NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE

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NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
LE MIGLIORI PRATICHE

NELL’EDUCAZIONE MOOC
       COLLABORATIVA
  TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA
NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
NELL’EDUCAZIONE MOOC
       COLLABORATIVA
  TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA
         LE MIGLIORI PRATICHE

NELL’EDUCAZIONE MOOC
       COLLABORATIVA
  TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA
NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
Le migliori pratiche nell’educazione MOOC
collaborativa tra Unione Europea e America Latina
    Prima edizione, 2018

Riconoscimento Condividi Uguale 4.0 Spagna (CC BY-SA 4.0 ES)
Togive
Erasmus+
Universidad de la Laguna
Fundación General de la Universidad de la Laguna
Universidad Autónoma del Estado de México
Buckinghamshire New University
Università Telematica Internazionale UNINETTUNO
Universidad Metropolitana para la Educación y el Trabajo
Universidad Nacional del Rosario
Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico
EVM
Novagob
AV6
CLAD

Questa licenza consente ad altri di remixare, ritoccare e creare dal proprio lavoro,
anche per scopi commerciali, a patto che danno credito e conceda in licenza le loro
nuove creazioni agli stessi termini.
ISBN: In corso
Hecho en México / Made in Mexico
NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
Editori

   Fundación General de la Universidad de la Laguna
          Lic. Francisco Yeray Ramos Sapena
           Lic. Juan Miguel Abreu González
                 Dr. Julio Brito Santana
               Universidad de la Laguna
              Dr. Andrés González Novoa
              Dra. Ángela Sierra González
            Dra. María Lourdes González Luis
                Dr. Pedro Perera Méndez
           Buckinghamshire New University
                  PhD. Florin Loras
               PhD. Indrachapa Bandara
                   PhD. Nick Eade
      Universidad Autónoma del Estado de México
                  Dr. David Valle Cruz
               Lic. Jorge Hurtado Barajas
                 Josué Vega Hernández
             Dr. Rodrigo Sandoval Almazán
  Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico
               Lic. Ernesto luna Martínez
             Ing. Gonzalo Rodríguez Pineda
             Mtro. Jorge Enrique Pérez Lara
        Dr. Oscar Mauricio Covarrubias Moreno
Universidad Metropolitana para la Educación y el Trabajo
                  Lic. Agustín Roda
                 Lic. Analía Salvatierra
                 Mtra. Camila Chirino
                   Dr. Diego Pando
                  Lic. Exequiel Meza
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Universidad Nacional del Rosario
              Lic. Exequiel Rodríguez
              Mtra. Irene Castagnani
              Lic. Marcelo de la Torre
                Lic. Noelia Radyna
                 Dra. Patricia Nari
               Dra. Rita Grandinetti
Università Telematica Internazionale UNINETTUNO
                PhD. Alberto Romolini
                 PhD. Elpidio Romano
                   Dr. Federico Carli
                       AV6
          Dr. Emilio José Cordero García
             Mtro. Marc Cisa i Tomàs
                      EVM
         Mtro. José María Estévez Méndez
          Mtro. Pablo Javier Díaz Cruz
           Mtro. Ricardo Tavío Gallo
                      Novagob
               Dr. J. Ignacio Criado
            Dr. Francisco Rojas Martín
               Mtra. Loredana Stan

               Finanziato da Erasmus+
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Tavola dei contenuti

Introduzione……………………………………………………....…....9
Prima parte…………………………………………………………………..............12
   Definizione del contesto e dell´ ambiente per il progetto
   TOGIVE……………………………………………………………………............12
   Formazione delle abilità in educazione digitale………………………....13
   Infrastruttura: piattaforma educativa e produzione audiovisiva…...13
   Competenze del lavoro: la formazione dei gruppi di personale........14
   Strategie per la produzione e la valutazione dei MOOC………….....15
   Criteri di qualità per l’elaborazione dei MOOC…………….................18
     La Qualità e i MOOC ..........................................................................19
   Strategie comunicative dei corsi online…………………….......................20
     Canali comunicativi e azioni principali ……………….......................21
   Uso dei risultati del MOOC……………………………...............................22
   Meccanismi di coordinamento per la creazione dei MOOC
   collaborativi……….......................................................................................24
     Comitato Direttivo: Coordinamento e gestione
     amministrativa………................................................................................25
     Comitato di Esperti in Educazione Digitale:
     Coordinamento e gestione tecnica………………………….....………...26
     Comitato di esperti nell’area specifica di conoscenza:
     coordinamento e gestione dei contenuti………………………………..27
Seconda parte…………………………………………………………...28
   Buone pratiche per la realizzazione di un MOOC….………………....28
     La progetazzione del MOOC………………………………………….…..29
     L’ellaborazione della sceneggiatura del MOOC……………………...33
     Ciak. Azione! Cominciamo a girare………………………….................38
     Edizione: fase di post-produzione; prime bozze e proposte
     di miglioramento………………………………………………………............41
Terza parte…………………………………………………….....……..46
   II Contenuto del MOOC sul tema del Governo Aperto…..………..46
   MOOC 1. La Selva del Governo Aperto……………………………….....46
   MOOC 2. Participazione e Collaborazione dei Cittadini
   ai Social Networks Digitali………………………………………………….....48
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MOOC 3. Innovazione Pubblica e Governo Aperto.
   Miti, Direzioni e Avatar………………………………………………………...50
   MOOC 4. Open Data. Gestione dell’Informazione Pubblica…....51
   MOOC 5. Tecnologie Digitali in aiuto del Governo Aperto…......52
   MOOC 6. Formulazione di Polítiche di Governo Aperto………....52
   MOOC 7. Etica e Governo Aperto ……………………………….............53
   MOOC 8. Progetto Finale Integratore……..........................................54
Conclusioni………………………………………………………………………......56
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Introduzione

La tendenza mondiale del governo aperto si è diffusa in molti paesi in
breve tempo. Come risultato dell’utilizzo, ogni giorno più frequente,
delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei
governi, questa tendenza ha avanzato con fermezza nei distinti livelli
della pubblica amministrazione. Tuttavia vi sono delle importanti
differenze nel modo in cui si intendono il suo valore e il suo impatto
dentro la pubblica amministrazione. Molti paesi collegano il governo
aperto con la trasparenza, altri con l’accesso aperto, alcuni con i dati
aperti e infine altri ancora lo considerano una fase di introduzione
della tecnologia. Tutte queste interpretazioni sono valide in base al
livello di sviluppo tecnologico e di progresso legale di ciascun governo.
    Tuttavia il governo aperto è una tendenza che ci conduce allo Stato
Aperto. Un concetto molto più integrato che comprende qualsiasi altra
interpretazione relazionata. Tuttavia, per molti funzionari pubblici,
leader politici ed amministratori pubblici ciò non è evidente, né gli
risulta chiara la portata di questa trasformazione.
    Un mezzo per accrescere la comprensione dei pubblici ammini-
stratori e dei cittadini è quello della formazione, e in particolare la
formazione specializzata in questo campo. Questo è il motivo per cui
nasce l’idea di creare il progetto internazionale di educazione virtuale
sul governo aperto.
    Il fulcro di questo progetto è stato quello di promuovere la nozione
di governo aperto insieme a tutti gli altri concetti ad esso relazionati:
etica del funzionario pubblico, trasparenza, dati aperti, accesso aperto,
ecc. E per ottenere un impatto maggiore è stato deciso di utilizzare la
più avanzata tecnologia nel campo dell’istruzione che sarebbe quella
dei corso massivi online, noti come MOOCS.
    Questo libro digitale raccoglie il risultato di questo arduo lavoro
collettivo, guidato dall’ateneo spagnolo Universidad de La Laguna, che
riunisce in un consorzio differenti università europee e latino-ameri-
cane, quali: UNINETTUNO: Università Telematica Internazionale
in Italia, Buckinghamshire New University in Inghilterra, due università

                                   9
NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
Introduzione

messicane, l’Universidad Autónoma del Estado de México (UAEMEX)
e l’Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico (UNIVDEP),
due università argentine, l’Universidad Metropolitana para la Educa-
ción y el Trabajo (UMET) e l’Universidad Nacional del Rosario. In più,
fanno parte del consorzio anche due organizzazioni non governative,
il gruppo Novagob e il Centro latinoamericano de Administración para
el Desarrollo (CLAD) e due società di consulenza, l’impresa spagnola
EVM e quella messicana AV6, che hanno il compito di garantire la
qualità del progetto e dei corsi impartiti.
     Questo libro digitale è organizzato in tre grandi sezioni. La prima
sezione intende presentare il progetto TOGIVE, il modo in cui sono
state organizzate tutte le attività, dalle questioni finanziarie alle attività
accademiche. Le difficoltà e le scoperte vengono affrontate in base
al punto di vista di coloro che si sono occupati di ciascuna attività.
     La seconda sezione introduce la parte tecnica del processo di
costruzione del MOOC, con lo scopo che questo lavoro possa essere
replicato da altre università o da altri enti pubblici; questa sezione
spiega con minuzia quali sono state le azioni e le procedure per
eseguire ognuna delle registrazioni video, la costruzione degli script
e l’implementazione della piattaforma digitale che è stata utilizzata
per riunire tutti i corsi.
     La terza sezione descrive gli otto MOOC sviluppati durante il pro-
getto. Il primo MOOC serve per discutere sulla concettualizzazione
del governo aperto; il secondo per ottenere un’esperienza teorica e
pratica della partecipazione e della collaborazione dei cittadini; il terzo
è diretto alla formazione di conoscenze relazionate con l’innovazione
pubblica ed il governo aperto; il quarto cerca di introdurre il concetto
di “dati aperti” nella discussione e di integrarlo con la gestione della
pubblica informazione.
     Il quinto MOOC cerca di fornire degli strumenti digitali per
promuovere pratiche di governo aperto, mentre il sesto si occupa della
formulazione delle politiche di governo aperto que possano essere
eseguite dai partecipanti. Il settimo MOOC si chiude con la discus-
sione dei principi etici dentro il governo aperto e l’ultimo MOOC è
un progetto di integrazione di tutte le pratiche precedenti.

                                     10
Introduzione

    La costruzione dell’intero corso è stata sostenuta dalle diverse
università partecipanti al consorzio, che hanno inviato degli esperti sul
tema del governo aperto per dar forma ai contenuti, alla valutazione,
alle pratiche e alle dinamiche che possano consentire agli studenti di
acquisire il maggior numero di conoscenze ed esperienze in questo
campo.
    Ci auguriamo che questo apporto serva a migliorare l’applicazione
del governo aperto nel mondo. Allo stesso modo si spera che i parte-
cipanti ai corsi acquisiscano le competenze indispensabili che oltre
a portarli a promuovere le pratiche, i contenuti e le trasformazioni
nelle proprie organizzazioni, partecipino a realizzare il sogno di uno
Stato Aperto.
    Infine, la collaborazione e il coordinamento tra i partecipanti
al consorzio è stata essenziale; nel caso specifico del nostro corso,
sviluppato da sette università di diversi paesi, il coordinamento e la
collaborazione tra i diversi partner sono stati decisivi per ottenere una
comunicazione efficente dei corsi online.

                                   11
Prima parte

Definizione del contesto e dell’ambiente per il progetto TOGIVE

Lo scopo di questo pacchetto di lavoro è stato quello di definire le
condizioni necessarie per la realizzazione effettiva del progetto.
     È un pacchetto di lavoro che include tre tipi di analisi. La prima
è un’analisi preliminare delle capacità degli istituti partecipanti di
istruzione superiore latinoamericani di sviluppare i MOOC in modo
efficace e delle loro competenze in educazione digitale in generale.
Eseguita dagli stessi istituti di istruzione superiore latinoamericani,
il suo obiettivo è quello di conoscere la loro opinione sulla situazione
ed i bisogni relazionati con i loro servizi di educazione digitale, con
i software e con il personale, prima che il “Comitato di Esperti in
Educazione Digitale” visiti gli istituti.
     La seconda è un’analisi dello stato attuale del paradigma del
Governo Aperto in ciascun paese latinoamericano partecipante e, in
particolare, del contesto locale degli istituti con il fine di valutare la
forza del progetto di diffusione e di promozione della Piattaforma di
Educazione Digitale del Governo Aperto.
     Allo stesso tempo, gli istituti partecipanti prepareranno il terreno
per una felice applicazione del progetto. Un primo approccio a pos-
sibili collaboratori per un Programma di Cooperazione Educativa
Digitale che gestisce una Piattaforma di Educazione Digitale del
Governo Aperto.
     Il WP1 preparerà il terreno per attirare i funzionari pubblici (sia
delle università pubbliche che di altre istituzioni pubbliche del pa-
ese), a frequentare i MOOC sul Governo Aperto riunendosi con le
associazioni dei funzionari locali e facendo un sondaggio, creato dal
Comitato di Esperti in Governo Aperto, per le raccomandazioni dei
funzionari pubblici in relazione al MOOC.

                                   12
Prima parte

    La fase di preparazione ha compreso anche la pianificazione delle
attività di collaborazione interregionale tra gli istituti di istruzione
superiore latinoamericani relativi all’educazione digitale.

Formazione delle abilità in educazione digitale

Il possesso di abilità in educazione digitale è una condizione importan-
te per lo sviluppo dei MOOC. Prendendo come punto di riferimento
l’esperienza di TOGIVE, che è rivolta a raggiungere questo obiettivo,
possiamo identificare due grandi capacità da sviluppare: infrastrutture
e competenze del lavoro.

Infrastruttura: piattaforma educativa e produzione audiovisiva

Questa capacità combina due aspetti: hardware e software.
    Piattaforma educativa: il sistema di gestione dell’apprendimento
(LMS) deve essere solido e dipendere dalla portata e dallo sviluppo
previsti dalla piattaforma educativa. Questo aspetto implica la presenza
di server e del supporto tecnico necessario per il numero di MOOC
da sviluppare e il numero di partecipanti che vi accederanno.
    Produzione audiovisiva: implica la presenza delle risorse necessarie
collegate alle esigenze richieste dalla progettazione del MOOC. In
TOGIVE è stato definito l’insieme di risorse necessarie per la creazione
di uno studio di registrazione e la sua combinazione con diversi tipi di
software per sviluppare dei video più dinamici. A questo proposito, si
consiglia che l’istituzione in possesso di uno studio di registrazione o
che stia per investire nel miglioramento delle proprie infrastrutture,
esegua regolarmente un’indagine di mercato sulle nuove tendenze
e sui software disponibili (risorse relative all’animazione). In questi
ultimi è possibile riscontrare maggior innovazione, perché da una
parte possono aiutare alla semplificazine dei processi di edizione e
dall’altra consentono di applicare le nuove strategie di tendenza del
mondo dell’audiovisivo, dimostrandosi particolarmente efficaci per
i MOOC.

                                  13
Prima parte

Competenze del lavoro: la formazione dei gruppi di personale

Un aspetto centrale è quello relativo allo sviluppo e al rafforzamento
delle competenze lavorative dei profili che partecipano all’elaborazione
e all’implementazione di un MOOC. Possiamo raggrupparli in: in-
segnante / facilitatore, gestore della piattaforma e tecnico audiovisivo.
    Siamo dell’idea che è necessaria una formazione specifica, rela-
zionata con i compiti da svolgere; ciò che è più rilevante, a questo
riguardo, è la possibilità di ottenere una formazione a due livelli, una
in base al profilo e l’altra in relazione alla squadra nel suo complesso.
L’importanza di questo secondo aspetto è quella di evitare che ciascun
ruolo lavori in modo isolato e di permettere invece una loro interazione
dinamica nella produzione del MOOC. Ciò non significa che ciascun
membro debba svolgere i compiti di tutti i profili, ma che ognuno
possa conoscere il lavoro svolto dai propri colleghi. In questo modo
si può essere più consapevoli di quali sono i punti critici di ogni fase
della creazione di un MOOC.
    Avere una visione completa di tutti i processi favorisce il lavoro
collaborativo dei diversi profili e si traduce in MOOC di alta qualità.
    Gli obiettivi su cui ogni profilo specifico dovrebbe concentrarsi
sono descritti nella Tavola 1:

                        Tavola 1. Obiettivi in base al profilo

                                    Responsabile della
         Insegnante                                                Tecnico audiovisivo
                                       piattaforma
 Incorporare strategie           Gestire le risorse disponibili   Adattare i criteri di
 didattiche digitali che         nella piattaforma educativa      produzione allo sviluppo
 differiscono da quelle          e aggiornarsi in base ai         delle parti audiovisive
 specifiche del modello          nuovi strumenti emergenti.       dei MOOC.
 faccia a faccia e del modello
 di tutoraggio virtuale
 tradizionale.

   Nella Tavola 2 descriviamo lo scambio di conoscenze, criteri e
proposte che i differenti tipi di profilo dovrebbero condividere.

                                             14
Prima parte

                        Tavola 2. Profilo e proposte di criteri

   *Insegnante -                 *Responsabile della
   Responsabile della            piattaforma - Tecnico          *Tecnico audiovisivo -
   piattaforma**                 audiovisivo**                  Insegnante**

 *Presentare gli obiettivi     *Spiegare la struttura del   *Guidare e consigliare sulle
 della formazione che si       MOOC e qual è l’ambiente     diverse risorse che possono
 vuole ottenere e il modo      in cui saranno               migliorare la tematica.
 in cui si può raggiungere     contestualizzati i video.    Impostare i parametri e
 per mezzo del MOOC.                                        definire le limitazioni.
                               **Debe trasmettere qual
 **Spiegare la portata delle   è l’immagine/estetica        **Spiegare gli aspetti centrali
 risorse didattiche che si     finalizzata a raggiungere    del tema da sviluppare in
 possono usare.                un’armonia tra la            modo che le risorse audiovisive
                               produzione audiovisiva       possano illustrare lo spirito del.
                               e l’ambito.

    Generare delle abilità nell’ambito dell’educazione digitale
comporta quindi una duplice sfida: da una parte identificare nuove
risorse emergenti in modo permanente e dall’altra rafforzare i legami
dei gruppi di lavoro grazie alla promozione dello scambio delle loro
diverse prospettive, l’invito al dialogo e ad apprendere nello stesso
posto di lavoro.
    Il coordinamento di quest’ultimo asse portante e la sua implemen-
tazione richiede l’aggiunta di criteri che si riflettano nei manuali di
stile, con caratteristiche tecniche omogenee rivolte a dirigere il lavoro
di ciascuno dei profili di produzione dei MOOC.

Strategie per la produzione e la valutazione dei MOOC
Per garantire la produzione e la valutazione dei MOOC del “Corso
di specializzazione in Governo Aperto: Rivedere i Principi per sfida-
re le pratiche”, si consiglia la costituzione di un Gruppo di esperti sul
tema del Governo Aperto, per definire gli accordi fondamentali per
la realizzazione effettiva dei MOOC.
    Per quanto riguarda il piano di studi e la metodologia da utiliz-
zare, si consiglia un corso teorico-pratico in ogni MOOC e iscritto
nell’ambito iberoamericano; tutto ciò permette delle presentazioni e
delle analisi di differenti esperienze all’interno di un approccio etico,
in accordo con diverse scale di governabilità.

                                              15
Prima parte

    Tra gli obiettivi del corso vi è lo sviluppo delle competenze sul
tema del Governo Aperto per i funzionari, le organizzazioni sociali e i
cittadini interessati e si propone lo scopo, tra le altre cose, di sviluppare
la capacità critica di coloro che vi partecipano al fine di:
   • Comprendere gli sviluppi concettuali su cui si fonda il Governo
      Aperto e i suoi diversi obiettivi, i processi e le azioni per la presa
      di decisioni nell’ambito pubblico.
   • Riconoscere ed esaminare i principi del Governo Aperto e il
      suo rapporto con la società della conoscenza: partecipazione,
      trasparenza, innovazione e uso intensivo delle tecnologie
      dell’informazione.
   • Mettere in discussione l’effetto del Governo Aperto sulle
      democrazie, i partiti politici e le organizzazioni sociali.
    Per altri versi, in termini di strategie di progettazione, le opzioni
pedagogiche decise dagli esperti sono:
   • Progetto orientato alla risoluzione dei problemi e
      all’apprendimento di esperienze. Ciò implica l’interesse nei
      confronti di scelte pratiche e attività concrete, lontano da una
      proposta MOOC puramente contenutistica.
   • Adattamento del contenuto alle strategie. L’accento è posto
      sulla dinamica e sulla gamificazione di tutti i moduli; ciò
      consente di avvicinare i contenuti alle pratiche e alle sfide che si
      presentano ai funzionari pubblici.
   • Organizzazione modulare e temporale. Il MOOC è
      strutturato in un progetto modulare sequenziale e propone un
      percorso per i moduli; si sviluppa un MOOC ogni tre settimane
      come esperienza pilota.
   • Ogni MOOC del corso è strutturato sulla base di due o tre
      idee centrali che brevemente guidano coloro che iniziano
      ciascun modulo. L’uso di un #hashtag serve per la diffusione,
      l’espansione e la realizzazione di eventuali attività.
   • Valutazione trasversale basata su delle rubriche. Il lavoro si
      basa su una valutazione trasversale complessiva e algoritmica
      (automatizzata), combinata con un “progetto di apprendimento
      auto-organizzato”, attraverso delle valutazioni tra pari.

                                     16
Prima parte

    • Dinamizzazione del MOOC: senza tutor tradizionali, ma
       moderatori / dinamizzatori che risolvono i dubbi sul contenuto
       e sul funzionamento della piattaforma e incoraggiano la
       partecipazione. Questa animazione possiede delle modalità e
       degli strumenti condivisi per renderla operativa e interattiva.
    • Il corso è strutturato tenendo conto degli standard etici e dei
       comportamenti che sono parimenti legittimi in tutte le culture.
     Per quanto riguarda la piattaforma educativa, si consiglia di costru-
ire una piattaforma aperta e con una progettazione autonoma. La
piattaforma del corso fornisce i parametri della dinamica del MOOC e
contemporaneamente invita all’apertura di forum posti in relazione ai
social network (twitter e facebook) e di spazi per “Domande frequenti”.
     Per quanto riguarda i criteri e i parametri per le risorse audiovisive
da utilizzare nel corso, si suggerisce di avere:
    • Risorse audiovisive dinamiche, non statiche, a seconda degli
       argomenti: uso di insert o targhe testuali (ad esempio, Domande
       di ancoraggio trattenute), videografiche, infografiche, altre voci
       in off, pulsanti sensibili che attivano altre azioni, ecc.
    • Unificazione degli stili dei diversi materiali da produrre, basata
       su un “Manuale di stile” sviluppato in modo collaborativo.
     La struttura del corso di specializzazione sul Governo Aperto è
composta da otto MOOC di contenuti differenti. Ogni università si è
occupata di un argomento relativo al Governo Aperto e ha sviluppato
il corso. Tra i temi scelti in questa esperienza ci sono: la partecipazione
e la collaborazione dei cittadini, l’innovazione pubblica, i dati aperti
e la gestione delle informazioni pubbliche, le tecnologie digitali a
supporto del Governo Aperto, la formulazione delle politiche del Go-
verno Aperto ed i principi etici che implicano la sua implementazione.
     L’ultimo MOOC cerca di integrare i contenuti trattati dal resto
dei MOOC e fornisce le attività necessarie per accedere alla specializ-
zazione, che rappresenta il livello finale del corso, una volta soddisfatti
tutti i requisiti per la valutazione.
     Per quanto riguarda i punti focali da prendere in considerazione
nella produzione dei MOOC, abbiamo trovato alcune difficoltà legate
alla necessità di coordinare in modo tempestivo la presentazione dei

                                    17
Prima parte

materiali, le attività e le altre risorse prodotte dai vari partner, con
l’obiettivo di facilitare il loro montaggio all’interno della piattafor-
ma virtuale. Per superare queste difficoltà e come suggerimento per
la futura edizione dei MOOC, si consiglia di creare un modello di
struttura per il corso condiviso, che contribuisca all’unificazione dei
criteri relativi al tipo di attività da svolgere, alle caratteristiche dei
materiali e delle risorse audiovisive da usare.
    La comunicazione e il coordinamento continuo tra i partner è un
fattore chiave per il successo della gestione in comune nella produ-
zione dei MOOC.

Criteri di qualità per l’elaborazione dei MOOC

A causa dell’effetto immediato dell’influenza e dell’uso del MOOC,
le istituzioni educative direttamente collegate alla ricerca e alla ge-
nerazione di conoscenza hanno aperto un nuovo campo di studi.
Attraverso questo avvenimento esplosivo e incontrollato, sorge la
domanda se questi corsi e piattaforme didattici abbiano o meno le
basi pedagogiche appropriate per garantire la qualità e l’efficienza
necessaria per l’apprendimento.
    Lo scopo di questa sezione è quello di identificare, in modo sin-
tetico, alcuni degli elementi chiave che a partire dall’esperienza di
implementazione del Progetto Togive, hanno contribuito a migliorare
gli indici di qualità nella creazione e nella gestione del MOOC, ba-
sandosi sull’idea che non esistono delle regole specifiche per questo
modello pedagogico (la maggior parte si fondano su quelle già pre-
senti nelle piattaforme di e-learning e sui criteri di valutazione per
questo tipo di istruzione online) e che, pertanto, sono costantemente
valutate e riviste.
    Forse è per questa ragione che possiamo trovare un numero ampis-
simo di proposte per la valutazione della qualità dei MOOC in rete,
sebbene sia vero che, nella maggior parte dei casi, queste si riferiscono
all’applicazione di criteri nella misurazione della qualità MOOC da
un punto di vista di marketing (diffusione e commercializzazione),
in contrasto con la valutazione della qualità della metodologia stessa
o dei contenuti didattici offerti.

                                   18
Prima parte

La Qualità e i MOOC

In ogni caso, la letteratura sui criteri di qualità dei MOOC è ancora
limitata e quindi i criteri continuano a venire dai regolamenti riguar-
danti l’e-learning, in particolare quelli che provengono dall’EFQUEL,
l’ente professionale europeo responsabile per la qualità dell’e-learning,
le cui linee guida sono state adattate per l’applicazione ai corsi online
di massivi.
     Nelle prossime sezioni faremo riferimento ai criteri di qualità
dei MOOC che provengono da organismi di normalizzazione, e in
particolare al lavoro di esperti le cui indicazioni hanno contribuito
in modo decisivo a un miglior sviluppo di TOGIVE.
     Una delle iniziative più interessanti e fondamentali per la crea-
zione di un MOOC è il progetto “The MOOC Quality Project”
della Fondazione Europea per la Qualità nell’E-learning (EFQUEL).
Questo “blog partecipativo” mostra che alcune delle questioni relative
ai MOOC rispondono a dei criteri di valutazione della qualità simili a
quelli dell’istruzione tradizionale. Tuttavia, uno degli aspetti di diffe-
renziazione rispetto a questa è la quantità di informazioni che prima
del corso devono essere date agli studenti: tipo di corso, approccio
pedagogico, livello di partecipazione, orari, scadenze, requisiti tecnici,
ruolo dell’insegnante / tutor, tessere, ecc.
     Questo fatto conferma l’idea del professor Miguel Gea Mejías1,
per il quale la garanzia della qualità di un MOOC si basa sull’uso di
una metodologia rigorosa nella fase di progettazione del corso che
include, tra le altre cose:
    • La Pianificazione: identificazione, durata, ore e guide didattiche
      di sopporto.
    • La Progettazione: contenuti, risorse didattiche, strumenti
      comunicativi e attività.
    • Il tutoraggio: comunicazione, problemi, supporto e sessioni
      con il tutor.

   Gea, Miguel (a cura di) (2015), Informe MOOC y criterios de calidad, Toledo:
   1

CRUE.

                                      19
Prima parte

   • La Valutazione: in coppia, autovalutazione, finale, per obiettivi
      raggiunti, ecc.
   • Includere l’aiuto ai docenti e alla loro formazione.
    Seguendo queste linee guida, i partner di TOGIVE hanno prestato
particolare attenzione al processo di concettualizzazione e di proget-
tazione dei MOOC, riflettendo sull’uso di un modello standardizzato
che rispondesse ai criteri generali di qualità del progetto, nonché ai
diversi modelli educativi presenti in un progetto multiculturale come
quello che ci interessa.
    Gran parte di questa “standardizzazione” ha influito sulle caratte-
ristiche del contenuto audiovisivo: numero di video e durata, discorso
parlato e sottotitoli, uso del marchio o del branding aziendale, come
pure su altri aspetti particolari relativi ai processi di preproduzione,
produzione e postproduzione .
    La maggior parte di questi accordi sono raccolti e distribuiti tra
i paragrafi dei diversi capitoli di questo manuale, che, in gran parte,
come del resto si autodefinisce, è anche un breve manuale per l’appli-
cazione di criteri di qualità nel suo insieme.

Strategie comunicative dei corsi online

Per formulare una strategia di comunicazione per un corso online
(MOOC o altro tipo di corso) è importante prendere in considera-
zione i seguenti aspetti:
   • Identificare chiaramente gli obiettivi della comunicazione.
   • Identificare il target di riferimento dello stesso.
   • E in base a ciò stabilire i migliori canali di comunicazione e le
     azioni comunicative per raggiungere gli obiettivi preposti.
   • Coordinare le azioni comunicative tra partner e associati.
    Nel caso di un corso online i principali obiettivi comunicativi
sono diretti a:
   • Diffondere il corso tra il pubblico – far conoscere il corso, i
     contenuti, le attività in cui è strutturato.

                                  20
Prima parte

   • Ottenere l’iscrizione del pubblico al corso - i corsi online, e in
      particolare i MOOC, come riflette il loro nome, sono creati per
      un gran numero di persone, ragion per cui è necessaria un’attività
      comunicativa che possa raggiungere il maggior numero possibile
      di persone ed aumentare il numero di iscritti
   • Generare un senso di impegno e di partecipazione ed
      ottenere apporti dai partecipanti – si sa che i corsi on line,
      i MOOC e specialmente i corsi gratuiti, hanno un alto livello
      di abbandono; per questa ragione è fondamentale riuscire a
      generare la pertecipazione degli studenti al corso.
    L’identificazione del pubblico di destinazione della comunicazione
di un curso MOOC possiede due aspetti:
   • Da una parte, il target principale è quello identificato all’interno
      dello stesso corso. Nel caso del Corso di Specializzazione nel
      tema del Governo Aperto il pubblico di destinazione è formato
      principalmente da funzionari pubblici, studenti, organizzazioni
      sociali e in più dai cittadini interessati al Governo Aperto.
   • Dall’altra parte, facilitatori o stakeholders che oltre a fornire
      gli iscritti al corso, possono contribuire alla sua diffusione. Nel
      caso particolare del nostro corso, le organizzazioni erano delle
      istituzioni pubbliche.

Canali comunicativi e azioni principali

Identificare i migliori canali comunicativi per raggiungere il pubblico
di destinazione è essenziale per una campagna di comunicazione di suc-
cesso. Nel caso dei corsi online, è necessario l’uso di mezzi elettronici,
in combinazione con i canali più tradizionali (eventi promozionali,
poster e immagini del corso).
    Per il corso di specializzazione sul tema del Governo Aperto ab-
biamo utilizzato diversi canali di comunicazione:
   • Social network: sono stati utilizzati social network generali
      come Twitter e Facebook, anche specializzati come NovaGob
      (social network dei professionisti pubblici, con 15.000 membri).
      Per la campagna nei social network è essenziale creare un hashtag

                                   21
Prima parte

      del corso (nel nostro caso, trattandosi di un corso composto da
      diversi MOOC, abbiamo anche scelto di creare un hashtag per
      ogni MOOC). Nei messaggi dei social network è importante
      utilizzare, quando si può, degli strumenti audiovisivi (immagini
      / video), etichettati per rendere virale il contenuto e dei link per
      rinforzare il messaggio con maggiori informazioni.
  •   Il mailing massiccio o la newsletter con le informazioni
      necessarie del corso presentate in modo invitante per
      incoraggiare le iscrizioni.
  •   Esposizione del progetto sul sito web: è molto importante
      che il web (landing page) del corso fornisca le informazioni
      necessarie per i possibili partecipanti in modo agile e facile da
      capire. Informazioni, quali la durata del corso, la data d’inizio,
      gli obiettivi, i contenuti (esposti in modo sintetico), i docenti,
      sono essenziali per attirare il pubblico di destinazione.
  •   Poster e volantini per la diffusione: questi materiali includono
      l’immagine del corso e i dati principali.
  •   Eventi promozionali del corso presso differenti organizzazioni
      e conferenze.

Uso dei risultati del MOOC

L’esecuzione del pacchetto di lavoro numero sei è stata una grande
sfida per l’intero team di TOGIVE. I sei prodotti presenti in questo
gruppo di attività erano correlati tra loro.
    In primo luogo, dobbiamo distinguere due obiettivi molto speci-
fici. Il primo obiettivo è stato quello di unire le forze per assicurare
la sostenibilità del progetto e garantire la fattibiltà del consorzio. Il
secondo obiettivo è stato quello di registrare le esperienze passate in
un libro digitale.
    Per raggiungere il primo obiettivo, è stata promossa la firma di
diversi accordi di collaborazione con alcune istituzioni di formazione
di funzionari pubblici presenti in differenti paesi. Ciò sarebbe stata la
base necessaria per offrire dei collegamenti di lavoro in futuro, oltre
a garantire delle collaborazioni future con queste organizzazioni.

                                   22
Prima parte

I partner si sono occupati della ricerca dei contatti con queste orga-
nizzazioni e di promuovere la firma di questi accordi generali.
    In questa stessa direzione un secondo punto è stato quello di
promuovere l’istituzionalizzazione della piattaforma del governo
digitale (OGDEP) e la formalizzazione, in ciascuna delle istituzioni
dei membri del consorzio, dell’uso dei contenuti e dei programmi
sviluppati dal progetto TOGIVE.
    Una volta che queste azioni preparatorie sono state eseguite, i mem-
bri del consorzio hanno discusso nelle riunioni, sia formalmente che
informalmente, il modo in cui produrre un programma di educazione
digitale per mezzo di attività differenti e i risultati sono stati presentati
nel documento chiamato “Piano di Sostenibilità della Piattaforma di
Educazione Digitale” (OGDEP).
    Per la costruzione dei due documenti abbiamo lavorato in parallelo
con le società di consulenza EVM e AV6, che partecipano al consorzio
per garantire la qualità del contenuto della piattaforma.
    Dopo la realizzazione del piano e del programma di educazione
digitale, è stata fatta una proposta per un accordo quadro di collabo-
razione da sottoporre al giudizio delle università partecipanti, per la
sua approvazione. Dato che ogni istituzione di istruzione superiore
possiede dei regolamenti e dei criteri differenti, collegati a ciascun
paese, è stato difficile raggiungere una proposta capace di includere
tutti gli accordi. Pertanto, le differenze sono state risolte mediante la
crezione di una proposta generale che accettasse la possibilità di una
collaborazione senza molte limitazioni.
    Infine, è stato proposto un piano strategico con le azioni appro-
priate per permettere la fattibilità del progetto, composto dagli aspetti
finanziari e accademici e in cui si incluissero i membri del consorzio
interessati, per la promozione del progetto negli anni a venire.
    Il secondo obiettivo, rivolto a registrare le esperienze ottenute
in questa impresa internazionale, è stato l’elaborazione di un libro
elettronico. Data la natura internazionale e l’obiettivo di promuo-
vere la massima diffusione del suo contenuto, abbiamo scelto questo
formato digitale da stampare e riprodurre in seguito. Questo libro è
stato diviso in tre sezioni principali: la prima, che descrive le diverse
fasi di realizzazione del progetto con le sue diverse sezioni; la seconda,

                                     23
Prima parte

che mostra il contenuto di ciascuno dei corsi MOOC sviluppati da
questo programma; la terza sezione tecnica, che descrive nei dettagli
la registrazione, la progettazione, l’implementazione e la diffusione
virale della piattaforma.
    L’insieme di attività in questo pacchetto di lavoro ha cercato tanto
la diffusione del progetto TOGIVE quanto la promozione di azioni
che ne consentiranno la sostenibilità in futuro. La sfida più grande
è stata quella di ottenere la collaborazione e la cooperazione su tutti
i prodotti e ciò è stato possibile grazie al lavoro di preparazione e
all’organizzazione dei pacchetti di lavoro che hanno permesso di
raggiungere l’obiettivo.

Meccanismi di coordinamento per la creazione dei MOOC
collaborativi

La creazione dei MOOC collaborativi prevede il contributo di diversi
partecipanti (università, amministrazioni pubbliche, professionisti,
ecc..), caratterizzati da degli interessi, dei ruoli, delle conoscenze e
capacità differenti. Indipendentemente dal loro argomento e dalla
loro durata, è necessario stabilire una serie di meccanismi di coor-
dinamento per regolare e garantire il corretto funzionamento delle
relazioni tra i diversi agenti coinvolti, nonché l’efficienza e la qualità
dei processi di produzione e di implementazione di nuove attività di
formazione. In questo senso, potremmo distinguere almeno tre livelli
di coordinamento: amministrativo, tecnico e di contenuto.
    Sulla base dell’esperienza del progetto TOGIVE, oltre alla divisio-
ne dei ruoli tra i partecipanti in relazione ai compiti da svolgere per
la creazione dei corsi MOOC, queste tre aree di coordinamento pos-
sono essere organizzate mediante la creazione di una serie di comitati
responsabili della gestione di questi aspetti, in cui siano rappresentate
tutte le parti coinvolte. La struttura utilizzata durante lo sviluppo
del progetto e per il successivo utilizzo dei suoi risultati è costituita
da tre comitati, le cui funzioni e aree di intervento saranno definite
più avanti: Comitato direttivo; Comitato di Esperti in Educazione
Digitale; Comitato di Esperti del Tema Specifico (Governo Aperto,

                                   24
Prima parte

nel caso in questione). La creazione di questi comitati, come vedre-
mo, è essenziale per ottimizzare e garantire la qualità sia dei processi
gestionali che decisionali.

Comitato Direttivo: Coordinamento e gestione amministrativa

Di fronte a qualsiasi tipo di attività cooperativa, è necessario definire
quali regole determinano le relazioni tra coloro che vi partecipano. Ciò
può essere fatto mediante un accordo di collaborazione, deciso da tutte
le parti, in cui sono definiti gli obiettivi, i diritti e i doveri dei membri,
nonché le procedure da seguire per affrontare le diverse problematiche
che possono verificarsi durante il periodo di questa relazione.
    Il ruolo del Comitato Direttivo è quello di garantire il rispetto
degli accordi e degli obiettivi decisi dai partecipanti nella creazione
e gestione dei contenuti e di offrire le soluzioni migliori per tutti.
    Pertanto, tra le funzioni che devono essere svolte dal Comitato
Direttivo, spiccano le seguenti:
   • Creazione e controllo del calendario delle attività da sviluppare.
   • Decisione di un calendario di reunioni periodiche di
       coordinamento.
   • Definizione di accordi in relazione all’incorporazione di nuovi
       membri nel team di lavoro.
   • Determinazione dei meccanismi di controllo della qualità.
   • Controllo della distribuzione delle spese e delle entrate
       relazionate con le attività da svolgere.
   • Esame di nuove proposte di attività di interesse del gruppo.
   • Contatti e accordi con organizzazioni che desiderano ricevere
       l’istruzione data dal gruppo di lavoro.
   • Controllo della visibilità e della diffusione dei prodotti
       sviluppati.
   • Esame periodico degli accordi stabiliti nella convenzione.

                                     25
Prima parte

Comitato di Esperti in Educazione Digitale: Coordinamento e gestione
tecnica
Come abbiamo affermato precedentemente, l’insegnamento attraverso
i corsi MOOC è una strategia relativamente nuova e quindi soggetta
tanto a verifica quanto a una costante evoluzione, sia per ciò che ri-
guarda l’implementazione di metodologie didattiche che aumentano
l’autonomia degli studenti in relazione alla propria formazione, sia per
il tipo di supporti informatici che migliorano il loro apprendimento.
Pertanto, il coordinamento tecnico delle attività di sviluppo di questo
tipo di corsi dovrebbe comprendere tanto gli aspetti pedagogici quanto
quelli tecnologici associati a questo tipo di ambiente educativo digitale.
     Per quanto riguarda gli aspetti pedagogici, come vedremo nella
sezione dedicata alla progettazione e alla gestione dei corsi MOOC,
un Comitato di Esperti in Educazione Digitale dovrà garantire il
rispetto delle linee guida stabilite dalle nuove proposte formative,
assicurando la qualità e l’omogeneità del prodotto offerto, oltre a
studiare e a implementare le nuove metodologie che potrebbero essere
di beneficio per gli studenti. Questo sarà preso in considerazione sia
durante lo sviluppo dei video, sia nella selezione dei materiali comple-
mentari, dei sistemi di valutazione e di autovalutazione e dei metodi
di dinamizzazione.
     Per ciò che concerne gli aspetti tecnologici, il Comitato deve
monitorare il corretto funzionamento e l’adeguatezza della piatta-
forma selezionata (nel nostro caso OpenEDX), al fine di garantirne
la conservazione e la sua idoneità alle nuove proposte nel campo della
formazione, e viceversa. Attualmente, le piattaforme di formazione
online offrono una vasta gamma di alternative e sarà compito del
Comitato selezionare quelle più adatte alle proprie esigenze e, una
volta scelte, di garantirne la manutenzione e lo sviluppo continuo.
     Per questo motivo, è importante che il suddetto Comitato sia
composto da esperti in materia di istruzione e da professionisti del
settore tecnologico.

                                   26
Prima parte

Comitato di esperti nell’area specifica di conoscenza: coordinamento e
gestione dei contenuti

Infine, ma non meno importante, se si sceglie di sviluppare dei corsi
collaborativi, bisogna costituire un Comitato di Esperti dell’Area, che
garantisca la qualità del contenuto da sviluppare.
    Questo comitato può raggruppare sia accademici che professionisti
del settore di riferimento, al fine di proporre nuove azioni di forma-
zione e valutare l’adeguatezza delle proposte interne ed esterne. Dette
proposte devono essere valutate tenendo conto di aspetti quali: la loro
congruenza con l’area specifica; la varietà, la novità e la qualità dei
contenuti offerti; la prevenzione di una sovrapposizione tra i corsi.
    Tra le funzioni del comitato ci potrebbe anche essere la ricerca di
professionisti ed accademici legati all’area, per lo sviluppo di nuovi
corsi (o per la loro partecipazione a uno dei moduli già in corso) e
per utilizzare le reti di contatti che si possiede solitamente nel mondo
accademico.

                                  27
Seconda parte

Buone pratiche per la realizzazione di un MOOC

I MOOC (Massive Online Open Course) sono il risultato della fusione
della tecnologia dell’informazione e dell’istruzione e rappresentano
una formazione virtuale e a distanza che ha avuto un importante
progresso negli ultimi decenni.
    Molti insegnanti sono interessati a questa nuova tendenza me-
todologica della formazione online. Quindi, al fine di adattare gli
strumenti dell’educazione faccia a faccia ai requisiti di questa nuova
metodologia virtuale, il progetto Transatlantic Open Government
Virtual Education - TOGIVE ha sviluppato un manuale di buone
pratiche che funga da guida per la loro pre-produzione, produzione
e post-produzione.
    Questo manuale aiuterà quindi non solo gli insegnanti che deci-
dono di registrare un MOOC, ma anche lo staff tecnico che fornisce
il supporto tecnologico a questi corsi online, permettendo la parte-
cipazione sui queste due strategie alla trasformazione dei contenuti
accademici in sceneggiature audiovisive.

      Immagine 1. Esempio di editing video ed espressione corporea

                                  28
Seconda parte

   Allo stesso modo, si forniranno alcuni consigli relativi alla comuni-
cazione e all’espressione corporale per la dinamicizzazione dei contenuti
e per l’integrazione della parte audiovisiva con quella del discorso.
La progettazione del MOOC
Strutturare un MOOC può avere una certa somiglianza con la tras-
formazione dei contenuti di una materia in una guida didattica. La
differenza principale è che i MOOC generano negli studenti tanto
un senso di autonomia quanto quello di collaborazione reciproca,
permettendo quindi un apprendimento con il minimo contributo
sia del team tecnico che del team di dinamizzazione.
    I MOOC sono divisi in moduli che potrebbero essere equivalenti
ai temi di una materia, in cui possiamo includere video di contenuti,
documenti, attività di dinamizzazione, link a risorse online e attività
di valutazione.
    Sulla base degli studi svolti dalle principali piattaforme di for-
mazione virtuale, possiamo ritenere che il lavoro di ciascun modulo
non dovrebbe superare le 6 ore e che un MOOC completo dovrebbe
durare al massimo 4 o 5 settimane.
    È importante conoscere i diversi livelli di interesse degli studenti
per strutturare il MOOC; a partire da un livello minimo e passando
per le attività di dinamizzazione e le risorse complementari, ciascuno
dei partecipanti può approfondire le materie seguendo i propri inte-
ressi e conoscenze.
          Immagine 2. Progettazione di un modulo introduttivo

                                   29
Seconda parte

   Il primo passo è la progettazione di un modulo introduttivo che
presenti il corso agli studenti e che ne specifichi i contenuti e gli obiettivi.
   In questo modulo introduttivo si consiglia (come viene mostrato
nell’immagine seguente) di includere una tabella di attività in cui gli
studenti possono rendersi conto del carico di lavoro necessario per
partecipare al corso, per far coincidere la loro disponibilità di tempo
con le esigenze del MOOC.

        Immagine 3. Esempio di struttura del contenuto del modulo

    È inoltre opportuno aggiungere un video di presentazione in cui
compaia il corpo docente del corso. Oltre a spiegare gli obiettivi e a
dare un’idea generale di quali saranno i suoi contenuti, si dovranno
spiegare brevemente le diverse risorse e attività che lo compongono,
così come la sua struttura cronologica e il sistema di valutazione.
    Sebbene sappiamo che i contenuti sono interdipendenti, è impor-
tante costruire ciascun modulo in modo autonomo, perché gli studenti
devono potersi muovere liberamente sul MOOC. La sequenzialità
dell’educazione faccia a faccia viene spezzata dalla libertà di scelta
che gli studenti hanno nell’educazione virtuale. È un aspetto che i
professori devono prendere in considerazione e su cui ritorneremo
al momento della registrazione dei video didattici.
    Dopo il modulo introduttivo, iniziamo a costruire il MOOC. Ogni
modulo deve includere i video di contenuto, i documenti di supporto
(è importante non eccedere nell’uso del formato scritto, giacché è bene
ricordare che la base dell’educazione virtuale deve essere audiovisiva
e interattiva), attività di dinamizzazione e di valutazione.

                                      30
Seconda parte

    Le attività di dinamizzazione cercano di far socializzare gli studenti,
di rompere con la solitudine dietro gli schermi e umanizzare i processi
educativi a distanza.
    Tra le varie risorse, vogliamo sottolineare l’importanza dei forum,
che servono sia a collegare gli studenti, sia a risolvere tutti i loro dubbi.
I forum sono anche utili per i facilitatori per sollevare domande o
rispondere alle preoccupazioni degli studenti. Infine, possono tra-
sformarsi in attività interessanti come i dibattiti.
    I social network sono utili per superare la chiusura del MOOC;
aprono una finestra che consente agli studenti di partecipare con il
resto della comunità dando la propria opinione sul tema proposto.
Serve anche a rendere visibile il MOOC e a guidare il lavoro degli
studenti verso la comunità.
    La wiki, per esempio, è un’attività di dinamizzazione che favorisce
l’apprendimento cooperativo; un’attività antecendente rivolta alla crea-
zione di un database comune dei contenuti che serviranno a svolgere le
attività di valutazione e ad ampliare ed approfondire i concetti proposti.
    In generale, le attività di dinamizzazione sono scelte liberamente,
poiché non entrano nella valutazione; il fatto che gli studenti decida-
no di parteciparvi dipende moltissimo dalla loro capacità di attrarre
l’interesse degli alunni e dalla loro rilevanza.
    Per ciò che riguarda le attività di valutazione, in base al principio
di autonomia dei MOOC non possiamo usare qualsiasi tipo di prova,
come succede invece nell’educazione faccia a faccia.
    Da una parte, dopo i video del contenuto, i questionari sono dei
meccanismi di rinforzo agili ed efficaci. Nella loro produzione dobbia-
mo far sì che, sia nel caso di risposte corrette che in quello di risposte
errate, contengano una risposta chiarificatrice, visto che lo scopo dei
questionari è l’apprendimento degli studenti. L’introduzione di due
o tre tentativi favorisce questo obiettivo.
    Anche le attività tra pari sono utili per le prove di riflessione e di
approfondimento. All’interno del modulo, il collegamento dei con-
tenuti sviluppati a casi reali o a simulazioni consente agli studenti di
mostrare la loro creatività ed il loro pensiero critico. Queste attività
devono essere supportate, a causa della loro complessità, con video
esplicativi e con risorse bibliografiche e audiovisive complementari.

                                     31
Seconda parte

La loro valutazione sarà fatta attraverso delle rubriche chiare e che
valutano degli elementi facilmente osservabili.
     Immagine 4. Esempio della rubrica di qualificazione delle attività

    La ponderazione delle attività deve essere proporzionale alla loro
difficoltà e bisogna tenere conto del fatto che le attività tra pari (P2P)
non devono superare il 50% del voto finale al fin di evitare le possibili
cattive pratiche degli studenti che possono influire negativamente
sullo svolgimento autonomo del corso.
    Prima di occuparci degli aspetti specifici relativi alla trasforma-
zione dei contenuti accademici in un formato audiovisivo, dobbiamo
ricordare che i MOOC non solo sono utili a introdurre gli studenti
nel tema trattato; il loro valore è soprattutto quello di collegare fra
loro gli studenti attraverso le differenti attività di ricerca di risorse e di
fonti che gli consentono di costruire delle conoscenze autonomamente
e a partire dei propri interessi.
    È necessario creare una struttura dinamica e flessibile, adattata
nel migliore dei modi alla natura particolare degli studenti. Questa
struttura deve essere compatibile con i loro impegni personali e
professionali e deve possedere una certa gradualità con l’obiettivo
di potersi adattare a dei differenti livelli di conoscenza e di interessi.
Inoltre, deve favorire la connettività interna ed esterna attraverso i
forum e le reti sociali e incoraggiare la cooperazione mediante delle
prove in cui venga richiesto il lavoro di squadra.

                                     32
Seconda parte

L’elaborazione della sceneggiatura del MOOC

Realizzare la sceneggiatura di ciascuna delle unità significa trasformare
nel linguaggio audiovisivo i nuclei tematici dei contenuti proposti.
In questa fase le richieste ed i consigli dello staff tecnico diventano
fondamentali.
    La “negoziazione” deve focalizzarsi sul non perdere l’essenza di
ciò che si vuole dire e di ciò che la piattaforma audiovisiva deve pre-
sentare per riuscire contemporaneamente ad attirare e a comunicare.
Dopo tutto, si tratta di una negoziazione tra mondo accademico e
mondo tecnico.
             Immagine 5. Progettare corsi online in Argentina

    Il personale docente deve aver pianificato ciò che desidera trasmet-
tere nel MOOC e in ciascuno dei video che lo compongono, sia dal
punto di vista degli obiettivi, sia per quanto riguarda la portata e la
struttura del corso in relazione al tipo di studenti. Allo stesso modo,
deve essere a conoscenza del fatto che circa un terzo dei contenuti che
prevede di trasmettere può essere diffuso attraverso delle immagini.
    Si raccomanda, pertanto, di progettare l’unità; per questo pro-
poniamo un tipo di struttura per le sceneggiature, in cui deve essere

                                   33
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