AREA DI RIPOSO A CUCCETTE: UN PUNTO CRITICO PER LA BOVINA IN CONDIZIONI DI STRESS DA CALDO - Vetjournal
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Large Animal Review, Anno 12, n. 4, Agosto 2006 3 BOVINI AREA DI RIPOSO A CUCCETTE: UN PUNTO CRITICO PER LA BOVINA IN CONDIZIONI DI STRESS DA CALDO CUBICLE LYING AREA: A CHRITICAL POINT IN HEAT STRESSED DAIRY COW F. ZEZZA, P. DE PALO Dipartimento di Sanità e Benessere degli Animali - Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari S.P. per Casamassima, km 3 - 70010 Valenzano (BA) Riassunto In tema di benessere animale, lo stress da caldo rappresenta uno degli aspetti più negativi, soprattutto nelle regioni calde del nostro paese, dove molti mesi dell’anno sono caratterizzati da temperature torride e tassi elevati di umidità relativa. Sotto tali condizioni la produzione quanti-qualitativa peggiora e gli animali sono più soggetti a situazioni critiche di tipo sanitario. La recente legislazione, che obbliga a perseguire il controllo della produzione primaria, considera la possibilità di mettere in prati- ca tutti gli accorgimenti possibili per rendere più confortevole la vita degli animali. Negli ultimi anni è stata immessa sul mer- cato una vasta tipologia di materassini e tappetini di vari materiali, che mirano a migliorare il benessere della bovina da latte. Questa tipologia di materiali ha avuto una larga diffusione nelle aree continentali e settentrionali dell’Europa, ed ora si sta sempre più utilizzando nelle aree del bacino Mediterraneo dove le condizioni climatiche potrebbero rendere totalmente diffe- rente la valenza di questi materiali rispetto ad altre aree. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di rappresentare lo stato dell’arte su tale problematica, fornendo i più recenti assunti in questo settore. Summary In animal welfare, heat stress is one of the most negative aspects, especially in warmest areas of Italy, where several months per year are characterized by high environmental temperatures and relative humidity. In those conditions, there is a worsening of quanti-qualitative production and animal are subject to health problems. The recent legislation in force, prescribing the control of primary production, considers the possibility of introducing all facilities necessary to improve animal comfort. In the last years, se- veral mats and mattresses made with different materials have been introduced on the market, with the purpose of improving dairy cows’ welfare. Those materials had been widespread in continental and northern areas of Europe, and now they are being used in the Mediterranean basin, where the different climatic conditions may change the valence of those material than in other countries. The present work has the aim of representing the actual topics of the problem, giving the most recent detections. INTRODUZIONE nitaria (scorte, registrazioni, ecc.), per la mungitura e relati- vi impianti (conservazione, raffreddamento, ecc.), per lo Dall’inizio del 2006, con l’entrata in vigore del Regola- smaltimento dei rifiuti (animali morti, aghi, siringhe, ecc.) mento n. 852/2004, l’obbligo dell’autocontrollo viene este- e, non ultimo, il benessere animale. L’allevatore non è più so anche alle aziende del settore produttivo primario (colti- un semplice imprenditore, ma viene visto come un produt- vazioni, allevamenti). A tal riguardo sono da applicare una tore di alimento. In tale ottica è necessario che si assuma le serie di regole denominate “Buone Pratiche di allevamen- stesse responsabilità che già da tempo ricadono su altri at- to” che gli allevatori dovrebbero seguire. Una nuova figura tori della filiera agro-alimentare. Questa nuova concezione, tecnica di veterinario va ad affiancare gli operatori del set- a nostro avviso, non ha soltanto una dimensione sanitaria, tore, il quale, oltre a trasferire tali pratiche agli allevatori, ma può senza dubbio rientrare nel miglioramento di altri sarà investito anche del controllo dell’applicazione delle parametri che compongono il complesso assunto di “qua- stesse. L’insieme di queste regole è contenuto nel “Codice lità percepita dal consumatore”. Le modificazioni sociali ed delle Buone Pratiche di allevamento”. Questo comprende economiche del consumatore “occidentale” hanno prodot- suggerimenti per la buona gestione aziendale (locali, am- to profonde modificazioni nella qualità percepita di un ali- bienti, attrezzature, ecc.), per il controllo dell’alimentazio- mento. In passato questo doveva essenzialmente “nutrire”. ne (conservazione, contaminazioni, ecc.), per la gestione sa- Oggi, ad un alimento viene richiesta una serie di valenze
4 Area di riposo a cuccette: un punto critico per la bovina in condizioni di stress da caldo estremamente più complesse. L’alimento, ad esempio, ac- Modificazioni metaboliche quista maggior valore agli occhi del consumatore se assurge in condizioni di stress da caldo a funzioni miglioratrici del proprio stato di salute (funzioni nutraceutiche). Il moderno consumatore percepisce come L’organismo animale, quindi, deve potersi adattare alle di migliore qualità quegli alimenti prodotti nel pieno be- condizioni ambientali avverse, e lo fa attraverso modifica- nessere degli animali da cui derivano. Proprio su questa zioni dello stato neuro-endocrino, metabolico e compor- nuova necessità, il lavoro del veterinario aziendale deve tamentale88, sempre con l’obiettivo finale di mantenere ampliarsi. Egli non è più soltanto il consulente “sanitario”, costante la temperatura corporea (Tab. 1). Queste modifi- ma deve collaborare strettamente con l’allevatore per poter cazioni influenzano, in ultima analisi, il consumo alimen- immettere nella filiera alimentare prodotti che rispondano tare24,48, la produzione, gli aspetti riproduttivi13,14,30,32,51,80,93 al meglio alle richieste del “nuovo consumatore”. e le funzioni immunitarie74. Le vacche in lattazione svilup- Lo stress ambientale subito dalle vacche da latte duran- pano una grande quantità di calore metabolico, cui si ag- te i periodi estivi è indubbiamente un esempio calzante di giunge quello acquisito per radiazione. In una bovina di interessi convergenti. In effetti, il miglioramento delle con- circa 600 kg di peso che produce 40 l di latte al 4% di dizioni di benessere animale in condizioni termo-igrome- grasso, il 30% dell’energia necessaria alla produzione si triche sfavorevoli per le bovine, trova l’interesse dell’alle- sviluppa dalle funzioni metaboliche16. Il calore metaboli- vatore che mira ad incrementare la redditività aziendale, co aumenta con il migliorare della capacità produttiva; in- ma anche della filiera lattiero-casearia che vedrebbe mi- fatti bovine con una produzione di 18,5 e 31,5 kg/d svi- gliorata la qualità del prodotto in entrata anche durante i luppano, rispettivamente, il 28% e il 48,5% in più di ca- periodi estivi. Nello stesso tempo, se si riuscisse a far giun- lore metabolico rispetto alle vacche in asciutta63. Oltre i gere al consumatore, attraverso il marketing, tali sforzi mi- 26C° di temperatura ambientale, le bovine disperdono ca- gliorativi, si potrebbe ottenere un incremento della qualità percepita del prodotto commercializzato, e quindi il rico- noscimento di un plusvalore economico. Tabella 1 Principali effetti dello stress da caldo sulla bovina da latte LO STRESS DA CALDO NELLA BOVINA DA LATTE METABOLISMO Incremento della temperatura rettale Che cosa è lo stress da caldo? Tachicardia Tachipnea Il temine “benessere animale” resta ancora un assunto per Alcalosi respiratoria Vasodilatazione periferica le difficoltà che si incontrano nel definirlo. Per Biagi et al.6, il Sudorazione benessere è la perfetta affermazione dell’omeostasi psico-fisi- Calo dell’assunzione di sostanza secca ca dell’organismo in assenza di stress. Per Aghina1 il benesse- Riduzione del transito e dell’efficienza ruminale re è rappresentato da un perfetto adattamento dell’animale Riduzione di T3 e T4 all’ambiente e alla richiesta produttiva, ed è da identificarsi Riduzione di Prolattina e Ormone della Crescita (GH) Aumento delle concentrazioni sieriche di cortico-steroidi in un armonico stato di salute in assenza di stress psico-fisi- co-ambientali. Comunque lo si definisca, in buona sostanza PRODUZIONE nel benessere animale è sempre da intendersi una mancanza Riduzione della galattopoiesi di stress. Tali stress possono avere origini fisiologiche e/o Riduzione della componente lipidica nel latte psicologiche. Fra i fattori fisiologici rivestono particolare im- Riduzione della componente azotata nel latte portanza quelli termici. Infatti, i mammiferi sono omeoter- IMMUNITÀ mi, dotati, cioè, di meccanismi di termogenesi e termolisi in Calo della concentrazione di immunoglobuline nel colostro grado, con il loro equilibrio, di mantenere costante la tempe- Ridotta attività del sistema immunitario umorale e cellulo-mediato ratura corporea. Ciò fa prevedere un intervallo termico, det- Aumento della conta delle cellule somatiche nel latte to zona di termoneutralità, nel quale i suddetti meccanismi RIPRODUZIONE funzionano perfettamente. Il superamento dei limiti di que- Riduzione della durata e dell’intensità delle manifestazioni estrali sto intervallo, diverso nelle varie specie e categorie, induce Anaestro e ovulazioni silenti negli organismi motivi di stress, più o meno intensi a secon- Cisti follicolari da della distanza dai suddetti limiti e la durata di questa con- Ridotta capacità steroidogenetica delle cellule della granulosa dizione. Il superamento del “limite caldo” provoca nei bovi- Decadimento della qualità degli oociti Decadimento della qualità degli embrioni ni stress più intensi rispetto a quelli del superamento del “li- Alterazione della secrezione endometriale di PGF2α mite freddo” poiché la termogenesi è più efficiente della ter- Mortalità embrionale molisi. Nei bovini l’evidenza di un superamento della zona Basso peso dei vitelli alla nascita di termoneutralità è rappresentata dall’incremento della Calo della libido maschile temperatura rettale, segno di una non capacità dell’organi- Decadimento della qualità del seme smo a regolare l’omeostasi termica in quella determinata COMPORTAMENTO condizione ambientale. Tale situazione è più evidente nelle Riduzione della deambulazione razze alloctone allevate in zone a clima caldo-umido, in Riduzione del tempo in decubito quanto l’eccessiva umidità dell’aria riduce le perdite di ac- Riduzione del tempo dedicato all’alimentazione qua dal corpo (sudorazione, perspirazione, ecc…) che rap- Aumento dei tempi in stazione presentano il più efficiente meccanismo di termolisi75.
Large Animal Review, Anno 12, n. 4, Agosto 2006 5 BOVINI lore attraverso l’accelerazione del ritmo cardiaco, incre- Ciò provoca alcalosi respiratoria5 con eliminazione di mentando la frequenza respiratoria, riducendo la profon- bicarbonato nell’urina, via metabolica principale per ri- dità del respiro, sudando e dilatando i vasi sanguigni su- durre nel sangue la sua concentrazione, anche se una ri- perficiali. Tutto questo corredo adattativo alle condizioni duzione eccessiva può compromettere la capacità tampo- climatiche avverse, però, richiede una maggiore quantità ne associata al sistema bicarbonato. Tale situazione può di energia. Quando si raggiungono all’incirca i 35C°, l’au- essere critica se durante l’estate l’alimentazione consiste mento delle necessità energetiche può superare del 20% prevalentemente in razioni con un basso rapporto forag- il limite superiore della zona della termoneutralità con ul- gi/concentrati. A temperature elevate il pH del sangue teriore incremento dei processi metabolici. In tali condi- scende leggermente più nelle bovine Jersey che nelle Hol- zioni si riduce la capacità di termolisi, aumenta il carico stein, le quali evidenziano una maggiore abilità a mante- termico, innalzando la temperatura corporea. A questo nere il bilancio acido-basico del sangue78. Il fenomeno punto intervengono i meccanismi di difesa, sia di natura della sudorazione ha effetti secondari anche sul metaboli- fisica (sudorazione, perspirazione, polipnea ecc.), che di smo minerale, in quanto attraverso il sudore vengono eli- natura chimica i quali, in definitiva, si evidenziano con la minate grandi quantità di sodio e potassio44. riduzione del consumo di sostanza secca89,90 con un con- Lo stress termico influenza le funzioni immunitarie. seguente sensibile calo produttivo. Questa reazione è più Nardone et al. 57 trovano che mantenendo le vacche in evidente nelle pluripare39,40 ed ha effetto diverso a secon- condizioni al limite della zona di termoneutralità nelle ul- da dell’età dei soggetti, del tipo di allevamento e dello sta- time tre settimane di gestazione e nelle prime trentasei dio di lattazione66,67,68. In condizioni di stress, inoltre, la ore dal parto, nel colostro la concentrazione di immuno- degradabilità delle proteine può diventare particolarmen- globuline si riduce del 23%. Per Lacetera et al. 49, mode- te critica. Nelle capre si è notato che a temperature eleva- rati stress da calore, come quelli che si verificano durante te, aumenta la digeribilità della proteina grezza e della fi- le estati mediterranee, non modificano eccessivamente i bra grezza così come la concentrazione ruminale degli fattori immunitari del colostro ed il loro trasferimento nei acidi acetico e butirrico a causa di un calo del tempo di vitelli. Un altro aspetto connesso all’aumento della tempe- ruminazione, dell’ampiezza delle contrazioni ruminali, ratura e dell’umidità è rappresentato dall’incremento del della frequenza delle stesse e, conseguentemente, una ri- numero delle cellule somatiche e dell’incidenza delle ma- duzione dell’ingestione di fibra strutturata per un rallen- stiti sub-cliniche. Infatti nei mesi più caldi e umidi del- tamento del transito prestomacale37. A conferma che il l’anno, si evidenzia un decadimento dello stato igienico- miglioramento della digeribilità ruminale non rappresenta sanitario della mammella, poiché i microrganismi patoge- un incremento dell’assunzione di energia e proteina da ni proliferano meglio in tali condizioni ambientali. Inol- parte dei caprini, lo stesso Autore ha osservato anche un tre, si ha un aumento dei livelli sierici di corticosteroidi aumento del tempo dedicato al consumo della razione, ol- che inibiscono la funzionalità dei principali sistemi di di- tre che basse concentrazioni di acidi grassi volatili e glu- fesa nei confronti delle infezioni della ghiandola mamma- cosio nel plasma. Per comprendere i meccanismi fisiologi- ria nei bovini. Tutto ciò ha ovviamente ripercussioni ne- ci di adattamento, risultano di grande importanza le va- gative sulla produzione lattea. riazioni del profilo ormonale. Gli ormoni tiroidei, T3 e T4, giocano un ruolo importantissimo nei meccanismi di adattamento, infatti è noto come in condizioni di clima Stress da caldo: effetti sulla riproduzione caldo-umido, si riducano i livelli endogeni di questi ormo- ni, nei mammiferi lattanti41. Questa riduzione viene inter- Lo stress da caldo influenza in maniera negativa anche pretata come un tentativo degli animali di ridurre il calore la sfera riproduttiva21 riducendo l’intensità e la durata del- metabolico che si sviluppa durante la produzione del lat- le manifestazioni estrali a causa dell’aumento dell’inciden- te. La prolattina13 e l’ormone della crescita possono gioca- za dell’anaestro e delle ovulazioni silenti31,94 rendendone, re un ruolo importante nei fenomeni di acclimatazione at- inoltre, difficile l’individuazione34,35. Sono frequenti anche traverso una più efficiente perdita termica, regolando la alterazioni dei follicoli92,93. De Rensis et al. 20, affermano funzione delle ghiandole sudoripare4,52. Ciononostante, i che le alte temperature riducono il grado di dominanza trattamenti con ormoni ricombinanti con azione GH ago- del follicolo e questo può essere visto come una riduzione nista (somatotropina ricombinante bovina) hanno fatto ri- della capacità steroidogenica delle cellule della teca della scontrare effetti negativi sulla resistenza al calore12 perché granulosa e una caduta della concentrazione di estradiolo l’aumento di tali ormoni favorisce la conversione del T4 nel sangue. Si altera, così il meccanismo ovulatorio portan- in T3, oltre che la galattopoiesi, con effetti negativi sul- do ad un decadimento del numero degli oociti e della qua- l’acclimatamento. Ad avvalorare tale tesi, si è osservato lità degli embrioni36, 91. Recentemente si è osservato come che durante gli stress termici, si verifica anche un abbas- gli oociti siano sensibili alle alte temperature73, per cui samento della concentrazione della somatotropina pla- l’aumento termico delle ovaie influisce sulla qualità degli smatica. Lo stress termico, inoltre, si manifesta con una stessi. L’ambiente uterino viene compromesso da una ridu- alterazione dell’equilibrio acido-base del sangue, come zione del flusso sanguigno che comporta un ulteriore in- conseguenza della respirazione e sudorazione. L’iperventi- nalzamento della temperatura32,71, inibendo lo sviluppo lazione polmonare, infatti, comporta una riduzione della embrionale70. L’eccessiva temperatura può alterare la se- CO2 nel sangue, riducendo la concentrazione di acido crezione di prostaglandina endometriale64 con prematura carbonico e alterando, quindi, il bilancio critico tra acido luteolisi e perdita embrionale. Vacche con temperatura carbonico e bicarbonato, necessario per mantenere co- corporea al di sopra della norma mostrano tassi di conce- stante il pH ematico. pimento più bassi, elevata mortalità embrionale e basso
6 Area di riposo a cuccette: un punto critico per la bovina in condizioni di stress da caldo peso dei vitelli alla nascita25,65. Le alte temperature inficia- che il THI serve a quantificare lo stress da calore ma, an- no anche la libido maschile, così come la qualità del seme, cor meglio, gli effetti di tale stress sulla produzione. Que- in termini di concentrazione spermatica e motilità dei ne- sti Autori affermano che per valori del THI superiori a 72, maspermi. I risultati di numerosi studi per la ricerca di per ogni incremento di unità si ha un calo di produzione razze o incroci termotolleranti non hanno dato finora ri- lattea pari a 0,2 kg. Gli stessi trovano che il THI rilevato il sultati accettabili. MacDowell50 e Ravagnolo e Misztal66 giorno dell’inseminazione sembra essere il più indicativo hanno tuttavia dimostrato una sufficiente variabilità gene- per lo studio degli effetti dello stress sulla sfera riprodutti- tica nelle Holstein per cui sarebbe auspicabile una più effi- va. Tuttavia, questo indice fornisce dati sull’ambiente in cace selezione per incrementare la termotolleranza delle senso lato, ma, non dà alcuna indicazione sul microclima vacche da latte. circostante l’animale. I valori di THI che rientrano nell’in- tervallo di termoneutralità sono variabili, non solo in fun- zione della specie, ma anche della sua attitudine produtti- Mezzi di difesa dallo stress da caldo va, dello stadio fisiologico (accrescimento, lattazione, gra- vidanza…) e del suo genotipo. Uno dei modi per ridurre le condizioni di stress termico è creare zone d’ombra per proteggere gli animali dalle ra- diazioni solari dirette. Kelly et al. 47 stimano che gli effetti AREA DI RIPOSO A CUCCETTE NELLA VACCA del calore si riducono dal 30 al 50%. Per Armstrong2 è di IN LATTAZIONE particolare importanza il tipo di ombra, il suo orientamen- to, in condizioni di clima secco o umido, con presenza o Caratteristiche strutturali assenza di movimenti d’aria. Le strutture per ombreggia- tura sono di vario genere, rappresentate da tettoie perma- Nei moderni sistemi di ricovero, che prevedono la sta- nenti con o senza pareti laterali fino a sistemi mobili. Gli bulazione su lettiera permanente o in cuccetta, particolare alberi offrono un ombreggiamento migliore delle tettoie importanza assumono le superfici delle aree di riposo su perché, oltre all’arresto delle radiazioni, favoriscono una cui gli animali stazionano o si pongono in decubito per 8- sorta di refrigerazione dell’aria dovuta all’evaporazione 14 ore al giorno26,54. Le aree di riposo non assurgono sol- dell’umidità dalla chioma. Importante è l’orientamento dei tanto al ruolo di assicurare il comfort delle bovine da latte, recinti in ombra; infatti la temperatura cambia a seconda ma sono dei fattori fondamentali nel determinismo del mi- dell’esposizione durante le ore del giorno62. Negli ovini, cro-habitat (emissione di gas nocivi, isolamento termi- l’alimentazione tardo pomeridiana riduce gli effetti dello co…) e delle condizioni igieniche58. Lo spazio a disposi- stress da caldo sulla mammella e sulle funzioni immunita- zione è un’importante variabile del benessere43. Questo rie74. Oltre alle zone d’ombra, sono vantaggiosi contro lo suggerisce la necessità di disporre, nelle zone di riposo, di stress da caldo altri mezzi, quali spruzzatori d’acqua e si- una cuccetta per capo, con notevoli vantaggi sui tempi di stemi di ventilazione che apportano innegabili benefici alla decubito45. Per quanto riguarda le cuccette, va osservato produzione e alle performance riproduttive46. che, per un migliore comfort, esse debbano essere ben di- mensionate7 (Fig. 1): né troppo lunghe per impedire la de- posizione delle deiezioni in cuccetta, né troppo corte, in Come quantificare lo stress da caldo? quanto possono creare notevoli difficoltà all’animale nello sdraiarsi e, soprattutto, nel rialzarsi, prolungando il tempo Generalmente per lo studio degli stress climatici si fa normalmente necessario per effettuare il passaggio dalla uso di indici bio-meteorologici quali: di Scharlau-Thom posizione di decubito a quella di stazione e viceversa, alte- (DI), termo-igrometrico (THI), di tensione relativa (RS), rando i normali movimenti che l’animale esegue per tale di calore (HI), New Summer Simmer (SSI), Humidex (H), operazione (Fig. 2). Inoltre, le cuccette non devono essere di temperatura equivalente (Teq) e Wind Chill (WC). troppo larghe da permettere che l’animale si giri e possa Questi si basano tutti sui parametri climatici rilevabili dal- defecare nella parte anteriore. Le misure consigliate sono: le stazioni meteorologiche (temperatura dell’aria, umidità 2,4 m di lunghezza, 1,3 m di larghezza, anche se i pareri relativa, velocità del vento e pressione atmosferica). Il più sono contrastanti; per Beat et al.3, le cuccette devono avere utilizzato per lo studio degli ambienti favorevoli per gli una lunghezza minima di 1,85 m e una larghezza minima animali da reddito risulta l’indice termo-igrometrico, THI, di 1,20 m. Questa differente serie di dimensioni riscontra- che rappresenta la combinazione tra i valori della tempera- ta in bibliografia trova fondamento per l’elevata variabilità tura e quelli dell’umidità relativa60. Medesimi valori di delle dimensioni corporee delle bovine in funzione della THI possono riferirsi a temperature elevate e a basse umi- razza e dell’età. Le cuccette posseggono, rispetto alla let- dità, così come a temperature relativamente basse ma a tiera permanente, la caratteristica di richiedere minori umidità elevate, poiché in ambedue i casi gli animali supe- quantitativi di lettiera, o addirittura è possibile utilizzare rano la zona di termoneutralità. Infatti, l’indice di 72, una vasta gamma di alternative (materassini, tappetini, p.es., corrisponde a 22C° e 100% di umidità relativa, a ecc…) che non richiedono quotidianamente aggiunte di 25C° e 50% di u. r. o a 28C° e 20% di u. r.66. Alcuni ricer- materiale. Il loro stato igienico è più elevato ma, di contro, catori hanno anche determinato, per i bovini, i valori mini- presentano maggiori rischi di lesioni alle articolazioni car- mo, medio e massimo del THI, rispettivamente di 64, 72 e pali, del nodello e tarsali87. Le lesioni del garretto (Fig. 3) 7642. Gli effetti del THI attraverso l’incremento della tem- sono le più frequenti e possono interessare piccole superfi- peratura corporea hanno ripercussioni sulle performances ci con sola perdita di pelo oppure presentarsi con vere e delle bovine. In particolare Ravagnolo et al. 67, affermano proprie ferite; a volte l’articolazione è interessata da estesi
Large Animal Review, Anno 12, n. 4, Agosto 2006 7 BOVINI FIGURA 1 - Dimensionamento (in cm) di cuccette per bovine di razza Frisona di 600 kg. La larghezza tra i battifianchi è di 130 cm. FIGURA 3 - Disposizione delle più frequenti lesioni degli arti attribuibili ai materiali utilizzati come fondo di cuccetta: 1 – area prossimale e late- rale del metatarso; 2 –faccia laterale della tuberosità calcaneale; 3 – fac- cia prossimale e mediale del metatarso; 4 – faccia mediale della tubero- sità calcaneale; 5 – faccia plantare della tuberosità calcaneale. FIGURA 4 - Area di riposo a cuccette con fondo di tappetini in materiale polivinilico. FIGURA 2 - Corretta posizione di una bovina in decubito in cuccetta. gonfiori29. I rischi di lesioni si estendono anche alle regioni podali. La lettiera permanente riduce i rischi di lesioni, ma necessita di maggiori quantitativi di materiali, elevati costi di gestione e presenta igiene ridotta per maggiore presenza di deiezioni. Numerosi sono gli studi sui materiali che costituiscono il fondo delle lettiere negli spazi in cui gli animali soggior- FIGURA 5 - Bovine in decubito e in stazione con quattro arti in cuccetta nano, poiché fondi nudi in cemento riducono i tempi di su fondo di materassini in EVA ricoperti da truciolo. stazione e di decubito rispetto agli altri materiali33,72. Negli ultimi anni l’interesse dei ricercatori si è particolarmente accentrato sull’utilizzo di materiali inorganici per i vantag- gi relativi al minore impegno di manodopera ed alle mi- ristagnare delle deiezioni. In ogni caso, spesso è consiglia- gliori condizioni igieniche, soprattutto per quanto concer- bile utilizzare una copertura dei materiali plastici (siano ne la sanità della mammella e l’igiene del capezzolo. Per essi tappetini o materassini) con sabbia o truciolo (Fig. 5), questi motivi si va sempre più implementando l’uso di tap- per evitare che le deiezioni su questi materiali sporchino e petini sintetici in acetato di vinil etilene, materassini in contaminino direttamente la mammella. L’utilizzo di que- gomma, a più strati in polietilene e in polipropilene85 o sta tecnica permette di migliorare ulteriormente l’igiene materassini ad acqua. Le differenze tra questi materiali per del capezzolo, ma tende ad incrementare la necessità di cuccette risiedono soprattutto negli aspetti igienici. Infatti, manodopera. i tappetini (Fig. 4) ricoprono il pavimento delle cuccette senza soluzioni di continuità, al contrario dei materassini che sono singoli per ogni cuccetta. I materassini costitui- Come valutare il comfort? scono una soluzione con un minor standard igienico, in quanto tra una cuccetta e l’altra si vengono a creare delle Tucker et al. 82 hanno messo in evidenza come gli ani- soluzioni di continuo, difficili da pulire, che permettono il mali preferiscano superfici soffici86, come sabbia e paglia
8 Area di riposo a cuccette: un punto critico per la bovina in condizioni di stress da caldo tutti gli animali nelle condizioni di poter accedere con- temporaneamente ad ognuna delle possibili opzioni mes- se a loro disposizione. Inoltre, poiché la specie bovina ha un’organizzazione gerarchica, i soggetti in prova potreb- bero effettuare determinate scelte, non tanto in base al materiale che ricopre il fondo della cuccetta, quanto per determinati patterns sociali. È ampiamente dimostrato, infatti, che in una mandria, alcuni soggetti tendono a sta- re in decubito sempre vicino a determinati animali e lon- tano da altri. Il test di preferenza, però, prevede una bas- sa densità animale per un elevato numero di cuccette e questo viene ritenuto un aspetto negativo in quanto lon- tano dalla realtà zootecnica, dove si assiste frequente- mente a problemi di sovraffollamento. Al contrario, ri- FIGURA 6 - Esempio di organizzazione di un test di preferenza. sulta più realistico il test di avversione, nel quale si pon- gono gli animali in un box dotato di un unico materiale di fondo di cuccetta ed in condizioni di densità sovrap- ponibili rispetto a quelle reali. Questa tipologia di test rende più difficile l’interpretazione dei risultati ottenuti, in quanto prevede una lettura “umana” del comporta- mento animale. Dai suddetti test si ottengono dei parametri etologici di estrema validità per lo studio del comfort della vacca da latte. Tra questi, il Cow Comfort Index che esprime il reale uso delle cuccette da parte delle bovine. Infatti, tale indi- ce viene ricavato dal rapporto percentuale tra il numero dei soggetti in decubito sulle cuccette in un determinato box e quello degli animali che stanno utilizzando le cuc- cette in decubito o in stazione (con due o quattro arti). Questo indice, però, può essere valutato solo in alcune FIGURA 7 - Esempio di organizzazione di un test di avversione. ore della giornata, in quanto non prende in considerazio- ne i soggetti impegnati nell’alimentazione, o nell’abbeve- rata. Al contrario il Proportion Eligible Lying, viene dato dal rapporto percentuale tra il numero di bovini in decu- rispetto ai materassini. Infatti, su pavimenti con sabbia, bito sulle cuccette e quelli che toccano la cuccetta, indi- segatura e materassini ricoperti con 2-3 cm di segatura, il pendentemente dalla loro posizione, ad esclusione di numero di decubiti e le loro durate si riducono, mentre quelli impegnati nelle attività alimentari. La sua validità, aumenta il tempo passato in stazione. Per Chaplin et al. 11 quindi, può estendersi anche nelle fasi in cui prevale il non vi sono differenze tra tappetini e materassini anche comportamento alimentare. L’indice è ritenuto ottimale se con l’uso di questi ultimi si riscontra un lieve calo del- quando il suo valore supera il 75%. l’igiene della mammella, una riduzione del tempo passato Un ulteriore parametro che è necessario valutare ai fini in decubito, ma una maggiore facilità ad adattarsi a que- di un giudizio globale su un determinato materiale da usa- sto materiale. Nelle indagini relative alla valutazione di re come fondo di cuccetta è la velocità con cui la bovina si un materiale utilizzato come fondo di cuccetta, grande adatta allo stesso. Chaplin et al. 10 hanno rilevato che l’a- importanza riveste il tempo passato in decubito dall’ani- dattamento sui materassini ad acqua necessita di tempi male, in quanto correlato positivamente alla salute del maggiori77. La sabbia viene spesso utilizzata, non solo per piede, ed in generale al benessere della vacca. Le indagi- un migliore comfort83 ma anche per alcuni vantaggi di tipo ni relative alla valutazione del comfort fornito da diversi igienico. Essa, infatti, separa ed ingloba le eventuali deie- materiali può avvalersi di due tipologie di test etologici: il zioni, riducendo il rischio di mastiti ascendenti da patoge- test di preferenza (Fig. 6) e il test di avversione17 (Fig. 7). ni ambientali38. I decubiti su sabbia ridurrebbero, inoltre, Il primo consiste nel disporre i materiali in prova in un le lesioni ai garretti87, infatti si è osservato che le lesioni al box, permettendo agli animali di scegliere la migliore op- garretto e allo zoccolo erano più frequenti e più estese sui zione dal loro punto di vista. Questa tipologia di test è materassini che non sulla sabbia. La disposizione delle le- stata utilizzata sin dagli anni ’70 per la valutazione delle sioni sembra essere correlata alla tipologia di superfici uti- strutture zootecniche in funzione del benessere animale. lizzate come fondo. L’attendibilità di tali test è estremamente elevata, in Per Manninen, et al.53, alla sabbia gli animali preferi- quanto non necessitano di una interpretazione da parte scono, però, i tappetini o la paglia. Anche Cook et al. 15 dell’uomo di pattern comportamentali specifici, ma i ri- trovano che animali con vari gradi di zoppia presentano sultati ottenuti sono direttamente ascrivibili alla scelta tempi di stazione più lunghi su materassini. In definitiva dell’animale. Tuttavia, ci sono una serie di parametri che l’uso dei materassini migliora il comfort, i tempi di decu- devono essere tenuti in considerazione al fine di ottenere bito, la produzione e l’igiene, riducendo nel contempo la risultati veritieri. Innanzi tutto c’è la necessità di mettere comparsa di lesioni agli arti.
Large Animal Review, Anno 12, n. 4, Agosto 2006 9 BOVINI FONDO PER CUCCETTE E STRESS DA CALDO cuccette con fondo in materiale organico; di contro quelle costrette al decubito su materassini organici hanno eviden- La scelta del substrato da parte degli animali in funzio- ziato un calo di tale indice. A. Tateo et al. 79, concludono ne della temperatura e dell’umidità relativa è un aspetto fi- che i due materiali organici considerati hanno assicurato nora molto poco indagato e per il quale i pochi dati in bi- meglio delle due tipologie di materassini un elevato bliografia sono frammentari e contrastanti56. In estate i bo- comfort del riposo in condizioni ambientali estreme. Tra i vini preferiscono per il decubito soprattutto la sabbia ri- due materiali inorganici, sicuramente i materassini in etile- spetto ai materassini e ai tappetini; al contrario nel perio- ne hanno mostrato una migliore utilizzazione da parte del- do invernale la scelta cade più frequentemente sui mate- le bovine, poiché l’altra tipologia di materassini, presenta rassini81. Secondo Wagner et al. 85, i materassini in polipro- molto probabilmente una elevata scivolosità superficiale. pilene isolano più della sabbia il fondo della cuccetta La differenza tra i materiali organici ed inorganici in con- quando le temperature sono o troppo alte o troppo basse. dizioni di temperatura e umidità relativa elevata, potrebbe Per gli stessi Autori i tempi di decubito su cuccette con essere spiegata dal maggiore calore specifico del letame e fondo di sabbia sono alti rispetto ai materassini a tempera- del truciolo rispetto ai materiali plastici permettendo una ture medie; nei casi estremi di caldo o di freddo i tempi di maggiore possibilità di dissipazione termica per contatto decubito sono più lunghi sui materassini. Gebremedhin et quando le bovine sono in decubito; il materiale sintetico al. 28 trovano che, sia in inverno che in estate, i bovini pre- potrebbe anche essere incapace a favorire la dissipazione feriscono i tappetini in gomma rispetto al cemento nudo. termica. Interessanti sono i risultati ottenuti da De Palo et Thoreson et al.,81 concludono che, a parità di temperatura, al. 17,18 in cui è stata valutata l’influenza dell’indice termo- le preferenze dei bovini vanno, nell’ordine, alla sabbia, igrometico (THI) sulla preferenza di otto primipare Friso- materassini, tappetini in gomma, durante i mesi estivi; a ne verso 32 cuccette il cui fondo era costituito da letame temperature basse diminuisce la preferenza per la sabbia. solido, truciolo e materassini in polietilene e polipropilene Per Manninen et al.53, la preferenza in tutte le stagioni va (8 cuccette per materiale). Il materiale usato come fondo soprattutto alla paglia ed ai tappetini, questi ultimi special- delle cuccette è stato alternato al fine di evitare che i pat- mente in inverno. Per lo stesso Autore la sabbia viene co- tern sociali influenzassero i risultati di test di preferenza. munque evitata dai bovini in accordo con Shim et al. 76, e Le bovine erano monitorate per un periodo totale di 96h, con Tucker et al. 84. Le motivazioni potrebbero risiedere nel quale si sono registrati i valori di temperatura e di umi- nella difficoltà dei bovini di potersi muovere su piani in- dità relativa. Attraverso l’uso di telecamere sono stati rile- stabili23. Su pavimento nudo, in inverno, le vacche preferi- vati il numero di accessi giornalieri alle cuccette e il nume- scono uno strato di paglia di almeno 15 cm di spessore27. ro di decubiti sulle cuccette. Infine è stato ricavato dai dati La paglia, infatti, isola dal pavimento, riducendo la dissi- ottenuti l’indice derivato: Cow Comfort Index61. I risultati pazione termica per contatto59. Una indagine è stata effet- ottenuti dagli Autori hanno indicato una influenza delle tuata in Puglia durante il periodo estivo per testare l’in- condizioni microclimatiche sulla preferenza per i diversi fluenza di una serie di parametri correlati al benessere del materiali. In particolare per valori di THI inferiori a 70 le riposo in condizioni di stress da caldo, utilizzando quattro bovine hanno mostrato una maggiore preferenza per i ma- tipologie di materiali di fondo delle cuccette: truciolo, le- teriali sintetici, mentre per valori superiori di THI, sono tame solido, materassini in polietilene vinil acetato ed eti- state maggiormente occupate le cuccette con fondo in tru- lene vinil acetato. Gli Autori79 hanno registrato che, a va- ciolo e letame solido. Inoltre gli Autori hanno osservato lori di THI inferiori a 72, il tempo medio di occupazione come l’indice termo-igrometrico ha condizionato la moda- (stazione+decubito) delle cuccette, come anche il tempo lità di utilizzo delle cuccette da parte degli animali. Infatti impiegato per il decubito, è alto sui materassini. All’au- all’aumentare del THI, le bovine hanno ridotto la durata mentare del THI si verifica un’inversione di tendenza ver- dei decubiti e hanno incrementato il tempo passato in sta- so il truciolo ed il letame solido. Nella valutazione etologi- zione sulle cuccette. Il Cow Comfort Index ha confermato ca del comfort del riposo nella bovina da latte, sono da quanto detto; infatti il numero di bovine in stazione sulle considerare negativi tutti gli atteggiamenti in cuccetta che cuccette tende ad incrementare con l’aumentare del THI, non siano decubito sterno-costale. In particolare, risultano mentre diminuisce il numero delle bovine in decubito. comportamenti anomali: la stazione in cuccetta con i quat- tro arti, l’appoggio degli arti anteriori sul fondo, i tentativi interrotti di messa in decubito, la difficoltà nel riguada- Cuccette, mastiti e igiene del latte gnare la stazione…Il tempo impiegato dalle bovine per la stazione in cuccetta con i quattro arti, sembra essere con- De Palo et al., 19 non hanno trascurato di valutare l’in- dizionato più dalla tipologia di materiale utilizzato che fluenza di tali materiali come fondo di cuccette sulla salute dall’indice THI, ad eccezione dei materassini in polietile- della mammella e l’igiene del latte. In questa prova, 32 bo- ne, dove i tempi in stazione con quattro arti aumentano vine erano divise in quattro box costituiti ciascuno da 8 con l’aumentare dello stress termico. Con i due arti sulle cuccette con un’unica tipologia di materiale. Tutti i box cuccette si osserva lo stesso fenomeno, ma questa volta i considerati erano posti all’interno dello stesso capannone. tempi aumentano solo per i materassini in etilene vinil ace- Oltre a registrare i valori della temperatura e dell’umidità tato. La durata di ogni singolo decubito non evidenzia va- relativa al fine di ricavare il THI, ad ogni mungitura cam- riazioni in funzione del THI, ma tende ad aumentare sui pioni di latte venivano prelevati per eseguire la conta delle materassini in polipropilene. Infine, l’indice di comfort cellule somatiche. Contemporaneamente al prelievo di lat- della vacca da latte non ha mostrato variazioni all’aumen- te, venivano effettuate delle foto digitali della mammella tare del THI, per le bovine stabulate in aree di riposo in (dal posteriore e da i due lati) per determinare l’insudicia-
10 Area di riposo a cuccette: un punto critico per la bovina in condizioni di stress da caldo mento della mammella e della parte distale degli arti ante- te. Questa tipologia di materiali ha avuto una larga diffu- riori e posteriori (lateralmente e posteriormente). Inoltre sione nelle aree continentali e settentrionali dell’Europa, sono stati prelevati dei tamponi per determinare la carica ed ora si sta sempre più utilizzando nelle aree del bacino di Coli e coliformi sui diversi materiali. È noto che la po- Mediterraneo dove le condizioni climatiche potrebbero polazione batterica sulla superficie del capezzolo è condi- rendere totalmente differente il valore di questi materiali zionata dai materiali utilizzati come fondo di cuccette, e rispetto ad altre aree. È quindi necessario che il medico può causare mastiti. In uno studio precedente22 è emerso veterinario aziendale conosca la valenza dei differenti ma- che la conta batterica in materiali organici è alta rispetto a teriali in relazione al microclima di stalla, in quanto questo quelli inorganici, sebbene tra quest’ultimi ci siano delle è un mezzo indubbiamente efficace per assicurare, sia il differenze. Hogan et al. 38 trovano infatti che la granulome- benessere delle bovine che la sanità della mammella e del tria dei materiali influenza il parametro della carica batte- latte prodotto. rica. Bramley et al. 9, osservano che la concentrazione dei Da questa panoramica, al fine di migliorare le condizio- coliformi superiore a 106 cfu/ml incrementa le infezioni ni di benessere, e quindi di sanità e produttività delle bovi- della mammella. I risultati osservati da De Palo et al. 19 dif- ne da latte, emerge l’importanza di valutare i materiali che feriscono da quelli ottenuti da Bishop et al. 8. Infatti gli costituiscono il fondo delle aree di riposo a cuccette, in Autori hanno evidenziato che per valori dell’indice termo- funzione degli aspetti climatologici del micro-habitat in igrometrico, superiori a 70, i quattro suddetti materiali uti- cui le bovine vengono stabulate. lizzati come fondo di cuccette, non influenzano il numero delle cellule somatiche e la carica batterica del latte, come anche il numero dei coliformi del capezzolo e del fondo Parole chiave della cuccetta. Anche lo stato di insudiciamento della mammella e della parte distale degli arti posteriori non è Vacca da latte, stress da caldo, comfort, cuccetta. influenzato dall’andamento della temperatura e umidità relativa ambientali. I risultati, quindi, mostrano che per entrambe le tipologie di materiale, organiche ed inorgani- Key words che, non ci sono differenze dal punto di vista igienico in ambienti con alte temperature. L’utilizzo di letame solido, Dairy cow, heat stress, comfort, cubicle. come alcuni Autori riportano55, tende a far crescere il nu- mero dei coliformi. Probabilmente i differenti risultati ot- tenuti si basano sulle differenti condizioni ambientali in Bibliografia cui sono state condotte le prove. In effetti il clima condi- 1. Aghina C. (1999) Il benessere delle vacche da latte nella stalla. Come ziona l’umidità del letame e quindi la sua acqua libera, fat- valutare il livello di comfort. Large Animals Review, n 3. tore fondamentale per la crescita microbica. 2. Armstrong D.V. (1994) Heat stress interaction with shade and cooling. J Dairy Sci, 77:2044-2050. 3. Beat W., Schaub J., Friedli K., Hauser R. (2000) Behaviour and leg injuries in dairy cows kept in cubicle systems with straw bedding or CONCLUSIONI 4. soft lying mats. Appl Anim Behav Sci, 69:189-197. Beede D.K., Collier R.J. (1986) Potential nutritional strategies for in- tensively managed cattle during thermal stress. 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