Sobre el trabajo decente - Laura Calafà, Catedrática de Derecho del Trabajo, Universidad de Verona

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Sobre el trabajo decente - Laura Calafà, Catedrática de Derecho del Trabajo, Universidad de Verona
Curso de Especialización para
Expertas/os Latinoamericanas/os en Relaciones Laborales
“A los cien años de la fundación de la OIT:
pasado, presente y futuro del trabajo que queremos”

Sobre el trabajo
decente

 Laura Calafà, Catedrática de Derecho del
 Trabajo, Universidad de Verona
Sobre el trabajo decente - Laura Calafà, Catedrática de Derecho del Trabajo, Universidad de Verona
Premisa: El Curso 2019
Precisamente con una semilla antibelicista y con claro
sentido de la justicia social, nace hace 100 años la
Organización Internacional del Trabajo, a quien este
Curso quiere hacer un reconocimiento especial, no
solo por la relación ininterrumpida de tantos años –
desde también su fundación- ha tenido este Curso con
la OIT sino también por el papel político que ocupa
a escala internacional como fuente del Derecho
Internacional del Trabajo y como protagonista de
la convocatoria global, en este año 2019, sobre “El
futuro del trabajo que queremos”, en la que el Grupo
de laboralistas de Castilla-La Mancha ha colaborado
activamente desde hace dos años.

                LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
L’iniziativa scientifica: stimolare la didattica e
la ricerca sul diritto internazionale del lavoro

                                                                       ANNO XXXIII, N. 3, ESTATE 2019

       IL TEMA
       Cent’anni di solitudine? L’Organizzazione Internazionale del Lavoro 1919-2019
       Introduzione, di Matteo Borzaga, Vania Brino, Laura Calafà, Andrea Lassandari

                                                                                                                           3/ 2019
       I. L’OIL tra crisi e prospettive future
       L’OIL e la globalizzazione, di Adalberto Perulli

                                                                                                        3/ 2019
       La crisi del sistema di supervisione dell’Oil nel suo contesto: il timore è fondato,
       ma agitarsi non serve a nulla, di Marco Pertile
       L’ambito di applicazione soggettivo degli International Labour Standards dell’OIL,
       di Valerio De Stefano

       II. Il ruolo dei core labour standards e del decent work nelle diverse regioni del mondo:
       un approccio casistico
       Core labour standards e decent work: un bilancio delle più recenti strategie dell’OIL,
       di Matteo Borzaga e Michele Mazzetti
       Focus Cina: Discorsi e pratiche di contrattazione collettiva nella Repubblica Popolare
       Cinese, di Ivan Franceschini
       Focus America Latina: Latinoamérica y la OIT: el mínimo como máximo, de Daniela Bea-
       triz Marzi Muñoz y José Luis Ugarte Cataldo                                                                Cent’anni di solitudine?
                                                                                                                              OIL 1919-2019
       Focus Europa: La lotta al lavoro forzato e obbligatorio. Riflessioni sul lavoro indecente
       dopo la pronuncia Chowdury, di Laura Calafà

       III. Le prospettive di enforcement
       Chi monitora e come? Appunti sui meccanismi di supervisione dell’OIL, di Silvia Borelli
       e Silvana Cappuccio
       Tra free trade e protezionismo: l’importanza del sistema OIL nel nuovo ordine giuridico
       globale, di Fabio Pantano e Riccardo Salomone
       Lavoro dignitoso e catene globali del valore: uno scenario (ancora) in via di costruzione,
       di Vania Brino

                                                                              ISBN 978-88-15-28171-5

       € 34,00

                                                        LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
1919-2019: Cent’anni di solitudine dell’OIL?

L’architettura del fascicolo e i suoi contenuti
spiegano le ragioni di un titolo letterario
impegnativo con l’aggiunta di un punto
interrogativo: la domanda non è retorica
perché gli autori e le autrici rispondono con
differenti   argomenti,     traendo     diverse
conclusioni.

              LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
L’OIL come Macondo,
metafora dell’incapacità di
evolversi sorpresa dalla
punizione divina del biblico
vento che arriverà a farla
sparire?

        LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il contributo al volume
• Un bilancio in merito all’efficacia delle più
  recenti strategie dell’OIL, ovvero quella dei
  core labour standards e del decent work,
  adottando     un    innovativo     approccio
  casistico

              LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Qualche informazione preliminare
                                                      Alla conclusione dei lavori, i capi di
                                                    Stato e di governo si sono impegnati a
                                                     rispettare i diritti sociali fondamentali
  Vertice Mondiale per lo Sviluppo                   individuati dalle Convenzioni dell’OIL
                                                       relative al divieto di lavoro forzato,
  Sociale di Copenaghen del 1995
                                                     all’abolizione del lavoro infantile, alla
                                                   tutela della libertà sindacale e del diritto
                                                        di contrattazione collettiva e alla
                                                      protezione contro le discriminazioni

                       Dichiarazione dell’Organizzazione
                    Internazionale del Lavoro sui principi e i
                      diritti fondamentali nel lavoro e suoi
                               seguiti,18 giugno 1998.

                     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
L’importanza dei core labour
           standards

L’obbligo di implementazione
degli Stati dei core labour
standards è indipendente dalla
ratifica delle Convenzioni che li
contengono, nonché dal loro
livello di sviluppo

         LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Core labour standards
        Core Labour Standard                        Convenzioni di riferimento
                                              Convenzione sulla libertà sindacale e la
       Libertà di associazione e            protezione del diritto sindacale, n. 87 del
riconoscimento effettivo del diritto di                        1948
      contrattazione collettiva                      Convenzione sul diritto di
                                                organizzazione e di negoziazione
                                                    collettiva, n. 98 del 1949
                                               Convenzione sul lavoro forzato, n. 29
 Eliminazione di ogni forma di lavoro
                                            del 1930 e Protocollo addizionale, 2014
      forzato o obbligatorio
                                              Convenzione sull’abolizione del lavoro
                                                     forzato, n. 105 del 1957
                                               Convenzione sull’età minima, n. 138
     Abolizione effettiva del lavoro
                                                             del 1973
              infantile
                                               Convenzione sulle forme peggiori di
                                                lavoro minorile, n. 182 del 1999
                                                  Convenzione sull’uguaglianza di
   Eliminazione della discriminazione             retribuzione, n. 100 del 1951
 in materia di impiego e professione           Convenzione sulla discriminazione in
                                            materia di impego e nelle professioni, n.
                                                           111 del 1958

                LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Le tappe fondamentali

                                                        2008
                                                         Dichiarazione
                     1999                                dell’OIL sulla
                                                        giustizia sociale
                       Decent                               per una
                        Work                            globalizzazione
                                                             giusta
1995-1998              Agenda

      LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
OIL 2019
Nel contesto delle celebrazioni per il centenario,
l’organizzazione ha approvato la “Dichiarazione del
centenario per il futuro del lavoro”, prodotto delle
riflessioni circa l’efficacia delle azioni sino ad ora
intraprese.
E’ un nuovo strumento che ha un duplice pregio: da un
lato pone il tema dell’aggiornamento del catalogo dei
core labour standards, suggerendo l’opportunità di
includervi anche la tutela della salute e della sicurezza
sul lavoro, dall’altro traccia le linee di intervento per i
prossimi anni.
La Dichiarazione del 2019 si pone in continuità con i
precedenti atti e ha l’obiettivo di migliorare l’effettività
della tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori.
                  LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La dimensione
quantitativa

     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Le ratifiche totali*
                  Core Labour Standards: ratifiche totali

    190                                                                   186

    185
                                178
    180
                                              175                                           175
                                                                                    173
    175                                                     172

    170             166

    165

    160
           155
    155

    150

    145

    140

    135
          C-87    C-98         C-29         C-105         C-138         C-182     C-100   C-111

*(dati Borzaga-
Mazzetti 2019)            LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Le ratifiche recenti
               Core Labour Standards: ratifiche dopo il 1998

   C-111                                46

   C-100                           37

   C-182                                                                                                      186

   C-138                                                                    108

   C-105                                45

    C-29                      33

    C-98                 29

    C-87                      34

           0      20           40             60         80         100           120       140   160   180         200

*(dati Borzaga-
Mazzetti 2019)                          LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
In generale …
Il punto di partenza: focus Convenzioni già approvate quelle relative
ai core labour standards sono state oramai quasi universalmente
ratificate.

Il volume registra che nel presente di un diritto del lavoro
necessariamente attento ai diritti fondamentali è come se ci fosse stato
uno spostamento complessivo dell’attenzione dalla produzione di
norme alla loro attuazione.

Gli standard delle convenzioni OIL si stanno diffondendo anche al
di fuori dell’Organizzazione stessa, grazie alla giurisprudenza di
diverse Corti nazionali e sovranazionali (con riguardo alla
giurisprudenza CEDU e alle convenzioni OIL nel diritto vivente) e alla
penetrazione di alcune Convenzioni nel diritto del commercio
internazionale e nelle catene globali del valore.

                     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La risposta scientifica pluralista
• Per la Rivista Lavoro e diritto
Seguendo il filo conduttore letterario ideale proposto, i
contributi pubblicati mettono ampiamente in luce talune
criticità vuoi con riferimento all’attività di standard setting
vuoi per ciò che riguarda l’enforcement, ma evidenziano,
nel contempo, l’indubbia vitalità dell’Organizzazione sia
dentro che fuori i suoi confini istituzionali, segnalando la
sua capacità di evolversi ad una comunità epistemica che –
generazione dopo generazione – rifugge dalla mera
decifrazione solitaria delle pergamene di Melquíades.

                   LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La dimensione
qualitativa

     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Focus schiavitù,
lavoro forzato e
obbligatorio

     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
I dati disaggregati
Convenzione n. 29 è stata ratificata da 178
Stati, il 19% dei quali l’ha recepita a partire
dal 1998. Il Protocollo del 2014 è stato
introdotto in 36 ordinamenti, dei quali 11 ne
hanno posticipato l’entrata in vigore al
biennio 2020-2021. La Convenzione n. 105
ha, invece, ricevuto 175 adesioni e 2
denunce, con un aumento di circa il 26%
negli ultimi 20 anni
              LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La dottrina
«Nonostante si tratti di strumenti formalmente
privi di clausole di flessibilità, come nel caso
delle Convenzioni sui diritti sindacali, il
successo in termini di ratifiche è sicuramente
maggiore. Ciò è giustificato sulla base di una
minore rilevanza politica di questi diritti, di
un sistema di monitoraggio meno efficace, ma
soprattutto da un ricorso massiccio ad una
interpretazione estensiva delle eccezioni
previste all’art. 2, co. 2 della Convenzione n.
29».
(M. Borzaga, M. Mazzetti)

                            LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il percorso di lettura proposto

            LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il progetto LivingStone
   (www.livingstonmigration.eu)

    LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il progetto LivingStone

Il metodo: il dialogo
interdisciplinare

Tra i prodotti della ricerca:
Lavoro InSicuro

          LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il lavoro insicuro: le parole chiave del
   progetto sulla percezione del rischio dei
        lavoratori stranieri in agricoltura

                                                                                 Il mercato del lavoro
La salute come diritto            La sicurezza come                                  temporaneo in
       umano                            obbligo
                                                                                       agricoltura

                                                      Le strategie (ispezioni,
                                                       incentivi alla legalità,
             La protezione sociale                     modelli organizzativi
                                                       delle aziende, labour
                                                           mobilisation)

                         LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Sobre el trabajo decente

IL MINIMO (CLS) COME MINIMO?

AL DI SOTTO DEL MINIMO (CLS), LA
VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI

LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI
E’ ALTROVE RISPETTO ALL’EUROPA?

           LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La narrazione del
    lavoro indecente nel
    Mediterraneo a partire
    dal caso Chowdury*
* Raccolta foto di
Venera
Protopapa
                     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Manolada, Grecia

• Un paese di duemila
  abitanti nella parte
  occidentale della
  penisola del
  Peloponneso

              LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
I ricorrenti

• Lavoratori migranti
  originari del Bangladesh
• Si occupano della
  raccolta di fragole
• Non hanno un titolo di
  soggiorno in Grecia.

                 LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Condizioni di lavoro e abitative

• Orario di lavoro: dalle 7.00 alle 19.00, 7 giorni su 7;
• Retribuzione oraria : 3 euro; 6 mesi di retribuzioni non
  pagate.
• Minaccia di non pagare le retribuzioni se si fossero
  allontanati dal luogo di lavoro;
• Supervisione da parte di sorveglianti armati;
• Vivevano in baracche di fortuna fatte di cartone, nylon e
  bambù
• Non avevano accesso servizi igienici o acqua corrente;

                  LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Lo sciopero

• A partire dal febbraio 2013, i lavoratori organizzano tre
  diversi scioperi per chiedere il pagamento delle
  retribuzioni non pagate.
• Nell’aprile 2013, i datori di lavoro reclutano altri lavoratori
  per la raccolta.
• Temendo di non essere pagati 100/150 lavoratori
  decidono di affrontare direttamente i datori di lavoro
  rivendicando il pagamento delle retribuzioni.
• Una delle guardie armate ha fatto fuoco ferendo 30
  lavoratori.

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Il processo

• La Corte d’Assise di Patras assolve i convenuti, in
  ragione del fatto che i lavoratori fossero in grado di
  difendere se stessi e che la loro libertà di movimento non
  fosse compromessa, nel senso che questi erano liberi di
  lasciare il loro lavoro.
• La Corte non solo ha assolto i convenuti, ha altresì
  convertito le pene detentive per lesioni gravissime in una
  sanzione pecuniaria di 5 euro al giorno per ogni giorno di
  detenzione.
• Il Procuratore Generale non ha fatto appello

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Il processo

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Il processo

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La strada giudiziaria

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La CEDU e la protezione dalla
     schiavitù e dal lavoro forzato

• La Corte europea dei diritti fondamentali è un organo del
  Consiglio di Europa che si occupa di garantire il rispetto
  dei diritti sanciti dalla Convenzione europea per la
  salvaguardia dei diritti fondamentali (1950).

• L’art. 4 della Convenzione stabilisce: nessuno può
  essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù
  (comma 1); nessuno può essere costretto a compiere un
  lavoro forzato od obbligatorio (comma 2).

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Lavoro forzato e obbligatorio?
   La Corte utilizza la convenzione OIL 29/1930

• « ... Il termine lavoro forzato o obbligatorio include tutte
  quelle attività lavorative imposte attraverso la minaccia di
  una sanzione e per le quali la persona non si offre
  volontariamente» (Art. 2, Convenzione ILO n. 29)

                  LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Significato di consenso nella
         decisione della CEDU
• Deve essere verificato alla luce delle circostanze del caso

• Nel caso di specie:

- I lavoratori erano privi di permesso di soggiorno e consapevoli
  che il proprio status irregolare gli esponesse all’arresto, alla
  detenzione e infine all’espulsione dalla Grecia

- Qualsiasi tentativo di allontanarsi dal luogo di lavoro avrebbe
  rafforzato questi rischi e avrebbe significato la perdita di ogni
  possibilità di ricevere le retribuzioni non pagate. Per di più i
  lavoratori non avendo ricevuto alcun pagamento non potevano
  nemmeno spostarsi a vivere da qualche altra parte in Grecia o
  lasciare il paese.

                    LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
segue

• Alla luce di queste circostanze, la Corte considera che
  quando il datore di lavoro abusa dei suoi poteri o
  approfitta della vulnerabilità dei suoi lavoratori per
  sfruttarli, questi ultimi non si offrono a lavorare in modo
  volontario.

• Il previo consenso della vittima non è sufficiente a
  escludere la sussistenza di un’ipotesi di lavoro forzato.

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Gli obblighi degli Stati ai sensi
            dell’art. 4 CEDU

• Data l’importanza dell’art. 4 della CEDU, la sua portata
  non può essere limitata alle azioni dirette degli Stati (c.d.
  obblighi negativi). La norma da vita ad una serie di
  obblighi positivi che si riferiscono, in particolare, al
  dovere di prevenire, proteggere le vittime e sanzionare
  penalmente gli autori dei reati.

                   LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
(i) Obbligo di adottare un quadro normativo adeguato a
                   contrastare il fenomeno

• norme penali;
• norme intese a prevenire il fenomeno (ad es. intese a
  rafforzare il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti
  nelle attività di contrasto e scoraggiare la domanda);
• norme intese a proteggere le vittime (ad es. norme tali
  da facilitare l’identificazione delle vittime e garantire alle
  stesse un’adeguata assistenza (salute psicofisica e
  inclusione sociale).
• Infine le leggi nazionali in materia di immigrazione
  devono tenere in considerazione il rischio di incitare,
  favorire il fenomeno.

                   LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
(ii) Misure operative

• obbligo di adottare misure operative a tutela delle vittime
  nei casi in cui vi è consapevolezza o avrebbe dovuto
  esserci consapevolezza da parte delle autorità circa
  l’esistenza di un fondato pericolo che una persona fosse
  o potesse essere vittima di sfruttamento.

                  LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
(iii) Efficacia delle indagini e del processo a carico
                  degli autori del reato

• per essere efficace, l'indagine deve essere indipendente
  e idonea a condurre all’identificazione e alla sanzione
  dei responsabili.
• L’azione delle autorità deve rispondere ad un criterio di
  tempestività. Quanto vi è la possibilità di rimuovere una
  persona da una situazione di pericolo, le indagini devono
  essere intraprese con urgenza.

                 LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La decisione CEDU

• Alla luce della ricostruzione dei fatti, avuto particolare
  riguardo per le condizioni di lavoro dei ricorrenti, la Corte
  ravvisa nel caso di specie un’ipotesi di lavoro forzato.

• Tale ipotesi integra una violazione dell’art. 4 della
  Convenzione dato il mancato rispetto da parte delle
  autorità greche degli obblighi positivi di prevenire
  condizioni di lavoro forzato, di proteggere le vittime e
  condurre indagini efficaci al fine di punire i soggetti
  responsabili.

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L’IMPORTANZA DEL CASO:
La nozione base (il minimo) dettata nella Convenzione OIL risulta
chiarita ed estesa dalla Corte di Strasburgo in plurime direzioni

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• il concetto di “sotto minaccia di una
  punizione” viene letto in modo flessibile dalla
  Corte.
• ai fini della qualificazione di lavoro forzato, deve
  tenersi conto che non tutto il lavoro può essere
  considerato forzato, ma quello tale da configu-
  rare un disproportionate burden per la vittima
  da valutarsi a seconda delle circostanze del
  caso
• la stessa notazione di consenso del lavoratore
  al fine di verificare la spontaneità o meno al
  lavoro è stata interpretata in modo estensivo.
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Vulnerabilità come concetto
                giuridico
• Nella giurisprudenza della Corte compare e si consolida il
  termine     (che   diviene    giuridicamente    rilevante)  di
  vulnerabilità che diventa «il contributo della Corte
  all’evoluzione della fattispecie del lavoro forzato nelle sue
  future applicazioni». A seguito della pronuncia del 2017, non
  si può negare che la vulnerabilità della persona che lavora
  diventi lo strumento per adattare al rialzo la nozione della
  Convenzione del 1930 – attraverso la CEDU – alla tutela dei
  lavoratori vittime delle forme moderne di schiavitù, un
  concetto che potrebbe divenire adattabile anche ai cittadini e
  non solo alle persone irregolarmente soggiornanti in un deter-
  minato Stato europeo, una delle questioni teoriche di
  maggiore tensione interpretativa della sentenza.

                   LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La questione definitoria
• La Corte non delinea un concetto rigido di lavoro forzato o
  obbligatorio, ma soprattutto non traccia un rapporto chiaro e
  netto tra le diverse fattispecie riconducibili all’art. 4, che erano
  storicamente 3 (schiavitù, servitù, lavoro forzato) e che sono
  diventate 4 con l’aggiunta della fattispecie di human trafficking
  come definita dal Protocollo di Palermo del 2000 e dalla
  Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta
  di esseri umani del 2005 cui ha ricondotto l’apparato
  concettuale dell’art. 4 dopo la pronuncia Rantsev v. Cyprus
  and Russia
• Pro della pronuncia: la vulnerabilità si consolida come
  concetto giuridico
• Contro della pronuncia: la mobilità forzata diventa una sorta
  di presupposto implicito dell’esistenza del lavoro forzato
  vietato dall’art. 4 della CEDU e dall’art. 2(1) della
  Convenzione OIL n. 29 del 1930

                     LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La valenza estesa delle
      affermazioni della Corte
Seppur occasionate da un caso greco, le
affermazioni della Corte assumono una
valenza più estesa perché ai fatti di
Manolada           possono         sostituirsi
tranquillamente quelli di Valencia o quelli
simili di Rosarno, Foggia o Latina, luogo di
raccolta del ravanello in cui i lavoratori
indiani o del Bangladesh vengono controllati
da vigilanti armati con fucili ad aria
compressa.
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L’approfondimento necessario
           sull’Italia:
• La visita nel 2018 della relatrice speciale
  ONU

             LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Dichiarazione di fine missione relatrice speciale ONU: nella
         narrazione lo sfruttamento è lavoro forzato
«Durante la mia visita, ho parlato con molte vittime dello sfruttamento del lavoro
sfociato in schiavitù. Esse hanno riferito lunghe ore di lavoro, talvolta fino a 17 ore al
giorno, e alcune non avevano giorni di riposo né ferie pagate. Non solo tali persone
svolgono un lavoro pesante dal punto di vista fisico, ma spesso eseguono un lavoro
pericoloso e sono esposte a pesticidi senza alcun rispetto dei requisiti necessari di
salute e sicurezza sul lavoro. I lavoratori che hanno riportato ferite sul lavoro in alcuni
casi sono stati lasciati dai caporali nei pressi degli ospedali per trattamenti d'urgenza e
sono state fornite loro indicazioni rigorose a non divulgare i dettagli dell'azienda
agricola in cui è avvenuto l'incidente. Spesso, i salari sono ben al di sotto dei contratti
collettivi di lavoro regionali o provinciali e possono essere pari ad appena 3 euro all'ora
o 50 centesimi a cassetta di arance raccolte in Calabria.
Vari lavoratori sono stati vittime di abuso, violenza o minacce di danni in caso di
denuncia delle loro condizioni di vita o di lavoro. Abbiamo incontrato un lavoratore
agricolo ventenne originario dell'India che non era stato pagato per 3 mesi e che è
stato gravemente picchiato a ogni richiesta di pagamento.
Oltre allo sfruttamento sul lavoro, i lavoratori spesso sono vittime anche della
violazione delle disposizioni contrattuali. Molti lavorano senza contratto e persino quelli
che lo possiedono spesso riscontrano che le loro ore non sono correttamente
registrate poiché il datore di lavoro elude il pagamento dei contributi previdenziali e
registra anche lavoratori fittizi che beneficiano di tale pagamento. A meno che non
rispetti la soglia delle ore minime richieste per rinnovare il contratto di lavoro, il
lavoratore rischia di perdere il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro».
Il diritto e il linguaggio universale della salute e
   sicurezza: migrazioni, economia e territorio

Dichiarazione di fine
missione della visita in
Italia della relatrice speciale   L’orizzonte della           Prima relazione
                                  prevenzione dello           indipendente per sostenere
Onu (sig. ra Urmila Bhoola)       sfruttamento del lavoro e   una causa di violazione dei
sulle forme contemporanee
                                  della violazione della      diritti fondamentali da parte
di schiavitù, comprese            concorrenza tra imprese     dell'Italia?
cause e conseguenze
(ottobre 2018).
La grande questione per il
diritto del lavoro:
law enforcement approach v.
labour rights approach

        LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Il grave sfruttamento lavorativo:
aggiunta nella tipologia di violazioni
dei diritti fondamentali o solamente
reato da perseguire?

            LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
La proposta scientifica che collega le
sollecitazioni internazionalistiche con il diritto
             del lavoro nazionale

              La valorizzazione degli indici di sfruttamento “oltre” il diritto penale

Costituisce indice di sfruttamento la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni: 1) la
reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti
collettivi   nazionali    o territoriali stipulati  dalle    organizzazioni     sindacali       più
rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e
qualità del lavoro prestato; 2) la reiterata violazione della normativa relativa all'orario di
lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale, all'aspettativa obbligatoria, alle ferie;3) la
sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro;
4) la sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, a metodi di sorveglianza o a
situazioni alloggiative degradanti.

                             LivingStone. Vivere e lavorare in salute e sicurezza.
Sull’effettività dell’approccio OIL
                                                     Il minimo si conferma, quindi,
 Con riguardo al divieto di lavoro                   come un minimo di trattamento
 forzato o obbligatorio, si propone un               economico e normativo che si
 diritto del lavoro di fronte al lavoro              collega anche la tutela della salute
 forzato o obbligatorio attento e                    e    sicurezza    del    lavoro   in
 sensibile alle obbligazioni positive                conformità     con    la    graduale
 del protocollo del 2014 alla                        estensione degli standard da parte
 Convenzione del 1930                                dell’OIL nella logica del sostegno
                                                     al cd. lavoro decente

                      Al di sotto del minimo: gli obblighi
                      positivi degli Stati
                      la Corte ritiene che la Grecia non abbia
                      sufficientemente adempiuto agli obblighi
                      anche in ragione del fatto che le violazioni
                      erano     perfettamente    conosciute     e
                      contenute in articoli e rapporti di enti
                      governativi e non governativi.

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Il dialogo diritto internazionale e il
diritto del lavoro in estrema sintesi:

L’importanza dello spostamento
dell’attenzione sugli obblighi positivi degli
Stati (cosa deve fare uno Stato?)

L’importanza      della     riflessione    sul
continuum discendente tra il lavoro
garantito da diritti e delle fattispecie di
schiavitù e pratiche simili alla schiavitù

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Problemi aperti: il collegamento tra lo sfruttamento
lavorativo, l’immigrazione e la rappresentanza sindacale
Chi tutela rappresenta i migranti, soprattutto se
                  irregolari?

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La questione di relazioni industriali: il sindacalismo
    è pronto all’integrazione degli immigrati?

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Le suggestioni ricomposte nel progetto FARm
     Filiera dell’Agricoltura Responsabile

• Progetto di prevenzione del caporalato in
  agricoltura
• Progetto di ricerca-intervento nelle aree
  della produzione agricola di qualità
  (Veneto, Trentino – Alto Adige, Lombardia)
• Unità di ricerca giuridiche, informatiche e
  mediche per la costruzione di un sistema
  di prevenzione del caporalato

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