1-2014 Confindustria Genova

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1-2014 Confindustria Genova
BIMESTRALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA, POLITICA E CULTURALE • I.P. • ANNO XXV • N. 1 • GENNAIO - FEBBRAIO 2014 • POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% CB-NO/GENOVA

                                                                                                                                                                           editoriale

                                                                                     l’intervista
                                                                                     ALBERTO

                                                          & RICERCA
                                                                                                                                                                           Innovazione

                                                          EDUCATION
                                                                                                                                                                           imprevedibile

                                                                                     VINCENTELLI

                                                          dossier riforme
                                                                                     SANGIOVANNI
                                                                                                                                                                                              1- 2014

                                                                                     La sfida della ricerca
                                                                                                                                                                           FABRIZIO FERRARI
1-2014 Confindustria Genova
www.madiventura.it

   Frutta secca sgusciata.
Frutta secca tostata e salata.
Mix di frutta secca in granella.
  In confezioni monoporzione.
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                           La cosmesi naturale in Italia
                             ha un’essenza genovese.
  La leadership in un settore non si ottiene dall’oggi al domani, ma è piuttosto il frutto di un lavoro di dedizione,
       sacrifici e costanza nel tempo. È la storia di molte aziende liguri, è la storia del Saponificio Gianasso,
            l’azienda nata nel 1965 con un preciso obiettivo: dare alla cosmesi una nuova anima naturale,
                fatta di ricerca di materie prime, artigianalità e lavorazioni compatibili con l’ambiente.
Con questo spirito, trent’anni dopo, il saponificio ha dato alla luce I Provenzali, marchio di prodotti 100% naturali
 e non testati sugli animali. E dopo quindici anni, con oltre 130 referenze, milioni di pezzi distribuiti in tutta Italia
           e la leadership consolidata nel settore, non abbiamo cambiato di una virgola la nostra filosofia.
  Quella di una crescita fatta di piccoli passi, dando sempre importanza all’ambiente e al territorio in cui viviamo.

                                                 www.iprovenzali.it
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1-2014 Confindustria Genova
Genova Impresa 1
                                                                 2014
                    GENOVA IMPRESA
                             Bimestrale
                   Confindustria Genova
                              N. 1/2014
                                                                            4    Editoriale
                                                                                 INNOVAZIONE IMPREVEDIBILE
                                                                                 di Fabrizio Ferrari

                            Editore
                           AUSIND
   Via San Vincenzo 2-16121 Genova                                          6    Confindustria
                                                                                 GENOVA, UNICA NEL SUO GENERE

              Direzione e Redazione                                              INDICATORI ECONOMICI
                                                                                 a cura del Centro Studi
   Via San Vincenzo 2-16121 Genova                                               di Confindustria Genova
                    tel. 010 - 8338426
           pponta@confindustria.ge.it                                            IN LIGURIA
              www.confindustria.ge.it             Fabrizio Ferrari
                          Registrazione
         presso il Tribunale di Genova
               N. 1-89 del 10-1-1989
                                                                            16   l’intervista
                                                                                 Alberto Sangiovanni Vincentelli
                                                                                 LA SFIDA DELLA RICERCA
                                                                                 di Piera Ponta
                 Direttore Responsabile
                             Piera Ponta
                 Comitato di Redazione
                     Alessandro Brenna
                                                                            20   dossier
                                                                                 DALLA SCUOLA ALL’IMPRESA
                                                                                 di Ivanhoe Lobello
                         Guido Conforti
                                                                                 SCOMMESSA DIDATTICA
                  Leopoldo Da Passano
                                                                                 di Ignazio Venzano
                        Roberta Recchi
                          Massimo Sola                                           FONDAZIONI ITS
                        Umberto Suriani                                          VALORE ALLA CONOSCENZA
                                                                                 di Riccardo Varaldo
                      Hanno collaborato           Alberto
             Ilaria Abignente di Frassello        Sangiovanni Vincentelli        ECCELLENZE DELL’ATENEO
                Daniela Boccadoro Ameri
                                                                                 FOTO DI SPIN-OFF E START-UP
                           Fabrizio Ferrari                                      d Cinzia Panero
                          Ivanhoe Lobello
                             Aldo Loiaconi                                       SMARTUP D’IMPRESA
                      Salvatore Majorana                                         di Aldo Loiaconi
                           Mattia Marconi                                        PROPOSTE DI RIFORMA
                       Massimo Morasso                                           di Piera Ponta
                            Cinzia Panero
                                                                                 STRADA IN SALITA
                            Alfonso Santilli                                     di Salvatore Majorana
                        Riccardo Varaldo
                         Ignazio Venzano                                         PIÙ FORMAZIONE
                                                                                 ALLA RICERCA DELLA CONCRETEZZA
Progetto grafico e impaginazione                                                 RICERCA, INVESTIMENTI E MANAGER
  CREATTIVA
  Via Dante 2-87 - Genova
  Tel. 010.54.29.98
  info@creattivagenova.it                                                   46   competizione & sviluppo
                                                                                 ITALIA METROPOLITANA

Stampa                                                                           OPERARE CON L’ESTERO
  B.N. Marconi s.r.l.                                                            di Alfonso Santilli
  Passo Ruscarolo, 71 - Genova                                                   ORGOGLIO E OTTIMISMO
  Tel. e fax 010 6515914 r.a.
                                                                                 MONDO E ITALIA
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  N. Giemme s.r.l.                                                               CRESCERE SOSTENIBILI
  Via dei Franzone 6/1 - Genova
  Tel. 010.310.65.20
  Fax 010.310.65.72
  info@nuovagiemme.it                                                       56   infrastrutture
                                                                                 INFRASTRUTTURE
                                                                                 SOTTO OSSERVAZIONE

Genova Impresa ospita articoli e opinioni
che possono anche non coincidere con le
                                                                            60   ambiente & territorio
                                                                                 VERA SEMPLIFICAZIONE?
                                                                                 di Roberta Recchi
posizioni ufficiali di Confindustria Genova.
L’editore è disponibile a riconoscere even-
tuali diritti a chi ne rivendichi la proprietà.
1-2014 Confindustria Genova
sommario
62   piccola industria
     PMI A EXPO 2015
     di Daniela Boccadoro Ameri

64   giovani
     PIATTAFORMA PER STARTUP
     di Ilaria Abignente di Frassello e Mattia Marconi

     CITTÀ CHE AMANO LE IMPRESE
     di Umberto Suriani

68   comunicazione
     LINEE DI COMUNICAZIONE
     di Claudio Burlando e Max Morales

70   la città
     AEROPORTO A PORTATA DI TRENO

72   cultura & società
     ASGER JORN
     di Luciano Caprile

     OCCHIO QUADRATO
     di Massimo Morasso

                                                         Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014   3
1-2014 Confindustria Genova
EDITORIALE
                          di Fabrizio Ferrari

                                 Innovazione
                                 imprevedibile
Quando mi è stato chiesto di scrivere un breve inter-           Per cercare di semplificare al massimo il concetto, si po-
vento sul tema dell’innovazione ho avuto qualche dubbio         trebbe dire che la differenza tra pianificare e innovare è
e ho subito pensato che già troppo si parla e si scrive di      uguale alla differenza tra i piani quinquennali sovietici e la
innovazione; sempre di più questa rimane soltanto una           frase “I have a dream” di Martin Luther King.
parola, spesso slegata dalla realtà a cui dovrebbe riferirsi,   Una chiave per cercare di controllare la velocità è l’ap-
su cui nessuno può permettersi di obiettare e che viene         proccio multidisciplinare, la messa in comune di espe-
spesso invocata come “salvatrice della patria”.                 rienze e conoscenze diverse; la diversità culturale e di
Tuttavia, visto l’oggetto del dossier di questo numero di       opinione è un elemento fondamentale per l’innovazione
Genova Impresa, non me la sono sentita di tirarmi indie-        che mal si sviluppa in un contesto di pensiero omogeneo.
tro, ma chi mi legge è avvisato: si corre concretamente il      Esprime bene il concetto Nicholas Negroponte: “Uno dei
rischio che anche questa volta siano solo parole.               fondamentali di un buon sistema di innovazione è la di-
L’innovazione è un elemento di sviluppo imprevedibile e         versità. Credenze condivise e ben radicate, norme lunga-
non pianificabile, il cambiamento è la condizione abituale      mente diffuse, sono tutti nemici delle nuove idee. Una
dell’uomo, quindi dell’impresa e del mercato.                   cultura molto eterogenea, all’opposto, incoraggia l’inno-
Gli elementi caratterizzanti del cambiamento in questo ulti-    vazione per merito di coloro che hanno la capacità di
mi decenni sono l’accelerazione, l’interconnessione e la        guardare ogni cosa da punti di vista diversi”.
discontinuità.                                                  Ma se risulta impossibile pianificare l’innovazione, di per
La velocità del cambiamento è oggi esponenziale: basta          sé discontinua e non allineata, cosa possiamo fare come
pensare che per raggiungere un pubblico di 50 milioni di        Confindustria, ben sapendo che dei due elementi fonda-
persone la radio impiegò 38 anni, la televisione 13, inter-     mentali dell’innovazione (istruzione/ricerca e Impresa), ne
net 4, l’Ipod 3 e Facebook 2.                                   rappresentiamo solamente uno?
Questa velocità rende sempre più difficile pensare di ge-       A livello mondiale tutti concordano che serva da una par-
stire l’innovazione e tantomeno pianificarla, infatti l’inno-   te un ottimo ambiente di ricerca, supportato da un buon
vazione sta diventando un processo sempre più vicino al-        finanziamento di base per risorse e infrastrutture, un am-
la creazione artistica, alla “lampadina” di Archimede Pita-     biente multidisciplinare che coinvolga i giovani e i giova-
gorico piuttosto che alla progettazione ingegneristica; ad-     nissimi con un costante ricambio portatore di per sé di
dirittura, spesso nasce da intuizioni trasgressive che ra-      idee nuove, e sull’altro fronte un tessuto imprenditoriale
sentano l’indisciplina.                                         ben strutturato, che favorisca nuove figure di imprenditori

4 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
1-2014 Confindustria Genova
e gruppi industriali attenti alle nuove idee imprenditoriali,   da qualche parte bisogna partire, sarebbe auspicabile
interessati ai prodotti che da queste derivano. Ma, am-         che i soggetti prima indicati si mettessero insieme per ri-
messo e non concesso che in Italia si abbiano questi due        vedere radicalmente il sistema dei progetti di ricerca fi-
elementi ben sviluppati, come facciamo a legarli insieme?       nanziati a livello nazionale.
Se è vero che le idee nascono nelle università e nei centri     Qualcuno ha già buttato la spugna e segue l’ipotesi di
di ricerca, è anche vero che non c’è innovazione senza          spostare i fondi per la ricerca delle imprese verso il solo
impresa, quindi abbiamo bisogno di un collante.                 strumento del credito di imposta. Personalmente ritengo
L’impegno che bisogna mettere in campo è un impegno             questa opzione una sconfitta, anche se il perdurare di
di tipo culturale e che non può essere avviato mediante         bandi regolati da leggi e regolamenti bizantini, caratteriz-
decreti legge o piani nazionali della ricerca; occorre spin-    zati da una completa incertezza sui tempi e da processi
gere per sviluppare iniziative come AdottUp, dove si pun-       che nulla hanno a che vedere con la ricerca, l’innovazione
ta a creare un coinvolgimento diretto tra ricercatore, neo      e l’impresa costituisce oggi solo un freno alla ricerca e al-
imprenditore e impresa presente sul mercato già a partire       l’innovazione.
dalle prime fasi di sviluppo dell’idea, in modo da lasciare     Dobbiamo ricordare che tutte le imprese, soprattutto
all’“ideatore” lo spazio per coccolare, sviluppare, ampliare    quelle neonate ma anche le piccole imprese innovative,
la sua idea, ma affiancandolo e completandolo con la ca-        hanno bisogno di finanziamenti dedicati alla ricerca e al-
pacità imprenditoriale di trasformare un scoperta tecnico-      l’innovazione, mentre lo strumento del credito di imposta
scientifica in un prodotto o in un servizio in grado di posi-   non è adatto per queste tipologie di aziende.
zionarsi sui mercati globali.                                   Sono convinto che sia necessario fare uno sforzo comu-
Per riuscire a creare questo ambiente favorevole abbiamo        ne per migliorare gli strumenti e i processi della ricerca fi-
bisogno di uno sforzo della società nel suo complesso,          nanziata a livello nazionale e che questo obbiettivo sia im-
uno sforzo che deve coinvolgere Ministeri, Regione, im-         prescindibile anche per competere con successo nel pro-
prese, centri di ricerca, Università e sistema bancario.        gramma comunitario Horizon 2020, provando a ridurre il
Oggi questo ambiente non esiste, anzi abbiamo creato            differenziale negativo tra versamenti effettuati e contributi
un vero e proprio percorso di guerra per l’innovazione,         ricevuti, che caratterizza il rapporto finanziario dell’Italia
quotidianamente assediata da burocrazia, sistemi pietrifi-      con l’Unione Europea.
cati, strumenti inutilizzabili. Possiamo solo sperare di aver
                                                                                  Fabrizio Ferrari è vice presidente Confindustria Genova
raggiunto il fondo e che nessuno inizi a scavare, ma se                                                      con delega all’Alta Tecnologia

                                                                                       Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014         5
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CONFINDUSTRIA
                                                                    capaci di sfruttare al meglio le potenzialità dell’infrastrut-
                                                                    tura. In questo campo il percorso da fare è ancora lungo,

Genova,                                                             ma a Genova esistono professionalità di primordine.
                                                                    La sezione turismo di Confindustria, in collaborazione con
                                                                    tutte le forze della Città, nessuna esclusa, intende dare
                                                                    un contributo di idee, progetti, azioni volte a rendere Ge-

unica nel                                                           nova e il suo territorio una destinazione da vivere, “incon-
                                                                    tournable”. Genovesi riservati (vero), scorbutici (come ne-
                                                                    garlo?), isolati (oggi più che mai!), ma con una gran voglia

suo genere                                                          di reagire e di partecipare attivamente alla crescita eco-
                                                                    nomica della città facendo leva anche sul turismo, vera e
                                                                    propria industria.
                                                                    Gli asset naturali ci sono, il patrimonio artistico-culturale
Alberto Cappato, neo presidente                                     anche. Il resto spetta a noi.l
della Sezione Turismo, è
direttore generale di Porto Antico Spa.

                                                                                               IL CONSIGLIO
Una destinazione difficile da raggiungere, riservata e                                         DELLA
un po’ timida (talvolta scorbutica), ma ricca di sorprese,                                     SEZIONE TURISMO
emozioni, odori, sapori che lasciano il segno; una città
che ti affascina solo dopo averla scoperta; spesso le                                          Presidente
aspettative all’arrivo non sono alte, ma basta poco per
restarne affascinati, talvolta persino stregati. Risultato:                                    Alberto Cappato
quasi sempre Genova si lascia con la voglia di tornare. Ed            ALBERTO CAPPATO          Porto Antico di Genova Spa
è proprio il desiderio di ritornare, abbinato al “bouche à                                     Vice presidente
oreille” reale e virtuale sulla rete e sui social network, che                                 Paolo Saglietti
rende più di qualsiasi costosa campagna di marketing                                           NH italia Spa - NH Plaza
territoriale e turistico. La promozione nell’attuale contesto
di competizione globale dei territori è essenziale, ma sen-                                    Consiglieri
za originalità il prodotto esce presto dal mercato. Genova                                     Ilaria Alzona
non corre questo rischio, perché ha una personalità uni-                                       Gemi Piccoli Grandi Eventi Srl
ca, nel bene e nel male. Smettiamola di raccontare e rac-                                      Sara Armella
contarci che non abbiamo la cultura dell’accoglienza (in                                       Fiera di Genova Spa
questi mesi ho conosciuto operatori del settore ricchi di
entusiasmo sempre “sul pezzo”), combattiamo l’appros-                                          Renzo Balbi
                                                                                               Genovarent Srl
simazione, la bassa professionalità e smettiamo di pian-
gerci addosso, perché questo genera un terribile svan-                                         Laura Baldi Mordiglia
taggio competitivo. Impegnamoci a tutti i livelli (locale, na-                                 Studio BC Srl
zionale ed europeo) per non restare isolati dal mondo.                                         Paolo Bertelli
Chiediamo con forza, tutti insieme, le infrastrutture di tra-                                  Costa Edutainment Spa
sporto, siano esse ferroviarie, stradali, aeree e marittime.                                   Giovanni Cerruti
Ogni anno che passa senza azioni concrete che migliori-                                        Gastaldi Holding Spa
no l’accessibilità del nostro territorio, sono punti persi nel-                                Paolo Doragrossa
la classifica della competitività, posti di lavoro che non si                                  Sol Melia Italia Srl
creano o, peggio, che vanno in fumo, e purtroppo non
solo nel settore del turismo. E questo vale per il segmento                                    Laura Gazzolo
                                                                                               AC Hotel Genova Srl
del turismo culturale, ma anche e soprattutto per il con-
gressuale, senza dimenticare il balneare (e tutte le attività                                  Fabrizio Licordari
economiche in generale). Anche le infrastrutture telemati-                                     Assobalneari Tigullio
che sono essenziali al pari di quelle fisiche; la rete è ormai                                 Franco Melis
la sola vetrina che merita di essere curata fino nei piccoli                                   Genova Palazzo Ducale
dettagli. La competizione è globale e la rivoluzione dei                                       Fondazione per la cultura
trasporti low-cost ci mette di fronte a concorrenti un tem-                                    Delegato
po impensabili, ma apre anche nuovi orizzonti per il no-                                       Gruppo Piccola Industria
stro territorio. Oltre all’infrastruttura (la parte hard), servo-
no componenti soft, applicazioni tecnologiche integrate                                        Laura Baldi Mordiglia
                                                                                               Studio BC Srl
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Indicatori                                                                        2º semestre 2013 su 2º semestre 2012

                                                                           Fatturato Italia
                                                                                                                                                Var. %
                                                                                                                                                    2,1

economici                                                                  Fatturato Estero
                                                                           Ordini Italia
                                                                           Ordini Estero
                                                                                                                                                    1,9
                                                                                                                                                   - 1,7
                                                                                                                                                    5,6
    a cura del Centro Studi di Confindustria Genova
                                                                           Prezzi di vendita                                                       - 0,5
                                                                           Costo del lavoro                                                         2,4
                                                                           Occupati in organico                                                    - 0,1

    Nota metodologica                                                              Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova

    Il presente rapporto del Centro Studi di Confindustria
    Genova trae origine da un’indagine condotta su alcu-
    ni indicatori connessi all’operatività delle imprese as-
                                                                                                        EDILIZIA
                                                                                  1º semestre 2013 su 1º semestre 2012
    sociate, relativi al 2º semestre 2013.
    Essi sono espressi in termini quantitativi tendenziali,                                                                                     Var. %
    riferiti all’analogo periodo dell’anno precedente, e                   Fatturato Italia                                                     - 19,4
    provengono da tutti i settori rappresentati da Confin-
    dustria Genova e da ANCE Genova-Assedil, apparte-                      Ordini Italia                                                        - 20,1
    nenti sia ai comparti industriali che dei servizi.                     Costo del lavoro                                                        - 9,3
    In particolare per quanto riguarda i servizi, riguarda-
    no: i Trasporti e la Logistica, i Servizi di Terziario Avan-           Costo m. prime/semilavorati                                          - 15,6
    zato, la Finanza e le Assicurazioni, il Turismo, la Sanità             Occupati in organico                                                    - 8,4
    e la Grande Distribuzione.
    La composizione del panel e il tasso di adesione pari                          Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova

    al 20,9% del totale addetti consente di fornire infor-
    mazioni e linee di tendenza indicative per l’andamen-
    to dell’intera economia genovese.l                                          LE PREVISIONI DEL CSC PER L’ITALIA
    info: centrostudi@confindustria.ge.it                                                   Scenario Base - Variazioni %
                                                                                                                  2012      2013       2014        2015
                                                                          Prodotto interno lordo                   -2,5       -1,8        0,7        1,2
                                                                          Consumi famiglie residenti               -4,2       -2,5        0,2        0,8
           INDUSTRIA MANIFATTURIERA
         2º semestre 2013 su 2º semestre 2012                             Investimenti fissi lordi                 -8,3       -5,4        1,6        2,2
                                                                 Var. %   Esportazioni di beni e servizi            2,0        0,3        4,1        4,7
  Produzione                                                       1,1    Importazioni di beni e servizi           -7,4       -2,1        3,4        4,2
  Fatturato Italia                                                 2,1    Saldo commerciale 1                       1,1        2,3        2,9        3,3
  Fatturato Estero                                                 0,7    Occupazione totale (ULA) 2               -1,1       -1,7        0,1        0,5
  Giacenze prodotti                                                0,5    Tasso disoccupazione                    10,7       12,2       12,3        12,2
  Ordini Italia                                                   - 3,2   Prezzi al consumo                         3,0        1,2        1,3        1,5
  Ordini Estero                                                    8,2    Retribuzioni totale economia 3            0,9        1,3        1,4        1,8
  Prezzi di vendita                                               - 0,3   Saldo primario della PA 4                 2,5        2,4        2,7        3,1
  Costo del lavoro                                                 2,0    Indebitamento della PA 4                  3,0        3,0        2,7        2,4
  Costo m. prime/semilavorati                                      1,1    Debito della PA     4
                                                                                                                127,0 132,6 133,7 132,0
  Occupati in organico                                            - 0,5          1 Fob-fob, valori in percentuale del PIL - 2 valori percentuali
                                                                                          3 per ULA - 4 valori in percentuale del PIL.
         Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova                  Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia

8 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
L’Italia si presenta alle porte del 2014 con danni                 -5,4% nel 2013) agisce negativamente sul potenziale di
commisurabili a quelli di una guerra e il percorso di risalita     crescita e sulla redditività.
sarà lento e difficile. Il paragone non è azzardato: rispetto      Secondo le stime, nel 2014 l’indebitamento netto dello
ai picchi precedenti la crisi il PIL è diminuito del 9,1%, il      Stato scenderà dal 3% sul PIL al 2,7% e al 2,4% nel
PIL pro capite dell’11,5%, la produzione industriale del           2015, valori più elevati di quelli dichiarati dal Governo, ma
24,6%, gli investimenti del 27,7%, l’occupazione del               comunque in riduzione e in linea con gli obblighi comuni-
7,2%, i consumi delle famiglie dell’8%; sono raddoppiate           tari. Infine, la frenata dell’andamento dei prezzi e le attese
le persone cui manca un lavoro ed è più che raddoppiata            di ribassi tra i consumatori hanno cominciato a far emer-
la fascia di povertà. Ciò detto, stante l’attuale potenziale di    gere timori sulla possibilità di deflazione (riduzione prolun-
crescita dell’Italia, i valori del picco passato non potranno      gata dei prezzi), pericolosa perché innesca un continuo
essere recuperati facilmente, tanto che al termine “ripresa”       rinvio dei consumi. Secondo il CSC la concretizzazione di
sarebbe bene sostituire quello di “ricostruzione”.                 questo rischio è poco probabile. L’effetto dell’aumento
Nell’ultimo trimestre 2013 l’attività industriale ha registrato    dell’aliquota IVA, poco incisivo nel 2013, sosterrà la dina-
il primo significativo aumento dall’inizio del 2011: +1%           mica dei prezzi nell’anno corrente: con il miglioramento
congiunturale, dopo un calo cumulato di quasi 11 punti             della situazione economica italiana e della domanda inter-
nei dieci trimestri precedenti; le stime del Centro Studi di       na, per cui i prezzi risaliranno in maniera graduale.
Confindustria (CSC) per il mese di gennaio indicano un ul-
teriore recupero che porta l’indice tendenziale su base an-                                       •••
nua dal +0,8% di dicembre al +1,2%.
Tra i fattori su cui far leva vi è la capacità di orientare le     Al termine del 2013 l’economia genovese ha invertito la
vendite verso mercati esteri più promettenti: il commercio         rotta che ha contraddistinto gli ultimi 24 mesi con una ri-
mondiale è cresciuto del 2,5% nel 2013 e il Centro Studi           duzione progressiva del volume d’affari, lasciando intrave-
di Confindustria (CSC) stima che nel 2014 l’aumento toc-           dere una ripartenza, per quanto lenta e ancora da consoli-
cherà il 4,6%. Il made in Italy sta puntando su beni a più         dare. Le previsioni espresse in giugno dal campione di im-
alto valore aggiunto e su fattori di competitività diversi dal     prese intervistate hanno trovato una corrispondenza negli
prezzo; inoltre la ripresa in USA e Giappone può ampliare i        indicatori relativi all’andamento del secondo semestre.
mercati di sbocco. In secondo luogo, segnali incoraggianti         Dopo quattro semestri consecutivi di riduzione, la doman-
arrivano dalle rilevazioni sulla fiducia, sia per quanto riguar-   da interna ha preso a riattivarsi, sia pur timidamente, an-
da le imprese che i consumatori. Sul fronte della domanda          che a seguito di un’azione di ricostituzione delle scorte;
interna, la spesa delle famiglie è diminuita del 2,5% nel          fatto positivo soprattutto per le piccole e micro imprese.
2013, ma tornerà ad aumentare (seppur di poco) nei pros-           Tuttavia gli ordini risultano ancora in flessione e questo la-
simi due anni: a guidarla saranno l’allentamento delle ma-         scia presumere un inizio di 2014 ancora problematico.
novre di bilancio, il minor costo dell’energia e, appunto, un      Per altro verso il rallentamento dell’export che si è verifica-
recupero della fiducia (migliori attese anticipano più con-        to nella prima parte dell’anno (dovuto soprattutto alla con-
sumi). Un freno sarà invece certamente costituito dalla ne-        giuntura sfavorevole che ha riguardato la siderurgia e la
cessità di ricostituire il risparmio a scopo precauzionale.        cantieristica navale) sembra essersi interrotto e l’evoluzio-
La politica monetaria rimarrà sempre molto espansiva: la           ne del commercio mondiale spinge un recupero degli ordi-
diminuzione dei tassi a lungo termine e la minor frammen-          nativi esteri, confermando le attese per il mantenimento di
tazione dei mercati creditizi fanno ritenere che il credit         un trend complessivamente positivo delle esportazioni.
crunch possa cominciare ad allentarsi.                             Alcuni settori industriali stanno reagendo con maggiore vi-
Dal 2015 è possibile un’inversione di tendenza, sebbene            vacità, altri seguono a velocità più rallentata, mentre persi-
l’aumento della liquidità non potrà soddisfare pienamente          ste e in qualche modo si aggrava la crisi che attanaglia la
il fabbisogno e le imprese dovranno sviluppare i canali di         complessa filiera delle costruzioni, che coinvolge molti
finanziamento non bancari.                                         comparti produttivi, dai materiali per l’edilizia all’impiantisti-
Queste tendenze positive sono confermate dall’indicatore           ca, agli arredi. I diversi settori dei servizi iniziano a benefi-
OCSE, che precorre di circa un semestre il ciclo economi-          care di un miglioramento dei volumi della domanda, con
co: la sua dinamica anticipa l’aumento del PIL nazionale,          alcune eccezioni che si riscontrano particolarmente tra gli
che il CSC stima dello 0,7% nel 2014 e dell’1,2% nel               operatori del turismo.
2015. Esiste tuttavia una serie di ostacoli che potrebbero         Dal punto di vista dei traffici portuali, nel periodo luglio -
rallentare il recupero di domanda e attività produttiva del        novembre il tonnellaggio complessivo movimentato nel
Paese: incertezza delle decisioni di investimento, aumento         porto di Genova è diminuito del 2,6% e in teus del 3,6%.
del costo del lavoro per unità prodotta, con conseguente           Al contrario, i passeggeri sono in aumento del 4%, grazie
perdita di competitività, e negativa dinamica dell’occupa-         al forte incremento dei crocieristi che sopperisce al calo
zione. Le richieste di autorizzazione di CIG hanno ripreso a       registrato nei traghetti.
crescere in autunno e il tasso di disoccupazione rimarrà           La contrazione degli organici ha toccato sia l’industria in
alto per almeno i prossimi due anni. Se, oltre ai disoccu-         senso stretto che l’edilizia, mentre negli altri settori la si-
pati, si tiene conto delle unità lavorative equivalenti a tem-     tuazione rimane sostanzialmente stabile, peraltro sui mi-
po pieno (ULA) in CIG, la forza lavoro inutilizzata arriva al      nori livelli raggiunti in precedenza. Nel secondo semestre
13,6%. La forte caduta degli investimenti fissi lordi (ancora      2013 le ore di CIG autorizzate in provincia di Genova han-

                                                                                           Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014   9
no subito un incremento del 12%, dovuto al maggior utiliz-            dini +1,2%), ma anche la domanda interna lancia segnali
zo sia della CIG ordinaria (+62,9%) che di quella straordi-           di ripresa. I margini lordi migliorano per il secondo seme-
naria (+22,2%), solo in parte compensato dalla diminuzio-             stre consecutivo dopo la sofferenza del 2012. Le previsio-
ne di oltre trenta punti percentuali della Cassa Integrazione         ni espresse indicano una prosecuzione del trend nei primi
in deroga. Un ulteriore, possibile freno al recupero dell’atti-       sei mesi del 2014.
vità produttiva è dato dalla stretta sul credito che ancora           I dati dell’industria Cantieristica Navale riflettono invece le
penalizza gli investimenti delle aziende; solo il 29,7% del           difficoltà del settore: nel 2013 il numero di navi immerse
campione ha dichiarato di aver effettuato interventi di am-           nei bacini di carenaggio è calato del 16,4% rispetto al
pliamento e/o sostituzione, il 57% dei quali inferiore ai             2012. Le tonnellate di stazza lorda sono aumentate, ma
100.000 euro. Dall’indagine periodica sull’accesso al cre-            con tempi di permanenza tali da determinare una diminu-
dito svolta da Confindustria Genova emerge che gli indi-              zione della percentuale di utilizzo pari a oltre il 28% rispet-
catori sono in lieve miglioramento, ma il quadro rimane co-
munque allarmante: il 12,9% del panel denuncia riduzione
degli affidamenti, mentre il 4,7% la loro revoca (erano il
19,6% e il 5,4% nella precedente rilevazione).
In una situazione creditizia incerta, rimane fondamentale
per le imprese la liquidazione dei debiti contratti dalla Pub-
blica Amministrazione: nonostante i provvedimenti gover-
nativi avviati per lo smaltimento del pregresso, nell’ultimo
semestre i giorni di ritardo registrati rispetto ai termini pat-
tuiti sono stati in media 167, ancora in aumento rispetto ai
157 della scorsa indagine.

L’Industria manifatturiera e l’Edilizia
Il comparto manifatturiero genovese chiude il 2013 con un
secondo semestre complessivamente positivo, soprattut-
to se confrontato con lo stesso periodo dell’anno prece-
dente. La produzione è in rialzo di circa 1 punto percen-
tuale, grazie anche a una maggiore attività rivolta al mer-
cato interno. Ciò è dimostrato dall’incremento del fatturato
nazionale, sebbene l’andamento degli ordini lasci aperti
molti margini di incertezza per il futuro. La capacità di la-
vorare con l’estero(con gli ordini in aumento dell’8,2%) ri-
mane lo strumento principale per le sviluppare le attività di
impresa. A fronte di un’ulteriore flessione dei prezzi di ven-
dita (la terza negli ultimi quattro semestri), il costo del lavo-
ro è aumentato del 2%., con evidenti ripercussioni sui
margini operativi. In questo contesto è comprensibili che
continui la contrazione degli organici, in calo dello 0,5% ri-
spetto al 2º semestre 2012.
Nel settore dell’Industria Metalmeccanica, il principale del
comparto manifatturiero nella nostra città, gli ordini prove-
nienti da soggetti nazionali sono in aumento (+3,5%) e a
questi si aggiunge l’importante ruolo delle esportazioni
(fatturato estero +8,7%): per le grandi aziende la spinta
che i Paesi emergenti stanno imprimendo al commercio
mondiale si traduce in un altrettanto forte aumento degli
ordinativi. Il fatturato risulta in rialzo, pur tuttavia va eviden-
ziata la contrazione dei margini lordi a disposizione delle
aziende. Nel settore dell’Elettronica, dell’Automazione e
delle Telecomunicazioni si è ridotta l’attività con l’estero          to all’anno precedente. La contrazione del giro d’affari sul-
(fatturato -5%, ordini -14%), compensata in parte dalle ri-           la riparazione navale è confermata dalle indicazioni fornite
chieste interne; il fatturato Italia è in aumento, così come la       dal panel di aziende che hanno partecipato all’indagine; gli
produzione totale. In lieve flessione il livello occupazionale.       ordini provenienti dal mercato nazionale calano di oltre 20
Tuttavia, le previsioni a breve termine indicano un recupero          punti percentuali. I margini lordi, stretti tra la flessione dei
nella dinamica delle esportazioni e degli ordini.                     prezzi di vendita e il rialzo del costo del lavoro, fanno se-
Previsioni rispettate per l’Industria Alimentare, che registra        gnare una diminuzione consistente.
un aumento di produzione e fatturato pari all’1,9%. A es-             Le aziende Chimiche registrano un complessivo recupero
sere premiate sono soprattutto le aziende esportatrici (or-           dell’attività, nonostante una forte contrazione del fatturato

10 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
estero dovuto al ramo Farmaceutico. Gli ordini (+2,4% Ita-           Con l’economia italiana ancora in recessione e il settore
lia, +3,6% estero) e la produzione sono in rialzo. L’occu-           delle costruzioni continua a manifestare segnali di grande
pazione è in diminuzione del 4,8%. Sotto questo aspetto,             crisi e difficoltà. I dati ISTAT sugli investimenti in costruzioni
il comparto risente della difficile situazione della filiera delle   segnalano, a livello nazionale, ancora una flessione ten-
costruzioni. Nei primi sei mesi del 2014 le attese indicano          denziale nel corso del 2013 del 6% in termini reali.
un affievolimento del fenomeno e una conferma degli in-              Per quanto riguarda la situazione a livello locale, il campio-
crementi di ordini e fatturato.                                      ne di imprese aderenti ad Ance Genova-Assedil intervista-
Il settore della Plastica e Gomma migliora rispetto alla             te sull’andamento congiunturale, hanno fornito risposte
scorsa rilevazione, ma non riesce ancora a far registrare            che danno evidenza della gravità della situazione attuale
sensibili inversioni di tendenza: produzione a -0,9% e ordi-         del mercato dell’edilizia.Infatti, nel secondo semestre del
ni interni a -1,3%. L’attività con l’estero è caratterizzata da      2013 gli investimenti in costruzione registrano una flessio-
un limitato aumento del giro d’affari (+0,7%). Le previsioni         ne del 4,8% sul secondo semestre del 2012 e un ulteriore
a breve, pur segnalando un possibile aumento degli ordini,           calo del 4,7% è previsto per il primo semestre del 2014.
indicano che la ripresa sarà lenta e graduale.                       Anche sul fronte degli ordini, il secondo semestre del
Continua il forte calo di produzione e ordini tra i Cartai,          2013 conosce una fase recessiva (-6,4% rispetto allo
Cartotecnici, Editori e Grafici: la domanda sia interna che          stesso periodo del 2012) e il dato negativo registrato pare
estera è in diminuzione di circa 10 punti percentuali, così          confermato anche per il primo semestre dell’anno in corso
come il fatturato il cui calo supera il 15%. Allo stesso mo-         (-5,2%). L’intensa caduta dei livelli produttivi settoriali sta
do, le aziende Tessili e dell’Abbigliamento riscontrano una          incidendo pesantemente sul tessuto produttivo e sull’oc-
                                                                     cupazione nelle costruzioni. Per quanto riguarda, infatti, le
                                                                     forze di lavoro impiegate nel settore delle costruzioni, nel
                                                                     corso del secondo semestre del 2013 si è assistito a un
                                                                     calo del 3,4% rispetto ai già preoccupanti dati registrati
                                                                     nello stesso periodo dell’anno precedente; sulla base de-
                                                                     gli indicatori disponibili, delle valutazioni delle Imprese As-
                                                                     sociate e considerando il peggioramento del quadro set-
                                                                     toriale, si prevede che anche nel corso dei primi sei mesi
                                                                     del 2014 i dati occupazionali siano ulteriormente in sensi-
                                                                     bile calo (-6,7%). La crescita del Paese passa attraverso il
                                                                     rilancio del settore delle costruzioni. Per innestare la fase
                                                                     di ripresa delle costruzioni è necessario rimuovere alcuni
                                                                     importanti problemi che continuano a pesare sul settore.
                                                                     È indispensabile l’attuazione delle misure proposte dal-
                                                                     l’ANCE mirate a: riattivare gli investimenti pubblici; elimina-
                                                                     re il fenomeno dei ritardati pagamenti da parte delle pub-
                                                                     bliche amministrazioni; riattivare il circuito bancario, affin-
                                                                     ché finanzi sia la domanda che l’offerta di prodotti edilizi;
                                                                     riorganizzare il sistema tributario che attualmente preleva
                                                                     con modalità depressive per l’attuazione della ripresa.

                                                                     I Trasporti e la Logistica
contrazione della produzione pari al 12%, a fronte di un             dati riguardanti i traffici portuali mostrano una flessione del
immobilismo nella dinamica degli ordini. Il fatturato dimi-          tonnellaggio delle merci passate per il Porto di Genova nel
nuisce sia nella sua componente nazionale che estera, ri-            periodo giugno - novembre 2013 pari al 2,6%.
spettivamente del 2,6% e del 2,8%.                                   Il traffico containerizzato è risultato in calo del 6,1% in ton-
La crisi dell’edilizia si ripercuote su tutta la filiera delle co-   nellaggio e del 3,6% in TEUS; ciò ha trascinato al ribasso i
struzioni: nel settore dell’Ardesia e dei Materiali da costru-       movimenti commerciali che hanno evidenziato il calo di
zione, fatturato e ordini continuano a contrarsi e l’occupa-         rinfuse solide, oli minerali e prodotti chimici con l’unica ec-
zione segna un -3,5% nell’arco del semestre.                         cezione degli oli vegetali, in rialzo.
Le previsioni sull’inizio dell’anno confermano la prosecu-           Il traffico industriale ha segnato un aumento del 3,5%, in
zione del trend negativo.                                            virtù dell’incremento dei traffici siderurgici.
L’Impiantistica e manutenzione, dopo i forti cali della prima        La nota positiva riguarda il movimento passeggeri: nel pe-
parte dell’anno in termini di produzione e fatturato, ridi-          riodo luglio - novembre si è registrato un incremento
mensiona le difficoltà: la produzione registra un aumento            dell’4,4%, grazie al forte aumento del numero di crocieristi
congiunturale e gli ordini recuperano una parte del -6%              (+120.000 unità). In ulteriore calo, viceversa, il dato riguar-
precedente; il tutto a fronte di un’ulteriore diminuzione dei        dante i passeggeri dei traghetti che ha subito una variazio-
prezzi di vendita, pari al -1,2%. Le attese per la prima par-        ne negativa del 3,5%. Per quanto riguarda i traffici dell’Ae-
te dell’anno non segnalano significative svolte rialziste, ma        roporto C. Colombo di Genova, nel secondo semestre
neppure ulteriori perdite di attività.                               2013 sono diminuiti sia i movimenti totali degli aeromobili

                                                                                           Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014   11
(-13,1%), sia il numero di passeggeri in transito (-3,4%).        prezzi di vendita. Le previsioni a breve indicano un miglio-
In questo contesto, i dati di andamento provenienti dall’in-      ramento di ordini e fatturato.
sieme delle aziende che operano nei comparti dei terminal         Le stesse dinamiche si ravvisano nel settore della Comuni-
portuali, dei depositi, della logistica e della movimentazio-     cazione: la domanda interna è in calo (ordini -7%), ma nel-
ne di merci e passeggeri indicano un modesto incremento           la prima parte dell’anno la ripresa dell’attività con l’estero
del giro d’affari e comunque non lasciano intravedere mo-         potrebbe innescare un recupero in termini di fatturato.
tivi per una significativa ripresa nel breve termine.             Gli operatori immobiliari continuano a risentire del rallenta-
Tra le aziende del campione si sono registrati livelli occu-      mento del mercato di riferimento: i prezzi di vendita se-
pazionali stabili.                                                gnano una nuova diminuzione (-5%) e la performance
                                                                  economica non migliora. Per la seconda parte dell’anno vi
I Servizi di Terziario Avanzato                                   sono segnali di recupero del fatturato, ma non sono previ-
Nella seconda parte del 2013 il comparto dei Servizi ha           sti significative inversioni della tendenza in atto.
registrato nel complesso un aumento di fatturato e ordini,
dovuto quasi esclusivamente alla componente estera,               La Finanza e le Assicurazioni
mentre l’andamento delle richieste provenienti dal mercato        Nel settore bancario frena la raccolta diretta presso la
interno pare essersi stabilizzato, dopo i segnali positivi lan-   clientela (+0,7% contro il +2,4% del primo semestre). Co-
ciati nel primo semestre dell’anno.                               me previsto in precedenza, si assiste a un calo degli im-
A trainare la ripresa sono stati i settori della Consulenza e     pieghi pari al -3,5% e un incremento della raccolta indiret-
Ingegneria, il cui giro di affari è in espansione e nei quali è   ta di circa un punto percentuale.
in atto una parziale ricostituzione dei margini lordi.            La dinamica occupazionale è in diminuzione.
Le aziende operanti nel settore dell’Informatica evidenzia-       Le attese espresse indicano un ulteriore aumento della
no una stazionarietà dei portafogli esteri e devono fronteg-      raccolta diretta, sebbene modesto, e di quella indiretta. Al
giare il calo degli ordinativi nazionali (-5,5%), agendo sui      contrario, il calo degli impieghi dovrebbe arrestarsi e far

                                                                                                  Giacomo Madia
                                                                                                  presidente Bseag Srl
                                                                                                  Sezione Finanza e
  Maurizio Chiappori                                                                              Assicurazioni
  amministratore delegato Eurocontrol Spa
  Sezione Industria Metalmeccanica                                                                 La domanda di credito
                                                                                                   da parte delle PMI nel
                               Nel settore dove operia-                                            confronto del sistema
                               mo (elettronica per la di-                                          bancario non ha avuto
                               fesa), il trend è positivo e                                        forti flessioni nel nostro
                               i risultati sono soddisfa-                                          territorio, ma le autoriz-
                               centi. Per Eurocontrol,                                             zazioni al rilascio di sco-
                               questo è stato possibile                                            perti di conto e di carto-
                               grazie soprattutto all’atti-          larizzazione di effetti sono state attentamente ana-
                               vità estera rivolta verso             lizzate dalle banche anche a riguardo della natura di
                               Olanda, Francia e, dal                tali richieste basate essenzialmente su operazioni di
                               2012, Corea, dove ab-                 ristrutturazione più che di investimenti o di opera-
                               biamo potuto contare                  zioni di credito all’esportazione. Determinante è sta-
                               sulla collaborazione dei              to l’intervento del sistema Confidi che in Liguria (da-
                               funzionari del Ministero              ti Banca d’Italia per il 2012 raccolti presso interme-
  degli Esteri e dell’Ambasciata Italiana a Seul, e del              diari finanziari) ha fatto registrare un aumento per il
  sistema bancario, che si è rivelato decisivo in un’a-              settore Industria pari al 15,5% rispetto al preceden-
  rea nella quale i nostri ordinativi sono in forte au-              te periodo. Purtroppo il livello degli insoluti nella no-
  mento. I buoni risultati in Olanda hanno costituito                stra regione si è consistentemente aggravato sulla
  una referenza fondamentale per altri mercati esteri e              soglia del 15%.
  a oggi abbiamo sviluppato business in Finlandia,                   Elemento di persistente gravissima mancanza è la
  Polonia, Scozia e intravvediamo interessanti oppor-                latitanza da parte della committenza pubblica nel
  tunità anche in Australia. Queste esperienze hanno                 rimborso dell’ingente debito verso i fornitori privati e
  consentito di accrescere la dimensione della nostra                ben poco hanno sortito le iniziative di istituti di cre-
  realtà, che ha raggiunto i 50 addetti.                             dito nel mettere a disposizione importanti plafond,
  Per quanto riguarda l’andamento economico del                      di fronte alla impotenza delle PMI nel poter certifica-
  comparto meccanico nel complesso, i piccoli se-                    re l’ammissione del debito da parte della Pubblica
  gnali di ripresa generale sono effettivi, ma resta - tra           Amministrazione.
  gli altri - il problema dei tempi di pagamento della               In questo scenario, mi pare assai poco prudente
  Pubblica Amministrazione.l                                         poter parlare di ripresa.l

12 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
registrare un lieve incremento, così come l’occupazione.             punti percentuali, a fronte di prezzi di vendita. Gli occupati
Nel comparto assicurativo gli importi di premi e provvigioni         in organico hanno subito in incremento dopo i cali riscon-
sono in aumento del 4,6%, sebbene si preveda che nei                 trati nei semestri precedenti. Nel breve termine il livello de-
primi mesi del 2014 rimangano stazionari. Gli organici               gli organici non subirà particolari variazioni, mentre le pre-
continuano a ridursi: rispetto al secondo semestre 2012 il           stazioni sono attese ancora in calo.
calo è stato pari allo 0,7%.
                                                                     Le prospettive per il 1º semestre 2014
Il Turismo                                                           Secondo il panel delle imprese partecipanti all’indagine di
Gli operatori dei diversi segmenti del mercato turistico de-         Confindustria Genova la ripresa è iniziata, ma l’inizio del
nunciano una contrazione del fatturato derivante da clienti          2014 sarà ancora problematico: se le previsioni formulate
italiani (-3,1%), mentre la componente estera è in lieve mi-         troveranno rispondenza nei fatti, fatturato e esportazioni
glioramento, facendo registrare un +0,7%.                            aumenteranno del 2% rispetto al secondo semestre 2013,
L’andamento è confermato dai dati provvisori sul movi-               ma nel complesso gli ordini rimarranno su livelli bassi e
mento turistico riferiti ai mesi estivi (giugno - settembre): gli    questo limiterà la ripartenza economica anche nella se-
arrivi sono aumentati del 5,3%, derivante esclusivamente             conda parte dell’anno. A queste condizioni l’occupazione
dai turisti stranieri (+ 10,1%), mentre gli arrivi di italiani re-   potrà cominciare a stabilizzarsi, ma ancora senza recuperi
stano sostanzialmente invariati. Le presenze sono risultate          delle quote di riduzione maturate nel tempo.
in calo dell’1%, dettato dalla compensazione tra l’incre-            Si tratta, come è evidente, di indicazioni di carattere gene-
mento di quelle straniere (+9,5%) e il forte calo delle pre-         rale e consolidate in base a fattori di ponderazione tra i di-
senze italiane (-9,9%).                                              versi settori produttivi, che devono essere verificate rispet-
                                                                     to alle variabili di tempo e di contesto congiunturale in cui
La Sanità                                                            si troveranno a operare le singole aziende.
Le aziende operanti nel campo della sanità privata hanno             Tuttavia, il quadro appare coerente con le ultime previsioni
segnalato un aumento del fatturato, in misura pari al                formulate dal CSC rispetto al delinearsi di una lenta ripresa
4,3%; ciò nonostante una riduzione del numero delle pre-             dell’economia italiana e della domanda interna nel 2014,
stazioni eseguite, che sono risultate in calo di circa 0,9           la cui consistenza è riassunta nella tabella successiva.l

  Alessandro Manfredi
  direttore generale Rolcim Spa                                       Francesco Palau
  Sezione Terminal Operators                                          presidente Appetais Italia Spa
                                                                      Sezione Industrie Alimentari
                                La situazione di Rolcim -
                                che opera nell’importa-
                                zione, stoccaggio e distri-                                        Il comparto frozen ready
                                buzione dei principali ce-                                         meals ha registrato una
                                menti grigi e bianchi - è in                                       leggera flessione nel mer-
                                linea rispetto a quella evi-                                       cato domestico, accom-
                                denziata per il settore                                            pagnata da una contra-
                                dell’edilizia: i dati sono                                         zione della marginalità
                                negativi, anche se migliori                                        dovuta all’aumento delle
                                rispetto a quelli nazionali.                                       materie prime - ma questi
                                Le previsioni per il 2014                                          sono problemi ciclici e in
                                non sembrano far presa-                                            qualche maniera risolvibili.
                                gire inversioni di rotta, an-                                      La situazione ci spinge a
                                zi ci attendiamo un’ulte-                                          guardare all’estero, da
  riore contrazione. Il nostro è un business complesso,                                            una parte, e a migliorare
  senza interventi efficaci di politica industriale è im-                                          la nostra efficienza pro-
  pensabile trovare la forza necessaria per uscire dalle              duttiva e della supply chain, dall’altra.
  difficoltà. La nostra azienda, essendo un terminal de-              Il problema principale di fare impresa in Italia non è il
  stinato all’importazione, non può rivolgersi ai mercati             costo della mano d’opera, che è comunque molto
  esteri; l’unica soluzione sarebbe diversificare il pro-             alto per le aziende e non rende in proporzione ai la-
  dotto, ma la burocrazia è talmente pressante che è                  voratori, ma è il sistema paese che non funziona -
  difficile trovare alternative percorribili in tempi brevi.          fatto che non sembra importare a nessuno, perché si
  Personalmente, non riesco a vedere la fine della re-                continua a dibattere sui diritti di tutti e mai sui doveri.
  cessione: le banche non sono più elemento di soste-                 Le aziende delocalizzano, sì, in Cina, ma la maggior
  gno del sistema economico e la situazione paga-                     parte sta andando in Svizzera, in Austria, negli Stati
  menti è drammatica. l                                               Uniti, in paesi dove l’apparato pubblico è al servizio
                                                                      dell’impresa e, soprattutto, c’è la certezza delle rego-
                                                                      le. Purtroppo, chi ci governa questo non lo capisce.l

                                                                                          Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014   13
CONFINDUSTRIA
                                                                      previsioni in rialzo per fatturato, ordini e esportazioni. Le

In Liguria
                                                                      aziende tessili segnalano un aumento del volume di ordi-
                                                                      ni, al contrario degli impiantisti, il cui mercato si dimostra
                                                                      ancora debole e meno dinamico.
                                                                      A livello territoriale le distinzioni rimangono marcate; in
                                                                      Provincia di Imperia gli indicatori rimangono negativi,
                                                                      mentre le industrie del savonese segnalano la ripartenza
      Previsioni per l’industria                                      degli ordini e della produzione, pur prevedendo un calo
           manifatturiera                                             del commercio con l’estero. In Provincia della Spezia
                                                                      l’occupazione continua a destare molta preoccupazione,
         1º trimestre 2014                                            con l’indicatore che peggiora ulteriormente la propria per-
                                                                      formance. Sono previsti in calo anche fatturato e ordini,
                                                                      mentre le positive attese sull’export potrebbero fungere
L’economia ligure mostra segnali di ripartenza, ma                    da motore propellente.
non è ancora possibile affermare che la strada della ripre-           Nel genovese si registrano forti progressi legati all’anda-
sa sia stata imboccata con decisione.                                 mento futuro di produzione e ordinativi, i cui indicatori tor-
Le previsioni delle imprese manifatturiere sono orientate a           nano in terreno positivo e si attestano su valori soddisfa-
un complessivo miglioramento del clima di fiducia; gli indi-          centi; in questo caso spiccano le aziende del Tigullio, i cui
catori relativi a produzione e fatturato sono in crescita ri-         risultati sono di gran lunga migliori rispetto al totale della
spetto alla scorsa rilevazione. Le prospettive delle aziende          Provincia.l
esportatrici rimangono su buoni livelli, sebbene vi sia un
rallentamento rispetto agli ultimi valori rilevati; la ripresa
del commercio mondiale, spinta dai Paesi emergenti, può
comunque ampliare gli sbocchi per i prodotti destinati                  Nel primo trimestre dell’anno l’andamento della produ-
all’estero. Gli ordini accelerano, rivelando le attese di un            zione è previsto in crescita dal 28% del campione, per-
aumento, seppur limitato, anche della domanda interna.                  centuale sostanzialmente immutata rispetto alla scorsa ri-
Nonostante ciò, è necessario che tali previsioni siano                  levazione. L’aumento del saldo finale (passato da 0 a
confermate e rafforzate nel corso dell’anno, così da con-               +11,1 punti percentuali) è dettato dalla forte contrazione
solidare l’inizio di ripresa in atto. Infatti, il recupero di atti-     del numero di imprenditori che ha espresso attese pessi-
vità nel settore manifatturiero ligure non è scontato: i prin-          miste, in diminuzione dal 27,8% al 16,9%.
cipali ostacoli sono rappresentati dalla debolezza del                  Migliora anche il saldo riguardante il fatturato, attestatosi
mercato del lavoro, con l’indicatore dell’occupazione in                a +16,1 e in rialzo di 13,7 punti percentuali rispetto alla
diminuzione per il settimo trimestre consecutivo, e dal ra-             scorsa rilevazione. Tale aumento è da attribuire sia ad un
zionamento del credito, che sottrae liquidità alle aziende              aumento della percentuale di ottimisti (da 31% a 39,8%)
e ne penalizza gli investimenti. A questo proposito, solo il            sia alla contestuale diminuzione di quanti esprimono atte-
13,6% degli imprenditori intervistati dichiara di avere in              se negative (-4,9 punti percentuali).
cantiere interventi di ampliamenti nel breve termine.                   L’indicatore degli ordini torna positivo dopo due trimestri,
Tuttavia, i segnali positivi cominciano gradualmente a dif-             recuperando da -6,3 e portandosi a +7,7. Il percentuale di
fondersi tra i diversi settori industriali. Gli indicatori di pro-      aziende che ne prevede una diminuzione scende di circa
duzione e fatturato registrano segni positivi nella maggior             10 punti percentuali, a fronte di un aumento del numero
parte dei comparti produttivi, per quanto ne rimangano                  di ottimiste, che passa dal 27% al 31,4%.
altri ancora sottopressione, quali le costruzioni navali e              Le attese sull’export rallentano, sebbene il saldo rimanga
soprattutto l’edilizia, attorno alla quale le previsioni riman-         ampiamente positivo (da +22,3 a +17,5): le imprese
gono cupe in termini sia di ordini che di occupazione. Le               esportatrici che ne attendono un aumento diminuiscono
imprese metalmeccaniche si attendono un migliore avvio                  di 4,6 punti percentuali, a fronte di una sostanziale stabi-
di 2014, nonostante le attese sulle future acquisizione di              lità del numero di quanti prevedono una contrazione.
ordini si mantengano molto prudenti; rallentano, pur rima-              Nel breve periodo l’andamento dell’occupazione non si
nendo ampiamente positive, le esportazioni. I comparti                  scosterà dal trend negativo imboccato: il saldo rimane ne-
chimico-farmaceutico e della gomma-plastica prevedono                   gativo (-3,4 punti percentuali) e il numero di imprese che
ordini e produzione in aumento; l’indicatore riferito all’ex-           hanno in programma di ampliare gli organici ristagna at-
port registra un deciso progresso rispetto alla scorsa rile-            torno al 10% del campione.
vazione.                                                                Nei primi tre mesi dell’anno le aziende che dichiarano di
Le aziende operanti nei settori dell’automazione, dell’elet-            avere in cantiere interventi di ampliamento della capacità
tronica e delle telecomunicazioni continuano a far regi-                produttiva sono solo il 13,6% del le intervistate, in dimi-
strare saldi positivi tra ottimisti e pessimisti, eccezion fatta        nuzione rispetto al precedente 16,7%. In aumento il nu-
per il dato occupazionale, negativo per il secondo trime-               mero di quante investirà per semplice sostituzione (dal
stre consecutivo.                                                       28% al 23,8%).l
L’industria alimentare ridimensiona le attese di produzio-
ne nel breve periodo, pur esprimendo complessivamente

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L’INTERVISTA
                                                                 di Piera Ponta

La ricerca può farsi impresa di succes-
so solo se sostenuta da un’efficiente
infrastruttura formata da banche, venture
capitalist, grandi imprese.

“ Il back to manufacturing      Alberto
si deve alle condizioni         Sangiovanni Vincentelli
favorevoli in cui
oggi possono nuovamente
operare le imprese
americane”
                                La sfida
“ L’ecosistema economico
                                della ricerca
non funziona correttamente
senza un mercato              Alberto Sangiovanni Vincentelli, tra i massimi
                              esperti mondiali in materia di innovazione, membro della
azionario ampio e senza       National Academy of Engineering (il più alto riconosci-
                              mento statunitense per un ingegnere, è presidente del-
grandi imprese innovative”    l’Istituto di Electrical Engineering e Computer Sciences
                              presso l’Università della California, a Berkeley.
                              Co-fondatore di Cadence Design Systems e di
                              Synopsys, aziende leader di mercato nel settore dell’E-
“ Il ruolo dell’università    lectronic Design Automation, Sangiovanni Vincentelli ha
                              preso parte a diverse iniziative imprenditoriali e svolge
non è formare imprenditori,   attività di consulenza per alcune delle più grandi aziende
                              del settore elettronico. In Italia ricopre inoltre la carica di
ma laureati al top            presidente del Comitato Strategico del Fondo Strategi-
                              co Italiano e di componente del Comitato Esecutivo
nella propria disciplina”     dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

                                                   Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014   17
Professore, qual è la sua opinione sul “back to manu-            dopo l’altra a causa della competizione giapponese, un
facturing” che ha ispirato la politica industriale del-          gruppo di grandi aziende manifatturiere, quali Intel e IBM
l’amministrazione del Presidente Obama e di cui si               e il dipartimento della difesa si consorziarono in una so-
parla tanto anche in Italia? A quali condizioni, secon-          cietà di ricerca avanzata chiamata Sematech, che mise
do Lei, il “nuovo manifatturiero” potrebbe dare slancio          a disposizione delle imprese americane in difficoltà la ri-
alla ripresa economica nel nostro Paese?                         cerca sviluppata, contribuendo così a rendere forte e
Alla fine degli anni Ottanta, durante la presidenza Rea-         competitivo il settore e riprendere la leadership nel setto-
gan, l’America sembrava destinata a diventare il paese           re. In Italia si potrebbe tentare la stessa strada, per
del terziario e ad abbandonare il manufacturing che,             esempio, con la stampa in 3D, tenendo ben presente
complice una politica monetaria volta a mantenere il dol-        che l’introduzione di tecnologie innovative è tanto più ef-
laro forte, stava diventando sempre più appannaggio di           ficace se riguarda tutte le fasi di ingegnerizzazione e di
imprese straniere.                                               realizzazione di un prodotto. Senza perdere di vista, pe-
Il fenomeno si estese al punto da rischiare di perdere il        rò, equilibrio economico e vantaggio competitivo.
controllo di comparti industriali particolarmente strategi-
ci, come quello dei circuiti integrati. Nel 1987, la Berke-      Come insegna l’esperienza di Silicon Valley, nella filie-
ley Roundtable on the International Economy (un proget-          ra dell’innovazione è fondamentale una fertile intera-
to di ricerca interdisciplinare sui temi della competitività     zione fra università, centri di ricerca e imprese e la
economica internazionale e dell’innovazione tecnologica          predisposizione di queste ultime - fra grandi, piccole e
al quale io stesso partecipavo), suonò un campanello             start-up - a fare rete tra loro. Per quali ragioni in Italia
d’allarme con il libro dal titolo “Manufacturing Matters:        un modello del genere stenta a decollare?
The Myth of the Post-Industrial Economy” (Stephen Co-            Da quindici anni continuo a dire che gli “incubatori” da
hen e John Zysman, Basic Books, ndr). Il messaggio               soli non servono. Il punto è che quando si creano delle
era: attenzione, se si rinuncia al manifatturiero, si perde      imprese innovative è necessario avere una “exit stra-
tutta l’industria.                                               tegy”, cioè in che modo gli investitori (venture capitalist o
Il fattore economico è quello che muove il manufacturing         altri operatori che mettono in gioco i loro capitali) possa-
(ma anche le attività di R&D) verso un paese piuttosto           no realizzare quanto investito. Considerato che una nuo-
che un altro, in ogni caso dove produrre (o acquisire ri-        va impresa su dieci ce la fa bene, tre si tengono più o
cerca e sviluppo) costa meno a parità di qualità.                meno in equilibrio, mentre le restanti sei chiudono, il
Il “back to manufacturing”, al centro della politica econo-      venture capitalist deve essere capace di investire in atti-
mica di Obama, si deve, quindi, alle condizioni favorevoli       vità che potenzialmente possano dare un grosso risulta-
in cui oggi possono nuovamente operare le imprese                to finale. Peraltro, gli investitori devono anche essere in
americane: basso costo del lavoro e dell’energia (grazie         grado di capire quando è il momento di “staccare la spi-
allo shale gas), eliminazione dei cosiddetti “costi nasco-       na” se l’azienda non dà risultati, per non bruciare risorse
sti”, ovvero quelli dovuti alla mediocre qualità del prodot-     che potrebbero invece essere indirizzate a finanziare
to, al furto delle idee, al turnover di personale, ai traspor-   nuove promettenti attività.
ti, che ha portato il manufacturing USA a essere del 9%          Tra le imprese che hanno successo ci sono due exit
più conveniente della media delle nazioni che competo-           possibili: farsi quotare in borsa o l’acquisizione da parte
no nel manufacturing. Condizioni ovviamente interessan-          di un’impresa medio-grande. Le due exit strategy devo-
ti anche per le impese europee, a cominciare dai grandi          no essere sempre possibili. In Italia queste exit strategy
nomi dell’automotive. Dopo il manifatturiero, sta tornan-        sono difficili da attuare in quanto il mercato azionario lo-
do indietro anche l’attività di R&D, perché il rapporto          cale è troppo piccolo per start-up e perché non ci sono
qualità-prezzo dei servizi offerti, per esempio, in India,       più grandi industrie che sono interessate a creare inno-
non è più conveniente.                                           vazione acquisendo le start-up.
Non mi stanco di ripeterlo: non si deve scegliere di fare        L’ecosistema economico non funziona correttamente
ricerca e sviluppo dove costa meno, ma dove “funziona”           senza un mercato azionario ampio e senza grandi im-
per l’eccellenza e la preparazione delle maestranze. Il ri-      prese innovative. Per far nascere grandi imprese, biso-
sultato è che oggi in America sono stati creati 530mila          gna definitivamente superare la logica del “piccolo è bel-
posti di lavoro, numero interessante ma molto inferiore          lo” e sostenere, invece, le start-up e l’aggregazione di
ancora ai 7milioni persi negli anni 2000. È evidente che         medie aziende finalizzata alla crescita dimensionale;
non si tornerà più a quei numeri, anche perché la produ-         questo è uno dei miei obiettivi anche come presidente
zione industriale, grazie alla tecnologia, richiede meno         del Comitato Strategico del Fondo Strategico Italiano.
persone - ma più preparate. In Italia il manifatturiero tra-     Spesso purtroppo gli imprenditori di piccole realtà sono
dizionale e il “nuovo” manifatturiero, intriso di tecnologie     contentissimi di rimanere tali e non hanno desiderio di
avanzate, potranno dare slancio alla ripresa economica           crescere, di diventare gli Steve Jobs Italiani! Ricordo
solo se si riusciranno a creare condizioni favorevoli per-       quando, alla fine degli anni Ottanta, abbiamo fondato in
ché produrre in Italia sia competitivo con gli altri sistemi     Silicon Valley Cadence Design Systems Inc. e Synopsis
e se si saprà fare innovazione e diffonderla.                    Inc.: eravamo in 5 ma avevamo il desiderio di diventare i
Negli Stati Uniti, quando la concorrenza degli stranieri         leader di un mercato in forte ascesa; ora Cadence ha
sul mercato dell’elettronica divenne una minaccia negli          circa 6mila dipendenti e Synopsis 7mila e sono entram-
anni 1980 e le imprese che producevano macchine per              be quotate al NASDAQ.
la produzione dei circuiti integrati stavano fallendo una        Nelle start-up il ruolo del venture capitalist non è solo

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