Arti moderne e contemporanee - A.A. 2022/2023 Laboratorio ordinamentale Prof. Giancarlo Grossi Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe - Rubrica
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Arti moderne e contemporanee Laboratorio ordinamentale A.A. 2022/2023 Prof. Giancarlo Grossi Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe Previtali
Obiettivo del laboratorio Metodi di costruzione di unità di apprendimento mirate al visuale, con particolare riferimento alla fattibilità nel contesto della scuola (dell’infanzia e primaria) e alla possibile i n t e g r a z io ne co n le materie di studio.
Informazioni • Tr e incontri da tre ore CALENDARIO ciascuno con raccolta di firme Gruppo 1 (presenza) e 2 (distanza): • La presenza è obbligatoria per 21/10, 28/10, 04/11 almeno il 75% del monte ore complessivo. Gruppi 3 e 4 (distanza) 26/10, 02/11, 09/11 • Al termine del laboratorio verrà espresso un giudizio di Gruppi 5 e 6 (distanza) idoneità, il cui ottenimento è 23/10, 30/11, 06/11 necessario per poter svolgere l’esame.
Valutazione Per ottenere l’idoneità è richiesto di svolgere una esercitazione (in gruppo – massimo 6 persone) che può consistere in una di queste due proposte: A. A partire da un film a scelta, predisposizione di un percorso di analisi guidata rivolto alla classe di bambini; il percorso deve comprendere tutta la preparazione del materiale istruttorio necessario (es. estrazione di fotogrammi e loro rielaborazione). B. A partire da un testo letterario per l’infanzia a scelta, predisposizione di un percorso volto a trasformare il testo stesso in una piccola animazione da realizzare con il gruppo classe. Ogni gruppo dovrà produrre una presentazione power point da esporre il giorno della valutazione, illustrando il percorso al docente e agli altri gruppi.
Come scegliere un film? • Scegliere un film da proporre alla classe è un lavoro delicato, per il quale – di fatto – non esistono «istruzioni». • Suggeriamo di partire da una conversazione con i bambini che sondi i loro gusti e abitudini di consumo, la natura di ciò che ricordano dei cartoni animati c he più amano (Scene? Personaggi? Trame? Colori?).
• E sul cinema: si può chiedere: «siete andati al cinema?» «che cos’è il cinema?» • Ovvia la considerazione del fattore età (ad esempio il film che proponiamo è da pensarsi per le classi dalla terza in poi). • Ma se volete fare in modo che gli studenti siano invogliati a «lavorare» con il film (e non semplicemente a guardarlo) sarà necessario che sappia catturare la loro attenzione e che sia comprensibile.
• L’unico modo per rendersi conto se un film è adeguato o no, è vederlo. • Per diventare abili nel proporre un film come oggetto d’analisi bisogna prima di tutto essere (o diventare) spettatori attenti e consapevoli. • Per il primo ciclo della scuola pr i m ar ia, ad esempio, il lungometraggio animato può es s er e un’o t t i m a «po r ta d’ingresso», ma non tutti i film animati sono pensati per un pubblico infantile. Esistono infatti clamorose eccezioni (alcune di lato)
A) L’analisi guidata del film La prima domanda da porsi riguarda quale film proporre. Quest’anno useremo come esempio Momo alla conquista del tempo (2001). Perché? • È un film d’animazione con uno stile (grafico e narrativo) un po’diverso da quello che di solito i bambini conoscono e preferiscono (animazione italiana vs. Disney e/o giapponese. • La protagonista è una bambina dotata di poteri speciali • Propone temi semplici ma di rilevanza immediata (l’impiego del tempo, il rapporto bambini/adulti) che possono essere discussi in modi diversi. Momo alla conquista del tempo (2001)
Momo è una bambina orfana che si ritrova in una cittadina, dove fa amicizia con un anziano signore, Beppo, che le vuole bene come una nipotina, e con Gigi, un bambino che si innamora subito di lei. Momo conosce anche altri compagni di gioco: Enzo, Bruno, Livia e il piccolo Chicco, che le creano una casa in un antico anfiteatro, e la tartaruga Cassiopea che raccoglie per strada. Ma la città è invasa dai Signori Grigi che convincono le persone che non gli rimane molto tempo da vivere, con il fine di far risparmiare tutto il tempo dedicato allo svago nella loro speciale «Banca del tempo». Un Signore Grigio cerca di corrompere la piccola Momo con una bambola ma la bambina riesce ad intenerire il cuore del Signore Grigio e lui le svela il loro scopo in un pianto disperato, ammettendo che sentono sempre freddo e che non sanno cosa sia il calore del cuore. Momo allora decide di avvisare subito i suoi amici, che a loro volta tentano di avvisare i genitori di stare alla larga dai Signori Grigi, ma ormai è troppo tardi. Un volta riuniti in assemblea, il capo dei Signori Grigi dà l'ordine di catturare Momo, che riesce però a fuggire dalle loro grinfie grazie alla sua tartaruga, che la conduce in un posto magico. Momo viene accolta nella dimora di Mastro Hora, colui che gestisce il tempo assistito dai suoi fedeli aiutanti. Mastro Hora svela a Momo la vera natura dei Signori Grigi e il luogo segreto dove vive il tempo. Qui la bimba ascolta la Musica della Luce, una canzone che può rompere l'incantesimo dei Signori Grigi e liberare così tutti quanti, ma Mastro Hora dice alla piccola che ci vuole tempo affinché lei interiorizzi la musica; Momo si addormenta quindi per un anno intero. Intanto sulla Terra la tranquilla cittadina si è trasformata in una metropoli. Beppo è stato arrestato e ricoverato in un manicomio, e Gigi è stato assunto dalla televisione. Ormai la cittadina sembra perduta ma c'è un modo per salvarla: fermare il tempo. Mastro Hora può farlo addormentandosi, ma solo per un'ora. I Signori Grigi rubano le ore agli uomini e le tramutano in sigari che devono fumare continuamente, per evitare di scomparire. Se si ferma il tempo non possono più rubare ore e finiranno per dissolversi tutti. Momo si intrufola quindi nel covo dei Signori, tenendoli lontani dalla loro riserva di sigari e facendoli scomparire. Al suo ritorno, trova la città che aveva lasciato.
Altri esempi di scelta «efficace»: La gabbianella e il gatto Percorso didattico per una classe di seconda primaria. COSA CI HA COLPITO? ➢ Particolare segno grafico rispetto ai classici Disney. ➢ Innesco di processi di immedesimazione, proiezione e identificazione: - antropomorfizzazione dei «sentimenti» in personaggi fisicamente zoomorfi: più sono diversi da noi fisicamente, più ci assomigliano nel provare emozioni, più sentimenti e vissuti acquisiscono una valenza universale. - forte coinvolgimento empatico per la colonna sonora che accompagna l’intreccio e per le diverse inquadrature che forniscono dinamismo alla storia. ➢ Importanza delle tematiche affrontate: - identità, alterità, diversità; comunicazione e dialogo; - omologazione, collaborazione; - inclusività, amicizia; - il distacco, l’indipendenza - il problema dell’inquinamento;
LORAX
Esempi di proposte didattiche
Lavorare sulla La locandina è (di solito) utile per capire il tono del film e per prendere confidenza con i personaggi. locandina Possibili domande/spunti di riflessione (da svolgere sia collettivamente che per iscritto): • Chi pensi possa essere questa bambina? • Come mai quella tartaruga è un po’diversa da una tartaruga normale? • Prova a immaginare quale storia potrebbe raccontare un film con questa locandina (e questo titolo) • Prova a scrivere tu una storia che potrebbe avere questi personaggi (e lo stesso titolo oppure un titolo diverso)
Attenzione: Spesso i film sono pubblicizzati attraverso più di una locandina (in base al mercato su cui vengono proposti e non solo… anche le cover di VHS/DVD di solito seguono questa logica). Le locandine qui di fianco creano aspettative diverse … quali? Si possono pensare attività a partire da queste immagini condensate del film, ad esempio un lavoro per gruppi: ciascuno interpreta e attiva la propria immaginazione a partire da una locandina diversa dello stesso film). Purtroppo Momo è un film un po’ sfortunato da questo punto di vista ( n o n ha a v u t o u n a gr a n d e circolazione…), ma come vedete nel caso di film più famosi è tutto più
Nel caso di film adattati da romanzi, si può anche introdurre un confronto con la copertina del libro da cui è tratto il film [e proporne la lettura – ma prima della visione (o a parte rispetto al lavoro sul film)] In questo caso la copertina del romanzo presenta una visione della vicendachesembra,già all’apparenza, molto più drammatica (pur mantenendo intatti gli elementi fondamentali). In quest’altra edizione, invece, per quanto ne sappiamo la protagonista della storia potrebbe addirittura essere una tartaruga di nome Momo (!!!)
DUE VARIAZIONI SUL TEMA «immagina.... Chi è il protagonista «immagina... Chi è la bambina sui piedi «immagina... Chi sono questi personaggi della storia e che cosa fa?» del gigante?» e che rapporto c’è tra loro»
Domande guida Guarda la locandina e - Di che cosa parlerà il film? - Chi sono questi personaggi? Quali caratteristiche leggi il titolo hanno?
Ricostruire la scansione narrativa del film I film che userete in classe saranno, di solito, fortemente narrativi e quindi composti da una successione di sequenze ben determinate (e riconoscibili) Possibili attività: • Riconoscere a quale momento del film si rifà un’immagine proposta e dove è collocato (inizio/ svolgimento/fine). • Possibilità di creare con la c l a s s e un c a r t e l l o ne/ pellicola in cui inserire le scene e ricostruire – per immagini salienti – la trama del film.
Questa attività può essere o p p o r t u n a m e n t e resa più «visiva» sostituendo ciascuna descrizione testuale con una o più immagini. Distribuendo poi una o più im m agin e agli studenti (in base al numero) sarà possibile ricostruire la catena degli eventi del film. Oppure è anche possibile affiancare brevi descrizioni della scena al suo fotogramma chiave, per creare un utile raccordo parola-immagine (uno dei macr o - o b i e t t i v i del laboratorio)
ATTIVITÀ: ricostruzione e scansione narrativa del film. A coppie si consegnano dodici fotogrammi chiave (scene fondamentali del film che possono essere identificate dall’insegnante o scelte assieme ai bambini), chiedendo ai bambini di riordinare temporalmente le scene e di assegnare una breve didascalia per ciascun fotogramma. (tratto dal film Il GGG)
Il «domino degli eventi» (sul film La gabbianella e il gatto) Utilizzando un qualsiasi software per LIM (ad es. “Notebook”), viene creato un gioco interattivo per ordinare cronologicamente 10 fotogrammi corrispondenti ad altrettanti eventi-chiave del film 2 SQUADRE: OGNI I GIOCATORI GIOCATORE LE SQUADRE GIOCANO SI PUÒ CONTEMPORANEAMENTE SUCCEDONO SPOSTARE > 2 GIOCHI > FINCHÈ UN UNA SQUADRA I FOTOGRAMMI DISPOSTI SOLO COMPLETA DIVERSAMENTE X FOTOGRAMMA LA SEQUENZA ALLA CIASCUNA SQUADRA CORRETTA VOLTA
1 6 2 7 3 8 4 9 5 10
Matching in rima DAL CIELO SEI ARRIVATA: IL TUO NOME E’FORTUNATA! : NESSUNA ENCICLOPEDIA CHE LE INSEGNI A VOLAR VIA! UNA VOLTA RICOSTRUITO IL “DOMINO DEGLI EVENTI”… LA GABBIANELLA È FINALMENTE NATA: PICCOLA, TENERA ED AFFAMATA! I MIEI PIEDI NON TOCCA PIU’ STO VOLANDO VERSO IL BLU ATTIVITÀ A COPPIE: SCHEDACON FOTOGRAMMI E 10 FRASI IN RIMA FIFI’ E’ LIBERA, CHE CORAGGIO: I GATTI SI NASCONDONO NEL FORMAGGIO ERA UNA COSA LIEVE, E’ VOLATA VIA: MERAVIGLIOSA E BELLA LA VITA MIA ASSOCIAZIONE FRASI/ FOTOGRAMMI DURANTE UN PIANTO DISPERATO, I TOPI LE TENDONO UN AGGUATO! NON SONO UN GATTO: CHI SONO IO? NON SONO UN GATTO, NON SONO IO… Creazione cartellone L’ONDA NERA STA VENENDOSU! E di classe: STORYBOARD IN SE TRABOCCA NON LA RIMA FERMERETE PIU’! ASPETTARE NON POSSO PIÙ, PROMETTIMI CHE TE NE PRENDERAI CURA TU
Come catturare i fotogrammi del f•Iinlmre?te si trovano di solito alcuni fotogrammi, o foto di scena, ma in questo lavoro i fotogrammi vanni scelti ad hoc, e dunque estratti. • Da DVD/Blue-Ray o file esistono due modalità: 1. Con Windows: Tasto «Stamp» sulla tastiera e successivamente incolla (e modifica/ritaglia) il file su Paint (o atro) / Con Mac: Command/Alt/ 4 Nb: con Mac si estrae il fotogramma a 300dpi, con Windows a 72dpi, che è il formato giusto per vedere a video, ma non per ingrandire l’immagine, se ciò servisse
2. Con il programma VLC (scaricabile gratuitamente) potete utilizzare il tasto «cattura una schermata» e r i t r o v a t e i l file nella cartella Immagini. NB1: per abilitare questa funzione dovete prima selezionare l’opzione «Controlli avanzati» dal menù Visualizza di VLC. NB2: l’estrazione di immagini in movimento richiede un programma di montaggio (Premiere o Final Cut) ma alcune possibilità base si trovano in rete (vedi lezione n. 2)
Lavorare sui personaggi: la protagonista • Il protagonista del film è (spesso) il soggetto di cui assumiamo il punto di vista e quello con cui lo spettatore è portato a empatizzare. • Gli atteggiamenti, il carattere (ed eventualmente i «poteri») del protagonista possono essere un util e « a g g a n c i o » per progettare attività che a partire dal film riguardino anche la vita dei bambini.
Immagina che Momo debba presentarsi a qualcuno che non la conosce, né sa niente di lei. Che cosa direbbe? Un primo tipo di attività potrebbe riguardare il grado di comprensione che il bambino ha avuto Io sono… delle caratteristiche dei personaggi e delle loro inclinazioni. A questo scopo può essere utile predisporre delle schede di lettura apposite, più o meno guidate. Nel caso specifico del film emergono elementi interessanti. Ad esempio, non sappiamo nulla delle vita di Momo prima del suo arrivo in città. Un’altra attività possibile è provare a ragionare sulla sua vita precedente (come mai è sola? Chi sono i suoi genitori? Etc.). Si tratta di un esercizio interessante, perché invita a lavorare sui
Ovviamente, ci sono modi diversi (più o meno strutturati) di formulare questo tipo di lavoro. Aggiungiamo, inoltre, che non vale solo per il protagonista, anzi! Spesso i risultati più interessanti vengono fuori quando si prova ad assumere un punto di vista diverso. Esempi di domande/ suggestioni ▪ Chi è? ▪ Come si veste? ▪ Che lavoro fa? ▪ Come parla? Qual è il suo modo di fare? ▪ Come si comporta nei confronti di Momo? ▪ Quali sono le tue impressioni nei suoi confronti? Perché?
Ci sono molti modi creativi di veicolare questo tipo di attività, come quello di far «costruire» l a c a r t a d’identità di un personaggio del film. I vari contenuti vanno riadattati a l f i l m e a l personaggio a c u i q u e s t o materialeè dedicato.
ATTENZIONE Tenete presente che, spesso, la prima sequenza in cui viene presentato un personaggio serve a guidare lo spettatore, favorendo l’empatizzazione (o meno) con lui (p.e. l’apparizione di Scar o ATTIVITÀ: prime impressioni dei personaggi. Per delle iene ne Il Re Leone) ognuno dei tre, attraverso la realizzazione di una carta d’identità, si chiede di chi si tratta, che ruolo ha all’interno della storia, di individuare 3 aggettivi per descriverli e quali oggetti sono a loro più cari.
L’ALBERO GENEALOGICO DI MIGUEL (dal film Coco)
E IL NOSTRO
PS: come fare capire allo studente che IL MODO in cui il personaggio viene visto dal film (LO SGUARDO che il film attiva) è fondamentale per la sua costruzione narrativa? Una possibilità è stampare alcuni fotogrammi mirati e confrontarli (vedi immagini slide seguente, applicate a Matilda) Un’altra può essere confrontare scene identiche (ad esempio una conversazione fra un lui e una lei) girate da diversi registi: in che modo crea significati MOSTRANDO e non DICENDO? vedi slides del corso dedicate al linguaggio cinematogra
Uso del grandangol o – più o m e n o accentuato – p e r l a costruzione v i s i v a de i personaggi negativi
Inizio del percorso di assunzione del punto di vista di Matilda: la semisoggettiva
Dalla comprensione alla valutazione Un livello di lettura più elevato ha a che vedere non con «come sono» e «cosa fanno» i personaggi, ma piuttosto con la valutazione che si fa di loro. Si tratta di ragionare sul «perché» i personaggi agiscono in un certo m o d o e d – e v e n t u a l m e n t e – di innescare ragionamenti del tipo «se fossi al posto di…», «che cosa succederebbe se…?»
• Perché i Signori Grigi rubano il tempo delle persone? • Come mai il barbiere Osvaldo cambia il suo comportamento dopo la visita del Signore Grigio? Tu c o m e t i s a r e s t i comportato? • Pensi che Momo sia una bambina fortunata? • Alla fine del film Momo da il suo fiore al capo dei Signori Grigi. Tu avresti agito nello stesso modo? • Se avessi il potere di fermare il tempo per un’ora, che cosa faresti?
Questo tipo di lavoro può poi essere declinato in modo specifico attorno ai temi del film. Per esempio, in Momo, uno dei temi centrali è senza dubbio quello del tempo e del suo uso. • Che cosa fanno i bambini all’inizio del film? • Come cambiano le loro vite qu a n d o i Si g n o r i Gr i gi diventano i padroni della città? • Quali cose smette di fare il b arbiere Osvaldo per risparmiare tempo? Questo lo rende più felice? Ciascuna di queste suggestioni può dare il via ad interessanti riflessioni ed attività specifiche, anche in collegamento con i contenuti delle varie discipline.
Prendendo spunto da materiali già esistenti che riadatterete o creandone di nuovi potete ad esempio chiedere ai bambini come passano la giornata (raffinando la scansione temporale con le ore del giorno se già conosciute). Dal confronto fra le varie risposte emergeranno interessanti spunti di riflessioni (p.e. le ore maggiori o minori passate a guardare la tv). Non dimenticate però che un altro dei temi di Momo è il confronto bambini/adulti. Tanto vale, allora, lavorare anche su questo tema! Perché non chiedere ai bambini di compilare lo stesso schema sulla scansione della giornata riferito ai genitori, fratelli/sorelle, nonni/nonne? Introdurrete così, in continuità con il film, l’idea che a diverse età si fanno cose diverse in tempi diversi.
Nel film, il valore positivo dell’amicizia, del tempo libero dedicato alle proprie passioni viene contrapposto a quello calcolabile del lavoro (bramato dai Signori Grigi). Ad un certo punto del film anche gli amici di Momo vengono assorbiti in questo nuovo flusso, soprattutto Gigi, adescato dai Grigi e mandato a lavorare in tele visione. Come nel caso del barbiere, insomma, sembra che non ci sia tempo di fare altro se non lavorare. La televisione emerge quindi in maniera proble ma- tica nel film e costituisce un utile aggancio, vist o il tempo che i bambini passano a guardarla. • Che cosa ti piace guardare in televisione? NB: un luogo comune dei dibattiti • Chi sono i tuoi personaggi preferiti? su bambini e media è il potere • Ti piacerebbe lavorare in televisione come Gigi? negativo della televisione (che • Mamma e papà (nonno/sorella etc.) cosa guardanoem ? erge anche in tanti film, come vedete). In realtà le cose non • Guardate la televisione tutti assieme? stanno proprio così: se guardata con acume, la tv è un linguaggio come gli altri, che vi può anche
Anche i luoghi, soprattutto in film narrativi e caratterizzati da una opposizione forte fra personaggi positivi e negativi, possono fornire un ottimo punto di partenza per attività di riflessione e/o creatività. In Momo, per esempio, il mondo dei Signori Grigi è rappresentato in modo molto negativo, come un luogo privo di colore e monotono. • Descrivi (/disegna) il mondo dei Signori Grigi. • Ti sembra un posto bello dove vivere? Come mai? • Pensi che ai Signori Grigi piaccia vivere in quel posto? Il medesimo tipo di lavoro può essere proposto con altri ambienti, per esempio il mondo Attenzione, in particolare al ruolo descrittivo/emotivo del dove vive Mastro Hora. colore.
Lo spazio che muta maggiormente nel film è quello del paese dove vivono i protagonisti. Prima assomiglia molto a un borgo italiano e poi viene trasformato in una specie di metropoli, sottoposta ai ritmi sempre uguali del lavoro dove tutto è calcolabile (anche il gioco, «ci insegnano a giocare», dice uno dei bambini). • Come cambia la città dopo l’arrivo dei Grigi? • Quali sono i colori che vengono usati prima e dopo questo momento? Come mai? • In quale dei due posti ti sembra meglio vivere? A partire da questo elemento si può impostare un lavoro che preveda varie attività (interviste, uscite sul territorio etc.) per vedere come è cambiato lo spazio dove abitano i bambini nel tempo e fare delle valutazioni (c’è meno verde? Ci sono più servizi?). È un’attività che si può fare sia nei piccoli centri (i paesi della bergamasca ne sono un ottimo esempio) sia, nel caso di città più grandi, nel quartiere. Ovviamente questo è solo un esempio, ma imparate a vedere il film come qualcosa di collegato (o da collegarsi) alle esperienze quotidiane o comunque reali dei bambini.
Ad esempio, proprio partendo da Momo, gli studenti di una scuola di San Giovanni Rotondo, hanno fatto visita ad una banca del paese per «demistificare» l’immagine inquietante degli Uomini Grigi (che – appunto – gestiscono la «Banca del Tempo» Riporto alcuni passaggi della descrizione dell’esperienza (fatta dal personale BCC): «conoscere i mestieri presenti nella favola e, tra questi, quello dei Bancari/Banchieri. In questo contesto abbiamo voluto spiegare ai bambini , in modo divertente e coinvolgente, cos’è e cosa fa una Banca; cercando di dare loro un’immagine diversa degli uomini grigi. L’entusiasmo e l’interesse dei bambini sono saliti al massimo quando sono state mostrate loro le banconote con i loro diversi colori, la cassaforte, il caveau e il “tesoro” che esso custodisce, “la sala dove si riuniscono gli uomini potenti della Banca” e dove, per un giorno, hanno vissuto l’emozione di essere “Grandi”»
B) Realizzazione di una mini- animazione A fronte del bombardamento di messaggi audiovisivi che il bambino quotidianamente subisce, e per evitare che il mondo colorato e ludico delle immagini televisive e digitali si venga a contrapporre a quello grigio e noioso della scuola, si possono tentare lavori di mediazione: importare i linguaggi del presente per comunicare altre cose, finalizzate all’innalzamento del livello culturale del bambino e alla proposta di un modello di mondo in linea con i valori in cui si crede. Di seguito, al posto o in parallelo allo sviluppo di uno sguardo critico su ciò che si guarda, si può pensare di animare le storie dei bambini, rendendoli partecipi della loro crescita.
Un lavoro preliminare sul movimento Perché? I media oggi tendono a rendere invisibile il confine fra immagini e realtà. Anche la ricerca scientifica nel settore si sta muovendo nella direzione di quel che Jean Baudrillard, già negli anni Ottanta, chiamava la produzione di simulacri: la parola chiave è immersività, cioè vivere dentro il mondo immaginario e trattarlo come vero.
Il cinema è il primo medium che produce un’illusione totale di realtà, proprio grazie alla simulazione del movimento Rendere il bambino consapevole che alla base di questa somiglianza sempre più perfetta c’è un’illusione ottica non significa rovinargli il piacere del cinema (dal greco kinéma = movimento), bensì arricchire il suo gusto per le immagini, renderlo più pieno e maturo. Significa anche dargli uno strumento creativo in più, molto potente perché legato al senso del magico e insieme del tecnologico (la tèchnè era l’arte in greco)
Rappresentare il movimento è stato un obiettivo di tutte le arti, da sempre. Alcuni esempi su cui riflettere (ma eventualmente anche da usare insieme ai bambini) INCISIONI RUPESTRI: V°-I° millennio a.C. - C a p o d i P o n t e – Valcamonica, Brescia Si trovano su 104 rocce e sono state ottenute picchiettando con un percussore litico o incidendo con altri strumenti a punta. Tra le note impronte di mani o corpi di animali, c’è anche un sacerdote che corre – roccia 35
COLONNA TRAIANA (113 d. C.) - Roma - Foro Traiano • È una narrazione continua (lunga 244 m.) delle vicende della guerra in Dacia, quasi un film dove le scene si trasformano, le battaglie iniziano e finiscono, abbigliamenti, paesaggio, animali, sono resi con dettaglio naturalistico. • Non manca chi nella teoria del cinema ha detto che la bobina deriva dalla pergamena e dal suo srotolarsi
Giotto: Il bacio di Giuda 1307- Cappella degli Scrovegni, Padova (affresco) Le diverse direzioni di corpi e oggetti rendono il movimento: le picche levate in alto formano un mazzo indirizzato verso il cielo azzurro intenso. Giuda è al centro del quadro e rappresenta l’istante immobile del tradimento (vedi contatto visivo con Gesù); gli altri vanno tutti in direzioni diverse, a dare il senso dell'agitazione e del movimento caotico.
Paolo Uccello: Battaglia di San Romano (1456) Si narra la battaglia tra Firenze e Siena cercando di rendere lo s c o n t ro a t t ra ve r s o la contrapposizione fra linee curve (cavalli) e rette (lance), forti contrasti cromatici e di luce (il bianco) e ancora diverse direzioni
Giulio Romano: Sala dei Giganti 1525-35 – Palazzo Te, Mantova (affresco) Il movimento è reso da una sinergia perfetta fra dipinto e architettura “chi entra in quella stanza, vedendo le finestre, le porte et altre così fatte cose torcersi quasi per rovinare addosso, vedendo massimamente in quel cielo tutti gli Dei andare chi qua e chi là fuggendo ...” [Giorgio Vasari]
LORENZO BERNINI: IL RATTO DI PROSERPINA (1621-22)-Gruppo scultoreo 255x109 cm G l i o r n a m e n t i po r t a n o il movimento: capelli e drappi fissati nel vuoto trattengono le passioni di Proserpina e Plutone
Giacomo Balla: automobile+velocità+luce 1913 (acquerello e seppia su carta) I futuristi sono i cantori della v e locit à : primo t e n t a t ivo concettuale di rendere in astratto il movimento in pittura; l'automobile è vista di profilo; le linee rette rappresentano l'espansione e il rumore del motore, le curve rappresentano l'aria che si sposta.
E poi arriva il cinema…. ….Quando si capisce che serve un medium cioè uno strumento, un tramite d’uso nel quale non solo l’occhio (e i suoi difetti) ma anche le mani possano dare il loro fondamentale contributo • Il libro (Flip Book) • Il giocattolo (es. zootropio) • La macchina fotografica (la cronofotografia)
Flip-book: provare a costruirlo con i bambini Servono: - fogli di carta - una fonte di luce (anche il vetro di una finestra va bene) - pennarelli Lo stratagemma (comprensibile dal video seguente) consiste nel cercare di mantenere la figura nello stesso identico punto del foglio (per questo serve la luce, per poter ricalcare) e modificare solo la posizione di un particolare, quello che si vuole far muovere
https://www.youtube.com/watch?v=Un-BdBSOGKY
Un esempio ben riuscito: il flip book di Batman
• È un apparecchio ottico inventato nel XIX Il giocattolo ottico: secolo che si basa sullo stesso principio del flip-book (cfr. movimento stroboscopico: es. lo zootropio slides del corso) • Permette una visione collettiva delle immagini; si può costruire a partire da un disegno dato oppure proporre ai bambini di realizzare un loro disegno da animare.
https://www.youtube.com/watch?v=lfAzr0GWknU
Istruzioni per costruire uno zootropio • Creazione del disegno (è possibile usare, per esercitarsi, il disegno proposto più sopra o cercarne uno in rete) • Incollare il disegno su un pezzo di cartoncino tagliato a misura, avendo cura di «aprire» i tagli verticali (già presenti sul disegno che vi proponiamo) • Incollare fra di loro le due estremità della striscia di disegno incollato su cartoncino e realizzare una forma cilindrica (la parte con il disegno va lasciata verso l’interno). • Realizzare una base circolare in cartoncino tagliata a misura e incollare i due pezzi fra di loro • Realizzare un foro nel centro della base circolare • Inserire nel foro un bastoncino o simili e – eventualmente – creare un piccolo «dado» (noi abbiamo usato un pezzetto di legno forato) per tenere fermo il bastoncino.
La fotografia Cronofotografie Versione Eadweard Muybridge (più apparecchi in fila scattano a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro) Versione Etienne Jules Marey (Sovrimpressioni sulla stessa lastra, un unico apparecchio)
Cinema d’animazione passo uno Sfrutta il principio del flip book e della cronofotografia Più disegni quasi identici fatti scorrere a una velocità minima di 15 ftg /sec Con i disegni dei bambini si può lavorare alla realizzazione di un piccolo «cartone animato alternativo» In quali tappe?
La scelta della storia da raccontare di un racconto letto in classe scelto dall’insegnante (Dahl? Le fiabe classiche? Etc…) Si può trattare: di una versione «eretica» di un racconto classico (es. Le favole al contrario) di una storia ideata dai bambini sotto la guida della maestra
Per pensare a una storia e alla sua resa graficasi suggerisce la lettura dei sempreverdi:
U n c a s o c o n c re t o : Videoanimazione di una vicenda che adattamento di si sviluppa all’interno di “CIPÌ” di Cipì Mario Lodi OBIETTIVI (educazione all’immagine e educazione linguistica) • Saper ascoltare una narrazione e comprenderla; saperla riferire e riassumere oralmente • Formulare ipotesi e proposte di lavoro per adattare il testo letterario a testo audiovisivo • Disegnare personaggi e ambienti con linguaggio iconico espressivo e finalizzato al prodotto da ottenere • Comprendere come si costruisce un cartone animato (Scuola elementare - Classi Prime)
ATTIVITÀ 1)Ascolto dell’intera storia di Cipì letta dall’insegnante un po’ per giorno, creando interesse e attesa. 2) Scelta dei momenti più significativi condivisi. 3)Stesura di uno story-board iniziale da parte dell’insegnante su suggerimento dei bambini (è necessario saper prender nota in velocità di tutto quello che dicono perché è da loro che nascono le idee migliori). 4)Preparazione di due scenografie: il paese di giorno (collage con cartoncini colorati; lo stesso cartellone viene ricoperto con fogli di plastica colorata rossa e blu per rendere l’arrivo della notte); il paese di notte su fondo nero. (Il nido è vero ed è stato trovato dai bambini nel cortile della scuola). 5)Preparazione di tutti i personaggi (i disegni vanno fatti con grande cura, colorati con tinte sgargianti e ben rifiniti (pennarello), poi incollati su cartoncini per renderli resistenti: sono soprattutto uccellini in varie posizioni, a volte diversi solo per un piccolo ma fondamentale particolare, es. becco aperto, becco chiuso. Gli alberi sono realizzati con la tecnica suggerita da Munari). I personaggi sono appoggiati di volta in volta sul fondale.
6)Perfezionamento dello story-board: cinque colonne di diverse misure con l’ultima molto larga per le note; nella prima andranno le immagini, nella seconda il tempo, nella terza i piani o campi, nella quarta l’audio, nella quinta le note. E’ un lavoro che si perfeziona in itinere (val la pena di lavorare in matita e ricalcare solo alla fine di ogni registrazione ottenuta) 7)Riprese: appoggiare a terra la scenografia; su un treppiede con la videocamera installata riprendere la prima scena. Alcuni bambini faranno muovere i personaggi, mentre altri controlleranno, sul video collegato, che tutto si svolga secondo il piano previsto. L’insegnante spegne e riaccende al cambio di scena. 8)Sonorizzazione: in un secondo momento si aggiunge il sonoro recitato dai bambini e il sottofondo musicale per i titoli di testa e di coda Tempi: Il cartone animato e tutta la parte linguistica ad esso collegato, sono stati realizzati nelle ore di educazione all’immagine delle tre classi: due ore per classe alla settimana ed hanno occupato l’intero anno scolastico. Alla fine è stato presentato dagli alunni, con tutte le opportune spiegazioni dell’insegnante, ai bambini delle classi materne e successivamente ai genitori.
Stralcio della parte scelta per il Sintesi della storia video Il signore della notte C’era una volta (e c’è ancora) un piccolo paese disteso nel verde … Comincia così la storia di Cipì scritta dal maestro Mario Lodi. Si tratta di un uccellino vivace che ha fretta di vivere e di tutte le avventure (felici o tragiche) che incontra: conosce palla di fuoco, il fiume, le fucilate dell’uomo, l’amore per Passerì … Il nostro video si concentra sull’episodio (gli ultimi 4 o 5 capitoli) più intrigante: la scoperta dell’esistenza di un essere malvagio, il Signore della Notte, che si finge buono e generoso, ma in realtà irretisce gli uccellini appena nati, li attira nel suo castello e li mangia. Cipì scopre l’inganno e smaschera il cattivo, riportando la pace e la felicità nel piccolo paese.
Il percorso compiuto nella restituzione dei bambini:
Materiali: I fondali
gli uccellini
gli uccellini
personaggi secondari
le didascalie
Ecco il risultato!
Secondo esempio: Animazione basata su una storia inventata con i bambini: CAVALLO BLU I bambini sono arrivati a una storia, guidati dalla maestra. Dopo diverse Nel I° quadrimestre: bozze di narrazione emerse da loro, una si è fissata ed è stata condivisa. La maestra l’ha scritta a computer e poi letta ai bambini. È una storia di emarginazione: il protagonista viene isolato, il racconto suggerisce come soluzione la conquista di un atteggiamento positivo nei confronti della vita, e trainante per gli altri. 1) lavoro preparatorio di educazione all’immagine, tema: i colori dell’autunno (giochi con le tempere, colori primari Nel e secondari, caldi e freddi, realizzazione di quadretti frattempo: boschivi… alcuni saranno i futuri fondali) 2) Lavoro con l’insegnante di musica per la creazione di testi originali per una canzone e musica di accompagnamento
Cavallo Animazione basata su una storia blu: inventata Nel II° quadrimestre: avvio del lavoro di realizzazione. Cavallo Blu (il protagonista) sarà in pongo, così da emergere in «3D», mentre gli altri cavalli saranno disegnati e ritagliati su carta. quando il cavallo blu piange le lacrime lo scoloriscono, e allora viene progressivamente sostituito con cavalli trasparenti che corrono Trucchi base (animazione); il cavallo brilla per una torcia puntata che lo illumina in una polvere di brillantini; la nevicata: sono batuffoli di cotone
Il libro di Cavallo Blu
Uno stralcio: il primo capitolo
L’animazione: la corsa del cavallo Remind: Horse in Motion (E. Muybridge 1878) Sono due disegni delle zampe in diverse posizioni, alternati
L’Albero alla Munari
MATERIALI: Titoli e alberi con foglie vere
La nevicata nel bosco: fiocchi di cotone e collage
I fondali
I personaggi
Ecco il risultato!
Usare la videocamera e gli strumenti di montaggio digitali La regola per la ripresa è la fissità: si possono fissare i disegni a terra e si deve fissare la videocamera in modo altrettanto stabile Si può procedere poi con il rudimentale montaggio in macchina (accensione, spegnimento) Oppure oggi si usano semplici programmi di videomontaggio (Premiere di Adobe è il più semplice) cosa che permette di girare tutto in continuità e poi rimuovere le parti di allestimento sulla Timeline Il consiglio è fare attrezzare la scuola con una postazione pc di montaggio! (la videocamera ce l’hanno ormai quasi tutte) Alla peggio si possono usare software di editing on line come AVIDEMUX. LIGHTWORKS, VIDEO PAD ecc. I L L A B O R AT O R I O S I C O N C L U D E C O N L A FAMILIARIZZAZIONE ALLA VIDEOCAMERA: LE REGOLE BASE. Visione della Timeline sul Software di Premiere e rudimenti di base.
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