Valutazione Modellistica della Qualità dell'Aria anno 2019 - ARPA ...
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Valutazione Modellistica della Qualità dell’Aria anno 2019 SETTORE MONITORAGGI AMBIENTALI U.O. MODELLISTICA DI QUALITÀ DELL’ARIA E INVENTARI
Titolo del rapporto “Valutazione Modellistica della qualità dell’aria - anno 2019 “ ARPA Lombardia – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia U.O. Modellistica di qualità dell’aria e Inventari – Settore Monitoraggi Ambientali Via Rosellini, 17 - 20124 Milano Autori: Maria Rosaria Abbattista, Giuseppe Fossati, Edoardo Peroni - U.O. Modellistica di qualità dell’aria e inventari - Settore Monitoraggi Ambientali Direttore Settore Monitoraggi Ambientali - ARPA Lombardia: Elena Bravetti Responsabile U.O. Qualità dell’Aria: Guido Lanzani Responsabile U.O. Modellistica di Qualità dell’Aria e Inventari: Elisabetta Angelino Data No di pagine: 20 11 novembre 2020
Le normative europea e nazionale richiedono l’utilizzo di tecniche di modellazione quale supporto per la conoscenza e la gestione della qualità dell’aria. ARPA Lombardia si è dotata da diversi anni di un sistema atto a simulare le concentrazioni di inquinanti gassosi e di particolato; nel presente lavoro si riportano i risultati ottenuti per la valutazione modellistica della qualità dell’aria relativa all’anno 2019. Nel rapporto si richiama brevemente il sistema modellistico utilizzato (cap. 1), si descrivono i dati e le principali ipotesi assunte (cap. 2, cap. 3) ed i risultati ottenuti nelle simulazioni condotte (cap. 4). La valutazione dei risultati è basata sul confronto tra i dati di concentrazione misurati dalle postazioni di monitoraggio di qualità dell'aria ed i valori simulati estratti per la cella della griglia di calcolo contenente la centralina di misura ; le prestazioni sono state inoltre quantificate sulla base dei più comuni indici statistici utilizzati nel settore.
Indice 1. Descrizione del sistema modellistico Pag. 2 2. I dati utilizzati per la simulazione Pag. 4 3. I risultati Pag. 5 APPENDICI A. Confronto tra concentrazioni misurate e calcolate su singole postazioni per l’anno 2019 Pag. A-I A.1 Elenco delle stazioni di misura e loro tipologia A.2 Medie annuali di particolato PM10 e PM2.5 e di biossido d’azoto (NO2) A.3 Massimi giornalieri di biossido d’azoto (NO2) ed ozono troposferico (O3) A.4 Massimi giornalieri della media mobile su 8 ore di ozono troposferico (O3) B. Indicatori di prestazione per l’anno 2019 Pag. B-I B.0 Elenco degli indicatori di prestazione utilizzati e loro significato B.1 Indicatori di prestazione per PM 10 B.2 Indicatori di prestazione per PM 2.5 B.3 Indicatori di prestazione per NO2 B.4 Indicatori di prestazione per O3
1. Descrizione del sistema modellistico Il sistema modellistico utilizzato anche per la simulazione di qualità dell’aria 2019 è ARIA Regional, sviluppato dalla società AriaNET srl, ed applicato presso la U.O. Modellistica di qualità dell’aria ed inventari del Settor e Monitoraggi Ambientali di ARPA Lombardia. Il nucleo del sistema, il modello euleriano FARM, appartiene alla famiglia di modelli che vanno sotto il nome di Chemical Transport Models (CTM), in grado cioè di trattare i principali processi di natura chimico-fisica di formazione e rimozione degli inquinanti primari e secondari, oltre al trasporto ed alla dispersione per azione del vento e del rimescolamento atmosferico. FARM è lo stesso modello incluso nella catena che ENEA, su incarico del Ministero per l’Ambiente ed in collaborazione con AriaNET srl e IIASA (International Institute for Applied Systems Analysis), ha sviluppato nell’ambito del progetto MINNI; esso è inoltre utilizzato da diverse agenzie regionali per la protezione dell’ambiente. Gli altri elementi del sistema sono (Figura 1.1): - processori per l’organizzazione delle misure meteorologiche; - modello diagnostico per la ricostruzione dei campi di vento, temperatura e umidità (SWIFT); - modello per la stima dei parametri che descrivono la turbolenza atmosferica, per la determinazione della velocità di deposizione secca degli inquinanti gassosi e per la determinazione delle costanti di chiusura delle equazioni euleriane (SurfPRO); - modulo per l’elaborazione di inventari di emissione e la preparazione dell’input emissivo al modello FARM (EMission MAnager); - moduli per la preparazione delle condizioni iniziali ed al contorno al modello FARM appoggiantesi al database regionale di qualità dell'aria ed ai campi simulati a scala continentale dal modello CHIMERE; - processori per l’organizzazione delle misure della rete di qualità dell’aria e per la loro interpolazione ai campi prodotti dal modello CTM (ArpMeas). Per armonizzare le concentrazioni misurate con quelle calcolate, vengono utilizzate tecniche di interpolazione tra campi simulati e misure. Gli algoritmi alla base di questo procedimento (SCM – Successive Corrections Method) fanno sì che in un opportuno intorno di alcuni punti di misura, scelti in modo da essere rappresentativ i di un’area sufficientemente ampia, i valori calcolati vengano “avvicinati” al valore misurato, in modo da compensare eventuali errori sistematici nel calcolo derivanti da carenze nell a stima delle emissioni o della meteorologia, oppure per ridurre l’effetto di diffusione delle emissioni introdotto dalle dimensioni delle celle di calcolo. In questo procedimento, detto di data fusion, si sono utilizzati i valori riportati dalle postazioni di misura del programma di valutazione (si veda in proposito questa pagina web). Il sistema appena descritto è utilizzato correntemente da ARPA Lombardia per più scopi, quali la ricostruzione di episodi critici di ozono e particolato PM 10 e l’analisi dell’impatto sulla qualità dell’aria di scenari emissivi. Su richiesta dei Dipartimenti provinciali ARPA, inoltre, è utilizzato per estrarre risultati su porzio ni del territorio o per essere applicato con risoluzione maggiore per analisi di ricadute locali. Infine, dal 2008 il sistema viene quotidianamente utilizzato per la costruzione e la pubblicazione sul sito di ARPA di mappe di inquinamento giornaliere. 2
Uso del suolo Misure rete INEMAR Tabelle Orografia Radiosondaggi ISPRA disaggregazione ECMWF EMEP speciazione SWIFT EMISSION Emissioni SurfPRO u,v,w,T,P, MANAGER su griglia Q Sottosistema emissivo Vd,K H,K v Sottosistema meteorologico FARM CHIMERE BC VALUTAZIONE Sottosistema condizioni al contorno Campi di QUALITÀ DELL ’ARIA concentrazione Sottosistema di postprocessing Sottosistema modello qualità dell’aria Figura 1.1: schematizzazione del sistema modellistico 3
2. I dati utilizzati Il sistema modellistico è applicato ad un dominio di calcolo di 236x244 km2 centrato sulla Regione Lombardia (figura 2.1), coperto da un grigliato di passo 4 Km e 13 livelli verticali estesi da 10 a circa 6000 m di quota. Per la ricostruzione dell’input emissivo si sono utilizzati i seguenti dataset: 1) INEMAR 2017 versione in public review per le emissioni relative al territorio lombardo (fornite a livello comunale); 2) il dataset sviluppato nell’ambito del progetto PREPAIR e riferito all’anno 2013 per le emissioni relative alle regioni circostanti; 3) EMEP 2012 (griglia di 50 km di lato) per le emissioni relative al territorio svizzero. È da osservare che non viene trattato il risollevamento delle deposizioni secche, mentre si conteggiano le emissioni dovute all’usura delle parti mobili dei veicoli su strada e del manto stradale. La preparazione per il modello delle emissioni non derivanti da camini di grandi industrie relative al territorio in esame, ottenute integrando i diversi inventari utilizzati, richiede un procedimento di disaggregazione spaziale su cella, ottenuta attraverso l’uso del suolo CORINE land cover ed. 2012. La disaggregazione temporale delle emissioni annuali è stata ottenuta considerando modulazioni mensili, giornaliere ed orarie; la speciazione dei COVNM e del particolato totali nelle classi di composti considerati dal modello fotochimico è stata ottenuta mediante profili relativi a ciascuna attività emissiva. Per la costruzione dei file meteorologici il sistema si interfaccia al database di ARPA Lombardia che raccoglie i dati delle reti di qualità dell’aria e meteo-idrologica. L’input meteorologico viene costruito assimilando ai campi prodotti dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecast (ECMWF), trattati come profili verticali per ciascun punto della griglia del modello, i dati raccolti su base oraria da un sottoinsieme di stazioni delle reti locali e dai radiosondaggi fini di Linate mediante il modello mass-consistent Swift. I parametri di turbolenza atmosferica e le velocità di deposizione degli inquinanti sono poi stimati con il processore SurfPRO. Le condizioni al contorno ed iniziali sono ricavate a partire dalle elaborazioni quotidiane fornite dal sistema Prev’air (CHIMERE continentale). Per quanto riguarda un’analisi meteorologica, si rimanda alla sintesi redatta dal Servizio Meteorologico Regionale di ARPA http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/download/Pagine/download.aspx Figura 2.1: il dominio delle simulazioni 4
3. I risultati La valutazione dei risultati si basa sul confronto quantitativo tra i dati di concentrazione misurati dalle postazioni di monitoraggio di qualità dell'aria ed i dati simulati estratti per la cella della griglia di calcolo in corrispondenza delle coordinate delle stazioni, sul confronto grafico tra i campi di concentrazione al suolo ottenuti per i diversi inquinanti, sull’analisi della distribuzione temporale delle concentrazioni misurate e calcolate. Le postazioni della rete di qualità dell’aria della Lombardia sono state scelte in base alla classificazione, alla distribuzione geografica ed alla completezza della serie di dati. Si è ritenuto di focalizzare l’attenzione su ozono (O3), biossido d’azoto (NO2) e particolato (PM10 e PM2.5) in quanto questi sono gli inquinanti che presentano superamenti dei limiti di legge sul territorio regionale. Il rispetto degli obiettivi di qualità dei dati è stato valutato con la valutazione di indici comunemente riportati nella letteratura specializzata e nei rapporti tecnici della comunità europea. Essi sono stati calcolati per ogni stazione di misura per i vari inquinanti e sono riportati nelle tabelle di sintesi in appendice B. La figura 3.1 presenta il diagramma a dispersione delle concentrazioni 2019 misurate presso le postazioni (in ascissa) e quelle estratte dalla simulazione annuale (ordinata) per la cella corrispondente. Ogni punto si riferisce ad una singola postazione su periodi di mediazione diversi (anno, giorno); vengono inoltre presentati i risultati del modello puro e dell’interpolazione tra modello e dati misurati. Il cono tratteggiato rappresenta l’intervallo di qualità dei dati per la media su base annuale e rispettivamente pari a ±50% per i particolati PM10 e PM2.5, ±30% per il biossido di azoto. Si è esteso lo stesso intervallo di ±30% ai valori giornalieri massimi per biossido di azoto ed ozono ed al massimo giornaliero della media mobile su otto ore di ozono. Per una più immediata interpretazione si è riportato in forma grafica in appendice A il valore medio annuale (o percentili di distribuzioni) misurato e calcolato per ciascuna postazione considerata. Anche in questo caso sono rappresentati i confronti fra concentrazioni misurate e simulate con e senza l’utilizzo delle tecniche di data fusion per consentire di valutarne la diversa influenza in relazione alle varie postazioni. Per quanto riguarda il particolato si evidenzia una sottostima dei valori medi giornalieri e medi annuali. Tuttavia, per quasi tutte le postazioni il modello fornisce risultati che rientrano nell’intervallo di qualità dei dati per la media annuale. L’introduzione delle tecniche di data fusion è molto efficace nel migliorare le prestazioni. Com’è da attendersi, ed il discorso vale anche per gli altri inquinanti considerati, le prestazioni del modello nel riprodurre il dato misurato decrescono per quelle postazioni fortemente influenzate da fonti di emissione locali che il modello diluisce su un volume più ampio; il confronto tra dato modellato e misurato va infatti effettuato tenendo sempre presente che il modello di qualità dell’aria fornisce la concentrazione media stimata su celle (in questo caso) di 16 km 2, mentre la postazione di misura restituisce un valore puntuale dalla rappresentatività più o meno ampia in base alle caratteristiche del sito e delle sorgenti emissive presenti. Anche il procedimento di data fusion produce risultati di diversa qualità a seconda dell’influenza reciproca tra misure in postazioni relativamente vicine e tale influenza può risultare non sempre migliorativa in termini di prestazioni come, ad esempio, nel caso di due postazioni le cui misure non siano correlate tra di loro. Il confronto tra i valori giornalieri massimi stimati e misurati di ozono (sia assoluti che relativamente alla media mobile su otto ore) mette in luce una buona rappresentazione di questo inquinante, con una leggera tendenza alla sovrastima; l’utilizzo delle interpolazioni con le misure porta le concentrazioni simulate a valori soddisfacenti, come anche evidenziato in figura 3.1b e 3.2f. La media annuale di biossido di azoto simulata è molto variabile fra le postazioni, con un ridotto numero di postazioni di misura per le quali non risulta soddisfatto l’obiettivo di qualità dei dati; la situazione è di prevalente sovrastima del valore simulato rispetto al misurato o, in alcuni casi più rari, viceversa (fig. 3.1c); per i massimi assoluti (picchi) la rappresentazione è tutto sommato soddisfacente, salvo qualche episodio di marcata sottostima o, viceversa, di sovrastima. L’uso del data fusion tende a ridurre efficacemente la dispersione dei 5
risultati, anche se, come evidenziato sopra, in qualche raro caso non va nella direzione di un miglioramento significativo del valore stimato di concentrazione. Infine, l’informazione sulla distribuzione spaziale delle concentrazioni è fornita dalle mappe in figura 3.3 per tutto il territorio regionale e in figura 3.4 a dettaglio provinciale. Figura 3.1a: diagramma di dispersione delle concentrazioni medie annuali relative al 2019 di PM10 e PM2.5 misurate e simulate con (dx) e senza (sx) tecniche di data fusion. 6
Figura 3.1b: diagramma di dispersione delle concentrazioni massime assolute e del massimo della media mobile su 8 ore annuali relativi ai mesi di luglio ed agosto 2019 di O 3 misurate e simulate con (dx) e senza (sx) tecniche di data fusion. 7
Confronto NO2 (valori m assimi giornalieri, Confronto NO2 (valori m assimi giornalieri, m esi di novembre e dicembre) senza data m esi di novembre e dicembre) con data 200 fusion 200 fusion 160 calcolato (m g/m3 ) 160 calcolato (m g/m3 ) 120 120 80 80 40 40 0 0 0 40 80 120 160 200 0 40 80 120 160 200 misurato (m g/m3 ) misurato (m g/m3 ) Figura 3.1c: diagramma di dispersione delle concentrazioni medie annuali 2019 e dei massimi giornalieri relativi al dicembre 2019 di NO 2 misurate e simulate con (dx) e senza (sx) tecniche di data fusion. 8
120 100 80 60 40 20 0 01/01/2019 12/02/2019 26/02/2019 26/03/2019 09/04/2019 07/05/2019 21/05/2019 02/07/2019 13/08/2019 27/08/2019 24/09/2019 08/10/2019 19/11/2019 31/12/2019 15/01/2019 29/01/2019 12/03/2019 23/04/2019 04/06/2019 18/06/2019 16/07/2019 30/07/2019 10/09/2019 22/10/2019 05/11/2019 03/12/2019 17/12/2019 Robecchetto calcolato calcolato_df Figura 3.2a: confronto delle concentrazioni medie giornaliere di PM 10 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Robecchetto (agglomerato di MI, stazione suburbana di fondo) misurate e simulate con e senza tecniche di data fusion; la stazione non è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m 3. 140 120 100 80 60 40 20 0 01/01/2019 12/02/2019 26/02/2019 26/03/2019 09/04/2019 07/05/2019 21/05/2019 02/07/2019 13/08/2019 27/08/2019 24/09/2019 08/10/2019 19/11/2019 31/12/2019 15/01/2019 29/01/2019 12/03/2019 23/04/2019 04/06/2019 18/06/2019 16/07/2019 30/07/2019 10/09/2019 22/10/2019 05/11/2019 03/12/2019 17/12/2019 Pavia - p.zza Minerva calcolato calcolato_df Figura 3.2b: confronto delle concentrazioni medie giornaliere di PM10 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Pavia p.zza Minerva (Zona A, stazione urbana da traffico) misurate e simulate con e senza tecniche di data fusion; la stazione è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m 3. 80 70 60 50 40 30 20 10 0 26/02/2019 12/03/2019 26/03/2019 09/04/2019 23/04/2019 07/05/2019 30/07/2019 13/08/2019 27/08/2019 10/09/2019 24/09/2019 08/10/2019 31/12/2019 01/01/2019 15/01/2019 29/01/2019 12/02/2019 21/05/2019 04/06/2019 18/06/2019 02/07/2019 16/07/2019 22/10/2019 05/11/2019 19/11/2019 03/12/2019 17/12/2019 Como - viale Cattaneo calcolato calcolato_df Figura 3.2c: confronto delle concentrazioni medie giornaliere di PM 2.5 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Como Cattaneo (Zona A, stazione urbana da traffico) misurate e simulate con e senza tecniche di data fusion; la stazione è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m 3. 9
Figura 3.2d: confronto delle concentrazioni medie ( sopra) e massime (sotto) giornaliere di NO 2 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Robecchetto (Agglomerato di MI, stazione suburbana di fondo); la stazione non è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m 3. Figura 3.2e: confronto delle concentrazioni medie (sopra) e massime (sotto) giornaliere di NO 2 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Milano viale Marche (Agglomerato di MI, stazione urbana da traffico) misurate e simulate con e senza tecniche di data fusion; la stazione è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m3. 10
Figura 3.2f: confronto delle concentrazioni massime giornaliere (sopra) e della massima media mobile 8 ore (sotto) di O3 relative al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2019 per la postazione di Trezzo d’Adda misurate e simulate con e senza tecniche di data fusion; la stazione non è stata utilizzata per il data fusion. Le concentrazioni sono espresse in µg/m 3. 11
(a) (b) Figura 3.3: (a) mappe delle concentrazioni medie annuali di PM10, PM2.5, NO 2, e dell’indice AOT40 per l’ozono e (b) numero di superamenti del limite di 50 μg/m 3 per la media giornaliera di PM10; simulazioni condotte con il modello FARM e con successivo processo di data fusion per le stazioni di fondo, anno 2019. 12
BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA Figura 3.4a: mappa delle concentrazioni medie annuali di PM 10 per le province lombarde, simulate con il modello FARM e successivo procedimento di data fusion con le stazioni di fondo, anno 2019. 13
BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA Figura 3.4b: mappa delle concentrazioni medie annuali di PM2.5 per le province lombarde, simulate con il modello FARM e successivo procedimento di data fusion con le stazioni di fondo, anno 2019. 14
BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA Figura 3.4c: mappa delle concentrazioni medie annuali di NO 2 per le province lombarde, simulate con il modello FARM e successivo procedimento di data fusion con le stazioni di fondo, anno 2019. 15
BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA Figura 3.4d: mappa del numero di superamenti del limite di 50 mg/m 3 per la media giornaliera di PM10 per le province lombarde, simulate con il modello FARM e successivo procedimento di data fusion con le stazioni di fondo, anno 201 9. 16
BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA Figura 3.4e: mappa delle concentrazioni dell’indice AOT40 per l’ozono per le province lombarde, simulate con il modello FARM e successivo procedimento di data fusion con le stazioni di fondo, anno 2019 17
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