VCS VISUAL CULTURE STUDIES - Rivista semestrale di cultura visuale
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VCS VISUAL CULTURE STUDIES Rivista semestrale di cultura visuale #1 (novembre 2020) Atmosfere mediali a cura di Ruggero Eugeni e Giulia Raciti MIMESIS
VCS Direttore Ruggero Eugeni Vice-Direttori Valentino Catricalà, Andrea Rabbito Direttore responsabile Elena Gritti Comitato scientifico Giulia Carluccio Lucia Corrain Tarcisio Lancioni Giacomo Manzoli Carmelo Marabello Angela Mengoni Andrea Pinotti Antonio Somaini Vincenzo Trione Federico Vercellone Vito Zagarrio Comitato redazionale Alfonso Amendola Simone Arcagni Anna Bisogno Enrico Carocci Adriano D’Aloia Fabio La Mantia Francesco Parisi Tutti i saggi scientifici vengono sottoposti a double-blind peer review MIMESIS EDIZIONI (Milano – Udine) www.mimesisedizioni.it www.mimesisjournals.com Issn: 2724-2307 Isbn: 9788857571034 © 2020 – MIM EDIZIONI SRL Via Monfalcone, 17/19 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 02 24861657 / 24416383 mimesis@mimesisedizioni.it
Indice 5 Ruggero Eugeni, Giulia Raciti Introduzione. Atmosfere mediali. Sentire il mondo come gli altri 19 Malvina Giordana La realtà virtuale come atmosfera mediale. Il caso di Notes on Blindness: Into Darkness 37 Gabriele Gambaro Atmosfera, medium, habitat. Estetica e tecnica degli ambienti me- diali di James Turrell 53 Valentino Catricalà Atmosfera e animalità nell’età contemporanea 67 Luca Malavasi, Lorenzo Ratto Rafael Lozano-Hemmer e le impressioni delle nostre azioni nel mon- do che abitiamo 87 Vincenzo Estremo, Francesco Federici Normalizzare l’immersione spettatoriale. Talking is Not Always the Solution di Omer Fast 103 Simona Lisi Icaro e il sole. La gradualità immersiva delle atmosfere mediali 119 Francesco Spampinato Atmospheric Psychedelia. USCO’s 1960s Intermedia Environments
147 Martina Federico Forwarding the flashback. L’analogia delle forme: il flusso di coscienza amoroso nel film e la struttura del suo trailer in To the wonder di Ter- rence Malick 161 Anna Bisogno La moltiplicazione degli schermi. Nuovi habitat televisivi nell’era dei so- cial media 173 Lorenzo Marmo Transitional Environments. Color as Atmosphere in 1950s American Cinema 201 Enrico Carocci Intimità tecnologica e soggettività mediale. Una lettura di Lei 223 Andrea Rabbito Blade Runner 2049 e la relazione affettiva con le immagini tecnico- audiovisive
Introduzione Atmosfere mediali. Sentire il mondo come gli altri Ruggero Eugeni, Giulia Raciti Medium, atmosfera, aura Esiste un legame antico e tenace tra i concetti di atmosfera, umore, medium e ambiente – legame che va oltre queste stesse distinzioni linguistiche, tanto da dar luogo a termini come Stimmung, intraducibili da una lingua all’altra1. L’atmosfera, intesa come strumento ambientale della percezione sen- soriale, che connette percipiente e percepito, oggetto e organo di senso, si radica nella tradizione aristotelica del diaphanes, sostanza trasparente – come l’aria, l’acqua, il vetro o il cristallo – che agisce in qualità di mezzo (metaxu è il termine adoperato da Aristotele) per irradiare la luce e costi- tuisce la condizione necessaria affinché la visione abbia luogo. Il metaxu è tradotto da Tommaso d’Aquino con la parola medium, termine che, “por- tando con sé una polivocità che continua a sussistere ai nostri giorni”2, si riscontra anche nei trattati di ottica medievale e moderna di tradizione aristotelica, tra i quali ricordiamo l’Opticks di Newton in cui è inteso come mezzo etereo e ambientale che oltre a condizionare la visione consente la trasmissione di forze ed è tradotto con l’espressione “ambient medium” o “milieu ambiant”. L’uso attivo dei termini milieu e ambience, ma anche Umwelt e Stimmung, è frequente nella produzione del Romanticismo fran- cese e tedesco e dell’idealismo di Fichte, Schelling e Hegel. 1 L. Spitzer, Classical and Christian Ideas of World Harmony: Prolegomena to an Interpretation of the Word “ Stimmung ”, Johns Hopkins Press, Baltimore 1963, tr. it. L’armonia del mondo. Storia semantica di un’idea, Il Mulino, Bologna 2006. 2 A. Pinotti, A. Somaini, Cultura visuale. Immagini sguardi media dispositivi, Einaudi, Torino 2016, p. 165.
La modernità otto-novecentesca riprende e riconfigura il grande tema della Stimmung soprattutto in riferimento alle questioni filosofiche ed estetologiche del visibile, delle sue relazioni con gli altri sensi (in partico- lare il sonoro, anche per le radici etimologiche del termine Stimmung) e il visivo, in quanto la Stimmung è, osserva Pinotti, strutturalmente corre- lata all’”unità visibile” del paesaggio)3 e, ancora, con l’esperienza nel suo complesso: vanno in questo senso i contributi di autori quali Alois Riegl e Georg Simmel4. È evidente lo scambio con le nuove sensibilità artistiche quali l’espressionismo5 e prima ancora l’opera di Turner6. In questo conte- sto isoliamo due casi esemplari per lo studio delle atmosfere mediali. In primo luogo, l’eco della tradizione ottica dei media diaphana e della metaforica “mediale”, come ha opportunamente notato Antonio Somaini, risuona negli scritti di Walter Benjamin; questi, pur utilizzando il termine medium in accezioni differenti, giunge ne La piccola storia della fotografia ad associare i termini medium e aura per intendere quella “guaina”, “alone”, “alito”, in breve, quell’entità atmosferica di cui è permeata la cultura bor- ghese dell’Ottocento7. Medium è dunque per Benjamin il complesso delle condizioni tecniche e artificiali storicamente situate che indirizzano sia la visione sia in generale la percezione sensibile8. In secondo luogo, anche Béla Baláz relaziona medium e aura per indi- care quelle tonalità emotive o quelle Stimmungen capaci di essere captate dal cinema9. Leggiamo infatti ne L’uomo visibile: 3 A. Pinotti, Oggetti teorici, in B. Carnevali, A. Pinotti (a cura di), Georg Simmel. Stile moderno. Saggi di estetica sociale, Einaudi, Torino 2020, p. 295. 4 D. E. Wellbery, Stimmung, in K. Barck et als. (eds), Ästhetische Grundbegriffe Historisches Wörterbuch in sieben Bänden, Bd. 5, Metzler Verlag, Stuttgart 2003, pp. 703–33 (Stimmung, in “New Formations: A Journal of Culture/Theory/Politics”, 93, 2018, pp. 6-45). A. Pinotti, Oggetti teorici, B. Carnevali, A. Pinotti (a cura di), Georg Simmel. Stile moderno Saggi di es- tetica sociale, op. cit. 5 M. K. Pedersen, Lover of Music, Enemy of Stone: Toward a Material Modernity of Stimmung, in “The Germanic Review”, n. 93, 2018, pp. 373-393. 6 A. Somaini, The Atmospheric Screen: Turner, Hazlitt, Ruskin, in C. Buckley, R. Campe, F. Ca- setti (eds.), Screen Genealogies. From Optical Device to Environmental Medium, Amsterdam University Press, Amsterdam 2019, pp. 159-185. 7 Cfr. W. Benjamin, Kleine Geschichte der Fotografie, in Gesammelte. Schriften, a cura di R. Tiede- mann, H. Schweppenhäuser, 7 voll., Suhrkamp, Frankfurt a. M.1974-1989, VI.1, 1931; tr. it. Piccola storia della fotografia, in A. Pinotti, A. Somaini, Aura e Choc, Einaudi, Torino 2012, pp. 225-244; Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit, in Schriften, a cura di R. Tiedemann, H. Schweppenhäuser, 7 voll., Suhrkamp, Frankfurt a. M.1 974-1989, VII.1, 1936, tr. it. L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica, in A. Pinotti, A. Somaini, op. cit., pp. 17-73. 8 Cfr. A. Somaini, “L’oggetto attualmente più importante dell’estetica”. Benjamin, il cinema e il “Medium della percezione” in “Fata Morgana”, anno VII n. 20, 2013, pp. 117-146; A. Pinotti, A. Somaini, Cultura visuale, op. cit. 9 A. Somaini, Il volto delle cose. Physiognomie, Stimmung e Atmosphäre nella teoria del cinema 6 Visual Cultural Studies 1 – 2020
L’atmosfera è proprio l’anima [Seele] di ogni arte. Essa è un’aria […] è un profumo che come un’esalazione delle forme avvolge ogni cosa […]. Questa atmosfera è come la materia primigenia, nebulosa, che si condensa nelle sin- gole forme. È la sostanza comune a tutte le opere.10 Né Baláz né Benjamin intendono dunque il medium come mezzo. La medesima mancanza di reciprocità tra i concetti di medium e mezzo si riscontra anche in altri autori tedeschi della prima metà del ‘900, come Moholy-Nagy, Kracauer, Arnheim che usano piuttosto le voci Apparat (ap- parecchio) e Mittel (mezzo) per indicare i dispositivi tecnici – stampa, foto- grafia, telefono, radio, cinema e oltre –, che configurano il medium in cui hanno luogo percezione sensibile ed esperienza. Ambiente, dispositivo, esperienza La riflessione moderna prepara dunque il terreno per una rinnovata at- tenzione al rapporto tra atmosfera e medium, ma vi getta al tempo stesso i semi di una serie di problemi cruciali: in particolare, qual è il ruolo della tecnologia (e in particolare delle tecnologie della sensibilità) in questo rap- porto? Quanto l’atmosfera è medium in sé e quanto al contrario risente dell’intervento di apparati di mediazione e di conformazione dell’esperien- za? Una simile questione impronta in effetti il dibattito più recente. Il discorso sulle atmosfere si è infatti innestato su quell’area dei me- dia studies attenta alla dimensione ecologica. Il concetto di media eco- logy è stato inizialmente formulato da Neil Postman11 che, sulla scia di McLuhan12 – secondo cui i media prolungano gli organi sensoriali dell’uo- mo nell’enviroment –, considera i media ambienti in sé stessi. Più di recente, John Durham Peters ha radicalizzato ulteriormente l’approccio ecologico saldando la Teoria dei Media a una filosofia della natura elementale, sicché “the sea, the earth, fire, or the sky is a medium”13. Durham Peters dunque di Béla Balázs, in T. Griffero, A. Somaini, Atmosfere, “Rivista di Estetica”, 33, 3/2006, pp. 141-160. 10 B. Balázs, Der sichtbare Mensch: oder die Kultur des Film, Knapp, Halle 1926; tr. it. L’uomo visibile, Lindau, Torino 2008, pp. 143-144. 11 N. Postman, The reformed English Curriculum, in A. Eurich (a cura di), High Scool 1980: The Shape of the Future in American Secondary Education, Putman, New York 1970, pp. 160-168, tr. it. Ecologia dei media. L’insegnamento come attività conservatrice, Armando, Roma 1983. 12 M. McLuhan, Understanding media: the extensions of man, McGray, New York 1964; tr. it. Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967. 13 J. Durham Peters, The Marvelous Clouds: Toward a Philosophy of Elemental Media, Univer- Introduzione 7
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