Arti moderne e contemporanee - A.A. 2022/2023 Laboratorio ordinamentale Prof. Giancarlo Grossi Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe - Rubrica

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Arti moderne e contemporanee - A.A. 2022/2023 Laboratorio ordinamentale Prof. Giancarlo Grossi Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe - Rubrica
Arti moderne e
contemporanee
Laboratorio ordinamentale

A.A. 2022/2023

         Prof. Giancarlo Grossi
         Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe
         Previtali
Arti moderne e contemporanee - A.A. 2022/2023 Laboratorio ordinamentale Prof. Giancarlo Grossi Dott.ssa Margherita Fontana; dott. Giuseppe - Rubrica
Obiettivo del laboratorio

Metodi di costruzione di
unità di apprendimento
mirate al visuale, con
particolare riferimento alla
fattibilità nel contesto
della scuola (dell’infanzia
e primaria) e alla possibile
i n t e g r a z io ne co n le
materie di studio.
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Informazioni

• Tr e incontri da tre ore                   CALENDARIO
  ciascuno con raccolta di firme
                                   Gruppo 1 (presenza) e 2 (distanza):
• La presenza è obbligatoria per         21/10, 28/10, 04/11
  almeno il 75% del monte ore
  complessivo.                           Gruppi 3 e 4 (distanza)
                                          26/10, 02/11, 09/11
• Al termine del laboratorio
  verrà espresso un giudizio di          Gruppi 5 e 6 (distanza)
  idoneità, il cui ottenimento è          23/10, 30/11, 06/11
  necessario per poter svolgere
  l’esame.
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Valutazione
Per ottenere l’idoneità è richiesto di svolgere una esercitazione (in gruppo
– massimo 6 persone) che può consistere in una di queste due proposte:

A. A partire da un film a scelta, predisposizione di un percorso di analisi guidata
   rivolto alla classe di bambini; il percorso deve comprendere tutta la
   preparazione del materiale istruttorio necessario (es. estrazione di
   fotogrammi e loro rielaborazione).

B. A partire da un testo letterario per l’infanzia a scelta, predisposizione di un
   percorso volto a trasformare il testo stesso in una piccola animazione da
   realizzare con il gruppo classe.

Ogni gruppo dovrà produrre una presentazione power point da esporre il giorno
della valutazione, illustrando il percorso al docente e agli altri gruppi.
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Come scegliere un film?
• Scegliere un film da proporre
  alla classe è un lavoro delicato,
  per il quale – di fatto – non
  esistono «istruzioni».
• Suggeriamo di partire da una
  conversazione con i bambini che
  sondi i loro gusti e abitudini di
  consumo, la natura di ciò che
  ricordano dei cartoni animati c
  he più amano (Scene?
  Personaggi? Trame? Colori?).
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• E sul cinema: si può chiedere:
  «siete andati al cinema?»
  «che cos’è il cinema?»
• Ovvia la considerazione del
  fattore età (ad esempio il film
  che proponiamo è da pensarsi
  per le classi dalla terza in
  poi).
• Ma se volete fare in modo che
  gli studenti siano invogliati a
  «lavorare» con il film (e non
  semplicemente a guardarlo)
  sarà necessario che sappia
  catturare la loro attenzione e
  che sia comprensibile.
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• L’unico modo per rendersi
  conto se un film è adeguato o
  no, è vederlo.
• Per diventare abili nel proporre
  un film come oggetto d’analisi
  bisogna prima di tutto essere (o
  diventare) spettatori attenti e
  consapevoli.
• Per il primo ciclo della scuola
  pr i m ar ia, ad esempio, il
  lungometraggio animato può
  es s er e un’o t t i m a «po r ta
  d’ingresso», ma non tutti i film
  animati sono pensati per un
  pubblico infantile. Esistono
  infatti clamorose eccezioni
  (alcune di lato)
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A) L’analisi guidata del film
La prima domanda da porsi riguarda
quale film proporre.
Quest’anno useremo come esempio
Momo alla conquista del tempo (2001).
Perché?
        • È un film d’animazione con uno stile
          (grafico e narrativo) un po’diverso da
          quello che di solito i bambini
          conoscono e preferiscono (animazione
          italiana vs. Disney e/o giapponese.
        • La protagonista è una bambina dotata
          di poteri speciali
        • Propone temi semplici ma di rilevanza
          immediata (l’impiego del tempo, il
          rapporto bambini/adulti) che possono
          essere discussi in modi diversi.
                                                   Momo alla conquista del tempo
                                                              (2001)
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Momo è una bambina orfana che si ritrova in una cittadina, dove fa amicizia con un anziano signore, Beppo, che
le vuole bene come una nipotina, e con Gigi, un bambino che si innamora subito di lei. Momo conosce anche altri
compagni di gioco: Enzo, Bruno, Livia e il piccolo Chicco, che le creano una casa in un antico anfiteatro, e la
tartaruga Cassiopea che raccoglie per strada. Ma la città è invasa dai Signori Grigi che convincono le persone che
non gli rimane molto tempo da vivere, con il fine di far risparmiare tutto il tempo dedicato allo svago nella loro
speciale «Banca del tempo».
Un Signore Grigio cerca di corrompere la piccola Momo con una bambola ma la bambina riesce ad intenerire il
cuore del Signore Grigio e lui le svela il loro scopo in un pianto disperato, ammettendo che sentono sempre
freddo e che non sanno cosa sia il calore del cuore. Momo allora decide di avvisare subito i suoi amici, che a loro
volta tentano di avvisare i genitori di stare alla larga dai Signori Grigi, ma ormai è troppo tardi. Un volta riuniti in
assemblea, il capo dei Signori Grigi dà l'ordine di catturare Momo, che riesce però a fuggire dalle loro grinfie
grazie alla sua tartaruga, che la conduce in un posto magico. Momo viene accolta nella dimora di Mastro Hora,
colui che gestisce il tempo assistito dai suoi fedeli aiutanti. Mastro Hora svela a Momo la vera natura dei Signori
Grigi e il luogo segreto dove vive il tempo. Qui la bimba ascolta la Musica della Luce, una canzone che può
rompere l'incantesimo dei Signori Grigi e liberare così tutti quanti, ma Mastro Hora dice alla piccola che ci vuole
tempo affinché lei interiorizzi la musica; Momo si addormenta quindi per un anno intero. Intanto sulla Terra la
tranquilla cittadina si è trasformata in una metropoli. Beppo è stato arrestato e ricoverato in un manicomio, e
Gigi è stato assunto dalla televisione.
Ormai la cittadina sembra perduta ma c'è un modo per salvarla: fermare il tempo. Mastro Hora può farlo
addormentandosi, ma solo per un'ora. I Signori Grigi rubano le ore agli uomini e le tramutano in sigari che devono
fumare continuamente, per evitare di scomparire. Se si ferma il tempo non possono più rubare ore e finiranno
per dissolversi tutti. Momo si intrufola quindi nel covo dei Signori, tenendoli lontani dalla loro riserva di sigari e
facendoli scomparire. Al suo ritorno, trova la città che aveva lasciato.
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Altri esempi di scelta «efficace»: La gabbianella
e il gatto
                          Percorso didattico per una classe di seconda primaria.
                                           COSA CI HA COLPITO?
     ➢ Particolare segno grafico rispetto ai classici Disney.
     ➢ Innesco di processi di immedesimazione, proiezione e identificazione:
         - antropomorfizzazione dei «sentimenti» in personaggi fisicamente zoomorfi: più
           sono diversi da noi fisicamente, più ci assomigliano nel provare emozioni, più
           sentimenti e vissuti acquisiscono una valenza universale.
          - forte coinvolgimento empatico per la colonna sonora che accompagna
           l’intreccio e per le diverse inquadrature che forniscono dinamismo alla storia.
     ➢ Importanza delle tematiche affrontate:
          - identità, alterità, diversità; comunicazione e dialogo;
          - omologazione, collaborazione;
          - inclusività, amicizia;
          - il distacco, l’indipendenza
          - il problema dell’inquinamento;
LORAX
Esempi di proposte didattiche
Lavorare sulla   La locandina è (di solito) utile per capire il tono del
                 film e per prendere confidenza con i personaggi.
locandina
                 Possibili domande/spunti di riflessione (da
                 svolgere sia collettivamente che per iscritto):
                    • Chi pensi possa essere questa bambina?
                    • Come mai quella tartaruga è un po’diversa
                      da una tartaruga normale?
                    • Prova a immaginare quale storia potrebbe
                      raccontare un film con questa locandina (e
                      questo titolo)
                    • Prova a scrivere tu una storia che potrebbe
                      avere questi personaggi (e lo stesso titolo
                      oppure un titolo diverso)
Attenzione: Spesso i film sono
pubblicizzati attraverso più di una
locandina (in base al mercato su cui
vengono proposti e non solo… anche
le cover di VHS/DVD di solito seguono
questa logica). Le locandine qui di
fianco creano aspettative diverse …
quali?
Si possono pensare attività a partire
da queste immagini condensate del
film, ad esempio un lavoro per
gruppi: ciascuno interpreta e attiva la
propria immaginazione a partire da
una locandina diversa dello stesso
film).

Purtroppo Momo è un film un po’
sfortunato da questo punto di vista
( n o n ha a v u t o u n a gr a n d e
circolazione…), ma come vedete nel
caso di film più famosi è tutto più
Nel caso di film adattati da romanzi,
 si può anche introdurre un confronto
 con la copertina del libro da cui è
 tratto il film [e proporne la lettura –
 ma prima della visione (o a parte
 rispetto al lavoro sul film)]

 In questo caso la copertina del
 romanzo presenta una visione della
 vicendachesembra,già
 all’apparenza, molto più drammatica
 (pur mantenendo intatti gli elementi
 fondamentali).

In quest’altra edizione, invece, per quanto ne
sappiamo la protagonista della storia potrebbe
addirittura essere una tartaruga di nome Momo (!!!)
DUE VARIAZIONI SUL TEMA

«immagina.... Chi è il protagonista   «immagina... Chi è la bambina sui piedi   «immagina... Chi sono questi personaggi
della storia e che cosa fa?»          del gigante?»                             e che rapporto c’è tra loro»
Domande guida
Guarda la locandina e   - Di che cosa parlerà il film?
                        - Chi sono questi personaggi? Quali caratteristiche
    leggi il titolo       hanno?
Ricostruire la scansione narrativa del film
  I film che userete in classe saranno, di
  solito, fortemente narrativi e quindi
  composti da una successione di sequenze
  ben determinate (e riconoscibili)
  Possibili attività:
• Riconoscere a quale
  momento del film si rifà
  un’immagine proposta e
  dove è collocato (inizio/
  svolgimento/fine).
• Possibilità di creare con la
  c l a s s e un c a r t e l l o ne/
  pellicola in cui inserire le
  scene e ricostruire – per
  immagini salienti – la trama
  del film.
Questa attività può essere
o p p o r t u n a m e n t e resa più
«visiva» sostituendo ciascuna
descrizione testuale con una o
più immagini. Distribuendo poi
una o più im m agin e agli
studenti (in base al numero)
sarà possibile ricostruire la
catena degli eventi del film.
Oppure è anche possibile
affiancare brevi descrizioni
della scena al suo fotogramma
chiave, per creare un utile
raccordo parola-immagine (uno
dei macr o - o b i e t t i v i del
laboratorio)
ATTIVITÀ: ricostruzione e scansione narrativa del film. A coppie si consegnano dodici fotogrammi
chiave (scene fondamentali del film che possono essere identificate dall’insegnante o scelte
assieme ai bambini), chiedendo ai bambini di riordinare temporalmente le scene e di assegnare
una breve didascalia per ciascun fotogramma. (tratto dal film Il GGG)
Il «domino degli eventi» (sul film La
gabbianella e il gatto)
         Utilizzando un qualsiasi software per LIM (ad es. “Notebook”),
         viene creato un gioco interattivo per ordinare
         cronologicamente 10 fotogrammi corrispondenti ad altrettanti
         eventi-chiave del film
       2 SQUADRE:
       OGNI
                                                          I GIOCATORI
       GIOCATORE            LE SQUADRE GIOCANO            SI
       PUÒ                  CONTEMPORANEAMENTE            SUCCEDONO
       SPOSTARE             > 2 GIOCHI >                  FINCHÈ
       UN                                                 UNA SQUADRA
                            I FOTOGRAMMI DISPOSTI
       SOLO                                               COMPLETA
                            DIVERSAMENTE X
       FOTOGRAMMA                                         LA SEQUENZA
       ALLA                 CIASCUNA SQUADRA
                                                          CORRETTA
       VOLTA
1
    6

2
    7

3
    8

4
    9

5   10
Matching in rima                   DAL CIELO SEI ARRIVATA:
                                     IL TUO NOME E’FORTUNATA!
:                                                                     NESSUNA ENCICLOPEDIA CHE LE
                                                                          INSEGNI A VOLAR VIA!

    UNA VOLTA RICOSTRUITO IL
    “DOMINO DEGLI EVENTI”…           LA GABBIANELLA È FINALMENTE
                                       NATA: PICCOLA, TENERA ED
                                               AFFAMATA!               I MIEI PIEDI NON TOCCA PIU’ STO
                                                                       VOLANDO VERSO IL BLU

    ATTIVITÀ A COPPIE: SCHEDACON
    FOTOGRAMMI E 10 FRASI IN RIMA    FIFI’ E’ LIBERA, CHE CORAGGIO:
                                      I GATTI SI NASCONDONO NEL
                                                 FORMAGGIO
                                                                       ERA UNA COSA LIEVE, E’ VOLATA
                                                                       VIA: MERAVIGLIOSA E BELLA LA
                                                                       VITA MIA

    ASSOCIAZIONE FRASI/
    FOTOGRAMMI
                                    DURANTE UN PIANTO DISPERATO, I
                                     TOPI LE TENDONO UN AGGUATO!

                                                                       NON SONO UN GATTO: CHI SONO
                                                                       IO? NON SONO UN GATTO, NON
                                                                       SONO IO…

        Creazione cartellone
                                    L’ONDA NERA STA VENENDOSU! E
        di classe: STORYBOARD IN    SE TRABOCCA NON LA
        RIMA                        FERMERETE PIU’!
                                                                         ASPETTARE NON POSSO PIÙ,
                                                                           PROMETTIMI CHE TE NE
                                                                            PRENDERAI CURA TU
Come catturare i fotogrammi del
f•Iinlmre?te si trovano di solito alcuni
  fotogrammi, o foto di scena, ma in
  questo lavoro i fotogrammi vanni
  scelti ad hoc, e dunque estratti.
• Da DVD/Blue-Ray o file esistono
  due modalità:
 1. Con Windows: Tasto «Stamp» sulla
    tastiera e successivamente incolla
    (e modifica/ritaglia) il file su Paint
    (o atro) / Con Mac: Command/Alt/
    4
 Nb: con Mac si estrae il fotogramma a 300dpi, con Windows a 72dpi, che è il formato
 giusto per vedere a video, ma non per ingrandire l’immagine, se ciò servisse
2. Con il programma VLC
   (scaricabile gratuitamente)
   potete utilizzare il tasto
   «cattura una schermata» e
   r i t r o v a t e i l file nella
   cartella Immagini.

NB1: per abilitare questa funzione
dovete prima selezionare l’opzione
«Controlli avanzati» dal menù
Visualizza di VLC.
NB2: l’estrazione di immagini in movimento richiede un programma di montaggio
(Premiere o Final Cut) ma alcune possibilità base si trovano in rete (vedi lezione n. 2)
Lavorare sui personaggi: la protagonista

• Il protagonista del film è
  (spesso) il soggetto di cui
  assumiamo il punto di vista e
  quello con cui lo spettatore è
  portato a empatizzare.
• Gli atteggiamenti, il carattere
  (ed eventualmente i «poteri»)
  del protagonista possono essere
  un util e « a g g a n c i o » per
  progettare attività che a
  partire dal film riguardino
  anche la vita dei bambini.
Immagina che Momo debba presentarsi a qualcuno che non
                             la conosce, né sa niente di lei. Che cosa direbbe?
Un primo tipo di attività
potrebbe riguardare il
grado di comprensione
che il bambino ha avuto                                                    Io sono…
delle caratteristiche dei
personaggi e delle loro
inclinazioni. A questo
scopo può essere utile
predisporre delle schede
di lettura apposite, più o
meno guidate.

                             Nel caso specifico del film emergono elementi
                             interessanti. Ad esempio, non sappiamo nulla delle vita di
                             Momo prima del suo arrivo in città. Un’altra attività
                             possibile è provare a ragionare sulla sua vita precedente
                             (come mai è sola? Chi sono i suoi genitori? Etc.). Si tratta
                             di un esercizio interessante, perché invita a lavorare sui
Ovviamente, ci sono modi diversi (più o meno strutturati) di formulare questo tipo di lavoro. Aggiungiamo,
inoltre, che non vale solo per il protagonista, anzi! Spesso i risultati più interessanti vengono fuori quando si
prova ad assumere un punto di vista diverso.
                                                                              Esempi di domande/
                                                                              suggestioni

                                                                              ▪ Chi è?
                                                                              ▪ Come si veste?
                                                                              ▪ Che lavoro fa?
                                                                              ▪ Come parla? Qual è il
                                                                                suo modo di fare?
                                                                              ▪ Come si comporta nei
                                                                                confronti di Momo?
                                                                              ▪ Quali sono le tue
                                                                                impressioni nei suoi
                                                                                confronti? Perché?
Ci sono molti
modi creativi di
veicolare questo
tipo di attività,
come quello di
far «costruire»
l a c a r t a
d’identità di un
personaggio del
film.
I vari contenuti
vanno riadattati
a l f i l m e a l
personaggio a
c u i q u e s t o
materialeè
dedicato.
ATTENZIONE
Tenete presente che,
spesso, la prima sequenza
in cui viene presentato un
personaggio serve a guidare
lo spettatore, favorendo
l’empatizzazione (o meno)
con lui
(p.e. l’apparizione di Scar o
                                ATTIVITÀ: prime impressioni dei personaggi. Per
delle iene ne Il Re Leone)
                                ognuno dei tre, attraverso la realizzazione di una
                                carta d’identità, si chiede di chi si tratta, che ruolo
                                ha all’interno della storia, di individuare 3 aggettivi
                                per descriverli e quali oggetti sono a loro più cari.
L’ALBERO GENEALOGICO DI MIGUEL (dal film Coco)
E IL NOSTRO
PS: come fare capire allo studente che IL MODO in cui il personaggio
viene visto dal film (LO SGUARDO che il film attiva) è fondamentale
per la sua costruzione narrativa?

   Una possibilità è stampare alcuni fotogrammi mirati e
   confrontarli (vedi immagini slide seguente, applicate a Matilda)

   Un’altra può essere confrontare scene identiche (ad esempio una
   conversazione fra un lui e una lei) girate da diversi registi: in che
   modo crea significati MOSTRANDO e non DICENDO?

                vedi slides del corso dedicate al linguaggio cinematogra
Uso del
grandangol
o – più o m
e         n    o
accentuato
– p e r l a
costruzione
v i s i v a de i
personaggi
negativi
Inizio del percorso di assunzione del punto di vista di
Matilda: la semisoggettiva
Dalla comprensione alla valutazione
Un livello di lettura più elevato ha a che vedere non con «come sono» e
«cosa fanno» i personaggi, ma piuttosto con la valutazione che si fa di loro.
Si tratta di ragionare sul
«perché» i personaggi
agiscono in un certo m
o      d      o     e     d  –
e v e n t u a l m e n t e – di
innescare ragionamenti
del tipo «se fossi al
posto di…», «che cosa
succederebbe se…?»
• Perché i Signori Grigi
  rubano il tempo delle
  persone?
• Come mai il barbiere
  Osvaldo cambia il suo
  comportamento dopo la
  visita del Signore Grigio? Tu
  c o m e t i s a r e s t i
  comportato?
• Pensi che Momo sia una
  bambina fortunata?
• Alla fine del film Momo da il
  suo fiore al capo dei Signori
  Grigi. Tu avresti agito nello
  stesso modo?
• Se avessi il potere di
  fermare il tempo per
  un’ora, che cosa faresti?
Questo tipo di lavoro può poi essere declinato in modo specifico
attorno ai temi del film. Per esempio, in Momo, uno dei temi centrali
è senza dubbio quello del tempo e del suo uso.
   • Che cosa fanno i bambini
     all’inizio del film?
   • Come cambiano le loro vite
     qu a n d o i Si g n o r i Gr i gi
     diventano i padroni della
     città?
   • Quali cose smette di fare il b
     arbiere Osvaldo per
     risparmiare tempo? Questo lo
     rende più felice?
Ciascuna di queste suggestioni può dare il via ad interessanti
riflessioni ed attività specifiche, anche in collegamento con i
contenuti delle varie discipline.
Prendendo spunto da materiali già esistenti che riadatterete o
creandone di nuovi potete ad esempio chiedere ai bambini
come passano la giornata (raffinando la scansione temporale
con le ore del giorno se già conosciute).

Dal confronto fra le varie risposte emergeranno interessanti
spunti di riflessioni (p.e. le ore maggiori o minori passate a
guardare la tv).

Non dimenticate però che un altro dei temi di Momo è il
confronto bambini/adulti. Tanto vale, allora, lavorare anche
su questo tema! Perché non chiedere ai bambini di compilare
lo stesso schema sulla scansione della giornata riferito ai
genitori, fratelli/sorelle, nonni/nonne?

Introdurrete così, in continuità con il film, l’idea che a diverse
età si fanno cose diverse in tempi diversi.
Nel film, il valore positivo dell’amicizia, del tempo libero dedicato alle
proprie passioni viene contrapposto a quello calcolabile del lavoro
(bramato dai Signori Grigi). Ad un certo punto del film anche gli amici di
Momo vengono assorbiti in questo nuovo flusso, soprattutto Gigi,
adescato dai Grigi e mandato a lavorare in tele visione.
Come nel caso del barbiere, insomma, sembra che
non ci sia tempo di fare altro se non lavorare.
La televisione emerge quindi in maniera proble ma-
tica nel film e costituisce un utile aggancio, vist o il
tempo che i bambini passano a guardarla.
• Che cosa ti piace guardare in televisione?
                                                         NB: un luogo comune dei dibattiti
• Chi sono i tuoi personaggi preferiti?                  su bambini e media è il potere
• Ti piacerebbe lavorare in televisione come Gigi? negativo della televisione (che
• Mamma e papà (nonno/sorella etc.) cosa guardanoem        ? erge anche in tanti film, come
                                                         vedete). In realtà le cose non
• Guardate la televisione tutti assieme?                 stanno proprio così: se guardata
                                                              con acume, la tv è un linguaggio
                                                              come gli altri, che vi può anche
Anche i luoghi, soprattutto in film narrativi e caratterizzati da una
   opposizione forte fra personaggi positivi e negativi, possono fornire un
   ottimo punto di partenza per attività di riflessione e/o creatività.
   In Momo, per esempio, il mondo dei Signori Grigi è rappresentato in
   modo molto negativo, come un luogo privo di colore e monotono.
                                                              • Descrivi (/disegna) il mondo
                                                                dei Signori Grigi.
                                                              • Ti sembra un posto bello dove
                                                                vivere? Come mai?
                                                              • Pensi che ai Signori Grigi
                                                                piaccia vivere in quel posto?

                                                              Il medesimo tipo di lavoro può
                                                              essere proposto con       altri
                                                              ambienti, per esempio il mondo
Attenzione, in particolare al ruolo descrittivo/emotivo del
                                                              dove vive Mastro Hora.
colore.
Lo spazio che muta maggiormente nel film è quello
del paese dove vivono i protagonisti. Prima
assomiglia molto a un borgo italiano e poi viene
trasformato in una specie di metropoli, sottoposta ai
ritmi sempre uguali del lavoro dove tutto è
calcolabile (anche il gioco, «ci insegnano a giocare»,
dice uno dei bambini).
• Come cambia la città dopo l’arrivo dei Grigi?
• Quali sono i colori che vengono usati prima e
   dopo questo momento? Come mai?
• In quale dei due posti ti sembra meglio vivere?

A partire da questo elemento si può impostare un
lavoro che preveda varie attività (interviste, uscite
sul territorio etc.) per vedere come è cambiato lo
spazio dove abitano i bambini nel tempo e fare delle
valutazioni (c’è meno verde? Ci sono più servizi?).
È un’attività che si può fare sia nei piccoli centri (i
paesi della bergamasca ne sono un ottimo esempio)
sia, nel caso di città più grandi, nel quartiere.

Ovviamente questo è solo un esempio, ma imparate
a vedere il film come qualcosa di collegato (o da
collegarsi) alle esperienze quotidiane o comunque
reali dei bambini.
Ad esempio, proprio partendo da Momo, gli
studenti di una scuola di San Giovanni
Rotondo, hanno fatto visita ad una banca
del paese per «demistificare» l’immagine
inquietante degli Uomini Grigi (che –
appunto – gestiscono la «Banca del Tempo»

Riporto alcuni passaggi della descrizione
dell’esperienza (fatta dal personale BCC):
«conoscere i mestieri presenti nella favola
e, tra questi, quello dei Bancari/Banchieri.
In questo contesto abbiamo voluto spiegare
ai bambini , in modo divertente e
coinvolgente, cos’è e cosa fa una Banca;
cercando di dare loro un’immagine diversa
degli uomini grigi. L’entusiasmo e
l’interesse dei bambini sono saliti al
massimo quando sono state mostrate loro
le banconote con i loro diversi colori, la
cassaforte, il caveau e il “tesoro” che esso
custodisce, “la sala dove si riuniscono gli
uomini potenti della Banca” e dove, per un
giorno, hanno vissuto l’emozione di essere
“Grandi”»
B) Realizzazione di una mini-
animazione
A fronte del bombardamento di messaggi audiovisivi che il bambino
quotidianamente subisce, e per evitare che il mondo colorato e
ludico delle immagini televisive e digitali si venga a contrapporre a
quello grigio e noioso della scuola, si possono tentare lavori di
mediazione: importare i linguaggi del presente per comunicare
altre cose, finalizzate all’innalzamento del livello culturale del
bambino e alla proposta di un modello di mondo in linea con i valori
in cui si crede. Di seguito, al posto o in parallelo allo sviluppo di uno
sguardo critico su ciò che si guarda, si può pensare di animare le
storie dei bambini, rendendoli partecipi della loro crescita.
Un lavoro preliminare sul movimento
 Perché?

     I media oggi tendono a rendere invisibile il confine fra
     immagini e realtà.
     Anche la ricerca scientifica nel settore si sta
     muovendo nella direzione di quel che Jean
     Baudrillard, già negli anni Ottanta, chiamava la
     produzione di simulacri: la parola chiave è
     immersività, cioè vivere dentro il mondo immaginario
     e trattarlo come vero.
Il cinema è il primo medium che produce un’illusione totale di realtà,
proprio grazie alla simulazione del movimento

Rendere il bambino consapevole che alla base di questa
somiglianza sempre più perfetta c’è un’illusione ottica non
significa rovinargli il piacere del cinema (dal greco kinéma =
movimento), bensì arricchire il suo gusto per le immagini,
renderlo più pieno e maturo.
Significa anche dargli uno strumento creativo in più, molto
potente perché legato al senso del magico e insieme del
tecnologico (la tèchnè era l’arte in greco)
Rappresentare il movimento è stato un obiettivo di tutte le arti, da sempre. Alcuni esempi su cui riflettere (ma
eventualmente anche da usare insieme ai bambini)

INCISIONI RUPESTRI:
V°-I° millennio a.C. -
C a p o d i P o n t e –
Valcamonica, Brescia
Si trovano su 104 rocce e sono
state ottenute picchiettando
con un percussore litico o
incidendo con altri strumenti a
punta.
Tra le note impronte di mani o
corpi di animali, c’è anche un
sacerdote che corre – roccia 35
COLONNA TRAIANA
(113 d. C.) - Roma - Foro
Traiano
• È una narrazione continua (lunga
  244 m.) delle vicende della guerra
  in Dacia, quasi un film dove le
  scene si trasformano, le battaglie
  iniziano e finiscono, abbigliamenti,
  paesaggio, animali, sono resi con
  dettaglio naturalistico.

• Non manca chi nella teoria del
  cinema ha detto che la bobina
  deriva dalla pergamena e dal suo
  srotolarsi
Giotto: Il bacio di
Giuda 1307- Cappella
degli Scrovegni, Padova
(affresco)

Le diverse direzioni di corpi e
oggetti rendono il movimento: le
picche levate in alto formano un
mazzo indirizzato verso il cielo
azzurro intenso. Giuda è al centro
del quadro e rappresenta l’istante
immobile del tradimento (vedi
contatto visivo con Gesù); gli altri
vanno tutti in direzioni diverse, a
dare il senso dell'agitazione e del
movimento caotico.
Paolo Uccello:
Battaglia di San Romano
(1456)

Si narra la battaglia tra Firenze e
Siena cercando di rendere lo
s c o n t ro a t t ra ve r s o la
contrapposizione fra linee curve
(cavalli) e rette (lance), forti
contrasti cromatici e di luce (il
bianco) e ancora diverse direzioni
Giulio Romano:
Sala dei Giganti
1525-35 – Palazzo Te,
Mantova (affresco)

Il movimento è reso da una sinergia
perfetta fra dipinto e architettura

“chi entra in quella stanza, vedendo le
finestre, le porte et altre così fatte cose
torcersi quasi per rovinare addosso,
vedendo massimamente in quel cielo
tutti gli Dei andare chi qua e chi là
fuggendo ...”
                           [Giorgio Vasari]
LORENZO BERNINI:
IL RATTO DI PROSERPINA
(1621-22)-Gruppo
scultoreo 255x109 cm

G l i o r n a m e n t i po r t a n o il
movimento: capelli e drappi fissati
nel vuoto trattengono le passioni di
Proserpina e Plutone
Giacomo Balla:
automobile+velocità+luce
1913 (acquerello e seppia su
carta)

I futuristi sono i cantori della v e
locit à : primo t e n t a t ivo
concettuale di rendere in astratto il
movimento in pittura; l'automobile
è vista di profilo; le linee rette
rappresentano l'espansione e il
rumore del motore, le curve
rappresentano l'aria che si sposta.
E poi arriva il cinema….
….Quando si capisce che serve un
medium cioè uno strumento, un
tramite d’uso nel quale non solo
l’occhio (e i suoi difetti) ma anche
le mani possano dare il loro
fondamentale contributo

                                       • Il libro (Flip Book)
                                       • Il giocattolo (es. zootropio)
                                       • La macchina fotografica (la
                                         cronofotografia)
Flip-book: provare a costruirlo con i
bambini
Servono:
- fogli di carta
- una fonte di luce (anche il vetro di
  una finestra va bene)
- pennarelli

Lo stratagemma (comprensibile dal
video seguente) consiste nel cercare di
mantenere la figura nello stesso
identico punto del foglio (per questo
serve la luce, per poter ricalcare) e
modificare solo la posizione di un
particolare, quello che si vuole far
muovere
https://www.youtube.com/watch?v=Un-BdBSOGKY
Un esempio ben riuscito: il flip book di Batman
• È un apparecchio ottico inventato nel XIX
Il giocattolo ottico:     secolo che si basa sullo stesso principio del
                          flip-book (cfr. movimento stroboscopico:
es. lo zootropio          slides del corso)
                        • Permette una visione collettiva delle
                          immagini; si può costruire a partire da un
                          disegno dato oppure proporre ai bambini di
                          realizzare un loro disegno da animare.
https://www.youtube.com/watch?v=lfAzr0GWknU
Istruzioni per costruire uno zootropio
• Creazione del disegno (è possibile usare, per esercitarsi, il disegno
  proposto più sopra o cercarne uno in rete)
• Incollare il disegno su un pezzo di cartoncino tagliato a misura, avendo
  cura di «aprire» i tagli verticali (già presenti sul disegno che vi
  proponiamo)
• Incollare fra di loro le due estremità della striscia di disegno incollato su
  cartoncino e realizzare una forma cilindrica (la parte con il disegno va
  lasciata verso l’interno).
• Realizzare una base circolare in cartoncino tagliata a misura e incollare i
  due pezzi fra di loro
• Realizzare un foro nel centro della base circolare
• Inserire nel foro un bastoncino o simili e – eventualmente – creare un
  piccolo «dado» (noi abbiamo usato un pezzetto di legno forato) per tenere
  fermo il bastoncino.
La fotografia
Cronofotografie

Versione Eadweard Muybridge
(più apparecchi in fila scattano
a distanza di pochi secondi
l’uno dall’altro)

Versione Etienne Jules Marey
(Sovrimpressioni sulla stessa lastra, un unico
apparecchio)
Cinema d’animazione passo uno
Sfrutta il principio del flip book
e della cronofotografia

Più disegni quasi identici fatti
scorrere a una velocità minima
di 15 ftg /sec

Con i disegni dei bambini si può
lavorare alla realizzazione di un
piccolo «cartone animato
alternativo»
In quali tappe?
La scelta della storia da raccontare
                   di un racconto letto in classe scelto dall’insegnante
                   (Dahl? Le fiabe classiche? Etc…)

Si può trattare:   di una versione «eretica» di un racconto classico
                   (es. Le favole al contrario)

                   di una storia ideata dai bambini sotto la guida della
                   maestra
Per pensare
a una storia e
alla sua resa
graficasi
suggerisce la
lettura dei
sempreverdi:
U n c a s o c o n c re t o :   Videoanimazione di una vicenda che
adattamento di                 si sviluppa all’interno di “CIPÌ” di
Cipì                           Mario Lodi
                               OBIETTIVI (educazione all’immagine
                               e educazione linguistica)
                               •   Saper ascoltare una narrazione e
                                   comprenderla; saperla riferire e
                                   riassumere oralmente
                               •   Formulare ipotesi e proposte di lavoro
                                   per adattare il testo letterario a testo
                                   audiovisivo
                               •   Disegnare personaggi e ambienti con
                                   linguaggio iconico espressivo e
                                   finalizzato al prodotto da ottenere
                               •   Comprendere come si costruisce un
                                   cartone animato
                                               (Scuola elementare - Classi Prime)
ATTIVITÀ

1)Ascolto dell’intera storia di Cipì letta dall’insegnante un po’ per giorno, creando
interesse e attesa.
2) Scelta dei momenti più significativi condivisi.
3)Stesura di uno story-board iniziale da parte dell’insegnante su suggerimento dei
bambini (è necessario saper prender nota in velocità di tutto quello che dicono perché
è da loro che nascono le idee migliori).
4)Preparazione di due scenografie: il paese di giorno (collage con cartoncini colorati;
lo stesso cartellone viene ricoperto con fogli di plastica colorata rossa e blu per
rendere l’arrivo della notte); il paese di notte su fondo nero. (Il nido è vero ed è stato
trovato dai bambini nel cortile della scuola).
5)Preparazione di tutti i personaggi (i disegni vanno fatti con grande cura, colorati
con tinte sgargianti e ben rifiniti (pennarello), poi incollati su cartoncini per renderli
resistenti: sono soprattutto uccellini in varie posizioni, a volte diversi solo per un
piccolo ma fondamentale particolare, es. becco aperto, becco chiuso. Gli alberi sono
realizzati con la tecnica suggerita da Munari). I personaggi sono appoggiati di volta in
volta sul fondale.
6)Perfezionamento dello story-board: cinque colonne di diverse misure con
l’ultima molto larga per le note; nella prima andranno le immagini, nella
seconda il tempo, nella terza i piani o campi, nella quarta l’audio, nella quinta
le note. E’ un lavoro che si perfeziona in itinere (val la pena di lavorare in
matita e ricalcare solo alla fine di ogni registrazione ottenuta)
7)Riprese: appoggiare a terra la scenografia; su un treppiede con la
videocamera installata riprendere la prima scena. Alcuni bambini faranno
muovere i personaggi, mentre altri controlleranno, sul video collegato, che tutto
si svolga secondo il piano previsto. L’insegnante spegne e riaccende al cambio di
scena.
8)Sonorizzazione: in un secondo momento si aggiunge il sonoro recitato dai
bambini e il sottofondo musicale per i titoli di testa e di coda

Tempi: Il cartone animato e tutta la parte linguistica ad esso collegato, sono
stati realizzati nelle ore di educazione all’immagine delle tre classi: due ore per
classe alla settimana ed hanno occupato l’intero anno scolastico. Alla fine è
stato presentato dagli alunni, con tutte le opportune spiegazioni dell’insegnante,
ai bambini delle classi materne e successivamente ai genitori.
Stralcio della parte scelta per il

Sintesi della storia                             video
                                                                            Il signore della notte

C’era una volta (e c’è ancora) un piccolo
paese disteso nel verde …
Comincia così la storia di Cipì scritta dal
maestro Mario Lodi. Si tratta di un uccellino
vivace che ha fretta di vivere e di tutte le
avventure (felici o tragiche) che incontra:
conosce palla di fuoco, il fiume, le fucilate
dell’uomo, l’amore per Passerì …
Il nostro video si concentra sull’episodio
(gli ultimi 4 o 5 capitoli) più intrigante: la
scoperta dell’esistenza di un essere
malvagio, il Signore della Notte, che si
finge buono e generoso, ma in realtà
irretisce gli uccellini appena nati, li attira
nel suo castello e li mangia. Cipì scopre
l’inganno e smaschera il cattivo, riportando
la pace e la felicità nel piccolo paese.
Il percorso compiuto nella restituzione dei
bambini:
Materiali:
             I fondali
gli uccellini
gli
uccellini
personaggi
 secondari
le didascalie
Ecco il risultato!
Secondo esempio: Animazione basata su una storia inventata con i bambini:
CAVALLO BLU
                                           I bambini sono arrivati a una storia,
                                           guidati dalla maestra. Dopo diverse
Nel I° quadrimestre:                       bozze di narrazione emerse da loro,
                                           una si è fissata ed è stata condivisa. La
                                           maestra l’ha scritta a computer e poi
                                           letta ai bambini.
È una storia di emarginazione: il protagonista viene isolato, il racconto suggerisce
come soluzione la conquista di un atteggiamento positivo nei confronti della vita,
e trainante per gli altri.

                   1) lavoro preparatorio di educazione all’immagine, tema: i
                      colori dell’autunno (giochi con le tempere, colori primari
    Nel               e secondari, caldi e freddi, realizzazione di quadretti
    frattempo:        boschivi… alcuni saranno i futuri fondali)
                   2) Lavoro con l’insegnante di musica per la creazione di testi
                      originali per una canzone e musica di accompagnamento
Cavallo       Animazione basata su una storia
                                  blu:          inventata

Nel II° quadrimestre:                       avvio del lavoro di realizzazione.

         Cavallo Blu (il protagonista) sarà in pongo, così da emergere in «3D»,
         mentre gli altri cavalli saranno disegnati e ritagliati su carta.

                                quando il cavallo blu piange le lacrime lo
                                scoloriscono, e allora viene progressivamente
                                sostituito con cavalli trasparenti che corrono
             Trucchi base       (animazione);
                                il cavallo brilla per una torcia puntata che lo
                                illumina in una polvere di brillantini;
                                la nevicata: sono batuffoli di cotone
Il libro di
Cavallo Blu
Uno stralcio: il primo capitolo
L’animazione: la corsa del
       cavallo
                                  Remind: Horse in Motion (E. Muybridge
                                  1878)
Sono due disegni delle zampe
in diverse posizioni, alternati
L’Albero alla Munari
MATERIALI:   Titoli e alberi con foglie
                         vere
La nevicata nel bosco: fiocchi di cotone e
                 collage
I fondali
I personaggi
Ecco il risultato!
Usare la videocamera e gli strumenti di
montaggio digitali
 La regola per la ripresa è la fissità: si possono fissare i disegni a terra e si deve
 fissare la videocamera in modo altrettanto stabile
 Si può procedere poi con il rudimentale montaggio in macchina (accensione,
 spegnimento)
 Oppure oggi si usano semplici programmi di videomontaggio (Premiere di Adobe è
 il più semplice) cosa che permette di girare tutto in continuità e poi rimuovere le
 parti di allestimento sulla Timeline
 Il consiglio è fare attrezzare la scuola con una postazione pc di montaggio! (la
 videocamera ce l’hanno ormai quasi tutte)
 Alla peggio si possono usare software di editing on line come AVIDEMUX.
 LIGHTWORKS, VIDEO PAD ecc.

                                I L L A B O R AT O R I O S I C O N C L U D E C O N L A
                                FAMILIARIZZAZIONE ALLA VIDEOCAMERA: LE REGOLE
                                BASE. Visione della Timeline sul Software di Premiere e
                                rudimenti di base.
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