Report: il Fotovoltaico in Australia - Maggio 2012 - Pierluigi Clemente Italian Trade Commission, Sydney
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Report: il Fotovoltaico in Australia Maggio 2012 Pierluigi Clemente Italian Trade Commission, Sydney
Contents Introduzione .......................................................................................................................... 3 L’impegno del Governo Australiano ...................................................................................... 5 Il quadro normativo ............................................................................................................... 6 La creazione dei certificati: i Solar Credits............................................................................. 8 Prodotti approvati .................................................................................................................. 9 Fiere di settore .................................................................................................................... 11 Principali competitors presenti in Australia .......................................................................... 12 Bibliografia e sitografia ........................................................................................................ 13 Allegati ................................................................................................................................ 14 2
Introduzione L’Australia é stato tra i primi paesi al mondo ad introdurre un obiettivo nazionale di quota di produzione di energie rinnovabili con il Renewable Energy (Electricity) Act del 2000. Durante questo periodo anche altri paesi, e l’Unione Europea tra questi, hanno dato vita ad ampie politiche di sostegno alla ricerca e di implementazione delle tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Per quel che riguarda l’energia solare, essendo uno dei continenti con la piú alta insolazione diretta1, esistono infinite potenzialitá di sviluppo per i pannelli fotovoltaici nel contribuire significativamente alla generazione di energia pulita; combinando poi questa caratteristica atmosferica con l’abbondanza di ampi spazi aperti non c’é motivo per cui l’Australia non si possa dotare di grandi strutture per la generazione e la vendita di energia elettrica prodotta sfruttando l’energia solare. Sebbene la maggior parte degli impianti fotovoltaici giá installati sia connessa alla rete, data la particolare connotazione geografica di aree estremamente remote, esiste una lunga tradizione di impianti “off grid” nelle comunitá della cosiddetta regional Australia. Con il corretto sostegno da parte dell’autoritá federale, che fornisce incentivi per l’installazione, si puó essere certi che il settore fotovoltaico continuerá a crescere stabilmente. La Commissione per l’Energia Pulita (Clean Energy Council) promuove attivamente un sistema di feed-in tariff poste ad un livello, e con una prospettiva temporale, tali da incentivare la diffusione della tecnologia nel paese. Alla fine di agosto 2011 circa 514.000 impianti fotovoltaici erano installati sui tetti delle case australiane; la capacitá totale installata superava i 500 megawatts, rappresentando un incremento di quasi sei volte negli ultimi tre anni. Il Clean Energy Council (CEC) si occupa della certificazione dei componenti dei pannelli e degli inverter che compongono gli impianti fotovoltaici, poiché, secondo la regolamentazione federale, ogni singolo componente installato deve soddisfare dei precisi requisiti tecnici. Questi standard tecnici non costituiscono un blocco alle importazioni, ma sono semplicemente volti a stabilire un determinato livello tecnologico e una chiara differenziazione di ciascun prodotto dai concorrenti. L’incredibile sviluppo dell’energia solare é stato uno dei fatti piú eclatanti del 2011, dopo l’anno da record nel 2010, quando erano stati installati 380 MW di nuova capacitá. Per la fine di agosto 2011, come mostra la figura di seguito, erano stati giá installati 1031MW di capacitá solare in tutta l’Australia, il che significa piú di 500mila impianti residenziali. Solo 1 Vedi Allegato A 3
questo dato rappresenta piú di 9 volte l’ammontare della capacitá totale installata a fine 2009, e piú di 35 volte di quella del 2008. Piú di 230.000 impianti sono stati installati nei mesi che vanno da gennaio ad agosto 2011. É stato stimato che, a livello nazionale, l’8-9% delle unitá abitative idonee sia giá dotato di un impianto fotovoltaico2. La maggior parte della produzione di energia da pannelli solari si ottiene in Queensland, il quale offre i piú alti incentivi, e in South Australia, mentre in New South Wales circa l’8,5% delle abitazioni vedono installati panneli fotovoltaci sui propri tetti. I dati mostrano un divario tra le aree della Regional Australia, che generalmente ricevono una elevata insolazione e le comunitá costiere e con un’alta percentuale di pensionati; nelle cittá, invece, i quartieri periferici con minor reddito tendono ad avere una numero di pannelli fotovoltaici per abitante maggiore dei quartieri a piú altro reddito.3 Figura 1: Capacitá totale installata negli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni (Gen-Ago 2011). Fonte SunWiz 2011 La crescente diffusione del solare ha contribuito inoltre a ridurre i costi per i consumatori, creare nuovi posti di lavoro e rendere questa tecnologia sempre piú popolare. Il costo dell’energia solare continua, di conseguenza, a diminuire costantemente e si prevede che raggiunga il prezzo della normale energia elettrica della rete per la metá del decennio. 2 Clean Energy Council Review of the Australian solar PV industry, 2011 3 The Sydney Morning Herald: http://www.smh.com.au/ 4
Il mercato del solare termico, invece, ha avuto un piú moderato sviluppo negli ultimi due anni. Principalmente perché gli incentivi federali hanno convinto un numero sempre maggiore di persone ad affidarsi al fotovoltaico nonostante i notevoli progressi tecnologici,ed i conseguenti possibili risparmi energetici, degli impianti termici. Il divieto nel 2012 di sostituire gli impianti elettrici di generazione di acqua calda con sistemi che usano la stessa tecnologia dovrebbe peró restituire una notevole spinta al mercato del solare termico. L’impegno del Governo Australiano Il Governo australiano ha rilanciato una crescita senza precedenti nel settore dell’energia solare, creando posti di lavoro e opportunitá formative attraverso generosi incentivi statali. Le autoritá hanno inviato un chiaro segnale ad investitori, produttori, distributori e installatori che intendo puntare sulle energie rinnovabili come maggiore sforzo per affrontare il problema dei cambiamenti climatici. Sul piano delle grandi opere il Governo australiano ha dimostrato il proprio impegno e la propria decisione prorogando, per opera del Ministro Federale per l’Energia Martin Ferguson, la scadenza degli appalti per il progetto parte del Solar Flagship denominato “Solar Dawn”, e invitando nuovamente il Moree Solar Farm consortium a candidarsi per l’appalto nel Febbraio 2012. Per quanto riguarda invece i progetti di piccole dimensioni il Governo continua a lavorare per sviluppare le attivitá del National Solar Schools Program, del Renewable Remote Power Generation Program e del Solar Cities program. Basti pensare che solo nell’ultimo anno gli installatori di pannelli fotovoltaici sono duplicati, e raggiungono quota superiore a 1.000. Ulteriori 300 installatori stanno in questo momento seguendo i corsi formativi, approfittando dell’aumento significativo delle possibilitá offerte. I principali ambiti su cui si concentra l’impegno governativo nell’ambito del settore delle energie rinnovabili riguarda: • La definizione del valore dei costi ambientali attraverso il Carbon Pollution Reduction Scheme. • Il quadruplicamento della quota di mercato che attraverso il nuovo RET dovrebbe generare investimenti per 20 milioni di dollari. • Il sostegno all’installazione di piccoli impianti solari, eolici e idroelettrici da parte di utenze residenziali, commerciali e organizzazioni sociali attraverso la diffusione dei REC. 5
• Il supporto attivo alla ricerca e alla commercializzazione attraverso l’iniziativa governativa “Clean Energy” del valore di 4,5 miliardi di dollari, che include 465 milioni per la realizzazione del Centro australiano per le Energie Rinnovabili, e 1.365 milioni destinati al Solar Flagships program, che dovrebbe rendere l’Australia un leader mondiale in fatto di tecnologia solare. Il quadro normativo Nell’agosto 2009 il governo federale ha implementato il cosiddetto “Renewable Energy Target (RET) scheme”, definito precedentemente “Mandatory Renewable Energy Target (MRET)” dell’anno 2000. Questo nuovo schema dovrebbe assicurare l’impegno preso dal governo di arrivare ad una quota del 20% di energia rinnovabile sul totale dell’energia prodotta, entro il 2020. L’obiettivo vorrebbe essere quello di soddisfare entro tale data l’intero attuale fabbisogno energetico domestico tramite le fonti di energia rinnovabili, quali il solare, l’eolico e il geotermico. Nel giugno 2010 il Parlamento ha modificato la precedente legislazione separando, a partire dall’1 gennaio 2011, il RET in due parti: il Large‑scale Renewable Energy Target (LRET) e lo Small-scale Renewable Energy Scheme (SRES). Questi cambiamenti dovrebbero garantire maggiore sicurezza sia per il settore residenziale privato, sia per i grandi progetti su larga scala per le energie rinnovabili, che per gli installatori di impianti privati di piccole dimensioni4. In pratica la nuova formulazione stabilisce il quadro normativo per: • Large-scale Renewable Energy Target, che delinea: gli obiettivi per le energie rinnovabilie che devono essere raggiunti nel periodo 2001-2030, i requisiti di legge e le linee generali per i requisiti di ammissibilità per gli impianti di generazione elettrica dalle fonti di energia rinnovabili • Small-scale Renewable Energy Scheme, che delinea: i requisiti di legge, come ad esempio il quarterly surrender of Small-scale Technology Certificates (STCs) e definisce i requisiti di ammissibilitá per gli impianti solari termici, le pompe di calore e le piccole unitá di produzione elettrica (impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici di piccola scala) 4 Ulteriori dettagli sulle disposizioni del RET sono reperibili nel: “Enhanced renewable energy target fact sheet” e presso l’Office of the Renewable Energy Regulator. 6
La produzione totale di energia da fonti rinnovabili, comprendendo anche il contributo degli impianti di piccole dimensioni, si ritiene che passerá dai circa 27.000 GWh del 2010 a circa 66.000 GWh nel 2020, suddivisi tra 39.000 facenti parte del LRET, e 11.000 del SRES per quanto riguarda il fotovoltaico. La quota di energia elettrica da fonti rinnovabili dovrebbe quindi rappresentare il 22% del totale nel 2020. Secondo lo studio effettutato per conto del Ministero per i cambiamenti climatici e l’efficenza energetica australiano5 la quantitá di energia da fonti rinnovabili prodotta da centrali di grandi dimensioni dovrebbe aumentare significativamente, si parla di quasi tre volte, per effetto dei cambiamenti nel quadro normativo. Anche se si prevede un aumento della produzione di energia pulita in ciascuno stato, la maggior parte di questo incremento si otterrá in New South Wales e in Victoria. Dall’altra parte invece, ci si aspetta una leggera flessione, soprattutto nelle fasi iniziali, della produzione di energia da parte dei piccoli impianti rispetto allo schema precedente. Questa diminuzione é dovuta principalmente all’iniziale diminuzione del prezzo attribuito ai certificati, secondo le nuove disposizioni del SRES, dopodiché il livello di assorbimento del mercato ritornerá ad essere pressoché uguale nel 2030. Entrando piú nel dettaglio, secondo la nuova formulazione normativa i certificati saranno distinti tra quelli di piccoli impianti di generazione e quelli di impianti su larga scala. Il prezzo dei certificati per le energie rinnovabili (REC) non é l’unico fattore che incide sulla diffusione della tecnologia, la quale é fortemente influenzata sia dal prezzo dei REC che da fattori come rimborsi e incentivi, come pure da cambiamenti normativi. L’ammontare dei certificati basati su questa divisione tecnologica potrá differire rispetto a quanto previsto precendemente, per le differenze introdotte nei prezzi di acquisto degli stessi. La previsione del numero di certificati secondo lo schema del SRES, come giá detto, sará inferiore nel periodo iniziale (stimato fino al 2019 circa), per poi essere invece superiore nel lungo termine. Questo risultato si ottiene dal fatto che il prezzo fissato dal SRES (stabilito in $40 per certificato) risulta essere inferiore al prezzo contrattato secondo il precedente modello normativo (RET) fino almeno al 2019, per poi invertire la tendenza nel lungo periodo che prevede che il prezzo contrattato si abbassi al di sotto di tale soglia. I dati della diffusione prevista, e la conseguente creazione di certificati per impianti di piccole dimensioni, devono essere presi con molta cautela, vista la quantitá dei possibili fattori incidenti, come: la riduzione del costo del capitale (fattore difficilmente valutabile poiché guidato dall’andamento domanda-offerta globale) o la reperibilitá dei prodotti e le possibili difficoltá di soddisfare le richieste di installazione. Il numero di certificati ottenuti dovrebbe 5 Department of Climate Change and Energy Efficiency 7
diminuire nei prossimi 3-5 anni in conseguenza della diminuzione del moltiplicatore applicato ai piccoli impianti e ai tagli degli incentivi per l’installazione degli impianti a pompa di calore (misura in vigore dal 1 luglio 2011). Il rallentamento dello sviluppo di queste tecnologie é preventivabile dato il mancato ulteriore taglio dei costi di installazione per compensare le perdite derivanti dalla diminuzione delle vendite di certificati e degli incentivi applicati. Esistono quindi buone possibilitá di investimento per chi volesse entrare nel mercato e garantire una buona fornitura per far fronte alla domanda di installazione. L’Ufficio del Regolatore per le energie rinnovabili é l’autoritá che sovrintende l’implementazione dello schema RET, mentre il Department of Climate Change and Energy Efficiency si occupa di gestire le politiche normative. L’ufficio del Regolatore per le energie rinnovabili (ORER) é stato incorporato dal Clean Energy Regulator con effetto dal 2 aprile 2012. La creazione dei certificati: i Solar Credits Lo SRES é stato concepito per aiutare i residenti, le piccole utenze commerciali e le comunitá che volessero installare impianti certificati per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. I cosiddetti “solar credits”, anch’essi previsti dallo SRES, forniscono poi un ulteriore sussidio a coloro che vogliono installare piccoli sistemi come ad esempio a panneli solari. I solar credits si applicano ai primi 1,5kW di capacitá installata di impianti connessi alla rete elettrica, e fino a 20kW di capacitá per gli impianti off grid, e si presentano come certificati addizionali stabiliti in base a un moltiplicatore dei certificati (STC) che questi sistemi sarebbero in grado di generare secondo la normativa; naturalmente questi moltiplicatori vanno diminuendo nel tempo per riflettere la diminuzione dei costi portata dal progresso tecnologico. Mentre i proprietari degli impianti sono in grado di creare e vendere dei certificati, i fornitori di sistemi solari fotovoltaici di solito offrono uno sconto sul prezzo di un impianto, o un pagamento in contanti, in cambio del diritto di creare e negoziare i credit. Questo spinge coloro che sono interessati all'installazione di impianti solari fotovoltaici a effettuare scelte oculate per cercare di sfruttare gli effetti positivi della concorrenza. Secondo il ministero competente esiste una semplice procedura che dovrebbe aiutare i consumatori a scegliere qualil pannelli solari installare6 basata su: 6 Altre informazioni utili possono essere ricavate da: “Quick guide to installing solar photovoltaic (PV) panels”, dal sito internet del ministero, oppure dal sito del Clean Energy Council. 8
• La ricerca dei pannelli solari adatti • La comprensione del contratto di installazione • La ricerca di un installatore autorizzato dal Clean Energy Council che progetti un impianto per soddisfare le particolari esigenze In particolare il sistema di incentivi dell’Ufficio del Regolatore per le Energie Rinnovabili (ORER) stabilisce che: • L’impianto deve essere una “piccola unitá di produzione”; essere un impianto fotovoltaico fino a 100 kW di potenza; una piccola turbina eolica fino a 10 kW di capacitá oppure un sitema micro-idroelettrico fino a 6,4 kW di capacitá. • L’impianto deve essere installato all’interno di una proprietá immobiliare idonea, categoria che comprende: edifici residenziali (case indipendenti, complessi residenziali, appartamenti) e negozi. • L’impianto deve essere completo e di nuova installazione. • Una proprietá che giá riceva sovvenzioni o rimborsi da parte del Solar Homes and Communities Plan, del Renewable Remote Power Generation Program (RRPGP) o del National Solar Schools Program (NSSP) non é autorizzata a richiedere i Solar Credit. • Non é consentito richiedere i Solar Credit per piú di un impianto per propritá immobiliare idonea. • I Solar Credit possono essere emessi per un particolare impianto solo una volta, indipendentemente dal fatto che la durata degli STC sia fissata in 1, 5 o 15 anni. • L’impianto, inoltre non deve essere stato installato da piú di 12 mesi prima della richiesta dei Solar Credit. Prodotti approvati L’accreditamento dei panneli fotovoltaici é un certificato che dimostra le competenze nella progettazione e/o installazione di impianti ad energia solare. Per essere idonei a ricevere gli incentivi statali, come i REC, i Solar Credit e le feed in tariff, l’installatore deve essere accreditato presso il Clean Energy Council. Quest’ultimo fornisce una lista sempre aggiornata di tutti i modelli di pannelli solari e di inverter che soddisfano gli standard australiani. 9
É importante che tutti gli installatori accreditati forniscano evidenza che ogni prodotto installato in ciascun impianto soddisfi questi standard al fine dell’ottenimento dei REC. In particolare i requisiti richiesti dalle autoritá australiane per ogni installazione sono: • AS477 Grid-connections of energy systems via inverters • AS/NZS 3000 Electrical wiring rules • AS 1768 Lightning protection • AS/NZS 1170.2 Wind loads • AS/NZS 5033 Installation of photovoltaic (PV) arrays In particolare qualsiasi modulo fotovoltaico installato in Australia deve essere certificato e approvato secondo lo standard AS/NZS5033 indipendentemente dalla richiesta o meno dei benefici economici. Questi requisiti sono poi richiamati dal AS3000 che trova applicazione nella legislazione di ciascuno stato. La sezione 4, entrata in vigore il 1 giugno 2009, indica che i moduli devono in particolare soddisfare lo IEC/EN61730 e anche lo IEC/EN61215 oppure lo IEC/EN61646. Per gli impianti superiori ai 50 Volt o 240 Watt devono soddisfare l’Application Class A del IEC/EN61730; per gli impianti inferiori a 50 Volt o 240 Watt invece non é richiesto di soddisfare gli standard la classe A, ma devono perlomeno rientrare in quelli della classe C. Da notare che i moduli di classe B sono illegali in Australia, mentre quelli di classe C saranno aggiunti al database, ma non saranno presenti nella lista sul sito web. I test effettuati sui moduli devono essere eseguiti da un laboratorio approvato dallo IECEE CB scheme (CBTL) per verificare gli standard dei pannelli fotovoltaici. Il certificato deve essere emesso da un National Certifying Body (NCB) associato a questi laboratori accreditati per il test dei moduli PV7. 7 Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.iecee.org/ 10
Fiere di settore • Clean Energy Week Clean Energy Week é uno dei piú importanti eventi in Australia per le societá che si occupano di energie rinnovabili ed efficienza energetica, che, inoltre, incorpora un evento dell’ATRAA (Appropriate Technology Retailers Association of Australia), attraverso una vasta esposizione fieristica, programmi educativi ed eventi per il pubblico. Organizzata dal Clean Energy Council, l’organismo di punta per l’industria australiana, il programma settimanale prevede discussioni sulle ultime politiche e innovazioni tecnologiche, come anche la possibilitá di prendere nuovi contatti e sottoscrivere accordi. Dopo aver richiamato piú 2000 visitatori locali e internazionali a Melbourne nel 2011, la prossima edizione si tiene a Luglio 2012 a Sydney. • All-Energy Australia L’edizione 2011 é stata un complete successo, con la partecipazione di piú di 230 espositori da 13 differenti paesi, che hanno occupato piú di 3000m2 di spazio espositivo, rendendola il piú ampio punto di contatto per le energie rinnovabili in Australia. Altre opportunitá di fare rete sono offerte dall’evento collegato “Grand Networking Evening”. Questa fiera é particolarmente importante per tutte le imprese attivamente coinvolte, direttamente o indirettamente, nello sviluppo di soluzioni volte a ridurre gli impatti derivanti dallo sfruttamento delle fonti energetiche tradizionali: raccolta e trattamento delle emissioni nocive, miglioramento dell’efficienza energetica e naturalmente ogni settore delle energie rinnovabili come l’eolico, l’energia del moto ondoso e delle maree, l’idroelettrico, l’idrogeno, le celle a combustibile, il solare e le biomasse. • East Solar Expo & Conference L’Australian Solar Energy Society (AuSES) celebra i suoi 50 anni di successo nell’offrire conferenze annuali collaborando con un partner internazionale, l’Australian PV Solar Energy Exhibition (AUPVSEE), per presentare la “East Solar Expo & Conference”. L’evento riguarda in particolare tutta la zona asia-pacifica con la presenza di numerose imprese provenienti da questa specifica area. In Agosto le aziende leader nella produzione di energia solare e nell’innovazione delle regioni piú orientali del globo (area con la piú grande crescita nel settore) convergono a 11
Melbourne per l’East Solar Expo & Conference. L’evento del 2012 coincide con l’introduzione in Australia del Carbon Pollution Reduction Scheme (CPRS). L’Expo vede la partecipazione di diverse centinaia di produttori e distributori, societá di consulenza, agenzie e organizzazioni non governative, procurando uniche opportunitá di intrattenere rapporti, revisioni e discussioni, ed esplorare tutte le potenzialitá dell’energia solare e delle fonti rinnovabili in generale, ritenute essenziali per costruire un futuro sostenibile per l’Australia. AuSES organizza anche in Dicembre la tradizionale conferenza dedicata al mondo accademico e di ricerca chiamata “Solar 2012”. • HIA BuildGreen Expo Il BuildGreen Expo rappresenta il principale evento specializzato nel settore dei prodotti "green building" il risparmio di acqua ed energia. Nato nel 2007, vede ogni anno la presenza delle aziende leader nel settore che intravedono la possibilitá di incontrare direttamente un elevato numero di proprietari di case e costruttori. L’evento é organizzato in cooperazione con l’HIA (Housing Industry Association), che rappresenta la voce del settore delle costruzioni australiano che conta circa 32.000 affiliati. Principali competitors presenti in Australia Dyesol (Australia) Abengoa Solar (Spagna) GermanSolar, Photonic Energy A/S and Junmao Photonics (Germania-Cina) Suntech Power Co. Ltd (Cina-Australia) SilexSolar (Australia) Transform Solar (USA-Australia) Kyocera Solar Pty Ltd (Giappone) Trina Solar (Cina) Solar King (Australia) Sharp (Giappone) 12
Bibliografia e sitografia • http://www.cleanenergycouncil.org.au • Clean Energy Australia Report 2011: Renewable Energy Year in Review • The Sydney Morning Herald: http://www.smh.com.au/ • http://www.climatechange.gov.au/government/initiatives/renewable-target.aspx • Report on the Impacts of changes to the design of the expanded renewable energy target, McLennan Magasanik Associates, commissionato dal Department of Climate Change and Energy Efficiency (DCCEE). • http://www.orer.gov.au • http://www.solaraccreditation.com.au 13
Allegati Allegato A: Figura 2: Media annuale delle radiazioni solari giornaliere misurate in MJ/m2. Fonte: www.environment.gov.au 14
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