Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015 - RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - Andis

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Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015 - RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - Andis
RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
        IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

                   Laceno (AV)
                 17 LUGLIO 2015
     La Valutazione del dirigente scolastico

                  Angela Randazzo
Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015 - RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - Andis
«Per dare piena attuazione all’autonomia scolastica e alla
riorganizzazione del sistema di istruzione, il dirigente
scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione
del diritto allo studio, garantisce un’efficace ed efficiente
gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche
e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema
scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento.
A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione,
organizzazione e coordinamento ed è responsabile
della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e
dei risultati del servizio secondo quanto previsto
dall’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
nonché della valorizzazione delle risorse umane» (Art 1,
co. 77)

                                          Angela Randazzo
Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015 - RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - Andis
   PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

   INDIVIDUAZIONE COLLABORATORI

   CHIAMATA DEI DOCENTI

   VALUTAZIONE DEI DOCENTI

   ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

                                   Angela Randazzo
Laceno (AV) 17 LUGLIO 2015 - RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - Andis
"Leadership             "Potere di
educativa"              gestione"

              Angela Randazzo
PRINCIPI FONDAMENTALI PER UNA CORRETTA ED EFFICACE
       VALUTAZIONE DELL’OPERATO DIRIGENZIALE

                               Angela Randazzo
«La valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata ai
sensi dell’articolo 25, comma 1, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165. Nell’individuazione degli
indicatori per la valutazione del dirigente scolastico si
tiene conto del contributo del dirigente al
perseguimento dei risultati per il miglioramento del
servizio    scolastico    previsti  nel   rapporto     di
autovalutazione di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, in coerenza con le
disposizioni contenute nel decreto legislativo 27
ottobre 2009, n. 150, e dei seguenti criteri generali:
[…]»

                                   Angela Randazzo
Criteri generali:
   competenze gestionali ed organizzative
    finalizzate al raggiungimento dei risultati,
    correttezza,     trasparenza,    efficienza    ed
    efficacia dell’azione dirigenziale, in relazione
    agli obiettivi assegnati nell’incarico triennale ;
   valorizzazione dell’impegno e dei meriti
    professionali del personale dell’istituto, sotto
    il profilo individuale e negli ambiti collegiali;

                                  Angela Randazzo
   apprezzamento      del     proprio  operato
    all’interno della comunità professionale e
    sociale;
   contributo al miglioramento del successo
    formativo e scolastico degli studenti e dei
    processi     organizzativi     e   didattici,
    nell’ambito dei sistemi di autovalutazione,
    valutazione e rendicontazione sociale;

                               Angela Randazzo
   direzione     unitaria della   scuola,
    promozione della partecipazione e
    della collaborazione tra le diverse
    componenti della comunità scolastica,
    dei rapporti con il contesto sociale e
    nella rete di scuole.

                           Angela Randazzo
La Valutazione dei Dirigenti scolastici
                        =
 parte integrante dell’Autovalutazione d’Istituto

                                                     Nuovi
Benchmark           Obiettivi di
                                                     obiettivi del
  per la           miglioramento
                      del RAV
                                                     contratto
Valutazion
                                                     triennale
    e

                                   Angela Randazzo
L'art. 2 del Regolamento dispone che il SNV valuta l'efficienza e
l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione, in
coerenza con quanto previsto dall'art. 1 del d.lgs. 286/2004.
I risultati della valutazione sono forniti ai direttori generali degli uffici
scolastici regionali (USR) per la valutazione dei dirigenti scolastici.
L'individuazione delle priorità strategiche della valutazione del sistema
educativo di istruzione spetta al Ministro, il quale vi provvede, con
periodicità almeno triennale, con la medesima direttiva già prevista
dall'art. 2, co. 3, del d.lgs. 286/2004. La definizione delle modalità
tecnico-scientifiche della valutazione è, invece, affidata all'INVALSI.
Le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di
istruzione, cui l'INVALSI deve adeguare la programmazione della
propria attività, sono state definite, da ultimo, per gli aa.ss. dal
2014/2015 al 2016/2017, con Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014

                                               Angela Randazzo
Con riguardo al sistema di istruzione e formazione
professionale, le priorità strategiche, nonché le modalità della
valutazione, sono definite, secondo i principi di cui al
Regolamento, con linee guida adottate dal Ministro d'intesa con
la Conferenza unificata, previo concerto con il Ministro del
lavoro e delle politiche sociali.
Le competenze in materia di verifica del rispetto dei LEP, di cui
all'art. 22 del d.lgs. 226/2005, restano attribuite all'INVALSI.
Va sottolineato che le linee guida triennali già previste dall'art.
2, co. 3, del d.lgs. 286/2004 per la definizione delle priorità
strategiche della valutazione del sistema dell'istruzione e
formazione professionale non risultano essere state mai
emanate.

                                         Angela Randazzo
«…il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche
si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel
processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di
valutazione e delle scadenze temporali stabilite dalla
conferenza per il coordinamento funzionale del S.N.V. […]
…le azioni di valutazione sono dirette anche a evidenziare le
aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle
istituzioni scolastiche direttamente riconducibili al dirigente
scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua
azione dirigenziale, secondo quanto previsto dall'articolo 25
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive
modificazioni, e dal contratto collettivo nazionale di lavoro».
(Art. 6)

                                       Angela Randazzo
Punto a3)   "Come previsto dal Regolamento, il modello di valutazione
della dirigenza scolastica dovrà prestare attenzione agli obiettivi di
miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di
autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e
gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili
all’operato del dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei
risultati della sua azione dirigenziale, secondo quanto previsto
dall’art. 25 del D. Lgsl. 165/2001, e ss.mm., e dal vigente
contratto      collettivo   nazionale   di   lavoro     dell’area   dirigenza
scolastica"

                                               Angela Randazzo
Il riferimento al Regolamento sul S.N.V.,
riprende la questione, mai effettivamente decollata,
della valutazione dei dirigenti scolastici, prevista
dallo   status dirigenziale (D.lgs   165/2011),   dal
Contratto di lavoro e dalla riforma della Pubblica
Amministrazione (D.lgs 150/2009);

pone  la conoscenza del contesto in cui opera il
dirigente quale azione preliminare e indispensabile per
delineare un sistema di indicatori che possano
definire in maniera attendibile la funzione dirigenziale
da declinare in un contratto di missione meno generico
di quello attuale.

                                  Angela Randazzo
«I dirigenti scolastici […] rispondono […] in
ordine ai risultati, che sono valutati tenuto
conto della specificità delle funzioni e sulla
base delle verifiche effettuate da un nucleo di
valutazione istituito presso l'amministrazione
scolastica regionale, presieduto da un dirigente
e composto da esperti anche non appartenenti
all'amministrazione stessa».

                             Angela Randazzo
La Valutazione è
coerente                                       … con il
con                                            profilo
l'incarico                                     professionale
triennale…

    connessa alla retribuzione di risultato

                             Angela Randazzo
In Italia non è ancora stato definito un profilo
del DS.
Le competenze professionali in base alle quali
valutare sono quelle già concordate e riportate
nella normativa. Probabilmente si utilizzerà il
patrimonio di indicatori sperimentati con Vales.
Cruciale risulterà la capacità di pianificazione,
organizzazione, gestione, monitoraggio e
verifica del Piano di miglioramento orientato al
raggiungimento dei risultati.

                                Angela Randazzo
Il DS agisce sul versante organizzativo per
garantire a tutti gli alunni uguali opportunità
rispetto agli esiti di apprendimento (cuore del
processo di autovalutazione) attraverso:
•Orientamento      delle   pratiche   progettuali    e
valutative dei Dipartimenti e dei Consigli di classe
•Formazione delle classi
•Attribuzione dei docenti alle classi
•Procedure di controllo nella gestione del curricolo
”agito”
•Sviluppo delle risorse professionali

                                 Angela Randazzo
«Al fine di […] assicurare la valutazione dei dirigenti scolastici,
per il triennio 2016-2018 possono essere attribuiti incarichi
temporanei di livello dirigenziale non generale, di durata non
superiore a tre anni, per le funzioni ispettive […] ai sensi
dell'articolo 19, commi 5-bis e 6, del D.Lgsl. 30 marzo 2001, n.
165, e ss.mm.ii., anche in deroga, per il periodo di durata di
detti incarichi, alle percentuali ivi previste per i dirigenti di
seconda fascia. […] Gli incarichi per la funzione ispettiva […]
sono conferiti […] mediante valutazione comparativa dei
curricula e previo avviso pubblico, da pubblicarsi sul sito del
MIUR, che renda conoscibili il numero dei posti e la loro
ripartizione tra amministrazione centrale e Uffici scolastici
regionali, nonché i criteri di scelta da adottare per la
valutazione comparativa»

                                         Angela Randazzo
   L’accrescimento di potere dirigenziale in un ambito tecnico discrezionale
    presuppone un’adesione culturale e professionale difficilmente ottenibile;
   Lo spostamento del potere che porta a rispondere di un diritto soggettivo
    (diritto all’istruzione e alla formazione) dalla funzione docente a quella
    dirigenziale non provoca automaticamente una responsabilizzazione del
    docente;
   Il nucleo delle scelte fondamentali di programmazione didattica ed
    educativa è insindacabile;
   Se il benchmark di riferimento della valutazione saranno solo gli obiettivi
    che i dirigenti si auto-assegnano con i rapporti di autovalutazione si
    rischierà di assistere a una rinuncia da parte ministeriale della proposizione
    dall’alto di obiettivi qualificanti (per esempio in materia di dispersione
    scolastica, di inclusione, così come di promozione delle eccellenze), il che si
    tradurrà facilmente in arbitrio e non gioverà né al clima né alla qualità del
    servizio.

                                                     Angela Randazzo
Angela Randazzo
Un’attuazione concreta ed        efficace del
processo di riforma in atto,    e con esso il
processo di valutazione         del dirigente
scolastico, può avvenire        attraverso la
compiuta realizzazione di       uno stile di
Leadership diffusa.

                         Angela Randazzo
Angela Randazzo
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