ANIEM Rassegna Stampa del 28/09/2017

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ANIEM
   Rassegna Stampa del 28/09/2017

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INDICE

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SCENARIO EDILIZIA
   28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                    6
   «Un acconto di appena 1.200 su lavori totali per 44 mila»

   28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                     7
   La rete di Bono e Guillou Nasce un «colosso» navale da 10 miliardi

   28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                     8
   Uso del territorio: le imprese emiliane scendono in campo

   28/09/2017 La Repubblica - Nazionale                                          9
   Roma esulta: "È una nostra vittoria" Ma la partita si giocherà sulla Difesa

   28/09/2017 La Repubblica - Napoli                                             11
   Sicurezza e previdenza al servizio dello sviluppo C'

   28/09/2017 La Repubblica - Napoli                                             13
   Costruzioni, verso la ripresa

   28/09/2017 Panorama                                                           14
   QUI SI TROVA LAVORO

   28/09/2017 Avvenire - Nazionale                                               19
   «Saremo il primo vero Gruppo europeo»

   28/09/2017 Il Giornale - Nazionale                                            20
   Su Fincantieri compromesso politico

   28/09/2017 Libero - Nazionale                                                 21
   La Francia ci frega ancora su Stx: a Fincantieri il controllo a tempo

   28/09/2017 Il Fatto Quotidiano                                                22
   Accordo Fincantieri-Stx: Macron batte Italia 2-0
28/09/2017 Il Foglio                                                       24
  Macron dirige le prove di fine delle ostilità nazionali in Europa

  28/09/2017 Il Manifesto - Nazionale                                        26
  Un compromesso per niente storico

  28/09/2017 Il Manifesto - Nazionale                                        27
  Stx, a Fincantieri una maggioranza sotto controllo

  28/09/2017 Famiglia Cristiana                                              29
  QUI SI FABBRICA IL FUTURO

  28/09/2017 Corriere della Sera - 7                                         31
  «In Sardegna non si costruirà niente di nuovo nei 300 metri dal mare»

SCENARIO ECONOMIA
  28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                 35
  La verità sulle tasse di Facebook e Google

  28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                 37
  Il compromesso sulle nomine

  28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                 38
  Il commissario di Expo: siamo scesi da 194 a 30 milioni

  28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                 39
  E l'israeliano Genish si prepara a guidare Tim

  28/09/2017 Corriere della Sera - Nazionale                                 41
  Il Tgv francese alla tedesca Siemens Maxi-fusione nei treni con Alstom

  28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                  42
  Cottarelli (Fmi): «L'Italia si è mossa bene, sugli Npl serve gradualità»

  28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                  44
  La politica non bruci la ripresa

  28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                  46
  Fiducia delle imprese ai massimi da 10 anni Famiglie più ottimiste

  28/09/2017 Il Sole 24 Ore                                                  48
  Stx, a Fincantieri il 51%: l'1% sarà in «prestito»

  28/09/2017 La Repubblica - Nazionale                                       50
  Stx, la maggioranza all'Italia con un "aiutino" dei francesi
28/09/2017 La Repubblica - Nazionale                                           52
  "Se O'Leary fa regali è davvero nei guai ma resterà il campione del settore"

  28/09/2017 La Repubblica - Nazionale                                           53
  Ryanair, cura più dura taglia altri 18 mila voli e rinuncia ad Alitalia

SCENARIO PMI
  28/09/2017 La Stampa - Torino                                                  56
  ITS Aerospazio e Meccatronica, il biennio che assicura lavoro vero

  28/09/2017 La Stampa - Imperia                                                 57
  L'export nell'Imperiese cresce Cedute merci per 223 milioni

  28/09/2017 Il Messaggero - Nazionale                                           58
  Imprese, a settembre fiducia al top da 10 anni

  28/09/2017 Il Messaggero - Abruzzo                                             59
  Imprese, a settembre fiducia al top da 10 anni

  28/09/2017 Il Giornale - Nazionale                                             60
  Pir, opportunità interessante per risparmiatori e imprese

  28/09/2017 Il Giornale - Nazionale                                             61
  Per Modelleria Brambilla crescita e diversificazione

  28/09/2017 Il Foglio                                                           62
  Oibò! Quante belle sorprese dalle revisioni al rialzo dell'Istat

  28/09/2017 Il Manifesto - Nazionale                                            64
  Nel dualismo Est-Ovest, minijob e delocalizzazione

  28/09/2017 Il Manifesto - Nazionale                                            66
  È arrivata la fine per la «Repubblica di Samsung»?

  28/09/2017 Corriere della Sera - 7                                             68
  Sapessi com'è strano lavorare per il signor Hu a Milano
SCENARIO EDILIZIA

16 articoli
28/09/2017                                                                                            diffusione:231083
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 INTERVISTA Ermes Furgieri
 «Un acconto di appena 1.200 su lavori totali per 44 mila»
 A. Bac.

 Non esiste soltanto un'amplissima platea di creditori diretti che soffre i ritardi dei pagamenti della Pubblica
 amministrazione. C'è anche un indotto che arranca ma non vorrebbe gettare la spugna. È il caso di Ermes
 Furgieri, 69 anni, titolare a Moglia (Mantova) di una ditta di falegnameria per l'edilizia.
 Cosa le sta succedendo?
 «Fornisco infissi a un'impresa che lavora con la Pa che, non prendendo soldi, non mi paga».
 Di che cifre parliamo?
 «Per un lavoro finito il 30 giugno scorso, ho ricevuto un acconto di circa 1.200 euro su 44 mila euro di
 lavori. Ma io ho anche i miei fornitori da pagare».
 Di solito con che tempi riesce a venire liquidato?
 «Se tutto fila liscio, sono 7-8 mesi. Intanto però la canonica della Chiesa che abbiamo ristrutturato è stata
 inaugurata».
 Che vuol dire "se tutto fila liscio"?
 «Che se un contenzioso s'inserisce nella procedura, la blocca, e i tempi si allungano ulteriormente».
 Come si arrangia?
 «Ho chiesto aiuto alla Cgia di Mestre. Se lo Stato mi chiede di pagare regolarmente contributi, tasse e
 stipendi, l'ultima possibilità sono le banche. Ma c'è un limite».
 E allora?
 «Per uno-due giorni alla settimana mi metto in giro e vado a ritirare gli altri crediti...».
 Ma la fatturazione elettronica non ha migliorato la situazione?
 «Non parrebbe: sento tutti lamentarsi per aggravi della burocrazia».
 Però lei insiste a rifornire chi lavora con la Pubblica amministrazione.
 «In giro con la crisi dell'edilizia non c'è molto altro. Mi sono inserito nel filone dei lavori post-terremoto.
 Altrimenti staremmo a zero».
 Per quanto pensa di poter resistere?
 «Intanto abbiamo dovuto già rinunciare a fare i produttori di infissi e ci limitiamo a montarli. Vedremo».
 Vorrebbe passare la mano a suo figlio?
 «Mio figlio se ne è andato all'estero: lì pagano. In alcuni Paesi al di sopra di una certa soglia di lavori c'è la
 fidejussione della banca che paga se il committente non lo fa. Non ho capito perché da noi non si può fare
 così».
  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Foto:
 Ermes Furgieri, è titolare a Moglia, in provincia di Mantova, di una ditta di falegnameria per l'edilizia

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 28/09/2017                                                                        6
28/09/2017                                                                                             diffusione:97980
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 L'identikit. Presenza in 20 Paesi con 35mila addetti
 La rete di Bono e Guillou Nasce un «colosso» navale da 10 miliardi
 I PROSSIMI PASSAGGI Il comitato direttivo composto dai due gruppi dovrà definire il perimetro e i
 contenuti della partnership per costruire navi di superficie
 Ce.Do.

 Vista dai quartier generali dei due gruppi,a Triesteea Parigi, la duplice intesa sancita ieri rappresenta un
 riconoscimento da parte dei rispettivi governi a Giuseppe Bono, numero uno di Fincantieri, e a Hervé
 Guillou, omologo di Naval Group, con il quale il top manager calabrese, sostenitore della prima ora del
 progetto di un'Airbus dei mari, condivide, ormai da qualche anno, la necessità di spingere sul pedale
 dell'integrazione. E la trama disegnata ieri, soprattutto sul fronte militare, con l'istituzione di un comitato
 direttivo, in cui siederanno tuttie duee che avrà il compito di definire perimetro e contenuti di questo "patto"
 allargato per la costruzione di navi di superficie, corona di fatto il lavoro svolto in questi anni con tenacia e
 basso profilo dai due ceo. Una totale sintonia che emerge anche a sera quando, a valle del bilaterale, dai
 due gruppi arriva un comunicato congiunto: «Naval Group e Fincantieri recepiscono con soddisfazione la
 decisione di oggi (ieri per chi legge, ndr) dei governi francesi e italiani di inaugurare un processo congiunto
 che aprirà la strada alla futura creazione di un'alleanza progressiva nel settore della difesa navale». I due
 gruppi, si ribadisce nella nota, «svolgeranno un ruolo chiave nel comitato direttivo che verrà lanciato nei
 prossimi giorni con l'obiettivo di definire entro giugno 2018 una road map che dettagli i principi della futura
 alleanza». Quest'ultima si snoda anche nel civile visto l'accordo raggiunto sui cantieri di Saint-Nazaire:
 l'intesa, spiegano le due aziende, «che prevede la partecipazione sia di Ng che di Fincantieri, rappresenta
 un importante primo passo e un'opportunità di ulteriore sviluppo nella cooperazione navale». Perché, come
 rimarcano Bono e Guillou, lo scambio tra i due gruppi è già in atto e potrà a questo punto compiere un
 ulteriore salto di qualità. «Le nostre aziende hanno già collaborato con successo nei programmi Horizon e
 Fremm, e cogliamo con soddisfazione l'opportunità di raggiungere assieme la nostra ambizione europea
 nel contesto di un mercato della difesa navale sempre più competitivo, nonché di continuare a supportare la
 marina italiana e quella francese». Fincantieri porta così a casa il massimo risultato su Stx, con la
 maggioranza e il pieno controllo industriale dei cantieri affacciati sulla Loira, e, sul fronte militare, comincia
 a in- travvederei primi passi di quel «campione europeo dei mari» che Bono, come detto, va sostenendo da
 almeno una decina d'anni. E che, grazie alla doppia intesa messa nero su bianco ieri, inizia in qualche
 modo a prendere forma. La combinazione delle tecnologie e delle capacità dei tre gruppi darà infatti il via,
 numeri alla mano, a un leader europeo della cantieristica civile e militare, destinato a diventare uno dei
 principali operatori a livello globale nell'industria navale: il primo operatore al mondo nel comparto delle navi
 da crocierae uno degli attori principali negli altri segmenti ad alto valore aggiunto, come, ad esempio, il
 segmento offshore, dell'energia, dei sistemi e componenti per applicazioni marine e dei servizi.
 Dall'integrazione di Fincantieri, Naval Group e Stx France emergerà, infatti, un gigante mondiale nella
 costruzione di navi complesse ad alto valore aggiunto, con ricavi annui totali di circa 10 miliardi di euro, un
 carico di lavoro (backlog) di circa 50 miliardi di euro, un portafoglio tecnologico all'avanguardia e una forte
 presenza internazionale (in oltre 20 paesi) con circa 35mila dipendenti e un indotto in Europa stimato in
 oltre 120mila persone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
 LA ROAD MAP Il fronte militare L'intesa di massima raggiunta ieri prevede l'istituzione di un comitato
 direttivo, in cui siederanno Fincantieri e Naval Group che avrà il compito di definire perimetro e contenuti
 del "patto" allargato per la costruzione di navi di superficie La tabella di marcia Il comitato direttivo che
 debutterà nei prossimi giorni avrà l'obiettivo di definire entro giugno 2018 una tabella di marcia molto
 dettagliata sui principi e sui passaggi della futura alleanza

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 28/09/2017                                                                       7
28/09/2017                                                                                               diffusione:97980
Pag. 19                                                                                                   tiratura:140038

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 Sviluppo. Appello a non cambiare il Pdl
 Uso del territorio: le imprese emiliane scendono in campo
 IL DIBATTITO Il progetto in discussione con un pacchetto di 35 emendamenti che rischia di mutarne lo
 spirito condiviso
 A. Bio.

 Rispettare lo spirito originario del progetto della legge "Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio".
 L'appello arriva dalle forze economiche dell'Emilia-Romagna e punta dritto alla salvaguardia dell'impianto di
 un Pdl che da oggi sarà nuovamente all'esame della Commissione regionale Ambientee territorio, ma con
 un carico di emendamenti che, in sostanza, tendono a riscrivere un articolato frutto di intenso lavoro fra le
 parti sociali. Si parla di un pacchetto di 35 emendamenti che rischiano di trasformarsi peraltro in un caso
 politico:a presentarliè stata anche Sinistra italiana, in maggioranza nella giunta del Pd Stefano Bonaccini.
 Sul fronte contenuti, il Pdl - il cui percorso non è stato esente da contrapposizioni, anche forti, tra visioni e
 posizioni molto differenti- prevede la riduzione dei livelli di pianificazione da 5 a 3 e una novità sicuramente
 di rilievo: l'introduzione di un tetto del 3% massimo di consumo di suolo sino al 2050. Questa restrizioneè
 però contemperata da previsioni di interventi di rigenerazione urbana e di recupero delle aree inutilizzate,
 dalla salvaguardia degli investimenti produttivi, dalla possibilità di ampliamento delle imprese esistenti.
 «Questa proposta di legge - spiega Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Emilia-Romagna- fa parte dei
 temi inseriti nel Patto per il lavoro (firmato da Regione e forze economiche e sociali nel luglio 2015, ndr.)e si
 basa sulla stessa filosofia: più sviluppo sostenibile e più occupazione, ponendo al centro la condivisione e
 la concertazione come metodo di lavoro. Nella logica della concertazione gli imprenditori hanno rinunciatoa
 numerose esigenze, accettando rilevanti ripercussioni anche economiche. Sarebbe sorpren- dente che la
 maggioranza che sostiene il Governo regionale desse ora spazio ad emendamenti del tutto estranei alla
 logica di fondo della legge mettendone in discussione l'impianto». Giovanni Monti, presidente Legacoop
 Emilia-Romagna, evidenzia dal canto suo che «è certamente interessante il passaggio dall'attuale sistema
 con5 livelli di pianificazione al nuovo che prevede un solo Pianoa livello comunale, il cosiddetto Pug-Piano
 urbanistico generale. Abbiamo però tutti condiviso fin dall'inizio che questo passaggio, fortemente
 innovativo, dovesse consentire la realizzazione di almeno una parte di quegli interventi maturi previsti nella
 vigente pianificazione». Punto di equilibrio, come spiega Stefano Betti, presidente di Ance Emilia-Romagna,
 «è rappresentato dal regime transitorio di 3+2 anni, che ha trovato l'approvazione di tuttii sottoscrittori del
 Patto per il lavoro. Esso dà affidamenti alle imprese che, in attesa dell'adozione del nuovo Pug, sarà
 possibile realizzare progetti già nei Psc approvatio adottati,a condizione che essi siano prontamente
 cantierabili. È indispensabile che questo regime transitorio, pur preservando l'autonomia dei Comuni, sia
 fondato su tempi certi e criteri precisi, rispettati i quali le imprese possano presentare le proprie propostee
 abbiano garanzie di ricevere risposte».

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 28/09/2017                                                                         8
28/09/2017                                                                                                    diffusione:194011
Pag. 7                                                                                                           tiratura:288313

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 Il retroscena. La proposta transalpina era stata presentata ad agosto dal ministro La Maire e il sì di Padoan
 e Calenda è arrivato subito. La firma è slittata per ragioni politiche: superare le elezioni per il Senato in
 Francia
 Roma esulta: "È una nostra vittoria" Ma la partita si giocherà sulla Difesa
 Sono stati i ministri italiani a chiedere di inserire la clausola che obbligherà gli alleati a rilevare la
 maggioranza in caso di scontro
 ROBERTO MANIA

 ROMA. «Abbiamo ottenuto tutto quello che avevamo chiesto. Questa è una vittoria italiana». E questa è,
 dietro le quinte, la lettura dell'accordo di ieri da parte dei membri del governo italiano. Altro che intesa win-
 win con l'ha battezzata il presidente Emmanuel Macron. A Roma sono convinti di aver strappato condizioni
 addirittura migliori di quelle previste dall'accordo con François Hollande impugnato e stracciato dal nuovo
 capo dell'Eliseo che ha inaugurato così la nazionalizzazione temporanea. Nella precedente versione, però,
 Fincantieri aveva il 66,66% dei cantieri contesi, non il 50%. A Parigi sono certi di aver salvato la faccia
 perché al fatidico 51% per il controllo di Saint-Nazaire gli italiani ci arrivano solo con il loro prestito dell'1 per
 cento. Con la possibilità di revoca in caso di inadempienze da parte di Fincantieri. Soluzione tortuosa,
 probabilmente senza precedenti, quasi levantina. Soluzione con un'architettura finanziaria e di governance
 pensata nelle stanze delle banche d'affari (da cui non a caso proviene Macron), la cui efficacia andrà
 misurata alla prova del campo industriale, nelle battaglie globali per assicurarsi le commesse contro i
 competitori asiatici, cinesi in testa. E la prima reazione dei mercati è stata di scetticismo con un calo in
 Borsa del 2% del titolo Fincantieri immediatamente dopo l'annuncio dell'accordo in Francia che si è ridotto a
 un -0,36% nel finale.
  Più che l'accordo di Lione questo - comunque - è l'accordo di Roma. Perché quando il primo agosto scorso
 il ministro dell'Economia francese, Bruno La Maire, varcò il portone del Tesoro italiano in Via XX settembre
 per incontrare i colleghi italiani Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, aveva già la proposta nella sua borsa,
 confezionata in quasi tutti i dettagli. Il sì italiano è arrivato subito, senza trattativa, con la richiesta di
 un'aggiunta: in caso di inadempienze da parte di Fincantieri, i francesi si comprano il 51% non solo l'1%. E
 per farlo dovranno trovare quei soldi che non hanno avuto prima per evitare il fallimento di Saint-Nazaire
 passato così dai coreani agli italiani. Poi il lavoro tecnico è passato agli sherpa dei due governi, nel
 massimo riserbo tattico. E tattica è stata la richiesta dei francesi di rinviare a settembre l'annuncio
 dell'intesa per scavallare le elezioni sénatoriales di domenica scorsa, per non offrire argomenti all'anti-
 Fincantieri, Bruno Retailleau, governatore della Loira, la regione dei cantieri. Da ieri Retailleau ha ripreso a
 gridare contro la svendita agli italiani. Ma le elezioni (andate male per Macron) sono passate. Ugualmente
 tattica è stata la decisione di Palazzo Chigi di far slittare a oggi la decisione sull'esercizio del cosiddetto
 golden power nella vicenda Tim/Vivendi. Una cortesia diplomatica nei confronti di Macron visto che le
 mosse sgarbate del bretone Vincent Bolloré sono già state censurate dalla Consob.
  Per dodici anni, dunque, l'italiana Fincantieri guiderà indisturbata il gigante europeo della cantieristica da
 10 miliardi di ricavi e circa il 75% del mercato continentale. Sua la «leadership industriale», come l'ha
 chiamata Macron. Dovrà vedersela con i colossi della Cina, l'unico Paese - sostiene lo storico dell'industria
 Giuseppe Berta - a fare davvero politica industriale. Debutterà un campione europeo dopo la contraddittoria
 stagione dei campioni nazionali vissuta, tuttavia, più dalla Francia che dall'Italia imprigionata per troppo
 tempo nel modello delle piccole imprese iperflessibili ma deboli di capitali e di innovazione. Ci sarà anche
 un secondo tempo di questa sfida Italia-Francia. E riguarderà la trattativa per estendere, entro il prossimo
 anno, l'alleanza industriale anche nel campo militare.
  Il rischio è che nel secondo tempo con l'equilibrio delle forze a favore dei francesi che potranno schierare
 Naval Group e Thales contro la nostra Leonardo (ex Finmeccanica), Macron possa prendersi la rivincita in
 un settore più redditizio. «Puntiamo ad una partnership industriale più ampia nella cantieristica navale

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 28/09/2017                                                                                9
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 militare», ha detto ieri il presidente francese. E il risultato che conta - come è noto - è quello che si registra
 al termine del secondo tempo.
  LE INTESE 1 AV TORINO-LIONE Macron ha confermato l'impegno sulla tratta dell'alta velocità ferroviaria
 "Entro il primo trimestre 2018 definiremo il tunnel principale" 2 LIBIA E MIGRANTI Definita una road map
 congiunta per prevenire il traffico degli esseri umani e un'azione congiunta per lottare contro l'insediamento
 di gruppi terroristici in Libia 3 BONUS 18 ANNI IN UE I due ministri per la cultura Franceschini e Nyssen
 promuoveranno in Ue uno strumento analogo alla 18App introdotta in Italia e a un Erasmus culturale

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Pag. 20 Ed. Napoli                                                                                          tiratura:288313

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  CASSA EDILE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI È UN principio alla base della costituzione della Cassa
  Edile
  Sicurezza e previdenza al servizio dello sviluppo C'
  Oltre mezzo secolo all'insegna della mutualità Un moderno modello di relazione tra imprese e addetti li
  presenti nell'amministrazione dell'Ente - aggiunge il Vice Presidente Valerio Medici -, realizzata attraverso
  controlli mirati a venze persistenti. Parallelamente il fenomeno viene gestito, con la massima elasticità
  consentita dalla vincolante normativa nazio-

  di Napoli: è il principio della mutualità, quale intuizione illuminata e lungimirante, ancor più se si tiene conto
  che essa risale ad oltre mezzo secolo, subito dopo la tragedia del conit to mondiale che aveva coinvolto il
  nostro Paese con perdite enormi di vite umane e con la distruzione di tanta par te del nostro tessuto produt
  tivo e civile. La costituzione della Cassa Edile a Napoli si collega al grande impegno civile della
  ricostruzione alla quale gli imprenditori edili hanno par tecipato con un appor to rilevante, dando al tempo
  stesso prova di concepire il ruolo dell'impresa in termini di grande modernità: essi hanno posto come
  centrale il valore della solidarietà verso le maestranze edili, assumendo nell'organizzazione aziendale il
  fattore lavoro come elemento fondamentale da tutelare e valorizzare.
   Dal momento della sua costituzione fino ad oggi, la Cassa Edile ha vissuto una intensa e significativa
  evoluzione: impegnata nella fase di av vio nella gestione dei rappor ti di lavoro, ha assunto nel tempo
  compiti di assistenza sanitaria, di sostegno ai lavoratori con molteplici modalità e strumenti, fino alla lotta
  per l'emersione del lavoro nero, all'impegno per la regolarità contributiva. Compiti e funzioni, dunque, quasi
  di natura pubblicistica con un alto valore sociale, per il rispetto della normativa, per la trasparenza del
  mercato del lavoro e per l'esercizio corretto della concorrenza delle imprese sul mercato. Esemplare, da
  questo punto di vista, è il DURC, documento unico di regolarità contributiva. Le complesse attività della
  Cassa Edile di Napoli fanno emergere la natura profondamente sociale dell'Ente orientata a una gestione
  aper ta e trasparente dei rappor ti di lavoro e dell'attività produttiva. "Tra i più significativi elementi della
  gestione - sottolinea Antonio Savarese, Presidente della Cassa Edile di Napoli - va sottolineata la risoluta
  azione di recupero delle morosità, fenomeno esploso con l'acutissima crisi di settore, mediante azioni di
  costante pressione curate direttamente dalla struttura apposita dell'Ente, salvo il necessario ricorso a
  professionisti legali per le insolnale, attraverso la concessione di piani di rientro a condizioni par
  ticolarmente favorevoli in favore delle Imprese iscritte in temporanea crisi di liquidità". P a r a l l e l a mente,
  la Cassa ha attuato un'azione capillare di contrasto all'evasione ed all'elusione c o n t r i b u t i v a , "voluta
  for temente dalle par ti sociatappeto sulle denunzie mensili della manodopera al fine di assicurare il rispetto
  sostanziale e non solo formale della disciplina contrattuale, combattendo l' abuso di 'fattori giustificativi'
  utilizzati dalle Imprese denunzianti, non suppor tati da idonea documentazione". La Cassa ha
  istituzionalmente un ruolo impor tante nel pagamento del GNF (Gratifica Natalizia e Ferie) e dell'APE
  (Anzianità Professionale Edile), oltre ad interventi straordinari, grazie al fondo che raccoglie gli
  accantonamenti delle aziende, come il sostegno alle vedove e alle famiglie di lavoratori mor ti sul lavoro.
  Anche a Napoli, inoltre, è attivo lo Sportello PRE V.EDI. per la prevdenza complementare. "Un altro
  significativo elemento di gestione - aggiunge Medici - è rappresentato dal contributo alla gestione a livello
  centrale nazionale del DURC ON LINE (che dal 1/7/2015 ha sostituito il DURC) attraverso lo svolgimento di
  sollecita istruttoria sulle posizioni trasmesse per competenza alla nostra Cassa edile in quanto "non
  regolari" nella Banca Dati Nazionale-BNI, che si estrinseca nella segnalazione alle Imprese interessate
  degli adempimenti necessari per sanare la rispettiva posizione e quindi consentire loro l'acquisizione della
  regolarità contributiva ed il rilascio di DOL regolare.
   "Costituisce par ticolare motivo di vanto dell'Ente, in un contesto economico così deteriorato e critico e
  nonostante i rendimenti finanziari pressocché azzerati - conclude il presidente Savarese -, essere riusciti a
  garantire l'equilibrio della gestione testimoniata dalla chiusura dei bilanci di periodo in sostanziale pareggio:

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Pag. 20 Ed. Napoli                                                                                        tiratura:288313

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  tratto che può definirsi eccezionale stante l'attività dell'Ente non ispirata a canoni economicistici, bensì alla
  mission di sostegno sociale, e che inoltre rappresenta uno dei pochi casi vir tuosi nel settore delle Casse
  edili nazionali".
  Foto: Da sinistra: Antonio Savarese e Valerio Medici
  Foto: Presidente e Vice Presidente della Cassa Edile di Napoli

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Pag. 21 Ed. Napoli                                                                                            tiratura:288313

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  CASSA EDILE DELLA PROVINCIA DI CASERTA
  Costruzioni, verso la ripresa
  Pezone: Una nuova stagione per le opere pubbliche, la riqualificazione e la bioedilizia Difendere il sistema
  mutualistico dall'abusivismo e dall'evasione contributiva La Cassa Edile della Provincia di Caser ta,
  costituita e gestita pariteticamente dall' Ance Caser ta e dalla Feneal-Uil, Filca- Cisl e Fillea- Cgil, opera sul
  territorio fin dal 1962, assicuran-

  DOPO LA for te crisi degli anni scor si, si sta entrando in una fase nuova di un contesto economico che,
  seppur debole e complesso, è in crescita. "Più di qualcosa - sot tolinea A ntonio Pezone, Presidente della
  Cassa Edile di Caser ta - si muove nei programmi di spesa di opere pubbliche e nella riqualifica zione
  edilizia ed energetica, a fronte della nuova produzione che, invece, resta frenata. La fase storica, inoltre, è
  carat terizzata da un cambiamento tecnologico nella realizza zione degli edifici e delle infrastrut ture. Si sta
  aprendo una stagione, insomma, in cui l'edilizia sembra tornare al centro dell'at tenzione della politica e
  dell'economia.
   Per il set tore è un'occasione da non perdere anche sul piano culturale". do ai lavoratori della provincia una
  par te impor tante del trat tamento economico derivante dal CCNL: trat tamento economico per ferie,
  gratifica natalizia e riposi annui, premio annuo per l'anzianità professionale edile (APE), integrazione al
  trattamento economico nei casi di malat tia e infor tunio; nonché una serie di prestazioni extracontrattuali di
  natura sanitaria e non: rimborso spese dentarie, ricovero ospedaliero, protesi or topediche, assegni, borse
  di studio, soggiorni estivi per i familiari del lavoratori del set tore, etc....
   Così operando assolve, quindi, ad un impor tante scopo mutualistico in cui, da un lato vengono garantiti i
  dirit ti dei lavoratori a maturare gli impor ti derivanti dalla contrattazione collettiva, e dall'altro viene tutelato
  l'interesse dei datori di lavoro che vedono stabilizzarsi il proprio costo del lavoro, il quale risulta meglio
  collegabile all'attività produttiva eettivamente svolta anche in caso di malat tia o infor tunio del lavoratore,
  ov vero nel caso di assenza per ferie.
   "Sistema mutualistico da preser vare - prosegue il Presidente - dai fenomeni di abusività di altri operatori
  che di tanto in tanto si aacciano nel mercato e di evasione contributiva, che oggi trova ampio spazio nella
  zona grigia costituita dall'applicazione di contrat ti diversi dall'edilizia, spesso preferibili perché meno
  onerosi".
    Nonostante la natura privatistica, il cui finanziamento è completamente a carico delle imprese e dei
  lavoratori iscrit ti, senza alcuna integrazione da par te dello Stato o di altri enti pubblici, la Cassa svolge,
  inoltre, at traverso il rilascio della regolarità contributiva alle imprese del settore, una funzione di interesse
  pubblico generale analoga a quella svolta da Inps e Inail. Nel corso degli ultimi anni gli amministratori
  hanno indirizzato il proprio impegno sia nel potenziamento delle funzioni propriamente istituzionali che nella
  fornitura di servizi di assistenza sempre più puntuale e dinamica alle imprese ed ai lavoratori, come, ad
  esempio, quelli previsti nella convenzione stipulata con la UBI Banca.
   Ad oggi, per tanto, la Cassa Edile di Caser ta ha una strut tura altamente funzionale con un avanzato
  livello di informatizzazione nella fruizione di certificazioni, informazioni e servizi ai lavoratori iscrit ti ed alle
  imprese ed ai loro consulenti.
   "L'idea - aerma il Vice Presidente Antonio Gelo - è quella di contribuire a rimuovere quegli ostacoli, quali
  ad esempio le lungaggini burocratiche e/o l'accesso al credito, che si frappongono alla crescita economica
  ed allo sviluppo dell'occupazione".
   Il segreto per il successo? Pezone e Gelo non hanno dubbi: "è nella bilateralità, che, attraverso il costante
  e continuo confronto dei rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, consente di dare risposte rapide ai
  loro problemi".
  Foto: Antonio Pezone, Presidente della Cassa Edile di Caserta

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Pag. 46 N.41 - 28 settembre 2017                                                                          tiratura:219862

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  COPERTINA
  QUI SI TROVA LAVORO
  L'economia dà segni di risveglio e le aziende tornano ad assumere. Come testimoniano le oltre 3.200
  posizioni offerte dalle imprese selezionate per Panorama dalla Hrc di Giordano Fatali, che propone un
  «piano Marshall» per i giovani. Nell'inchiesta, i progetti e i consigli dei numero uno di alcuni grandi gruppi
  come Ferrovie, Costa Crociere, Coca-Cola.
  Guido Fontanelli

  A MILANO APPUNTAMENTO CON LE GRANDI AZIENDE Hrc e «Panorama d'Italia» riprendono gli
  incontri con i professionisti delle risorse umane. Anche quest'anno HRC Group, la community che riunisce
  amministratori delegati e direttori del settore risorse umane di oltre 400 aziende nazionali e multinazionali, è
  tra i protagonisti di «Panorama d'Italia» con il progetto «Panorama Carriere e Lavoro», workshop di
  orientamento professionale dedicati ai millennials dei territori toccati dal tour per mettere in contatto e far
  dialogare i giovani in procinto di entrare nel mercato del lavoro con il mondo delle aziende. Dopo il
  successo dell'edizione 2016, che ha visto il coinvolgimento di oltre 500 partecipanti e 100 professionisti
  delle risorse umane di importanti realtà aziendali, HRC Group organizza una serie di incontri a partire dalla
  tappa milanese di «Panorama d'Italia». Ecco gli appuntamenti: il 16 ottobre (sede da definire); il 17 ottobre
  con Prysmian Group in via Chiese 6 e con Astrazeneca in Via Ludovico il Moro 6/C (Basiglio); il 18 ottobre
  con CocaCola Hbc in Piazza Indro Montanelli 30 a Sesto San Giovanni, e alla Sirti in via Stamira d'Ancona
  9; il 19 ottobre con Generali Italia in via Ugo Bassi 2 e con Adidas in via Monte S.Primo 1 (Monza); e il 20
  ottobre con Mediobanca in Piazzetta Cuccia 1. n «piano Marshall» per il lavoro, che coinvolga non solo la
  politica ma anche un gruppo di aziende «volonterose», disposte ad aprire le porte ai giovani, per far
  conoscere la realtà delle imprese e aiutarli così a orientarsi in un mondo a loro quasi sconosciuto.È il
  progettoa cui sta lavorando Giordano Fatali, 50 anni, vulcanico presidente e fondatore di Hrc, il network che
  mette in collegamento amministratori delegatie direttori del personale delle maggiori 500 aziende operanti
  in Italia. «Il mercato del lavoro sta ripartendo, i segnali sono positivi grazie a una congiuntura europea
  favorevole» dice Fatali. «Ma vedo in Italia una ripresa a macchia di leopardo, con aziende che si
  riorganizzano, si stanno riposizionando sui mercati internazionali e assumono, e altre che sono ancora in
  difficoltà». Le storie raccolte da Panorama confermano il quadro tratteggiato da Fatali: dalle Ferrovie alla
  Costa Crociere, dall'Allianz Worldwide Partners alla Coca-Cola Hbc Italia finoa Sirti, Ibm, Elior, Volksbank,i
  segnali sono incoraggianti, molte imprese stanno tornando ad assumere: le richieste di personale da parte
  di una trentina di aziende, raccolte da Hrc ( tabella a pag. 50 ), indicano un totale di oltre 3.200 posti
  disponibili. Del resto, gli ultimi dati Istat sull'occupazione mostrano chea luglio il numero di occupati ha
  superato quota 23 milioni, soglia oltrepassata solo nel 2008, prima dell'inizio della lunga crisi. Ma il tasso di
  disoccupazioneè ancora troppo elevato (11,3 per cento, trai più alti dell'Ue) edè cresciuta la disoccupazione
  giovanile che a luglio si attestava al 35,5 per cento, in crescita di 0,3 punti da giugno. Perché le aziende
  non assumonoi giovani? «Non esiste un piano nazionale profondo, allargato, peri nostri giovani» dice
  Fatali. «Manca l'informazione, gli studenti non sanno come funzionano le aziende, non sanno quali sono le
  professioni più richieste, le scuole e le imprese sono impreparate a fornire un vero sistema di alternanza
  con il lavoro. Le lacune dei giovani emergono chiaramente nei "talent days" che organizziamo con
  Panorama d'Italia». Oltre a tentare di smuovere il governo, Fatali sta mettendo insieme un gruppo di
  «millennials ambassadors», di amministratori delegati prontia organizzare incontri trai propri managere gli
  studenti per raccontare che cosa si fa in concreto nelle loro aziende. Aziende che, come dimostrano le
  storie raccolte in questo servizio, sono alla ricerca di ragazzie ragazze disponibilia viaggiare, con una
  buona conoscenza delle lingue straniere, autenticie soprattutto coraggiosi. Tra i grandi gruppi in prima linea
  sul fronte dell'occupazione ci sono le Ferrovie dello Stato. Il gruppo dà lavoroa 74.200 mila dipendenti e
  negli ultimi due anni ha reclutato più di 5 mila persone: 2.300 nel 2016 e quasi 3 mila quest'anno, al netto

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  delle acquisizioni in Italia (soprattutto al Sud con le Ferrovie del Sud Est e il servizio urbano di Salerno) e in
  Europa. «In generale mi sembra che la situazione economica in Italia stia migliorando» dice
  l'amministratore delegato Renato Mazzoncini: «Lo vediamo dai dati positivi sui movimenti dei nostri
  passeggeri. Parlando delle prospettive del nostro settore, va considerato chei più grandi investimenti
  infrastrutturali che si stanno facendo ora nel mondo riguardano il trasporto ferroviario». Un messaggio che il
  manager lancia ai giovani: «Il mondo della mobilità sta cambiando in modo impressionante e sta creando
  grandi opportunità per chi cerca lavoro». Premesso che per le Fs il mercato di riferimento nonè più l'Italia,
  ma l'Europa, Mazzoncini spiega: «I profili che cerchiamo sono soprattutto di tipo tecnico: ingegnerie periti.
  Ma assumiamo anche laureati in economia, giurisprudenzae materie scientifiche. Il nostro Dna tecnico ci
  crea però dei problemi nella ricerca di personale femminile: per riequilibrare la parità di genere e aumentare
  la presenza delle donne nelle aree tecniche del gruppo, abbiamo avviatoi progetti Women in Motion e Girls
  in Motion. In un solo anno, 100 "mentor" di Fs si sono fatte ambasciatrici del messaggio nelle scuole,
  incontrando oltre2 mila studenti in tutta Italia. Il risultato? Negli ultimi 12 mesi abbiamo avuto un aumento
  del 50 per cento delle candidature di donne». Le Ferrovie dello Stato si stanno anche impegnando nella
  collaborazione formativa universitaria: il gruppo ha avviato per esempio una collaborazione con il
  Politecnico di Milano per creare il nuovo corso di laurea in Mobility engineering, che potrebbe decollare nel
  2019. Nel frattempo al Politecnico verrà introdotto un nuovo insegnamento per gli studenti delle lauree
  magistrali, elettriche e meccaniche, di cui sarà titolare lo stesso Mazzoncini, in cui manager delle Fs
  offriranno agli studenti una approfondita visione sul mondo dei trasportie della mobilità integrata. «Occorre
  mantenere peri nostri ragazzi una buona formazione di base multidisciplinare, che stimoli il pensiero
  scientifico e laterale, senza cadere nella trappola di conoscenze troppo specialistiche e per loro natura ad
  alto tasso di obsolescenza» conclude il manager. Un settorea cavallo fra trasportie turismo che attrae
  sempre piùi giovaniè quello delle crociere, come riferisce Neil Palomba, 36 anni, direttore generale di Costa
  Crociere, gruppo che fa capo all'americana Carnival, e che comprende, oltre a Costa Crociere, anchei
  marchi Aida Cruises (Germania)e Costa Asia, per un totale di 19 mila dipendenti e 3,5 miliardi di ricavi.
  «Oggi nel mondo ci sono 25 milioni di crocieristi, di cui 12 americani e 7 europei. La penetrazione di questo
  tipo di vacanza sulla popolazioneè ancora basso, dall'uno per cento in Europa al tre negli Usa. Ci sono
  ancora grandi opportunità di crescita». E questo significa molti posti di lavoro: «Abbiamo bisogno di
  centinaia di persone sulle nostre navie negli uffici» aggiunge Palomba. «Per esempio, con le due nuove
  navi che entreranno in servizio entro il 2022, il gruppo Carnival recluterà circa 4.500 nuovi collaboratori
  italiani, di cui 750 solo per le due nuove navia gas liquido ordinate da Costa». Per questi ultimi sono
  riservate in particolare le posizioni di maggiore responsabilità: ufficiali di copertae di macchina, manager
  amministrativi, direttori di hotel, chef (su una nave ci sono circa 300 cuochi), bar manager, responsabili
  dell'ufficio escursioni e dell'intrattenimento. Il serbatoio principale a cui attinge il settore delle crociere è
  quello degli istituti tecnici nautici, le scuole alberghieree le facoltà universitarie prevalentemente ad indirizzo
  umanistico. Lo stesso Palomba ha iniziato come allievo ufficiale su una nave da crociera. Oltre a generare
  posti di lavoro, il gruppo Costa investe in formazione: ha creato l'anno scorso l'Accademia ospitalità italiana
  crociere, con Regione Liguria, Comune di Arenzanoe Fondazione Accademia italiana della marina
  mercantile, che fornisce una specializzazione ai neoassunti e a chi proviene dagli istituti tecnici. Però il
  mondo del mare, pur creando centinaia di posti di lavoro, non gode degli stessi vantaggi riconosciuti al
  settore del turismo: «Veniamo visti come se fossimo un pianetaa parte» dice Palomba: «Auspichiamo la
  possibilità di utilizzare con il nostro personale gli stessi strumenti di flessibilità del turismo». Segnali positivi
  per l'occupazione arrivano anche dal settore alimentare, in particolare quello delle bevande. Come spiega
  Vitaliy Novikov, 38 anni, amministratore delegato di Coca-Cola Hbc Italia, il principale produttore e
  distributore di prodotti della Coca-Cola Company in Italia (oltre2 mila dipendenti), «nei settori delle vendite e
  della produzione alimentare l'occupazione è in ripresa forse anche graziea numerosi stimoli verso il

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                                                                                                                           La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  cambiamento, legati al boom dell'ecommerce e a nuovi prodotti che rendono il mercato dinamico come
  forse nonè mai stato. Anche le professioni più tradizionali, come il venditore, si stanno evolvendo, con nuovi
  strumentie competenze». Coca Cola Hbcè alla ricerca di personale in campo commerciale, in particolare
  ecommerce. Novikov sottolinea che le qualità più apprezzate nei giovani sono «passione, forte propensione
  al lavoro di team, ottima conoscenza della lingua inglese e, come penso sia normale per ogni
  multinazionale, la disponibilità a viaggiare, in Italia e all'estero. Può sembrare strano, ma a volte notiamo
  che proprio questo è il limite maggiore: c'è un forte attaccamento alla comunità di appartenenzae anche
  cambiare regione a volte è complicato. Per essere sempre aggiornati sulle posizioni aperte basta collegarsi
  al sito www.coca-colahellenic.it nella sezione Carriere e lavoro, e tenerlo monitorato perché viene
  aggiornato settimanalmente». Come Fatali, anche Novikov tocca il tasto del gap tra quello che le aziende
  cercano e il mondo dell'educazione superiore e universitaria. «Questo non facilita la transizione di ragazzi
  verso il mondo del lavoro e una conseguente loro realizzazione professionale. Il problema è reso ancor più
  grave dal fenomeno del cosiddetto mismatch, ovvero del disallineamento tra quello che i ragazzi studiano e
  quello che poi fanno effettivamente nella vita: per alcune facoltà si arriva addiritturaa un caso su due. Forse
  anche per questo l'Italia ha il terzo tasso di disoccupazione giovanile più alto d'Europa. Come azienda
  abbiamo deciso di dare un contributo e insieme a 125 colleghi volontari nel progetto e al partner Hrc
  abbiamo sviluppato #YouthEmpowered, un'iniziativa rivolta ai ragazzi trai 16e 30 anni che ha come scopo
  di avvicinarei giovani al mondo del lavoro» ( riquadro a pag. 51 ). Restando nel settore alimentare,è in forte
  sviluppo la Elior Ristorazione, un gruppo da 15 mila dipendenti che fornisce i suoi pasti a scuole, aziende,
  musei, forze armate, ma anche ai viaggiatori dei Frecciarossa e agli automobilisti che fanno sosta nei
  ristoranti MyChef. In particolare, in questi ultimi due settori l'azienda sta cogliendo segnali di ripresa.
  Racconta Lino Volpe, presidente della società (oltre 900 milioni di fatturato): «Stiamo assumendo ingegneri
  gestionali, laureati in scienza dell'alimentazione, in comunicazione, in marketing. E negli ultimi 12 mesi
  abbiamo "arruolato" con qualifica di cuoco specializzato 416 persone». Volpe riconosce che i neoassunti
  conoscono poco la realtà aziendale, ma in poco tempo riescono a inserirsi e a dare «tantissima energia ed
  entusiasmo». Anche l'Allianz Worldwide Partners, leader mondiale nei servizi di assistenza per chi viaggia
  e per chi in genere ha un'emergenza (smarrimento del bagaglio, incidente automobilistico, furto dello
  smartphone, perdita d'acqua in casa), è cresciuta molto: negli ultimi cinque anni la filiale italiana ha inserito
  330 persone nei propri organici, e ora conta più di 700 dipendenti. Uno sviluppo molto rapido sotto la guida
  dell'amministratore delegato Paola Corna Pellegrini, laurea in matematica e un Mba. «Ogni anno
  selezioniamo giovani con competenze digitali da inserire nei nostri uffici, oltre a ragazzi e ragazze per i
  nostri call center. Il settore assicurativo è molto più dinamico di quanto possa apparire dall'esterno, tanto
  che abbiamo creato un Innovation Lab che esplora le nuove soluzioni offerte dalla tecnologia. Insomma, da
  noi ci si può divertire». Inoltre Allianz Worldwide Partners ha lanciato nel 2015 il Worldwide graduate
  program per attirare e far crescere una nuova generazione di manager offrendo a giovani con alti profili e
  provenienti dai Paesi europei un programma internazionale di sviluppo delle competenze. Tre i consigli che
  Corna Pellegrini si sente di trasferire ai giovani: sviluppare competenze digitali; non porsi limiti anche se siè
  donnae si teme di non essere adatte alle materie scientifiche;e infine, avere coraggio. Tanto coraggio.
  Agenzia Contrasto
  5.000
  I GIOVANI RECLUTATI DALLE FERROVIE DELLO STATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI
  Renato Mazzoncini, amministratore delegato delle Fs.
  Ecco come seguire sui canali social le iniziative di @HRCMillennials per i giovani:
  Facebook Diventa un nostro follower per ricevere i consigli giusti sul mondo del lavoro Instagram Segui il
  fotoracconto delle nostre iniziative LinkedIn Entra in contatto con i manager delle risorse umane della
  Community HRC Twitter Unisciti alle dirette social dei nostri incontri YoutTube Guarda i video di chi ha

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  partecipato ai nostri eventi
  ABBIAMO BISOGNO DI CENTINAIA DI PERSONE SULLE
  NOSTRE NAVI
  E NEGLI UFFICI Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere.
  PIÚ DI TREMILA POSTI A DISPOSIZIONE DEI NOSTRI LETTORI Nome azienda Ferrovie dello Stato
  Costa Crociere Enel Business Integration Partners Ibm Italia Virgin Active Italia Sirti Indra Decathlon Italia
  Zucchetti Eden Viaggi ThinkOpen Fastweb Axélero Hilti Italia Gruppo Parpas Snam Proma Group Hotel La
  Perla Raccorderie Metalliche Coca-Cola Hbc Italia Despar Nordest Mdm Group Coop Liguria Subito Vdp
  Fonderia Volksbank Group M Lindt & Sprungli Danone Company Gruppo Dimensione Dorna Wsbk Org.
  IL MERCATO È DINAMICO COME
  NON MAI
  Grazie alla collaborazione con Hrc, oltre 30 aziende hanno pubblicato sul sito di Panorama le loro
  ricerche di personale (l'elenco qui sotto). Per consultarle nel dettaglio basta cliccare su
  www.panorama.it/economia/
  settore Infrastrutture e Trasporti Turismo Utilities Consulenza direzionale Information technology Servizi,
  gestione villaggi fitness e benessere TLC, Energia, ICT e trasporti Information technology Retail Information
  technology Tour operating-hotellerie IT consulting Telecomunicazioni Internet Prodotto, servizi e software
  per edilizia e industria Produzione di macchine utensili ad alto contenuto tecnologico Realizzazione e
  gestione infrastrutture gas naturale Metalmeccanico Alberghiero Produzione di raccordi a pressare FCG-
  fast moving consumer goods Distribuzione moderna organizzata Cosmesi/medical device Grande
  distribuzione organizzata Editoria online Fonderie Bancario Media & advertising Produzione e vendita
  prodotti dolciari e cioccolato di lusso Industria alimentare Costruzioni/edilizia Event motorsport
  COCA-COLA LANCIA YOUTHEMPOWERED #YouthEmpowered è un hashtag eloquente. Ma è anche il
  nome di un nuovo sito (www.youthempowered.it) e del relativo programma che Coca-Cola sta rivolgendo ai
  giovani tra i 16 e i 30 anni. Ed è infine un'etichetta che riassume gli obiettivi del progetto: supportare le
  nuove generazioni nella delicata transizione tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Spiega
  Giangiacomo Pierini, direttore relazioni esterne e comunicazione di Coca-Cola HBC Italia:
  «#YouthEmpowered si compone di due rami, uno virtuale, cioè un digital hub (o, se preferite, un portale di
  e-learning) che ospiterà contenuti di varia natura, tra cui test, notizie e approfondimenti sul settore; e uno
  reale che si materializzerà in una serie di incontri e corsi di formazione nei quali i nostri dipendenti
  racconteranno i propri percorsi professionali ed entreranno anche nella didattica vera e propria, spiegando,
  per esempio, come si realizza un curriculum efficace o come si imposta un business plan». (Luciano
  Lombardi)INFORMATEVI, SEGUITE LE VOSTRE PASSIONI E SIATE VOI STESSI I consigli ai giovani dei
  responsabili del personale di tre grandi aziende. Come sta andando l'occupazione nel vostro settore? Quali
  sono le figure di cui avete bisogno? Quali sono i consigli che dà ai ragazzi che si affacciano o entrano nel
  mondo del lavoro? Quali misure suggerirebbe al Parlamento per far crescere l'occupazione?
  CLEMENTE PERRONE CHIEF HUMAN RESOURCES & ORGANIZATION OFFICER DEL GRUPPO
  SIRTI Per diversi anni il settore delle telecomunicazioni ha subito un periodo di forte crisi con una
  conseguente riduzione dell'offerta di lavoro. Attualmente assistiamo a un cambio di rottae la partitaè tutta
  da giocare grazie ai programmi di digitalizzazione del Paese. Questaè un'opportunità per molti giovani per
  affacciarsi al mondo del lavoroe imparare un mestiere in un contesto che premia la cultura
  dell'innovazionee della proattività. Abbiamo in corso un programma di assunzione di oltre 350 risorse entro
  fine 2017, suddivise in due aree di investimento. La prima che si concentra sull'inserimento di figure giovani
  (neo-laureatie neo-diplomati)e la seconda sulla ricerca di figure specialistiche (senior) che operano già nel
  mondo dell'information technology. Con particolare riferimento agli investimenti nazionali in infrastrutture in
  fibra ottica, ricerchiamo giovani ingegneri da avviare, attraverso un percorso di formazionee crescita

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  interna, ad attività di coordinamento tecnico, in Italiae all'estero;e giovani periti elettronici per le attività sul
  territorio italiano. Per questo abbiamo potenziato la nostra Academy interna, nella quale sperimentiamo
  anche nuove applicazioni (come la realtà aumentata) per incrementare l'efficacia della nostra didattica.
  Informatevi sull'azienda presso cui avete in corso un processo selezione. E siate autentici, non esagerate
  nell'« over selling» di voi stessi. Misure come il Jobs Act ci hanno aiutato molto. Per il futuro l'auspicio è
  nella prossima legge di Stabilità, il pacchetto lavoro renda stabili nel tempo gli sgravi fiscali per le
  assunzioni per le fasce oggi con i tassi più alti di disoccupazione. ANDREA RAIMONDI DIRETTORE
  RISORSE UMANE IBM ITALIA Il nostro settore ha subito una fase di grande trasformazione per l'avvento
  della digitale. Un cambiamento che offre grandi opportunità: in Europa ci sarà bisogno nei prossimi anni di
  500 mila persone legate al processo di digitalizzazione dell'economia. Il problema è trovare le persone con
  gli skill giusti. Abbiamo lanciato un programma che prevede l'assunzione entro la fine dell'anno di 200
  laureati in informatica, ingegneria, matematica, fisica, economia. Giovani che diventeranno Digital
  transformation consultant o Enterprise applications consultant, due ruoli destinati ad aiutare le imprese a
  trasformare il proprio business. Per prepararli, li sottoporremo a un intenso programma di formazione di 24
  mesi, con esperienze all'estero e lavoro in team. Primo, farsi guidare dalle proprie passioni e dai propri
  interessi: e se la tecnologia vi appassiona, l' Ibmè un buon posto dove venirea lavorare. Secondo,
  prepararsi con cura sull'azienda prima di affrontare un colloquio. Terzo: siate voi stessi. Il Jobs act e gli
  sgravi contributivi per le assunzioni dei giovani sono due buoni esempi. Più in generale, sarebbero
  necessari grandi progetti, tipo Industria 4.0, per stimolare gli investimentie l'innovazione. TATIANA
  COVIELLO DIRETTORE RISORSE UMANE DELLA VOLKSBANK La banche stanno affrontando la sfida
  della digitalizzazione e devono modernizzarsi. Tutti noi dobbiamo trasformarci per avere più punti di
  contatto con i nostri clienti: la filiale, il call center, la chat, il sito web. Questo ha un impatto
  sull'occupazione: meno posizioni poco qualificatee aumento delle professionalità più alte. Premesso che la
  nostra banca ha chiuso lo scorso esercizio e il primo semestre di quest'anno in utile, e che non abbiamo in
  corso piani di esubero, noi stiamo assumendo alcune decine di giovani: ci sforziamo di far capire che oggi il
  lavoro in banca è «sexy», non è più il classico posto fisso di tipo amministrativo di una volta. Noi siamo in
  1.400 e cerchiamo persone dinamiche, che «pensino digitale». Più nello specifico, stiamo assumendo
  specialisti nel settore giuridico, esperti nella gestione delle sofferenze e nella ottimizzazione dei processi,
  ingegneri informatici e sviluppatori e consulenti commerciali con ottime capacità relazionali con la clientela
  attraverso i vari canali di contatti. In generale, di pensare digitale, di allargare le visione del mondo, di
  sperimentare. E per noi, in particolare, è fondamentale la conoscenza della lingua tedesca: facciamo fatica
  a trovare personale qualificato che la parli. Creare dei collegamenti più forti tra mondo del lavoroe mondo
  della scuola: gli insegnanti dovrebbero essere in grado di spiegare agli studenti come funzionano le
  aziende, perché è lì che molti di loro realizzeranno la propria vita professionale.
  330
  LE ASSUNZIONI NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI DA NOI CI SI PUO' DIVERTIRE Paola Corna Pellegrini,
  ad di Allianz Worlwide Partners.
  Foto: foto di Roberto Caccuri e Davide Lanzilao per Panorama
  Foto: Giordano Fatali, presidente e fondatore di Hrc.
  Foto: Vitaliy Novikov, amministratore delegato di Coca-Cola Hbc Italy.

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