BOOKLET LA PROVINCIA DI BRESCIA NEL CONFRONTO NAZIONALE - N. 13/APRILE 22 - Giornale di Brescia
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BOOKLET LA PROVINCIA DI BRESCIA NEL CONFRONTO NAZIONALE N. 13/APRILE 22 A cura del CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA BRESCIA
6 Produzione industria manifatturiera (Brescia) Clima di fiducia settore terziario (Brescia) 10 Variazioni tendenziali (Brescia, Lombardia, Italia) Il confronto territoriale (Brescia, Lombardia, Italia) La distribuzione per area di destinazione (Brescia) La distribuzione per settore produttivo (Brescia) 16 Imprese attive (Brescia, Lombardia, Italia) Imprese manifatturiere attive (Brescia, Lombardia, Italia) 20 Prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Sofferenze/prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza (Brescia, Lombardia, Italia) Sportelli bancari attivi sul territorio (Brescia)
28 Assunzioni alle dipendenze complessive (Brescia) Assunzioni alle dipendenze nell’industria (Brescia) Tasso di occupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso di disoccupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Lavoro in somministrazione - Agenzie per il lavoro (Brescia) Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati (Brescia, Lombardia, Italia) Cassa Integrazione Guadagni (Brescia, Lombardia, Italia) 36 Valore aggiunto totale (Brescia, Lombardia, Italia) Valore aggiunto nell’industria in senso stretto (Brescia, Lombardia, Italia) Valore aggiunto per settore produttivo (Brescia, Lombardia, Italia) 42 Macro figure professionali più ricercate Difficoltà di reperimento Gap qualitativi riscontrati Canali di reclutamento maggiormente utilizzati Il presente lavoro è stato chiuso con le informazioni disponibili al 12 aprile 2022
Produzione industria manifatturiera (Brescia) Clima di fiducia settore terziario (Brescia)
LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE RESTA COSTANTE MA CALA LA FIDUCIA NEL TERZIARIO Il Made in Brescia chiude il 2021 con una sono il 45%. Quelle che prevtedono di mantenere crescita media annua della produzione pari i livelli attuali sono il 44%, mentre l’11% stima al 14,7%, dopo la pesante caduta del 2020 un calo dell’attività. In tale contesto, i maggiori (-16,2%). La dinamica rilevata nello scorso elementi di incertezza riguardano, tra l’altro, la anno è la più intensa da quando è disponibile nuova ondata pandemica (che frena i consumi la serie storica ed è giustificata dalla vivacità nei servizi), la persistente scarsità di commodity dell’industria locale, che ha saputo interamente e industriali e i prezzi abnormi dell’energia (che velocemente recuperare quanto perduto durante minano i margini aziendali). il lockdown nella primavera 2020. Nel quarto Il forte incremento dei costi energetici e delle trimestre 2021, la produzione nelle imprese materie prime stanno erodendo marginalità, manifatturiere bresciane ha registrato una mettendo così a rischio importanti segmenti variazione tendenziale di +13,0%. Pur in una dell’industria locale che rischiano di sospendere fase di attenuazione della crescita, si tratta del l’attività. Le inedite pressioni inflattive limitano terzo valore positivo più elevato (dopo quelli dei invece il potere d’acquisto delle famiglie. due trimestri precedenti) di tutta la serie storica, 123 cioè dal primo trimestre 1997. Rispetto allo stesso Nel periodo tra ottobre e periodo del 2019, per la prima volta dall’inizio dicembre 2021, il clima della pandemia, la produzione dell’industria fiducia del di fiducia delle imprese bresciana raggiunge e supera lievemente i livelli bresciane attive nel settore terziario precrisi (+0,5%), recuperando totalmente quanto dei servizi si è attestato perso lo scorso anno. a 123, evidenziando +13,0% Nel dettaglio, la così una significativa produzione rileva un riduzione rispetto a quanto rilevato nel periodo incremento congiunturale precedente (146). Il livello raggiunto risulta il tasso (rispetto al trimestre precedente) del +3,1%, più basso del 2021 e rifletterebbe la fase di relativo indebolimento del quadro ciclico del tendenziale dovuto per lo più alla maggiore attività delle comparto, all’interno di un contesto che rimane, nonostante le numerose incognite all’orizzonte, aziende rispetto al periodo estivo. Le prospettive complessivamente positivo. Non va però a breve termine rimangono positive, nonostante dimenticato che i dati riportati in questa edizione le molteplici nubi recentemente addensatesi sullo sono stati rilevati prima dello scoppio del conflitto scenario previsivo: le aziende che stimano un russo-ucraino, avvenimento che risulta essere miglioramento della situazione nei prossimi tre mesi fortemente destabilizzante a livello globale.
PRODUZIONE INDUSTRIA MANIFATTURIERA (4° trimestre 2021) Brescia: Produzione nell'industria manifatturiera 110 30 105 20 100 95 10 90 85 0 80 -10 75 70 -20 65 60 -30 07-1 08-1 09-1 10-1 11-1 12-1 13-1 14-1 15-1 16-1 17-1 18-1 19-1 20-1 21-1 Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale, Centro Studi Confindustria Brescia. Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale, Centro Studi Confindustria Brescia. Var. tend. (%; scala dx.) Indice (anno 1995=100; scala sx.) Variazioni tendenziali (%; scala dx.) Indice (anno 1995=100; scala sx.) Nel quarto trimestre 2021, la variazione dalla vivacità dell’industria locale, che ha tendenziale della produzione delle imprese saputo interamente e velocemente recuperare manifatturiere bresciane è risultata pari a quanto perduto durante il lockdown nella +13,0%. Pur in una fase di attenuazione della primavera 2020. Con riferimento alla dinamica crescita, si tratta del terzo valore positivo più congiunturale per settore, l’attività produttiva è elevato (dopo quelli dei due trimestri precedenti) aumentata oltre la media nei comparti legno di tutta la serie storica, cioè dal primo trimestre e minerali non metalliferi (+5,5%), metallurgia 1997. Rispetto allo stesso periodo del 2019, (+5,4%), sistema moda (+4,7%). Consuntivi per la prima volta dall’inizio della pandemia, la positivi provengono inoltre dalle aziende del produzione dell’industria bresciana raggiunge chimico, gomma, plastica (+3,7%), della e supera lievemente i livelli precrisi (+0,5%), meccanica (+3,6%) e dell’alimentare (+0,7%). recuperando totalmente quanto perso lo scorso Le prospettive a breve termine rimangono anno. positive, nonostante le molteplici nubi Nel dettaglio, la produzione rileva una flessione recentemente addensatesi sullo scenario congiunturale di +3,1%, dovuta per lo più alla previsivo: rischio di nuova ondata pandemica, maggiore attività delle aziende rispetto al scarsità di materie prime, prezzi abnormi periodo estivo. Il 2021 si chiude per il Made dell’energia, crescente pressione inflattiva e in Brescia con una crescita media annua della il tragico conflitto russo-ucraino. Le aziende produzione pari al 14,7%, dopo la pesante che stimano un miglioramento della situazione caduta del 2020 (-16,2%). La dinamica rilevata nei prossimi tre mesi sono il 45%. Quelle che nello scorso anno è la più intensa da quando prevedono di mantenere i livelli attuali sono il è disponibile la serie storica ed è giustificata 44%, mentre l’11% stima un calo dell’attività. PRODUZIONE INDUSTRIALE Misura il volume fisico della produzione realizzata in un territorio in un determinato pe- riodo. Non si esprime in un’unità monetaria, ma solamente in numeri indici. 6
CLIMA DI FIDUCIA SETTORE TERZIARIO (4° trimestre 2021) Nel 4° trimestre del 2021, il clima di venire il fatturato è atteso in crescita dal 49% fiducia delle imprese bresciane attive nel degli intervistati, con un saldo positivo del 33% settore dei servizi si è attestato a 123, a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti. evidenziando così una significativa riduzione I saldi riferiti al portafoglio ordini (+37%) e rispetto a quanto rilevato nel periodo precedente all’occupazione (+19%) descrivono uno scenario (146), quando, di fatto, si era posizionato non di possibile ulteriore rafforzamento dell’attività. lontano dai massimi storici dall’avvio della I prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo rilevazione (anno 2016). Il valore dell’indice positivo del 23%, a conferma della presenza di sperimentato nell’ultimo periodo del 2021 è il crescenti pressioni inflattive, in coerenza con gli più basso dell’anno e rifletterebbe la fase di ingenti rincari riscontrati dagli input nell’ultimo relativo indebolimento del quadro ciclico del periodo. comparto, all’interno di un contesto che rimane, Le opinioni delle imprese in merito alle nonostante le numerose incognite all’orizzonte, prospettive sulla tendenza generale complessivamente positivo. dell’economia italiana si confermano positive, Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi sebbene con un’intonazione generalmente più espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti prudente rispetto a quanto formulato mesi fa. Le il fatturato è aumentato per il 59% delle imprese aspettative scontano infatti una serie di fattori intervistate, con un saldo positivo del 43% critici, fra cui: l’evoluzione della pandemia (che tra coloro che hanno dichiarato variazioni frena i consumi nei servizi), le inedite pressioni in aumento e in diminuzione. Gli ordini e inflattive (che limitano il potere d’acquisto delle l’occupazione evidenziano incrementi con saldi famiglie) e le crescenti tensioni geopolitiche netti pari rispettivamente a +25% e a +15%. I nell’ex Unione Sovietica (la rilevazione è stata prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per effettuata prima dello scoppio del conflitto un’evoluzione positiva con un saldo netto pari bellico). Nel dettaglio, il 20% degli imprenditori a +10%. ha un orientamento ottimistico, a fronte del 68% che prevede stazionarietà e del 12% che ha Brescia: Per quanto riguarda le prospettive perIndice i mesidel a clima di fiducia una visione sfavorevole. nel settore terziario 160 149 146 143 140 137 133 123 120 112 113 111 105 102 104 103 102 100 80 59 60 40 27 20 0 18-1 18-2 18-3 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 21-4 1° tr. 2016=100. 1° trimestre 2016=100. Fonte: Fonte: Indagine Indagine Congiunturale Terziario, Congiunturale Terziario, Centro CentroStudi StudiConfindustria ConfindustriaBrescia. Brescia. INDICE DEL CLIMA DI FIDUCIA Indicatore congiunturale qualitativo volto a misurare lo “stato di salute” attuale e prospettico all’interno di una determinata categoria di operatori (consumatori, imprese, ecc.). 7
Variazioni tendenziali (Brescia, Lombardia, Italia) Variazioni tendenziali per area geografica (Brescia) Il confronto territoriale (Brescia, Lombardia, Italia) La distribuzione per area di destinazione (Brescia) La distribuzione per settore produttivo (Brescia)
IL 2021 SI CHIUDE CON IL VALORE PIÙ ELEVATO DI SEMPRE PER LE VENDITE ALL’ESTERO Nell’intero 2021, l’export bresciano si attesta su livelli assolutamente impensabili fino a qualche a 18.868 milioni di euro, l’ammontare più alto tempo fa e, contemporaneamente, minacciano gli di sempre, ed evidenzia una crescita del 26,1% scambi da e verso le aree coinvolte nella guerra, sul 2020 e del 14,9% sul 2019. Anche per gli oltre a zavorrare la fiducia di imprese e famiglie. acquisti dall’estero si assiste a una cifra record +17,3% Per quanto riguarda il (11.486 milioni) e a una crescita particolarmente solo 4° trimestre 2021, le significativa sul 2020 (+49,1%) e sul 2019 tasso esportazioni bresciane, (+28,2%). Il saldo commerciale è pari così a pari a 5.006 milioni di 7.382 milioni, importo minore solamente a quanto tendenziale euro, hanno sperimentato riscontrato nel 2019 (7.454 milioni). l’importo più elevato da 5,0 mld Nonostante i risultati quando è disponibile la positivi conseguiti lo serie storica, evidenziando un incremento del scorso anno, il sistema 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 quarto delle imprese guarda con particolare (tendenziale) e del 24,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, preso a riferimento come trimestre preoccupazione 2022, in un contesto al “normalità pre-Covid”. Le importazioni, pari a 3.214 milioni di euro tra ottobre e dicembre in cui, all’endemica scarsità di materie prime 2021, crescono del 53,7% rispetto all’analogo e di componenti (che mette a rischio il corretto intervallo dello scorso anno, con un ritmo funzionamento delle catene globali di fornitura), particolarmente elevato, inferiore solamente a si è recentemente inserito il conflitto bellico fra quanto registrato nel secondo trimestre (+68,2%) Russia e Ucraina. Le tensioni geopolitiche in atto e nel terzo trimestre (+60,7%) del 2021. hanno portato le quotazioni degli input energetici
VARIAZIONI TENDENZIALI (4° trimestre 2021) BRESCIA Brescia: Export 70% 61,1% Per quanto riguarda il solo 4° 60% trimestre 2021, le esportazioni 50% bresciane, pari a 5.006 milioni 40% di euro, hanno sperimentato 30% l’importo più elevato da 21,4% 17,3% quando è disponibile la serie 20% 12,3% storica, evidenziando un 10% 5,9% incremento del 17,3% rispetto 0% allo stesso periodo del 2020 -2,0% -10% -6,1% -8,8% (tendenziale) e del 24,2% -20% rispetto allo stesso periodo -30% del 2019, preso a riferimento -28,7% 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 21-4 come “normalità pre-Covid”. Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. LOMBARDIA Lombardia: Export 70% 60% 50% 45,5% Le esportazioni lombarde nel 40% quarto trimestre del 2021 30% hanno registrato un aumento 16,8% di +13,6% rispetto allo 20% 13,6% stesso periodo del 2020, in 10% 5,7% decelerazione nei confronti 0% del +16,8% e del +45,5% -1,2% -1,6% -10% -6,2% -7,1% sperimentati nei trimestri -20% precedenti. -30% -26,7% 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 21-4 Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. ITALIA Italia: Export La dinamica nazionale, nel 70% quarto trimestre del 2021, 60% ha rilevato una crescita 47,8% 50% tendenziale del +13,3%, 40% dinamica leggermente 30% inferiore a quella regionale ma significativamente più 20% 13,6% 13,3% bassa rispetto a quella 10% 2,5% 4,6% provinciale. Anche in questo 0% caso si assiste a una conferma -3,1% -0,9% -10% -3,8% del tasso di crescita registrato -20% nel semestre precedente, incremento decisamente -30% -27,9% lontano dal picco di aprile- 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 21-4 Variazioni tendenziali. giugno dello stesso anno. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. 10
VARIAZIONI TENDENZIALI PER AREA GEOGRAFICA (Gennaio-dicembre 2021)Brescia: Export per destinazione 0% 10% 20% 30% 40% UE a 27 Paesi 30,6% Paesi europei non UE 22,5% Africa settentrionale 23,3% Altri Paesi africani 8,8% Totale: 26,1% America settentrionale 17,7% America centro-meridionale 29,0% Medio Oriente 3,4% Asia centrale 37,3% Asia orientale 11,7% Oceania e altri territori 22,4% Variazioni gennaio-dicembre Variazioni 2021 gennaio-dicembre 2021 vs gennaio-dicembre vs gennaio-dicembre 2020. 2020. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Nel 2021, le esportazioni bresciane sono (+23,3%), nei Paesi europei non UE (+22,5%), cresciute in media del 26,1% rispetto al 2020. nell’Oceania e altri territori (+22,4%), nell’Asia Tra le variazioni positive superiori alla media si orientale (+11,7%) e negli Altri Paesi africani segnalano quelle verso l’Asia centrale (+37,3%), (+8,8%). Una variazione modesta seppur l’UE a 27 Paesi (+30,6%) e l’America centro- positiva riguarda le esportazioni verso il Medio meridionale (+29,0%) . Variazioni positive meno Oriente (+3,4%). intense si registrano nell’Africa settentrionale IL CONFRONTO TERRITORIALE (Gennaio-dicembre 2021) Brescia Lombardia Italia 2008 14,1 104,1 369,0 2009 9,8 82,3 291,7 2010 11,6 94,0 337,3 Le esportazioni bresciane del 2021 si sono 2011 13,6 104,2 375,9 attestate a 18,9 miliardi, contro i 15,0 del 2012 13,4 108,1 390,2 2020, con una crescita tendenziale del +26,1%. 2013 13,7 108,1 390,2 I livelli raggiunti risultano essere i più alti di tutta 2014 14,2 109,5 398,9 la serie storica. Per lo stesso anno, le esportazioni lombarde ammontavano a 99,3 miliardi e quelle 2015 14,7 111,3 412,3 italiane a 376,5 miliardi. Brescia si colloca 2016 14,5 112,0 417,3 al quarto posto nella classifica delle province 2017 15,8 120,8 449,1 italiane per valore delle esportazioni, dopo 2018 16,9 127,3 465,3 Milano, Torino e Vicenza. 2019 16,4 127,5 480,4 2020 15,0 114,1 436,7 2021 18,9 135,9 516,3 Gennaio-dicembre. Valori in miliardi di euro Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. 11
LA DISTRIBUZIONE PER AREA DI DESTINAZIONE (Gennaio-dicembre 2021) Medio Oriente 3% Brescia: Export per destinazioneAsia centrale 1% Asia orientale 6% Oceania e altri territori 1% America centro-meridionale 2% America settentrionale 8% Altri Paesi africani 1% Paesi europei non UE 12% UE a 27 Paesi 64% Africa settentrionale 2% Gennaio-dicembre 2021, quote. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Gennaio-dicembre 2021, quote. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Il primo mercato di destinazione dei prodotti Tra gli altri mercati di sbocco, si segnalano: bresciani è l’UE a 27 Paesi, che intercetta il 64% Paesi europei non UE, con il 12% del totale; delle esportazioni totali. All’interno dell’UE a America settentrionale, con l’8%; Asia orientale, 27, il mercato principale è la Germania a cui va con il 6%; Medio Oriente 3%; America centro- circa il 20% delle esportazioni bresciane totali. meridionale e Africa settentrionale, con il 2%. 12
LA DISTRIBUZIONE PER SETTORE PRODUTTIVO (Gennaio-dicembre 2021) Altri prodotti 15% Prodotti tessili, abbigliamento, Metalli di base e pelli e accessori 4% Brescia: Export per settore prodotti in metallo 38% Apparecchi elettrici 6% Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6% Gennaio-dicembre 2021, quote. Mezzi di trasporto 9% Macchinari e apparecchi 23% Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Gennaio-dicembre 2021, quote. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. La distribuzione delle esportazioni per settore Seguono: apparecchi elettrici (6%), articoli in produttivo, vede al primo posto le vendite di gomma e materie plastiche, altri prodotti della metalli di base e prodotti in metallo (38%), lavorazione di minerali non metalliferi (6%), seguite da macchinari e apparecchi (23%) prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori e mezzi di trasporto (9%), cioè i settori (4%). tradizionalmente più forti del made in Brescia. 13
Imprese attive (Brescia, Lombardia, Italia) Imprese manifatturiere attive (Brescia, Lombardia, Italia)
IMPENNATA DELLE IMPRESE ATTIVE MA NON NEL MANIFATTURIERO 106.098 La dinamica delle imprese attive totali a Anche in Lombardia la dinamica delle imprese attive totali a dicembre 2021 risulta positiva totali attive Brescia, a dicembre 2021, registra una (+0,5%), dopo due anni consecutivi di variazioni negative; a livello nazionale si registra una crescita crescita significativa (+1,3% rispetto allo scorso dello 0,3%, dopo una dinamica sostanzialmente anno). Il risultato inverte il trend negativo che si stabile nei sei anni precedenti. 13.545 protrae dall’inizio del periodo considerato e che ha Per quanto riguarda le visto la diminuzione più intensa nel 2013 (-1,3%). imprese attive del solo Le imprese attive totali a fine dicembre manifatturiere settore manifatturiero, 2021 risultano 106.098. Sull’inversione di la dinamica negativa attive tendenza ha influito il miglioramento del clima di rilevata a Brescia è fiducia delle imprese negli ultimi mesi. Tra i settori, comune, ma inferiore, la crescita ha riguardato quello delle costruzioni, a quanto si registra in Lombardia e in Italia. In grazie all’impatto dei bonus e superbonus nel particolare, a Brescia le imprese manifatturiere comparto dell’edilizia, le attività professionali, attive alla fine di dicembre 2021 sono scientifiche e tecniche, quelle assicurative, i servizi 13.545, lo 0,7% in meno rispetto a dicembre di supporto alle imprese, quelli di informazione e 2020 e in costante calo a partire dall’inizio del comunicazione, nonché le attività di alloggio e periodo considerato. In Lombardia la variazione ristorazione favorite dalle maggiori presenze nel di fine dicembre 2021 sull’anno precedente è periodo estivo. pari a -1,7% e in Italia è di -1,2%.
IMPRESE ATTIVE (Dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Imprese attive 112.000 1,5% Sono 106.098 le imprese 111.000 110.643 attive totali iscritte al Registro 1,0% 110.000 109.241 delle Imprese della Camera di 109.000 108.438 Commercio di Brescia alla fine 0,5% 108.000 107.330 di dicembre 2021, in crescita 107.000 106.446106.183 106.098 0,0% dell’1,3% rispetto a dicembre 106.000 105.432 104.882104.688 2020. Il risultato inverte la 105.000 104.000 -0,5% dinamica provinciale negativa 103.000 che si protrae dall’inizio del -1,0% 102.000 periodo considerato e che ha 101.000 -1,5% visto la diminuzione più intensa 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 nel 2013 (-1,3%). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) LOMBARDIA Lombardia: Imprese attive 824.000 0,6% In Lombardia, le imprese 821.819 822.000 0,4% attive totali al 31 dicembre 820.000 0,2% 2021 risultano 814.756, 815.956 818.000 816.088 un numero superiore 0,0% 816.000 814.297 815.246 814.233 814.756 rispetto a quello dell’anno 813.913 814.000 812.668 -0,2% precedente (811.099). 812.000 811.099 -0,4% Dopo un leggero aumento 810.000 -0,6% delle imprese regionali tra 808.000 il 2015 e il 2018 e due -0,8% 806.000 anni consecutivi in contro 804.000 -1,0% tendenza, l’andamento è 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ritornato positivo (+0,5%). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) ITALIA In Italia, la dinamica delle Italia: Imprese attive imprese attive totali è stata 5.260.000 0,6% praticamente piatta tra il 5.239.924 5.240.000 0,4% 2016 e il 2018, è risultata 5.220.000 0,2% negativa nel 2019. Nel 5.200.000 0,0% 2020 si assiste ad una 5.186.124 5.180.000 -0,2% svolta lievemente positiva, 5.160.000 5.148.413 5.164.831 -0,4% dinamica confermata anche 5.150.149 5.150.743 5.144.383 5.145.995 5.137.678 5.147.514 nell’ultimo anno. A dicembre 5.140.000 -0,6% 2021, le imprese attive totali 5.120.000 -0,8% risultano 5.164.831, con 5.100.000 -1,0% una variazione di +0,3% 5.080.000 -1,2% rispetto a fine dicembre 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2020 (5.147.514). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Valori Imprese attive (scala sx.)al 31 dicembre. Variazione tendenziale (scala dx.) Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 16
IMPRESE MANIFATTURIERE ATTIVE (Dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Imprese manifatturiere attive 16.000 0% Le imprese bresciane attive nel 15.515 settore manifatturiero a fine 15.500 15.062 -1% dicembre 2021 sono 13.545, 15.000 14.747 -1% lo 0,7% in meno rispetto a fine 14.541 14.500 14.297 dicembre 2020. Dal 2008 14.132 -2% 13.925 con lo scoppio della Grande 14.000 13.745 13.637 13.545 -2% Crisi, le imprese manifatturiere 13.500 attive hanno continuato a -3% 13.000 diminuire significativamente, 12.500 -3% riducendosi complessivamente di un quarto (erano 17.951 12.000 -4% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 nel 2008), con il calo più Valori al 31 dicembre. marcato nel 2009 (-9,9%). Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) LOMBARDIA Lombardia: Imprese manifatturiere attive 106.000 0% In Lombardia, le imprese 104.000 103.707 manifatturiere attive a fine -1% 102.000 101.277 dicembre 2021 risultano 100.000 99.782 97.220 -1% inferiori di 1.530 unità 98.432 rispetto al 31 dicembre 98.000 96.072 -2% 2020, con un calo dell’1,7%. 96.000 94.908 Anche la dinamica regionale 94.000 93.328 -2% 90.818 è negativa in tutto il periodo 92.000 -3% considerato, con una 90.000 89.288 diminuzione più accentuata 88.000 -3% nel 2009 e nel 2020 (-12,4% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 e -2,7%). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) ITALIA Italia: Imprese manifatturiere attive 540.000 0% In Italia, come in ambito provinciale e regionale, 530.000 526.511 -1% le imprese attive del 520.000 515.267 manifatturiero sono in 510.000 506.782 500.901 495.247 -1% costante diminuzione da 500.000 inizio periodo (-27,3% nel 490.587 490.000 485.643 complesso dal 2008), con -2% 480.000 479.205 una punta negativa più 473.308 470.000 467.458 elevata nel 2009 e nel 2012 -2% 460.000 (-13,9% e -2,2%). Alla fine di dicembre 2021, risultano 450.000 -3% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 467.458, in calo dello 1,2% Valori al 31 dicembre. su dicembre 2020. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Valori al 31 dicembre. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 17
Prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Sofferenze/prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza (Brescia, Lombardia, Italia) Sportelli bancari attivi sul territorio (Brescia)
SI CONSOLIDA LA CRESCITA DELL’APERTURA DEL CREDITO: PRESTITI ALL’INDUSTRIA SU DEL 2,6% 11,4 mld Nel quarto trimestre del 2021, i prestiti (al netto beneficio dagli strumenti adottati dalle autorità per sostenere l’accesso al credito, oltre a riflettere il prestiti di pronti contro termine e sofferenze) destinati fisiologico ritardo degli effetti del peggioramento dell’attività economica all’impresa alle imprese industriali bresciane, ammontano a sulla qualità del credito. +2,6% crescita 11,4 miliardi di euro, Le prospettive per il 2022 sono molto prudenti: è infatti con una crescita del 2,6% su dicembre 2020. Il tasso di variazione tendenziale rimane costante rispetto al trimestre precedente, in forte la preoccupazione in merito allo shock derivante tendenziale dagli esasperati rialzi degli confronto alla prima metà dell’anno si assiste ad prezzi degli input energetici. Vi è un diffuso timore un ridimensionamento seppure si tratti ancora di che gli NPL possano tornare a crescere a un ritmo una crescita; le motivazioni nella frenata degli sostenuto, sulla scia delle sempre più probabili impieghi andrebbero ricercate, per lo più, nella difficoltà che riguarderanno interi segmenti minore domanda da parte delle aziende, dopo le produttivi colpiti dal «caro energia». ingenti richieste di qualche trimestre fa. Per quanto riguarda il numero degli sportelli A dicembre 2021, le sofferenze nell’industria a Brescia, pari a 116 milioni di euro, riguardano rilevato in provincia di Brescia, il 2021 ha segnato l’1,0% del totale dei prestiti, contro il 4,1% nei un nuovo calo. Alla tendenza di lungo periodo, servizi e il 7,3% nelle costruzioni. La velocità di associata alla necessità di razionalizzare i costi formazione delle nuove sofferenze a Brescia, a connessi con l’esercizio dell’attività bancaria e alla dicembre 2021 (1,3%), si accentua rispetto alla dirompente diffusione delle tecnologie digitali, si rilevazione del periodo precedente: risulta più aggiunge il recente processo di accorpamento di elevata della media lombarda (0,8%) e di quella rilevanti realtà bancarie, che ha caratterizzato, in italiana (0,9%). La dinamica complessiva trae particolare, il territorio bresciano.
PRESTITI - INDUSTRIA (Dicembre 2021) Brescia: Prestiti (esclusi PCT e sofferenze) I prestiti all’industria a Brescia, BRESCIA nell'industria al netto di pronti contro termine 15% e sofferenze, a dicembre 2021 ammontano a 11,4 miliardi di euro. Con una crescita del 10% 8,6% 8,7% 2,6% su dicembre 2020 si 5,5% 6,4% conferma lo stesso incremento 5% del trimestre precedente, 2,6% 2,6% confermando un trend -seppur 0,8% 0,1% positivo- più basso rispetto 0% a quello riscontrato nella -2,7% -2,7% prima parte dell’anno. Dopo -3,5% -5% la performance negativa del giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 2019, i prestiti hanno rilevato Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. una dinamica positiva a partire Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d'Italia. dai primi mesi del 2020. Lombardia: Prestiti (esclusi PCT e sofferenze) LOMBARDIA nell'industria In Lombardia, i prestiti 15% all’industria (al netto di PCT e sofferenze), pari a 68,8 miliardi, sono aumentati meno 10% che nel periodo precedente, la 6,7% 6,4% dinamica di dicembre 2021 5% 3,8% 4,4% ritorna ad avere un segno 2,1% 1,3% 1,2% positivo dopo che il precedente 0% semestre aveva registrato un -0,5% -1,4% tendenziale. La crescita -1,2% -1,4% -1,4% tendenziale dell’ultimo semestre -5% è stata pari a +1,2%, contro giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 un incremento del +6,4% a Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Variazioni tendenziali. giugno dello scorso anno. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d'Italia. ITALIAItalia: Prestiti (esclusi PCT e sofferenze) nell'industria Anche in Italia, a dicembre 15% 13,1% 2021 si rileva una crescita dei 10,9% prestiti all’industria (al netto di 10,0% PCT e sofferenze) sullo stesso 10% periodo del 2020 (+2,1%), 5,4% di entità nettamente inferiore 4,9% 5% rispetto ai tassi di crescita 2,1% della prima metà dell’anno. 1,0% Il semestre precedente è stato 0% -0,4% caratterizzato da un leggero -2,1% -1,6% -2,6% decremento rispetto allo -5% stesso periodo del 2020. giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 L’ammontare dei prestiti è di Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. 234,7 miliardi di euro. Finanziamenti erogati a società non Variazioni tendenziali. finanziarie e famiglie produttrici. Fonte: elaborazioni Centro Studi Variazioni Conffindustria Brescia su dati Banca d'Italia. tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia 20
PRESTITI - INDUSTRIA (Dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Prestiti (esclusi PCT e sofferenze) nell'industria 11,6 11,4 11,4 11,4 11,2 11,2 11,2 11,1 11,0 10,9 10,8 10,6 10,5 10,5 10,4 10,4 10,3 10,2 10,2 10,0 9,8 9,6 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Valori in miliardi di euro. Valori in milioni di euro. Fonte: elaborazioni Fonte: elaborazioni Centro Centro StudiStudi Confindustria Confindustria Brescia Brescia su su dati dati Banca Banca d’Italia. d'Italia. PRESTITI (al netto nel PCT e sofferenze) NELL’INDUSTRIA Brescia Lombardia Italia PRESTITI giu-19 10,4 64,6 207,1 Finanziamenti erogati dagli set-19 10,3 64,5 206,1 istituti di credito a soggetti dic-19 10,2 63,9 203,3 non bancari, indipendente- 10,5 65,8 210,0 mente dalla forma tecnica, al mar-20 lordo delle poste rettificative, giu-20 10,5 67,1 217,3 dei rimborsi e delle sofferen- set-20 10,9 68,9 228,6 ze. L’aggregato, idoneo a dic-20 11,1 68,0 229,9 descrivere l’esposizione com- mar-21 11,4 68,6 231,0 plessiva del sistema bancario nei confronti della clientela, giu-21 11,2 67,9 229,1 può essere rappresentato an- set-21 11,2 67,9 227,7 che al netto delle sofferenze dic-21 11,4 68,8 234,7 e dei pronti contro termini. Valori in miliardi di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 21
SOFFERENZE/PRESTITI - INDUSTRIA (Dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Sofferenze / Prestiti nell'industria 8% 6% Le sofferenze nell’industria a Brescia, a dicembre 2021, ammontano a 116 milioni di 4% 3,4% euro (-51,1% tendenziale) e 3,4% 3,1% 3,1% 2,9% 2,7% sono in diminuzione rispetto 2,1% 2,1% al trimestre precedente. In 1,9% 2% 1,4% rapporto ai prestiti, si attestano 1,0% all’1,0%. 0% giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d'Italia. LOMBARDIA Lombardia: Sofferenze / Prestiti nell'industria 8% 6% In Lombardia le sofferenze nell’industria, a dicembre 4,3% 4,0% 2021, si attestano a 1.061 4% 3,6% 3,4% 3,1% milioni di euro, l’ 1,5% dei 2,9% 2,3% 2,3% prestiti. La loro quota è in 2,1% 2% 1,9% costante riduzione da dicembre 1,5% 2018. 0% giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d'Italia. ITALIA Italia: Sofferenze / Prestiti nell'industria 8% 6,2% 6% 5,8% In Italia, il rapporto sofferenze/ 5,1% 4,8% prestiti nell’industria, a 4,4% 4% 4,0% dicembre 2021, è pari al 3,0% 3,0% 2,0%, in calo rispetto al dato 2,8% 2,6% del periodo precedente (2,6%). 2,0% Il totale delle sofferenze è pari 2% a 4.688 milioni di euro. 0% giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Fonte: Finanziamenti Centro elaborazioni Studi erogati Confindustria a società non Brescia su dati Banca d'Italia. finanziarie. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia 22
SOFFERENZE-INDUSTRIA (Dicembre 2021) Brescia: Sofferenze nell'industria 400 359 348 350 324 318 304 295 300 250 237 236 211 200 160 150 116 100 50 0 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Valori Finanziamenti in milioni erogati di non a società euro.finanziarie. Valori in milioni di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d'Italia. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. PRESTITI (al netto nel PCT e sofferenze) NELL’INDUSTRIA Brescia Lombardia Italia giu-19 359 2.764 12.916 SOFFERENZE set-19 348 2.594 12.025 Crediti la cui totale riscos- dic-19 318 2.280 10.271 sione non è certa (per le mar-20 324 2.234 10.057 banche e gli intermediari giu-20 304 2.080 9.563 finanziari che hanno eroga- to il finanziamento) poiché i set-20 295 2.019 9.126 soggetti debitori si trovano dic-20 237 1.588 6.911 in stato d’insolvenza (anche mar-21 236 1.592 6.899 non accertato giudizialmen- te) o in situazioni sostanzial- giu-21 211 1.408 6.451 mente equiparabili. set-21 160 1.291 6.022 dic-21 116 1.061 4.688 Valori in milioni di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 23
TASSO ANNUALIZZATO DI INGRESSO IN SOFFERENZA (Dicembre 2021) Tasso annualizzato BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA di ingresso in sofferenza 3,0 2,5 2,1 2,2 2,0 1,9 2,0 1,8 1,8 1,7 1,9 1,9 1,4 1,3 1,8 1,8 1,8 1,5 1,4 1,5 1,6 1,6 1,2 1,3 1,4 1,4 1,4 1,6 1,3 1,3 1,0 1,2 1,1 0,9 1,0 0,9 1,0 0,8 0,5 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 dic-20 mar-21 giu-21 set-21 dic-21 Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Valorinon Finanziamenti erogati a società percentuali. finanziarie e famiglie produttrici. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Valori percentuali. Brescia su dati Banca d'Italia. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. Brescia Lombardia Italia Brescia Lombardia Italia La velocità di formazione delle nuove sofferenze Il tasso annualizzato di ingresso in sofferenza a Brescia, a dicembre 2021 (1,3%), cresce a Brescia, dalla fine del 2018 denota un marginalmente rispetto alla rilevazione del andamento nel complesso declinante fino trimestre precedente e risulta più elevata della all’ultimo periodo preso in considerazione. media lombarda (0,8%) e di quella italiana Analoghe considerazioni, valgono, pur con (0,9%). qualche distinguo, per Lombardia e Italia. 24
SPORTELLI BANCARI ATTIVI SUL TERRITORIO (Dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Sportelli 1.000 85 81 950 79 80 78 78 77 900 74 75 71 71 70 850 70 800 64 65 60 750 59 60 58 700 54 55 972 969 968 976 947 921 900 899 878 815 754 737 724 683 650 50 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Fonte:Fonte: elaborazioni Centro elaborazioni CentroStudi Studi Confindustria Brescia Confindustria Brescia su dati su dati Banca Banca d'Italia. d’Italia. Sportelli (scala sx.) Sportelli (scala sx) Sportelli ogni cento mila abitanti (scala dx.) Sportelli ogni cento mila abitanti (scala dx) Il sistema bancario nazionale (e anche locale) A fine 2021, in provincia si contano 683 sta vivendo una fase di profonda trasformazione sportelli, contro i 972 di fine 2008, con un di carattere strutturale. La necessità di ridimensionamento del 29,7%. razionalizzare i costi connessi con l’esercizio Tali movimenti hano determinato una minore dell’attività bancaria e la dirompente diffusione capillarità territoriale del sistema bancario: a delle tecnologie digitali (come l’home banking) fine 2021 si rilevano 54 sportelli ogni cento hanno prodotto una significativa flessione nel mila abitanti, contro i 58 di fine 2020 e gli numero degli sportelli bancari attivi sul territorio, 81 di fine 2008. Si tratta di un processo che processo intensificatosi a seguito del recente ovviamente nasconde dinamiche diverse da processo di accorpamento di rilevanti realtà istituto a istituto, ma che è destinato a proseguire bancarie, che ha caratterizzato, in particolare, anche nel prossimo futuro, vista la rivoluzione il territorio bresciano. copernicana portata dal fenomeno FINTECH. SPORTELLO BANCARIO Noto anche con il termine di succursale o filiale, indica una sede, sprovvista di personalità giuridica, costituente parte di una banca, che effettua direttamente, in tutto o in parte, l’at- tività dell’istituto stesso. 25
Assunzioni alle dipendenze complessive (Brescia) Assunzioni alle dipendenze nell’industria (Brescia) Tasso di occupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso di disoccupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Lavoro in somministrazione - Agenzie per il lavoro (Brescia) Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati (Brescia, Lombardia, Italia) Cassa Integrazione Guadagni (Brescia, Lombardia, Italia)
SEGNALI POSITIVI DAL MERCATO DEL LAVORO +2.601 Le assunzioni dipendenze alle complessive rispetto a quelli nazionali (58,2%). Il tasso di disoccupazione bresciano (4,9%) si colloca al saldo (tempo tempo indeterminato, determinato e di sotto della media lombarda (5,9%) e di quella nazionale (9,5%), industria apprendistato), nel terzo trimestre 2021, hanno sebbene rimanga ancora leggermente 4,9% segnato una tendenziale dell’11,6%. Rispetto al 2019, crescita superiore al livello pre-crisi (4,7%). tasso l’aumento è stato del 18,9%. Nei primi nove mesi, il saldo tra avviamenti e cessazioni dal lavoro è In merito alladisoccupazione domanda di risultato positivo (+16.914 unità). lavoratori in somministrazione, l’Osservatorio Nell’industria in senso stretto, le assunzioni alle Confindustria Brescia-ApL indica, nel quarto dipendenze sono aumentate del 42,2% su base trimestre 2021, una significativa crescita su base annua e del 10,6% sul 2019. Nei primi nove mesi tendenziale (+23%). Il confronto con l’ultimo 2021, il saldo complessivo tra avviamenti trimestre del 2019, preso a riferimento come e cessazioni dal lavoro nell’industria è “normalità pre-Covid”, evidenzia un +18%: si risultato positivo (+2.601 unità), superiore tratta del primo segno “+”, dopo le contrazioni a quello dello stesso periodo del 2020 (+138 rilevate nei periodi precedenti unità) e in linea con quanto rilevato nel 2019 Nel 2020, gli infortuni sul lavoro nelle fabbriche (+2.599). La componente a tempo indeterminato ogni mille occupati mostrano a Brescia una ha presentato un saldo negativo (-2.780). I saldi diminuzione sull’anno precedente, ma rimangono 2021 non sono perfettamente confrontabili con su livelli più elevati della media regionale e quelli degli anni precedenti per l’introduzione dei nazionale. Il dato risente del calo delle attività provvedimenti sul blocco dei licenziamenti adottati nei periodi di lockdown e non è perfettamente per fronteggiare l’emergenza sanitaria. confrontabile con i valori della serie. Nel 2021, il tasso di occupazione in provincia Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni di Brescia (65,7%) ha ricominciato a crescere nell’industria a Brescia, nel 2021, è decisamente dopo la flessione negativa registrata nel 2020. I diminuito, soprattutto per quanto riguarda la livelli provinciali risultano inferiori rispetto a quelli componente ordinaria (-69,6%). regionali (66,5%) ma di significativamente superiori
ASSUNZIONI ALLE DIPENDENZE COMPLESSIVE (3° trimestre 2021) BRESCIA Brescia: Assunzioni alle dipendenze 100% 80% 60% 47,2% 40% 18,8% 20% 4,4% 2,8% 0% 11,6% -20% -10,0% -7,5% -12,5% -24,0% -40% -36,8% -60% 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 Variazioni Variazioni tendenziali. tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia Fonte: elaborazioni Centro Studi su dati Comunicazioni ConfindustriaObbligatorie Brescia Regione Lombardia. su dati Comunicazioni Obbligatorie Regione Tempo indeterminato TotaleLombardia. Tempo indeterminato Totale SALDO AVVIAMENTI-CESSAZIONI TOTALI Tempo Tempo Apprendistato Totale determinato Indeterminato 2017 1.970 23.702 -2.148 23.524 2018 2.451 9.671 -582 11.540 2019 2.531 12.306 577 15.414 2020 1.422 7.043 -44 8.421 2021 2.181 19.956 -5.223 16.914 Gennaio-settembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Comunicazioni Obbligatorie Regione Lombardia. Le assunzioni alle dipendenze complessive, nel con quelli precedenti perché condizionato terzo trimestre 2021, hanno segnato una crescita dall’esistenza di provvedimenti sul blocco tendenziale dell’11,6%. Il confronto con lo dei licenziamenti nel periodo di emergenza stesso periodo del 2019 evidenzia una crescita Covid-19. La dinamica complessivamente più sostenuta (+18,9%). Per i contratti a tempo positiva è stata determinata dal saldo dei indeterminato, sul 2020 si rileva un aumento del contratti a tempo determinato (+19.956 unità) e 18,8%, sul 2019 un incremento del 4,0%. Tra di quelli di apprendistato (+2.181). Il saldo dei gennaio e settembre 2021, il saldo tra avviamenti contratti a tempo indeterminato è risultato invece e cessazioni dal lavoro è positivo (+16.914 negativo (-5.223). unità). Il dato non è perfettamente confrontabile * Sono considerati i seguenti contratti: tempo indeterminato, tempo determinato e apprendistato. Sono esclusi i contratti a progetto e quelli in somministrazione. 28
ASSUNZIONI ALLE DIPENDENZE NELL’INDUSTRIA (3° trimestre 2021) BRESCIA Brescia: Assunzioni alle dipendenze nell'industria 120% 100,1% 100% 80% 42,2% 60% 40% 34,2% 20% 0% -20% -4,0% -6,1% -13,9% -21,4% -21,0% -40% -31,4% -60% -51,8% 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 21-1 21-2 21-3 Variazioni Variazioni tendenziali. tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Confindustria Comunicazioni BresciaRegione Lombardia. Obbligatorie su dati Tempo Comunicazioni ObbligatorieTotale indeterminato Regione Lombardia. Tempo indeterminato Totale SALDO AVVIAMENTI-CESSAZIONI TOTALI NELL’INDUSTRIA Tempo Tempo Apprendistato Totale determinato Indeterminato 2017 610 3.735 -1.885 2.460 2018 846 3.000 -591 3.255 2019 852 2.291 -544 2.599 2020 434 1.490 -1.786 138 2021 736 4.645 -2.780 2.601 Gennaio-settembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Comunicazioni Obbligatorie Regione Lombardia. Nel terzo trimestre 2021, le assunzioni alle (+138 unità) e in linea con quanto rilevato nel dipendenze nell’industria (esclusi i contratti 2019 (+2.599). Anche in questo caso, va a progetto e quelli in somministrazione) sono precisato che il confronto tra i dati non è del tutto aumentate del 42,2% nei confronti dello stesso significativo perché viziato dall’introduzione dei periodo del 2020 e del 10,6% sul terzo trimestre provvedimenti di sospensione temporanea dei 2019. Le assunzioni a tempo indeterminato sono licenziamenti a causa della pandemia. Il saldo cresciute del 34,2% sul 2020 e diminuite del totale positivo è dovuto alla componente a tempo 7,8% sul 2019. Nei primi nove mesi del 2021, determinato (+4.645 unità) e all’apprendistato il saldo complessivo tra avviamenti e cessazioni (+736), mentre il contratto a tempo indeterminato dal lavoro è positivo (+2.601 unità) e superiore presenta un saldo negativo (-2.780). rispetto a quello dello stesso periodo del 2020 * Sono considerati i seguenti contratti: tempo indeterminato, tempo determinato e apprendistato. Sono esclusi i contratti a progetto e quelli in somministrazione. 29
TASSO DI OCCUPAZIONE (Anno 2021) Il tasso di occupazione BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA complessivo bresciano, Tasso di occupazione nel 2021, è stato pari al 70 65,7%. Si assiste ad un lieve 68,4 incremento rispetto all’anno 68 67,6 66,5 precedente (+0,6%). Il gap 67,3 66,1 66 66,9 rispetto ai livelli pre-Covid non 65,7 è però stato colmato. Il tasso 64 65,1 di occupazione lombardo (66,5%) si è confermato anche 62 nel 2021 superiore a quello 60 59,0 provinciale. I livelli nazionali 58,5 58,2 sono invece significativamente 58 57,5 più bassi (58,2%). 56 Il tasso di disoccupazione 2018 2019 2020 2021 complessivo a Brescia, Medie annue - nuova serie, valori percentuali, 15-64 anni. Fonte: elaborazioni nel 2021, si è attestato al Medie annue - nuova serie,Centro valoriStudi Confindustria percentuali, 15-64 Brescia anni.su dati ISTAT. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Brescia Lombardia Italia 4,9%, in leggera crescita rispetto al 2020 (4,4%). Brescia Lombardia Italia Comunque un indicatore che continua a rimanere inferiore rispetto al livello lombardo (5,9%). Si conferma l’ampio TASSO DI DISOCCUPAZIONE divario rispetto al tasso di disoccupazione nazionale che (Anno 2021) nel 2021 si registra a 9,5%. BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA Nei tre focus territoriali il trend Tasso di disoccupazione risulta simile anche se con 12 intensità diverse. Si osserva 10,6 9,9 inoltre che nel 2021 sia il 10 9,3 9,5 tasso di occupazione che il tasso di disoccupazione 8 crescono. Questo fenomeno 6,0 5,6 5,9 apparentemente contraddittorio 6 5,2 è giustificato in parte dal 5,2 4,9 fatto che in tale anno una 4 4,7 4,4 significativa quota di individui, 2 nel 2020 inattivi perché probabilmente scoraggiati 0 dallo scenario complessivo, 2018 2019 2020 2021 hanno trovato lavoro oppure Medie annue - nuova serie, valori percentuali, 15 anni e più. hanno cominciato a cercarlo. Medie annue Fonte: - nuova serie, elaborazioni valori Centro Studipercentuali, Confindustria15 anni su Brescia e dati più. ISTAT. Così facendo il numero delle Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia Lombardia Brescia su dati ISTAT. Italia forze lavoro è cresciuto. Brescia Lombardia Italia 30
LAVORO IN SOMMINISTRAZIONE AGENZIE PER IL LAVORO (BRESCIA) Secondo i dati forniti dalle (4° trimestre 2021) Agenzie per il Lavoro, nel quarto trimestre 2021 la domanda di lavoratori in somministrazione RICHIESTE DI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE ha registrato una nuova crescita Richieste di lavoratori in somministrazione 120% (+23% tendenziale), sebbene 106% di intensità relativamente più 100% moderata di quella riscontrata 80% nei due periodi immediatamente 60% precedenti. La positiva evoluzione 40% 24% 24% 31% 23% nell’ultimo periodo dell’anno 20% 7% trae origine dalla generalizzata 0% ripresa dell’attività produttiva, -20% -7% -4% consolidatasi nel corso del 2021. -15%-16% -26% -29% -40% -33%-37% Dal punto di vista dei macro -43% -60% -54% gruppi professionali presi in -80% considerazione, rispetto al 18-1 18-2 18-3 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 20-1 21-2 21-3 21-4 2020 l’aumento rilevato nel Variazioni tendenziali. Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia - ApL. quarto trimestre del 2021 Variazioni tendenziali. interessa tre delle principali Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia-ApL. categorie professionali: la media complessiva è trainata principalmente dalla richiesta per RICHIESTE DI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE addetti al commercio (+158%), seguono gli impiegati esecutivi PER GRUPPO PROFESSIONALE (+53) e i tecnici (+42%). Anche i conduttori di impianti aumentano Richieste di lavoratori in somministrazione del 9%, ma in misura inferiore per gruppo professionale 180% rispetto alla media complessiva. 158% 160% Il confronto con l’ultimo trimestre del 140% 2019, preso a riferimento come 120% “normalità pre-Covid”, evidenzia 100% un +18%: si tratta del primo 80% segno “+”, dopo le contrazioni 60% 53% 42% rilevate nei periodi precedenti 40% Totale: 23% (-15% nel primo trimestre e -13% 20% 9% nel secondo e nel terzo). Nel 0% -4% -1% complesso del 2021 le richieste -20% Tecnici Impiegati Addetti Operai Conduttori Personale non di lavoratori in somministrazione esecutivi commercio specializzati impianti qualificato registrano una crescita del 30% Variazioni tendenziali al 4° trimestre 2021. sul 2020, mentre il confronto con Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia - ApL. l’anno 2019, segna un -7%, a Variazioni tendenziali al 4° trimestre 2021. certificazione che la domanda Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia-ApL. nell’intero 2021 non è stata sufficiente a colmare il gap con i livelli pre-crisi. 31
INFORTUNI NELLE FABBRICHE PER .000 OCCUPATI* (Anno 2020) BRESCIA Brescia: Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati 23 22,2 21,8 21,3 21 22,1 Nel 2020, a Brescia, gli 21,4 21,1 infortuni sul lavoro nelle 19,4 19 fabbriche per 1.000 occupati, 19,2 al netto della CIG, sono diminuiti 17 16,0 rispetto all’anno precedente (da 19,4 a 16,0). Il dato 15 risente del calo delle attività nei 14,7 periodi di lockdown e non è 13 perfettamente confrontabile con 11 i valori della serie. 2016 2017 2018 2019 2020 Al lordo CIG Industria in senso stretto. Stima al netto CIG Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT, INPS e INAIL. LOMBARDIALombardia: Infortuni nelle fabbriche Al lordo CIG Stima al netto CIG per .000 occupati 23 21 Anche in Lombardia, gli infortuni sono diminuiti nell’ultimo anno 19 17,6 della rilevazione (da 16,6 17,3 16,6 16,6 a 14,5). Il trend regionale 17 17,5 17,1 risulta inferiore a quello della 16,3 16,4 15 14,5 provincia di Brescia ed è ugualmente condizionato dalle 13 13,2 chiusure delle attività nello 11 scorso anno. 2016 2017 2018 2019 2020 Industria in senso stretto. Al lordo CIG Stima al netto CIG Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT, INPS e INAIL. Al lordo CIG Stima al netto CIG ITALIA Italia: Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati 23 21 19,8 In Italia, gli infortuni sul lavoro 19,2 19,4 18,9 al netto della CIG sono scesi 19 19,7 19,2 da 18,9 nel 2019 a 15,7 nel 18,8 18,8 17 2020. La dinamica nazionale, 15,7 anch’essa inferiore a quella 15 provinciale, risulta in calo nel 2016, in leggero aumento 14,3 13 nei due anni successivi e in riduzione negli ultimi periodi. 11 2016 2017 2018 2019 2020 Industria in senso stretto. Industria in senso stretto. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT, INPS e INAIL. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT, INPS e INAIL. Al lordo CIG Stima al netto CIG Al lordo CIG Stima al netto CIG * Infortuni in occasione di lavoro senza mezzi di trasporto. 32
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI (Gennaio-dicembre 2021) BRESCIA Brescia: Cassa Integrazioni Guadagni 80 Nel 2021, a Brescia, le ore di cassa integrazione 70 69,0 guadagni complessivamente 60 -59,3% autorizzate nell’industria sono 50 diminuite del 59,3% rispetto 40 38,1 al 2020, passando da 69 a 33,1 35,3 28,1 milioni. A determinare la 33,0 30 28,3 28,1 flessione è stata la componente 20 16,8 ordinaria (20,1 milioni di ore), 10 7,6 6,3 che è scesa del 69,6%: quella 3,8 0 straordinaria (7,5 milioni) è 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 cresciuta del 207,5%. Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga LOMBARDIA Lombardia: Cassa Integrazioni Guadagni 600 In Lombardia, le ore 500 480,0 -52,1% complessivamente autorizzate 400 nel 2021, pari a 229,8 milioni, sono diminuite del 300 52,1% rispetto al 2020. A 229,8 livello regionale, il decremento 200 172,2 182,1 188,8 175,6 delle ore di cassa ordinaria è 122,7 100 86,7 risultato pari al 58,4%, quello 43,8 29,5 36,7 delle ore di cassa straordinaria 0 al 6,3%. 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga ITALIA Italia: Cassa Integrazioni Guadagni 2.500 In Italia, le ore di cassa 1.965 integrazione guadagni 2.000 -45,4%% complessivamente autorizzate nel 2021 sono calate del 1.500 45,4% e risultano pari a 1.074 1.074 milioni, contro i 1.965 1.000 731 730 677 milioni dello scorso anno. 684 491 451 La componente ordinaria ha 500 267 221 registrato un calo del 51,9%; 167 0 quella straordinaria è cresciuta 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 del 9,3%. Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga CIGO CIGS Deroga 33
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