NELL'EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA - LE MIGLIORI PRATICHE TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA - TOGIVE
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NELL’EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA LE MIGLIORI PRATICHE NELL’EDUCAZIONE MOOC COLLABORATIVA TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA
Le migliori pratiche nell’educazione MOOC collaborativa tra Unione Europea e America Latina Prima edizione, 2018 Riconoscimento Condividi Uguale 4.0 Spagna (CC BY-SA 4.0 ES) Togive Erasmus+ Universidad de la Laguna Fundación General de la Universidad de la Laguna Universidad Autónoma del Estado de México Buckinghamshire New University Università Telematica Internazionale UNINETTUNO Universidad Metropolitana para la Educación y el Trabajo Universidad Nacional del Rosario Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico EVM Novagob AV6 CLAD Questa licenza consente ad altri di remixare, ritoccare e creare dal proprio lavoro, anche per scopi commerciali, a patto che danno credito e conceda in licenza le loro nuove creazioni agli stessi termini. ISBN: In corso Hecho en México / Made in Mexico
Editori Fundación General de la Universidad de la Laguna Lic. Francisco Yeray Ramos Sapena Lic. Juan Miguel Abreu González Dr. Julio Brito Santana Universidad de la Laguna Dr. Andrés González Novoa Dra. Ángela Sierra González Dra. María Lourdes González Luis Dr. Pedro Perera Méndez Buckinghamshire New University PhD. Florin Loras PhD. Indrachapa Bandara PhD. Nick Eade Universidad Autónoma del Estado de México Dr. David Valle Cruz Lic. Jorge Hurtado Barajas Josué Vega Hernández Dr. Rodrigo Sandoval Almazán Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico Lic. Ernesto luna Martínez Ing. Gonzalo Rodríguez Pineda Mtro. Jorge Enrique Pérez Lara Dr. Oscar Mauricio Covarrubias Moreno Universidad Metropolitana para la Educación y el Trabajo Lic. Agustín Roda Lic. Analía Salvatierra Mtra. Camila Chirino Dr. Diego Pando Lic. Exequiel Meza
Universidad Nacional del Rosario Lic. Exequiel Rodríguez Mtra. Irene Castagnani Lic. Marcelo de la Torre Lic. Noelia Radyna Dra. Patricia Nari Dra. Rita Grandinetti Università Telematica Internazionale UNINETTUNO PhD. Alberto Romolini PhD. Elpidio Romano Dr. Federico Carli AV6 Dr. Emilio José Cordero García Mtro. Marc Cisa i Tomàs EVM Mtro. José María Estévez Méndez Mtro. Pablo Javier Díaz Cruz Mtro. Ricardo Tavío Gallo Novagob Dr. J. Ignacio Criado Dr. Francisco Rojas Martín Mtra. Loredana Stan Finanziato da Erasmus+
Tavola dei contenuti Introduzione……………………………………………………....…....9 Prima parte…………………………………………………………………..............12 Definizione del contesto e dell´ ambiente per il progetto TOGIVE……………………………………………………………………............12 Formazione delle abilità in educazione digitale………………………....13 Infrastruttura: piattaforma educativa e produzione audiovisiva…...13 Competenze del lavoro: la formazione dei gruppi di personale........14 Strategie per la produzione e la valutazione dei MOOC………….....15 Criteri di qualità per l’elaborazione dei MOOC…………….................18 La Qualità e i MOOC ..........................................................................19 Strategie comunicative dei corsi online…………………….......................20 Canali comunicativi e azioni principali ……………….......................21 Uso dei risultati del MOOC……………………………...............................22 Meccanismi di coordinamento per la creazione dei MOOC collaborativi……….......................................................................................24 Comitato Direttivo: Coordinamento e gestione amministrativa………................................................................................25 Comitato di Esperti in Educazione Digitale: Coordinamento e gestione tecnica………………………….....………...26 Comitato di esperti nell’area specifica di conoscenza: coordinamento e gestione dei contenuti………………………………..27 Seconda parte…………………………………………………………...28 Buone pratiche per la realizzazione di un MOOC….………………....28 La progetazzione del MOOC………………………………………….…..29 L’ellaborazione della sceneggiatura del MOOC……………………...33 Ciak. Azione! Cominciamo a girare………………………….................38 Edizione: fase di post-produzione; prime bozze e proposte di miglioramento………………………………………………………............41 Terza parte…………………………………………………….....……..46 II Contenuto del MOOC sul tema del Governo Aperto…..………..46 MOOC 1. La Selva del Governo Aperto……………………………….....46 MOOC 2. Participazione e Collaborazione dei Cittadini ai Social Networks Digitali………………………………………………….....48
MOOC 3. Innovazione Pubblica e Governo Aperto. Miti, Direzioni e Avatar………………………………………………………...50 MOOC 4. Open Data. Gestione dell’Informazione Pubblica…....51 MOOC 5. Tecnologie Digitali in aiuto del Governo Aperto…......52 MOOC 6. Formulazione di Polítiche di Governo Aperto………....52 MOOC 7. Etica e Governo Aperto ……………………………….............53 MOOC 8. Progetto Finale Integratore……..........................................54 Conclusioni………………………………………………………………………......56
Introduzione La tendenza mondiale del governo aperto si è diffusa in molti paesi in breve tempo. Come risultato dell’utilizzo, ogni giorno più frequente, delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei governi, questa tendenza ha avanzato con fermezza nei distinti livelli della pubblica amministrazione. Tuttavia vi sono delle importanti differenze nel modo in cui si intendono il suo valore e il suo impatto dentro la pubblica amministrazione. Molti paesi collegano il governo aperto con la trasparenza, altri con l’accesso aperto, alcuni con i dati aperti e infine altri ancora lo considerano una fase di introduzione della tecnologia. Tutte queste interpretazioni sono valide in base al livello di sviluppo tecnologico e di progresso legale di ciascun governo. Tuttavia il governo aperto è una tendenza che ci conduce allo Stato Aperto. Un concetto molto più integrato che comprende qualsiasi altra interpretazione relazionata. Tuttavia, per molti funzionari pubblici, leader politici ed amministratori pubblici ciò non è evidente, né gli risulta chiara la portata di questa trasformazione. Un mezzo per accrescere la comprensione dei pubblici ammini- stratori e dei cittadini è quello della formazione, e in particolare la formazione specializzata in questo campo. Questo è il motivo per cui nasce l’idea di creare il progetto internazionale di educazione virtuale sul governo aperto. Il fulcro di questo progetto è stato quello di promuovere la nozione di governo aperto insieme a tutti gli altri concetti ad esso relazionati: etica del funzionario pubblico, trasparenza, dati aperti, accesso aperto, ecc. E per ottenere un impatto maggiore è stato deciso di utilizzare la più avanzata tecnologia nel campo dell’istruzione che sarebbe quella dei corso massivi online, noti come MOOCS. Questo libro digitale raccoglie il risultato di questo arduo lavoro collettivo, guidato dall’ateneo spagnolo Universidad de La Laguna, che riunisce in un consorzio differenti università europee e latino-ameri- cane, quali: UNINETTUNO: Università Telematica Internazionale in Italia, Buckinghamshire New University in Inghilterra, due università 9
Introduzione messicane, l’Universidad Autónoma del Estado de México (UAEMEX) e l’Universidad del Desarrollo Empresarial y Pedagógico (UNIVDEP), due università argentine, l’Universidad Metropolitana para la Educa- ción y el Trabajo (UMET) e l’Universidad Nacional del Rosario. In più, fanno parte del consorzio anche due organizzazioni non governative, il gruppo Novagob e il Centro latinoamericano de Administración para el Desarrollo (CLAD) e due società di consulenza, l’impresa spagnola EVM e quella messicana AV6, che hanno il compito di garantire la qualità del progetto e dei corsi impartiti. Questo libro digitale è organizzato in tre grandi sezioni. La prima sezione intende presentare il progetto TOGIVE, il modo in cui sono state organizzate tutte le attività, dalle questioni finanziarie alle attività accademiche. Le difficoltà e le scoperte vengono affrontate in base al punto di vista di coloro che si sono occupati di ciascuna attività. La seconda sezione introduce la parte tecnica del processo di costruzione del MOOC, con lo scopo che questo lavoro possa essere replicato da altre università o da altri enti pubblici; questa sezione spiega con minuzia quali sono state le azioni e le procedure per eseguire ognuna delle registrazioni video, la costruzione degli script e l’implementazione della piattaforma digitale che è stata utilizzata per riunire tutti i corsi. La terza sezione descrive gli otto MOOC sviluppati durante il pro- getto. Il primo MOOC serve per discutere sulla concettualizzazione del governo aperto; il secondo per ottenere un’esperienza teorica e pratica della partecipazione e della collaborazione dei cittadini; il terzo è diretto alla formazione di conoscenze relazionate con l’innovazione pubblica ed il governo aperto; il quarto cerca di introdurre il concetto di “dati aperti” nella discussione e di integrarlo con la gestione della pubblica informazione. Il quinto MOOC cerca di fornire degli strumenti digitali per promuovere pratiche di governo aperto, mentre il sesto si occupa della formulazione delle politiche di governo aperto que possano essere eseguite dai partecipanti. Il settimo MOOC si chiude con la discus- sione dei principi etici dentro il governo aperto e l’ultimo MOOC è un progetto di integrazione di tutte le pratiche precedenti. 10
Introduzione La costruzione dell’intero corso è stata sostenuta dalle diverse università partecipanti al consorzio, che hanno inviato degli esperti sul tema del governo aperto per dar forma ai contenuti, alla valutazione, alle pratiche e alle dinamiche che possano consentire agli studenti di acquisire il maggior numero di conoscenze ed esperienze in questo campo. Ci auguriamo che questo apporto serva a migliorare l’applicazione del governo aperto nel mondo. Allo stesso modo si spera che i parte- cipanti ai corsi acquisiscano le competenze indispensabili che oltre a portarli a promuovere le pratiche, i contenuti e le trasformazioni nelle proprie organizzazioni, partecipino a realizzare il sogno di uno Stato Aperto. Infine, la collaborazione e il coordinamento tra i partecipanti al consorzio è stata essenziale; nel caso specifico del nostro corso, sviluppato da sette università di diversi paesi, il coordinamento e la collaborazione tra i diversi partner sono stati decisivi per ottenere una comunicazione efficente dei corsi online. 11
Prima parte Definizione del contesto e dell’ambiente per il progetto TOGIVE Lo scopo di questo pacchetto di lavoro è stato quello di definire le condizioni necessarie per la realizzazione effettiva del progetto. È un pacchetto di lavoro che include tre tipi di analisi. La prima è un’analisi preliminare delle capacità degli istituti partecipanti di istruzione superiore latinoamericani di sviluppare i MOOC in modo efficace e delle loro competenze in educazione digitale in generale. Eseguita dagli stessi istituti di istruzione superiore latinoamericani, il suo obiettivo è quello di conoscere la loro opinione sulla situazione ed i bisogni relazionati con i loro servizi di educazione digitale, con i software e con il personale, prima che il “Comitato di Esperti in Educazione Digitale” visiti gli istituti. La seconda è un’analisi dello stato attuale del paradigma del Governo Aperto in ciascun paese latinoamericano partecipante e, in particolare, del contesto locale degli istituti con il fine di valutare la forza del progetto di diffusione e di promozione della Piattaforma di Educazione Digitale del Governo Aperto. Allo stesso tempo, gli istituti partecipanti prepareranno il terreno per una felice applicazione del progetto. Un primo approccio a pos- sibili collaboratori per un Programma di Cooperazione Educativa Digitale che gestisce una Piattaforma di Educazione Digitale del Governo Aperto. Il WP1 preparerà il terreno per attirare i funzionari pubblici (sia delle università pubbliche che di altre istituzioni pubbliche del pa- ese), a frequentare i MOOC sul Governo Aperto riunendosi con le associazioni dei funzionari locali e facendo un sondaggio, creato dal Comitato di Esperti in Governo Aperto, per le raccomandazioni dei funzionari pubblici in relazione al MOOC. 12
Prima parte La fase di preparazione ha compreso anche la pianificazione delle attività di collaborazione interregionale tra gli istituti di istruzione superiore latinoamericani relativi all’educazione digitale. Formazione delle abilità in educazione digitale Il possesso di abilità in educazione digitale è una condizione importan- te per lo sviluppo dei MOOC. Prendendo come punto di riferimento l’esperienza di TOGIVE, che è rivolta a raggiungere questo obiettivo, possiamo identificare due grandi capacità da sviluppare: infrastrutture e competenze del lavoro. Infrastruttura: piattaforma educativa e produzione audiovisiva Questa capacità combina due aspetti: hardware e software. Piattaforma educativa: il sistema di gestione dell’apprendimento (LMS) deve essere solido e dipendere dalla portata e dallo sviluppo previsti dalla piattaforma educativa. Questo aspetto implica la presenza di server e del supporto tecnico necessario per il numero di MOOC da sviluppare e il numero di partecipanti che vi accederanno. Produzione audiovisiva: implica la presenza delle risorse necessarie collegate alle esigenze richieste dalla progettazione del MOOC. In TOGIVE è stato definito l’insieme di risorse necessarie per la creazione di uno studio di registrazione e la sua combinazione con diversi tipi di software per sviluppare dei video più dinamici. A questo proposito, si consiglia che l’istituzione in possesso di uno studio di registrazione o che stia per investire nel miglioramento delle proprie infrastrutture, esegua regolarmente un’indagine di mercato sulle nuove tendenze e sui software disponibili (risorse relative all’animazione). In questi ultimi è possibile riscontrare maggior innovazione, perché da una parte possono aiutare alla semplificazine dei processi di edizione e dall’altra consentono di applicare le nuove strategie di tendenza del mondo dell’audiovisivo, dimostrandosi particolarmente efficaci per i MOOC. 13
Prima parte Competenze del lavoro: la formazione dei gruppi di personale Un aspetto centrale è quello relativo allo sviluppo e al rafforzamento delle competenze lavorative dei profili che partecipano all’elaborazione e all’implementazione di un MOOC. Possiamo raggrupparli in: in- segnante / facilitatore, gestore della piattaforma e tecnico audiovisivo. Siamo dell’idea che è necessaria una formazione specifica, rela- zionata con i compiti da svolgere; ciò che è più rilevante, a questo riguardo, è la possibilità di ottenere una formazione a due livelli, una in base al profilo e l’altra in relazione alla squadra nel suo complesso. L’importanza di questo secondo aspetto è quella di evitare che ciascun ruolo lavori in modo isolato e di permettere invece una loro interazione dinamica nella produzione del MOOC. Ciò non significa che ciascun membro debba svolgere i compiti di tutti i profili, ma che ognuno possa conoscere il lavoro svolto dai propri colleghi. In questo modo si può essere più consapevoli di quali sono i punti critici di ogni fase della creazione di un MOOC. Avere una visione completa di tutti i processi favorisce il lavoro collaborativo dei diversi profili e si traduce in MOOC di alta qualità. Gli obiettivi su cui ogni profilo specifico dovrebbe concentrarsi sono descritti nella Tavola 1: Tavola 1. Obiettivi in base al profilo Responsabile della Insegnante Tecnico audiovisivo piattaforma Incorporare strategie Gestire le risorse disponibili Adattare i criteri di didattiche digitali che nella piattaforma educativa produzione allo sviluppo differiscono da quelle e aggiornarsi in base ai delle parti audiovisive specifiche del modello nuovi strumenti emergenti. dei MOOC. faccia a faccia e del modello di tutoraggio virtuale tradizionale. Nella Tavola 2 descriviamo lo scambio di conoscenze, criteri e proposte che i differenti tipi di profilo dovrebbero condividere. 14
Prima parte Tavola 2. Profilo e proposte di criteri *Insegnante - *Responsabile della Responsabile della piattaforma - Tecnico *Tecnico audiovisivo - piattaforma** audiovisivo** Insegnante** *Presentare gli obiettivi *Spiegare la struttura del *Guidare e consigliare sulle della formazione che si MOOC e qual è l’ambiente diverse risorse che possono vuole ottenere e il modo in cui saranno migliorare la tematica. in cui si può raggiungere contestualizzati i video. Impostare i parametri e per mezzo del MOOC. definire le limitazioni. **Debe trasmettere qual **Spiegare la portata delle è l’immagine/estetica **Spiegare gli aspetti centrali risorse didattiche che si finalizzata a raggiungere del tema da sviluppare in possono usare. un’armonia tra la modo che le risorse audiovisive produzione audiovisiva possano illustrare lo spirito del. e l’ambito. Generare delle abilità nell’ambito dell’educazione digitale comporta quindi una duplice sfida: da una parte identificare nuove risorse emergenti in modo permanente e dall’altra rafforzare i legami dei gruppi di lavoro grazie alla promozione dello scambio delle loro diverse prospettive, l’invito al dialogo e ad apprendere nello stesso posto di lavoro. Il coordinamento di quest’ultimo asse portante e la sua implemen- tazione richiede l’aggiunta di criteri che si riflettano nei manuali di stile, con caratteristiche tecniche omogenee rivolte a dirigere il lavoro di ciascuno dei profili di produzione dei MOOC. Strategie per la produzione e la valutazione dei MOOC Per garantire la produzione e la valutazione dei MOOC del “Corso di specializzazione in Governo Aperto: Rivedere i Principi per sfida- re le pratiche”, si consiglia la costituzione di un Gruppo di esperti sul tema del Governo Aperto, per definire gli accordi fondamentali per la realizzazione effettiva dei MOOC. Per quanto riguarda il piano di studi e la metodologia da utiliz- zare, si consiglia un corso teorico-pratico in ogni MOOC e iscritto nell’ambito iberoamericano; tutto ciò permette delle presentazioni e delle analisi di differenti esperienze all’interno di un approccio etico, in accordo con diverse scale di governabilità. 15
Prima parte Tra gli obiettivi del corso vi è lo sviluppo delle competenze sul tema del Governo Aperto per i funzionari, le organizzazioni sociali e i cittadini interessati e si propone lo scopo, tra le altre cose, di sviluppare la capacità critica di coloro che vi partecipano al fine di: • Comprendere gli sviluppi concettuali su cui si fonda il Governo Aperto e i suoi diversi obiettivi, i processi e le azioni per la presa di decisioni nell’ambito pubblico. • Riconoscere ed esaminare i principi del Governo Aperto e il suo rapporto con la società della conoscenza: partecipazione, trasparenza, innovazione e uso intensivo delle tecnologie dell’informazione. • Mettere in discussione l’effetto del Governo Aperto sulle democrazie, i partiti politici e le organizzazioni sociali. Per altri versi, in termini di strategie di progettazione, le opzioni pedagogiche decise dagli esperti sono: • Progetto orientato alla risoluzione dei problemi e all’apprendimento di esperienze. Ciò implica l’interesse nei confronti di scelte pratiche e attività concrete, lontano da una proposta MOOC puramente contenutistica. • Adattamento del contenuto alle strategie. L’accento è posto sulla dinamica e sulla gamificazione di tutti i moduli; ciò consente di avvicinare i contenuti alle pratiche e alle sfide che si presentano ai funzionari pubblici. • Organizzazione modulare e temporale. Il MOOC è strutturato in un progetto modulare sequenziale e propone un percorso per i moduli; si sviluppa un MOOC ogni tre settimane come esperienza pilota. • Ogni MOOC del corso è strutturato sulla base di due o tre idee centrali che brevemente guidano coloro che iniziano ciascun modulo. L’uso di un #hashtag serve per la diffusione, l’espansione e la realizzazione di eventuali attività. • Valutazione trasversale basata su delle rubriche. Il lavoro si basa su una valutazione trasversale complessiva e algoritmica (automatizzata), combinata con un “progetto di apprendimento auto-organizzato”, attraverso delle valutazioni tra pari. 16
Prima parte • Dinamizzazione del MOOC: senza tutor tradizionali, ma moderatori / dinamizzatori che risolvono i dubbi sul contenuto e sul funzionamento della piattaforma e incoraggiano la partecipazione. Questa animazione possiede delle modalità e degli strumenti condivisi per renderla operativa e interattiva. • Il corso è strutturato tenendo conto degli standard etici e dei comportamenti che sono parimenti legittimi in tutte le culture. Per quanto riguarda la piattaforma educativa, si consiglia di costru- ire una piattaforma aperta e con una progettazione autonoma. La piattaforma del corso fornisce i parametri della dinamica del MOOC e contemporaneamente invita all’apertura di forum posti in relazione ai social network (twitter e facebook) e di spazi per “Domande frequenti”. Per quanto riguarda i criteri e i parametri per le risorse audiovisive da utilizzare nel corso, si suggerisce di avere: • Risorse audiovisive dinamiche, non statiche, a seconda degli argomenti: uso di insert o targhe testuali (ad esempio, Domande di ancoraggio trattenute), videografiche, infografiche, altre voci in off, pulsanti sensibili che attivano altre azioni, ecc. • Unificazione degli stili dei diversi materiali da produrre, basata su un “Manuale di stile” sviluppato in modo collaborativo. La struttura del corso di specializzazione sul Governo Aperto è composta da otto MOOC di contenuti differenti. Ogni università si è occupata di un argomento relativo al Governo Aperto e ha sviluppato il corso. Tra i temi scelti in questa esperienza ci sono: la partecipazione e la collaborazione dei cittadini, l’innovazione pubblica, i dati aperti e la gestione delle informazioni pubbliche, le tecnologie digitali a supporto del Governo Aperto, la formulazione delle politiche del Go- verno Aperto ed i principi etici che implicano la sua implementazione. L’ultimo MOOC cerca di integrare i contenuti trattati dal resto dei MOOC e fornisce le attività necessarie per accedere alla specializ- zazione, che rappresenta il livello finale del corso, una volta soddisfatti tutti i requisiti per la valutazione. Per quanto riguarda i punti focali da prendere in considerazione nella produzione dei MOOC, abbiamo trovato alcune difficoltà legate alla necessità di coordinare in modo tempestivo la presentazione dei 17
Prima parte materiali, le attività e le altre risorse prodotte dai vari partner, con l’obiettivo di facilitare il loro montaggio all’interno della piattafor- ma virtuale. Per superare queste difficoltà e come suggerimento per la futura edizione dei MOOC, si consiglia di creare un modello di struttura per il corso condiviso, che contribuisca all’unificazione dei criteri relativi al tipo di attività da svolgere, alle caratteristiche dei materiali e delle risorse audiovisive da usare. La comunicazione e il coordinamento continuo tra i partner è un fattore chiave per il successo della gestione in comune nella produ- zione dei MOOC. Criteri di qualità per l’elaborazione dei MOOC A causa dell’effetto immediato dell’influenza e dell’uso del MOOC, le istituzioni educative direttamente collegate alla ricerca e alla ge- nerazione di conoscenza hanno aperto un nuovo campo di studi. Attraverso questo avvenimento esplosivo e incontrollato, sorge la domanda se questi corsi e piattaforme didattici abbiano o meno le basi pedagogiche appropriate per garantire la qualità e l’efficienza necessaria per l’apprendimento. Lo scopo di questa sezione è quello di identificare, in modo sin- tetico, alcuni degli elementi chiave che a partire dall’esperienza di implementazione del Progetto Togive, hanno contribuito a migliorare gli indici di qualità nella creazione e nella gestione del MOOC, ba- sandosi sull’idea che non esistono delle regole specifiche per questo modello pedagogico (la maggior parte si fondano su quelle già pre- senti nelle piattaforme di e-learning e sui criteri di valutazione per questo tipo di istruzione online) e che, pertanto, sono costantemente valutate e riviste. Forse è per questa ragione che possiamo trovare un numero ampis- simo di proposte per la valutazione della qualità dei MOOC in rete, sebbene sia vero che, nella maggior parte dei casi, queste si riferiscono all’applicazione di criteri nella misurazione della qualità MOOC da un punto di vista di marketing (diffusione e commercializzazione), in contrasto con la valutazione della qualità della metodologia stessa o dei contenuti didattici offerti. 18
Prima parte La Qualità e i MOOC In ogni caso, la letteratura sui criteri di qualità dei MOOC è ancora limitata e quindi i criteri continuano a venire dai regolamenti riguar- danti l’e-learning, in particolare quelli che provengono dall’EFQUEL, l’ente professionale europeo responsabile per la qualità dell’e-learning, le cui linee guida sono state adattate per l’applicazione ai corsi online di massivi. Nelle prossime sezioni faremo riferimento ai criteri di qualità dei MOOC che provengono da organismi di normalizzazione, e in particolare al lavoro di esperti le cui indicazioni hanno contribuito in modo decisivo a un miglior sviluppo di TOGIVE. Una delle iniziative più interessanti e fondamentali per la crea- zione di un MOOC è il progetto “The MOOC Quality Project” della Fondazione Europea per la Qualità nell’E-learning (EFQUEL). Questo “blog partecipativo” mostra che alcune delle questioni relative ai MOOC rispondono a dei criteri di valutazione della qualità simili a quelli dell’istruzione tradizionale. Tuttavia, uno degli aspetti di diffe- renziazione rispetto a questa è la quantità di informazioni che prima del corso devono essere date agli studenti: tipo di corso, approccio pedagogico, livello di partecipazione, orari, scadenze, requisiti tecnici, ruolo dell’insegnante / tutor, tessere, ecc. Questo fatto conferma l’idea del professor Miguel Gea Mejías1, per il quale la garanzia della qualità di un MOOC si basa sull’uso di una metodologia rigorosa nella fase di progettazione del corso che include, tra le altre cose: • La Pianificazione: identificazione, durata, ore e guide didattiche di sopporto. • La Progettazione: contenuti, risorse didattiche, strumenti comunicativi e attività. • Il tutoraggio: comunicazione, problemi, supporto e sessioni con il tutor. Gea, Miguel (a cura di) (2015), Informe MOOC y criterios de calidad, Toledo: 1 CRUE. 19
Prima parte • La Valutazione: in coppia, autovalutazione, finale, per obiettivi raggiunti, ecc. • Includere l’aiuto ai docenti e alla loro formazione. Seguendo queste linee guida, i partner di TOGIVE hanno prestato particolare attenzione al processo di concettualizzazione e di proget- tazione dei MOOC, riflettendo sull’uso di un modello standardizzato che rispondesse ai criteri generali di qualità del progetto, nonché ai diversi modelli educativi presenti in un progetto multiculturale come quello che ci interessa. Gran parte di questa “standardizzazione” ha influito sulle caratte- ristiche del contenuto audiovisivo: numero di video e durata, discorso parlato e sottotitoli, uso del marchio o del branding aziendale, come pure su altri aspetti particolari relativi ai processi di preproduzione, produzione e postproduzione . La maggior parte di questi accordi sono raccolti e distribuiti tra i paragrafi dei diversi capitoli di questo manuale, che, in gran parte, come del resto si autodefinisce, è anche un breve manuale per l’appli- cazione di criteri di qualità nel suo insieme. Strategie comunicative dei corsi online Per formulare una strategia di comunicazione per un corso online (MOOC o altro tipo di corso) è importante prendere in considera- zione i seguenti aspetti: • Identificare chiaramente gli obiettivi della comunicazione. • Identificare il target di riferimento dello stesso. • E in base a ciò stabilire i migliori canali di comunicazione e le azioni comunicative per raggiungere gli obiettivi preposti. • Coordinare le azioni comunicative tra partner e associati. Nel caso di un corso online i principali obiettivi comunicativi sono diretti a: • Diffondere il corso tra il pubblico – far conoscere il corso, i contenuti, le attività in cui è strutturato. 20
Prima parte • Ottenere l’iscrizione del pubblico al corso - i corsi online, e in particolare i MOOC, come riflette il loro nome, sono creati per un gran numero di persone, ragion per cui è necessaria un’attività comunicativa che possa raggiungere il maggior numero possibile di persone ed aumentare il numero di iscritti • Generare un senso di impegno e di partecipazione ed ottenere apporti dai partecipanti – si sa che i corsi on line, i MOOC e specialmente i corsi gratuiti, hanno un alto livello di abbandono; per questa ragione è fondamentale riuscire a generare la pertecipazione degli studenti al corso. L’identificazione del pubblico di destinazione della comunicazione di un curso MOOC possiede due aspetti: • Da una parte, il target principale è quello identificato all’interno dello stesso corso. Nel caso del Corso di Specializzazione nel tema del Governo Aperto il pubblico di destinazione è formato principalmente da funzionari pubblici, studenti, organizzazioni sociali e in più dai cittadini interessati al Governo Aperto. • Dall’altra parte, facilitatori o stakeholders che oltre a fornire gli iscritti al corso, possono contribuire alla sua diffusione. Nel caso particolare del nostro corso, le organizzazioni erano delle istituzioni pubbliche. Canali comunicativi e azioni principali Identificare i migliori canali comunicativi per raggiungere il pubblico di destinazione è essenziale per una campagna di comunicazione di suc- cesso. Nel caso dei corsi online, è necessario l’uso di mezzi elettronici, in combinazione con i canali più tradizionali (eventi promozionali, poster e immagini del corso). Per il corso di specializzazione sul tema del Governo Aperto ab- biamo utilizzato diversi canali di comunicazione: • Social network: sono stati utilizzati social network generali come Twitter e Facebook, anche specializzati come NovaGob (social network dei professionisti pubblici, con 15.000 membri). Per la campagna nei social network è essenziale creare un hashtag 21
Prima parte del corso (nel nostro caso, trattandosi di un corso composto da diversi MOOC, abbiamo anche scelto di creare un hashtag per ogni MOOC). Nei messaggi dei social network è importante utilizzare, quando si può, degli strumenti audiovisivi (immagini / video), etichettati per rendere virale il contenuto e dei link per rinforzare il messaggio con maggiori informazioni. • Il mailing massiccio o la newsletter con le informazioni necessarie del corso presentate in modo invitante per incoraggiare le iscrizioni. • Esposizione del progetto sul sito web: è molto importante che il web (landing page) del corso fornisca le informazioni necessarie per i possibili partecipanti in modo agile e facile da capire. Informazioni, quali la durata del corso, la data d’inizio, gli obiettivi, i contenuti (esposti in modo sintetico), i docenti, sono essenziali per attirare il pubblico di destinazione. • Poster e volantini per la diffusione: questi materiali includono l’immagine del corso e i dati principali. • Eventi promozionali del corso presso differenti organizzazioni e conferenze. Uso dei risultati del MOOC L’esecuzione del pacchetto di lavoro numero sei è stata una grande sfida per l’intero team di TOGIVE. I sei prodotti presenti in questo gruppo di attività erano correlati tra loro. In primo luogo, dobbiamo distinguere due obiettivi molto speci- fici. Il primo obiettivo è stato quello di unire le forze per assicurare la sostenibilità del progetto e garantire la fattibiltà del consorzio. Il secondo obiettivo è stato quello di registrare le esperienze passate in un libro digitale. Per raggiungere il primo obiettivo, è stata promossa la firma di diversi accordi di collaborazione con alcune istituzioni di formazione di funzionari pubblici presenti in differenti paesi. Ciò sarebbe stata la base necessaria per offrire dei collegamenti di lavoro in futuro, oltre a garantire delle collaborazioni future con queste organizzazioni. 22
Prima parte I partner si sono occupati della ricerca dei contatti con queste orga- nizzazioni e di promuovere la firma di questi accordi generali. In questa stessa direzione un secondo punto è stato quello di promuovere l’istituzionalizzazione della piattaforma del governo digitale (OGDEP) e la formalizzazione, in ciascuna delle istituzioni dei membri del consorzio, dell’uso dei contenuti e dei programmi sviluppati dal progetto TOGIVE. Una volta che queste azioni preparatorie sono state eseguite, i mem- bri del consorzio hanno discusso nelle riunioni, sia formalmente che informalmente, il modo in cui produrre un programma di educazione digitale per mezzo di attività differenti e i risultati sono stati presentati nel documento chiamato “Piano di Sostenibilità della Piattaforma di Educazione Digitale” (OGDEP). Per la costruzione dei due documenti abbiamo lavorato in parallelo con le società di consulenza EVM e AV6, che partecipano al consorzio per garantire la qualità del contenuto della piattaforma. Dopo la realizzazione del piano e del programma di educazione digitale, è stata fatta una proposta per un accordo quadro di collabo- razione da sottoporre al giudizio delle università partecipanti, per la sua approvazione. Dato che ogni istituzione di istruzione superiore possiede dei regolamenti e dei criteri differenti, collegati a ciascun paese, è stato difficile raggiungere una proposta capace di includere tutti gli accordi. Pertanto, le differenze sono state risolte mediante la crezione di una proposta generale che accettasse la possibilità di una collaborazione senza molte limitazioni. Infine, è stato proposto un piano strategico con le azioni appro- priate per permettere la fattibilità del progetto, composto dagli aspetti finanziari e accademici e in cui si incluissero i membri del consorzio interessati, per la promozione del progetto negli anni a venire. Il secondo obiettivo, rivolto a registrare le esperienze ottenute in questa impresa internazionale, è stato l’elaborazione di un libro elettronico. Data la natura internazionale e l’obiettivo di promuo- vere la massima diffusione del suo contenuto, abbiamo scelto questo formato digitale da stampare e riprodurre in seguito. Questo libro è stato diviso in tre sezioni principali: la prima, che descrive le diverse fasi di realizzazione del progetto con le sue diverse sezioni; la seconda, 23
Prima parte che mostra il contenuto di ciascuno dei corsi MOOC sviluppati da questo programma; la terza sezione tecnica, che descrive nei dettagli la registrazione, la progettazione, l’implementazione e la diffusione virale della piattaforma. L’insieme di attività in questo pacchetto di lavoro ha cercato tanto la diffusione del progetto TOGIVE quanto la promozione di azioni che ne consentiranno la sostenibilità in futuro. La sfida più grande è stata quella di ottenere la collaborazione e la cooperazione su tutti i prodotti e ciò è stato possibile grazie al lavoro di preparazione e all’organizzazione dei pacchetti di lavoro che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo. Meccanismi di coordinamento per la creazione dei MOOC collaborativi La creazione dei MOOC collaborativi prevede il contributo di diversi partecipanti (università, amministrazioni pubbliche, professionisti, ecc..), caratterizzati da degli interessi, dei ruoli, delle conoscenze e capacità differenti. Indipendentemente dal loro argomento e dalla loro durata, è necessario stabilire una serie di meccanismi di coor- dinamento per regolare e garantire il corretto funzionamento delle relazioni tra i diversi agenti coinvolti, nonché l’efficienza e la qualità dei processi di produzione e di implementazione di nuove attività di formazione. In questo senso, potremmo distinguere almeno tre livelli di coordinamento: amministrativo, tecnico e di contenuto. Sulla base dell’esperienza del progetto TOGIVE, oltre alla divisio- ne dei ruoli tra i partecipanti in relazione ai compiti da svolgere per la creazione dei corsi MOOC, queste tre aree di coordinamento pos- sono essere organizzate mediante la creazione di una serie di comitati responsabili della gestione di questi aspetti, in cui siano rappresentate tutte le parti coinvolte. La struttura utilizzata durante lo sviluppo del progetto e per il successivo utilizzo dei suoi risultati è costituita da tre comitati, le cui funzioni e aree di intervento saranno definite più avanti: Comitato direttivo; Comitato di Esperti in Educazione Digitale; Comitato di Esperti del Tema Specifico (Governo Aperto, 24
Prima parte nel caso in questione). La creazione di questi comitati, come vedre- mo, è essenziale per ottimizzare e garantire la qualità sia dei processi gestionali che decisionali. Comitato Direttivo: Coordinamento e gestione amministrativa Di fronte a qualsiasi tipo di attività cooperativa, è necessario definire quali regole determinano le relazioni tra coloro che vi partecipano. Ciò può essere fatto mediante un accordo di collaborazione, deciso da tutte le parti, in cui sono definiti gli obiettivi, i diritti e i doveri dei membri, nonché le procedure da seguire per affrontare le diverse problematiche che possono verificarsi durante il periodo di questa relazione. Il ruolo del Comitato Direttivo è quello di garantire il rispetto degli accordi e degli obiettivi decisi dai partecipanti nella creazione e gestione dei contenuti e di offrire le soluzioni migliori per tutti. Pertanto, tra le funzioni che devono essere svolte dal Comitato Direttivo, spiccano le seguenti: • Creazione e controllo del calendario delle attività da sviluppare. • Decisione di un calendario di reunioni periodiche di coordinamento. • Definizione di accordi in relazione all’incorporazione di nuovi membri nel team di lavoro. • Determinazione dei meccanismi di controllo della qualità. • Controllo della distribuzione delle spese e delle entrate relazionate con le attività da svolgere. • Esame di nuove proposte di attività di interesse del gruppo. • Contatti e accordi con organizzazioni che desiderano ricevere l’istruzione data dal gruppo di lavoro. • Controllo della visibilità e della diffusione dei prodotti sviluppati. • Esame periodico degli accordi stabiliti nella convenzione. 25
Prima parte Comitato di Esperti in Educazione Digitale: Coordinamento e gestione tecnica Come abbiamo affermato precedentemente, l’insegnamento attraverso i corsi MOOC è una strategia relativamente nuova e quindi soggetta tanto a verifica quanto a una costante evoluzione, sia per ciò che ri- guarda l’implementazione di metodologie didattiche che aumentano l’autonomia degli studenti in relazione alla propria formazione, sia per il tipo di supporti informatici che migliorano il loro apprendimento. Pertanto, il coordinamento tecnico delle attività di sviluppo di questo tipo di corsi dovrebbe comprendere tanto gli aspetti pedagogici quanto quelli tecnologici associati a questo tipo di ambiente educativo digitale. Per quanto riguarda gli aspetti pedagogici, come vedremo nella sezione dedicata alla progettazione e alla gestione dei corsi MOOC, un Comitato di Esperti in Educazione Digitale dovrà garantire il rispetto delle linee guida stabilite dalle nuove proposte formative, assicurando la qualità e l’omogeneità del prodotto offerto, oltre a studiare e a implementare le nuove metodologie che potrebbero essere di beneficio per gli studenti. Questo sarà preso in considerazione sia durante lo sviluppo dei video, sia nella selezione dei materiali comple- mentari, dei sistemi di valutazione e di autovalutazione e dei metodi di dinamizzazione. Per ciò che concerne gli aspetti tecnologici, il Comitato deve monitorare il corretto funzionamento e l’adeguatezza della piatta- forma selezionata (nel nostro caso OpenEDX), al fine di garantirne la conservazione e la sua idoneità alle nuove proposte nel campo della formazione, e viceversa. Attualmente, le piattaforme di formazione online offrono una vasta gamma di alternative e sarà compito del Comitato selezionare quelle più adatte alle proprie esigenze e, una volta scelte, di garantirne la manutenzione e lo sviluppo continuo. Per questo motivo, è importante che il suddetto Comitato sia composto da esperti in materia di istruzione e da professionisti del settore tecnologico. 26
Prima parte Comitato di esperti nell’area specifica di conoscenza: coordinamento e gestione dei contenuti Infine, ma non meno importante, se si sceglie di sviluppare dei corsi collaborativi, bisogna costituire un Comitato di Esperti dell’Area, che garantisca la qualità del contenuto da sviluppare. Questo comitato può raggruppare sia accademici che professionisti del settore di riferimento, al fine di proporre nuove azioni di forma- zione e valutare l’adeguatezza delle proposte interne ed esterne. Dette proposte devono essere valutate tenendo conto di aspetti quali: la loro congruenza con l’area specifica; la varietà, la novità e la qualità dei contenuti offerti; la prevenzione di una sovrapposizione tra i corsi. Tra le funzioni del comitato ci potrebbe anche essere la ricerca di professionisti ed accademici legati all’area, per lo sviluppo di nuovi corsi (o per la loro partecipazione a uno dei moduli già in corso) e per utilizzare le reti di contatti che si possiede solitamente nel mondo accademico. 27
Seconda parte Buone pratiche per la realizzazione di un MOOC I MOOC (Massive Online Open Course) sono il risultato della fusione della tecnologia dell’informazione e dell’istruzione e rappresentano una formazione virtuale e a distanza che ha avuto un importante progresso negli ultimi decenni. Molti insegnanti sono interessati a questa nuova tendenza me- todologica della formazione online. Quindi, al fine di adattare gli strumenti dell’educazione faccia a faccia ai requisiti di questa nuova metodologia virtuale, il progetto Transatlantic Open Government Virtual Education - TOGIVE ha sviluppato un manuale di buone pratiche che funga da guida per la loro pre-produzione, produzione e post-produzione. Questo manuale aiuterà quindi non solo gli insegnanti che deci- dono di registrare un MOOC, ma anche lo staff tecnico che fornisce il supporto tecnologico a questi corsi online, permettendo la parte- cipazione sui queste due strategie alla trasformazione dei contenuti accademici in sceneggiature audiovisive. Immagine 1. Esempio di editing video ed espressione corporea 28
Seconda parte Allo stesso modo, si forniranno alcuni consigli relativi alla comuni- cazione e all’espressione corporale per la dinamicizzazione dei contenuti e per l’integrazione della parte audiovisiva con quella del discorso. La progettazione del MOOC Strutturare un MOOC può avere una certa somiglianza con la tras- formazione dei contenuti di una materia in una guida didattica. La differenza principale è che i MOOC generano negli studenti tanto un senso di autonomia quanto quello di collaborazione reciproca, permettendo quindi un apprendimento con il minimo contributo sia del team tecnico che del team di dinamizzazione. I MOOC sono divisi in moduli che potrebbero essere equivalenti ai temi di una materia, in cui possiamo includere video di contenuti, documenti, attività di dinamizzazione, link a risorse online e attività di valutazione. Sulla base degli studi svolti dalle principali piattaforme di for- mazione virtuale, possiamo ritenere che il lavoro di ciascun modulo non dovrebbe superare le 6 ore e che un MOOC completo dovrebbe durare al massimo 4 o 5 settimane. È importante conoscere i diversi livelli di interesse degli studenti per strutturare il MOOC; a partire da un livello minimo e passando per le attività di dinamizzazione e le risorse complementari, ciascuno dei partecipanti può approfondire le materie seguendo i propri inte- ressi e conoscenze. Immagine 2. Progettazione di un modulo introduttivo 29
Seconda parte Il primo passo è la progettazione di un modulo introduttivo che presenti il corso agli studenti e che ne specifichi i contenuti e gli obiettivi. In questo modulo introduttivo si consiglia (come viene mostrato nell’immagine seguente) di includere una tabella di attività in cui gli studenti possono rendersi conto del carico di lavoro necessario per partecipare al corso, per far coincidere la loro disponibilità di tempo con le esigenze del MOOC. Immagine 3. Esempio di struttura del contenuto del modulo È inoltre opportuno aggiungere un video di presentazione in cui compaia il corpo docente del corso. Oltre a spiegare gli obiettivi e a dare un’idea generale di quali saranno i suoi contenuti, si dovranno spiegare brevemente le diverse risorse e attività che lo compongono, così come la sua struttura cronologica e il sistema di valutazione. Sebbene sappiamo che i contenuti sono interdipendenti, è impor- tante costruire ciascun modulo in modo autonomo, perché gli studenti devono potersi muovere liberamente sul MOOC. La sequenzialità dell’educazione faccia a faccia viene spezzata dalla libertà di scelta che gli studenti hanno nell’educazione virtuale. È un aspetto che i professori devono prendere in considerazione e su cui ritorneremo al momento della registrazione dei video didattici. Dopo il modulo introduttivo, iniziamo a costruire il MOOC. Ogni modulo deve includere i video di contenuto, i documenti di supporto (è importante non eccedere nell’uso del formato scritto, giacché è bene ricordare che la base dell’educazione virtuale deve essere audiovisiva e interattiva), attività di dinamizzazione e di valutazione. 30
Seconda parte Le attività di dinamizzazione cercano di far socializzare gli studenti, di rompere con la solitudine dietro gli schermi e umanizzare i processi educativi a distanza. Tra le varie risorse, vogliamo sottolineare l’importanza dei forum, che servono sia a collegare gli studenti, sia a risolvere tutti i loro dubbi. I forum sono anche utili per i facilitatori per sollevare domande o rispondere alle preoccupazioni degli studenti. Infine, possono tra- sformarsi in attività interessanti come i dibattiti. I social network sono utili per superare la chiusura del MOOC; aprono una finestra che consente agli studenti di partecipare con il resto della comunità dando la propria opinione sul tema proposto. Serve anche a rendere visibile il MOOC e a guidare il lavoro degli studenti verso la comunità. La wiki, per esempio, è un’attività di dinamizzazione che favorisce l’apprendimento cooperativo; un’attività antecendente rivolta alla crea- zione di un database comune dei contenuti che serviranno a svolgere le attività di valutazione e ad ampliare ed approfondire i concetti proposti. In generale, le attività di dinamizzazione sono scelte liberamente, poiché non entrano nella valutazione; il fatto che gli studenti decida- no di parteciparvi dipende moltissimo dalla loro capacità di attrarre l’interesse degli alunni e dalla loro rilevanza. Per ciò che riguarda le attività di valutazione, in base al principio di autonomia dei MOOC non possiamo usare qualsiasi tipo di prova, come succede invece nell’educazione faccia a faccia. Da una parte, dopo i video del contenuto, i questionari sono dei meccanismi di rinforzo agili ed efficaci. Nella loro produzione dobbia- mo far sì che, sia nel caso di risposte corrette che in quello di risposte errate, contengano una risposta chiarificatrice, visto che lo scopo dei questionari è l’apprendimento degli studenti. L’introduzione di due o tre tentativi favorisce questo obiettivo. Anche le attività tra pari sono utili per le prove di riflessione e di approfondimento. All’interno del modulo, il collegamento dei con- tenuti sviluppati a casi reali o a simulazioni consente agli studenti di mostrare la loro creatività ed il loro pensiero critico. Queste attività devono essere supportate, a causa della loro complessità, con video esplicativi e con risorse bibliografiche e audiovisive complementari. 31
Seconda parte La loro valutazione sarà fatta attraverso delle rubriche chiare e che valutano degli elementi facilmente osservabili. Immagine 4. Esempio della rubrica di qualificazione delle attività La ponderazione delle attività deve essere proporzionale alla loro difficoltà e bisogna tenere conto del fatto che le attività tra pari (P2P) non devono superare il 50% del voto finale al fin di evitare le possibili cattive pratiche degli studenti che possono influire negativamente sullo svolgimento autonomo del corso. Prima di occuparci degli aspetti specifici relativi alla trasforma- zione dei contenuti accademici in un formato audiovisivo, dobbiamo ricordare che i MOOC non solo sono utili a introdurre gli studenti nel tema trattato; il loro valore è soprattutto quello di collegare fra loro gli studenti attraverso le differenti attività di ricerca di risorse e di fonti che gli consentono di costruire delle conoscenze autonomamente e a partire dei propri interessi. È necessario creare una struttura dinamica e flessibile, adattata nel migliore dei modi alla natura particolare degli studenti. Questa struttura deve essere compatibile con i loro impegni personali e professionali e deve possedere una certa gradualità con l’obiettivo di potersi adattare a dei differenti livelli di conoscenza e di interessi. Inoltre, deve favorire la connettività interna ed esterna attraverso i forum e le reti sociali e incoraggiare la cooperazione mediante delle prove in cui venga richiesto il lavoro di squadra. 32
Seconda parte L’elaborazione della sceneggiatura del MOOC Realizzare la sceneggiatura di ciascuna delle unità significa trasformare nel linguaggio audiovisivo i nuclei tematici dei contenuti proposti. In questa fase le richieste ed i consigli dello staff tecnico diventano fondamentali. La “negoziazione” deve focalizzarsi sul non perdere l’essenza di ciò che si vuole dire e di ciò che la piattaforma audiovisiva deve pre- sentare per riuscire contemporaneamente ad attirare e a comunicare. Dopo tutto, si tratta di una negoziazione tra mondo accademico e mondo tecnico. Immagine 5. Progettare corsi online in Argentina Il personale docente deve aver pianificato ciò che desidera trasmet- tere nel MOOC e in ciascuno dei video che lo compongono, sia dal punto di vista degli obiettivi, sia per quanto riguarda la portata e la struttura del corso in relazione al tipo di studenti. Allo stesso modo, deve essere a conoscenza del fatto che circa un terzo dei contenuti che prevede di trasmettere può essere diffuso attraverso delle immagini. Si raccomanda, pertanto, di progettare l’unità; per questo pro- poniamo un tipo di struttura per le sceneggiature, in cui deve essere 33
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