Il Trentino gennaio-febbraio 2014 - anno L - numero 329 - Ufficio Stampa
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il Trentino Rivista della Provincia autonoma di Trento www.provincia.tn.it gennaio-febbraio 2014 anno L - numero 329 postatarget creative GIPA/NE/0114/2012 Posteitaliane
Sommario 329 gennaio-febbraio 2014 il Trentino Rivista della Provincia autonoma di Trento La rivista "il Trentino": mezzo secolo di vita per una nuova Autonomia.....................................................3 Anno L-numero 329 Cinquant’anni di storia in 329 capitoli.....................................................................................4 gennaio-febbraio 2014 Una manovra 4x4 per uscire dalla crisi economica...................................................................6 Piazza Dante n. 15, 38122 Trento Tel. 0461 494684-37 AUTONOMIA www.riviste.provincia.tn.it L'Autonomia trentina: una storia che guarda al futuro.............................................................8 La nuova Autonomia sarà responsabile e solidale.................................................................. 10 Chiuso in redazione il 03 marzo 2014 SANITÀ Direttore responsabile Gianpaolo Pedrotti La rete territoriale degli ospedali trentini: eccellenze e criticità.............................................. 11 I segreti della protonterapia: una tecnica per vincere le neoplasie.......................................... 15 Coordinatore editoriale: Mauro Neri NOTIZIE “Ci mancherà la lucida intuizione di Mons. Iginio Rogger”..................................................... 17 Redazione: V-DAY "One Billion Rising": Giustizia è… .............................................................................. 18 Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, Marco Pontoni, Lorenzo Trentino e Polonia più vicine.................................................................................................. 18 Rotondi, Fausta Slanzi, Arianna Tamburini, Corrado Zanetti, Nuovo PSR, maggiori risorse per l'agricoltura di montagna.................................................... 18 Vanda Campolongo, Marina Malcotti, Elisabetta Valduga, L'ambiente trentino con un semplice click.............................................................................. 19 Silvia Vernaccini. L’Euregio va sul web con un sito, Facebook e YouTube........................................................... 21 Hanno collaborato: Arge Alp: concorso per stazioni sciistiche ecosostenibili..........................................................22 Evelyn Bortolotti, Gabriele Catania, Silvia Ceschini, Sandra Itea: gli utenti sono soddisfatti..............................................................................................23 Chighizola, Francesco Dellagiacoma, Giorgia Fasanelli, Imprenditori green 10 e lode!............................................................................................... 24 Lorenza Groff, Marzia Lucianer, Jacopo Mantoan, Marina La Fondazione Edmund Mach festeggia i suoi 140 anni di vita...............................................26 Marcorin, Andrea Nicolussi Golo, Francesca Patton, Francesca Rocchetti, Alessandra Saletti, Francesco Suomela INNOVAZIONE Girardi, Jacopo Tomasi, Daniele Valersi, Chiara Veronesi, Più di 1.000 km di fibra ottica per il Trentino del futuro......................................................... 27 Emanuela Zandonà, Marco Zenatti. Scuole trentine: iscriversi online oggi è più comodo e facile...................................................28 Fotografie: Torna la grande kermesse dell'innovazione...........................................................................29 AGF Bernardinatti, Piero Cavagna, Giovanni Cavulli, In Trentino Safer Internet Day è durato l’intero mese di febbraio...........................................30 Romano Magrone, Dino Panato, Paolo Pedrotti Archivio: Appa, APSS, Comune di Dambel, FEM, Itea spa, SOCIETÀ Ospedale di Cavalese, Parco naturale Adamello-Brenta, PerIlMioFuturoGiovani...........................................................................................................32 Servizio audiovisivi della Commissione europea, Trentino Network, Ufficio stampa Pat. TERRITORIO La Grande Guerra in val Genova............................................................................................34 Impaginazione: Quando la passione per la montagna PlurisConsulting - Trento diventa un rischio anche per i più esperti...............................................................................36 Copertina: Edilizia sostenibile con legno trentino....................................................................................39 © apops - Fotolia.com (omini) - © Elena Show - Fotolia. La bioagricoltura sposa la tradizione..................................................................................... 41 com (strada) CULTURA Stampa: Minoranze linguistiche..........................................................................................................43 S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento Giovani e ricerca: la scommessa del Dipartimento di Fisica....................................................46 La Mafia che non si vede.......................................................................................................48 Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 del 13.08.1963 Paesaggi lontani e meravigliosi.............................................................................................50 - iscrizione nel R.O.C. n. 480 L'Universo di Depero............................................................................................................. 51 L'Orchestra della montagna..................................................................................................52 Riapre il Teatro Zandonai......................................................................................................54 Volete ricevere il Trentino ad un indirizzo diverso? 800-903 606 C'è un indirizzo da modificare? Ci sono più SPORT destinatari nella vostra famiglia? Non volete più ricevere la rivista? Dubbi, 8 giugno 1956, Merano-Monte Bondone: “I montanari li scaldavano col fiato”.......................56 domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimenti, complimenti? Il numero verde e l'indirizzo email sono a vostra disposizione. BIBLIOTECA.....................................................................................................................58 La rivista "il Trentino" è consultabile sul sito: www.ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino EUROPA Il programma di Europa Creativa 2014-2020.........................................................................60 iltrentino@provincia.tn.it La "tratta" degli esseri umani: triste attualità di un fenomeno...............................................62
La rivista "il Trentino": mezzo secolo di vita per una nuova Autonomia S ono cinquant’anni esatti che “il Trentino” segue con attenzione l’at- tività della Provincia autonoma di Trento, senza esserne megafono distorto ma, al contrario, strumento indispensabile per informare. Fa un po’ di tenerezza leggere le quasi timide premesse con cui – nel gennaio del 1964 – l’allora direttore politico (e presidente della Provincia) Bruno Kessler aprì il suo primo editoriale: «Nasce oggi un nuovo periodico: “il Trentino”. Ini- ziative di tal genere sono normalmente accompagnate da una presenta- zione, nella quale gli editori danno giustificazione del fatto e dichiarano i propri intendimenti ed i propri impegni. Questa presentazione ci appare tanto più doverosa se l’editore è, come in questo caso, un Ente pubblico». In quell’editoriale, che a distanza di mez- sistema cooperativistico inteso non solo munque dimenticare che in questa fase zo secolo pare rivolgersi ai cittadini di come strumento economico per distri- di passaggio esiste ancora una parte di 3 oggi, vien detto che “il Trentino” si propo- buire equamente il benessere, ma anche popolazione affezionata agli strumenti ne come strumento per stimolare i lettori come laboratorio di compartecipazione e pre-digitali. il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 a “pensare, dire, partecipare” e – in defi- di coinvolgimento in ogni fase della vita Le scommesse che attendono la comunità nitiva – giudicare nell’ottica della piena pubblica. trentina nei prossimi tempi sono scom- valorizzazione della formula democratica “il Trentino” è stato, per dieci lustri, te- messe ardite e complesse. Esse però ci fa- e dell’opportunità di autogoverno respon- stimone oculare delle decisioni assunte ranno imboccare un percorso di crescita sabile offertaci dall’Autonomia. dai diversi esecutivi e loro corretto nar- compatibile, democratica ed equilibrata, La capacità di pensare nasce soprattutto ratore, per offrire a ciascun cittadino la capace di far tesoro delle esperienze an- dalla convinzione di essere parte della possibilità di essere informato sull’atti- che drammatiche vissute negli anni della comunità più vasta in cui siamo nati vità della Provincia autonoma nei suoi crisi. Sono scommesse, tuttavia, che han- e cresciuti, in cui abbiamo trovato le diversificati settori di intervento. E tutto no bisogno di un costante collegamento condizioni per esplicare i nostri talenti ciò nasce da un diritto e da un dovere: tra amministratori e cittadini, nella svolgendo ruoli e funzioni che hanno il il diritto di essere costantemente messi al consapevolezza vicendevole che il nostro bene comune come destinatario finale e corrente sulla vita pubblica come cosa futuro – un futuro in cui saranno i gio- centrale. che ci interessa da vicino; il dovere di in- vani ad essere i veri protagonisti – nasce La possibilità di parlare viene dalla tra- dividuare tutti gli strumenti possibili per da questa convinta coesione che è la vera dizione democratica della nostra terra, dare sbocco al desiderio di partecipazio- forza di un territorio. Il Presidente della EDITORIALE in cui il confronto delle idee diverse e il ne che rende una comunità viva e coesa. Provincia autonoma di Trento può an- contatto con le culture che hanno per- Certo, oggi accanto a quello tradizionale che avere le più belle idee e impegnarsi corso le nostre valli hanno prodotto la della rivista cartacea altri strumenti si con costanza per spiegarle, ma se assie- ricchezza e la varietà di cui oggi siamo sono e si stanno affermando: l’innova- me a lui non s’incamminano anche tutti testimoni e beneficiari. zione nel campo dell’informazione corre gli altri, mettendo sul tavolo ognuno il La decisione di partecipare alla gestione oggi anche lungo le autostrade virtuali proprio contributo, ognuno la propria oculata ed equilibrata della res publica del web e gli strumenti attraverso cui la esperienza, ognuno i propri talenti, non diventa, in questo senso, il risultato di comunicazione corre e scorre ce li portia- si creerà mai quella forza d’urto che quella corresponsabilità che ha deter- mo in tasca con gli smartphone o nella accompagnerà la nascita di un nuovo minato, nel corso della storia trentina, cartella con i tablet. È questa la sfida con Trentino, di una nuova Autonomia. l’affermarsi delle regole e degli statuti cui la nostra rivista ufficiale e istituzio- E queste pagine saranno il nostro sprone, comunali, il proliferare delle libere e nale si accinge a intraprendere il prossi- lo specchio dell’andamento dei lavori, la magnifiche comunità, il consolidarsi di mo mezzo secolo di vita: farsi promotrice cartina di tornasole della nostra idea di un’esperienza come quella del volonta- di un’informazione attenta, esauriente democrazia. riato che ha declinato e pervaso tutti i e corretta, utilizzando in modo equi- settori della società, dell’economia, del- librato e rispettoso tutte le opportunità Ugo Rossi Presidente la cultura, del welfare, il diffondersi del della tecnologia più avanzata, senza co- della Provincia autonoma di Trento
Cinquant’anni di storia in 329 capitoli di Gianna Zortea* S iamo abituati a vederlo nelle nostre case, a sfogliarlo pagina dopo pagina per essere informati su quanto avviene “in Pro- vincia”. Siamo abituati, da 50 anni, a cadenza mensile o bimensile, a leggere tutte le notizie strettamente legate al territorio e all’am- ministrazione provinciale. Era infatti il gennaio del 1964 quan- ca dell’attività della amministrazione che ne potrebbero derivare in un primo do “il Trentino: rivista bimestrale pro- pubblica, ma l’obiettivo principale, momento, certi che “il Trentino”, anche vinciale della Provincia autonoma di il presupposto fondamentale, quello con questo traumatico balzo tecnologico, Trento”, a cura dell’Ufficio relazioni cioè del dialogo con i cittadini, sarà saprà ritrovare una sua veste degna delle pubbliche della Provincia autonoma ribadito ad ogni cambio di legislatu- tradizioni». di Trento, vedeva per la prima volta la ra, fino ai giorni nostri. Nel marzo del 1979 abbiamo un nuo- luce. Una panoramica del capoluogo, La storia della testata la possiamo leg- vo cambio della guardia. L’avvoca- 4 con il Duomo ben visibile al centro, gere anche attraverso i vari sottotitoli to Flavio Mengoni diventa il nuovo dominava la prima copertina. che si sono susseguiti: dall’ottobre del Presidente della Provincia autonoma L’idea della neonata rivista secondo 1970 al luglio del 1975 la rivista di- di Trento, assumendo così la carica il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 Bruno Kessler era quella di «far su- venta mensile e infatti nel sottotitolo di direttore politico della rivista. Nel perare, nella pubblica opinione, quel- si legge «rivista mensile della Provincia presentarsi ai lettori della rivista scri- la tradizionale concezione per la quale autonoma di Trento». Dal settembre ve: «Nel momento in cui mi accingo a l’Ente pubblico era visto in genere come del 1975 all’ottobre del 1978 cam- condurre nelle presenti contingenze il quell’organismo che percepisce tasse e ga- bia ancora e diventa «rivista mensile governo provinciale, […], mi pare dove- belle varie dal cittadino; le amministra del Consiglio e della Giunta della Pro- roso rivolgere, dalle colonne de «il Tren- in qualche modo; non risponde o rispon- vincia autonoma di Trento», per ritor- tino», entrato ormai nel suo sedicesimo de in ritardo alle lettere e alle richieste nare nel febbraio del 1979 a “rivista anno di vita, un saluto ed un augurio della comunità; è sempre in ritardo mensile della Provincia autonoma di alla comunità trentina ed ai lettori della nell’esecuzione dei suoi compiti, almeno Trento”. nostra rivista. Ma anche un invito alla in relazione alle esigenze accertate. Inol- La rivista, con il tempo, evolve anche partecipazione, perché sono fermamente tre si trattava di far superare quella con- per quanto riguarda l’uso della tecno- convinto che un giornale, per essere re- cezione che vedeva l’Ente pubblico come logia. Dal numero 64 del novembre almente uno strumento di democrazia, un complesso di persone e di mezzi che del 1975 la redazione avverte che la di informazione, di documentazione e adotta decisioni, anche molto importan- Provincia autonoma di Trento è do- di relazioni pubbliche, debba contare ti per la collettività, senza che la pubbli- tata di servizio Telex, collegato alla sul consenso e sulla partecipazione dei ca opinione ne conosca i motivi o ne sia rete nazionale ed estera. Da questo cittadini». stata informata». momento è quindi possibile agli altri Con il numero 112 del febbraio 1983, La rivista era principalmente rivol- enti pubblici, agli operatori econo- a quasi vent’anni dalla nascita, la ri- ta, e lo è anche oggi, ai cittadini: ai mici e alle aziende dotate di analoga vista cambia aspetto sia grafico sia di contadini, agli operai, agli operatori struttura di collegarsi direttamente contenuti. Già dall’indice si percepisce economici, ma anche agli studenti con la Provincia per le loro richieste questo cambio di rotta, strutturato ora e agli intellettuali del Trentino, con ed informazioni. in blocchi tematici: attualità, istitu- l’invito a scoprire con essa il mezzo Sempre “il Trentino”, con il numero zioni, governo, comprensori, per poi per valorizzare appieno la titolarità di 95 del febbraio 1979, invece annun- lasciare spazio alle rubriche. cittadini, nonché ai trentini residenti cia: «Con questo numero ci lasciamo Dal dicembre del 1985 la direzio- fuori provincia, per consentire loro di alle spalle il piombo fuso, le linotypes, ne politica del giornale è assunta da mantenere un legame con la propria i lunghi banconi della tipografia, per i Pierlugi Angeli, direttore responsabi- terra. Con il passare degli anni, nu- tavoli illuminati della impaginazione le è sempre Umberto Beccaluva. “Un mero dopo numero, “il Trentino” re- fotocomposta. Chiediamo quindi scu- patto di pace”: con queste parole la gistra puntualmente i fatti e la crona- sa ai nostri lettori per gli inconvenienti redazione de “Il Trentino” titola l’an-
no successivo un numero del mensile “il Trentino” ha aperto spazi sempre della Provincia interamente dedicato più significativi per raccontare an- al quarantesimo anniversario dell’ac- che quanto viene fatto dai soggetti cordo firmato a Parigi il 5 settembre pubblici che interloquiscono diretta- 1946 dall’allora ministro degli Esteri mente con la Provincia. Ad esempio italiano Alcide Degasperi e dal mini- la Fondazione Edmund Mach, Tren- stro degli Esteri austriaco Karl Gruber. tino Sviluppo, la Fondazione Bruno La nuova direzione della rivista, sotto Kessler, Trentino Trasporti, l’Azienda la guida politica del Presidente Angeli, Sanitaria... A questo si aggiunge la re- decide la creazione di numeri “tema- alizzazione di nuovi numeri tematici, tici”. Per esempio il numero 124 del dedicati ad eventi importanti quali il dicembre 1986 è interamente dedicato Festival dell’Economia, il Festival della all’emigrazione trentina. «I temi sono Famiglia o, come recentemente è ac- molteplici – si legge nella presentazio- caduto, all’Universiade Trentino 2013. ne –, ma l’accento è stato posto sul pro- Oggi viviamo nell’era della comunica- blema di fondo, quello cioè dei rappor- zione globale, fatta di carta stampata, ti con quanti gli eventi hanno portato radio e televisione, ma anche di inter- lontano dalla nostra terra, rapporti che net, social network, nonché di eventi Il primo servizio uscito sul numero 1 de "il Trentino", riguardano la necessità di rinsaldare le culturali e mediatici che si susseguono gennaio 1964 comuni radici, di trovare forme nuove di a ritmo accelerato anche in una piccola collaborazione, di guardare alla cultura terra come “il Trentino”. La stessa co- tuali: «“Il Trentino” nasceva dopo un più che all’assistenzialismo, pur se questo municazione istituzionale ha conosciu- certo periodo di maturazione interna, resta a segnare una attenzione sempre to una naturale evoluzione, cercando di con lo scopo di essere uno dei mezzi per 5 viva per dare una mano a quanti han- raggiungere il maggior numero di per- una più precisa e vasta informazione e no ancora bisogno di aiuto». Un gran- sone con strumenti sempre più adegua- conoscenza dei problemi dell’ente, non- de cambiamento, specialmente da un ti e “il Trentino” non si è tirato indietro. ché un mezzo per sollecitare una parte- Gennaio|Febbraio 2014 • il Trentino punto di vista grafico, lo si ha invece Questo processo lento di innovazione cipazione sempre più attiva del cittadi- con il numero successivo, il 125° del lo ha pervaso, in termini di grafica, no alla vita della sua “sua provincia”». gennaio del 1987, con la presenza di contenuti e interazione con il web: Sussidio indispensabile particolarmente un direttore editoriale. oggi ad esempio, grazie alla tecnologia, entro le comunità che vivono ed espe- Ma “il Trentino” conosce con il tem- è possibile sfogliare la rivista online e rimentano l’autonomia: perché l’auto- po un’evoluzione anche per quanto farla interagire con gli altri strumenti nomia è sinonimo di autogoverno ed riguarda la messa in rete con gli altri messi in campo. Una chiara e concre- autogoverno è essenzialmente parteci- soggetti che operano all’interno della ta dimostrazione di come, la rivista, sia pazione popolare al potere». Provincia. In un’ottica di creare nuo- proiettata nell futuro cercando di conti- ve sinergie, unire e razionalizzare le niuare a essere testimone dell’oggi. * Gianna Zortea è autrice di una tesi di laurea magistrale in Editoria e Giornalismo dal titolo risorse e favorire una sempre più com- Il cerchio insomma ci chiude, le paro- “L’evoluzione degli Uffici stampa nella pubblica pleta e qualificata diffusione delle in- le di 50 anni fa, scritte nell’editoriale amministrazione. Il caso dell’Ufficio stampa della formazioni, negli ultimi cinque anni da Bruno Kessler si fanno ancora at- Provincia autonoma di Trento”. Cedolino rinnovo abbonamento PER GLI ABBONATI RESIDENTI IN TRENTINO Per tenere sempre aggiornati i nostri indirizzari ed evitare sprechi nella spedizione de "il Trentino", si prega di voler comunicare eventuali variazioni di indirizzo oppure disdette telefonando al numero verde 800 903 606 inviando una mail a iltrentino@provincia.tn.it PER GLI ABBONATI NON RESIDENTI IN TRENTINO Per una verifica dei nostri indirizzari si prega cortesemente di voler confermare l’intenzione di continuare a ricevere "il Trentino" telefonando al numero verde 800 903 606 inviando una mail a iltrentino@provincia.tn.it
Una manovra 4x4 per uscire dalla crisi economica La proposta della Giunta provinciale per l'assestamento di bilancio è stata condivisa con le parti sociali di Marco Pontoni R iduzione della pressione fiscale sulle imprese e sui cittadi- ni, per oltre 135 milioni di euro, a cui si accompagna la proposta di mantenere invariate le tariffe dei servizi principali; sostegno al credito delle imprese; sviluppo della coesione sociale, con interventi che vanno dall'attuazione della delega in materia di ammortizzatori al reddito di attivazione, fino al potenziamen- to della filiera scuola-lavoro-formazione; riprogrammazione degli 6 investimenti pubblici, salvaguardando quelli più importanti; raf- forzamento della modernizzazione del settore pubblico provin- ciale, anche per risparmiare risorse che possono essere destinate il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 altrove: poggia su quattro pilastri la manovra di assestamento del bilancio 2014 della Provincia, illustrata recentemente dal presi- dente Ugo Rossi alle parti sociali. Per il presidente Rossi, «accanto ad manovra vogliamo soprattutto dare la difesa e il miglioramento della qua- un pacchetto significativo di sgravi fi- al mondo economico e ai cittadi- lità della vita, il rilancio dell'econo- scali che avranno un forte impatto sul ni un segnale di fiducia nel futuro». mia. Uno dei capisaldi è l'allentamen- sistema economico e sulle famiglie, Parole d'ordine: lavoro, giovani, to della pressione fiscale, andando nella manovra ci sono misure signifi- modernizzazione della "macchina" oltre a quanto già fatto fino ad oggi, cative che vanno a rafforzare la coe- pubblica per venire incontro alle esigenze delle sione sociale, a partire dall'attuazione Fra le "parole d'ordine" della manovra imprese e delle famiglie e rilanciare della delega in materia di ammortiz- 2014, ci sono la valorizzazione ulte- produzione e consumi, a cui si ag- zatori, che completa il pacchetto di riore del patrimonio dell’Autonomia, giunge il rafforzamento delle misure interventi in favore di chi ha perso il lavoro. Diamo garanzie assolute su sanità e sociale e prevediamo un pia- no di ulteriore contenimento dei costi della macchina pubblica che renderà possibile la contestuale creazione, in accordo con le parti economiche e so- ciali, del Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Ci occupiamo anche di accesso al credito, con un Fondo strategico per lo sviluppo e la com- petitività dell'imprenditoria locale, alimentato da Provincia, Laborfonds, fondazioni e altri soggetti istituziona- li, che sarà attivo dal secondo semestre 2014. Stiamo cercando di contrastare gli effetti della crisi, ma con questa
per favorire l’accesso al credito da par- tributi locali sulla casa, esercitando la te delle imprese. Ed ancora: è previ- nuova competenza in materia di tri- sto un "pacchetto lavoro", centrato buti locali introdotta dalla revisione in primis sulla delega in materia di dell’art. 80 dello Statuto di Autono- ammortizzatori sociali e sull'adozione mia, per altri 5 milioni di euro. Sem- del reddito di attivazione, applicando pre in favore delle imprese la manovra quindi in anticipo la riforma naziona- prevede un pacchetto di misure volte le. La manovra infine pensa ai gio- a stimolare il sistema del credito alle vani e prevede interventi specifici nel imprese: il rafforzamento del ruolo di campo della scuola, con la progressiva Mediocredito Trentino – Alto Adige stabilizzazione del comparto e la rego- nel sistema bancario locale; l’attiva- larizzazione di alcune centinaia di do- zione del Fondo strategico di investi- centi precari ma anche, ad esempio, mento regionale, che potrà contare su con l'avvio del piano per il trilingui- un plafond di 200 milioni di euro, smo. Al tempo stesso verranno garan- risorse, queste, messe a disposizione tite alla Provincia e agli enti collegati da Provincia, Laborfonds, fondazioni le risorse necessarie per la realizzazio- e così via, da considerarsi alternative/ ne dei loro programmi, in particolare aggiuntive al credito bancario; l'incre- salvaguardando gli investimenti stra- mento del fondo di rotazione desti- tegici, quelli che vengono incontro nato al finanziamento di investimenti alle domande più importanti dei cit- volti alla crescita e all’innovazione alla ricerca attiva del lavoro, alla for- tadini e capaci di generare sviluppo. delle imprese (che da 80 sale a 100 mazione e riqualificazione professio- 7 La manovra punta inoltre a moder- milioni). nale), gli interventi previsti dall'atto di nizzare la macchina pubblica. Anche L'assestamento di bilancio 2014 ed è indirizzo sull'asse scuola-lavoro-for- qui, non si parte da zero, considerati questo il secondo pilastro, poggia su mazione, l'attivazione di un piano Gennaio|Febbraio 2014 • il Trentino gli sforzi fatti negli ultimi anni, che una serie di interventi volti a promuo- straordinario per l'apprendimento hanno portato ad esempio ad un ab- vere la coesione sociale, nei settori delle lingue comunitarie (nel triennio battimento considerevole dei tempi del lavoro, della scuola e della forma- 2014-2016 sono previsti fin da subito per l'evasione delle diverse pratiche. zione. Fra le misure previste, alcune 6 milioni di euro). Tuttavia si può fare di più, investendo già in corso di esecuzione, l'attivazio- Il terzo pilastro è quello degli inve- sulle risorse umane, migliorando ul- ne della delega sugli ammortizzatori stimenti. La manovra conferma le teriormente l'organizzazione interna sociali (complessivamente per la de- risorse relative alle opere non ripro- e accelerando il processo di riforma lega sono previsti finanziamenti per grammabili dei diversi piani plurien- degli enti locali e delle comunità. I 21 milioni di euro nel triennio 2014- nali o immediatamente cantierabili quattro pilastri della manovra 2016), il rafforzamento dei criteri di (in settori strategici come viabilità, Questa, in sintesi, la proposta presen- condizionalità (disponibilità del be- scuola, sanità), per circa 350 milioni tata dal presidente Rossi alle associa- neficiario di provvidenze economiche nel triennio 2014-2016 e oltre 450 zioni economiche e ai sindacati con- milioni negli anni successivi, a cui federali. vanno aggiunti gli investimenti degli Al primo posto l'importante doppia enti locali. Ciò garantirà complessiva- partita della riduzione della pressio- mente l’attivazione di lavori pubblici ne fiscale, e dello stimolo al sistema per un flusso di circa 250 milioni di del credito alle imprese. La prima euro annui. voce è destinata ad incidere sulle im- Infine il quarto punto, la moderniz- prese – la riduzione dell'Irap a loro zazione del settore pubblico, preve- carico da sola si aggira attorno ai 110 de l’attuazione e il rafforzamento del milioni di euro, e ad essa si somma Piano di miglioramento della pubbli- l'esenzione dalla Tasi degli immobili ca amministrazione, che consentirà produttivi, per altri 7 milioni – ma un risparmio di oltre 200 milioni di anche sulle famiglie, per le quali è euro annui, nonché con una esten- prevista la riduzione dell’addizionale sione delle azioni di razionalizzazione provinciale all’IPRPEF per i reddi- in particolare attraverso interventi sul ti più bassi per 14 milioni di euro e fronte del prepensionamento di parte la riduzione delll’impatto della nuo- del personale e l’attivazione di forme va disciplina nazionale in materia di di "staffetta generazionale".
L'Autonomia trentina: una storia che guarda al futuro di Jacopo Tomasi L e Regioni e le Province a statuto speciale sono nuovamente sotto attacco. C'è chi parla di privilegi, chi sostiene che siano uno spreco e chi le vorrebbe addirittura eliminare nonostante la loro "specia- lità" sia sancita dalla Costituzione italiana del 1948. Nel calderone della critica è finita, di conseguenza, anche l'autonomia trentina. Presa di mira senza distinzioni né considerazioni. È invece opportuno riflettere sugli dell'accordo De Gasperi-Gruber, sare fenomeni come quello dell'e- oltre 65 anni di storia dell'auto- venne sancito il primo statuto migrazione, che fino alla metà degli nomia trentina: un percorso non d'autonomia. anni Cinquanta aveva portato molti sempre lineare, contraddistinto Gli albori. Come spiegano storici trentini a cercare fortuna nei Paesi da alti e bassi, ma che nell'ulti- ed economisti, il Trentino in quegli del nord Europa (Germania e Bel- mo decennio è approdato a una anni non era certamente un terri- gio) o del Sudamerica (Brasile, Cile stagione sicuramente matura, torio ricco e florido. Nel 1938, solo e Argentina). 8 caratterizzata da un senso di so- per citare un dato relativo all'an- Gli "anni d'oro". La logica della lidarietà e responsabilità ver- no che precede la seconda guerra piena responsabilità, che aveva ispi- so il resto d'Italia, in linea con mondiale, il reddito per abitante rato il primo statuto, venne messa il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 la filosofia che l'aveva ispirata. in Trentino era più vicino a quello da parte con il secondo statuto, si- Le radici. Autonomia significa della Campania che non alla media glato nel 1972. Erano, quelli, anni fare da sé senza aspettare che al- italiana. di crescita, la finanza pubblica stata- tri intervengano in vece nostra, Nonostante questa situazione, il le non tirava la cinghia e così Tren- vuol dire sentire come propria la primo Statuto non prevedeva al- to e Bolzano – oltre ai nove decimi responsabilità di governo del ter- cuna forma di sostegno economi- delle imposte – riuscirono a porta- ritorio e delle dinamiche più varie co per Trento e Bolzano. «I padri re a casa l'accesso ai trasferimenti che su questo territorio si vengono dell'autonomia, – osserva l'econo- provenienti dallo Stato (come per a creare. In tema di autogoverno mista Gianfranco Cerea – accet- le altre Regioni) ed ad una quota il Trentino può vantare un certo tarono la logica della "piena re- variabile definita sulla base della allenamento, una profonda tradi- sponsabilità": le entrate derivavano spesa stanziata dal governo nazio- zione che affonda le radici e trova dalle imposte pagate a livello locale nale in ambiti specifici (trasporti, riferimenti concreti nelle Carte di (i nove decimi restano sul territo- infrastruttura, sicurezza...). AUTONOMIA regola, negli Statuti comunali e rio, ndr) e quindi dall'andamento Il Patto di Milano. La filosofia del nelle Magnifiche comunità diffu- dell'economia provinciale. secondo statuto, tuttavia, è oggi si in molte delle nostre valli Se l'econo mia va bene, in discussione, a maggior ragione sin dal Medioevo. Aven- avrò maggiori entrate. dopo la crisi finanziaria ed eco- do però a riferimento Se invece va male, ne nomica scoppiata nel 2008. Serve i contesti dello stato avrò meno». Fu una infatti una nuova assunzione di moderno, è dal 1848 che scommessa ambiziosa responsabilità da parte dell'autono- il nostro territorio, all'e- che mise in gioco un mia trentina, in un'ottica di equità poca sotto il controllo territorio che comun- nazionale. «È in questo scenario dell'Impero asburgico, si que era convinto del- – sottolinea Cerea – che il 30 no- autogestisce avendo pote- le proprie capacità di vembre del 2009 viene siglato il stà decisionale in diversi buongoverno e che, cosiddetto "Patto di Milano", che ambiti. Un allenamento infatti, cominciò a sancisce un ritorno alle origini, in che s’è rivelato prezioso crescere e a svilupparsi, definitiva allo statuto del 1948». Di quando, nel 1948, in virtù vedendo pian piano ces- fatto, Trento e Bolzano col patto di
Milano rinunciano ai trasferimenti molta montagna che ha un costo e alla quota variabile (complessiva- significativo. Questo giustifica, mente poco più di un miliardo di dati alla mano e secondo gli stan- euro, 568 milioni per la Provincia dard nazionali, un miliardo in più di Trento e 519 milioni per quel- di spesa, portando praticamente la di Bolzano) e invece assumono alla pari la differenza tra le impo- nuove competenze. Negli anni suc- ste che paghiamo e la spesa di cui cessivi al 2009, poi, l'autonomia beneficiamo». Restano "scoperti" ha dovuto fare i conti con ulterio- 400 milioni di euro, ma se si tiene ri tagli lineari, imposti dai governi conto delle manovre dei governi nazionali. dal 2011in poi – che hanno por- L'allineamento. Con il "Patto tato al taglio di circa 700 milioni Gruppo di emigranti sul ponte di una nave diretta in America. 1900 ca. Archivio Fondazione Museo Storico del Trentino di Milano" e i successivi tagli, in – si può notare che dal punto di pratica l'Autonomia trentina tor- vista tributario paghiamo in defi- scaturisce dalla differenza tra i na ad allinearsi, dal punto di vi- nitiva più imposte di ciò che ab- tributi pagati e la spesa standard, sta economico-fiscale, alle altre biamo in cambio. pari a quella che si osserva per il Regioni d'Italia. «Le imposte che Il futuro. Questo breve excursus resto del Nord Italia. È il cosiddet- paghiamo allo Stato (circa 3,6 serve per illustrare il percorso che to residuo fiscale. «Definita que- miliardi di euro, ndr) – spiega an- l'Autonomia ha tracciato in 65 sta somma – conclude Cerea – la cora l'economista dell'Università anni di vita, almeno dal punto di gestione del territorio dipenderà di Trento – non coprono ancora vista fiscale, ma innanzitutto di- esclusivamente dal governo loca- 9 tutte le risorse di cui beneficiamo mostra che certe critiche e i nu- le. Se l'economia andrà bene, si (pari a 5 miliardi, ndr), ma questa merosi attacchi sono ingiustifica- avranno maggiori risorse a dispo- situazione è legata alla particolari- ti alla luce dei dati attuali e della sizione. Se andrà male, ne avremo Gennaio|Febbraio 2014 • il Trentino tà del nostro territorio, bellissimo, nuova assunzione di responsabili- meno. È quindi un ritorno alla ma svantaggiato. Ci sono, infatti, tà dell'autonomia dopo il "Patto logica della "piena responsabilità", alcune evidenti condizioni di di- di Milano" del 2009. E il futuro in perfetta sintonia con il primo sagio che altre Regioni, come ad come si delinea? La direzione por- statuto d'autonomia e nel rispetto esempio la Lombardia o il Veneto, ta verso un modello sempre più del principio di equità nazionale, non hanno oppure ne sono inte- solidale e responsabile. La propo- al quale non si può non guardare ressate solo in misura marginale: sta è quella di garantire allo Sta- in un momento storico-sociale-e- un territorio vasto e con poca po- to un saldo di circa 500 milioni conomico come quello che stiamo polazione, diseconomie di scala e da discutere ogni 3-5 anni, che attraversando». è aumentata sull'asse dell'A4, in pia- La popolazione di montagna: nura, tra Verona, Vicenza, Treviso AUTONOMIA cartina di tornasole dell’Autonomia e Padova. Oppure in Liguria, dove gli abitanti hanno affollato la costa con conseguenze evidenti a livello Un dato più di altri dimostra la buo- revole, passando dai quasi 240mila ambientale. Questo – prosegue il do- na gestione dell'Autonomia della no- abitanti nel 1951 ai 209mila nel cente – è il vero bilancio della nostra stra Regione. È quello che "fotografa" 2011. In Liguria, per citare un altro Autonomia, che ci ha permesso di la popolazione residente in zone di esempio, è crollata clamorosamente. valorizzare un territorio bellissimo, montagna. In Trentino Alto Adige, «Questi numeri – spiega l'econo- ma difficile. Nel resto delle Alpi, zone tra il 1951 ed il 2011, è quasi rad- mista Cerea – ci dimostrano che la come Vallarsa, Rabbi o Peio avreb- doppiata. A metà del secolo scorso era montagna costa di più e che il Tren- bero zero abitanti al giorno d'oggi. di circa 700mila persone, l'ultimo tino ha utilizzato le risorse dell'Au- Da noi, grazie a una buona gestione censimento ne ha contate oltre 1 mi- tonomia per preservarla e tutelarla, dell'Autonomia, sono stati preservati lione. In Veneto è rimasta pressoché mantenendola popolata. Ciò non è con la realizzazione di infrastruttu- invariata, ma nella provincia di Bel- avvenuto in Veneto, dove la popola- re e servizi: dalle strade alle ferrovie, luno è diminuita in maniera conside- zione è diminuita in montagna ma dalle scuole agli ospedali».
La nuova Autonomia sarà responsabile e solidale Intervista all’economista Gianfranco Cerea, dell’Università di Trento Professor Cerea, le nostre specialità sta- Stato una cifra – derivante dalla dif- tutarie sono sotto attacco e nel mirino ferenza tra le imposte che paghiamo è finita, di conseguenza, anche l'Auto- e la spesa di cui beneficiamo, pari a nomia trentina. A suo avviso si tratta circa 400-500 milioni di euro, – ma di critiche giustificate? di poter poi trattenere sul territorio il Prof. Gianfranco Cerea A mio parere questi attacchi poteva- 100% dei contributi erariali. Sarebbe no anche essere comprensibili prima l'apoteosi dell'Autonomia, significhe- Gianfranco Cerea, economista e docente del 2009, anno in cui venne firmato il rebbe rimettersi in gioco applicando dell'Università di Trento, "Patto di Milano", ma non lo sono più un principio tipico dell'Impero asbur- conosce bene il sistema fiscale 10 oggi. Attualmente stiamo tornando a gico: «Se vogliamo che un popolo sia trentino. Ne ha studiato le una dimensione di piena responsabili- affrancato dalle condizioni di povertà, tappe passate e sviluppato tà dell'Autonomia, in linea col primo l'unica possibilità che abbiamo è dargli i possibili scenari futuri, con la consapevolezza che il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 statuto. Dati alla mano, l'economia lo- piena responsabilità delle sue decisioni cale oggi sta finanziando la spesa dello e dei suoi atti». l'Autonomia debba tornare ai principi del primo statuto per Stato in misura adeguata rispetto alla Quali sono, a suo avviso, le paro- avere piena attuazione. sua capacità contributiva, anche al di le-chiave di questo modello? sopra degli standard previsti. Responsabilità e solidarietà sono va- Per il futuro si sta pensando ad un lori che si sposano perfettamente con ni ha scalato le classifiche, mentre altre modello di autonomia fiscale. Come il modo di essere dei trentini. Questo Regioni con le medesime prerogative potrebbe funzionare? modello infatti è, a mio parere, quello autonomistiche non l'hanno fatto. Il modello prevede di garantire allo che meglio incarna la cultura, la storia Questo significa che qui le risorse sono e la tradizione di Trento e Bolzano. state gestite bene, permettendo crescita Un modello esportabile anche al resto e sviluppo e mantenendo viva e abitata del Paese o alle altre Regioni a statuto la montagna. speciale? Di chi è il merito? Sarebbe certamente interessante. In li- Del nostro capitale sociale e della cul- nea astratta lo si potrebbe anche fare, tura collettiva, che derivano da due fat- AUTONOMIA ma dal punto di vista pratico vale ciò tori. Il primo è l'istruzione: l'obbligo che disse qualche tempo fa il responsa- scolastico fino a 12 anni risale addirit- bile della protezione civile Gabrielli, in tura al 1774, quello fino a 14 anni alla visita a Trento, quando gli chiesero se metà dell’Ottocento, mentre nel resto il sistema della protezione civile trenti- d'Italia è arrivato nel 1960. Il secondo no fosse esportabile a livello nazionale è l'abitudine all'autogoverno, che nel e lui rispose: «Sì, a una condizione: che nostro territorio ha radici lontane e si esportino anche i trentini». diffuse, legate a otto secoli di perma- Nel suo complesso l'Autonomia trenti- nenza nel Sacro Romano Impero e na come ha funzionato negli anni? alle forme previste dalla Costituzione Ci sono stati sicuramente dei momen- asburgica del 1848 e del 1876. Questi ti negativi, ma non dobbiamo dimen- fattori hanno garantito un livello del- ticarci cos'era il Trentino negli anni la popolazione alto, una tradizione di Quaranta: una terra povera, una terra buona burocrazia ed una classe politi- d'emigrazione. In meno di settant'an- ca esperta. (J.T.) Le tre bandiere: Europa, Trentino, Italia.
La rete territoriale degli ospedali trentini: eccellenze e criticità La visita dell'assessora Donata Borgonovo Re a Trento, Rovereto, Tione, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Arco di Arianna Tamburini L’ integrazione dei servizi e il continuo miglioramento della loro qualità, a partire da quello che forse è il problema principale: l'appropriatezza degli interventi. Saranno queste le sfide che si troverà cure sia legato proprio alla cardiolo- gia strutturale, ovvero mi riferisco ad operazioni complesse, come la ad affrontare la sanità trentina nei prossimi anni ed è per questo mo- sostituzione della valvola aortica. tivo che l'assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale Donata Ovviamente, in questi casi, si pre- Borgonovo Re, assieme al direttore del Servizio ospedaliero Fernando senta purtroppo un problema etico Ianeselli, ha compiuto una prima visita alla rete territoriale ospedalie- complesso, legato ai costi estrema- mente alti delle tecnologie più mo- 11 ra, con l’obiettivo di verificarne i punti di eccellenza e di alta specializ- derne che obbligano il medico a fare zazione, come pure gli elementi di criticità e di eventuale difficoltà dei scelte a volte dolorose». diversi presidi ospedalieri. Nelle prossime settimane seguiranno altre Gennaio|Febbraio 2014 • il Trentino Il reparto di oncologia è invece or- visite puntuali, per arrivare entro l'estate ad una riorganizzazione della ganizzato secondo una struttura a rete ospedaliera condivisa tra l'Azienda sanitaria, i consigli della salute rete e funge da centro di raccordo delle Comunità di Valle, la Commissione consigliare competente e la per gli altri ospedali territoriali: «Le Giunta provinciale. terapie vengono preparate a Trento – spiega l'assessora Borgonovo Re – «La razionalizzazione del sistema letto che accolgono le persone por- e poi sono trasmesse, come i medi- sanitario provinciale, prevista già tate in pronto soccorso, per le quali cinali, negli altri ospedali territoriali nella legge 16/2010 – ci ha detto è necessaria una verifica delle condi- dotati di day hospital oncologici. l'assessora Borgonovo Re, – impo- zioni di salute fra le 24 e le 48 ore. Si ne sia un ripensamento dell’offerta tratta di una soluzione intelligente, ai cittadini, secondo i principi guida che evita di appesantire i reparti con della appropriatezza, della qualità, ricoveri non indispensabili». Una della sostenibilità e della sicurezza, delle problematiche, in termini di SANITÀ sia una riorganizzazione dei servizi, sostenibilità, è rappresentata dalla nella quale il malato dev’essere po- tariffa: «Per i pazienti in osservazio- sto davvero al centro dell’attenzione ne breve si tratta di una tariffa molto degli operatori e delle strutture». più bassa di quella dei ricoveri». Santa Chiara di Trento Nel reparto per acuti di cardiolo- Osservazione breve, cardiologia con gia confluiscono pazienti di tutta la il reparto per acuti e oncologia strut- provincia: «Vi è un ottimo raccordo turata a rete sono tre delle eccellenze con l'ospedale di Rovereto, insieme i verificate dall'assessora Borgonovo due centri rispondono alle domande Re nel corso della sua prima visi- di intervento, purtroppo in crescita, ta all'ospedale del capoluogo. «Un del territorio – aggiunge l'assesso- punto di forza sicuramente interes- ra Borgonovo Re –. In cardiologia sante è rappresentato dalla cosiddet- a Trento vi è poi una eccellenza in ta 'osservazione breve' – spiega l'as- più: un forte apporto del contribu- sessore alla sanità, – ovvero 16 posti to tecnologico sia al progresso delle L’ospedale di Trento, l’elisoccorso
Questo ci consente di razionalizzare e di uniformare i trattamenti. Spes- so anche la lettura di esami specifici, penso ad esempio alla mammogra- fia, è centralizzata nel capoluogo, al fine di ottenere la maggior sicurezza possibile nell'analisi della diagnosti- ca per immagini». Cuore del Santa Chiara è il repar- to di terapia intensiva, assieme alla rianimazione e alle sale operatorie: «Qui arrivano le urgenze più delica- te, finora ho sentito solo commenti L’ospedale di Arco positivi sull'elisoccorso, sia diurno che notturno, che garantisce con necessaria per garantire i protocolli invece in carico i pazienti che devo- grande precisione e accuratezza la di sicurezza». no sostenere interventi chirurgici sicurezza dei cittadini». La riani- Santa Maria del Carmine non programmati e, senza ricoverare mazione ha 15 posti letto, i ricoveri di Rovereto il paziente, pianifica gli esami pre- di turisti sono piuttosto frequenti, Un centro di valutazione pre-opera- paratori consentendo di abbassare inoltre il reparto rimane aperto fino toria, uno storico reparto di otori- i tempi della degenza prima delle alle 20 e per i bambini vi è uno spa- nolaringoiatria, un'unica area fun- operazioni». 12 zio protetto dove i genitori possono zionale con un'alta intensità di cura Un discorso a parte va fatto per rimanere per 24 ore al giorno: «Fra per medicina e geriatria e un reparto ostetricia e ginecologia: «Anche a le peculiarità – aggiunge l'assessora di ostetricia e ginecologia di eccel- Rovereto è stato fatto un lavoro di il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 alla sanità – ho notato che per acce- lenza, sono solo alcune delle carat- preparazione attento con le oste- dere al reparto non sono necessarie teristiche dell'ospedale di Rovereto. triche del reparto che sono in gra- particolari coperture, basta lavarsi «Esiste anche qui l'unità di 'osserva- do di seguire sul territorio le future accuratamente le mani, e questo zione breve' per il pronto soccorso, mamme, in sostanza accompagnano grazie ad un lavoro costante di os- che ogni anno accoglie circa 300 il percorso della nascita nella sua in- servazione epidemiologica svolto pazienti – spiega l'assessora Dona- terezza – prosegue l'assessora –. Vi è dall'equipe, che ha consentito di ta Borgonovo Re –, di questi solo il poi la possibilità di donare il sangue appurare come avere le mani pulite 25% viene poi ricoverato. Il centro placentare e il cordone ombelicale». sia l'unica operazione strettamente di valutazione pre-operatoria prende Nell'area funzionale composta da medicina e geriatria il paziente viene messo al centro, così come peraltro contenuto nella legge sulla tutela della salute 16/2010 che prevede la SANITÀ centralità del cittadino titolare del diritto alla salute: «Nella zona ad alta intensità di cura vi è un moni- toraggio costante delle condizioni di salute attraverso una vera e propria plancia di comando dove il coordi- natore e gli infermieri possono se- guire ogni dettaglio della malattia. Ultimata questa fase, il paziente non viene trasferito, bensì sono i medi- ci a spostarsi, secondo un'idea che dovrà ulteriormente svilupparsi in futuro». Infine otorinolaringoiatria è un L’ospedale di Rovereto reparto di eccellenza, in grado di
garantire una serie di interventi im- portanti per le patologie collegate alla sordità. Ospedale di Tione Nonostante le sue dimensioni con- tenute, questo ospedale territoriale ha alcune peculiarità che lo contrad- distinguono sul territorio provin- ciale come il punto di raccolta del sangue, un centro dialisi funzionale anche per i molti turisti della zona e la fisioterapia. Il centro di raccolta del sangue, at- tivo due giorni alla settimana, può contare su una media di una venti- na di donatori, con punte di trenta persone. L'ospedale poi, soprattut- L’ospedale di Cavalese to nelle stagioni di punta, è forte- mente interessato dalla dimensione traumatologia – anche questo una garantisce cure dentarie e chirurgia turistica, che si riflette per esempio costante delle zone turistiche –, è in orale alle persone con disabilità an- nel centro dialisi, in rete con la ne- grado di garantire prestazioni per i che gravi. I numeri sono di tutto 13 frologia di Trento: «Sia il punto di malati oncologici ed effettua alcu- rispetto, basti pensare che nel 2013 Tione, che quello presente in altri ni semplici interventi non invasi- sono stati curati 13.000 pazienti per ospedali territoriali come Cavalese, vi, grazie alla tecnica dell'ecografia un totale di 20.000 prestazioni: «A Gennaio|Febbraio 2014 • il Trentino Cles e Borgo Valsugana – commen- interventistica. Borgo Valsugana vengono invia- ta l'assessora Donata Borgonovo Re Fra i punti in sospeso vi sono i pochi ti non solo diversamente abili, ma – sono molto utilizzati dai turisti, posti letto per le situazioni terminali anche persone anziane con disabi- soprattutto in estate e in inverno. di hospice e il pronto soccorso che lità – spiega l'assessora Borgonovo Ci sono anzi turisti che scelgono sarà interessato a breve da un in- Re –, spesso sono gli stessi dentisti queste zone del Trentino proprio tervento di sistemazione, infine su ad appoggiarsi all'ospedale, perché è perché sanno di avere un centro at- ostetricia: «Va fatta una riflessione delicato intervenire su persone fra- trezzato e ottimamente gestito, direi attenta sul punto nascite, che deve gili; il reparto è collegato ai centri un servizio che qualifica il territorio scaturire da un'analisi accurata». Anffas che accolgono disabili gravi; e costituisce un valore aggiunto per Ospedale San Lorenzo inoltre sappiamo che vengono cura- l'accoglienza». di Borgo Valsugana te numerose persone anche di altre L'ospedale di Tione poi è dotato di La punta di eccellenza di questo regioni». un'ottima radiologia e di una nuo- ospedale è rappresentata dal re- Borgo ha poi sperimentato un'area SANITÀ va tac, di un reparto di ortopedia e parto di odontostomatologia, che funzionale che unisce chirurgia e ortopedia al fine di ottimizzare l'at- tività del personale infermieristico e medico fra l'area di alta intensità di cura e quella ordinaria: «Ortopedia è un reparto molto recente, avviato dopo la chiusura dell'ospedale di Mezzolombardo di cui ha ereditato i macchinari – prosegue l'assessora –, ma in breve si è specializzato soprat- tutto nelle protesi di ginocchio ed anca, inoltre è in grado di assorbire anche i pazienti mandati da Trento, alleggerendo le degenze del capo- L’ospedale di Borgo Valsugana luogo e al contempo avvicinando le
persone alle proprie case». «Mi è stato fatto notare – commen- la risonanza magnetica, in grado di Anche qui vi è il centro dialisi, col- ta l'assessora Borgonovo Re–una assorbire anche una parte di pazienti legato con la nefrologia di Trento, maggiore incidenza dei tumori dal capoluogo. e specializzato sui turisti con circa alle vie urinarie e al colon maschi- Ospedale di Arco 1.700 dialisi l'anno. le, dovuti anche all'alimentazione Due le eccellenze di questo ospeda- Ospedale di Cavalese ricca di carni ed insaccati; questa è le, il centro provinciale per la pro- Un pronto soccorso specifico sta- sicuramente una delle patologie su creazione medicalmente assistita gionale, aperto durante l'inverno, e cui puntare l'attenzione nei prossi- e l'unità operativa di pneumologia collegato con un altro pronto soc- mi anni per sviluppare un'adeguata specializzata negli esami allergolo- corso traumatologico a Pozza di Fas- prevenzione». gici, dove opera anche un centro sa, per intervenire con rapidità ed Infine anche qui vi è un'unica area per lo studio dei disturbi del sonno. efficienza in tutta la casistica degli funzionale per chirurgia e ortopedia, Presso il centro per la procreazione incidenti invernali, per lo più legati con pazienti che arrivano dal capo- un’equipe multidisciplinare di spe- alla pratica dello sci: è questa l'eccel- luogo per avvicinarsi alle residenze, cialisti si occupa della diagnostica e lenza dell'ospedale di Cavalese che e un centro dialisi molto apprezzato terapia dell’infertilità di coppia: «In vede circa 3.500 accessi all'anno al dai turisti. sette anni di attività sono nati grazie pronto soccorso. «Vi è una grande Ospedale Valli del Noce di Cles circa 600 bimbi, anche se la media mobilità degli operatori suddivisi su È questo l'ospedale dove sono stati del successo è di circa un quarto – due sedi durante la stagione inver- condotto gli interventi di riorganiz- commenta l'assessora Borgonovo nale – spiega l'assessora alla salute zazione interna più radicali: «In par- Re –. Si tratta di un centro molto –, inoltre sono specializzati nella ticolare gli sforzi si sono concentrati apprezzato, sia per il clima, sia per la 14 comodità, sia per la disponibilità del chirurgia della spalla e nelle artro- sull'area di coordinamento medica, scopie, riescono a trattare il 98% dei personale: basti pensare che ai primi dove confluiscono medicina e geria- traumi al femore entro le 48 ore e al di settembre la onlus Pro-Crea ha il Trentino • Gennaio|Febbraio 2014 tria con la distinzione fra il modulo 70% entro le 24 ore, numerosi sono voluto donare un macchinario utile per acuti e post acuti – spiega l'asses- poi gli interventi 'day surgery', ov- per il lavoro del laboratorio, in gra- sore alla sanità –. Sempre più spesso vero che si concludono in giornata, do di ridurre i tempi di attesa». vengono create queste aree funzio- con grande soddisfazione di turisti e L'ospedale di Arco ha poi alcune nali che hanno lo scopo non tanto residenti». peculiarità nell'area chirurgica, in di ottimizzare le risorse, quanto di Nel day hospital oncologico di Ca- particolare per la spalla, e un ottimo prestare sempre più attenzione al pa- valese i farmaci sono preparati diret- centro di riabilitazione. Vi è anche ziente e alle sue esigenze. Per esem- un ulteriore punto qualificante, tamente dei medici dell'ospedale: pio l'ospedale di Cles ha un model- unico in tutta la provincia: «Si trat- lo di gestione infermieristica con un ta di un macchinario che consente coordinatore di percorso che segue il di fare una diagnostica accurata dei paziente per tutta la degenza, inoltre problemi di funzionamento dell'in- ha aderito alla carta della qualità in testino. Qui vi accedono circa 150 chirurgia che ha consentito una for- persone all'anno, con una mobilità SANITÀ te riduzione dei ricoveri impropri, attiva dalle zone veneta e lombarda anche grazie all'osservazione breve e del Garda». a una verifica incrociata fra le varie Infine il reparto di pneumologia, discipline». specializzato nelle allergie, nell'in- L'unità operativa di chirurgia e sufficienza respiratoria e nei distur- quella di anestesia e rianimazione bi del sonno, che vengono curati di primo livello sono dotate di due tramite visite e polisonnografie: «In nuove sale operatorie, è stata ag- questo caso – sono le conclusioni giunta l'ortopedia che ha permesso dell'assessora – si può parlare di una di trattare più dell'80% dei pazienti evoluzione della storia peculiare di della zona. La radiologia è dotata di Arco: il centro è uno dei 15 presen- una apparecchiatura particolare per ti in tutta Italia, in grado di seguire la diagnosi per immagini degli ap- circa 11.000 pazienti, alcuni sono parati dentali, inoltre vi è un mac- curati anche con servizio domiciliare L’ospedale di Ala chinario di ultima generazione per tramite ossigeno e ventilo terapia»
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