VENETO SOSTENIBILE RINNOVABILE EFFICIENTE - Ordine Ingegneri Venezia
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VENETO SOSTENIBILE RINNOVABILE EFFICIENTE Il primo report per una regione completamente a energia rinnovabile e zero emissioni di CO2
INDICE P. 4 COS’È VENETO100%SOSTENIBILE P. 6 VENETO100%SOSTENIBILE: SE VOGLIAMO SI PUÒ P. 8 VERSO VENETO100%SOSTENIBILE: MENO SPRECHI, PIÙ EFFICIENZA Coordinamento del testo: Stefano Fracasso P. 12 VENETO100%SOSTENIBILE: COSTRUIRE LA CASA DI GRETA @2019 Gruppo Partito Democratico Consiglio Regionale del Veneto P. 14 ELETTRICA, INTELLIGENTE, CONDIVISA: LA MOBILITÀ NEL VENETO100%SOSTENIBILE San Marco 2322 – 30124 Venezia +39 041 2701414 pd@consiglioveneto.it P. 16 VENETO100%SOSTENIBILE: LA CARICA DELL’ENERGIA RINNOVABILE I Consiglieri Stefano Fracasso – Presidente P. 18 VENETO100%SOSTENIBILE: UN PROGETTO POLITICO Orietta Salemi – Vicepresidente P. 20 Graziano Azzalin Anna Maria Bigon COSA DICONO LE NORME Bruno Pigozzo Claudio Sinigaglia P. 21 CI GUADAGNIAMO, TUTTI Andrea Zanoni Francesca Zottis P. 22 PER CHI NE VUOL SAPERE DI PIÙ
PERCHÉ VENETO100%SOSTENIBILE COMBATTERE IL RIDURRE CREARE GENERARE RISCALDAMENTO L’INQUINAMENTO NUOVA FUTURO E GLOBALE ATMOSFERICO OCCUPAZIONE PROSPERITÀ COS’È VENETO100%SOSTENIBILE Il riscaldamento globale è una realtà, scientificamente provata. Gli effetti del riscaldamento sono sotto gli occhi di tutti, anche dei veneti, soprattutto dopo Questa pubblicazione sintetizza l’analisi che il Gruppo del Partito la tempesta Vaia di ottobre del 2018 e le migliaia di alberi schiantati. L’obiettivo Democratico in Consiglio Regionale del Veneto ha affidato al Centro di contenere questo riscaldamento sotto 1,5° C, come stabilito dagli accordi Studi di Economia e Tecnica dell’Energia Levi Cases dell’Università di sul clima di Parigi 2015, richiede un grande sforzo: tecnologico, sociale, Padova. finanziario. E quindi a tutti gli effetti uno sforzo della Politica. 27 docenti e ricercatori hanno lavorato per verificare la praticabilità della sfida “azzera CO2” e per calare nel contesto veneto le implicazioni Possiamo inseguire le mobilitazioni giovanili pensando che le decisioni di questa svolta. tocchino ad altri o possiamo prendere sul serio questa sfida e dare inizio a una svolta energetica radicale. Una svolta che mira alla completa sostituzione Un contributo che viene messo a disposizione di tutta la comunità e di delle fonti fossili con quelle rinnovabili al 2050. Come si vede nella figura a chiunque sia interessato a contribuire a contrastare il riscaldamento lato, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è bruscamente aumentata negli globale. ultimi 70 anni, a valori che mai si erano registrati da 800.000 anni a questa L’analisi scientifica è stata coordinata dai professori Alberto Bertucco, parte. Mettere in equilibrio la bilancia tra CO2 emessa e assorbita (neutralità Arturo Lorenzoni e Paola Valbonesi. carbonica) vuol dire cambiare il nostro modo di spostarci, di consumare, di produrre, di abitare. Questa svolta richiede una visione chiara e lungimirante, che chiama in causa istituzioni, cittadini, categorie economiche e sociali. MEDIA NEL 2017 400 (405.0) DIOSSIDO DI CARBONIO (ppm) Vogliamo partire dal Veneto, da casa nostra, perché il futuro si costruisce mettendo insieme globale e locale, i grandi accordi internazionali e le pratiche 350 PIÙ ALTA CONCENTRAZIONE dei territori e delle comunità. Tocca a noi, anche a noi, dare inizio alla svolta. PRECEDENTE (300 PPM) 300 Ma affinché la politica non parli a vanvera è necessario che la scienza verifichi periodo caldo 250 (interglaciale) la praticabilità di questa svolta. È davvero possibile? Quali le opportunità e quali gli ostacoli? Quali investimenti, quali soluzioni tecnologiche, quali impatti 200 sul nostro modo di vivere? era glaciale 150 800 . 000 . 700 000 600 . 000 500 . 000 400 . 000 300 . 000 200 . 000 100 . 000 0 VENETO100%SOSTENIBILE VUOLE DARE UNA RISPOSTA A QUESTE DOMANDE. NOAA Climate.gov ANNI FA Data: NCEI Evoluzione della concentrazione di CO2 in atmosfera negli ultimi 800.000 anni (IPCC report 2018) 4 5
LE TRAIETTORIE DI VENETO100%SOSTENIBILE VENETO100%SOSTENIBILE: SE VOGLIAMO SI PUÒ Ma un VENETO100%SOSTENIBILE è davvero possibile? EFFICIENZA MOBILITÀ ENERGIA Sì, si può! È un obiettivo raggiungibile, che richiede azioni su diversi fronti, ENERGETICA ELETTRICA E SOLARE principalmente sui trasporti e sull’efficienza energetica degli edifici. Tutto EDIFICI CONDIVISA facile e scontato? No, per nulla, ma non c’è un altro tempo per iniziare il cambiamento. Questo è il tempo. Anzi, i prossimi cinque anni saranno decisivi per tracciare la rotta, coinvolgere la società, scrivere le nuove regole del “gioco” energetico. PER RI-METTERE IN EQUILIBRIO IL CLIMA E AZZERARE LE EMISSIONI DI CO2 NEL 2050, IN VENETO DOVREMO CONSUMARE MENO ENERGIA, USARLA MEGLIO E PRODURLA COMPLETAMENTE DA FONTI RINNOVABILI. NUOVE REGOLE Se il gioco dell’energia di oggi è fatto di combustibili fossili per riscaldarsi e muoversi, di case e auto che sprecano più del 70% dell’energia che consumano, le regole di domani saranno fonti rinnovabili, fotovoltaico soprattutto, alta efficienza, case coibentate e mobilità elettrica, intelligente e condivisa. NUOVE ENERGIE Un Veneto a zero emissioni di CO2 nel 2050 significa sostituire completamente i combustibili fossili (gas, diesel, benzina) negli usi termici (riscaldamento, innanzitutto), nei trasporti (auto, autocarri, treni, autobus) e nella produzione di energia. Per farlo è necessario che l’energia elettrica diventi il vettore principale e che quell’energia elettrica sia prodotta da fonti rinnovabili. NUOVE SCELTE ESEMPI DI BUONE PRATICHE Questa sostituzione è oggi tecnologicamente possibile: si possono riscaldare le case senza termosifoni e ci si può spostare senza fare il pieno di benzina. Risparmio di 248 GWh in Veneto nel Copertura del 50% di nuove Renderla economicamente possibile dipende dai processi di innovazione (un 2018 grazie agli incentivi statali per immatricolazioni con auto elettriche modulo fotovoltaico costa oggi sette volte meno di 10 anni fa) e dalle scelte la riqualificazione energetica, con in Norvegia grazie a politiche di politiche (incentivi fiscali, bonus, finanziamenti pubblici, politiche tariffarie). E investimenti di circa 480 milioni di incentivazione soprattutto da una consapevolezza e una competenza diffuse. euro (ENEA 2019) 6 7
VERSO VENETO100%SOSTENIBILE: I CONSUMI OGGI E DOMANI MENO SPRECHI, PIÙ EFFICIENZA 10466 totale consumi finali Al netto dei consumi del settore industriale, lo scenario 997 VENETO100%SOSTENIBILE prevede che i consumi energetici per rinnovabili termiche riscaldamento e trasporti si riducano dai 7,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) del 2017 a 3,9 nel 2050. 7109 consumi fossili 1198 2359 industria rinnovabili elettriche 7619 3912 6526 totale totale totale consumi finali 896 trasporti 3353 4315 1013 rinnovabili elettriche trasporti rinnovabili termiche 4266 3016 civile civile 1198 industria Confronto in ktep tra il fabbisogno di energia primaria nel 2017 (dati) e nel 2050 (proiezione) Consumi energetici finali in ktep: confronto tra 2014 e proiezione 2050. Il settore industriale non è oggetto dello studio 8 9
DA DOVE VIENE E VERRÀ L’ENERGIA RINNOVABILE FOTOVOLTAICO BIOGAS E BIOMETANO Il fotovoltaico copre oggi il 24.7% della produzione rinnovabile Le bioenergie coprono oggi il 24,7% della produzione da fonte in Veneto per una quota di 2.032 GWh nel 2017. A dicembre rinnovabile in Veneto. Gli impianti utilizzano reflui zootecnici, 2017 gli impianti installati erano 106.211 e la potenza installata biomassa vegetale e rifiuti. Il potenziale di produzione di biogas sfiorava i 100W/km2 con punte di oltre 150W/km2 in provincia da liquami e letami è stimato in oltre 131 milioni di Nm3/anno. di Padova. Il 67% della potenza è installata su edifici, il 24% a terra. Con gli attuali rendimenti dei pannelli e l’insolazione Tenuto conto anche del contributo di biogas da rifiuti, media, per produrre 1 MW da fotovoltaico in Veneto si deve la produzione totale di energia elettrica da biogas può occupare una superficie equivalente a due campi da calcio (da coprire il 7% del fabbisogno elettrico nello scenario 1,3 a 1,6 ettari). VENETO100%SOSTENIBILE. Il fotovoltaico in Veneto rappresenta la tecnologia con maggior potenzialità di espansione. BIOMASSE FORESTALI Il Veneto è la regione italiana a maggior consumo di biomassa legnosa (con il Piemonte), pari a quasi il 10% del consumo IDROELETTRICO nazionale. L’84% è rappresentato da legna da ardere, 14,5% da L’idroelettrico copre oggi il 50,4% della produzione di energia pellet. In Veneto la combustione domestica di legna e pellet è rinnovabile in Veneto. La produzione annua negli ultimi 20 la principale fonte di emissione di particolato e Benzo(a)pirene, anni si attesta sui 3500-4000 GWh, con punte di 5000 GWh pertanto il potenziale di ulteriore sfruttamento è limitato dalla nel 2014. Quasi metà della produzione avviene in provincia di compatibilità ambientale. Belluno. L’obiettivo è l’aumento di efficienza nell’uso di biomasse Il potenziale di ulteriore sfruttamento è estremamente legnose ai fini energetici, con l’adozione di generatori ad alta limitato, sia per la variabilità stagionale che per le compatibilità efficienza, un controllo attento degli impianti di combustione e ambientali. la certificazione di processo e di prodotto dei biocombustibili. EOLICO GEOTERMIA L’eolico non ha visto un significativo incremento in Veneto Nel Veneto ci sono tre distretti significativi: nel veronese, nel negli ultimi anni. La ridotta ventosità e la numerosità di siti di portogruarese e nel padovano. Ad oggi, da questi non si ricava importanza comunitaria (SIC) e di aree protette (AP) ne hanno però nessun contributo per la produzione di energia. limitato la diffusione. Al netto degli usi termali, il contributo geotermico a Non si prevede un significativo apporto da eolico per lo questo settore può essere incrementato sia con reti di scenario VENETO100%SOSTENIBILE. teleriscaldamento sia con pompe di calore ad alta efficienza. 10 11
IN VENETO OGGI VENETO100%SOSTENIBILE: COSTRUIRE LA CASA DI GRETA 1.177.551 90 % +50% 4.39 MTEP EDIFICI AD USO COSTRUITO CONSUMO ANNUO Le nostre case consumano il 30% di tutta l’energia del Veneto. Oltre l’80% UTILIZZATI RESIDENZIALE PRIMA DEL COMPLESSIVO degli edifici residenziali (poco più di un milione) è stato costruito dopo 1970 IL 30% DELLA DOMANDA il 1945: si tratta di veri e propri “colabrodo energetici”, dove la maggior ENERGETICA REGIONALE parte del calore anziché riscaldare l’interno sfugge attraverso le pareti, gli infissi, il tetto. Se si aggiungono le crescenti spese per raffrescare d’estate, questo spreco porta i veneti a pagare la più alta bolletta energetica d’Italia, mediamente 1592 euro/anno. L’EFFICIENZA ENERGETICA FA BENE ALL’AMBIENTE E ALL’ECONOMIA Considerato il costo medio per efficientare una unità immobiliare (circa 45.000 euro - stima ENEA 2017), la riqualificazione energetica degli edifici nello scenario VENETO100%SOSTENIBILE comporta un investimento di 700 milioni di euro/anno, circa 20 miliardi di euro in 30 anni. Si tratta di un investimento il cui beneficio ricade sul sistema economico locale, con una significativa ricaduta occupazionale. Non solo: in base alle norme attuali, il 65% di tali costi può essere recuperato dai cittadini tramite la detraibilità fiscale. Spesa media in euro/anno per consumi energetici delle famiglie nelle Regioni italiane (ENEA 2018) VENETO100%SOSTENIBILE Il riscaldamento è responsabile della produzione del 21% della CO2 emessa e O BIET T IV I : del 64% delle polveri sottili prodotte. In gioco non c’è quindi solo il riscaldamento >> ridurre del 35% i consumi energetici degli edifici al 2050 globale, ma anche l’inquinamento atmosferico. >> efficientare almeno la metà degli edifici costruiti dopo il 1945 (circa 470.000 La riqualificazione energetica del patrimonio edilizio è una delle chiavi decisive edifici) per dare il nostro contributo all’azzeramento della CO2, ma impone la revisione A ZIO N I: delle leggi sull’urbanistica e sull’edilizia per alzare gli standard di risparmio. • interventi di isolamento sull’involucro Proprio questa azione di riqualificazione è quella che può mobilitare più risorse • ampia diffusione delle pompe di calore per riscaldare e raffrescare per le economie locali. • integrazione con solare termico e fotovoltaico Realizzare i nuovi edifici a consumi zero sarà un obbligo, ma la sfida si vince • stabilizzazione ecobonus/conto termico nel rigenerare quanto già è stato costruito. • fondo di garanzia per efficienza energetica presso Veneto Sviluppo 13
IN VENETO OGGI ELETTRICA, INTELLIGENTE, CONDIVISA: LA MOBILITÀ NEL VENETO100%SOSTENIBILE 4.065.000 29,7 % 90% +8000 TON/ANNO VEICOLI CONSUMO CONSUMO PER CO2 PRODOTTA In Veneto circolano 4.065.000 veicoli. I consumi energetici per trasporti CIRCOLANTI ENERGETICO PER TRASPORTI DA rappresentano il 29,7% del totale (3271 ktep), di cui oltre il 90% costituito da TRASPORTI IDROCARBURI idrocarburi (benzina, diesel). La mobilità è responsabile dell’emissione del (BENZINA, DIESEL) 28% della CO2 e del 14% delle polveri sottili. Il cambiamento del sistema dei trasporti è la seconda chiave di volta della transizione energetica e può avvenire secondo due linee evolutive: la sostituzione dei motori a combustione con quelli elettrici e la diffusione della mobilità condivisa, collettiva, ciclabile e pedonale. I motori elettrici portano a un incremento di efficienza di almeno il 60% e lo sviluppo della mobilità condivisa e pubblica può determinare una riduzione del 30% delle percorrenze singole (quando ci si sposta da soli con il proprio mezzo). Insieme, elettrificazione e condivisione portano a una riduzione del 70% dei VENETO100%SOSTENIBILE consumi di energia per trasporto. Serve però un ruolo deciso e lungimirante O BIET T IV I : delle pubbliche amministrazioni e della politica. >> spostamento del 30% dalla mobilità privata automobilistica a quella condivisa, pubblica e ciclopedonale >> riduzione del fabbisogno energetico di oltre 1.500 ktep >> sostituzione dei motori a combustione con motori elettrici A ZIO N I: • abbassamento del prezzo dei veicoli elettrici e diffusione delle infrastrutture di ricarica • servizio ferroviario regionale con cadenza di almeno 30’, con intervalli di10/15’ nell’area metropolitana centrale veneta • elettrificazione delle linee oggi ancora a trazione diesel • revisione dei servizi di trasporto pubblico extraurbano e urbano, integrazione ferro-gomma e biglietto integrato • politiche per la mobilità condivisa e intelligente (mobility as a service) soprattutto nelle aree urbane Domanda energia per trasporti in ktep • nuova logistica sostenibile per le merci, su rotaia e su strada 15
6955 36697 VENETO100%SOSTENIBILE: totale mix totale mix energetico LA CARICA DELL’ENERGIA RINNOVABILE energetico 2032 fotovoltaico 3687 724 biomasse idro Dopo la lampadina a filamento, anche caldaie e motori a scoppio sono 2200 prossimi a finire nei musei della scienza. Sostituirli implica una riduzione dei 2949 biomasse idro 50 eolico consumi totali ma una crescita dei consumi elettrici. Che sia per le pompe di 18 eolico calore nelle case o per i motori delle auto elettriche serve più energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. 1232 27806 2954 biogas biogas fotovoltaico Energia elettrica da fonte rinnovabile (GWh): confronto fra i dati del 2017 e la proiezione al 2050 VENETO100%SOSTENIBILE prevede un sostanziale raddoppio del fabbisogno elettrico, al netto dei consumi industriali. Nello scenario VENETO100%SOSTENIBILE il fotovoltaico richiede grandi investimenti. Ai costi attuali la copertura del fabbisogno elettrico al 2050 Su scala veneta, tra le diverse fonti rinnovabili, sarà il fotovoltaico a farla da comporterà un investimento complessivo di 20,1 miliardi di euro in 30 anni. padrone. Per soddisfare la domanda di elettricità si dovranno sfruttare al L’evoluzione del sistema elettrico richiederà anche investimenti sulla rete e sui meglio i tetti degli edifici e ampliare le installazioni su altri spazi. sistemi di accumulo. Avremo bisogno di un grande piano di parcheggi fotovoltaici, di discariche fotovoltaiche… di recuperare aree dismesse e tutto quanto possa servire VENETO100%SOSTENIBILE a costruire il polmone solare del Veneto. Per ogni kWh prodotto con moduli O BIET T IV I : fotovoltaici, anziché da fonti fossili, si evita di mettere in atmosfera mezzo >> copertura integrale del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili chilogrammo di CO2. >> moltiplicare per 8 volte l’attuale potenza fotovoltaica installata, a parità di rendimento di conversione, con un incremento di 14,7 GW A ZIO N I: • utilizzo per fotovoltaico di circa 12.000 ettari di superficie, pari allo 0,65% del territorio regionale • investimenti nei sistemi di accumulo • miglioramenti nella gestione della rete elettrica • passaggio alla generazione distribuita attraverso il coinvolgimento attivo delle amministrazione locali e dei cittadini, che da consumatori si trasformeranno in pro-sumer, produttori e consumatori • nascita di comunità energetiche, secondo la nuova direttiva europea • biogas: coinvolgimento del mondo agricolo per uso razionale dei reflui zootecnici • biomasse: incentivi per utilizzo stufe ad alta efficienza Domanda elettrica complessiva (GWh): confronto fra i dati del 2014 e la proiezione al 2050 17
VENETO100%SOSTENIBILE: PROPOSTE PER VENETO100%SOSTENIBILE UN PROGETTO POLITICO Nuovo regolamento edilizio regionale per edifici zero emissioni, revisione della legge 49/2019 I risultati di questo studio vogliono essere innanzitutto un progetto politico, Legge regionale per la promozione delle comunità energetiche un nuovo modo per guardare alla società veneta, cogliendone le criticità ambientali e le opportunità di trasformazione e miglioramento. Un progetto Programma fotovoltaico fuori tetto: zonizzazione di per innovare l’azione politica e amministrativa partendo dalla sfida più parcheggi, discariche, aree dismesse, aree di risulta per il grande rappresentata dalla lotta al riscaldamento globale. polmone fotovoltaico del Veneto Istituzione del fondo regionale per la transizione energetica: priorità riqualificazione energetica edifici Puntare a VENETO100%SOSTENIBILE significa cambiare le priorità delle scelte politiche regionali, nel governo del territorio, nell’edilizia, nei trasporti, Piano colonnine ricarica: 5000 colonnine pubbliche al 2050, nelle politiche per la ricerca e l’innovazione, nella formazione, nelle politiche adozione piani comunali infrastrutture di ricarica di bilancio. Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2021/2028: Significa ri-orientare l’azione delle società partecipate regionali, da Veneto priorità transizione energetica Strade a Veneto Sviluppo, e di quelle comunali. Significa coordinare con gli enti locali nuovi regolamenti edilizi, servizi di trasporto condiviso e collettivo, Spostamento 30% di viaggi da auto privata a mobilità infrastrutture per la mobilità elettrica. condivisa/collettiva/dolce al 2050 Significa promuovere le comunità energetiche, la generazione distribuita, i Frequenza 30’ per tutto il servizio ferroviario regionale. 10/15’ sistemi di accumulo, integrare grandi e piccole reti. per area metropolitana Veneto centrale Significa investire in conoscenza e formazione al servizio della transizione Integrazione ferro/gomma su trasporto pubblico locale. energetica: dalle scuole professionali agli istituti tecnici fino alle università. Biglietto unico regionale Significa accompagnare il sistema produttivo per cogliere le opportunità di un così profondo cambiamento tecnologico e sociale. Finanziamento sharing mobility nei Piani Urbani Mobilità Sostenibile Vogliamo che questo sia il nostro progetto politico. Istituzione Polo Solare Veneto: centro per la ricerca, l’innovazione, la formazione e il monitoraggio della transizione energetica Stabilizzazione delle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica 18
COSA DICONO LE NORME CI GUADAGNIAMO, TUTTI COSA DICE L’EUROPA UN SOSTEGNO CONCRETO Il nuovo quadro di riferimento per le politiche energetiche dell’Unione Europea L’intero sistema energetico europeo riceve supporto pubblico. Nel 2016 in è fissato dalla Direttiva 2018/2001 Pacchetto Energia Pulita, entrata in vigore il Italia i sussidi hanno raggiunto complessivamente (fossili+rinnovabili) i 24 24 dicembre 2018. Gli stati membri devono recepirla entro il 30 giugno 2021. Al miliardi di euro, pari all’1,4% del PIL. Le politiche di supporto e incentivazione suo interno si trovano disposizioni per i regimi di sostegno, per l’auto-consumo, sono diverse, così come sono diverse le tecnologie di produzione dell’energia e per le comunità energetiche, per la definizione degli oneri di rete, oltre ai nuovi diversi gli obiettivi da conseguire: ci sono, ad esempio, incentivi per la riduzione obiettivi vincolanti per la produzione energetica da fonti rinnovabili. delle emissioni, per lo sviluppo di filiere produttive locali, per le compatibilità territoriali. UNA PARTITA CON TANTI GIOCATORI La Direttiva attribuisce alla governance multilivello (Stato, Regione, Enti Locali, QUANTO MI COSTI? Imprese, Cittadini…) le funzioni fondamentali di direzione delle politiche I costi di produzione di energia da fonti rinnovabili sono destinati a diminuire energetiche. In generale, la tendenza va ad ampliare la portata vincolante delle nel futuro, mentre i costi dei combustibili fossili tenderanno ad aumentare norme legislative statali rispetto a quelle regionali, mentre maggiore valenza per i limiti alla disponibilità. Già oggi alcune fonti rinnovabili sono competitive con le fossili e la “grid parity” è già stata raggiunta in Italia per il fotovoltaico. viene assunta dai provvedimenti amministrativi regionali (semplificazione dei Per realizzare questo “green new deal” nel Veneto si è stimato un fabbisogno procedimenti, VIA, percorsi partecipativi...). complessivo di circa 21 miliardi di euro per gli edifici e di 20 miliardi di euro per il fotovoltaico. LA RESPONSABILITÀ DELLE REGIONI Un ulteriore riferimento è il Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC), SEMPRE PIÙ RINNOVABILI che chiama in causa le Regioni in diversi ambiti: dai Piani qualità dell’aria Le analisi comparative dei costi di produzione dell’energia delle varie fonti al Burden Sharing, dall’efficienza energetica degli edifici alle concessioni mostrano una forte accelerazione della transizione alle rinnovabili. I costi di idroelettriche, dalle procedure amministrative per gli impianti fino al trasporto produzione di eolico onshore, idroelettrico, bioenergie e fotovoltaico ricadono pubblico locale, agli audit energetici e all’informazione dei consumatori. nell’intervallo di costo delle fonti tradizionali, in alcuni casi al limite inferiore. LE CITTÀ E I COMUNI PROTAGONISTI La transizione energetica sarà la nuova frontiera delle politiche locali. Il governo delle città e dei Comuni è uno snodo inevitabile della svolta verso la decarbonizzazione. Com’è stato per la raccolta differenziata, il riscaldamento globale pone agli enti locali la stessa necessità di innovazione, capacità amministrativa e coinvolgimento dei cittadini. L’esperienza europea del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) rappresenta il modello dell’iniziativa dal basso da seguire. 20 21
VERSO VENETO100%SOSTENIBILE: PER CHI NE VUOL SAPERE DI PIÙ UNITÀ DI MISURA Tep: tonnellata equivalente di petrolio indica l’energia termica equivalente a quella sviluppata dalla Queste pagine sono il riassunto dei contenuti principali di un rapporto combustione di una tonnellata di petrolio tecnico molto più ampio e approfondito. Frutto del lavoro del Centro Studi di Economia e Tecnica dell’Energia Levi Cases dell’Università di Padova, ktep: 1000 tep Mtep: 1.000.000 tep lo studio affronta gli aspetti tecnici e normativi relativi alle politiche per la transizione energetica in Veneto, evidenziando i potenziali delle fonti rinnovabili, i vincoli relativi al loro utilizzo e le criticità normative che limitano le azioni nel campo dell’efficienza energetica e degli investimenti Wh: watt ora energetici privi di emissioni di gas serra. Lo studio contiene un’analisi è l’unità di misura della potenza erogata in un’ora sulla produzione di energia rinnovabile, con riferimento a fotovoltaico, idroelettrico, eolico, biogas e biometano, biomasse e geotermia. Raccoglie GWh: un miliardo di Wh e discute dati sui consumi energetici del settore residenziale e dei trasporti, mentre non include l’analisi sui consumi industriali, che richiede un attento approfondimento a parte. Curato dai professori Alberto Bertucco, Arturo Lorenzoni, Paola Valbonesi, il SITI DI RIFERIMENTO rapporto si divide in 3 capitoli: WWW.IPCC.CH - Panel intergovernativo sul cambiamento climatico WWW.CMCC.IT - Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici WWW.ENEA.IT/IT - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo ll PRIMO CAPITOLO analizza le diverse filiere energetiche rinnovabili, valutandone sviluppo economico sostenibile il potenziale di crescita, con un approfondimento specifico sul Veneto; riporta WWW.GSE.IT - Gestore servizi energetici nazionale anche la dinamica della domanda e delle prospettive dell’efficienza energetica. WWW.IRENA.ORG - Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile Una parte è dedicata all’evoluzione del settore dei trasporti. WWW.COVENANTOFMAYORS.EU - Patto europeo dei Sindaci per il clima e l’energia Il SECONDO CAPITOLO affronta il tema della normativa di settore e delle sue applicazioni, con un inquadramento generale e un approfondimento sulle norme regionali e relative politiche. Il TERZO CAPITOLO introduce elementi economici di valutazione delle prospettive delle diverse fonti rinnovabili e trae delle conclusioni d’insieme, disegnando SCARICA IL RAPPORTO TECNICO INTEGRALE DAL SITO uno scenario che porti il Veneto a una copertura 100% rinnovabile al 2050. WWW.VENETO100X100SOSTENIBILE.IT 22 23
@2019 Gruppo Partito Democratico Consiglio Regionale del Veneto
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