20 L'ITALIA NELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE 2202-1202ECIotroppaR - Agenzia ICE
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L’ITALIA NELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE Rapporto ICE 2021-2022 20 22 Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Executive summary Le imprese esportatrici italiane hanno reagito prontamente durante e dopo la pandemia, facendo registrare per l’Italia tassi di crescita dell’export più sostenuti di quelli di altre grandi economie comparabili. Già alla fine del 2021 l’export italiano aveva superato del 7,5% i livelli pre-pandemia, e nei primi sei mesi del 2022 si è registrata un’ulteriore crescita tendenziale del 22,4%. Occorre leggere i dati tenendo conto dell’inflazione che, dopo 30 anni, è tornata ad essere una delle variabili che sta caratterizzando l’evoluzione dell’economia globale. Comunque, anche in volume l’export italiano segna una crescita. I prezzi delle materie energetiche contribuiscono al forte rialzo del valore delle importazioni e si riflettono sul deterioramento dell’avanzo commerciale. Il conflitto seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha aggiunto preoccupazione alle incertezze già presenti nello scenario del commercio internazionale, oltre al dolore per il dramma umanitario in corso. Gli effetti sul commercio estero del nostro Paese riguardano prevalentemente le importazioni, essendo i due paesi importanti fornitori di prodotti energetici, di materie prime e di componenti specifici ad alcune filiere. L’impatto sull’export nel breve termine non è particolarmente rilevante nel suo complesso ma può essere essenziale per alcune categorie di imprese e territori. Per questo è oggetto di attenzione e Maeci e ICE hanno messo in campo nuovi strumenti di supporto alle imprese per favorire la diversificazione degli sbocchi di mercato e l’apertura di nuove fonti di approvvigionamento di materie e componenti.
La pandemia ha impresso un’ulteriore accelerazione ad alcuni trend che erano già in atto: i processi di digitalizzazione, lo spostamento della domanda mondiale verso l’Asia, salute e sostenibilità al centro dei valori di consumo delle nuove generazioni. Ma ha anche messo le imprese di fronte a nuove sfide: le strozzature di alcune supply chain, la ridotta capacità della logistica internazionale con l’aumento del prezzo dei noli e, soprattutto, l’inflazione e la conseguente stretta avviata sui mercati monetari (tapering e aumento dei tassi di interesse, con la conseguenza di frenare gli investimenti). La guerra, inoltre, sta esasperando le spinte inflattive esogene e sta generando ulteriori tensioni nelle catene globali del valore, particolarmente per le produzioni energivore. Alla luce del conflitto russo-ucraino, ICE e Prometeia hanno rivisto e pubblicato a luglio il rapporto sull’Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori: ne emerge una stima di crescita del commercio mondiale in volume del 2,1% nel 2022 e del 4,0% nel 2023. Per quanto si tratti di tassi di incremento ben inferiori a quelli ipotizzati ad inizio febbraio, restano prospettive di crescita nel breve-medio periodo che le imprese italiane hanno il potenziale per poter cogliere. La previsione va inoltre inquadrata in uno scenario di "riconfigurazione della globalizzazione", che tenga conto di rinnovati fattori di rischio geopolitico. Nel quadro dell'azione di sistema coordinata dal MAECI e del "Patto per l'export", ICE Agenzia dal 2019 ha messo in atto 20 nuove azioni, rivolte ad ammodernare e rendere più fruibili i suoi servizi alle imprese; ha modulato durante la pandemia e accelerato dopo la pandemia le attività di servizio più tradizionali (fiere in Italia e all'estero e formazione) e ha rafforzato la propria organizzazione con nuovi concorsi per funzionari e dirigenti e con l'ampliamento della rete estera. Queste azioni si traducono in un incremento di 1,55 volte delle imprese servite e di 2,79 volte dei servizi di assistenza erogati alle imprese.
Capitolo 1 I RISULTATI DELL’EXPORT ITALIANO Le imprese esportatrici italiane hanno reagito prontamente durante e dopo la pandemia, facendo registrare per l’Italia tassi di crescita dell’export più sostenuti di quelli di altre grandi economie comparabili. Già alla fine del 2021 l’export italiano aveva superato del 7,5% i livelli pre-pandemia, e nei primi sei mesi del 2022 si è registrata un’ulteriore crescita tendenziale del 22,4%. Occorre leggere i dati tenendo conto dell’inflazione che, dopo 30 anni, è tornata ad essere una delle variabili che sta caratterizzando l’evoluzione dell’economia globale. Comunque, anche in volume l’export italiano segna una crescita. I prezzi delle materie energetiche contribuiscono al forte rialzo del valore delle importazioni e si riflettono sul deterioramento dell’avanzo commerciale.
Andamento dell’export italiano di beni nel lungo periodo Esportazioni di beni in miliardi di euro 600 516 500 480 465 449 437 412 417 390 390 399 400 376 337 300 200 100 0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 516 472 mld € mld € Export Import +18,2% +7,5% di beni 2021 di beni 2021 Variazione export Variazione export 2021/2020 2021/2019 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Il rapido recupero dell'export dell'Italia a confronto con altri paesi Esportazioni di beni delle prime 10 economie mondiali nel 2021 Variazioni % 2021 rispetto al 2019 Stati Uniti 1,0% Cina 27,6% Giappone 1,5% Germania 3,7% Regno Unito -3,6% India 15,6% Francia -3,0% ITALIA 7,5% Canada 7,0% Corea 12,7% del Sud -10 0 10 20 30 Nota: classifica dei Paesi in base al PIL 2021 (FMI) Fonte: Elaborazione ICE su dati Eurostat e Istituti nazionali di Statistica
Peso degli scambi di beni e servizi sul Pil dell’Italia Importazioni Esportazioni Percentuali calcolate sui valori concatenati con anno di riferimento 2015 35 32,0 31,4 31,7 31,0 29,9 30,2 29,7 30 28,7 28,0 30,0 27,4 29,3 29,0 26,0 28,6 28,0 26,1 27,4 26,7 25 26,0 24,9 24,6 25,3 24,4 20 15 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 581,3 538,3 mld € mld € Il grado di apertura agli scambi dell'Italia è elevato e crescente Le esportazioni 2021 Le importazioni 2021 di beni e servizi di beni e servizi L'export genera il 32% del Pil (valori correnti, dati (valori correnti, dati di contabilità nazionale) di contabilità nazionale) Cresce anche il peso dell'import (30%) Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat e Banca d'Italia
I principali esportatori mondiali di beni nel 2021 e il posizionamento dell’Italia Valori in miliardi di euro Variazioni percentuali 2021/2020 2021/2019 Cina 2.851 +26,3% +27,6% 8° Stati Uniti 1.485 +18,7% +1,0% Paese al mondo per PIL Germania 1.380 +14,1% +3,7% Paesi Bassi 708 +20,0% +11,9% Giappone 640 +14,0% +1,5% 2° Paese in UE Hong Kong 568 +18,3% +18,7% per produzione manifatturiera Corea del Sud 546 +21,7% +12,7% ITALIA 516 +18,2% +7,5% Francia 495 +15,8% -3,0% 8° Paese esportatore Belgio 462 +24,9% +15,7% nel mondo 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 Fonte: Elaborazione ICE su dati degli Istituti nazionali di Statistica, FMI ed Eurostat
I principali importatori mondiali di beni nel 2021 e il posizionamento dell’Italia Valori in miliardi di euro - 2021 Variazioni percentuali 2021/2020 2021/2019 Stati Uniti 2.397 +17,6% +7,7% Cina 2.276 +26,1% +22,6% Germania 1.202 +17,2% +9,0% 11° Paese importatore Giappone 651 +16,8% +1,1% al mondo Paesi Bassi 642 +23,3% +13,1% Francia 604 +18,9% +3,4% Hong Kong 603 +21,1% +16,9% Regno Unito 587 +5,3% -5,6% Corea del Sud 521 +27,1% +15,9% India 486 +48,9% +11,9% ITALIA 472 +26,4% +11,3% 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 Fonte: Elaborazione ICE su dati degli Istituti nazionali di Statistica
I principali mercati di sbocco delle esportazioni italiane nel 2021 Valori in miliardi di euro - 2021 Peso % Variazioni percentuali 2021 2021/2020 2021/2019 Germania 66,9 13,0 19,3 14,3 Francia 52,8 10,2 16,8 4,4 60% delle esportazioni italiane Stati Uniti 49,4 9,6 16,5 8,6 è assorbito dai primi 10 paesi di destinazione Svizzera 27,3 5,3 8,1 4,9 Spagna 25,5 4,9 22,5 4,2 Regno Unito 23,5 4,5 3,9 -7,1 48% 52% Belgio 17,9 3,5 19,8 25,4 dell’export dell’export nazionale nazionale verso Paesi verso Polonia 16,1 3,1 22,7 19,2 extra UE Paesi UE Cina 15,7 3,0 22,1 21,0 Gli Stati Uniti sono il primo Paesi Bassi 15,2 2,9 32,9 26,3 mercato extra UE L’area del RCEP* assorbe Austria 11,4 2,2 23,1 9,1 circa l’8% dell’export nazionale Turchia 9,5 1,8 23,6 14,2 *La Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) è un accordo Romania 8,2 1,6 17,4 5,0 di libero scambio firmato nel 2020 tra i dieci stati dell'ASEAN, Cina, Corea Russia 7,7 1,5 8,8 -2,4 del Sud, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Entrato ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2022, l’accordo ha creato Giappone 7,6 1,5 6,1 -2,0 il più grande blocco commerciale al mondo: i suoi membri rappresentano infatti circa il 30% del PIL globale Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat ed un terzo della popolazione mondiale.
La quota di mercato dell’Italia per mercati di destinazione nel 2021 Quote di mercato dell’Italia per Paese 3,7 < 0,2% 2,2% - 2,7% 2,71% 0,2% - 1% 2,7% - 3,7% La quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni 1% - 2,2% > 3,7% mondiali di merci nel 2021 Fonte: Elaborazione ICE su dati FMI
I principali settori dell’export italiano nel 2021 Valori in milioni di euro - 2021 Peso Variazioni percentuali Quota 2021 2021/2020 2021/2019 mondiale dell’Italia Macchinari e apparecchi n.c.a. 83.532 16,2% 14,7% 1,0% 5,4% Metalli di base e prodotti in metallo 61.847 12,0% 26,0% 20,1% 4,7% Prodotti tessili e dell'abbigliamento, pelli e accessori 54.818 10,6% 17,3% -4,4% 6,1% Mezzi di trasporto 52.459 10,2% 16,9% 3,7% 3,1% di cui Autoveicoli 21.346 4,1% 13,3% 0,7% 2,6% Agroalimentare 50.127 9,7% 10,8% 13,8% 3,1% di cui Prodotti dell'agricoltura 7.809 1,5% 8,8% 12,6% 1,6% Prodotti alimentari 31.960 6,2% 10,7% 15,2% 3,7% Vini e bevande 10.358 2,0% 12,5% 10,3% 9,4% Sostanze e prodotti chimici 35.350 6,8% 19,0% 14,4% 2,5% Articoli farmaceutici 33.271 6,4% -2,2% 1,8% 4,1% Articoli in gomma e materie plastiche 30.002 5,8% 16,9% 9,2% 3,6% Prodotti delle altre attività manifatturiere 29.864 5,8% 29,2% 7,9% 3,9% di cui Mobili 10.837 2,1% 20,8% 8,3% 6,0% Gioielleria 8.483 75% 1,6% 58,1% 13,1% 5,0% Apparecchi elettrici 26.579 5,1% 21,0% 11,2% 3,0% dell’export Computer, apparecchi nazionale elettronici e ottici 17.394 è composto 3,4% 12,1% 10,8% 0,6% da Macchinari, Coke e prodotti petroliferi raffinati 13.838 Metallurgia, 2,7% 70,5% 3,2% 2,2% Moda, Carta e prodotti di carta 7.248 Autoveicoli, 1,4% 15,0% 4,5% 3,7% Agroalimentare, Legno e prodotti in legno Chimica (esclusi i mobili) 2.212 0,4% 23,0% 6,6% 1,6% e Farmaceutica Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
La crescita dell’export continua nel 2022 Principali raggruppamenti di industrie 306,2 +22,4% 302,6 +44,2% mld € mld € Export di beni Variazione tendenziale Import di beni Variazione tendenziale gen-giu 2022 export gen-giu 2022/2021 gen-giu 2022 import gen-giu 2022/2021 Valori medi Unitari Volumi 2021 gen-giu 2022 2021 gen-giu 2022 Esportazioni Importazioni 2020 gen-giu 2021 2020 gen-giu 2021 Beni di consumo +4,7 +5,6 +14,7 +20,9 +7,7 +2,9 +6,6 +6,8 Beni strumentali +3,4 +3,3 +12,6 +12,8 +11,6 +12,1 -0,6 -0,5 Beni intermedi +13,2 +18,5 +26,4 +29,2 +9,3 +13,0 -0,5 +8,7 Energia +60,5 +76,7 +79,1 +151,9 +8,5 +1,9 +18,5 +11,2 Totale al netto dell’energia +7,0 +9,9 +17,9 +22,1 +9,4 +9,4 +1,9 +5,8 TOTALE +8,3 +17,3 +20,1 +39,4 +9,2 +7,9 +2,0 +3,4 Le dinamiche inflazionistiche L’export in volume nel periodo La crescita dei valori medi condizionano anche l’andamento gen-giu 2022 resta comunque unitari delle importazioni degli scambi commerciali in crescita: +2% e raggiunge (+39,4%) è il doppio di quella il +6,6% per i beni di consumo delle esportazioni (+20,1%) Fonte: Istat
I principali mercati di sbocco delle esportazioni italiane nei primi sei mesi del 2022 Valori in miliardi di euro Variazioni percentuali gennaio-giugno 2022 gen-giu gen-giu 2022/2021 2022/2019 Germania 39,5 18,6 31,0 La Germania si conferma il primo Francia 31,6 20,0 21,8 Paese di destinazione anche nell’anno Stati Uniti 30,1 31,3 35,4 in corso Spagna 16,0 29,1 28,6 Svizzera 14,9 11,5 16,8 Tra i mercati Regno Unito 13,6 20,8 6,9 più dinamici: Belgio 11,2 32,7 56,3 Belgio Polonia Polonia 9,7 19,7 41,9 Paesi Bassi Turchia Paesi Bassi 9,2 23,0 50,1 Cina 7,7 -2,0 18,4 Austria 7,1 24,8 32,3 Solo per la Russia, a seguito del Turchia 6,3 38,5 56,7 conflitto in Ucraina, si registra Romania 5,0 23,0 24,7 una sostanziale flessione Giappone 4,0 9,6 10,2 Russia 3,0 -17,6 -16,8 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
I principali settori dell’export italiano nei primi cinque mesi del 2022 Valori in milioni di euro - gennaio-maggio 2022 Variazioni percentuali Gennaio-maggio Gennaio-maggio 2022/2021 2022/2019 Macchinari e apparecchi n.c.a. 36.482 7,9% 6,1% Metalli di base e prodotti in metallo 32.085 29,2% 44,5% Prodotti tessili e dell'abbigliamento, 25.611 21,8% 9,8% pelli e accessori Mezzi di trasporto 24.788 15,8% 16,1% di cui Autoveicoli 9.808 3,8% 8,9% Agroalimentare 23.532 18,8% 31,2% di cui Prodotti dell'agricoltura 3.820 8,0% 23,5% Prodotti alimentari 15.173 22,3% 36,1% Vini e bevande 4.539 17,3% 23,0% Sostanze e prodotti chimici 18.230 28,5% 38,2% Articoli farmaceutici 18.102 34,5% 38,4% Articoli in gomma e materie plastiche 14.419 17,2% 20,7% Prodotti delle altre attività manifatturiere 14.276 23,1% 24,8% di cui Mobili 5.131 19,0% 25,1% Gioielleria 4.234 37,0% 38,8% Apparecchi elettrici 12.568 16,6% 24,9% Coke e prodotti petroliferi raffinati 9.103 99,4% 80,1% Computer, apparecchi elettronici e ottici 8.112 16,0% 33,5% Carta e prodotti di carta 3.866 39,1% 32,2% Legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) 1.151 32,7% 27,1% Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Il saldo commerciale italiano 89,2 mld € 35,5 mld € Avanzo commerciale Avanzo commerciale al netto al netto energia, 2021 energia, gen-giu 2022 -45,1 mld € -48,5 mld € Saldo prodotti energetici Saldo prodotti energetici 2021 gen-giu 2022 44,2 mld € -13 mld € Avanzo commerciale Disavanzo commerciale totale, 2021 totale, gen-giu 2022 2,49 In rapporto al Pil, 2021 Andamento del saldo commerciale Saldo energia Saldo totale Saldo al netto energia Valori in miliardi di euro, 2013-2021 94 89 100 84 85 86 76 76 81 81 80 63 56 60 50 48 42 42 39 44 40 29 I prezzi delle materie 20 prime importate 0 ampliano il disavanzo -27 -22 del comparto energia -20 -34 -34 -42 -38 e determinano -44 -45 -40 -55 l’inversione del segno -60 del saldo totale 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Le esportazioni italiane nel 2021 per ripartizione geografica Dati in miliardi di euro Var. % 2021/2020 Italia nord-orientale Var. % 2021/2019 171 18,0% Peso % 2021* 9,4% 194 33,6% Italia nord-occidentale Italia centrale 19,2% 6,5% 93 15,3% 6,8% 38,1% 18,3% * Il peso % delle quattro aree è calcolato sul totale delle esportazioni regionali, 51 Sud e Isole pari a 509,4 miliardi. Esiste infatti una parte delle 16,5% esportazioni nazionali che non può essere attribuita 2,1% a nessuna regione o ripartizione; questa parte di esportazioni ammonta 10,0% nel 2021 a 6,9 miliardi. Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Le esportazioni delle regioni italiane nel 2021 Valori in milioni di euro - 2021 Peso % Variazioni percentuali 2021 2021/2020 2021/2019 Lombardia 135.883 26,3 19,1 6,6 A livello territoriale, nel 2021 l’export ha registrato Emilia Romagna 72.440 14,0 16,9 8,7 una forte crescita in tutte Veneto 70.252 13,6 16,7 7,8 le regioni, ad eccezione della Basilicata Piemonte 49.574 9,6 20,6 5,7 Toscana 47.720 9,2 16,8 10,4 I prodotti petroliferi Lazio 28.490 5,5 11,5 2,8 contribuiscono in misura considerevole all’incremento Friuli-Venezia-Giulia 18.140 3,5 26,8 17,1 delle esportazioni di Sicilia Campania 13.146 2,5 12,8 6,5 e Sardegna nel 2021: al netto del petrolio, Marche 12.561 2,4 15,6 2,7 le regioni crescono Sicilia 10.462 2,0 38,8 10,1 rispettivamente 2,0 20,5 11,8 del 12,9% e 34,1% Trentino Alto Adige 10.168 Abruzzo 8.621 1,7 5,0 -1,0 La dinamica Puglia 8.606 1,7 4,9 -4,0 particolarmente positiva 1,5 10,8 10,5 del Molise rispetto al 2019 Liguria 7.846 è determinata soprattutto Sardegna 5.542 1,1 63,4 -2,1 dall'andamento delle Umbria 4.688 0,9 23,4 8,6 vendite di autoveicoli e prodotti chimici. Basilicata 2.818 0,5 -14,7 -18,2 Per il Friuli-Venezia Giulia Molise 1.155 0,2 21,3 53,1 i settori che hanno contribuito maggiormente Valle d’Aosta 718 0,1 28,0 2,4 alla crescita rispetto Calabria 547 0,1 32,9 13,9 al pre-pandemia sono cantieristica e siderurgia Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Numero degli esportatori e valore delle esportazioni per classi di imprese esportatrici 136.025 +6,9% 77,1% 83,7% Imprese esportatrici Rispetto all'anno degli esportatori esporta del valore dell'export nel 2021* precedente
Cresce il valore medio esportato ma resta frammentata la struttura degli esportatori Operatori all’export e valore medio esportato Numero di operatori Valore medio esportato in migliaia di euro (scala destra) 150.000 3.900 3.252 3.323 3.546 3.243 3.084 2.781 2.832 2.641 2.590 2.701 100.000 2.600 50.000 1.300 0 0 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Esportazioni per classe di addetti dell’impresa esportatrice 2020 - Peso % sul totale esportato Fino a 9 Da 10 a 49 Da 50 a 249 Oltre 250 100 75 50 PMI 51,2 PMI 51,2% 42,0 dell'export italiano PMI PMI è generato da PMI 25 23,0 23,6 Strategia ICE focalizzata 0 sulle PMI Francia Germania Italia Spagna* Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat e Eurostat *dati riferiti al 2019
CAPITOLO 2 GLI EFFETTI DELL’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA Il conflitto seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha aggiunto preoccupazione alle incertezze già presenti nello scenario del commercio internazionale, oltre al dolore per il dramma umanitario in corso. Gli effetti sul commercio estero del nostro Paese riguardano prevalentemente le importazioni, essendo i due Paesi importanti fornitori di prodotti energetici, di materie prime e di componenti specifici ad alcune filiere. L’impatto sull’export complessivo nel breve termine non è particolarmente rilevante per l’Italia nel suo complesso ma può essere essenziale per alcune categorie di imprese e territori. Per questo è oggetto di attenzione e Maeci e ICE hanno messo in campo nuovi strumenti di supporto alle imprese per favorire la diversificazione degli sbocchi di mercato e l’apertura di nuove fonti di approvvigionamento di materie e componenti.
Import e Export 2021 dell’Italia verso Russia e Ucraina Peso % sul totale Milioni di euro Export Import delle esportazioni e delle importazioni italiane 7.696 RUSSIA 1,5% 3,7% 17.598 2.113 UCRAINA 0,4% 0,7% 3.288 Principali prodotti Peso % sul totale delle esportazioni italiane verso il Paese EXPORT IN RUSSIA EXPORT IN UCRAINA Altri indumenti esterni 5,3% Prodotti petroliferi raffinati 7,0% Altre macchine di impiego generale n.c.a. 4,1% Tabacco 4,9% Calzature 3,6% Altri indumenti esterni 4,7% Altri rubinetti e valvole 2,7% Altre macchine di impiego generale 2,9% Altri articoli di abbigliamento e accessori 2,4% Autoveicoli 2,8% Peso % sul totale delle importazioni italiane dal Paese IMPORT DA RUSSIA IMPORT DA UCRAINA Ferro, ghisa e acciaio di prima Gas naturale 51,8% 59,6% trasformazione e ferroleghe Petrolio greggio 12,7% Oli e grassi 9,9% Ferro, ghisa e acciaio di prima Cereali (escluso il riso), legumi trasformazione e ferroleghe 7,5% da granella e semi oleosi 8,7% Metalli preziosi 7,4% Ghiaia e sabbia; argille e caolino 3,7% Prodotti petroliferi raffinati 7,3% Minerali metalliferi ferrosi 2,2% Antracite 3,8% Legno tagliato e piallato 1,7% Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Esposizione dei paesi dell’UE nei confronti della Russia Nel complesso, il peso del commercio con la Russia per l'Italia è inferiore a quello dell'UE: l'incidenza dell'Italia nell'interscambio fra Russia e UE è, infatti, inferiore al peso dell'Italia sul PIL dell'UE Anello esterno: peso dei Paesi sul PIL dell’UE 2021 12,3% Italia Anello interno: quota dei Paesi sull’interscambio dell’UE con la Russia 10,0% 34,7% 27,6% Resto UE 22,1% 24,7% Germania 4,0% Polonia 6,4% 9,8% 5,9% 3,3% Paesi Bassi 13,7% 8,3% 17,3% Spagna Francia 10,8% 8,6% 10,0% 12,3% Peso dell’Italia Quota dell’Italia Peso dell’Italia Peso dell’Italia sulle importazioni sulle esportazioni sull’interscambio sul Pil dell’UE dell’UE dalla Russia dell’UE verso la Russia tra UE e Russia Fonte: Elaborazione ICE su dati Eurostat
Le principali commodities esportate da Ucraina e Russia in Italia e nel mondo Il grado di dipendenza nell'approvvigionamento di materie prime, energetiche e non, da Russia e Ucraina è elevato per molti Paesi. In Italia questa dipendenza è particolarmente rilevante per le materie prime energetiche. Russia Ucraina Quota % di importazioni italiane da Russia e Ucraina Quota di mercato di Russia e Ucraina sul totale delle import italiane di prodotti selezionati, 2021 sulle esportazioni mondiali per prodotti selezionati, 2021 Nichel Nichel Rame Rame Ferro Ferro Palladio Palladio Argilla Argilla Alluminio Alluminio Petrolio Petrolio Gas Gas Carbone Carbone Fertilizzanti Fertilizzanti Frumento Frumento e granoturco e granoturco Olio di girasole Olio di girasole 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat
Andamento export e import Italia-Russia I rapporti commerciali dal 2012 al 2021… …e dallo scoppio del conflitto Importazioni Esportazioni Dati in milioni mar-giu 2021 mar-giu 2022 Dati in milioni 20 11.464 15 -33% 10 4.851 5 2.619 1.762 0 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Importazioni italiane Esportazioni italiane dalla Russia verso la Russia -17,6% Variazione % tendenziale dell’export italiano in Russia nei primi 6 mesi Esportazioni e importazioni italiane in/dalla Russia, variazioni % tendenziali mese di: del 2022 Esportazioni Importazioni 141,9% Variazione % tendenziale dell’import italiano dalla Russia nei primi 6 mesi mar 2022 / mar 2021 -50,9% 152,8% del 2022 apr 2022/ apr 2021 -48,4% 144,6% Una possibile flessione del 40% circa mag 2022 / mag 2021 -9,5% 126,9% delle esportazioni verso la Russia corrisponderebbe giu 2022 / giu 2021 -19,1% 120,0% a meno dell’1% dell’export nazionale Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat e Banca d'Italia
Le azioni del sistema a supporto delle imprese colpite dalla crisi PROMOZIONE E COMMERCIO FINANZIAMENTI Unità di Crisi sulle conseguenze del conflitto russo-ucraino per l’export Garanzia SupportItalia SACE italiano, coordinata dal MAECI Strumento a sostegno delle imprese italiane colpite dagli effetti della crisi 15 milioni di euro russa-ucraina Stanziamento ICE per accompagnare Limite dei finanziamenti ottenibili: la diversificazione dei mercati di sbocco 15% del fatturato annuo totale medio per le imprese esposte: in Italia degli ultimi 3 esercizi e 50% Potenziamento incoming dei costi sostenuti per fonti energetiche a fiere italiane da altri Paesi negli ultimi 12 mesi Nuove iniziative all’estero Riorientamento dei fondi Finanziamenti agevolati Simest per le iniziative promozionali per le imprese esportatrici colpite in Russia cancellate dalla crisi in Ucraina Finanziamento “sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Creazione dell’help desk Ucraina Federazione Russa e/o Bielorussia” per assistere le aziende italiane che hanno attualmente attività Finanziamento “sostegno alle imprese o iniziative in corso nel mercato ucraino esportatrici (verso qualunque geografia) con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia” Assistenza MAECI-ICE alle imprese nel reperimento di materie prime su mercati alternativi
CAPITOLO 3 NUOVE E VECCHIE SFIDE E OPPORTUNITÀ La pandemia ha impresso un’ulteriore accelerazione ad alcuni trend che erano già in atto: i processi di digitalizzazione, lo spostamento della domanda mondiale verso l’Asia, salute e sostenibilità al centro dei valori di consumo delle nuove generazioni. Ma ha anche messo le imprese di fronte a nuove sfide: le strozzature di alcune supply chain, la ridotta capacità della logistica internazionale con l’aumento del prezzo dei noli e, soprattutto, l’inflazione e la conseguente stretta avviata sui mercati monetari (tapering e aumento dei tassi di interesse, con la conseguenza di frenare gli investimenti). La guerra, inoltre, sta esasperando le spinte inflattive esogene e sta generando ulteriori tensioni nelle catene globali del valore, particolarmente per le produzioni energivore.
L’indice dei prezzi internazionali Materie prime selezionate Tot. materie prime Alimentari Metalli di base Energia (indice dei prezzi con base 2016=100) 350 300 250 200 150 100 50 0 2019 2019 2019 2019 2020 2020 2020 2020 2021 2021 2021 2021 2022 2022 M1 M4 M7 M10 M1 M4 M7 M10 M1 M4 M7 M10 M1 M4 La tendenza al rialzo dei prezzi, che ha caratterizzato il 2021, prosegue nei primi mesi del 2022 anche se per gli alimentari e i metalli le quotazioni internazionali tendono a stabilizzarsi Fonte: Elaborazioni ICE su dati FMI
I costi energetici nella manifattura Variazione incidenza dei costi energetici sul totale dei costi di produzione 2022 vs media 2018-19 Italia Francia Germania Manifattura* Alimentari, bevande, tabacchi Tessile, abbigliamento, calzature, pelli L’Italia e la Germania Legno sono tra i Paesi con la più elevata incidenza Carta e stampa dell’aumento dell’energia sui costi della manifattura Chimica per settore Farmaceutica Gomma-platica Minerali non metalliferi * Escluso il settore della raffinazione Metallurgia del petrolio Prodotti in metallo Nota: Elettronica i costi energetici sono quelli relativi all'acquisto App. elettriche di materia prima energetica, Meccanica strumentale di prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio Automotive e per la fornitura di energia. Le altre voci di costo Altri mezzi di trasporto di produzione per le imprese si sono Mobili e altre industrie ipotizzate invariate. 0 2 4 6 8 10 12 14 16 Fonte: Felici S., Puccioni C., Rapacciuolo C.., Romano L., “L’impatto della corsa dei prezzi dell’energia sui costi di produzione: settori a confronto tra Italia, Francia e Germania”, Nota dal CSC n. 2-2022 - Elaborazioni e stime Centro Studi Confindustria su dati OECD, Thomson Reuters, Eurostat.
L’inflazione in Italia e in Europa: il contributo settoriale Contributo settoriale alla crescita dell’indice generale dei prezzi al consumo (punti percentuali) nel 2021 e nei primi sei mesi del 2022 2021 I sem. 2022 Italia Area euro Italia Area euro Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili 0,74 0,81 3,13 2,71 Prodotti alimentari, bevande e tabacchi 0,11 0,35 1,32 1,28 Trasporti 0,78 0,87 1,40 1,74 Servizi sanitari e spese per la salute 0,04 0,02 0,03 0,05 Mobili, articoli e servizi per la casa 0,07 0,1 0,30 0,32 Istruzione, ricreazione, spettacoli e cultura 0,00 0,10 0,04 0,26 Abbigliamento e calzature 0,03 0,06 0,06 0,07 Servizi ricettivi e di ristorazione 0,23 0,11 0,44 0,43 Comunicazioni e altri beni e servizi 0,04 0,18 0,04 0,22 Indice dei prezzi al consumo 104,7 107,78 111,05 114,18 Indice dei prezzi al consumo, var. % 1,87 2,58 6,69 7,10 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat ed Eurostat
Quantità e valori medi unitari per settore Valori, valori medi unitari e volumi dell'export italiano (variazioni %) 2021/2020 gen-apr 2022/2021 VALORI VMU VOLUMI Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca 8,8 9,1 6,4 14,2 2,3 -4,4 Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere 49,1 106,3 16,4 38,3 28,1 49,2 Prodotti delle attività manufatturiere 17,5 20,5 8,1 17,6 8,7 2,5 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 11,6 18,7 4,0 12,0 7,3 6,0 di cui Alimentari 10,6 19,4 5,0 13,5 5,4 5, 1 Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 17,3 20,1 5,3 9,7 11,4 9,5 di cui Calzature 17,6 21,0 7,2 8,7 9,7 11,4 Legno e prodotti in legno; carta e stampa 16,7 33,6 6,4 29,9 9,8 2,8 Coke e prodotti petroliferi raffinati 70,5 93,4 55,3 66,0 9,8 16,5 Sostanze e prodotti chimici 19,0 27,7 10,8 26,4 7,4 1,0 di cui Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie 26,5 28,6 18,3 35,5 7,0 -5,1 Articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici -2,2 32,9 3,9 16,8 -5,8 13,8 Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 16,9 17,0 8,5 15,6 7,7 1,2 Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 26,0 28,0 19,0 29,0 5,9 -0,8 di cui Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari 10,6 15,8 14,0 17, 7 -3,0 -1,6 Computer, apparecchi elettronici e ottici 12,1 14,3 2,4 11,9 9,5 2,2 Apparecchi elettrici 21,0 14,5 7,0 15,7 13,1 -1,0 Macchinari e apparecchi n.c.a. 14,7 6,3 3,7 12,2 10,6 -5,2 Mezzi di trasporto 16,9 13,4 2,8 9,0 13,7 4,0 Prodotti delle altre attività manifatturiere 29,2 20,3 5,7 11,8 22,3 7,6 TOTALE 18,2 20,8 8,3 17,9 9,2 2,4 Fonte: Istat
Il tasso di cambio €/$ 1,30 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 1,00 0,95 0,90 04-01-21 25-01-21 15-02-21 08-03-21 29-03-21 21-04-21 12-05-21 02-06-21 23-06-21 14-07-21 04-08-21 25-08-21 15-09-21 06-10-21 27-10-21 17-11-21 08-12-21 29-12-21 19-01-21 09-02-21 02-03-21 23-03-21 13-04-21 06-05-21 27-05-21 17-06-21 08-07-21 29-07-21 19-08-21 55% +22,9% L’apprezzamento del dollaro sull’euro da inizio 2021 La percentuale delle importazioni dai mercati extra Ue denominata Favorisce competitività Contribuisce di costo e margini all’inflazione in valute diverse dall’euro, all’esportazione di costo per i fattori prevalentemente dollaro di “Made in Euro” produttivi importati
La crescita dell’export: quantità e valori medi unitari (VMU) Crescita export Crescita export 2021/2020 gen-giu 2022/2021 +18,2% +22,4% +9,2% +8,3% +2,0% +20,1% Volumi VMU Volumi VMU ICE ha realizzato un esercizio di stima che scompone la variazione dei valori medi unitari nelle componenti paniere di prodotti e prezzi. Per la variazione Per la variazione del VMU +2,4% -0,6% del VMU 2021/2020: gen-apr 2022/2021: Variazione del mix Variazione del mix prodotti esportati stimata prodotti esportati stimata +8,3% di cui +7,3% +17,9% di cui +21,2% Variazione Variazione prezzi stimata prezzi stimata -1,4% -2,6% Differenza statistica* Differenza statistica* *La differenza è da ricondurre al grado di granularità della stima per alcune categorie di prodotti rispetto ai dati Istat. La scomposizione è pertanto da considerarsi indicativa di ordini di grandezza fra le due variabili.
Le pressioni dal lato della logistica e della supply chain Global Supply Chain Pressure Index (GSCPI) Mondo Area Euro Cina 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 -1,0 -2,0 31/01 30/04 31/07 31/10 31/01 30/04 31/07 31/10 31/01 30/04 31/07 31/10 31/01 30/04 2019 2019 2019 2019 2020 2020 2020 2020 2021 2021 2021 2021 2022 2022 Il GSCPI è un indicatore sintetico basato su vari indici diretti a misurare i costi di trasporto globali (Baltic Dry Index, Harpers Index, BLS cost air freight indices) e su un indicatore legato alle catene di fornitura (PMI, Purchasing Managers’ Index), che considera i dati sui tempi di consegna, sulle consegne arretrate e sugli acquisti di stoccaggio. I ritardi e le interruzioni della catena In particolare pesa Il costo di trasporto dei del valore globale indotti dalla pandemia, sul commercio container è salito da 1.967 USD insieme all’impennata dei costi internazionale l'aumento 131% nel primo trimestre 2020 di trasporto, si sono accentuati del prezzo dei noli a 4.553 USD nel primo dopo l'invasione dell’Ucraina da parte marittimi in tutto il mondo trimestre 2022, in base della Russia ai dati A.P. Møller Maersk Fonte: Federal Reserve Bank of New York, Global Supply Chain Pressure Index, https://newyorkfed.org/research/gscpi.html - Aggiornamento maggio 2022
La Brexit: ormai superata? Esportazioni verso il Regno Unito MILIONI DI EURO VARIAZIONI % 2019 2020 2021 2022 (gen-mag) 2019/18 2020/19 2021/20 2022/21 (gen-mag) 25.233 +6% 22.569 -10,6% Italia 23.450 +3,9% 11.244 +22,6% 320.195 +0,1% 278.300 -13,1% UE 283.632 +1,9% 132.194 +19,4% 623.272 +7,1% Mondo 561.018 -10% 588.102 +4,8% 285.115 +26,9% Il contenuto Resta molto forte L'entrata in vigore Resta incertezza Il Regno Unito dell’accordo UK/UE, il peso degli delle nuove su quando il quadro rimane comunque che non prevede adempimenti disposizioni doganali di regole sarà il sesto mercato dazi e quote, burocratici, relative al comparto definitivamente di sbocco è sostanzialmente soprattutto nel agroalimentare vigente e sulle per l’Italia assimilato flusso dal Regno e ai beni soggetti conseguenze del dagli operatori Unito verso alle valutazioni Protocollo su Irlanda l’Unione Europea di conformità e Irlanda del Nord è stata posticipata Fonte: Elaborazioni ICE su dati FMI, Eurostat e Istat
Gli accordi di libero scambio Esportazioni italiane di prodotti agroalimentari verso il Canada e il Giappone valori in milioni di euro e var. % tendenziali 2013 2014 2015 2016 2017* 2018 2019** 2020 2021 Canada 650 659 721 767 810 843 877 953 1.066 Var.% tendenziali - 1,4 9,3 6,3 5,7 4,0 4,1 8,7 11,9 Giappone 731 782 799 783 808 814 878 818 857 Var.% tendenziali - 7,0 2,1 -1,9 3,2 0,8 7,8 -6,9 4,9 Export agroalimentare Italia 33.470 34.298 36.865 38.230 40.593 41.735 44.053 45.250 50.127 Var.% tendenziali - 2,5 7,5 3,7 6,2 2,8 5,6 2,7 10,8 Tra le politiche commerciali, avranno un ruolo Nel breve periodo è utile massimizzare i vantaggi importante gli accordi di libero scambio di quelli recentemente avviati e nel medio periodo tra l’Unione Europea e le aree c.d. “amiche” è auspicabile accelerare i negoziati con altri Paesi in area ASEAN * EU-Canada Comprensive Economic and Trade Agreement (CETA) - in vigore dal 21 settembre 2017 ** EU-Japan Economic Partnership Agreement - in vigore dal 1 gennaio 2019 Fonte: Elaborazioni ICE su dati Istat
La sfida delle transizioni gemelle per i settori dell’export Esposizione dei settori alle transizioni digitale ed ambientale e variazione dell’import mondiale nel biennio 2022-’23 (var. percentuale cumulata a prezzi costanti) Dimensioni delle bolle = peso del settore sul totale export Italia media manifatturiera Autoveicoli e moto Chimica farmaceutica per il consumo Elettromedicali e meccanica di precisione Intermedi Prodotti e materiali Grado di esposizione alle transizioni gemelle Treni, aerei e navi chimici da costruzione Alimentare Alto e bevande Metallurgia Elettrodomestici Sistema moda Elettrotecnica Meccanica Elettronica media Prodotti in metallo Medio Altri intermedi Mobili Altri prodotti di consumo Basso Medio Alto Crescita I settori a più rapida crescita secondo la previsione ICE Prometeia (chimica, farmaceutica, alimentare, elettronica e mobili) e quelli a maggior valore dell’export italiano (autoveicoli, moda, meccanica) sono tra i più esposti alle transizioni gemelle, green e digitale
La sostenibilità ambientale delle imprese esportatrici manifatturiere… Quaderno RCE: La sostenibilità ambientale nelle imprese manifatturiere esportatrici Indice composito di qualità aziendale (ICOQ) Azioni di sostenibilità ambientale adottate dalle imprese - delle imprese esportatrici e non esportatrici, Imprese esportatrici manifatturiere con almeno per classi di addetti - Imprese manifatturiere 10 addetti - Anni 2016 - 18 con almeno 10 addetti - Anni 2016 - 18 (Valore percentuale in base al numero di azioni adottate) Non esportatrici Esportatrici Totale Dati in % Contenimento consumo d’acqua Trattamento acque di scarico 80 Riciclo acque discarico Risparmio di materiale nei processi Utilizzo scarti nel processo produttivo 70 Contenimento emissioni acustico-luminose 100 Gestione rifiuti per controllo inquinanti 90 60 Contenimento emissioni atmosferiche Raccolta differenziata e riciclo 80 50 Ricorso a fornitori sostenibili 70 40 60 50 30 40 20 30 20 10 10 0 0 Piccole Medie Grandi Totale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 imprese imprese imprese Le imprese esportatrici Le tipologie di iniziative adottate in tema di sostenibilità ambientale si distinguono risultano più attive in funzione della dimensione delle imprese: nell'adottare iniziative di sostenibilità ambientale La soluzione più frequentemente L’adozione di “Nuovi modelli di produzione” rispetto alle non-esportatrici, adottata dalle imprese è quella rappresenta la soluzione di maggiore impatto in tutte le classi dimensionali delle “Certificazioni ambientali” produttivo e viene adottata da circa il 30% delle imprese osservate Fonte: elaborazioni su dati Istat, indagine sulle imprese esportatrici e non esportatrici per settore di attività economica, almeno 10 addetti, anni 2016-18
…e delle imprese utenti dei servizi ICE Quaderno RCE: La sostenibilità ambientale nelle imprese manifatturiere esportatrici Indicatori Imprese utenti ICE Altre imprese Indice composito di sostenibilità ambientale (valore medio) 45,0 35,5 Azioni di sostenibilità ambientale* 36,2 25,3 In media le imprese esportatrici utenti Solo economia circolare dei servizi ICE risultano essere 31,7 35,2 maggiormente propense ad adottare Economia circolare ed efficienza energetica e a promuovere 38,0 39,6 iniziative volte alla sostenibilità Economia circolare, efficienza energetica e uso fonti energia green ambientale 18,6 12,6 Economia circolare e uso fonti energetiche green 4,2 3,9 Solo efficienza energetica 1,7 1,4 *Incidenza % delle imprese che effettuano le combinazioni di azioni indicate Nota: l’indice composito di sostenibilità ambientale misura la propensione alla sostenibilità ambientale di ciascuna impresa. Presenta valori compresi tra 0 e 100 e viene ottenuto come sintesi ponderata degli indici che misurano comportamenti e realizzazioni delle imprese in quattro aree tematiche: Investimenti, Azioni, Soluzioni, Fornitori.
La transizione digitale Fatturato export Fatturato italiano e-commerce B2C cross-border Dati in miliardi di euro Dati in miliardi di euro Totale B2C di cui Digitale B2C 4,5 180 173 4,0 +21,8% 165 cagr 2022/2018 160 149 153 3,5 +33,4% +24% 140 3,0 120 +44,1% 2,5 100 2,0 +45,5% 80 1,5 40 40 1,0 20 11,8 13,5 15,5 0,5 10,3 0 0 2018 2019 2020 2021 2018 2019 2020 2021 2022 +9% +30% 12,3% L’export digitale ha accelerato Il peso dell’export Tasso di penetrazione in Italia durante la pandemia e, pur digitale sull’export del commercio digitale nel 2022. registrando un aumento meno totale passato Il nostro paese recupera nel peso del intenso nel 2022, il suo trend dal 6,9% del 2018 commercio on-line, ma resta in ritardo: strutturale resta in forte crescita al 9% del 2021 Spagna 14,1%, Francia 19,7% e UK 33,5%
Focus Mezzogiorno: le esportazioni della Puglia Quaderno RCE: Le esportazioni della Puglia: struttura e potenzialità L’export delle regioni Per l’ICE l’attenzione alle imprese del Sud e delle Isole del Mezzogiorno è prioritaria e dal 2020 uno dei focus del Rapporto rappresenta meno del 10% è l’analisi del potenziale di export delle regioni del Mezzogiorno. del totale nazionale In questa edizione il focus è dedicato alla Puglia Principali settori di export della Puglia Quota della Puglia Peso% sul totale 16,9% sulle esportazioni del Mezzogiorno Agrifood 21,28% Export 8,6 della Puglia Autoveicoli mld € nel 2021 12,35% Macchinari e apparecchiature Il potenziale 11,24% 4,8 di export addizionale mld € stimato Farmaceutica per la Puglia 7,52% Export di beni 11,7% sul PIL della Puglia Chimica 7,21%
Potenziale dell’export della Puglia per mercato Quaderno RCE: Le esportazioni della Puglia: struttura e potenzialità Potenziale sfruttabile in: Milioni di euro (asse sx) % sul totale (asse dx) 900 90 800 80 700 70 600 54,4 60 51,6 50,0 47,6 500 42,9 43,8 50 37,9 38,7 40,1 40,5 47,4 45,8 37,5 38,8 400 40 38,4 27,1 26,8 29,2 300 25,6 34,0 30 200 20 13,0 100 10 0 0 Stati Uniti India Spagna Francia Germania Arabia Saudita Danimarca Australia Tunisia Israele Bulgaria Russia Austria Grecia Cina Belgio Albania Giappone Turchia Regno Unito Svizzera Potenziale di export sfruttabile Dati in miliardi di euro 3,6 1,2 Mercati avanzati 4,8 Mercati emergenti
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Pietre preziose e gioielleria 70,3 Materiali da costruzuione 58,3 Bevande, vini e bevande spiritose Milioni di euro (asse sx) 37,0 Altri prodotti manifatturieri Apparecchi elettrici 74,3 46,7 Calzature e pellami 43,7 Tessile e abbigliamnento 40,0 % sul totale (asse dx) Gomma-plastica 60,3 Altri mezzi di trasporto 49,3 Metallo e prodotti in metallo 44,7 Potenziale sfruttabile in: Legno e arredo 49,0 Potenziale dell’export Chimica 51,7 della Puglia per settore Quaderno RCE: Le esportazioni della Puglia: struttura e potenzialità Agrifood 43,0 Farmaceutica 30,0 Macchinari 51,0 Autoveicoli 38,7 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Il peso del Mezzogiorno nelle azioni dell’ICE Il peso delle imprese del Mezzogiorno sul totale delle imprese servite da ICE 2021 2022 (gen-giu) Progetti e-commerce 24,8% Servizi gratuiti erogati dall'ICE 22,2% 23,7% Partecipazione a eventi all’estero (fiere e altre iniziative) 22,4% 22,4% Iniziative dedicate alle start-up 11,2% 16,4% Piano Export Sud - PES Quasi 1.000 imprese del Mezzogiorno nel 2021 e oltre 500 nel periodo gennaio-giugno 2022 hanno preso parte a iniziative del Piano Export Sud - PES Dal 2014 ad oggi, le aziende che hanno partecipato al PES sono 6.000, per un totale di 9.146 partecipanti
IL PNRR Il PNRR: un’opportunità per rafforzare la capacità di offerta delle imprese italiane e favorire il re-shoring Composizione fondi PNRR per missioni Valori in miliardi di Euro 19,9 15,6 Inclusione Salute e coesione 30,9 Istruzione 191,5 40,3 Digitalizzazione, e ricerca mld di euro innovazione, competitività cultura e turismo 25,4 59,5 Infrastrutture per Rivoluzione verde una mobilità sostenibile e transizione ecologica
IL PNRR Dettaglio stanziamenti per singoli componenti Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio Reti di prossimità, strutture e telemedicina Interventi speciali per la coesione territoriale Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore Politiche per il lavoro Dalla ricerca all’impresa Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione Intermodalità logistica integrata Rete ferroviaria ad alta velocità/capacità e strade sicure Tutela del territorio e della risorsa idrica Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici Transizione energetica e mobilità sostenibile Agricoltura sostenibile ed economia circolare Turismo e cultura 4.0 Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA 0€ 5€ 10€ 15€ 20€ 25€
CAPITOLO 4 IL QUADRO PREVISIONALE DEL COMMERCIO MONDIALE Alla luce del conflitto russo-ucraino, ICE e Prometeia hanno rivisto e pubblicato a luglio il loro rapporto sull’Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori: ne emerge una stima di crescita del commercio mondiale in volume del 2,1% nel 2022 e del 4,0% nel 2023. Per quanto si tratti di tassi di incremento ben inferiori a quelli ipotizzati ad inizio febbraio, restano prospettive di crescita nel breve-medio periodo che le imprese italiane hanno il potenziale per poter cogliere. La previsione va inoltre inquadrata in uno scenario di "riconfigurazione della globalizzazione"*, che tenga conto di rinnovati fattori di rischio geopolitico. * Stefano Manzocchi in Rivista di Politica Economica. n. 1/2022
Produzione e scambi internazionali Pil e commercio mondiale Prodotto interno lordo (ai tassi di cambio di mercato) Scambi di merci e servizi (variazioni percentuali a prezzi costanti) 15,0 10,1 10,0 6,1 4,1 5,0 3,2 2,9 3,2 0,0 -2,0 -3,1 5,0 -7,9 -10,0 -10,3 -15,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021* 2022* 2023* *Stime e previsioni Stima di crescita del PIL Più elevati i tassi di crescita stimati mondiale: per il commercio mondiale: +3,2% +2,9 +4,1% +3,2% 2022 2023 2022 2023 Fonte: FMI, luglio 2022
Le previsioni per il 2022-2023 Previsioni di import mondiale di manufatti (variazioni percentuali a prezzi costanti) 15,0 14,4 Variazione 2023/2021 10,0 6,1 7,5 7,0 5,6 5,0 4,2 4,0 3,4 3,2 2,9 2,5 2,1 0,3 0,0 -0,3 5,0 -5,3 -10,0 -12,8 -15,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Nel 2021 si assiste +2,1% +4,0% +15% I prezzi delle già ad un recupero nel 2022. nel 2023 La previsione materie influenzano dei livelli di import In calo rispetto di crescita a prezzi i valori dell’export mondiale alla previsione correnti, in euro, e penalizzano pre-pandemici precedente il conflitto per il 2022 i Paesi trasformatori russo-ucraino (5,6%) come l’Italia Fonte: MoPICE, Rapporto ICE Prometeia, aprile 2022
Previsioni per area Previsioni import di manufatti per area geografica 2022/2021 2023/2021 (variazioni percentuali a prezzi costanti) 15,5 15,0 12,0 9,0 8,8 9,2 9,0 9,0 8,7 7,4 7,8 6,1 6,0 5,3 4,5 4,0 4,1 3,6 3,8 3,4 3,7 3,4 3,0 2,1 0,3 0,0 -3,0 -2,0 -4,2 -6,0 -9,0 Mondo Asia Unione America Paesi America Asia Oceania Medio Africa Altri orientale Europea settentrionale europei centro- centrale e altri Oriente settentrionale paesi non UE meridionale territori africani Il gruppo dei paesi emergenti asiatici traina Forte caduta dei paesi europei non UE a causa la crescita dell’import mondiale di Russia e Ucraina (- 22,7% nel 2022, mitigato a -3,2% nel 2023) Fonte: MoPICE, Rapporto ICE Prometeia, aprile 2022
Previsioni per settore Previsioni import di manufatti per settore 2022/2021 2023/2021 (variazioni percentuali a prezzi costanti) 0 2,5 5 7,5 0,7 Energia 6,2 1,4 Altri intermedi 5,0 1,5 Intermedi chimici 5,1 2,2 Metallurgia 6,6 1,4 Prodotti in metallo 5,3 2,3 Prodotti e Materiali da Costruzione 6,7 1,9 Elettrodomestica 6,0 3,5 Elettronica 8,2 2,5 Elettodomestici e Meccanica di precisione 6,8 1,0 Meccanica 4,3 -1,0 Treni, aerei e navi 1,1 1,4 Autoveicoli e moto 4,5 0,5 Altri prodotti di consumo 4,4 2,9 Chimica farmaceutica per il consumo 7,4 3,0 Elettrodomestici 7,9 2,7 Mobili 7,4 1,1 Sistema moda 4,5 3,1 Alimentare e Bevande 8,2 I comparti Alimentari e bevande, Elettronica e Chimica farmaceutica per il consumo guidano i trend settoriali Fonte: MoPICE, Rapporto ICE Prometeia, aprile 2022
CAPITOLO 5 LE AZIONI DELL’ICE Nel quadro dell'azione di sistema coordinata dal MAECI e del "Patto per l'export", ICE Agenzia dal 2019 ha messo in atto 20 nuove azioni, rivolte ad ammodernare e rendere più fruibili i suoi servizi alle imprese; ha modulato durante la pandemia e accelerato dopo la pandemia le attività di servizio più tradizionali (fiere in Italia e all'estero e formazione) e ha rafforzato la propria organizzazione con nuovi concorsi per funzionari e dirigenti e l'ampliamento della rete estera. Queste azioni si traducono in un incremento di 1,55 volte delle imprese servite e di 2,79 volte dei servizi di assistenza erogati alle imprese.
20 nuove azioni dell’ICE per le imprese Digitale Promozione integrata Fruibilità servizi Formazione Ammodernamento Servizi gratuiti Programma Ampliamento per le imprese Smart Export della presenza fino a 100 addetti MAECI-CRUI-ICE all’estero E-commerce Formazione 200 Portale unificato 33 vetrine Made in ltaly Digital Export Export.gov.it su marketplace Manager per 7.000 PMI Nuovo team Voucher Fiera Smart 365 Servizi Digitali alfabetizzazione per fiere digitali, alle imprese digitale per le PMI ibride e B2B TenderPLUS Promozioni GDO Desk settimanali TenderLAB su canali 020 in ogni Regione partecipazione (off-line to on-line) a gare OI Export Tutor Global Tracciabilità di origine per 1000 Start Up del prodotto su piccole imprese Program tecnologie blockchain Partecipazione Formazione Portale gratuita 1° modulo all'export dei MADEINITALY.gov.it in fiere estere titolari di RDC Campagna Promozione di promozione di grandi del NATION BRAND eventi sportivi in 26 Paesi
L’ampliamento della presenza del Maeci e dell’ICE all’estero 6 nuovi uffici 7 nuovi desk 6 nuovi punti di corrispondenza 8 nuovi osservatori economici Atene Dhaka Lisbona Abidjan Kinshasa Chengdu Dublino Oslo Dodoma Lusaka Dakar Giacarta Praga Harare Minna Islamabad Helsinki Rio de Janeiro Kampala Yaoundé Lagos La Valletta Tblisi Nairobi Montevideo Vancouver Vilnius L’ampliamento ha l’obiettivo di rafforzare da a l’azione dell’ICE 78 104 con una maggiore presenza nei mercati vicini con una visione di medio termine nei paesi emergenti asiatici La presenza di ICE nel mondo con un nuovo focus strategico sui Paesi +33% dell’Africa Sub-Sahariana
I kpi dell’ICE nel triennio 2019-2021 e gli obiettivi del 2022 Target 2019 2020 2021 2022 servizi di assistenza¹ 8.588 11.766 11.755 15.000 Imprese servite partecipazione a fiere² 5.035 2.475 3.791 6.800 formazione² 2.350 2.303 3.048 3.025 Servizi di assistenza numero servizi 14.599 46.031 43.312 40.800 Accordi con piattaforme numero piattaforme e-commerce (cumulato) 4 22 27 33 Promozioni GDO numero accordi vigenti 19 33 37 50 numero eventi 110 86 83 84 Supporto a fiere nazionali³ milioni € spesi 26,3 26 35,5 30 Fiere estere con partecipazione ICE3 numero eventi 280 128 130 307 Totale fondi promozionali milioni € spesi 134,7 73,3 150 220 (1) Dati riferiti al numero di imprese singole - (2) Dati riferiti alle partecipazioni, non a imprese singole - (3) Includono eventi digitali
Italy is simply extraordinary: beIT Immagine advertising della campagna di Nation Branding
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