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USA - SCHEDA DI MERCATO SETTORE SPIRITS Giugno 2020 Agenzia ICE New York 20 20 Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation
INDICE QUADRO MACROECONOMICO DEL PAESE .............................................................. 3 L’INFLUENZA DELLA SITUAZIONE POLITICO-ECONOMICA SUL MERCATO DELLE BEVANDE ALCOLICHE IMPORTATE ........................................................... 4 MERCATO USA: LA DOMANDA ................................................................................... 4 L’OFFERTA DOMESTICA .............................................................................................. 6 L’IMPORT DAL MONDO ................................................................................................ 9 STATISTICHE DI VENDITA NEL MERCATO USA ...................................................... 14 POSIZIONAMENTO DEGLI SPIRITS ITALIANI NEGLI USA ...................................... 19 ANDAMENTO DEI PREZZI .......................................................................................... 21 TENDENZE DEL SETTORE ......................................................................................... 21 REGOLE DI ACCESSO AL MERCATO ...................................................................... 24 ACCISE......................................................................................................................... 28 PRINCIPALI EVENTI DEL SETTORE .......................................................................... 29 PRINCIPALI RIVISTE E SITI DI INFORMAZIONE DEL SETTORE ............................. 29 RIEPILOGO FONTI....................................................................................................... 30 2
Quadro Macroeconomico del Paese L'economia statunitense ha confermato il trend di crescita in atto iniziato nel 2009 per 10 anni consecutivi. Il PIL reale è aumentato del 2,3% nel 2019, mentre il PIL in dollari correnti del 4,1% nel 2019, pari a US$ 21.430 miliardi, registrando comunque una crescita più lenta rispetto a quella del 2018. La crescita del PIL nel 2019 è stata sostenuta da una domanda interna sospinta soprattutto dalla spesa per consumi personali (+2,8%), investimenti fissi delle aziende (+1,3%) e dalla ripresa della spesa pubblica (+2,3%). In trend opposto, nel 2019 il settore estero ha registrato una forte contrazione. Le esportazioni di beni (+0,2%) e servizi (-0,4%) si sono azzerate rispetto al +3% del 2018. Contemporaneamente vi è stato un forte rallentamento nella crescita nelle importazioni di beni e servizi (+1%) rispetto al +4,4% del 2018. Le politiche di riduzione fiscale (anche a favore dei produttori domestici di birre artigianali) e le revisioni normative applicate negli ultimi anni hanno contribuito a stimolare gli investimenti e le assunzioni delle imprese e far crescere il paese. Nel 2019 il tasso di inflazione negli Stati Uniti è salito al 2,3% su base annua, sostenuto da un forte rimbalzo dei costi energetici, mentre il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,5%, il livello più basso in 50 anni. Si tratta di un livello che gli economisti considerano inflazionistico. L'inflazione è stata al di sotto della crescita salariale, portando i consumatori americani a disporre di un reddito in proporzione maggiore rispetto al passato. Questo quadro positivo si e’ scontrato con l’impatto del Covid-19, la cui emergenza e’ stata decretata a livello federale il 13 Marzo 2020. Nota Covid-19: Al tempo della stesura della nota, 40 milioni di americani hanno richiesto il sostegno di disoccupazione e il governo federale ha approvato il CARES Act (Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security) mettendo a disposizione 2 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari per aiutare l’economia. 3
L’INFLUENZA DELLA SITUAZIONE POLITICO-ECONOMICA SUL MERCATO DELLE BEVANDE ALCOLICHE IMPORTATE Il mercato delle bevande alcoliche nel 2019 ha vissuto un periodo positivo almeno fino all’ultimo quadrimestre dell’anno: i consumatori avevano più potere di spesa e hanno richiesto bevande alcoliche nuove e innovative. I marchi premium hanno continuato la loro ascesa. Alcune difficoltà nel lato dell’offerta dei prodotti importati erano iniziate nel quarto quadrimestre del 2019 quando alcuni prodotti sono stati colpiti da dazi doganali del 25% sul valore. Per quanto riguarda i prodotti italiani solamente la categoria dei Liquors & Cordials (HTS 22.09.70) e’ stata pesantemene colpita lasciando invece indenni il vino, la grappa, il vermouth e tutte le altre bevande alcoliche bianche (Gin, Vodka, Whiskey, ecc..) I Liquors e Cordials (HTS 22.09.70) sono la categoria in cui si concentra l’import dall’Italia ($161 milioni nel 2019). Gli importatori avevano anticipato gli acquisti prima che i dazi fossero applicati. Pochi mesi dopo l’emergenza sanitaria, il mercato si e’ fermato. Mercato USA: La Domanda La popolazione degli USA supera i 327 milioni di persone e si prospetta una crescita costante nei prossimi decenni. Gli Stati Uniti si presentano anche come una nazione variegata. Oltre alla popolazione caucasica, la seconda popolazione più ampia è quella latina (17%) che cresce a tassi stabili. Se guardiamo i singoli Paesi di origine, primeggiano i Tedeschi (14%) seguiti dagli Afroamericani (12,3%), Messicani e Irlandesi (10%). Gli Italiani sono al settimo posto con il 5,5%. Gli Stati con la maggior concentrazione di popolazione sono California, Texas, Florida, New York, Pennsylvania, Illinois, Ohio, Georgia, North Carolina e Michigan, tutti con popolazioni superiori a 10 milioni. Le citta’ piu’ grandi degli USA sono New York, Los Angeles, Chicago, Houston, Phoenix, Philadelphia, San Antonio, San Diego, Dallas e San Jose. La popolazione nella Legal Drinking Age (21+) e’ circa 245 milioni di persone. Il mercato degli Spirits nel 2019 si e’ attestato su un valore di $85.4 miliardi di dollari1 in crescita del 6,3% rispetto al 2018. Il Whiskey (sia domestico che importato) e’ la categoria in continua crescita ormai da 7 anni a questa parte e conferma una tendenza positiva degli americani a preferire gli Spirits brown rispetto agli white (come Gin e Vodka ad esempio). 1 Fonte: BMC Strategic Associates 4
La suddivisione dei consumi dei diversi prodotti alcolici si basa in generale in base ad indicatori generazionali: ● I Gen Z (nati dal 1997 in poi - 27% della popolazione) stanno entrando nell'età in cui e’ per loro legale bere. Sembra al momento che questa generazione beva in maniera molto limitata, alcuni studi dicono che sia per paura di perdere il controllo e di essere pubblicati sui social media. Sicuramente un fattore che li spinge a bere poco e’ anche la tendenza salutista in cui sono cresciuti. E’ da tenere presente che questa e’ la generazione piu’ multiculturale che e’ presente negli Stati Uniti al momento e quella con la minor percentuale di persone bianche. ● I Millennials (22% popolazione) sono i più esploratori (bevono un po’ in modo trasversale, non sono molto fedeli ai brand e sono attratti dai prodotti alternativi come i low alcohol e gli hard seltzer). Questa generazione sta ancora faticando con difficoltà economiche e preferisce al momento la birra e gli alcolici artigianali. Sono molto attenti al packaging e alle soluzioni sostenibili e tendono anch’essi anche alle soluzioni low o zero alcohol come gli hard seltzer per esempio. ● I Gen X (20,6% della popolazione) si focalizzano sulla ricerca della verità, sono estremamente pragmatici e analitici. Ricercano momenti di educazione particolarmente per il vino. Sono abbastanza leali nella scelta dei loro drinks. ● I Baby Boomers (22% popolazione) continuano a mantenere un buon consumo di alcolici, ma la generazione sta invecchiando e gli acquisti stanno moderatamente diminuendo anno dopo anno, sia in termini di volume che di qualità. 5
Mercato USA: L’Offerta Domestica Numero di Distillerie per Stato, 2019 Fonte: IWSR Whiskey e Bourbon sono i distillati della tradizione americana, con una produzione prettamente concentrata negli Stati del Kentucky e del Tennessee. Ciononostante adesso si possono trovare nel mercato un po’ tutti i prodotti made in USA: Gin, Vodka, Rum, Amari, Liquori, perfino Grappa. Nota Covid-19: Molti distillatori americani hanno convertito la loro produzione in hand sanitizer e altri prodotti disinfettanti. Nella top 10 dei Whiskey più venduti negli USA ci sono 5 brand americani, alcuni bevuti in tutto il mondo: 6
Il Whiskey americano rappresenta il 65% di tutte le esportazioni di alcolici statunitensi ($1.5 miliardi nel 2019), con un totale di $996 milioni (di cui 514 milioni verso l’EU). Questa categoria ha riscosso una forte crescita negli ultimi anni. Particolarmente nel 2019, solo negli Stati Uniti sono stati venduti oltre 26 milioni di casse da 9 litri di Whisky americano, generando oltre $11 miliardi di entrate per i distillatori.2 Inoltre nel 2019 il volume della categoria e’ salito dell'8,4% rispetto al 2018: Fonte: The Distilled Spirits Council of the US (DistilledSpirits.org) Nonostante la Vodka come categoria abbia perso qualche vendita rispetto al passato, a livello assoluto Tito’s Vodka e’ il prodotto più venduto nel mercato USA. Il successo di Tito evidenzia le linee sfocate che circondano il significato del termine “craft”. Mentre il marchio si definisce come "America's Original Craft Vodka" e sottolinea il processo di 2 dati Passport 2018 7
distillazione nella sue attività di comunicazione, nello stesso modo in cui fanno tanti piccoli marchi, molti hanno difficoltà a considerare “craft” un marchio che ora vende 70 milioni di litri all'anno. Il successo di Tito e’ dovuto al fatto che gli altri brand di categoria stanno avendo difficoltà nel competere con il più grande player e la rapida crescita in popolarità dei liquori scuri. I Liquori e i Cordiali sono diventati una categoria molto popolare negli ultimi anni, specialmente nel mondo dei mixologist, con la continua richiesta al bancone di Negroni e Spritz. Per questo motivo, si sta osservando una crescita della produzione domestica di questi prodotti, anche sfortunatamente con nomi di chiaro rimando all’Italian sounding, specialmente per gli amari. Nonostante la categoria sia ancora poco nota ai consumatori, produttori Americani si stanno avventurando nel mercato con la creazione di amari Made in USA. Menzioniamo alcuni esempi: ● St.George Spirits in California ha un vasto portfolio di distillati e nel 2016 ha lanciato un “Italian-style Amaro with a California twist”: Bruto Americano. ● Bitter e Amaro di St.Agrestis in New York. L’azienda produce anche Spritz e Negroni in formato RTD. ● Highwire Distilling Co produce il loro Amaro, Southern Amaro Liqueur, con erbe del South Carolina. Uno dei produttori più noti della categoria, sempre Made in USA, e’ Don Ciccio & Figli con sede a Washington DC. Producono circa 15 Liquori e Cordiali tra cui Amaro, Aperitivo, Limoncello e Nocino. 8
L’import dal Mondo SPIRITS Dati statistici del 2019 riportano l’import globale del settore in costante crescita da 7.8 miliardi di dollari nel 2017 a 9.3 miliardi nel 2019. L’italia, con una crescita del 2,5% dal 2018 al 2019, si trova ora all’ottavo posto come fornitore di Spirits negli USA in valore. Dal punto di vista della quantità, l’Italia si trova all'undicesimo posto ma con una crescita maggiore pari al 17% dal 2018 al 2019 e una vendita totale di 9.8 miliardi di litri nel 2019. Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce 9
LIQUORI E CORDIALI Nella categoria specifica dei Liquori e Cordiali l’Italia si trova al quarto posto sia per valore che quantità con una rispettiva quota di mercato del 15,5% e del 10,2% nel 2019, entrambe in lieve calo dal 2018. Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce 10
BRANDY L’Italia si trova al quinto posto per valore e al sesto posto per quantità nella macrocategoria del Brandy, nella quale e’ compresa la Grappa, rinomato prodotto Made in Italy. Notevole balzo del 13,7% in quantità’ dal 2018 al 2019 seppure la quota di mercato e’ rimasta quasi invariata attorno al 20% negli ultimi 3 anni. Come brand presenti sul mercato USA citiamo: Candolini, Nardini, Nonino e Poli. Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce 11
GIN Nonostante molte grandi marche di Gin usino ginepro italiano, la produzione di Gin italiano non e’ di rilievo e infatti l’import della categoria ha subito un calo del 10,9% dal 2018 al 2019, mantenendo una piccola quota di mercato pari a 0,4%. Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce 12
VODKA La Vodka italiana nel 2019 si e’ posizionata all’undicesimo posto per valore e al quattordicesimo posto per quantità, ottenendo solamente piccole quote di mercato, rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%. Brand italiani di Vodka presenti negli Stati Uniti, la maggior parte derivanti dalla fermentazione di cereali, sono: Carbonadi Vodka, Polini 2Nite Vodka e Purus Vodka. Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce Fonte: Elaborazioni ICE su dati di US Department of Commerce 13
Statistiche di Vendita nel Mercato USA Nel 2019 le vendite per categoria sono così distribuite:3 - Il Whiskey nella sua totalità raggiunge circa le 75 milioni di casse da 9 litri e un volume di fatturato di 19.8 miliardi di dollari. Tra le varie sottocategorie, il Whiskey domestico copre la fetta più grande con 36.8 milioni di casse e $9.5 miliardi di fatturato. - La Vodka rappresenta il maggior prodotto per volume di tutto il mercato degli Spirits, con 79.5 milioni di casse e $13 miliardi in fatturato. - Lo Scotch si attesta sui 9.5 milioni di casse ed un fatturato di $2.4 miliardi. - I Liquori e Cordiali creano $2.4 miliardi di fatturato dalla vendita di 20 milioni di casse. - Il Rum vende circa 24.1 milioni di casse e $2.3 miliardi di fatturato. - Il Gin raggiunge i 10 milioni di casse per un fatturato di $918 milioni. - La Tequila e’ cresciuta a tassi costanti negli ultimi anni. Dal 2002 ha raggiunto un aumento del 180%, una media del 6,2% all’anno. La categoria vende 20.1 milioni di casse con un fatturato di $3.3 miliardi. Oltre alla popolarita’ della cucina messicana e tex-mex Messicani negli USA che favorisce il consumo della bevanda, uno dei punti di forza della crescita della Tequila negli Stati Uniti è la capacità dei distillatori di offrire un prodotto per ogni budget e occasione. Avendo una vasta offerta a diverse fasce di prezzo, la Tequila è accessibile a tutti.4 Parte della macro-categoria degli spirits a base di Agave e’ il Mezcal, che e’ di grande richiesta nel mercato degli alcolici data la ricerca di sapori autentici e liquori di nicchia da parte delle generazioni piu’ giovani. Le vendite di Mezcal sono previste aumentare del 18% entro la fine del 2022. Essendo un alcolico relativamente nuovo nei bar americani, e’ molto usato per modernizzare dei cocktail classci. 5 3 Fonte The ISWR 4 Distilledspirits.org 5 USfoods.com 14
Ecco nel dettaglio le top list di vendita per categoria. Top brand di Spirits venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR Top brand di Liquori e Cordiali venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR 15
Top brand di Whiskey venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR Top brand di Brandy/Cognac venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR 16
Top brand di Gin venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR Top brand di Vodka venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR 17
Top brand di Rum venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR Top brand di Tequila venduti negli USA, 2018-2019 Valori in migliaia di casse da 9L Fonte: IWSR 18
Posizionamento degli Spirits Italiani negli USA Valori in milioni di US Fonte: IWSR Valori in milioni di ettolitri Fonte: IWSR Fonte: IWSR 19
Disaronno si classifica come unico brand italiano nella top 10 di categoria ma menzioniamo anche i seguenti prodotti italiani nella top 100: ● Aperol, Campari e Frangelico di Campari Group ● Sambuca Romana ● Amaretto Di Amore ● Limoncello Caravella ● Fernet-Branca ● Limoncello Pallini ● Amaro Montenegro e Select Aperitivo di Montenegro Group ● Luxardo Maraschino NB: Negli USA non è facile entrare: è un mercato che richiede brand forti e molta capacità di supportare azioni di promozione. Se i produttori di liquori hanno una capacità produttiva limitata, vale la pena concentrarsi su qualche stato in particolare e dare molta attenzione e supporto agli importatori locali. La competizione è fortissima e bisogna sapersi distinguere, sia a livello di immagine, che a livello di offerta ai clienti. Sfortunatamente, a livello di canale di vendita retail, i prezzi devono essere abbastanza contenuti oppure occorre puntare su packaging particolari e magari su POS (Point of Sale Marketing) per esempio scatole display che combinano il prodotto con un articolo regalo. Nel canale ristorazione, si può ottenere qualche margine maggiore per il prezzo ma le quantità dipendono dalla bontà dell’importatore. Ecco alcuni spunti di riflessione per approcciare il mercato: ● Trovare il giusto partner con cui individuare la strategia commerciale (prodotti, prezzi e canali distributivi) ● Packaging accattivante ● Seguire i trend ● Sfruttare il “Made In Italy” perche’ l’eccellenza Italiana è riconosciuta in tanti settori, soprattutto nel food & beverage ● Essere creativi considerato che i consumatori USA sono aperti a «nuove frontiere» ● Supportare l’idea e il brand con un buon piano di marketing 20
Andamento dei Prezzi Secondo il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, i prezzi delle bevande alcoliche sono cresciuti del 14,26% nel 2020 rispetto al 2010 (una differenza in valore di $3,56). Nel 2020 il prezzo medio al litro degli alcolici ammonta a $ 40,45. Fonte: Statista - Unit: 1 litro Tendenze del Settore Negli ultimi anni il mondo degli spirits si sta adattando alle richieste dei consumer. I menù di cocktail sono sempre più caratterizzati da bevande a basso contenuto alcolico o analcoliche. L'impegno per la sostenibilità è in grande crescita seguendo il trend delle cannucce di carta o metallo. I millennial stanno re-introducendo la moda del “bar cart” come un modo per mostrare i loro alcolici di alta gamma e intrattenere con stile dato che i premium spirits sono visti come un “lusso accessibile.”6 In generale, i “brown spirits” stanno spopolando, portando grandi distributori e società globali come Diageo, Brown-Forman, Constellation Brands e Pernod Ricard a investire nell'acquisizione di marchi della nicchia di settore.7 6 Distilledspirits.org 7 Beveragedynamics.com 21
LOW / ZERO ALCOOL SPIRITS La vita frenetica delle grandi città sta spingendo sempre più i consumatori a ricercare prodotti, non solo alimentari, che aiutano a mantenere il corpo sano ma anche a calmare stress e ansia. Il contenuto alcolico non si sposa sempre con questa ricerca e quindi molti consumatori sono attratti verso le bevande low o zero alcool che però diano la stessa esperienza in termine di gusto. Data l’alta domanda di questi prodotti, molti produttori si sono adoperati per aggiudicarsi la loro quota di mercato. Brand noti del settore sono: Curious Elixir, Proteau e Ritual. Moda ancora più’ recente sono i “bar analcolici”. READY TO DRINK La categoria Ready to Drink (RTD) e’ nata dalla domanda di praticita’ nel settore degli alcolici. Mentre all’inizio del loro boom erano considerate di basso livello, negli ultimi anni, specialmente con la popolarità dei RTD cocktails, hanno raggiunto un livello di qualità molto alto e apprezzato.8 Fonte: Statista 8 Beveragedynamics.com 22
HARD SELTZERS Il trend degli hard seltzers, nati nel 2016 con il lancio del brand più noto al giorno oggi, White Claw di Mark Anthony Brands, sta spopolando dal 2018. Il termine "hard seltzer" si riferisce a una bevanda a base di acqua gassata, zucchero e aromi, alla quale viene aggiunta una componente alcolica derivante dal malto. Questo nuovo drink nasce proprio dalla richiesta dei consumatori di bevande alcoliche con poche calorie. Wine Enthusiast ha registrato una crescita di vendite del 200% solamente nel 2019 ed entro il 2021 questo nuovo mercato, secondo alcuni, potrebbe raggiungere un fatturato 2.5 miliardi di dollari. Di conseguenza, alcuni dei maggiori player del settore hanno lanciato delle linee di hard seltzers per conquistare la propria quota di mercato in un settore così promettente. I numeri della categoria sono molto sorprendenti considerato che si tratta di un trend relativamente nuovo che combina in sé molte delle caratteristiche degli altri trends: è una bevanda low alcohol, spesso in lattina, con packaging che attira l’attenzione, volta al pubblico millennials e che può’ essere infusa con molti aromi. Top brand di hard seltzers per volume negli USA, 2019 Fonte: IWSR 23
Regole di Accesso al Mercato Per comprendere il mercato degli Stati Uniti delle bevande alcoliche, occorre innanzitutto conoscere il loro sistema di distribuzione “Three tiers”. I tre "livelli" del sistema consistono in: 1. Il livello produttore (produttore o fornitore). In questo livello ci sono anche gli importatori. 2. Il livello distributore (grossista). Queste società possono variare da aziende locali che gestiscono un piccolo magazzino e pochi camion, a grandi distributori con sedi in molti Stati e che vendono milioni di casse all'anno. 3. Il livello rivenditore. Questo include un'ampia varietà di attività commerciali, spesso suddivise in "on premise” cioè rivenditori all’interno dei cui locali si può consumare l'alcol come ad esempio bar, ristoranti, hotel e "off premise" cioè rivenditori in cui si possono solo comprare bottiglie chiuse come negozi di liquori, supermercati, negozi di alimentari e simili. In questo sistema di distribuzione a tre livelli, il produttore vende ai distributori, ed i distributori consegnano e vendono ai rivenditori. Il pubblico, i privati, possono comprare SOLO dal rivenditore. Il sistema a tre livelli è frutto del Proibizionismo e della necessità per il legislatore americano di tenere il più stretto controllo sul consumo alcolico. Oltre al sistema di distribuzione, la legge americana è intervenuta anche a regolamentare le “tied-houses” cioè gli esercizi commerciali legati a un particolare distillatore e forniti esclusivamente da quel produttore: in quasi tutti i casi, è stata vietata la proprietà incrociata tra "membri del settore" (intendendo produttori e distributori) e rivenditori. Esistono alcune eccezioni al 3 Tiers: ● In alcuni Stati, un importatore può detenere anche la licenza di distribuzione (quindi primo e secondo livello coincidono) ● In alcuni Stati, il produttore può vendere e spedire il proprio prodotto direttamente al consumatore finale (il cosiddetto DtC shipment) ● Il governo locale di alcuni Stati interviene a vari livelli e controlla la distribuzione. In questi Stati, chiamati Controlled States, solitamente succede che si costituisca un monopolio sulla distribuzione che, non solo si occupa di acquistare alcolici all’ingrosso, ma è anche proprietario dei rivenditori off-premise al dettaglio. In questo contesto i rivenditori on-premise sono obbligati a comprare dallo Stato. 24
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL SISTEMA A 3 LIVELLI PRO: ● La distribuzione è meno costosa e più efficiente. Per esempio, i produttori e gli importatori non sono costretti a pagare per i magazzini e i camion necessari per distribuire gli alcolici su ampi territori; i negozi possono ricevere una unica spedizione che include diversi marchi di Spirits; i negozi che hanno location in vari Stati possono ricevere i prodotti direttamente in ogni punto vendita invece che in modo aggregato. CONTRO: ● Molti passaggi da gestire e molti margini di profitto da distribuire a tutti i soggetti Molti grandi rivenditori (es. catene di ristoranti, hotel, GDO, ecc.) sono abbastanza abituati a trattare direttamente con i produttori: specialmente se sono catene internazionali, molto spesso comprano senza intermediari nella maggior parte degli altri Stati del mondo. Questa modalità negli USA non è consentita. ● LE “FRANCHISE LAWS” Il soggetto più controverso della legislazione USA sono le cosiddette “Franchise Laws”. Queste leggi sono emerse negli anni '70 e '80, in un periodo in cui i grandi birrifici nazionali si trovavano in una posizione di potere nei confronti dei piccoli distributori statali. Nell’intento di bilanciare la situazione, venne istituito un diritto speciale, non negoziabile, ai distributori di birra per proteggerli dalla risoluzione arbitraria del contratto da parte del produttore. Una volta firmato un accordo di distribuzione in uno Stato che applica queste leggi, il marchio viene attribuito al distributore ed è necessario dimostrare una legittima giusta causa per chiedere l’annullamento del contratto: è un processo che di solito coinvolge avvocati e può richiedere anche il pagamento di penali da parte dei produttori. Le Franchise Laws, non essendo più legate a un prodotto specifico (la birra), al giorno d’oggi vengono anche applicate anche al settore degli spirits. Franchise Laws 25
Fonte: Diageo Ecco ad oggi i principali player del settore in termini di distribuzione di alcolici: Quota di mercato dei distributori Fonte: IWSR 26
LEGISLAZIONI STATO PER STATO Ogni Stato regola la vendita di bevande alcoliche tramite specifiche “Liquor laws” e possiede un ufficio statale che rilascia licenze, effettua controlli e raccoglie tasse. Ogni Stato decide su vari aspetti, come ad esempio: ● I soggetti che possono partecipare al 3 tiers (importatori, distributori e retailer): stabilisce i requisiti, i costi delle licenze, ecc… ● I canali di vendita: per esempio gli alcolici si possono comprare solo in negozi specializzati ● I giorni e gli orari di vendita: es. esclusa la vendita la domenica e durante la notte Riguardo a orari e giorni di vendita, si può consultare il sito: www.stateliquorlaws.com/. ALCUNI STATI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE Di seguito due liste che rappresentano i primi 10 Stati in termini di consumo. Per contestualizzare le liste, si ricorda che gli Stati più popolosi degli USA sono, in ordine decrescente, California, Texas, Florida, New York, Pennsylvania, Illinois, Ohio, Georgia, North Carolina e Michigan. Tutti gli altri Stati hanno meno di 10 milioni di abitanti. Riguardo alla ricchezza della popolazione, al primo posto si posiziona il Maryland, seguito da Alaska, New Jersey, Massachusetts, Hawaii, Connecticut, New Hampshire, Virginia, California e Washington. Informazioni di consumo di Liquori e Cordiali negli USA, 2019 Fonte: IWSR 27
Accise Il TTB (www.ttb.gov) è l’ente che si occupa della regolamentazione e della gestione della distribuzione e anche della tassazione delle bevande alcoliche a livello federale. Il 22 dicembre 2017 il Presidente Trump ha firmato, all’interno della radicale riforma fiscale, il “Craft Beverage Modernization and Tax Reform Act” che ha introdotto una scaglionatura per il pagamento delle tasse in base alla quantità prodotta. In linea generale, gli Stati Uniti riscuotono un accisa sugli alcolici a livello federale $13.50 per proof gallon (1 proof gallon corrisponde ad un gallone di distillato a 100 proof, quindi a 50% di alcol. Questo significa che la tassa quindi non e’ fissa ma si paga in percentuale rispetto quindi all’alcol contenuti nel prodotto). Gli scaglioni previsti non sono applicati direttamente ai prodotti importati ma gli importatori possono fare richiesta del credito nella tassazione A questa accisa si aggiungono le tasse che tutti i 50 Stati e il Distretto di Columbia riscuotono localmente. Un riepilogo completo si trova annualmente di solito nel sito https://taxfoundation.org/. Per informazioni doganali, documenti di importazione, etichettatura, packaging e tipologie di spirits contattare l’ufficio ICE di New York (newyork@ice.it) Principali Eventi del Settore Per gli Spirits molti eventi sono focalizzati sul consumatore attraverso diversi festival locali. Esistono degli eventi molto rilevanti però per la comunità dei bartender/mixologists, tra questi menzioniamo: ● Aspen Après Ski Cocktail Classic - https://apresskicocktailclassic.com/ ● Thirst Boston - https://thirstboston.com/ ● BCB Brooklyn - https://www.barconventbrooklyn.com/ ● Tales of the Cocktail - https://talesofthecocktail.org/ ● USBG Conferences - https://www.usbg.org/home ● WSWA - https://www.wswa.org/ ● Nightclub and Bar Show - https://www.ncbshow.com/ ● San Diego Spirits Festival - https://www.sandiegospiritsfestival.com/ 28
Principali Riviste e Siti di Informazione del Settore ● Food & Wine Online http://www.foodandwine.com ● Liquor.com http://www.liquor.com ● Wine Enthusiast http://www.winemag.com ● Distiller https://distiller.com/ ● The Whiskey Wash http://thewhiskeywash.com ● PUNCH http://punchdrink.com ● Whisky Advocate http://whiskyadvocate.com ● Tipsy Bartender http://www.tipsybartender.com ● Drink Hacker http://www.drinkhacker.com ● SevenFifty Daily https://daily.sevenfifty.com/ ● The Bourbon Review http://www.gobourbon.com ● The Whiskey Reviewer http://whiskeyreviewer.com ● The Drink Nation http://thedrinknation.com ● Bevvy https://bevvy.co/ ● The Alcohol Professor https://www.alcoholprofessor.com/ ● Busted Wallet http://www.bustedwallet.com ● Thirsty https://thirstymag.com ● Distiller Magazine http://distilling.com/publications/distiller-magazine ● Shanken News Daily http://www.shankennewsdaily.com/ ● Wine & Spirits http://www.wineandspiritsmagazine.com ● The Tasting Panel http://www.tastingpanelmag.com 29
Riepilogo Fonti Alcoholic Drinks In The Us- Analysis – Euromonitor Passport | July 2019 Alcoholic Beverages in the United States – Statista Report Beverage Alcohol State of the Industry Webinar – BMC Strategic Associates Beveragedynamics.com Diageo Distilledspirits.org IWSR US Alcoholic Beverage Report 2019 RaboResearch | US Online Alcohol Sales Reach USD 2.6bn | December 2019 Tax Foundation US Bureau of Labor Statistics US Department of Commerce Usfoods.com 30
Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation ITALIAN TRADE AGENCY OFFICES IN THE UNITED STATES New York Chicago Houston Los Angeles Miami 33 East 67th Street 401 N. Michigan Avenue 777 Post Oak Boulevard 1900 Avenue of the Stars 1 Southeast 3rd Avenue, New York, NY 10065 Suite 1720 Suite 320 Suite 350 Suite 1000 Tel: +1 212.980.1500 Chicago, IL 60611 Houston, TX 77056 Los Angeles, CA 90067 Miami, FL 33131 Fax: +1 212.758.1050 Tel: +1 312.670.4360 Tel: +1 281.888.4288 Tel: +1 323.879.0950 Tel: +1 305.461.3896 E-mail: newyork@ice.it Fax: +1 312.670.5147 Fax: +1 281.974.3100 Fax: +1 323.203.8335 Fax: +1 786.497.8900 E-mail: chicago@ice.it E-mail: houston@ice.it E-mail: losangeles@ice.it E-mail: miami@ice.it Italian Trade Agency ITA - Italian Trade Agency @ITAtradeagency @itatradeagency
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