Fumetti del mese Anno 2019

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Fumetti del mese Anno 2019
Biblioteca cantonale di Locarno
                  Via Cappuccini 12
                  CH - 6600 Locarno

                                   Fumetti del mese
                                     Anno 2019
                                             Accesso web:
                               www.sbt.ti.ch/bclo
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                                          Nota sul fumetto

“Il fumetto è una delle poche forme visivo-verbali dei nostri tempi che continua a
raccontare qualcosa” (*Gillo Dorfles “Il fumetto tra disegno e racconto”, Atti del
Convegno internazionale, 2005).

Di fronte alle arti visive tradizionali, il fumetto riceve facilmente la considerazione
che si riserva all’ultimo arrivato, anche se in fatto di giovane età il cinema gli fa
buona compagnia. Rispetto al cinema ha però “una storia più problematica e
incerta”: il suo successo iniziale resta infatti a lungo legato alle “strategie della
grande industria editoriale”, strategie che lo inchiodano “a nicchie particolari di
produzione e di consumo”. Ciò non impedisce per fortuna la nascita di opere
innovative e di grande interesse, anche se ne limita l’evoluzione fino a quando, con
gli anni Sessanta, si mettono in moto un’editoria e una produzione indipendenti. Con
questa svolta inizia a conquistare spazio un linguaggio che cresce sempre più in forza
espressiva oltre che imprenditoriale. Il tardo arrivo alla maturità comporta però la
diffusione di un pregiudizio che sopravvive e condiziona largamente ancora oggi
l’opinione generale e che vede nel fumetto “una sorta di sottoletteratura, per
bambini o adulti un po’ handicappati”.

Chiunque segua, apprezzi e desideri promuovere quella che, a buon diritto, è anche
chiamata la Nona Arte, ritiene, come afferma Dorfles*, “che non ci sia altra forma di
comunicazione visiva-verbale […] così complessa e così mal conosciuta o
maltrattata”. E non può quindi non porsi un obiettivo al contempo semplice e
complesso: dare un contributo “a far scomparire la sfumatura denigratoria” che
accompagna il nome “fumetto” e, analogamente a quanto accaduto al termine
“impressionismo” nel campo della pittura, far conoscere e valorizzare il grande
patrimonio culturale celato nel mondo delle nuvole di china e matita, un mondo dove
il bianco e il nero riescono a svelare con incredibile intensità tutti i colori della vita.
Perché, come conclude Barbieri la presentazione della sua storia della letteratura a
fumetti, “il fumetto oggi è adulto, ma è un giovane adulto, capace ancora di
entusiasmarsi e di sognare – e capace altresì di far riflettere e far ricordare”.

Citazioni tratte da: Daniele Barbieri “Breve storia della letteratura a fumetti”, Roma, Carocci, 2009.

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Fumetti del mese Anno 2019
Bozzetto, Bruno
                                                         Minivip e Supervip:
                                                         il mistero del Via Vai (2018)
                                                         Fumetti per adolescenti
                                                         Segn.: BRLF 2955

L’opera
Chi non ha sognato di avere un dispositivo con il quale viaggiare nello spazio e
nel tempo senza bisogno di mezzi di trasporto? Cosa succede se quel
marchingegno esiste davvero, si chiama "Via Vai" ed è stato progettato da una
perfida aliena determinata a conquistare il nostro pianeta! In Minivip & Supervip:
Il mistero del Via Vai già dalla prima tavola è presentato un tema chiave
dell’opera: la salute della Terra. A minacciarla è il losco piano di Sua Fertilità,
una dispotica matriarca extraterrestre che la vuole invadere con la sua
numerosissima prole, sfruttando l’elevato tasso d’inquinamento del pianeta (da
lei stessa facilitato nel corso dei secoli). Ma non ha fatto i conti con Supervip e
Minivip, gli ultimi due discendenti della stirpe di supereroi Vip. Se il primo è il
classico eroe aitante, muscoloso e affascinante, il secondo è bassetto, miope e
gracilino, schernito dalla gente per questo suo aspetto: entrambi i fratelli però
sono coraggiosi, generosi e hanno un cuore romantico che conquista.

L’autore
Bruno Bozzetto (1938) è un pilastro dell’animazione mondiale. Creatore di
capolavori come “West and Soda” (1965), “Vip, mio fratello superuomo” (1968)
e “Allegro non troppo” (1977), è anche il papà del Sig. Rossi, la personificazione
dell’uomo di mezza età alle prese con la società e i problemi degli anni 1960. A
cinquant’anni di distanza, Bozzetto fa rivivere i fratelli Vip nel suo primo graphic
novel adattando a fumetti una sceneggiatura cinematografica inedita, scritta con
Nicola Ioppolo e disegnata da Grégory Panaccione che dà alla storia una nuova
e attraente potenza grafica.

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Fumetti del mese Anno 2019
Morris
                                                        Lucky Luke: L’integrale 1
                                                        (2018)
                                                        Fumetti per ragazzi
                                                        Segn.: BRLF 2964

L’opera
Arricchito da un sostanzioso dossier introduttivo riccamente illustrato, il volume
propone le prime storie di Lucky Luke dal 1946 al 1949. Dalla sua prima
pubblicazione, nel 1946, il “fortunato Lucky” ha visto un’evoluzione costante
grazie al modificarsi del tratto del suo geniale creatore Morris. In pochi anni è
passato da una forma tondeggiante, ispirata a Popeye e Topolino, a una
silhouette più longilinea, tipica dei grandi cowboy dell’età d’oro dei western.

L’autore
Il fumettista fiammingo Morris (vero nome Maurice De Bévère, 1923-2001)
entra giovanissimo in uno studio di cartoni animati, a fianco di due fenomeni del
fumetto belga: Peyo, creatore dei Puffi, e Andrè Franquin, l’autore di Gaston
Lagaffe. Affascinato dal mito della Frontiera, dal 1948, per sei anni, gira negli
Stati Uniti prima di fermarsi a New York, dove conosce René Goscinny, futuro
soggettista di Asterix. Insieme danno vita alla saga di Lucky Luke, figura del
cowboy solitario, che parla col suo cavallo, Jolly Jumper, e spara «più veloce
della sua ombra», combatte con i quattro fratelli Dalton, banditi fallimentari e
sempre arrabbiati, e se la vede con Rantanplan, il «cane più scemo del
mondo». I saloon, le giacche blu e il Mississippi, i bari, i ciarlatani, i duelli, i
canyon e le praterie: dal 1946 a oggi l’epopea di Lucky Luke ha scandagliato
tutte le figure e le leggende del West, mettendolo simpaticamente in burla,
giocandoci, rendendogli omaggio fino a diventare il più noto fumetto western di
ogni tempo. Un successo che nasce anche dal suo originale messaggio: va
bene il mito del West e dei duelli, ragazzi, ma «take it easy». E facciamoci una
risata!

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Fumetti del mese Anno 2019
Larcenet, Manu
                                                             Il rapporto di Brodeck: L’Altro
                                                             (2017)
                                                             Fumetti per adolescenti
                                                             Segn.: BRLF 2965/I

L’opera
La guerra è finita e Brodeck ha passato due anni in un campo di
concentramento. Ritornato nel suo villaggio, in una valle montuosa al confine
tra Francia e Germania, scopre di sentirsi un corpo estraneo: decide così di
stabilirsi con la moglie e la figlia in una piccola casa ai margini del paese in
cerca di una nuova serenità. Una sera scopre che la comunità si è resa
colpevole di un terribile crimine: in un folle rito di catarsi collettiva, gli abitanti
hanno ucciso uno straniero. Di questa verità gli vietano di parlare, obbligandolo
a scrivere un “rapporto ufficiale” che distorcendo i fatti presenta lo straniero
come pericoloso e l’omicidio come un atto inevitabile e moralmente
giustificabile. Brodeck scrive però un secondo “diario”, privato e nascosto, in cui
cerca di ricordare come si sono svolti davvero i recenti eventi della sua vita:
dalla guerra e il campo di concentramento fino all’incontro con lo straniero e alla
tragica notte del crimine collettivo. La scrittura del rapporto privato diventa una
medicina per curare la propria psiche e capire sia le violenze subite durante la
guerra sia la brutalità assassina degli uomini del villaggio. Grazie al potere della
scrittura e alla forza della memoria, Brodeck riesce ad affrontare i traumi del
passato e trovare una forma di redenzione interiore che lo aiuta a districare
l’ingarbugliata matassa emotiva della sua vita.

L’autore
Manu Larcenet (1969) studia grafica a Sèvres e inizia a pubblicare nel 1994. Ha legato il
suo nome a graphic novel come “Lo scontro quotidiano”, vincitore del premio “Miglior
libro” al Festival di fumetti di Angoulême e del premio “Miglior libro straniero” al Comicon
di Napoli, alla serie umoristica autobiografica “Ritorno alla terra” e alla saga “Blast”,
riconosciuta come “una vetta assoluta del fumetto contemporaneo” (Francesco Giai Via).
Ne Il rapporto di Brodeck mette le sue notevolissime capacità di disegnatore al servizio di
un romanzo scritto da Philippe Claudel (1962), premiato scrittore, accademico, saggista e
regista francese, declinando un bianco e nero aspro, graffiante e polveroso, molto
espressivo e potente.
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Fumetti del mese Anno 2019
Magnus
                                              Lo sconosciuto (2018)
                                              Fumetti per adulti
                                              Segn.: BRLF 2988
                                              + Magnus “Lo Sconosciuto racconta”, BRLF 2989

L’opera
Il protagonista di Lo Sconosciuto è un uomo di cui si conosce poco: ex legionario e
combattente, privo di scrupoli e dal passato macchiato di crimini da dimenticare, di
mezza età, fisico asciutto, segnato e nervoso, parla pochissimo, non racconta nulla di
sé e non ha voglia di divertirsi. Unknow è un lupo solitario che si muove in un contesto
politico-sociale ben riconoscibile, fatto di rivoluzioni, attentati e crisi varie. Le sue
avventure sono uno dei migliori esempi di fumetto nero, con inserti spionistici, gialli e
talvolta horror, e uno dei punti di partenza del rinnovamento del fumetto italiano,
iniziato negli anni 1970 che porta nuova e ineguagliabile linfa vitale negli anni 1980.
Un uso esplicito e coreografico della violenza impensabile per un fumetto serio e
drammatico, il sesso narrato in maniera evidente e disturbante, così come disturbanti
scene in cui si vedono braccia mozzate, cruente torture e sequenze splatter, davvero
inusuali per lo standard del fumetto di quegli anni, costruiscono un narrato forte e
spigoloso, ma privo di gratuità o compiacenza, finalizzato a rispecchiare in modo
asciutto il mondo e la personalità sporca, violenta ma enigmatica di Unknow.
Lo Sconosciuto “è un fumetto straripante per le sceneggiature, per il disegno, per
l’erotismo, per le ambientazioni, per la singolarità del personaggio, ma lo è ancora di
più per la ricchezza di temi che riesce a raccogliere. Quattro continenti, ognuno con i
propri focolai, le proprie ragioni, spesso espresse in totale autonomia rispetto alle
convinzioni dell’epoca” (Luigi Berardi), “un fumetto che tratta i lettori da adulti, e non
un fumetto per adulti” (Diego De Silva).

L’autore
Magnus, al secolo Roberto Raviola (1939–1996), è considerato uno dei più grandi artisti
italiani nel campo del fumetto. Dalla sua matita sono uscite, tra l’altro, le controverse
serie del cosiddetto “nero italiano” Kriminal e Satanik (1964), lo strepitoso successo di
Alan Ford (1969), i racconti de I Briganti (1978-1989) e de La Compagnia della Forca
(1977-1979) fino al capolavoro postumo Tex: La valle del terrore (1996), cui ha lavorato
con cura certosina per ben sette anni. Magnus ha disegnato l’ultima strip di Unknow, il
suo personaggio più bello, il 4 febbraio del 1996: il giorno dopo “uno di quei rari fumettisti
al mondo capace di disegnare sentimenti” (Diego De Silva) moriva.
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Fumetti del mese Anno 2019
Eisner, Will
                                                         La forza della vita (2018)
                                                         Fumetti per adolescenti
                                                         Segn.: BRLF 3004

L’opera
La forza della vita, uscito in America nel 1988, è ambientata a New York, nel
Bronx, dove si muovono personaggi veri, alle prese con la grande depressione
degli anni Trenta, una spaventosa ondata di freddo, il montare dell’antisemitismo,
la solitudine e la pazzia che attanagliano uomini e donne. Il protagonista, Jacob
Shtarkah, è alla ricerca del significato della sua vita e nelle prime pagine, quasi in
un monologo, affronta la prima domanda che nasce in questi momenti: siamo stati
creati da Dio oppure Dio è il frutto della nostra mente. Le due ipotesi cambiano
completamente il significato della vita. L’incontro con uno scarafaggio ribaltato
sulla schiena diventa per lui un termine di paragone tra quello che può essere
l’esigenza primaria della vita, sopravvivere, e la ricerca di qualcosa di più del
mangiare. Jacob non solo insegue qualcosa di più nella vita, ma quando riuscirà a
superare la depressione, ad avere un lavoro onesto e redditizio, ha anche
l’occasione della sua vita: la possibilità di recuperare un amore perso. Ma come
accade spesso in Eisner, i personaggi non riescono a completare il loro riscatto.
Non tutto ciò che riguarda la nostra vita, infatti, dipende da noi, dalle nostre mani di
uomini, e non riusciamo a essere gli esclusivi muratori della nostra casa.

L’autore
Will Eisner (1917-2005) è forse l’autore che più d’ogni altro ha contribuito a dare
dignità artistica al fumetto, considerandolo da sempre un linguaggio al pari della
letteratura. Ha creato storie e personaggi passati alla storia, in primis Spirit, lo
straordinario detective mascherato nato nel 1940. Contratto con Dio, scritto nel 1978
a 61 anni, lo incorona “padre” del fumetto come “romanzo grafico”. A renderlo unico e
venerato in tutto il mondo è pure la sua attività in campo didattico e saggistico, la sua
opera di divulgazione e la sua eccezionale capacità di sfruttare le enormi possibilità
grafiche e comunicative dell’arte sequenziale per narrare le più varie sfumature
dell’animo umano. Come afferma Alan Moore in copertina di La forza della vita: “Non
c’è nessuno come Will Eisner. Non c’è mai stato e, nei miei momenti più bui, dubito
che ci sarà mai più”.
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Fumetti del mese Anno 2019
Peyo
                                                         I Puffi: L’integrale 1
                                                         (2013)
                                                         Fumetti per ragazzi
                                                         Segn.: BRLF 3011

L’opera
Quali personaggi del fumetto franco-belga hanno acquisito una fame mondiale
che dura da oltre 50 anni? I Puffi, ovviamente! Nati quasi per caso nel 1958
all’interno di un’avventura di John e Solfamì, i piccoli gnomi blu di Peyo sono
protagonisti di storie ambientate nell'Europa in un medioevo fiabesco: Johan
(John) è il coraggioso scudiero al servizio del re, mentre Pirlouit (Solfamì) è il
buffone di corte che possiede un flauto a sei fori con cui evoca gli Schtroumpf.
Questa edizione integrale pubblica per la prima volta le storie dei Puffi
nell’ordine cronologico della loro apparizione sulle pagine del Journal de Spirou,
completandole con un ricco apparato redazionale. Quasi 300 pagine per
illustrare un vero e proprio making of di un mito del fumetto di tutti i tempi.

L’autore
Padre inglese e madre belga, Pierre Culliford (1928-1992) scelse lo
pseudonimo di Peyo dalla parola Pierrot, mal pronunciata da un cugino inglese.
Les Schtroumpfs, ossia i Puffi, nacquero a tavola nel 1958: volendo una saliera
e non trovandone il nome, Peyo disse a un amico: “Passe-moi le... schtroumpf”
(“Passami il... puffo”). L'amico gli rispose: «Tieni, ecco il tuo puffo, e quando
avrai finito di puffarlo, me lo ripufferai!» e tutti scoppiarono a ridere. Peyo inserì
questa divertente gag in una serie, Johan et Pirlouit, pubblicata su Le Journal
de Spirou. Nacque così un fumetto unico e amatissimo che diventò anche
cartone animato, film per la TV, rivista e infine un parco tematico vicino a Metz,
a Hagondange, che dal 1991 prende il nome di Walibi-Schtroumpfs.

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Fumetti del mese Anno 2019
Nolitta, Guido
                                                        Tex: El Muerto (2017)
                                                        Fumetti per ragazzi
                                                        Segn.: BRLF 3015

La storia
Paco Ordoñez, detto El Muerto, è un misterioso e sanguinario criminale: il suo
nome è inquietante e il suo volto butterato dalle ustioni fa rabbrividire.
Accompagnato da tre sicari bianchi e da un indiano (Faccia Tagliata), vuole
lanciare una sfida mortale a Tex: così aggredisce inspiegabilmente Tiger Jack e
un navajo di nome Asantah, che viene ucciso a coltellate quasi subito da due
degli uomini del feroce messicano. Al termine del pestaggio, affida al malconcio
Tiger Jack un messaggio da recapitare al Ranger. La stessa sfida viene poi
riportata a Tex dal figlio Kit, che, a sua volta, subisce un attacco dove resta
ferito a una spalla, per mano di uno sgherro del truce personaggio. Un'altra
vittima della banda di El Muerto è uno sceriffo amico di Tex, che viene ucciso
senza pietà, mentre un barman viene preso in ostaggio. Pur non conoscendo le
ragioni che spingono questo bandito a odiarlo tanto, Tex si mette in cammino
verso il luogo dell'appuntamento: Boot-Hill (letteralmente: la Collina degli
stivali), ossia il cimitero di Pueblo Feliz, una città fantasma che diventa teatro di
un memorabile duello all'ultimo sangue tra Aquila della notte ed El Muerto.

L’opera
Questa bellissima edizione a colori ripropone uno dei capolavori dell’epopea di
Tex Willer e una delle storie più amate sin dal suo debutto nel 1976. Disegnato
dal mitico Aurelio Galleppini (in arte Galep, 1932-1994), vede alla
sceneggiatura Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli (1932-2011), editore di Tex e
figlio di Gianluigi (1901-2001), lo scrittore-sceneggiatore che nel 1948 aveva
creato il Ranger e che un malanno aveva messo temporaneamente fuori gioco.
Un debutto alla scrittura tutto fuoco, fiamme e… successo, con un epico finale
alla Sergio Leone!

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Fumetti del mese Anno 2019
Giardino, Vittorio
                                                      Sam Pezzo: un detective, una città
                                                      (2016)
                                                      Fumetti per adulti, V.M. 18 anni
                                                      Segn.: BRLF 3021

Hard boiled made in Italy
“Sulla strada dei criminali deve camminare un uomo che non è un criminale,
che non è un tarato, che non è un vigliacco […]. Un uomo completo, un uomo
comune eppure un uomo come se incontrano pochi. Deve essere, per usare
un’espressione un poco abusata, un uomo d’onore, per istinto, per necessità
[…]. Dev’esserlo senza pensarci e, certamente, senza parlarne troppo
(Raymond Chandler)”. Un uomo come Sam Pezzo, detective privato, bastardo
di professione, duro. Uno che le dà, ma molto spesso le prende, un incassatore
più che un vincente, uno che ha un suo senso delle cose e tira dritto su quello,
con ironia e passione, nel tentativo di far quadrare il mondo” (Carlo Lucarelli).
Caso più unico che raro nel mondo del fumetto, Sam Pezzo, è un personaggio
che, attraverso il poliziesco, vive in presa diretta la tormentata realtà dei suoi
giorni, muovendosi in una città nera e crudele, percorsa da piccoli criminali e
tensioni razziali che sconfinano in una fredda violenza di strada, espressa con
un bianco e nero potente, dai toni cupi e taglienti.

L’autore
Vittorio Giardino, nato a Bologna nel 1946, è uno dei maestri del fumetto
europeo. Noto e premiato in tutto il mondo grazie ai personaggi del detective
Sam Pezzo (fine anni ’70), dell’ex agente dei servizi segreti francesi Max
Fridman (primi anni ’80) e del giovane ebreo praghese Jonas Fink (inizi anni
’90), nelle sue opere tradotte in 14 lingue affronta i momenti più oscuri della
storia europea, dal nazismo alla guerra civile spagnola, fino agli anni dello
stalinismo e della destalinizzazione. Questa preziosa edizione raccoglie tutte le
storie di Sam Pezzo, presentate in ordine cronologico e impreziosite da inediti e
contenuti extra.

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Fumetti del mese Anno 2019
Hergé
                                                            Le avventure di Tintin: vol. 1
                                                            (2017), fumetti per ragazzi
                                                            Segn.: BRLF 3028

Un giovane reporter e un cagnolino fanno la storia del fumetto
Quando si parla di bande desinnée (“strisce disegnate”, in gergo BD), l’autore per
eccellenza porta il nome di Georges Remi, in arte Hergè (1907-1983), creatore di
Tintin. Il suo fumetto si impone con uno stile caratterizzato da tavole ricche di vignette,
un’attenzione ai dettagli scenografici quasi maniacale e un tratto pulito ed essenziale
inconfondibile e riconosciuto in tutto il mondo. Plasmato con questa estetica detta
della ligne claire, Tintin appare nel 1929 sulle pagine della rivista cattolica Le Petit
Vingtième con la storia Tintin nel Paese dei Soviet. Il personaggio è ancora molto
acerbo e distante da quello entrato nella storia, in bianco e nero, con un disegno
estremamente semplice e basilare. Il successo è comunque tale da proclamare la
nascita di un nuovo modello di icona popolare, in grado di vendere ad oggi, nella sola
Europa, ben 200 milioni di copie. Protagonista di 24 albi (l’ultimo incompiuto) dal 1929
al 1983, Tintin è un giovane reporter alle prese con enigmi e misteri che lo portano a
viaggiare in compagnia del fedelissimo cagnolino Milou. Le avventure di Tintin
diventano lo strumento con cui Hergè effettua una ricognizione attraverso tutto il
Novecento, affrontandone temi e problematiche: dal comunismo russo alla
Repubblica di Weimar, dal colonialismo belga in Congo fino alle realtà del terrorismo
e dei dittatori in Sud America. Il personaggio mostra una sete di conoscenza e una
voglia di avventura che lo portano a prendere coscienza del mondo contemporaneo,
“per scoprire altri modelli di vita, altri modi di pensare: insomma, per allargare la
visione del mondo” (Hergè), elevando il medium del fumetto a qualcosa di più di una
semplice lettura di intrattenimento. Oltre alla portata culturale e umanista dell’opera,
leggere un albo di Tintin significa ancora oggi abbracciare l’avventura a 360 gradi, per
recuperare il piacere primordiale del ritmo e del racconto.

L’opera
"Tintin, la raccolta definitiva. Ventiquattro storie, una nuova traduzione, […]: tutto
Tintin, come non l'avete mai visto prima" proclama la quarta di copertina, ed è tutto
vero! La nuova edizione delle avventure di Tintin, in effetti, è una proposta filologica
dell'opera di Hergé come mai si era vista prima. Il primo volume contiene Tintin nel
paese dei Soviet e Tintin in Congo.
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Moreau, Jérémie
                                                            La saga di Grimr (2018),
                                                            fumetti per adolescenti
                                                            Segn.: BRLF 3055

L’opera (“Una grande mente nel corpo di un passero ama fraternizzare con l’orso”)
1783, in un’Islanda schiacciata dalla povertà e dal giogo della Danimarca, Grimr
Enginsson perde i genitori a causa di un’eruzione vulcanica. Dopo essere sfuggito alla
morte e al tentativo di venire venduto come schiavo, Grimr incontra Vigmar il
Valoroso, ladro e vagabondo. Assieme decidono di iniziare una nuova vita come
traghettatori di viaggiatori ai piedi del fiordo islandese. Tra le due anime sole si
sviluppa un legame sempre più forte: il bambino Grimr diventa prima ragazzo e poi
uomo dalla forza eroica, mentre Vigmar riconquista la sua reputazione. È proprio
Vigmar a trasmettergli l’insegnamento morale più importante di tutta la sua vita:
«Muoiono i beni, muoiono i genitori. E morirai anche tu…; ma conosco una cosa che
mai morrà: il giudizio portato su ogni morto» (pag. 30). L’epopea di Grmir è una lotta
titanica con gli elementi della natura e contro la gretta malvagità della gente, una lotta
per realizzare l’insegnamento di Vigmar. “Ogni mia azione sarà come una pietra
posata per costruire l’edificio finale. […] Perché quello che gli altri non sanno è che ho
un vulcano nell’anima”: con una tavolozza di acquarelli fluidi e cangianti, materici e
drammatici, la storia segue il duro cammino di Grimr per far valere il suo diritto di
esistere, compiere imprese epiche e guadagnare una reputazione imperitura,
sfuggendo così all’oblio cui sembrano condannarlo le umili origini e la terra inospitale.

L’autore
Jérémie Moreau (1987), giovane talentuoso fumettista francese e character designer
nel cinema di animazione, vince il suo primo concorso nel 2008; riceve poi il Young
Talent Award nel 2012 ad Angoulême. Nel 2018 per La Saga di Grimr viene premiato
con il Fauve d’Or al Festival di Angoulême. Intervistato dall’editore italiano della saga
dichiara: “tutti gli uomini degni di essere ricordati, che hanno compiuto delle imprese
per il paese hanno una loro saga. Sono gli eroi che fanno la storia, e gli artisti e gli
scrittori la scrivono”.

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Finger, Bill
                                                           Batman: Le grandi storie
                                                           (2017), fumetti per ragazzi
                                                           Segn.: BRLF 3060

Batman compie 80 anni…
Nel 1939 la rivista Detectives Comics tiene a battesimo la nascita di Bruce Wayne, il
ricco miliardario orfano che, assistito dal fedele maggiordomo Alfred, di notte veste i
panni di Bat-Man. L’Uomo pipistrello, che in Italia apparirà nel 1946, è il protagonista
de Il caso del sindacato chimico: la sua prima avventura è scritta da Bill Finger e
disegnata da Bob Kane. Da allora il Cavaliere Oscuro non ha mai cessato di vegliare
sulla sua città, Gotham City, e di proteggere i suoi abitanti, nemmeno quando, da eroe
positivo, per tutti era diventato un criminale, un traditore, una figura negletta. Anche
quando perde il trattino nel nome, Batman non muta la sua personalità, distillata in
anni e anni di storie scritte da decine di grandi autori. Nemici e malvagi di ogni tipo
non riescono mai a intaccare l’essenza dell’Uomo pipistrello: lui è e resta sempre un
eroe che ricorda a tutti come la giustizia non sia la pedissequa applicazione della
legge, né che possa andare a scapito della misericordia e del rispetto della vita.
Batman combatte ma non uccide, è un supereroe senza superpoteri. Batman è una
persona non una maschera, e essere persona significa incarnare valori e significati
dell’umanità che non sono confinati in un tempo e un luogo. Ma significa anche lottare
con e per la propria anima, contro la scissione della propria vita, psichica e concreta,
contro il rischio di perdersi in un tunnel (auto)distruttivo senza ritorno. Il Cavaliere
Oscuro, il bambino che ha visto uccidere i genitori davanti ai suoi occhi, sa bene che
l’oscurità può inghiottire tutto e tutti. E che la lotta contro l’oscurità continua…

… buon compleanno Cavaliere Oscuro!
Il volume contiene alcune delle tappe più significative nell’evoluzione grafica ed
estetica, oltre che storica, di Batman: dalla prima apparizione nel 1939 alle più recenti
storie di autori visionari come Grant Harrison e Andy Kubert, a quelle più tenebrose di
Darwyn Cooke fino a maestri come Neal Adams e Frank Miller. La selezione si chiude
con la reinterpretazione di Bryan Hitch e Brad Meltzer (2014) del debutto di Bat-Man.
Ne ha fatta di strada il primigenio bird-man che Kane, ripensando a una macchina
volante di Leonardo da Vinci, ha trasformato in bat-man donandogli ali più simili a
quelle di un pipistrello e che poi, su richiesta di Finger, ha convertito in un mantello,
aggiungendo alla maschera delle piccole orecchie, per renderla più simile a un vero
pipistrello. Nasce così il più grande giustiziere alato di sempre: tanti auguri Batman!
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Promemoria per le prossime letture

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Fonti per immagini e sintesi:

www.ibs.it
www.amazon.it
editori vari

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Buona lettura
    con i grandi fumetti della
Biblioteca cantonale di Locarno!

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Puoi anche leggere