PIANO DI LAVORO ANNUALE - 2.2.1.b - Il Legale Rappresentante - Casa del Cieco

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PIANO DI LAVORO ANNUALE - 2.2.1.b - Il Legale Rappresentante - Casa del Cieco
Fondazione Casa del Cieco Mons. Edoardo Gilardi   Piano di lavoro annuale
ONLUS, via N.Sauro, 5 – 23862 Civate (LC)
                                                  Rev. 8 del 01-03-2019

 PIANO DI LAVORO ANNUALE
           2.2.1.b)

Il Legale Rappresentante                                                    data

___________________________                                      _________________

                                                                                     26
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2.2.1.b) PIANO DI LAVORO ANNUALE

       2.2.1.b1 tipologia e volume di attività previste
Le tabelle sottostanti riportano i volumi di attività per ogni tipologia di ospiti negli ultimi anni.
                     2014             2015              2016             2017              2018
                                                        (bisestile)
                     Accreditati + Accreditati + Accreditati + Accreditati + Accreditati +
                     solventi         solventi          solventi         solventi          solventi
 N° posti letto      60+35            60+35             60+35            60+35             60+35
 Giornate         di 21773+10200 21803+10958 21807+11230 21696+11042 21848+11800
 presenza
 Presenze totali     31973            32761             33037            32738             33648
 Presenza media 87,59                 89,75             90,28            89,69             92,19
 Tasso            di 92,21%           94,48%            95,27%           94,41%            97,04%
 occupazione

                    31-12-2016                 31-12-2017                          31-12-2018
                    Tot.    Donne     Uomini   Tot.         Donne        Uomini    Tot.     Donne   Uomini
Presenti al 31.12   90      58        32       93           55           38        90       62      28
Di cui ciechi       15      8         7        15           7            8         14       7       7
Accolti nell’anno   129     87        42       197          126          71        106      71      35
Dimessi nell’anno   126     84        42       194          129          65        109      64      45

Modalità di dimissione
                       2016                    2017                               2018
                       Uomini donne     Tot.   Uomini donne         Tot.          Uomini   donne    Tot.
Decesso                12     16        28     19     26            45            9        15       24
Passaggio da solvente  4      7         11     8      12            20            4        9        13
 a posto accreditato
Rientro in famiglia 10        36        46     19      60           79            15       23       38
dopo soggiorno o
finita l’emergenza
Trasferimento in altra 15     26        41     21      29           50            17       17       34
struttura
Totale                 41     85        126    67      127          194           45       64       109
Una buona % dei ricoveri è stato seguito dal rientro a casa o dal trasferimento in altra struttura,
confermando la modalità di accoglienza in posti solventi come temporanea e volta a risolvere
problemi contingenti. Il numero complessivo può differire dal numero dei dimessi perché alcune
persone sono state coinvolte da più passaggi.

2.1.2. Volume di attività previste per il 2019
 Tipologia di ospite                        Volumi previsti
 Ospiti accreditati                         21.800 giornate di assistenza da erogare/presenza
 Ospiti privati /solventi                   10.000 giornate di assistenza da erogare/presenza

       2.2.1.b2. piano organizzativo.
Per far fronte alle esigenze dell’assistenza, l’Ente ha previsto la seguente organizzazione:
                                                                                                             27
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 servizio/reparto           mattino                       pomeriggio                    notte
 Amministrazione            Lu-Ve 8,30-12                 Lu-Ve 14-18                   =
 Manutenzione               Lu-Ve 8-12                    Lu 13-17                      =
                                                          Ma-Ve 13-16,30
 Medico responsabile        Lu-Me-Ve 10,30-12,30          Ma-Gi 14-16                   =
 Medici curanti             Orari liberi e medico         Orari liberi e medico         Reperibilità       secondo
                            reperibile                    reperibile                    schema
 Infermiere                 3 unità al mattino per 365    2 unità al pomeriggio per     1 unità per 365 gg
                            gg + caposala                 365 gg + caposala
 Asa                        2 per turno per ogni          2 per turno per ogni          1 unità per reparto per 365
                            reparto per 365 gg            reparto per 365 gg            gg
 Fisioterapisti             Lu-Sa 2/3 fkt secondo orari   Lu-Sa 2/3 fkt secondo orari
 Animazione                 Lu-Ve 2 unità                 Lu-Ve 1 unità
 Pulizie generali           1 per reparto                 2/3 addetti per servizi
                                                          generali
 Lavanderia                 2 addetti secondo orari       1 addetto secondo orari
 Cucina                     1 cuoco e 2 addetti per 365   2 addetti per 365 gg
                            gg
 Personale religioso        1 cappellano e 3 suore        1 cappellano e 3 suore
 Suore e cappellano         Per 365 gg escluso orario     escluso orario Messa Lu-Ve
                            Messa Sa-Do

        Requisiti ulteriori per l’accreditamento
        3.2.1 Politica, obiettivi e attività
               3.2.1.1 obiettivi e attività nell’ambito delle specifiche aree di
               intervento.
a)      La politica dell’Ente si desume in termini puntuali dallo Statuto, dal Codice Etico, dalla Politica
della Sicurezza e dalla Politica Ambientale in vigore. Le ultime due sono state adottate nel 2014.
b)      Aree di intervento
        Il tavolo tecnico Uneba di Lecco nella sessione del 16 marzo 2015 ha stabilito le seguenti aree
        di intervento:
    • Amministrativa
    • Socio-sanitaria
        Questa area si può suddividere in 6 ambiti:
    - educativo, di animazione , di socializzazione
    - coinvolgimento del territorio
    - mantenimento delle abilità cognitive e motorie
    - educazione alla salute e promozione del benessere
    - sostegno delle famiglie e dei caregiver
    - miglioramento della qualità organizzativa e assistenziale nel rispetto dei principi di
        umanizzazione delle cure
    • Sicurezza sul lavoro
    • Ambiente
    • D. Lgs. 231/2001
    • Risorse umane
    • Coinvolgimento del territorio

Per ciascuna delle aree da migliorare scelte, i responsabili definiscono le possibili iniziative di
miglioramento che possono essere anche più di una per ogni area.

                                                                                                                 28
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In complesso si potrebbero ottenere da 10 a 20 iniziative di miglioramento, in funzione delle
dimensioni e della complessità dell’amministrazione.

In queste aree di intervento vengono di seguito definiti gli obiettivi.

c)      Gli Obiettivi sono guidati dalle politiche e dal sistema normativo a cui soggiace l’Ente. In
particolare obiettivi ed obblighi spesso coincidono, se portano a miglioramenti organizzativi e
gestionali, in una ottica di miglioramento continuo della qualità non tanto e non solo fine a sé stessa,
quanto come beneficio reale per gli assistiti.
Gli obiettivi si possono dividere in tre tipologie:

a) Obiettivi strategici: definiti dalla Direzione, hanno lo scopo di indirizzare l’azione di tutta
   l’organizzazione. La maggior parte di essi sono misurabili solo in termini qualitativi. Sono
   obiettivi la cui realizzazione non sempre dipende esclusivamente dall’organizzazione, ma da
   fattori esterni quali, per esempio, l’accesso a finanziamenti pubblici, l’ottenimento di
   autorizzazioni, la regolamentazione di norme regionali ed i raggiungimenti di accordi con altri
   Enti pubblici o privati. La Direzione è la diretta responsabile del raggiungimento degli obiettivi
   strategici fissati. In certe occasioni gli obiettivi strategici potrebbero demandare l’inizio di un
   percorso di progettazione.

b) Progetti per reparto o servizio: i progetti di reparto o servizio sono uno strumento a disposizione
   delle diverse equipe di lavoro per innovare, realizzare, sperimentare diverse metodologie ed
   applicare diversi strumenti in un contesto di progettazione, vale a dire in condizioni controllate
   di studio con fasi di verifica, riesame e, se necessario, validazione.

c) Obiettivi di miglioramento dei servizi: gli obiettivi di miglioramento dei servizi riguardano
   direttamente i diversi servizi offerti dall’organizzazione o parte di questi. Questi obiettivi sono
   il risultato, oltre che della costante osservazione del lavoro svolto quotidianamente, anche
   dell’analisi dei dati di ritorno a disposizione, come ad es. il rilevamento della soddisfazione degli
   utenti, famigliari, volontari e personale, il rilevamento sul benessere organizzativo, i dati
   sull’andamento dei servizi, gli eventi sentinella ed il carico assistenziale. Le diverse responsabili
   di reparto e l’equipe multidisciplinare hanno un ruolo decisivo nella scelta degli obiettivi di
   miglioramento per l’anno successivo. Il Direttore Sanitario o medico responsabile aiuta ad
   analizzare i dati, identificare possibili obiettivi di miglioramento, dare suggerimenti ed indirizzi.

   1 Obiettivi strategici

 AREA           OBIETTIVI ED AZIONI                                                  TEMPISTICA
 Comunica Infor

                1.   Miglioramento della cartella sanitaria informatizzata          12 mesi
          zzazi
          mati

          one
          1

                2.   Revisione ed ampiamento dell’area del portale dedicata          12 mesi
                     alla qualità e sicurezza e/o trasparenza
 zione
 2

                                                                                                     29
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                                                                               Rev. 8 del 01-03-2019

Qualità
Sistem
  a di                                     3.   Revisione delle procedure ed istruzioni operative emesse 12 mesi
   3

                                                nel 2016

                                           4.   Verifica ulteriori dati storici sulla storia del monastero e   12 mesi
4 Cultura

                                                della Chiesa di San Calocero per pubblicazione altri
                                                quaderni sul portale o revisione degli esistenti

                                           5. Miglioramento del Sistema di Gestione della Sicurezza            12 mesi
        sicurezz Sicurezza sul

                                              Formazione sulle nuove procedure di emergenza /
                                              evacuazione
                 lavoro
        7 GDPR 5 – 6

                                           6. Miglioramento del Sistema di Gestione della Sicurezza            12 mesi
                                             Prove di evacuazione
                                           7. Formazione e informazione del personale sul nuovo                12 mesi
                                              Regolamento Europeo
Risorse a dei
umane dati

                                           8. Revisione dell’URP e degli uffici                                12 mesi
                                           Selezione personale per ufficio
8

        2 Progetti per reparto o servizio

AREA                                       OBIETTIVI ED AZIONI                                                 TEMPISTICA
                                           9 - Ambito 1 - educativo, di animazione, di socializzazione         12 mesi
                                               - Coinvolgimento delle Suore nelle varie attività
                                           10 - Ambito 2 - coinvolgimento del territorio                       12 mesi
                                            - Coinvolgimento ragazzi dell’Oratorio, delle scuole e delle
                                                associazioni
                                           11 - Ambito 3 - mantenimento delle abilità cognitive e              12 mesi
                                           motorie
            9 - 15- Area socio-sanitaria

                                               - Attività centrata sul movimento e corpo
                                           12 - Ambito 4 - educazione alla salute e promozione del             12 mesi
                                           benessere
                                               - Completamento progetti cammino finchè posso e
                                                  utilizzo delle scale, attraverso inserimento nel PIASA e
                                                  consapevolezza del personale di reparto
                                           13 - Ambito 5 - sostegno delle famiglie e dei caregiver             12 mesi
                                               - Rilevazione del sostegno psicologico iniziato nel 2018

                                            14 - Ambito 5 - sostegno delle famiglie e dei caregiver            12 mesi
                                               - Gestione giuste lamentele ove presenti
                                           15 - Ambito 6 - miglioramento della qualità organizzativa e         12 mesi
                                           assistenziale nel rispetto dei principi di umanizzazione delle
                                           cure
                                               - Corsi su dignità del morire e cure palliative

        3 Obiettivi di miglioramento dei servizi
                                                                                                                            30
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    AREA           OBIETTIVI ED AZIONI                                                                 TEMPISTICA

                    16 - Comunicazione univoca, procedure comunicative                                 12 mesi
    servizi
    vari
    16

Identificazione delle risorse1
L’obiettivo di questa fase è quello di definire le risorse e i tempi necessari alla realizzazione delle
iniziative di miglioramento individuate nella fase precedente, per consentire alla Direzione di disporre
di tutte le informazioni utili per la scelta delle priorità. Le attività sono svolte dal Comitato di
autovalutazione con l’eventuale supporto dello staff di Direzione e di esperti provenienti dalle varie
funzioni dell’organizzazione.
Inizialmente per ognuna delle iniziative di miglioramento viene compilata una scheda con le seguenti
informazioni:
– Una sintetica descrizione dell’iniziativa
– Il contributo potenziale, espresso in termini qualitativi, che l’iniziativa può dare alle politiche e
strategie dell’amministrazione
– I tempi di realizzazione
– Una stima delle risorse necessarie per la realizzazione sia in termini di impegno delle persone
(mesi/uomo) e delle competenze necessarie, sia in termini di costi e investimenti.

Sulla base di questi dati viene poi compilata la tabella dei livelli di priorità:

                              A                                      B                 C              D          E

    Iniziative di miglioramento                               Importanza –      Capacità     di   Tempi     Livello di
                                                              valore       –    realizzazione     (1 - 3)   priorità
                                                              contributo        della struttura             (B+C+D)
                                                              che può dare      (5 – 3 - 1)
                                                              alla
                                                              organizzazion
                                                              e (Pesi 5 – 3 -
                                                              1)
    1       Miglioramento della cartella                             5                 3              3          11
            sanitaria informatizzata
    2       Revisione ed ampiamento dell’area                        5                 5              3          13
            del portale dedicata alla qualità e
            sicurezza e/o trasparenza
    3       Revisione delle procedure ed                             5                 5              3          13
            istruzioni operative emesse nel 2016
    4       Verifica ulteriori dati storici sulla                    3                 3              3          9
            storia del monastero e della Chiesa
            di San Calocero per pubblicazione
            altri quaderni sul portale o revisione
            degli esistenti

1
    http://www.qualitapa.gov.it/fileadmin/mirror/t-autoval/Linee_autov_miglioramento.pdf
                                                                                                                         31
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                                                  Rev. 8 del 01-03-2019

5      Miglioramento del Sistema di                 5               3       3   11
       Gestione della Sicurezza -
       Formazione su nuove procedure di
       emergenza / evacuazione
6      Miglioramento del Sistema di                 5               3       3   11
       Gestione della Sicurezza -
       Prove di evacuazione
7      Formazione e informazione del                5               5       3   13
       personale sul nuovo Regolamento
       Europeo
8      Revisione dell’URP e degli uffici            5               3       3   11

9      Ambito 1 - educativo, di animazione,         5               5       3   13
       di socializzazione
       Coinvolgimento delle suore nelle
       attività
10     Ambito 2 - coinvolgimento del                5               3       3   11
       territorio
       Coinvolgimento ragazzi dell’Oratorio,
       delle scuole e delle associazioni
11     Ambito 3 - mantenimento delle                3               5       3   11
       abilità cognitive e motorie
       Attività centrata sul movimento e
       corpo
12     Ambito 4 - educazione alla salute e          3               5       3   11
       promozione del benessere –
       completamento progetti “Cammino
       finché posso” e utilizzo scale
13     Ambito 5 - sostegno delle famiglie e         3               3       3   9
       dei caregiver – rilevazione sostegno
       psicologico
14     Ambito 5 - sostegno delle famiglie e         3               5       3   11
       dei caregiver – gestione giuste
       lamentele
15     Ambito 6 - miglioramento della               3               5       3   11
       qualità organizzativa e assistenziale
       nel rispetto dei principi di
       umanizzazione delle cure
       Corsi su dignità del morire e cure
       palliative
16     Comunicazione efficiente                     5               5       3   13

                                                                                     32
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Come procedere nella compilazione:
1. Si elenca nella colonna A tutte le iniziative di miglioramento prese in considerazione riportandone
sinteticamente la descrizione e l’indicazione del sottocriterio da cui sono state tratte.
2. Relativamente alla colonna B, con Impatto si intende l’importanza o il peso dei vari sottocriteri
individuati nell’ambito della costruzione della matrice “Importanza – Valore”. Per ogni iniziativa si
inserisce quindi il punteggio di importanza (“elevato”, “medio” o “scarso”), con valore 5 – 3 - 1.
3. Si consideri la “capacità” dell’amministrazione di porre in atto le singole iniziative di miglioramento
e se ne definisca il valore (“elevato”, “medio” o “scarso”), con l’utilizzo dei criteri sottostanti, e
inserendo il dato nella colonna C della tabella per l’assegnazione delle priorità.
Con il termine capacità si fa riferimento principalmente al grado di autonomia dell’amministrazione
(tra cui le dipendenze dal livello politico) e alla disponibilità del complesso delle risorse che
l’amministrazione deve impiegare per portare a termine l’iniziativa in esame, tra cui sia le risorse
umane (numero e competenza) sia le risorse materiali (attrezzature, sistemi informatici, processi,
budget per investimenti, ..).

Criteri di definizione del punteggio per il parametro “Importanza - valore”
Importanza elevata 5 PUNTI
   Ha un contributo rilevante su uno o più fattori critici di successo (soddisfazione clienti, efficienza della struttura,
motivazione o competenza del personale, miglioramento dei servizi)
Importanza media 3 PUNTI
   Ha un qualche contributo, comunque chiaramente percepibile su almeno un fattore critico di successo (soddisfazione
clienti, efficienza della struttura, motivazione o competenza del personale, miglioramento dei servizi)
Importanza scarsa 1 PUNTI
   Ha un contributo scarso o nullo su fattori critici di successo (soddisfazione clienti, efficienza della struttura, motivazione
o competenza del personale, miglioramento dei servizi)

Criteri di definizione del punteggio per il parametro “Capacità”
Capacità elevata 5 PUNTI
 È attuabile con l’impiego di risorse relativamente modeste
 È attuabile con le sole risorse dell’amministrazione
 E’ attuabile con piena autonomia dell’amministrazione
Capacità media 3 PUNTI
 Può richiedere un impiego ragionevole di risorse
 È attuabile con le sole risorse dell’amministrazione
 L’attuazione dipende in parte da vincoli esterni
Capacità scarsa 1 PUNTO
 Richiederà un impiego consistente di risorse
 Dipende da fattori esterni all’amministrazione
 L’attuazione dipende completamente da vincoli esterni

4. Si riporti nella colonna D il punteggio corrispondente al numero di mesi in cui il progetto può essere
attuato.

Criteri di definizione del punteggio per il parametro “Tempo”
Tempi brevi 3 PUNTI Il progetto può essere completato entro 12 mesi dall’avvio.
Tempi medi 2 PUNTI Il progetto può essere completato entro 24 mesi dall’avvio.
Tempi lunghi 1 PUNTO Il progetto può essere completato entro 36 mesi dall’avvio.

5. Si determina la priorità di ciascuna iniziativa di miglioramento sommando i punteggi assegnati per
i 3 parametri e riportando il dato nella colonna E.
6. Si elencano infine le iniziative di miglioramento in ordine decrescente di priorità.

Fase D – Scelta delle priorità
Questa fase è condotta in prima persona dai responsabili dell’amministrazione e consiste in una
riunione della Direzione con lo di staff dei responsabili.
Illustrato il contenuto della tabella delle priorità e per ciascuna iniziativa di miglioramento, il Direttore
approfondisce le motivazioni per cui sono stati assegnati i punteggi associati a tempi e capacità.
                                                                                                           33
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La disponibilità della tabella per l’assegnazione delle priorità consente di mettere a fuoco in modo
efficace le iniziative di miglioramento sulle quali concentrarsi maggiormente, ma la scelta delle
priorità non può essere un fatto puramente meccanicistico e pertanto la tabella va considerata nulla
più di un utile strumento orientativo.
Una volta presentata la tabella la Direzione avvia la discussione a livello di ogni iniziativa di
miglioramento per giudicare la validità e correttezza delle motivazioni che hanno portato
all’assegnazione del livello di priorità così ottenuto, apportando tutte le modifiche che appaiono
necessarie (verificare ad esempio se ci siano iniziative che hanno come prerequisito la realizzazione
di altre azioni, situazioni molto critiche che richiedono un’immediata attuazione, e altro ancora).
Alla fine della discussione si ottiene una scala di priorità condivisa dai responsabili i quali a questo
punto stabiliscono quante azioni di miglioramento si ritiene di poter lanciare in funzione dell’impatto
delle iniziative, della capacità e del tempo necessario a condurle a termine.
Orientativamente il numero delle iniziative scelte come priorità va rapportato alla complessità delle
iniziative stesse.
Inoltre occorre considerare che, al di là delle iniziative giudicate strategiche e che quindi devono
essere attivate comunque, sarebbe opportuno scegliere almeno un’iniziativa che si possa
concludere in tempi brevi (4-6 mesi) per dimostrare al personale, a tutti i livelli, che l’autovalutazione
è efficace e produce risultati a valore aggiunto e aumentare il coinvolgimento e la partecipazione.

TABELLA RIVISTA IN ORDINE DI PRIORITA’ IDENTIFICATO
 Iniziative di miglioramento                                        Livello di          Fattibilità
                                                                    Priorità (B+C+D)
                                                                                        entro il:
 2      Revisione ed ampiamento dell’area del portale                         13         31-12-2019
        dedicata alla qualità e sicurezza e/o trasparenza
 3      Revisione delle procedure ed istruzioni operative                     13         31-12-2019
        emesse nel 2016
 7      Formazione e informazione del personale sul nuovo                     13         31-12-2019
        Regolamento Europeo
 9      Ambito 1 - educativo, di animazione, di socializzazione               13         31-12-2019
        Coinvolgimento delle suore nelle attività
 16     Comunicazione efficiente                                              13         31-12-2019

 1      Miglioramento della cartella sanitaria informatizzata                 11         31-12-2019

 5      Miglioramento del Sistema di Gestione della                           11         31-12-2019
        Sicurezza - Formazione su nuove procedure di
        emergenza / evacuazione
 6      Miglioramento del Sistema di Gestione della                           11         31-12-2019
        Sicurezza -
        Prove di evacuazione
 8      Revisione dell’URP e degli uffici                                     11         31-12-2019

 10     Ambito 2 - coinvolgimento del territorio                              11         31-12-2019
        Coinvolgimento ragazzi dell’Oratorio, delle scuole e
        delle associazioni
 11     Ambito 3 - mantenimento delle abilità cognitive e                     11         31-12-2019
        motorie

                                                                                                       34
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        Attività centrata sul movimento e corpo
 12     Ambito 4 - educazione alla salute e promozione del                    11         31-12-2019
        benessere – completamento progetti “Cammino
        finché posso” e utilizzo scale
 14     Ambito 5 - sostegno delle famiglie e dei caregiver –                  11         31-12-2019
        gestione giuste lamentele
 15     Ambito 6 - miglioramento della qualità organizzativa                  11         31-12-2019
        e assistenziale nel rispetto dei principi di
        umanizzazione delle cure
        Corsi su dignità del morire e cure palliative
 4      Verifica ulteriori dati storici sulla storia del                      9          31-12-2019
        monastero e della Chiesa di San Calocero per
        pubblicazione altri quaderni sul portale o revisione
        degli esistenti
 13     Ambito 5 - sostegno delle famiglie e dei caregiver –                  9          31-12-2019
        rilevazione sostegno psicologico

c) Pianificazione e realizzazione
Dopo aver scelto le priorità e le azioni di miglioramento, è necessario che per ciascuna iniziativa sia
definito un progetto specifico comprendente gli obiettivi generali, i relativi indicatori e target, le
responsabilità, il piano temporale delle attività, le risorse necessarie per la realizzazione, il sistema
di monitoraggio del progetto.
Può risultare utile coinvolgere nello sviluppo del progetto il team che ha effettuato l’autovalutazione,
in modo da garantire coerenza di visione tra chi definisce la scala di priorità e chi attuerà
concretamente il progetto (per un esempio di contenuti di un progetto si rimanda all’appendice)

La definizione di obiettivi e la valutabilità dei progetti come elementi essenziali del disegno di un
intervento di miglioramento
Una fase essenziale del passaggio da un’idea progettuale al disegno di un progetto è costituita dalla
definizione degli obiettivi e dalla valutabilità di un intervento.
Un obiettivo si distingue dalla mera descrizione delle aspirazioni e delle finalità collegate ad un
intervento perché è costituito da una serie di elementi essenziali:
a) la definizione di quale problema deve essere trattato attraverso l’intervento (quale situazione
indesiderata deve essere migliorata);
b) una serie di indicatori che definiscono quali fenomeni sono rappresentativi dell’andamento del
problema da trattare;
c) un indice per il calcolo preciso dell’andamento di ogni singolo indicatore rilevante, necessario per
capire quali esiti ha raggiunto l’intervento;
d) un target finale da raggiungere al termine dell’intervento;
e) uno o più target intermedi a date stabilite (milestones) per verificare la probabilità del
raggiungimento del target finale.
Il punto fondamentale dell’esercizio di definizione di un obiettivo o degli obiettivi di un progetto è
costituito dalla capacità di delineare gli indicatori che definiscono gli esiti attesi dell’intervento; di
delineare, in altre parole, qual è l’utilità attesa derivante dall’attuazione del progetto.
Per questo è opportuno fare riferimento alla teoria del monitoraggio e della valutazione delle politiche
e dei programmi pubblici.
                                                                                                       35
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Sotto il profilo operativo, una tecnica che è opportuno seguire nella elaborazione dei singoli progetti
è quella che viene chiamata “quadro logico del progetto”.
Il quadro logico del progetto è costituito dalla esplicitazione, degli obiettivi attesi di un progetto in
termini di output intermedi (prodotti intermedi o throughoutput - Costituiscono gli esiti della
realizzazione delle componenti di un progetto/intervento. Ad esempio, la determina per l’acquisto di
servizi nell’ambito di un progetto ), output finali (prodotti finali - costituiscono l’esito dell’intervento
sotto il profilo della conclusione del processo produttivo. Ad esempio, le ore/partecipante di un corso
di formazione, e le caratteristiche del corso, nell’ambito di un intervento per migliorare la capacità di
controllo e di realizzare benchmarking), risultati (outcome -
costituiscono le misure dell’utilità di un intervento sotto il profilo della capacità di modificare i
comportamenti dei soggetti target del processo di miglioramento, nella direzione auspicata per
modificare in senso favorevole il problema riscontrato. Ad esempio, l’effettivo utilizzo delle tecniche
apprese attraverso un corso di formazione e impatti, e degli indicatori utili alla misurazione del loro
raggiungimento. ) , Impatti (impact - costituiscono le misure dell’utilità dell’intervento in termini di
capacità di modificare alla radice il problema affrontato e di produrre effetti sistemici di
miglioramento. Ad esempio, la capacità di un sistema di misurazione di migliorare i servizi resi agli
utenti.)

E’ evidente come l’esigenza di fornire adeguate definizioni per gli obiettivi attesi di output, risultato
e impatto ha una forte integrazione con le altre attività di pianificazione, ed in particolare con le fasi
di analisi strategica dei fattori critici da affrontare per assicurare il successo dei progetti e del PdM.
Il solo fatto di porsi l’obiettivo di modificare il comportamento di qualcuno (obiettivo di risultato)
implica immediatamente il porsi la domanda di quali risorse possono essere mobilitate affinché il
progetto non solo venga realizzato nelle sue componenti fisiche, ma produca effettivamente il tipo
di cambiamento auspicato nei soggetti target, affinché anche il problema alla base dell’intervento
possa ottenere un miglioramento.
Parimenti, non sfuggirà al lettore che una adeguata definizione del quadro logico costituisce
l’intelaiatura per l’impostazione delle attività di monitoraggio e di valutazione, da attivare nel corso
di attuazione dell’intervento di miglioramento per assicurare coerenza rispetto al disegno originario
e attivare le modifiche necessarie nell’eventualità di intoppi ed errori di progettazione.

Realizzazione del progetto
I progetti possono essere realizzati, a seconda delle loro caratteristiche, tramite le due dimensioni
organizzative dell’amministrazione, la dimensione verticale o gerarchica e quella trasversale o
interfunzionale.
Infatti se i progetti di miglioramento sono relativi a reparti o a unità organizzate in modo autonomo, i
progetti saranno assegnati a capi di quell’area e saranno inglobati nel piano operativo della funzione.
Nel caso in cui i progetti siano trasversali all’organizzazione è più opportuno organizzare gruppi di
lavoro interfunzionali con un responsabile a livello adeguato che, relativamente a questa attività,
risponde direttamente alla Direzione.
Sono comunque accettabili anche scelte organizzative alternative come quella di realizzare tutti i
progetti di miglioramento tramite gruppi di lavoro ad hoc, che lavorano a tempo pieno sul progetto e
che sono coordinati da responsabili nominati dalla Direzione.
Un importante fattore di successo dei progetti è la partecipazione convinta del personale ed è quindi
importante il ruolo giocato dal responsabile di progetto che non deve soltanto coordinare gli aspetti
tecnici, ma deve essere anche in grado di coinvolgere il personale che fa parte del gruppo favorendo
la partecipazione attiva e stimolando l’innovazione. In ogni caso, è necessario che il coordinatore
del progetto goda della fiducia della Direzione, da cui deve ricevere adeguata delega per la
conduzione del progetto, e sia riconosciuto dai colleghi e dal personale in genere per le sue capacità
professionali. Per mantenere elevata la motivazione del personale e tenere viva la tensione al
miglioramento la direzione potrebbe predisporre un programma di premi simbolici o tangibili per
premiare l’impegno e le realizzazioni più significative dei dipendenti.

                                                                                                         36
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               3.2.1.2 diverse tipologie di utenti

In base all’attività fino ad ora svolta, è possibile suddividere gli ospiti / utenti / clienti (persone
fisiche) in tre tipologie generali:

1. Il cliente ospitato in posti accreditati gode di una retta mensile ridotta grazie all’intervento della
Regione Lombardia con quote del Fondo Sanitario Regionale destinate all’Ente erogatore. La
Regione per giustificare e quantificare il suo intervento economico a sfondo sanitario nel 2003 ha
abbandonato il sistema legato alla non autosufficienza ed ora utilizza in abbinamento tre criteri,
ovvero la capacità di camminare (Mobilità), la capacità di ragionare (Cognitività), la presenza di più
malattie invalidanti (Comorbilità).

Questa modalità di calcolo ha originato otto classi in base alla fragilità.
Classe              Gruppo            Mobilità             Cognitività           Comorbilità
                                                                                 =           malattie
                                                                                 invalidanti
1                    A                 Grave                 Grave               Grave
2                    A                 Grave                 Grave               Lieve
3                    B                 Grave                 Lieve               Grave
4                    B                 Grave                 Lieve               Lieve
5                    B                 Lieve                 Grave               Grave
6                    B                 Lieve                 Grave               Lieve
7                    C                 Lieve                 Lieve               Grave
8                    C                 Lieve                 Lieve               Lieve

In termini semplici, non esaustivi:
La classe 1 è quella che esprime maggiori bisogni sanitari e fragilità: si tratta di persone allettate o
in carrozzina, incapaci di intendere e con più patologie gravi.
La classe 2 sarebbe la stessa situazione di allettamento, poca lucidità, ma senza gravi patologie (è il
caso degli handicappati, quasi mai si verifica negli anziani).
La classe 3 è quella di una persona in carrozzina, ancora lucida ma in presenza di patologie
invalidanti. E’ la più frequente.
La classe 4 sarebbe la stessa persona della classe 3 senza malattie invalidanti (improbabile o raro).
La classe 5 si adatterebbe ad una persona che cammina senza problemi ma incapace di intendere e
con gravi patologie invalidanti (è l’esempio di alcuni tipi di demenza o Alzheimer iniziale che
girovagano).
La classe 6 sarebbe nelle stesse condizioni della classe 5 ma senza patologie invalidanti (improbabile
o raro).
La classe 7 è molto frequente: è un anziano che cammina, è lucido, ma l’insieme delle patologie che
lo affliggono è cospicuo anche se non lo costringono in una carrozzina.
La classe 8 invece si adatta a persone che camminano, ragionano e non hanno gravi problemi, per
cui dal punto di vista dei bisogni sanitari potrebbero anche stare a casa. Se stanno in RSA è per altri
problemi, per lo più di tipo sociale.
Statisticamente in RSA si verificano più facilmente le classi 1-3-5-7-8.
Il passaggio da una classe all’altra non è paragonabile ad una scala dove si sale o si scende di un
gradino alla volta, ma l’insieme delle valutazioni va rifatto a cadenze periodiche stabilite dalla
                                                                                                      37
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Regione o ogni qualvolta vi siano significative variazioni della situazione dell’ospite. L’esito può
comportare salti di 4-6 classi, in meglio o in peggio.
Facciamo due esempi opposti:

PEGGIORAMENTO: può capitare che una persona (abbastanza autonoma) che si trovi in classe 7 o
8, abbia un tracollo fulmineo (ad esempio a causa di un ictus) con perdita completa della mobilità e
magari della cognitività, in base alla gravità delle condizioni possa passare direttamente alla classe
1 o 3;

MiGLIORAMENTO: una persona che in caso di frattura ad una gamba può entrare in RSA con un
inquadramento in classe 3 (allettata o in carrozzina per mobilità impossibile), una volta che si è
calcificata la frattura, tornando a camminare, se non ha grossi problemi, può passare alla classe 7 o
8.

2.     Il cliente ospitato in posti non accreditati, in genere insoddisfatto del sistema delle RSA
perché non ha trovato risposta nel normale circuito delle liste di attesa del territorio, e deve
forzatamente ricorrere (per situazioni assistenziali insostenibili a domicilio o per concedere un
periodo di riposo ai familiari) a questo tipo di ricovero più costoso, perché non gode del beneficio
del Fondo Sanitario Regionale. Non sempre è benestante e non sempre è titolare di un reddito
continuativo e sicuro nonché di un discreto risparmio. Chiede alla Fondazione la possibilità di
conoscere le diverse possibilità di trasferimento in altre strutture meno costose. Considera la
Fondazione un punto di passaggio verso una sistemazione definitiva; mantiene un medico di famiglia
del SSN per quanto attiene a tutti i bisogni medici e/o farmaceutici. Anche questa tipologia si
suddivide nelle stesse classi dei posti accreditati.

               3.2.1.3 risorse umane disponibili e loro utilizzo

Utilizzando il prospetto relativo al personale, compilato nell’ultimo questionario Istat (2017), si
possono delineare sinteticamente ed in modo immediatamente comprensibile le risorse umane
disponibili ed il loro utilizzo inteso come tempo pieno o part-time, suddiviso per categorie.

 Tipologia                 Full-time   Part-time dal Part Time dal Part-time fino totale
                                       71 al 90%     51 al 70%     al 50%
 Direttore                     2              -             -             -            2
 Addetto alla segreteria       1              -             3             1            5
 ed affari generali
 Medico generico               -             -              -                 4           4
 Educatore                     -             -              -                 2           2
 professionale
 Animatore culturale           -             -              1                 -            1
 Infermiere                    4             5              3                 -           12
 Fisioterapista                -             1              1                 -            2
 Addetto all’assistenza        5            31              3                 -           39
 personale

                                                                                                   38
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 Addetto             alla    1              2                7                 2            11
 preparazione           e
 distribuzione di cibo
 Addetto ai servizi          1              2                7                 2            11
 generali
 Altri                        7              1                1                 -            9
                  Totale     20             42               20                10           92

                3.2.1.4 apporto del volontariato,

Da oltre cinquant’anni ogni ultima Domenica del mese il Mac (Movimento Apostolico Ciechi) di
Lecco organizza la Festa dei Compleanni.
Sono inoltre presenti diversi volontari singoli, che non accettano di iscriversi ad associazioni di
volontariato, ma nemmeno svolgono compiti di assistenza. Nel caso svolgano il servizio di aiuto
nell’assunzione dei pasti, vengono adeguatamente formati dal personale di servizio. Ognuno di loro
ha fatto richiesta scritta per svolgere il loro servizio e con la redazione della PR RSA 170 è stato
introdotto il regolamento che deve essere sottoscritto per accettazione dal volontario.

                3.2.1.5 grado rilevato di soddisfazione degli utenti
Annualmente vengono fatte una o più somministrazioni di questionari: una generalmente a marzo
per gli utenti, su modello della Fondazione; l’altra, generalmente in giugno/settembre, per gli
operatori, gli utenti, i famigliari, attraverso i moduli predisposti dalla allora ASL di Lecco (ora ATS).
Nel 2014 e nel 2017 la prima non è stata somministrata.

La diffusione e pubblicizzazione dei risultati avviene così:
-       dopo la raccolta e l’elaborazione della customer interna, le animatrici ne discutono con gli
ospiti in appositi incontri e viene pubblicata una sintesi sul giornalino “Voci”.
-       Per quella della ASL, dopo la raccolta e l’inserimento nel database, il cartaceo riassuntivo
viene esposto nei luoghi di passaggio e di incontro, oltre che sul portale nella parte “Dicono di noi”.
A volte viene discusso con gli ospiti da parte delle animatrici.
-       I punti di forza e di debolezza entrano a far parte della carta dei servizi dell’anno successivo
e, negli ultimi anni, della relazione della Presidente all’assemblea dei soci benefattori.

Dalla somministrazione dei nostri questionari emergono dati macroscopici di questo tipo:
 ANNO                         2012       2013     2014       2015     2016      2017             2018
 Molto soddisfatto            65,74      76,94    Non        82,86    74,91     Non              61,45
                                                  effettuato                    effettuato
 Soddisfatto                  26,48      17,99    Non        15,72    20.55     Non              35,17
                                                  effettuato                    effettuato
 Un po’ insoddisfatto         5,11       4,00     Non        1,10     3,41      Non              3,30
                                                  effettuato                    effettuato
 Molto insoddisfatto          2,67       1,08     Non        0,31     1,14      Non              0,08
                                                  effettuato                    effettuato
 Consiglierebbe ad altri il 77,50% 91,11% Non                100%     89,13% Non                 94,55%
 ricovero: SI                                     effettuato                    effettuato

                                                                                                         39
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Consiglierebbe ad altri il 17,50%                   8,89%      Non        0%            10,87% Non        5;45%
ricovero: NO                                                   effettuato                      effettuato

   90

   80

   70

   60                                                                            2011
   50                                                                            2012

   40                                                                            2013
                                                                                 2015
   30
                                                                                 2016
   20
                                                                                 2018
   10

    0
        molto soddisfatti   soddisfatti      un po'          molto
                                          insoddisfatti   insoddisfatti

RELAZIONE SULLA CUSTOMER SATISFACTION RILEVATA PER OSPITI E LAVORATORI
CON MODELLO ASL DI LECCO NELL’ANNO 2018
Da nove anni si svolge la rilevazione della soddisfazione di ospiti, parenti e lavoratori attraverso
modulistica fornita dalla ASL di Lecco, ora ATS della Brianza.
I risultati della customer sono stati pubblicizzati nei seguenti modi:
     - Affissione dei risultati in bacheca dove si timbra e nella zona caffè.
     - Aggiornamento di anno in anno della parte relativa presente nella carta dei servizi
     - Discussione con gli ospiti più disponibili e pubblicazione sul giornalino interno VOCI,
         distribuito nei soggiorni.
     - Pubblicazione sul portale dell’Ente www.casadelcieco.org.

Lettura dei risultati
Gli item di gradimento utilizzano un range di gradimento fra 1 e 4. Il punto medio si trova quindi a
2,5, che diventa la discriminante fra un risultato positivo (da 2,51 a 4) o negativo (da 1 a 2,49).
Vediamo quindi i risultati.

Per quanto riguarda gli ospiti sono stati distribuiti 66 questionari, tenendo presente che nell’arco di
tempo della rilevazione alcuni ospiti sono stati dimessi ed altri sono entrati. Sono stati riconsegnati
61 questionari, compilati dall’ospite, dai parenti oppure con l’aiuto degli operatori.
Punteggio medio complessivo           3,65 (molto alto in quanto abbastanza vicino a 4, che è il
massimo), record a pari merito con il 2015.
                                                                                                                  40
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 ONLUS, via N.Sauro, 5 – 23862 Civate (LC)
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Media generale negli anni
            2009      2010        2011     2012     2013      2014     2015        2016     2017    2018

 Media         3,32     3,39      3,26     2,79     3,60      3,61     3,65        3,48     3,46    3,65
 generale

                                      media generale

 3,9

 3,7

 3,5

 3,3

 3,1

 2,9

 2,7

 2,5
        2009    2010     2011     2012     2013     2014     2015    2016        2017     2018

                                            media generale

                                   ANALISI COMPLESSIVA
Rispetto all’anno precedente c’è un miglioramento generale del 5,5%.

                                     VOCI NEGATIVE
Le voci che hanno avuto una maggiore scostamento negativo rispetto agli ospiti deliziati (almeno il
5%) rispetto all’anno scorso sono:

Oltre il 20% in meno di ospiti deliziati
4: ambiente e strutture fisiche presenti in residenza
5: aspetto, comodità, temperatura, ventilazione, luminosità degli ambienti comuni
6: quantità di spazio personale messo a disposizione
17: orari sonno/veglia
26: rapporto umano con gli altri ospiti
27:rapporto umano con il personale che si occupa di lei

Tra il 10 e il 19% in meno di ospiti deliziati
2: carta dei servizi (indicazioni in merito ai servizi disponibili e alle modalità per usufruirne
3: orari di apertura al pubblico degli sportelli/uffici informazioni
8: cura dedicata all’igiene personale
10: Servizio di ristorazione
11: Qualità dei pasti
                                                                                                       41
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12: quantità dei pasti
13: varietà nel menu
14: organizzazione degli orari in residenza
18: cortesia, professionalità e sollecitudine del personale assistenziale
22: cortesia, professionalità e sollecitudine dei fisioterapisti

Tra il 5% e il 10% in meno di ospiti deliziati
1: accoglienza ed informazioni ricevute all’arrivo in residenza
7: pulizia e cura dell’igiene in residenza
9: pulizia dei servizi igienici e degli ambienti
21: cortesia, professionalità e sollecitudine del personale medico
23: cortesia, professionalità e sollecitudine degli animatori
24: il rispetto della sua Privacy

Non ci sono incrementi significativi di ospiti insoddisfatti

                                       VOCI POSITIVE
Hanno avuto invece un maggiore apprezzamento (diminuzione degli ospiti insoddisfatti) rispetto
all’anno precedente:

Oltre il 10% di insoddisfatti in meno
2: carta dei servizi (indicazioni in merito ai servizi disponibili e alle modalità per usufruirne
21: cortesia, professionalità e sollecitudine del personale medico
25: atmosfera e clima emotivo in residenza
29: rapporto retta-qualità

Tra il 5 e il 10% di insoddisfatti in meno
1: accoglienza ed informazioni ricevute all’arrivo in residenza
3: orari di apertura al pubblico degli sportelli/uffici informazioni
6: quantità di spazio personale messo a disposizione

Tra il 5 e il 10% di deliziati in più
15: orari delle visite
25: atmosfera e clima emotivo in residenza

                                        ANALISI DEGLI ESTREMI

Punti di forza (ovvero fattori di qualità percepita)
Le tre voci che hanno dato un punteggio medio più alto sono state:
    1) Percepisce cortesia, disponibilità ed umanità da parte del personale nei suoi confronti?
        Questa voce ha ottenuto un punteggio medio di 3,95, vicinissimo alla perfezione.
Commento: è il decimo anno che questa voce è al primo posto. Questo dato ci fa onore e fa onore al
personale, che viene continuamente richiamato a questo modo di rapportarsi alle persone. E’ anche

                                                                                                    42
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uno dei fattori di “passa parola” tra le persone che sono al di fuori della struttura, ed uno degli stimoli
che spingono alcuni ad avvicinarsi alla nostra struttura e preferirla.

   2) E’ soddisfatto della pulizia e cura degli ambienti?
   3) E’ soddisfatto della pulizia dei servizi igienici e degli ambienti?
      Queste voci hanno ottenuto un punteggio di 3,82

Commento: La pulizia è sempre una voce cara agli ospiti e ci conferma nella nostra impostazione del
servizio.

Punti di debolezza (ovvero possibili spunti di miglioramento)
Le prime due voci che hanno dato un punteggio medio più basso sono nuove rispetto all’anno
scorso:
    1) Accoglienza ed informazioni ricevute all’arrivo in residenza
        Questa voce ha ottenuto un punteggio di 3,44
Commento: questa voce, pur essendo il fanalino di coda, ha registrato un incremento consistente di
punteggio, segno che c’è stato un notevole e quantificabile sforzo di miglioramento. In ogni caso il
minore gradimento è da considerare, dal nostro punto di vista, non solo attribuibile all’Ufficio
amministrativo, ma un po’ a tutte le fasi dell’ingresso. La preoccupazione di raccogliere tutte le
informazioni utili per assistere a meglio l’ospite fa sì che l’ospite stesso ed i suoi parenti siano
letteralmente sottoposti ad un interrogatorio molto lungo. Evidentemente questa nostra tensione
alla qualità fin dai primi momenti è percepita diversamente da ospiti e parenti.

    2) E’ soddisfatto del rapporto umano con gli altri ospiti?
        Questa voce ha ottenuto un punteggio medio di 3,48
Commento: Su questa voce pesano certamente le condizioni fisiche e cognitive sempre peggiori degli
ospiti che accedono alla RSA, che rendono le persone meno serene e pazienti rispetto al contesto
intorno a loro, sempre più desiderosi di una certa pace e di un clima di serenità, e non di disturbo.
Pesa anche il carattere e la storia di ciascuno. Molti ospiti tendono ad isolarsi, come è tipico
dell’anziano, altri sono troppo ripetitivi diventando molesti per gli altri.

    3) Carta dei servizi (indicazioni in merito ai servizi disponibili e alle modalità per usufruirne)
         Questa voce ha ottenuto un punteggio di 3,49
Commento: le norme Regionali hanno sempre più inciso nella costruzione della Carta dei servizi,
definendone in modo puntuale i contenuti. Le aggiunte fatte nel tempo hanno reso la carta un po’
più difficile da decifrare. In ogni caso il risultato in sé è molto positivo come punteggio, pur essendo
tra gli ultimi. Rispetto all’ano scorso poi, ha guadagnato due posizioni.

Sono stati distribuiti circa 100 questionari e ne sono ritornati 59, tre meno dello scorso anno.
Ricordiamo che il punteggio utilizzato ha un range fra 1 e 4, per cui un risultato di 2,5 è lo spartiacque
che segna la divisione fra un risultato positivo ed uno negativo.
                                                                                                        43
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Punteggio medio complessivo           2,97

              2009     2010    2011      2012      2013          2014     2015     2016     2017     2018

 Media        3,18     3,11    3,11      3,05      3,04          3,23     3,06     3,06     2,99     2,97
 generale

                                         media generale
      3,25

       3,2

      3,15

       3,1

      3,05

         3

      2,95

       2,9

      2,85

       2,8
             2009     2010    2011     2012     2013      2014     2015     2016     2017     2018

                                                media generale

                                       ANALISI COMPLESSIVA
Quest’anno abbiamo rilevato il punteggio più basso di questi anni, anche se inferiore di soli 2
centesimi rispetto all’anno scorso, quindi in sostanziale frenata.

Voci negative
Le voci che hanno avuto uno scostamento negativo significativo (almeno il 5%), aumentando il
numero degli scontenti rispetto all’anno scorso, sono diverse:

Oltre il 10%
16: pensa di dedicare il tempo necessario al soddisfacimento delle richieste dei famigliari?
19: è soddisfatto dei suoi orari di lavoro?

Tra il 5 e il 10%
3: informazioni relative ai piani assistenziali
7: clima relazionale e coinvolgimento in equipe con i suoi collaboratori
8: grado di coordinamento tra il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori
17: è soddisfatto del suo ambiente fisico di lavoro?

                                                                                                        44
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Altre voci hanno avuto minori estimatori rispetto all’anno scorso (anche qui si rileva una
variazione di almeno il 5%)
16: pensa di dedicare il tempo necessario al soddisfacimento delle richieste dei famigliari?
26: se in futuro lei o un suo parente avesse bisogno di essere ospitato in RSA, lei sceglierebbe
questa?

Voci positive
Hanno avuto invece un maggiore apprezzamento rispetto all’anno precedente (almeno il 5%):
2: informazioni in merito agli aspetti organizzativi
3: informazioni relative ai piani assistenziali
6: in base al carico di lavoro ed alla complessità delle persone che deve assistere riesce a dedicare
spazio al lavoro/discussione d’equipe?
11:grado di coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano il suo lavoro
12: la sua professione le offre anche la possibilità di relazionarsi con gli ospiti?
17: è soddisfatto del suo ambiente fisico di lavoro?
24: complessivamente si ritiene soddisfatto e gratificato dal suo lavoro?

Sono diminuiti gli insoddisfatti di almeno il 5% nella voce:
12: la sua professione le offre anche la possibilità di relazionarsi con gli ospiti?
13: come valuta in percentuale la quantità di tempo che riesce a dedicare alla relazione con l’ospite?

                                         ANALISI DEGLI ESTREMI

Punti di forza (ovvero fattori di qualità percepita)
Le tre voci che hanno dato un punteggio medio più alto sono state:
      1) Le è chiaro quali sono le persone responsabili di riferimento per lo svolgimento del suo
           lavoro?
           Questa voce ha ottenuto un punteggio di 3,95, più alto rispetto all’anno scorso
      2) La sua professione le offre la possibilità di relazionarsi con gli ospiti?
           Questa voce ha ottenuto un punteggio di 3,74
      3) Riesce ad instaurare con i famigliari un rapporto di collaborazione?
           Questa voce hanno ottenuto un punteggio di 3,67
        Commento comune: E’ basilare che in un ambiente di lavoro si possa stare serenamente, che
        i rapporti siano cordiali, amichevoli e siano chiari i ruoli. Per certi versi questo risultato si
        coniuga molto bene con il miglior risultato degli ospiti. In un rapporto sereno è più facile
        essere cortesi, disponibili ed umani.

Punti di debolezza (ovvero possibili spunti di miglioramento)
Le tre voci che hanno dato un punteggio medio più basso sono state:
        1) Come valuta in percentuale la quantità di tempo che riesce a dedicare alla relazione con
            l’ospite? Questa voce ha ottenuto un punteggio medio di 1,67
        Commento: da sempre è il fanalino di coda, la voce con minor soddisfazione da parte degli
        operatori. Se da una parte, lo standard di personale fornito (almeno il 10% in più del minimo
        richiesto) dovrebbe favorire una maggiore cura dei rapporti personali, dall’altra è pur vero
        che il contatto diretto e continuativo con gli ospiti è appannaggio di alcune figure e non di
        tutte. Ad esempio chi lavora in cucina, in lavanderia, in ufficio ed altri servizi generali ha pochi
        contatti con gli ospiti. Questo risultato pur negativo, commentato coi parenti in alcuni
                                                                                                         45
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       incontri tenuti nel 2011 era stato visto positivamente, come un desiderio degli operatori di
       maggior vicinanza e confidenza coi ricoverati.

       2) in base al carico di lavoro ed alla complessità delle persone che deve assistere riesce a
           dedicare spazio al lavoro/discussione d’equipe?
           Questa voce ha ottenuto un punteggio di 2,41
       Commento: il dato esprime la somma della somministrazione fatta a dipendenti dell’Ente,
       della Cooperativa di assistenza, della ditta di Ristorazione, dei liberi professionisti, perciò
       comprendente figure o aspetti organizzativi che non si fondano sul lavoro di equipe.
       Andrebbe disaggregata per individuare se si tratta di un malessere diffuso ma non eccessivo
       oppure di un malessere gravissimo in una sola delle organizzazioni.
       Confrontandoci e sentendo diverse esperienze di altre RSA ci pare di essere nel numero di
       quelle che effettivamente applicano il lavoro di equipe, anche se tutto è perfettibile. Il dato
       potrebbe essere interpretato in senso positivo, come il desiderio di lavorare sempre più
       strettamente in equipe.

       3) è soddisfatto della gestione dei conflitti che insorgono tra operatori e tra operatori e
           referenti?
           Questa voce ha ottenuto un punteggio di 2,52
       Commento: Il risultato è lievemente positivo, oltre il limite di 2,5, che è il limite della
       sufficienza. C’è un equilibrio da ottenere, e non sempre è facile, fra i vari caratteri, le
       situazioni che si possono verificare e la quantità di lavoro: non bisogna solo assistere la
       persona ma registrare ogni operazione svolta su di lei in modo puntuale e verificabile.
       Un maggior tempo per registrare il proprio lavoro e l’inesorabile conseguente contrazione
       del tempo per eseguire le operazioni, producono una sensazione opprimente che rende
       psicologicamente ancor più pesante il carico di lavoro e rischia di esacerbare gli animi.

               3.2.1.6 osservazioni degli organi di vigilanza.

Nel corso del 2018 i servizi di vigilanza ATS non hanno effettuato verifiche.

       3.2.1.7 programmazione (con precisazione delle tempistiche):

       •       ambito 1: educativo, di animazione, di socializzazione;
•      Il piano educativo, di animazione e socializzazione è presente dal 2008. Fin qui intitolato
“Progetto di animazione”.
Consiste:
•      - nella descrizione della figura dell’animatore,
•      - nella definizione degli strumenti di valutazione che vanno ad indagare le abitudini di vita, il
benessere psico-sociale, l’eleggibilità e l’accettazione/rifiuto delle attività, il grado di
adesione/inserimento nelle attività animative,
•      - nel programma di animazione (descrizione delle attività e planning settimanale).
•      Queste ed altre declinazioni delle attività sono meglio precisate nel nuovo sistema di
procedure, ai numeri PR-RSA-130; PR-RSA-131; PR-RSA-132; PR-RSA-133; PR-RSA-134; PR-RSA-135;
PR-RSA-136; PR-RSA-137; PR-RSA-138; PR RSA -139.

                                                                                                     46
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•       Durante la riunione di equipe per il PAI vengono condivisi e tenuti in considerazione gli
interessi, le abitudini di vita e le capacità residue degli utenti. Questo consente che gli interventi
siano il più possibile personalizzati, non si limitino a momenti ludico-ricreativi o alla proposta di
attività di gruppo standardizzate. Questa modalità di interscambio fra figure professionali consente
di formulare proposte educativo-animative pensate su bisogni, capacità, interessi, abitudini di vita
anche di quell’utenza meno coinvolgibile in attività di gruppo;

Fino a tutto il 2014 la programmazione delle attività è stata abbastanza standard, secondo il
prospetto seguente:
 giorno          Attività del mattino                         Attività del pomeriggio
 Lunedì          Momento al bar                               Tombola
                 1° e 2° piano ore 9,30                       Reparto Protetto ore 15,00
                 Oppure Bowling al Reparto chiostro il primo Ogni due settimane
                 lunedì del mese 9,30
 Martedì         Musica                                       Cruciverba
                 Reparto chiostro ore 9,30                    2° piano ore 15,00
 Mercoledì       Tombola                                      Momento al bar
                 Reparto chiostro ore 9,30                    Reparto protetto ore 15,00
                 Ogni due settimane
 Giovedì         Tombola                                      Momento al bar
                 2° piano ore 9,30                            Reparto chiostro ore 15,00
                 Ogni 15 giorni
 Venerdì         Attività individuale o in piccolo gruppo ore Tombola 1° piano ore 15,00
                 9,30 in tutti i reparti                      ogni due settimane

Le variabili erano costituite da progetti specifici esercitati nei giorni ed orari “buchi”.
Nel 2015 il personale educativo ha deciso di effettuare una programmazione mensile che varia ogni
settimana, per fornire agli ospiti con maggiore puntualità e precisione le indicazioni circa il luogo e
tipo di attività animativa. Tempistica: dal 01-01-2015.
Nel 2016 si è modificata ancora la modalità di programmazione, per essere più coerenti con la DGR
2569/2014 e nello stesso tempo elastici nella realizzazione. Sono state pertanto accorpate diverse
attività in classi omogenee, per cui, pur mantenendo l’appuntamento fisso ad es. del gioco, si può
cambiare il tipo di gioco di volta in volta. Questo ha permesso di prescrivere informaticamente le
attività ad ogni ospite.
Nel 2017 è stata mantenuta la modalità di stimolazione degli ospiti con MMSE inferiore a 19,
realizzando momenti specifici per questi ospiti, cominciando mezz’ora prima le attività solo con loro,
poi aggiungendo gli altri ospiti.
Nel 2018 è stato inserito un momento di animazione nella sala di attesa nella mezz’ora prima del
pranzo ed uno sportello psicologico per ospiti e parenti

•      ambito 2: coinvolgimento del territorio (associazioni, parrocchie, scuole,
servizi di inserimento lavorativo, altri servizi territoriali, gruppi di auto mutuo
aiuto);

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