Monitoraggio degli inibitori di ossigeno nell'acqua di caldaia

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Monitoraggio degli inibitori di ossigeno nell'acqua di caldaia
Nota applicativa
Energia n. 02

Monitoraggio degli inibitori di ossigeno
nell’acqua di caldaia
                                                                           Nel corso degli anni l’idrazina è stata ritenuta la scelta ottimale
Introduzione                                                               sulla base dei criteri citati in precedenza. Oggi, alcune centrali
                                                                           stanno abbandonando l’impiego dell’idrazina a causa dei potenziali
L’ossigeno disciolto è una delle principali cause di corrosione            rischi di cancerogenicità e delle misure speciali necessarie per la
nei cicli del vapore delle centrali elettriche e il ricorso agli           sua manipolazione; tuttavia, molte centrali elettriche a vapore di
inibitori di ossigeno è una delle opzioni per ridurne al minimo            grandi dimensioni continuano a ritenerne vantaggioso l’utilizzo.
la concentrazione.

L’affidabilità nelle misure dell’idrazina e degli altri inibitori di       Funzionamento degli inibitori
ossigeno permette di evitare il sottodosaggio, al quale sono
associati rischi di corrosione da ossigeno, così come il sovra-            Idrazina
dosaggio, che aumenta i costi di esercizio e il rischio di corro-          L’idrazina è un composto inorganico liquido infiammabile incolore
sione del rame.                                                            e di odore simile all’ammoniaca. Dà luogo a varie reazioni:
Misurazioni di idrazina caratterizzate da accuratezza, stabilità
                                                                           1. In primo luogo, il prodotto di reazione tra l’idrazina e l’ossigeno
e aumenta il controllo di processo.
                                                                              è l’azoto, che non ha alcun effetto sul funzionamento di turbine
                                                                              e caldaie.
                                                                              N 2H 4 + O2 i N 2 + 2H 2O
Inibitori di ossigeno
                                                                           2. In secondo luogo, l’idrazina residua, una volta riscaldata a tem-
La specie DO2 (ossigeno disciolto) è una delle principali cause di            perature superiori a 205 °C nella caldaia, si decompone in am-
corrosione nei cicli del vapore delle centrali elettriche e la sua inci-      moniaca, che provoca un aumento del livello di pH dell’acqua di
denza dipende da una serie di parametri chimici e di progettazione.           alimentazione riducendo il rischio di corrosione acida.
Il corretto funzionamento degli impianti e l’affidabilità delle infor-        3N 2H 4 + calore + 2H2O i 4NH 3 + O2
mazioni sulla strumentazione contribuiscono a tenere bassi i livelli
di ossigeno. L’aggiunta di inibitori di ossigeno è una soluzione comu-     3. Infine, l’idrazina reagisce con lo strato di ematite (Fe2O3) pre-
nemente adottata per raggiungere questo obiettivo.                            sente sulle tubature della caldaia, formando uno strato stabile
                                                                              e resistente di magnetite (Fe3O 4), che protegge la caldaia da
I criteri per la scelta di uno specifico inibitore sono molteplici.           ulteriori processi di corrosione.
                                                                              N 2H 4 + 6Fe2O3 i 4Fe3O 4 + N 2 + 2H 2O
Il primo criterio riguarda l’assenza di formazione di solidi, che pos-
sono danneggiare le palette della turbina o formare depositi negli
scambiatori di calore con una conseguente riduzione del trasferi-
mento termico. Pertanto, in primo luogo è necessario orientarsi
verso inibitori organici non solidi.

Tra gli altri criteri rilevanti si annoverano:
¢ reazione rapida ed efficiente a qualsiasi temperatura
¢ nessun rischio di cancerogenicità e nessuna procedura speciale
   di manipolazione
¢ buona stabilità termica ad alte temperature
¢ nessuna formazione di sottoprodotti nel circuito del condensato,
   promozione della formazione di una pellicola metallica passivante
¢ nessuna interazione con le altre sostanze chimiche utilizzate,
   nessuna reazione con i materiali
¢ basso costo e
¢ nessun contributo all’abbassamento del pH
Monitoraggio degli inibitori di ossigeno nell'acqua di caldaia
Nota applicativa
Energia n. 02

Carboidrazide                                                                                                 ¢ Uscita del deareatore. Gli inibitori di ossigeno vengono aggiunti
La carboidrazide è un solido cristallino bianco con un punto di                                                 all’acqua di alimentazione deareata della caldaia per rimuovere
fusione di 153 °C. Si decompone in seguito alla fusione ed                                                      le ultime tracce di ossigeno non rimosso dal deareatore.
è estremamente solubile in acqua.                                                                             ¢ Ingresso dell’economizzatore. Al fine di ottimizzare l’efficienza
                                                                                                                della caldaia, prolungarne la durata utile e garantire la qualità
1. Reazione indiretta (> 180 °C)                                                                                del vapore, i requisiti qualitativi dell’acqua di alimentazione
   (N 2H 3)2CO + H 2O i 2N 2H 4 + CO2                                                                           sono un fattore cruciale. Gli inibitori evitano i rischi di corrosione
   2N 2H 4 + 2O2 i 4H 2O + 2N 2                                                                                 pre-caldaia.

2. Decomposizione (> 200 °C)                                                                                  La quantità di inibitori di ossigeno da iniettare può essere:
   (N 2H 3)2CO + H 2O i 2NH 3 + N 2 + H 2 + CO2                                                               ¢ Determinata in base al contenuto iniziale di DO2 all’uscita del
                                                                                                                 deareatore (prima dell’aggiunta degli inibitori). Dal punto di
Il dosaggio teorico necessario per sequestrare una parte di DO 2                                                 vista teorico sono necessarie 1,0 ppb di idrazina per reagire
è pari a 1,4 parti di carboidrazide. La carboidrazide presenta molti                                             con 1,0 ppb di ossigeno disciolto; in pratica, tuttavia, si iniettano
dei vantaggi dell’idrazina senza però il rischio di cancerogenicità,                                             1,5 – 2,0 parti di idrazina per parte di ossigeno.
in particolare la formazione di ammoniaca con aumento del pH e                                                   In genere [N2H 4] = [DO2 ] iniziale x 3
l’efficace protezione contro la corrosione, così come la formazione                                           ¢ Fissa in modo da ottenere una concentrazione residua minima
di uno strato protettivo di magnetite. Per queste ragioni, la carboi-                                            di idrazina.
drazide è una valida alternativa all’idrazina.                                                                   In genere [DO2 ] residua + da 7 a 10 μg/L.

                                                                                                              L’analisi continua della specie DO2 è abbinata a quella degli inibitori
Dosaggio e punti di misura                                                                                    di ossigeno e viene eseguita sull’acqua di alimentazione della
                                                                                                              caldaia, all’uscita del deareatore e in corrispondenza dello scarico
Iniezione e misura degli inibitori di ossigeno vengono eseguite in                                            della condensa. L’iniezione viene realizzata tramite pompe di dosag-
corrispondenza dei punti in cui è possibile rilevare le concentrazioni                                        gio con una soluzione al 35 %. A temperature inferiori a 150 °C
di DO2:                                                                                                       la reazione con l’ossigeno è estremamente lenta e l’impiego di
¢ Uscita dell’impianto demi                                                                                   idrochinone come catalizzatore aumenta la velocità di reazione da
¢ Scarico della pompa condensato.                                                                             10 a 100 volte.

                                                                                          IMPIANTO
                                                                                            DEMI
                                                                                                         DO Turb Cond pH

                                                    RIF. IDRICO                                          Ca SiO2 Na N2H4

                                                           Ca                                                           Cl
                                                     ORP          Cl2                                                                  REINTEGRAZIONE
                                                                        Cond                                                                                            POMPA
                                                           Turb
                                                                  TOC                                                                                                 CONDENSATO
                                                                                                                                          TOC
                                                                                                                   Cu
                                                                                                             pH
                                                                                                   Na
                                                                                            Cond
                                                                                                                                                                       Na                  RISCALDATORI
                                                                           CONDENSATORE                                                                                     DO                A BASSA
                    TURBINE                                                                                                                                                      Cond
                 INTERMEDIE E A                                                                 Micr
                                                                                                                                                                                            PRESSIONE
                BASSA PRESSIONE                                Cond                        Ca           Cu                                             DEAREATORE
                                                          Na                                                  Cl                                                                 DO
                                                    TOC                                         Cl2                                                                                     ORP
                                                                                                        ORP
                                                                                                               Mo                                                                             POMPA DI ALIMENT
       DO                                                                                                                        TORRE DI
                                                                                                                             RAFFREDDAMENTO                                           DO
                                   SiO2                                                                                                                PO4
                                                                                                                                                Cond         N2 H 4
                                RISCALDATORE                                                                                                           pH
                                 INTERMEDIO                                 SUPER                                                               DO           SiO2
             GENERATORE
                                                                    SiO2 RISCALDATORI                                                                  NH3
                                               TURBINE                                                                                          Cl            Fe       TURBINE
                                          AD ALTA PRESSIONE                                      SiO2                        ECONOMIZZATORE            Cu             SCALDATORI
                                                                                           Na
                                                                                    Cond
                                                                                                       CALDAIA

Punti di monitoraggio degli inibitori di ossigeno
Monitoraggio degli inibitori di ossigeno nell'acqua di caldaia
L’importanza della misura dell’idrazina
L’iniezione di livelli insufficienti di idrazina comporta la rimozione di   Un altro tipo di corrosione del rame si verifica durante la fermata:
una quantità insufficiente di ossigeno e l’aumento della corrosione         gli ossidi di rame che si formano e distaccano dalla superficie
e dei depositi, che riducono l’efficienza della centrale.                   all’avvio e i prodotti di corrosione ammoniaca-rame che si formano
                                                                            a causa di un eccesso di idrazina o ammina. [2]
In più, l’iniezione di una quantità eccessiva di idrazina dà luogo a
problemi di altra natura:                                                   Tutti questi depositi incidono sull’efficienza della turbina e della
                                                                            centrale.
¢ Aumento dei costi senza alcun vantaggio corrispondente.
¢ Accelerazione della corrosione del rame con formazione di
  depositi nella caldaia e sulle pale della turbina.

L’idrazina che non ha reagito con l’ossigeno prima che l’acqua
esca dal deareatore si decompone rapidamente formando ammo-
niaca nei riscaldatori ad alta pressione.
Nei punti in cui l’ammoniaca entra in contatto con il rame, questo
può essere soggetto a corrosione e può formarsi un complesso
rame-ammoniaca [1]. Tale fenomeno può verificarsi su qualsiasi
condensatore, riscaldatore dell’acqua di alimentazione o altro
componente in lega di rame.
Il complesso rame-ammoniaca attraversa il sistema dell’acqua
di alimentazione e raggiunge la caldaia finché non è più stabile.
A questo punto, l’ammoniaca volatilizza mentre il rame precipita
                                                                            Strato stabile di magnetite all’interno di una caldaia
sotto forma di rame metallico puro.                                         (Fe 3O 4 dall’aspetto nero spento o grigio)

Caldaia presso la centrale elettrica Rawhide, USA.
Monitoraggio degli inibitori di ossigeno nell'acqua di caldaia
Nota applicativa
Energia n. 02

La soluzione HACH LANGE:                                                     Funzionamento economico
                                                                             Grazie al consumo di reagenti estremamente ridotto, è sufficiente
analizzatore di inibitori di                                                 provvedere al rifornimento soltanto ogni quattro settimane. La ricali-
                                                                             brazione, eseguita in base al metodo del confronto, è necessaria
ossigeno POLYMETRON 9586                                                     una sola volta al mese. L’elettrodo di lavoro è autopulente ed
                                                                             è presente un numero ridotto di parti mobili e pompe. La manu-
                                                                             tenzione ordinaria in genere richiede circa 15 minuti al mese.
Monitoraggio di idrazina e carboidrazide
L’analizzatore di inibitori di ossigeno POLYMETRON 9586 è adatto
al monitoraggio del livello di idrazina e di altri inibitori quali la car-
boidrazide nell’acqua di alimentazione delle caldaie delle centrali.
La determinazione del livello ottimale di inibitori di ossigeno da
aggiungere all’acqua di alimentazione delle caldaie consente di
evitare i problemi di corrosione associati all’ossigeno disciolto.

Tempi di risposta rapidi                                                                                         Configurazione
L’analizzatore fornisce misure continue con un tempo di risposta
del 90 % in meno di un minuto. Ciò permette di dosare accurata-                                                  di sistema
mente le sostanze chimiche da aggiungere all’acqua di alimenta-
zione e di ottimizzare le attività riducendo al tempo stesso i costi.                                            L’analizzatore di inibitori di ossigeno
                                                                                                                 POLYMETRON 9586 è fornito su un
Funzionamento esclusivo                                                                                          pannello completo dotato di controller,
A differenza delle tecniche amperometriche tradizionali basate                                                   sonda, cavo, camera di flusso e con
sull’utilizzo di due elettrodi, l’analizzatore 9586 ne impiega tre: un                                           tutti i componenti hardware necessari
elettrodo di lavoro di platino (anodo), un contro-elettrodo in acciaio                                           per l’installazione. Opzioni di alimen-
inox (catodo) e uno di riferimento di Ag/AgCl. Durante il funziona-                                              tazione: senza cavo, 115 – 240 VCA
mento, la tensione tra l’anodo di platino e l’elettrodo di riferimento                                           o 7 – 24 VCC.
viene tenuta costante tramite un potenziostato. La deriva di ten-
sione dovuta alle variazioni di flusso o composizione del campione
viene eliminata, migliorando quindi l’accuratezza di misura.
                                                                             Riferimenti

Elettrodi autopulenti                                                        [1] D. Daniels e J. Latcovich, Copper deposits on turbine blades:
Le microsfere di Teflon®, che circolano sulla superficie dell’elettrodo        a copper-plated thief, Hartford Steam Boiler
di platino grazie al flusso del campione, evitano la formazione di           [2] B. Dooley e K. Shields, Alleviation of Copper Problems in Fossil Plants,
depositi. Ciò riduce i costi di manutenzione e i tempi di inattività.            Materials and Chemistry, EPRI, Palo Alto, California                       DOC043.57.30201.Oct13
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