Ancora una volta Reggio - si è tinta di rosa - Stampa Reggiana
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
n speciale GIRO D’ITALIA La tappa reggiana del Giro d’Italia Ancora una volta Reggio si è tinta di rosa I valori della bicicletta, da trasmettere ai giovani, le amicizie nate in sella, la passione sportiva: Giorgio Cimurri, presidente del Comitato di tappa del Giro d’Italia si racconta dopo il grande successo della carovana rosa passata da Reggio Emilia il 18 maggio: “La più grande soddisfazione? Essere sul palco con 800 milioni di persone a guardare. Mediaticamente non c’è un altro evento che dia tale visibilità”. E annuncia: “A luglio a Reggio la 5ª tappa del Giro d’Italia donne” 16
Reggio Emilia per la R eggio al centro del mondo. E’ suc- valori antichi, di famiglia e di amicizie nate cesso mercoledì 18 maggio al pas- saggio della carovana rosa del Giro in sella a una bicicletta e di rapporti con i più grandi campioni di ieri e di oggi co- 7ª volta Città di Tappa d’Italia lungo le strade reggiane. A struiti sul rispetto, la spontaneità, la pas- L’Italia è il Paese del grande ciclismo seguire la tappa 800 milioni di spettatori sione sportiva. E su un vissuto comune di internazionale e Reggio Emilia - la città dalle tv di 200 Paesi, 11 milioni su app e cose belle e importanti. del Tricolore, che nel 2017, anno del 220° web e 3,6 milioni sui social. Più il circo rosa che accompagna la corsa più bella del Giorgio, a te che vanti una grande espe- anniversario della nascita della Bandiera fu pianeta: fra corridori, tecnici, meccanici, rienza nel settore degli eventi sportivi, omaggiata di arrivo e partenza di tappa massaggiatori, autisti, organizzatori, gior- il compito di coordinare il lavoro del Co- in occasione del ‘Giro 100’, quello della nalisti e addetti ai lavori (dai poliziotti ai mitato di tappa. Quando è iniziata l’or- centesima edizione – quest’anno è tornata transennisti), un villaggio di tremila perso- ganizzazione? nuovamente in gara, lo scorso18 maggio, ne che ogni giorno si muove dalla parten- Abbiamo avuto l’ok dal giro a novembre con l’arrivo della 11ª tappa del 105° Giro za all’arrivo e dall’arrivo a un’altra partenza e con l’organizzazione siamo partiti due d’Italia: la Santarcangelo di Romagna-Reg- trasformando le strade di tutti i giorni in un mesi fa. Quando il sindaco mi ha detto “or- gio Emilia, 203 chilometri attraverso Roma- giorno di festa, tra sport e spettacolo, tra ganizziamo un giro alla grande”, ho pensa- gna ed Emilia prevalentemente in pianura, cultura e turismo. to subito a una persona in grado di creare Abbiamo incontrato Giorgio Cimurri, un filo tra le bici e il mondo esterno e che la tappa più lunga delle 21 programmate presidente del Comitato di tappa: “La ci aveva aiutato per la mostra al Credem, per il Giro d’Italia 2022. L’arrivo alle ore nostra gioia è stata essere sul palco con Marco Pastonesi, giornalista e amico, per 17 in viale Isonzo in mezzo a una folla 800 milioni di persone a guardare. Me- 25 anni alla Gazzetta dello Sport, un’amici- entusiasta e festosa. diaticamente non c’è un altro evento che zia di passione sportiva prima di tutto. Dal 1927, anno del primo arrivo (vinse possa dare una visibilità del genere”. Ed è Parlando con Marco ho pensato, “perché Alfredo Binda), Reggio Emilia è nel 2022 con questa consapevolezza che il sindaco non organizziamo qualcosa per il Giro di Città di Tappa per la settima volta; nume- ha detto “Impegniamoci al massimo, ma Reggio che non sia solo l’arrivo, e che pos- rosi sono stati inoltre partenze di tappa e voglio il Giro d’Italia”. sa coinvolgere la città”. E siamo partiti, passaggi della gara sul territorio reggiano. E in una lunga e piacevole chiacchierata ci grazie alla lungimiranza del sindaco e al racconta un mondo intessuto di sport e di sostegno dell’assessore Maria Francesca Da Reggio Emilia proveniva Armando Cou- gnet, giornalista, uno dei padri fondatori e n continua a pag. 18 primo direttore del Giro d’Italia. 17
n speciale GIRO D’ITALIA n segue da pag.17 Sidoli e del capo della segreteria po- litica della Presiden- za della Regione, Giammaria Manghi. Ci siamo quindi tro- vati, abbiamo pre- sentato il progetto a Raffaella Curioni, assessore allo sport, con cui c’è stata su- bito grande colla- borazione e che ha appoggiato l’idea Arriva il Giro! con entusiasmo. Da lì è partita la ricerca degli sponsor. Io mi presentavo come uomo tecnico dello sport, ma è grazie a lei se abbiamo avuto Quasi venti giorni, dal 30 aprile al 18 da subito tante porte aperte. La gente ha creduto nel suo apporto istituzionale e nel maggio 2022, densi di iniziative sportive, mio apporto sportivo. educative, culturali, in attesa dell’arrivo Con gli sponsor ci siamo quindi potu- a Reggio Emilia dell’11ª Tappa del Giro ti sbizzarrire, abbiamo chiamato per un d’Italia, hanno coinvolto la cittadinanza e grande evento a Ruote da Sogno il cam- “colorato di Rosa” tanti spazi pubblici e pione del mondo Ballan, anche lui persona privati. eccezionale. Campione del mondo ma ‘di Mostre, spettacoli e dibattiti, e di promo- dei 40 fatti dal papà. Per me il Giro vuole questo mondo’: ragazzi che si presentano zione della mobilità sostenibile, rivolte in dire questo: le sensazioni che ho vissuto fin con grande spontaneità e senza alcuna al- da bambino, in mezzo ai grandi campioni particolare ai più giovani ma attrattivo per tezzosità. che mio padre massaggiava, ascoltava e Vetrine in rosa, una delle iniziative del pro- tutte le età. rimetteva in piedi”. gramma, ha raccolto subito l’entusiasmo Per la costruzione del programma, curato di tanti commercianti del centro storico, dal giornalista della Gazzetta dello Sport e Parlando spunta un’altra foto, quella della ed ecco spuntare nelle vetrine biciclette, scrittore, Marco Pastonesi, è stato deciso di famosa volata con il campionissimo, Fau- vecchie maglie, cimeli e tanto colore rosa. lavorare con le scuole, il mondo sportivo e sto Coppi: “Avevo 3 anni e mezzo. Mio Poi diversi incontri degli studenti con per- dedicare alcuni momenti alla città intera. papà, che all’epoca era con l’Atala, mi ave- sonaggi del mondo sportivo, tutto in avvi- va portato in ritiro con lui per un mese in cinamento a questa giornata di festa. un albergo di soli ciclisti! ‘Arriva il Giro’ na- padre, l’idea era arrivata dopo la morte sce da qua, - spiega commosso - da quel Il ciclismo come tu hai detto è apprez- di mio fratello Chiarino. Non avendo po- tipo di educazione e da quella passione di zato proprio perché “in un mondo sem- tuto ricordarlo nel tennis come avremmo quando io, bambinetto, vedevo il papà sul- pre di corsa e a volte un po’ superficiale, voluto, mi fu proposta una gara ciclistica, la Via Emilia mentre passava il Giro d’Ita- segna una differenza perché è fatto di anche se Chiarino con la bicicletta non lia. L’emozione è rimasta la stessa, proprio sudore, fatica, concretezza e persone c’entrava quasi niente. come i bambini in Sala del Tricolore che si semplici” Il Memorial fu dedicato a lui e a mio pa- facevano fare l’autografo da Sonny Col- E’ esattamente così. In bicicletta riesci a dre, e dopo quell’evento capii che segui- brelli,: sono certo che se ne ricorderanno. recuperare valori stupendi. La mia amicizia to avesse lasciato il “massaggiatore dei E allora quando si parla di Giro d’Italia, e con Romano Prodi è nata proprio così, ab- campioni”. Da lì è nata l’idea del libro, un di quel mondo ai più alti livelli, con i grandi biamo cominciato a conoscerci in bici e da volume che ho voluto realizzare non tanto nomi come Moser e tutti gli altri, realizzo lì non abbiamo più smesso. per me, che ho avuto la fortuna di vivere quanto risulti naturale avere rapporti ami- con lui, quanto piuttosto per i miei figli e chevoli con i grandi campioni del passato, La tua famiglia e il ciclismo nell’imma- i miei nipoti. grazie a tutto quello che di bello e intenso ginario collettivo sono legati a doppio si è vissuto. filo. Dove affondano le radici del tuo im- Giorgio mi mostra una foto in bianco e pegno in questa iniziativa? nero, un bimbetto in calzoncini corti sul- E’ stata questa fitta e mai interrotta rete ‘Arriva il Giro’ nasce da lontano. Quando la Via Emilia: “Ricordo benissimo questa di rapporti di amicizia e sport che ha anni fa decisi di scrivere un libro su mio foto, stava passando il Giro d’Italia, uno permesso di organizzare tante iniziative 18
speciale GIRO D’ITALIA n Giannetto Cimurri durante un ‘rifornimento’ ai ciclisti in gara Giannetto Cimurri con Coppi e Bartali Giorgio Cimurri all’età di 3 anni e mezzo insieme al papà, Giannetto Cimurri, nella famosa volata con il campionissimo Fausto Coppi in così poco tempo lo sport a Reggio è sempre stata una E’ così. Ne è un esempio l’esibizione della convinzione naturale. Banda Osiris alla Cavallerizza, nata da una esperienza di Marco Pastonesi. Il suo arrivo Mentre parliamo squilla più volte il a Reggio mi ha dato la possibilità di ave- telefono, tra gli altri l’assessore Raffa- re questi eventi speciali, come per l’arrivo ella Curioni, che tanta parte ha avuto della Rai all’evento con Sonny Colbrelli: è nell’organizzazione degli eventi di Arri- bastata una telefonata, e questo capita se va il Giro, e poi Massimo Bonini, ex gioca- ci sono i rapporti con le persone. Rapporti tore della Juventus. “Sarà un evento importante. Lo sport fem- costruiti sul rispetto, la stima reciproca, la Tra battute e toni affabili riaffiorano ricor- minile sta crescendo tanto e le squadre ci- passione sportiva, amicizie mai interessa- di e aneddoti di un passato denso degli clistiche più ‘blasonate’ come ad esempio te, nate in anni e anni di storia, prima con eventi che hanno riempito tutte le prime la Segafredo, hanno anche le squadre al Chiarino, poi con il papà. Tutti noi abbia- pagine di sport. E poi una bella anticipa- femminile che annoverano al loro interno mo sempre avuto questo amore per la zione: per la prima volta l’arrivo il 5 luglio delle vere campionesse. nostra città e per lo sport. Poter portare del Giro d’Italia femminile. Come i bambini imitano i campioni, anche le ragazzine cominciano ad andare in bici. E’ un rapporto non più solo Giorgio Cimurri e Maria Francesca Sidoli maschile quello con la bici- cletta. Grazie all’avvento delle e-bike, le biciclette elettri- che, vedo intere famiglie che vanno insieme in bici grazie alla pedalata assistita che rende più fattibili anche i percorsi più difficili. Per non parlare dell’importanza del tema ecologico e di un mon- do che ci manca sempre di più. Viviamo sempre di corsa, in città scatenate e invece la bicicletta dà ancora la possi- bilità di vivere in campagna, in mezzo al verde una dimen- sione diversa e speciale. n 19
Puoi anche leggere