LEZIONE 14 Entrata in vita adulta e famiglia 'forte': fondamenti, mutamenti, persistenze - CORSO DI DEMOGRAFIA - Modelli familiari e nodi di Policy

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LEZIONE 14 Entrata in vita adulta e famiglia 'forte': fondamenti, mutamenti, persistenze - CORSO DI DEMOGRAFIA - Modelli familiari e nodi di Policy
CORSO DI DEMOGRAFIA – Modelli familiari e nodi di Policy
               Giuseppe A. Micheli

                                LEZIONE 14

 Entrata in vita adulta e famiglia
‘forte’: fondamenti, mutamenti,
            persistenze

  Demos - Famiglie e nodi di policy - 14            1
Argomenti di questa lezione

In questa lezione discuteremo dei seguenti argomenti:

1. Calendari e sequenze di entrata nella vita adulta [3-5]
2. Lavoro e casa: condizioni sufficienti ma non necessarie [6-7]
3. Pilastri della famiglia forte e suoi mutamenti [8-11]
4. Persistenze e incrinature [12-13]
5. Il tempo dell’esserci e i codici affettivi [14-15]
6. Linee di policy non standard [16]

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Dilazioni nel ciclo di vita familiare
Nel 1955 Glick propone
uno schema fasi-eventi             FASI                       EVENTI                 Data     Durata
che contraddistinguono                                                              evento   della fase
il “ciclo di vita familiare”.
Usiamo lo schema per Formazione                     Da matrimonio a I° figlio
capire cosa è cambiato
                              Estensione            Da primo a ultimo figlio
in questi decenni.
Di tutte le traslazioni            Estens.completa Da nascita ultimo a uscita 1°
temporali solo l’ultima è
risultato di un prolunga-          Contrazione      Da uscita 1° a uscita ultimo
mento biologico di vita
                                   Contr.completa   Da uscita ult.a morte coniuge
non frutto di scelte. Le
altre sono esito di scelte
                                   Dissoluzione     Da morte coniuge a morte
più o meno consapevoli.
I cambiamenti manifestatisi negli ultimi cinquanta anni nei comportamenti familiari
sono tutti formulabili come strategie dilatorie di passaggi di vita, valutati (‘razional-
mente’) come non convenienti. La contraddizione tra la volontarietà della strategia
dilatoria e l’evidenza di una ‘domanda di maternità non soddisfatta’ è allora spiegata
come effetto perverso dello slittamento del tempo dedicato alla vita feconda verso
anni in cui la probabilità dell’evento-nascita declina (De Sandre, 1997).
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4
Come leggere i calendari di

                                                                                       desincronizzazione
  accesso alla maturità?

                                                                      Bebè
                              31

                                                                   Matrimonio
                                                      Bebè
                              29

                                                                                       accorpamento
                                      Bebè         Matrimonio       In coppia
                                                    In coppia
                              27

                                                                   Fuori di casa
                                                   Fuori di casa    Un lavoro!!
                                   Matrimonio
                                    In coppia
                                                                   Fine scuola
                              25

                                   Fuori di casa    Un lavoro!!

                                                                                   Demos - Famiglie e nodi di policy - 14
                                                                                       traslazione
                                    Un lavoro!!    Fine scuola
                              23
                              21   Fine scuola
Divenire adulti come cumulo di
         eventi di passaggio
In realtà, l’entrata in vita adulta non avviene con un unico evento puntuale, ma
come sequenza e cumulazione di eventi. Modell (1976) sintetizza la transizione
alla vita adulta come somma di cinque soglie che il giovane può varcare:
I) Concludere l’iter formativo
II) Trovare un lavoro ‘stabile’ Autonomia        Residenziale+Occupazionale
III) Lasciare la casa dei genitori
IV) Formare una unione                                     Familiare+Residenziale+Occupaziona
V) Avere un figlio
I cinque eventi tradizionalmente                              Familiare+Residenziale+Occupaz
                                             Occupazionale
Hanno una sequenza ‘normale’,
inscritta in due dimensioni:
quelle dell’autonomia e della                Dipendenza dai genitori (nessuna autonomia)
assunzione di responsabilità
                                                               Responsabilità
 Dunque nell’ultimo quarto di secolo osserviamo tre mutamenti radicali:
 ¾la dilazione delle date di passaggio per tutte e cinque le soglie;
 ¾la flessibilizzazione della sequenza dei passaggi, non più rigida;
 ¾l’accresciuta reversibilità dei passaggi (es. i matrimoni).
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Lavoro e nuzialità (micro/macro)
Cresce il numero di persone che rinvia il
matrimonio. L’età media al matrimonio
si è via via alzata negli anni ’80 e ’90.
Si spiega a volte il fenomeno con diffi-
coltà dei giovani a trovare lavoro. I dati
micro degli anni ’80 già smentivano la
meccanicità del nesso: gli occupati di
15-24 anni salivano dal 30 al 33%, gli
studenti di pari età dal 35 al 41%: ma
tra gli occupati la quota che viveva coi
genitori saliva dal 79% all’82%!
Anche l’ipotesi opposta, che spiega il         Ecological fallacy: entro ogni isocurva un
rinvio delle nozze con la maggior facilità     alto tasso di attività (Portogallo, UK) si
di inserimento della donna nel mercato         accompagna con una bassa età al matri-
del lavoro, non trova conferma nei dati        monio, un’alta età al matrimonio (Olan-
cross-section. A meno di effettuare il         da, Irlanda) si accompagna a bassa atti-
confronto non tra tutti i paesi europei        vità femminile. Ma se prendiamo i valori
insieme, ma solo tra paesi omogenei            medi di ogni partizione emerge una
quanto a ‘modello di sviluppo’: area           relazione lineare diretta: alta attività
scandinava, area ‘carolingia’, meridione.      femminile vuol dire alta età alle nozze.
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Abitazione e nuzialità (oggi e ieri)
Anche le difficoltà sul mercato della casa sono addotte per spiegare il
rinvio delle unioni. Ma il confronto tra la situazione oggi e nel primo
dopoguerra smonta il valore di questa spiegazione. Nihil sub sole novum!
”L’acquisto di un’abitazione richiede un      ”Nei primi anni del dopoguerra la prin-
sostanziale impegno finanziario delle         cipale preoccupazione dei giovani che
famiglie: il pagamento anticipato ri-         mettevano su famiglia era acquistare
chiesto per l’acquisto di una prima casa      una casa. Per risparmiare i denari ne-
copre il 50% del valore dell’immobile,        cessari venivano affrontate incredibili
essendo l’altro 50% di regola finan-          privazioni. Anche nei casi in cui i geni-
ziato attraverso un mutuo. L’elevato          tori erano proprietari di un appar-
anticipo richiesto produce l’indeside-        tamento questo un giorno sarebbe sta-
rabile conseguenza di posporre oltre il       to diviso tra numerosi fratelli. E si trat-
desiderato il momento del matrimonio.         tava nella maggioranza di casi di abita-
Poiché l’età al matrimonio influenza          zioni non adeguate per giovani coppie
quella del primo figlio e ciò a sua volta     moderne.. Oggi tutto è diverso. Quasi
influenza il numero totale dei figli, non     il 70% delle famiglie italiane possiede
appare implausibile supporre che il vin-      l’appartamento in cui abita. Quando si
colo economico all’acquisto di nuove          sposano due figli unici hanno ottime
abitazioni abbia contribuito a deter-         probabilità di entrare in possesso di
minare il brusco declino della natalità”      almento una casa..” (Pedemonte, Ta-
(Campiglio, 1996)                             gliasco, 1996)
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I pilastri della famiglia forte

“Storicamente la forza dei legami ha condizionato le stesse modalità di succes-
sione nell’area della famiglia ceppo. In Cataluna e Paesi Baschi l’obbligo di co-
residenza “en una mesa y compañía” coi genitori era in genere stipulato all’in-
terno dei contratti di matrimonio (capitulaciones matrimoniales)” (Reher, 1998).
(I) Obbligo morale basato su
                                             La famiglia    (II) Impegno morale a
reciprocità tra generazioni: “Io
                                                            aiutare coi propri mezzi i
so che riceverò, in quanto                  forte consta
                                                            componenti deboli (an-
ho dato”. Le condotte prece-                  di alcune     ziani figli non autonomi,
denti definiscono in buona                  regole-base:    separati,      disoccupati,
misura le condotte presenti.
                                                            malati, diversamente abili)

(III) Viscosità: condivisione/consonanza/complicità nella filosofia di vita che
minimizza il rischio di conflitti (con rimozione/‘tabuizzazione’ dei punti di frizione,
per evitarne il potere distruttivo)

Camera di compensazio-
                                                                  Eterotopia di crisi
ne tra risorse e debolezze            La famiglia forte è         (Foucault)
di figli e genitori (Esping
Andersen    ma non
   Demos - Famiglie     solo)
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Mutamenti nella famiglia forte:
      neolocalismo e prossimità
 La regola desueta del patrilocalismo evolve in nuove regole di
 prossimità alla casa paterna delle giovani coppie e si traduce in
 un lento, graduale e pilotato distacco dalla casa paterna, esteso
 oggi ‘modernamente’ alle “convivenze all’italiana”: queste sono
 strette a tenaglia tra due proprietà di fondo della famiglia forte.

La prima è il vincolo di prossi-               La seconda è costituita dal ruolo
mità tra le due case, esplicita-               attivo della famiglia di origine nel-
mente giustificato con l’esi-                  l’approntamento dell’abitazione
genza di tenersi a disposizione                della nuova coppia :

Uscire di casa è una parola grossa.            Sarei andato via di casa a 16 anni, loro invece
Quando abitavo con mia mamma ero a 100         avevano già pensato al mio futuro, messo via
metri di distanza da mia moglie che            soldi, comprato casa, io li ho assecondati..
abitava coi suoi, nato il secondo figlio,      Non è che abbia scelto, c’era un apparta-mento
siamo andati nello stabile di mia mamma...     dei miei genitori..
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Mutamenti lenti: l’aria della città,
 revolving doors, ruoli simmetrici
Vivere da soli è fenomeno metro-              Sento ancora casa mia la casa dei miei.
politano. Ma anche in città il distac-        Io non appartengo né a una né all’altra
co è spesso incompiuto, configu-              sinceramente..
rando una sorta di revolving door             Torno dai genitori una volta al mese, e
tra due case, in uno stato transizio-         si tratta di giornate felici. Torno a
nale limbico privo di un baricentro.          casa. Sì perché non so ancora bene
                                              qual è la mia casa..

                                              •Mio fratello non muoveva un dito… mia
Il role set in provincia è quello tra-
                                              madre ha sempre detto “lui è il
dizionale. Cambia col diffondersi
                                              maschio: non fa nulla!”.
dell’ “aria della città”. In questo
senso l’asimmetria di ruoli non è un          Ho fatto un accordo prematrimoniale,
carattere stabile della famiglia              in casa non voglio fare niente. Mi
forte: la moderniz-zazione lo                 sbatto tutto il giorno a lavorare, casa
trasforma.                                    deve essere un luogo di riposo..

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Mutamenti lenti: distacchi
             per vivere soli
                                “La mamma ha preparato un cesto il giorno prima che
Il distacco per
                                facessi il trasloco definitivo con dentro le classiche
vivere da soli è
                                cose che in casa non devono mancare: il pane, la pasta..
fenomeno raro e
quasi solo                      Avrei dovuto per la prima volta andare a dormire in
metropolitano.                  casa mia un sabato, l’avevo deciso, però quel giorno ho
                                detto “se me ne vado via adesso è il momento
In provincia è
                                sbagliato e mi rimarrà qualcosa dentro di rimpianto”.
ancor più raro e
                                Quindi ricordo di avere detto: “mamma, son troppo
doloroso e
                                stanca, rimango qui a dormire anche stanotte”. E lei:
richiede
                                “Sì dai, rimani qua a dormire..”
l’approntamento
di una rete di                  Il giorno dopo, con calma, me ne sono andata convinta,
piccoli riti di                 comunque, che mi sarebbero mancati così tanto che ho
margine:                        detto a mia madre di non togliere le lenzuola dal letto,
                                perché sarei tornata” [D.Sola.Prv12].

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Persistenze: il congegno a
              tempo del dono
  Ho dato senza che tu (figlio)                   Ho ricevuto senza accorger-
  chiedessi e nemmeno te ne                       mene ma ora io (figlio) non
  accorgessi                                      posso più ritrarmi (Mauss)

       L’innesco della trappola                L’agnizione a scoppio ritardato
[D.Fg] I miei genitori? Loro danno           [D.Sola] Mi sono svegliata pochi anni
senza chiedere proprio niente, loro          fa, mi vergogno a dirlo.. Se vado a
danno sempre.                                casa dei miei genitori loro mi chiedono
[U.Solo] Gli sforzi che han fatto i miei     “come va?”, e mi sono resa conto che
genitori per tirarmi su [@], penso che       non chiedevo mai “come va?”. E se mio
non li potrò mai ripagare. Io mi sento       padre mi diceva: “vuoi che ti faccia
molto in debito coi miei genitori..          questo?” forse, potevo chiedere “hai
[D.Un] Vivo un forte senso di colpa,         bisogno? vuoi che te lo faccia io?” Mi
non so perché..                              sono svegliata tardi su questo.
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Incrinature nel principio di
                reciprocità
                      [I]
Esenzione octroyée dal carico più
greve del patto, quello di futuro                              [II]
accudimento dei propri vecchi                Degenerazione della eterotopia di
“Noo, io non ricovero mia madre,             crisi in eterotopia di controllo. Bruch
verso di lei ho un debito mor[t]ale”         (1996): “Se i genitori ti danno
                                             molto si aspettano anche molto”.

                  [III]                      Bertolucci: “Confesso di sentirmi
La sstituzione del modello di attacca-       ancora totalmente figlio. I miei
mento monotropico con una prima              genitori hanno costruito un
socializzazione ad attaccamenti
                                             incantesimo, nel quale mi sento
multipli porta in prospettiva a nuovi
equilibri, ma nella fase transitoria
                                             tuttora immerso. Anche per
scuote le certezze, ed emergono              questo, forse, non sono mai
insicurezze cognitivamente non               diventato padre”.
controllabili. ”.

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Bilanci tempo e tempo
                      dell’esserci
            Perché cambiamenti nei bilanci-tempo in famiglie dual
             earner pesano più nella famiglia forte che altrove?

                                             Il maggior tempo dedicato dalle madri
Il tempo di cura dei figli da
                                             tradizionali ai figli piccoli non è adibito
parte di madri non lavoratrici
                                             direttamente a accudimento o gioco. E’
italiane è maggiore che in
                                             un tempo apparentemente di risulta, in
altri paesi nordeuropei (e
                                             realtà tempo fondamentale di co-pre-
maggiore quindi la riduzione
                                             senza e di co-esperienza, un tempo
se lavorano).
                                             dell’“esserci” (being there).

La doppia presenza in con-
testi di famiglia forte, pur non             Il tempo di cura del modello mediterra-
producendo scarsa presenza                   neo è un tempo affettivamente marca-
accanto ai figli, crea nelle                 to. La sua compressione ha incidenza
madri percezione insoddisfa-                 maggiore, e innesca dinamiche psicolo-
cente di accudimento scarso,                 giche importanti nei due attori (genito-
da cui scarsa self-efficacy.                 re, figlio) della socializzazione.
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La gabbia del buon-padre-di-
                 famiglia
Il ruolo paterno anche nella grande città, è incatenato all’intreccio
di tre ruoli che ne definiscono rigidamente il destino.
                               Il secondo copione è     Ma come spiegare squarci di
Il primo copione               di gestore di un         comunicazione affettiva tra
è quello di percet-            principio di autorità    figli e padri? Qualcosa cambia
tore di reddito,               assente, svuotato di     nei processi di imprinting. La
cui consegue una               autorevolezza.
                                                        desecretazione dei codici af-
presenza ridotta.        Il terzo copione è di          fettivi ha forme nuove.
                         titolare della facies
Non è che mio padre      ludica e cognitiva “Il rapporto con mio padre era fatto più
non volesse starmi       della relazione coi figli. di silenzi che di parole. Mio padre veniva
vicino ma proprio non                                a vedermi allenare, poi tornavamo assie-
poteva, era presissi-                                me, e tornando insieme c’erano quaranta
mo dal lavoro, proprio Non  c’è  mai  stato un  rap- minuti di viaggio e certe volte non dice-
per una questione di   porto, non   è  mai stato  il vamo una parola, poi mia madre diceva
sopravvivenza, lo ca- padre che tornava a casa       “cosa vi siete detti?”, “ah, niente”, “ma
pisco adesso. Però     e salutava i suoi figli e     come niente” e penso sia vero, abbiamo
non mi ha mai fatto    che  chiedeva    come  è      avuto dei dialoghi bellissimi anche
mancare l’affetto.     andata   la giornata..        restando in silenzio”
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Necessità di linee non
                   standard di policy
                                   Mutamento sistema sociotecnico

                                              Famiglia forte com’è:
Passeggeri giovani                                                            Passeggeri usciti in
                                              (Asimmetria, Patto
e vecchi che non                                                              crisi che tornano ad
                                              sangue, Complicità)
scendono                                                                      aggrapparsi

Strategie dirette mirate ad alleviare il                       Strategie di ridefinizione di quadro.
carico (erogazione servizi affettivamente                      Scansione degli spazi urbani (misti,
marcati di respite, progettazione di                           intermedi), dei ruoli (congedi double
procedure di Crisis Intervention)                              face), del tempo (imposta-tempo)

Strategie fluidificanti, mirate a favorire lo scorrimento inceppato [cumulazione finestre
lavorative, collegamento tra lavoro di produzione e di cura, incentivi a fruizione conge-
di maschili, incentivi a modularizzazione abitazioni, RSA terminali a misura di persona]

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