"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium

Pagina creata da Noemi Biondi
 
CONTINUA A LEGGERE
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
“Apericinema”, il Cinema in
piscina
Di Franca Dell’Arciprete Scotti

Dove è possibile godere un ricco happy hour, una proiezione
cinematografica e intanto stare    a mollo direttamente in
acqua? Ovviamente a Milano!

La Fondazione Cineteca Italiana prosegue la collaborazione con
Novotel Cà Granda proponendo presso il Lido dell’hotel,
situato in Viale Suzzani 13, un aperitivo a bordo piscina
abbinato alla proiezione sul grande schermo del Cinemobile
degli Anni Trenta.
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
In programma il Cinemenù, un montaggio dedicato alla
rappresentazione della tavola degli italiani nei film e nelle
pubblicità per il cinema dagli Anni Quaranta in poi. Un
divertente e inusuale excursus storico-culinario attraverso il
gourmet gastronomico su celluloide, con un gradito fuori menù
a completare il tutto.

I contributi audiovisivi provengono dall’Archivio di
Fondazione Cineteca Italiana, e saranno proiettati grazie
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
all’ausilio di uno speciale mezzo, il Cinemobile Fiat 618, un
furgone del 1936 utilizzato dall’Istituto Luce per far
scoprire la magia del cinema nei paesi e nelle contrade che ne
erano privi.

Quando? venerdì 26 luglio a partire dalle ore 19.30

INFO

Novotel Ca’ Granda ,    Viale   Giovanni   Suzzani    13,   tel.
02/641152825

H1140-FB@accor.com,

Ugo Nespolo: creatività al
potere.  A  Palazzo  Reale
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
un’esplosione    di                          colori,
immagini, mixage
Di Franca Dell’Arciprete Scotti

Dal legno ai metalli, dalle ceramiche ai vetri, la creatività
e la sperimentazione di Ugo Nespolo si è esercitata su tutti i
materiali. Lo dimostra la mostra “Nespolo fuori dal coro”, una
personale aperta nell’Appartamento dei Principi di Palazzo
Reale fino al 15 settembre.

Circa duecento opere raccontano il percorso di un artista
eclettico dalle multiformi evoluzioni. Tra i soci fondatori
dell’Istituto Patafisico Ticinese, rappresentante del
movimento dell’Arte Povera, con i suoi lavori fatti di vimini,
formica, legno, colle, acciaio, ferro e carta, da cui poi la
tecnica dei “puzzles”: l’artista ritaglia e rifila pezzi
sagomati di legno, incastrati e fatti combaciare fra di loro
per comporre figure dai contorni irregolari.
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
Appassionato di cinema, della beat generation, di cui conosce
famosi esponenti a Milano, grazie a Fernanda Pivano, Ugo
Nespolo fonde i linguaggi, realizza film come “Grazie Mamma
Kodak”, “La galante avventura del cavaliere dal lieto volto”,
“Le gote in fiamme”, “A.G” dedicato ad Allen Ginsberg.

Nespolo, dai manifesti dei film alla pubblicità

A Parigi con Baj Nespolo incontra Man Ray, che gli dà un testo
da utilizzare per il film “Revolving Doors” del 1982.Quella
del cinema è un’esperienza che dura negli anni, dando luogo a
importanti retrospettive a lui dedicate da musei, gallerie,
fondazioni ed istituzioni culturali in America, Europa e Asia;
fino al Beaubourg di Parigi con la rassegna del 1984
intitolata “Le cinéma diagonal”.
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
La mostra di Palazzo Reale espone vari fotogrammi e
straordinari manifesti di film, ideati e disegnati
dall’artista anche per le proiezioni in musei internazionali.
Tra il 1973 e il 1985 Nespolo è a New York dove si afferma la
pop art, cui guarda con interesse, pur senza trascurare la
tradizione delle avanguardie europee, dal Futurismo al Dada.

Quindi le sperimentazioni nei settori più disparati,
dall’abbigliamento all’arredamento, dalle copertine di libri e
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
di dischi alla grafica pubblicitaria, con le campagne dedicate
a Campari e alla Richard Ginori di cui è stato il direttore
artistico.

E ancora scenografie e costumi      per il teatro: in mostra
bozzetti in modelli acrilici su     legno e disegni a tecnica
mista su carta. Oltre a maioliche   dipinte, acrilici e foglie
oro su legno, libri d’artista       stampati con prestigiosi
editori. Catalogo Skira
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
INFO

www.palazzorealemilano.it

A   Milano   la                      birra           va
all’Università
Un’Università per imparare le professioni della birra e un
ristorante che costruisce i menù intorno alle birre
artigianali

Di Franca Dell’Arciprete Scotti
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
A Lambrate nasce l’Università della
Birra
Volete sviluppare passione e cultura birraria per avviare o
far crescere un business?     Benvenuti all’Università della
Birra. Che ovviamente poteva nascere solo a Milano. Nel
quartiere Lambrate la vocazione birraria del nostro Paese,
sempre più evidente, si esprime in un polo organizzato di
oltre 1000 metri quadrati, aule attrezzate e spazi per
favorire non solo la didattica e lo studio, ma anche la
condivisione di idee, esperienze e conoscenze.

In un ex complesso industriale che comprende parte dello
stabilimento di una storica tipografia completamente
recuperato, l’Università della Birra vuole divulgare
competenze di alto livello per gli operatori del settore e
stimolare concrete opportunità di business per il mondo della
produzione e della distribuzione.
"Apericinema", il Cinema in piscina - Weekend Premium
I percorsi di studio alternano lezioni teoriche in aula a
sessioni pratiche in laboratori attrezzati. Senza dimenticare
che la collaborazione con Acer, azienda leader
dell’Information      Consumer     Technology,     attraverso
l’applicazione “Dall’orzo al bicchiere”, permette di
partecipare in modo immersivo a tutta la fase produttiva.

Il polo di formazione professionale, promosso da Heineken
Italia, rappresenta un’ulteriore leva di sviluppo per Milano,
per la Lombardia e per l’intero Paese.

INFO

Università della Birra, via        dei   Canzi   19,   Milano,
www.universitadellabirra.it

Il Meneghino, dove la birra è di
casa
E poiché la birra è perfetta per sviluppare la convivialità,
ecco nascere ristoranti che propongono la carta del menù
centrata sulla birra artigianale. Ne scegliamo uno.
Meneghino (nome perfetto per la sua milanesità), è insieme un
locale, una linea di birre artigianali (completate da
innovativi cocktail birrari e diverse variazioni di gin tonic)
e una proposta gastronomica, rielaborata a inizio 2019 grazie
alla consulenza di Federica Solera, cuoca per vocazione e
forte dell’esperienza sul campo.

Nato qualche anno fa nel quartiere di piazza Guardi, il locale
oggi é in mano a Marco Bergamaschi (creatore delle birre e
location manager nel mondo del cinema) e Luca Pirola (gestore
del locale e video maker), affiancati dallo staff di sala e
cucina.

Un’impronta meneghina, dunque, sia nell’arredo, con immagini e
grafica ispirata all’immaginario popolare della “Vecchia
Milano”, fatta di artigiani, piccole botteghe, quartieri
operai ed eleganti caffe letterari, sia nell’accoglienza, sia
nella proposta gastronomica.
Le birre del Meneghino   sono un must: disponibili alla spina e
in bottiglia, hanno in   comune la matrice filosofica di Marco,
per cui la birra è       un prodotto semplice, quotidiano,
conviviale, che nasce    per essere bevuto e goduto, non per
stupire.

Novità assoluta, invece, sono i cocktail birrari, nati da una
vera ricerca che unisce spezie, succhi naturali e spiriti
alcolici ai sapori unici, luppolati e maltati delle birre
Meneghino. Un locale full day, con le colazioni fin dalla
prima mattina, il pranzo, l’aperitivo serale e l’offerta di
piatti più elaborati la sera.

Il menu spazia dai classici taglieri di salumi e formaggi
selezionati, ai piatti stagionali a quelli speciali. Non
poteva mancare la michetta in diverse versioni e la slèppa de
pan, il sandwich. Il tutto con un’ispirazione profondamente
milanese, compresa l’aringa ripescata dalla tradizione di
Milano, città di commercio e scambi culturali.
INFO

Il Meneghino, via Pietro da Cortona 13, ang. Piazza Guardi,
Milano

Weekend a Milano tra il
romanticismo a colori dei
Preraffaelliti e i buoni
sapori    del   ristorante
“Particolare”
Di Franca Dell’Arciprete Scotti

Due spunti per un weekend a Milano? Il primo è la bella mostra
allestita a Palazzo Reale, dedicata ai Preraffalliti, un
romantico viaggio a colori e sfumature attraverso alcune delle
opere prodotte dai pittori del movimento nato a fine Ottocento
in Inghilterra. E, dopo la mostra, fermatevi al ristorante
“Particolare Milano” per un cocktail, un aperitivo o una cena.

A Palazzo Reale la mostra “Preraffaelliti. Amore e
desiderio”

Amori anticonvenzionali, fedeltà alla natura, storie
medievali, poesia, mito, la bellezza in tutte le sue forme:
sono questi i motivi al centro della poetica dei cosiddetti
Preraffaelliti, un movimento artistico nato a Londra intorno
al 1850.

In quest’epoca di rivoluzioni politiche e sociali, sette
studenti giovani e ribelli si uniscono per produrre una
rivoluzione artistica: liberare la pittura britannica dalle
convenzioni e dalla dipendenza dai vecchi maestri. I loro
splendidi dipinti sono in mostra per la prima volta a Milano,
fino al 6 ottobre, a cura di 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE.

Sono circa 80 opere, tra le quali alcuni dipinti iconici che
difficilmente escono dal Regno Unito per essere prestati, come
l’Ofelia di John Everett Millais, Amore d’aprile di Arthur
Hughes, la Lady of Shalott di John William Waterhouse.
Ribelli dunque, e ispirati dagli artisti d’avanguardia di ogni
epoca, in particolare dai pittori e dai poeti italiani
medievali, i Preraffaelliti crearono una sorta di “modernità
medievale” per la loro epoca in rapida evoluzione.

Un Medioevo moderno, ispirato a quella letteratura che i
Preraffaelliti ammiravano, Chaucer, Dante, Shakespeare, con il
tema dell’amore romantico e tormentato, temi biblici,
attenzione alla natura, nuovi effetti di luce.
INFO

www.palazzorealemilano.it

www.mostrapreraffaelliti.com

 “Particolare Milano”: un menu di ricerca e cocktail
personalizzati

È davvero “particolare” questo nuovo ristorante appena aperto
a Milano in zona Porta Romana. Con 26 coperti all’interno e
circa 40 nel giardinetto esterno, silenzioso, circondato da
piante e luci sognanti, accoglie per un cocktail, una cena, un
aperitivo.“ Particolare Milano” è stato creato da tre soci:
uno chef, Andrea Cutillo, un maitre e sommelier Luca Beretta e
Mino Traversi, F&B manager di catene di hotel.
Di grande ricerca il menu studiato da Andrea Cutillo, che
sceglie piccoli produttori, l’allevamento italiano ed etico,
una filiera pulita di approvvigionamento degli ingredienti
della cucina.

Scegliendo dunque ingredienti semplici, Andrea riesce a creare
piccoli “capolavori”:     il “Raviolo croccante ripieno di
ossobuco”, il “Polpo in tre cotture” (bollito, fritto e
grigliato), servito in varie consistenze e temperature, con
patata viola, olive taggiasche, pomodori confit e sedano
croccante, la “Seppia e Piselli”, cotta a bassa temperatura in
infusione con lime e zenzero, servita con piselli in crema e
interi, il nero di seppia spennellato e cialda al nero di
seppia, il “Tiramisù Particolare” con una base di crema al
mascarpone classica, gel di savoiardi cotti nel caffè ed una
sfoglia croccante.

Notevole la drink list proposta da Anna Ardò, che, seguendo i
dettami della moderna mixology, lancia cocktail studiati su
misura per il cliente. Basta un’occhiata e Anna decide che per
te sarà perfetto quel cocktail “particolare”…
Attenzione all’ambiente, certificazione Friend of the Sea per
i pesci utilizzati, filosofia dello zero scarto in cucina,
risparmio energetico fanno di “Particolare” un luogo di cui
fidarsi pienamente. Il design e l’arredo sono essenziali e
raffinati come il cibo: citazioni anni ’50 e ’60 nelle texture
a rombi, gli accostamenti cromatici, le lampade dorate.
Fulcro del progetto è stata la scelta dei rivestimenti,
affascinante riproduzione in gres porcellanato di un tappeto
usurato, che crea un ambiente caldo e familiare.
INFO

“Particolare Milano”, Via Tiraboschi 5, Milano,

tel 02/99266176, www.particolaremilano.com

Dettagli Glamour! Nei Brow
Bar anche l’occhio vuole la
sua parte
Di Franca Dell’Arciprete Scotti

A Milano ci si fa belle. Non solo, come ovunque, da estetiste
e parrucchieri. Ma anche presso i Brow Bar. Sono cliniche
dedicate alla cura speciale di ciglia e sopracciglia. Un
concetto nuovo di filosofia della bellezza che non è solo
estetica, ma è lo strumento per raggiungere una completezza
fatta di dettagli, piccoli ma nondimeno fondamentali.
Come avviene per le sopracciglia, anche le ciglia hanno il
dono di trasformare il viso, anche quando si è poco truccate.
Ecco allora i luoghi dove mani esperte applicano le extension
alle ciglia: fibre applicate singolarmente sulle ciglia
naturali, e che donano un effetto di maggiore lunghezza e
volume.

Le tecniche tra cui scegliere sono sempre diverse, ognuna
delle quali garantisce ciglia spesse e folte che durano oltre
un mese e che garantiscono effetti diversi, naturale, glamour,
drammatico. E le stesse mani esperte definiscono con la matita
le sopracciglia, esaltando lo sguardo.

Ecco qualche indirizzo
Il Brow Bar (Via Bigli 24, www.thebrowbar.it), che ha aperto
le sue porte anche alla Skincare, introducendo la       figura
della “Facial Care Therapist”, per far vivere un’esperienza di
wellness a 360°.
Atelier Aldo Coppola presso La Rinascente (La Rinascente, Via
Santa Radegonda, 2, 8° piano, www.aldocoppola.com) un beauty
atelier completo, il primo grande atelier in un centro
commerciale, a pochi metri dalle guglie del Duomo e dalle luci
della Galleria. Il salone è anche il primo ad avere un’area
dedicata esclusivamente alla cura dell’uomo.

Infine, segnaliamo anche Mastromauro hair stylist
(www.mastromaurohairstylist.it), famoso Salone da
parrucchiere, in Piazza Adigrat, 3

Si fa presto a dire etnico! A
Milano c’è il “Valhalla”, il
primo ristorante vichingo
italiano.

Di Franca Dell’Arciprete Scotti

Non c’è città italiana che non vanti un ristorante etnico. I
gusti cinese e vietnamita dilagano. Ma anche in questo caso
Milano è all’avanguardia.
Due giovani imprenditori, appassionati di mitologia nordica,
hanno reinterpretato in chiave moderna l’alimentazione delle
antiche popolazioni del Nord Europa: focus sulla selvaggina,
cottura con le braci o con la tecnica della bassa temperatura
per quella è stata scelta come “la brace degli dei” milanese.

Ogni piatto ha un divertente nome vichingo che richiama la
mitologia di Odino, come Sigfrido, Brunilde, Gudrun, Fenfir,
Attila, per citarne solo alcuni. Il menù, poi, come quello
degli antichi vichinghi è stagionale e varia ogni tre mesi.
Il ristorante si trova a pochi passi dalla Darsena e dai
Navigli. Il locale è decorato da asce guerriere, panche
ricoperte di armature, scudi e pelli, per un banchetto a base
di cinghiale. Si beve idromele, vino e coppe di birre
artigianali distribuite dalle Valchirie.
INFO

Valhalla, Via Gaetano Ronzoni 2, tel 02/84041503

www.valhallarestaurant.it

valhallarestaurantmilano@gmail.com

Tutti pazzi per Leonardo! Le
iniziative a Milano, dove il
genio toscano trascorse 20
anni alla corte sforzesca
Franca Dell’Arciprete Scotti

Nell’ambito di “Milano Leonardo 500”, la Sala delle Asse, il
più importante ambiente del Castello Sforzesco, è
eccezionalmente riaperta al pubblico dopo 6 anni di studi e
restauri, svelando le nuove tracce leonardesche apparse sulle
sue pareti. Una scoperta che rivela una nuova geografia del
progetto di decorazione ideato da Leonardo e che sarà la base
di nuovi studi sul genio vinciano.

Attraverso la scenografica installazione multimediale “Sotto
l’ombra del Moro”, i visitatori sono guidati nella lettura
dello spazio della Sala, dalla volta alle pareti laterali, e
scopriranno come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto
di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco
e, al di là degli alberi, case e colline all’orizzonte: dalla
stanza del duca Sforza al territorio da lui governato.
Una straordinaria radice (detta Il Monocromo perché disegnata
a carboncino) alla base di un grande, illusionistico,
pergolato di diciotto alberi di gelso, legati con corde
annodate, che si intrecciano sulla volta della Sala
sorreggendo uno stemma e le targhe sforzesche.

Uscendo dal Castello Sforzesco dopo la visita delle mostre, il
visitatore potrà passeggiare per Milano e viaggiare in
Lombardia alla ricerca dei luoghi in cui Leonardo è vissuto,
dove ha lasciato un segno del suo genio.

www.milanocastello.it

Al Museo del Novecento: una mostra omaggia Leonardo da
Vinci attraverso il dialogo ideale con Lucio Fontana

In Sala Fontana, fino al 12 settembre, si svolge una lettura
in chiave moderna dell’opera del maestro rinascimentale
attraverso i lavori su carta e le sculture in ceramica di
Lucio Fontana realizzate tra gli anni Trenta e i primi anni
Cinquanta.

Creatività eccellenti molto distanti nel tempo in dialogo
affascinante in uno dei luoghi più suggestivi del Museo e
dell’intera città: un esempio della capacità degli artisti del
Novecento di rileggere i grandi maestri del passato. Cavalli
rampanti, guerrieri, centauri, cavalieri e cavalli marini,
riproposti in molteplici soluzioni formali, plastiche e
cromatiche animano Sala Fontana, in un ideale percorso
cronologico che conduce alla famosa “Struttura al neon”.
www.museodelnovecento.org

Alla Fondazione Stelline L’Ultima Cena dopo Leonardo

Fino al 30 giugno, una grande mostra internazionale intitolata
L’Ultima Cena dopo Leonardo, con la presenza di sei figure
chiave della scena artistica contemporanea: Anish Kapoor,
Robert Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue
Minjun.

La mostra, prodotta dalla stessa Fondazione Stelline e a cura
di Demetrio Paparoni, propone sei grandi artisti
internazionali, di diversa tradizione culturale, che rileggono
il tema dell’Ultima Cena a partire dalla raffigurazione che ne
ha dato Leonardo, facendone una delle espressioni più alte
della nostra cultura, in un originale dialogo tra oriente e
occidente. L’Ultima Cena dopo Leonardo ha l’obiettivo di
sottolineare come l’opera di Leonardo continui a contaminare
l’arte contemporanea.

www.stelline.it/it
Fabbrica del     Vapore:    “Leonardo    da   Vinci   3d”   in
cattedrale

Fino al 22 settembre “Leonardo da Vinci 3d” racconta il genio
vinciano, la sua vita, le sue scoperte, le sue straordinarie
opere d’arte attraverso la tecnologia più rivoluzionaria, tra
realtà aumentata e ologrammi.

Prodotta da Medartec e Comune di Milano, con la produzione
artistica dello studio fiorentino Art Media Studio, in
collaborazione con Fratelli Alinari, il più antico archivio di
immagini fotografico al mondo, la mostra è esposta alla
Fabbrica del Vapore, luogo ideale per indagare l’artista e
scienziato con un linguaggio tecnologico e multimediale,
capace di restituire la genialità di Leonardo e farne
apprezzare la straordinaria attualità, attraverso uno sguardo
inedito.
“Leonardo da Vinci 3D” è stata ideata come un viaggio lungo
oltre 500 anni e permette di conoscere ‘dal vivo’ il maestro
del Rinascimento Italiano: è infatti lo stesso Leonardo,
riprodotto in una creazione olografica a grandezza naturale, a
raccontare le intuizioni e gli episodi che costellano il suo
lavoro.

Il percorso della mostra narra l’intero universo leonardiano:
dalla sala macchine alla mirror room dedicata al volo, fino
alla grande sala immersiva. Cuore del percorso è la cosiddetta
‘mostra impossibile’: una galleria digitale che riunisce – per
la prima volta in un unico spazio – i più celebri dipinti
leonardeschi riprodotti a grandezza naturale, dalla Gioconda
alla Vergine delle rocce.

www.fabbricadelvapore.org

Un’affascinante e suggestiva “visita guidata virtuale”

Per rievocare la vivacità culturale di Milano e della
Lombardia ai tempi di Leonardo da Vinci e analizzare i
rapporti che il Maestro intrattenne con la corte sforzesca e
gli artisti suoi contemporanei, ecco una bella iniziativa.

Con proiezione di immagini e reading di passi del romanzo
“Leonardo alla corte del Moro” di Dino Bonardi e del volume
AA.VV., Il genio di Leonardo raccontato anche in milanese una
suggestiva “visita guidata virtuale”.

info@meravigliedizioni.it

“You are Leo”, sulle tracce di Leonardo

Un’emozionante esperienza culturale e turistica tra reale e
virtuale nella Milano di Leonardo da Vinci In esclusiva
mondiale You are Leo, il primo street tour dedicato a Leonardo
da Vinci “Maestro Lombardo, fiorentino in Milano” nel suo
lungo soggiorno milanese. You are Leo è dunque una passeggiata
nel centro di Milano e al contempo un viaggio nel tempo,
possibile grazie ad avanzate tecnologie che permetteranno al
visitatore di ripercorrere i passi di Leonardo.

In seguito a un’importante ricerca scientifica per una
corretta ricostruzione filologica, è stato creato un virtual
tour che mostra Milano come poteva essere ammirata da
Leonardo.
Un percorso a piedi di circa un miglio lombardo (1,8 km) e
durata di circa 1 ora e 30 minuti. Ciascun partecipante verrà
munito di un visore VR e sarà accompagnato da un esperto
storico dell’arte che lascerà il posto agli occhi di Leonardo,
per immergersi nei suoi luoghi, vedere ciò che lui stesso
vedeva e lo spettatore diverrà Leonardo.

INFO

www.youareleo.com

Al      via      Fuoricinema
Fuoriserie, la IV edizione è
dedicata all’amore
di Franca Dell’Arciprete Scotti

Dopo lo straordinario successo delle precedenti edizioni – con
oltre 80.000 presenze di pubblico e più di 150 ospiti in
totale – torna per il quarto anno consecutivo Fuoricinema
Fuoriserie, una maratona no-stop di incontri e proiezioni, un
evento dall’anima pop totalmente gratuito che mette in
contatto diretto il pubblico con artisti e personalità del
mondo del cinema, dello spettacolo, della cultura e
dell’informazione.

La direzione artistica è sempre costituita da Cristiana
Capotondi e Cristiana Mainardi, anche ideatrici del progetto,
e da Gabriele Salvatores, Gino & Michele, Lionello Cerri e
Paolo Baldini. Per il secondo anno consecutivo la conduzione
degli incontri sarà affidata a Marina Rocco. Insieme a lei vi
sarà una madrina d’eccezione, Angela Finocchiaro, con il suo
talento e la sua risata inconfondibile.
Quest’anno Fuoricinema Fuoriserie inaugura la stagione estiva
con un giorno in più, svolgendosi dal 20 al 23 giugno tra
Anteo Palazzo del Cinema e il Chiostro dell’Incoronata.
L’arena    che  ospita    la  manifestazione,     disegnata
dall’Architetto Riccardo Rocco, prevede 1000 posti tra platea
e zone circostanti. Su via Milazzo, chiusa al traffico, sarà
previsto un red carpet per accogliere i grandi ospiti del
festival.
L’amore viene declinato anche in amore per la città e per ciò
che accade al suo interno. Si vuole dare particolare
attenzione al tema delle periferie e della rigenerazione
urbana, considerata come atto d’amore nella restituzione di
luoghi alla città. A questo proposito lo street artist Neve,
esponente del Neomuralismo in Italia, conosciuto in tutta
Europa, regalerà un’opera permanente ispirata all’amore, che
sarà realizzata nei prossimi giorni su una grande parete
situata all’ingresso del Chiostro dell’Incoronata.

Arricchiranno l’offerta l’area food e il market place
solidale, che hanno fatto delle precedenti edizioni un
successo trasversale: a Fuoricinema Fuoriserie il pubblico
potrà quindi seguire gli incontri, fare acquisti a scopo
benefico, mangiare e bere qualcosa e assistere alle proiezioni
di importanti anteprime nazionali. Il tutto a ingresso libero
e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Tra i partner la Fratelli Branca Distillerie: Brancamenta, e
poi Punt e Mes, Caffè Borghetti, Fernet-Branca, Stravecchio
Branca e Antica Formula saranno tra i protagonisti di questo
imperdibile appuntamento milanese.
INFO
www.fuoricinema.com
www.brancadistillerie.com

Milano celebra Leonardo
Nell’ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni della
morte di Leonardo da Vinci, Milano celebra il genio toscano
con un vario e vasto calendario di iniziative per ricordare il
forte legame tra la città e quello che è considerato il
“genio” per antonomasia. È il 1482, infatti, quando Leonardo
giunge a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro, che ne
fu il mecenate, e ci rimane per circa vent’anni, lasciando
tracce della sua arte e della sua scienza.

Sulle tracce del genio
Una   visita   ideale   sulle   tracce   di   Leonardo   parte   dal
Refettorio di Santa Maria delle Grazie, dove è si trova il
Cenacolo, noto anche come l’Ultima Cena. Presso la Veneranda
Biblioteca Ambrosiana, invece, è custodito dal 1637 il Codice
Atlantico, la più grande raccolta al mondo di disegni,
progetti, scritti autografi di Leonardo, che spaziano
dall’anatomia all’architettura, dalla scienza alla pittura.

Spostandosi invece al Museo Nazionale della Scienza e della
Tecnologia “Leonardo da Vinci” (www.museoscienza.org) è
possibile invece ammirare la più importante collezione a
livello mondiale di modelli leonardeschi, realizzati tra il
1952 e il 1956 da un gruppo di studiosi, che si sono basati
sui disegni dello scienziato. Fino al 13 ottobre, poi, presso
il museo di tiene la mostra temporanea “Leonardo da Vinci
Parade”, realizzata in collaborazione con la Pinacoteca di
Brera.
Si tratta di un accostamento inconsueto e inedito tra arte e
scienza, dove i modelli leonardeschi, che spaziano
dall’ingegneria alla tecnica, vengono messi a confronto con
gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, valorizzando
la collezione storica con cui il Museo inaugurava
ufficialmente la sua apertura, nel 1953.

Una delle testimonianze più suggestive, invece, si trova
presso la Sala delle Asse del Castello Sforzesco
(www.saladelleassecastello.it/)    dove Leonardo ha realizzato
nel 1498 un finto pergolato con    rami intrecciati che formano
l’emblema vinciano del nodo che   forma un cerchio che inscrive
una doppia croce e una possente   radice disegnata sulla parete
est della sala.

La Sala sarà riaperta al pubblico il 16 maggio dopo una prima
fase di restauri che riprenderanno nel 2020. Per l’occasione
sarà possibile ammirare i disegni preparatori emersi durante i
lavori, finora visibili solo ai restauratori, tra tronchi,
paesaggi, rami e foglie che rimodellano la percezione dello
spazio e confermano la volontà dell’artista di sviluppare il
suo concetto di imitazione della natura.

Le mostre e gli eventi
Nove mesi di eventi e iniziative, dal maggio 2019 a gennaio
2020, celebrano il legame tra Milano e Leonardo. Vediamone
alcune. Fulcro del palinsesto sarà il Castello Sforzesco, le
cui sale ospiteranno la mostra Leonardo e la Sala delle Asse
tra Natura, Arte e scienza (dal 16 maggio al 18 agosto) presso
la Cappella Ducale. Nella Salam delle Armi, fino al 12 gennaio
2020, sarà allestito un percorso multimediale che ricostruisce
la città come doveva apparire agli occhi di Leonardo tra il
1482 e il 1512.

Tre i progetti espositivi a Palazzo Reale, simbolo del potere
sforzesco. Fino a luglio si tiene la mostra Il meraviglioso
mondo della natura, che ha come filo conduttore la
rappresentazione leonardesca del naturale. Dal 7/10 al 17/11
si tiene invece la mostra La Cena di Leonardo per Francesco:
un capolavoro di seta e argento, che espone per la prima volta
al pubblico dopo i restauri la copia del Cenacolo realizzata
ad arazzo tra il 1505 e il 1510.
Il collettivo di artisti Studio Azzurro, fino a luglio,
propone un percorso interattivo dedicato alle macchine
leonardesche. Altre iniziative si svolgeranno al Museo del
Novecento, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, a
Palazzo Litta e nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Programma completo su www.leonardomilano.org
La vigna di Leonardo
Nel 1498 Ludovico il Moro dona a Leonardo una vigna di 8300 mq
situata sul retro della Casa degli Atellani. Il genio vinciano
le era particolarmente affezionato, tant’è che, quando nel
1500 le truppe del re di Francia sconfiggono Ludovico Sforza e
lo imprigionano, prima di lasciare Milano Leonardo affitta la
vigna al padre del suo allievo prediletto Gian Giacomo
Caprotti, detto il Salaì.
E anche quando i francesi la confischeranno, farà in modo di
rientrarne in possesso. Nel suo testamento ne lascerà una
parte al Salì e un’altra a un suo fedele servitore. Oggi la
vigna e il museo annesso si possono visitare con tour guidati
di 30 minuti (biglietto € 10 intero, € 8 ridotto).
Ossibuchi alla milanese
Ingredienti

     4 ossibuchi di vitello da 300 gr cadauno
     500 ml di brodo di carne
     1 cipolla dorata
     50 gr di farina 00
     50 ml di vino bianco
     40 gr di burro
     3 cucchiai di Olio EVO
     Sale e pepe

Per la gremolada

     2 spicchi di aglio
     1 ciuffo di prezzemolo
     Scorza di 1 limone

In una padella mettete a rosolare la cipolla tritata finemente
con il burro e l’olio. Incidete la membrana che circonda gli
ossibuchi e passateli nella farina da entrambi i lati. Quando
la cipolla sarà appassita unite gli ossibuchi e fateli
rosolare. Bagnateli poi con un bicchiere di vino bianco,
lasciate evaporare poi aggiungete il sale, il pepe e il brodo.
Lasciate cuocere per circa un’ora e mezzo a fuoco lento,
muovendo di tanto in tanto la padella per non fare attaccare
gli ossibuchi. Nel frattempo preparate la gremolada, tritando
insieme il prezzemolo, l’aglio e la buccia del limone.
Aggiungete agli ossibuchi a 5 minuti dalla fine della cottura.
Servite con abbondante sugo, accompagnati da un risotto alla
milanese o dalla polenta.

COME ARRIVARE
In auto: Milano si raggiunge percorrendo l’A8 da Como e
Varese, l’A4 da Torino, l’A7 da Genova e l’A1 da Bologna, poi
tangenziale Ovest. A1 e A4 da Bergamo, poi tangenziale Est. In
treno: sono presenti tre stazioni: Centrale, Cadorna e
Garibaldi.

DOVE MANGIARE
*Trattoria Nuovo Macello, via Lombroso 20, Milano, tel
02/59902122, www.trattorianuovomacello.it

*Antica Trattoria della Pesa, viale Pasubio 10, Milano, tel
02/6555741, www.anticatrattoriadellapesa.com/
DOVE DORMIRE
*Star Hotel Rosa Grand Milano****, Piazza Fontana 3, Milano,
tel                                                02/88311,
www.starhotelscollezione.com/it/i-nostri-hotel/rosa-grand-mila
no

*Hotel Milano Castello***, via San Tomaso 2, Milano, tel
02/38241026, www.hotelmilanocastello.com
INFO
www.turismo.milano.it

www.comune.milano.it

12° Trofeo Milano: Weekend
“d’epoca” al Castello
L’appuntamento è fissato per sabato 6 ottobre al Castello
Sforzesco di Milano, dove nel pomeriggio la Piazza d’Armi del
castello ospiterà l’esposizione di 100 auto e 40 moto
selezionate tra gli iscritti del CMAE.

Per i partecipanti alla manifestazione, la giornata comincerà
molto presto, perché già dalle 8.00 si ritroveranno all’hangar
dell’aeroporto Militare di Linate, dove saranno ospiti
dell’aeronautica Militare. Da lì i veicoli si separeranno in
percorsi differenti tra auto e moto. Le prime seguiranno un
percorso che si snoda per 60 km di campagne lombarde, durante
il quale avranno modo di sfidarsi in prove di abilità e prove
a tempo. I veicoli a due ruote, invece, punteranno
direttamente a Milano, dove sosteranno in esposizione in
Piazza della Scala dalle 10.30 alle 12.30, per poi riunirsi
con le auto al Castello Sforzesco

Alle 18.30 la “Fanfara della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica
Militare” saluterà il pubblico con un concerto. In serata poi,
avverrà l’assegnazione del 12° Trofeo Milano, consistente in
un vero fiocco terminale di una guglia del Duomo, concesso in
comodato ventennale al CMAE.

Nonostante i veicoli presenti alla manifestazione siano di una
certa età, riescono ad attirare anche molti giovani
appassionati, grazie anche alla sezione “Giovani” del club,
tant’è che la precedente edizione del trofeo è stata vinta da
due giovanissimi soci.

CMAE, Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca, nato nel 1959,
riunisce gli appassionati e i possessori di auto e moto
d’epoca. È un club federato ASI con più di 2.000 soci che
costituisce un punto di riferimento per tutti gli appassionati
di auto e moto d’epoca. Si pone l’obbiettivo di tutelare il
restauro e l’uso degli autoveicoli di interesse storico e di
fornire aiuto per il reperimento di ricambi e l’archiviazione
di dati e documentazioni bibliografiche.

Maggiori info manifestazione al sito del Trofeo
Milano https://www.trofeomilano.com/edizione-2018
Il futurista Umberto Boccioni
torna a Milano grazie alla
collezione del Maon
La   mostra   si   terrà   in   concomitanza   con   il   palinsesto
“Novecento Italiano”, organizzato dal comune di Milano e sarà
aperta al pubblico dal 13 settembre fino al 14 ottobre, presso
la Fondazione Stelline. Le 35 opere esposte appartengono al
museo calabrese MAON, già autore in passato di due grandi
mostre, dedicate proprio a Umberto Boccioni e Mimmo Rotella.

Il percorso espositivo della mostra è organizzato secondo una
scansione temporale in due sezioni: la prima si intitola “Le
Avanguardie Storiche e il Novecento Italiano” e copre il
periodo 1900-1945. La seconda affronta il Dopoguerra e le
Nuove Tendenze, ovvero il periodo compreso tra il 1945 e il
2000.

Il pezzo forte della raccolta, appartiene alla prima sezione
ed è un dipinto pre-futurista di Boccioni, intitolato
“Paesaggio marino con alberi”. L’opera è caratterizzata da una
pittura sottile, rapida e filamentosa, che si collega a
diverse opere prefuturiste della collezione Chiattone di
Lugano, tutte eseguite attorno al 1908.
Umberto Boccioni, Paesaggio marino con alberi, 1908,
olio su tela

Le opere della seconda sezione sono espressione
dell’evoluzione che interessò le avanguardie storiche nel
secondo dopoguerra. Qui possiamo trovare sperimentazioni sui
materiali e le tecnologie e contaminazioni di generi con i
paradossi linguistici.

È in questo periodo che si colloca la figura di spicco di
Mimmo Rotella, che ha saputo fare da ponte fra il Dadaismo e
la Pop Art, utilizzando dei ready made e le icone della
pubblicità fotografica.
Mimmo Rotella, E Rosso. 1957, décollage

Tra i lavori esposti sono da ricordare anche alcuni
assemblaggi di oggetti e ramoscelli di Alik Cavaliere, docente
e direttore dell’Accademia di Brera a Milano.

Alik Cavaliere. Senza titolo, anni
70-80, bronzo e bottiglia

Per maggiori informazioni riguardanti la mostra potete
consultare      il   sito     di    Fondazione     Stelline:
https://www.stelline.it/it/la-fondazione/mostre/contributi-al-
novecento-da-boccioni-rotella-ai-contemporanei-la-collezione-
del
Per avere più informazioni relative al palinsesto “Novecento
Italiano” potete consultare il sito del comune di Milano:
http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/news/primopiano/
tutte_notizie/cultura/novecento_italiano_presentazione_palinse
sto

WEEKEND            CODE         MAGGIO/GIUGNO
2018
NUOVA LINEA “JAGUAR” DELLA COMPAGNIA DEL VIAGGIO

Compagnia Del Viaggio festeggia 40 anni! Con l’obiettivo di
utilizzare sempre materiali di alto livello, Compagnia Del
Viaggio sviluppa la nuova linea “Jaguar” integrata ai grandi
marchi del mondo del viaggio, come National Geographic.
Fondata in Toscana da Roberto e la moglie Lucia, oggi è in
mano alla seconda generazione.
GUIDA “MILANO AL FEMMINILE” DI ANNA DI CAGNO

Nelle librerie è arrivata la nuova Guida Turistica di Anna di
Cagno “Milano al Femminile”, edita Morellini, dedicata alle
donne che vogliono vivere e scoprire una Milano ricca di
sorprese e fuori dai luoghi comuni. La scrittrice e
giornalista nasce a Bari ma si trasferisce a Milano nel 1992.
Da subito nasce una passione intensa tra il capoluogo
lombardo. 11,90 Euro.

ZAINETTO PER WEEKEND DI ROBERTA DI CAMERINO

La Casa Roberta di Camerino, creata dalla celebre stilista
veneziana degli anni ’50, ha realizzato borse senza tempo come
“La Bagonghi”, indossata anche dalla Principessa Grace Kelly
come vedete sulla copertina dell’Europeo del 1959. Oggi ha
realizzato uno zainetto da viaggio che rispetta perfettamente
le forme morbide e sciolte della sua linea, da sempre
distintasi per la propria personalità ed eleganza.
LA NUOVA MAZDA MX-5 TOP LIMITED EDITIONS ALLA MAISON DI MODA
POLLINI DI MILANO

Mazda ha presentato l’ultima serie speciale delle MX-5 Top
Limited Editions nella splendida boutique Pollini a Milano.
L’evento nella Maison di moda Pollini ha visto la
partecipazione di esperti e celebrità, che hanno potuto
apprezzare l’iconica roadster giapponese. La Casa
automobilistica, che vanta la Spider più venduta al mondo,
sancisce durante questo evento la partnership tra le due
Aziende. Questa speciale edizione è dotata di un limitatissimo
kit firmato Pollini con due borsoni da viaggio e due
necessaire in tinta con la vettura.
Il Direttore della Comunicazione di Mazda Claudio Di
Benedetto (alla guida) con il Direttore Generale di Pollini
Marco Piazzi.

L’INTERVISTA DEL GIOVEDI’:
Anna Di Cagno e la nuova
guida “Milano al Femminile”
E’ disponibile online e nelle librerie “Milano al Femminile”
(edizione Morellini, 11.90 Euro), la nuova guida turistica
dedicata alle donne (ma non solo) che vogliono conoscere e
vivere Milano liberamente, lontane dagli obsoleti pregiudizi
che per anni hanno definito questa città buia e triste.

In questa Guida, la Capitale della Moda e del Design viene
riscoperta: dalla “bela Madunina” ai locali più in del
momento, un “vademecum” tascabile vi accompagnerà fino a farvi
innamorare di una metropoli tutt’altro che grigia.

Anna di Cagno, giornalista professionista, nasce a Bari ma
vive a Milano ormai da anni. Abbiamo intervistato per voi
l’autrice, la quale, orgogliosa e appassionata della sua
città, ci racconta una Milano rinnovata ed alla portata di
tutti. Per Anna Di Cagno, Milano è un mondo moderno,
all’avanguardia e sempre pronto ad accoglierti a braccia
aperte.
La copertina della Guida “Milano al
           Femminile”.

Lei qui elenca una serie di quartieri milanesi con breve
descrizione annessa, per esempio Porta Romana, i Navigli, il
Quartiere Isola. Quale indicherebbe come quartiere da non
perdere, per chi viene la prima volta a Milano?

Indubbiamente Porta Nuova, la nuova Milano è lì. Con i suoi
grattacieli spettacolari, uno tra tutti il Bosco Verticale, e
il suo meraviglioso mix tra vecchio e nuovo. Alle spalle di
piazza Gae Aulenti si apre poi l’Isola, la zona hipster e
“localosa” più alternativa della città.
Piazza Gae Aulenti.

Ritiene che Milano abbia fatto dei passi in avanti negli
ultimi tempi, a livello sia estetico che di sicurezza e di
apertura al mondo?

Io sono nata a Bari ma vivo a Milano dal 1992 e devo ammettere
che quello che ho visto negli ultimi cinque anni ha
dell’incredibile. Questa città si è trasformata: sono nati
nuovi quartieri come il City Life, al fianco della già citata
Porta Nuova, mentre i vecchi quartieri stanno vivendo una
rinascita e un rilancio.

Complice, ma non solo, l’Expo. Expo è stato un evento che è
durato solo un anno e ha portato molti soldi in città: Milano
ha saputo usarli bene, ma questa onda lunga non accenna, per
fortuna, a spegnersi e ci sta regalando una città in piena
rifioritura, estetica e culturale. Nonostante tutti gli
allarmismi, inoltre, questa città sta guadagnando anche in
sicurezza, restando sicura soprattutto per le donne e questo
nella Guida è sottolineato più volte.
City Life – Milano.

Cosa risponderebbe a quelli che definiscono Milano una città
grigia e chiusa?

Che non la conoscono o che, purtroppo, non hanno avuto il
tempo di fermarsi, perché Milano è in assoluto la città più
accogliente in cui abbia mai vissuto. Io ho vissuto al sud, al
centro e al nord quindi, nel mio piccolo, ho un buon
osservatorio. Milano ha un cuore molto “terrone” (e non solo
per la percentuale di meridionali che la caratterizza, tra cui
la sottoscritta) ma perché è nella sua storia: “Milan g’ha el
coeur in man”.

E’ la capitale del volontariato, è una città in cui tutti
trovano uno spazio e un “posto al sole”, se hanno voglia di
fare. È una città che non ti consente di piangerti addosso né
di stare “coi man in man”. Magari cambi tre, quattro lavori
nel corso della vita, ma se ti dai da fare, vieni premiato e
sei accolto perché, diciamolo, i milanesi sono accoglienti.
Duomo di Milano.

Galleria Vittorio Emanuele II – Milano, 2018.
Corso Vittorio Emanuele II – Milano, 1930.

E’ una città che consiglierebbe a un giovane che viene qui a
cercare lavoro?

Io trovo che Milano in quanto città in cui studiare non dia il
meglio di sé: ci sono città universitarie molto più piacevoli,
economiche e facili da vivere per uno studente. Come città in
cui iniziare a lavorare, invece, è il migliore apprendistato
che si possa fare. Milano non offre solo grandi opportunità di
lavoro ma anche di vita, perché ti confronti quotidianamente
con realtà e persone diverse. Un primo lavoro a Milano va
cercato e non aspettato: questa è la prima lezione di vita che
Milano dispensa.

Tra Fashion Week e Quadrilatero della Moda, Milano è
senz’altro una città che detta le tendenze. Le grandi marche,
però, hanno prezzi inaccessibili alla maggioranza delle
persone. Pensa che esista una versione più “popolare”
dell’alta moda?

Attenzione: la settimana della moda è nata per gli addetti al
mestiere, molto chiusa, ma da quando è arrivato il fenomeno
del Salone del Mobile – e del Fuori Salone – che ogni anno
invade la città per una settimana con eventi e sfilate, quel
mondo non è più così irraggiungibile. E siccome a Milano le
antenne sono sempre dritte, c’è stata una commistione tra Moda
e Mobile che in qualche modo si sono federati. Questo
brulicare di iniziative accessibili a tutti ha fatto in modo
che anche chi non fosse addetto al mestiere si sentisse parte
di un mondo pieno di stimoli. Per esempio, chi torna poi a
casa ed ha una boutique può mettere in pratica quanto imparato
e vissuto qui. Inoltre, a Milano ci sono tantissime boutique,
moltissime gestite e inventate da donne, che propongono una
moda dai prezzi più accessibili. Nella nostra guida noi
abbiamo cercato quelle più trendy e particolari.

    Milan Fashion Week.

Dopo il lavoro, dopo le corse, tutti a fare il famoso “ape”.
Ci consiglia due posti che secondo lei meritano una menzione?

Milano ha un’offerta davvero infinita: continuano ad aprire
nuovi locali ed è difficile stare al passo. In primis, a me
piace segnalare un locale che amo molto e che consiglierei
alle donne che viaggiano sole o con amiche: il LùBar. È un
posto magico, sembra di essere a Parigi nella sua migliore
interpretazione. Un meraviglioso sapore d’altri tempi.

  LùBar – interno.
L’autrice al LùBar.

Un altro posto che ha aperto recentemente proprio in Porta
Romana, di cui parlavamo prima, è il Dabass. Con un arredo
vintage, questa location offre sia aperitivo che cena ed è
costruito al piano terra del “Flatiron di Milano”. Anche se si
viene da sole non ci si sente un pesce fuor d’acqua.

Lei ha dedicato la sua Guida al lato femminile di questa
città: che consiglio darebbe alle giovani donne che girano in
questa città da sole?

Di non lasciarsi bloccare dai pregiudizi datati. A Milano le
donne hanno una possibilità di azione come in poche altre
città italiane. Prendersi un aperitivo da sola, secondo me, è
un’esperienza che una donna giovane deve vivere perché ti
trovi a parlare con chiunque. E non mi riferisco alle antiche
tecniche di rimorchio (oggi si rimorchia con le App!), ma al
desiderio di incontrare gente nuova, di parlarsi. Si può
incontrare la ragazza di vent’anni così come la professoressa
appena uscita dal consiglio d’istituto che va a bersi un
calice di vino bianco. Questo ti dà il polso di una città che
non lascia soli.
Infine, cosa vorrebbe dire di Milano oggi?

Venite a Milano, anche solo due giorni. Magari in settimana,
così nel weekend si può andare al mare. Venite a vivere Milano
da turisti, scopritene i capolavori e l’atmosfera. Qui c’è
un’altra aria, forse con un po’ più di smog che in altre
località, ma ne vale davvero la pena.
I consigli dell’autrice…

10 posti nuovi da provare:
1. Spirit de Milan, uno spazio unico ricavato in una vecchia
fabbrica di lampadari in cui bere, mangiare a tavoli comuni e
ascoltare concerti;

2. Terrazza Torre Prada, inaugurata da poco, il nuovo edificio
della Fondazione Prada incanta per la sua bellezza e la vita
sulla zona sud della città. Al suo interno, un bar e un
ristorante da lasciarci gli occhi;

3. TipA, si chiama tipografia alimentare e si trova alle
spalle del famoso Zelig. Ideale per aperitivi o spuntini
veloci, offre cibo e vini bio;

4. Bakery Gourmet, nel cuore di Brera l’ultima creatura della
catena Pandenus affidata allo chef Enrico Bartolini;

5. Locanda Perbellini, un bistrot dai prezzi accessibili per
gustare una cucina stellata nel cuore storico di Milano;

6. Eclair de génie, una pasticceria rock in via Sarpi, la
China Town meneghina in pieno rilancio d’immagine e sapori;

7. Ambaradan, una pizzeria dal costo variabile: il cliente
paga in base alla soddisfazione;

8. Cracco in Galleria, per chi può permettersi una cena di
lusso, ma anche per un caffè very extraordinary;

9. Igino Massari, là dove si entrava per prelevare dai
Bancomat di Banca Intesa oggi ci ferma per assaggiare i
meravigliosi dolci del famoso pasticcere;

10. Exit, un chiosco di gastronomia urbana in cui spiluccare
piatti semplici e curati nel cuore finanziario di Milano.

Ricette tipiche
A parte l’intramontabile risotto con ossobuco rigorosamente
con gremolata, sicuramente la novembrina Cassoeula, i
Mondeghili, le polpette fatte con gli avanzi del lesso, la
Busèca (la trippa alla milanese con fagioli bianchi di
Spagna), il Pan de’ mei e i biscotti di farina gialla.

Carlotta Ruocco

Settimana della moda Milano:
serata chic con Mazda e
Pollini
In corrispondenza dell’ultima Milano Fashion Week, Mazda ha
presentato la nuova MX-5 Limited Edition, frutto della
collaborazione con la casa di moda romagnola Pollini. L’evento
si è svolto nell’atelier Pollini, proprio nel cuore del
Quadrilatero della moda, ed ha attirato esperti del settore ma
anche celebrities e personaggi di spicco.

Dopo la Mazda CX-3 Limited Edition, le due aziende, accomunate
dal gusto per la tradizione ed allo stesso tempo per
l’innovazione, hanno rinnovato la partneship e hanno avviato
un nuovo progetto che ha dato vita all’elegante roadster Mazda
MX-5 Limited Edition.
A rappresentare il “matrimonio” fra i due brand, alla guida
della MX-5 Claudio di Benedetto, direttore communication di
Mazda Italia e Marco Piazzi, direttore generale di Pollini
SPA

La nuova MX-5 si contraddistingue per le linee sinuose della
carrozzeria, gli interni raffinati, caratterizzati da ecopelle
e stampa monogram Pollini Heritage che riveste gli interni
delle portiere, il vano portaoggetti e le alette parasole.

Munita di trasmissione manuale a 6 rapporti, questa edizione
speciale in tre esemplari unici, identificati con badge
numerato in plancia, è dotata di un kit Pollini appositamente
disegnato per la vettura, composto da due borsoni da viaggio,
due necessaire con profili in tinta e un paio di sneaker
coordinate, il tutto contraddistinto dal badge dell’edizione
limitata.
Necessaire monogram Pollini Heritage

Ma qual è il leitmotiv della collaborazione? La cura nei
dettagli e la passione per l’arte manifatturiera, che
accomunano entrambe le aziende, sono due elementi che hanno
permesso l’intesa tra l’eleganza e l’artigianalità di Pollini
e la tecnologia di Mazda.
Disponibile in soli tre colori, Soul Red Crystal, Ceramic e
Jet Black, MX-5 nasce in edizione limitata ed è già possibile
acquistarla esclusivamente online, sul sito Mazda
www.mazda.it.
Notti   Trasfigurate    2018:
torna a Milano la rassegna
della Civica Scuola di Musica
Milano è uno dei fiori all’occhiello dell’Italia per quanto
riguarda le iniziative culturali. Con l’arrivo della bella
stagione e il desiderio di assaporare l’inizio dell’estate,
gli eventi poi si moltiplicano in giro per la città. Oggi ad
esempio inizia la tradizionale rassegna annuale della Civica
Scuola di Musica Claudio Abbado, Notti Trasfigurate 2018, che
si terrà nel cortile di Villa Simonetta (via Stilicone 36).
Anche per questa edizione, che parte oggi per concludersi l’11
luglio, l’obbiettivo rimane sempre quello di dimostrare il
talento dei giovani musicisti degli Istituti che compongono la
Civica.
Suoneranno per milanesi e turisti numerosi solisti e gruppi di
studenti provenienti da tutto il mondo che ci faranno
ascoltare dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz
alle più conosciute melodie del cinema.
Il pubblico potrà godersi le esibizioni gratuitamente e potrà
anche, a partire dalle 19.30, fare un aperitivo nella villa
prima dei concerti.
Ecco il programma dei 10 appuntamenti:

Martedì 19 giugno 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Sacro e profano – Mozart e Rutter
W. A. Mozart, Sinfonia KV 504 Praga
J. Rutter, Requiem per soprano solo, coro e orchestra
Cori e Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Mario Valsecchi, direttore

Mercoledì 20 giugno 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Don Giovanni, o il dissoluto punito
selezione dall’opera, in forma scenica con riduzione per
pianoforte
musica di W. A. Mozart
Libretto di L. Da Ponte
Kuniaki Ida, regia
Maurizio Carnelli, direttore
Martedì 26 giugno 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Recital lirico
Recital in memoria di Vicenzo Manno, docente di canto lirico

Mercoledì 27 giugno 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Workshop Big Band
Songbook
Luca Missiti, direttore
Enrico Intra, pianoforte
Paolo Tomelleri, clarinetto
Emilio Soana, tromba
Sophia Tomelleri, sax contralto

Giovedì 28 giugno 2018 ore 21.00
ore 19.30, Aperitivo in musica
1a parte
Emma and the blue Baku
musica di Bruce Adolphe
libretto di James M. Bradburne
Kuniaki Ida, regia
Marcello Parolini, direttore
2a parte
Bach e Hindemith
Orchestra dei Giovani della Civica Scuola di Musica Claudio
Abbado
Carlo De Martini, direttore

Martedì 3 luglio 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Follia barocca
musiche di G. F. Handel, A. Vivaldi, G. P. Telemann, D. Gallo

Mercoledì 4 luglio 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Musica dal vivo per cortometraggi – 3 videoclip e 10
corti
musiche dal vivo su proiezione su grande schermo
in collaborazione con Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti

Giovedì 5 luglio 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00, Song, opera e lieder
musiche di G. Verdi, P. I. Čajkovskij, F. Cilea, R. Wagner, U.
Giordano, R. Schumann, C. Debussy, R. Hahn, F. Poulenc, E.
Elgar

Martedì 10 luglio 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Laboratorio Novecento
musiche di P. Burgan, I. Fedele, K. Stockhausen, F. Martin, G.
Ligeti, D. Šostakovič, J. Cage

Mercoledì 11 luglio 2018
ore 19.30, Aperitivo in musica
ore 21.00 Classici e contemporanei
musiche di G. Donizetti, J. Ibert, R. X. Rodriguez, P.
Glanville – Hicks, C. Ives, A. Ginastera, M. Nyman

Non mancate!

A Milano torna la Photo Week
Dopo la Fashion Week, la Food Week, la Design Week, la Music
Week e (l’ultima) Arch Week, ecco la settimana dedicata a
tutti gli appassionati di fotografia. Torna infatti, nella sua
seconda edizione e dopo il successo dell’anno scorso, la Photo
Week. Quindi, milanesi, turisti e visitatori, non lasciatevi
scappare questa iniziativa se siete amanti dell’obbiettivo!

Si tratta di una settimana (dal 4 al 10 giugno 2018)
caratterizzata da una variegata e diffusa offerta culturale
con un unico tema centrale, quello della fotografia appunto.
Ci saranno sparsi per Milano eventi, workshop, mostre,
presentazioni, conferenze ed esposizioni per un totale di
oltre 150 eventi. Il capoluogo lombardo sarà, come al solito,
in totale fermento. Tante saranno anche le istituzioni
coinvolte, oltre al Comune di Milano che patrocina
l’iniziativa: GAM, Triennale di Milano, Museo di Fotografia
Contemporanea, Fondazione Stelline, Fondazione Prada,
Frigoriferi Milanesi e Palazzo Litta.

Tra gli eventi da non perdere ve ne indichiamo alcuni e vi
rimandiamo per maggiori dettagli e informazioni su tutta la
settimana giorno per giorno al sito ufficiale della Photo Week
2018, www.photoweekmilano.it

Vi consigliamo innanzi tutto di visitare Palazzo Reale, che
ospita il bookshop specializzato in fotografia, quattro
esposizioni simultanee, vari incontri, e, grazie alla
collaborazione con Spazio Anteo, il cortile sarà sede di un
cinema all’aperto.

In secondo luogo, vi consigliamo vivamente di controllare il
programma in corso alla Galleria Carla Sozzani, che invece
ospita degli incontri, alcuni dei quali con dei vincitori del
World Press Photo 2018, uno dei più autorevoli premi di
fotogiornalismo internazionale.

Buona Photo Week ad appassionati e non!
Puoi anche leggere