Rivista Ticinese Patriziale - Alleanza Patriziale Ticinese
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G.A.B. – 6526 Prosito Mutazioni: Casella Postale 6826 Riva San Vitale L‘ALPA ringrazia la Banca dello Stato del Cantone Ticino per il suo sostegno alla Rivista 2015/1 Rivista Patriziale Ticinese 04 Identità e Patriziati: ricchezza per le future generazioni 20 Assemblea ALPA 2015 22 Monte San Giorgio, Brusino Arsizio e Riva San Vitale 47 la mia banca Cronache dai Patriziati
L‘ALPA ringrazia la Mobiliare Assicurazioni per il suo sostegno alla Rivista Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA Alleanza Patriziale Ticinese alleanzapatriziale.ch Marzo 2015, Fascicolo 1 69° anno, No. 296 Abbonamento annuo: Fr. 20.- Per abbonarsi, scrivere al segretario johnpoli@bluewin.ch Redattore responsabile Gustavo Filliger 6500 Bellinzona, Via Ghiringhelli 22a T. 076 389 41 22 filliger@ticino.com Grafica e impaginazione Ladina Mangold Termine redazionale 20 febbraio, 20 maggio, 20 agosto, 20 novembre Tiratura 3000 copie Agenzia generale per il Sopraceneri Stampa Michele Masdonati Tipo-offset Jam SA Via San Gottardo 2, 6500 Bellinzona 6526 Prosito Presidente ALPA Agenzia generale per il Sottoceneri Tiziano Zanetti 6503 Bellinzona, Via Campagna 3b Marco Ferrari T. 091 825 82 50 tiz.zanetti@gmail.com Piazza Cioccaro 2, 6900 Lugano Segretario ALPA Gianfranco Poli Casella Postale 16 6826 Riva San Vitale T. 079 214 66 94 johnpoli@bluewin.ch Nella foto grande di copertina, veduta aerea della regione del Monte San Giorgio
Sommario 02 39 Ricerca storica sulla scuola di Editoriale: Castel San Pietro Evoluzione di una collaborazione 43 04 Repertorio toponomastico ticinese: Gravesano Identità e Patriziati: ricchezza per le future generazioni 44 09 Giubiasco, ieri oggi domani, in poesia I Patriziati, testimoni delle tradizioni 16 Tra le fortificazioni militari 47 20 Monte Carasso: valorizzazione di un muro di confine Assemblea ALPA 2015 49 Daro: 22 risanamento di boschi e sentieri Monte San Giorgio, Brusino Arsizio e Riva San Vitale 50 Carasso: premi ai giovani 31 51 Fontane patriziali nel Malcantone Chiasso: patrizi in assemblea 34 52 Faido, collaborazione tra Carasso: mazza casalinga Comune e Patriziati 36 Coglio, la cura dei luoghi
Evoluzione di una sana collaborazione 2 di Tiziano Zanetti, Pres. ALPA Ma il tutto non si ferma qui! Grande collabo- razione anche nel consigliare e co-costruire sfide che potranno portare gli Enti patriziali ticinesi a continuare ad assumere quel ruolo 3 A nove anni dalla nomina a Presidente progetti che poi vanno a beneficio dell’inte- proattivo nella gestione territoriale. L’asti- dell’ALPA e al termine del quadriennio di ra comunità. E poi, il grande supporto della cella di richieste verso le Amministrazioni legislatura cantonale, giunge il momento Sezione forestale nella gestione delle gior- patriziali si è alzata e di molto. Tocca ora per un bilancio su quanto portato avanti in nate sul territorio dedicate ai nostri giova- crederci assieme nella possibilità di raggiun- questi anni in stretta collaborazione con il ni. Lì l’entusiasmo di chi opera quotidiana- gere gli obiettivi ambiziosi che sono stati Cantone ed in particolare con il Dipartimen- mente nei nostri boschi è palpabile in ogni prefissati; dalla maggior collaborazione con to delle Istituzioni e con quello del Territorio. momento. Con il Dipartimento istituzioni i Comuni, dalla continua attenzione alla pro- Anni intensi, che hanno visto avvicendarsi il percorso di crescita è partito anni orso- mozione dei nostri valori, dall’introduzione diversi Consiglieri di Stato. no quando sono state gettate le importanti generalizzata della contabilità a partita dop- L’ALPA in questo contesto ha trovato una basi per una stretta collaborazione. Il tutto pia, dal coinvolgimento sempre maggiore dei giusta e mirata collaborazione da parte di potrebbe essere situato temporalmente con giovani, dall’informazione verso l’esterno di tutti gli attori coinvolti che ha portato a ri- la pubblicazione dell’importante volume “Vi- quali sono i compiti essenziali dei patrizia- sultati impensabili solo una decina di anni fa. sioni e prospettive per il Patriziato ticinese”, ti ticinesi, al promovimento generale di un fortemente voluto dall’ALPA e dal Cantone. sano spirito collaborativo. Le premesse vi Dall’istituzione del Fondo di aiuto patriziale, La pubblicazione che presenta una visione sono tutte, le aspettative sono molte, le basi al neonato Fondo per la gestione del territo- globale sullo stato dei Patriziati ticinesi, ha sono solide, ora compito di tutti noi sarà rio. Il tutto voluto e condiviso con il Consiglio saputo innescare tutta una serie di nuove quello di credere ulteriormente nelle per- di Stato e con gli alti funzionari coinvolti, importanti collaborazioni e progetti. Questo sone e nei progetti che finora siamo riusciti che hanno sempre dimostrato grande atten- era il suo scopo ed anche qui l’obiettivo è sta- assieme a portare avanti condividendoli e zione, ascolto e lungimiranza nell’appoggio to pienamente raggiunto. credendoci fino in fondo. dei temi squisitamente patriziali. Pensiamo alla grande collaborazione con la Sezione fo- Cosa ha reso possibile quanto di buono si è restale, dove il continuo approccio costrut- portato avanti e si sta attualmente imple- tivo verso la gestione forestale consente alle mentando? Difficile dirlo ma sicuramente varie Aziende di proprietà patriziale, ai fore- da parte di tutti il grande rispetto dei ruoli e stali di zona, alle Amministrazioni tutte, di delle rispettive funzioni di ogni attore coin- gradualmente riprendere efficacemente la volto, la capacità di ascoltare e condividere i gestione del bosco per troppi anni lasciata problemi e poi la virtuosa volontà di cerca- a se stesso. Nei momenti dove le condizioni re delle soluzioni condivise, efficaci ed effi- climatiche diventano estreme, sempre più cienti a favore di tutto il territorio e dei suoi anche il cittadino si rende conto dell’impor- abitanti. Speranza ora che questo non venga tanza d’interventi mirati sul territorio per considerato come un punto d’arrivo ma come rendere in sicurezza le zone abitate. la prima partita vinta di tutta una serie di
Identità e Patriziati: ricchezza per le future generazioni Negli ultimi anni il Dipartimento delle istituzioni, d’intesa con l’ALPA, ha dato un nuovo ruolo istituzionale all’attività dei Patriziati 4 di Norman Gobbi Consigliere di Stato e Direttore del Diparti- La mia famiglia è patrizia di Piotta, che sono pure boggesi (diritto di carico) dell’Alpe di mento delle istituzioni Ravina. Dal 2012 faccio parte dell’Ufficio pa- triziale, unica carica compatibile con quella L’identità territoriale rappresenta un saldo e di Consigliere di Stato: una scelta dettata irrinunciabile ancoraggio alla nostra storia, dall’amore per le radici e il rispetto della tra- alle nostre tradizioni e al nostro territorio. dizione. Il territorio d’origine è il luogo d’apparte- nenza dei nostri avi che con fierezza ci tra- In Ticino i Patriziati rappresentano un valo- mandiamo di generazione in generazione. re aggiunto non solo per i cittadini-patrizi, Un forte attaccamento e una identificazione ma per l’intera comunità. È infatti grazie a con il proprio territorio che ho vissuto e vivo una sapiente gestione del territorio canto- anch’io pensando alla mia identità territoria- nale – di proprietà patriziale per il 70% – se le locale. siamo riusciti a preservare questa nostra splendida terra nella quale convivono affa- scinanti contrasti: montagne e laghi, ghiac- ciai e flora sub-tropicale, boschi e alpeggi, villaggi in pietra e frenetici centri urbani. Patriziati dinamici che hanno valorizzato il proprio territorio con lungimiranza, coglien- do appieno la missione di essere attori del proprio destino. Infatti, il Patriziato odierno è confrontato con una grande sfida: rinnovarsi nel solco della tradizione. Un nuovo ruolo da assumere a complemento delle altre tradizionali attivi- tà, così essenziali per trasmettere lo spirito profondo del nostro passato e la ricchezza delle nostre tradizioni alle future genera- zioni. Un Ticino forte deve poter contare su Patriziati sempre più in grado di ottimizzare ed ampliare la competenza amministrativa e l’offerta di strutture e di servizi a beneficio Lavori, Alpe Robie, Corte Arzo, dei propri cittadini. Lavori, Alpe Robie, Corte Arzo, Patriziato di Bignasco Patriziato di Bignasco
Un rinnovamento che dovrà focalizzarsi su due principali direttrici: divenire un partner sempre più solido e affidabile per i Comuni nella gestione e promozione del territorio locale e tornare ad essere il primo punto di riferimento sociale per la popolazione con- frontata con la nascita dei nuovi Comuni ag- gregati. In quest’ottica, nel corso degli ultimi anni il Dipartimento delle istituzioni, d’inte- sa con l’ALPA, ha voluto dare un nuovo ruo- lo istituzionale all’attività dei Patriziati. Nel febbraio 2012, il Gran Consiglio ha approva- to la modifica parziale della Legge organica patriziale (LOP), a larghissima maggioranza. Un importante traguardo che premia l’otti- ma sinergia avuta tra Dipartimento e ALPA. Una modifica parziale condivisa tra Patrizia- ti e Cantone, che ha posto le basi legislative per rafforzare l’importanza dei Patriziati quali attori istituzionali nella vita comuni- taria di questo nostro Paese e garantire il mantenimento di una forte identità locale, di cui gli enti patriziali sono la genuina testi- monianza. Una modifica che ha permesso e permetterà di vitalizzare o rivitalizzare, se necessario, le attività dei Patriziati e conferi- re loro un ruolo più importante nella gestio- ne del territorio. Con la revisione parziale della LOP, entrata in vigore il 31.1.2013, si è riconosciuto infat- ti un ruolo sussidiario a quello dei Comuni e predisposto nuove regole volte a migliorar- ne la qualità. Il Cantone crede fermamente in questo duplice ruolo e testimonianza ne è il consolidamento del Fondo di aiuto patriziale e la creazione del Fondo per la gestione del territorio. Il primo ha visto una netta ripresa nel 2013 dei progetti presentati dai Patrizia- ti, a conferma dell’efficacia e dell’importanza di questo strumento a sostegno degli investi- menti patriziali. Con il Fondo per la gestione del territorio per la prima volta invece si è introdotto un meccanismo di collaborazione diretta fra Comuni e Patriziati per interventi di gestione e manutenzione dello stesso. Grazie a questa nuova strategia si è voluto stimolare nuovi interessi, favorire la crea- Flora, Alpe Robie, Corte Arzo, zione di valore aggiunto e creare qualche po- Patriziato di Bignasco
sto di lavoro nelle zone periferiche, in parti- colare in settori di nicchia previsti dalla NPR come la filiera del legno e della pietra, non- I Patriziati, testimoni delle ché favorire il reperimento di forze nuove da integrare nelle amministrazioni patriziali. tradizioni e del legame con Il ruolo dell’ALPA in questo importante cam- biamento è stato e continuerà ad essere fon- damentale, svolgendo una attività proattiva il territorio di sensibilizzazione oltre che di informazio- ne e di formazione nei confronti dei Patrizia- ti. Se da un lato i Patriziati sono parte della nostra identità e contribuiscono a trasmet- tere il “DNA” della storia locale alle future generazioni, d’altro lato rivestono un ruolo di Elio Genazzi, Capo Sezione degli enti locali e Presidente della “Commissione consultiva La Sezione degli enti locali: vigilanza e consulenza 9 ancor più importante con le aggregazioni co- dei Fondi”, munali, quali autorevoli voci degli ex Comuni Fausto Fornera, Ispettore dei Patriziati In questo contesto, il ruolo della Sezione de- ora divenuti frazioni. e responsabile del “Fondo di aiuto patriziale”, gli enti locali (SEL), attraverso l’Ispettorato Nei nuovi Comuni aggregati i Patriziati gio- Rubens Ambrosini, Economista e responsabi- dei Patriziati, è duplice. Da un lato essa vigila cano sempre più un ruolo di collante terri- le del “Fondo per la gestione per il territorio” affinché gli Enti patriziali rispettino le nor- toriale profilandosi anche quali aggregatori me di legge (in modo particolare della Legge sociali. Un ruolo sempre più determinante organica patriziale - LOP), d’altro canto la quindi, non solo in qualità di custodi del pa- Il ruolo dei Patriziati nel contesto cantonale SEL svolge una costante e approfondita ope- trimonio, delle tradizioni, ma anche e soprat- ra di consulenza per tutti quei Patriziati che tutto quali enti di prossimità territoriali e Non è sbagliato affermare che l’Ente pat- necessitano di un sostegno nei più svariati complementari al Comune. riziale sta vivendo in questi anni una sorta ambiti: dalle richieste di parere sulla corret- di nuova giovinezza. Da attore istituzionale ta interpretazione della legge, all’assistenza Oggi più che mai i Patriziati sono importan- ed economico essenziale nel contesto agro- nelle procedure assembleari, dalla forma- ti, rappresentando infatti un punto di riferi- pastorale dell’Ottocento e della prima metà zione degli amministratori locali in ambito mento culturale, storico e sociale irrinuncia- del Novecento (per non parlare dei secoli finanziario e contabile, alla consulenza in bile per poterci orientare in questo mondo in precedenti), a figura sostanzialmente in cri- vista e durante l’esecuzione di importanti continua trasformazione. Saper tramandare si negli anni ’60 - ’70 del boom economico, investimenti finanziari. fedelmente la nostra storia millenaria signi- allorquando si arrivò persino a paventarne fica assumersi un compito fondamentale: ga- lo scioglimento, il Patriziato si trova oggi Dal 2015, un’offerta di formazione per i Patriziati rantire un futuro al nostro passato! confrontato con la sfida, considerevole e sti- La sfida del III. Millennio per i Patriziati tici- molante, di essere partner solido e affidabile Oltre all’attività quotidiana a contatto con nesi è proprio quella di sapersi rinnovare nel del Comune nella gestione e promozione del gli amministratori e i cittadini patrizi, la solco della tradizione sposando le esigenze territorio a livello locale. In questo senso - SEL, in collaborazione con il Centro di for- della prossimità con la capacità gestire il ter- nei suoi tratti essenziali - va letta la recente mazione per gli enti locali (CFEL), propone ritorio: ringrazio in tal senso l’ALPA e il suo riforma della legislazione patriziale, che da da quest’anno uno specifico programma Consiglio Direttivo, che si è sempre dimo- un lato conferma e rafforza la ragion d’essere di formazione, con lo scopo di migliorare strata un partner affidabile, le 210 Ammini- dei Patriziati nel panorama istituzionale tici- sempre più il livello di efficienza amminist- strazioni patriziali e i 90’000 patrizi ticinesi nese, dall’altro ne precisa la particolare e im- rativa e gestionale dei Patriziati. Il relativo che si adoperano ogni giorno nel mantenere portante funzione territoriale, sussidiaria e Programma unitamente al relativo Modulo viva questa missione! complementare a quella assolta dal Comune. d’iscrizione è stato distribuito direttamente Grazie per essere stati e continuare ad esse- agli Uffici patriziali ed è disponibile sul sito re fedeli custodi della storia e delle tradizio- www.ti.ch/cfel. ni per tramandarli alle future generazioni.
Corsi di formazione per amministratori patriziali Calendario 2015 Data Titolo del corso Docente 12 marzo Il governo del Patriziato: F. Fornera l’assemblea patriziale e il suo funzionamento 29 aprile Le basi della contabilità L. Gatto 6 maggio 18 maggio 10 24 settembre Contabilità dei Patriziati: R. Ambrosini 1 ottobre dalla partita semplice alla partita doppia 22 ottobre Contabilità dei Patriziati: R. Ambrosini il conto degli investimenti 29 ottobre Contabilità dei Patriziati: R. Ambrosini il nuovo piano contabile MCA2 Un “Manuale di contabilità per i Patriziati” Gli aiuti agli investimenti: Fondo di aiuto patriziale e Fondo per la gestione del territorio Entro il 2018 tutti i Patriziati sono tenuti ad adottare il sistema della contabilità a partita Con l’entrata in vigore dell’attuale LOP, nel doppia. Per agevolare questo cambiamento 1995, il Cantone si è dotato di un importante la Sezione degli enti locali ha redatto le Linee strumento di sostegno finanziario ai Patrizi- guida – gennaio 2015, la cui presentazione ati: il Fondo di aiuto patriziale. è avvenuta in occasione della serata orga- Nel corso di un ventennio questo Fondo, ali- nizzata dall’ALPA il 28 gennaio 2015 presso mentato in maniera paritetica dal Cantone e la sala multiuso di Arbedo. Il processo con- dai Patriziati più solidi finanziariamente, ha cerne anche quegli enti che già dispongo- erogato sussidi ai Patriziati per oltre 13 mili- no di una contabilità doppia, poiché da una oni di franchi, contribuendo in misura spesso parte implica l’adozione accanto al conto di determinante a generare un volume di inve- gestione anche del conto degli investimen- stimenti complessivo superiore ai 142 milio- ti e dall’altra richiede l’adattamento ad uno ni di franchi. In gran parte dei casi, le opere specifico Piano contabile. Anche in questo sussidiate attraverso il Fondo sono state ese- caso si rinvia, per ulteriori informazioni, al guite in regioni periferiche del nostro Canto- sito www.ti.ch/SEL (Patriziati -Manuale di ne, dando in tal modo un apporto concreto contabilità). e reale all’economia locale e al manteniment R. Ambrosini o di importanti valori di cura, Lavori, Alpe Robie, Corte Arzo, gestione e attaccamento al territorio. Patriziato di Bignasco
Evoluzione del Numero di istanze al Fondo di Data la tipologia delle proprietà e delle atti- primo anno poi ridotti per ragioni di ris- aiuto patriziale, dal 1995 vità dei Patriziati ticinesi, il Fondo di aiuto parmio) e, tra decisioni preliminari e defi- patriziale ha finanziato in misura prepon- nitive, ha elargito promesse di sussidio per derante investimenti nel settore agricolo e fr. 860‘000.--. I progetti sussidiati sono sta- 45 forestale, ma tra le 555 istanze presentate ti 16 e nel corso del 2014 sono stati versati 40 dal 1995 fino ad oggi figurano anche nume- fr. 88’500.-- quale conguaglio per il primo rosi investimenti in altri ambiti, come quello progetto che è stato portato a termine. Per 35 turistico, culturale, sociale, ecc. il 2015 per i nuovi progetti saranno a dispo- 30 sizione fr. 790‘000.--. Numero di istanze Fondo per la gestione del territorio Le tipologie degli investimenti sussidiati 25 spaziano da progetti articolati che riguarda- 20 Il Fondo per la gestione del territorio è stato no più aspetti territoriali quali la valorizzazi- ufficialmente istituito con le modifiche del- one del paesaggio con il recupero di alpeggi, 14 15 la LOP entrate in vigore il 1° gennaio 2013 ed è operativo dal luglio dello stesso anno. pascoli, boschi e zone di svago, a interventi più mirati quali il ripristino di sentieri, la re- 15 10 La sua peculiarità è quella di promuovere alizzazione di strade forestali per la gestione 5 la collaborazione tra Patriziati e Comuni dei boschi di protezione, la sistemazione di 0 nell’esecuzione di compiti di gestione del una parte della riva di un lago, il restauro 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 territorio, valorizzando le competenze che di una Via Crucis, la ristrutturazione di una Anno i Patriziati possono mettere a disposizione passerella e la valorizzazione di un vecchio nell’interesse generale. Il fondo ha una dota- acquedotto. zione annua di fr. 525‘000.-- (fr. 600‘000.-- il Dal 1. luglio 2013 al 31 gennaio 2015 la situazione è così riassunta: Anno 2015 2014 2013 TOTALE ISTANZE 1 11 7 Respinte 0 0 0 Accolte 0 3 2 Accolote di orincipio 0 7 4 Sospese 0 0 0 Istruttoria in corso 1 1 0 Ritirate - archiviate 0 0 1 Flora, Alpe Robie, Corte Arzo, Patriziato di Bignasco
Tra le fortificazioni militari con la collaborazione dei Patriziati Undici escursioni tra magnifici paesaggi 16 Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli (ERS-BV) dicazioni logistiche e toponomastiche. In Ticino, 11 percorsi che si snodano lungo 153 chilometri di sentieri segnalati conducono Quando furono costruite, tra la fine del XIX alla scoperta di magnifici paesaggi e dei pun- secolo e gli anni sessanta del secolo scorso, ti di massimo interesse militare: i fortini e le era difficile prevedere che un giorno sareb- teleferiche del San Giacomo, il Ridotto del San bero diventate un patrimonio storico da tute- Gottardo e i musei “Forte Airolo” e “Sasso San lare e un’attrazione turistica da promuovere. Gottardo”, lo sbarramento della Linea Lona e Ci riferiamo alle centinaia di costruzioni mili- il Forte Mondascia, le trincee e i ricoveri del tari mimetizzate e difficilmente localizzabili San Jorio, la piazza d’armi del Monte Ceneri, i presenti sul territorio ticinese: caserme, forti bunker e le batterie di fiancheggiamento nei d’artiglieria, fortini corazzati, trincee, nidi di pressi delle Bolle di Magadino, i fortini camuf- mitragliatrici, sbarramenti anticarro e ridotti fati di Gola di Lago, fino ai 4 percorsi che dal scavati nella roccia. Mendrisiotto conducono alle opere militari Grazie a un progetto di cooperazione tran- della Linea Cadorna situate su territorio ita- sfrontaliera, “ForTi – Linea Cadorna”, sono liano. Il tutto descritto in volantini, ottenibili state valorizzate parte delle nostre fortifica- gratuitamente presso gli Enti regionali per lo zioni, così come alcuni manufatti della Fron- sviluppo e gli Enti turistici, o sulla App e sul tiera Nord (comunemente detta Linea Cador- sito www.forti.ch dove vengono messi a di- na). L’obiettivo è di far riscoprire il patrimonio sposizione anche documenti, fotografie stori- storico, architettonico e culturale attraverso che e recenti, piante e sezioni dei forti e dove la creazione di percorsi tematici affinché la si possono seguire idealmente gli itinerari memoria storica non vada persa. prima di partire alla scoperta di questi luoghi Capofila dell’iniziativa per la parte svizzera è discosti e maestosi. Sui percorsi, che seguono l’Ente Regionale per lo Sviluppo del Bellinzo- i sentieri ufficiali, dei pannelli con una pano- nese e Valli in collaborazione con 14 partner ramica delle opere e dell’itinerario, nonché distribuiti sul territorio ticinese interessato dei pannelli con informazioni specifiche sulle dal progetto e con la partecipazione, per la singole opere, permettono agli interessati di parte storica e scientifica, dell’Ufficio dei beni conoscere meglio la storia militare e scoprire, culturali. I partner - Comuni, Enti turistici, As- oltre a opere rimaste segrete fino a pochi anni sociazioni e Fondazioni - hanno accompagna- fa, un territorio meraviglioso che spazia dalla to gli operatori nei sopralluoghi sul terreno maestosa cornice del massiccio del San Got- per identificare le opere militari e scegliere i tardo, al paesaggio lacuale e mediterraneo percorsi più adatti e hanno fornito materiali, del Gambarogno, passando ad esempio dalla informazioni e documenti storici, nonché in- silenziosa Valle Morobbia o dalle spettacolari San Martino
cascate della Riviera. La preziosa collaborazione dei Patriziati, di privati appassionati di storia militare, del Gruppo Gestione Sentieri e di altri Enti e So- cietà, i quali hanno accordato i permessi di posa per la cartellonistica, fornito informa- zioni e aiutato i partner nella posa della car- tellonistica, ha contribuito alla realizzazione di questi percorsi. Va tuttavia ricordato che il rapporto tra Patriziati ed Esercito svizzero non fu sempre idilliaco. Nel secolo scorso alcu- ni Patriziati furono infatti obbligati dalla Con- federazione a rinunciare a grandi superfici montane destinate alle necessità militari, ciò che portò denaro nelle casse ma che impoverì 19 questi enti di beni preziosi. Non furono però rare anche proficue collaborazioni tra Patri- ziati ed Esercito svizzero a favore degli inte- ressi comuni e della popolazione. Uno degli esempi più significativi riguardò il settore del San Jorio, posto a difesa del confine con l’Italia e a protezione della cosiddetta “Fortezza Bel- linzona”. L’importanza di quest’area fu dimo- strata dalla costruzione tra il 1909 e il 1912 di alcuni ricoveri e di una strada carrozzabile che saliva da Arbedo. L’opera fu costruita dal Dipartimento militare federale, che diede se- guito alla richiesta del Patriziato di Arbedo di diminuire la pendenza della strada dal 15% al 10% per favorire la transumanza verso l’Alpe di Gesero. Con questo accorgimento la tratta risultava allungata di circa 2 km. Il Patriziato si assunse i costi supplementari di fr. 18’000.- (10%). Oggi dei Patriziati sono divenuti proprietari di alcune fortificazioni che il progetto “ForTi – Linea Cadorna” ha cercato di valorizzare. Il progetto non va tuttavia inteso come un pun- to di arrivo bensì di partenza. Molto lavoro resta ancora da fare, come la sistemazione e la manutenzione delle opere. Nella primave- ra-estate 2015 verranno inoltre organizzate visite guidate e iniziative che valorizzeranno questo straordinario patrimonio storico e culturale in collaborazione con le Organizza- zioni turistiche regionali e i vari partner sul territorio, tra i quali i Patriziati che rivestono Alpe della Costa spesso un ruolo prezioso ed importante.
Assemblea ALPA a Maglio di Colla Ordine del giorno dell‘Assemblea Si svolgerà sabato 13 giugno dalle 9.30 01. Apertura assemblea e saluto delle autorità e degli ospiti. 02. Costituzione ufficio presidenziale 03. Relazione del presidente sull’attività del Consiglio direttivo 04. Relazione del redattore della Rivista 20 La Palestra comunale di Maglio di Colla sarà la sede dei lavori assembleari 2015 dell’ALPA. 12.30 Pranzo nel Capannone. 14.00 Visite guidate: patriziale 05. Relazione rappresentanti ALPA in altri La giornata sarà organizzata dai Patriziati di Chiesa S. Pietro e Paolo e Bacino Colla; organismi. Scareglia, Bogno, Certara, Cimadera, Colla, Pescicoltura cantonale La Ceresiana 06. Revisione generale dello statuto Insone-Corticiasca e Piandera. Si prevedono, Maglio di Colla; Selva castanile e Stalla dell’ALPA oltre l’Assemblea 2015, il pranzo e un pome- Haas Scareglia. Conferenza: 07. Presentazione dei conti 2014 riggio di visite guidate con una conferenza. incendio 1973, Presentazione del pro- e rapporto dei revisori getto di cura delle vecchie piantagioni 08. Preventivo 2015 Programma della giornata della Val Colla, Progetto per la valo- 09. Nomina revisori rizzazione delle componenti paesaggi- 10. Designazione località assemblea 2016 9.15 Piccola colazione offerta presso stiche, naturalistiche, forestali e agri- 11. Eventuali il Capannone antistante l’ex casa cole per il comprensorio di Scareglia. comunale di Val Colla. 15.00 Merenda presso il Capannone 9.30 Assemblea presso la Palestra comunale. Il programma dettagliato sarà inviato a tutti i 11.45 Aperitivo offerto, presso la Palestra membri dell’ALPA. comunale.
L’unicità dei Patriziati di Giorgio. Arroccato alle pendici del Monte e adagiato sulle sponde del lago Ceresio, il vil- laggio di Brusino Arsizio era un tempo patria L’Alpe di Brusino, il fiore all’occhiello del Patriziato. Brusino Arsizio e Riva San Vitale di boscaioli e pescatori. È in questa incante- vole cornice che si adopera il locale patriziato. Un Ente poco facoltoso ma ricco di iniziative La sua storia ha radici lontane: nel 1692 la Vicinanza decise di trovare un luogo dove costruire un Alpe. Visitati molti luoghi sul volte a preservare e migliorare il proprio ter- monte si scelse il più idoneo, che corrisponde ritorio. Le famiglie patrizie storiche ancora a quello attuale. Tra il 1693 e il 1694 la Vici- Fra le rocce dei loro territori boschivi si cela un patrimonio presenti nel Comune portano i cognomi Ber- nanza si mise all’opera edificando la struttu- unico al mondo nasconi, Poli, Polli, Poma, Raimondi, Rossi. ra. Dopo parecchi anni in cui venne sfruttata A queste negli ultimi anni si sono aggiunti le per la pastorizia, l’Alpe iniziò la decadenza e famiglie Driutti, Meregalli, Moltoni, Pini. In all’inizio del ‘900 venne abbandonata. Si pen- Svizzera si annoverano attualmente circa 500 sò di venderla ma alcuni patrizi si opposero. 22 Sollecitati dai presidenti dei Patriziati Rino Poma di Brusino Arsizio e Alberto Sassi di fondire un po’ il tema, sperando di fare cosa gradita ai nostri lettori: sappiamo che molti patrizi brusinesi. L’attività secolare del Patri- ziato ha permesso di mettere a disposizione Nel 1919 venne costruito l’attuale edificio, ini- zialmente come casa del pastore e stalla per il 23 Riva San Vitale, nonché da Francesca Driutti, sono amanti delle escursioni e dell’esplorazio- una sorgente all’Azienda Acqua potabile del bestiame e poi, negli anni ’60 venne trasfor- che rappresenta le Guide del Monte San Gior- ne del nostro territorio, unico e meraviglioso. Comune, di godere di 155 ettari di territorio mato in grotto. L’Alpe è attorniato da 15’000 gio, abbiamo realizzato questa presentazione. boschivo con una pista forestale di 2 km per il metri quadrati di prato magro, le vestigia Accomuniamo i due Patriziati nella stesura Il patriziato di Brusino Arsizio taglio e la vendita della legna e di beneficiare cioè di un prato da sfalcio ormai abbandonato dell’articolo perché entrambi i loro territori di una strada sterrata che conduce i visitatori dall’agricoltura. Il suolo povero di nutrienti fanno parte di un vasto comprensorio, quello Il vasto territorio boschivo del Patriziato dalla stazione della Funivia Brusino-Serpiano ostacola la dominanza di una sola specie erba- del Monte San Giorgio, riconosciuto come sito di Brusino Arsizio fa interamente parte del all’Alpe. cea favorendo una grande varietà floristica. Il UNESCO. Ci è sembrato interessante appro- comprensorio del sito UNESCO del Monte San Patriziato si preoccupa della manutenzione Brusino Arsizio paese-Monte San Giorgio
Vicepresidente Elio Polli, membri Piergiorgio “Al Torchio”, l’archivio patriziale, l’attracco secondo le normative cantonali per offrire Rossi, Tiziano Rossi e Norman Polli, segreta- dei natanti e il territorio boschivo. ai visitatori una zona pic-nic, senza dimenti- rio Alberto Poli) ha la fortuna di poter contare Le famiglie patrizie ancora rappresentate nel care di mettere a disposizione l’acqua della su numerosi volontari che si radunano in pri- Comune portano i cognomi Bernasconi, Bolli- fontana. L’approvvigionamento dell’acqua è mavera e in autunno per svolgere i lavori di na, Della Croce, Limoni, Moretti, Origoni, Neu- sempre stato un tema centrale di non facile miglioria all’Alpe e alle vie d’accesso. roni, Pellegrini, Sala, Sassi e Vassalli. soluzione. L’acquedotto attuale è appena stato I progetti futuri di quest’amministrazione di- L’Ufficio Patriziale (Presidente Alberto Sassi, potenziato ma si sta studiando la possibilità namica e motivata riguardano la sistemazio- Vicepresidente Thomas Vassalli, Segretario di allacciarsi alla rete idrica comunale. ne della pista forestale e della strada sterrata Eusebio Vassalli, Cassiere Lorenzo Vassalli, L’Alpe di Brusino oggigiorno è conosciuto che porta i visitatori dalla stazione della funi- membro Luca Sassi) ha saputo conservare e per l’ottima cucina, tipicamente ticinese, ma via al grotto. Ai patrizi di Brusino Arsizio sta dare lustro con notevole perizia alla dote la- anche per i suoi castagni secolari, tra i più particolarmente a cuore la rivalorizzazione sciata da chi lo ha preceduto nei secoli passati. grandi e antichi del Cantone, della manuten- dell’Alpe: è in corso uno studio per consentire La casa patriziale ha un’importante valenza zione dei quali si fa carico il Patriziato con il il soggiorno all’Alpe. Un visitatore potrebbe così godere appieno di un luogo di ristoro im- storica in quanto sede delle attività patriziali e comunali fino al 1874, quando l’amministra- 25 contributo dell’Associazione Castanicoltori della Svizzera Italiana. Ogni anno vi si svolge merso nella tranquillità in una posizione stra- zione comunale si trasferì nell’attuale sede. l’apprezzato raduno dei patrizi e simpatizzan- tegica di un luogo unico al mondo. Al pianterreno inoltre esisteva un enorme ti. L’Ufficio patriziale (Presidente Rino Poma, L’Alpe di Brusino è situata lungo il sentiero torchio per la vinificazione delle uve nostra- geo-paleontologico del sito UNESCO del Mon- ne usato in favore della comunità, smantel- te San Giorgio. Questo sentiero, circolare, at- lato nel secolo scorso. Nel 1985, su richiesta traversa il vasto territorio boschivo del Patri- patriziale e con il consenso unanime dell’as- ziato e segue un tratto della pista forestale. È semblea patriziale e del Consiglio comunale, percorribile a partire da Meride, da Brusino lo stabile fu ceduto al Patriziato a titolo gratu- Arsizio, salendo con la funivia fino al Serpia- ito. Quest’opera di notevole pregio artistico, no, e da Riva San Vitale, passando dal Rocul. storico e culturale restaurata dal Patriziato è L’appartenenza dei propri territori al sito la testimonianza della sua presenza attiva in UNESCO per il Patriziato di Brusino Arsizio è seno alla comunità di Riva San Vitale. Viene un’opportunità, ma anche un vincolo in quan- messa a disposizione agli eventuali bisogni to la regione deve sottostare ai criteri fissati delle società del Borgo perseguenti scopi be- da questa Agenzia delle Nazioni Unite. nefici, culturali e sportivi. L’archivio patrizia- Al fine di divulgare e valorizzare le potenzia- lità del monte, due patrizi del paese hanno seguito una formazione specifica ottenendo il diploma di Guida ufficiale del Monte San Gior- gio e sono pronte a condurre i visitatori nei numerosi luoghi d’interesse. Il Patriziato di Riva San Vitale Adagiato sul golfo del lago Ceresio, stretto da una parte dal Monte San Giorgio e dall’altra dal Monte Generoso si trova il borgo di Riva San Vitale, noto per le sue ricchezze culturali, tra cui: il Battistero del quinto secolo, la mae- stosa chiesa di Santa Croce risalente al XVI se- colo e il Palazzo comunale del tardo Rinasci- mento. Non meno importanti le proprietà del I patrizi volontari Patriziato di Riva San Vitale: la casa patriziale
le racchiude la memoria di un’intera comunità. Una preziosa raccolta di eventi, aneddoti, per- sonaggi tutti legati alla storia del ridente Co- mune sulle sponde del Ceresio. Riordinato nel corso del 2008, l’archivio è conservato pres- so la Sede patriziale che ospita anche quello dell’Alleanza patriziale ticinese. A nord del Paese, in direzione di Brusino Arsizio, in un’a- mena ansa naturale del lago Ceresio, il Patri- ziato possiede una spiaggia adibita a zona di svago dove sono ormeggiate una quarantina di barche e dove si pratica il windsurf, presso la locale società sportiva. Il Patriziato di Riva 26 San Vitale possiede 300 ettari di territorio boschivo lungo la fiancata orientale del monte San Giorgio, pari al 40% dell’intero compren- sorio comunale. Dagli atti e dai documenti depositati nell’archivio patriziale si deduce in modo sicuro quale sia stata l’importanza del bosco nel passato. Dagli anni sessanta del secolo scorso, con l’avvento di altri sistemi di riscaldamento, il taglio di legna è andato man mano diminuendo, lasciando spazio alla cre- scita di un bosco di latifoglie ormai inselvati- chito ma di particolare bellezza che si estende fino alla cima del Monte San Giorgio. Fa parte di questa proprietà anche il parco del “Rocul” che il Patriziato ha messo a disposizione del Gruppo Rocul per edificarvi un’area di svago all’aria aperta di 10’000 metri quadrati a fa- vore delle scuole e di tutta la popolazione. Un gruppo di patrizi e simpatizzanti volontari un paio di volte l’anno si arma degli attrezzi utili a pulire e ripristinare i sentieri che percorro- no i boschi del Patriziato, fra i quali il sentiero geo-paleontologico del sito UNESCO del Mon- te San Giorgio che ne attraversa il territorio boschivo lungo la Valserrata. Il Monte S. Giorgio e le Guide A proteggere e a divulgare il prezioso patri- monio del Monte San Giorgio ci sono 25 Gui- de, che fanno parte dell’Associazione trans- nazionale Guide ufficiali Monte San Giorgio, e insieme a loro anche molti Soci sostenitori. L’Associazione propone diverse escursioni e la possibilità di visitare il Museo dei fossili. Si Grotto Alpe Brusino
cammina su sentieri facilmente percorribili, Viggiù, mentre gli altri Comuni sono interes- senza grandi dislivelli. Con le Guide si posso- sati come zona cuscinetto. La Legge cantonale no vistare gli imbocchi delle miniere di scisti sulla protezione della natura vieta in Ticino la bituminosi, gli scavi paleontologici, le spetta- ricerca e la raccolta di fossili sul territorio. Al- colari pareti di roccia, i particolarissimi am- trettanto impone la normativa italiana. bienti naturali che testimoniano della civiltà contadina e delle bellezze artistiche. Il terri- Il patrimonio geo-paleontologico torio è variegato, dai prati magri ai vigneti, dalle miniere per lo sfruttamento di minerali Il Monte San Giorgio è costituito da un’incredi- alle carbonère, dalla Fabbrica dello Spinirolo bile varietà di rocce: fondali marini, terre ino- alla chiesa di San Silvestro a Meride. spitali ricoperte dai ghiacciai, vulcani. Quello Ci sono anche escursioni didattiche per le che interessa i paleontologi è la sequenza di Scuole con postazioni di gioco-lavoro in grado strati calcarei depositatisi oltre 200 milioni 28 di affascinare anche i più giovani, per facilita- re la comprensione di un argomento come la di anni fa. Nella sua laguna si era adattata una diversificata fauna marina, che in un pe- geo-paleontologia che a prima vista potrebbe riodo di 4-5 milioni di anni trovò le condizio- sembrare complicato. ni di vita ideali per una rapida evoluzione, e L’Associazione delle Guide è presieduta da Al- ottimali premesse per la conservazione degli berto Poli. Un prospetto cartaceo (pure sca- esemplari di quell’ambiente, una volta morti ricabile dal sito dell’Associazione guidemsg. e depositati sul fondo del mare. Gli strati di org) illustra le specificità del Monte San Gior- roccia conservano oggi decine di migliaia di gio e le proposte di escursioni. fossili spettacolari oltre che ben conservati: pesci, rettili soprattutto marini, invertebrati Il Monte San Giorgio (inclusi rari insetti), protozoi e vegetali. Dalla vetta del Monte San Giorgio, a 1097 me- Il patrimonio storico-culturale tri di altezza, si gode di un panorama mozza- fiato che spazia dal massiccio centrale delle Le pietre del Monte San Giorgio hanno se- Alpi, con le montagne bernesi, vallesane e gnato la realtà locale, a partire dal XV secolo, valdostane che si elevano oltre i quattromila contribuendo alla fioritura artistica ed econo- metri, fino ai crinali meridionali del Monviso, mica della regione. Dalle cave di Arzo, Saltrio, del Gran Paradiso e della Grivola con ai piedi Viggiù si sono estratti per anni pietre orna- le zone industriali della Lombardia e del Pie- mentali che sono servite per l’edificazione di monte. chiese e per l’edilizia civile della regione. Il monte è situato in un’area geograficamen- te compatta di circa 2,4 kmq: è abbracciato a Il patrimonio naturalistico nord da due rami del Lago Ceresio e declina dolcemente a sud verso la Pianura Padana. Il tesoro del Monte San Giorgio giace nelle L’area è attraversata a metà da un confine profondità delle sue rocce, ma non meno af- politico. I Comuni interessati sul lato italiano fascinante è lo scrigno che lo custodisce, rap- sono Besano, Clivio, Porto Ceresio, Saltrio e presentato dalla natura vivente sulla monta- Viggiù, mentre su quello svizzero Brusino Ar- gna. La ricchezza della flora riflette la varietà sizio, Riva San Vitale, Stabio e Mendrisio (con di substrati geologici e di microclimi. i quartieri di Meride, Arzo, Besazio, Tremona, Dai boschi misti di tiglio e altre latifoglie ai Rancate e Ligornetto). La parte del monte che boschi di quercia e carpino nero. Al confine ha rilevanza scientifica, tocca i territori dei con il lago si sviluppa una vegetazione domi- Comuni di Brusino Arsizio, Meride (Mendri- nata da castagno, rovere e, più in quota, dal sio), Riva San Vitale, Besano, Porto Ceresio e faggio. Di notevole rilevanza la presenza di Attività didattiche
La valorizzazione delle fontane patriziali Associazione dei Patriziati del Malcantone, importanti progetti e realizzazioni 30 Sul fascicolo di dicembre della Rivista Patri- ziale abbiamo riferito brevemente, nella cro- ettari (oltre 65% dei quali boscati). Benché il Malcantone sia situato in prossimi- 31 naca dei lavori assembleari, dell’interessante tà di centri molto importanti quali la città di intervento di conservazione e valorizzazione Lugano dalla parte svizzera e di Luino dalla sulle fontane patriziali. parte italiana, con eccezione dei Comuni si- Ritorniamo sull’argomento, per illustrare tuati nella Valle del Vedeggio, ha mantenuto meglio l’opera e il suo inserimento nel ter- una forte connotazione rurale. La forte pre- ritorio. La regione del Malcantone è carat- senza di fontane, elementi antropici tradi- terizzata da un territorio molto eterogeneo, zionali caratteristici per le realtà agricole che spazia dal paesaggio lacustre del lago del Ticino, testimonia come queste strutture Ceresio (271 m s/m), a quello montano con le siano state e siano tutt’ora molto importanti cime del Gradicioli (1’936 m s/m) e quella del per la gestione del territorio del Malcantone, Monte Lema (1’620 m s/m), passando dalle dove molte zone agricole risultano essere zone collinari dove sono adagiati gran parte povere di corsi d’acqua permanenti. Ciò vale dei nuclei. La sua superficie totale è di 7’635 in particolare per gli alpeggi situati nella prati magri, vestigia di prati da sfalcio ormai abbandonati, oggi con una grande varietà floristica. Sul Monte San Giorgio spiccano di- verse specie di orchidee oltre alla rarissima campanula odorosa. Tra la fauna, troviamo il fringuello, il merlo, le diverse cince, il pic- chio rosso maggior, l’upupa il falco pellegrino che nidifica sul monte, il nibbio, la poiana. La regione del Monte San Giorgio è pure iscrit- ta nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP). Flora e fauna sono quindi protetti ed è vietato danneggiare qualsiasi specie vegetale come pure catturare animali.
Carlo Scheggia, hanno promosso una ricerca realizzazione di un leporello informativo. atta a rilevare e a catalogare tutte le fonta- Grazie però all’abbondante documentazione ne patriziali sparse sul territorio di cui esi- fotografica raccolta durante i lavori, è stato steva ancora la memoria. In base a questo deciso di elaborare anche un poster fotogra- catasto, sono state censite ben 96 fontane fico che rappresentasse tutte e 96 le fontane distribuite su tutto il territorio del Malcan- patriziali. Questo incarico è stato affidato tone. Grazie a questo studio, nel 2012 i Pa- alla ditta Eureka di Sementina. Nell’ambito triziati del Malcantone (che nel frattempo del progetto, riconosciuta la buona situazio- (2011) si erano riuniti nell’Associazione dei ne finanziaria, è stato deciso di eseguire un Patriziati del Malcantone) hanno valutato ulteriore intervento in favore del paesaggio quali fontane necessitavano di interventi di del Malcantone. In particolare è stato deciso sistemazione più o meno urgenti. È quindi di posare su alcuni pascoli scelti delle fonta- risultato che ben 61 oggetti, distribuiti su ne in legno di larice in sostituzione degli ab- 12 Patriziati, non erano più in buono stato di conservazione. L’Associazione ha così deciso beveratoi “moderni” presenti. Questo progetto, che vedeva interessato 33 di incaricare l’ing. For. A. Demarta di elabo- tutto il Malcantone, si è infine concluso con rare un progetto di risanamento denominato piena soddisfazione di tutte la parti coinvol- “progetto per la valorizzazione delle fontane te. Va segnalato come gli interventi eseguiti Patriziali del Malcantone”. Questo proget- abbiano trovato ampia approvazione anche to ha permesso, attraverso una ricerca di nella popolazione e negli agricoltori. fondi gestita dell’Associazione e conclusasi La realizzazione di questo importante pro- nel 2013, di raccogliere i finanziamenti ne- getto ha potuto contare sul fondamentale cessari per eseguire gli interventi previsti. contributo di: Ente regionale di sviluppo del Nel 2013 sono così iniziati i lavori di siste- Luganese (ERS), del Fondo Svizzero per il Pa- mazione che sono stati affidati all’impresa esaggio, Fondo di aiuto patriziale (SEL), Ente Vide Visa SA di Arosio, e che si sono protratti Turistico del Luganese, Fondo Dissodamenti fino a Primavera 2014. Al fine di sensibiliz- della Sez. forestale del Ct. Ticino, Fondazio- zare la popolazione sull’importanza delle ne Blueplanet Virginia Boeger Stiftung X.X., fontane, nel progetto era prevista anche la Fondazione Sirikit e i Patriziati coinvolti. parte alta della Valle della Magliasina, che presentano così la presenza più importante di fontane. In passato queste rappresentava- no le più importanti fonti d’approvvigiona- mento idrico per le famiglie e permettevano di abbeverare il bestiame al pascolo. Oggi però molte di queste strutture hanno perso la loro funzione originale e per questo moti- vo, soprattutto le fontane più discoste, sono state abbandonate e in parte sono scompar- se, inghiottite dalla vegetazione. Riconoscendo il valore storico e tradizionale delle fontane patriziali, nel 2010 l’allora de- nominato P19 (19 Patriziati del Malcantone), in collaborazione con il forestale di settore
Faido, collaborazione tra Comune e Patriziati Incrementare l’offerta sportiva sul territorio 34 di Daniele Zanzi, Animatore Comune di Faido Bellinzona, orientista esperto e residente nel Comune di Faido, in accordo con il Patri- ziato Generale di Chironico, ha elaborato tre Sul territorio della Media Leventina nel cor- diversi percorsi con gradi di difficoltà cre- so del 2014 hanno avuto luogo 3 gare can- scenti (facile-medio-difficile), per un totale tonali di corsa d’orientamento valide per il di 30 postazioni fisse. La squadra esterna del Trofeo “Miglior Orientista”. Per questo mo- Comune di Faido ha posato i pali. L’estremità tivo, nel corso del 2014, il Comune di Faido, dei pali è stata poi tagliata in obliquo e sulla con la collaborazione dei Patriziati locali, ha superficie è stato inciso il numero della po- deciso di realizzare dei percorsi fissi gratuiti stazione. Sul fianco invece è stata fissata la a disposizione dell’utenza per la pratica della pinzatrice meccanica numerata e registrata corsa d’orientamento. Seguendo l’esempio di in precedenza. Il percorso è stato testato in quanto realizzato a Niederhorn, Beatenberg occasione di una gara serale amichevole. ed a Sala Capriasca nell’Arena Sportiva, è Il Comune ha dapprima acquisito da ASTI i stato elaborato un progetto, approvato poi diritti della Cartina e poi provveduto alla sua dal Municipio con il relativo credito. stampa, presso la locale tipografia, utilizzan- Per la realizzazione delle postazioni fisse è do la particolare carta, resistente all’acqua, stato utilizzato legname locale proveniente usata anche per le carte nautiche. Le copie dall’Azienda Forestale della Comunità dei pa- sono state distribuite alle scuole ed agli eser- triziati di Leventina. Le postazioni fisse sono cizi pubblici locali mentre il relativo formato infatti pali di castagno con altezza di 120 cm PDF è stato inserito sul sito del Comune per e diametro 15-25 cm. La scelta del castagno favorirne la diffusione. è motivata dalla sua resistenza nel tempo e La creazione dei percorsi fissi costa 3’000 la sua disponibilità locale. I pali sono stati franchi per località, a cui bisogna aggiungere colorati ad un’altezza di circa 80 dal terreno. i costi per la manutenzione annuale dei pali La colorazione arancio e bianca, tipica delle e delle pinze. La realizzazione dei percorsi lanterne per la corsa d’orientamento, è sta- fissi rappresenta un punto di partenza per ta dipinta da un artigiano locale con vernici promuovere la pratica di questa disciplina acriliche su tutta la circonferenza per poter sportiva tra i giovani, valorizzando al con- essere visibile a 360°. tempo il nostro territorio. Le postazioni fisse Il progetto dei percorsi fissi del Comune di possono rappresentare inoltre un prodotto Faido è stato presentato in occasione della sportivo al servizio di soggiorni turistici. gara di Chironico-Nivo organizzata da ASTI, UTOE Bellinzona con il supporto del Grup- po Ricreativo Nivo. Giulio Allidi, dell’UTOE Corsa d’orientamento a Chironico
Patriziato di Coglio, la cura dei luoghi 36 di Giuseppe Del Notaro, presidente del Patriziato di Coglio sugli Alpi di Quasca e Corona bianca. Qui gli stabili sono ora utilizzati dai cacciatori, in quanto l’attività agricola venne abbandona- Coglio è uno dei più piccoli Patriziati di tut- ta già nei primi anni del 1900. Poi vi fu l’in- to il cantone per numero di cittadini, piccolo tervento di ringiovanimento sul bosco della ma attivo, seppur nella limitatezza dei mez- piantagione, realizzata in seguito al dissesto zi a disposizione, pronto a cogliere tutte le idrogeologico del 1924. Di questa operazio- opportunità di collaborazione e di realizza- ne hanno potuto beneficiare i cittadini tutti, zione che gli vengono proposte. Il territorio con il ritiro di grandi quantitativi di legna. del Patriziato è comunque vasto e impervio, Attualmente l’azione del Patriziato continua ad eccezione di due piccoli terreni in pianu- a focalizzarsi sulla valorizzazione e la manu- ra, e l’attenzione è rivolta al bosco e ad un tenzione dei sentieri. Non c’è assemblea dove paio di alpeggi quasi inaccessibili. Sebbene i non venga segnalato e discusso questo tema residenti patrizi siano pochi, l’interesse per che sta molto a cuore ai Patrizi, alcuni dei i beni patriziali è alto e costante, special- quali, in modo del tutto volontario e sponta- mente per quanto riguarda la manutenzione neo, durante la stagione, contribuiscono alla dei sentieri, degli stabili sugli Alpi e la cura pulizia dei sentieri, rimuovendo foglie, rami del bosco. Nel anni scorsi il Patriziato ha af- e sassi. Questa attività è pure svolta in modo frontato e risolto parecchi problemi urgenti. sistematico e organizzato dal Comune e dal- Prima dell’aggregazione di Coglio con il co- la squadra sentieri di Vallemaggia Turismo. mune di Maggia, avvenuta nel 2004 con altri Peccato che anni fa vennero aboliti i corpi dei sei comuni, sono state realizzate importan- pompieri di montagna: i militi, oltre a garan- ti opere, per importi di qualche milione di tire la collaborazione in occasione di incendi, franchi. In particolare, per arginare il pro- eseguivano due o tre esercitazioni annue che blema della frequente caduta di sassi, sono consistevano nella pulizia e nel mantenere stati eretti tre imponenti valli di ritenuta a la percorribilità dei sentieri. Oltre a questo ridosso delle zone abitate: l’abilità dei pro- aspetto pratico ve ne era uno altrettanto im- del Comune. Vari progetti sono in previsione gettisti ha permesso il loro inserimento pa- portante, cioè la conoscenza del territorio e o già realizzati, quali riserve forestali, sen- esaggistico in modo ottimale e discreto. Un dei suoi valori, tramandateci dalle genera- tieri didattici, valorizzazione di edifici stori- altro progetto importante, a suo tempo so- zioni precedenti. In occasione di quelle uscite ci, ecc… Si percepisce una rinnovata sensibi- stenuto finanziariamente dall’allora comune vi era la possibilità di conoscersi tra persone lità, anche da parte del cantone che con aiuti di Coglio, con l’indispensabile aiuto della LIM di diverse età, consolidando i rapporti all’in- finanziari sostiene interessanti iniziative. Il cantonale federale e cantonale, fu il ripristi- terno del gruppo. Ma tant’è! Ora l’azione del Patriziato di Coglio è fiducioso e attento a no del sentiero collettore della Valle di Coglio Patriziato è rivolta molto alla collaborazione promuovere e a conservare tutto quanto il che attraversando maestosi faggeti conduce con gli altri sei Patriziati operanti all’interno territorio del passato trasmette ancora oggi.
La prima Scuola comunale di Castel San Pietro L’Archivio del Patriziato di Castel San Pietro, un prezioso scrigno di informazioni Ricerca storica di Carlo Fontana nanza (Assemblea), indi la medesima sceglierà quel maestro che gli piacerà e la stessa aggior- 39 Fino alla fine del 1700 il Patriziato (Vicinia) nerà quei patti che li parrà e piacerà.” in Ticino amministrava i beni della Comuni- tà: Comune e Parrocchia. “5 febbraio 1797. E’ nominato maestro, il Cappellano. Riceve lire Le prime scuole “private” di Castel San Pietro 20 per quelli che solo legeranno e 40 per quelli che legeranno e scriveranno, 60 per quelli che Durante il 1600 alcuni Cappellani sacerdo- legeranno e scriveranno e faranno li conti, cioè ti si davano la briga ad istruire e educare i sommare, restare e moltiplicare e più lire 4 bambini. Nel 1795 il Vicino Patrizio Sisini fu per quelli che scriveranno e faranno conti, cioè uno dei primi a istituire una scuola privata, sommare,restare, moltiplicare, insegnare la come si legge nei documenti che seguono, regola di proporzione e d’altre regole e questo trovati nell’Archivio patriziale: per una volta tanto all’anno scolastico. Circa per fare la spesa delle banche (panche) “Nella comunità vi è una scola particolare (sia- e tavoli per la scola la detta comunità ha ri- mo nel 1795) fatta da Patrizio Sisini, figlio di solto di vedere se le panche e tavoli che il Rev. Carlo, e per quanto il med.mo asserisce che in- do Cappellano tiene, sono atti per la faccenda, segna alli figlioli legere e scrivere e fare i conti, la Comunità li pagherà alla stima e il restante il tempo continua tutti i giorni feriali, mattino a risolto di farli fare a spesa della Comunità.” e dopo pranzo e la vacanza di due mesi all’an- no, cioè dalla metà di 7bre (settembre) sin alla “Il maestro farà suonare la campana alla mat- metà di 9bre (novembre). Il maestro è il sudd. tina e al doppo pranzo di ogni giorno che farà to Patrizio, et il quale è pagato dalli parenti la scola, la quale dovrà farsi in tempo d’inver- dei concorrenti in detta scuola, per non esservi no due ore alla mattina e due al doppo pranzo. alcun fondo… Il numero dei figli che potrebbe- La quale campana sarà la piccola e farà fare ro frequentare la scola ascendono a sessanta.” un segno longo, a ciò si possa intendere essere il segno della scola.” “17 dicembre 1796 si decide: Si è trattato, riguardo a erigere una scola per “13 dicembre 1797 istruire i figli maschi con buon ordine, sopra Il Cappellano della Parrocchia ha presentato ciò ha risolto che tutti quelli che applicheran- alla Comunità due progetti riguardante la sco- no fare la sudd.ta scola, devono fare le sue pro- la pubblica della Comunità, cioè che il med.mo posizioni nella maniera in cui intende di farla, si obbliga fare una scola una volta al giorno e indi riportarli alla comunità in pubblica Vici- ricevere le solle Lire 60, facendola due volte al
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