1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca

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1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa
                                                                                              Il progetto europeo            Quaderno della Fondazione
                                                                                                                             Gramsci Emilia-Romagna
                                                                                              Breaching the Walls.
                                                                                              We do need education!

1989 Muro di Berlino, Europa Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education!
                                                                                              A cura di Teresa Malice
                                                                                              e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa
                                                                                              Il progetto europeo            Quaderno della Fondazione
                                                                                                                             Gramsci Emilia-Romagna
                                                                                              Breaching the Walls.
                                                                                              We do need education!

1989 Muro di Berlino, Europa Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education!
                                                                                              A cura di Teresa Malice
                                                                                              e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa
                                                                                              Il progetto europeo            Quaderno della Fondazione
                                                                                                                             Gramsci Emilia-Romagna
                                                                                              Breaching the Walls.
                                                                                              We do need education!

1989 Muro di Berlino, Europa Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education!
                                                                                              A cura di Teresa Malice
                                                                                              e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
1989 Muro di
Berlino, Europa
Il progetto europeo
Breaching the Walls.
We do need education!

Quaderno della
Fondazione Gramsci
Emilia-Romagna

                        A cura di
                        Teresa Malice
                        e Roberto Ventresca

                        Traduzioni e revisioni testi
                        Michela Bertozzi
                        Francesco Cecchi
                        Alec Fiorini
                        Edward Russell

                        In copertina
                        Andrea Bruno
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
Contenuti
Contents

11   Prefazione                                    15    Preface
     Carlo Galli                                         Carlo Galli
18   Appunti sull’89 europeo tra cesure            23    A few notes on the European 1989 between caesura
     e trasformazioni                                    and transformations
     Teresa Malice, Roberto Ventresca                    Teresa Malice, Roberto Ventresca
28   Breaching the Walls. We do need education!    33    Breaching the Walls. We do need education!
     Nascita e sviluppo del progetto                     Birth and development of the project
     Matilde Altichieri, Federica Mascetti,              Matilde Altichieri, Federica Mascetti,
     Maria Chiara Sbiroli                                Maria Chiara Sbiroli
La rete dei partner                                The partners network
38   Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus       39   Emilia-Romagna Gramsci Foundation Onlus
42   Università di Bielefeld                       43   Bielefeld University
44   Istituto di Storia Contemporanea di Praga     45   Institute of Contemporary History in Prague
46   Il Comune di Tirana                           47   The Municipality of Tirana
48   History Meeting House                         49   History Meeting House
50   Past/Not Past                                 51   Past/Not Past
Pensare l’89                                       Conceiving 1989
55   Rivisitazioni della storia e percorsi         63  History retread and memory
     della memoria nell’Europa post-89                 pathways in the post-89 Europe
     Intervista a Paolo Capuzzo di                     Interview with Paolo Capuzzo by
     Teresa Malice e Roberto Ventresca                 Teresa Malice and Roberto Ventresca
70   Il focus group come possibile 		              73  Focus groups as a potential tool for
     strumento per la ricerca storica.                 historical research. Orality and memory
     Oralità e memoria tra storia e antropologia       between history and anthropology
     Matilde Callari Galli                             Matilde Callari Galli
76   La ferita dell’esperienza. La dimensione      80  The wound of experience.
     simbolica della memoria e                         The symbolic dimension of
     la sua rappresentazione                           memory and its representation
     Matteo Cavalleri                                  Matteo Cavalleri
83   Dopo la caduta del muro: nuovi diritti        87  After the fall of the wall: new rights and
     e “costituzione democratica” in Germania          “democratic constitution” in Germany
     Gustavo Gozzi                                     Gustavo Gozzi

                                                                                                         3
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
90     L’onda lunga dell’89. Germania,                   94    The long wave of 1989.
       Europa e questione sociale                              Germany, Europe and the social issue
       Marica Tolomelli                                        Marica Tolomelli
99     Avviamento delle attività: mappatura              97    Kicking Things off: mapping out
       dei filoni di ricerca per ‘Breaching the Walls’         lines of research for Breaching the Walls
       Frank Grüner, Stefan Laffin                             Frank Grüner, Stefan Laffin
Per una storia orale dell’89                             For an oral history of 1989
103  Il muro in casa. Memorie del 1989 in Italia         107 The wall at home. 1989 memories in Italy
     Roberto Ventresca                                         Roberto Ventresca
110 L’89 visto da Est. Cinque testimonianze              115 1989 viewed from the East. Five
     di cittadine e cittadini tedesco-orientali              accounts by East German citizens
     Teresa Malice                                           Teresa Malice
123 Abbiamo bisogno di progetti comuni!                  120 We do need common projects!
     Il muro di Berlino come simbolo                         Berlin as a symbol of
     di libertà e cambiamento in Europa                      freedom and change in Europe
     Lenka Krátká                                            Lenka Krátká
130 Muro o Tavola rotonda: dove si è stabilita           127 Wall or Round Table: where did the fall
     la caduta del comunismo?                                of communism occur?
     Mateusz Pawlikowski                                     Mateusz Pawlikowski
137 Voci albanesi: memorie non                           134 Albanian voices: unerased
     cancellate del muro abbattuto                           memories of the broken wall
     Klaus Bushi, Lorena Shele                               Klaus Bushi, Lorena Shele
Il progetto e le sue pratiche                            The project and its practices
143   La divulgazione storica e l’azione                 146 The dissemination of history and
      degli istituti culturali                                the work of cultural institutes
      Siriana Suprani                                         Siriana Suprani
149 Pagine dentro le pagine                              152 Pages within pages
      Andrea Bruno                                            Andrea Bruno
155 Cronaca a più voci di un laboratorio                 158 Open-dialogue report of a school
      scolastico dentro e fuori dalla storia                  workshop within and outside history
      Antonia Bognanni, Gastone Cantarini                     Antonia Bognanni, Gastone Cantarini
161 Aldilà dei muri. Racconto di un lavoro               164 Beyond the walls. Report of a collective work
      collettivo                                              Rossella Fanelli, Luca Padova,
      Rossella Fanelli, Luca Padova, Flavia Tommasini         Flavia Tommasini
167 Valori condivisi, e non memorie. I focus             170 Shared values, not memories. Focus groups
      group nel progetto “Breaching the Walls”                within the “Breaching the walls” project
      Enrico Pontieri                                         Enrico Pontieri
173 Percepire la caduta                                  176 Perceiving the fall
      Elia Luca Legnani                                       Elia Luca Legnani
179 L’89 in mostra. La valorizzazione del                182 1989 exhibited. The promotion
      patrimonio storico-culturale come pratica               of historical and cultural heritage as
      di coinvolgimento attivo dei                            an active involvement practice
      cittadini e degli studenti                              for citizens and students
      Bruna Lo Biundo                                         Bruna Lo Biundo
185 In&Out: una comunicazione attiva ed efficace         188 In&Out: active and effective communication
      Virginia Todeschini                                     Virginia Todeschini
191    Autori                                            191   Authors

4 Quaderno
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
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Partners internazionali del progetto
International project partners

Partners territoriali
Local partners

Media partner

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1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
Hanno collaborato
Partners

La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna On-           The Fondazione Gramsci Emilia-Romagna On-
lus a nome proprio e di tutti i partner del pro-   lus and all project partners wish to thank:
getto ringrazia:
                                                      Europe for Citizens Point Italy, in particular Rita
   Europe for Citizens Point Italy e in partico-   Sassu.
lare Rita Sassu.                                      Europe Direct Emilia-Romagna - Legislative As-
   Europe Direct Emilia-Romagna - As-              sembly, in particular Stefania Fenati.
semblea Legislativa e in particolare Stefa-
nia Fenati.                                            The Emilia-Romagna Regional Ministry for Cul-
   L’Assessorato alla cultura della Regione        ture, the Department of Industry and European and
Emilia-Romagna, l’Assessorato alle attività        International Relations at the Municipality of Bolo-
produttive e alle relazioni europee ed inter-      gna, the Department of Culture at the Municipality
nazionali del Comune di Bologna, l’Assesso-        of Bologna.
rato alla cultura del Comune di Bologna.
                                                       All those who, through their accounts, contrib-
   Tutti coloro che con le loro testimonian-       uted to the project and the Fondazione Grams-
ze hanno contribuito alla realizzazione del        ci Collection of video-interviews. In Italy: Simona
progetto e all’arricchimento della Raccolta        Brighetti, Janna Carioli, Massimo D’Alema, Anna-
di videointerviste della Fondazione Gramsci. In    lia Guglielmi, Birgit Hossner, Licia Morra, Valerio
Italia: Simona Brighetti, Janna Carioli, Massi-    Monteventi, Achille Occhetto, Romano Prodi,
mo D’Alema, Annalia Guglielmi, Birgit Hos-         Matteo Maria Zuppi. In Poland: Anna Bohdziew-
sner, Licia Morra, Valerio Monteventi, Achil-      icz, Rafał Bujnowski, Annemarie Franke, Tomasz
le Occhetto, Romano Prodi, Matteo Maria            Markiewicz, Jacek Michałowski, Anna Ziarkows-
Zuppi. In Polonia: Anna Bohdziewicz, Ra-           ka. In Albania: Ylljet Aliçka, Ylli Bodinaku, Sherif
fał Bujnowski, Annemarie Franke, Tomasz            Merdani, Simon Mirakaj, Arjan Nikaj. In Czech Re-
Markiewicz, Jacek Michałowski, Anna Ziar-          public: Markéta Burman, Hana Havlová, Jan Lerch,
kowska. In Albania: Ylljet Aliçka, Ylli Bodi-      Monika Lerchová, Libor Schröpfer.
naku, Sherif Merdani, Simon Mirakaj, Arjan
Nikaj. In Repubblica Ceca: Markéta Burman,
Hana Havlová, Jan Lerch, Monika Lerchová,
Libor Schröpfer.

6 Quaderno
1989 Muro di Berlino, Europa - Il progetto europeo Breaching the Walls. We do need education! A cura di Teresa Malice e Roberto Ventresca
I partecipanti ai focus group che si sono te-         The participants in the focus groups held at Fon-
nuti presso la Fondazione Gramsci Emilia-Ro-         dazione Gramsci Emilia Romagna in September
magna nel settembre 2020: Lino Bertone,              2020: Lino Bertone, Claudia Boattini, Lydia Buch-
Claudia Boattini, Lydia Buchner, Alice Chec-         ner, Alice Checchia, Sergio Davinelli, Ilaria Gal-
chia, Sergio Davinelli, Ilaria Gallo, Lorenzo        lo, Lorenzo Garattoni, Mauro Lambertini, Rossana
Garattoni, Mauro Lambertini, Rossana Later-          Laterza, Elia Legnani, Giovanni Mazzanti, Nicolò
za, Elia Legnani, Giovanni Mazzanti, Nicolò          Musiani, Benedetta Nanni, Filippo Natoli, Ingrid
Musiani, Benedetta Nanni, Filippo Natoli,            Negroni, Simone Parazzoli, Edoardo Schiazza,
Ingrid Negroni, Simone Parazzoli, Edoardo            Pierluigi Selmi.
Schiazza, Pierluigi Selmi.                               We would also like to thank for their support in
   Per il supporto nell’organizzazione dei fo-       organizing the focus groups: Arci Bologna, Associ-
cus group si ringraziano inoltre: Arci Bolo-         azione Crocevia, Un altro mondo è possibile Aps.
gna, Associazione Crocevia, Un altro mondo
è possibile Aps.                                         All the authors contributing to this Book and all
                                                     those contributing to the organization of project
   Tutti gli autori e le autrici che hanno con-      seminars and international events (Bielefeld, 13th
tribuito alla realizzazione di questo Quaderno       December 2019, Prague 25th September 2020, Ti-
e tutti coloro i quali hanno contribuito alla re-    rana 16th December 2020, Warsaw 16th April 2021,
alizzazione dei seminari e degli eventi interna-     Paris 25th May 2021, Bologna 10th-11th June 2021).
zionali del progetto (Bielefeld, 13 dicembre         In particular: Ylljet Aliçka,Pierre Alozie, Josette
2019; Praga, 25 settembre 2020; Tirana, 16           Baer Hill, Fiammetta Balestracci, Stefano Bottoni,
dicembre 2020; Varsavia, 16 aprile 2021; Pa-         Klaus Bushi, Costanza Calabretta, Matilde Callari
rigi, 25 maggio 2021; Bologna, 10-11 giugno          Galli, Paolo Capuzzo, Matteo Cavalleri, Frances-
2021). In particolare: Ylljet Aliçka, Pierre Alo-    ca De Benedetti, Pietro Gaglianò, Vito Gironda,
zie, Josette Baer Hill, Fiammetta Balestracci,       Gustavo Gozzi, Frank Grüner, Dorian Koçi, Pe-
Stefano Bottoni, Klaus Bushi, Costanza Cala-         ter Kramper, Lenka Krátká, Stefan Laffin, Gabri-
bretta, Matilde Callari Galli, Paolo Capuzzo,        ela Lesser, Bruna Lo Biundo, Jacek Michałowski,
Alessandro Casellato, Matteo Cavalleri, Fran-        Christina Morina, Sandra Nagel, Kiran Klaus Pa-
cesca De Benedetti, Pietro Gaglianò, Vito Gi-        tel, Ekaterina Pavlenko, Mateusz Pawlikowski, Andi
ronda, Gustavo Gozzi, Frank Grüner, Dorian           Pinari, Lorena Shele, Eva Tafili, Marica Tolomelli,
Koçi, Peter Kramper, Lenka Krátká, Stefan            Jana Wohlmuth Markupova, Anna Ziarkowska.
Laffin, Gabriela Lesser, Bruna Lo Biundo, Ja-
cek Michałowski, Christina Morina, Sandra                Finally, we would like to thank the Istituto Aldini
Nagel, Kiran Klaus Patel, Ekaterina Pavlen-          Valeriani in Bologna and, in particular the School
ko, Mateusz Pawlikowski, Andi Pinari, Lorena         Headmaster Salvatore Grillo, the professors Antonia
Shele, Eva Tafili, Marica Tolomelli, Jana Wohl-      Bognanni, Alberto Campagna, Raffaella Cavalieri,
muth Markupova, Anna Ziarkowska.                     Gastone Cantarini, Luciana Salvatore.
                                                         Special thanks to the students of Class 5AGC of
    Si ringrazia infine l’Istituto Aldini Valeria-   the Graphics and Communication section who cre-
ni di Bologna ed in particolare il Dirigente         ated the images included in this book.
Scolastico Salvatore Grillo, le professoresse e          The graphical works are an interpretation of the
i professori Antonia Bognanni, Alberto Cam-          concept of wall and they are the outcome of a work-
pagna, Raffaella Cavalieri, Gastone Cantarini,       shop carried out at school with the collaboration of
Luciana Salvatore.                                   Cheap, Baumhaus and the artistic supervision by
    Un ringraziamento particolare alle studen-       Andrea Bruno. The images inserted in this publica-
tesse e agli studenti della classe 5AGC della se-    tion were also printed in a poster format and exhibit-
zione Grafica e Comunicazione che hanno rea-         ed in via San Giacomo, Bologna during the 2021 Call
lizzato le immagini inserite in questo Quaderno.     for Artists by Cheap.

                                                                                                           7
Gli elaborati grafici propongono una in-
terpretazione del concetto di muro e sono
il risultato del percorso laboratoriale svolto
con la scuola e con la collaborazione di Che-
ap, Baumhaus e la supervisione artistica di
Andrea Bruno. Le immagini realizzate, oltre
ad essere inserite in questa pubblicazione,
sono state stampate in formato manifesto e
affisse nelle bacheche di via San Giacomo
a Bologna, nell’ambito della Call for Artist
2021 a cura di Cheap.

Miriam Papa, Mattia Parentelli   Carolina Alberghini,   Elisa Mattia, Riccardo Rienzi
                                 Giacomo Vignali

Fiona Berti, Sonia Baldi         Jessica Caliendo,      Maurizio Formicola, Sara Palaia
                                 Alessio Bernardini

8 Quaderno
Le foto alle pagine 54, 69 e 75 sono di Gio-       The pictures on pages 54, 69 and 75 were taken
vanni Mazzanti – giornalista, foto-videore-        by Giovanni Mazzanti – journalist, photo and video
porter – e sono state scattate a Berlino in oc-    reporter – in Berlin, on New Year’s Eve of 1989.
casione del Capodanno del 1989.

Anna De Michele, Diego Reali     Sharon Bebiem, Alessia Negro        Giacomo Bedendo, Natalie Ursua

Andrea Bruno                     Francesco Pascucci, Mattia Cocchi   Giada Grimaldi, William Fabbri

                                                                                                        9
Prefazione

Carlo Galli
Presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna dimostra
con il progetto europeo Breaching the Walls la capacità
ideativa, attrattiva e organizzativa tanto del proprio staff
quanto degli studiosi che con essa collaborano, in uno
degli ambiti d’intervento che le sono più congeniali:
la storia contemporanea, interpretata in vista della
promozione di una critica consapevolezza civile.
Una capacità che condivide con le istituzioni culturali
con le quali ha avuto il privilegio di collaborare.

                                                                 1 1
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Onlus è un istituto di ricerca, formazione
e divulgazione di conoscenza,
di conservazione di patrimoni
documentari del Novecento, di servizio
di biblioteca aperto a tutti i cittadini.

                                                In questa circostanza la Fondazione esce
                                             dall’ambito regionale e nazionale e si proietta
                                             su scala europea, a considerare l’evento più
                                             importante degli ultimi decenni: la caduta
                                             del muro di Berlino e il collasso politico ed
                                             economico del mondo comunista dell’Eu-
                                             ropa dell’Est, e di lì a poco anche dell’intera
                                             compagine sovietica.
                                                Un punto di svolta della storia mondiale,
                                             che ha chiuso un’epoca – la guerra fredda, ma
                                             anche l’ordine economico post-bellico, già in
                                             crisi da una quindicina d’anni – e ne ha aperta
                                             un’altra: l’età della globalizzazione neoliberi-
                                             sta, dapprima trionfante e poi sempre più an-
                                             simante, e l’età dell’Europa riunita, dopo più
                                             di quarant’anni di dura lacerazione.
                                                In Europa la “splendida aurora” del 1989
                                             ha illuminato la ritrovata libertà individuale
                                             e collettiva negli Stati ex-socialisti (una nuo-
                                             va stagione dei diritti), la riunificazione della
                                             Germania, la nascita della Ue e la creazione
                                             della moneta unica; ma ha anche dimostra-
                                             to di avere in sé nuove contraddizioni, nuove
                                             difficoltà. E proprio in ciò il 1989 ha fatto sto-
                                             ria. È stato una soglia epocale, una lacerazio-
                                             ne in cui sono maturati e sono precipitati pro-
                                             cessi di lungo periodo, mentre ha portato alla
                                             ribalta sfide nuove, inedite. Ha lasciato dietro
                                             di sé macerie, e ha invitato alla ricostruzione,

1 2 Quaderno
C’è un’intrinseca dialettica nel 1989:
la storia si è da un lato semplificata
e dall’altro si è complicata.

non semplice e non ancora compiuta, di nuo-           logico di una minacciosa estraneità culturale
vi paradigmi, di nuovi ordini.                        e antropologica (la Cina).
    È stato facile e spontaneo interpretarlo              Le questioni che il 1989 ha proposto in
come la vittoria della democrazia sull’auto-          Europa implicano, tra l’altro, la compresen-
ritarismo, del mercato sullo Stato; come la           za di unità monetaria, di istituzioni comuni-
sanzione della definitiva obsolescenza del            tarie tutt’altro che perfette, e di molteplici e
modello interpretativo e organizzativo in-            differenziate sensibilità storico-politiche, de-
carnato nel comunismo reale, e della ine-             terminate dalle diverse esperienze degli Stati
luttabilità e inesorabilità dell’assetto capita-      dell’Est e degli Stati dell’Ovest.
listico della società. Ma ben presto si è visto           E mentre storiografia, scienza politica, fi-
che ciò che nasceva dal 1989 non era sempre           losofia, e tutte le scienze umane e sociali – es-
solo libertà né meno che mai uguaglianza;             sendo venute meno molte certezze legate alla
che nuove possibilità autoritarie si annidava-        vittoria sul comunismo, ed avendo la globaliz-
no nel mainstream, e che le nuove esigenze            zazione non corrisposto a speranze e promes-
degli assetti economici, divenute imperati-           se – cercano con difficoltà di interpretare la
ve, saturavano spazi, discorsi, immaginazioni         nuova immagine del mondo che si è delinea-
collettive, comprimendo in vari modi le sog-          ta dopo il 1989, le società europee faticano a
gettività appena liberate.                            trovare il proprio orientamento e stentano a
    C’è un’intrinseca dialettica nel 1989: la         riconoscersi in un passato che non può essere
storia si è da un lato semplificata e dall’altro si   comune perché è stato obiettivamente diffe-
è complicata. Ciò che sotto il profilo geopoli-       renziato, come differenziato e ineguale è no-
tico è stato il trionfo dell’anglosfera ha gene-      nostante tutto anche il presente.
rato, con lo spostamento a est del baricentro             Quindi questo progetto ha la propria giu-
del potere mondiale, la più dura sfida all’e-         stificazione non nel tentativo di costruire im-
gemonia occidentale. Così, se al tempo della          possibili unanimità ma di trovare un’unità
guerra fredda le interne contraddizioni della         di metodo critico, di consapevole ricerca di
modernità venivano interpretate come ester-           senso, in una fase storica di incertezza e di
ne a essa (l’URSS), analogamente oggi i pro-          disorientamento. L’indagine sulla memoria
blemi del presente assumono l’aspetto ideo-           è un tassello di un percorso che va dalle espe-

                                                                                                     1 3
Né memoria unica, artificiosamente
condivisa, quindi, né memorie chiuse in
se stesse, ma memorie autenticamente
vissute e apertamente confrontate
all’interno del sistema di valori che la
caduta del muro ha dischiuso.

rienze individuali alle elaborazioni e alle co-    muri ideologici, economici e militari si sosti-
struzioni mediatiche, sociali e culturali. Un      tuiscano nuove divisioni, dovute a elabora-
percorso che non registra necessariamente          zioni solitarie e polemiche del passato e del
soltanto convergenze, che è di liberazione ma      presente. Né memoria unica, artificiosamen-
anche di trauma, di ricostruzione ma anche         te condivisa, quindi, né memorie chiuse in
di nuova problematizzazione. Un percorso           se stesse, ma memorie autenticamente vissu-
plurale che offre alla storiografia – nella mi-    te e apertamente confrontate all’interno del
sura in cui questa vuole confrontarsi con la       sistema di valori che la caduta del muro ha
memoria – un complesso di materiali da in-         dischiuso.
terpretare.                                            A questo basilare dovere della memoria
   I percorsi molteplici della memoria non si      – che è un dovere di consapevolezza civile e
possono certo fare carico dell’immensa mo-         sociale prima ancora che politico o stretta-
le dei problemi che il 1989 ha da una parte        mente scientifico – ha voluto rispondere, pur
risolto e dall’altra ha generato. Ma, rispec-      nelle difficoltà dovute alla pandemia, la Fon-
chiandoli in svariate modalità esperienziali,      dazione Gramsci Emilia-Romagna, insieme
possono e devono sollecitare i cittadini d’Eu-     alle istituzioni pubbliche e private europee
ropa a porsi domande, a recuperare ricer-          che hanno partecipato al progetto. Anche
che di senso che restino al di qua dell’ide-       questa è quindi una via di mutua conoscenza,
ologismo più ovvio, e che al tempo stesso li       di vicinanza, di rispetto reciproco, di relazio-
motivino a uscire dalla trappola dell’eterno       ne. Una via verso l’Europa più vera. In questa
presente, dell’inconsapevolezza delle rispet-      direzione molta strada resta certamente an-
tive storie – una delle difficoltà più acute che   cora da percorrere; nondimeno, è bene che
affliggono la nuova libertà che il 1989 ci ha      sia stata iniziata con la competenza e la pas-
offerto. L’obiettivo è di evitare che ai vecchi    sione che emergono da queste pagine.

1 4 Quaderno
Preface

Carlo Galli
President of the Emilia-Romagna Gramsci Foundation

Through the Breaching the Walls project, the Emil-           tory: it has been an epochal threshold, the end of an era
ia-Romagna Gramsci Foundation has demonstrated               and of its established order and the beginning of a new
the creative and organizational abilities both of its        one characterized by new challenges. A year that, while
staff and of the multiple researchers who took part          leaving the rubble of the past behind, also brought
in the project, especially in the context of contempo-       about the need for the construction – not easy and not
rary history, in the interest of promoting critical civil    yet totally accomplished – of a new order.
awareness. The aforementioned abilities also belong              It is easy and almost natural to consider 1989 as
to the cultural institutions with which the Foundation       the victory of democracy over authoritarianism, of
had the privilege of working.                                the market over the State: as the condemnation of
    Thanks to the opportunity provided by this pro-          the interpretative and organizational model of real
ject, the Foundation finally had the chance to expand        communism on the one hand, and as the proof of the
from a regional and national dimension into a Euro-          inevitability of a capitalistic social order on the other.
pean one, with the purpose of analyzing one of the           However, it was soon clear that the outcome of 1989
most important events of the last decades: the fall          did not always and necessarily represent freedom and
of the Berlin Wall and the political and economic            equality; the new status quo held the germ of new au-
collapse of the eastern European communist world,            thoritarian models and the new inevitable economic
which would subsequently cause the end of the whole          requirements of a capitalistic society soon became
Soviet Union.                                                too important to leave space for alternative debates,
    An historical breaking point: the end of an era          thus limiting the newly conquered individual free-
– not just of the Cold War, but also of the post-war         doms in various ways.
economic order which had already been in crisis for              While we could say that the events of 1989 have
fifteen years – and the beginning of a new period: the       simplified history, it is also clear that they have compli-
age of neoliberal globalization, immediately trium-          cated it. From a geopolitical perspective, the victory of
phant and then almost weary, the reunification of Eu-        the western world has generated the hardest challenge
rope after more than forty years of division.                for western hegemony, due to the shift of the center of
    In Europe, the events of 1989 brought about the          global power towards the east. Thus, just as moderni-
re-establishment of individual and collective freedoms       ty’s internal contradictions were considered as exter-
in the former socialist states, together with new rights,    nal (the USSR) during the Cold War, today’s challeng-
the reunification of Germany, the birth of the EU and        es are identified in the ideological nature of a culturally
the creation of a single currency; however, those same       and anthropologically external threat (China).
events also gave birth to new contradictions and dif-            Among the multiple issues brought about by Eu-
ficulties. It is for these very reasons that 1989 is to be   rope’s 1989, one of the most prominent is the coex-
considered as one of the most important years in his-        istence of various factors such as monetary unity, far

                                                                                                                     1 5
Rather than considering single memories,
which could be artificially turned into
collective ones, or memories which are
closed in on themselves, the objective
is to collect a set of authentically lived
experiences and memories, which are to
be openly discussed within the system of
values that originated from the fall of the
Berlin Wall.

from perfect community institutions, and multiple          has both solved and created. However, by taking
and differentiated historical and political perspec-       them into account from the perspective of individ-
tives, which have been determined by the different         ual and collective experiences, they can and should
experiences of the Eastern and Western States.             urge citizens to ask themselves questions and to
    And while research fields such as historiography,      look for a type of meaning that is free from ideo-
political science, philosophy and all the human and        logical bias, which can motivate them to leave the
social studies are trying to interpret the post-1989       “eternal present” in favor of a deep exploration of
world – especially following the questioning of cer-       their own past – one of the most difficult challenges
tainties related to the victory of capitalism over com-    for the new freedoms provided by 1989. The aim is
munism and the realization that the process of glo-        to avoid the substitution of the old ideological, mili-
balization has not maintained its original promises –,     tary and economic walls with new forms of division,
European societies are struggling both to find their       which would result from polemical and solitary rein-
way and to identify with a common past, precisely be-      terpretations of the past and of the present. Rather
cause their historical lineages were so varied.            than considering single memories, which could be
    As a result, this project’s aim has not been that of   artificially turned into collective ones, or memories
attempting to build an impossible form of unanimity,       which are closed in on themselves, the objective is
but rather that of finding common ground on the criti-     to collect a set of authentically lived experiences
cal method, as well as on a conscious search for mean-     and memories, which are to be openly discussed
ing, in an historical period characterized by uncer-       within the system of values that originated from the
tainty and disorientation. Memory exploration is part      fall of the Berlin Wall.
of a wider journey, which considers the whole spec-            In spite of the obstacles and difficulties posed by
trum of perspectives: from individual experiences and      the pandemic, the Emilia-Romagna Gramsci Founda-
elaborations, to media, social, and cultural interpreta-   tion has decided to answer the call of this fundamental
tions. A journey that is not necessarily characterized     duty of memory – which is both civil and social as well
by convergence only, but also coexists with stories of     as political and scientific – together with the public
liberation and trauma, reconstruction and the emer-        and private European institutions that took part in the
gence of new problems. It is a journey that provides       project. This is yet another instrument for the achieve-
historiography with a wide range of material.              ment of mutual knowledge and respect and of solid
    The multiple research studies that take place in       relationships. Even though there is still a long way to
the field of historical memory are definitely not able     go, we are happy that the journey has started with the
to consider the whole set of problems which 1989           expertise and the passion that drove this project.

1 6 Quaderno
Appunti sull’89
europeo
tra cesure
e trasformazioni
Teresa Malice       La caduta del muro di Berlino, il 9 novem-
Roberto Ventresca   bre del 1989, è senza dubbio uno degli even-
                    ti più significativi, tanto sul piano concreto
                    quanto su quello simbolico, per l’Europa e
                    per il mondo del Ventesimo secolo. Era il
                    1992 quando usciva il bestseller di Francis
                    Fukuyama, tradotto in italiano con La fine
                    della storia e l’ultimo uomo, oggetto di discus-
                    sione per via della lettura dell’89 come trion-
                    fo del liberalismo sulle sue alternative.1 Per
                    quanto il volume di Fukuyama rappresentas-
                    se, come ha recentemente sottolineato Mar-
                    tin Conway, un tentativo non proprio naïf di
                    leggere il 1989 attraverso le lenti di una con-
                    cezione della storia di matrice hegeliana,2 è
                    certamente innegabile come molte di quelle
                    riflessioni siano state oggi superate, alla luce
                    di un mutato contesto geopolitico-culturale
                    e di nuove consapevolezze, incluse quelle
                    dell’autore, che ha rivisto, in parte, le tesi
                    di allora. A distanza di più di trent’anni,
                    tuttavia, il 1989 continua a mantenere una
                    sua centralità non solo nei corsi scolastici e
                    universitari e nelle interpretazioni storiogra-
                    fiche, ma anche nell’immaginario e nel di-
                    battito collettivo, soprattutto in Europa.
                        Nondimeno, il distacco temporale dai fat-
                    ti di allora, le nuove tendenze economiche,
                    politiche, sociali e culturali in Europa e le ce-
                    lebrazioni del trentesimo anniversario della
                    caduta del muro nel 2019, hanno consenti-
                    to l’apertura di rinnovati orizzonti interpre-
                    tativi rispetto a quell’anno, rivalutandone e
                    riaggiornandone le premesse, anzitutto in

1 8 Quaderno
relazione all’Europa centro-orientale, pur           caduta del muro e dell’89 intesi come cesura
senza intaccarne la centralità sul piano della       e come processo, indagandone i riverberi,
discussione collettiva. Il muro di Berlino è sta-    anche controversi e non lineari, sulla con-
to fino ad oggi assunto in primo luogo come          temporaneità, attraverso gli strumenti della
momento di liberazione per i cittadini dell’ex       ricerca storica, della pedagogia e dell’educa-
blocco sovietico, in quanto incarnò, concreta-       zione politica; in secondo luogo, sull’evolu-
mente e simbolicamente, la riappropriazione          zione dell’Europa come spazio politico, geo-
dei diritti individuali e delle libertà nell’Est     grafico e culturale proprio all’indomani del
estraneo al sistema delle democrazie liberali.       1989. A seguito del riscontro positivo per il
    Questi trend interpretativi ci impongono         progetto Breaching the Walls. We do need educa-
tuttavia di comprendere in maniera ancor             tion!, finanziato nell’ambito del programma
più approfondita in che modo la cesura del           “Europe for Citizens”, l’auspicata riflessione
1989 abbia contribuito a ridisegnare non             è stata avviata su piani molteplici. Come re-
soltanto la geografia politica del continente,       sponsabili scientifici del progetto ci siamo
ma più in generale il rapporto tra pratiche di       occupati di costruire un solido retroterra
democrazia e obiettivi di uguaglianza socia-         analitico, che è stato poi ripreso e sviluppato
le; tra esercizio dei diritti individuali e agibi-   sia su binari accademici che su quelli desti-
lità della sfera pubblica; tra appartenenze di       nati alla divulgazione tra cittadine e cittadini
carattere nazionale (o regionale) e inclusio-        dei paesi europei partecipanti. Sia le attività
ne – più o meno rivendicata – nel processo           che il linguaggio del progetto riflettono que-
di integrazione europea.                             sta doppia dimensione. Questo stesso “Qua-
    I recenti sviluppi hanno mostrato che            derno”, ideato per raccontare gli sviluppi del
l’eredità del 1989 è ben più complessa di            progetto e gli obiettivi raggiunti – anche alla
quanto solitamente non appaia. Come sot-             luce della pandemia globale di Covid-19 –,
tolineato da Paul Betts, fenomeni come il            non è un prodotto riservato (unicamente)
fiorire delle cosiddette “democrazie illibera-       all’indagine accademica, ma si rivolge a un
li” in contesti quali l’Ungheria e la Polonia,       pubblico ampio, eterogeneo, interculturale
stati membri dell’Unione Europea; l’ascesa           e intergenerazionale.
preoccupante della xenofobia e del razzi-                Una riflessione che si concentri sulle
smo, così come dei movimenti politici cosid-         molteplici eredità del 1989 – più che sulle
detti populisti; la crescente radicalizzazione       cause di medio o lungo periodo che con-
dello spettro politico – sia a destra che, in        dussero alla caduta del muro e ai successi-
parte, a sinistra – che ha «prevedibilmente          vi smottamenti politico-sociali registratisi
generato un grande allarme»3 tra i maggiori          nel continente europeo – difficilmente può
rappresentanti delle democrazie liberali eu-         eludere il tema della memoria (o, meglio,
ropee – costituiscono fattori che impongono          delle memorie) di eventi occorsi poco più
a tutti noi di misurarci in qualche modo con         di trent’anni addietro. La prossimità tem-
la storia e la memoria del 1989. Questo, in          porale di questi accadimenti, così come la
linea con quanto auspicava Betts, dovrebbe           quasi immediata contiguità dei processi di
condurci a rileggere quell’annus mirabilis           trasformazione politica e sociale che presero
(ma anche, a seconda della prospettiva, hor-         corpo in Europa proprio a partire dal 1989
ribilis), alla luce di queste evoluzioni recenti     (dissoluzione dell’ex blocco socialista e tra-
osservabili sul territorio europeo.                  monto del comunismo di matrice sovietica;
    Forte di queste premesse, la Fondazio-           riunificazione tedesca; sviluppo del processo
ne Gramsci Emilia-Romagna decideva, nel              di integrazione europea, solo per citare i più
2018, di avviare una riflessione ampia e stra-       noti e dirompenti), rendono di fatto agevole
tificata, in primo luogo, sulla questione della      il ricorso alla mappatura delle testimonian-

                                                                                                   1 9
ze di quanti presero parte, direttamente o          I RECENTI SVILUPPI
indirettamente, agli eventi che segnarono
l’ultima fase della Guerra fredda e lo scorcio      HANNO MOSTRATO
conclusivo del Ventesimo secolo. Il filtro me-      CHE L’EREDITÀ
todologico attraverso cui individuare e sele-       DEL 1989 È BEN
zionare i soggetti di questa stessa mappatura
                                                    PIÙ COMPLESSA
è stato, come verrà chiarito nelle pagine che
seguono, quello della storia orale, qui decli-      DI QUANTO
nata come una pratica di ricerca orientata          SOLITAMENTE
non soltanto all’esplorazione della memo-           NON APPAIA.
ria (e delle rimozioni) dei singoli testimoni,
ma – come gli studiosi hanno ampiamente
dimostrato nel corso degli ultimi decenni4
– all’interrogazione delle soggettività (tanto
quella dell’intervistato quanto quella dell’in-
tervistatore) coinvolte nel processo di riela-      tuito tra, da un lato, le caratteristiche tanto
borazione memoriale.                                metodologiche quanto epistemologiche del-
     Ragioni di spazio impediscono di appro-        la storiografia (e della storia orale nello spe-
fondire un tema ulteriore, a sua volta molto        cifico) e, dall’altro, lo statuto di molteplici
vasto e culturalmente controverso, che risul-       “culture della memoria” promosse da un in-
ta difficilmente aggirabile laddove si evochi       sieme variegato di attori (istituzioni pubbli-
il tema della rielaborazione memoriale quale        che, centri culturali, esponenti del mondo
dispositivo di conoscenza e di riflessione cri-     politico) soprattutto a partire dal post-1989.
tica nell’ambito della ricerca e della divulga-     Se, per l’appunto, le categorie dell’oralità e
zione storica, e cioè il rapporto stratificato,     della riflessione scientifica sulle testimonian-
contraddittorio, e nondimeno stimolante,            ze dei soggetti coinvolti nei fenomeni storici
tra la dimensione della storia e quella della       che si intende indagare animano filoni di ri-
memoria. Si tratta di una questione di carat-       cerca largamente affermati a livello interna-
tere non meramente storiografico, benché            zionale (si pensi soltanto al caso dei memory
il campo della ricerca storica rappresenti          studies), le contraddizioni intrinseche alla co-
una delle realtà più interessate dalle recenti      struzione di “memorie pubbliche” legate ai
affermazioni, a livello sia nazionale che in-       traumi di cui è costellato il Ventesimo secolo
ternazionale, delle cosiddette “culture della       rappresentano un crinale a cui si è prestata
memoria”, le cui molteplici declinazioni ri-        particolare attenzione nella trattazione delle
spondono tanto a sollecitazioni di carattere        testimonianze con le quali siamo entrati in
scientifico-divulgativo quanto a istanze di na-     contatto. La loro eterogeneità – come speria-
tura più latamente politica. Di recente Adria-      mo emerga dai contributi presenti nel pre-
no Prosperi ha approfondito questi aspetti          sente “Quaderno” – ha messo in luce fin da
in un saggio sul cortocircuito esistente tra il     subito la pluralità dei vissuti, delle formazio-
progressivo declino del ruolo della ricerca         ni politico-culturali e, più in generale, delle
storica nella società contemporanea e l’e-          soggettività di chi prese parte agli eventi del
splosione di “pratiche memoriali” orientate         1989 europeo.
alla neutralizzazione dei conflitti del passato         L’obiettivo del progetto è stato pertanto
attraverso il ricorso alla categoria, tra le mol-   quello di sviluppare una riflessione critica
te altre, della cosiddetta “memoria condivi-        sul significato storico e sull’impatto politico
sa”.5 Qui basti sottolineare che il progetto        che la caduta del muro ha generato in Eu-
prende le mosse dalla percezione del campo          ropa e nei paesi dell’ex blocco sovietico. Si
di tensione che negli ultimi decenni si è isti-     è indagata l’eredità di quell’esperienza alla

2 0 Quaderno
luce dei successivi sviluppi della politica eu-     mente visibile nei temi individuati e nell’ap-
ropea e del processo di integrazione comu-          proccio metodologico adottato, sia delle
nitaria, nel tentativo di cogliere lo scarto tra    singole attività, raccontate da chi se ne è oc-
le speranze e le aspettative delle popolazioni      cupato in prima persona. La pubblicazione è
dell’Europa centro-orientale nel 1989 e le          suddivisa in quattro, ampie sezioni.
caratteristiche della realtà odierna, che te-            Nella prima, intitolata “La rete dei par-
stimonia invece il diffondersi di sentimenti        tner”, sono i sei attori internazionali del
critici verso la costruzione dell’Europa come       progetto – università, istituti di ricerca, mu-
istituzione, verso i suoi rappresentanti e le       nicipalità, associazioni culturali – a raccon-
sue stesse ragioni di esistenza. Particolare at-    tare se stessi dal punto di vista istituzionale
tenzione, da parte della Fondazione, è stata        e il motivo per cui hanno deciso di aderire
dedicata all’eco che questi eventi hanno avu-       al progetto. Apre il segmento un contributo
to in Italia e, nello specifico, nel territorio     della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
bolognese.                                          in quanto soggetto capofila. Nella seconda,
     Tale obiettivo, come detto, è stato perse-     “Pensare l’89”, si intrecciano voci di docen-
guito attraverso la raccolta di memorie, della      ti, ricercatrici e ricercatori che a vario titolo
caduta del muro di Berlino e, più in genera-        hanno partecipato al progetto e che propon-
le, dei vari momenti di cesura, spesso forte-       gono alcune riflessioni tematiche e metodo-
mente connotati dalle storie nazionali, legati      logiche, in parte teoriche, in parte applicate
all’89. Memorie e testimonianze sono poi            al contesto del progetto, sul rapporto tra sto-
state trasmesse e condivise con un pubblico         ria e memoria, come su oral history e oralità,
selezionato, costituito da esperte/i, ricerca-      e aspetti specifici legati allo studio dell’Euro-
trici e ricercatori, interessate/i, esponenti       pa occidentale e orientale prima e dopo l’89.
della società civile, ma soprattutto studen-        La terza sezione è dedicata specificamente
tesse e studenti delle scuole superiori – nati      alla raccolta di memorie e testimonianze
dopo il 1989 – attraverso diverse modalità di       in cinque dei paesi partner, ed è intitolata
coinvolgimento: laboratori, eventi pubblici,        “Per una storia orale dell’89”. Obiettivo, in
discussioni e focus group. Il risultato è stato     questo frangente, è presentare il campione
un mosaico composito di voci che compren-           di interviste effettuato per ogni paese, il cri-
dono memorie personali e nazionali della            terio di selezione delle intervistate e degli in-
caduta del muro di Berlino e dei processi di        tervistati e – seppur in modo molto sintetico
democratizzazione nei paesi dell’ex blocco
orientale, ma anche quelle delle più giovani
generazioni, incoraggiate a produrre una ri-
flessione critica e propositiva sulle basi delle
moderne società europee, sulle dinamiche
politiche visibili nel continente e sulle nuo-
                                                    LA NOSTRA
ve barriere – i nuovi “muri” – che mettono          SPERANZA È DI
sempre più alla prova i diritti sociali e civili.   AVER RESTITUITO
Ognuno dei sei partner del progetto – in ag-        LA COMPLESSITÀ
giunta all’Italia, la Germania, la Repubblica
Ceca, la Francia, la Polonia, e l’Albania – ha      DI UNA DATA
lavorato sulle specificità del “proprio” 1989,      CHE RIMANE
pur senza perdere di vista la dimensione co-        UN INELUDIBILE
munitaria.
                                                    MOMENTO DI
     Il presente Quaderno si propone di dare
conto sia dell’impostazione generale e della        CESURA PER
cornice scientifica del progetto, costante-         L’EUROPA.

                                                                                                   2 1
– una panoramica dei temi toccati nel corso         1 Francis Fukuyama, La fine della
delle conversazioni, che comprendono ri-              storia e l'ultimo uomo, Rizzoli, Milano
flessioni su situazioni contingenti ed eventi         1992. Ed. or.: Francis Fukuyama,
vissuti nell’89, come anche rielaborazioni a          The End of History and the Last
posteriori sui decenni successivi. Per quanto         Man, Free Press, London 1992.
                                                    2 Martin Conway, Introduction.
riguarda l’Italia, appartenente all’ex blocco
                                                      Reading 1989 Backwards, in Martin
occidentale, sono stati intervistati personali-
                                                      Conway, Pieter Lagrou, Henri
tà politiche e figure di spicco della società         Rousso (Eds.), Europe’s Postwar
civile italiana, che nell’89 hanno avuto una          Periods - 1989, 1945, 1918. Writing
prospettiva privilegiata sullo scenario politi-       History Backwards, Bloomsbury
co internazionale. In Polonia, Germania e             Academic, London 2019, p. 6.
Repubblica Ceca i gruppi di lavoro hanno            3 Paul Betts, 1989 at Thirty: A Recast
intervistato cittadini che vivevano nell’ex           Legacy, in “Past and Present”,
blocco sovietico e avevano un legame diret-           n. 244, 2019, pp. 271-305.
to, rispettivamente, con Solidarność, le Mon-     4 Ci si limita a citare Bruno Bonomo, Voci
tagdemostrationen e la “Rivoluzione di velluto”       della memoria. L’uso delle fonti orali nella
– tutte esperienze che hanno contribuito in           ricerca storica , Carocci, Roma 2013.
                                                    5 Adriano Prosperi, Un tempo
modi diversi ad accelerare la fine dei regi-
                                                      senza storia. La distruzione del
mi comunisti nei rispettivi paesi. Per quanto
                                                      passato, Einaudi, Torino 2021.
riguarda l’Albania – un paese appartenente
alla galassia del comunismo internazionale,
ma autonomo rispetto all’Unione sovietica
–, sono stati coinvolti i cittadini che hanno
partecipato alle manifestazioni del dicembre
1990, che poco dopo avrebbero portato al
crollo del regime. Grazie a questo approc-          collettive condotte con gruppi di cittadine/i
cio, è stato possibile indagare la memoria          bolognesi di ogni età e contesto e interessa-
degli eventi in relazione alle esperienze per-      ti a confrontarsi sull’eredità dell’89, condi-
sonali dei cittadini, intrecciandole con gli        videndo video, immagini, diari, aspettative,
sviluppi sui diversi piani nazionali. La quarta     ricordi personali e riflessioni intellettuali; e
e ultima sezione del “Quaderno” è dedicata          infine agli spazi virtuali e alle loro potenziali-
al lavoro effettuato su Bologna. “Il progetto       tà per la narrazione di Breaching the Walls. We
e le sue pratiche” racconta del ruolo della         do need education! – soprattutto alla luce delle
Fondazione Gramsci e delle sue relazioni            vicende pandemiche che si sono intrecciate
con il tessuto culturale della città, e della ri-   con l’evoluzione del progetto.
cettività di quest’ultimo nei confronti di un            La nostra speranza è di aver restituito la
tema la cui complessità è stata affrontata e        complessità di una data che rimane un ine-
rielaborata attraverso diversi linguaggi. Qui       ludibile momento di cesura per l’Europa,
viene dedicato spazio all’arte in rapporto          ma che, lungi dal rappresentare un mero
alla città, e al ruolo dell’arte nell’intervento    spartiacque storico, nel corso degli ultimi
educativo e politico e come strumento didat-        trent’anni – sotto la pressione di una allora
tico; all’arte sui muri e in relazione ai muri      montante globalizzazione e delle successive
nella contemporaneità; ai “muri” culturali e        trasformazioni politiche, economiche, socia-
sociali nella scuola odierna e alla possibilità     li e culturali di cui l’Europa si è resa protago-
di un loro superamento; alla valorizzazione         nista – ha assunto nuovi significati che meri-
del patrimonio storico-culturale come pra-          tano di essere analizzati, compresi e dibattuti
tica di coinvolgimento attivo dei cittadini e       proprio per interpretare criticamente l’Eu-
degli studenti; ai “focus group”, interviste        ropa e il mondo di oggi.

2 2 Quaderno
A few notes on the
European 1989 between
caesura and transformations
Teresa Malice, Roberto Ventresca

The fall of the Berlin Wall on November 9th 1989,          Until today, the fall of the Berlin Wall has always
can be regarded as one of the most significant Eu-         been considered as a symbol of liberation for the
ropean and global events of the 21st Century, from         citizens of the Soviet bloc for it represented, both
both a material and symbolic perspective. Francis          materially and symbolically, the re-appropriation
Fukuyama’s bestseller The End of History and the           of individual rights as well as of freedoms that were
Last Man was published in 1992; the book rapidly           previously denied throughout the Eastern bloc.
became the center of intellectual discussion due to           Nonetheless, these interpretative trends force us
its interpretation of 1989 as the triumph of liberal-      to try and more deeply understand how the events of
ism over the other existing ideological alternatives.1     1989 have helped redesign not just the continental
Although Fukuyama’s book, as Martin Conway has             geopolitical landscape, but more generally the rela-
recently pointed out, could be viewed as an attempt        tionship between the democratic conceptions and
to interpret 1989 from a “Hegelian” historical per-        objective social realities of equality; between the
spective,2 it is clear that today most of the ideas that   enforcement of individual rights and access to the
characterized Fukuyama’s work have lost a degree           public sphere; and between national (or regional)
of credibility, especially due to the new geopolitical     belonging and inclusion during the process of Eu-
and cultural context, which has triggered a critical       ropean integration.
reconsideration, including that of the author him-
self, who has partly reconsidered the validity of his
previous hypotheses. However, after more than 30
years, not only does 1989 still maintain its relevance
within educational and historiographical contexts,
but it also continues to resonate within collective
debates and the popular imagination.                       RECENT
   It is also important to consider that more than 30      DEVELOPMENTS
years have passed since the events of 1989, and that       HAVE SHOWN HOW
new economic, political, social, and cultural per-
spectives in Europe, combined with the celebration         THE HERITAGE OF
of the 30th anniversary of the fall of the Berlin Wall     1989 IS ACTUALLY
in 2019, have all contributed to the birth of new in-      MUCH MORE
terpretative discussions, which radically reconsider
and refresh the premises of the events, especially in
                                                           COMPLEX TO
relation to Central-eastern Europe, without remov-         UNDERSTAND THAN
ing their central role within the collective debate.       WE USUALLY THINK.

                                                                                                              2 3
Recent developments have shown how the herit-           OUR GOAL IS TO BE
age of 1989 is actually much more complex to un-           ABLE TO RESTORE
derstand than we usually think. As Paul Betts has
pointed out, certain events such as the birth of the
                                                           THE COMPLEX
so-called “illiberal democracies” in countries like        IDENTITY OF A DATE
Hungary and Poland, today members of the Euro-             WHICH REPRESENT
pean Union, the worrying rise of xenophobia and            ONE OF THE
racism, as well as of political “populist” movements,
the growing radicalization of the political spectrum       MOST IMPORTANT
– both on the right and, partly, on the left – which       BREAKING POINTS IN
has “predictably generated great fear”3 among the          EUROPEAN HISTORY.
major representatives of European liberal democ-
racies - are all factors that somehow force us to
look back at the history and the memory of 1989.
If Betts is right, this should make us reconsider that     quiry: it addresses a wide, heterogeneous, intercul-
annus mirabilis, or annus horribilis, depending on         tural and intergenerational public.
the different perspectives, according to the recent           If we ought to reflect on the multiple legacies of
evolutions that have taken place in Europe.                1989 – rather than on the medium and long-term
   As a consequence, in 2018, the Emilia-Romag-            causes of the fall of the Berlin Wall and on the sub-
na Gramsci Foundation decided to encourage new,            sequent social and political changes that occurred
broader and more layered ways of thinking about            in the European continent – we must take the
the fall of the Berlin Wall and 1989 as both the start     theme of memory (or memories) of what happened
of a new era and an ongoing historical process by          more than 30 years ago into account. The temporal
investigating the consequences, both controversial         proximity of these events, together with the almost
and non-linear, that still affect us today. This was ac-   immediate contiguity of the transformational polit-
complished by considering the evolution of Europe          ical and social processes which occurred in Europe
as a political, geographic, and cultural space in the      starting from 1989 (among the most relevant, the
aftermath of the events of 1989 using both conven-         dissolution of the socialist bloc, the end of Soviet
tional research approaches as well as through the          communism, German reunification, the process of
lenses of pedagogy and political education. Follow-        European integration), enable us to map the testi-
ing positive feedbacks on the project Breaching the        monies of those who, directly or indirectly, took part
Walls. We do need education!, which has received           in the events that marked the last phase of the Cold
funding as part of the “Europe for Citizens” pro-          War and the end of the 21st Century. The method-
gram, these new ideas finally had the opportunity to       ological filter through which the subjects of this very
be put into practice on multiple levels. As the super-     mapping have been selected has been, as it will be
visors of the scientific side of the program, we made      explained in the following pages, that of oral history,
sure to build a consistent analytical background,          which in this particular case has been turned into a
which was subsequently developed both in academ-           research practice that aims not just at the explora-
ic contexts and in other fields which were specifical-     tion of memory (sometimes forgotten or repressed)
ly intended for the spread of the project among the        of the individual witnesses, but also, as scholars have
citizens of participating European countries. Both         widely proved during the last decades,4 at the sub-
the activities and the language of this project reflect    jective dimension of the interview (both of the inter-
this double dimension. This “Research Report”              viewer and of the interviewed), which characterizes
(Quaderno), which has been conceived in order to           the process of historical recollection.
trace the developments and achieve the goals of the           Unfortunately, we do not have enough space here
project – even in the wake of the Covid-19 global          to delve into the layered and contradictory relation-
pandemic – is not solely intended for academic in-         ship between historical events and the collective

2 4 Quaderno
remembrance of them; a theme which is both ex-             developments in European politics, with the specif-
tremely wide and culturally controversial, and which       ic aim of analyzing the contradictions between the
cannot be ignored when it comes to talking about           hopes and expectations of the people of eastern-cen-
public recollection as a means of achieving knowl-         tral Europe in 1989 and their present-day critiques
edge and critical thinking in the context of historical    of Europe as an integrated political institution. The
research. The issue is not merely historiographical,       Foundation has paid particular attention to the ech-
even though the field of historical research repre-        oes of these events in Italy, especially in Bologna.
sents one of the most mindful contexts when it comes          This new, critical perspective of the events has
to the so-called national and international “cultures      been pursued by collecting the memories of the fall
of memory”, which can be interpreted both from a           of the Berlin Wall and, more generally, of the multi-
scientific-historical perspective as well as a more        ple caesurae, often strongly influenced by national
political one. Adriano Prosperi has recently pub-          circumstances, linked to 1989. Memories and tes-
lished an essay that delves into the contradictory         timonies have subsequently been shared by a select-
tension between the decline of historical research         ed group of people, including experts, researchers,
and the spread of “memorial practices”, which aims         history buffs, members of civil society and especial-
to neutralize past conflicts by, together with other       ly high school students born after 1989, who have
means, resorting to so-called “shared memory”.5            been involved through workshops, public events,
This project draws inspiration from the perception         debates and focus groups. As a result, the project
of the very tension between the extremely methodo-         features a collection of voices reflecting on the per-
logical and epistemological nature of historiography       sonal and national memories of the fall of the Berlin
(and of oral history in particular) on the one hand,       Wall and of the various processes of democratiza-
and the existence of multiple “cultures of memory”,        tion in the former eastern bloc. It also includes the
which have been supported and promoted by public           perspectives of the younger generations who have
institutions, cultural centers and political actors, es-   been encouraged to think critically about contem-
pecially in the wake of the post-1989 period, on the       porary European societies, which sheds light on
other. Although the field of oral history and the sci-     contemporary European political features and on
entific analysis of the testimonies of those who have      the emergence of new “walls”, which are beginning
been involved in the historical events that we intend      to threaten civil and social rights. Each of the six
to investigate have been at the center of internation-     partners of the project – Italy, Germany, Czech Re-
al research (memory studies could be an example),          public, France, Poland and Albania – has worked on
the intrinsic contradictions that affect the creation      the peculiarities of “its” 1989, without losing sight
of “public memories”, especially of those which are        of the collective dimension.
strictly linked to the multiple traumas of the 21st           This “Research Report” is intended for the de-
Century, represents an aspect that has been serious-       scription of the general framework and of the scien-
ly taken into account when dealing with the various        tific connotations of the project: connotations that
testimonies of this project. Their heterogeneous na-       can be found in the specific themes and in the meth-
ture, as this “Research Report” will hopefully show,       odological approach that characterizes the individual
has shed light on the plurality of lived experiences,      activities described by those who took part in them.
of political and cultural formations and, more gener-      Accordingly, this work is divided into four sections.
ally, of the subjective dimensions of those who took          In the first section, “The Partners Network”, the
part in the events of 1989.                                six international partners of the project – univer-
   The main purpose of this project is to develop and      sities, research institutes, municipalities, cultural
support a critical view of the historical meaning of       associations – describe themselves from an institu-
1989 and of the political impact that the fall of the      tional perspective and explain to us why they chose
Berlin Wall had on Europe and on the countries             to join the project. A contribution of the Emilia-Ro-
of the former Soviet bloc. The legacy of the events        magna Gramsci Foundation introduces the section.
has been investigated in relation to the subsequent        The second section, “Conceiving 1989”, reports

                                                                                                               2 5
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