Un progetto di Rete Ecologica nel Verbano Cusio Ossola - Marco Tessaro
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Presentazione 4 Una Rete tra Europa e VCO La sfida ambientale di livello mondiale più importante e dramma- messo in campo una strategia precisa: analisi scientifica, verifica Con il contributo di Sommario tica si gioca sulla biodiversità: la ricchezza della vita sul pianeta urbanistica, applicazioni concrete, comunicazione. Si è parti- 6 La strategia dell’azione terra è fortemente minacciata. Gli scenari scientifici di previsione ti, dunque, dalla definizione della struttura della rete ecologica parlano della possibilità concreta di una perdita in termini di spe- attraverso l’analisi della valenza naturalistica delle componenti cie animali e vegetali che va dal 17 al 35% entro il 2050. In altre geografiche e ambientali del territorio. A questa fase è seguita 8 La natura in una carta parole, è in gioco la sopravvivenza stessa della specie umana. la verifica della congruità tra gli strumenti di pianificazione del La biodiversità, infatti, sostiene servizi imprescindibili alla nostra territorio provinciali e comunali e le esigenze della connettività 10 Aree prioritarie per la biodiversità stessa vita: acqua, aria, medicinali, materie prime quali il legno, ambientale. L’applicazione dei concetti che sostengono la rete è ma anche protezione dalle catastrofi naturali, come le inondazio- stata condotta su azioni esemplificative, ma concrete, di gestione 12 Tutelare i varchi, un impegno per i Comuni del VCO ni. del territorio. A cura di Ma quali sono i fattori che stanno determinando questa potente In fine, per colmare la lacuna di conoscenze che affligge ancora Marco Tessaro 14 Lotta agli incendi, un Piano a prova di rete crisi? Cambiamenti climatici e perdita o frammentazione di am- questi argomenti, il progetto ha messo in campo un Piano per la bienti naturali. L’innalzamento della temperatura globale, indotta divulgazione e la diffusione dei concetti chiave che riguardano Responsabile di progetto: 16 L’applicazione del Piano antincendio dall’uomo a causa di un sistema produttivo che giornalmente im- biodiversità e reti ecologiche. Massimo Soldarini mette in atmosfera insostenibili quantità di gas ad effetto serra, Da notare che si tratta di una strategia già adottata con successo costringe gli animali e le piante a spostarsi alla ricerca di ambien- da LIPU e Fondazione Cariplo in un percorso analogo che coinvol- 18 Agricoltura e ambiente, un legame da recuperare ti nuovamente favorevoli. Ma questi spostamenti sono ostacolati ge ormai da diversi anni la vicina Provincia di Varese, percorso Coordinamento: Elena Rossini dall’incontenibile dilagare di aree antropizzate, ovvero trasforma- che sta avendo sviluppi interessanti sia per i consistenti fondi 20 Azioni per comunicare te dall’uomo a fini produttivi o insediativi, aree saldate tra loro da europei che è già riuscito a catalizzare sul territorio (Progetto LIPU, Via Trento 49 infrastrutture quali strade, autostrade, linee ferroviarie, elettro- LIFE+ Trans Insubria Bionet), sia per l’adozione di un innovativo 43122 Parma 22 La Mappa delle eccellenze e delle problematiche di Ghiffa dotti, ecc. Basti pensare che nella sola Pianura Padana il territorio accordo per l’applicazione concreta e condivisa della rete ecologi- Tel. 0521/273043 urbanizzato cancella più di 10 ettari al giorno di ambienti naturali ca a cui sono giunti gli enti sopraccitati e 35 Comuni del territorio www.lipu.it e agricoli. varesino (Contratto di Rete). Il Progetto PARCHI IN RETE cerca di affrontare questa difficile L’auspicio, naturalmente, è che anche nel Verbano Cusio Osso- Pubblicazione realizzata situazione su una scala significativa, quella provinciale, e su un la si possa percorrere la strada che porta al riconoscimento e nell’ambito del progetto territorio dalla forte valenza ambientale, il Verbano Cusio Ossola. all’adozione della rete ecologica sino ad un dettaglio comunale, PARCHI IN RETE E lo fa introducendo un modello di gestione del territorio che, se superando il concetto che vede la tutela della biodiversità confi- correttamente applicato, si dimostra decisamente efficace nella nata in isole delimitate. Parchi e riserve, assieme ai siti di Rete Fotografie di lotta per la conservazione della biodiversità: il modello della Rete Natura 2000, vanno invece intesi come aree prioritarie per la Marco Tessaro Ecologica. diffusione della biodiversità. LIPU Onlus, l’Ente Provincia, i Parchi e le Riserve del VCO si sono Si tratta, sia detto chiaramente, di un nuovo modello di gestione Marzo 2011 approfondimenti su impegnati nella definizione di dettaglio della Rete Ecologica Pro- del territorio che valorizza e correla le diverse componenti che vinciale – REP – con il sostegno di Fondazione Cariplo attraverso caratterizzano il sistema naturale (laghi, fiumi, boschi, prati e www.reteparchivco.it il Bando 2009 “Promuovere la sostenibilità ambientale a livello relative comunità faunistiche) per assegnare il giusto significato locale - Tutelare e valorizzare la biodiversità”. Il progetto, che ha ambientale alla provincia del Verbano Cusio Ossola nel delicato visto il coinvolgimento di un numero consistente di Comuni, ha ruolo di cerniera tra bioregione alpina e continentale. 3
CONSERVAZIONE C ambiamenti climatici e consumo del po, a dispetto dell’importanza che riveste, prendere l’intero territorio partendo dalla obiettivi specifici sono molteplici: nità locale con i concetti di rete ecologica territorio stanno gravemente minac- Rete Natura 2000 è ancora poco conosciu- connessione degli ambienti di maggior e Rete Natura 2000 attraverso un Piano di ciando la biodiversità, ovvero la ric- ta, sia dai cittadini che dai soggetti impe- pregio ecologico. Solo salvaguardando • valorizzare, anche in senso operativo, Comunicazione; Uccelli e Habitat: chezza della vita sul pianeta terra. A causa gnati nell’amministrazione del territorio in senso fisico la connessione tra tutte il concetto di rete ecologica armonizzan- delle attività umane le specie animali e a vari livelli. Ciò conduce spesso a scelte le aree ad elevato valore ambientale, a do le aree naturali protette del Verbano • coinvolgere le comunità locali nella due direttive comunitarie vegetali stanno scomparendo ad un ritmo in contraddizione con le finalità di questo prescindere dalla denominazione di cui Cusio Ossola (parchi, riserve, siti Natura presa in carico di Rete Natura 2000, sia senza precedenti, con conseguenze irre- importante strumento, scelte che portano godono, è possibile concretizzare piena- 2000) in termini di “sistema”; attraverso l’intervento degli amministrato- ri locali nella gestione delle varie compo- fondamentali versibili per il nostro futuro. Lo scenario alla realizzazione di espansioni urbanisti- mente le potenzialità di Rete Natura 2000. atteso, se non si dovesse porre rimedio, che o infrastrutturali persino laddove lo Quindi, anche l’alterazione e la frammen- • rafforzare la Rete Ecologica Provinciale nenti di cui è composta, sia attraverso la con ricerche sul campo e strumenti opera- partecipazione dei cittadini nel monitorag- prevede l’estinzione di una frazione che va stesso progetto europeo ha istituito aree tazione dei “corridoi” che connettono le La direttiva Uccelli del 1979 è il più importante tivi di dettaglio che ne facilitino l’applica- gio e nella “cura” delle aree tutelate e dei dal 17 al 35% di specie entro il 2050. La di tutela, quali Siti di Importanza Comuni- aree naturali di pregio deve cessare. passo dell’UE per “la conservazione di tutte le zione concreta; corridoi che le connettono; risposta più concreta dell’Unione Euro- taria -SIC- e Zone di Protezione Speciale La Provincia del Verbano Cusio Ossola ha specie di uccelli viventi naturalmente allo stato pea a questa gravissima minaccia è Rete -ZPS- (vedi box nella pagina seguente). fatto un primo importante passo in questa • valorizzare la biodiversità esistente con • sviluppare le potenzialità positive delle selvatico nel territorio europeo…”. Natura 2000. Questo strumento persegue Inoltre, appare oggi del tutto evidente che direzione delineando la Rete Ecologica Pro- azioni di miglioramento ambientale e buo- valenze ambientali del territorio in termini La direttiva richiede che le popolazioni di tutte la tutela della biodiversità attraverso la limitarsi alla salvaguardia di “isole” (SIC e vinciale -REP-. ne pratiche; di fruizione della comunità locale e turi- ZPS appunto, ma anche Parchi e Riserve Con il progetto PARCHI IN RETE si è inteso le specie vengano mantenute a un livello ade- creazione di una rete di aree protette e la smo ambientale. connessione fisica delle diverse compo- Naturali) non è sufficiente. La tutela della proseguire questo percorso portandolo ad guato dal punto di vista ecologico e scientifico. • familiarizzare i diversi livelli della comu- nenti di questa rete (vedi pag. 9). Purtrop- biodiversità deve necessariamente com- un livello più approfondito e operativo. Gli Tra i risultati concreti raggiunti dalla direttiva Uccelli bisogna annoverare la designazione del- le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e la tutela offerta a molte specie pericolosamente vicine all’estinzione a causa della caccia. Una rete tra Europa e VCO R e t e N a t u r a 2 0 0 0 V C O Tuttavia, è solo con la direttiva Habitat del 1992 Rete Natura 2000 costituisce un ambizioso progetto di conservazione della che viene esplicitamente prevista la Rete Natu- natura dell’Unione Europea. In provincia di Verbania Rete Natura 2000 ra 2000. Lo scopo è quello della “conservazione comprende attualmente 7 SIC e 9 ZPS, tra loro parzialmente sovrapposti: degli habitat naturali e seminaturali e della flo- L’Unione Europea punta da anni su Rete Natura 2000 per ra e della fauna selvatiche”. In primo luogo la Zone di Protezione Speciale direttiva presenta un elenco di habitat e specie salvaguardare la biodiversità del continente. Il progetto PARCHI IN siti di importanza comunitaria definiti di interesse comunitario e, tra questi, RETE contribuisce a questa vasta azione attraverso la realizzazione di IT1140016 Alpi Veglia e Devero - IT1140001 Fondo Toce identifica quelli prioritari. Le aree che rispon- IT1140011 Val Grande una rete ecologica nel Verbano Cusio Ossola. IT1140007 Monte Giove Boleto - M.te Avigno IT1140013 Lago di Mergozzo e dono ai criteri così individuati sono designate dalla Commissione Europea, su indicazione dei IT1140003 Campello Monti Mont’Orfano IT1140016 Alpi Veglia e Devero - singoli Stati, quali Siti d’Importanza Comunita- IT1140001 Fondo Toce Monte Giove ria (SIC). IT1140006 Greto T.te Toce tra Domodossola e Villados. IT1140017 Fiume Toce IT1140004 Rifugio M.Luisa IT1140018 Alte Valli Anzasca, (Val Formazza) Antrona e Bognanco IT1140011 Val Grande IT1140019 Monte Rosa IT1140020 Alta Val Strona e Val Segnara IT1140004 Val Formazza 4 5
STRATEGIA PIANO DI COMUNICAZIONE / PRO- go l’intero percorso del Toce si è voluto La strategia dell’azione MOZIONE richiamare l’attenzione sulle difficoltà della fauna locale (ad. es. il pettirosso) durante 9. Sito internet con area interattiva e un ideale percorso di migrazione. Un breve sezione video video clip dell’evento è visibile su Il Progetto PARCHI IN RETE ha realizzato nell’arco di 2 anni un novero di Il sito internet presenta gli aspetti salienti www.reteparchivco.it. azioni coordinate per favorire concretamente la connessione tra le aree del presente progetto a livello di testo, im- magini fotografiche e video. E’ consultabile 14. Ideazione e realizzazione di un naturalistiche di maggior pregio della provincia all’indirizzo www.reteparchivco.it. percorso di educazione ambientale comune D i seguito le azioni svolte dal proget- contro gli incendi, già previste dal PIANO tra Domodossola e Villadossola e aree 10. Video documentario “Amare le Quest’azione ha portato alle redazione di to: DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA limitrofe”, redatto nell’ambito del Progetto acque e chiamarle per nome” un centinaio di schede didattiche suddivi- ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI, LIFE-Natura “Fiume Toce”, il monitorag- Il video documentario tratta i concetti di se per argomenti (geografia fisica, sto- Qui sopra la bicicletta con con le esigenze gestionali della ZPS, pro- gio annuale di uccelli, pipistrelli e pesci rete ecologica e Rete Natura 2000 at- ria, ambienti naturali, aree protette, rete capanno e carrello per il 1. Carta della connessione ecologica - ducendo una sintesi in grado di soddisfare riveste particolare importanza al fine di traverso l’approfondimento di un tema natura 2000, habitat e specie prioritarie, birdwatching e la fotografia parte naturalistica entrambe queste necessità. verificare nei tempi medi l’efficacia degli di grande attualità, quello delle risorse attività estrattiva) dedicate alla scuola naturalistica acquistata L’azione principale del progetto è stata interventi di rinaturazione e di gestione idriche del VCO. Il documentario è stato primaria di primo e secondo grado. Le nell’ambito dell’Azione 8. la redazione della Carta di connessio- 4. Implementazione Piano antincen- realizzati. stampato in 1.000 DVD (con sottotitoli in schede saranno un utile supporto unifor- ne ecologica del territorio provinciale su dio Parco Nazionale Val Grande inglese) e distribuiti gratuitamente. mato a disposizione di insegnanti, educa- scala 1:10.000. Si tratta di un necessa- Sulla base dei risultati dell’azione pre- 7. Confronto tra il Piano di Sviluppo tori, operatori didattici dei parchi del VCO. rio approfondimento della Rete Ecologica cedente si è giunti alla realizzazione del Rurale (PSR) della Regione Piemon- 11. Mappa delle eccellenze e delle Sono liberamente reperibili sul sito Provinciale realizzata nell’ambito del Piano “PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE te e le Direttive Habitat e Uccelli (su problematiche della Riserva di Ghiffa www.reteparchivco.it Territoriale Provinciale su scala 1:50.000, E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI specie legate all’ambiente agricolo) La Riserva di Ghiffa si è interrogata sul approfondimento per altro previsto da BOSCHIVI”, dando priorità alle azioni spe- Quest’azione ha realizzato un confronto, tema del paesaggio attraverso la voce di 15. Pubblicazione cartacea divulgativa questo stesso documento. rimentali: riferito alle situazioni più comuni della alcuni esperti del territorio. Il risultato è generale ∙ Realizzazione di piazzole per l’atterraggio provincia del VCO, tra il Piano di Sviluppo un video dossier dal titolo “La natura del Si tratta della pubblicazione qui presenta- 2. Carta della connessione ecologica - di elicotteri e punti di rifornimento idrico; Rurale e le norme contenute nelle Diretti- paesaggio tra Riserva di Ghiffa e Lago ta, stampata in 3000 copie per la presen- parte urbanistica ∙ Pulizia sentieri; ve “Uccelli” e “Habitat” con cui si dà vita Maggiore” (visibile sul sito internet di pro- tazione degli aspetti salienti del progetto Per verificare sul piano concreto la rea- ∙ Pianificazione gestione forestale. alla Rete Natura 2000. Il confronto ha getto e sul sito della Riserva e disponibile RETE PARCHI VCO con particolare riferi- le possibilità di applicazione della Rete portato a definire puntuali indicazioni di in DVD) e una mappa cartacea qui presen- mento alla Rete Natura 2000 provinciale e Ecologica, così come è emersa dall’azione 5. Attività di ricerca presso il Centro intervento. tata a pag. 22-23 al concetto di rete ecologica. La pubblica- precedente, è stata condotta una veri- Studi sulle Migrazioni di Fondotoce zione si rivolge ad un pubblico ampio. fica della congruenza degli strumenti di All’interno della Riserva Naturale Speciale 8. Fruizione del territorio: acquisto di 12. Carta turistico/naturalistica delle pianificazione, sia a livello provinciale che di Fondotoce si trova il centro Studi sulle biciclette con capanno aree protette del VCO 16. Coinvolgimento dei mezzi di co- comunale. Migrazioni, struttura tra le più importan- Favorire la fruizione del territorio da La Carta turistico/naturalistica delle aree municazione ti in ambito europeo. L’azione specifica parte della comunità locale e dei turisti è protette provinciali rappresenta un pra- Sono stati organizzati alcuni eventi per i 3. Studio di incidenza e modalità di in- riguarda l’attuazione del progetto “Ron- essenziale per creare un legame emoti- tico strumento per la fruizione, anche a giornalisti e gli operatori dei mezzi di co- tervento (linee guida) del Piano antin- dine”, un censimento molto approfondito vo, ma anche di conoscenza, che sta alla carattere turistico, della Rete Natura 2000 municazione affinché il progetto ottenesse cendio Parco Nazionale Val Grande svolto in collaborazione con altre aree base di qualsiasi atteggiamento di tute- provinciale. Stampata in 10.000 copie è la più ampia diffusione. L’azione qui descritta, oltre a rispondere protette italiane e svizzere. la nei confronti dell’ambiente naturale. distribuita presso i centri visita dei Parchi a quanto previsto dalla normativa vigen- L’azione ha portato all’acquisto di un ori- e delle Riserve del VCO. te in materia di Valutazione d’incidenza, 6. Monitoraggi fauna Provincia VCO ginale sistema di bicicletta + capanno con ha avuto come scopo quello di coniugare Tra le azioni previste dal Piano di gestio- carrello per il birdwatching e la fotografia 13. Evento sportivo – mediatico le esigenze della tutela attiva e passiva ne del SIC\ZPS “Greto del torrente Toce naturalistica. Attraverso una staffetta podistica lun- 6 7
AMBIENTE NATURALE • STEPPING STONES: aree di buona diver- ria per l’avifauna. Per questa ragione sono sità biologica ed ambientale, generalmente stati ricercati e descritti i varchi laterali che SPECIE FOCALI DEL VCO di dimensioni più contenute rispetto alle aree consentono alle forme biologiche di entra- Vengono definite “focali” quelle specie sorgente, ubicate esternamente ad esse e re in quest’area dall’esterno. E’ stata cioè capaci di rappresentare non solo le proprie La rete ecologica si compone di alcune parti lenza le aree di buona qualità che consentono agli individui in migrazione studiata con attenzione la permeabilità la- esigenze, ma anche quelle di tutte le altre essenziali che vengono descritte di seguito ecologica per i propri spo- delle soste lungo gli spostamenti. In alcuni terale del corridoio. La rete si completa con con cui condividono il medesimo ambiente. in relazione alla Provincia del Verbano Cusio stamenti. casi, individui in dispersione possono utiliz- un importante asse di connessione, preva- La rete ecologica qui presentata è stata im- Ossola: Nella definizione della zarle per stabilirvi dei territori temporanei. lentemente terrestre, ubicato nella porzio- postata correlando due fattori: la distribu- rete emerge l’esigenza ne orientale della provincia, rappresentato zione delle aree naturali con la distribuzio- • AREE SORGENTE: coincidono con i SIC e di focalizzare l’attenzio- • VARCO: restringimento degli habitat natu- dall’Area di matrice permeabile diffusa Val- ne di specie focali. Di seguito le specie focali le ZPS della provincia e con le Aree protette ne su quelle porzioni che rali o semi-naturali che comporta un rischio le Vigezzo, che collega le ZPS Val Formazza individuate nella fase di analisi: nazionali e regionali. Sono le aree sorgenti realmente possono garan- di interruzione della continuità ecologica e Val Grande, e che prosegue idealmente di biodiversità, in cui lo stato di naturalità tire la connessione tra aree tra ambienti. Si tratta di aree molto critiche con i due corridoi primari che collegano la perché la chiusura di un varco lungo un corri- Val Grande alla Riserva Naturale Speciale INVERTEBRATI degli ecosistemi consente la sopravvivenza sorgente. di popolazioni selvatiche stabili ed in grado doio, dovuta quasi sempre ad espansioni del del Sacro Monte di Ghiffa. Erebia christi di mantenersi autonomamente a lungo ter- • CORRIDOIO PRI- territorio urbanizzato, può compromettere Il massiccio del Mottarone, ubicato al mine. Sono importanti serbatoi di ricchezza MARIO: direttrice l’efficienza dell’intera rete ecologica. margine meridionale del territorio provin- PESCI biologica per il territorio che le circonda, in di connessione di ciale, costituisce un’altra importante area Luccio Esox lucius quanto punto di partenza della dispersione primaria impor- Tutti i varchi ed alcuni corridoi sono stati sorgente di biodiversità. Da notare che Trota Salmo trutta dei giovani in cerca di nuovi territori, aree tanza. Consente verificati mediante indagini sul campo volte si tratta di un’area che non gode di alcun di riproduzione e nidificazione. Sono inoltre uno scambio di a definirne lo stato di conservazione, even- grado di tutela, né come area Rete Natura ANFIBI E RETTILI punto di incontro di specie quali il fagiano di individui tuali problematiche specifiche ed indicazioni 2000, né parco o riserva. Il Mottarone è di gestione ambientale. Il fine è quello di risultato importante per la conservazione Tritone alpestre Triturus alpestris monte o il cervo, che necessitano di punti mantenerne nel tempo la funzionalità oppure della biodiversità di almeno 3 gruppi ani- Rospo comune Bufo bufo di aggregazione per la riproduzione. Favori- scono quindi lo scambio di geni tra individui di ripristinarla qualora questa fosse parzial- mali. Sono stati individuati alcuni corridoi Raganella italiana Hyla intermedia provenienti anche da aree lontane. mente compromessa. che connettono quest’area alla pianura Natrice tassellata Natrix tassellata Il sistema dei siti Natura 2000 e di aree del Toce e al torrente Strona tra Omegna Saettone Zamenis longissimus • AREA DI MATRICE PERMEABILE DIF- naturali protette che si sviluppa lungo il e Gravellona Toce. La posizione geografica FUSA: si tratta dell’intero territorio, ovvero confine occidentale e settentrionale della vantata dal Mottarone ne fa un importante UCCELLI del “fondo” che circonda le aree sorgente. provincia del VCO è connesso da corridoi punto di snodo o stepping stone della rete Fagiano di monte Tetrao tetrix Nel caso del VCO è necessario comprendere primari e da corridoi secondari che at- che garantisce la connessione naturalistica Biancone Circaetus gallicus quali siano le porzioni compromesse dagli traversano il fondovalle delle valli laterali tra le province del VCO e di Novara. dell’Ossola. Queste aree sono inoltre con- Apparentemente isolato rimane il SIC Bo- Nibbio bruno Milvus migrans insediamenti e dalle infrastrutture umane nesse con l’ampia fascia riparia del fiume leto – Monte Avigno, all’estremità meridio- Civetta Athene noctua e quali le porzioni ancora di buona qualità che riveste grande rilevanza per il ecologica. I gruppi di varie specie animali mantenimento di popolazioni vitali per Toce attraverso altre aree/corridoi che nale della provincia. Tuttavia, se si consi- Averla piccola Lanius collurio sparsi sul territorio utilizzeranno in preva- molte specie. attraversano il fondovalle ossolano. L’asta dera il sistema di Rete Natura 2000 e delle Rampichino comune Certhia brachydactyla del fiume Toce è idealmente l’ossatura prin- aree protette della confinante provincia Cincia bigia Poecile palustris La natura in una carta cipale della rete ecologica del VCO. di Vercelli, unitamente alle caratteristiche Quest’area è al tempo stesso Area sor- ambientali generali, è possibile individua- MAMMIFERI • CORRIDOIO gente, in quanto ZPS e parzialmente SIC, re una connessione interprovinciale che lo Riccio Erinaceus europaeus La Rete Ecologica Provinciale realizzata SECONDARIO: altre Area importante per la conservazione della unisce al sito Rete Natura 2000 più vici- Scoiattolo comune Sciurus vulgaris biodiversità (vedi pag. 10) e include Aree no, vale a dire il Parco Naturale del Monte nell’ambito del Piano Territoriale Provinciale era direttrici di connessione ecologica. Verosimilmente, peculiari per diverse specie. Essa agisce Fenera. Faina Martes foina basata su scala 1:50.000. La Carta di connessione la loro importanza è leggermente minore anche come corridoio primario perché si Tasso Meles meles rispetto a quella dei corridoi primari. Tutta- sviluppa lungo il più esteso corso d’acqua Capriolo Capreolus capreolus ecologica del territorio realizzata con il Progetto via, la loro esistenza e mantenimento deve provinciale, principale asse di penetrazione Cervo europeo Cervus elaphus elaphus PARCHI IN RETE ne rappresenta un necessario essere considerata necessaria alla funziona- per fauna e flora nelle Alpi. Non a caso, lità del disegno di rete ecologica. l’asta del Toce è un’importante via migrato- approfondimento su scala 1:10.000. 8 9
AMBIENTE NATURALE Aree prioritarie per la biodiversità Fondotoce, areA prioritaria La rete ecologica provinciale è stata verificata attraverso l’individuazione delle La Riserva di Fondotoce ha un significato di Aree prioritarie per la conservazione della biodiversità. Anche nel Verbano alto livello nel quadro della Rete Ecologica Provinciale. Si tratta, infatti, di una delle Cusio Ossola ci si è ispirati al metodo delle ECOREGIONI, già adottato per aree prioritarie per la biodiversità provin- l’individuazione delle Aree prioritarie delle Alpi e della Pianura Padana. ciale in quanto nodo tra i più significativi nella rotta di migrazione degli uccelli lungo il sistema Ticino – Lago Maggiore – Toce. I Lo attestano i dati del “Centro Studi sulle l metodo utilizzato si definisce expert- - conduce a risultati avanzati. La con apposito programma (Sistema Infor- Migrazioni” gestito dall’’Ente Parchi Lago based, cioè fondato sul sapere degli collaborazione tra esperti ed il consenso mativo Territoriale denominato comune- Maggiore nell’ambito di un protocollo inter- esperti. Presuppone che la conoscenza sulle scelte conduce a risultati che sono mente GIS). Per ogni area è stato creato nazionale di ricerca scientifica, denominato che già esiste relativamente ad una area già un’elaborazione del lavoro e delle opi- un codice identificativo ed è stata redatta progetto “Rondini”. Le attività del Centro geografica sia sufficiente allo svolgimento nioni dei singoli; una scheda con le motivazioni che hanno permettono di studiare le popolazioni di di un’analisi generica da cui è possibile - offre un’occasione unica di scam- portato alla selezione della stessa. Sono uccelli durante il loro spostamento tra i trarre conclusioni significative. Il sape- bio e di esperienza. state individuate 37 Aree prioritarie per quartieri di nidificazione, a partire dal nord re degli esperti si sostituisce a rigorose la biodiversità del Verbano Cusio Ossola. Europa e quelli di svernamento, fino alle raccolte di dati, impegnative formulazioni La consistenza dei vantaggi qui sopra Solo una parte del sistema individuato è regioni trans-sahariane dell’Africa. di modelli o approfondite consultazioni di delineati compensa ampiamente la difficol- incluso nella rete di aree protette e di siti Il Centro è organizzato intorno ad una banche dati. Questo metodo offre numero- tà di raggiungere una obiettività in senso della Rete Natura 2000. passerella galleggiante, posta all’interno del si vantaggi rispetto ad approcci di ricerca assoluto. canneto, sulla quale vengono posati circa più tradizionali: L’individuazione delle Aree prioritarie 300 metri di reti per la cattura dell’avifauna - fornisce informazioni di prima per la biodiversità è, dunque, il risultato (a cui segue l’immediato rilascio) e permet- mano, generalmente aggiornate, già dell’integrazione del giudizio sul valore tere il monitoraggio delle numerose specie ragionate e sintetizzate. Gli esperti cono- naturalistico del territorio espresso da spe- che frequentano questo ambiente. L’in- scono infatti il territorio in modo diretto, cialisti che hanno considerato i seguenti terpretazione dei dati derivanti da questa lo visitano regolarmente e ne notano ogni gruppi tematici: pluriennale attività di ricerca costituisce un aspetto e tendenza; ● flora e vegetazione prezioso contributo allo sviluppo e all’im- - porta a risultati in tempi brevi. ● invertebrati plementazione del Progetto Parchi in Rete. Il metodo consente di condurre analisi e ● biocenosi acquatiche e pesci trarre conclusioni in breve tempo, senza ● anfibi e rettili ricorrere ad estese ricerche; ● uccelli - consente di contenere i costi, ● mammiferi non essendo necessario ricorrere a nuove raccolte di dati, alla creazione di modelli o Gli esperti di ogni gruppo tematico hanno all’acquisto di banche dati esistenti; tracciato su idonea cartografia i confini - garantisce un controllo scientifico delle aree di interesse per la conserva- Corridoio secondario Pallanzeno (perimetro in blu, asse principale in verde). e conferisce legittimità ai risultati. Sebbe- zione della biodiversità relative al proprio In retino viola le ZPS e le aree protette. Le specie si muovono lungo la matrice territo- ne il metodo valorizzi il quadro conoscitivo tema. La scala utilizzata per l’identificazio- riale che non è stata compromessa dall’urbanizzazione. soggettivo, gli esperti operano con il rigore ne di tali aree è stata 1:50.000. I dati del- scientifico al quale sono abituati; le aree importanti sono stati informatizzati 10 11
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE L o studio naturalistico che ha portato all’iter di approvazione del Piano Territo- A livello provinciale, l’analisi urbanistica misura le stesse vengano effettivamente rallentamento dei procedimenti di rilascio La Valutazione di Incidenza alla definizione della Carta della con- riale Provinciale con particolare riferimento dei singoli casi ha confrontato le neces- inserite nella pianificazione e nella gestio- delle autorizzazioni edilizie e un generale La Direttiva Habitat (art.6) prevede che ogni nessione ecologica e alla individuazio- alla Rete Ecologica Provinciale; sità di connessione ecologica rilevate ne del territorio a livello locale. aggravio degli adempimenti a carico dei piano o progetto che possa avere un impatto ne delle Aree prioritarie per la biodiversità • verificare il livello di tutela paesaggi- dallo studio naturalistico con le previsioni Si è scelto di approfondire l’indagine sulle cittadini. significativo su un sito Natura 2000 debba è stato verificato attraverso un confronto stica e naturalistica attuato sul territorio contenute nel Piano Territoriale Provinciale situazioni critiche – i “varchi” - verifican- Alla luce delle considerazioni fatte sin qui, essere sottoposto alla Valutazione di Incidenza, concreto con gli strumenti di pianificazione con progetti, intenzioni e realizzazioni (PTP) adottato dal Consiglio provinciale do nel contempo, come detto, il livello di si ritiene urgente e necessario informare ovvero all’analisi precisa delle eventuali rica- urbanistica sia provinciali che comunali. concrete. con deliberazione n. 25 del 2.3.2009. conoscenza dei tecnici e il coinvolgimento e far conoscere maggiormente il progetto dute sullo stato di conservazione delle specie La redazione della parte urbanistica della Infatti, la realizzazione della rete può av- A livello comunale, l’indagine qui presen- di ciascun Comune nel progetto Rete Na- Rete Natura 2000 rendendo disponibili i e degli habitat di rilevanza europea che lo Carta di connessione ecologica tra aree venire solo attraverso il coordinamento tata ha coinvolto tutti i Comuni del Verba- tura 2000 dal punto di vista degli indirizzi materiali già elaborati sull’argomento e compongono. Sono soggetti a tale valutazione naturali protette si basa sull’elaborazione degli aspetti di tutela e di gestione dei Siti no Cusio Ossola concentrandosi in parti- politico – amministrativi. fornendo indirizzi sicuri a cui fare riferi- dei dati emersi durante una lunga fase Natura 2000 e delle diverse componen- colare su quelli che presentano sul proprio Nel caso dei Comuni interessati dai var- mento. i piani urbanistici comunali, le loro varianti e di interviste rivolte ai tecnici dei comuni ti della rete con le esigenze di sviluppo territorio i corridoi di permeabilità, terre- chi, le amministrazioni hanno approfittato E’ quindi necessario formare i tecnici e gli tutti i progetti i cui effetti diretti e indiretti pos- del VCO interessati dalla rete. Il colloquio urbanistico. Sebbene la pianificazione stri e fluviali, che costituiscono l’effettiva positivamente dell’indagine chiedendo amministratori sul contenuto delle Diret- sono ricadere sull’integrità del sito e interferire diretto con i vari referenti perseguiva i ordinaria abbia iniziato a tenere conto del ossatura della connessione ecologica. maggiori informazioni sul progetto al fine tive Habitat e Uccelli e sulle tematiche ge- con gli obiettivi di conservazione degli habitat seguenti scopi: concetto di “rete ecologica”, gli strumenti La connessione tra i Siti Rete Natura 2000 di approfondire la conoscenza della rete stionali, affinché le esigenze strettamente e delle specie presenti. La Valutazione di Inci- ecologica. Gli obiettivi di tutela definiti dal connesse della Rete Ecologica Provinciale Tutelare i varchi, un impegno denza è dunque uno strumento indispensabile PTP sono stati in gran parte condivisi ed e di Rete Natura 2000 assumano il giusto per garantire preventivamente la sostenibilità avvalorati dalle considerazioni fatte dai ruolo nella pianificazione urbanistica. dell’uso del territorio rispetto alla tutela della tecnici comunali sullo stato dei luoghi. Nel per i Comuni del VCO biodiversità e alla conservazione delle specie e corso dei colloqui sono state raccolte se- gnalazioni e precisazioni ulteriori, nonché degli habitat. l’indicazione dei progetti in corso sulle aree in esame. L’indagine condotta ha, tuttavia, fatto I varchi sono i colli di bottiglia della rete ecologica, laddove l’urbanizzazione emergere numerose problematiche legate o, più raramente, la morfologia del territorio, riducono i corridoi faunistici a alla conoscenza del tema Rete Natura In quest’immagine relativa al territorio di Varzo è 2000 e, più in generale, alle tematiche di stretti passaggi obbligati. La chiusura di un unico varco può compromettere carattere ecologico – paesaggistico. visibile uno stralcio della cartografia prodotta per l’efficacia dell’intera rete. Tutelare i varchi è fondamentale anche e soprattutto Ad esempio, le Amministrazioni Comunali ogni varco analizzato rilevano come di fatto non siano ancora a livello comunale. in atto azioni di coordinamento a livello sovra-comunale per la realizzazione della • chiarire il livello di informazione delle di pianificazione a livello comunale rara- può essere realizzata con azioni concrete rete ecologica. A volte, la presenza sul Amministrazioni Locali e delle relative mente fanno esplicito riferimento a Rete sul territorio che da un lato migliorino, territorio comunale di un sito Rete Natura strutture tecniche sui temi di Rete Natura Natura 2000, né tanto meno alle esigenze dove possibile, le situazioni degradate già 2000, specialmente nelle aree di fondo- 2000; ecologiche di habitat e specie di interesse esistenti e dall’altro prevengano la for- valle, è considerata addirittura un osta- • chiarire il livello di partecipazione e di comunitario. mazione di nuove criticità lungo i varchi, colo allo sviluppo urbanistico ed edilizio. coinvolgimento nel processo di formazione Per questo motivo, è risultato necessario intervenendo sui potenziali fattori di fram- Inoltre, i Comuni di fondovalle segna- della Rete; valutare l’effettivo stato dei luoghi dal mentazione o di interruzione dei corridoi lano come tutti gli interventi da attuare • verificare come i temi della Rete Na- punto di vista ecologico e morfologico e ecologici. E’ questo lo scopo che ha porta- nell’ambito dei Siti debbano essere sot- tura 2000 siano stati evidenziati e inseriti confrontarlo con le disposizioni vigenti dei to a verificare il livello di conoscenza delle toposti a Valutazione di Incidenza (vedi negli strumenti di pianificazione; piani urbanistici, con l’obiettivo di verifica- tematiche inerenti la tutela ambientale ed BOX a fianco), senza che avvenga distin- • verificare lo stato di avanzamento re la reale possibilità di connessione ecolo- ecologica del territorio presso le Ammi- zione in base alla tipologia delle opere della pianificazione comunale rispetto gica in contesti fortemente antropizzati. nistrazioni Comunali e a rilevare in quale da realizzare. Tale situazione comporta il 12 13
GESTIONE Lotta agli incendi, un Piano a prova di rete MISURE MITIGATIVE E PREVENTIVE PER LE OPERE I l Parco Nazionale della Val Grande è se non si adottassero le corrette misure Qualsiasi intervento Di seguito uno stralcio esemplificativo delle indicazioni di intervento per opere di situato nell’ampia fascia mediana della mitigative e preventive, l’esecuzione degli sfalcio tratto dalle Linee Guida provincia del VCO. Si tratta quindi interventi potrebbe comportare alterazio- in grado di di un’area strategica in un’ottica di rete ne parziale del suolo e del sottobosco con modificare l’assetto “Si propone di suddividere ogni superficie in tre porzioni, realizzando gli interventi ecologica. Precedentemente al progetto conseguente disturbo degli uccelli e della PARCHI IN RETE il Parco disponeva di un fauna terrestre e danneggiamento di siti di del territorio su di un terzo di superficie ogni anno. In questo modo viene esclusa dal disturbo più del 50% della superficie disponibile. In ogni tessera interessata dagli interventi lo Piano di previsione, prevenzione e lotta at- nidificazione e alimentazione. dovrebbe essere sfalcio e/o decespugliamento dovrà avvenire a “mosaico”, alternando tratti intera- tiva contro gli incendi boschivi non ancora Lo Studio quindi è stato premessa indi- completamente operativo. Dato che la ste- spensabile per la definizione delle Moda- valutato anche in mente sfalciati con tratti esclusi dal taglio. Le superfici non falciate potranno così essere utilizzate come luogo di rifugio e sviluppo anche per la fauna minuta come sura del Piano era precedente alla istituzio- ne della ZPS Val Grande, è nata la neces- lità di intervento (Linee guida) del Piano antincendi boschivi del Parco Nazionale Val base alle ricadute rettili, ragni e insetti le cui larve o crisalidi si spostano soltanto molto lentamente o sità di coordinare gli interventi previsti con Grande. sulla rete ecologica. non si spostano affatto. Le aree non falciate andranno localizzate prevalentemente le nuove esigenze di gestione territoriale e Vigendo l’obbligo di gestione e manu- conservazione della biodiversità propri di tenzione in buona efficienza delle opere Il Parco Nazionale lungo fasce arbustive, muretti a secco o ruderi e margini boschivi, tutti elementi che di natura rivestono già il ruolo di “area rifugio”. Rete Natura 2000. realizzate ai fini antincendio, le Linee Val Grande lo ha Lo sfalcio e/o decespugliamento dovranno essere realizzati nella tarda estate (indi- In altre parole, si è agito in modo da co- guida hanno dedicato particolare cura niugare le occorrenze della tutela attiva e all’individuazione di modalità compatibili fatto a proposito cativamente dopo la metà di agosto) per permettere: passiva contro gli incendi, già previste dal tra esigenze di tutela della biodiversità e del proprio Piano - lo spostamento agevole degli eventuali nidiacei presenti; Piano, con le esigenze gestionali della ZPS, promozione delle attività rurali tradizionali producendo una sintesi in grado di soddi- (per esempio, la promozione del pascolo antincendio, sfare entrambe queste necessità. del bestiame in luogo dello sfalcio mecca- analizzando gli - lo sviluppo di semi di specie a fioritura tardiva; L’azione, oltre a rispondere a quanto previ- nico, decisamente più impattante a vari sto dalla normativa vigente, ha portato alla livelli, nelle aree dove è necessario evitare impatti degli - il completamento del ciclo vitale di specie di piccola fauna, come ragni e insetti, definizione di uno Studio di incidenza delle opere previste (p. es. serbatoi di raccolta il rimboschimento, quali piazzole d’atter- raggio elicotteri). interventi e che necessitano di un lungo periodo indisturbato per concludere il proprio sviluppo. dell’acqua, piazzole per gli elicotteri), vale Di questo documento, oltre naturalmente pubblicando delle Durante le operazioni di decespugliamento e/o sfalcio particolare attenzione dovrà a dire un’analisi di come la completa attua- al Parco Nazionale Val Grande, potranno zione del Piano antincendio possa interagi- beneficiarne tutte le aree naturali protet- Linee guida a essere rivolta a: re con la fauna e con la flora del Parco. te di carattere montano caratterizzate da disposizione di tutti. Sulla base degli elementi di progetto si è coperture boschive, con particolare rife- - preservare gli eventuali acervi di Formica rufa presenti; potuto dedurre che le incidenze potenziali rimento a quelle inserite in Rete Natura degli interventi si riferiscono non tanto alla 2000. - limitare la rimozione di arbusti di interesse trofico per l’avifauna tipologia o alla localizzazione degli stes- (es. Sorbus aucuparia)”. si, quanto alle modalità attuative. Infatti, 14 15
GESTIONE L’applicazione del Piano antincendio di combustibile del sottobosco, anche in - Cappella di Terza - Alpe Straolgio ragione della elevata frequenza di fruitori e - Alpe Piaggia – Alpe Guara del valore culturale locale. Le altre due aree dove è stato pianificato un futuro intervento Questi tratti interessano in tutto o in parte sono invece castagneti produttivi di Colloro Habitat di interesse comunitario, in partico- Dalla creazione di piazzole per il rifornimento e Cicogna. Qui si propone l’adozione di una lare castagneti, faggete acidofile e boschi di d’acqua di elicotteri alla manutenzione dei tecnica selvicolturale denominata del “ceduo ontano bianco. a turno lungo”, trattamento destinato alla Si è quindi proceduto ad una generale siste- sentieri: un insieme di interventi concreti produzione di legname da opera che pre- mazione del tracciato esistente e all’esecu- per la lotta contro gli incendi boschivi capaci vede interventi sulle ceppaie tali da ridurre zione di alcune piccole e puntuali opere per nel tempo il numero di polloni presenti sino la sistemazione di situazioni precarie, come anche di favorire la biodiversità. ad un numero di due o tre. Rispetto alla la riqualificazione di alcuni tratti di selcia- conversione a fustaia, tale tecnica consen- to ancora presenti, il recupero di erosioni te il mantenimento del governo a ceduo e superficiali con la realizzazione di palizzate I l Piano di previsione, prevenzione e elevato rischio di incendio. La loro loca- alcune aree in cui la realizzazione di inter- quindi la conservazione del tipico ricaccio e la facilitazione dell’attraversamento di lotta attiva contro gli incendi boschivi lizzazione sul terreno è stata individuata venti di gestione del bosco può compor- del castagno. La tecnica non dirada ecces- piccoli riali. Da notare che non c’è stata del Parco Nazionale val Grande tra le in base alla morfologia ed alla vicinanza tare una sensibile riduzione del rischio di sivamente il suolo, impedisce la formazione alterazione dei suoli forestali attraversati, se azioni di prevenzione diretta ha previsto ad un corso d’acqua in grado di garanti- percorrenza di incendi. I criteri di selezione di un sottobosco infiammabile e favorisce si eccettua la rimozione di singoli elementi la realizzazione di tre punti cardine: re, nella stagione più suscettibile per gli adottati hanno portato a focalizzarsi sulle l’insediarsi di altre specie arboree e quindi arborei o arbustivi di eventuale intralcio. La incendi, una sufficiente portata per riem- zone in cui sussiste un rischio elevato di l’aumento del grado di varietà nel giro di realizzazione delle opere ha voluto porre - creazione di piccoli bacini d’acqua pire le vasche con l’ausilio di una pompa. percorrenza del fuoco e di impatto con- alcuni anni. particolare attenzione alla conservazione e di aree di atterraggio per il riforni- In primo luogo si è dunque proceduto sistente, facilmente accessibili attraverso dei caratteri del paesaggio culturale alpino, mento degli elicotteri. La quasi totale con una verifica puntuale su campo delle piste già esistenti e per agevolare il pro- - interventi di riduzione del carico di tenendo in considerazione i seguenti para- assenza di viabilità stradale e l’impervia aree idonee alla realizzazione di piazzole cesso di autorizzazione dei tagli, nonché di combustibile (legname) e riqualifica- metri: morfologia costringono, nella lotta attiva per elicotteri e punti di presa d’acqua. In proprietà pubblica (Comunale o Demania- zione di sentieri. per l’estinzione degli incendi, a prevedere seguito alle verifica sul campo sono stati le). Lo scopo di questa azione è la creazione di - mantenimento delle tracce originali; un utilizzo capillare ed intenso di elicotte- definiti gli interventi con il coinvolgimen- Gli interventi sono stati previsti essenzial- fasce libere da vegetazione all’interno delle ri. Per un loro efficace uso, il Piano Antin- to di funzionari del Parco e Corpo fore- mente per aumentare la resistenza e la aree boscate in maniera da ridurre l’in- - salvaguardia degli elementi costruttivi cendio ha predisposto aree in cui questi stale: sono state progettate e condotte stabilità degli ambienti boschivi. Si intende tensità di eventuali incendi che dovessero tradizionali (muri a secco, selciati, gradini, mezzi possano velocemente rifornirsi a termine sia opere utili all’antincendio così agevolare l’evoluzione di boschi che originarsi lungo le vie di transito pedonali. ecc.); d’acqua su distanze minime dal fronte di in senso stretto, tra cui lo sfalcio della hanno subito in passato una pesante ge- Queste, infatti, sono da ritenersi aree pre- fiamma, nell’ordine di pochi chilometri e vegetazione per piazzole e il loro spie- stione da parte dell’uomo verso forme più ferenziali di innesco. Va sottolineato che si - rispetto del valore ecologico e della wilder- con un tempo di trasferimento di pochi tramento nonché la creazione di vasche naturali. Nel contempo si prevede di opera- cerca di ridurre l’intensità iniziale del fuoco ness che caratterizzano l’area protetta; minuti. in alveo per l’accumulo dell’acqua, che re per la riduzione del carico di combustibi- che si origina dai tratti percorsi dall’uomo Dal momento che all’interno del Parco interventi a favore della biodiversità, le del sottobosco, asportando il legname in più che di diminuire l’intensità di incendi che - utilizzo di tecniche di ingegneria naturali non sono presenti dei bacini naturali in quali la piantumazione di essenze vege- eccesso. dovessero attraversare i sentieri stessi. stica per il recupero di aree da consolidare; cui potere eseguire questo tipo di rifor- tali autoctone o interventi funzionali alla Le aree di intervento individuate sono tre, Gli interventi sono stati completati dall’ese- nimento sono state realizzate 16 piaz- riapertura pascoli. attualmente occupate da boschi di origi- cuzione di opere di riqualificazione e ma- - utilizzo di sistemi di protezione sobri ed zole da 500 – 600 metri quadrati in cui ne antropica. La prima è situata al Pian nutenzione straordinaria su cinque tratti di efficaci lungo i tratti esposti, riducendo gli potere trasferire in poco tempo uomini - interventi preventivi di governo del Cavallone; qui è stato condotto un rim- sentiero: effetti di artificiosità ed intrusione; con attrezzature in grado di allestire una bosco boschimento che può essere inquadrato vasca provvisoria da 2.000 – 2.500 litri All’interno del territorio del Parco, in attesa come normale cura colturale nei confronti - Alpe In La Piana - Alpe Val Gabbio - utilizzo di materiali che richiedono la mino- d’acqua. La distribuzione di queste aree della redazione di un piano di assestamen- di un bosco di origine artificiale. E’ inoltre - Alpe In La Piana - Guado sul Rio Fiorina re manutenzione possibile, salvaguardando è in prossimità della zone classificate ad to forestale, il Piano Antincendio individua in programma una riduzione del carico - Alpe Velina inferiore - Alpe Cascè la sicurezza e la robustezza. 16 17
AGRICOLTURA Agricoltura e ambiente, IL RUOLO DEGLI AGRICOLTORI un legame da recuperare E’ stato dimostrato che, qualora una Regione predisponga misure agroambientali finalizzate alla tutela della biodiversità, e della fauna selvati- ca in particolare, e ne favorisca l’applicazione sul territorio, gli agricoltori sono in grado di dare un contributo decisivo all’applicazione delle Di- rettive comunitarie sulla conservazione degli uccelli e sulla tutela degli habitat e delle altre specie selvatiche (Direttive 2009/147/CEE e 92/43/ CEE) (Marchesi & Tinarelli 2007). In diversi casi, la sinergia fra l’attività agricola e la tutela della biodiversità ha comportato la creazione di un Il Piano regionale di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 è uno strumento nuovo modello di agricoltura a forte valenza ambientale, in cui l’azienda è diventata gestore diretto degli spazi recuperati a beneficio di flora, fondamentale per la conservazione della biodiversità nel VCO e, in particolare, fauna e habitat di grande valore naturalistico e culturale; diventando, al contempo, polo di attrazione per il turismo naturalistico e didattico. Le per la realizzazione della rete ecologica provinciale. aziende agricole e forestali sono, quindi, soggetti importanti per l’implementazione della Rete Ecologica Provinciale. L e strategie comunitarie in materia documenti sulla Rete Ecologica Provinciale • segnaletica ed informazione sul campo; agricola, a partire dagli anni ’90, sono emerse le principali azioni da porre in • monitoraggio di habitat, fauna e flora; Qui a fianco alcuni punti di SCHEDA N° 8 hanno assegnato un ruolo rilevante essere per mantenere o migliorare lo stato • gestione e protezione dei castagneti una scheda del confronto tra esigenze della Rete alle azioni finalizzate alla difesa e all’in- della biodiversità, azioni che sono ricon- secolari; Mantenimento e regolamentazione del pascolo in pianura Ecologica Provinciale e cremento della biodiversità. I modelli ducibili alle attività agricole e forestali o • concimazione con letame e rotazione Piano regionale di Sviluppo agricoli sviluppati dal dopoguerra, infatti, che, in ogni modo, rientrano nella sfera di agronomica; Rurale Siti interessati avevano provocato una serie di problemi competenza del Piano regionale di Svilup- • rinaturalizzazione dei corsi d’acqua; - Riserva naturale FONDO TOCE (compresi SIC e ZPS Fondo Toce – ZPS Fiume Toce) che hanno condotto alla forte riduzione di po Rurale. • mantenimento dell’agricoltura tradizio- - Corridoio secondario Mont’Orfano habitat naturali e all’abbandono di pratiche Di seguito, in sintesi, sono elencate le nale, ossia incentivi per: - Corridoio secondario Piana di Fondotoce SW agricole di grande valore naturalistico oltre azioni individuate: - sfalcio del fieno; - Corridoio secondario Piana di Fondotoce NE che produttivo. Ciò ha causato il declino • mantenimento dei prati da fieno e dei - concimazione dei prati; - Corridoio primario Stronetta delle popolazioni di numerose specie sel- pascoli di montagna; - pascolo bovino estensivo regolamen- - Varco: MA4 “Sottopasso Strada europea E62 nei pressi di Colonia di Masera” vatiche, animali e vegetali, che dipendono • limitazione dell’impatto dell’allevamento tato; dagli ambienti agricoli. A partire dal ‘92, su ecosistemi fragili di montagna; - coltivazione vigneti tradizionali. Motivazione per reagire a questa situazione, l’Unione • avviamento a maturità di boschi e filari; Le foreste e i prati lungo il corso del Toce sono importanti per l’integrazione foraggera dei greggi ovicaprini transumanti e Europea ha destinato una quota crescente • rinaturalizzazione delle formazioni fore- Il confronto ha portato all’analisi di ogni la gestione attiva di questo ambiente è necessaria onde rallentare le dinamiche evolutive naturali che porterebbero a ceno- di risorse alla tutela delle specie minaccia- stali di origine antropica; componente ambientale che costituisce si arbustive o boschive. D’altro canto, il pascolo in ambiente forestale rischia di compromettere la rinnovazione naturale. te e al ripristino degli ecosistemi naturali e • mantenimento e incremento di siepi e la Rete Ecologica Provinciale del VCO dal Occorre, quindi, da un lato non deprimere, dall’altro incentivare, le consuete attività di pascolo soggette a certe regola- seminaturali. Il Piano regionale di Sviluppo fasce alberate; punto di vista delle potenzialità agricole mentazioni. Rurale della Regione Piemonte, che declina • mantenimento e costituzione di fasce e di quelle ecologiche, sottolineando le sul territorio la politica di sostegno eu- tampone lungo i corsi d’acqua; relazioni in atto e quelle possibili, anche Azioni ropea, assegna circa il 30% delle risorse • mantenimento o recupero dei prati da in relazione alle linee di finanziamento del Mantenimento e incentivazione di pascolo estensivo e sua regolamentazione tramite la creazione di “corridoi” che evitino (circa 418 milioni di Euro) al miglioramen- sfalcio e dei pascoli di pianura e di fondo- Piano regionale di Sviluppo Rurale. di danneggiare le foreste alluvionali. to dell’ambiente e dello spazio rurale. valle; Tramite il progetto PARCHI IN RETE si è • mantenimento e regolamentazione del Specie interessate nidificanti voluto mettere a confronto, ad un livello di pascolo in pianura; Averla piccola, calandro, saltimpalo, calandrella, succiacapre, corriere piccolo dettaglio, le esigenze della Rete Ecologica • costituzione di boschi naturali; Provinciale con le opportunità del Piano re- • controllo delle specie esotiche in boschi PSR gionale di Sviluppo Rurale. Dall’analisi dei e arbusteti; Misura 214 – Pagamenti agroambientali, Azione 6 – Sistemi pascolivi estensivi 18 segue descrizione misura
COMUNICAZIONE Affinché la Rete Ecologica L Con il contributo di Azioni per comunicare ’intento del documentario AMARE LE ACQUE E CHIAMARLE PER Provinciale possa essere NOME è quello di mostrare l’insostituibile valore ambientale dei corsi realizzata concretamente i d’acqua e dei laghi della provincia del Verbano Cusio Ossola. Attra- PARCHI IN RETE VCO Amare le acque e verso la voce di ricercatori ed esperti del territorio si è cercato di sfatare concetti che la sostengono dal punto di vista scientifico alcuni fraintendimenti diffusi: l’idroelettrico devono essere condivisi da come forma di energia sempre e comunque sostenibile, il territorio come chiamarle per nome risorsa illimitata ed inesauribile, le risorse naturali come beni sempre tutti. PARCHI IN RETE ha in grado di auto-rigenerarsi. Su un altro punto si è tentato di mettere affidato questo compito ad l’accento: la distanza “emotiva” che ormai si è creata tra l’uomo e i corsi d’acqua e i laghi, elementi imprescindibili della vita nella Civiltà Rurale un Piano di comunicazione Montana, risorse da sfruttare senza troppi complimenti oggi. Ambienti Tutti gli esperti intervistati concordano con la necessità di ridare dignità calibrato per un pubblico acquatici ai corsi d’acqua valorizzandone l’importantissimo ruolo che hanno nella ampio. nel struttura delle reti ecologiche, ovvero per la connessione di ambienti Verbano naturali di pregio. Ambienti che troppo spesso sono frammentati in un territorio eccessivamente urbanizzato. Cusio L “Amare le acque e chiamarle per nome” è stato stampato in 1.000 a Carta turistico - naturalistica delle Ossola copie su supporto DVD (con sottotitoli in inglese). I DVD sono distribuiti aree naturali protette del Verbano Cusio gratuitamente da LIPU Onlus e dai parchi coinvolti nel progetto. La dura- Ossola mette in evidenza i parchi, le riserve ta del documentario è di 30’, mentre sul sito di Marco Tessaro e le aree appartenenti a Rete Natura 2000 affinché www.reteparchivco.it è possibile prendere visione del trailer di 5’ circa. fruitori locali e turisti italiani e stranieri possano pia- nificare gite e visite alle numerose risorse ambientali Durata 30’ Formato 16:9 della provincia. La Carta è stampata in 10.000 copie e distribuita presso i centri visita dei Parchi e delle Riserve del VCO. A LI AI PIEDI è stata un’iniziativa che ha restituito grandi emozio- ni. 12 atleti impegnati in una staffetta podistica non competitiva hanno percorso l’ideale tragitto migratorio autunnale di una specie simbolo, il Pettirosso, dalle Cascate del Fiume Toce alla Riserva Naturale Speciale di Fondotoce. I podisti erano volontari o simpatizzanti LIPU che con la propria perfor- mance hanno contribuito a richiamare l’attenzione sulle difficoltà incon- trate dalla fauna negli spostamenti che attraversano territori eccessiva- mente urbanizzati. Testimonial dell’iniziativa sono stati gli atleti olimpionici di skeleton (Van- couver 2010) Costanza Zanoletti e Maurizio Oioli, con la partecipazione straordinaria dell’atleta Renato Brignone, autore di importanti impre- se alpinistiche. La radio locale RVL – Radio Val del Lago ha supportato l’evento con tre collegamenti in diretta durante la giornata. La partenza è stata data alle ore 9.00 dalle Cascate del Toce, mentre l’arrivo è avvenuto alle 17.00 presso la Casa della Resistenza (Verbania Fondotoce), con una premiazione “simbolica” degli atleti. La notizia ha avuto una buona eco sulla stampa locale ed è stata ripresa da numerosi articoli apparsi nei giorni successivi e dai servizi sui TG lo- cali. Sul sito www.reteparchivco.it è possibile vedere una galleria foto- grafica dell’evento e una video clip di 5 minuti. 20 21
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