1-2014 Confindustria Genova
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BIMESTRALE DI INFORMAZIONE ECONOMICA, POLITICA E CULTURALE • I.P. • ANNO XXV • N. 1 • GENNAIO - FEBBRAIO 2014 • POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% CB-NO/GENOVA editoriale l’intervista ALBERTO & RICERCA Innovazione EDUCATION imprevedibile VINCENTELLI dossier riforme SANGIOVANNI 1- 2014 La sfida della ricerca FABRIZIO FERRARI
www.madiventura.it Frutta secca sgusciata. Frutta secca tostata e salata. Mix di frutta secca in granella. In confezioni monoporzione.
1 La cosmesi naturale in Italia ha un’essenza genovese. La leadership in un settore non si ottiene dall’oggi al domani, ma è piuttosto il frutto di un lavoro di dedizione, sacrifici e costanza nel tempo. È la storia di molte aziende liguri, è la storia del Saponificio Gianasso, l’azienda nata nel 1965 con un preciso obiettivo: dare alla cosmesi una nuova anima naturale, fatta di ricerca di materie prime, artigianalità e lavorazioni compatibili con l’ambiente. Con questo spirito, trent’anni dopo, il saponificio ha dato alla luce I Provenzali, marchio di prodotti 100% naturali e non testati sugli animali. E dopo quindici anni, con oltre 130 referenze, milioni di pezzi distribuiti in tutta Italia e la leadership consolidata nel settore, non abbiamo cambiato di una virgola la nostra filosofia. Quella di una crescita fatta di piccoli passi, dando sempre importanza all’ambiente e al territorio in cui viviamo. www.iprovenzali.it 1
Genova Impresa 1 2014 GENOVA IMPRESA Bimestrale Confindustria Genova N. 1/2014 4 Editoriale INNOVAZIONE IMPREVEDIBILE di Fabrizio Ferrari Editore AUSIND Via San Vincenzo 2-16121 Genova 6 Confindustria GENOVA, UNICA NEL SUO GENERE Direzione e Redazione INDICATORI ECONOMICI a cura del Centro Studi Via San Vincenzo 2-16121 Genova di Confindustria Genova tel. 010 - 8338426 pponta@confindustria.ge.it IN LIGURIA www.confindustria.ge.it Fabrizio Ferrari Registrazione presso il Tribunale di Genova N. 1-89 del 10-1-1989 16 l’intervista Alberto Sangiovanni Vincentelli LA SFIDA DELLA RICERCA di Piera Ponta Direttore Responsabile Piera Ponta Comitato di Redazione Alessandro Brenna 20 dossier DALLA SCUOLA ALL’IMPRESA di Ivanhoe Lobello Guido Conforti SCOMMESSA DIDATTICA Leopoldo Da Passano di Ignazio Venzano Roberta Recchi Massimo Sola FONDAZIONI ITS Umberto Suriani VALORE ALLA CONOSCENZA di Riccardo Varaldo Hanno collaborato Alberto Ilaria Abignente di Frassello Sangiovanni Vincentelli ECCELLENZE DELL’ATENEO Daniela Boccadoro Ameri FOTO DI SPIN-OFF E START-UP Fabrizio Ferrari d Cinzia Panero Ivanhoe Lobello Aldo Loiaconi SMARTUP D’IMPRESA Salvatore Majorana di Aldo Loiaconi Mattia Marconi PROPOSTE DI RIFORMA Massimo Morasso di Piera Ponta Cinzia Panero STRADA IN SALITA Alfonso Santilli di Salvatore Majorana Riccardo Varaldo Ignazio Venzano PIÙ FORMAZIONE ALLA RICERCA DELLA CONCRETEZZA Progetto grafico e impaginazione RICERCA, INVESTIMENTI E MANAGER CREATTIVA Via Dante 2-87 - Genova Tel. 010.54.29.98 info@creattivagenova.it 46 competizione & sviluppo ITALIA METROPOLITANA Stampa OPERARE CON L’ESTERO B.N. Marconi s.r.l. di Alfonso Santilli Passo Ruscarolo, 71 - Genova ORGOGLIO E OTTIMISMO Tel. e fax 010 6515914 r.a. MONDO E ITALIA www.bnmarconi.it Concessionaria Pubblicità PAUSA CAFFÈ N. Giemme s.r.l. CRESCERE SOSTENIBILI Via dei Franzone 6/1 - Genova Tel. 010.310.65.20 Fax 010.310.65.72 info@nuovagiemme.it 56 infrastrutture INFRASTRUTTURE SOTTO OSSERVAZIONE Genova Impresa ospita articoli e opinioni che possono anche non coincidere con le 60 ambiente & territorio VERA SEMPLIFICAZIONE? di Roberta Recchi posizioni ufficiali di Confindustria Genova. L’editore è disponibile a riconoscere even- tuali diritti a chi ne rivendichi la proprietà.
sommario 62 piccola industria PMI A EXPO 2015 di Daniela Boccadoro Ameri 64 giovani PIATTAFORMA PER STARTUP di Ilaria Abignente di Frassello e Mattia Marconi CITTÀ CHE AMANO LE IMPRESE di Umberto Suriani 68 comunicazione LINEE DI COMUNICAZIONE di Claudio Burlando e Max Morales 70 la città AEROPORTO A PORTATA DI TRENO 72 cultura & società ASGER JORN di Luciano Caprile OCCHIO QUADRATO di Massimo Morasso Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 3
EDITORIALE di Fabrizio Ferrari Innovazione imprevedibile Quando mi è stato chiesto di scrivere un breve inter- Per cercare di semplificare al massimo il concetto, si po- vento sul tema dell’innovazione ho avuto qualche dubbio trebbe dire che la differenza tra pianificare e innovare è e ho subito pensato che già troppo si parla e si scrive di uguale alla differenza tra i piani quinquennali sovietici e la innovazione; sempre di più questa rimane soltanto una frase “I have a dream” di Martin Luther King. parola, spesso slegata dalla realtà a cui dovrebbe riferirsi, Una chiave per cercare di controllare la velocità è l’ap- su cui nessuno può permettersi di obiettare e che viene proccio multidisciplinare, la messa in comune di espe- spesso invocata come “salvatrice della patria”. rienze e conoscenze diverse; la diversità culturale e di Tuttavia, visto l’oggetto del dossier di questo numero di opinione è un elemento fondamentale per l’innovazione Genova Impresa, non me la sono sentita di tirarmi indie- che mal si sviluppa in un contesto di pensiero omogeneo. tro, ma chi mi legge è avvisato: si corre concretamente il Esprime bene il concetto Nicholas Negroponte: “Uno dei rischio che anche questa volta siano solo parole. fondamentali di un buon sistema di innovazione è la di- L’innovazione è un elemento di sviluppo imprevedibile e versità. Credenze condivise e ben radicate, norme lunga- non pianificabile, il cambiamento è la condizione abituale mente diffuse, sono tutti nemici delle nuove idee. Una dell’uomo, quindi dell’impresa e del mercato. cultura molto eterogenea, all’opposto, incoraggia l’inno- Gli elementi caratterizzanti del cambiamento in questo ulti- vazione per merito di coloro che hanno la capacità di mi decenni sono l’accelerazione, l’interconnessione e la guardare ogni cosa da punti di vista diversi”. discontinuità. Ma se risulta impossibile pianificare l’innovazione, di per La velocità del cambiamento è oggi esponenziale: basta sé discontinua e non allineata, cosa possiamo fare come pensare che per raggiungere un pubblico di 50 milioni di Confindustria, ben sapendo che dei due elementi fonda- persone la radio impiegò 38 anni, la televisione 13, inter- mentali dell’innovazione (istruzione/ricerca e Impresa), ne net 4, l’Ipod 3 e Facebook 2. rappresentiamo solamente uno? Questa velocità rende sempre più difficile pensare di ge- A livello mondiale tutti concordano che serva da una par- stire l’innovazione e tantomeno pianificarla, infatti l’inno- te un ottimo ambiente di ricerca, supportato da un buon vazione sta diventando un processo sempre più vicino al- finanziamento di base per risorse e infrastrutture, un am- la creazione artistica, alla “lampadina” di Archimede Pita- biente multidisciplinare che coinvolga i giovani e i giova- gorico piuttosto che alla progettazione ingegneristica; ad- nissimi con un costante ricambio portatore di per sé di dirittura, spesso nasce da intuizioni trasgressive che ra- idee nuove, e sull’altro fronte un tessuto imprenditoriale sentano l’indisciplina. ben strutturato, che favorisca nuove figure di imprenditori 4 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
e gruppi industriali attenti alle nuove idee imprenditoriali, da qualche parte bisogna partire, sarebbe auspicabile interessati ai prodotti che da queste derivano. Ma, am- che i soggetti prima indicati si mettessero insieme per ri- messo e non concesso che in Italia si abbiano questi due vedere radicalmente il sistema dei progetti di ricerca fi- elementi ben sviluppati, come facciamo a legarli insieme? nanziati a livello nazionale. Se è vero che le idee nascono nelle università e nei centri Qualcuno ha già buttato la spugna e segue l’ipotesi di di ricerca, è anche vero che non c’è innovazione senza spostare i fondi per la ricerca delle imprese verso il solo impresa, quindi abbiamo bisogno di un collante. strumento del credito di imposta. Personalmente ritengo L’impegno che bisogna mettere in campo è un impegno questa opzione una sconfitta, anche se il perdurare di di tipo culturale e che non può essere avviato mediante bandi regolati da leggi e regolamenti bizantini, caratteriz- decreti legge o piani nazionali della ricerca; occorre spin- zati da una completa incertezza sui tempi e da processi gere per sviluppare iniziative come AdottUp, dove si pun- che nulla hanno a che vedere con la ricerca, l’innovazione ta a creare un coinvolgimento diretto tra ricercatore, neo e l’impresa costituisce oggi solo un freno alla ricerca e al- imprenditore e impresa presente sul mercato già a partire l’innovazione. dalle prime fasi di sviluppo dell’idea, in modo da lasciare Dobbiamo ricordare che tutte le imprese, soprattutto all’“ideatore” lo spazio per coccolare, sviluppare, ampliare quelle neonate ma anche le piccole imprese innovative, la sua idea, ma affiancandolo e completandolo con la ca- hanno bisogno di finanziamenti dedicati alla ricerca e al- pacità imprenditoriale di trasformare un scoperta tecnico- l’innovazione, mentre lo strumento del credito di imposta scientifica in un prodotto o in un servizio in grado di posi- non è adatto per queste tipologie di aziende. zionarsi sui mercati globali. Sono convinto che sia necessario fare uno sforzo comu- Per riuscire a creare questo ambiente favorevole abbiamo ne per migliorare gli strumenti e i processi della ricerca fi- bisogno di uno sforzo della società nel suo complesso, nanziata a livello nazionale e che questo obbiettivo sia im- uno sforzo che deve coinvolgere Ministeri, Regione, im- prescindibile anche per competere con successo nel pro- prese, centri di ricerca, Università e sistema bancario. gramma comunitario Horizon 2020, provando a ridurre il Oggi questo ambiente non esiste, anzi abbiamo creato differenziale negativo tra versamenti effettuati e contributi un vero e proprio percorso di guerra per l’innovazione, ricevuti, che caratterizza il rapporto finanziario dell’Italia quotidianamente assediata da burocrazia, sistemi pietrifi- con l’Unione Europea. cati, strumenti inutilizzabili. Possiamo solo sperare di aver Fabrizio Ferrari è vice presidente Confindustria Genova raggiunto il fondo e che nessuno inizi a scavare, ma se con delega all’Alta Tecnologia Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 5
CONFINDUSTRIA capaci di sfruttare al meglio le potenzialità dell’infrastrut- tura. In questo campo il percorso da fare è ancora lungo, Genova, ma a Genova esistono professionalità di primordine. La sezione turismo di Confindustria, in collaborazione con tutte le forze della Città, nessuna esclusa, intende dare un contributo di idee, progetti, azioni volte a rendere Ge- unica nel nova e il suo territorio una destinazione da vivere, “incon- tournable”. Genovesi riservati (vero), scorbutici (come ne- garlo?), isolati (oggi più che mai!), ma con una gran voglia suo genere di reagire e di partecipare attivamente alla crescita eco- nomica della città facendo leva anche sul turismo, vera e propria industria. Gli asset naturali ci sono, il patrimonio artistico-culturale Alberto Cappato, neo presidente anche. Il resto spetta a noi.l della Sezione Turismo, è direttore generale di Porto Antico Spa. IL CONSIGLIO Una destinazione difficile da raggiungere, riservata e DELLA un po’ timida (talvolta scorbutica), ma ricca di sorprese, SEZIONE TURISMO emozioni, odori, sapori che lasciano il segno; una città che ti affascina solo dopo averla scoperta; spesso le Presidente aspettative all’arrivo non sono alte, ma basta poco per restarne affascinati, talvolta persino stregati. Risultato: Alberto Cappato quasi sempre Genova si lascia con la voglia di tornare. Ed ALBERTO CAPPATO Porto Antico di Genova Spa è proprio il desiderio di ritornare, abbinato al “bouche à Vice presidente oreille” reale e virtuale sulla rete e sui social network, che Paolo Saglietti rende più di qualsiasi costosa campagna di marketing NH italia Spa - NH Plaza territoriale e turistico. La promozione nell’attuale contesto di competizione globale dei territori è essenziale, ma sen- Consiglieri za originalità il prodotto esce presto dal mercato. Genova Ilaria Alzona non corre questo rischio, perché ha una personalità uni- Gemi Piccoli Grandi Eventi Srl ca, nel bene e nel male. Smettiamola di raccontare e rac- Sara Armella contarci che non abbiamo la cultura dell’accoglienza (in Fiera di Genova Spa questi mesi ho conosciuto operatori del settore ricchi di entusiasmo sempre “sul pezzo”), combattiamo l’appros- Renzo Balbi Genovarent Srl simazione, la bassa professionalità e smettiamo di pian- gerci addosso, perché questo genera un terribile svan- Laura Baldi Mordiglia taggio competitivo. Impegnamoci a tutti i livelli (locale, na- Studio BC Srl zionale ed europeo) per non restare isolati dal mondo. Paolo Bertelli Chiediamo con forza, tutti insieme, le infrastrutture di tra- Costa Edutainment Spa sporto, siano esse ferroviarie, stradali, aeree e marittime. Giovanni Cerruti Ogni anno che passa senza azioni concrete che migliori- Gastaldi Holding Spa no l’accessibilità del nostro territorio, sono punti persi nel- Paolo Doragrossa la classifica della competitività, posti di lavoro che non si Sol Melia Italia Srl creano o, peggio, che vanno in fumo, e purtroppo non solo nel settore del turismo. E questo vale per il segmento Laura Gazzolo AC Hotel Genova Srl del turismo culturale, ma anche e soprattutto per il con- gressuale, senza dimenticare il balneare (e tutte le attività Fabrizio Licordari economiche in generale). Anche le infrastrutture telemati- Assobalneari Tigullio che sono essenziali al pari di quelle fisiche; la rete è ormai Franco Melis la sola vetrina che merita di essere curata fino nei piccoli Genova Palazzo Ducale dettagli. La competizione è globale e la rivoluzione dei Fondazione per la cultura trasporti low-cost ci mette di fronte a concorrenti un tem- Delegato po impensabili, ma apre anche nuovi orizzonti per il no- Gruppo Piccola Industria stro territorio. Oltre all’infrastruttura (la parte hard), servo- no componenti soft, applicazioni tecnologiche integrate Laura Baldi Mordiglia Studio BC Srl 6 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
CONFINDUSTRIA INDUSTRIA E SERVIZI Indicatori 2º semestre 2013 su 2º semestre 2012 Fatturato Italia Var. % 2,1 economici Fatturato Estero Ordini Italia Ordini Estero 1,9 - 1,7 5,6 a cura del Centro Studi di Confindustria Genova Prezzi di vendita - 0,5 Costo del lavoro 2,4 Occupati in organico - 0,1 Nota metodologica Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova Il presente rapporto del Centro Studi di Confindustria Genova trae origine da un’indagine condotta su alcu- ni indicatori connessi all’operatività delle imprese as- EDILIZIA 1º semestre 2013 su 1º semestre 2012 sociate, relativi al 2º semestre 2013. Essi sono espressi in termini quantitativi tendenziali, Var. % riferiti all’analogo periodo dell’anno precedente, e Fatturato Italia - 19,4 provengono da tutti i settori rappresentati da Confin- dustria Genova e da ANCE Genova-Assedil, apparte- Ordini Italia - 20,1 nenti sia ai comparti industriali che dei servizi. Costo del lavoro - 9,3 In particolare per quanto riguarda i servizi, riguarda- no: i Trasporti e la Logistica, i Servizi di Terziario Avan- Costo m. prime/semilavorati - 15,6 zato, la Finanza e le Assicurazioni, il Turismo, la Sanità Occupati in organico - 8,4 e la Grande Distribuzione. La composizione del panel e il tasso di adesione pari Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova al 20,9% del totale addetti consente di fornire infor- mazioni e linee di tendenza indicative per l’andamen- to dell’intera economia genovese.l LE PREVISIONI DEL CSC PER L’ITALIA info: centrostudi@confindustria.ge.it Scenario Base - Variazioni % 2012 2013 2014 2015 Prodotto interno lordo -2,5 -1,8 0,7 1,2 Consumi famiglie residenti -4,2 -2,5 0,2 0,8 INDUSTRIA MANIFATTURIERA 2º semestre 2013 su 2º semestre 2012 Investimenti fissi lordi -8,3 -5,4 1,6 2,2 Var. % Esportazioni di beni e servizi 2,0 0,3 4,1 4,7 Produzione 1,1 Importazioni di beni e servizi -7,4 -2,1 3,4 4,2 Fatturato Italia 2,1 Saldo commerciale 1 1,1 2,3 2,9 3,3 Fatturato Estero 0,7 Occupazione totale (ULA) 2 -1,1 -1,7 0,1 0,5 Giacenze prodotti 0,5 Tasso disoccupazione 10,7 12,2 12,3 12,2 Ordini Italia - 3,2 Prezzi al consumo 3,0 1,2 1,3 1,5 Ordini Estero 8,2 Retribuzioni totale economia 3 0,9 1,3 1,4 1,8 Prezzi di vendita - 0,3 Saldo primario della PA 4 2,5 2,4 2,7 3,1 Costo del lavoro 2,0 Indebitamento della PA 4 3,0 3,0 2,7 2,4 Costo m. prime/semilavorati 1,1 Debito della PA 4 127,0 132,6 133,7 132,0 Occupati in organico - 0,5 1 Fob-fob, valori in percentuale del PIL - 2 valori percentuali 3 per ULA - 4 valori in percentuale del PIL. Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Genova Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia 8 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
L’Italia si presenta alle porte del 2014 con danni -5,4% nel 2013) agisce negativamente sul potenziale di commisurabili a quelli di una guerra e il percorso di risalita crescita e sulla redditività. sarà lento e difficile. Il paragone non è azzardato: rispetto Secondo le stime, nel 2014 l’indebitamento netto dello ai picchi precedenti la crisi il PIL è diminuito del 9,1%, il Stato scenderà dal 3% sul PIL al 2,7% e al 2,4% nel PIL pro capite dell’11,5%, la produzione industriale del 2015, valori più elevati di quelli dichiarati dal Governo, ma 24,6%, gli investimenti del 27,7%, l’occupazione del comunque in riduzione e in linea con gli obblighi comuni- 7,2%, i consumi delle famiglie dell’8%; sono raddoppiate tari. Infine, la frenata dell’andamento dei prezzi e le attese le persone cui manca un lavoro ed è più che raddoppiata di ribassi tra i consumatori hanno cominciato a far emer- la fascia di povertà. Ciò detto, stante l’attuale potenziale di gere timori sulla possibilità di deflazione (riduzione prolun- crescita dell’Italia, i valori del picco passato non potranno gata dei prezzi), pericolosa perché innesca un continuo essere recuperati facilmente, tanto che al termine “ripresa” rinvio dei consumi. Secondo il CSC la concretizzazione di sarebbe bene sostituire quello di “ricostruzione”. questo rischio è poco probabile. L’effetto dell’aumento Nell’ultimo trimestre 2013 l’attività industriale ha registrato dell’aliquota IVA, poco incisivo nel 2013, sosterrà la dina- il primo significativo aumento dall’inizio del 2011: +1% mica dei prezzi nell’anno corrente: con il miglioramento congiunturale, dopo un calo cumulato di quasi 11 punti della situazione economica italiana e della domanda inter- nei dieci trimestri precedenti; le stime del Centro Studi di na, per cui i prezzi risaliranno in maniera graduale. Confindustria (CSC) per il mese di gennaio indicano un ul- teriore recupero che porta l’indice tendenziale su base an- ••• nua dal +0,8% di dicembre al +1,2%. Tra i fattori su cui far leva vi è la capacità di orientare le Al termine del 2013 l’economia genovese ha invertito la vendite verso mercati esteri più promettenti: il commercio rotta che ha contraddistinto gli ultimi 24 mesi con una ri- mondiale è cresciuto del 2,5% nel 2013 e il Centro Studi duzione progressiva del volume d’affari, lasciando intrave- di Confindustria (CSC) stima che nel 2014 l’aumento toc- dere una ripartenza, per quanto lenta e ancora da consoli- cherà il 4,6%. Il made in Italy sta puntando su beni a più dare. Le previsioni espresse in giugno dal campione di im- alto valore aggiunto e su fattori di competitività diversi dal prese intervistate hanno trovato una corrispondenza negli prezzo; inoltre la ripresa in USA e Giappone può ampliare i indicatori relativi all’andamento del secondo semestre. mercati di sbocco. In secondo luogo, segnali incoraggianti Dopo quattro semestri consecutivi di riduzione, la doman- arrivano dalle rilevazioni sulla fiducia, sia per quanto riguar- da interna ha preso a riattivarsi, sia pur timidamente, an- da le imprese che i consumatori. Sul fronte della domanda che a seguito di un’azione di ricostituzione delle scorte; interna, la spesa delle famiglie è diminuita del 2,5% nel fatto positivo soprattutto per le piccole e micro imprese. 2013, ma tornerà ad aumentare (seppur di poco) nei pros- Tuttavia gli ordini risultano ancora in flessione e questo la- simi due anni: a guidarla saranno l’allentamento delle ma- scia presumere un inizio di 2014 ancora problematico. novre di bilancio, il minor costo dell’energia e, appunto, un Per altro verso il rallentamento dell’export che si è verifica- recupero della fiducia (migliori attese anticipano più con- to nella prima parte dell’anno (dovuto soprattutto alla con- sumi). Un freno sarà invece certamente costituito dalla ne- giuntura sfavorevole che ha riguardato la siderurgia e la cessità di ricostituire il risparmio a scopo precauzionale. cantieristica navale) sembra essersi interrotto e l’evoluzio- La politica monetaria rimarrà sempre molto espansiva: la ne del commercio mondiale spinge un recupero degli ordi- diminuzione dei tassi a lungo termine e la minor frammen- nativi esteri, confermando le attese per il mantenimento di tazione dei mercati creditizi fanno ritenere che il credit un trend complessivamente positivo delle esportazioni. crunch possa cominciare ad allentarsi. Alcuni settori industriali stanno reagendo con maggiore vi- Dal 2015 è possibile un’inversione di tendenza, sebbene vacità, altri seguono a velocità più rallentata, mentre persi- l’aumento della liquidità non potrà soddisfare pienamente ste e in qualche modo si aggrava la crisi che attanaglia la il fabbisogno e le imprese dovranno sviluppare i canali di complessa filiera delle costruzioni, che coinvolge molti finanziamento non bancari. comparti produttivi, dai materiali per l’edilizia all’impiantisti- Queste tendenze positive sono confermate dall’indicatore ca, agli arredi. I diversi settori dei servizi iniziano a benefi- OCSE, che precorre di circa un semestre il ciclo economi- care di un miglioramento dei volumi della domanda, con co: la sua dinamica anticipa l’aumento del PIL nazionale, alcune eccezioni che si riscontrano particolarmente tra gli che il CSC stima dello 0,7% nel 2014 e dell’1,2% nel operatori del turismo. 2015. Esiste tuttavia una serie di ostacoli che potrebbero Dal punto di vista dei traffici portuali, nel periodo luglio - rallentare il recupero di domanda e attività produttiva del novembre il tonnellaggio complessivo movimentato nel Paese: incertezza delle decisioni di investimento, aumento porto di Genova è diminuito del 2,6% e in teus del 3,6%. del costo del lavoro per unità prodotta, con conseguente Al contrario, i passeggeri sono in aumento del 4%, grazie perdita di competitività, e negativa dinamica dell’occupa- al forte incremento dei crocieristi che sopperisce al calo zione. Le richieste di autorizzazione di CIG hanno ripreso a registrato nei traghetti. crescere in autunno e il tasso di disoccupazione rimarrà La contrazione degli organici ha toccato sia l’industria in alto per almeno i prossimi due anni. Se, oltre ai disoccu- senso stretto che l’edilizia, mentre negli altri settori la si- pati, si tiene conto delle unità lavorative equivalenti a tem- tuazione rimane sostanzialmente stabile, peraltro sui mi- po pieno (ULA) in CIG, la forza lavoro inutilizzata arriva al nori livelli raggiunti in precedenza. Nel secondo semestre 13,6%. La forte caduta degli investimenti fissi lordi (ancora 2013 le ore di CIG autorizzate in provincia di Genova han- Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 9
no subito un incremento del 12%, dovuto al maggior utiliz- dini +1,2%), ma anche la domanda interna lancia segnali zo sia della CIG ordinaria (+62,9%) che di quella straordi- di ripresa. I margini lordi migliorano per il secondo seme- naria (+22,2%), solo in parte compensato dalla diminuzio- stre consecutivo dopo la sofferenza del 2012. Le previsio- ne di oltre trenta punti percentuali della Cassa Integrazione ni espresse indicano una prosecuzione del trend nei primi in deroga. Un ulteriore, possibile freno al recupero dell’atti- sei mesi del 2014. vità produttiva è dato dalla stretta sul credito che ancora I dati dell’industria Cantieristica Navale riflettono invece le penalizza gli investimenti delle aziende; solo il 29,7% del difficoltà del settore: nel 2013 il numero di navi immerse campione ha dichiarato di aver effettuato interventi di am- nei bacini di carenaggio è calato del 16,4% rispetto al pliamento e/o sostituzione, il 57% dei quali inferiore ai 2012. Le tonnellate di stazza lorda sono aumentate, ma 100.000 euro. Dall’indagine periodica sull’accesso al cre- con tempi di permanenza tali da determinare una diminu- dito svolta da Confindustria Genova emerge che gli indi- zione della percentuale di utilizzo pari a oltre il 28% rispet- catori sono in lieve miglioramento, ma il quadro rimane co- munque allarmante: il 12,9% del panel denuncia riduzione degli affidamenti, mentre il 4,7% la loro revoca (erano il 19,6% e il 5,4% nella precedente rilevazione). In una situazione creditizia incerta, rimane fondamentale per le imprese la liquidazione dei debiti contratti dalla Pub- blica Amministrazione: nonostante i provvedimenti gover- nativi avviati per lo smaltimento del pregresso, nell’ultimo semestre i giorni di ritardo registrati rispetto ai termini pat- tuiti sono stati in media 167, ancora in aumento rispetto ai 157 della scorsa indagine. L’Industria manifatturiera e l’Edilizia Il comparto manifatturiero genovese chiude il 2013 con un secondo semestre complessivamente positivo, soprattut- to se confrontato con lo stesso periodo dell’anno prece- dente. La produzione è in rialzo di circa 1 punto percen- tuale, grazie anche a una maggiore attività rivolta al mer- cato interno. Ciò è dimostrato dall’incremento del fatturato nazionale, sebbene l’andamento degli ordini lasci aperti molti margini di incertezza per il futuro. La capacità di la- vorare con l’estero(con gli ordini in aumento dell’8,2%) ri- mane lo strumento principale per le sviluppare le attività di impresa. A fronte di un’ulteriore flessione dei prezzi di ven- dita (la terza negli ultimi quattro semestri), il costo del lavo- ro è aumentato del 2%., con evidenti ripercussioni sui margini operativi. In questo contesto è comprensibili che continui la contrazione degli organici, in calo dello 0,5% ri- spetto al 2º semestre 2012. Nel settore dell’Industria Metalmeccanica, il principale del comparto manifatturiero nella nostra città, gli ordini prove- nienti da soggetti nazionali sono in aumento (+3,5%) e a questi si aggiunge l’importante ruolo delle esportazioni (fatturato estero +8,7%): per le grandi aziende la spinta che i Paesi emergenti stanno imprimendo al commercio mondiale si traduce in un altrettanto forte aumento degli ordinativi. Il fatturato risulta in rialzo, pur tuttavia va eviden- ziata la contrazione dei margini lordi a disposizione delle aziende. Nel settore dell’Elettronica, dell’Automazione e delle Telecomunicazioni si è ridotta l’attività con l’estero to all’anno precedente. La contrazione del giro d’affari sul- (fatturato -5%, ordini -14%), compensata in parte dalle ri- la riparazione navale è confermata dalle indicazioni fornite chieste interne; il fatturato Italia è in aumento, così come la dal panel di aziende che hanno partecipato all’indagine; gli produzione totale. In lieve flessione il livello occupazionale. ordini provenienti dal mercato nazionale calano di oltre 20 Tuttavia, le previsioni a breve termine indicano un recupero punti percentuali. I margini lordi, stretti tra la flessione dei nella dinamica delle esportazioni e degli ordini. prezzi di vendita e il rialzo del costo del lavoro, fanno se- Previsioni rispettate per l’Industria Alimentare, che registra gnare una diminuzione consistente. un aumento di produzione e fatturato pari all’1,9%. A es- Le aziende Chimiche registrano un complessivo recupero sere premiate sono soprattutto le aziende esportatrici (or- dell’attività, nonostante una forte contrazione del fatturato 10 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
estero dovuto al ramo Farmaceutico. Gli ordini (+2,4% Ita- Con l’economia italiana ancora in recessione e il settore lia, +3,6% estero) e la produzione sono in rialzo. L’occu- delle costruzioni continua a manifestare segnali di grande pazione è in diminuzione del 4,8%. Sotto questo aspetto, crisi e difficoltà. I dati ISTAT sugli investimenti in costruzioni il comparto risente della difficile situazione della filiera delle segnalano, a livello nazionale, ancora una flessione ten- costruzioni. Nei primi sei mesi del 2014 le attese indicano denziale nel corso del 2013 del 6% in termini reali. un affievolimento del fenomeno e una conferma degli in- Per quanto riguarda la situazione a livello locale, il campio- crementi di ordini e fatturato. ne di imprese aderenti ad Ance Genova-Assedil intervista- Il settore della Plastica e Gomma migliora rispetto alla te sull’andamento congiunturale, hanno fornito risposte scorsa rilevazione, ma non riesce ancora a far registrare che danno evidenza della gravità della situazione attuale sensibili inversioni di tendenza: produzione a -0,9% e ordi- del mercato dell’edilizia.Infatti, nel secondo semestre del ni interni a -1,3%. L’attività con l’estero è caratterizzata da 2013 gli investimenti in costruzione registrano una flessio- un limitato aumento del giro d’affari (+0,7%). Le previsioni ne del 4,8% sul secondo semestre del 2012 e un ulteriore a breve, pur segnalando un possibile aumento degli ordini, calo del 4,7% è previsto per il primo semestre del 2014. indicano che la ripresa sarà lenta e graduale. Anche sul fronte degli ordini, il secondo semestre del Continua il forte calo di produzione e ordini tra i Cartai, 2013 conosce una fase recessiva (-6,4% rispetto allo Cartotecnici, Editori e Grafici: la domanda sia interna che stesso periodo del 2012) e il dato negativo registrato pare estera è in diminuzione di circa 10 punti percentuali, così confermato anche per il primo semestre dell’anno in corso come il fatturato il cui calo supera il 15%. Allo stesso mo- (-5,2%). L’intensa caduta dei livelli produttivi settoriali sta do, le aziende Tessili e dell’Abbigliamento riscontrano una incidendo pesantemente sul tessuto produttivo e sull’oc- cupazione nelle costruzioni. Per quanto riguarda, infatti, le forze di lavoro impiegate nel settore delle costruzioni, nel corso del secondo semestre del 2013 si è assistito a un calo del 3,4% rispetto ai già preoccupanti dati registrati nello stesso periodo dell’anno precedente; sulla base de- gli indicatori disponibili, delle valutazioni delle Imprese As- sociate e considerando il peggioramento del quadro set- toriale, si prevede che anche nel corso dei primi sei mesi del 2014 i dati occupazionali siano ulteriormente in sensi- bile calo (-6,7%). La crescita del Paese passa attraverso il rilancio del settore delle costruzioni. Per innestare la fase di ripresa delle costruzioni è necessario rimuovere alcuni importanti problemi che continuano a pesare sul settore. È indispensabile l’attuazione delle misure proposte dal- l’ANCE mirate a: riattivare gli investimenti pubblici; elimina- re il fenomeno dei ritardati pagamenti da parte delle pub- bliche amministrazioni; riattivare il circuito bancario, affin- ché finanzi sia la domanda che l’offerta di prodotti edilizi; riorganizzare il sistema tributario che attualmente preleva con modalità depressive per l’attuazione della ripresa. I Trasporti e la Logistica contrazione della produzione pari al 12%, a fronte di un dati riguardanti i traffici portuali mostrano una flessione del immobilismo nella dinamica degli ordini. Il fatturato dimi- tonnellaggio delle merci passate per il Porto di Genova nel nuisce sia nella sua componente nazionale che estera, ri- periodo giugno - novembre 2013 pari al 2,6%. spettivamente del 2,6% e del 2,8%. Il traffico containerizzato è risultato in calo del 6,1% in ton- La crisi dell’edilizia si ripercuote su tutta la filiera delle co- nellaggio e del 3,6% in TEUS; ciò ha trascinato al ribasso i struzioni: nel settore dell’Ardesia e dei Materiali da costru- movimenti commerciali che hanno evidenziato il calo di zione, fatturato e ordini continuano a contrarsi e l’occupa- rinfuse solide, oli minerali e prodotti chimici con l’unica ec- zione segna un -3,5% nell’arco del semestre. cezione degli oli vegetali, in rialzo. Le previsioni sull’inizio dell’anno confermano la prosecu- Il traffico industriale ha segnato un aumento del 3,5%, in zione del trend negativo. virtù dell’incremento dei traffici siderurgici. L’Impiantistica e manutenzione, dopo i forti cali della prima La nota positiva riguarda il movimento passeggeri: nel pe- parte dell’anno in termini di produzione e fatturato, ridi- riodo luglio - novembre si è registrato un incremento mensiona le difficoltà: la produzione registra un aumento dell’4,4%, grazie al forte aumento del numero di crocieristi congiunturale e gli ordini recuperano una parte del -6% (+120.000 unità). In ulteriore calo, viceversa, il dato riguar- precedente; il tutto a fronte di un’ulteriore diminuzione dei dante i passeggeri dei traghetti che ha subito una variazio- prezzi di vendita, pari al -1,2%. Le attese per la prima par- ne negativa del 3,5%. Per quanto riguarda i traffici dell’Ae- te dell’anno non segnalano significative svolte rialziste, ma roporto C. Colombo di Genova, nel secondo semestre neppure ulteriori perdite di attività. 2013 sono diminuiti sia i movimenti totali degli aeromobili Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 11
(-13,1%), sia il numero di passeggeri in transito (-3,4%). prezzi di vendita. Le previsioni a breve indicano un miglio- In questo contesto, i dati di andamento provenienti dall’in- ramento di ordini e fatturato. sieme delle aziende che operano nei comparti dei terminal Le stesse dinamiche si ravvisano nel settore della Comuni- portuali, dei depositi, della logistica e della movimentazio- cazione: la domanda interna è in calo (ordini -7%), ma nel- ne di merci e passeggeri indicano un modesto incremento la prima parte dell’anno la ripresa dell’attività con l’estero del giro d’affari e comunque non lasciano intravedere mo- potrebbe innescare un recupero in termini di fatturato. tivi per una significativa ripresa nel breve termine. Gli operatori immobiliari continuano a risentire del rallenta- Tra le aziende del campione si sono registrati livelli occu- mento del mercato di riferimento: i prezzi di vendita se- pazionali stabili. gnano una nuova diminuzione (-5%) e la performance economica non migliora. Per la seconda parte dell’anno vi I Servizi di Terziario Avanzato sono segnali di recupero del fatturato, ma non sono previ- Nella seconda parte del 2013 il comparto dei Servizi ha sti significative inversioni della tendenza in atto. registrato nel complesso un aumento di fatturato e ordini, dovuto quasi esclusivamente alla componente estera, La Finanza e le Assicurazioni mentre l’andamento delle richieste provenienti dal mercato Nel settore bancario frena la raccolta diretta presso la interno pare essersi stabilizzato, dopo i segnali positivi lan- clientela (+0,7% contro il +2,4% del primo semestre). Co- ciati nel primo semestre dell’anno. me previsto in precedenza, si assiste a un calo degli im- A trainare la ripresa sono stati i settori della Consulenza e pieghi pari al -3,5% e un incremento della raccolta indiret- Ingegneria, il cui giro di affari è in espansione e nei quali è ta di circa un punto percentuale. in atto una parziale ricostituzione dei margini lordi. La dinamica occupazionale è in diminuzione. Le aziende operanti nel settore dell’Informatica evidenzia- Le attese espresse indicano un ulteriore aumento della no una stazionarietà dei portafogli esteri e devono fronteg- raccolta diretta, sebbene modesto, e di quella indiretta. Al giare il calo degli ordinativi nazionali (-5,5%), agendo sui contrario, il calo degli impieghi dovrebbe arrestarsi e far Giacomo Madia presidente Bseag Srl Sezione Finanza e Maurizio Chiappori Assicurazioni amministratore delegato Eurocontrol Spa Sezione Industria Metalmeccanica La domanda di credito da parte delle PMI nel Nel settore dove operia- confronto del sistema mo (elettronica per la di- bancario non ha avuto fesa), il trend è positivo e forti flessioni nel nostro i risultati sono soddisfa- territorio, ma le autoriz- centi. Per Eurocontrol, zazioni al rilascio di sco- questo è stato possibile perti di conto e di carto- grazie soprattutto all’atti- larizzazione di effetti sono state attentamente ana- vità estera rivolta verso lizzate dalle banche anche a riguardo della natura di Olanda, Francia e, dal tali richieste basate essenzialmente su operazioni di 2012, Corea, dove ab- ristrutturazione più che di investimenti o di opera- biamo potuto contare zioni di credito all’esportazione. Determinante è sta- sulla collaborazione dei to l’intervento del sistema Confidi che in Liguria (da- funzionari del Ministero ti Banca d’Italia per il 2012 raccolti presso interme- degli Esteri e dell’Ambasciata Italiana a Seul, e del diari finanziari) ha fatto registrare un aumento per il sistema bancario, che si è rivelato decisivo in un’a- settore Industria pari al 15,5% rispetto al preceden- rea nella quale i nostri ordinativi sono in forte au- te periodo. Purtroppo il livello degli insoluti nella no- mento. I buoni risultati in Olanda hanno costituito stra regione si è consistentemente aggravato sulla una referenza fondamentale per altri mercati esteri e soglia del 15%. a oggi abbiamo sviluppato business in Finlandia, Elemento di persistente gravissima mancanza è la Polonia, Scozia e intravvediamo interessanti oppor- latitanza da parte della committenza pubblica nel tunità anche in Australia. Queste esperienze hanno rimborso dell’ingente debito verso i fornitori privati e consentito di accrescere la dimensione della nostra ben poco hanno sortito le iniziative di istituti di cre- realtà, che ha raggiunto i 50 addetti. dito nel mettere a disposizione importanti plafond, Per quanto riguarda l’andamento economico del di fronte alla impotenza delle PMI nel poter certifica- comparto meccanico nel complesso, i piccoli se- re l’ammissione del debito da parte della Pubblica gnali di ripresa generale sono effettivi, ma resta - tra Amministrazione. gli altri - il problema dei tempi di pagamento della In questo scenario, mi pare assai poco prudente Pubblica Amministrazione.l poter parlare di ripresa.l 12 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
registrare un lieve incremento, così come l’occupazione. punti percentuali, a fronte di prezzi di vendita. Gli occupati Nel comparto assicurativo gli importi di premi e provvigioni in organico hanno subito in incremento dopo i cali riscon- sono in aumento del 4,6%, sebbene si preveda che nei trati nei semestri precedenti. Nel breve termine il livello de- primi mesi del 2014 rimangano stazionari. Gli organici gli organici non subirà particolari variazioni, mentre le pre- continuano a ridursi: rispetto al secondo semestre 2012 il stazioni sono attese ancora in calo. calo è stato pari allo 0,7%. Le prospettive per il 1º semestre 2014 Il Turismo Secondo il panel delle imprese partecipanti all’indagine di Gli operatori dei diversi segmenti del mercato turistico de- Confindustria Genova la ripresa è iniziata, ma l’inizio del nunciano una contrazione del fatturato derivante da clienti 2014 sarà ancora problematico: se le previsioni formulate italiani (-3,1%), mentre la componente estera è in lieve mi- troveranno rispondenza nei fatti, fatturato e esportazioni glioramento, facendo registrare un +0,7%. aumenteranno del 2% rispetto al secondo semestre 2013, L’andamento è confermato dai dati provvisori sul movi- ma nel complesso gli ordini rimarranno su livelli bassi e mento turistico riferiti ai mesi estivi (giugno - settembre): gli questo limiterà la ripartenza economica anche nella se- arrivi sono aumentati del 5,3%, derivante esclusivamente conda parte dell’anno. A queste condizioni l’occupazione dai turisti stranieri (+ 10,1%), mentre gli arrivi di italiani re- potrà cominciare a stabilizzarsi, ma ancora senza recuperi stano sostanzialmente invariati. Le presenze sono risultate delle quote di riduzione maturate nel tempo. in calo dell’1%, dettato dalla compensazione tra l’incre- Si tratta, come è evidente, di indicazioni di carattere gene- mento di quelle straniere (+9,5%) e il forte calo delle pre- rale e consolidate in base a fattori di ponderazione tra i di- senze italiane (-9,9%). versi settori produttivi, che devono essere verificate rispet- to alle variabili di tempo e di contesto congiunturale in cui La Sanità si troveranno a operare le singole aziende. Le aziende operanti nel campo della sanità privata hanno Tuttavia, il quadro appare coerente con le ultime previsioni segnalato un aumento del fatturato, in misura pari al formulate dal CSC rispetto al delinearsi di una lenta ripresa 4,3%; ciò nonostante una riduzione del numero delle pre- dell’economia italiana e della domanda interna nel 2014, stazioni eseguite, che sono risultate in calo di circa 0,9 la cui consistenza è riassunta nella tabella successiva.l Alessandro Manfredi direttore generale Rolcim Spa Francesco Palau Sezione Terminal Operators presidente Appetais Italia Spa Sezione Industrie Alimentari La situazione di Rolcim - che opera nell’importa- zione, stoccaggio e distri- Il comparto frozen ready buzione dei principali ce- meals ha registrato una menti grigi e bianchi - è in leggera flessione nel mer- linea rispetto a quella evi- cato domestico, accom- denziata per il settore pagnata da una contra- dell’edilizia: i dati sono zione della marginalità negativi, anche se migliori dovuta all’aumento delle rispetto a quelli nazionali. materie prime - ma questi Le previsioni per il 2014 sono problemi ciclici e in non sembrano far presa- qualche maniera risolvibili. gire inversioni di rotta, an- La situazione ci spinge a zi ci attendiamo un’ulte- guardare all’estero, da riore contrazione. Il nostro è un business complesso, una parte, e a migliorare senza interventi efficaci di politica industriale è im- la nostra efficienza pro- pensabile trovare la forza necessaria per uscire dalle duttiva e della supply chain, dall’altra. difficoltà. La nostra azienda, essendo un terminal de- Il problema principale di fare impresa in Italia non è il stinato all’importazione, non può rivolgersi ai mercati costo della mano d’opera, che è comunque molto esteri; l’unica soluzione sarebbe diversificare il pro- alto per le aziende e non rende in proporzione ai la- dotto, ma la burocrazia è talmente pressante che è voratori, ma è il sistema paese che non funziona - difficile trovare alternative percorribili in tempi brevi. fatto che non sembra importare a nessuno, perché si Personalmente, non riesco a vedere la fine della re- continua a dibattere sui diritti di tutti e mai sui doveri. cessione: le banche non sono più elemento di soste- Le aziende delocalizzano, sì, in Cina, ma la maggior gno del sistema economico e la situazione paga- parte sta andando in Svizzera, in Austria, negli Stati menti è drammatica. l Uniti, in paesi dove l’apparato pubblico è al servizio dell’impresa e, soprattutto, c’è la certezza delle rego- le. Purtroppo, chi ci governa questo non lo capisce.l Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 13
CONFINDUSTRIA previsioni in rialzo per fatturato, ordini e esportazioni. Le In Liguria aziende tessili segnalano un aumento del volume di ordi- ni, al contrario degli impiantisti, il cui mercato si dimostra ancora debole e meno dinamico. A livello territoriale le distinzioni rimangono marcate; in Provincia di Imperia gli indicatori rimangono negativi, mentre le industrie del savonese segnalano la ripartenza Previsioni per l’industria degli ordini e della produzione, pur prevedendo un calo manifatturiera del commercio con l’estero. In Provincia della Spezia l’occupazione continua a destare molta preoccupazione, 1º trimestre 2014 con l’indicatore che peggiora ulteriormente la propria per- formance. Sono previsti in calo anche fatturato e ordini, mentre le positive attese sull’export potrebbero fungere L’economia ligure mostra segnali di ripartenza, ma da motore propellente. non è ancora possibile affermare che la strada della ripre- Nel genovese si registrano forti progressi legati all’anda- sa sia stata imboccata con decisione. mento futuro di produzione e ordinativi, i cui indicatori tor- Le previsioni delle imprese manifatturiere sono orientate a nano in terreno positivo e si attestano su valori soddisfa- un complessivo miglioramento del clima di fiducia; gli indi- centi; in questo caso spiccano le aziende del Tigullio, i cui catori relativi a produzione e fatturato sono in crescita ri- risultati sono di gran lunga migliori rispetto al totale della spetto alla scorsa rilevazione. Le prospettive delle aziende Provincia.l esportatrici rimangono su buoni livelli, sebbene vi sia un rallentamento rispetto agli ultimi valori rilevati; la ripresa del commercio mondiale, spinta dai Paesi emergenti, può comunque ampliare gli sbocchi per i prodotti destinati Nel primo trimestre dell’anno l’andamento della produ- all’estero. Gli ordini accelerano, rivelando le attese di un zione è previsto in crescita dal 28% del campione, per- aumento, seppur limitato, anche della domanda interna. centuale sostanzialmente immutata rispetto alla scorsa ri- Nonostante ciò, è necessario che tali previsioni siano levazione. L’aumento del saldo finale (passato da 0 a confermate e rafforzate nel corso dell’anno, così da con- +11,1 punti percentuali) è dettato dalla forte contrazione solidare l’inizio di ripresa in atto. Infatti, il recupero di atti- del numero di imprenditori che ha espresso attese pessi- vità nel settore manifatturiero ligure non è scontato: i prin- miste, in diminuzione dal 27,8% al 16,9%. cipali ostacoli sono rappresentati dalla debolezza del Migliora anche il saldo riguardante il fatturato, attestatosi mercato del lavoro, con l’indicatore dell’occupazione in a +16,1 e in rialzo di 13,7 punti percentuali rispetto alla diminuzione per il settimo trimestre consecutivo, e dal ra- scorsa rilevazione. Tale aumento è da attribuire sia ad un zionamento del credito, che sottrae liquidità alle aziende aumento della percentuale di ottimisti (da 31% a 39,8%) e ne penalizza gli investimenti. A questo proposito, solo il sia alla contestuale diminuzione di quanti esprimono atte- 13,6% degli imprenditori intervistati dichiara di avere in se negative (-4,9 punti percentuali). cantiere interventi di ampliamenti nel breve termine. L’indicatore degli ordini torna positivo dopo due trimestri, Tuttavia, i segnali positivi cominciano gradualmente a dif- recuperando da -6,3 e portandosi a +7,7. Il percentuale di fondersi tra i diversi settori industriali. Gli indicatori di pro- aziende che ne prevede una diminuzione scende di circa duzione e fatturato registrano segni positivi nella maggior 10 punti percentuali, a fronte di un aumento del numero parte dei comparti produttivi, per quanto ne rimangano di ottimiste, che passa dal 27% al 31,4%. altri ancora sottopressione, quali le costruzioni navali e Le attese sull’export rallentano, sebbene il saldo rimanga soprattutto l’edilizia, attorno alla quale le previsioni riman- ampiamente positivo (da +22,3 a +17,5): le imprese gono cupe in termini sia di ordini che di occupazione. Le esportatrici che ne attendono un aumento diminuiscono imprese metalmeccaniche si attendono un migliore avvio di 4,6 punti percentuali, a fronte di una sostanziale stabi- di 2014, nonostante le attese sulle future acquisizione di lità del numero di quanti prevedono una contrazione. ordini si mantengano molto prudenti; rallentano, pur rima- Nel breve periodo l’andamento dell’occupazione non si nendo ampiamente positive, le esportazioni. I comparti scosterà dal trend negativo imboccato: il saldo rimane ne- chimico-farmaceutico e della gomma-plastica prevedono gativo (-3,4 punti percentuali) e il numero di imprese che ordini e produzione in aumento; l’indicatore riferito all’ex- hanno in programma di ampliare gli organici ristagna at- port registra un deciso progresso rispetto alla scorsa rile- torno al 10% del campione. vazione. Nei primi tre mesi dell’anno le aziende che dichiarano di Le aziende operanti nei settori dell’automazione, dell’elet- avere in cantiere interventi di ampliamento della capacità tronica e delle telecomunicazioni continuano a far regi- produttiva sono solo il 13,6% del le intervistate, in dimi- strare saldi positivi tra ottimisti e pessimisti, eccezion fatta nuzione rispetto al precedente 16,7%. In aumento il nu- per il dato occupazionale, negativo per il secondo trime- mero di quante investirà per semplice sostituzione (dal stre consecutivo. 28% al 23,8%).l L’industria alimentare ridimensiona le attese di produzio- ne nel breve periodo, pur esprimendo complessivamente 14 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
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L’INTERVISTA di Piera Ponta La ricerca può farsi impresa di succes- so solo se sostenuta da un’efficiente infrastruttura formata da banche, venture capitalist, grandi imprese. “ Il back to manufacturing Alberto si deve alle condizioni Sangiovanni Vincentelli favorevoli in cui oggi possono nuovamente operare le imprese americane” La sfida “ L’ecosistema economico della ricerca non funziona correttamente senza un mercato Alberto Sangiovanni Vincentelli, tra i massimi esperti mondiali in materia di innovazione, membro della azionario ampio e senza National Academy of Engineering (il più alto riconosci- mento statunitense per un ingegnere, è presidente del- grandi imprese innovative” l’Istituto di Electrical Engineering e Computer Sciences presso l’Università della California, a Berkeley. Co-fondatore di Cadence Design Systems e di Synopsys, aziende leader di mercato nel settore dell’E- “ Il ruolo dell’università lectronic Design Automation, Sangiovanni Vincentelli ha preso parte a diverse iniziative imprenditoriali e svolge non è formare imprenditori, attività di consulenza per alcune delle più grandi aziende del settore elettronico. In Italia ricopre inoltre la carica di ma laureati al top presidente del Comitato Strategico del Fondo Strategi- co Italiano e di componente del Comitato Esecutivo nella propria disciplina” dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014 17
Professore, qual è la sua opinione sul “back to manu- dopo l’altra a causa della competizione giapponese, un facturing” che ha ispirato la politica industriale del- gruppo di grandi aziende manifatturiere, quali Intel e IBM l’amministrazione del Presidente Obama e di cui si e il dipartimento della difesa si consorziarono in una so- parla tanto anche in Italia? A quali condizioni, secon- cietà di ricerca avanzata chiamata Sematech, che mise do Lei, il “nuovo manifatturiero” potrebbe dare slancio a disposizione delle imprese americane in difficoltà la ri- alla ripresa economica nel nostro Paese? cerca sviluppata, contribuendo così a rendere forte e Alla fine degli anni Ottanta, durante la presidenza Rea- competitivo il settore e riprendere la leadership nel setto- gan, l’America sembrava destinata a diventare il paese re. In Italia si potrebbe tentare la stessa strada, per del terziario e ad abbandonare il manufacturing che, esempio, con la stampa in 3D, tenendo ben presente complice una politica monetaria volta a mantenere il dol- che l’introduzione di tecnologie innovative è tanto più ef- laro forte, stava diventando sempre più appannaggio di ficace se riguarda tutte le fasi di ingegnerizzazione e di imprese straniere. realizzazione di un prodotto. Senza perdere di vista, pe- Il fenomeno si estese al punto da rischiare di perdere il rò, equilibrio economico e vantaggio competitivo. controllo di comparti industriali particolarmente strategi- ci, come quello dei circuiti integrati. Nel 1987, la Berke- Come insegna l’esperienza di Silicon Valley, nella filie- ley Roundtable on the International Economy (un proget- ra dell’innovazione è fondamentale una fertile intera- to di ricerca interdisciplinare sui temi della competitività zione fra università, centri di ricerca e imprese e la economica internazionale e dell’innovazione tecnologica predisposizione di queste ultime - fra grandi, piccole e al quale io stesso partecipavo), suonò un campanello start-up - a fare rete tra loro. Per quali ragioni in Italia d’allarme con il libro dal titolo “Manufacturing Matters: un modello del genere stenta a decollare? The Myth of the Post-Industrial Economy” (Stephen Co- Da quindici anni continuo a dire che gli “incubatori” da hen e John Zysman, Basic Books, ndr). Il messaggio soli non servono. Il punto è che quando si creano delle era: attenzione, se si rinuncia al manifatturiero, si perde imprese innovative è necessario avere una “exit stra- tutta l’industria. tegy”, cioè in che modo gli investitori (venture capitalist o Il fattore economico è quello che muove il manufacturing altri operatori che mettono in gioco i loro capitali) possa- (ma anche le attività di R&D) verso un paese piuttosto no realizzare quanto investito. Considerato che una nuo- che un altro, in ogni caso dove produrre (o acquisire ri- va impresa su dieci ce la fa bene, tre si tengono più o cerca e sviluppo) costa meno a parità di qualità. meno in equilibrio, mentre le restanti sei chiudono, il Il “back to manufacturing”, al centro della politica econo- venture capitalist deve essere capace di investire in atti- mica di Obama, si deve, quindi, alle condizioni favorevoli vità che potenzialmente possano dare un grosso risulta- in cui oggi possono nuovamente operare le imprese to finale. Peraltro, gli investitori devono anche essere in americane: basso costo del lavoro e dell’energia (grazie grado di capire quando è il momento di “staccare la spi- allo shale gas), eliminazione dei cosiddetti “costi nasco- na” se l’azienda non dà risultati, per non bruciare risorse sti”, ovvero quelli dovuti alla mediocre qualità del prodot- che potrebbero invece essere indirizzate a finanziare to, al furto delle idee, al turnover di personale, ai traspor- nuove promettenti attività. ti, che ha portato il manufacturing USA a essere del 9% Tra le imprese che hanno successo ci sono due exit più conveniente della media delle nazioni che competo- possibili: farsi quotare in borsa o l’acquisizione da parte no nel manufacturing. Condizioni ovviamente interessan- di un’impresa medio-grande. Le due exit strategy devo- ti anche per le impese europee, a cominciare dai grandi no essere sempre possibili. In Italia queste exit strategy nomi dell’automotive. Dopo il manifatturiero, sta tornan- sono difficili da attuare in quanto il mercato azionario lo- do indietro anche l’attività di R&D, perché il rapporto cale è troppo piccolo per start-up e perché non ci sono qualità-prezzo dei servizi offerti, per esempio, in India, più grandi industrie che sono interessate a creare inno- non è più conveniente. vazione acquisendo le start-up. Non mi stanco di ripeterlo: non si deve scegliere di fare L’ecosistema economico non funziona correttamente ricerca e sviluppo dove costa meno, ma dove “funziona” senza un mercato azionario ampio e senza grandi im- per l’eccellenza e la preparazione delle maestranze. Il ri- prese innovative. Per far nascere grandi imprese, biso- sultato è che oggi in America sono stati creati 530mila gna definitivamente superare la logica del “piccolo è bel- posti di lavoro, numero interessante ma molto inferiore lo” e sostenere, invece, le start-up e l’aggregazione di ancora ai 7milioni persi negli anni 2000. È evidente che medie aziende finalizzata alla crescita dimensionale; non si tornerà più a quei numeri, anche perché la produ- questo è uno dei miei obiettivi anche come presidente zione industriale, grazie alla tecnologia, richiede meno del Comitato Strategico del Fondo Strategico Italiano. persone - ma più preparate. In Italia il manifatturiero tra- Spesso purtroppo gli imprenditori di piccole realtà sono dizionale e il “nuovo” manifatturiero, intriso di tecnologie contentissimi di rimanere tali e non hanno desiderio di avanzate, potranno dare slancio alla ripresa economica crescere, di diventare gli Steve Jobs Italiani! Ricordo solo se si riusciranno a creare condizioni favorevoli per- quando, alla fine degli anni Ottanta, abbiamo fondato in ché produrre in Italia sia competitivo con gli altri sistemi Silicon Valley Cadence Design Systems Inc. e Synopsis e se si saprà fare innovazione e diffonderla. Inc.: eravamo in 5 ma avevamo il desiderio di diventare i Negli Stati Uniti, quando la concorrenza degli stranieri leader di un mercato in forte ascesa; ora Cadence ha sul mercato dell’elettronica divenne una minaccia negli circa 6mila dipendenti e Synopsis 7mila e sono entram- anni 1980 e le imprese che producevano macchine per be quotate al NASDAQ. la produzione dei circuiti integrati stavano fallendo una Nelle start-up il ruolo del venture capitalist non è solo 18 Genova Impresa - Gennaio / Febbraio 2014
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