                                                                                           è auspicabile, a livello di
                                                                                                           Pista, un miglioramento
					                                              Chiesetta di San Peder                                  strutturale. Il Profumo
                                                                                                           della Regina non solo
“Luce” si tratta di cenette in famiglia      che tal quale passeggia a braccetto            deve avere meritati apprezzamenti
e tra amici fatte sulla via, per quelle      con la signora, con il noto negoziante         ma deve avere anche i giusti spazi per
delle “Stelle” di sport svolto a suon di     di ortofrutta, formaggi, carni e salami,       diffondersi e attrarre sempre più graditi
musica. Questi due eventi del vissuto        abiti e chincaglierie pure lui parteci-        Ospiti.
estivo di molti “Ospiti”, sono molto         pante alla movimentata “serata” o con          Unicuique suum!                      N.L.
22                                  Carpe Diem

                                    viaggio
                             attraverso un secolo
                               di musica italiana
                               CAPITOLO secondo

                                                               Finita la Grande Guerra, con
                                                               il suo tragico lascito di vittime
                                                               militari e civili e di distruzione,
                                                               la vita ricomincia faticosamente
                                                               e si ritorna ad una sofferta nor-
                                                               malità. Anche il Circolo Grep-
                                                               pi ha pagato con il sacrificio di
                                                               diversi iscritti il suo tributo alla
                                                               Patria e viene rifondato dopo
                                                               la chiusura forzata a causa del
                                                               conflitto. Per ripercorrere quegli
                                                               anni purtroppo gli archivi del
                                                               Circolo sono andati via via di-
                                                               spersi e quindi ci si basa sulle

La rifondazione del
                                                               testimonianze della Parrocchia,
                                                               che registra un’attività del Cir-
                                                               colo basato più che altro sulla

      Circolo Greppi                                           vita catechistica, con conferen-
                                                               ze e iniziative di carattere reli-
                                                               gioso o dedicato alla difesa del-

     e gli anni venti                                          la famiglia e dei valori cristiani.
                                                               Non risultano pertanto iniziative

 (gli anni ruggenti)
                                                               od eventi legati alla musica. Ma
                                                               di sicuro anche allora, soprattut-
                                                               to i giovani, non potevano rima-

       con l’avvento
                                                               nere insensibili al richiamo della
                                                               buona musica, del canto, del
                                                               trovarsi insieme in allegria, pur

       del Fascismo                                            avendo molte meno possibilità
                                                               di accedere all’ascolto o all’ese-
                                                               cuzione diretta della musica...
      La Musica è come un’esplosione di colori.                Ritornando quindi al nostro ar-
       Ogni composizione, ogni canzone è come                  gomento principale, quando si
         un quadro dipinto sulla tavolozza del
           pentagramma con le sette note, che
  parlano un linguaggio universale, che sono
        come l’esperanto della comunicazione:
   sono uguali in tutto il mondo, trasmettono
 ovunque il loro messaggio e le loro emozioni,
 hanno accompagnato il cammino dell’umanità
                 lungo gli anni, lungo i secoli...
                          E su quelle sette note,
     trasformate in suoni, in ritmi, in melodie e
               in canti, abbiamo viaggiato tutti,
      attraverso il tempo, con i nostri ricordi,
           le nostre gioie, le nostre tristezze,
            i nostri sogni, le nostre speranze...
                                  Johann Sebastian Bach:
                      la Musica aiuta a non sentire dentro
                                   il silenzio che c’è fuori
Carpe Diem                                              23

può dire sia iniziata la storia della
musica leggera italiana? Parten-
do dai Madrigali del Medioevo
o dall’Opera buffa del Settecen-
to, c’è chi la fa risalire alla tra-
dizione lirica delle romanze, in
particolare alcune come Matti-
nata e Musica proibita e in par-
ticolare Sul mare luccica (Santa
Lucia), considerata il prototipo
della canzone, che riecheggia

una romanza di Donizetti e al
quale la tradizione attribuisce la
paternità. A questa teoria il no-                      Anna Fougez
stro Donizetti ha dato un gran-
de contributo anche con arie            ne romanesca, come Barcarolo          nello; l’autore di Come pioveva
come Te voglio bene assaje              Romano, Casetta de Trasteve-          era Armando Gill, un cantante
o Com’è bello, quale incanto            re, Nannì (Gita a li castelli)...     molto popolare in quegli anni.
dalla Lucrezia Borgia e Canzo-          La vera forma canzone della           E molto popolari furono can-
ne marenara (Me voglio fà ‘na           musica leggera italiana inizia        zoni come Vipera, cantata da
casa) e inoltre nel suo soggior-        però con canzoni come Cara            Anna Fougez, che fu la prima
no napoletano ha pubblicato             piccina, Come pioveva, Fili           vera diva di quei tempi, con le
ben sette raccolte di “canzoni”,        d’oro, Come le rose e le can-         sue piume e i lustrini, ma an-
di cui due in francese. Ma so-          zoni diventano piccoli racconti,      che Gino Franzi con Scettico
prattutto, rifacendoci alla tradi-      mutuati da D’Annunzio e Guido         Blu, Addio Tabarin, Abat-Jour
zione napoletana, hanno con-            da Verona, assumendo poi la           e Come una coppa di champa-
tribuito alcune canzoni famose          tradizionale formula strofa-ritor-    gne. E poi Daniele Serra con la
come Fenesta ca lucive, Ma-
rechiare, Core ‘ngrato, ‘O sole
mio, Era de Maggio, I te vurria
vasà, Torna a Surriento, Voce
‘e notte, Tu ca nun chiagne, a
cavallo tra fine Ottocento e pri-
mi Novecento. Ma restando alla
canzone napoletana si ricorda-
no anche Santa Lucia lunta-
na di E.A. Mario, che divenne
l’inno degli emigranti, come
                                                                             Daniele Serra

Napule ca se ne va, Core Fura-
stiero, Chiove, Paese d’o sole,
Lacreme napuletane, Piscatore
‘e Pusilleco. Un valido apporto
lo hanno dato anche stornelli e
serenate, a partire dalla tradizio-                  Gino Franzi
24                                                    Carpe Diem

sua Creola (dalla bruna aureo-                                     tici, comunemente considerate
la), Lucciole vagabonde, Ada-                                      le “Sciantose”, oltre ad Anna
gio Biagio e Gigolò...                                             Fougez, Lina Cavalieri, La Bella
Nel primo dopoguerra ebbe                                          Otero, emule della grande, inar-
il suo battesimo anche la cosi-                                    rivabile Josephine Baker. O con
                                                                   il canto da fini dicitori dei vari
                                                                   Petrolini o Viviani, artisti del
                                                                   Tabarin: famosissime le mac-
                                                                   chiette Gastone e Nerone di
                                                                   Petrolini, interprete anche di Af-
                                                                   faccete Nunziata e di Tanto pe’
                                                                   cantà, ripresa poi con successo
                                                                   da Nino Manfredi. Nel frattem-

                                    Josephine Baker
                                                                   po nasceva una nuova forma di
                                                                   spettacolo chiamato “Varietà”,
                                                                   che avrebbe avuto un’impen-
                                                                   nata negli anni ‘30, soppian-
                                                                   tando l’Operetta, che nei primi
                                                                   anni venti ebbe il suo fulgore,
                                                                   producendo capolavori come

detta sceneggiata napoletana
con Libero Bovio e Gaspare Di
Majo, che però incorse nella
censura fascista, fu confinato e
andò oltre oceano, dove nella
Little Italy ebbe grande successo
soprattutto con Zappatore, che
sarebbe poi diventata il cavallo
Lina Cavalieri

                                      Petrolini                    Cin-Cin-Là, Il paese dei cam-
                                                                   panelli, La danza delle libellu-
                                                                   le, sulla scia di grandi composi-
                                                                   tori come Lehar ed Offenbach.
                                                                   Ma anche si imponeva la moda
                                                                   di balli come Foxtrot, Rumba,
                                                                   Rag Time e One-Step, Shimmy,
                                                                   Black Bottom e la riscoperta
                                                                   del Tango, con Rodolfo Valen-
                                                                   tino che balla la Cumparsita
                                                                   ne “I Quattro cavalieri dell’A-
                                                                   pocalisse”. Ma è soprattutto il
                                                                   Charleston che segna l’emanci-
                                                                   pazione femminile, quella delle
                                                                   “Suffragette”, con le gambe che
di battaglia di Mario Merola.                                      si scoprono sopra il ginocchio,
Ma poi la canzone moderna                                          agitando mani e gambe con mo-
prende altre forme col Caffè                                       vimenti giudicati peccaminosi
Concerto o Cafè Chantant, nel                                      e immorali e quindi osteggiati
quale si distinguevano cantanti                                    dalla Chiesa. Si ballava dapper-
con nome d’arte sfiziosi ed eso-                                   tutto, nei Tabarins, nei Cabarets,
Carpe Diem                                                 25

nei Cafè, nei Teatri e nelle vere
e proprie sale da ballo. C’erano
anche canzoni ispirate al Char-
leston come Lola, cosa impari
a scuola e Charlestonmania,
la prima canzone composta da
Giovanni D’Anzi e affidata a

                                    Lydia Johnson, cantante, sou-         se erano fra i tanti che si sono
                                    brette, ma anche ballerina e at-      allineati a quell’ondata di entu-
                                    trice: una grande diva di allora...   siasmo patriottico o fra altri che
                                    Nel frattempo si era instaurato       avevano dei dubbi o non si ri-
                                    il regime fascista, che ha trat-      trovavano in quella ideologia.
                                    to dalla propaganda la sua for-       Chissà come si rapportavano i
                                    za, facendo anche della Mu-           Soci del Greppi, in quei tempi
                                    sica uno strumento di regime,         in cui ci si dibatteva tra la fede
                                    alimentato con la nascita nel         nel Fascio e altre aspirazioni. E
                                    1925 dell’U.R.I. (poi E.I.AR.),       chissà quanti, con la divisa di
                                    la futura Rai, che avrebbe avu-       Balilla o forse da Federale, se
                                    to un ruolo fondamentale nella        avranno gridato “Eja Eja Alalà” o
                                    diffusione della musica leggera       alzato il braccio, magari un po’
                                    ed in particolare a quei tempi        stancamente, nel saluto fascista.
                                    delle cosidette canzoni di regi-      Sappiamo anche che tra i Soci
                                    me, dedicate all’esaltazione del      c’era una grande adesione alla
                                    Duce o ad aspetti come la cam-        Squadra di Ginnastica che par-
                                    pagna e naturalmente la Patria        tecipava attivamente alle mani-
                                    e più avanti le brame Colonia-        festazioni, facendo bella figura
                                    li dell’Italia. Ma chissà cosa ne     con le sue esibizioni...
                                    pensavano i ragazzi di allora,        E probabilmente anche loro
26                                              Carpe Diem

                                     canzone fascista. E poi c’erano      zionaria, anche se in parte non
                                     l’Inno dei giovani fascisti (Fuo-    era un tipo di musica ben vista
                                     co di Vesta), Balilla (Fischia il    dagli organi di regime, che non
                                     sasso) e l’Inno degli universitari   perdevano occasione per criti-
                                     fascisti (Siamo fiaccole di vita),   carla, forse per le origini afro-

avranno cantato in coro, con
più o meno malcelato entusia-
mo, quelle canzoni, con delle         Duke Ellington
strofe un po’ troppo enfatiche,
ad esaltare “lui”, il nostro Duce
e la Patria, delle quali natural-    Canto delle donne fasciste, La       americane e pur essendo tolle-
mente la più famosa è Giovi-         Marcia delle Legioni (Inno im-       rata non perdevano occasione
nezza... Altra canzone famosa        periale), Camicia nera, All’Ar-      per metterla in cattiva luce ri-
era Inno a Roma, (e alla Roma-       mi (siam fascisti), citando le più   spetto alla musica tradizionale
nità: Roma Caput mundi), con         conosciute di quegli anni, con       melodica di quei tempi.
testo di Fausto Salvatori, musica-   l’elenco che si sarebbe notevol-     E soprattutto legate al Jazz nasce-
                                     mente allungato con le canzoni       vano le Jazz Bands, e in Ameri-
                                     dedicate alla Guerra d’Africa e      ca le Big Bands, come quelle di
                                     alla glorificazione del Duce.        Duke Ellington e Fletcher Hen-
                                     Ma anche il Jazz si era definiti-    derson (con già Louis Amstrong
                                     vamente affermato come musi-         alla tromba) e tante altre che sa-
                                     ca innovativa, sincopata, rivolu-    rebbero seguite...

to da Giacomo Puccini nel 1919
(forse con altro spirito), ma che
fu adottata ed etichettata come
Carpe Diem                                               27

                                                                      niera, Io cerco la Titina, Baloc-
                                                                      chi e profumi (interpretata, ol-
                                                                      tre che da Petrolini, da Vittorio
                                                                      De Sica nel film “Gran Varietà”
                                                                      e da tanti altri...
                                                                      Rimanendo nell’ambito della
                                                                      Musica, anche se non stretta-
                                                                      mente leggera, ricordiamo che
                                                                      negli Anni Venti Ravel ha com-
                                                                      posto il suo celeberrimo Bolero
                                                                      e Puccini, scomparso nel 1924,
                                                                      ci ha lasciato come ultimo re-
                                                                      galo arie famose come Nessun
                                                                      dorma e Non piangere Liù dal-
                                                                      la Turandot e Gershwin la sua
                                                                      celebre Rhapsody in Blue...
                                                                      Una curiosità: nel 1926 fu fon-
                                                                      dato il Coro S.A.T. il capostipite,
                                                                      l’antesignano dei cori di mon-
                                                                      tagna che negli anni avrebbe
A quel tempo, il regime control- (Gira e rigira biondina),Tango       avuto migliaia di imitatori, cori
lava i testi delle canzoni, censu- delle rose, Tango della gelosia,   che ancora tuttoggi ripropon-
rando vocaboli non graditi ed Spazzacamino, Capinera, Mi-             gono con immutato successo i
                                                                      canti alpini più famosi, che tutti
                                                                      abbiamo cantato in compagnia

  Coro S.A.T.
eliminando sistematicamente le                                        almeno una volta nella vita,
parole straniere e sostituendole                                      come La Montanara, (canzone
con neologismi italiani ed arri-                                      del 1927) e Quel mazzolin di
vando addirittura a cambiare i                                        fiori, per citarne solo due tra i
nomi degli artisti (ad esempio                                        più famosi....
Louis Amstrong era Luigi Brac-                                        Erano gli Anni Venti, gli anni
cioforte e Benny Goodman era                                          ruggenti, contagiati da una spe-
Beniamino Buonomo)...                                                 cie di euforia, di voglia di mo-
Negli anni venti ci furono note-                                      dernità, alimentata dalle nuove
voli passi in avanti dell’industria                                   tecnologie che stavano pren-
fonografica, con i famosi 78 giri,                                    dendo piede, come la radio,
con i microfoni e l’amplificazio-                                     l’auto, il cinema e una espansio-
ne e si vendevano già milioni                                         ne industriale che ebbe grande
di dischi (già nel 1921 furono
                                                                      sviluppo fino alla grande de-
stampati oltre 100 milioni di di-
schi di Jazz).                                                        pressione di fine decennio...
Canzoni famose degli Anni                                             (continua)
                                                                                          Sergio Moioli
Venti sono anche Tic Ti, Tic tà
                                                                      (Immagini prese dal Web)
28                                                             Carpe Diem

      L’angolo della poesia                                  Notte d’Estate

                                                         L’acqua della fonte
                                                        suona il suo tamburo
                                                        d’argento. Gli alberi
                                                                 tèssono
                                                                 il vento
                                                          e i fiori lo tingono
                                                              di profumo.
                                                            Una ragnatela
                                                                immensa
                                                             fa della Luna
                                                               una stella.

                                                      Federico Garcia Lorca

                              Tesseramento
                              Il Consiglio Direttivo ricorda che il
                              Tesseramento è sempre in corso e
                              ringrazia i Soci che hanno già provveduto
                              al versamento della quota associativa.
                                                                                   *

                                                     Carpe Diem
		                                                            Periodico di Cultura, Arte, Costume, Tradizioni

                                        Editore: Cav. Nuccio Lampugnani - Dir. resp.: Aldo Monti

     In redazione: Renata Del Gizzo, Pierantonio Leidi, Sergio Moioli, Franco Nisoli, Antonio Piras, Francesca Romero Bravo,
                               Ulisse Sandrinelli. Fotografie di: Gualtiero Macchio, Franco Nisoli,
                                          Autorizz.: Decr. Pres. Tribunale di Bg n. 53 del 1-12-2000
                               Segreteria: Martedi - Venerdi (non festivi) - dalle ore 16,30 alle 18,30
                                                                * * *
 Stampa: Artigrafiche Mariani & Monti - via Serena 6, tel. 035.57.32.68 - Ponteranica, Bergamo - e-mail:artigrafiche@marianimonti.it
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