VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE

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VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
VALUTAZIONE DEL BENESSERE
  NEI CANI DI CANILE
VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
NORMATIVA NAZIONALE

D.M. 8/2/54 n° 320 “Reg. Polizia Veterinaria”
prevedeva la soppressione dopo tre giorni dei cani
catturati e ricoverati presso i canili comunali.

Legge 14/8/91 n° 281 “Legge quadro in materia
d’animali d’affezione e prevenzione del randagismo”
vieta la soppressione dei cani catturati. Quest’ultimi,
dopo un periodo di 60 giorni trascorso in un canile
sanitario, vengono ricoverati presso canili rifugio
gestiti da Comuni o Associazioni protezionistiche,
a meno che non vengano nel frattempo adottati.

              Manuela Michelazzi - Università di Milano
VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
segue Legge 14/8/91 m° 281

Vengono così a delinearsi due nuove tipologie di
struttura:
ƒ canile sanitario (struttura pubblica con funzioni prettamente
sanitarie; il periodo di permanenza dei cani deve essere breve)

ƒ canile rifugio (struttura alla quale possono confluire cani che
hanno superato il periodo di osservazione presso il canile sanitario;
il tempo di permanenza può anche essere molto lungo.
Alcune normative regionali distinguono il canile rifugio, inteso come
struttura pubblica, dall’asilo, inteso come struttura privata)

Il canile sanitario ha quindi la funzione primaria
di garantire lo stato sanitario dell’animale.
ƒIl canile rifugio dovrebbe garantire il rispetto
dello stato di benessere animale.

                   Manuela Michelazzi - Università di Milano
VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
segue Legge 14/8/91 m° 281

   Questa legge ha creato all’uomo notevoli
problemi di carattere organizzativo e gestionale
    Canile non più visto come un punto di passaggio
finalizzato al reinserimento dei cani in nuove
famiglie (adozione), ma come struttura destinata a
ospitarli per periodi molto lunghi
    Nessun controllo sul benessere psico-fisico
dei cani ospitati nei canili

           Manuela Michelazzi - Università di Milano
VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
LA SITUAZIONE

  Un recente studio ha evidenziato l’esistenza di
circa seicentomila cani randagi sul territorio
nazionale con una maggiore incidenza in Emilia
Romagna, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e
Lazio (Eurispes, 2002). Non esistono stime
accurate sul numero di cani presenti nei vari
canili e di quelli adottati.
  I dati relativi alla Regione Lombardia (Levi,
1996) evidenziano la disparità fra il numero di
cani che vengono adottati dal canile e il numero
che vi rimangono a tempo indeterminato. Le
stime parlano di tredicimila cani all’anno che
rimangono

          Manuela Michelazzi - Università di Milano
VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEI CANI DI CANILE
POPOLAZIONE
ABBANDONI                    CANI PERSI        CUCCIOLATE              ZONE
•Problemi comportamentali    non cercati       non sistemate           marginali
•Adozioni non responsabili
•Problemi logistici

 Terapia                                                         Identificazione e
 comportamentale                     RIFUGI                      iscrizione anagrafe

                                ADOZIONI
         Consulenza e                                         Sterilizzazione
         apprendistato
         preadottivi

       ACCOPPIAMENTO CANE                                          CUCCIOLATE
       PADRONE, NON CORRETTO

                   PROBLEMI                   CANI PERSI NON TROVATI
                   COMPORTAMENTALI
                                                 Nicoletta Schiavini - Asl di Milano
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MOTIVAZIONI ALLA CESSIONE IN CANILE
              (Asilo del cane-Palazzolo Milanese- 2004)

1) cani vaganti o lasciati legati o in scatoloni davanti al canile (41%)
2) cause generiche (i proprietari non riescono più a gestirlo, non hanno
più tempo; cani sottratti perché sottoposti a maltrattamenti) (25%)
3) cambio casa / problemi con i vicini (11%)
4) improvvisa forma allergica /malattia proprietario (7,7%)
5) problemi gestionali (cane sporca in casa, distrugge oggetti) o
comportamentali (non aggressività) (7,3%)
6) separazione dei proprietari (3,2%)
7) problemi di aggressività (2,3%)
8) gravidanza proprietaria /problemi finanziari (1,5%)
9) Cane ammalato o anziano (1%)

                    Manuela Michelazzi - Università di Milano
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L’esperienza del canile può essere traumatica
e stressante per il cane e può portare
all’insorgenza di comportamenti anormali
(Sterberg, 96; Tuber, 99; Stephen, 2002 )
  Può succedere che i cani siano riportati dopo
essere stati adottati, per problemi
comportamentali legati all’esperienza in canile
  Alcuni canili hanno un tasso di rientro che
varia dal 15 al 50% (Van der Borg, 91)
        Manuela Michelazzi - Università di Milano
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Da un recente studio (Mondelli et al., 2004) realizzato
presso il canile sanitario di Milano, è risultato che in
un periodo di sei anni (1996-2001), su 3281 cani
presenti, l’86,3% è stato adottato (più femmine che
maschi) e di questi, il 15,2% è stato restituito
(soprattutto cani maschi), nella maggior parte dei casi
per problemi comportamentali:
      - 39% abbaio eccessivo, iperattività,
        eliminaz. inappropriata, danni in casa,
        intolleranza verso altri animali
      - 15% aggressività
      - 40% problemi gestionali (tempo,divorzio)

                Manuela Michelazzi - Università di Milano
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Consultorio per i problemi comportamentali

                                                   CANI: PROVENIENZA

              40                   35

                                                         27
              30                                                                                     regalato
                                              24
percentiale

                                                                                                     rifugio/associazione
                                                                                                     privato
              20
                                                                                                     allevamento
                                                                                                     negozio/mercato
                                                                     7
              10                                                                                     nato in casa
                        3                                                       2          2         non disponibile

               0
                   regalato
                         rifugio/associazione
                                           privato allevamento
                                                             negozio/mercato
                                                                         nato in casa
                                                                                   non disponibile
                   regalato rifug/ass. privato        allevam.   neg./merc. nato casa non disp.

                                    Manuela Michelazzi - Università di Milano
CANI: SESSO

                                                                          60
                                                                                  45

                                                            percentuale
                                                                          40                                     29          maschio intero
                                                                                                                             femmina intera
                                                                                              12          14
                                                                          20                                                 maschio castrato
                                                                                                                             femmina steril.

                                                                          0
                                                                               maschio femmina maschio femmina
                                                                                intero   intera castrato steril.

                                        CANI: ETA'

              60
                                         49
percentuale

              40                28
                                                                                       0-6 mesi
                                                                                       6-12 mesi
                                                  13                                   1-5 anni
              20
                       6
                                                                                       5-10 anni
                                                           4                           oltre 10 anni
              0
                   0-6 mesi   6-12   1-5 anni   5-10   oltre 10
                              mesi              anni     anni

                                                                                                   Manuela Michelazzi - Università di Milano
CANI: INSORGENZA PROBLEMA COMPORTAMENTALE

                                                                                                               60        51

                                                                                                 percentuale
                                                                                                               40                                           30
                                                                                                                                                                          0 -1 settimana
                                                                                                                                        19
                                                                                                                                                                          1 settim.- 4 mesi
                                                                                                               20
                                                                                                                                                                          dopo 4 mesi

                                                                                                               0
                                                                                                                       0 -1       1 settim.- 4 dopo 4 mesi
                                                                                                                    settimana        mesi

                                               CANI: PROBLEMI COMPORTAMENTALI

              40          36

                                          28
              30                                                                                                                             aggressività
percentuale

                                                                                                                                             ansia generalizzata
                                                                                                                                             ansia da separazione
              20
                                                          12                                                                                 fobie/paure
                                                                         10                                                                  iperattività/ingestibilità
                                                                                           7
              10                                                                                                5                            alterazione fasi sviluppo
                                                                                                                          3
                                                                                                                                             cd/stereotipie

              0
                   a ggre s s ività
                                a ns ia generalizza
                                             ans iatada s epara ziofo
                                                                    nebie /paipe
                                                                              urerattività /inges tibilità
                                                                                                  alterazio ne fascid/s te reo tipie
                     aggress. ansia gen. ansia sep. fobie/paur iperatt./ing. alter.f.s. cd/stereot.
                                                                                                       s viluppo
Consultorio per i problemi comportamentali

                                      CANI: CATEGORIE AGGRESSIVITA'

              30

                                                   21
                                          19                                                      intraspecifica
                                                             18
percentuale

              20      18                                                                          interspecifica
                                                                              15                  da paura
                                                                                                  correlata allo status

              10                                                                                  protettiva/difensiva
                                3                                     4                           predatoria
                                                                                        1         territoriale

               0                                                                                  possessiva

              intraspecifica
                  intrasp. intersp.        correlata
                                      da paura         allo
                                               corr.stat.                territoriale
                                                          prot/dif. predat.  territor. possess.
                                               status

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Problemi comportamentali : aggressività

        Può essere definita come un’appropriata
        (aggressione al ladro) o inappropriata
        (aggressione agli amici del proprietario) minaccia
        o sfida che si risolve con il combattimento o
        con la resa (Immelmann e Beer, ’89).

        I cani che manifestano aggressività inappropriata
        e fuori dal contesto non sono cani “maleducati” o
        non educati, ma sono clinicamente anormali e
        vanno trattati come tali (K. Overall, 2001).

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Eziologia
multifattoriale

                  ƒ SUBSTRATO GENETICO
                  ƒ FATTORI AMBIENTALI
                  ƒ STATUS ORMONALE
                  ƒ PATOLOGIA
                  ƒ CONDIZIONAMENTO/ TRAINING
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Problemi comportamentali : paura/fobie

                            PAURA

      STIMOLO CHE IL SOGGETTO PERCEPISCE
      COME    POTENZIALMENTE PERICOLOSO

            RISPOSTA EMOTIVA ( PAURA )
  ADATTATIVA (L’ANIMALE PUO’ SFUGGIRE AL PERICOLO)

        RISPOSTA                            ATTIVITA’
        CORRELATA                           MOTORIA
        ALLO STRESS

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PAURA

                  IRRIGIDIMENTO (inibizione
                  comportamentale – per es. gatto
                  in ambulatorio)
                  FUGA
                  COMBATTIMENTO (aggressione
                  difensiva)
                  AGITAZIONE (possono subentrare
                  attività di sostituzione come
                  l’autotoelettatura)

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PAURA: CAUSE

                  INADEGUATA ABITUAZIONE
               (corretta esposizione nel periodo di
               socializzazione)

                  ESPERIENZE NEGATIVE

                  PAURE ISTINTIVE

                          Manuela Michelazzi - Università di Milano
FOBIE DEI RUMORI

RISPOSTE ESAGERATE AL RUMORE,
IMPROVVISE, INTENSE E NON
GRADUALI, CHE SI MANIFESTANO
COME UN FORTE IMPULSO A
SOTTRARSI     E     A FUGGIRE O COME
COMPORTAMENTI ANSIOSI
ASSOCIATI ALL’ATTIVAZIONE DEL
SISTEMA SIMPATICO
     (K. Overall, 1997)

         Manuela Michelazzi - Università di Milano
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Problemi comportamentali : ansia da separazione

         QUANDO UN ANIMALE, LASCIATO
         SOLO, MOSTRA SINTOMI DI ANSIA:
         ELIMINAZIONE, DISTRUZIONE,
         VOCALIZZAZIONI, SCIALORREA,
         TACHIPNEA (Overall, 2001)
Ansia da separazione

PROBLEMI COMPORTAMENTALI CORRELATI
ALLA SEPARAZIONE (DISTRUZIONE, ABBAIO,
ECC.) SONO COMUNI NEI CANI ADOTTATI DAL
CANILE

ANCHE SE QUESTI COMPORTAMENTI POSSONO
ESSERE GIA’ PRESENTI NEI CANI PRIMA DEL
RICOVERO, SICURAMENTE LA PERMANENZA NEI
CANILI CONTRIBUISCE A SCATENARLI O AD
ACCENTUARLI (Voight, 91 )

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Film by D. Frank   Film by D. Frank
Problemi comportamentali : ansia generalizzata

   CON UNA SERIE DI SINTOMI,
    FRA I QUALI:

      PICA
      IPERATTIVITA’
      ECCESSIVA RICHIESTA D’ATTENZIONI
      ELIMINAZIONE INAPPROPRIATA
      ALTERAZIONE COMPOTAMENTO ALIMENTARE

                  Manuela Michelazzi - Università di Milano
Problemi comportamentali : cd/stereotipie
    I cani ed i gatti, come molte altre
    specie, possono sviluppare
    comportamenti che appaiono anormali
    perché si manifestano

    ¾ Fuori dal contesto

    ¾ Esagerati

    ¾ Diretti verso stimoli od oggetti
          impropri

    ¾ Spesso ripetuti in modo costante

          Manuela Michelazzi - Università di Milano
CD: CAUSE

                     Fattori ambientali

   Frustrazione: quando un animale è   motivato
   a manifestare un comportamento, ma tale
   manifestazione gli viene impedita

   Conflitto: per es. un conflitto derivante da
   due motivazioni opposte ma di pari forza
   (avvicinarsi ed allontanarsi)

   Stress

Manuela Michelazzi - Università di Milano
CD: CAUSE

Stress: la risposta allo stress è un meccanismo
normale e altamente adattativo che consente
all’animale di reagire rapidamente ad un evento che
cambia il suo status omeostatico

  La risposta allo stress diventa problematica quando
un animale è incapace di controllare la situazione o di
sottrarsi allo stressore tramite un’appropriata
risposta comportamentale

  Quando la risposta allo stress si prolunga (cronica) si
verificano effetti negativi sulla salute fisica sia
emotiva dell’individuo

                  Manuela Michelazzi - Università di Milano
CD: CAUSE

                Risposta allo Stress

Quindi uno stress incontrollato può produrre:

   lo sviluppo di “attività di sostituzione”
(leccarsi, grooming)

  lo sviluppo di comportamenti ripetitivi,
stereotipati o compulsivi

 La stereotipia è la più eclatante risposta
comportamentale a situazioni di stress
cronico (Wiepkema, 1983)

       Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione dello stato di benessere

    Il ricovero in canile è per il cane fonte di stress
e il permanere nella struttura modifica il suo
comportamento, rendendo sempre più improbabile
una adozione (Wells e Hepper, 1992; Wells et al., 2002)
     E’ ormai riconosciuto che mantenere l’animale in
gabbia o in ambiente privo di stimoli fisici e sociali,
può condurre alla comparsa di comportamenti
alterati (Beerda et al., 1997-99; Dittus, 1979; Luesher et
al., 1991 ) e che gli interventi volti a migliorare
l’ambiente di vita hanno fornito risultati positivi
(Beaver, 1984; Feddes et al., 1993; Newberry, 1995)

Risulta quindi importante poter valutare e
misurare lo stato di benessere dell’animale
                Manuela Michelazzi - Università di Milano
Indicatori dello stato di benessere

legati all’animale
                     - fisiologici (ormoni, frequenza cardiaca)
                     - patologici (presenza di malattie)
                     - produttivi (accrescimento, fecondità,
                              fertilità, mortalità)

                     - comportamentali (risposta a test,
                       vocalizzazione, interazione sociale, stereotipie)

legati all’ambiente (idoneità delle strutture)
legati alla gestione (pulizia, manutenzione, profilassi)
legati al rapporto uomo-animale (qualità e quantità delle
                        interazioni, preparazione del personale)
                Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione dello stato di benessere

  La ricerca sulla possibilità di quantificare il
benessere e valutarlo scientificamente è iniziata
con gli allevamenti intensivi (valutazione del grado di
adattamento alle tecnologie di gestione da parte dell’uomo)
per poi estendersi anche agli animali da compagnia
  Adattarsi significa avere il controllo della
stabilità fisica e mentale (Broom, 1986) e il benessere
quindi si riferisce a caratteristiche misurabili
dell’individuo
  Condizioni di benessere molto carenti influiscono
sia sul comportamento dell’animale sia sul suo stato
fisico, determinando condizioni prepatologiche o
patologiche (Viggiano et al., 2005)
               Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione del benessere
               dei cani di canile

Alcuni autori (Beerda et al., 1997 ) ritengono che i
metodi di valutazione del benessere più
facilmente applicabili, anche perché poco
invasivi, sono:
   le osservazioni comportamentali
   la misurazione dei valori di cortisolo (urine,
              feci, sangue, pelo e saliva)
   la valutazione della pressione ematica

       Manuela Michelazzi - Università di Milano
Osservazioni comportamentali

  Quella comportamentale è la più evidente e
biologicamente economica risposta allo stress
(es. fuga da un predatore) (McBride, 1980; Moberg, 2000 )

  Ovviamente, le risposte comportamentali non sono
appropriate per tutti i tipi di stress e gli animali
possono trovarsi in situazioni in cui le opzioni
comportamentali a loro disposizione sono limitate
(es. limitata libertà di movimento) (Ladewing, 2000)

  Indicatori di scarso benessere possono essere le
stereotipie, ipoattività, aggressività, comportamenti
mal diretti (Broom, 1988)

               Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Osservazioni comportamentali

   In uno studio (Beerda et al., 1997 ) è stata osservata la
frequenza delle vocalizzazioni e la presenza di
comportamenti legati a paura e sottomissione
(leccarsi il muso, assumere una postura bassa, ecc.); stress
più gravi possono far comparire altri segni come
aumento della salivazione, ansimare, stereotipie,
coprofagia, ecc.
    Altri autori (Van der Berg et al., 1991 ) hanno utilizzato
una serie di test comportamentali (21) su cani
ricoverati in canili rifugio, al fine di prevedere
l’insorgenza di disturbi comportamentali e poter
accoppiare correttamente cane e proprietario

               Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Osservazioni comportamentali

  Presso il canile municipale di Roma, personale
addestrato ha effettuato delle osservazioni
comportamentali sulla base di un etogramma redatto
preventivamente allo scopo di determinare il
carattere dei cani ospitati (Natoli et al., 2001 )
   Presso il canile sanitario di Milano è stato messo a
punto un metodo di approccio standardizzato (Mas):
un veterinario si avvicina al cane nel box, gli applica
un guinzaglio, lo conduce in ambulatorio dove esegue
la visita clinica. Ne esce una duplice valutazione sul
temperamento dell’animale e sulla sua gestibilità
(Albasini, 2001 )

                    Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Osservazioni comportamentali

  Il problema principale della valutazione del comportamento
animale è la sua validazione, cioè la sicurezza che i test
utilizzati misurino effettivamente quello che si propongono.
Secondo alcuni psicologi molti test mancano di validazione
scientifica per essere attendibili (Shackleton e Fletcher, 1984 )
  Altri punti deboli di questi test sono le procedure spesso
inconsistenti e dipendenti dall’osservatore e dalla risposta del
cane al precedente test e il fatto che il cane può reagire in
modo diverso a differenti osservatori
  E’ problematico valutare il cane in canile perché molti
comportamenti hanno origine dal rapporto cane-proprietario
ed è quindi difficile individuare potenziali problemi in assenza
di questo rapporto. Per questo è importante che ogni test
utilizzato venga adattato al proprio ambiente (Sternberg, 1999)

                 Manuela Michelazzi - Università di Milano
Risposta neuro-endocrina allo stress

    Se la risposta comportamentale non ha successo,
l’animale altera il suo assetto biologico attraverso
significativi cambiamenti nel sistema nervoso
autonomo e in quello neuro-endocrino (Barnett e
Hemsworth, 1990)

   Al contrario degli effetti del sist. nervoso
autonomo che sono di breve durata, gli ormoni
secreti del sistema neuro-endocrino in riposta allo
stress hanno un ampio e duraturo effetto e
virtualmente regolano tutte le funzioni biologiche
influenzate dallo stress, comprese
l’immunocompetenza, la riproduzione, il metabolismo,
la crescita e il comportamento(Peterson et al., 1991 )
              Manuela Michelazzi - Università di Milano
Misurazione del livello di cortisolo

   Il cortisolo è il glucorticoide più importante in molti mammiferi,
uomo compreso. La sua concentrazione risente normalmente del
ritmo circadiano sonno/veglia (Brook e Marshall, 1996)
   Mantenere una sufficiente, ma non eccessiva, concentrazione di
cortisolo è necessario al fine di mantenere l’omeostasi; un
aumento cronico del 40% provoca infatti un catabolismo proteico,
iperglicemia, soppressione immunologica, suscettibilità alle
infezioni, depressione, una diminuzione delle performance mentali
e, in molti vertebrati, un’inibizione della riproduzione, in accordo
con l’idea che le funzioni non essenziali vengono soppresse
durante una fase di stress per pemettere all’organismo di
rispondere in modo più efficace (Sapolsky, 1992).
Per tutti questi motivi, la concentrazione di cortisolo è spesso
utilizzata come indicatore di stress.

                   Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Misurazione del livello di cortisolo

Alcuni autori hanno utilizzata la misurazione del
livello di cortisolo nel plasma come indicatore di
stress nei cani ricoverati in canile. Il confinamento
nei box singoli porta a un iniziale (nei primi 3 giorni)
aumento del cortisolo (v. n. 10-60 ng/ml) che
gradualmente decresce con il passare dei giorni
(Hennesy et al., 1997)
In uno studio successivo degli stessi autori si è
valutato come l’aumento della cortisolemia, indotto
da stress acuto (prelievo di sangue),
può essere moderato o prevenuto
tramite accarezzamento del cane
(Hennesy et al., 1998)

              Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue: Misurazione del livello di cortisolo

E’ stato inoltre dimostrato come la presenza del
proprietario possa ridurre l’aumento della
cortisolemia in cani immessi in un nuovo ambiente,
rispetto ai cani lasciati soli (Tuber et al., 1996)
In uno studio realizzato presso il canile
convenzionato di Bracciano nel 2003, è stato
misurato il livello di cortisolo nelle feci dei cani
osservati in quattro differenti situazioni (soli nel box,
soli nel box arricchito, nel box con conspecifici, nel box con
regolari interazioni con l’uomo) (Viggiano et al., 2005)

            Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue: Misurazione del livello di cortisolo

In un recente studio (Mondello et al., 2003) condotto
sui cani del canile comunale di Reggio Emilia, si è
valutato lo stress degli animali attraverso
l’investigazione degli adattamenti fisiologici e
comportamentali che esso comporta. Per quanto
riguarda i primi, si è valutata la concentrazione
plasmatica di cortisolo, ma anche i livelli di
quest’ormone nelle feci, nel pelo e nella saliva

          Manuela Michelazzi - Università di Milano
Stress e sistema immunitario

  L’assunzione che lo stress influenzi il sistema
immunitario deriva dall’osservazione di un aumento
dell’incidenza delle malattie in animali esposti ad
ambienti molto stressanti (Moberg et al., 2001 )
  L’esposizione a uno stress acuto produce però un
aumento della funzione immunitaria e non una
soppressione come nel caso dello stress cronico
(Wiegers et al., 1994 )
  Come parametri immunitari per la valutazione
dello stress possono essere utilizzati il lisozima, le
IgA

            Manuela Michelazzi - Università di Milano
Misurazione dello stress dei cani di canile

L’Istituto di Zootecnica della facoltà di medicina
veterinaria dell’università di Milano sta realizzando
una ricerca (protocollo A) presso il canile sanitario di
Milano e il canile rifugio di Palazzolo, atta a valutare
lo stato di benessere dei cani ricoverati nelle due
strutture.
Vengono effettuate delle osservazioni/valutazioni
comportamentali e la valutazione di alcuni parametri
ematici (cortisolo, IgA, Lisozima, Leucogramma da stress),
sulla base di un preciso protocollo

              Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Misurazione dello stress

Protocollo A
   Quando il cane arriva in canile (giorno 0), viene sistemato
in un box singolo. Il giorno stesso della sua entrata, un
veterinario comportamentalista compila la scheda di primo
approccio (Mas). Il cane viene portato in ambulatorio dove
viene eseguita la visita clinica ed effettuato il primo prelievo
ematico (cortisolo, IgA, Lisozima, Leucogramma da stress)
   Dopo un periodo compreso fra i 10 e i 15 giorni dall’entrata
in canile, i cani che non sono stati restituiti ai proprietari
vengono sottoposti a un secondo prelievo ematico (per la
valutazione dei medesimi parametri) e un comportamentalista
compila una seconda scheda di valutazione comportamentale.
  I soggetti che verranno adottati dopo questo periodo,
saranno sottoposti a un ulteriore controllo, mediante la
compilazione da parte del proprietario di una scheda di
adozione
                Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione comportamentale dei cani di canile

L’Istituto di Zootecnica della facoltà di medicina
veterinaria dell’università di Milano sta realizzando
una ricerca (protocollo B) presso il canile sanitario
di Cossato (Bi), atta a valutare le caratteristiche
comportamentali dei cani ricoverati nella struttura
e successivamente dati in adozione

             Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Valutazione comportamentale

Protocollo B
   Videoregistrazione e valutazione comportamentale
dei cani mediante la compilazione di una apposita
scheda redatta da un veterinario comportamentalista,
a partire dal 7°-10° giorno dalla loro entrata in canile
sanitario
   Una parte della scheda comportamentale utilizzata
viene compilata anche dagli operatori del canile e dal
medico veterinario responsabile
   Valutazione degli stessi animali, un mese dopo la loro
adozione, mediante la compilazione di una scheda
d’adozione da parte del proprietario

              Manuela Michelazzi - Università di Milano
A proposito di benessere …

                        …del proprietario…

          Grazie per l’attenzione…
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